Dico: per me ll'anno prossimo dovrebbe provare ad accantonare le classiche e puntare sul tour ma da quì a dire che non stacca i suoi avversari c'e ne passa, dato che li ha staccati sempre tutti e di molto e se non fosse che più di una volta come lo scorso anno con Vingegard si mettono in surplase i divari sarabbero ancora più ampi.Li stacca tutti tranne uno.lucks83 ha scritto: ↑mercoledì 19 luglio 2023, 20:36 Letto ora le dichiarazioni di Pogacar nel dopo tappa.
Non ha dato la colpa alla caduta, né all'alimentazione, perché ha detto di aver mangiato e anche bene.
Ha detto che ai piedi della salita finale si è sentito vuoto.
Ora, magari la colpa è della preparazione raffazzonata con cui è arrivato al Tour, e sta andando in calando.
Ma tre indizi fanno più che una prova.
Nel 2021 dopo il primo mezzo Tour da extraterrestre è diventato umano e non ha più staccato i suoi avversari.
Nel 2022 dopo la metà del Tour è andato in calando.
Quest'anno uguale.
Chi gli consiglia di andare al Giro per metterselo in tasca facilmente forse sbaglia.
Alla luce di questa mia rapida analisi, può anche essere che magari il ragazzo non abbia doti di fondo così adatte a reggere le tre settimane di un GT, e il Giro è proprio il GT più esigente per quanto riguarda il fondo e la durezza della terza settimana.
Siamo sicuri che la spunterebbe contro un Roglic formato Giro 2023, non ammaccato da una caduta?
Mi viene il dubbio.
Oggi da tifoso di Pogacar (ma anche di Vingo) sono rimasto deluso dalla debacle dello sloveno.
Non me la aspettavo, non pensavo riuscisse a staccare Jonas, ma nemmeno che prendesse una miciola del genere.
Occhio che passare dall'essere il nuovo Merckx all'essere il nuovo Fignon il passo è breve.
Il Roglic del giro?...non ha fatto un scatto ed ha vinto per secondi su uno di quasi 40 anni.
Condivido su Fignon anche se la carriera di quest'ultimo cambiò sonoramente dopo un infortunio serio perchè prima aveva preso a randellate Hinault;comunque condivido che va rivista la definizione il più grande o completo dopo Merckx.