chinaski89 ha scritto: ↑giovedì 6 luglio 2023, 8:25
Krisper ha scritto: ↑giovedì 6 luglio 2023, 8:16
In passato scrissi qui sul forum che i non favoriti (Mas e Carapaz, quest'anno sfortunati, Hindley, o'Connor, Goudou, ecc) dovevano cambiare il loro modo di correre, non nascondersi sempre e finché potevano dietro i due migliori e provare invece ad inventarsi qualcosa.
Con poche o nulle chance di portare la gialla a Parigi, ma con la possibilità di correre in modo non anonimo e con belle prestazioni e soddisfazioni.
Mi è sempre stato risposto che era impossibile e che le mie critiche a corridori come Mas (ovviamente mi riferisco ai vecchi tour) erano eccessive.
Il tanto vituperato Hindley ha dimostrato che in una corsa si può attaccare ed addirittura indossare la maglia gialla.
Poi è chiaro che la perderà a breve, forse già oggi, ma quest'azione sarà ricordata più di un piazzamento nei 10 o 5 a Parigi.
Chi ha ottimi numeri come loro, pur inferiori ai due mostri, deve almeno provarci.
Però non consideri almeno due cose: primo che la fuga che ha centrato Hindley è una delle azioni più impossibili per un uomo di classifica, quello di ieri è stato un mezzo miracolo quasi irripetibile. Secondo che Hindley ha dimostrato una gamba incredibile resistendo al ritorno dello scatenato danese, mica scontato che gli altri che citi avrebbero azioni del genere nelle gambe. Non è Cycling Manager purtroppo, nel 99% dei casi quelli che dal divano vengono giudicati pavidi e poco fantasiosi non hanno banalmente le gambe per provare soluzioni fantasiose senza suicidarsi. E trovarsi nella situazione di Hindley ieri è come vincere alla lotteria: praticamente impossibile. Se tu o io fossimo al posto dei Mas dei Carapaz o dei Landa faremmo ne più ne meno di quello che fanno loro. Non è mica così carino 'provarci' se non hai le gambe per farlo. Poi si potrebbero provarci ad entrare in fuga, ma sono azioni che appunto si risolvono in fatica inutile praticamente sempre, non so ieri come sia accaduto che Hindley si sia trovato lì, ma immagino sia una situazione non certo comune
dati alla mano Mas ha numeri molto simili a Hindley, credo anche superiori.
E' l'azione di ieri a confutare la tua tesi, lì davanti agli occhi, non è stato un mezzo miracolo, ma saper leggere le pieghe della corsa, cogliere l'occasione ed avere il coraggio di farlo, in una parola è ciclismo vero, non Cycling manager.
se non ci provi mai, non ci riesci mai. Ieri Hindley aveva meno gambe di JV, eppure ha guadagnato e vinto una tappa.
Nessun miracolo.
Poi il tour sappiamo già chi lo vince, ma almeno non ci accorgiamo di Hindley solo a fine tappa leggendo la classifica e non vedendolo mai in corsa.
La Bora, già quando vinse il giro, ha dimostrato che sa correre, attaccare quando c'è da attaccare e gestire quando c'è da gestire, e non per lo spettacolo, ma per il risultato parziale, come ieri, o totale come al giro 2022.
La Movistar, secondo me, ha perso almeno un Tour per non aver avuto il coraggio di fare all in.
Queste storielle di cycling manager li leggo dai trenini Sky. In un GT c'è sempre la possibilità di fare male, di sorprendere, poi può non andare bene, il più delle volte non va bene: un ventaglio, un gruppone in fuga, un pavé bagnato, una discesa, un'alleanza con altre squadre... ce ne sono di variabili che si possono sfruttare in una corsa di 3 settimane.
Altrimenti, davvero, si corra solo sui rulli.
La Tribuna del Sarto, luogo esterno alla Plaza de Toros occupato da chi segue la corrida ascoltando le voci del pubblico; un'eco, ago e filo di una narrazione, un “restar qui sullo stradone impolverato” a descrivere il silenzio tra una moto e l’altra