intanto non dico che il genoa possa dirsi rientrato nel discorso salvezza, ma sicuramente si può ricominciare a pensarci, dopo 5 punti in tre partite, quasi tutte orribili
nicola non sarà un allenatore rivoluzionario (eufemismo) ma ha dato alla squadra il carattere che fino ad oggi mancava, complici anche le scelte di due tecnici incompatibili con il caos totale che vige nella società del peggior presidente italiano.
ma al di là dei meriti del tecnico, quello che mi fa pensare è che siano bastati tre interventi "semplici" per tornare a respirare:
- schierare un portiere (e un signor portiere) al posto del precedente paracarro: con radu in porta i due pareggi erano sconfitte sicure;
- prendere un centrocampista semipensionato (behrami) che resta comunque un giocatore di calcio a differenza del suo predecessore (radovanovic), con la diretta conseguenza che il giocatore di maggior talento (schone) ora ha qualcuno con cui giocare e non un deserto intorno a se';
- buttar dentro un buon mestierante in difesa (masiello o soumaorou, fa lo stesso) così da togliere criscito da posizioni pericolose e confinarlo in fascia dove può fare ciò per cui è stato riacquistato: la bandiera.
spiace che non sia arrivato anche un attaccante, ma spero sempre che favilli sia recuperabile.
certo: sono tutti interventi che si potevano fare anche d'estate, e fa strano che nessuno in società se ne fosse accorto (eufemismo bis).
ma soprattutto è curioso notare come quasi tutti questi problemi fossero imputabili a marchette preziosiane, con il terrificante portiere precedente fosse un'imposizione dell'inter e il suo sostituto è arrivato solo per fare un favore alla juve. idem si può dire per l'attacco: penalizzato dalla marchetta capitale fatta per risolvere i problemi al milan con lapadula, e affossato ulteriormente da un accordo capestro con cui è stato imposto pinamonti, di nuovo dall'inter. A fare la squadra satellite si guadagnano occhi chiusi sui conti societari e qualche favore in campo quando occorre il risultato buono, ma si finisce per vivere sempre con l'acqua alla gola, senza alcuna possibilità di progettare alcunchè.
salvezza o non salvezza, l'unico futuro possibile resta la dipartita di preziosi.