Un circuito senza padroni

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
Cthulhu
Messaggi: 3211
Iscritto il: martedì 11 ottobre 2011, 21:36

Un circuito senza padroni

Messaggio da leggere da Cthulhu »

La new wave del ciclismo genera molti entusiasmi: c'è chi è pronto a giurare che x o y sarà il nuovo Merckx o il nuovo De Vlaeminck , il nuovo Hinault , il nuovo Indurain o chi volete voi. Salvo magari essere immediatamente retrocesso a sopravvalutato appena gli prende un mal di schiena, vedi Bernal.
Del resto come diceva Arbasino." In Italia c’è un momento stregato in cui si passa dalla categoria di bella promessa a quella di solito stronzo. Soltanto a pochi fortunati l’età concede poi di accedere alla dignità di venerato maestro".
A parte le battute, sicuramente ci sono in giro corridori che hanno le potenzialità per rivoluzionare gli albi d'oro, ma que serà, serà
Se guardiamo al presente e ai risultati reali però per ora di dominatori non c'è traccia; sarà che è un periodo di transizione, con una generazione piena di gloria al tramonto e una giovane e rampante che ne sta prendendo il posto, ma non credo ci sia mai stato un periodo nel ciclismo in cui le vittorie e i podi siano stati distribuiti tra così tanti corridori.
Un circuito senza padroni, appunto.
Qualche cifra, relativa agli ultimi tre anni:
i nove GT sono stati vinti da otto corridori diversi, solo Roglic ha bissato la Vuelta . In totale i 27 posti sul podio disponibili dei GT sono andati a 18 corridori diversi, con solo sette atleti che sono arrivati tra i primi tre più di una volta.
le 14 classiche monumento sono state vinte da 13 ciclisti, con il solo Fuglsang a bissare e il solo Roglic che appare in tutte e due le liste.
In pratica gli ultimi 23 trofei più prestigiosi e ambiti del ciclismo sono andati a 20 corridori diversi. Se ci mettiamo pure il Mondiale si arriva a 22 su 26.
Intendiamoci, il ciclismo non è il tennis dove vincono sempre gli stessi, ma nel triennio precedente erano 17 vincitori su 27 corse.

Anche se guardiamo le corse WT in generale le cose non cambiano molto: su 96 corse complessive ( non ho preso in considerazione le tappe dei giri ) ci sono stati 55 vincitori e 120 ( ! ) arrivati a podio. Nel triennio precedente erano 44 i vincitori. In questo triennio solo due corridori - Roglic e Alaphilippe, hanno vinto più di quattro corse, il triennio precedente erano in sei.
Poi a guardare i risultati un " padroncino " ci sarebbe, Roglic, ma insomma...


Avatar utente
Walter_White
Messaggi: 28403
Iscritto il: mercoledì 23 marzo 2016, 18:01

Re: Un circuito senza padroni

Messaggio da leggere da Walter_White »

Penso sia il periodo di transizione che porterà al dominio o quasi dei top 6 (Pogacar, Roglic che per me ha ancora diversi anni nelle gambe, Bernal, WVA, MVDP e Ala) nei prossimi anni

Hirschi ha molte possibilità di fare parte della festa


FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
Luca90
Messaggi: 14472
Iscritto il: venerdì 31 luglio 2015, 22:21

Re: Un circuito senza padroni

Messaggio da leggere da Luca90 »

Walter_White ha scritto: domenica 8 novembre 2020, 23:37 Penso sia il periodo di transizione che porterà al dominio o quasi dei top 6 (Pogacar, Roglic che per me ha ancora diversi anni nelle gambe, Bernal, WVA, MVDP e Ala) nei prossimi anni

Hirschi ha molte possibilità di fare parte della festa
remco no?


2015:TreValliVaresine
2016:Giro (primi5), Tour t11-14, ParigiTours
2017:Kuurne, TroBroLeon
2018:Tour of Guangxi
2019:Dwars,Tour t18, Vuelta t8, 'Emilia
2020:CoppiBartali, BinckBanktour, Giro t1, Vuelta t 1-2
2021:Larciano, Dwars, Turchia, Tour t16, Primus Classic
2022:La marseillaise, Vuelta t3-10, Japan Cup
2023 :FrecciaVallone, Giro t20, Vuelta(primi5)
2024: MuscatClassic
cassius
Messaggi: 2828
Iscritto il: giovedì 19 luglio 2012, 23:01

Re: Un circuito senza padroni

Messaggio da leggere da cassius »

Cthulhu ha scritto: domenica 8 novembre 2020, 23:20 La new wave del ciclismo genera molti entusiasmi: c'è chi è pronto a giurare che x o y sarà il nuovo Merckx o il nuovo De Vlaeminck , il nuovo Hinault , il nuovo Indurain o chi volete voi. Salvo magari essere immediatamente retrocesso a sopravvalutato appena gli prende un mal di schiena, vedi Bernal.
Del resto come diceva Arbasino." In Italia c’è un momento stregato in cui si passa dalla categoria di bella promessa a quella di solito stronzo. Soltanto a pochi fortunati l’età concede poi di accedere alla dignità di venerato maestro".
La citazione di Arbasino la faccio sempre :cincin: :cincin:
Nibali, Froome, Valverde e Van Avermaet sono i venerati maestri?


herbie
Messaggi: 8496
Iscritto il: sabato 26 febbraio 2011, 17:19

Re: Un circuito senza padroni

Messaggio da leggere da herbie »

Cthulhu ha scritto: domenica 8 novembre 2020, 23:20 La new wave del ciclismo genera molti entusiasmi: c'è chi è pronto a giurare che x o y sarà il nuovo Merckx o il nuovo De Vlaeminck , il nuovo Hinault , il nuovo Indurain o chi volete voi. Salvo magari essere immediatamente retrocesso a sopravvalutato appena gli prende un mal di schiena, vedi Bernal.
Del resto come diceva Arbasino." In Italia c’è un momento stregato in cui si passa dalla categoria di bella promessa a quella di solito stronzo. Soltanto a pochi fortunati l’età concede poi di accedere alla dignità di venerato maestro".
A parte le battute, sicuramente ci sono in giro corridori che hanno le potenzialità per rivoluzionare gli albi d'oro, ma que serà, serà
Se guardiamo al presente e ai risultati reali però per ora di dominatori non c'è traccia; sarà che è un periodo di transizione, con una generazione piena di gloria al tramonto e una giovane e rampante che ne sta prendendo il posto, ma non credo ci sia mai stato un periodo nel ciclismo in cui le vittorie e i podi siano stati distribuiti tra così tanti corridori.
Un circuito senza padroni, appunto.
Qualche cifra, relativa agli ultimi tre anni:
i nove GT sono stati vinti da otto corridori diversi, solo Roglic ha bissato la Vuelta . In totale i 27 posti sul podio disponibili dei GT sono andati a 18 corridori diversi, con solo sette atleti che sono arrivati tra i primi tre più di una volta.
le 14 classiche monumento sono state vinte da 13 ciclisti, con il solo Fuglsang a bissare e il solo Roglic che appare in tutte e due le liste.
In pratica gli ultimi 23 trofei più prestigiosi e ambiti del ciclismo sono andati a 20 corridori diversi. Se ci mettiamo pure il Mondiale si arriva a 22 su 26.
Intendiamoci, il ciclismo non è il tennis dove vincono sempre gli stessi, ma nel triennio precedente erano 17 vincitori su 27 corse.

Anche se guardiamo le corse WT in generale le cose non cambiano molto: su 96 corse complessive ( non ho preso in considerazione le tappe dei giri ) ci sono stati 55 vincitori e 120 ( ! ) arrivati a podio. Nel triennio precedente erano 44 i vincitori. In questo triennio solo due corridori - Roglic e Alaphilippe, hanno vinto più di quattro corse, il triennio precedente erano in sei.
Poi a guardare i risultati un " padroncino " ci sarebbe, Roglic, ma insomma...
mirabile sintesi, coglie in pieno ciò che sta avvenendo.
Roglic però non ha molto tempo davanti, ha fatto stagioni troppo lunghe.
Oggi stiamo in una particolare attesa, quella di un corridore che con i pari età ha dominato in lungo e in largo, ed ha rischiato di interrompere la carriera all'improvviso.


Bike65
Messaggi: 2408
Iscritto il: martedì 24 maggio 2016, 19:13

Re: Un circuito senza padroni

Messaggio da leggere da Bike65 »

Al netto del Covid il prossimo anno avremo le idee molto più chiare.
Bernal se si riprende
I sopracitati se cresceranno ulteriormente
Attualmente direi che Ala Carapaz e Roglic siano le certezze dell’età di mezzo, ci metto anche Van H secondo me è già un campione consolidato al pari di Ala.
Una cosa è certa: i corridori a fine carriera lo saranno sempre di più.


Avatar utente
Walter_White
Messaggi: 28403
Iscritto il: mercoledì 23 marzo 2016, 18:01

Re: Un circuito senza padroni

Messaggio da leggere da Walter_White »

Luca90 ha scritto: domenica 8 novembre 2020, 23:46
Walter_White ha scritto: domenica 8 novembre 2020, 23:37 Penso sia il periodo di transizione che porterà al dominio o quasi dei top 6 (Pogacar, Roglic che per me ha ancora diversi anni nelle gambe, Bernal, WVA, MVDP e Ala) nei prossimi anni

Hirschi ha molte possibilità di fare parte della festa
remco no?
:hammer: :hammer: :hammer: :hammer:

Questo fa capire l'abbondanza di fenomeni attualmente


FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
Salvatore77
Messaggi: 6687
Iscritto il: domenica 9 gennaio 2011, 19:14

Re: Un circuito senza padroni

Messaggio da leggere da Salvatore77 »

Questa accentuata variabile nei podi dei GT se viene letta parallelamente al fatto che parte di questi erano in maglia bianca, si capisce che il ricambio si sta verificando proprio ora, con uno scalino abbastanza netto.
Nelle gare di un giorno invece questo fenomeno mi sembra più graduale.


1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
Passista Scalatore
Messaggi: 579
Iscritto il: domenica 10 marzo 2013, 17:14
Località: Catanzaro Lido

Re: Un circuito senza padroni

Messaggio da leggere da Passista Scalatore »

La generazione over 30 è a mio parere pensionata, da Dumoulin a salire per intenderci. Anche uno Yates seppur under 30 esce ridimensionato da questa stagione.
Il potenziale dominatore è Pogacar.
I corridori più affidabili per un Gt in questo momento sono Roglic e Carapaz, loro un podio è qualche tappa puoi star sicuro che lo portano a casa.
La continuità di rendimento di Rogla è clamorosa. Penso che si è troppo duri nei giudizi sullo sloveno.
Dietro di loro è un “casino”.
Perché la ineos si trova in casa 3 giovani vincitori di Gt o potenziali tali ma che non sanno garanzie al 100%: Bernal, Tao e Sivakov.
ci sono scalatori molto interessanti ma fermi a crono: Hindley, Kuss; qualche giovane “vecchio” che non sembra avere molto margine come Mas e qualche nome a sorpresa viene fuori sempre (vedi Carthy).


Avatar utente
chinaski89
Messaggi: 8307
Iscritto il: sabato 13 giugno 2015, 16:51

Re: Un circuito senza padroni

Messaggio da leggere da chinaski89 »

Dumoulin da vedere che fa l'anno prossimo, non lo darei per spacciato.

Sagan non è morto anche se tutto pensano che sia andato.. meglio così

Lo stesso Nibali non è la controfigura vista al Giro però nel suo caso l'età è quella che è, ma credo darà qualche colpo di coda prima di appendere la bici al chiodo

Questa stagione è stata molto particolare, sono emersi tanti giovani e molti di loro si confermeranno ad altissimi livelli, alcuni no o finiranno per essere un po' ridimensionati. Di certo i "vecchi" sono stati chiaramente svantaggiati dalla situazione particolare.

Vedremo, la palla di vetro non ce l'ha nessuno

Per le classiche tra i due fenomeni del ciclocross e Ala (+ Sagan) ci aspetta spettacolo a non finire. Ala soprattutto sono molto curioso di rivederlo sulle pietre.

Nei GT manca un dominatore, Rogla ci si avvicina molto quanto a continuità di rendimento, vedremo che succede il prossimo anno.

In generale i giudizi che diamo sono sempre troppo influenzati dalle corse più recenti e le patenti di "arrivato" bisognerebbe dispensarle con molta più parsimonia a mio parere


Il Complottista
Messaggi: 1153
Iscritto il: domenica 16 luglio 2017, 23:40

Re: Un circuito senza padroni

Messaggio da leggere da Il Complottista »

Cthulhu ha scritto: domenica 8 novembre 2020, 23:20 La new wave del ciclismo genera molti entusiasmi: c'è chi è pronto a giurare che x o y sarà il nuovo Merckx o il nuovo De Vlaeminck , il nuovo Hinault , il nuovo Indurain o chi volete voi. Salvo magari essere immediatamente retrocesso a sopravvalutato appena gli prende un mal di schiena, vedi Bernal.
Sul forum Bernal Overrated lo consideriamo in due : Beppesaronni e il sottoscritto .
Due utenti su una trentina -quarantina che scrivono fissi o quasi non mi sembrano un grosso campione statistico .
E i commenti fatti erano anche prima del Tour 2020 da parte del buon beppe ( che è arrivato prima di me qua ) .
Io contesto Bernal miglior scalatore e la sua etichetta di futuro dominatore e spiego il perché .
Non ho detto che è scarso ma semplicemente che :
- Fisicamente ha avuto diversi infortuni tra noie fisiche e botte prese a una età giovanissima ed è preoccupante per lui .
- In salita non è superiore al miglior Quintana ( dunque forte ) e che in certe tappe di montagna può beccare paga tranquillamente ( pure nel Tour vinto successe ma si fa finta di dimenticarlo )
- Che la sua vittoria del Tour passa alla storia come dominante quando la differenza vera la ha fatta in una tappa e per due settimane non aveva brillato faticando a staccare Pinot , Thomas , Kru e Buchmann , perdendo secondi da loro in alcune tappe di montagna .


Avatar utente
GregLemond
Messaggi: 3245
Iscritto il: sabato 6 settembre 2014, 20:00

Re: Un circuito senza padroni

Messaggio da leggere da GregLemond »

La stagione "unica nel suo genere" ha portato gli uomini da GT a competere anche nelle classiche ed al mondiale (vedi Roglic, Pogacar e compagnia...)
Ma credo che la tendenza rimarrà...

Io credo che gli Sloveni, Bernal, Remco riescano a portarsi a casa sia GT che classiche, classiche che con WVA, Hirschi, VDP (Ma insisto con Moscon, Ganna - magari - Mohoric) e i piu esperti Sagan e Ala hanno interpreti di grandissima qualità.

Ci sono tanti corridori nel limbo (Mas, uno Zubeldia e nulla di piu per me...) altri che si confermeranno (Tao, Carapaz...) e altri giovani (Pidcock, Simmons...)
Un ottimo scenario insomma...


Stylus
Messaggi: 2216
Iscritto il: giovedì 28 aprile 2011, 12:03

Re: Un circuito senza padroni

Messaggio da leggere da Stylus »

Qualunque giudizio su una stagione sballottata, strapazzata, viziata dalla questione covid va preso con le pinze, specie in uno sport dove la programmazione, i picchi di forma, e la letteratura a riguardo fa tutta la differenza del mondo ed invece ci si è trovati a correre corse in periodi dell'anno inediti, stagioni diverse, con poche corse di preparazione e le più strampalate della stagione. E una cosa che continuo a segnalare, è quell'asterisco che va su tutti i risultati sportivi di questa stagione, ma per alcuni inficia al massimo sul, 5, 10%, per me invece almeno al 50, perché per certi corridori è molto importante l'abitudine e la programmazione e le loro prestazioni ne sono state totalmente stravolte.

Quindi, tutti bravi i vincitori ma aspetto la prossima stagione per dare dei giudizi sul loro valore, anche sommari.

Per quanto le patenti di "arrivato" bisogna darle con più parsimonia, anche le patenti di fenomeno (che leggo spesso affibbiare alla prima vittoria di una corsa decente a qualunque under 23) bisognerebbe darle con più parsimonia.

Sul fatto che sia senza padroni fin'ora il ciclismo, ci sta, arriviamo da un decennio in cui abbiamo avuto 2-3 fenomeni per le corse a tappe e altrettanti per le classiche, quando c'è un cambio generazionale può succedere, è successo nel tennis, è successo nel ciclismo tra il 1996 e il 1998 e tra il 2006 e il 2008.

Bisogna intendersi sul significato di dominatore però, perché per me un dominatore è colui che vince praticamente sempre nella sua specialità, e nella storia del ciclismo gli esempi si sprecano: tra Indurain, Hinault,Armstrong e Froome nei GT oppure Valverde per le classiche oppure ancora Cancellara o Tony Martin o Petacchi e Cavendish per le volate, abbiamo molti esempi di domini nel ciclismo, mentre oggi, vedo tanti ciclisti di buon livello coetani oltre che dei percorsi che non incoraggiano i domini nei GT.

Quindi, Pogacar, Bernal (e magari Evenepoel), sono già tre galli e quindi già un dominio è da escludersi.
Van Aert e Van der Poel per le classiche del Nord possono spartirsi le classiche del nord, se ci aggiungiamo Hirschi e Alaphilippe i galli diventano quattro, ed anche in questo caso non posso definire dominio se le classiche se le spartiscono in quattro.
Per le volate la situazione è ancora più incerta visto che sembriamo lontani non solo dai tempi di un Petacchi, ma pure di un Kittel, e c'è molto equilibrio.
Sulle cronometro, è l'unico campo in cui mi auguro ci sia un dominatore e mi auguro prenda il nome di Ganna :D

Pian piano che la vecchia generazione perderà smalto credo ci ritroveremo con più o meno sempre gli stessi 7-8 nomi a giocarsi podi e vittorie di classiche e GT, esattamente come per ogni epoca, per il dominio invece serve un insieme di fattori che non dipendono solo dalla qualità del ciclista in se ma anche dal contesto: è chiaro che per pedigree i corridori Ineos si prestino maggiormente ad avere questa possibilità.
Ultima modifica di Stylus il lunedì 9 novembre 2020, 10:11, modificato 4 volte in totale.


Skyscrapers
Messaggi: 248
Iscritto il: martedì 20 agosto 2019, 19:40

Re: Un circuito senza padroni

Messaggio da leggere da Skyscrapers »

Si può dire che Roglic abbia rotto l'incantesimo del corridore che vince un GT senza più ripetersi.


Bomby
Messaggi: 3500
Iscritto il: martedì 17 giugno 2014, 20:23

Re: Un circuito senza padroni

Messaggio da leggere da Bomby »

Condivido buona parte dell'opinione di Stylus. La stagione è stata troppo strana e concentrata per poter dire alcunché: basta aver gestito male il lockdown (e già per quella ragione le condizioni di partenza non erano uguali per tutti) per essersi giocati la stagione intera, quando in una situazione normale si potrebbe rimediare nella seconda metà. Sostanzialmente chi ha vinto lo ha fatto sfruttando un unico picco di forma, per quanto esteso. La stagione comunque era concentrata in 3 mesi e 1 settimana: in condizioni normali da inizio marzo si sarebbe arrivato allo Svizzera o al Delfinato. Se cominciamo a contare da metà febbraio, si arriva a malapena a finire il Giro. Insomma, dopo 3 mesi e 1 settimana in una stagione normale mancherebbe buona parte della torta delle corse che contano: Tour, Vuelta, mondiale, classiche di fine stagione, una tonnellata di roba. In quel caso, se uno non va al Giro o alle classiche può rimediare alla Vuelta, tentare al tour, puntare al mondiale o alle classiche autunnali; ed è un bel rimediare. Quest'anno no. Se hai cannato la preparazione (e non era difficile), stagione andata. Spagnoli e italiani che in primavera non potevano allenarsi su strada quest'anno non hanno brillato in genere (con le dovute eccezioni), i giovani che sono più elastici fisicamente e mentalmente, meno abitudinari, hanno fatto meglio dei vecchi. La ineos ha cannato completamente la preparazione, con evidenti ritardi, e ci ha messo del suo rimescolando le selezioni per i gt in corsa: paradossalmente erano più in forma al giro che al tour. Non va dimenticato poi che certi grandi vecchi subivano i postumi di gravi incidenti o sono stati sfigati: Froome, Dumoulin, Thomas.

Insomma, da questa stagione non prenderei lo spunto per trarre giudizi definitivi: sono trend, ma che devono essere confermati.


Etna
Messaggi: 97
Iscritto il: lunedì 22 aprile 2019, 12:01

Re: Un circuito senza padroni

Messaggio da leggere da Etna »

L'unico che vedo veramente come padrone è Van Aert. Forte in volata, forte in salita forte in discesa, forte a cronometro, non commette errori tattici, non va mai ma proprio mai in crisi. Nelle rare occasioni in cui perde, arriva comunque secondo. L'unico difetto è che secondo me si sottovaluta parecchio, perché potrebbe vincere anche Liegi e Lombardia se si decidesse a correrle.

Per il resto vedo tanti, tantissimi campioni (più della generazione precedente) ma nessun padrone. C'è chi commette spesso errori tattici, c'è chi ha delle giornate no, per altri è semplicemente troppo presto.


Avatar utente
chinaski89
Messaggi: 8307
Iscritto il: sabato 13 giugno 2015, 16:51

Re: Un circuito senza padroni

Messaggio da leggere da chinaski89 »

Bomby ha scritto: lunedì 9 novembre 2020, 10:03 Condivido buona parte dell'opinione di Stylus. La stagione è stata troppo strana e concentrata per poter dire alcunché: basta aver gestito male il lockdown (e già per quella ragione le condizioni di partenza non erano uguali per tutti) per essersi giocati la stagione intera, quando in una situazione normale si potrebbe rimediare nella seconda metà. Sostanzialmente chi ha vinto lo ha fatto sfruttando un unico picco di forma, per quanto esteso. La stagione comunque era concentrata in 3 mesi e 1 settimana: in condizioni normali da inizio marzo si sarebbe arrivato allo Svizzera o al Delfinato. Se cominciamo a contare da metà febbraio, si arriva a malapena a finire il Giro. Insomma, dopo 3 mesi e 1 settimana in una stagione normale mancherebbe buona parte della torta delle corse che contano: Tour, Vuelta, mondiale, classiche di fine stagione, una tonnellata di roba. In quel caso, se uno non va al Giro o alle classiche può rimediare alla Vuelta, tentare al tour, puntare al mondiale o alle classiche autunnali; ed è un bel rimediare. Quest'anno no. Se hai cannato la preparazione (e non era difficile), stagione andata. Spagnoli e italiani che in primavera non potevano allenarsi su strada quest'anno non hanno brillato in genere (con le dovute eccezioni), i giovani che sono più elastici fisicamente e mentalmente, meno abitudinari, hanno fatto meglio dei vecchi. La ineos ha cannato completamente la preparazione, con evidenti ritardi, e ci ha messo del suo rimescolando le selezioni per i gt in corsa: paradossalmente erano più in forma al giro che al tour. Non va dimenticato poi che certi grandi vecchi subivano i postumi di gravi incidenti o sono stati sfigati: Froome, Dumoulin, Thomas.

Insomma, da questa stagione non prenderei lo spunto per trarre giudizi definitivi: sono trend, ma che devono essere confermati.
Anche io concordo. Lo stesso Van Aert (fortissimo ed anche per me sarà protagonista assoluto anche nei prossimi anni) è passato da essere considerato uno destinato a prendere bastonate su bastonate da VDP ad una specie di divinità quasi invincibile. Lui per dire è molto forte, ma non è così superiore rispetto a tutti come è sembrato quest'anno. Poi magari mi smentisce, ma io sono piuttosto convinto che sia così. Sagan dato per morto da molti è uno che durante il lockdown è stato completamente fermo o quasi, VDP mi pare abbia avuto il covid e si sia fatto una quarantena nel momento sbagliato.. queste cose non possono non aver influito e nel caso di Peter tra Tour e Giro si è vista una differenza enorme, segno che ha ricominciato con gambe nulle o quasi. Idem VDP nelle ultime corse rispetto alle prime.

Su Van Aert poi credo abbia influito anche la preparazione dei Jumbo, palesemente più azzeccata rispetto a quella di altre squadre


Avatar utente
il_panta
Messaggi: 9208
Iscritto il: lunedì 21 maggio 2012, 13:39

Re: Un circuito senza padroni

Messaggio da leggere da il_panta »

Padroni si può essere in tanti, anche se ci si dividono le vittorie (penso a Federer, Nadal e Djokovic). La mia sensazione è che manchino i padroni di GT al momento, quello che alla partenza sai che sarà l'uomo da battere. Negli ultimi anni sono stati Contador e Froome, in misura minore Nibali. Ora ce ne sono tanti forti ma in attesa di conferma. Io credo che Bernal, Roglic e Pogacar non avranno mai questo ruolo. Pogacar ha vinto il Tour con un gran numero ma per 19 giorni non è stato assolutamente dominante rispetto a tanti altri corridori, come anche Bernal lo scorso anno. Roglic invece è quello costantemente ad alti o altissimi livelli, ma anche lui non è un dominatore nei GT e per caratteristiche non lo sarà mai.
Nelle corse di un giorno invece credo che Alaphilippe, Van Aert e Van Der Poel abbiano le carte in regola per separare nettamente se stessi dagli altri in futuro. Alaphilippe si sa quando scatta, ma è spesso impossibile stargli dietro, ed è a mio avviso il più dominante dei tempi recenti. Van Aert e Van Der Poel hanno le carte in regola per ripetere la rivalità tra Cancellara e Boonen, che erano molto superiori agli avversari e quando erano in forma davano la sensazione che gli altri potessero vincere solo quando i due si controllavano. Siamo comunque nel campo delle ipotesi, per ora.
In attesa di Evenepoel, e di rivedere Sagan nelle grandi corse del nord.


2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
herbie
Messaggi: 8496
Iscritto il: sabato 26 febbraio 2011, 17:19

Re: Un circuito senza padroni

Messaggio da leggere da herbie »

Bomby ha scritto: lunedì 9 novembre 2020, 10:03 Condivido buona parte dell'opinione di Stylus. La stagione è stata troppo strana e concentrata per poter dire alcunché: basta aver gestito male il lockdown (e già per quella ragione le condizioni di partenza non erano uguali per tutti) per essersi giocati la stagione intera, quando in una situazione normale si potrebbe rimediare nella seconda metà. [...] . Spagnoli e italiani che in primavera non potevano allenarsi su strada quest'anno non hanno brillato in genere (con le dovute eccezioni), i giovani che sono più elastici fisicamente e mentalmente, meno abitudinari, hanno fatto meglio dei vecchi.
Insomma, da questa stagione non prenderei lo spunto per trarre giudizi definitivi: sono trend, ma che devono essere confermati.
tieni presente però, e lo dico a malincuore, che a differenza degli spagnoli, gli italiani migliori attualmente si dividono tra Lugano e Montecarlo.
Per quanto riguarda quelli che stanno a Lugano, hanno sempre potuto circolare, da soli, e allenarsi quindi in condizioni quasi ideali, esattamente come in Belgio.
E non c'è bisogno di dire, tra parentesi, che questa era la soluzione più logica in caso di "clausura", che non ha contribuito in minima parte ad incrementare il contagio.
Da quanto mi dicono, a Montecarlo la situazione era più complessa per i ciclisti normali, ma per i professionisti chiudevano un occhio, almeno in teoria.


pietro
Messaggi: 24532
Iscritto il: mercoledì 18 marzo 2020, 19:32

Re: Un circuito senza padroni

Messaggio da leggere da pietro »

MVDP non ha avuto il Covid ma ha cannato la preparazione allenandosi troppo a fondo nel periodo senza gare.

Io penso che vi siano 6 grandi nuovi campioni che caratterizzeranno il prossimo decennio (WVA, MVDP, Remco, Pogacar, Bernal e Hirschi) sia nelle classiche che nei grandi giri. A questi 6 nomi vanno aggiunti sicuramente quelli di Roglic, Alaphilippe, Sagan e Carapaz e forse quello di Dumoulin.
Dopodiché vi sono anche altri giovani rampanti che devono ancora dimostrare tutto.

Credo che i due sloveni, Bernal e Remco si giocheranno sia i grandi giri, sia le classiche vallonate e il Lombardia.
Allo stesso modo Ala, WVA, MVDP e Hirschi saranno protagonisti sia sulle pietre che a Liegi, Lombardia, Amstel, Sanremo, Strade Bianche e tutto il resto.
Oltre a vincere tappe nei vari GT.

I due crossisti sembrano quelli che domineranno con più margine, perché appaiono davvero superiori agli altri, almeno nel loro campo


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
Tour de France 2021, 11^ tappa
Salvatore77
Messaggi: 6687
Iscritto il: domenica 9 gennaio 2011, 19:14

Re: Un circuito senza padroni

Messaggio da leggere da Salvatore77 »

Non voglio fare la parte di quello contro corrente ma quello che mi ha impressionato di più quest'anno è stato Hirschi.
In poco tempo fra i professionisti e già si è fatto trovare pronto, ha raccolto risultati da subito e ha solo 22 anni, 3 meno di Van der poel e 4 meno di Van aert che nonostante la classe indiscussa e alcuni lampi, hanno impiegato un po' di più a sfondare. I risultati di Van Aert e Van der poel sono grandiosi e li aspettavamo con ansia.
Naturalmente la necessaria conversione dal cross ha rallentato il percorso di maturazione. Stiamo parlando di corridori molto forti tutti e tre.
Però ho la sensazione che Hirschi ha potenzialità per fare risultato pieno ovunque, nelle gare di un giorno.
Inoltre è intelligente.


1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
Avatar utente
chinaski89
Messaggi: 8307
Iscritto il: sabato 13 giugno 2015, 16:51

Re: Un circuito senza padroni

Messaggio da leggere da chinaski89 »

herbie ha scritto: lunedì 9 novembre 2020, 11:48
Bomby ha scritto: lunedì 9 novembre 2020, 10:03 Condivido buona parte dell'opinione di Stylus. La stagione è stata troppo strana e concentrata per poter dire alcunché: basta aver gestito male il lockdown (e già per quella ragione le condizioni di partenza non erano uguali per tutti) per essersi giocati la stagione intera, quando in una situazione normale si potrebbe rimediare nella seconda metà. [...] . Spagnoli e italiani che in primavera non potevano allenarsi su strada quest'anno non hanno brillato in genere (con le dovute eccezioni), i giovani che sono più elastici fisicamente e mentalmente, meno abitudinari, hanno fatto meglio dei vecchi.
Insomma, da questa stagione non prenderei lo spunto per trarre giudizi definitivi: sono trend, ma che devono essere confermati.
tieni presente però, e lo dico a malincuore, che a differenza degli spagnoli, gli italiani migliori attualmente si dividono tra Lugano e Montecarlo.
Per quanto riguarda quelli che stanno a Lugano, hanno sempre potuto circolare, da soli, e allenarsi quindi in condizioni quasi ideali, esattamente come in Belgio.
E non c'è bisogno di dire, tra parentesi, che questa era la soluzione più logica in caso di "clausura", che non ha contribuito in minima parte ad incrementare il contagio.
Da quanto mi dicono, a Montecarlo la situazione era più complessa per i ciclisti normali, ma per i professionisti chiudevano un occhio, almeno in teoria.
Sagan a Montecarlo era in lockdown questo lo so per certo perchè l'ha detto lui in varie interviste in cui diceva che odia i rulli e non ha praticamente fatto niente salvo vedere il figlio per tutto il periodo.

Su VDP scusate devo aver fatto confusione

Comunque era per dire che la preparazione è stata molto particolare rispetto al solito ed aspetto di vedere una stagione più normale. Non volevo certo sminuire Wout, il discorso fatto per lui può valere anche per Hirschi. A maggior ragione anzi visto che il belga è un po' che lo si vede tra i primi


pietro
Messaggi: 24532
Iscritto il: mercoledì 18 marzo 2020, 19:32

Re: Un circuito senza padroni

Messaggio da leggere da pietro »

Salvatore77 ha scritto: lunedì 9 novembre 2020, 13:06 Non voglio fare la parte di quello contro corrente ma quello che mi ha impressionato di più quest'anno è stato Hirschi.
In poco tempo fra i professionisti e già si è fatto trovare pronto, ha raccolto risultati da subito e ha solo 22 anni, 3 meno di Van der poel e 4 meno di Van aert che nonostante la classe indiscussa e alcuni lampi, hanno impiegato un po' di più a sfondare. I risultati di Van Aert e Van der poel sono grandiosi e li aspettavamo con ansia.
Naturalmente la necessaria conversione dal cross ha rallentato il percorso di maturazione. Stiamo parlando di corridori molto forti tutti e tre.
Però ho la sensazione che Hirschi ha potenzialità per fare risultato pieno ovunque, nelle gare di un giorno.
Inoltre è intelligente.
A 21 anni quei due avevano già un Mondiale a testa.
Hirschi potrà essere avvantaggiato nelle gare pallonate mentre loro in quelle sul pavé, però sono d'accordo, lo svizzero è un vero campione


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
Tour de France 2021, 11^ tappa
Demiurgo
Messaggi: 19
Iscritto il: mercoledì 6 settembre 2017, 18:11

Re: Un circuito senza padroni

Messaggio da leggere da Demiurgo »

Si parla di illazioni e di opinioni personali, quindi sparo la mia.

1) Bernal: ha vinto un Tour ed ha dimostrato che, quando è al top, può essere davanti anche in classiche come il Lombardia. Detto ciò, come scritto anche da altri utenti, ha vinto il suo Tour dimostrando di essere superiore agli avversari (Thomas, Krui, Pinot) soltanto sull'Iseran. Troppo poco per considerarlo un dominatore e prevederne un plurivincitore di GT e Classiche, considerando che a Crono perde abbastanza dagli sloveni e potenzialmente molto di più da Remco.
P.S. E' colombiano e non vorrei si ripetesse la parabola di Nairo...

2) Roglic: Il più continuo in questa pazza annata caratterizzata dall'incertezza pandemica. Lo sloveno però, a differenza di altri suoi colleghi, va forte sempre ed interrottamente da due stagioni e, al netto dell'impresa del connazionale Pogacar, avrebbe fatto anche accoppiata Tour-Vuelta, riuscita soltanto ad Hinault, Anquetil e Froome. Primosz sarà sicuro protagonista da qui alle prossime 2-3 stagioni, ma credo sia destinato, nonostante la corazzata di cui dispone, a vincere sempre meno.

3) Pogacar: Un vero cagnaccio. Combatte come un leone ed è capace di resistere anche in giornate in cui è inferiore all'avversario (Roglic, sbagliando o meno a tenerlo a meno di un minuto di distacco, volente o nolente, non è riuscito, nonostante la superiorità palesata, ad aprire un distacco più ampio). Roglic potrebbe aver sottovalutato le capacità del connazionale che, oggettivamente, ha tirato fuori una prestazione da fuoriclasse, un'azione paragonabile forse soltanto a quella di Nibali alla Milano-Sanremo e a quella di Froome sullo Jafferau al Giro. Basta una Crono assurda, per inserirlo nel novero dei grandissimi e dei possibili dominatori? Vedremo la prossima stagione cosa ci dirà.

4) VDP - Van Aert: Entrambi grandissimi e loro si, potenziali dominatori. Hanno il motore per poter disintegrare la concorrenza (Ala, Trentin, Fulgslang, TVA, Sagan). Vedremo se riusciranno a corrergli contro, come fatto per anni con Sagan, al fine di limitarli. Limitare due locomotive però non sarà impresa facile.

5) Remco: A mio personale parere, l'unico che ha dimostrato di poter essere realmente dominante, in ogni ambito di gara, è Evenepoel. Quest'anno, prima della rovinosa caduta al Lombardia (Che sia la discesa il suo tallone d'Achille?), ha stravinto tutte le gare alle quali era iscritto ai nastri di partenza. Ha schiantato Fulgslang e Yates al Polonia; Landa alla Vuelta a Burgos; ha battuto Ganna di 32 secondi a cronometro (seppur più congeniale ad un passista-scalatore come lui). Credo dunque che tutti i discorsi su possibili dominatori o plurivincitori di Gt e Classiche non possano non considerare la momentanea assenza di Remco. Evenepoel, al netto di possibili ripercussioni fisiche post caduta, a mio avviso, ha il motore, la forza e la classe per poter vincere tutto e poter veramente segnare un'epoca.


cassius
Messaggi: 2828
Iscritto il: giovedì 19 luglio 2012, 23:01

Re: Un circuito senza padroni

Messaggio da leggere da cassius »

herbie ha scritto: lunedì 9 novembre 2020, 11:48 tieni presente però, e lo dico a malincuore, che a differenza degli spagnoli, gli italiani migliori attualmente si dividono tra Lugano e Montecarlo.
Per quanto riguarda quelli che stanno a Lugano, hanno sempre potuto circolare, da soli, e allenarsi quindi in condizioni quasi ideali, esattamente come in Belgio.
E non c'è bisogno di dire, tra parentesi, che questa era la soluzione più logica in caso di "clausura", che non ha contribuito in minima parte ad incrementare il contagio.
Da quanto mi dicono, a Montecarlo la situazione era più complessa per i ciclisti normali, ma per i professionisti chiudevano un occhio, almeno in teoria.
Convido che chi era a Lugano ha potuto pedalare su strada. La cosa difficile è stata preparare una stagione facendo lavori strani in mesi strani, e sapendo a giugno che (se) si sarebbe ripartiti.
Quando qualcuno scrive che si sarebbe potuto gareggiare anche a luglio e così non rischiare di far saltare mezza stagione causa lockdown, teoricamente è vero ma...nel ciclismo la forma ci va un po' a costruirla! Qualsiasi corsa fatta a luglio sarebbe stata probante come il Tour San Louis.

Condivido che, per professionisti e atleti di livello nazionale, si sarebbe potuta lasciare libertà di allenamento.
Per gli altri, no, per due ordini di ragioni:
- se Nibali (o un triatleta della Polizia) cade e si rompe una clavicola in allenamento, impegna un ospedale durante un'emergenza e rischia di prendersi il virus...è un infortunio sul lavoro, diciamo. Se me la rompo io, in quel momento sono un pirla che doveva restare a casa;
- noi ciclisti facciamo uno sport non di contatto e spesso pure solitario, fattore di rischio sotto lo zero. Ma lo sport non si ferma a noi e in quei mesi, con ben altri organi riproduttivi maschili per la testa, hanno fatto bene a fare così.

A Montecarlo dubito che ci si potesse allenare liberamente, il Principato ha una superficie di 1.8 kmq cioè quella di 3-4 outlet un po' grandi, fuori valgono le regole della Francia.
Ciccone ha fatto rulli, comunque. E che rulli...roba da fuori di testa!
https://www.bicitv.it/2020/04/20/la-sfi ... -leverest/

Comunque, lockdown più o meno forte, il problema è stato dover passare 2 mesi almeno senza sapere bene come e per cosa allenarsi, e poi avere una stagione stranissima e super compressa. I corridori hanno fatto 40 o più giorni di corsa in due mesi e mezzo.
Da giovani si è più in grado di raggiungere il top con preparazioni raffazzonate, lo raccontava Marangoni a GCN Italia che il Sagan 21enne dopo un inverno con allenamenti ridicoli gli bastava una corsetta di 5 giorni e costruiva una condizione pazzesca.


nikybo85
Messaggi: 5407
Iscritto il: mercoledì 23 agosto 2017, 0:06

Re: Un circuito senza padroni

Messaggio da leggere da nikybo85 »

Stylus ha scritto: lunedì 9 novembre 2020, 9:31 Qualunque giudizio su una stagione sballottata, strapazzata, viziata dalla questione covid va preso con le pinze, specie in uno sport dove la programmazione, i picchi di forma, e la letteratura a riguardo fa tutta la differenza del mondo ed invece ci si è trovati a correre corse in periodi dell'anno inediti, stagioni diverse, con poche corse di preparazione e le più strampalate della stagione. E una cosa che continuo a segnalare, è quell'asterisco che va su tutti i risultati sportivi di questa stagione, ma per alcuni inficia al massimo sul, 5, 10%, per me invece almeno al 50, perché per certi corridori è molto importante l'abitudine e la programmazione e le loro prestazioni ne sono state totalmente stravolte.

Quindi, tutti bravi i vincitori ma aspetto la prossima stagione per dare dei giudizi sul loro valore, anche sommari.

Per quanto le patenti di "arrivato" bisogna darle con più parsimonia, anche le patenti di fenomeno (che leggo spesso affibbiare alla prima vittoria di una corsa decente a qualunque under 23) bisognerebbe darle con più parsimonia.

Sul fatto che sia senza padroni fin'ora il ciclismo, ci sta, arriviamo da un decennio in cui abbiamo avuto 2-3 fenomeni per le corse a tappe e altrettanti per le classiche, quando c'è un cambio generazionale può succedere, è successo nel tennis, è successo nel ciclismo tra il 1996 e il 1998 e tra il 2006 e il 2008.

Bisogna intendersi sul significato di dominatore però, perché per me un dominatore è colui che vince praticamente sempre nella sua specialità, e nella storia del ciclismo gli esempi si sprecano: tra Indurain, Hinault,Armstrong e Froome nei GT oppure Valverde per le classiche oppure ancora Cancellara o Tony Martin o Petacchi e Cavendish per le volate, abbiamo molti esempi di domini nel ciclismo, mentre oggi, vedo tanti ciclisti di buon livello coetani oltre che dei percorsi che non incoraggiano i domini nei GT.

Quindi, Pogacar, Bernal (e magari Evenepoel), sono già tre galli e quindi già un dominio è da escludersi.
Van Aert e Van der Poel per le classiche del Nord possono spartirsi le classiche del nord, se ci aggiungiamo Hirschi e Alaphilippe i galli diventano quattro, ed anche in questo caso non posso definire dominio se le classiche se le spartiscono in quattro.
Per le volate la situazione è ancora più incerta visto che sembriamo lontani non solo dai tempi di un Petacchi, ma pure di un Kittel, e c'è molto equilibrio.
Sulle cronometro, è l'unico campo in cui mi auguro ci sia un dominatore e mi auguro prenda il nome di Ganna :D

Pian piano che la vecchia generazione perderà smalto credo ci ritroveremo con più o meno sempre gli stessi 7-8 nomi a giocarsi podi e vittorie di classiche e GT, esattamente come per ogni epoca, per il dominio invece serve un insieme di fattori che non dipendono solo dalla qualità del ciclista in se ma anche dal contesto: è chiaro che per pedigree i corridori Ineos si prestino maggiormente ad avere questa possibilità.
Il dominio di Valverde nelle classiche durava 4 giorni all'anno, dalla Freccia alla Liegi, e neanche tutti gli anni. Piuttosto è stato l'unico che per anni ha saputo vincere praticamente per tutta la stagione, ma molte erano tappe e generali di piccole corse a tappe.


nikybo85
Messaggi: 5407
Iscritto il: mercoledì 23 agosto 2017, 0:06

Re: Un circuito senza padroni

Messaggio da leggere da nikybo85 »

Viene escluso da troppe top6 - top7 - avengers - trinità e lo chiamavano ancora Trinità, Alaphilippe....al momento è l'unico fra questi con un iride (su strada) in tasca, ha vinto più di tutti gli altri nominati, e non fosse per la fissazione di dover vincere per forza 2/3 tappe ad ogni Tour e una mezza pensata di far classifica, forse avrebbe vinto anche di più. Certo, è più "anziano" rispetto agli altri ma mica poi così tanto.


sagittario1962
Messaggi: 550
Iscritto il: domenica 2 agosto 2020, 13:11

Re: Un circuito senza padroni

Messaggio da leggere da sagittario1962 »

cassius ha scritto: lunedì 9 novembre 2020, 13:57
herbie ha scritto: lunedì 9 novembre 2020, 11:48 tieni presente però, e lo dico a malincuore, che a differenza degli spagnoli, gli italiani migliori attualmente si dividono tra Lugano e Montecarlo.
Per quanto riguarda quelli che stanno a Lugano, hanno sempre potuto circolare, da soli, e allenarsi quindi in condizioni quasi ideali, esattamente come in Belgio.
E non c'è bisogno di dire, tra parentesi, che questa era la soluzione più logica in caso di "clausura", che non ha contribuito in minima parte ad incrementare il contagio.
Da quanto mi dicono, a Montecarlo la situazione era più complessa per i ciclisti normali, ma per i professionisti chiudevano un occhio, almeno in teoria.
Convido che chi era a Lugano ha potuto pedalare su strada. La cosa difficile è stata preparare una stagione facendo lavori strani in mesi strani, e sapendo a giugno che (se) si sarebbe ripartiti.
Quando qualcuno scrive che si sarebbe potuto gareggiare anche a luglio e così non rischiare di far saltare mezza stagione causa lockdown, teoricamente è vero ma...nel ciclismo la forma ci va un po' a costruirla! Qualsiasi corsa fatta a luglio sarebbe stata probante come il Tour San Louis.

Condivido che, per professionisti e atleti di livello nazionale, si sarebbe potuta lasciare libertà di allenamento.
Per gli altri, no, per due ordini di ragioni:
- se Nibali (o un triatleta della Polizia) cade e si rompe una clavicola in allenamento, impegna un ospedale durante un'emergenza e rischia di prendersi il virus...è un infortunio sul lavoro, diciamo. Se me la rompo io, in quel momento sono un pirla che doveva restare a casa;
- noi ciclisti facciamo uno sport non di contatto e spesso pure solitario, fattore di rischio sotto lo zero. Ma lo sport non si ferma a noi e in quei mesi, con ben altri organi riproduttivi maschili per la testa, hanno fatto bene a fare così.

A Montecarlo dubito che ci si potesse allenare liberamente, il Principato ha una superficie di 1.8 kmq cioè quella di 3-4 outlet un po' grandi, fuori valgono le regole della Francia.
Ciccone ha fatto rulli, comunque. E che rulli...roba da fuori di testa!
https://www.bicitv.it/2020/04/20/la-sfi ... -leverest/

Comunque, lockdown più o meno forte, il problema è stato dover passare 2 mesi almeno senza sapere bene come e per cosa allenarsi, e poi avere una stagione stranissima e super compressa. I corridori hanno fatto 40 o più giorni di corsa in due mesi e mezzo.
Da giovani si è più in grado di raggiungere il top con preparazioni raffazzonate, lo raccontava Marangoni a GCN Italia che il Sagan 21enne dopo un inverno con allenamenti ridicoli gli bastava una corsetta di 5 giorni e costruiva una condizione pazzesca.
a montecarlo non si potevano allenare, vigvano le stesse regole rigide della francia dal 17 marzo al 4 maggio ..... lo diceva anche sagan che avev imparato a vivere diversamente, andando a fare la spesa, e accompagnare il figlio dalla ex moglie........ e me lo diceva anche il receptionist dell'albergo dove alloggiavo a luglio........


corsu anima e core corsu, anima e core corsu, corsu sempre di più
herbie
Messaggi: 8496
Iscritto il: sabato 26 febbraio 2011, 17:19

Re: Un circuito senza padroni

Messaggio da leggere da herbie »

sagittario1962 ha scritto: lunedì 9 novembre 2020, 14:55
a montecarlo non si potevano allenare, vigvano le stesse regole rigide della francia dal 17 marzo al 4 maggio ..... lo diceva anche sagan che avev imparato a vivere diversamente, andando a fare la spesa, e accompagnare il figlio dalla ex moglie........ e me lo diceva anche il receptionist dell'albergo dove alloggiavo a luglio........
ok allora ho avuto notizie di seconda mano (guarda caso pure la mia "fonte" ha parlato con il receptionist di un grosso hotel di Montecarlo, fratello di uno degli pseudonimi di Strava più popolari laggiù) poco affidabili. Mi si diceva che almeno per un periodo abbastanza lungo i prof hanno potuto girare praticamente senza problemi nell'interno (ovviamente è Francia, e in primavera sono strade dove si trova pochissima gente, e temperature già quasi ottimali), chiaramente senza caricare nulla da nessuna parte. In Costa Azzurra la situazione non era così critica come lo è diventata durante l'estate....


Avatar utente
galliano
Messaggi: 20216
Iscritto il: giovedì 14 aprile 2011, 12:53
Località: TN

Re: Un circuito senza padroni

Messaggio da leggere da galliano »

Gilbert ha preso la multa a Montecarlo perché faceva un breve circuito cittadino, e ha pure fatto ammenda, quindi non si poteva uscire.


Avatar utente
galliano
Messaggi: 20216
Iscritto il: giovedì 14 aprile 2011, 12:53
Località: TN

Re: Un circuito senza padroni

Messaggio da leggere da galliano »

nikybo85 ha scritto: lunedì 9 novembre 2020, 14:22 Viene escluso da troppe top6 - top7 - avengers - trinità e lo chiamavano ancora Trinità, Alaphilippe....al momento è l'unico fra questi con un iride (su strada) in tasca, ha vinto più di tutti gli altri nominati, e non fosse per la fissazione di dover vincere per forza 2/3 tappe ad ogni Tour e una mezza pensata di far classifica, forse avrebbe vinto anche di più. Certo, è più "anziano" rispetto agli altri ma mica poi così tanto.
Io ho grande considerazione per WVA, se potessi esprimere un desiderio vorrei essere un ciclista con le sue caratteristiche, ma devo ammettere che Alaphilippe mi ha sorpreso, sia alla Freccia del Brabante che alla Ronde, non pensavo potesse essere a quel livello sui muri. Ala e WVA credo siano i due che possono vincere tutte e 5 le grandi classiche, anche se il mio sogno è che ci riesca Philippe prima di smettere, ma con questa concorrenza ci vuole un miracolo.

Hirschi possiamo proprio escludere che non sia anche uomo da GT? Non credo lo sia ma qualche riserva mi rimane.


nikybo85
Messaggi: 5407
Iscritto il: mercoledì 23 agosto 2017, 0:06

Re: Un circuito senza padroni

Messaggio da leggere da nikybo85 »

galliano ha scritto: lunedì 9 novembre 2020, 22:58
nikybo85 ha scritto: lunedì 9 novembre 2020, 14:22 Viene escluso da troppe top6 - top7 - avengers - trinità e lo chiamavano ancora Trinità, Alaphilippe....al momento è l'unico fra questi con un iride (su strada) in tasca, ha vinto più di tutti gli altri nominati, e non fosse per la fissazione di dover vincere per forza 2/3 tappe ad ogni Tour e una mezza pensata di far classifica, forse avrebbe vinto anche di più. Certo, è più "anziano" rispetto agli altri ma mica poi così tanto.
Io ho grande considerazione per WVA, se potessi esprimere un desiderio vorrei essere un ciclista con le sue caratteristiche, ma devo ammettere che Alaphilippe mi ha sorpreso, sia alla Freccia del Brabante che alla Ronde, non pensavo potesse essere a quel livello sui muri. Ala e WVA credo siano i due che possono vincere tutte e 5 le grandi classiche, anche se il mio sogno è che ci riesca Philippe prima di smettere, ma con questa concorrenza ci vuole un miracolo.

Hirschi possiamo proprio escludere che non sia anche uomo da GT? Non credo lo sia ma qualche riserva mi rimane.
Mi trovi abbastanza d'accordo. Meno difficile il Lombardia di Van Aert di una Roubaix di Ala, che forse sarebbe proprio un miracolo, così come quello che servirebbe a Gilbert (peccato per gli anni BMC :muro: )
Però anche se Ala non dovesse mai riuscire nella Roubaix con un miracolo, non lo vedo, a fine carriera, inferiore come palmares ai sopracitati.

Ancora d'accordo con te su Hirschi...se si parla di Ganna per le corse a tappe perché non se ne dovrebbe parlare per lui?! Sarebbe uno "snaturamento" già minore.


Luca90
Messaggi: 14472
Iscritto il: venerdì 31 luglio 2015, 22:21

Re: Un circuito senza padroni

Messaggio da leggere da Luca90 »

nikybo85 ha scritto: martedì 10 novembre 2020, 0:10
galliano ha scritto: lunedì 9 novembre 2020, 22:58
nikybo85 ha scritto: lunedì 9 novembre 2020, 14:22 Viene escluso da troppe top6 - top7 - avengers - trinità e lo chiamavano ancora Trinità, Alaphilippe....al momento è l'unico fra questi con un iride (su strada) in tasca, ha vinto più di tutti gli altri nominati, e non fosse per la fissazione di dover vincere per forza 2/3 tappe ad ogni Tour e una mezza pensata di far classifica, forse avrebbe vinto anche di più. Certo, è più "anziano" rispetto agli altri ma mica poi così tanto.
Io ho grande considerazione per WVA, se potessi esprimere un desiderio vorrei essere un ciclista con le sue caratteristiche, ma devo ammettere che Alaphilippe mi ha sorpreso, sia alla Freccia del Brabante che alla Ronde, non pensavo potesse essere a quel livello sui muri. Ala e WVA credo siano i due che possono vincere tutte e 5 le grandi classiche, anche se il mio sogno è che ci riesca Philippe prima di smettere, ma con questa concorrenza ci vuole un miracolo.

Hirschi possiamo proprio escludere che non sia anche uomo da GT? Non credo lo sia ma qualche riserva mi rimane.
Mi trovi abbastanza d'accordo. Meno difficile il Lombardia di Van Aert di una Roubaix di Ala, che forse sarebbe proprio un miracolo, così come quello che servirebbe a Gilbert (peccato per gli anni BMC :muro: )
Però anche se Ala non dovesse mai riuscire nella Roubaix con un miracolo, non lo vedo, a fine carriera, inferiore come palmares ai sopracitati.

Ancora d'accordo con te su Hirschi...se si parla di Ganna per le corse a tappe perché non se ne dovrebbe parlare per lui?! Sarebbe uno "snaturamento" già minore.
a hirschi manca il recupero e senza quello non potrai mai fare classifica in un GT


2015:TreValliVaresine
2016:Giro (primi5), Tour t11-14, ParigiTours
2017:Kuurne, TroBroLeon
2018:Tour of Guangxi
2019:Dwars,Tour t18, Vuelta t8, 'Emilia
2020:CoppiBartali, BinckBanktour, Giro t1, Vuelta t 1-2
2021:Larciano, Dwars, Turchia, Tour t16, Primus Classic
2022:La marseillaise, Vuelta t3-10, Japan Cup
2023 :FrecciaVallone, Giro t20, Vuelta(primi5)
2024: MuscatClassic
nikybo85
Messaggi: 5407
Iscritto il: mercoledì 23 agosto 2017, 0:06

Re: Un circuito senza padroni

Messaggio da leggere da nikybo85 »

Luca90 ha scritto: martedì 10 novembre 2020, 0:13
nikybo85 ha scritto: martedì 10 novembre 2020, 0:10
galliano ha scritto: lunedì 9 novembre 2020, 22:58
Io ho grande considerazione per WVA, se potessi esprimere un desiderio vorrei essere un ciclista con le sue caratteristiche, ma devo ammettere che Alaphilippe mi ha sorpreso, sia alla Freccia del Brabante che alla Ronde, non pensavo potesse essere a quel livello sui muri. Ala e WVA credo siano i due che possono vincere tutte e 5 le grandi classiche, anche se il mio sogno è che ci riesca Philippe prima di smettere, ma con questa concorrenza ci vuole un miracolo.

Hirschi possiamo proprio escludere che non sia anche uomo da GT? Non credo lo sia ma qualche riserva mi rimane.
Mi trovi abbastanza d'accordo. Meno difficile il Lombardia di Van Aert di una Roubaix di Ala, che forse sarebbe proprio un miracolo, così come quello che servirebbe a Gilbert (peccato per gli anni BMC :muro: )
Però anche se Ala non dovesse mai riuscire nella Roubaix con un miracolo, non lo vedo, a fine carriera, inferiore come palmares ai sopracitati.

Ancora d'accordo con te su Hirschi...se si parla di Ganna per le corse a tappe perché non se ne dovrebbe parlare per lui?! Sarebbe uno "snaturamento" già minore.
a hirschi manca il recupero e senza quello non potrai mai fare classifica in un GT
Non possiamo ancora saperlo secondo me, seppur probabile. Quest'anno si è gestito molto bene tra giorni da leone e giorni di risposo attivo. Magari potrebbe anche riuscire a gestire una maggiore costanza preparandosi bene.
Io comunque preferirei averlo sempre così piuttosto che "violentarsi" per seguire i trenini del ciclismo odierno per fare un 5° posto al Tour.
Per cui spero abbia ragione tu :cincin:


Luca90
Messaggi: 14472
Iscritto il: venerdì 31 luglio 2015, 22:21

Re: Un circuito senza padroni

Messaggio da leggere da Luca90 »

nikybo85 ha scritto: martedì 10 novembre 2020, 0:18
Luca90 ha scritto: martedì 10 novembre 2020, 0:13
nikybo85 ha scritto: martedì 10 novembre 2020, 0:10

Mi trovi abbastanza d'accordo. Meno difficile il Lombardia di Van Aert di una Roubaix di Ala, che forse sarebbe proprio un miracolo, così come quello che servirebbe a Gilbert (peccato per gli anni BMC :muro: )
Però anche se Ala non dovesse mai riuscire nella Roubaix con un miracolo, non lo vedo, a fine carriera, inferiore come palmares ai sopracitati.

Ancora d'accordo con te su Hirschi...se si parla di Ganna per le corse a tappe perché non se ne dovrebbe parlare per lui?! Sarebbe uno "snaturamento" già minore.
a hirschi manca il recupero e senza quello non potrai mai fare classifica in un GT
Non possiamo ancora saperlo secondo me, seppur probabile. Quest'anno si è gestito molto bene tra giorni da leone e giorni di risposo attivo. Magari potrebbe anche riuscire a gestire una maggiore costanza preparandosi bene.
Io comunque preferirei averlo sempre così piuttosto che "violentarsi" per seguire i trenini del ciclismo odierno per fare un 5° posto al Tour.
Per cui spero abbia ragione tu :cincin:
no ma mi pare di averlo letto o sentito dire da lui da qualche parte... non ci metto la mano sul fuoco perchè potrei confondermi con qualcun altro...


2015:TreValliVaresine
2016:Giro (primi5), Tour t11-14, ParigiTours
2017:Kuurne, TroBroLeon
2018:Tour of Guangxi
2019:Dwars,Tour t18, Vuelta t8, 'Emilia
2020:CoppiBartali, BinckBanktour, Giro t1, Vuelta t 1-2
2021:Larciano, Dwars, Turchia, Tour t16, Primus Classic
2022:La marseillaise, Vuelta t3-10, Japan Cup
2023 :FrecciaVallone, Giro t20, Vuelta(primi5)
2024: MuscatClassic
nikybo85
Messaggi: 5407
Iscritto il: mercoledì 23 agosto 2017, 0:06

Re: Un circuito senza padroni

Messaggio da leggere da nikybo85 »

Luca90 ha scritto: martedì 10 novembre 2020, 0:20
nikybo85 ha scritto: martedì 10 novembre 2020, 0:18
Luca90 ha scritto: martedì 10 novembre 2020, 0:13

a hirschi manca il recupero e senza quello non potrai mai fare classifica in un GT
Non possiamo ancora saperlo secondo me, seppur probabile. Quest'anno si è gestito molto bene tra giorni da leone e giorni di risposo attivo. Magari potrebbe anche riuscire a gestire una maggiore costanza preparandosi bene.
Io comunque preferirei averlo sempre così piuttosto che "violentarsi" per seguire i trenini del ciclismo odierno per fare un 5° posto al Tour.
Per cui spero abbia ragione tu :cincin:
no ma mi pare di averlo letto o sentito dire da lui da qualche parte... non ci metto la mano sul fuoco perchè potrei confondermi con qualcun altro...
Ora che mi ci fai pensare suona come familiare anche a me questa cosa, detta da lui.. :uhm:
Vedremo, molto dipenderà anche dalle squadre in cui si troverà, se resta in Sunweb penso avrà la libertà di fare ciò che vuole.


Avatar utente
il_panta
Messaggi: 9208
Iscritto il: lunedì 21 maggio 2012, 13:39

Re: Un circuito senza padroni

Messaggio da leggere da il_panta »

Confermo che è lo stesso Hirschi a ritenere di non avere le doti di recupero necessarie. Dopo una tappa a tutta dice di aver bisogno di un giorno tranquillo.


2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
Cthulhu
Messaggi: 3211
Iscritto il: martedì 11 ottobre 2011, 21:36

Re: Un circuito senza padroni

Messaggio da leggere da Cthulhu »

il_panta ha scritto: martedì 10 novembre 2020, 9:51 Confermo che è lo stesso Hirschi a ritenere di non avere le doti di recupero necessarie. Dopo una tappa a tutta dice di aver bisogno di un giorno tranquillo.
In effetti il giorno dopo la tappa vinta al Tour è arrivato a più di mezz'ora.
Ha anche 22 anni, però.


pietro
Messaggi: 24532
Iscritto il: mercoledì 18 marzo 2020, 19:32

Re: Un circuito senza padroni

Messaggio da leggere da pietro »

Cthulhu ha scritto: martedì 10 novembre 2020, 16:37
il_panta ha scritto: martedì 10 novembre 2020, 9:51 Confermo che è lo stesso Hirschi a ritenere di non avere le doti di recupero necessarie. Dopo una tappa a tutta dice di aver bisogno di un giorno tranquillo.
In effetti il giorno dopo la tappa vinta al Tour è arrivato a più di mezz'ora.
Ha anche 22 anni, però.
Però sembra proprio mancargli la predisposizione.
Altri corridori giovani sono non costanti nell'arco delle tre settimane, però possono lavorarci su, non quanto sia possibile fare ciò con lo svizzero


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
Tour de France 2021, 11^ tappa
Cthulhu
Messaggi: 3211
Iscritto il: martedì 11 ottobre 2011, 21:36

Re: Un circuito senza padroni

Messaggio da leggere da Cthulhu »

pietro ha scritto: martedì 10 novembre 2020, 16:58
Cthulhu ha scritto: martedì 10 novembre 2020, 16:37
il_panta ha scritto: martedì 10 novembre 2020, 9:51 Confermo che è lo stesso Hirschi a ritenere di non avere le doti di recupero necessarie. Dopo una tappa a tutta dice di aver bisogno di un giorno tranquillo.
In effetti il giorno dopo la tappa vinta al Tour è arrivato a più di mezz'ora.
Ha anche 22 anni, però.
Però sembra proprio mancargli la predisposizione.
Altri corridori giovani sono non costanti nell'arco delle tre settimane, però possono lavorarci su, non quanto sia possibile fare ciò con lo svizzero
Credo che queste cose siano più mentali che fisiche in senso stretto.
Il fondo ce l'hanno quasi tutti a quei livelli ma bisogna stare sul pezzo ininterrottamente per tre settimane, non tutti hanno la testa per farlo.Se, ad esempio,io fossi un ciclista professionista un GT non lo vincerei mai :D
Viste le dichiarazioni che fa, ci sta che Hirschi non abbia l'attitudine.


Rispondi