Tadej Pogacar 2023
Re: Tadej Pogacar 2023
Io penso che Pogacar sia molto più forte di testa, rispetto a Bugno.
Bugno dopo il Giro del 1990 fece un pessimo Giro l'anno dopo, al Tour andava forte ma sbagliò tutto a Val Louron e a crono le prese sempre da Indurain.
Lussemburgo 92 fu la conferma che non poteva batterlo in nessun modo, inoltre non è che arrivò secondo in quella crono, perché lo battè anche DeLasCuevas.
Il Bugno del Giro 90 non si è mai più visto.
Pogacar invece è sempre sui suoi soliti livelli, vince classiche come se andasse a raccogliere funghi e, anche se di poco e con una preparazione raffazzonata in due occasioni ha staccato il suo rivale.
Qualche certezza a livello mentale in più di Bugno ce l'ha di sicuro.
Il problema sta invece a monte: hai voglia adesso a consigliargli di fare classiche ,Giro e Vuelta il prossimo anno, per evitare lo scontro (che vorrebbe dire sminuirsi), oppure di saltare le classiche e fare una preparazione mirata per il Tour al pari di Vingo, col rischio di perdere ancora e ricevere un'altra mazzata morale.
È la UAE che ha sbagliato tutto quest'anno.
La crisi di ieri, più che una crisi di testa mi sembra la crisi di uno la cui condizione è in netto calo, già domenica a LES Bettex Pogacar non mi aveva dato delle buone sensazioni.
Al Tour ci devi arrivare al 110% delle tue possibilità, se vuoi competere con Vingegaard che sembra un alieno, in UAE se ne sono fregati (perché come mi dice sempre il mio amico che lavora per loro come massaggiatore, per gli arabi esiste solo il Tour) e lo hanno mandato allo sbaraglio o quasi.
Poi ovvio che un fenomeno come lui se la sia giocata finché ha potuto, poi il mese e mezzo di stop ha presentato un il conto.
Adesso Pogacar uscirà dal Tour col morale basso, senza la possibilità di riscattarsi alla Vuelta perché, a scanso di equivoci, dopo la primavera che ha fatto e dopo questo Tour dispendiosissimo, alla vuelta ci arriverebbe morto.
Inoltre se lo mandi alla vuelta adesso deve fare il capitano, il che significa ammazzare psicologicamente Ayuso.
I programmi stagionali si possono anche cambiare, se si verificano degli intoppi.
Un buon team manager avrebbe fatto preparare con calma la Vuelta a Pogacar, dove avrebbe dominato magari con Ayuso a supporto e in cui avrebbe fatto il pieno di fiducia.
Lo stesso Ayuso, dopo i problemi che ha avuto in primavera, aveva trovato un'ottima forma a giugno in Svizzera e avrebbe potuto correre il Tour libero da pressioni, per fare esperienza e magari sarebbe pure andato vicino al podio, visto che mi pare essere sui livelli di Rodriguez se non meglio.
Invece lo spagnolo correrà una Vuelta a 21 anni con la pressione di doverla vincere o quasi, e Tadej finirà il Tour con il morale sotto i tacchi, non solo per colpa di Vingegaard ma anche per come è stato buttato nella mischia.
Direi che Gianetti e soci hanno sbagliato tutto quello che potevano sbagliare.
Bugno dopo il Giro del 1990 fece un pessimo Giro l'anno dopo, al Tour andava forte ma sbagliò tutto a Val Louron e a crono le prese sempre da Indurain.
Lussemburgo 92 fu la conferma che non poteva batterlo in nessun modo, inoltre non è che arrivò secondo in quella crono, perché lo battè anche DeLasCuevas.
Il Bugno del Giro 90 non si è mai più visto.
Pogacar invece è sempre sui suoi soliti livelli, vince classiche come se andasse a raccogliere funghi e, anche se di poco e con una preparazione raffazzonata in due occasioni ha staccato il suo rivale.
Qualche certezza a livello mentale in più di Bugno ce l'ha di sicuro.
Il problema sta invece a monte: hai voglia adesso a consigliargli di fare classiche ,Giro e Vuelta il prossimo anno, per evitare lo scontro (che vorrebbe dire sminuirsi), oppure di saltare le classiche e fare una preparazione mirata per il Tour al pari di Vingo, col rischio di perdere ancora e ricevere un'altra mazzata morale.
È la UAE che ha sbagliato tutto quest'anno.
La crisi di ieri, più che una crisi di testa mi sembra la crisi di uno la cui condizione è in netto calo, già domenica a LES Bettex Pogacar non mi aveva dato delle buone sensazioni.
Al Tour ci devi arrivare al 110% delle tue possibilità, se vuoi competere con Vingegaard che sembra un alieno, in UAE se ne sono fregati (perché come mi dice sempre il mio amico che lavora per loro come massaggiatore, per gli arabi esiste solo il Tour) e lo hanno mandato allo sbaraglio o quasi.
Poi ovvio che un fenomeno come lui se la sia giocata finché ha potuto, poi il mese e mezzo di stop ha presentato un il conto.
Adesso Pogacar uscirà dal Tour col morale basso, senza la possibilità di riscattarsi alla Vuelta perché, a scanso di equivoci, dopo la primavera che ha fatto e dopo questo Tour dispendiosissimo, alla vuelta ci arriverebbe morto.
Inoltre se lo mandi alla vuelta adesso deve fare il capitano, il che significa ammazzare psicologicamente Ayuso.
I programmi stagionali si possono anche cambiare, se si verificano degli intoppi.
Un buon team manager avrebbe fatto preparare con calma la Vuelta a Pogacar, dove avrebbe dominato magari con Ayuso a supporto e in cui avrebbe fatto il pieno di fiducia.
Lo stesso Ayuso, dopo i problemi che ha avuto in primavera, aveva trovato un'ottima forma a giugno in Svizzera e avrebbe potuto correre il Tour libero da pressioni, per fare esperienza e magari sarebbe pure andato vicino al podio, visto che mi pare essere sui livelli di Rodriguez se non meglio.
Invece lo spagnolo correrà una Vuelta a 21 anni con la pressione di doverla vincere o quasi, e Tadej finirà il Tour con il morale sotto i tacchi, non solo per colpa di Vingegaard ma anche per come è stato buttato nella mischia.
Direi che Gianetti e soci hanno sbagliato tutto quello che potevano sbagliare.
-
- Messaggi: 2030
- Iscritto il: lunedì 6 luglio 2015, 11:27
Re: Tadej Pogacar 2023
infatti, sfugge che le Classiche si sposino molto meglio col Tour che col GiroSeb ha scritto: ↑giovedì 20 luglio 2023, 13:12Per fare il Giro, però, dovrà alleggerire un (bel) po' la stagione delle classichemarco_graz ha scritto: ↑giovedì 20 luglio 2023, 12:44 Spero solo che Pogi non si impunti sul Tour a tutti i costi. Ci sta che l'anno prossimo ci voglia tornare per un'ultimo testa a testa, ma se anche l'anno prossimo andasse al danese, allora spero che si butti piu' su Giro e Vuelta, che rischia una carriera ai Tour come Ullrich..e sarebbe un gran peccato per uno come lui.
- barrylyndon
- Messaggi: 19183
- Iscritto il: venerdì 10 dicembre 2010, 15:20
Re: Tadej Pogacar 2023
Mah...Sanremo Liegi Amstel credo siano compatibili con una preprazione al Giro.White Mamba ha scritto: ↑giovedì 20 luglio 2023, 13:39infatti, sfugge che le Classiche si sposino molto meglio col Tour che col GiroSeb ha scritto: ↑giovedì 20 luglio 2023, 13:12Per fare il Giro, però, dovrà alleggerire un (bel) po' la stagione delle classichemarco_graz ha scritto: ↑giovedì 20 luglio 2023, 12:44 Spero solo che Pogi non si impunti sul Tour a tutti i costi. Ci sta che l'anno prossimo ci voglia tornare per un'ultimo testa a testa, ma se anche l'anno prossimo andasse al danese, allora spero che si butti piu' su Giro e Vuelta, che rischia una carriera ai Tour come Ullrich..e sarebbe un gran peccato per uno come lui.
"non ho mai visto uno andare cosi forte in salita...ma non ho mai visto nessuno andare cosi piano in discesa"
Re: Tadej Pogacar 2023
Sanremo e Liegi sono sempre state nel percorso di preparazione di molti partecipanti del Giro... Magari Fiandre e Roubaix no.barrylyndon ha scritto: ↑giovedì 20 luglio 2023, 13:45Mah...Sanremo Liegi Amstel credo siano compatibili con una preprazione al Giro.White Mamba ha scritto: ↑giovedì 20 luglio 2023, 13:39infatti, sfugge che le Classiche si sposino molto meglio col Tour che col Giro
Re: Tadej Pogacar 2023
La logica imponeva il tuo ragionamento. Ma denaro e logica raramente hanno punti in comune. Ricordo benissimo Merckx a precisa domanda se Pantani poteva competere per la vittoria del Giro successivo ai fatti di Campiglio disse: impossibile, il ciclismo ha delle regole inderogabili. Se in UAE pensavano che si possa preparare un Tour da vincere sui rulli, beh... peggio per loro. Chiunque altro che non fosse Pogacar avrebbe fatto figura peggiore.lucks83 ha scritto: ↑giovedì 20 luglio 2023, 13:18 Io penso che Pogacar sia molto più forte di testa, rispetto a Bugno.
Bugno dopo il Giro del 1990 fece un pessimo Giro l'anno dopo, al Tour andava forte ma sbagliò tutto a Val Louron e a crono le prese sempre da Indurain.
Lussemburgo 92 fu la conferma che non poteva batterlo in nessun modo, inoltre non è che arrivò secondo in quella crono, perché lo battè anche DeLasCuevas.
Il Bugno del Giro 90 non si è mai più visto.
Pogacar invece è sempre sui suoi soliti livelli, vince classiche come se andasse a raccogliere funghi e, anche se di poco e con una preparazione raffazzonata in due occasioni ha staccato il suo rivale.
Qualche certezza a livello mentale in più di Bugno ce l'ha di sicuro.
Il problema sta invece a monte: hai voglia adesso a consigliargli di fare classiche ,Giro e Vuelta il prossimo anno, per evitare lo scontro (che vorrebbe dire sminuirsi), oppure di saltare le classiche e fare una preparazione mirata per il Tour al pari di Vingo, col rischio di perdere ancora e ricevere un'altra mazzata morale.
È la UAE che ha sbagliato tutto quest'anno.
La crisi di ieri, più che una crisi di testa mi sembra la crisi di uno la cui condizione è in netto calo, già domenica a LES Bettex Pogacar non mi aveva dato delle buone sensazioni.
Al Tour ci devi arrivare al 110% delle tue possibilità, se vuoi competere con Vingegaard che sembra un alieno, in UAE se ne sono fregati (perché come mi dice sempre il mio amico che lavora per loro come massaggiatore, per gli arabi esiste solo il Tour) e lo hanno mandato allo sbaraglio o quasi.
Poi ovvio che un fenomeno come lui se la sia giocata finché ha potuto, poi il mese e mezzo di stop ha presentato un il conto.
Adesso Pogacar uscirà dal Tour col morale basso, senza la possibilità di riscattarsi alla Vuelta perché, a scanso di equivoci, dopo la primavera che ha fatto e dopo questo Tour dispendiosissimo, alla vuelta ci arriverebbe morto.
Inoltre se lo mandi alla vuelta adesso deve fare il capitano, il che significa ammazzare psicologicamente Ayuso.
I programmi stagionali si possono anche cambiare, se si verificano degli intoppi.
Un buon team manager avrebbe fatto preparare con calma la Vuelta a Pogacar, dove avrebbe dominato magari con Ayuso a supporto e in cui avrebbe fatto il pieno di fiducia.
Lo stesso Ayuso, dopo i problemi che ha avuto in primavera, aveva trovato un'ottima forma a giugno in Svizzera e avrebbe potuto correre il Tour libero da pressioni, per fare esperienza e magari sarebbe pure andato vicino al podio, visto che mi pare essere sui livelli di Rodriguez se non meglio.
Invece lo spagnolo correrà una Vuelta a 21 anni con la pressione di doverla vincere o quasi, e Tadej finirà il Tour con il morale sotto i tacchi, non solo per colpa di Vingegaard ma anche per come è stato buttato nella mischia.
Direi che Gianetti e soci hanno sbagliato tutto quello che potevano sbagliare.
Re: Tadej Pogacar 2023
Lo scorso anno ho chiesto, al mio amico che lavora in UAE , se ci fosse una minima speranza di vedere Pogacar al Giro o se quest'anno, dopo la caduta e la rottura del polso, non fosse stato meglio prepararlo a dovere per la Vuelta.Gimbatbu ha scritto: ↑giovedì 20 luglio 2023, 14:08La logica imponeva il tuo ragionamento. Ma denaro e logica raramente hanno punti in comune. Ricordo benissimo Merckx a precisa domanda se Pantani poteva competere per la vittoria del Giro successivo ai fatti di Campiglio disse: impossibile, il ciclismo ha delle regole inderogabili. Se in UAE pensavano che si possa preparare un Tour da vincere sui rulli, beh... peggio per loro. Chiunque altro che non fosse Pogacar avrebbe fatto figura peggiore.lucks83 ha scritto: ↑giovedì 20 luglio 2023, 13:18 Io penso che Pogacar sia molto più forte di testa, rispetto a Bugno.
Bugno dopo il Giro del 1990 fece un pessimo Giro l'anno dopo, al Tour andava forte ma sbagliò tutto a Val Louron e a crono le prese sempre da Indurain.
Lussemburgo 92 fu la conferma che non poteva batterlo in nessun modo, inoltre non è che arrivò secondo in quella crono, perché lo battè anche DeLasCuevas.
Il Bugno del Giro 90 non si è mai più visto.
Pogacar invece è sempre sui suoi soliti livelli, vince classiche come se andasse a raccogliere funghi e, anche se di poco e con una preparazione raffazzonata in due occasioni ha staccato il suo rivale.
Qualche certezza a livello mentale in più di Bugno ce l'ha di sicuro.
Il problema sta invece a monte: hai voglia adesso a consigliargli di fare classiche ,Giro e Vuelta il prossimo anno, per evitare lo scontro (che vorrebbe dire sminuirsi), oppure di saltare le classiche e fare una preparazione mirata per il Tour al pari di Vingo, col rischio di perdere ancora e ricevere un'altra mazzata morale.
È la UAE che ha sbagliato tutto quest'anno.
La crisi di ieri, più che una crisi di testa mi sembra la crisi di uno la cui condizione è in netto calo, già domenica a LES Bettex Pogacar non mi aveva dato delle buone sensazioni.
Al Tour ci devi arrivare al 110% delle tue possibilità, se vuoi competere con Vingegaard che sembra un alieno, in UAE se ne sono fregati (perché come mi dice sempre il mio amico che lavora per loro come massaggiatore, per gli arabi esiste solo il Tour) e lo hanno mandato allo sbaraglio o quasi.
Poi ovvio che un fenomeno come lui se la sia giocata finché ha potuto, poi il mese e mezzo di stop ha presentato un il conto.
Adesso Pogacar uscirà dal Tour col morale basso, senza la possibilità di riscattarsi alla Vuelta perché, a scanso di equivoci, dopo la primavera che ha fatto e dopo questo Tour dispendiosissimo, alla vuelta ci arriverebbe morto.
Inoltre se lo mandi alla vuelta adesso deve fare il capitano, il che significa ammazzare psicologicamente Ayuso.
I programmi stagionali si possono anche cambiare, se si verificano degli intoppi.
Un buon team manager avrebbe fatto preparare con calma la Vuelta a Pogacar, dove avrebbe dominato magari con Ayuso a supporto e in cui avrebbe fatto il pieno di fiducia.
Lo stesso Ayuso, dopo i problemi che ha avuto in primavera, aveva trovato un'ottima forma a giugno in Svizzera e avrebbe potuto correre il Tour libero da pressioni, per fare esperienza e magari sarebbe pure andato vicino al podio, visto che mi pare essere sui livelli di Rodriguez se non meglio.
Invece lo spagnolo correrà una Vuelta a 21 anni con la pressione di doverla vincere o quasi, e Tadej finirà il Tour con il morale sotto i tacchi, non solo per colpa di Vingegaard ma anche per come è stato buttato nella mischia.
Direi che Gianetti e soci hanno sbagliato tutto quello che potevano sbagliare.
Entrambe le volte la risposta è stata la stessa: al grande capo arabo interessa il Tour.
Sono più felici di un podio al Tour che di una doppietta Giro - Vuelta.
Per i vertici UAE la corsa che conta è il Tour e ci mandano di default il loro migliore corridore, anche per questione di sponsor e di marketing: Colnago è roba loro e la migliore vetrina per pubblicizzarla è in Francia.
Come dici tu, purtroppo denaro e logica non sempre vanno di pari passo: la vittoria del Tour si comincia a costruirla in inverno e in primavera con le corse di una settimana, come fanno in Jumbo.
Posso capire che, avendo in mano un corridore fenomenale, siano già due anni che in UAE provano invece un approccio diverso e si portino a casa le classiche.
Ma c'è un limite a tutto: Pogacar avrà anche avuto la base invernale e primaverile per sopperire (in parte) con la sua classe all'infortunio, ma pensare di poter vincere il Tour preparandolo per un mese abbondante sui rulli è pura utopia, soprattutto se hai un avversario devastante.
Logica suggeriva di prepararsi per una seconda parte di stagione al top, in cui poteva vincere Vuelta e pure le classiche, ma gli arabi sono contenti se Tadej fa podio in Francia.
Contenti loro... Credo sia un po' meno contento il corridore però.
A volte bisognerebbe proteggere il patrimonio umano che si ha a disposizione, specie se è di primissimo livello come in questo caso, prima di pensare al business.
Fossi in Pogacar mi guarderei un po' in giro, magari dalle parti dell'Inghilterra.
Re: Tadej Pogacar 2023
lucks83 ha scritto: ↑giovedì 20 luglio 2023, 16:34Lo scorso anno ho chiesto, al mio amico che lavora in UAE , se ci fosse una minima speranza di vedere Pogacar al Giro o se quest'anno, dopo la caduta e la rottura del polso, non fosse stato meglio prepararlo a dovere per la Vuelta.Gimbatbu ha scritto: ↑giovedì 20 luglio 2023, 14:08La logica imponeva il tuo ragionamento. Ma denaro e logica raramente hanno punti in comune. Ricordo benissimo Merckx a precisa domanda se Pantani poteva competere per la vittoria del Giro successivo ai fatti di Campiglio disse: impossibile, il ciclismo ha delle regole inderogabili. Se in UAE pensavano che si possa preparare un Tour da vincere sui rulli, beh... peggio per loro. Chiunque altro che non fosse Pogacar avrebbe fatto figura peggiore.lucks83 ha scritto: ↑giovedì 20 luglio 2023, 13:18 Io penso che Pogacar sia molto più forte di testa, rispetto a Bugno.
Bugno dopo il Giro del 1990 fece un pessimo Giro l'anno dopo, al Tour andava forte ma sbagliò tutto a Val Louron e a crono le prese sempre da Indurain.
Lussemburgo 92 fu la conferma che non poteva batterlo in nessun modo, inoltre non è che arrivò secondo in quella crono, perché lo battè anche DeLasCuevas.
Il Bugno del Giro 90 non si è mai più visto.
Pogacar invece è sempre sui suoi soliti livelli, vince classiche come se andasse a raccogliere funghi e, anche se di poco e con una preparazione raffazzonata in due occasioni ha staccato il suo rivale.
Qualche certezza a livello mentale in più di Bugno ce l'ha di sicuro.
Il problema sta invece a monte: hai voglia adesso a consigliargli di fare classiche ,Giro e Vuelta il prossimo anno, per evitare lo scontro (che vorrebbe dire sminuirsi), oppure di saltare le classiche e fare una preparazione mirata per il Tour al pari di Vingo, col rischio di perdere ancora e ricevere un'altra mazzata morale.
È la UAE che ha sbagliato tutto quest'anno.
La crisi di ieri, più che una crisi di testa mi sembra la crisi di uno la cui condizione è in netto calo, già domenica a LES Bettex Pogacar non mi aveva dato delle buone sensazioni.
Al Tour ci devi arrivare al 110% delle tue possibilità, se vuoi competere con Vingegaard che sembra un alieno, in UAE se ne sono fregati (perché come mi dice sempre il mio amico che lavora per loro come massaggiatore, per gli arabi esiste solo il Tour) e lo hanno mandato allo sbaraglio o quasi.
Poi ovvio che un fenomeno come lui se la sia giocata finché ha potuto, poi il mese e mezzo di stop ha presentato un il conto.
Adesso Pogacar uscirà dal Tour col morale basso, senza la possibilità di riscattarsi alla Vuelta perché, a scanso di equivoci, dopo la primavera che ha fatto e dopo questo Tour dispendiosissimo, alla vuelta ci arriverebbe morto.
Inoltre se lo mandi alla vuelta adesso deve fare il capitano, il che significa ammazzare psicologicamente Ayuso.
I programmi stagionali si possono anche cambiare, se si verificano degli intoppi.
Un buon team manager avrebbe fatto preparare con calma la Vuelta a Pogacar, dove avrebbe dominato magari con Ayuso a supporto e in cui avrebbe fatto il pieno di fiducia.
Lo stesso Ayuso, dopo i problemi che ha avuto in primavera, aveva trovato un'ottima forma a giugno in Svizzera e avrebbe potuto correre il Tour libero da pressioni, per fare esperienza e magari sarebbe pure andato vicino al podio, visto che mi pare essere sui livelli di Rodriguez se non meglio.
Invece lo spagnolo correrà una Vuelta a 21 anni con la pressione di doverla vincere o quasi, e Tadej finirà il Tour con il morale sotto i tacchi, non solo per colpa di Vingegaard ma anche per come è stato buttato nella mischia.
Direi che Gianetti e soci hanno sbagliato tutto quello che potevano sbagliare.
Entrambe le volte la risposta è stata la stessa: al grande capo arabo interessa il Tour.
Sono più felici di un podio al Tour che di una doppietta Giro - Vuelta.
Per i vertici UAE la corsa che conta è il Tour e ci mandano di default il loro migliore corridore, anche per questione di sponsor e di marketing: Colnago è roba loro e la migliore vetrina per pubblicizzarla è in Francia.
Come dici tu, purtroppo denaro e logica non sempre vanno di pari passo: la vittoria del Tour si comincia a costruirla in inverno e in primavera con le corse di una settimana, come fanno in Jumbo.
Posso capire che, avendo in mano un corridore fenomenale, siano già due anni che in UAE provano invece un approccio diverso e si portino a casa le classiche.
Ma c'è un limite a tutto: Pogacar avrà anche avuto la base invernale e primaverile per sopperire (in parte) con la sua classe all'infortunio, ma pensare di poter vincere il Tour preparandolo per un mese abbondante sui rulli è pura utopia, soprattutto se hai un avversario devastante.
Logica suggeriva di prepararsi per una seconda parte di stagione al top, in cui poteva vincere Vuelta e pure le classiche, ma gli arabi sono contenti se Tadej fa podio in Francia.
Contenti loro... Credo sia un po' meno contento il corridore però.
A volte bisognerebbe proteggere il patrimonio umano che si ha a disposizione, specie se è di primissimo livello come in questo caso, prima di pensare al business.
Fossi in Pogacar mi guarderei un po' in giro, magari dalle parti dell'Inghilterra.
in generale concordo con il tuo discorso, ma se andasse alla Ineos, che arriva da 4 tour non vinti (dopo aver trionfato in 7 delle 8 edizioni precedenti) gli chiederebbero in modo prioritario il bersaglio grosso a luglio
"la mente è come il paracadute, funziona solo se si apre" A. Einstein
Re: Tadej Pogacar 2023
In Ineos, però, mi sembra che abbiano una sensibilità diversa nella gestione dei corridori.simociclo ha scritto: ↑giovedì 20 luglio 2023, 16:44lucks83 ha scritto: ↑giovedì 20 luglio 2023, 16:34Lo scorso anno ho chiesto, al mio amico che lavora in UAE , se ci fosse una minima speranza di vedere Pogacar al Giro o se quest'anno, dopo la caduta e la rottura del polso, non fosse stato meglio prepararlo a dovere per la Vuelta.Gimbatbu ha scritto: ↑giovedì 20 luglio 2023, 14:08
La logica imponeva il tuo ragionamento. Ma denaro e logica raramente hanno punti in comune. Ricordo benissimo Merckx a precisa domanda se Pantani poteva competere per la vittoria del Giro successivo ai fatti di Campiglio disse: impossibile, il ciclismo ha delle regole inderogabili. Se in UAE pensavano che si possa preparare un Tour da vincere sui rulli, beh... peggio per loro. Chiunque altro che non fosse Pogacar avrebbe fatto figura peggiore.
Entrambe le volte la risposta è stata la stessa: al grande capo arabo interessa il Tour.
Sono più felici di un podio al Tour che di una doppietta Giro - Vuelta.
Per i vertici UAE la corsa che conta è il Tour e ci mandano di default il loro migliore corridore, anche per questione di sponsor e di marketing: Colnago è roba loro e la migliore vetrina per pubblicizzarla è in Francia.
Come dici tu, purtroppo denaro e logica non sempre vanno di pari passo: la vittoria del Tour si comincia a costruirla in inverno e in primavera con le corse di una settimana, come fanno in Jumbo.
Posso capire che, avendo in mano un corridore fenomenale, siano già due anni che in UAE provano invece un approccio diverso e si portino a casa le classiche.
Ma c'è un limite a tutto: Pogacar avrà anche avuto la base invernale e primaverile per sopperire (in parte) con la sua classe all'infortunio, ma pensare di poter vincere il Tour preparandolo per un mese abbondante sui rulli è pura utopia, soprattutto se hai un avversario devastante.
Logica suggeriva di prepararsi per una seconda parte di stagione al top, in cui poteva vincere Vuelta e pure le classiche, ma gli arabi sono contenti se Tadej fa podio in Francia.
Contenti loro... Credo sia un po' meno contento il corridore però.
A volte bisognerebbe proteggere il patrimonio umano che si ha a disposizione, specie se è di primissimo livello come in questo caso, prima di pensare al business.
Fossi in Pogacar mi guarderei un po' in giro, magari dalle parti dell'Inghilterra.
in generale concordo con il tuo discorso, ma se andasse alla Ineos, che arriva da 4 tour non vinti (dopo aver trionfato in 7 delle 8 edizioni precedenti) gli chiederebbero in modo prioritario il bersaglio grosso a luglio
Vero, non vincono il Tour dal 2019 e un GT dal 2021.
Ma nel 2021 non si sono fatti problemi a mandare il loro migliore corridore (Bernal) al Giro, dopo i problemi fisici avuti a fine 2020 con la schiena.
Hanno scelto di far fare il pieno di fiducia al proprio pupillo, senza buttarlo nuovamente al massacro al Tour.
Forse anche memori dell'anno precedente.
E lo hanno fatto ben consapevoli che difficilmente avrebbero vinto il Tour con Carapaz , quell'anno.
Stesso discorso nel 2022: vista la superiorità di Pogi e Vingo, scelsero di mandare il loro migliore uomo da GT al Giro per vincere. Va bè poi non ha vinto e i rapporti con Carapaz si sono deteriorati, ma anche in quel caso fecero una scelta ponderata, sulla base della logica.
Io penso che, se fosse stato un Ineos, Pogacar non sarebbe stato spedito in Francia in fretta e furia, ma magari avrebbero aspettato un attimo, gli avrebbero fatto cominciare la preparazione sui rulli e, una volta visto che il recupero andava per le lunghe, avrebbero cambiato i piani in corsa.
Poi ovviamente con Pogi ipoteticamente alla corte di Brailsford , la prima cosa che gli chiederebbero è il Tour.
Ma lo metterebbero nelle migliori condizioni possibili per giocarsela, non è che sono diventati stupidi da due anni a questa parte.
Re: Tadej Pogacar 2023
Condivido il tuo discorso. Ineos avrebbe gli uomini e l'esperienza, in questi anni gli è mancato l'atleta top: Bernal è rotto (e non si sa se tornerà ai suoi livelli), Thomas ormai è anziano, Geoghegan Hart non è al livello di un Froome, Carapaz se n'è andato e comunque anche lui non era Froome, Pidcock non mi sembra un uomo da GT, troppo discontinuo, ora hanno Carlos Rodriguez, ma è ancora giovane... Io fossi in Radcliffe un pensierino al posto di Evenepoel glielo farei, dato che il vecchio Pat non molla. Poi gli metti a disposizione una squadra con i succitati al tour (magari C. Rodriguez lo mandi al Giro a fare il capitano) e vedi cosa ti tira fuori.lucks83 ha scritto: ↑giovedì 20 luglio 2023, 17:42In Ineos, però, mi sembra che abbiano una sensibilità diversa nella gestione dei corridori.simociclo ha scritto: ↑giovedì 20 luglio 2023, 16:44lucks83 ha scritto: ↑giovedì 20 luglio 2023, 16:34
Lo scorso anno ho chiesto, al mio amico che lavora in UAE , se ci fosse una minima speranza di vedere Pogacar al Giro o se quest'anno, dopo la caduta e la rottura del polso, non fosse stato meglio prepararlo a dovere per la Vuelta.
Entrambe le volte la risposta è stata la stessa: al grande capo arabo interessa il Tour.
Sono più felici di un podio al Tour che di una doppietta Giro - Vuelta.
Per i vertici UAE la corsa che conta è il Tour e ci mandano di default il loro migliore corridore, anche per questione di sponsor e di marketing: Colnago è roba loro e la migliore vetrina per pubblicizzarla è in Francia.
Come dici tu, purtroppo denaro e logica non sempre vanno di pari passo: la vittoria del Tour si comincia a costruirla in inverno e in primavera con le corse di una settimana, come fanno in Jumbo.
Posso capire che, avendo in mano un corridore fenomenale, siano già due anni che in UAE provano invece un approccio diverso e si portino a casa le classiche.
Ma c'è un limite a tutto: Pogacar avrà anche avuto la base invernale e primaverile per sopperire (in parte) con la sua classe all'infortunio, ma pensare di poter vincere il Tour preparandolo per un mese abbondante sui rulli è pura utopia, soprattutto se hai un avversario devastante.
Logica suggeriva di prepararsi per una seconda parte di stagione al top, in cui poteva vincere Vuelta e pure le classiche, ma gli arabi sono contenti se Tadej fa podio in Francia.
Contenti loro... Credo sia un po' meno contento il corridore però.
A volte bisognerebbe proteggere il patrimonio umano che si ha a disposizione, specie se è di primissimo livello come in questo caso, prima di pensare al business.
Fossi in Pogacar mi guarderei un po' in giro, magari dalle parti dell'Inghilterra.
in generale concordo con il tuo discorso, ma se andasse alla Ineos, che arriva da 4 tour non vinti (dopo aver trionfato in 7 delle 8 edizioni precedenti) gli chiederebbero in modo prioritario il bersaglio grosso a luglio
Vero, non vincono il Tour dal 2019 e un GT dal 2021.
Ma nel 2021 non si sono fatti problemi a mandare il loro migliore corridore (Bernal) al Giro, dopo i problemi fisici avuti a fine 2020 con la schiena.
Hanno scelto di far fare il pieno di fiducia al proprio pupillo, senza buttarlo nuovamente al massacro al Tour.
Forse anche memori dell'anno precedente.
E lo hanno fatto ben consapevoli che difficilmente avrebbero vinto il Tour con Carapaz , quell'anno.
Stesso discorso nel 2022: vista la superiorità di Pogi e Vingo, scelsero di mandare il loro migliore uomo da GT al Giro per vincere. Va bè poi non ha vinto e i rapporti con Carapaz si sono deteriorati, ma anche in quel caso fecero una scelta ponderata, sulla base della logica.
Io penso che, se fosse stato un Ineos, Pogacar non sarebbe stato spedito in Francia in fretta e furia, ma magari avrebbero aspettato un attimo, gli avrebbero fatto cominciare la preparazione sui rulli e, una volta visto che il recupero andava per le lunghe, avrebbero cambiato i piani in corsa.
Poi ovviamente con Pogi ipoteticamente alla corte di Brailsford , la prima cosa che gli chiederebbero è il Tour.
Ma lo metterebbero nelle migliori condizioni possibili per giocarsela, non è che sono diventati stupidi da due anni a questa parte.
Re: Tadej Pogacar 2023
Ragazzi Pogi al giro lo vedremo solo il giorno in cui la UAR penserà di avere uno più forte di lui per vincere il Tour. Esattamente come ha fatto la Jumbo con Roglic (ok lui giro l'aveva già fatto ma quella Jumbo non era ancora la Jumbo di adesso).
L'anno prossimo Ayuso al Giro e Pogi al Tour. Se lo spagnolo vincerà, forse nel 2025 invertiranno la selezione.
L'anno prossimo Ayuso al Giro e Pogi al Tour. Se lo spagnolo vincerà, forse nel 2025 invertiranno la selezione.
O fuzil de Lampião, tem cinco laços de fita
O lugar que ele habita, não falta moça bonita
O lugar que ele habita, não falta moça bonita
Re: Tadej Pogacar 2023
Ma tra l'altro Rodriguez non va mica via da Ineos?Bomby ha scritto: ↑giovedì 20 luglio 2023, 20:55Condivido il tuo discorso. Ineos avrebbe gli uomini e l'esperienza, in questi anni gli è mancato l'atleta top: Bernal è rotto (e non si sa se tornerà ai suoi livelli), Thomas ormai è anziano, Geoghegan Hart non è al livello di un Froome, Carapaz se n'è andato e comunque anche lui non era Froome, Pidcock non mi sembra un uomo da GT, troppo discontinuo, ora hanno Carlos Rodriguez, ma è ancora giovane... Io fossi in Radcliffe un pensierino al posto di Evenepoel glielo farei, dato che il vecchio Pat non molla. Poi gli metti a disposizione una squadra con i succitati al tour (magari C. Rodriguez lo mandi al Giro a fare il capitano) e vedi cosa ti tira fuori.lucks83 ha scritto: ↑giovedì 20 luglio 2023, 17:42In Ineos, però, mi sembra che abbiano una sensibilità diversa nella gestione dei corridori.
Vero, non vincono il Tour dal 2019 e un GT dal 2021.
Ma nel 2021 non si sono fatti problemi a mandare il loro migliore corridore (Bernal) al Giro, dopo i problemi fisici avuti a fine 2020 con la schiena.
Hanno scelto di far fare il pieno di fiducia al proprio pupillo, senza buttarlo nuovamente al massacro al Tour.
Forse anche memori dell'anno precedente.
E lo hanno fatto ben consapevoli che difficilmente avrebbero vinto il Tour con Carapaz , quell'anno.
Stesso discorso nel 2022: vista la superiorità di Pogi e Vingo, scelsero di mandare il loro migliore uomo da GT al Giro per vincere. Va bè poi non ha vinto e i rapporti con Carapaz si sono deteriorati, ma anche in quel caso fecero una scelta ponderata, sulla base della logica.
Io penso che, se fosse stato un Ineos, Pogacar non sarebbe stato spedito in Francia in fretta e furia, ma magari avrebbero aspettato un attimo, gli avrebbero fatto cominciare la preparazione sui rulli e, una volta visto che il recupero andava per le lunghe, avrebbero cambiato i piani in corsa.
Poi ovviamente con Pogi ipoteticamente alla corte di Brailsford , la prima cosa che gli chiederebbero è il Tour.
Ma lo metterebbero nelle migliori condizioni possibili per giocarsela, non è che sono diventati stupidi da due anni a questa parte.
Così avevo capito, mi sembrava fosse in procinto di andare in Movistar e anche su Tao si vocifera che stia per passare alla Lidl Trek.
Io se fossi in Radcliffe ci proverei davvero ad accaparrarmi Pogacar: non credo che sto ragazzo sia molto felice del modo in cui è stato gestito nel post infortunio e nel modo in cui è stato buttato nella mischia al Tour ( ovviamente non lo dirà mai e non poteva comunque rifiutare di correre in Francia, visto lo stipendio che prende).
Con gli arabi metterla sul piano del denaro è inutile, io proverei a convincere Pogacar col fatto che Ineos sarebbe l'ideale per riportarlo a trionfare in Francia.
Hanno budget, credo che sia ancora il più alto del World Tour, uomini, corridori , tecnici di esperienza che sanno come si vincono 7 Tour in 8 anni e peso politico (vedasi Crans al Giro 2023) per offrirgli tutto il necessario per battere Vingo.
Come dici tu, in questi anni causa ricambio generazionale e sfortuna dovuta all'Incidente di Bernal, gli è mancato l'atleta top.
Quello a cui mettere al servizio l'intera squadra.
- Tour de Berghem
- Messaggi: 2494
- Iscritto il: giovedì 12 maggio 2011, 9:46
Re: Tadej Pogacar 2023
Non credo che Pogacar lasci la UAE.
E' la squadra che lo ha portato al successo e che gli ha consentito già ora, a soli 25 anni, di avere uno dei migliori palmares di tutti i tempi.
E che, ancora più importante, gli può dare tutti i soldi che vuole.
E' la squadra che lo ha portato al successo e che gli ha consentito già ora, a soli 25 anni, di avere uno dei migliori palmares di tutti i tempi.
E che, ancora più importante, gli può dare tutti i soldi che vuole.
#stand for Ukraine ! https://standforukraine.com/
#with NATO, with Ukraine. Fuck Putin
#Gaza is not hamas! Stand for Gaza!
#Jin, jiyan, azadi
#with NATO, with Ukraine. Fuck Putin
#Gaza is not hamas! Stand for Gaza!
#Jin, jiyan, azadi
-
- Messaggi: 2030
- Iscritto il: lunedì 6 luglio 2015, 11:27
Re: Tadej Pogacar 2023
Tadej Pogačar will not race the Vuelta a España later this year, his UAE Team Emirates squad tell @GcnRacing
- Walter_White
- Messaggi: 30115
- Iscritto il: mercoledì 23 marzo 2016, 18:01
Re: Tadej Pogacar 2023
Sta uscendo dal Tour a pezzi, mi sembra logico, tanto sarà in forma a fine settembre
FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
- Tour de Berghem
- Messaggi: 2494
- Iscritto il: giovedì 12 maggio 2011, 9:46
Re: Tadej Pogacar 2023
Immagino punterà alle classiche autunnali, dove potrà fare tripletta al LombardiaWhite Mamba ha scritto: ↑venerdì 21 luglio 2023, 10:40 Tadej Pogačar will not race the Vuelta a España later this year, his UAE Team Emirates squad tell @GcnRacing
#stand for Ukraine ! https://standforukraine.com/
#with NATO, with Ukraine. Fuck Putin
#Gaza is not hamas! Stand for Gaza!
#Jin, jiyan, azadi
#with NATO, with Ukraine. Fuck Putin
#Gaza is not hamas! Stand for Gaza!
#Jin, jiyan, azadi
Re: Tadej Pogacar 2023
A questo punto è l'obiettivo principale penso.Tour de Berghem ha scritto: ↑venerdì 21 luglio 2023, 10:49Immagino punterà alle classiche autunnali, dove potrà fare tripletta al LombardiaWhite Mamba ha scritto: ↑venerdì 21 luglio 2023, 10:40 Tadej Pogačar will not race the Vuelta a España later this year, his UAE Team Emirates squad tell @GcnRacing
Re: Tadej Pogacar 2023
nessuna sorpresa.White Mamba ha scritto: ↑venerdì 21 luglio 2023, 10:40 Tadej Pogačar will not race the Vuelta a España later this year, his UAE Team Emirates squad tell @GcnRacing
- Walter_White
- Messaggi: 30115
- Iscritto il: mercoledì 23 marzo 2016, 18:01
Re: Tadej Pogacar 2023
FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
Re: Tadej Pogacar 2023
Bene, sono felice che la pensino così. Guardando da un punto di vista anche più ampio, bisogna tenere in conto anche ciò che il corridore ha voglia di fare e che l'impegno dipende anche dal divertimento. Sono discorsi già fatti con WVA e VDP, c'è da trovare la giusta misura del compromesso, ma va tenuto in conto anche questo aspetto. Detto che, nel caso di Pogacar, io sono convinto che un corridore di questo secolo con 2 Tour e 1 Fiandre (senza citare il resto) entri nella storia molto più di un corridore con 3 Tour. Senza pensare all'ipotesi estremamente realistica che Tadej rinuncia alle classiche e poi perda comunque il Tour dal fortissimo Vingegaard, rimamendo coi "soli" 2 Tour. Il mio punto di vista non è il punto di vista del grande pubblico, né il punto di vista economico, è semplicemente un punto di vista sportivo. Capirei benissimo la logica di un'eventuale decisione più Tour-centrica.
2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
Re: Tadej Pogacar 2023
Condivido pienamente.il_panta ha scritto: ↑venerdì 21 luglio 2023, 11:41Bene, sono felice che la pensino così. Guardando da un punto di vista anche più ampio, bisogna tenere in conto anche ciò che il corridore ha voglia di fare e che l'impegno dipende anche dal divertimento. Sono discorsi già fatti con WVA e VDP, c'è da trovare la giusta misura del compromesso, ma va tenuto in conto anche questo aspetto. Detto che, nel caso di Pogacar, io sono convinto che un corridore di questo secolo con 2 Tour e 1 Fiandre (senza citare il resto) entri nella storia molto più di un corridore con 3 Tour. Senza pensare all'ipotesi estremamente realistica che Tadej rinuncia alle classiche e poi perda comunque il Tour dal fortissimo Vingegaard, rimamendo coi "soli" 2 Tour. Il mio punto di vista non è il punto di vista del grande pubblico, né il punto di vista economico, è semplicemente un punto di vista sportivo. Capirei benissimo la logica di un'eventuale decisione più Tour-centrica.
Re: Tadej Pogacar 2023
Quello poco ma sicuro.Tommeke92 ha scritto: ↑venerdì 21 luglio 2023, 10:51A questo punto è l'obiettivo principale penso.Tour de Berghem ha scritto: ↑venerdì 21 luglio 2023, 10:49Immagino punterà alle classiche autunnali, dove potrà fare tripletta al LombardiaWhite Mamba ha scritto: ↑venerdì 21 luglio 2023, 10:40 Tadej Pogačar will not race the Vuelta a España later this year, his UAE Team Emirates squad tell @GcnRacing
Dal Tour ne sta uscendo fisicamente a pezzi, con la condizione in calando.
Alla Vuelta non può essere competitivo, poi se per assurdo lo avessero mandato, Ayuso cosa avrebbe fatto?
Il gregario?
Adesso ricostruirà la condizione e via di classiche autunnali.
Potrà ripetere il programma del 2022 o, secondo voi, ci può essere qualche altra corsa che può correre ?
Re: Tadej Pogacar 2023
lucks83 ha scritto: ↑venerdì 21 luglio 2023, 12:10Quello poco ma sicuro.Tommeke92 ha scritto: ↑venerdì 21 luglio 2023, 10:51A questo punto è l'obiettivo principale penso.Tour de Berghem ha scritto: ↑venerdì 21 luglio 2023, 10:49
Immagino punterà alle classiche autunnali, dove potrà fare tripletta al Lombardia
Dal Tour ne sta uscendo fisicamente a pezzi, con la condizione in calando.
Alla Vuelta non può essere competitivo, poi se per assurdo lo avessero mandato, Ayuso cosa avrebbe fatto?
Il gregario?
Adesso ricostruirà la condizione e via di classiche autunnali.
Potrà ripetere il programma del 2022 o, secondo voi, ci può essere qualche altra corsa che può correre ?
Non so... Direi che sono quelle su per giù..
Ci fosse stato il mondiale a fine settembre a questo punto sarebbe stato meglio per lui, comunque il percorso non era adatto.
Re: Tadej Pogacar 2023
Sono contento che non stiano pensando di sacrificare le classiche, a favore di una preparazione più Tourcentrica.il_panta ha scritto: ↑venerdì 21 luglio 2023, 11:41Bene, sono felice che la pensino così. Guardando da un punto di vista anche più ampio, bisogna tenere in conto anche ciò che il corridore ha voglia di fare e che l'impegno dipende anche dal divertimento. Sono discorsi già fatti con WVA e VDP, c'è da trovare la giusta misura del compromesso, ma va tenuto in conto anche questo aspetto. Detto che, nel caso di Pogacar, io sono convinto che un corridore di questo secolo con 2 Tour e 1 Fiandre (senza citare il resto) entri nella storia molto più di un corridore con 3 Tour. Senza pensare all'ipotesi estremamente realistica che Tadej rinuncia alle classiche e poi perda comunque il Tour dal fortissimo Vingegaard, rimamendo coi "soli" 2 Tour. Il mio punto di vista non è il punto di vista del grande pubblico, né il punto di vista economico, è semplicemente un punto di vista sportivo. Capirei benissimo la logica di un'eventuale decisione più Tour-centrica.
E non avevo neanche mezzo dubbio sul fatto che, ad Aprile, dopo la Liegi, Tadej avesse i migliori valori i di sempre... Visto come ha schiantato tutta la concorrenza su tutti i terreni...
Quello che mi lascia basito, è quello che ha dichiarato all'inizio il suo preparatore: cioè, sai che l'infortunio ti impedisce di fargli fare il secondo blocco di preparazione, finalizzato al Tour, e nonostante tutto lo mandi al Tour?
Ora, io non so che opinione potesse esprimere il suo preparatore, in relazione al programma di corse di Tadej nel post infortunio, ma in pratica ha ammesso candidamente che in UAE sapevano che non aveva la base di allenamenti necessaria per affrontare il Tour al 100%, dall'inizio alla fine.
Cosa speravano, che Pogacar facesse un miracolo e vincesse il Tour con la sola imposizione delle mani, che scoreggiasse talento in salita per andare più forte o che Vingegaard cadesse e/o si ammalasse e fosse stato costretto al ritiro?
Boh, davvero gestione dilettantesca direi.
Ultima modifica di lucks83 il venerdì 21 luglio 2023, 13:07, modificato 1 volta in totale.
Re: Tadej Pogacar 2023
Be' alla fine per due settimane se l'è giocato sui secondi e lo ha anche staccato più di una volta. E nonostante la brutta crisi arriverà secondo a meno di nuove sorprese.lucks83 ha scritto: ↑venerdì 21 luglio 2023, 12:33Sono contento che non stiano pensando di sacrificare le classiche, a favore di una preparazione più Tourcentrica.il_panta ha scritto: ↑venerdì 21 luglio 2023, 11:41Bene, sono felice che la pensino così. Guardando da un punto di vista anche più ampio, bisogna tenere in conto anche ciò che il corridore ha voglia di fare e che l'impegno dipende anche dal divertimento. Sono discorsi già fatti con WVA e VDP, c'è da trovare la giusta misura del compromesso, ma va tenuto in conto anche questo aspetto. Detto che, nel caso di Pogacar, io sono convinto che un corridore di questo secolo con 2 Tour e 1 Fiandre (senza citare il resto) entri nella storia molto più di un corridore con 3 Tour. Senza pensare all'ipotesi estremamente realistica che Tadej rinuncia alle classiche e poi perda comunque il Tour dal fortissimo Vingegaard, rimamendo coi "soli" 2 Tour. Il mio punto di vista non è il punto di vista del grande pubblico, né il punto di vista economico, è semplicemente un punto di vista sportivo. Capirei benissimo la logica di un'eventuale decisione più Tour-centrica.
E non avevo neanche mezzo dubbio sul fatto che, ad Aprile, dopo la Liegi, Tadej avesse i migliori valori i di sempre... Visto come ha schiantato tutta la concorrenza su tutti i terreni...
Quello che mi lascia basito è quello che ha dichiarato all'inizio il suo preparatore: cioè, sai che l'infortunio ti impedisce di fargli fare il secondo blocco di preparazione, finalizzato al Tour, e nonostante tutto lo mandi al Tour?
Ora, io non so che opinione potesse esprimere il suo preparatore in relazione al programma di corse di Tadej nel post infortunio, ma in pratica ha ammesso candidamente che in UAE sapevano che non aveva la base di allenamenti necessaria per affrontare il Tour al 100%, dall'inizio alla fine.
Cosa speravano, che Pogacar facesse un miracolo e vincesse il Tour con la sola imposizione delle mani, che scoreggiasse talento in salita per andare più forte o che Vingegaard cadesse e/o si ammalasse e fosse stato costretto al ritiro?
Boh, davvero gestione dilettantesca direi.
Re: Tadej Pogacar 2023
Comunque in una stagione in cui si è rotto il polso Tadej è probabilmente il principale candidato al Velo d'Or DI quest'anno, per far capire che stagione ha fatto. Penso che l'insidia principale sia VdP se vince il Mondiale o Vingegaard se riesce a battere un colpo a sorpresa tipo un Lombardia.
2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
- GregLemond
- Messaggi: 3285
- Iscritto il: sabato 6 settembre 2014, 20:00
Re: Tadej Pogacar 2023
Ma che se la sia giocata per 2 settimane non ci piove, solo che il Tour ne dura 3.Tommeke92 ha scritto: ↑venerdì 21 luglio 2023, 12:43Be' alla fine per due settimane se l'è giocato sui secondi e lo ha anche staccato più di una volta. E nonostante la brutta crisi arriverà secondo a meno di nuove sorprese.lucks83 ha scritto: ↑venerdì 21 luglio 2023, 12:33Sono contento che non stiano pensando di sacrificare le classiche, a favore di una preparazione più Tourcentrica.il_panta ha scritto: ↑venerdì 21 luglio 2023, 11:41
Bene, sono felice che la pensino così. Guardando da un punto di vista anche più ampio, bisogna tenere in conto anche ciò che il corridore ha voglia di fare e che l'impegno dipende anche dal divertimento. Sono discorsi già fatti con WVA e VDP, c'è da trovare la giusta misura del compromesso, ma va tenuto in conto anche questo aspetto. Detto che, nel caso di Pogacar, io sono convinto che un corridore di questo secolo con 2 Tour e 1 Fiandre (senza citare il resto) entri nella storia molto più di un corridore con 3 Tour. Senza pensare all'ipotesi estremamente realistica che Tadej rinuncia alle classiche e poi perda comunque il Tour dal fortissimo Vingegaard, rimamendo coi "soli" 2 Tour. Il mio punto di vista non è il punto di vista del grande pubblico, né il punto di vista economico, è semplicemente un punto di vista sportivo. Capirei benissimo la logica di un'eventuale decisione più Tour-centrica.
E non avevo neanche mezzo dubbio sul fatto che, ad Aprile, dopo la Liegi, Tadej avesse i migliori valori i di sempre... Visto come ha schiantato tutta la concorrenza su tutti i terreni...
Quello che mi lascia basito è quello che ha dichiarato all'inizio il suo preparatore: cioè, sai che l'infortunio ti impedisce di fargli fare il secondo blocco di preparazione, finalizzato al Tour, e nonostante tutto lo mandi al Tour?
Ora, io non so che opinione potesse esprimere il suo preparatore in relazione al programma di corse di Tadej nel post infortunio, ma in pratica ha ammesso candidamente che in UAE sapevano che non aveva la base di allenamenti necessaria per affrontare il Tour al 100%, dall'inizio alla fine.
Cosa speravano, che Pogacar facesse un miracolo e vincesse il Tour con la sola imposizione delle mani, che scoreggiasse talento in salita per andare più forte o che Vingegaard cadesse e/o si ammalasse e fosse stato costretto al ritiro?
Boh, davvero gestione dilettantesca direi.
Figurati se un preparatore e tutta una schiera di tecnici e medici non sanno che, senza il blocco di lavoro mirato e necessario, non puoi mantenere quei valori per tutto il Tour.
Infatti, se guardiamo lo svolgimento della corsa, nelle prime tappe era probabilmente imballato, poi è andato in crescendo ma, senza la base necessaria, non riesci a tenere la condizione a lungo.
Poi ok, è secondo, fa podio, ha vinto una tappa, la visibilità e tutto quello che si vuole.
Ma resta il fatto che lo hanno mandato allo sbaraglio contro uno che già lo aveva battuto lo scorso anno, sapendo che non lo poteva battere nemmeno questo.
Per me i capitali umani come Tadej non si gestiscono così: e se questo Tour diventasse un tarlo nella mente del ragazzo e gli si instillasse la convinzione che non può farcela mai contro Vingegaard?
Io ripeto, a un certo punto fanculo il Tour, faccio recuperare per bene il mio ragazzo, lo metto nelle migliori condizioni e da fine agosto via con lo show.
Un Pogacar che ti poteva vincere San Sebastian, Vuelta e le classiche autunnali avrebbe significato una stagione leggendaria, ci sarebbe stata la giusta motivazione per non avere fatto il Tour, e non sarebbe stato visto assolutamente come uno che scappa o che si tira indietro dal confronto con Jonas.
Invece così gli resta la mazzata di luglio, la fatica di luglio e quelle tre o quattro corse di ottobre.
Ben poco.
Ultima modifica di lucks83 il venerdì 21 luglio 2023, 13:30, modificato 1 volta in totale.
Re: Tadej Pogacar 2023
Aggiungo il Mondiale alla lista dei potenziali obiettivi. Alla Vuelta però c'è Ayuso da considerare, che è un gioiello da trattare coi guanti per non rischiare di perderlo. Probabilmente hanno fatto una scommessa, sperando che potesse tenere la condizione, ma sapendo che poteva anche non farcela. Dipenderà anche molto da chi mette i soldi, non penso che decida Inigo San Milan. Comunque il secondo posto al Tour con questo duello e questi ascolti super alla UAE porta un grande ritorno, a prescindere dall'esito. Sportivamente sono d'accordo con te.lucks83 ha scritto: ↑venerdì 21 luglio 2023, 12:57Ma che se la sia giocata per 2 settimane non ci piove, solo che il Tour ne dura 3.Tommeke92 ha scritto: ↑venerdì 21 luglio 2023, 12:43Be' alla fine per due settimane se l'è giocato sui secondi e lo ha anche staccato più di una volta. E nonostante la brutta crisi arriverà secondo a meno di nuove sorprese.lucks83 ha scritto: ↑venerdì 21 luglio 2023, 12:33
Sono contento che non stiano pensando di sacrificare le classiche, a favore di una preparazione più Tourcentrica.
E non avevo neanche mezzo dubbio sul fatto che, ad Aprile, dopo la Liegi, Tadej avesse i migliori valori i di sempre... Visto come ha schiantato tutta la concorrenza su tutti i terreni...
Quello che mi lascia basito è quello che ha dichiarato all'inizio il suo preparatore: cioè, sai che l'infortunio ti impedisce di fargli fare il secondo blocco di preparazione, finalizzato al Tour, e nonostante tutto lo mandi al Tour?
Ora, io non so che opinione potesse esprimere il suo preparatore in relazione al programma di corse di Tadej nel post infortunio, ma in pratica ha ammesso candidamente che in UAE sapevano che non aveva la base di allenamenti necessaria per affrontare il Tour al 100%, dall'inizio alla fine.
Cosa speravano, che Pogacar facesse un miracolo e vincesse il Tour con la sola imposizione delle mani, che scoreggiasse talento in salita per andare più forte o che Vingegaard cadesse e/o si ammalasse e fosse stato costretto al ritiro?
Boh, davvero gestione dilettantesca direi.
Figurati se un preparatore e tutta una schiera di tecnici e medici non sanno che, senza il blocco di lavoro mirato e necessario, non puoi mantenere quei valori per tutto il Tour.
Infatti se guardiamo lo svolgimento della corsa, nelle prime tappe era probabilmente imballato, poi è andato in crescendo ma, senza la base necessaria non riesci a tenere la condizione a lungo.
Poi ok, è secondo, fa podio, ha vinto una tappa, la visibilità e tutto quello che si vuole.
Ma resta il fatto che lo hanno mandato allo sbaraglio contro uno che già lo aveva battuto lo scorso anno, sapendo che non lo poteva battere nemmeno questo.
Per me o capitali umani come Tadej non si gestiscono così: e se questo Tour diventasse un tarlo nella mente del ragazzo e gli si instillasse la convinzione che non può farcela mai contro Vingegaard?
Io ripeto, a un certo punto fanculo il Tour, faccio recuperare per bene il mio ragazzo, lo metto nelle migliori condizioni e da fine agosto via con lo show.
Un Pogacar che ti poteva vincere San Sebastian, Vuelta e le classiche autunnali avrebbe significato una stagione leggendaria, ci sarebbe stata la giusta motivazione per non avere fatto il Tour, e non sarebbe stato visto assolutamente come uno che scappa o che si tira indietro dal confronto con Jonas.
Invece così gli resta la mazzata di luglio, la fatica di luglio e quelle tre o quattro corse di ottobre.
Ben poco.
2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
-
- Messaggi: 2676
- Iscritto il: sabato 6 giugno 2020, 18:38
Re: Tadej Pogacar 2023
e sapendo questo che ci è andato a fare al tour ????
non era meglio puntare al mondiale e alla vuelta ???
Saint Gervais - Sestriere 1992
unforgettable memories
unforgettable memories
Re: Tadej Pogacar 2023
Con la frattura, con il senno di poi (ma per gli addetti ai lavori, si sarebbe dovuto capire prima), avrebbero dovuto optare per la Vuelta per rimetterlo in sella in piena forma. Avrebbe avuto l'opportunità di arricchire il palmares con una corsa che ancora non ha vinto.
Hanno scelto diversamente, e probabilmente si porta comunque a casa un secondo posto.
Non credo gli rimangano particolari tarli in testa: l'infortunio della LBL ed il conseguente ritardo di preparazione sono una motivazione evidente per quanto avvenuto.
Comunque tanti corridori molto forti del passato hanno avuto uno o due anni di appannamento in carriera, in cui non hanno vinto tutto quanto prefissato. Fa parte del gioco.
Vedremo nelle prossime stagioni. In ogni caso finora la sua stagione è comunque eccezionale con le vittorie di primavera.
Hanno scelto diversamente, e probabilmente si porta comunque a casa un secondo posto.
Non credo gli rimangano particolari tarli in testa: l'infortunio della LBL ed il conseguente ritardo di preparazione sono una motivazione evidente per quanto avvenuto.
Comunque tanti corridori molto forti del passato hanno avuto uno o due anni di appannamento in carriera, in cui non hanno vinto tutto quanto prefissato. Fa parte del gioco.
Vedremo nelle prossime stagioni. In ogni caso finora la sua stagione è comunque eccezionale con le vittorie di primavera.
Re: Tadej Pogacar 2023
Ma certo.il_panta ha scritto: ↑venerdì 21 luglio 2023, 13:08Aggiungo il Mondiale alla lista dei potenziali obiettivi. Alla Vuelta però c'è Ayuso da considerare, che è un gioiello da trattare coi guanti per non rischiare di perderlo. Probabilmente hanno fatto una scommessa, sperando che potesse tenere la condizione, ma sapendo che poteva anche non farcela. Dipenderà anche molto da chi mette i soldi, non penso che decida Inigo San Milan. Comunque il secondo posto al Tour con questo duello e questi ascolti super alla UAE porta un grande ritorno, a prescindere dall'esito. Sportivamente sono d'accordo con te.lucks83 ha scritto: ↑venerdì 21 luglio 2023, 12:57Ma che se la sia giocata per 2 settimane non ci piove, solo che il Tour ne dura 3.
Figurati se un preparatore e tutta una schiera di tecnici e medici non sanno che, senza il blocco di lavoro mirato e necessario, non puoi mantenere quei valori per tutto il Tour.
Infatti se guardiamo lo svolgimento della corsa, nelle prime tappe era probabilmente imballato, poi è andato in crescendo ma, senza la base necessaria non riesci a tenere la condizione a lungo.
Poi ok, è secondo, fa podio, ha vinto una tappa, la visibilità e tutto quello che si vuole.
Ma resta il fatto che lo hanno mandato allo sbaraglio contro uno che già lo aveva battuto lo scorso anno, sapendo che non lo poteva battere nemmeno questo.
Per me o capitali umani come Tadej non si gestiscono così: e se questo Tour diventasse un tarlo nella mente del ragazzo e gli si instillasse la convinzione che non può farcela mai contro Vingegaard?
Io ripeto, a un certo punto fanculo il Tour, faccio recuperare per bene il mio ragazzo, lo metto nelle migliori condizioni e da fine agosto via con lo show.
Un Pogacar che ti poteva vincere San Sebastian, Vuelta e le classiche autunnali avrebbe significato una stagione leggendaria, ci sarebbe stata la giusta motivazione per non avere fatto il Tour, e non sarebbe stato visto assolutamente come uno che scappa o che si tira indietro dal confronto con Jonas.
Invece così gli resta la mazzata di luglio, la fatica di luglio e quelle tre o quattro corse di ottobre.
Ben poco.
A livello di immagine e di marketing, questo Tour per UAE e i suoi vertici è comunque stato una grande vetrina.
Come ho già scritto ieri, il mio contatto in UAE me lo ha sempre detto che, per gli arabi, la corsa fondamentale è il Tour.
A livello sportivo però, questa è stata una scelta folle.
Io capisco il marketing, capisco il voler vendere le Colnago, il fare pubblicità agli Emirati Arabi, ma così hanno bruciato quasi del tutto la seconda parte di stagione di Pogacar, facendo una scommessa sul Tour (che tra l'altro i dati scientifici del preparatore dicevano che sarebbe stata persa) e mandandolo praticamente al macello contro Vingo.
Non lo dico io, lo dice il suo preparatore.
Ayuso è un gioiello da trattare con i guanti bianchi, sono d'accordo, ed è uno dei pochi che in futuro potrebbe rivaleggiare con Vingegaard.
Ma anche lui va protetto e fatto crescere senza pressioni.
Lo scorso anno ha fatto una grande Vuelta, quest'anno è chiamato alla conferma, quasi quasi è obbligato a vincerla o a finirla sul podio, ma ha solo 21 anni.
E se dovesse fare peggio del 2022?
Io vista la situazione Pogacar, avrei mandato Ayuso al Tour a fare esperienza come in Ineos hanno fatto con Rodriguez.
Avrei spiegato ad Ayuso le ragioni e le motivazioni di tale scelta, tra l'altro con la condizione con cui è uscito dal Tour de Suisse, si sarebbe potuto giocare qualche vittoria di tappa.
Non penso che un ragazzo di 21 anni si sarebbe offeso , se gli avessero detto " ti vogliamo mandare al Tour a fare il co-capitano assieme a Yates".
E avrebbero salvato capra e cavoli, sportivamente parlando....
Ma si sa.. business Is business...
- Walter_White
- Messaggi: 30115
- Iscritto il: mercoledì 23 marzo 2016, 18:01
Re: Tadej Pogacar 2023
Ayuso avrebbe avuto una preparazione ancora più raffazzonata di Pogacar visto che ha perso molti giorni di allenamento in inverno, mandarlo al Tour sarebbe stato mandarlo in un tritacarne, con tutto rispetto dello Svizzera (dove comunque ha mostrato una condizione altalenante stile Remco 2021)
FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
Re: Tadej Pogacar 2023
Mi hai anticipato su Ayuso.Walter_White ha scritto: ↑venerdì 21 luglio 2023, 13:46 Ayuso avrebbe avuto una preparazione ancora più raffazzonata di Pogacar visto che ha perso molti giorni di allenamento in inverno, mandarlo al Tour sarebbe stato mandarlo in un tritacarne, con tutto rispetto dello Svizzera (dove comunque ha mostrato una condizione altalenante stile Remco 2021)
2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
Re: Tadej Pogacar 2023
Lo sto dicendo da due ore pure io, ma sembra che solo io e te la pensiamo così.nurseryman ha scritto: ↑venerdì 21 luglio 2023, 13:17e sapendo questo che ci è andato a fare al tour ????
non era meglio puntare al mondiale e alla vuelta ???
-
- Messaggi: 2030
- Iscritto il: lunedì 6 luglio 2015, 11:27
Re: Tadej Pogacar 2023
la UAE?nurseryman ha scritto: ↑venerdì 21 luglio 2023, 13:17
e sapendo questo che ci è andato a fare al tour ????
non era meglio puntare al mondiale e alla vuelta ???
come diceva al solito giustamente il_panta, bisogna trovare un equilibrio.
tra il volere del corridore, il suo divertimento e il suo stato di salute fisico e mentale, gli obiettivi di squadra e di eventuali altri uomini di punta, e il ritorno economico di chi ci mette i soldi.
considerato tutto questo avranno ritenuto la scelta migliore fargli fare un Tour ben sapendo che al 99% sarebbe arrivato secondo.
Pogacar era d'accordo? per ora non possiamo saperlo.
può anche essere l'abbia fatto controvoglia e allora sarebbe una situazione rischiosa anche per il futuro, perché in un certo senso si romprerebbe l'equilibrio di cui sopra.
o magari potrebbe essere che abbia spinto lui perché iper competitivo e credeva in un "miracolo".
Re: Tadej Pogacar 2023
Ma non avrebbe mica dovuto fare classifica.Walter_White ha scritto: ↑venerdì 21 luglio 2023, 13:46 Ayuso avrebbe avuto una preparazione ancora più raffazzonata di Pogacar visto che ha perso molti giorni di allenamento in inverno, mandarlo al Tour sarebbe stato mandarlo in un tritacarne, con tutto rispetto dello Svizzera (dove comunque ha mostrato una condizione altalenante stile Remco 2021)
Ci sono tanti modi per affrontare un Tour a 21 anni.
Provare a vincere una tappa, lottare per la maglia a pois.
Provare ad aiutare Yates.
Indurain ha fatto il gregario di Delgado fino a 26 anni.
Froome a 27 anni ha regalato un Tour a Wiggo.
Nibali a 25 anni aiutava Basso a vincere il suo secondo Giro.
Cioè, sembra che adesso a 20 anni, se uno non fa il capitano unico in un GT sia bistrattato e se ne debba andare dal team.
A volte bisogna anche sapere aspettare il proprio turno.
Nessuno avrebbe chiesto ad Ayuso una top ten al Tour, anche facendo una corsa simile a quella che sta facendo Pidcock in questa Boucle, sarebbe stata tutta esperienza.
Re: Tadej Pogacar 2023
InfattiWalter_White ha scritto: ↑venerdì 21 luglio 2023, 13:46 Ayuso avrebbe avuto una preparazione ancora più raffazzonata di Pogacar visto che ha perso molti giorni di allenamento in inverno, mandarlo al Tour sarebbe stato mandarlo in un tritacarne, con tutto rispetto dello Svizzera (dove comunque ha mostrato una condizione altalenante stile Remco 2021)
Re: Tadej Pogacar 2023
sono abbastanza d'accordo.il_panta ha scritto: ↑venerdì 21 luglio 2023, 11:41Bene, sono felice che la pensino così. Guardando da un punto di vista anche più ampio, bisogna tenere in conto anche ciò che il corridore ha voglia di fare e che l'impegno dipende anche dal divertimento. Sono discorsi già fatti con WVA e VDP, c'è da trovare la giusta misura del compromesso, ma va tenuto in conto anche questo aspetto. Detto che, nel caso di Pogacar, io sono convinto che un corridore di questo secolo con 2 Tour e 1 Fiandre (senza citare il resto) entri nella storia molto più di un corridore con 3 Tour. Senza pensare all'ipotesi estremamente realistica che Tadej rinuncia alle classiche e poi perda comunque il Tour dal fortissimo Vingegaard, rimamendo coi "soli" 2 Tour. Il mio punto di vista non è il punto di vista del grande pubblico, né il punto di vista economico, è semplicemente un punto di vista sportivo. Capirei benissimo la logica di un'eventuale decisione più Tour-centrica.
In più non ci sono motivi razionali, da questi due anni, di pensare che Vingegaard sia più forte di Pogacar in un Tour. Vingegaard ha avuto una strategia ottimale sempre e nessun intoppo, a differenza sua. Ciononostante i valori si sono equivalsi quasi sempre.
Vingegaard ha caratteristiche differenti che lo rendono un po' più adatto soprattutto al caldo, e alle salite più lunghe, ma Pogacar ha altre qualità nettamente migliori su altri terreni da far pesare.
Questo, al netto dei numeri francamente incredibili della crono.
Lì però senza pensare alla frode una spiegazione ci deve essere, forse nell'avvicinamento, in qualche tipo di integrazione del momento, la bici, sono numeri fuori dal contesto.
-
- Messaggi: 2030
- Iscritto il: lunedì 6 luglio 2015, 11:27
Re: Tadej Pogacar 2023
herbie scusa ma che diamine stai dicendoherbie ha scritto: ↑venerdì 21 luglio 2023, 15:04
sono abbastanza d'accordo.
In più non ci sono motivi razionali, da questi due anni, di pensare che Vingegaard sia più forte di Pogacar in un Tour. Vingegaard ha avuto una strategia ottimale sempre e nessun intoppo, a differenza sua. Ciononostante i valori si sono equivalsi quasi sempre.
Vingegaard ha caratteristiche differenti che lo rendono un po' più adatto soprattutto al caldo, e alle salite più lunghe, ma Pogacar ha altre qualità nettamente migliori su altri terreni da far pesare.
Questo, al netto dei numeri francamente incredibili della crono.
Lì però senza pensare alla frode una spiegazione ci deve essere, forse nell'avvicinamento, in qualche tipo di integrazione del momento, la bici, sono numeri fuori dal contesto.
vingegaard l'ha staccato più volte e spesso rifilandogli anche distacchi prepotenti.
pogacar quasi mai e sempre di poco.
poi possiamo dargli tutte le scusanti che vogliamo, e che ci sono sicuramente state, ma ora non travisiamo la realtà
Re: Tadej Pogacar 2023
boh...vediamo due corse diverse. Pogacar ha avuto una crisi dovuta alla preparazione imperfetta, per metà fatta sui rulli, che ovviamente è assai instabile. La preparazione non era raffazzonata ed erano tutte balle? Ok hai ragione tu, può essere. Però risulterebbe altro.White Mamba ha scritto: ↑venerdì 21 luglio 2023, 15:36herbie scusa ma che diamine stai dicendoherbie ha scritto: ↑venerdì 21 luglio 2023, 15:04
sono abbastanza d'accordo.
In più non ci sono motivi razionali, da questi due anni, di pensare che Vingegaard sia più forte di Pogacar in un Tour. Vingegaard ha avuto una strategia ottimale sempre e nessun intoppo, a differenza sua. Ciononostante i valori si sono equivalsi quasi sempre.
Vingegaard ha caratteristiche differenti che lo rendono un po' più adatto soprattutto al caldo, e alle salite più lunghe, ma Pogacar ha altre qualità nettamente migliori su altri terreni da far pesare.
Questo, al netto dei numeri francamente incredibili della crono.
Lì però senza pensare alla frode una spiegazione ci deve essere, forse nell'avvicinamento, in qualche tipo di integrazione del momento, la bici, sono numeri fuori dal contesto.
vingegaard l'ha staccato più volte e spesso rifilandogli anche distacchi prepotenti.
pogacar quasi mai e sempre di poco.
poi possiamo dargli tutte le scusanti che vogliamo, e che ci sono sicuramente state, ma ora non travisiamo la realtà
Altrimenti, ho ragione io, la crisi è venuta naturalmente per una giornata no dovuta alla condizione "corta". Come naturalissimo.
Nelle altre tappe i valori non si sono sostanzialmente equivalsi?
C'erano dieci secondi di differenza prima della crono.
No, però non si erano equivalsi.
I valori emersi nella crono li ho messi tra parentesi. C'è qualcosa che non torna evidentemente, senza pensare al doping.
Poi guardiamo solo l'albo d'oro e non parliamo più di ciclismo.
Re: Tadej Pogacar 2023
Aggiungo un elemento di riflessione: giustamente quest'anno stiamo dando diverse attenuanti a Pogacar per il suo infortunio al polso.
Ma, con una visione retrospettiva, ci ricordiamo che al Tour 2021 Vingegaard ha preso quasi tutto il suo distacco in due tappe? Prese 1 minuto nella tappa di volata della caduta di roglic, e poi sulle alpi cadde rovinosamente nella tappa in cui pogacar fece l'impresa (e lì vingegaard prese 3 minuti e 20). Ci mancherebbe, sono cose che succedono nelle gare a tappe, ma senza questi due grossi inconvenienti sarebbero stati praticamente alla pari.
Insomma, il teorema sulla superiorità di pogacar su vingegaard con pari preparazione rischia di vacillare parecchio: forse già nel 2021 senza problemi, sarebbe stato un testa a testa. Diciamo che dai Pirenei 2021 in poi, al Tour la superiorità di Pogacar su Vingegaard c'è stata solo in volata e a Cauterets; viceversa, Vingegaard gli è stato superiore sul Ventoux e nell'ultima crono 2021, sul Granon, ad Hautacam ed a crono nel 2022, sul Marie Blanque, a cronometro e sulla Loze nel 2023.
Ma, con una visione retrospettiva, ci ricordiamo che al Tour 2021 Vingegaard ha preso quasi tutto il suo distacco in due tappe? Prese 1 minuto nella tappa di volata della caduta di roglic, e poi sulle alpi cadde rovinosamente nella tappa in cui pogacar fece l'impresa (e lì vingegaard prese 3 minuti e 20). Ci mancherebbe, sono cose che succedono nelle gare a tappe, ma senza questi due grossi inconvenienti sarebbero stati praticamente alla pari.
Insomma, il teorema sulla superiorità di pogacar su vingegaard con pari preparazione rischia di vacillare parecchio: forse già nel 2021 senza problemi, sarebbe stato un testa a testa. Diciamo che dai Pirenei 2021 in poi, al Tour la superiorità di Pogacar su Vingegaard c'è stata solo in volata e a Cauterets; viceversa, Vingegaard gli è stato superiore sul Ventoux e nell'ultima crono 2021, sul Granon, ad Hautacam ed a crono nel 2022, sul Marie Blanque, a cronometro e sulla Loze nel 2023.
Re: Tadej Pogacar 2023
https://www.tuttobiciweb.it/article/202 ... e-emirates
Posto questo articolo che è interessante.
Non tanto per l'analisi della crisi di Pogacar in sé, tanto per la dichiarazione finale di Matxin, team manager UAE.
Un po' dice quello che ho ventilato nei post che ho pubblicato qua sopra: pensa che Pogacar si sia "rotto di testa" dopo la tranvata della crono.
Quando ho detto "lo hanno mandato allo sbaraglio", temevo proprio per l'aspetto mentale: se ti si ficca in testa il tarlo che il tuo avversario è imbattibile, anche in futuro, sono guai.
Adesso Matxin afferma che bisognerà lavorare sul recupero mentale di Pogacar?
Bene, ma forse dovevano pensarci prima e a maggior ragione avrebbero dovuto tutelarlo e portarlo al Tour solo in condizioni perfette.
Vingegaard ha provato la cronometro 7 volte prima del Tour, Pogacar correva su e giù per le scale di Monaco.
Già in questo c'è una bella differenza, senza considerare la base di allenamenti che gli è mancata.
Poco fa ho risentito il mio amico massaggiatore UAE, gli ho chiesto cosa ne pensasse delle dichiarazioni del preparatore di Pogi e se, secondo lui, è stata fatta la scelta giusta.
La risposta è stata che, se non mandano Tadej al Tour, lo sceicco gli chiude la squadra in un attimo.
Sarà contento di arrivare secondo (forse), l'emiro, e di dover pagare un mental coach a Tadej da domenica sera.
Posto questo articolo che è interessante.
Non tanto per l'analisi della crisi di Pogacar in sé, tanto per la dichiarazione finale di Matxin, team manager UAE.
Un po' dice quello che ho ventilato nei post che ho pubblicato qua sopra: pensa che Pogacar si sia "rotto di testa" dopo la tranvata della crono.
Quando ho detto "lo hanno mandato allo sbaraglio", temevo proprio per l'aspetto mentale: se ti si ficca in testa il tarlo che il tuo avversario è imbattibile, anche in futuro, sono guai.
Adesso Matxin afferma che bisognerà lavorare sul recupero mentale di Pogacar?
Bene, ma forse dovevano pensarci prima e a maggior ragione avrebbero dovuto tutelarlo e portarlo al Tour solo in condizioni perfette.
Vingegaard ha provato la cronometro 7 volte prima del Tour, Pogacar correva su e giù per le scale di Monaco.
Già in questo c'è una bella differenza, senza considerare la base di allenamenti che gli è mancata.
Poco fa ho risentito il mio amico massaggiatore UAE, gli ho chiesto cosa ne pensasse delle dichiarazioni del preparatore di Pogi e se, secondo lui, è stata fatta la scelta giusta.
La risposta è stata che, se non mandano Tadej al Tour, lo sceicco gli chiude la squadra in un attimo.
Sarà contento di arrivare secondo (forse), l'emiro, e di dover pagare un mental coach a Tadej da domenica sera.
- chinaski89
- Messaggi: 8615
- Iscritto il: sabato 13 giugno 2015, 16:51
Re: Tadej Pogacar 2023
Il tuo discorso ci starebbe se fosse uscito di classifica invece ha preso una miciola ed è stato piallato da una prestazione irreale a cronometro ma è secondo mica trentacinquesimo. Per il resto se l'è giocata praticamente alla pari. Se sta preparazione era davvero così schifosa ne uscirà mentalmente rafforzato dato che appunto ha pure staccato il rivale in qualche salita. Ha fatto benissimo ad andare al Tour, se per sbaglio Vingegaard cade o se gli viene il cagotto vince il Tour non mi pare sta scelta così assurda che dici. Criticare ora è facile, ma se ha corso a sti livelli non è certo stato folle mandarlo qui daje. Poi se lo sponsor questo vuole e così ha più ritorno il discorso è chiuso. Il ciclismo sta in piedi per quello, per la gloria o la poesia c'è tutto lo sport non professionistico. La sua stagione è più che ottima comunque.
O figliuolo il meglio d'altri tempi/non era che la nostra giovinezza
-
- Messaggi: 2509
- Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 15:44
Re: Tadej Pogacar 2023
Per completezza di informazione, Pogacar ha staccato Vingegaard anche a Tignes al Tour 2021.schwoch83 ha scritto: ↑venerdì 21 luglio 2023, 19:34 Aggiungo un elemento di riflessione: giustamente quest'anno stiamo dando diverse attenuanti a Pogacar per il suo infortunio al polso.
Ma, con una visione retrospettiva, ci ricordiamo che al Tour 2021 Vingegaard ha preso quasi tutto il suo distacco in due tappe? Prese 1 minuto nella tappa di volata della caduta di roglic, e poi sulle alpi cadde rovinosamente nella tappa in cui pogacar fece l'impresa (e lì vingegaard prese 3 minuti e 20). Ci mancherebbe, sono cose che succedono nelle gare a tappe, ma senza questi due grossi inconvenienti sarebbero stati praticamente alla pari.
Insomma, il teorema sulla superiorità di pogacar su vingegaard con pari preparazione rischia di vacillare parecchio: forse già nel 2021 senza problemi, sarebbe stato un testa a testa. Diciamo che dai Pirenei 2021 in poi, al Tour la superiorità di Pogacar su Vingegaard c'è stata solo in volata e a Cauterets; viceversa, Vingegaard gli è stato superiore sul Ventoux e nell'ultima crono 2021, sul Granon, ad Hautacam ed a crono nel 2022, sul Marie Blanque, a cronometro e sulla Loze nel 2023.
Vanno anche contestualizzati i duelli.
Giustamente hai fatto notare che a Le Grand Bornard Vingegaard cadde
Non sappiamo invece se Pogacar diede tutto nella crono di fine Tour 2021, con la corsa comodamente in tasca.
Sui Pirenei 2021, anche lì non sappiamo se Pogacar avesse ancora margine o si accontentó di gestire e poi vincere con lo scatto nell'ultimo km.
Non sappiamo se avrebbe preso quella batosta del Granon, se il suo team gli avesse consigliato fermamente di non fare lo scemo sul Galibier, correndo dietro a chiunque e scattando lui stesso in prima persona.
E soprattutto non possiamo sapere se, con una gestione delle energie oculata nelle prima settimana di Tour 2022, Pogacar avrebbe preso quei due ceffoni al Granon e a Hautacam.
Si consumò nei primi 10 giorni, scattando su ogni cavalcavia, per racimolare 30 miseri secondi su un Vingegaard sornione, che risparmiava le forze, per colpire duro al momento giusto.
Anche lì, forse, Pogacar è stato mal gestito dal suo team.
A questo Tour, per loro stessa ammissione, ci hanno provato sapendo che non era nelle condizioni migliori per combattere contro Vingo.
Boh, non so.
A me sembra che il danese sia gestito alla perfezione, come meglio non si potrebbe, lo sloveno in modo meno serio e meticoloso.
Ultima modifica di lucks83 il venerdì 21 luglio 2023, 20:20, modificato 1 volta in totale.
Re: Tadej Pogacar 2023
Per me sono quasi alla pari in un Tour preparato e gestito perfettamente da entrambi. Leggermente più forte Vingegaard, se si fa corsa dura per più giorni di fila staccarlo è impossibile
Re: Tadej Pogacar 2023
Ripeto per l'ennesima volta: nessuno dice che la stagione di Pogacar non sia più che ottima.chinaski89 ha scritto: ↑venerdì 21 luglio 2023, 19:58 Il tuo discorso ci starebbe se fosse uscito di classifica invece ha preso una miciola ed è stato piallato da una prestazione irreale a cronometro ma è secondo mica trentacinquesimo. Per il resto se l'è giocata praticamente alla pari. Se sta preparazione era davvero così schifosa ne uscirà mentalmente rafforzato dato che appunto ha pure staccato il rivale in qualche salita. Ha fatto benissimo ad andare al Tour, se per sbaglio Vingegaard cade o se gli viene il cagotto vince il Tour non mi pare sta scelta così assurda che dici. Criticare ora è facile, ma se ha corso a sti livelli non è certo stato folle mandarlo qui daje. Poi se lo sponsor questo vuole e così ha più ritorno il discorso è chiuso. Il ciclismo sta in piedi per quello, per la gloria o la poesia c'è tutto lo sport non professionistico. La sua stagione è più che ottima comunque.
Nessuno dice che secondo posto al Tour con preparazione schifosa non sia un ottimo risultato.
Commento da oggi le parole del preparatore e del team manager: il primo dice che sapevano che gli sarebbe mancato qualcosa.
Il secondo dice che adesso Tadej va aiutato a superare la botta mentale.
Lo dicono questi due, non io.
Forse non hanno fatto così bene a mandarlo a Tour allora, se adesso il ragazzo va aiutato.
Poi domani magari Vingegaard cade, si rompe e Taddeo vince il Tour, ma non cambia granché a livello di testa.
Nel 92 eri troppo piccolo, io avevo quasi 10 anni ma me lo ricordo bene il danno che fece alla testa di Bugno la crono di Lussemburgo.
Da quel momento smise di essere un corridore da gare a tappe.
Al momento, risultato alla mano (podio dopo inattività) il Tour di Pogacar può essere sicuramente considerato positivo.
Nei mesi futuri, si spera che non inizi a pesargli nella testa.
- chinaski89
- Messaggi: 8615
- Iscritto il: sabato 13 giugno 2015, 16:51
Re: Tadej Pogacar 2023
Vabbè ma mica sono dichiarazioni da prendere alla lettera. C'è un po' di giustificazionismo e un po' di sana tutela del loro fenomeno. Non bisogna costruirci su troppi castelli. Se è come dici/dicono mentalmente in realtà deve essere messo divinamente, con una preparazione raffazzonata se l'è quasi giocata con un alieno che sforna prestazioni irreali staccandolo pure di tanto in tanto. Come credi troppo nella scientificità quasi mistica della preparazione precisa al millimetro e perfettamente conoscibile in anticipo dai anche troppa importanza alla testa. A fine stagione volerà come al solito altro che mental coach
O figliuolo il meglio d'altri tempi/non era che la nostra giovinezza
Re: Tadej Pogacar 2023
herbie ha scritto: ↑venerdì 21 luglio 2023, 17:48boh...vediamo due corse diverse. Pogacar ha avuto una crisi dovuta alla preparazione imperfetta, per metà fatta sui rulli, che ovviamente è assai instabile. La preparazione non era raffazzonata ed erano tutte balle? Ok hai ragione tu, può essere. Però risulterebbe altro.White Mamba ha scritto: ↑venerdì 21 luglio 2023, 15:36herbie scusa ma che diamine stai dicendoherbie ha scritto: ↑venerdì 21 luglio 2023, 15:04
sono abbastanza d'accordo.
In più non ci sono motivi razionali, da questi due anni, di pensare che Vingegaard sia più forte di Pogacar in un Tour. Vingegaard ha avuto una strategia ottimale sempre e nessun intoppo, a differenza sua. Ciononostante i valori si sono equivalsi quasi sempre.
Vingegaard ha caratteristiche differenti che lo rendono un po' più adatto soprattutto al caldo, e alle salite più lunghe, ma Pogacar ha altre qualità nettamente migliori su altri terreni da far pesare.
Questo, al netto dei numeri francamente incredibili della crono.
Lì però senza pensare alla frode una spiegazione ci deve essere, forse nell'avvicinamento, in qualche tipo di integrazione del momento, la bici, sono numeri fuori dal contesto.
vingegaard l'ha staccato più volte e spesso rifilandogli anche distacchi prepotenti.
pogacar quasi mai e sempre di poco.
poi possiamo dargli tutte le scusanti che vogliamo, e che ci sono sicuramente state, ma ora non travisiamo la realtà
Altrimenti, ho ragione io, la crisi è venuta naturalmente per una giornata no dovuta alla condizione "corta". Come naturalissimo.
Nelle altre tappe i valori non si sono sostanzialmente equivalsi?
C'erano dieci secondi di differenza prima della crono.
No, però non si erano equivalsi.
Si ma il 2022 dove lo metti?
L'anno scorso Vingegaard non ha mai perso un metro da Pogacar, e in ben due tappe l'ha staccato nettamente.
FC 2017: Dwars, La Panne, Itzulia, Vuelta - Comb., Japan Cup
FC 2018: 3° GC, TotA
FC 2019: 4° GC, Limburg, California
FC 2020: 3° GC, 1° FC Squadre, Delfinato, Tour Squadre, Vuelta Tempo, 1° Obb. Zero Punti
FC 2021: 2° GC, Slovenia, Camp. Ita, Sett. Ita, Norvegia, Plouay
FC 2022: Kuurne, Tappa 14 Tour
FC 2018: 3° GC, TotA
FC 2019: 4° GC, Limburg, California
FC 2020: 3° GC, 1° FC Squadre, Delfinato, Tour Squadre, Vuelta Tempo, 1° Obb. Zero Punti
FC 2021: 2° GC, Slovenia, Camp. Ita, Sett. Ita, Norvegia, Plouay
FC 2022: Kuurne, Tappa 14 Tour
Re: Tadej Pogacar 2023
Vero, ma Tignes era il giorno dopo Le Grand Bornard (quindi possibili postumi caduta per il danese).lucks83 ha scritto: ↑venerdì 21 luglio 2023, 20:03
Per completezza di informazione, Pogacar ha staccato Vingegaard anche a Tignes al Tour 2021.
Vanno anche contestualizzati i duelli.
Giustamente hai fatto notare che a Le Grand Bornard Vingegaard cadde
Non sappiamo invece se Pogacar diede tutto nella crono di fine Tour 2021, con la corsa comodamente in tasca.
Sui Pirenei 2021, anche lì non sappiamo se Pogacar avesse ancora margine o si accontentó di gestire e poi vincere con lo scatto nell'ultimo km.
Per quanto riguarda i Pirenei e la crono finale, è possibile quello che dici tu, anche se per come abbiamo conosciuto Pogacar (e per quello che si vide sul Ventoux) non mi sembra tipo che si risparmi.
Io penso che, a parità di forma e senza problemi, al Tour sia uno zinzinello avanti Vingegaard: Pogacar potrebbe colmare il disavanzo con un cambio di preparazione e di gestione nelle tre settimane, ma forse sarebbe un po' meno Pogacar.
Poi ovviamente i GT si possono vincere o perdere per mille motivi (basta un cagotto alle volte).
Non so, non è una scelta facile per lo sloveno: lasciare una strada vincente e spettacolare nelle classiche per colmare il gap che lo separa (ad oggi) da un singolo corridore al Tour? Magari potrebbe provare un anno, ma il rischio di perdere le classiche e perdere poi anche il Tour c'è.