Re: Volta Ciclista a Catalunya 2024 (18-24 marzo)
Inviato: mercoledì 20 marzo 2024, 16:26
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Certamente che se ne è parlato di più.pietro ha scritto: ↑mercoledì 20 marzo 2024, 13:09Problemi familiari (non conosco i dettagli però).Fiammingo ha scritto: ↑mercoledì 20 marzo 2024, 12:38Che problemi ebbe?pietro ha scritto: ↑mercoledì 20 marzo 2024, 12:06
Pogacar è più dominante del solito, ma Vingegaard non è da meno. Quello che Pogi fa alla Sanremo, nelle volate del Catalunya o alla Strade Bianche non è utile per comprendere come andrebbe un testa a testa fra lui e il danese in una Tirreno o in una Parigi-Nizza. In una corsa di una settimana infatti l'unico terreno che conta è la salita (almeno se il duello è tra questi due qui) e non mi pare che si possa affermare con leggerezza che lo sloveno sia più forte del danese quando la strada sale. I precedenti purtroppo non ci aiutano: il 2022 di Vinge fu un lungo avvicinamento al Tour de France, nel marzo 2023 ebbe problemi personali che ne compromisero la prestazione. Sarebbe interessante rivederli l'anno prossimo o in Italia o in Francia a duellare in una breve corsa a tappe
Lucks, della difficile preparazione di Pogi dopo la caduta alla Liegi se ne è parlato ben più dei problemi di Vinge alla Parigi-Nizza
E' un assioma del Landismo
Probabile ma ci sarebbe stata un po' di lotta e speranza che il #landismo non muoia
A proposito, ma i tempi registrati ieri sul Vallter 2000 quali sono? Perchè ho sentito parlare sia di record di scalata battuto, sia del fatto di essere andato una decina di secondi più piano di Roglic, Remco e Ciccone 2023.
Ieri ci ha messo una decina di secondi in più del terzetto 2023 ma:
Se non sbaglio...Per Strava il suo miglior tempo sembra suo, e non di poco..sul pezzo piu' duro della salita di ieri..lucks83 ha scritto: ↑mercoledì 20 marzo 2024, 18:30Ieri ci ha messo una decina di secondi in più del terzetto 2023 ma:
-le condizioni meteo erano totalmente diverse (pioggia, freddo)
-nell' ultimo km ha alzato il piede dal gas, ai meno 500 dall' arrivo pascolava.
L'anno scorso Vingo con una prestazione senza precedenti a crono vinse meritatamente il tour..ma in salita non diede mai dimostrazione di chiara superiorita' nei confronti di Pogacar al netto della crisi che si presume mentatale, di Pogy al Col de Loze.in salita, dove anzi, in qualche occasione peno' ..quindi direi che nonostante il giro, che se va come dovrebbe andare Pogy lo chiude in una settimana per poi gestirlo come un allenamento, potremmo assistere a un gran duello...quest'anno...
Infatti questo sarebbe il mio parere,Pogacar farà il Giro per allenarsi e arriverà al Tour al 100% quindi la doppetta potrebbe essere probabile e anche senza grossi sforzi per lui,visto che tanto il suo vero obiettivo sarò il Tour,ma il Giro lo vincerà senza spendere più di tantobarrylyndon ha scritto: ↑giovedì 21 marzo 2024, 5:46L'anno scorso Vingo con una prestazione senza precedenti a crono vinse meritatamente il tour..ma in salita non diede mai dimostrazione di chiara superiorita' nei confronti di Pogacar al netto della crisi che si presume mentatale, di Pogy al Col de Loze.in salita, dove anzi, in qualche occasione peno' ..quindi direi che nonostante il giro, che se va come dovrebbe andare Pogy lo chiude in una settimana per poi gestirlo come un allenamento, potremmo assistere a un gran duello...quest'anno...
In parte sono d'accordo, o almeno spero che sia così, anche se Vingegaard partirà comunque da strafavorito. Aggiungo un elemento: a differenza dello scorso Tour dove fin dall'inizio si sapeva che non c'era nessuno che potesse ambire alla vittoria fuori dal loro duello, quest'anno, forse, si potrebbero inserire altri due contendenti. E lo spartito potrebbe variare.barrylyndon ha scritto: ↑giovedì 21 marzo 2024, 5:46L'anno scorso Vingo con una prestazione senza precedenti a crono vinse meritatamente il tour..ma in salita non diede mai dimostrazione di chiara superiorita' nei confronti di Pogacar al netto della crisi che si presume mentatale, di Pogy al Col de Loze.in salita, dove anzi, in qualche occasione peno' ..quindi direi che nonostante il giro, che se va come dovrebbe andare Pogy lo chiude in una settimana per poi gestirlo come un allenamento, potremmo assistere a un gran duello...quest'anno...
Il Roglic della Vuelta 2021 potrebbe essere al livello di un Pogacar con il Giro nelle gambe, forse anche più forte, ma ogni altra sua versione vista nei GT è inferiore. Su Remco ancora più dubbi, ha fatto grandi numeri in salita in carriera, ma questo Tour è lungo e molto esigente, e se magari Pogacar potrà avere qualche passaggio a vuoto Vinge invece non ha mai avuto un calo di rendimento sui 21 giorni, e va fortissimo. Non arriveranno già al top ovviamente, ma penso le cose saranno messe relativamente in chiaro già ai Paesi Baschi.Tommeke92 ha scritto: ↑giovedì 21 marzo 2024, 9:51In parte sono d'accordo, o almeno spero che sia così, anche se Vingegaard partirà comunque da strafavorito. Aggiungo un elemento: a differenza dello scorso Tour dove fin dall'inizio si sapeva che non c'era nessuno che potesse ambire alla vittoria fuori dal loro duello, quest'anno, forse, si potrebbero inserire altri due contendenti. E lo spartito potrebbe variare.barrylyndon ha scritto: ↑giovedì 21 marzo 2024, 5:46L'anno scorso Vingo con una prestazione senza precedenti a crono vinse meritatamente il tour..ma in salita non diede mai dimostrazione di chiara superiorita' nei confronti di Pogacar al netto della crisi che si presume mentatale, di Pogy al Col de Loze.in salita, dove anzi, in qualche occasione peno' ..quindi direi che nonostante il giro, che se va come dovrebbe andare Pogy lo chiude in una settimana per poi gestirlo come un allenamento, potremmo assistere a un gran duello...quest'anno...
eh infatti, ci ha messo tipo 40" meno del terzetto dello scorso anno, ma il tempo sulla salita intera risulta più altobarrylyndon ha scritto: ↑mercoledì 20 marzo 2024, 22:03Se non sbaglio...Per Strava il suo miglior tempo sembra suo, e non di poco..sul pezzo piu' duro della salita di ieri..
Per quanto sia forte Pogacar, che arrivi a fine Giro senza grandi sforzi la vedo dura.jan80 ha scritto: ↑giovedì 21 marzo 2024, 9:36 Infatti questo sarebbe il mio parere,Pogacar farà il Giro per allenarsi e arriverà al Tour al 100% quindi la doppetta potrebbe essere probabile e anche senza grossi sforzi per lui,visto che tanto il suo vero obiettivo sarò il Tour,ma il Giro lo vincerà senza spendere più di tanto
Sicuramente Vingegaard è andato 2-3 volte in affanno contro Pogacar però alla lunga in un braccio di ferro mai visto, tra i due ha fuso prima Pogacar pagando poi nella terza settimana.barrylyndon ha scritto: ↑giovedì 21 marzo 2024, 5:46 L'anno scorso Vingo con una prestazione senza precedenti a crono vinse meritatamente il tour..ma in salita non diede mai dimostrazione di chiara superiorita' nei confronti di Pogacar al netto della crisi che si presume mentatale, di Pogy al Col de Loze.in salita, dove anzi, in qualche occasione peno'
Sul primo punto concordo, il Giro comunque si farà sentire, è la prima volta in carriera che fa 2 gt quindi non sappiamo ancora come potrà reagire alla fatica.max ha scritto: ↑giovedì 21 marzo 2024, 13:13Per quanto sia forte Pogacar, che arrivi a fine Giro senza grandi sforzi la vedo dura.jan80 ha scritto: ↑giovedì 21 marzo 2024, 9:36 Infatti questo sarebbe il mio parere,Pogacar farà il Giro per allenarsi e arriverà al Tour al 100% quindi la doppetta potrebbe essere probabile e anche senza grossi sforzi per lui,visto che tanto il suo vero obiettivo sarò il Tour,ma il Giro lo vincerà senza spendere più di tanto
Può vincere con 10 minuti sul 2° ma comunque tre settimane le deve fare e non può concentrarsi sul Tour.
Mentre Vingegaard arriverà al Tour preparato a puntino.
Sicuramente Vingegaard è andato 2-3 volte in affanno contro Pogacar però alla lunga in un braccio di ferro mai visto, tra i due ha fuso prima Pogacar pagando poi nella terza settimana.barrylyndon ha scritto: ↑giovedì 21 marzo 2024, 5:46 L'anno scorso Vingo con una prestazione senza precedenti a crono vinse meritatamente il tour..ma in salita non diede mai dimostrazione di chiara superiorita' nei confronti di Pogacar al netto della crisi che si presume mentatale, di Pogy al Col de Loze.in salita, dove anzi, in qualche occasione peno'
Vingegaard lo aveva detto nelle interviste pre Tour 2023, Pogacar gli è superiore negli sforzi brevi, ma su tre settimane e specialmente in tappe con salite di prima categoria in ripetizione, il danese era convinto di essere superiore.
Possiamo dire che ha avuto ragione.
Non so se a Pogacar convenga riproporre lo stesso spartito Tour 2023 imponendo battaglia nelle prime due settimane perché Vingegaard sappiamo che tiene botta e non affonda e può emergere nella terza settimana.
Forse Pogacar farebbe meglio a selezionare le tappe in cui attaccare, ma la sua indole è quella di aggredire sempre, lo fa in tutte le corse quindi non so se cambierà.
Anche io sono d' accordo con te Tommeke.Tommeke92 ha scritto: ↑giovedì 21 marzo 2024, 13:38Sul primo punto concordo, il Giro comunque si farà sentire, è la prima volta in carriera che fa 2 gt quindi non sappiamo ancora come potrà reagire alla fatica.max ha scritto: ↑giovedì 21 marzo 2024, 13:13Per quanto sia forte Pogacar, che arrivi a fine Giro senza grandi sforzi la vedo dura.jan80 ha scritto: ↑giovedì 21 marzo 2024, 9:36 Infatti questo sarebbe il mio parere,Pogacar farà il Giro per allenarsi e arriverà al Tour al 100% quindi la doppetta potrebbe essere probabile e anche senza grossi sforzi per lui,visto che tanto il suo vero obiettivo sarò il Tour,ma il Giro lo vincerà senza spendere più di tanto
Può vincere con 10 minuti sul 2° ma comunque tre settimane le deve fare e non può concentrarsi sul Tour.
Mentre Vingegaard arriverà al Tour preparato a puntino.
Sicuramente Vingegaard è andato 2-3 volte in affanno contro Pogacar però alla lunga in un braccio di ferro mai visto, tra i due ha fuso prima Pogacar pagando poi nella terza settimana.barrylyndon ha scritto: ↑giovedì 21 marzo 2024, 5:46 L'anno scorso Vingo con una prestazione senza precedenti a crono vinse meritatamente il tour..ma in salita non diede mai dimostrazione di chiara superiorita' nei confronti di Pogacar al netto della crisi che si presume mentatale, di Pogy al Col de Loze.in salita, dove anzi, in qualche occasione peno'
Vingegaard lo aveva detto nelle interviste pre Tour 2023, Pogacar gli è superiore negli sforzi brevi, ma su tre settimane e specialmente in tappe con salite di prima categoria in ripetizione, il danese era convinto di essere superiore.
Possiamo dire che ha avuto ragione.
Non so se a Pogacar convenga riproporre lo stesso spartito Tour 2023 imponendo battaglia nelle prime due settimane perché Vingegaard sappiamo che tiene botta e non affonda e può emergere nella terza settimana.
Forse Pogacar farebbe meglio a selezionare le tappe in cui attaccare, ma la sua indole è quella di aggredire sempre, lo fa in tutte le corse quindi non so se cambierà.
Sul secondo concordo di nuovo ma con una piccola differenza: sulle tre settimane sì, su tappe con più salite in successione non so, se ne può discutere secondo me. Per esempio nella prima tappa pirenaica sulla salita secca la differenza fu notevole, mentre il giorno seguente, dopo lo sforzo impressionante sul Tourmalet, Pogacar riuscì a staccarlo sull'ultima salita.
Su questo non ci credo nemmeno se lo vedo. Negli ultimi 3 anni la grandezza di Pogi è stata quella di fare spettacolo in ogni occasione in cui mette il numero sulla schiena. Magari correrà in maniera più parsimoniosa ma, magari mi sbaglio, trattare la maglia rosa come fece Thomas l'anno scorso a Cassano Magnago non ce lo vedo. E questo mi fa pensare che al Tour la scoppola che prenderà sarà ancora maggiore di quella dell'anno scorso, ma, sinceramente, Tadej lo si ama perchè non è bilancino. Quest'anno, anche alla luce della discutibile composizione di UAE e Bora, il Tour lo può perdere solo Vinge anche perchè è ancora di più disegnato su misura più del danese che dello sloveno, alla luce delle svariate salite over 2000 che ci sono.
lucks83 ha scritto: ↑giovedì 21 marzo 2024, 14:12Anche io sono d' accordo con te Tommeke.Tommeke92 ha scritto: ↑giovedì 21 marzo 2024, 13:38Sul primo punto concordo, il Giro comunque si farà sentire, è la prima volta in carriera che fa 2 gt quindi non sappiamo ancora come potrà reagire alla fatica.max ha scritto: ↑giovedì 21 marzo 2024, 13:13
Per quanto sia forte Pogacar, che arrivi a fine Giro senza grandi sforzi la vedo dura.
Può vincere con 10 minuti sul 2° ma comunque tre settimane le deve fare e non può concentrarsi sul Tour.
Mentre Vingegaard arriverà al Tour preparato a puntino.
Sicuramente Vingegaard è andato 2-3 volte in affanno contro Pogacar però alla lunga in un braccio di ferro mai visto, tra i due ha fuso prima Pogacar pagando poi nella terza settimana.
Vingegaard lo aveva detto nelle interviste pre Tour 2023, Pogacar gli è superiore negli sforzi brevi, ma su tre settimane e specialmente in tappe con salite di prima categoria in ripetizione, il danese era convinto di essere superiore.
Possiamo dire che ha avuto ragione.
Non so se a Pogacar convenga riproporre lo stesso spartito Tour 2023 imponendo battaglia nelle prime due settimane perché Vingegaard sappiamo che tiene botta e non affonda e può emergere nella terza settimana.
Forse Pogacar farebbe meglio a selezionare le tappe in cui attaccare, ma la sua indole è quella di aggredire sempre, lo fa in tutte le corse quindi non so se cambierà.
Sul secondo concordo di nuovo ma con una piccola differenza: sulle tre settimane sì, su tappe con più salite in successione non so, se ne può discutere secondo me. Per esempio nella prima tappa pirenaica sulla salita secca la differenza fu notevole, mentre il giorno seguente, dopo lo sforzo impressionante sul Tourmalet, Pogacar riuscì a staccarlo sull'ultima salita.
Non è la tappa singola e dura, con più salite a ripetizione a rimanere indigesta a Pogacar (anche perché allora non avrebbe vinto quella sui vosgi ), ma la sequenza di più tappe dure una dietro l' altra.
Va anche detto che lo scorso Tour ha avuto solo un passaggio a vuoto, quello di Courchevel, in cui probabilmente ha mollato anche un po' di testa, visto come era andata la crono del giorno prima.
Crono in cui non fece assolutamente una prova malvagia, visto che arrivò secondo: fu l' altro a fare una roba fuori dal normale.
Il prossimo Tour potrebbe essere differente, visto che c'è anche una tappa piena di sterrato, un cui Pogacar può guadagnare parecchio.
Il problema è un altro: il Giro si farà sentire, vuoi per gli sforzi profusi in 21 giorni di corsa, ma soprattutto perché Pogi corre il rischio di riposare pochissimo.
Prendere la maglia presto, perché a Oropa non vedo nessun altro in rosa a parte lui, vuol dire che starà sempre impegnato in cerimonie, interviste, antidoping e rotture varie.
Anche se facesse le ultime 2 settimane di Giro pascolando, non è certo il modo migliore per preparare il Tour.
Opinione rispettabilissima, ma vorrei capire dove sta la discutibile composizione di UAE e BORAMario Rossi ha scritto: ↑giovedì 21 marzo 2024, 14:40Su questo non ci credo nemmeno se lo vedo. Negli ultimi 3 anni la grandezza di Pogi è stata quella di fare spettacolo in ogni occasione in cui mette il numero sulla schiena. Magari correrà in maniera più parsimoniosa ma, magari mi sbaglio, trattare la maglia rosa come fece Thomas l'anno scorso a Cassano Magnago non ce lo vedo. E questo mi fa pensare che al Tour la scoppola che prenderà sarà ancora maggiore di quella dell'anno scorso, ma, sinceramente, Tadej lo si ama perchè non è bilancino. Quest'anno, anche alla luce della discutibile composizione di UAE e Bora, il Tour lo può perdere solo Vinge anche perchè è ancora di più disegnato su misura più del danese che dello sloveno, alla luce delle svariate salite over 2000 che ci sono.
La Bora tanto tanto, anche se la presenza di 3 capitani non mi piace, ma la UAE è una formazione senza criterio alcuno. Ci sono 4 capitani più 2 fortissimi scalatori. Mancano passisti e gente che può difendere Pogi nelle insidie della pianura francese. La Sky di Froome, che, imho, del ciclismo moderno è stata l'antesignana, portava sempre 2/3 passistoni forti o grimpeur che potessero aiutare Froome nelle tappe di collina. È assurdo pensare di far sobbarcare al solo Politt i compiti in pianura. In più c'è la clausola contratruale secondo cui Ayuso deve sempre fare la sua corsa. Non mi sembra molto equilibrata e capace di salvare Tadej o negli agguati che la Visma gli può tendere nelle tappe di pianura o che possano aiutarlo in montagna se la gamba non è nè pessima nè eccezionale in modo tale da fargli salvare il salvabile.mdm52 ha scritto: ↑giovedì 21 marzo 2024, 15:56Opinione rispettabilissima, ma vorrei capire dove sta la discutibile composizione di UAE e BORAMario Rossi ha scritto: ↑giovedì 21 marzo 2024, 14:40Su questo non ci credo nemmeno se lo vedo. Negli ultimi 3 anni la grandezza di Pogi è stata quella di fare spettacolo in ogni occasione in cui mette il numero sulla schiena. Magari correrà in maniera più parsimoniosa ma, magari mi sbaglio, trattare la maglia rosa come fece Thomas l'anno scorso a Cassano Magnago non ce lo vedo. E questo mi fa pensare che al Tour la scoppola che prenderà sarà ancora maggiore di quella dell'anno scorso, ma, sinceramente, Tadej lo si ama perchè non è bilancino. Quest'anno, anche alla luce della discutibile composizione di UAE e Bora, il Tour lo può perdere solo Vinge anche perchè è ancora di più disegnato su misura più del danese che dello sloveno, alla luce delle svariate salite over 2000 che ci sono.
UAE: -POGAČAR Tadej -POLITT Nils -WELLENS Tim -SOLER Marc -SIVAKOV Pavel -YATES Adam -ALMEIDA João -AYUSO Juan
BORA: -SOBRERO Matteo -MARTÍNEZ Daniel Felipe -DENZ Nico -VAN POPPEL Danny -VLASOV Aleksandr -HINDLEY Jai -ROGLIČ Primož -JUNGELS Bob -KÄMNA Lennard
Ma io di fronte a questo due giganti, nel pieno della forma, a prescindere dalla composizione delle squadre, non vedo, al momento, alcuna alternativa, l'anno scorso ad inizio Tour sembrò che potesse esserlo Hindley, non certo un nome da poco, e poi sappiamo come è finita, l'unico che li reggeva in salita era Kuss che, in teoria, dovrebbe essere di supporto al danese, per quello poi che stiamo vedendo in Spagna in questo momento anche Kuss dovrà fare un bello step per luglio, c'è tempo comunque..
Concordo pienamenterododendro ha scritto: ↑giovedì 21 marzo 2024, 18:58Ma io di fronte a questo due giganti, nel pieno della forma, a prescindere dalla composizione delle squadre, non vedo, al momento, alcuna alternativa, l'anno scorso ad inizio Tour sembrò che potesse esserlo Hindley, non certo un nome da poco, e poi sappiamo come è finita, l'unico che li reggeva in salita era Kuss che, in teoria, dovrebbe essere di supporto al danese, per quello poi che stiamo vedendo in Spagna in questo momento anche Kuss dovrà fare un bello step per luglio, c'è tempo comunque..
4 capitani in UAE mi pare troppo.Mario Rossi ha scritto: ↑giovedì 21 marzo 2024, 16:16 La Bora tanto tanto, anche se la presenza di 3 capitani non mi piace, ma la UAE è una formazione senza criterio alcuno. Ci sono 4 capitani più 2 fortissimi scalatori.
Ma infatti.max ha scritto: ↑giovedì 21 marzo 2024, 19:324 capitani in UAE mi pare troppo.Mario Rossi ha scritto: ↑giovedì 21 marzo 2024, 16:16 La Bora tanto tanto, anche se la presenza di 3 capitani non mi piace, ma la UAE è una formazione senza criterio alcuno. Ci sono 4 capitani più 2 fortissimi scalatori.
Almeida e Yates partono come gregari, potrebbero diventare capitani solo se Pogacar fosse completamente scarico dopo il Giro.
Lo stesso Ayuso è traballante, se perde le ruote da Vingegaard e Pogacar, si dovrà mettersi a disposizione della squadra.
Se Pogacar e Vingegaard partono come l'anno scorso dove anche su un cavalcavia staccano tutti, non ci saranno co-capitani, o gli stai dietro e ti guadagni i gradi o vieni retrocesso a gregario.
Lo scorso anno A.Yates era partito a bomba con vittoria di tappa e maglia gialla, poi pur facendo un bellissimo Tour, la strada lo ha relegato a gregario, non potendo sostenere il ritmo indiavolato dei due.
però per la sanremo ayuso ha fatto i fatti suoi guardandosi bene dal proporsi come gregario di lussolucks83 ha scritto: ↑giovedì 21 marzo 2024, 20:12Ma infatti.max ha scritto: ↑giovedì 21 marzo 2024, 19:324 capitani in UAE mi pare troppo.Mario Rossi ha scritto: ↑giovedì 21 marzo 2024, 16:16 La Bora tanto tanto, anche se la presenza di 3 capitani non mi piace, ma la UAE è una formazione senza criterio alcuno. Ci sono 4 capitani più 2 fortissimi scalatori.
Almeida e Yates partono come gregari, potrebbero diventare capitani solo se Pogacar fosse completamente scarico dopo il Giro.
Lo stesso Ayuso è traballante, se perde le ruote da Vingegaard e Pogacar, si dovrà mettersi a disposizione della squadra.
Se Pogacar e Vingegaard partono come l'anno scorso dove anche su un cavalcavia staccano tutti, non ci saranno co-capitani, o gli stai dietro e ti guadagni i gradi o vieni retrocesso a gregario.
Lo scorso anno A.Yates era partito a bomba con vittoria di tappa e maglia gialla, poi pur facendo un bellissimo Tour, la strada lo ha relegato a gregario, non potendo sostenere il ritmo indiavolato dei due.
O Ayuso sta a livello di quei due, o ci mettono due microsecondi a fargli fare il gregario di lusso.
Senza se e senza ma, e non ci sono clausole che tengono, se la strada dà il suo verdetto.
Ayuso può essere una variabile interessante se:
-sta attaccato a quei due o ci resta molto vicino
-nelle prime tappe viene sganciato come arma tattica e si riesce a costruire un bel vantaggio
Può essere, ma alla Sanremo Ayuso non era sulla strada.nurseryman ha scritto: ↑giovedì 21 marzo 2024, 20:53però per la sanremo ayuso ha fatto i fatti suoi guardandosi bene dal proporsi come gregario di lussolucks83 ha scritto: ↑giovedì 21 marzo 2024, 20:12Ma infatti.max ha scritto: ↑giovedì 21 marzo 2024, 19:32
4 capitani in UAE mi pare troppo.
Almeida e Yates partono come gregari, potrebbero diventare capitani solo se Pogacar fosse completamente scarico dopo il Giro.
Lo stesso Ayuso è traballante, se perde le ruote da Vingegaard e Pogacar, si dovrà mettersi a disposizione della squadra.
Se Pogacar e Vingegaard partono come l'anno scorso dove anche su un cavalcavia staccano tutti, non ci saranno co-capitani, o gli stai dietro e ti guadagni i gradi o vieni retrocesso a gregario.
Lo scorso anno A.Yates era partito a bomba con vittoria di tappa e maglia gialla, poi pur facendo un bellissimo Tour, la strada lo ha relegato a gregario, non potendo sostenere il ritmo indiavolato dei due.
O Ayuso sta a livello di quei due, o ci mettono due microsecondi a fargli fare il gregario di lusso.
Senza se e senza ma, e non ci sono clausole che tengono, se la strada dà il suo verdetto.
Ayuso può essere una variabile interessante se:
-sta attaccato a quei due o ci resta molto vicino
-nelle prime tappe viene sganciato come arma tattica e si riesce a costruire un bel vantaggio
per me sarà uno poco propenso a dare una mano, perlomeno finchè è in classifica,
è una situazione, quella del tour che credo diventerà di difficile gestione
Parole sante Giorgio.giorgio ricci ha scritto: ↑giovedì 21 marzo 2024, 15:49 Vero. Riposarsi è una parola assurda nel ciclismo.. Però,approfittando di un percorso leggerino e di una concorrenza risibile può non dannarsi l'anima .
Ricordo Hinault ,quando veniva al Giro , il percorso lo disegnava Torriani con Guimard.
Il Bretone andò a tutta solo in tre occasioni. Stelvio 1980, Montecampione 1982 e crono Maddaloni 1985 .
Per il resto , in tutte tre le occasioni fece lavorare la squadra , limitandosi a controllare .
In alcune occasioni era palesemente all'80% rispetto al Tour Ebbe alcune crisette ,come a Pecol nell' 80 e sul croce domini nel 82 ,ma la concorrenza non poteva impensierirlo.
Anche Indurain ,seppure in presenza di percorsi più duri , soprattutto nel 92 , non fece mai una pedalata di troppo.
Nel 93 incontró un Ugrumov nella forma della vita ,che infatti lo staccò,senza però metterne in discussione la leadership.
Quest' anno mi sembra tanto uno di quei Giri la , e non credo Pogacar lotterà per i traguardi volanti.
Se vuole , può risparmiarsi abbastanza e soprattutto non correre rischi di farsi male.
ma qui o ad harelbeke?