Re: Qual'è stata la prestazione in montagna che più vi ha impressionato?
Inviato: venerdì 5 gennaio 2024, 18:09
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Ecco, la corsetta a tappe spagnola tra i due GT non la ricordavo. Ricordo però che alla vigilia del Tour disse di essere lì per vincere e io, dopo la tappa di Briancon del Giro con la rimonta sull'Agnello, ci credevo.Pantani the best ha scritto: ↑venerdì 5 gennaio 2024, 17:38Rimasi deluso anch'io, anche se poi a freddo si era consapevoli che il solo Giro d'Italia come base di preparazione non era sufficiente per poter rivedere il miglior Pantani in quel Tour, oltretutto considerando che prima dello stesso Giro passò nuovamente un momento difficile a livello emotivo dove si temette ancora un possibile ritiro dall'attività agonistica dopo il precoce abbandono nella Vuelta Burgos(o Murcia, ora non ricordo bene quale fu la corsa del suo rientro post Campiglio) con tanto di lettera pubblica dove chiedeva rispetto per quel suo momento di riflessione.bicycleran ha scritto: ↑venerdì 5 gennaio 2024, 15:48Complimenti per la memoria! Tutto giusto e alcune cose non le ricordavo.Pantani the best ha scritto: ↑venerdì 5 gennaio 2024, 13:03 Ovviamente è giusto ricordare anche le due prestazioni di Armstrong tra Hautacam 2000 e Alpe d'Huez 2001, entrambe che, come accennato da bicycleran, sul momento non erano(a maggiore ragione Sestriere 1999 anche se la dimostrazione di forza fu un gradino sotto alle altre due) preventivabili.
Hautacam 2000 ricordo tutte le dinamiche sull'avvicinamento a quella prima tappa di montagna come fosse ieri. In primis andrebbe detto che nonostante Armstrong fosse il vincitore in carica del Tour il ruolo di favorito principale di quell'edizione quasi per consenso unanime venne riservato a Ullrich(che nel 99 causa caduta al Giro di Germania fu costretto a dare forfait rifacendosi qualche mese dopo con la Vuelta e il mondiale a cronometro), con Pantani considerato ovviamente lo spauracchio in ottica tappe di montagna. Armstrong nonostante prima dei Pirenei fosse il big meglio messo in classifica(grazie alla cronometro iniziale e alla successiva crono a squadre) non godeva degli stessi crediti degli altri 2, ergo nessuno si aspettava che facesse quello che poi fece. Oltretutto prima di scalare Hautacam sul Col d'Aubisque era già rimasto senza compagni all'interno di una giornata nefasta dei suoi gregari. Quindi fatta questa contestualizzazione tutto quello che fece sull'ultima ascesa fu un qualcosa di scioccante. Staccare in quel modo un Pantani all'attacco, riprendere in pochi km 2 minuti di gap al gruppetto dei fuggitivi comprendente scalatori quali Jimenez, Escartin, Virenque, Heras ma anche lo stesso Beloki(che però era ancora abbastanza sconosciuto) salvo dargli ulteriore gap all'arrivo. Al traguardo Ullrich e Zulle a oltre 3 minuti, Pantani a oltre 5. Surreale.
Come surreale fu anche sull'Alpe d'Huez l'anno dopo. Anche qui, nonostante la manifesta superiorità del texano ai danni del tedesco nell'edizione 2000, esisteva ancora la convinzione nell'ambiente che quella differenza fosse dovuta ai demeriti(solita gestione invernale alquanto rivedibile) di Ullrich, quindi nacque la narrazione secondo cui Ullrich fosse ancora superiore facendo anche leva sui valori di forza stravolti a fine di quello stesso Tour 2000 dove a Morzine Ullrich finalmente entrato in condizione riuscì a staccare Armstrong sul Joux Plane. Oltretutto in quell'edizione 2001 era opinione abbastanza comune che il tedesco si fosse finalmente presentato fisicamente tirato a lucido. Quindi tutto apparecchio affinché la tappa dell'Alpe d'Huez diventasse il momento della verità in quel presumibile scontro tra titani. Ma prima di arrivare sulla mitica salita costellata dai 21 tornanti ci fu il famoso bluff di Armstrong dove nelle salite precedenti si mise nelle ultime posizioni del gruppo mimando delle smorfie di fatica a favore di telecamere, il tutto per far cadere nel trappolone la Telekom che così facendo iniziò ad aumentare l'andatura in testa al gruppo di fatto togliendo gli uomini di Armstrong sempre più contati in quel frangente da questo inghippo. Il resto è storia, con il texano che sulle prime rampe dell'Alpe d'Huez risalì la testa del gruppo ordinando a Rubiera di fare una volata dove inizialmente solo lui gli rimase in scia, quindi una volta finito il lavoro di Rubiera appena superato il primo tornante Armstrong si voltò guardando in faccia Ullrich piantandogli uno scatto terrificante che lo lasciò "sul posto". Sia visivamente che poi supportato dal riscontro cronometrico quei primi 3-4km di Armstrong furono all'altezza della scalata record del Pantani 95, forse anche leggermente più veloci, e infatti già attorno ai -10 guadagnò quasi tutto il distacco inflitto a Ullrich (circa due minuti) poi sul traguardo. Prova di forza come raramente se ne sono viste, un vero colpo da ko, esattamente come ad Hautacam l'anno precedente. Ma infatti come dico sempre il miglior Armstrong in tutto quel suo regno lo si è visto tra il 2000 e il 2001(leggera preferenza per la versione 2001 perché a conti fatti fu più continua).
Hautacam rimarrà per sempre (visto che non ho più 19 anni) la mia più grande delusione sportiva. Che Marco non fosse al meglio si vide subito quando Zulle lo riprese e gli scatto in faccia come fossero su un colle appenninico anziché su un totem pirenaico.
Sull'Alpe l'anno dopo Ullrich arrivava da un campionato nazionale vinto in scioltezza su un percorso facile. L'errore della squadra fu tirare mentre Armstrong bluffava in coda anziché provare a sganciare una seconda punta. Ma con quell'Armstrong sarebbe cambiato ben poco.
Detto questo, quel giorno ad Hautacam per quanto la sua pedalata non fosse brillante era comunque sufficiente per permettergli di guadagnare terreno su Ullrich e tutti gli altri membri del gruppo principale(tra cui un sorprendente Bartoli) ad eccezione ovviamente della versione da marziano del texano. È evidente che Pantani accusò il contraccolpo causato dal non essere riuscito a reggere il ritmo di Armstrong in un momento, come ammesso dallo stesso Pantani il giorno dopo, dove lui stava attaccando e quindi si sentiva anche abbastanza bene. Pantani disse chiaramente che quella fu la prima volta nella sua carriera dove in salita fu staccato con una simile dinamica. Io ci aggiungo anche, sempre guardacaso ad Hautacam, quella volta in cui nel 94 dopo aver attaccato successivamente fu ripreso e staccato dal duo Leblanc-Indurain. Ci sarebbe anche Lago Laceno ma bisogna dire che Zulle lo staccò in un tratto dove la salita spianava diventando falsopiano, quindi già più comprensibile.
Lui anche nei Giri d'Italia successivi dove dimostrò di non avere più la condizione psicofisica per competere per la vittoria(anche perché da quel che si dice era ormai dipendente dalla cocaina) partiva sempre con la convinzione di potersela giocare, quindi non farei tanto affidamento ai suoi propositi della vigilia. Tra l'altro il giorno prima della tappa di Hautacam ai microfoni della De Stefano disse chiaramente che per lui era come una specie di esame, dove anche se pensi di essere preparato finché non lo fai vivi sempre con le possibili incognite della vigilia, e lui appunto con quel tipo di avvicinamento d'incognite ne aveva parecchie. Poi è chiaro che dalla nostra prospettiva del tifoso la speranza che potesse magicamente tornare quello che era stato fino al 99 non era mai svanita, ma le certezze come poteva essere prima di Campiglio quelle si che non vi erano più. Diciamo solo che in quel Tour a differenza dei precedenti la prima settimana totalmente incentrata sulle tappe in pianura la passò senza alcun tipo d'incovegniente causati da possibili cadute o ventagli, quindi da questo punto di vista si era molto soddisfatti.bicycleran ha scritto: ↑venerdì 5 gennaio 2024, 20:05Ecco, la corsetta a tappe spagnola tra i due GT non la ricordavo. Ricordo però che alla vigilia del Tour disse di essere lì per vincere e io, dopo la tappa di Briancon del Giro con la rimonta sull'Agnello, ci credevo.Pantani the best ha scritto: ↑venerdì 5 gennaio 2024, 17:38Rimasi deluso anch'io, anche se poi a freddo si era consapevoli che il solo Giro d'Italia come base di preparazione non era sufficiente per poter rivedere il miglior Pantani in quel Tour, oltretutto considerando che prima dello stesso Giro passò nuovamente un momento difficile a livello emotivo dove si temette ancora un possibile ritiro dall'attività agonistica dopo il precoce abbandono nella Vuelta Burgos(o Murcia, ora non ricordo bene quale fu la corsa del suo rientro post Campiglio) con tanto di lettera pubblica dove chiedeva rispetto per quel suo momento di riflessione.bicycleran ha scritto: ↑venerdì 5 gennaio 2024, 15:48
Complimenti per la memoria! Tutto giusto e alcune cose non le ricordavo.
Hautacam rimarrà per sempre (visto che non ho più 19 anni) la mia più grande delusione sportiva. Che Marco non fosse al meglio si vide subito quando Zulle lo riprese e gli scatto in faccia come fossero su un colle appenninico anziché su un totem pirenaico.
Sull'Alpe l'anno dopo Ullrich arrivava da un campionato nazionale vinto in scioltezza su un percorso facile. L'errore della squadra fu tirare mentre Armstrong bluffava in coda anziché provare a sganciare una seconda punta. Ma con quell'Armstrong sarebbe cambiato ben poco.
Detto questo, quel giorno ad Hautacam per quanto la sua pedalata non fosse brillante era comunque sufficiente per permettergli di guadagnare terreno su Ullrich e tutti gli altri membri del gruppo principale(tra cui un sorprendente Bartoli) ad eccezione ovviamente della versione da marziano del texano. È evidente che Pantani accusò il contraccolpo causato dal non essere riuscito a reggere il ritmo di Armstrong in un momento, come ammesso dallo stesso Pantani il giorno dopo, dove lui stava attaccando e quindi si sentiva anche abbastanza bene. Pantani disse chiaramente che quella fu la prima volta nella sua carriera dove in salita fu staccato con una simile dinamica. Io ci aggiungo anche, sempre guardacaso ad Hautacam, quella volta in cui nel 94 dopo aver attaccato successivamente fu ripreso e staccato dal duo Leblanc-Indurain. Ci sarebbe anche Lago Laceno ma bisogna dire che Zulle lo staccò in un tratto dove la salita spianava diventando falsopiano, quindi già più comprensibile.
Non sono convinto invece di quanto disse dopo Hautacam, che senza fuori giri e crollo mentale avrebbe dato come al solito almeno un minuto al secondo (Armstrong escluso), perché quando ciò succedeva nessuno era in grado di prendergli la ruota e contrattaccare, come ha fatto Zulle. Non era una gran giornata a prescindere dallo smacco subito dall'americano.
La cosa più disarmante di quell'intervista fu l'ammissione di non essere in grado di andare così forte. Cosa forse vera su una salita secca alla prima tappa di montagna di un GT.
Ah ok. Quell'anno fu anche una mezza sorpresa la partecipazione al Giro, che cominciò a materializzarsi con la visita al papa in occasione del Giubileo.Pantani the best ha scritto: ↑venerdì 5 gennaio 2024, 20:55Lui anche nei Giri d'Italia successivi dove dimostrò di non avere più la condizione psicofisica per competere per la vittoria(anche perché da quel che si dice era ormai dipendente dalla cocaina) partiva sempre con la convinzione di potersela giocare, quindi non farei tanto affidamento ai suoi propositi della vigilia. Tra l'altro il giorno prima della tappa di Hautacam ai microfoni della De Stefano disse chiaramente che per lui era come una specie di esame, dove anche se pensi di essere preparato finché non lo fai vivi sempre con le possibili incognite della vigilia, e lui appunto con quel tipo di avvicinamento d'incognite ne aveva parecchie. Poi è chiaro che dalla nostra prospettiva del tifoso la speranza che potesse magicamente tornare quello che era stato fino al 99 non era mai svanita, ma le certezze come poteva essere prima di Campiglio quelle si che non vi erano più. Diciamo solo che in quel Tour a differenza dei precedenti la prima settimana totalmente incentrata sulle tappe in pianura la passò senza alcun tipo d'incovegniente causati da possibili cadute o ventagli, quindi da questo punto di vista si era molto soddisfatti.bicycleran ha scritto: ↑venerdì 5 gennaio 2024, 20:05Ecco, la corsetta a tappe spagnola tra i due GT non la ricordavo. Ricordo però che alla vigilia del Tour disse di essere lì per vincere e io, dopo la tappa di Briancon del Giro con la rimonta sull'Agnello, ci credevo.Pantani the best ha scritto: ↑venerdì 5 gennaio 2024, 17:38
Rimasi deluso anch'io, anche se poi a freddo si era consapevoli che il solo Giro d'Italia come base di preparazione non era sufficiente per poter rivedere il miglior Pantani in quel Tour, oltretutto considerando che prima dello stesso Giro passò nuovamente un momento difficile a livello emotivo dove si temette ancora un possibile ritiro dall'attività agonistica dopo il precoce abbandono nella Vuelta Burgos(o Murcia, ora non ricordo bene quale fu la corsa del suo rientro post Campiglio) con tanto di lettera pubblica dove chiedeva rispetto per quel suo momento di riflessione.
Detto questo, quel giorno ad Hautacam per quanto la sua pedalata non fosse brillante era comunque sufficiente per permettergli di guadagnare terreno su Ullrich e tutti gli altri membri del gruppo principale(tra cui un sorprendente Bartoli) ad eccezione ovviamente della versione da marziano del texano. È evidente che Pantani accusò il contraccolpo causato dal non essere riuscito a reggere il ritmo di Armstrong in un momento, come ammesso dallo stesso Pantani il giorno dopo, dove lui stava attaccando e quindi si sentiva anche abbastanza bene. Pantani disse chiaramente che quella fu la prima volta nella sua carriera dove in salita fu staccato con una simile dinamica. Io ci aggiungo anche, sempre guardacaso ad Hautacam, quella volta in cui nel 94 dopo aver attaccato successivamente fu ripreso e staccato dal duo Leblanc-Indurain. Ci sarebbe anche Lago Laceno ma bisogna dire che Zulle lo staccò in un tratto dove la salita spianava diventando falsopiano, quindi già più comprensibile.
Non sono convinto invece di quanto disse dopo Hautacam, che senza fuori giri e crollo mentale avrebbe dato come al solito almeno un minuto al secondo (Armstrong escluso), perché quando ciò succedeva nessuno era in grado di prendergli la ruota e contrattaccare, come ha fatto Zulle. Non era una gran giornata a prescindere dallo smacco subito dall'americano.
La cosa più disarmante di quell'intervista fu l'ammissione di non essere in grado di andare così forte. Cosa forse vera su una salita secca alla prima tappa di montagna di un GT.
Per quanto riguarda il discorso che anche senza il contraccolpo psicologico a tuo avviso non avrebbe lo stesso potuto guadagnare qualcosa sui vari Ullrich e compagnia, esplicativo a tuo dire dal controrilancio di Zulle durante il suo attacco, io la vedo diversamente. Innanzitutto quel Pantani formato Tour 2000, proprio a riprova che non fosse ai livelli delle sue versioni passate,
quando decideva di attaccare anziché dare la botta secca si limitava a fare degli allunghi, come appunto fece ad Hautacam ma anche sull'Izoard e pure a Courchevel. Infatti anche durante il suo attacco a Courchevel se ricordi bene proprio per questo motivo Livingston gregario di Armstrong inizialmente lo affiancò superandolo addirittura in un frangente (come detto da Cassani in telecronaca, lo fece con l'intenzione di scoraggiarlo). Eppure a Courchevel quella progressione in allungo volta a sfiancare i suoi avversari durò per almeno 2 chilometri, il giusto per ritrovarsi solo con Armstrong. Tutto questo per dire che magari anche ad Hautacam se non ci fosse stato quell'Armstrong così spaziale magari avremmo visto più o meno lo stesso copione di Courchevel, dove infatti Ullrich si prese oltre 3 minuti. Poi vero che a prescindere Pantani ad Hautacam non era ancora brillante come sulle Alpi, ma lo stesso valeva per Ullrich che ad Hautacam andò davvero molto piano. Lo stesso Zulle che controrilanciò quell'attacco del Pirata peccando di presunzione poi pagò qualche centinaio di metri dopo piantandosi letteralmente.
In definitiva, non so se senza quel contraccolpo psicologico Pantani ad Hautacam avrebbe dato un minuto, meno di un minuto o più di un minuto ad Ullrich, ma come già detto aveva sicuramente la forza sufficiente per non farsi più recuperare dal tedesco. Del resto anche nelle tappe successive tra Ventoux, Briancon e Courchevel, si dimostrò sempre nettamente superiore ad Ullrich in salita, anzi il più forte di tutti eccetto il solito texano, valori che secondo me vi erano già ad Hautacam.
PS
Il suo ritiro dalla Vuelta Burgos con propositi di nuovo abbandono dal ciclismo avvenne attorno fine febbraio inizio marzo non tra Giro e Tour.
Ma anche qui, lo stesso discorso valeva anche per quell'Ullrich che iniziò quel Tour non propriamente tirato a lucido(eufemismo) dopo il solito inverno da "buona forchetta". Alla fine si tratta semplicemente d'ipotizzare un Pantani che senza contraccolpo psicologico avrebbe potuto dare distacco in quella tappa a gente che da Armstrong solo sulla salita finale si prese dai 3 ai 4 minuti.bicycleran ha scritto: ↑sabato 6 gennaio 2024, 10:43Ah ok. Quell'anno fu anche una mezza sorpresa la partecipazione al Giro, che cominciò a materializzarsi con la visita al papa in occasione del Giubileo.Pantani the best ha scritto: ↑venerdì 5 gennaio 2024, 20:55Lui anche nei Giri d'Italia successivi dove dimostrò di non avere più la condizione psicofisica per competere per la vittoria(anche perché da quel che si dice era ormai dipendente dalla cocaina) partiva sempre con la convinzione di potersela giocare, quindi non farei tanto affidamento ai suoi propositi della vigilia. Tra l'altro il giorno prima della tappa di Hautacam ai microfoni della De Stefano disse chiaramente che per lui era come una specie di esame, dove anche se pensi di essere preparato finché non lo fai vivi sempre con le possibili incognite della vigilia, e lui appunto con quel tipo di avvicinamento d'incognite ne aveva parecchie. Poi è chiaro che dalla nostra prospettiva del tifoso la speranza che potesse magicamente tornare quello che era stato fino al 99 non era mai svanita, ma le certezze come poteva essere prima di Campiglio quelle si che non vi erano più. Diciamo solo che in quel Tour a differenza dei precedenti la prima settimana totalmente incentrata sulle tappe in pianura la passò senza alcun tipo d'incovegniente causati da possibili cadute o ventagli, quindi da questo punto di vista si era molto soddisfatti.bicycleran ha scritto: ↑venerdì 5 gennaio 2024, 20:05
Ecco, la corsetta a tappe spagnola tra i due GT non la ricordavo. Ricordo però che alla vigilia del Tour disse di essere lì per vincere e io, dopo la tappa di Briancon del Giro con la rimonta sull'Agnello, ci credevo.
Non sono convinto invece di quanto disse dopo Hautacam, che senza fuori giri e crollo mentale avrebbe dato come al solito almeno un minuto al secondo (Armstrong escluso), perché quando ciò succedeva nessuno era in grado di prendergli la ruota e contrattaccare, come ha fatto Zulle. Non era una gran giornata a prescindere dallo smacco subito dall'americano.
La cosa più disarmante di quell'intervista fu l'ammissione di non essere in grado di andare così forte. Cosa forse vera su una salita secca alla prima tappa di montagna di un GT.
Per quanto riguarda il discorso che anche senza il contraccolpo psicologico a tuo avviso non avrebbe lo stesso potuto guadagnare qualcosa sui vari Ullrich e compagnia, esplicativo a tuo dire dal controrilancio di Zulle durante il suo attacco, io la vedo diversamente. Innanzitutto quel Pantani formato Tour 2000, proprio a riprova che non fosse ai livelli delle sue versioni passate,
quando decideva di attaccare anziché dare la botta secca si limitava a fare degli allunghi, come appunto fece ad Hautacam ma anche sull'Izoard e pure a Courchevel. Infatti anche durante il suo attacco a Courchevel se ricordi bene proprio per questo motivo Livingston gregario di Armstrong inizialmente lo affiancò superandolo addirittura in un frangente (come detto da Cassani in telecronaca, lo fece con l'intenzione di scoraggiarlo). Eppure a Courchevel quella progressione in allungo volta a sfiancare i suoi avversari durò per almeno 2 chilometri, il giusto per ritrovarsi solo con Armstrong. Tutto questo per dire che magari anche ad Hautacam se non ci fosse stato quell'Armstrong così spaziale magari avremmo visto più o meno lo stesso copione di Courchevel, dove infatti Ullrich si prese oltre 3 minuti. Poi vero che a prescindere Pantani ad Hautacam non era ancora brillante come sulle Alpi, ma lo stesso valeva per Ullrich che ad Hautacam andò davvero molto piano. Lo stesso Zulle che controrilanciò quell'attacco del Pirata peccando di presunzione poi pagò qualche centinaio di metri dopo piantandosi letteralmente.
In definitiva, non so se senza quel contraccolpo psicologico Pantani ad Hautacam avrebbe dato un minuto, meno di un minuto o più di un minuto ad Ullrich, ma come già detto aveva sicuramente la forza sufficiente per non farsi più recuperare dal tedesco. Del resto anche nelle tappe successive tra Ventoux, Briancon e Courchevel, si dimostrò sempre nettamente superiore ad Ullrich in salita, anzi il più forte di tutti eccetto il solito texano, valori che secondo me vi erano già ad Hautacam.
PS
Il suo ritiro dalla Vuelta Burgos con propositi di nuovo abbandono dal ciclismo avvenne attorno fine febbraio inizio marzo non tra Giro e Tour.
Su Hautacam, occhio che la prima tappa di montagna non è mai come le successive, vedi '97. Marco le soffriva quando era alla ricerca della condizione migliore, come gli capitò spesso in carriera. Nel 2000 pagò non solo sul piano psicologico, ma anche una cattiva gestione dello sforzo; però comunque a mio avviso non era ancora quello del Ventoux o di Courchevel. Più passavano le tappe e più andava forte.
condivido.bicycleran ha scritto: ↑sabato 6 gennaio 2024, 10:43Ah ok. Quell'anno fu anche una mezza sorpresa la partecipazione al Giro, che cominciò a materializzarsi con la visita al papa in occasione del Giubileo.Pantani the best ha scritto: ↑venerdì 5 gennaio 2024, 20:55Lui anche nei Giri d'Italia successivi dove dimostrò di non avere più la condizione psicofisica per competere per la vittoria(anche perché da quel che si dice era ormai dipendente dalla cocaina) partiva sempre con la convinzione di potersela giocare, quindi non farei tanto affidamento ai suoi propositi della vigilia. Tra l'altro il giorno prima della tappa di Hautacam ai microfoni della De Stefano disse chiaramente che per lui era come una specie di esame, dove anche se pensi di essere preparato finché non lo fai vivi sempre con le possibili incognite della vigilia, e lui appunto con quel tipo di avvicinamento d'incognite ne aveva parecchie. Poi è chiaro che dalla nostra prospettiva del tifoso la speranza che potesse magicamente tornare quello che era stato fino al 99 non era mai svanita, ma le certezze come poteva essere prima di Campiglio quelle si che non vi erano più. Diciamo solo che in quel Tour a differenza dei precedenti la prima settimana totalmente incentrata sulle tappe in pianura la passò senza alcun tipo d'incovegniente causati da possibili cadute o ventagli, quindi da questo punto di vista si era molto soddisfatti.bicycleran ha scritto: ↑venerdì 5 gennaio 2024, 20:05
Ecco, la corsetta a tappe spagnola tra i due GT non la ricordavo. Ricordo però che alla vigilia del Tour disse di essere lì per vincere e io, dopo la tappa di Briancon del Giro con la rimonta sull'Agnello, ci credevo.
Non sono convinto invece di quanto disse dopo Hautacam, che senza fuori giri e crollo mentale avrebbe dato come al solito almeno un minuto al secondo (Armstrong escluso), perché quando ciò succedeva nessuno era in grado di prendergli la ruota e contrattaccare, come ha fatto Zulle. Non era una gran giornata a prescindere dallo smacco subito dall'americano.
La cosa più disarmante di quell'intervista fu l'ammissione di non essere in grado di andare così forte. Cosa forse vera su una salita secca alla prima tappa di montagna di un GT.
Per quanto riguarda il discorso che anche senza il contraccolpo psicologico a tuo avviso non avrebbe lo stesso potuto guadagnare qualcosa sui vari Ullrich e compagnia, esplicativo a tuo dire dal controrilancio di Zulle durante il suo attacco, io la vedo diversamente. Innanzitutto quel Pantani formato Tour 2000, proprio a riprova che non fosse ai livelli delle sue versioni passate,
quando decideva di attaccare anziché dare la botta secca si limitava a fare degli allunghi, come appunto fece ad Hautacam ma anche sull'Izoard e pure a Courchevel. Infatti anche durante il suo attacco a Courchevel se ricordi bene proprio per questo motivo Livingston gregario di Armstrong inizialmente lo affiancò superandolo addirittura in un frangente (come detto da Cassani in telecronaca, lo fece con l'intenzione di scoraggiarlo). Eppure a Courchevel quella progressione in allungo volta a sfiancare i suoi avversari durò per almeno 2 chilometri, il giusto per ritrovarsi solo con Armstrong. Tutto questo per dire che magari anche ad Hautacam se non ci fosse stato quell'Armstrong così spaziale magari avremmo visto più o meno lo stesso copione di Courchevel, dove infatti Ullrich si prese oltre 3 minuti. Poi vero che a prescindere Pantani ad Hautacam non era ancora brillante come sulle Alpi, ma lo stesso valeva per Ullrich che ad Hautacam andò davvero molto piano. Lo stesso Zulle che controrilanciò quell'attacco del Pirata peccando di presunzione poi pagò qualche centinaio di metri dopo piantandosi letteralmente.
In definitiva, non so se senza quel contraccolpo psicologico Pantani ad Hautacam avrebbe dato un minuto, meno di un minuto o più di un minuto ad Ullrich, ma come già detto aveva sicuramente la forza sufficiente per non farsi più recuperare dal tedesco. Del resto anche nelle tappe successive tra Ventoux, Briancon e Courchevel, si dimostrò sempre nettamente superiore ad Ullrich in salita, anzi il più forte di tutti eccetto il solito texano, valori che secondo me vi erano già ad Hautacam.
PS
Il suo ritiro dalla Vuelta Burgos con propositi di nuovo abbandono dal ciclismo avvenne attorno fine febbraio inizio marzo non tra Giro e Tour.
Su Hautacam, occhio che la prima tappa di montagna non è mai come le successive, vedi '97. Marco le soffriva quando era alla ricerca della condizione migliore, come gli capitò spesso in carriera. Nel 2000 pagò non solo sul piano psicologico, ma anche una cattiva gestione dello sforzo; però comunque a mio avviso non era ancora quello del Ventoux o di Courchevel. Più passavano le tappe e più andava forte.
Ullrich però soffriva il maltempo.Pantani the best ha scritto: ↑sabato 6 gennaio 2024, 12:01Ma anche qui, lo stesso discorso valeva anche per quell'Ullrich che iniziò quel Tour non propriamente tirato a lucido(eufemismo) dopo il solito inverno da "buona forchetta". Alla fine si tratta semplicemente d'ipotizzare un Pantani che senza contraccolpo psicologico avrebbe potuto dare distacco in quella tappa a gente che da Armstrong solo sulla salita finale si prese dai 3 ai 4 minuti.bicycleran ha scritto: ↑sabato 6 gennaio 2024, 10:43Ah ok. Quell'anno fu anche una mezza sorpresa la partecipazione al Giro, che cominciò a materializzarsi con la visita al papa in occasione del Giubileo.Pantani the best ha scritto: ↑venerdì 5 gennaio 2024, 20:55
Lui anche nei Giri d'Italia successivi dove dimostrò di non avere più la condizione psicofisica per competere per la vittoria(anche perché da quel che si dice era ormai dipendente dalla cocaina) partiva sempre con la convinzione di potersela giocare, quindi non farei tanto affidamento ai suoi propositi della vigilia. Tra l'altro il giorno prima della tappa di Hautacam ai microfoni della De Stefano disse chiaramente che per lui era come una specie di esame, dove anche se pensi di essere preparato finché non lo fai vivi sempre con le possibili incognite della vigilia, e lui appunto con quel tipo di avvicinamento d'incognite ne aveva parecchie. Poi è chiaro che dalla nostra prospettiva del tifoso la speranza che potesse magicamente tornare quello che era stato fino al 99 non era mai svanita, ma le certezze come poteva essere prima di Campiglio quelle si che non vi erano più. Diciamo solo che in quel Tour a differenza dei precedenti la prima settimana totalmente incentrata sulle tappe in pianura la passò senza alcun tipo d'incovegniente causati da possibili cadute o ventagli, quindi da questo punto di vista si era molto soddisfatti.
Per quanto riguarda il discorso che anche senza il contraccolpo psicologico a tuo avviso non avrebbe lo stesso potuto guadagnare qualcosa sui vari Ullrich e compagnia, esplicativo a tuo dire dal controrilancio di Zulle durante il suo attacco, io la vedo diversamente. Innanzitutto quel Pantani formato Tour 2000, proprio a riprova che non fosse ai livelli delle sue versioni passate,
quando decideva di attaccare anziché dare la botta secca si limitava a fare degli allunghi, come appunto fece ad Hautacam ma anche sull'Izoard e pure a Courchevel. Infatti anche durante il suo attacco a Courchevel se ricordi bene proprio per questo motivo Livingston gregario di Armstrong inizialmente lo affiancò superandolo addirittura in un frangente (come detto da Cassani in telecronaca, lo fece con l'intenzione di scoraggiarlo). Eppure a Courchevel quella progressione in allungo volta a sfiancare i suoi avversari durò per almeno 2 chilometri, il giusto per ritrovarsi solo con Armstrong. Tutto questo per dire che magari anche ad Hautacam se non ci fosse stato quell'Armstrong così spaziale magari avremmo visto più o meno lo stesso copione di Courchevel, dove infatti Ullrich si prese oltre 3 minuti. Poi vero che a prescindere Pantani ad Hautacam non era ancora brillante come sulle Alpi, ma lo stesso valeva per Ullrich che ad Hautacam andò davvero molto piano. Lo stesso Zulle che controrilanciò quell'attacco del Pirata peccando di presunzione poi pagò qualche centinaio di metri dopo piantandosi letteralmente.
In definitiva, non so se senza quel contraccolpo psicologico Pantani ad Hautacam avrebbe dato un minuto, meno di un minuto o più di un minuto ad Ullrich, ma come già detto aveva sicuramente la forza sufficiente per non farsi più recuperare dal tedesco. Del resto anche nelle tappe successive tra Ventoux, Briancon e Courchevel, si dimostrò sempre nettamente superiore ad Ullrich in salita, anzi il più forte di tutti eccetto il solito texano, valori che secondo me vi erano già ad Hautacam.
PS
Il suo ritiro dalla Vuelta Burgos con propositi di nuovo abbandono dal ciclismo avvenne attorno fine febbraio inizio marzo non tra Giro e Tour.
Su Hautacam, occhio che la prima tappa di montagna non è mai come le successive, vedi '97. Marco le soffriva quando era alla ricerca della condizione migliore, come gli capitò spesso in carriera. Nel 2000 pagò non solo sul piano psicologico, ma anche una cattiva gestione dello sforzo; però comunque a mio avviso non era ancora quello del Ventoux o di Courchevel. Più passavano le tappe e più andava forte.
Proprio perché andò in cortocircuito mentale. Prova a metterti nei suoi panni, sei Pantani, che in salita sei abituato nella stragrande maggioranza dei casi a staccare tutti, attacchi prima dei -10 dalla vetta di Hautacam dopo che hai messo davanti Zaina ad aumentare l'andatura, chiari segnali(come infatti da lui stesso ammesso il giorno dopo) che ti senti bene(altrimenti non metti Zaina a tirare e non scatti neanche così presto all'interno di una salita così lunga). Quindi improvvisamente ti ritrovi uno che rilancia in un tratto di falsopiano, che ti chiede ripetutamente il cambio nonostante tu sia già al limite per tenere quel suo ritmo, e poi quando la strada torna di nuovo ad impennarsi ha addirittura la forza di cambiare nuovamente ritmo mulinando quasi 90 pedalate al minuto.bicycleran ha scritto: ↑sabato 6 gennaio 2024, 15:59Ullrich però soffriva il maltempo.Pantani the best ha scritto: ↑sabato 6 gennaio 2024, 12:01Ma anche qui, lo stesso discorso valeva anche per quell'Ullrich che iniziò quel Tour non propriamente tirato a lucido(eufemismo) dopo il solito inverno da "buona forchetta". Alla fine si tratta semplicemente d'ipotizzare un Pantani che senza contraccolpo psicologico avrebbe potuto dare distacco in quella tappa a gente che da Armstrong solo sulla salita finale si prese dai 3 ai 4 minuti.bicycleran ha scritto: ↑sabato 6 gennaio 2024, 10:43
Ah ok. Quell'anno fu anche una mezza sorpresa la partecipazione al Giro, che cominciò a materializzarsi con la visita al papa in occasione del Giubileo.
Su Hautacam, occhio che la prima tappa di montagna non è mai come le successive, vedi '97. Marco le soffriva quando era alla ricerca della condizione migliore, come gli capitò spesso in carriera. Nel 2000 pagò non solo sul piano psicologico, ma anche una cattiva gestione dello sforzo; però comunque a mio avviso non era ancora quello del Ventoux o di Courchevel. Più passavano le tappe e più andava forte.
Io per Marco credo pesò più il crollo di gambe che quello di testa perché una volta ripreso si trattava di stare a ruota, ma lui provò a rispondere agli scatti dei vari Mareau Bartoli Boogerd (quando mai lo staccavano in montagna?) senza riuscirci.
Qui al minuto 2:05 c'è quella alla De Stefano dove parla appunto di contraccolpo psicologico non indifferente senza fare alcun accenno al fatto che sia andato in crisi a causa del fuorigiri. Poi che abbia cercato di tenere successivamente il passo degli inseguitori a mio avviso non certifica nulla sulla questione, staccare la spina non significa farsi sfilare ma non essere più in grado di mantenere la massima concentrazione che ti consente di dare il 100% di quello che si ha.bicycleran ha scritto: ↑sabato 6 gennaio 2024, 17:03 Non trovo più l'integrale della lunga intervista del giorno dopo, ma ricordo che Marco disse che era colpa un po' del fuorigiri un po' della testa.
Proprio perché voleva fare classifica non poteva accontentarsi, di sicuro ha provato a dare tutto. I black out psicologici gli avranno fatto perdere tempo quando era da solo all'inseguimento e quando i contrattaccanti lo avevano già staccato. Ma ha tenere le ruote ci ha provato eccome.
Qui è evidente che si impegna ma le gambe sono pesanti. Idem a 1'18, si alza sui pedali per ricucire su Ullrich, idem in molti altri momenti della scalata.
Grazie a questo articolo trovato nell'archivio storico della Gazzetta viene svelato l'arcano dal diretto interessato. Ricostruzione che sostanzialmente è una via di mezzo tra la mia e la tua tesi. Infatti Pantani disse che ad Hautacam avrebbe potuto scalare la salita con 2/3 minuti in meno(quindi davanti ai vari Ullrich e Zulle) ma che una crisi di fame lo ha costretto a fare gli ultimi 5km davvero piano. Quindi sostanzialmente va incontro alla tua tesi che quella crisi non fu dovuta solo al contraccolpo psicologico, ma va anche incontro alla mia quando sostengo che la condizione di forma per arrivare davanti ad Ullrich ce l'aveva già;bicycleran ha scritto: ↑sabato 6 gennaio 2024, 17:03 Non trovo più l'integrale della lunga intervista del giorno dopo, ma ricordo che Marco disse che era colpa un po' del fuorigiri un po' della testa.
Proprio perché voleva fare classifica non poteva accontentarsi, di sicuro ha provato a dare tutto. I black out psicologici gli avranno fatto perdere tempo quando era da solo all'inseguimento e quando i contrattaccanti lo avevano già staccato. Ma ha tenere le ruote ci ha provato eccome.
Qui è evidente che si impegna ma le gambe sono pesanti. Idem a 1'18, si alza sui pedali per ricucire su Ullrich, idem in molti altri momenti della scalata.
Tipo a Verbier nel 2009?
38enne dopo quasi 4 anni di inattività....Negli anni del settebbello non c'e mai stata partita se non nel 2003.
Cavolo ma quando ti gonfiavi il petto su Hautacam con tanto di batosta inflitta a Pantani e ti si provava a dire che quello era già un Pantani declinante a causa del suo stato emotivo post Campiglio ricordo che certi alibi non venivano presi in considerazione, mentre sulla batosta di Verbier magicamente gli alibi per il texano sono giustificati?Covadonga ha scritto: ↑sabato 6 gennaio 2024, 17:4538enne dopo quasi 4 anni di inattività....Negli anni del settebbello non c'e mai stata partita se non nel 2003.
Qui c'è un pezzettino in più di quella intervista. L'integrale mi pare duri sui 20 minuti, fu mandata dalla Rai qualche anno dopo, peccato ora sia sparita.Pantani the best ha scritto: ↑sabato 6 gennaio 2024, 17:31Qui al minuto 2:05 c'è quella alla De Stefano dove parla appunto di contraccolpo psicologico non indifferente senza fare alcun accenno al fatto che sia andato in crisi a causa del fuorigiri. Poi che abbia cercato di tenere successivamente il passo degli inseguitori a mio avviso non certifica nulla sulla questione, staccare la spina non significa farsi sfilare ma non essere più in grado di mantenere la massima concentrazione che ti consente di dare il 100% di quello che si ha.bicycleran ha scritto: ↑sabato 6 gennaio 2024, 17:03 Non trovo più l'integrale della lunga intervista del giorno dopo, ma ricordo che Marco disse che era colpa un po' del fuorigiri un po' della testa.
Proprio perché voleva fare classifica non poteva accontentarsi, di sicuro ha provato a dare tutto. I black out psicologici gli avranno fatto perdere tempo quando era da solo all'inseguimento e quando i contrattaccanti lo avevano già staccato. Ma ha tenere le ruote ci ha provato eccome.
Qui è evidente che si impegna ma le gambe sono pesanti. Idem a 1'18, si alza sui pedali per ricucire su Ullrich, idem in molti altri momenti della scalata.
Ma poi davvero, due giorni dopo sul Ventoux staccò tutti ad eccezione di Armstrong quando ad Hautacam perse le ruote da tutti gli uomini di classifica, chiara dimostrazione che la condizione per staccare Ullrich ce l'aveva già ad Hautacam, era la testa che non era più connessa. Anche sul Ventoux dopo che fu raggiunto da Armstrong ci fu un momento dove sembrava nuovamente cedere il passo all'americano, ma proprio dovuto al fatto che in quel momento con la testa era connesso al 110% decise di non mollare quella ruota mancando anche così poco al traguardo.
Si parla di fuorigiri, ma ad Hautacam rimase sulle ruote del texano non più di un chilometro. Zulle che cedette inizialmente molto più di schianto gli arrivò comunque davanti.
Assolutamente condivido alcune tue argomentazioni.Cito Hautacam non perchè staccò Pantani ma perchè fù una dimostrazione di forza surreale.Ripeto:Non centra la presenza di Marco.Pantani the best ha scritto: ↑sabato 6 gennaio 2024, 17:56Cavolo ma quando ti gonfiavi il petto su Hautacam con tanto di batosta inflitta a Pantani e ti si provava a dire che quello era già un Pantani declinante a causa del suo stato emotivo post Campiglio ricordo che certi alibi non venivano presi in considerazione, mentre sulla batosta di Verbier magicamente gli alibi per il texano sono giustificati?
Che poi condivido anche il discorso 38enne con quasi 4 anni di inattività, a riprova che non fu un test probante, semplicemente quella mia provocazione era intenta nuovamente a smascherare l'incoerenza di pensiero, e direi che a quanto pare la meta è stata raggiunta.
PS
Ribadisco, nel suo regno al Tour chiediti anche che tipo di avversari incontrò e poi datti la risposta sulla sua presunta invincibilità che decanti indipendentemente da quale rivale si fosse trovato sulla sua strada.
Se leggi bene ho già riportato l'articolo di una sua intervista che dovrebbe chiudere questo dibattito, ovvero che aveva la forma per arrivare davanti ad Ullrich ma che una crisi di fame lo costrinse ad abdicare negli ultimi 5 chilometri.bicycleran ha scritto: ↑sabato 6 gennaio 2024, 17:58Qui c'è un pezzettino in più di quella intervista. L'integrale mi pare duri sui 20 minuti, fu mandata dalla Rai qualche anno dopo, peccato ora sia sparita.Pantani the best ha scritto: ↑sabato 6 gennaio 2024, 17:31Qui al minuto 2:05 c'è quella alla De Stefano dove parla appunto di contraccolpo psicologico non indifferente senza fare alcun accenno al fatto che sia andato in crisi a causa del fuorigiri. Poi che abbia cercato di tenere successivamente il passo degli inseguitori a mio avviso non certifica nulla sulla questione, staccare la spina non significa farsi sfilare ma non essere più in grado di mantenere la massima concentrazione che ti consente di dare il 100% di quello che si ha.bicycleran ha scritto: ↑sabato 6 gennaio 2024, 17:03 Non trovo più l'integrale della lunga intervista del giorno dopo, ma ricordo che Marco disse che era colpa un po' del fuorigiri un po' della testa.
Proprio perché voleva fare classifica non poteva accontentarsi, di sicuro ha provato a dare tutto. I black out psicologici gli avranno fatto perdere tempo quando era da solo all'inseguimento e quando i contrattaccanti lo avevano già staccato. Ma ha tenere le ruote ci ha provato eccome.
Qui è evidente che si impegna ma le gambe sono pesanti. Idem a 1'18, si alza sui pedali per ricucire su Ullrich, idem in molti altri momenti della scalata.
Ma poi davvero, due giorni dopo sul Ventoux staccò tutti ad eccezione di Armstrong quando ad Hautacam perse le ruote da tutti gli uomini di classifica, chiara dimostrazione che la condizione per staccare Ullrich ce l'aveva già ad Hautacam, era la testa che non era più connessa. Anche sul Ventoux dopo che fu raggiunto da Armstrong ci fu un momento dove sembrava nuovamente cedere il passo all'americano, ma proprio dovuto al fatto che in quel momento con la testa era connesso al 110% decise di non mollare quella ruota mancando anche così poco al traguardo.
Si parla di fuorigiri, ma ad Hautacam rimase sulle ruote del texano non più di un chilometro. Zulle che cedette inizialmente molto più di schianto gli arrivò comunque davanti.
Per il resto, il Ventoux fu una vittoria mitica, ma non era dal miglior Pantani farsi staccare e dover rincorrere per una buona parte della scalata.
Se limiti alle sole prime tappe di montagna dei GT non c'è un solito copione. Nel '94 è staccato da Berzin al Giro e da Indurain al Tour, nel '95 vince all'Alpe, nel '97 perde sul Terminillo e da Ullrich, nel '98 viene staccato da Zulle e poi al Tour stacca tutti, nel '99 è imbattibile.Pantani the best ha scritto: ↑sabato 6 gennaio 2024, 18:08Se leggi bene ho già riportato l'articolo di una sua intervista che dovrebbe chiudere questo dibattito, ovvero che aveva la forma per arrivare davanti ad Ullrich ma che una crisi di fame lo costrinse ad abdicare negli ultimi 5 chilometri.bicycleran ha scritto: ↑sabato 6 gennaio 2024, 17:58Qui c'è un pezzettino in più di quella intervista. L'integrale mi pare duri sui 20 minuti, fu mandata dalla Rai qualche anno dopo, peccato ora sia sparita.Pantani the best ha scritto: ↑sabato 6 gennaio 2024, 17:31
Qui al minuto 2:05 c'è quella alla De Stefano dove parla appunto di contraccolpo psicologico non indifferente senza fare alcun accenno al fatto che sia andato in crisi a causa del fuorigiri. Poi che abbia cercato di tenere successivamente il passo degli inseguitori a mio avviso non certifica nulla sulla questione, staccare la spina non significa farsi sfilare ma non essere più in grado di mantenere la massima concentrazione che ti consente di dare il 100% di quello che si ha.
Ma poi davvero, due giorni dopo sul Ventoux staccò tutti ad eccezione di Armstrong quando ad Hautacam perse le ruote da tutti gli uomini di classifica, chiara dimostrazione che la condizione per staccare Ullrich ce l'aveva già ad Hautacam, era la testa che non era più connessa. Anche sul Ventoux dopo che fu raggiunto da Armstrong ci fu un momento dove sembrava nuovamente cedere il passo all'americano, ma proprio dovuto al fatto che in quel momento con la testa era connesso al 110% decise di non mollare quella ruota mancando anche così poco al traguardo.
Si parla di fuorigiri, ma ad Hautacam rimase sulle ruote del texano non più di un chilometro. Zulle che cedette inizialmente molto più di schianto gli arrivò comunque davanti.
Per il resto, il Ventoux fu una vittoria mitica, ma non era dal miglior Pantani farsi staccare e dover rincorrere per una buona parte della scalata.
Non ho capito invece l'ultima parte del tuo post dove dici che sul Ventoux non fosse il miglior Pantani. Ma è ovvio che non fosse il miglior Pantani, ma infatti sulla questione Hautacam si discuteva se avesse già la condizione di forma per staccare un Ullrich a sua volta in crisi, mica si stava discutendo se avesse la forma del miglior Pantani. Come lo staccò pochi giorni dopo sul Ventoux avrebbe potuto farlo anche sui Pirenei, semplicemente io pensavo che quella crisi ad Hautacam fosse dovuta solo al contraccolpo psicologico quando in realtà lui disse di essere andato in crisi di fame ma che la forma per arrivare in cima con 2/3 minuti in meno già l'aveva. Ripeto, del resto altrimenti non avrebbe attaccato così presto se non avesse buone sensazioni. Se quel giorno non ci fosse stato Armstrong e senza crisi di fame avremmo rivisto il solito copione.
Che la sua scalata verso Hautacam sia stata una delle migliori prove di forza in salita del ciclismo moderno solo un pazzo potrebbe disconoscerlo. Poi che sia la prima, la terza, la sesta o la decima poco cambia. L'Armstrong versione Hautacam 2000 appartiene al gotha delle migliori scalate.Covadonga ha scritto: ↑sabato 6 gennaio 2024, 18:01Assolutamente condivido alcune tue argomentazioni.Cito Hautacam non perchè staccò Pantani ma perchè fù una dimostrazione di forza surreale.Ripeto:Non centra la presenza di Marco.Pantani the best ha scritto: ↑sabato 6 gennaio 2024, 17:56Cavolo ma quando ti gonfiavi il petto su Hautacam con tanto di batosta inflitta a Pantani e ti si provava a dire che quello era già un Pantani declinante a causa del suo stato emotivo post Campiglio ricordo che certi alibi non venivano presi in considerazione, mentre sulla batosta di Verbier magicamente gli alibi per il texano sono giustificati?
Che poi condivido anche il discorso 38enne con quasi 4 anni di inattività, a riprova che non fu un test probante, semplicemente quella mia provocazione era intenta nuovamente a smascherare l'incoerenza di pensiero, e direi che a quanto pare la meta è stata raggiunta.
PS
Ribadisco, nel suo regno al Tour chiediti anche che tipo di avversari incontrò e poi datti la risposta sulla sua presunta invincibilità che decanti indipendentemente da quale rivale si fosse trovato sulla sua strada.
Gli avversari?....
1)ti confronti con chi cè
2)gli avversari risultavano ancora meno forti di quel che erano davanti alla potenza del Re.
Nel Tour 95 in realtà si staccò da Indurain a La Plagne, nel 97 invece nella prima tappa a Pau arrivò con Virenque e Ullrich, fu il giorno dopo che perse le ruote del tedesco ad Andorra. Riguardo il Giro 98, dai non si può etichettare quella tappa di Lago Laceno come una vera tappa di montagna(la prima fu a Piancavallo). In generale questa tua considerazione non fa una piega sul fatto che Pantani storicamente ci mettesse un po' a ingranare, peccato però che torniamo al solito discorso. Nella prima tappa di montagna si staccò da quel Berzin 94, da quell'Indurain 94 e 95, da quell'Ullrich 97, tutti corridori in quel momento specifico che non si possono paragonare all'Ullrich di Hautacam 2000. Perché di questo si stava parlando, staccare quell'Ullrich a sua volta in crisi non l'Ullrich di Andorra 97.bicycleran ha scritto: ↑sabato 6 gennaio 2024, 18:23Se limiti alle sole prime tappe di montagna dei GT non c'è un solito copione. Nel '94 è staccato da Berzin al Giro e da Indurain al Tour, nel '95 vince all'Alpe, nel '97 perde sul Terminillo e da Ullrich, nel '98 viene staccato da Zulle e poi al Tour stacca tutti, nel '99 è imbattibile.Pantani the best ha scritto: ↑sabato 6 gennaio 2024, 18:08Se leggi bene ho già riportato l'articolo di una sua intervista che dovrebbe chiudere questo dibattito, ovvero che aveva la forma per arrivare davanti ad Ullrich ma che una crisi di fame lo costrinse ad abdicare negli ultimi 5 chilometri.bicycleran ha scritto: ↑sabato 6 gennaio 2024, 17:58
Qui c'è un pezzettino in più di quella intervista. L'integrale mi pare duri sui 20 minuti, fu mandata dalla Rai qualche anno dopo, peccato ora sia sparita.
Per il resto, il Ventoux fu una vittoria mitica, ma non era dal miglior Pantani farsi staccare e dover rincorrere per una buona parte della scalata.
Non ho capito invece l'ultima parte del tuo post dove dici che sul Ventoux non fosse il miglior Pantani. Ma è ovvio che non fosse il miglior Pantani, ma infatti sulla questione Hautacam si discuteva se avesse già la condizione di forma per staccare un Ullrich a sua volta in crisi, mica si stava discutendo se avesse la forma del miglior Pantani. Come lo staccò pochi giorni dopo sul Ventoux avrebbe potuto farlo anche sui Pirenei, semplicemente io pensavo che quella crisi ad Hautacam fosse dovuta solo al contraccolpo psicologico quando in realtà lui disse di essere andato in crisi di fame ma che la forma per arrivare in cima con 2/3 minuti in meno già l'aveva. Ripeto, del resto altrimenti non avrebbe attaccato così presto se non avesse buone sensazioni. Se quel giorno non ci fosse stato Armstrong e senza crisi di fame avremmo rivisto il solito copione.
2-3 minuti in meno significava sostanzialmente arrivare con Moreau e Zulle (anche di lui si stava parlando) e non riprendere molti di quei fuggitivi che sono attivati in top-10 a Parigi, più quel Jimenez che è rimasto a ruota di Armstrong molto più tempo di Marco. Armstrong stava gestendo? Pantani dice di sì, ma non è il verbo incarnato. Si è gestito meglio El Chava (cosa non da lui)?. Può darsi, ma senza altri elementi possiamo forse dire che andava più forte Jimenez del Pantani pre-crisi di fame, cosa mai successa nella carriera del pur grande scalatore spagnolo.Pantani the best ha scritto: ↑sabato 6 gennaio 2024, 18:35Nel Tour 95 in realtà si staccò da Indurain a La Plagne, nel 97 invece nella prima tappa a Pau arrivò con Virenque e Ullrich, fu il giorno dopo che perse le ruote del tedesco ad Andorra. Riguardo il Giro 98, dai non si può etichettare quella tappa di Lago Laceno come una vera tappa di montagna(la prima fu a Piancavallo). In generale questa tua considerazione non fa una piega sul fatto che Pantani storicamente ci mettesse un po' a ingranare, peccato però che torniamo al solito discorso. Nella prima tappa di montagna si staccò da quel Berzin 94, da quell'Indurain 94 e 95, da quell'Ullrich 97, tutti corridori in quel momento specifico che non si possono paragonare all'Ullrich di Hautacam 2000. Perché di questo si stava parlando, staccare quell'Ullrich a sua volta in crisi non l'Ullrich di Andorra 97.bicycleran ha scritto: ↑sabato 6 gennaio 2024, 18:23Se limiti alle sole prime tappe di montagna dei GT non c'è un solito copione. Nel '94 è staccato da Berzin al Giro e da Indurain al Tour, nel '95 vince all'Alpe, nel '97 perde sul Terminillo e da Ullrich, nel '98 viene staccato da Zulle e poi al Tour stacca tutti, nel '99 è imbattibile.Pantani the best ha scritto: ↑sabato 6 gennaio 2024, 18:08
Se leggi bene ho già riportato l'articolo di una sua intervista che dovrebbe chiudere questo dibattito, ovvero che aveva la forma per arrivare davanti ad Ullrich ma che una crisi di fame lo costrinse ad abdicare negli ultimi 5 chilometri.
Non ho capito invece l'ultima parte del tuo post dove dici che sul Ventoux non fosse il miglior Pantani. Ma è ovvio che non fosse il miglior Pantani, ma infatti sulla questione Hautacam si discuteva se avesse già la condizione di forma per staccare un Ullrich a sua volta in crisi, mica si stava discutendo se avesse la forma del miglior Pantani. Come lo staccò pochi giorni dopo sul Ventoux avrebbe potuto farlo anche sui Pirenei, semplicemente io pensavo che quella crisi ad Hautacam fosse dovuta solo al contraccolpo psicologico quando in realtà lui disse di essere andato in crisi di fame ma che la forma per arrivare in cima con 2/3 minuti in meno già l'aveva. Ripeto, del resto altrimenti non avrebbe attaccato così presto se non avesse buonehttps://forum.cicloweb.it/ucp.php?i=ucp_notifications sensazioni. Se quel giorno non ci fosse stato Armstrong e senza crisi di fame avremmo rivisto il solito copione.
Ripeto per l'ultima volta che in quell'articolo che ti ho postato è stato lo stesso Pantani a dichiarare che senza crisi di fame avrebbe potuto scalare Hautacam 2/3 minuti in meno, ergo aggiungo io, arrivare davanti a quell'Ullrich in crisi. Pensavo che bastava l'opinione del diretto interessato a fugare ogni dubbio e quindi ad evitare di conseguenza che il dibattito si protasse ad oltranza.
Le dichiarazioni di Pantani si aggiungono al fatto che pochi giorni dopo tutti quelli che ad Hautacam gli arrivarono davanti, sul Ventoux furono staccati da Pantani ad eccezione del solo Armstrong. Va bene tutto ma una simile metamorfosi nel giro di pochi giorni se non è giustificata da un qualche imprevisto(crisi di fame/contraccolpo psicologico) come la si può giustificare? Perdere le ruote anche di Nardello arrivando a 5 minuti da Armstrong allo staccare tutti pochi giorni dopo arrivando con l'americano, cavolo in pochi giorni la sua condizione di forma fece un progresso miracoloso. Altra chiave di lettura, come già detto, il fatto che se non si sentisse bene certamente non metteva Zaina a tirare e successivamente attaccasse così anticipatamente(quindi pensando di farsi una mezz'oretta abbondante in solitaria).bicycleran ha scritto: ↑sabato 6 gennaio 2024, 19:072-3 minuti in meno significava sostanzialmente arrivare con Moreau e Zulle (anche di lui si stava parlando) e non riprendere molti di quei fuggitivi che sono attivati in top-10 a Parigi, più quel Jimenez che è rimasto a ruota di Armstrong molto più tempo di Marco. Armstrong stava gestendo? Pantani dice di sì, ma non è il verbo incarnato. Si è gestito meglio El Chava (cosa non da lui)?. Può darsi, ma senza altri elementi possiamo forse dire che andava più forte Jimenez del Pantani pre-crisi di fame, cosa mai successa nella carriera del pur grande scalatore spagnolo.Pantani the best ha scritto: ↑sabato 6 gennaio 2024, 18:35bicycleran ha scritto: ↑sabato 6 gennaio 2024, 18:23
Se limiti alle sole prime tappe di montagna dei GT non c'è un solito copione. Nel '94 è staccato da Berzin al Giro e da Indurain al Tour, nel '95 vince all'Alpe, nel '97 perde sul Terminillo e da Ullrich, nel '98 viene staccato da Zulle e poi al Tour stacca tutti, nel '99 è imbattibile.
Nel Tour 95 in realtà si staccò da Indurain a La Plagne, nel 97 invece nella prima tappa a Pau arrivò con Virenque e Ullrich, fu il giorno dopo che perse le ruote del tedesco ad Andorra. Riguardo il Giro 98, dai non si può etichettare quella tappa di Lago Laceno come una vera tappa di montagna(la prima fu a Piancavallo). In generale questa tua considerazione non fa una piega sul fatto che Pantani storicamente ci mettesse un po' a ingranare, peccato però che torniamo al solito discorso. Nella prima tappa di montagna si staccò da quel Berzin 94, da quell'Indurain 94 e 95, da quell'Ullrich 97, tutti corridori in quel momento specifico che non si possono paragonare all'Ullrich di Hautacam 2000. Perché di questo si stava parlando, staccare quell'Ullrich a sua volta in crisi non l'Ullrich di Andorra 97.
Ripeto per l'ultima volta che in quell'articolo che ti ho postato è stato lo stesso Pantani a dichiarare che senza crisi di fame avrebbe potuto scalare Hautacam 2/3 minuti in meno, ergo aggiungo io, arrivare davanti a quell'Ullrich in crisi. Pensavo che bastava l'opinione del diretto interessato a fugare ogni dubbio e quindi ad evitare di conseguenza che il dibattito si protasse ad oltranza.
Detto ciò non ho altro da aggiungere, passo e chiudo.
non condivido tutto ma buona parte si.Pantani the best ha scritto: ↑sabato 6 gennaio 2024, 18:25Che la sua scalata verso Hautacam sia stata una delle migliori prove di forza in salita del ciclismo moderno solo un pazzo potrebbe disconoscerlo. Poi che sia la prima, la terza, la sesta o la decima poco cambia. L'Armstrong versione Hautacam 2000 appartiene al gotha delle migliori scalate.Covadonga ha scritto: ↑sabato 6 gennaio 2024, 18:01Assolutamente condivido alcune tue argomentazioni.Cito Hautacam non perchè staccò Pantani ma perchè fù una dimostrazione di forza surreale.Ripeto:Non centra la presenza di Marco.Pantani the best ha scritto: ↑sabato 6 gennaio 2024, 17:56
Cavolo ma quando ti gonfiavi il petto su Hautacam con tanto di batosta inflitta a Pantani e ti si provava a dire che quello era già un Pantani declinante a causa del suo stato emotivo post Campiglio ricordo che certi alibi non venivano presi in considerazione, mentre sulla batosta di Verbier magicamente gli alibi per il texano sono giustificati?
Che poi condivido anche il discorso 38enne con quasi 4 anni di inattività, a riprova che non fu un test probante, semplicemente quella mia provocazione era intenta nuovamente a smascherare l'incoerenza di pensiero, e direi che a quanto pare la meta è stata raggiunta.
PS
Ribadisco, nel suo regno al Tour chiediti anche che tipo di avversari incontrò e poi datti la risposta sulla sua presunta invincibilità che decanti indipendentemente da quale rivale si fosse trovato sulla sua strada.
Gli avversari?....
1)ti confronti con chi cè
2)gli avversari risultavano ancora meno forti di quel che erano davanti alla potenza del Re.
Sui tuoi due punti;
1) Ovvio, però sconfiggere l'Ullrich lontano parente di quello 97, i Beloki, Kloden, Basso, eccetera, non implica che fosse invincibile per chiunque.
2) Condivido in parte, nel senso che chiaramente Armstrong li faceva apparire ancora più deboli, nulla a che vedere con alcuni rivali sconfitti dai nostri nei primi anni 2000(quelli si veramente di basso livello). Però è innegabile che in tutto il suo regno Armstrong in salita non abbia mai dovuto affrontare in salita avversari di un certo livello a parte qualche sprazzo di Pantani nel 2000. Gli unici all'altezza erano passisti/scalatori come lui che per caratteristiche non potevano infastidirlo più di tanto. Durante il suo regno gli scalatori dopo la grande generazione precedente sì erano già praticamente estinti. Gli unici praticamente rimasti erano un Heras diventato poi per 4 anni suo compagno di squadra, un Simoni che i suoi anni migliori preferì concentrarli esclusivamente sul Giro, e un Mayo che sostanzialmente ballò solo una stagione. Già avesse avuto un Contador come rivale il copione sarebbe stato diverso, e questo non significa che il pistolero lo avrebbe sconfitto, ma semplicemente generare più grattacapi e opposizione rendendo il texano meno invincibile di quello che realmente fosse.
Si ricordo bene anch'io i propositi del trentino post vittoria Giro 2003. Diciamo che lui si pavoneggiava molto all'epoca facendosi forza sul fatto che al Giro di Svizzera 2001 fu in grado di staccarlo in salita, ma parliamo appunto di Giro di Svizzera, corsa che nonostante fu propria vinta dal texano venne usata solo come preparazione in funzione del Tour.Covadonga ha scritto: ↑sabato 6 gennaio 2024, 21:05non condivido tutto ma buona parte si.Pantani the best ha scritto: ↑sabato 6 gennaio 2024, 18:25Che la sua scalata verso Hautacam sia stata una delle migliori prove di forza in salita del ciclismo moderno solo un pazzo potrebbe disconoscerlo. Poi che sia la prima, la terza, la sesta o la decima poco cambia. L'Armstrong versione Hautacam 2000 appartiene al gotha delle migliori scalate.Covadonga ha scritto: ↑sabato 6 gennaio 2024, 18:01
Assolutamente condivido alcune tue argomentazioni.Cito Hautacam non perchè staccò Pantani ma perchè fù una dimostrazione di forza surreale.Ripeto:Non centra la presenza di Marco.
Gli avversari?....
1)ti confronti con chi cè
2)gli avversari risultavano ancora meno forti di quel che erano davanti alla potenza del Re.
Sui tuoi due punti;
1) Ovvio, però sconfiggere l'Ullrich lontano parente di quello 97, i Beloki, Kloden, Basso, eccetera, non implica che fosse invincibile per chiunque.
2) Condivido in parte, nel senso che chiaramente Armstrong li faceva apparire ancora più deboli, nulla a che vedere con alcuni rivali sconfitti dai nostri nei primi anni 2000(quelli si veramente di basso livello). Però è innegabile che in tutto il suo regno Armstrong in salita non abbia mai dovuto affrontare in salita avversari di un certo livello a parte qualche sprazzo di Pantani nel 2000. Gli unici all'altezza erano passisti/scalatori come lui che per caratteristiche non potevano infastidirlo più di tanto. Durante il suo regno gli scalatori dopo la grande generazione precedente sì erano già praticamente estinti. Gli unici praticamente rimasti erano un Heras diventato poi per 4 anni suo compagno di squadra, un Simoni che i suoi anni migliori preferì concentrarli esclusivamente sul Giro, e un Mayo che sostanzialmente ballò solo una stagione. Già avesse avuto un Contador come rivale il copione sarebbe stato diverso, e questo non significa che il pistolero lo avrebbe sconfitto, ma semplicemente generare più grattacapi e opposizione rendendo il texano meno invincibile di quello che realmente fosse.
Simoni capì subito dopo proclami roboanti (l'ho sentiii in diretta alla conclusione del giro 2003):"ora andiamo al tour e demoliamo Armstrong" che il tour a ritmi folli ti spompava già prima delle montagne.
Io nella mia follia ho fatto anche il raffronto sempre tra quel Pantani 98 sul Galibier con la versione dell'anno successivo messo all'interno della famosa tappa di Sestriere vinta da Armstrong. Ho fatto quel raffronto anche perché le condizioni climatiche erano abbastanza similari. Ebbene dal momento in cui inizia la sequenza dei tornanti e la salita si fa più dura il Pantani del 98 impiegò circa 1'40 in meno rispetto al gruppo Armstrong che nel frattempo andò selezionandosi a soli 6 elementi(Armstrong, Livingston, Zulle, Gotti, Dufaux e non ricordo il sesto) nell'inseguimento al duo Escartin-Virenque in fuga.Road Runner ha scritto: ↑sabato 6 gennaio 2024, 21:53 Un po' di numeri sugli ultimi 5 chilometri del Galibier 1998.
L'attacco è avvenuto esattamente a 4,850 km dal GPM
Marco, dall'attacco alla cima ha impiegato 18'12", salendo a 15,989 chilometri all'ora
Il gruppo maglia gialla ha impiegato 21'01", salendo a 13,846 chilometri all'ora
= 2,142 chilometri all'ora meglio, vogliono dire 34,8 secondi al chilometro!! Per cinque chilometri consecutivi!!
SONO UN BARATRO !!
Detto tutto su qual è il miglior attacco in salita di sempre.
Road Runner ha scritto: ↑domenica 7 gennaio 2024, 12:17 Concordo su quanto hai scritto.
Per me il Galibier '98 è numeri, ma soprattutto emozione.
Tanto più che "eravamo" a 50 chilometri dal traguardo...
In ogni topic può capitare che da argomento x si arrivi a divagare su argomenti consequenziali, quindi non vedo l'anomalia, oppure facciamo solo un sondaggio e stop.GregLemond ha scritto: ↑domenica 7 gennaio 2024, 11:17 Però, scusatemi, mi pare si prenda la tendenza a mescolare le mele con le pere.
Se si vuol chiamare il topic "Qual'è stata la prestazione in montagna che più vi ha impressionato rispetto a quelle di Pantani?" siamo sempre in tempo.
Si parla di "impressione", che è una dimensione soggettiva, però si va poi ad analizzare i numeri.
Si parla di cavalcate su 5 colli, poi si guardano i dati di UNA ascesa.
Pantani ha fatto il Galibier e l' Alpe come un treno, questi sono FATTI.
Ma se i fatti vengono utilizzati per sminuire IMPRESSIONI, l' esercizio ha poco senso.
Questa non è una critica nei confronti di nessuno, ma l' incontrovertibile e l' emotivo stanno poco bene insieme per me.
Invece io invece Le deux alps me l'aspettavo. Gioia immensa ma nessuna sorpresa.nurseryman ha scritto: ↑domenica 7 gennaio 2024, 13:39 E dura mettere in fila le migliori prestazioni
però
1° in assoluto <<sestriere 92 >> incredibile ero a lavoro quando seppi che chiappucci rea in fuga a 150 km dall'arrivo, chiesi permesso per andare a vedere la tappa a casa
2° senza esitazioni << le deux alpes >> impensabile anche per me ulrick aveva già vinto e non credevo ai miei occhi quando vidi marco partire a 50 dall'arrivo
3°marco a << courchevel >> tanto per ribadire al bullo texano :- il più forte in salita sono io
4° froome <<bardonecchia>> una cavalcata annunciata e quindi ancora più incredibile
5° sastre << alpe d'huez>> come vincere il tour all'ultima tappa
6° aru <<la Planche>> ora vi svernicio tutti
7° contador <<verbier >> un'altro sport
Io invece alla vigilia ricordo che provai sensazioni molto contrastanti sulle possibilità della realizzazione dell'impresa. Innanzitutto all'epoca seguendo(sempre con una certa cognizione di causa) il ciclismo da pochi anni non ero a conoscenza delle difficoltà imposte dalla salita del Galibier(a vedere la sola altimetria sembrava e sembra meno selettivo di quello che in realtà è). Attacco sulla salita del Galibier sul quale va detto che se ne iniziò a parlare fin dal post tappa di Plateau de Beille(il primo a ipotizzarlo fu proprio Beppe Conti addirittura durante la telecronaca di quella tappa pirenaica di PdB).bicycleran ha scritto: ↑domenica 7 gennaio 2024, 14:12Invece io invece Le deux alps me l'aspettavo. Gioia immensa ma nessuna sorpresa.nurseryman ha scritto: ↑domenica 7 gennaio 2024, 13:39 E dura mettere in fila le migliori prestazioni
però
1° in assoluto <<sestriere 92 >> incredibile ero a lavoro quando seppi che chiappucci rea in fuga a 150 km dall'arrivo, chiesi permesso per andare a vedere la tappa a casa
2° senza esitazioni << le deux alpes >> impensabile anche per me ulrick aveva già vinto e non credevo ai miei occhi quando vidi marco partire a 50 dall'arrivo
3°marco a << courchevel >> tanto per ribadire al bullo texano :- il più forte in salita sono io
4° froome <<bardonecchia>> una cavalcata annunciata e quindi ancora più incredibile
5° sastre << alpe d'huez>> come vincere il tour all'ultima tappa
6° aru <<la Planche>> ora vi svernicio tutti
7° contador <<verbier >> un'altro sport
Non sapevo che i numeri sul Galibier fossero così devastanti
CourchevelCovadonga ha scritto: ↑sabato 6 gennaio 2024, 17:4538enne dopo quasi 4 anni di inattività....Negli anni del settebbello non c'e mai stata partita se non nel 2003.
E meno male....GregLemond ha scritto: ↑domenica 7 gennaio 2024, 22:367… solo 7…
Dove Greg?