Come ha scritto Davide, parteciperà al Coppi&Bartali, quindi niente Catalogna.Slegar ha scritto:E' evidente il veto di RCS sport a Rebellin, come è evidente che la squadra polacca partecipa alle prove RCS per la sponsorizzazione Sprandi; se quel giorno a pechino forava all'ultimo km era meglio. Fotunatamente gareggia per una squadra estera e si potrà rifare con il Catalogna e l'Amstel.
Davide Rebellin
Re: Davide Rebellin
Re: Davide Rebellin
Gran bella prestazione alla Coppi e Bartali: una vittoria di tappa e un terzo posto nella tappa regina, quinto nella classifica generale.
La gamba gira bene, sciolta e in crescita con focus Amstel.
Prossima gara: Classica del Limburgo (4/04).
La gamba gira bene, sciolta e in crescita con focus Amstel.
Prossima gara: Classica del Limburgo (4/04).
Re: Davide Rebellin
peccato abbia sofferto il freddo l'altro giorno, altrimenti rischiava veramente di giocarsi la classifica, in salita solo Meintjes gli è stato superiore...panta2 ha scritto:Gran bella prestazione alla Coppi e Bartali: una vittoria di tappa e un terzo posto nella tappa regina, quinto nella classifica generale.
La gamba gira bene, sciolta e in crescita con focus Amstel.
Prossima gara: Classica del Limburgo (4/04).
Certo è che si è vista la pochezza della CCC, quando c'è qualche salita scompaiono tutti, a parte lui.
Fanta cicloweb 2015:
Tour 2015 - 19a tappa - SJ M.nne - Toussuire (24 Luglio)
utenti ignorati:
Scostante_Girardengo
Tour 2015 - 19a tappa - SJ M.nne - Toussuire (24 Luglio)
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Scostante_Girardengo
Re: Davide Rebellin
Tutto verissimo. Però la squadra è robusta su percorsi vallonati: Schumacher, Samoilau, Paterski, Szmyd e Bole sono ottimi elementi a cui il fondo non manca.l'Orso ha scritto:peccato abbia sofferto il freddo l'altro giorno, altrimenti rischiava veramente di giocarsi la classifica, in salita solo Meintjes gli è stato superiore...panta2 ha scritto:Gran bella prestazione alla Coppi e Bartali: una vittoria di tappa e un terzo posto nella tappa regina, quinto nella classifica generale.
La gamba gira bene, sciolta e in crescita con focus Amstel.
Prossima gara: Classica del Limburgo (4/04).
Certo è che si è vista la pochezza della CCC, quando c'è qualche salita scompaiono tutti, a parte lui.
Re: Davide Rebellin
Parecchi dei migliori erano in Catalogna (dove Paterski ha vinto una tappa e fatto un altro podio) per una squadra del genere fare doppia attivita` e` dura e alla Coppi e Bartali hanno portato per lo piu` passisti per fare una buona cronosquadre.panta2 ha scritto:Tutto verissimo. Però la squadra è robusta su percorsi vallonati: Schumacher, Samoilau, Paterski, Szmyd e Bole sono ottimi elementi a cui il fondo non manca.l'Orso ha scritto:peccato abbia sofferto il freddo l'altro giorno, altrimenti rischiava veramente di giocarsi la classifica, in salita solo Meintjes gli è stato superiore...panta2 ha scritto:Gran bella prestazione alla Coppi e Bartali: una vittoria di tappa e un terzo posto nella tappa regina, quinto nella classifica generale.
La gamba gira bene, sciolta e in crescita con focus Amstel.
Prossima gara: Classica del Limburgo (4/04).
Certo è che si è vista la pochezza della CCC, quando c'è qualche salita scompaiono tutti, a parte lui.
Re: Davide Rebellin
Da 'Avvenire':
(...)
Oggi il principe degli irriducibili è Davide Rebellin. A 44 anni pedala ancora con l’entusiasmo di quando era adolescente. La scorsa settimana ha indossato la maglia di leader alla “Coppi e Bartali” e 5 mesi fa ha battuto tutti al Giro dell’Emilia. È ancora in sella anche il suo coetaneo Chris Horner, vincitore due anni fa della Vuelta. Non c’è più, invece, il tedesco Jens Voigt: lo scorso autunno, a 43 anni, ha salutato il gruppo dopo aver stabilito il nuovo primato dell’ora. Fra i corridori affiliati al club degli anta c’è anche Matteo Tosatto, uno dei più affidabili gregari in circolazione.
Ma quali sono le motivazioni che spingono a mettersi ancora il numero sulla schiena oltre i quarant’anni? «Si corre perché c’è ancora la passione. Se poi arrivano anche i risultati ti invogli di più e pensi che è un peccato smettere quando stai bene fisicamente e non ti pesa fare la vita da atleta», rivela Rebellin che è diventato un ciclista professionista nell’estate del 1992 e non si è ancora stancato: «Se mi sentissi logorato avrei già smesso.
Se uno si gestisce bene riesce a sopportare allenamenti intensi e gare impegnative. Ma tutto dipende dalla determinazione. Per me correre e allenarmi non è mai stato e non è ancora un peso». A 40 anni, però, il fisico non è più lo stesso e nemmeno la forza per spingere sui pedali. «Non è tanto la forza che viene a mancare quanto l’esplosività – confessa –. Mentre la resistenza rimane e ce n’è a volontà. Per questo soffro di più le gare brevi e mi trovo meglio in quelle lunghe».
Vedere corridori “attempati” primeggiare lascia perplessi e viene da chiedersi se è merito loro o demerito dei giovani avversari. «Credo sia più merito nostro – afferma deciso il 44enne corridore veronese –. Con la determinazione si possono raggiungere certi risultati. L’età porta anche fattori positivi, come l’esperienza. E non hai più nemmeno bisogno di un allenatore: sai quando devi allenarti o riposare, e alle gare ci arrivi al meglio».
Quando un atleta supera una certa età è inevitabile pensare che i rivali più giovani dovevano ancora nascere quando lui era già un professionista. «Fa un certo effetto – confessa –. Ma credo sia un buon esempio: dimostrare che si può fare attività ad alto livello anche a una certa età. Perché tutto dipende dalla volontà. Per quanto mi riguarda, poi, il fatto che lotto ancora con questi ragazzini significa che il mio fisico è integro.
È una grande soddisfazione, come quando mi manifestano la loro ammirazione e vogliono farsi fotografare insieme». La stima dei colleghi nei suoi confronti è rimasta immutata anche dopo la dolorosa vicenda della positività ai Giochi di Pechino. Diverso l’atteggiamento di un’altra parte dell’ambiente che tende ad emarginarlo: «Non so perché. Tutti sono stati riabilitati, da Basso a Scarponi fino a Valverde e Contador. So solo che avrei il diritto di fare tutte le gare, come gli altri, invece, qualche volta mi viene precluso», commenta amareggiato Rebellin. Ma, forse, anche questa ostilità alimenta l’ostinazione di voler continuare a mordere il manubrio. A dispetto dell’età.
(...)
Oggi il principe degli irriducibili è Davide Rebellin. A 44 anni pedala ancora con l’entusiasmo di quando era adolescente. La scorsa settimana ha indossato la maglia di leader alla “Coppi e Bartali” e 5 mesi fa ha battuto tutti al Giro dell’Emilia. È ancora in sella anche il suo coetaneo Chris Horner, vincitore due anni fa della Vuelta. Non c’è più, invece, il tedesco Jens Voigt: lo scorso autunno, a 43 anni, ha salutato il gruppo dopo aver stabilito il nuovo primato dell’ora. Fra i corridori affiliati al club degli anta c’è anche Matteo Tosatto, uno dei più affidabili gregari in circolazione.
Ma quali sono le motivazioni che spingono a mettersi ancora il numero sulla schiena oltre i quarant’anni? «Si corre perché c’è ancora la passione. Se poi arrivano anche i risultati ti invogli di più e pensi che è un peccato smettere quando stai bene fisicamente e non ti pesa fare la vita da atleta», rivela Rebellin che è diventato un ciclista professionista nell’estate del 1992 e non si è ancora stancato: «Se mi sentissi logorato avrei già smesso.
Se uno si gestisce bene riesce a sopportare allenamenti intensi e gare impegnative. Ma tutto dipende dalla determinazione. Per me correre e allenarmi non è mai stato e non è ancora un peso». A 40 anni, però, il fisico non è più lo stesso e nemmeno la forza per spingere sui pedali. «Non è tanto la forza che viene a mancare quanto l’esplosività – confessa –. Mentre la resistenza rimane e ce n’è a volontà. Per questo soffro di più le gare brevi e mi trovo meglio in quelle lunghe».
Vedere corridori “attempati” primeggiare lascia perplessi e viene da chiedersi se è merito loro o demerito dei giovani avversari. «Credo sia più merito nostro – afferma deciso il 44enne corridore veronese –. Con la determinazione si possono raggiungere certi risultati. L’età porta anche fattori positivi, come l’esperienza. E non hai più nemmeno bisogno di un allenatore: sai quando devi allenarti o riposare, e alle gare ci arrivi al meglio».
Quando un atleta supera una certa età è inevitabile pensare che i rivali più giovani dovevano ancora nascere quando lui era già un professionista. «Fa un certo effetto – confessa –. Ma credo sia un buon esempio: dimostrare che si può fare attività ad alto livello anche a una certa età. Perché tutto dipende dalla volontà. Per quanto mi riguarda, poi, il fatto che lotto ancora con questi ragazzini significa che il mio fisico è integro.
È una grande soddisfazione, come quando mi manifestano la loro ammirazione e vogliono farsi fotografare insieme». La stima dei colleghi nei suoi confronti è rimasta immutata anche dopo la dolorosa vicenda della positività ai Giochi di Pechino. Diverso l’atteggiamento di un’altra parte dell’ambiente che tende ad emarginarlo: «Non so perché. Tutti sono stati riabilitati, da Basso a Scarponi fino a Valverde e Contador. So solo che avrei il diritto di fare tutte le gare, come gli altri, invece, qualche volta mi viene precluso», commenta amareggiato Rebellin. Ma, forse, anche questa ostilità alimenta l’ostinazione di voler continuare a mordere il manubrio. A dispetto dell’età.
Re: Davide Rebellin
Be non sa perché..
In tutta la storia delle Olimpiadi , a quanti atleti italiani è stata tolta una medaglia per doping ?
Parlo di tutte le Olimpiadi , estive e invernali
Uno solo.. lui
Sicuramente è un grande appassionato della bici pero' aveva giocato col fuoco gia' prima delle Olimpiadi.. gli era andata bene..
ha continuato ed è stato beccato
In tutta la storia delle Olimpiadi , a quanti atleti italiani è stata tolta una medaglia per doping ?
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Re: Davide Rebellin
Quoto tutto.Winter ha scritto:Be non sa perché..
In tutta la storia delle Olimpiadi , a quanti atleti italiani è stata tolta una medaglia per doping ?
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Uno solo.. lui
Sicuramente è un grande appassionato della bici pero' aveva giocato col fuoco gia' prima delle Olimpiadi.. gli era andata bene..
ha continuato ed è stato beccato
Una positività alle Olimpiadi nelle quali hai vinto una medaglia (revocata) è più grave di una qualsiasi altra positività possibile. 1 non vale sempre 1. 1 acquista valore in relazione al contesto.
Premesso che probabilmente l'accanimento nei suoi confronti è esagerato, però il farlo passare per il martire di turno è secondo me ridicolo.
Re: Davide Rebellin
Non sono d'accordo e non capisco la disparità di trattamento...cosa cambia tra una positivitá all'olimpiade (tra l'altro molto dubbia,ma non voglio riaprire il discorso) e una al giro d'Italia (vedi Simoni o garzelli o di Luca) o al tour de france (vedi vinokurov o contador)?Winter ha scritto:Be non sa perché..
In tutta la storia delle Olimpiadi , a quanti atleti italiani è stata tolta una medaglia per doping ?
Parlo di tutte le Olimpiadi , estive e invernali
Uno solo.. lui
anzi,a dirla tutta le olimpiadi nel ciclismo valgono molto meno rispetto alle gare sopra citate,quindi se proprio si deve fare una "gradazione" delle positivitá direi che quelle sono più gravi.
Se poi vogliamo fare un discorso serio,diciamo che è stato l'unico italiano a restituire una medaglia perché per molti anni non ci sono stati controlli affidabili...altrimenti mi sa che diverse tra le medaglie di sciatori di fondo,atleti e ciclisti degli anni '80, '90 e 2000 sarebbero state restituite da un pezzo...o sbaglio?
Re: Davide Rebellin
1. Questo lo dici tu, ma sicuramente da Atene in poi mi sembra che siano gli stessi ciclisti a dimostrare il contrario.schwoch83 ha scritto:anzi,a dirla tutta le olimpiadi nel ciclismo valgono molto meno rispetto alle gare sopra citate,quindi se proprio si deve fare una "gradazione" delle positivitá direi che quelle sono più gravi.
2. Sicuramente le Olimpiadi sono la manifestazione più importante per UCI e FCI (anche se non sembra in quest'ultimo caso) e grazie ai fantastilliardi di soldi, la gran parte pubblici, che da tutto il mondo piovono grazie a questa manifestazione, che di sportivo ha sempre meno, vive e prospera quella corte dei miracoli del potere sportivo. Potere sportivo che alla fine è quello che decide i destini degli "ex dopati" come Rebellin. Puoi star sicuro che se Rebellin prima della partenza avesse fatto un giro a Roma in qualche centro di preparazione del CONI avrebbe ancora in bacheca la sua bella medaglia d'argento olimpica; purtroppo per lui i rapporti con la FCI sono sempre stati pessimi (Sydney 2000, Verona 2004) e se c'era da spingere giù dal burrone qualcuno Rebellin era la figura perfetta.
3. "Errore finale": non è il titolo di un film ma il ritorno di Rebellin alle competizioni. Invece che mettersi solamente a testa bassa e lavorare per preparare il rientro alle competizioni Rebellin doveva affidarsi ad un "santo laico" che gli ripuliva l'immagine e gli conferiva "verginità sportiva"; la testa rimaneva bassa ed il lavoro era lo stesso ma le prospettive potevano essere ben altre. In fin dei conti, notizia di questi giorni, chi in quell'olimpiade del 2008 ha vinto una medaglia d'oro fortemente sospettata di doping e salvata in ogni modo possibile dal potere sportivo e giornalistico ha imboccato il percorso definitivo della "redenzione" pronto a partecipare tra poco più di un anno alle olimpiadi brasiliane con la sua bella maglietta bianca immacolata. Per chi come me apprezza la carriera di Rebellin, indice di qualita atletiche eccellenti, accontentiamoci dell'arancione e di quello che potrà ottenere già dall'Amstel tra qualche settimana.
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Re: Davide Rebellin
Mi sembra che il discorso di Slegar non faccia una piega. Poi vale il detto di Clint Eastwood, che "le idee sono come le palle, ognuno ha le proprie."
Io, ad esempio, non mi stupirei se Rebellin venisse fermato definitivamente.
Io, ad esempio, non mi stupirei se Rebellin venisse fermato definitivamente.
Re: Davide Rebellin
BICICLETTE | In occasione della Settimana Coppi e Bartali, Guerciotti ha fornito al team polacco CCC Sprandi, assoluto protagonista della corsa, il nuovo telaio da cronometro, reale anticipazione della gamma 2016: Eclipse TT. Eclipse TT è un telaio di nuova generazione, realizzato con la tecnica del fasciato (in modo da andare incontro a tutte le esigenze di misure degli specialisti delle cronometro) e realizzato usando le stesse tecnologie inserite nel top di gamma dell’azienda milanese, Eclipse 769.
L’esordio è stato sorprendente! Infatti il team CCC, all’esordio con il nuovo telaio, ha vinto la cronosquadre alla Coppi e Bartali, battendo di 1” il team Sky e portando Davide Rebellin in maglia di leader. Subito entusiasti i corridori del team CCC, ma soprattutto Adrian Kurek, lo specialista che ha spinto il treno CCC alla conquista della crono. Per Guerciotti e Eclipse TT un test veramente importante, realizzato con tester di eccezione, essendo la CCC squadra campione nazionale nel campionato polacco cronosquadre. Nell’allestimento della bici Guerciotti ha puntato su componenti top per le crono, primo tra tutti il nuovo modello di manubrio realizzato da Dedaelementi: Espresso.
“Sicuramente il telaio Eclipse TT utilizzato dalla CCC in questa Coppi e Bartali non è il prodotto definitivo, e questo lo dimostra anche il riferimento “prototype” che abbiamo inserito sul telaio – dichiara Alessandro Guerciotti -. E’ comunque molto vicino alla versione finale e rappresenta un prodotto di altissima gamma con cui i corridori CCC hanno già avuto un ottimo feeling e, quando si vince, vuol dire che il prodotto è valido. Abbiamo lavorato sodo fin da giugno dell’anno scorso per poter avere pronto il telaio per marzo e dare modo a tutto il team di poterlo provare e testare due mesi prima del Giro d’Italia. Sicuramente un prodotto di questo livello sarà essenziale per poter disputare un Giro d’Italia da protagonisti “.
(fonte: www.tuttobiciweb.it)
L’esordio è stato sorprendente! Infatti il team CCC, all’esordio con il nuovo telaio, ha vinto la cronosquadre alla Coppi e Bartali, battendo di 1” il team Sky e portando Davide Rebellin in maglia di leader. Subito entusiasti i corridori del team CCC, ma soprattutto Adrian Kurek, lo specialista che ha spinto il treno CCC alla conquista della crono. Per Guerciotti e Eclipse TT un test veramente importante, realizzato con tester di eccezione, essendo la CCC squadra campione nazionale nel campionato polacco cronosquadre. Nell’allestimento della bici Guerciotti ha puntato su componenti top per le crono, primo tra tutti il nuovo modello di manubrio realizzato da Dedaelementi: Espresso.
“Sicuramente il telaio Eclipse TT utilizzato dalla CCC in questa Coppi e Bartali non è il prodotto definitivo, e questo lo dimostra anche il riferimento “prototype” che abbiamo inserito sul telaio – dichiara Alessandro Guerciotti -. E’ comunque molto vicino alla versione finale e rappresenta un prodotto di altissima gamma con cui i corridori CCC hanno già avuto un ottimo feeling e, quando si vince, vuol dire che il prodotto è valido. Abbiamo lavorato sodo fin da giugno dell’anno scorso per poter avere pronto il telaio per marzo e dare modo a tutto il team di poterlo provare e testare due mesi prima del Giro d’Italia. Sicuramente un prodotto di questo livello sarà essenziale per poter disputare un Giro d’Italia da protagonisti “.
(fonte: www.tuttobiciweb.it)
Re: Davide Rebellin
su questo punto rimango in disaccordo. Nonostante le olimpiadi abbiano ritrovato importanza nel ciclismo, rimangono sempre un gradino sotto giro, mondiale e (soprattutto) tour, a voler essere ottimisti diciamo che sono sul livello delle grandi classiche.Slegar ha scritto: 1. Questo lo dici tu, ma sicuramente da Atene in poi mi sembra che siano gli stessi ciclisti a dimostrare il contrario.
su questo sono d'accordo: anche secondo me, per la FCI, se c'era qualcuno da "abbandonare al suo destino", Davide era la persona più indicataSlegar ha scritto: 2. Sicuramente le Olimpiadi sono la manifestazione più importante per UCI e FCI (anche se non sembra in quest'ultimo caso) e grazie ai fantastilliardi di soldi, la gran parte pubblici, che da tutto il mondo piovono grazie a questa manifestazione, che di sportivo ha sempre meno, vive e prospera quella corte dei miracoli del potere sportivo. Potere sportivo che alla fine è quello che decide i destini degli "ex dopati" come Rebellin. Puoi star sicuro che se Rebellin prima della partenza avesse fatto un giro a Roma in qualche centro di preparazione del CONI avrebbe ancora in bacheca la sua bella medaglia d'argento olimpica; purtroppo per lui i rapporti con la FCI sono sempre stati pessimi (Sydney 2000, Verona 2004) e se c'era da spingere giù dal burrone qualcuno Rebellin era la figura perfetta.
anche su questo sono d'accordo: chi si è ripulito l'immagine tipo Basso (per rimanere nell'ambito ciclistico) è stato ri-accolto a braccia aperte, mentre Davide, che ha sempre contestato la sua positività, è stato sottoposto ad esclusioni una dopo l'altra.Slegar ha scritto:3. "Errore finale": non è il titolo di un film ma il ritorno di Rebellin alle competizioni. Invece che mettersi solamente a testa bassa e lavorare per preparare il rientro alle competizioni Rebellin doveva affidarsi ad un "santo laico" che gli ripuliva l'immagine e gli conferiva "verginità sportiva"; la testa rimaneva bassa ed il lavoro era lo stesso ma le prospettive potevano essere ben altre. In fin dei conti, notizia di questi giorni, chi in quell'olimpiade del 2008 ha vinto una medaglia d'oro fortemente sospettata di doping e salvata in ogni modo possibile dal potere sportivo e giornalistico ha imboccato il percorso definitivo della "redenzione" pronto a partecipare tra poco più di un anno alle olimpiadi brasiliane con la sua bella maglietta bianca immacolata. Per chi come me apprezza la carriera di Rebellin, indice di qualita atletiche eccellenti, accontentiamoci dell'arancione e di quello che potrà ottenere già dall'Amstel tra qualche settimana.
Re: Davide Rebellin
1) Si diversi sciatori di fondo dovrebbero restituire le medaglieschwoch83 ha scritto:Non sono d'accordo e non capisco la disparità di trattamento...cosa cambia tra una positivitá all'olimpiade (tra l'altro molto dubbia,ma non voglio riaprire il discorso) e una al giro d'Italia (vedi Simoni o garzelli o di Luca) o al tour de france (vedi vinokurov o contador)?Winter ha scritto:Be non sa perché..
In tutta la storia delle Olimpiadi , a quanti atleti italiani è stata tolta una medaglia per doping ?
Parlo di tutte le Olimpiadi , estive e invernali
Uno solo.. lui
anzi,a dirla tutta le olimpiadi nel ciclismo valgono molto meno rispetto alle gare sopra citate,quindi se proprio si deve fare una "gradazione" delle positivitá direi che quelle sono più gravi.
Se poi vogliamo fare un discorso serio,diciamo che è stato l'unico italiano a restituire una medaglia perché per molti anni non ci sono stati controlli affidabili...altrimenti mi sa che diverse tra le medaglie di sciatori di fondo,atleti e ciclisti degli anni '80, '90 e 2000 sarebbero state restituite da un pezzo...o sbaglio?
Idem tanti atleti e ciclisti
Pero' l'unico medagliato italiano che ha restituito la medaglia perché positivo è stato Rebellin
Poi hai voglia dire che il ciclismo è lo sport piu' controllato , gli altri sport fanno lo stesso ecc
Nonostante i controlli blandi ecc
2) Mi sa che sbagli persona perché i vari Di Luca , Contador , Basso , Valverde , Vino ecc alla prima positivita' per me si sarebbero dovuti trovare un nuovo mestiere
3) Non solo lui.. Rumsas non solo non ha potuto piu' tornare tra i pro ma la maggioranza dei cicloamatori non lo volevano manco nelle gran fondo
Altro che Rebellin
Uno il medico polacco di terza serie con la moglie che faceva da corriere
Altri Lazzaro , Ferrari , Santuccione ecc ecc
Nessuno che dicesse quanto fosse ingiusta la situazione
Quindi Rebellin ha poco da lamentarsi , Delion molto di piu'
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Re: Davide Rebellin
Apprezzo come al solito i tuoi post perché sull'argomento rimani l'unico rigorosamente coerente sulla tua posizione.Winter ha scritto: 1) Si diversi sciatori di fondo dovrebbero restituire le medaglie
Idem tanti atleti e ciclisti
Pero' l'unico medagliato italiano che ha restituito la medaglia perché positivo è stato Rebellin
Poi hai voglia dire che il ciclismo è lo sport piu' controllato , gli altri sport fanno lo stesso ecc
Nonostante i controlli blandi ecc
2) Mi sa che sbagli persona perché i vari Di Luca , Contador , Basso , Valverde , Vino ecc alla prima positivita' per me si sarebbero dovuti trovare un nuovo mestiere
3) Non solo lui.. Rumsas non solo non ha potuto piu' tornare tra i pro ma la maggioranza dei cicloamatori non lo volevano manco nelle gran fondo
Altro che Rebellin
Uno il medico polacco di terza serie con la moglie che faceva da corriere
Altri Lazzaro , Ferrari , Santuccione ecc ecc
Nessuno che dicesse quanto fosse ingiusta la situazione
Quindi Rebellin ha poco da lamentarsi , Delion molto di piu'
E sull"ultima frase chiunque dovrebbe darti ragione.
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Re: Davide Rebellin
Ecco. Forse era meglio se Rebellin avesse fatto la stessa cosa. Doveva contestare la positività giusto i primi 2 giorni post uscita della notizia. Dopodiché starsene zitto e aspettare il decorso della squalifica, lavorando nel frattempo per ripulirsi l'immagine.schwoch83 ha scritto:
anche su questo sono d'accordo: chi si è ripulito l'immagine tipo Basso (per rimanere nell'ambito ciclistico) è stato ri-accolto a braccia aperte, mentre Davide, che ha sempre contestato la sua positività, è stato sottoposto ad esclusioni una dopo l'altra.
Anche perché non penso proprio che a Pechino fosse pulito.
Re: Davide Rebellin
Un corso-base di logica no ?Belluschi M. ha scritto:Ecco. Forse era meglio se Rebellin avesse fatto la stessa cosa. Doveva contestare la positività giusto i primi 2 giorni post uscita della notizia. Dopodiché starsene zitto e aspettare il decorso della squalifica, lavorando nel frattempo per ripulirsi l'immagine.schwoch83 ha scritto:
anche su questo sono d'accordo: chi si è ripulito l'immagine tipo Basso (per rimanere nell'ambito ciclistico) è stato ri-accolto a braccia aperte, mentre Davide, che ha sempre contestato la sua positività, è stato sottoposto ad esclusioni una dopo l'altra.
Anche perché non penso proprio che a Pechino fosse pulito.
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
Re: Davide Rebellin
Mah, Winter e Belluschi, possiamo ribadire all'infinito che Rebellin è uno schifoso dopato. Però il suo caso resta un grosso problema di diritto che viene costantemente ignorato dalle autorità sportive, sindacato in primis.
Da 1 a 10, quanto è ipocrita l'organizzatore che lascia a casa Rebellin e abbraccia diversi passati dopati? E quanto è sconsiderata l'autorità che lo permette, visto che viene scavalcata?
Da 1 a 10, quanto è ipocrita l'organizzatore che lascia a casa Rebellin e abbraccia diversi passati dopati? E quanto è sconsiderata l'autorità che lo permette, visto che viene scavalcata?
VINCITORE DEL FANTATOUR 2016 SUL CAMPO: certe fantaclassifiche verranno riscritte...
"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
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Re: Davide Rebellin
Il problema rebellin non dovrebbe esistere . Ha pagato come Basso, Valverde e molti molti altri . Se è in regola può correre . Il modo in cui la cosa viene trattata è osceno e vergognoso. Indegno per federazione e uci . La legge dovrebbe essere uguale per tutti .
Re: Davide Rebellin
E dopo aver letto l'apologia della dissociazione (con l'aria di chi la sa lunga), buonanotte.
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Re: Davide Rebellin
Prova generale oggi alla Classica del Limburgo, scatto e breve fuga, in vista di Freccia del Brabante e Amstel Gold Race.
- Visconte85
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- Iscritto il: giovedì 8 maggio 2014, 14:27
Re: Davide Rebellin
Freccia del Brabante: quinto, ancora una volta anche questa VOLTA primo degli italiani!! Bello reattivo, pronto, pimpante..ETERNO
E adesso l'Amstel...VIA COSÌ!! FORTE!!
E adesso l'Amstel...VIA COSÌ!! FORTE!!
Re: Davide Rebellin
Intervista al giornale spagnolo "La tarjeta blanca":
Abbiamo avuto l'onore di intervistare uno dei migliori ciclisti degli ultimi vent'anni.
Chi è Davide Rebellin? Puoi lasciare una descrizione personale per le persone che non ti conoscono?
Sono Davide Rebellin, ciclista professionista italiano dal 1992. Ho vinto più di 60 gare nella mia carriera, tra cui alcune fra le più importanti classiche (Liegi Bastogne Liegi, Amstel Gold Race, Gran Premio di Zurigo, Classica di San Sebastian e tre volte la Freccia Vallone). Inoltre, ho vinto una tappa del Giro d'Italia, prendendo la maglia rosa e tenendola sei giorni.
Quando si ha intenzione di diventare un ciclista professionista?
Ho iniziato all'età di 6 anni. Diventare un ciclista professionista è sempre stato il mio sogno.
Come ti sei sentito quando hai vinto le tre importanti gare delle Ardenne di seguito?
Sono state emozioni indimenticabili. La realizzazione di un sogno e una ricompensa per tutti i sacrifici che ho fatto in questo sport.
Vuoi cambiare una gara per un Tour de France, Giro d'Italia o Vuelta di Spagna?
No, io sono soddisfatto per le vittorie che ho avuto.
Qual è stato il momento più bello, come ciclista?
Il mio momento più bello è stata la settimana in cui ho vinto Amstel, Freccia e Liegi nel 2004.
(Rebellin è il primo ciclista nella storia a vincere il trittico delle Ardenne nella stessa settimana)
Come mai continui a correre a 43 anni?
Fino a 10 anni fa non pensavo di arrivare a correre a 43 anni, ma ora sono orgoglioso di questo e voglio dimostrare che è possibile ottenere ottimi risultati anche con più di 40 anni.
Pensi che un tuo compagno di squadra potrebbe raggiungere un top team?
Ho buoni compagni di squadra. I giovani stanno facendo esperienza, ma credo che la CCC è una grande squadra.
Pensi che il ciclismo è oggi uno sport minore a causa dei casi di doping negli ultimi anni?
Penso che il ciclismo è amato e seguito da tanti. Penso che sia ora uno degli sport più puliti.
Ci sono numerosi controlli e penso che sia giusto valorizzare il sacrificio e il duro lavoro che facciamo.
Chi è per te il miglior ciclista della storia?
Eddy Merckx.
Chi pensi vincerà il prossimo Giro d'Italia?
Penso che il Giro lo vincerà Alberto Contador.
Molte grazie a Davide Rebellin per la concessione del colloquio.
Gli auguriamo buona fortuna in questa stagione e in futuro.
(fonte: gruppo Facebook 'Vogliamo Rebellin al Giro d'Italia')
Abbiamo avuto l'onore di intervistare uno dei migliori ciclisti degli ultimi vent'anni.
Chi è Davide Rebellin? Puoi lasciare una descrizione personale per le persone che non ti conoscono?
Sono Davide Rebellin, ciclista professionista italiano dal 1992. Ho vinto più di 60 gare nella mia carriera, tra cui alcune fra le più importanti classiche (Liegi Bastogne Liegi, Amstel Gold Race, Gran Premio di Zurigo, Classica di San Sebastian e tre volte la Freccia Vallone). Inoltre, ho vinto una tappa del Giro d'Italia, prendendo la maglia rosa e tenendola sei giorni.
Quando si ha intenzione di diventare un ciclista professionista?
Ho iniziato all'età di 6 anni. Diventare un ciclista professionista è sempre stato il mio sogno.
Come ti sei sentito quando hai vinto le tre importanti gare delle Ardenne di seguito?
Sono state emozioni indimenticabili. La realizzazione di un sogno e una ricompensa per tutti i sacrifici che ho fatto in questo sport.
Vuoi cambiare una gara per un Tour de France, Giro d'Italia o Vuelta di Spagna?
No, io sono soddisfatto per le vittorie che ho avuto.
Qual è stato il momento più bello, come ciclista?
Il mio momento più bello è stata la settimana in cui ho vinto Amstel, Freccia e Liegi nel 2004.
(Rebellin è il primo ciclista nella storia a vincere il trittico delle Ardenne nella stessa settimana)
Come mai continui a correre a 43 anni?
Fino a 10 anni fa non pensavo di arrivare a correre a 43 anni, ma ora sono orgoglioso di questo e voglio dimostrare che è possibile ottenere ottimi risultati anche con più di 40 anni.
Pensi che un tuo compagno di squadra potrebbe raggiungere un top team?
Ho buoni compagni di squadra. I giovani stanno facendo esperienza, ma credo che la CCC è una grande squadra.
Pensi che il ciclismo è oggi uno sport minore a causa dei casi di doping negli ultimi anni?
Penso che il ciclismo è amato e seguito da tanti. Penso che sia ora uno degli sport più puliti.
Ci sono numerosi controlli e penso che sia giusto valorizzare il sacrificio e il duro lavoro che facciamo.
Chi è per te il miglior ciclista della storia?
Eddy Merckx.
Chi pensi vincerà il prossimo Giro d'Italia?
Penso che il Giro lo vincerà Alberto Contador.
Molte grazie a Davide Rebellin per la concessione del colloquio.
Gli auguriamo buona fortuna in questa stagione e in futuro.
(fonte: gruppo Facebook 'Vogliamo Rebellin al Giro d'Italia')
Re: Davide Rebellin
All'Amstel l'ho visto sempre davanti tranne nel finale... o meglio, mi è sembrato di vederlo davanti Paterski all'inizio del Cauberg...
Ma ha fatto da balia o non aveva proprio le gambe?
Mi è venuto il dubbio perchè nelle dichiarazioni della CCC lette il giorno prima indicavano come capitano il polacco...
Ma ha fatto da balia o non aveva proprio le gambe?
Mi è venuto il dubbio perchè nelle dichiarazioni della CCC lette il giorno prima indicavano come capitano il polacco...
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Tour 2015 - 19a tappa - SJ M.nne - Toussuire (24 Luglio)
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Re: Davide Rebellin
Il Rebbo ha dichiarato di non aver avuto le gambe durante tutta la gara, purtroppo in una corsa ricchissima di cambi di ritmo gli anni iniziano a farsi sentire.l'Orso ha scritto:All'Amstel l'ho visto sempre davanti tranne nel finale... o meglio, mi è sembrato di vederlo davanti Paterski all'inizio del Cauberg...
Ma ha fatto da balia o non aveva proprio le gambe?
Mi è venuto il dubbio perchè nelle dichiarazioni della CCC lette il giorno prima indicavano come capitano il polacco...
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Re: Davide Rebellin
Rebellin vince al turchia? Ma perché valverde,, basso e altri che pure hanno sbagliato e pagato sono bravi e invece lui è brutto , cattivo e reietto ? Quindi niente Giro ! Domandone con la D miuscola . Tipo quelle su spazio tempo e universo !
Re: Davide Rebellin
Sputtaniamo senza sosta chi non lo vuole al Giro.giorgio ricci ha scritto:Rebellin vince al turchia? Ma perché valverde,, basso e altri che pure hanno sbagliato e pagato sono bravi e invece lui è brutto , cattivo e reietto ? Quindi niente Giro ! Domandone con la D miuscola . Tipo quelle su spazio tempo e universo !
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
Re: Davide Rebellin
Grande Davide
per la domanda, solita risposta, stando alla versione ufficiale, ha "macchiato" l'Italia all'Olimpiade e l'allora "puro e duro" presidente cOnI s'è incaxxato.
C'è da capirlo, quando non scalda qualche scranno, l'attività principale di quel personaggio è quella di andar in giro per i "countryclabbe" e "golfeclabbe" a mostrare ai colleghi quante medaglie ha "vinto" (lui ), chissà che perculamento ha dovuto subìre... per tacere di quanti giri d'aperitivo avrà dovuto pagare per colpa del criminale Rebellin.
per la domanda, solita risposta, stando alla versione ufficiale, ha "macchiato" l'Italia all'Olimpiade e l'allora "puro e duro" presidente cOnI s'è incaxxato.
C'è da capirlo, quando non scalda qualche scranno, l'attività principale di quel personaggio è quella di andar in giro per i "countryclabbe" e "golfeclabbe" a mostrare ai colleghi quante medaglie ha "vinto" (lui ), chissà che perculamento ha dovuto subìre... per tacere di quanti giri d'aperitivo avrà dovuto pagare per colpa del criminale Rebellin.
Insomma, l'ha combinata grossa, non è mai successa una cosa "così" grave (di peggio si, ma così.. mai ), ed è andata bene che è un ciclista, altrimenti... gli toccava redimersi e piangere in pubblico, prendersi tutta la colpa, poi ritrattare e sputtanare parenti e amici, poi fra un cioccolatino e l'altro, tornare a marc..pardon, pedalareDocumento non ufficiale, da un intercettazione ambientale del 2009 di un noto ritrovo di scaldapoltrone:
PeGi<< io CI-ò vinto 28 medallie, Sergh-io, paghi tu oggi, AHAHAHAH>>
BuSe<<na na na.. ne hai Finte solo Fenti.. settteeeee.. 20, 7... plplplplp. E ora paga.. i zatknis >>
[rumori strani di sottofondo e imprecazioni]
PeGi<<bhuaaa , a Renàààà...ma l'hai sentito cosa m'ha detto quella vecchia rana? E tutta per colpa di quello là!! Mo quello lo devi perseguità finche campa, manco al ricovero deve stà tranquillo>>
DiRe<<ok Jon, Yes Jon, Subito Jon>>
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Re: Davide Rebellin
Quelle sono anche più semplici rispetto a quelle sull'assenza di Rebellin al Giro.giorgio ricci ha scritto:Tipo quelle su spazio tempo e universo !
FC 2015: Kuurne; Brabante; Amstel; Freccia; Giro (primi 5); Svizzera; Tour t. 7; Tour (tappe); Vuelta t. 10; Bernocchi; Lombardia
FC 2016: Tour t. 20; Wallonie; Sabatini
FC 2017: Europeo
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Re: Davide Rebellin
Per Rebellin oramai correre, allenarsi è diventata un'ossessione. La vittoria invece è proprio catarsi, il suo sacrificio continuo e perpetuo ha un non so che di spirituale. Non so se appenderà mai le scarpe al chiodo questo monaco shaolin del pedale. Indubbiamente una leggenda
- Camoscio madonita
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Re: Davide Rebellin
Non avrà battuto Froome, Contador e Nibali...ma alla sua età vincere sull'arrivo (diffcilissimo) di Elmali e per distacco merita solo applausi
Infinito!
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Quando ero piccolo mi innamoravo di tutto, ma il primo vero amore non si scorda mai: Merano-Aprica, 5 giugno 1994.
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Re: Davide Rebellin
Spero che poco prima del via del Giro, alla corsa rosa ci sia Davide Rebellin!!!
Re: Davide Rebellin
Ennesima impresa di un grande campione!
per chi si fosse perso la vittoria di Davide e volesse rivederla, qui ci sono gli highlights:
per chi si fosse perso la vittoria di Davide e volesse rivederla, qui ci sono gli highlights:
Re: Davide Rebellin
Poco prima ci sarà, è proprio nei giorni della corsa che non sarà presente.CicloSprint ha scritto:Spero che poco prima del via del Giro, alla corsa rosa ci sia Davide Rebellin!!!
Comunque i bookies sono dei genii, ma quanti cazzo di soldi si faranno, con tutti quelli che punteranno su Thomas??? (Tour 2018)
Remco Evenelimits.
O Remco Bluffenepoel.
Sono il DMM nello scoprire i bluff del ciclismo
Beppesaronni
Remco Evenelimits.
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Beppesaronni
Re: Davide Rebellin
Pure il grande Ronnie trova difficoltà a vincere a quarant'anni (oggi parte dietro con Bingham 3-5), ma per Davide gli anni non contano.
Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."
Re: Davide Rebellin
Stavolta concordo con teCicloSprint ha scritto:Spero che poco prima del via del Giro, alla corsa rosa ci sia Davide Rebellin!!!
- matteo.conz
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Re: Davide Rebellin
bella tappa e gran vittoria! è proprio sicurissimo che non faccia il giro?
Mondiale 2019: 1 matteo.conz 53
Svalorizzando gli altri non ti rendi superiore.
C'è sempre una soluzione semplice ad un problema complesso. Ed è quella sbagliata. A. Einstein
Svalorizzando gli altri non ti rendi superiore.
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Re: Davide Rebellin
Anche Davide sembra non lasciare molte possibilità ad un eventuale partecipazione al giro.. mentre Missaglia pare abbia dichiarato che la formazione non è ancora decisa ( che non significa nulla)
http://www.tuttobiciweb.it/index.php?pa ... &cod=78880
un estratto:
http://www.tuttobiciweb.it/index.php?pa ... &cod=78880
un estratto:
....
Giulia De Maio:
«Con questa condizione, meriteresti di essere selezionato per il Giro. Ho chiesto a Missaglia se sei tra i selezionati per la corsa rosa e mi ha detto che la formazione non è ancora decisa.»
Davide Rebellin:
«In realtà non penso ci siano molte possibilità che mi rivedrete al Giro. Si tratta di una scelta della squadra presa tempo fa. Parliamo di una corsa di tre settimane, molto impegnativa. La mia condizione è buona, penso potrei fare risultato in alcune tappe ma con il team abbiamo stilato programmi diversi all’inizio dell’anno, che purtroppo non penso cambieranno».
Giulia De Maio:
«Cosa significherebbe per te tornare alla corsa rosa?»
Davide Rebellin:
«Beh, sarebbe una grande emozione. Il Giro regala una vetrina unica. Sarebbe bello esserci, tra i miei tifosi, per regalare a loro e a me delle belle soddisfazioni».
da Elmali, Giulia De Maio
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Re: Davide Rebellin
Davide è stato A-S-S-O-L-T-O dalle accuse di doping (con riferimento ai fatti di pechino) e di evasione fiscale perchè IL FATTO NON SUSSISTE (mica per prescrizione o mancanza di prove!)! http://www.gazzetta.it/Ciclismo/01-05-2 ... 7388.shtml
Questo vuol dire due cose:
a) Davide Rebellin non è un evasore fiscale (e quindi chi in questi anni lo ha accusato ingiustamente dovrebbe quantomeno ammettere di aver sbagliato);
b) non vi è alcuna prova che lui si sia dopato per le olimpiadi di pechino.
Nessuno gli restituirà la medaglia vinta, nessuno gli restituirà questi 6 anni terribili di gogna mediatica e di porte ripetutamente sbattute in faccia dal mondo del ciclismo a cui lui ha dato tantissimo, nessuno gli restituirà tutte le gare a cui non ha potuto partecipare in questi anni, ma mi auguro che qualcuno abbia almeno il coraggio di chiedere scusa e di ammettere di aver sbagliato sul suo conto.
In particolare, con riferimento all'accusa che Rebellin fosse dopato a Pechino - il Tribunale di Padova ha stabilito che "il fatto non sussiste" e quindi che il controllo antidoping di Pechino NON ERA ATTENDIBILE: questo non lo dico io (che lo sostengo da tempo) o Davide Rebellin...da ieri questo lo dice la giustizia italiana (che, mi permetterete, vale qualcosa in più di un lodo di una camera arbitrale privata quale quello del TAS).
Tutti quegli elementi (numero provette, conservazione campioni, metodo dei controlli) che il Tas aveva ignorato sono stati presi in considerazione dal Giudice del Tribunale di Padova che li ha invece intesi rilevanti per la sua innocenza.
Questo vuol dire due cose:
a) Davide Rebellin non è un evasore fiscale (e quindi chi in questi anni lo ha accusato ingiustamente dovrebbe quantomeno ammettere di aver sbagliato);
b) non vi è alcuna prova che lui si sia dopato per le olimpiadi di pechino.
Nessuno gli restituirà la medaglia vinta, nessuno gli restituirà questi 6 anni terribili di gogna mediatica e di porte ripetutamente sbattute in faccia dal mondo del ciclismo a cui lui ha dato tantissimo, nessuno gli restituirà tutte le gare a cui non ha potuto partecipare in questi anni, ma mi auguro che qualcuno abbia almeno il coraggio di chiedere scusa e di ammettere di aver sbagliato sul suo conto.
In particolare, con riferimento all'accusa che Rebellin fosse dopato a Pechino - il Tribunale di Padova ha stabilito che "il fatto non sussiste" e quindi che il controllo antidoping di Pechino NON ERA ATTENDIBILE: questo non lo dico io (che lo sostengo da tempo) o Davide Rebellin...da ieri questo lo dice la giustizia italiana (che, mi permetterete, vale qualcosa in più di un lodo di una camera arbitrale privata quale quello del TAS).
Tutti quegli elementi (numero provette, conservazione campioni, metodo dei controlli) che il Tas aveva ignorato sono stati presi in considerazione dal Giudice del Tribunale di Padova che li ha invece intesi rilevanti per la sua innocenza.
Re: Davide Rebellin
La giustizia penale è una cosa, la giustizia sportiva è un'altra. Sono due ordinamenti separati: nell'ordinamento penale Rebellin è stato assolto (in primo grado), nell'ordinamento sportivo Rebellin è condannato (in primo grado) dal TAS.
Quindi per la giustizia sportiva Rebellin è ancora colpevole per la positività di Pechino 2008. Questi son i fatti.
Quindi per la giustizia sportiva Rebellin è ancora colpevole per la positività di Pechino 2008. Questi son i fatti.
11 Vuelta 7-Prato
12 Appennino-Japan
13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
14 Vasco-Dauphiné-Tour 3-Tour 21-Pologne-Tre Valli
15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
16 Nice-Vuelta 12
17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
18 Bianche-DePanne-Romandie-Köln-Piemonte-Chrono
19 Nice-Turkey-Portugal-Vuelta 10
20 Plouay-Toscana
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Re: Davide Rebellin
la giustizia sportiva però giudica (per forza di cose) in modo sommario ed arbitrario; la giustizia penale invece accerta i fatti con dovizia di particolari ed ha accertato che non ci sono prove che Rebellin fosse dopato a Pechino ("il fatto NON SUSSISTE"). Quindi se è vero che a livello sportivo nessuno gli restituirà nulla...a livello "morale" la sentenza di giovedì vale molto di più di quella del TAS perchè certifica la sua innocenza.Basso ha scritto:La giustizia penale è una cosa, la giustizia sportiva è un'altra. Sono due ordinamenti separati: nell'ordinamento penale Rebellin è stato assolto (in primo grado), nell'ordinamento sportivo Rebellin è condannato (in primo grado) dal TAS.
Quindi per la giustizia sportiva Rebellin è ancora colpevole per la positività di Pechino 2008. Questi son i fatti.
Re: Davide Rebellin
Errore colossale dire che "la giustizia sportiva giudica in modo sommario ed arbitrario". La parola arbitrario poi vuol dire "Che dipende dalla volontà e dall’arbitrio del singolo senza riferimento a legge o norma esteriore". Stai quindi dicendo che il TAS giudica secondo quel che gli pare. Meglio che rettifichi la posizione.schwoch83 ha scritto:la giustizia sportiva però giudica (per forza di cose) in modo sommario ed arbitrario; la giustizia penale invece accerta i fatti con dovizia di particolari ed ha accertato che non ci sono prove che Rebellin fosse dopato a Pechino ("il fatto NON SUSSISTE"). Quindi se è vero che a livello sportivo nessuno gli restituirà nulla...a livello "morale" la sentenza di giovedì vale molto di più di quella del TAS perchè certifica la sua innocenza.Basso ha scritto:La giustizia penale è una cosa, la giustizia sportiva è un'altra. Sono due ordinamenti separati: nell'ordinamento penale Rebellin è stato assolto (in primo grado), nell'ordinamento sportivo Rebellin è condannato (in primo grado) dal TAS.
Quindi per la giustizia sportiva Rebellin è ancora colpevole per la positività di Pechino 2008. Questi son i fatti.
Ripeto, i fatti sono fatti: nell'ordinamento penale Rebellin è stato assolto, nell'ordinamento sportivo Rebellin è stato condannato. Da qui non si scappa.
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Re: Davide Rebellin
mi pare che lo dicevamo anche nell'altra stanza riguardo ad heras, e cioè che a parte casi proprio clamorosissimi i fatti che riguardano l'antidoping non passerebbero l'esame di un tribunale ordinario, proprio per le grosse differenze fra i due ordinamenti.
Re: Davide Rebellin
Absit iniuria verbis: principio di giustizia sportiva --> per giudicare colpevole un atleta è sufficiente un “confortante convincimento del collegio giudicante”.
principio di giustizia ordinaria --> per giudicare colpevole un individuo è necessario un "convincimento oltre ogni ragionevole dubbio”.
Secondo il principio "lex specialis derogat generali", a Davide non spetta la restituzione della medaglia in quanto la norma speciale (sportiva) prevale su quella generale (ordinaria). Ciò non toglie che possa ricorrere sportivamente e esibire la sentenza d'assoluzione nella giustizia ordinaria come prova.
principio di giustizia ordinaria --> per giudicare colpevole un individuo è necessario un "convincimento oltre ogni ragionevole dubbio”.
Secondo il principio "lex specialis derogat generali", a Davide non spetta la restituzione della medaglia in quanto la norma speciale (sportiva) prevale su quella generale (ordinaria). Ciò non toglie che possa ricorrere sportivamente e esibire la sentenza d'assoluzione nella giustizia ordinaria come prova.
Re: Davide Rebellin
Io non rettifico proprio un bel niente: il TAS (come tutti gli organi di giustizia sportiva) giudica in modo assolutamente sommario e (molto spesso, non ho detto sempre) arbitrario. Nel caso di specie, io lessi a suo tempo il lodo del TAS: si basava solo sul fatto che il controllo era positivo...poi che i campioni erano 7 quando dovevano essere 6, che 300 provette erano misteriosamente sparite e altrettanto misteriosamente ritrovate (quindi la catena di trasporto era clamorosamente saltata), che il metodo non fosse validato, ecc. non gliene interessava niente. Quindi, in termini di diritto, la decisione è stata arbitraria: proprio perchè erano state infrante numerose regole della normativa antidoping il controllo era certamente inattendibile e invalido. Ma, facendosi forza del principio secondo cui per la giustizia sportiva basta il "ragionevole convincimento" dei giudicanti il verdetto passò...ma - ribadisco - a mio avviso è decisamente più attendibile un giudizio penale sottoposto ad un tribunale statale in cui sia possibile difendersi come si deve rispetto a un giudizio rapido e sommario come quello del TAS.Basso ha scritto: Errore colossale dire che "la giustizia sportiva giudica in modo sommario ed arbitrario". La parola arbitrario poi vuol dire "Che dipende dalla volontà e dall’arbitrio del singolo senza riferimento a legge o norma esteriore". Stai quindi dicendo che il TAS giudica secondo quel che gli pare. Meglio che rettifichi la posizione.
Ripeto, i fatti sono fatti: nell'ordinamento penale Rebellin è stato assolto, nell'ordinamento sportivo Rebellin è stato condannato. Da qui non si scappa.
ovviamente a livello sportivo la condanna resta e la medaglia resta (ingiustamente) revocata, ma io non ho mai detto il contrario.
ps: è già la seconda volta che qui sul forum pretendi di darmi lezioni su cosa posso o devo dire o non dire...forse dovresti imparare ad accettare anche le opinioni diverse dalla tua.