Milano Sanremo 2013

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
Strong
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Re: Milano Sanremo 2013

Messaggio da leggere da Strong »

prof ha scritto:
aria ha scritto:Premetto di preferire il freddo al caldo. C'è un limite a tutto. Mi sono trovata al Plateau Rosà anche con -25, terribile. Un conto è essere asciutti e poter sorseggiare un tè caldo entrando in rifugio col ghiaccio all'interno, un altro è andare in ipotermia. Conosco bene la Roubaix con i vari carrefour con pioggia e freddo, da un mio punto di vista non si possono paragonare i due percorsi con la situazione meteorologica di domenica. Poi ben vengano le discussioni ognuno esprime il suo punto di vista, tante teste tante idee.
Mi associo pienamente a te. Tante teste, tante idee (a parte le teste priapiche che, come noto, di idee ne hanno poche ma che, per fortuna, sono una minoranza). Farebbe però piacere, di tanto in tanto, che chi non ha molta conoscenza, nè esperienza, di ciclismo vissuto, praticato e soprattutto sofferto, si accostasse alle discussioni con meno tracotanza e meno arroganza. Ne guadagnerebbero tutti e, soprattutto, ne guadagnerebbe il livello della discussione e, forse, il tentativo di fare di questo forum un punto di riferimento al piu' alto livello culturale.
Sarà per caso che le persone che conoscono il ciclismo con maggiore profondità di pensiero, siano anche quelle che lo hanno praticato e lo praticano. Cito Winter, Herbie perchè stanno partecipando a questa discussione ma non vorrei fare torto ai tantissimi altri che offrono pareri e spunti intelligenti e che comunque alzano il livello del confronto.
Conoscerlo per averlo praticato a livelli piu' che buoni e perchè in 65 anni di età se ne sono viste tante di piu' di chi lo segue da poco tempo, non è un delitto e nemmeno un disvalore. Si chiama esperienza. Esperienza è quella cosa che, se mi metto a disquisire di neurochirurgia con un neurochirurgo, rischio di fare la figura del coglione. Quella cosa che che, se cerchi lavoro nel mondo di oggi (non in quello di ieri o dei nostalgici) te la misurano ispezionandoti da cima a fondo (negli USA te la fanno misurare da società apposite di investigazione cui devi dare il tuo assenso).
Bisognerebbe essere attenti a non fare la figura dei ciarlatani, anche se si vive in un paese dove la competenza è grosso modo carta da cesso.
c'è arroganza anche in chi crede che basti l'esperienza per non dire cialtronate.... p.s. dare del "coniglio" a chi non la pensa come lei non mi sembra il massimo del rispetto!

in questo specifico caso non ci vogliono competenze particolari per sostenere che ci deve essere un limite a tutto.

c'è anche chi decide di tuffarsi nell'acqua gelata a -20° ma non per questo è da considerarsi più furbo e migliore di altri, anzi.... (belluschi ha ragione quando dice che l'intelligenza ed il coraggio delle persone si misurano anche per quanto decidono di NON fare)
Ultima modifica di Strong il mercoledì 20 marzo 2013, 12:03, modificato 1 volta in totale.


i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
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Slegar
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Re: Milano Sanremo 2013

Messaggio da leggere da Slegar »

Prendo spunto dalla discussione "invernale" e da notizie/post pubblicati sul sito per una mia personale riflessione sul pressapochismo che in generale regna nell'organizzazione delle squadre:
viewtopic.php?f=2&t=4405&start=950#p142515
http://www.cicloweb.it/news/2013/03/18/ ... ews-subito

Ma che ci fa il thè, sostanza che favorisce la diuresi, nelle bevande calde che prepara una squadra?


Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
prof
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Re: Milano Sanremo 2013

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Strong ha scritto: ....

c'è arroganza anche in chi crede che basti l'esperienza per non dire cialtronate.... p.s. dare del "coniglio" a chi non la pensa come lei non mi sembra il massimo del rispetto!

in questo specifico caso non ci vogliono competenze particolari per sostenere che ci deve essere un limite a tutto.

c'è anche chi decide di tuffarsi nell'acqua gelata a -20° ma non per questo è da considerarsi più furbo e migliore di altri, anzi.... (belluschi ha ragione quando dice che l'intelligenza ed il coraggio delle persone si misurano anche per quanto decidono di NON fare)
Non dò del coniglio a chi non la pensa come me nè, tampoco, a te.
Semplicemente non nutro alcun rispetto per chi crede e VUOLE fare credere che al mondo si possa vivere senza rischi, senza sacrifici e, a volte, senza un po' di nascosto eroismo. Il ciclismo professionale è un mestiere. Il mestiere, il proprio lavoro, lo si può anche perdere e credo che questa, per un uomo, sia una eventualità tragica. Senza un lavoro sei una larva, un relitto: ti vergogni a presentarti davanti alla tua famiglia, a tua moglie, ai tuoi figli e se li hai a cuore sei disposto ad andare a lavorare anche sotto le bombe. Il cancro è meglio, molto piu' accettabile della disoccupazione. Detto questo, si fa di tutto per evitare il tumore.

Il ciclismo, come si dice anche piu' sopra, ha una sua storia ed una sua tradizione che lo rendono "diverso" dagli altri sport. Nella sua storia ci stanno gare corse in condizioni terribili e che sno diventate leggenda. La mia opinione è che questa storia e questa tradizione vadano preservate e che finchè cosi' sarà ci sarà ancora il ciclismo. Questo non significa che si debba tornare a correre su tratturi e sentieri ed infatti sono contrario agli Zoncolan, agli strappi al 30%, alle strade bianche e baggianate varie. Oggi si corre sulle strade di oggi, con le biciclette di oggi e con i materiali di oggi e, proprio per questo, non mi si venga a dire che le condizioni di domenica fossero tali da creare pericolo per alcuno. Chi non se la fosse sentita era liberissimo di ritirarsi.
Non ho mai detto che i corridori dovessero essere costretti a correre in quelle condizioni: ho detto che la corsa avrebbe dovuto rimanere aperta e che chi si fosse sentito di andare avanti avrebbe dovuto essere lasciato libero di farlo. Non era una situazione di tregenda, non è mai morto nessuno (almeno a memoria d'uomo) e vi sono, negli annali, fior di esempi di corse disputate in quelle condizioni. Nibali ha ceduto, onore a Nibali per averci provato.

Se vuoi confutarmi con l'uso della tua intelligenza sei il benvenuto; ha ragione aria, tante teste ragionano meglio di una, e un parere ragionato non può che fare bene alla discussione. A volte siamo talmente convinti delle nostre idee che smettiamo di ascoltare gli altri: può essere questo il mio caso, ma potrebbe anche essere il tuo e se ci aggrediamo, di certo, non arriveremo a nulla.


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cauz.
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Re: Milano Sanremo 2013

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prof ha scritto: Semplicemente non nutro alcun rispetto per chi crede e VUOLE fare credere che al mondo si possa vivere senza rischi, senza sacrifici e, a volte, senza un po' di nascosto eroismo. Il ciclismo professionale è un mestiere. Il mestiere, il proprio lavoro, lo si può anche perdere e credo che questa, per un uomo, sia una eventualità tragica. Senza un lavoro sei una larva, un relitto: ti vergogni a presentarti davanti alla tua famiglia, a tua moglie, ai tuoi figli e se li hai a cuore sei disposto ad andare a lavorare anche sotto le bombe. Il cancro è meglio, molto piu' accettabile della disoccupazione.
personalmente nella mia vita non sono mai stato così bene come nei periodi in cui non ho avuto un lavoro. ma non vedo cosa c'entri tutto cio' con la milano-sanremo :)


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Re: Milano Sanremo 2013

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prof ha scritto:Il ciclismo, come si dice anche piu' sopra, ha una sua storia ed una sua tradizione che lo rendono "diverso" dagli altri sport. Nella sua storia ci stanno gare corse in condizioni terribili e che sno diventate leggenda. La mia opinione è che questa storia e questa tradizione vadano preservate e che finchè cosi' sarà ci sarà ancora il ciclismo. Questo non significa che si debba tornare a correre su tratturi e sentieri ed infatti sono contrario agli Zoncolan, agli strappi al 30%, alle strade bianche e baggianate varie. Oggi si corre sulle strade di oggi, con le biciclette di oggi e con i materiali di oggi e, proprio per questo, non mi si venga a dire che le condizioni di domenica fossero tali da creare pericolo per alcuno. Chi non se la fosse sentita era liberissimo di ritirarsi.
Non ho mai detto che i corridori dovessero essere costretti a correre in quelle condizioni: ho detto che la corsa avrebbe dovuto rimanere aperta e che chi si fosse sentito di andare avanti avrebbe dovuto essere lasciato libero di farlo. Non era una situazione di tregenda, non è mai morto nessuno (almeno a memoria d'uomo) e vi sono, negli annali, fior di esempi di corse disputate in quelle condizioni. Nibali ha ceduto, onore a Nibali per averci provato.
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Re: Milano Sanremo 2013

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Per rispondere a chi pecca in eleganza e modestia.
Scusate il panegirico.

Scambiare opinioni su un fatto che ha creato molte discussioni non è sinonimo di arroganza, tracotanza e ignoranza ma semplicemente partecipare a un argomento che ti coinvolge.

La bicicletta l'ho praticata poco, ho affrontato i 4000 e più, ho fatto tanto sci: ahimè non ho la testa dell'agonista però dello sportivo si.

Ho un compagno, che lo sport l'ha fatto in giovane età agonisticamente senza raccogliere molto in bicicletta per motivi di lavoro. Poi in età adulta, senza impegni lavorativi, si è dato alla ....pazza gioia. Tante granfondo sia in bici che a piedi, oltre 100 salite in giro per l'Europa, con la sottoscritta a raccoglierlo sui passi. La persona che mi sta vicino mi trasmette il "suo sapere" in fatto di corse dove sicuramente pecco.
L'esperienza ce l'ha ed anche gli anni. Le corse poi continuiamo a seguirle dal vivo. Guardarle in TV sembra sempre più facile.

Ci siamo scambiati le opinioni sulla Milano-Sanremo concordando sulla decisione di evitare il Turchino.

Concludo dicendo ognuno la pensi come vuole senza usare parole forti nei confronti di chi non la pensa come te.


prof
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Re: Milano Sanremo 2013

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cauz. ha scritto:
prof ha scritto: Semplicemente non nutro alcun rispetto per chi crede e VUOLE fare credere che al mondo si possa vivere senza rischi, senza sacrifici e, a volte, senza un po' di nascosto eroismo. Il ciclismo professionale è un mestiere. Il mestiere, il proprio lavoro, lo si può anche perdere e credo che questa, per un uomo, sia una eventualità tragica. Senza un lavoro sei una larva, un relitto: ti vergogni a presentarti davanti alla tua famiglia, a tua moglie, ai tuoi figli e se li hai a cuore sei disposto ad andare a lavorare anche sotto le bombe. Il cancro è meglio, molto piu' accettabile della disoccupazione.
... ma non vedo cosa c'entri tutto cio' con la milano-sanremo :)
Molto semplice, carissimo; la sanremo è corsa per professionisti. Corsa per gente che, di mestiere, fa il corridore ciclista in cambio di un corrispettivo in denaro. La mia opinione è che quando hai un lavoro sia tuo dovere e tua convenienza fare in modo che questi sia fatto al meglio affinchè pubblico e sponsor accorrano in quanti e quanto piu' possibile agli eventi. Un ciclismo che rimane nel solco della sua tradizione e che offre giornate di sport che riescano ad ammaliare la gente, è un ciclismo che non morirà mai e che darà un guadagno ed un futuro certo a chi lo pratica e lo ha praticato.
Fino al tempo di Merkcx e anche di Hinault, il ciclismo ha sempre garantito di che vivere e di che sistemarsi sia a capitani che a gregari.


bartoli
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Re: Milano Sanremo 2013

Messaggio da leggere da bartoli »

Il passato, il passato
Perchè scriviamo su un forum quando potremmo inviarci missive con penna e calamaio? Io c'ero sulla strada e faceva un freddo cane e a differenza dei ciclisti non me li sono fatti in bici quei 250 km
Polemiche futili


Soffrire, cadere, rialzarsi, vincere. Questo è il vocabolario del ciclismo e della vita
Winter
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Re: Milano Sanremo 2013

Messaggio da leggere da Winter »

Strong ha scritto:
Winter ha scritto:2) Ti ripeto che dalle mie parti ogni tanto la neve viene e fa piu' freddo che in liguria
Tu , che conosci meglio di me queste condizioni (parole tue), dove avresti gareggiato ?
ma cosa significa che dalle tue parti nevica spesso? :uhm:
per caso mentre nevica e tira vento te ne stai 6 ore fuori con un ventilatore acceso che ti spara un windchill a -10?

faccio sport all'aperto da più di 25 anni e di situazioni non bellissime le ho vissute.
ho lavorato in cantiere in tutte le condizioni per qualche anno e sinceramente si è più protetti mentre si lavora e si soffre
meno soprattutto per il fatto che non si viaggia a 40 all'ora con effetto windchill notevole come detto prima.
1) Che le situazioni di domenica in qualsiasi paese di Montagna in inverno son all'ordine del giorno
Idem il vento che in qualsiasi valle alpina c'e' da una certa ora della mattina fino alla sera.
Nulla di drammatico , solo che ormai studioaperto ha fatto scuola

2) Sei andato in bici o hai fatto sport come il resto del forum , me compreso. Chiunque ha preso freddo , neve ecc quindi le conosci come il resto del forum..
Sui cantieri da come scrivi non si direbbe


Strong
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Re: Milano Sanremo 2013

Messaggio da leggere da Strong »

Winter ha scritto: 1) Che le situazioni di domenica in qualsiasi paese di Montagna in inverno son all'ordine del giorno
Idem il vento che in qualsiasi valle alpina c'e' da una certa ora della mattina fino alla sera.
Nulla di drammatico , solo che ormai studioaperto ha fatto scuola

2) Sei andato in bici o hai fatto sport come il resto del forum , me compreso. Chiunque ha preso freddo , neve ecc quindi le conosci come il resto del forum..
Sui cantieri da come scrivi non si direbbe
posso anche credere al fatto che tu abbia sperimentato (come tutti quelli che fanno sport all'apero) le condizioni di temperatura, vento, precipitazioni che i corridori hanno trovato domenica.
In fin dei conti parliamo di temperature attorno allo 0 con neve/pioggia e vento da moderato.

Dai, per chiuderla qui voglio il filmato con te in bici (media dei 40all'ora) della durata di almeno 6h, sotto alla neve con abbigliamento da gara.
(non vale scafandrarsi) :D


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maglianera
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Re: Milano Sanremo 2013

Messaggio da leggere da maglianera »

appunto, parliamo anche di abbigliamento da gara: siamo sicuri che sia adeguato? non è che ci sono molti che, per paura di appesantirsi troppo, finiscono con il coprirsi troppo poco e poi ritirarsi per il freddo? Come mai ci sono tanti motociclisti che si fanno centinaia di km al freddo a velocità superiori a quelle dei ciclisti e non si congelano le mani? Non è possibile studiare qualche soluzione migliore per proteggere le mani, e non solo, anche se costa qualche grammo in più di peso? Nonostante tutta la nuova tecnologia mi sembra che ai tempi di Girardengo o Bartali riuscissero a proteggersi meglio di adesso.
Una volta, anche solo ai tempi di Hinault, mi sembra che i ciclisti sopportassero meglio il freddo. Per me questo è anche un risultato dell'eccessiva tendenza a ridurre il grasso corporeo ai livelli davvero minimi. Infatti Gilbert che viene considerato un po' sovrappeso non ha patito più di tanto, Nibali che è già tirato non l'ha sopportato.


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cauz.
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Re: Milano Sanremo 2013

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non e' che gilbert non abbia patito il freddo, eh...

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matteo.conz
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Re: Milano Sanremo 2013

Messaggio da leggere da matteo.conz »

maglianera ha scritto:appunto, parliamo anche di abbigliamento da gara: siamo sicuri che sia adeguato? non è che ci sono molti che, per paura di appesantirsi troppo, finiscono con il coprirsi troppo poco e poi ritirarsi per il freddo? Come mai ci sono tanti motociclisti che si fanno centinaia di km al freddo a velocità superiori a quelle dei ciclisti e non si congelano le mani? Non è possibile studiare qualche soluzione migliore per proteggere le mani, e non solo, anche se costa qualche grammo in più di peso? Nonostante tutta la nuova tecnologia mi sembra che ai tempi di Girardengo o Bartali riuscissero a proteggersi meglio di adesso.
Una volta, anche solo ai tempi di Hinault, mi sembra che i ciclisti sopportassero meglio il freddo. Per me questo è anche un risultato dell'eccessiva tendenza a ridurre il grasso corporeo ai livelli davvero minimi. Infatti Gilbert che viene considerato un po' sovrappeso non ha patito più di tanto, Nibali che è già tirato non l'ha sopportato.
hai perfettamente ragione,domenica c'era chi non aveva una vera giacca ma solo uno smanicato o giacchette simili a k-way mentre chavanel invece era ben coperto con una giacca tipo goretex. bartoli ad una freccia vallone con neve usò dei guanti da sub e disse che era stato un vantaggio sugli altri. Anche nibali,forse troppo convinto, sembrava si vestito ma meno di altri come gli omega o i garmin.


Mondiale 2019: 1 matteo.conz 53 :champion:
Svalorizzando gli altri non ti rendi superiore.
C'è sempre una soluzione semplice ad un problema complesso. Ed è quella sbagliata. A. Einstein
BenoixRoberti

Re: Milano Sanremo 2013

Messaggio da leggere da BenoixRoberti »

Interessante post di Inner Ring sull'ultima discussione emersa.
L'abbigliamento dei ciclisti:
http://inrng.com/2013/03/aero-bikes-vs- ... g-jackets/


prof
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Re: Milano Sanremo 2013

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matteo.conz ha scritto:
maglianera ha scritto:appunto, parliamo anche di abbigliamento da gara: siamo sicuri che sia adeguato? non è che ci sono molti che, per paura di appesantirsi troppo, finiscono con il coprirsi troppo poco e poi ritirarsi per il freddo? Come mai ci sono tanti motociclisti che si fanno centinaia di km al freddo a velocità superiori a quelle dei ciclisti e non si congelano le mani? Non è possibile studiare qualche soluzione migliore per proteggere le mani, e non solo, anche se costa qualche grammo in più di peso? Nonostante tutta la nuova tecnologia mi sembra che ai tempi di Girardengo o Bartali riuscissero a proteggersi meglio di adesso.
Una volta, anche solo ai tempi di Hinault, mi sembra che i ciclisti sopportassero meglio il freddo. Per me questo è anche un risultato dell'eccessiva tendenza a ridurre il grasso corporeo ai livelli davvero minimi. Infatti Gilbert che viene considerato un po' sovrappeso non ha patito più di tanto, Nibali che è già tirato non l'ha sopportato.
hai perfettamente ragione,domenica c'era chi non aveva una vera giacca ma solo uno smanicato o giacchette simili a k-way mentre chavanel invece era ben coperto con una giacca tipo goretex. bartoli ad una freccia vallone con neve usò dei guanti da sub e disse che era stato un vantaggio sugli altri. Anche nibali,forse troppo convinto, sembrava si vestito ma meno di altri come gli omega o i garmin.
Credo proprio che abbiate centrato il cuore del problema.
Il dilettantismo e il pressapochismo che, assieme a tanta ignoranza, imperano in larghi tratti del mondo ciclistico, fanno si' che nessuno si sia mai preoccupato di ricercare il materiale adatto ad eventi di questo tipo. Oggi, nell'anno di grazia 2013.
Mi chiedo come avrà fatto Messner a stare una settimana intera da solo a 7000 e passa metri, in mezzo ad una tormenta, salendo e ridiscendendo 2 volte il Nanga Parbat e sempre per ghiacciai. E correva l'anno 1970.


Nicker
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Re: Milano Sanremo 2013

Messaggio da leggere da Nicker »

Penso anche io che il discorso abbigliamento sia centrale: penso che di abbigliamento ciclistico veramente invernale ce ne sia anche a disposizione, certo non avanzato come quello dei motociclisti o alpinisti, però c'è, ...per me sono gli stessi corridori che non sono abituati a vestirsi in modo adeguato a delle condizioni estreme (tra virgolette) o che non vogliono, e qui di mezzo c'è sempre il discorso peso: coprirsi per bene vuol dire appesantirsi e quindi si cerca di evitarlo in tutti i modi... Cioè nel terzo millennio non riuscire a correre una gara bagnata a 2-3°C su una bicicletta per il troppo freddo mi sembra molto molto strano, i mezzi tecnologici per poterlo fare ci sono!
Tra l'altro il motivo che ha portato al taglio di percorso della Sanremo non è logicamente il freddo ma la non percorribilità (soprattutto per le moto) della discesa del Turchino...

PS: Il mio abbigliamento ciclistico (vintage) invernale l'ho comprato usato su ebay e fa veramente schifo quindi sotto i 7-8°C evito volentieri di uscire, non parliamo poi di andarci sotto l'acqua, anche perché nessuno mi paga per andare in bici :D :diavoletto:


"Il bene si fa ma non si dice e sfruttare le disgrazie degli altri per farsi belli è da vigliacchi"
aria
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Re: Milano Sanremo 2013

Messaggio da leggere da aria »

Messner e Bonatti avevano un fisico eccezionale, ricordiamo quanti al seguito delle loro spedizioni ci han lasciato la pelle. Con ciò voglio dire che non tutti i fisici rispondono allo stesso modo. Quella di confrontarsi con situazioni estreme è scelta loro. Il ciclismo non è sport estremo.
Nibali va bene con il freddo, però si è ritirato. La differenza è correre con il freddo o come domenica con la pioggia e la neve. Sette ore su una bici fa la differenza, d'accordo potevano anche ritirarsi tutti.
Alla Sanremo c'era anche la non percorribilità della strada in quelle condizioni e la sicurezza degli uomini.


Strong
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Re: Milano Sanremo 2013

Messaggio da leggere da Strong »

intanto belletti ha acora le dita dei piedi blu ed al momento non ha recuperato la sensibilità.
non può correre ed i medici gli hanno detto che deve solo aspettare e sperare

da quello che dice aveva addoso di tutto e di più ma, per lui, non è bastato.


ma ci voleva molto a coprirsi come dio comanda?!?

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ecco la squadra di prof che tira il gruppo sul turchino


i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Dino
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Re: Milano Sanremo 2013

Messaggio da leggere da Dino »

Monsieur ha scritto:
prof ha scritto:Il ciclismo, come si dice anche piu' sopra, ha una sua storia ed una sua tradizione che lo rendono "diverso" dagli altri sport. Nella sua storia ci stanno gare corse in condizioni terribili e che sno diventate leggenda. La mia opinione è che questa storia e questa tradizione vadano preservate e che finchè cosi' sarà ci sarà ancora il ciclismo. Questo non significa che si debba tornare a correre su tratturi e sentieri ed infatti sono contrario agli Zoncolan, agli strappi al 30%, alle strade bianche e baggianate varie. Oggi si corre sulle strade di oggi, con le biciclette di oggi e con i materiali di oggi e, proprio per questo, non mi si venga a dire che le condizioni di domenica fossero tali da creare pericolo per alcuno. Chi non se la fosse sentita era liberissimo di ritirarsi.
Non ho mai detto che i corridori dovessero essere costretti a correre in quelle condizioni: ho detto che la corsa avrebbe dovuto rimanere aperta e che chi si fosse sentito di andare avanti avrebbe dovuto essere lasciato libero di farlo. Non era una situazione di tregenda, non è mai morto nessuno (almeno a memoria d'uomo) e vi sono, negli annali, fior di esempi di corse disputate in quelle condizioni. Nibali ha ceduto, onore a Nibali per averci provato.
Condivido.
Condivido anch'io :clap:


aria
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Re: Milano Sanremo 2013

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In certe situazioni la testa che fa fuori giri nel caso Belletti anche se, suppongo fosse coperto, evidentemente ha un fisico debole che non sopporta il freddo e l'acqua. Quando te ne accorgi è tropo tardi. Almeno ho provato queste sensazioni in alta montagna però c'era il sole.


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nemecsek
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Re: Milano Sanremo 2013

Messaggio da leggere da nemecsek »

admin, vado a riequilibrare :D

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...e una dedica al prof :D



:diavoletto:
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Re: Milano Sanremo 2013

Messaggio da leggere da cauz. »

bellissimo video promozionale di vittoria sulla sanremo 2013


(la faccia di sagan a 2:45 dice tutto sulla sua delusione)


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Re: Milano Sanremo 2013

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

cauz. ha scritto:bellissimo video promozionale di vittoria sulla sanremo 2013


(la faccia di sagan a 2:45 dice tutto sulla sua delusione)
ma come l'hai pescato?
Bellissimo video comunque,
soprattutto quando mostra le onde :) un film catastrofico, con onde che travolgono Manhattan


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cauz.
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Re: Milano Sanremo 2013

Messaggio da leggere da cauz. »

Maìno della Spinetta ha scritto:ma come l'hai pescato?
Bellissimo video comunque,
soprattutto quando mostra le onde :) un film catastrofico, con onde che travolgono Manhattan
l'ha ri-pubblicato cycle!magazine
sito e rivista che consiglio caldamente, e non lo dico solo perche' sto finalmente iniziando a collaborarci sporadicamente :)
(no, davvero, magari finisce che non ci scrivero' piu' nulla, ma il loro lavoro e' davvero di qualita', li ho incrociati stasera insieme a gianni mura ad una presentazione e comunicano passione)


ps- il film era "the day after tomorrow"? :)


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Re: Milano Sanremo 2013

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Camoscio madonita ha scritto: domenica 17 marzo 2013, 23:59
meriadoc ha scritto:
galliano ha scritto: Tornando alla corsa, ho il timore che la strapotenza di sagan gli si ritorca contro, con una squadra non pienamente all'altezza nelle classiche.
tutti gli correranno contro e al nord resterà sempre solo perché il Moser attuale non mi pare in grado di dargli una mano sostanziale.
è una delle principali ragioni per la quale oggi vincere le classiche come un tempo è nettamente più difficile
questo fattore a volte viene trascurato quando se ne analizzano le cause, e si parla più spesso della specializzazione
beh, uno come Sagan è estremamente forte un po' tutti i terreni (mi ricorda il fu Vandenbroucke, ma ben più veloce)
è anche una delle ragioni che ha contribuito a far vincere boonen cosi tante gare del pave, ha sempre corso in squadre espressamente costruite per quelle corse, sin da quando è passato professionista
Concordo in pieno con l'analisi di entrambe.
Al di là della specializzazioni, i team "attrezzati" per le classiche nella maggior parte dei casi fanno il buono ed il cattivo tempo: vedi la vecchia Mapei ed attuale Omega per le classiche del Nord. Ed anche per un Sagan straripante sarà difficile cogliere un risultato pieno nelle corse delle Fiandre, in Amstel e Freccia.
Scusate, sono un impiastro.
Stavo facendo un pò d'ordine nei miei pensieri, ho trovato questo tris di primi e ho riesumato.


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