Misteri della tradizione Laura. La cosa assurda è che chi si immola sui rulli (con sudore grondante e rossore ricercato) si gioca alcune cartucce preziose; in pratica sacrifica il preziosissimo glicogeno per salire in pista (o entrare in gara) solo con la muscolatura calda e rodata.
Mi ricordo un tecnico anziano (oggi scomparso) che si incazzava con chi esagerava sui rulli (per scaldarsi!). Agli juniores diceva cose non riportabili qua; insomma gli faceva corsi rapidi di educazione e prestazione sessuale
(diciamo che gli spiegava il senso dei preliminari e l'inutilità dell'attività onanistica
) Efficacissimo!
Va detto però che i rulli, nei grandi eventi sono l'unico strumento possibile; difficile che ti lascino uscire dagli impianti così facilmente (alle Olimpiadi è impossibile per ordine pubblico); insensato però ammazzarsi sui rulli.
Tornando al Pippo, Slegar voleva dire anche altro con quella frase:
Slegar ha scritto:Può darsi che a Pippo non piaccia completare il riscaldamento sui rulli come tutti gli altri 198 concorrenti del giro d'Italia, però oggi è ritornato al pullman della Farnese, dopo aver provato il percorso, poco prima che la squadra andasse alla partenza; ovviamente non indossava ancora il body ed il casco da cronometro ed è arrivato con i secondi contati. Uno potrà fare quello che vuole, però in questo episodio Pozzato per il sottoscritto non si è comportato in modo professionale.
La gara di ieri era una cronosquadre, una crono-squadre e non una crono-staffetta. Si corre in squadra e si deve aver rispetto e feeling coi compagni, non era un esercizio individuale. Fare gruppo è fondamentale (l'esempio stupendo dei sacrifici degli uomini Lampre è fondamentale; un ottimo Damiani).
Se Pippo capisse queste cose ... ma un narciso sboccia sempre isolato ed anche un umile ranuncolo, a volte, gli può passare davanti fra lui ed il sole
Se arriva un Tornado, il narciso si eleva (pensando che il vento sia lì per lui) e decolla, il ranuncolo si piega e cerca di salvarsi.