Il Giro d'Italia del 1993, trent'anni dopo....
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Il Giro d'Italia del 1993, trent'anni dopo....
Questa copertina con i tre tenori del ciclismo dei primi anni '90 (Indurain, Bugno e Chiappucci) annuncia un Giro che entrerà nella Storia.
Il 76°
Il secondo Giro vinto da Miguelon, con secondo un certo Ugrumov che lo fece soffrire a Oropa e un terzo un bel Chiappucci, il Giro del ritrovato Argentin che conquista subito la maglia rosa e la terrà a lungo e terminerà il Giro al 6° posto, un grande Fondriest all'anno d'oro della carriera che conquista la crono di Portoferrario e conclude al 8° posto (un piazzamento clamoroso per un corridore da classiche) e momento buio di Bugno che concluse il Giro con un anomino 18° posto. Fu il primo Giro trasmesso da Italia 1, il Giro che decretò la fine dell'epoca dei 3 tenori dei primi anni '90 e sopratutto fu l'ultimo Giro che vide la presenza fisica dello storico Patron Vincenzo Torriani.
A voi che ricordo avete di questo Giro ?
Re: Il Giro d'Italia del 1993, trent'anni dopo....
Miguel Indurain: il bello
O fuzil de Lampião, tem cinco laços de fita
O lugar que ele habita, não falta moça bonita
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Re: Il Giro d'Italia del 1993, trent'anni dopo....
Io continuo a sostenere che la modella in bici è la futura morosa di Pantani.
Personali:
https://more.arrs.run/runner/12345
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Re: Il Giro d'Italia del 1993, trent'anni dopo....
Il primo giro non trasmesso dalla Rai con una serie di sinergie promozionali (fra cui probabilmente il servizio fotografico con cui avete aperto il topic, pubblicato su un settimanale dello stesso gruppo editoriale) per spingerne la visione (per esempio con numerosi richiami nei tg dell'intero gruppo editoriale), un nuovo conduttore con tanto entusiasmo, un'attenzione anche nel tracciato a porre nel weekend le tappe pu interessanti
Tecnicamente lo ricordo poco, non mi sono rimaste imprese, se non sbaglio fu l'ultimo prima dell'esplosione di Marco Pantani, un giro di mezzo, con la vecchia guardia dei Bugno, Chiappuccii, Indurain ormai in fase discendente, ma con i vari Pantani, Tonkov, Berzin che avrebbero dominato le edizioni successive ancora assenti o in maturazione
Tecnicamente lo ricordo poco, non mi sono rimaste imprese, se non sbaglio fu l'ultimo prima dell'esplosione di Marco Pantani, un giro di mezzo, con la vecchia guardia dei Bugno, Chiappuccii, Indurain ormai in fase discendente, ma con i vari Pantani, Tonkov, Berzin che avrebbero dominato le edizioni successive ancora assenti o in maturazione
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Re: Il Giro d'Italia del 1993, trent'anni dopo....
In quel Giro si respirava un aria di novità. Il battage pubblicitario fu grande ,l'entusiasmo di Mediaset anche . Venne rifatto dopo tanti anni un salotto dopo tappa che voleva richiamare il processo di Zavoli .
Ricordo che Chiappucci mi disse che nell'ambiente storcevano il naso perché temevano o sapevano che all'estero sarebbe stato difficile vedere le tappe .
Dal punto di vista tecnico nulla di entusiasmante . Partecipazione ottima ma tappe non esaltanti . Solo il tappone di Corvara era degno di quel nome , il resto un po' facilino. Le alpi cuneesi furono maltrattate ,e lasciare la decisione ad una crono sul Sestriere era come consegnarlo ad Indurain..
Solo la tappa di Oropa con la crisi di Indurain ha lasciato il segno..
Non mi divertii molto, però il cambio di rete mi rimase impresso
Ricordo che Chiappucci mi disse che nell'ambiente storcevano il naso perché temevano o sapevano che all'estero sarebbe stato difficile vedere le tappe .
Dal punto di vista tecnico nulla di entusiasmante . Partecipazione ottima ma tappe non esaltanti . Solo il tappone di Corvara era degno di quel nome , il resto un po' facilino. Le alpi cuneesi furono maltrattate ,e lasciare la decisione ad una crono sul Sestriere era come consegnarlo ad Indurain..
Solo la tappa di Oropa con la crisi di Indurain ha lasciato il segno..
Non mi divertii molto, però il cambio di rete mi rimase impresso
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Re: Il Giro d'Italia del 1993, trent'anni dopo....
Mi pare fosse questo l'anno in cui Francesco Salvi, comico in forza a Mediaset e allora sulla cresta dell'onda, faceva incursioni nel dopo tappa.
Voleva scherzosamente sabotare Indurain, e un giorno arrivò a sgonfiargli le gomme mentre lo intervistavano da un'altra parte. Seguirono incazzatura (sacrosanta) di Indurain, scuse (doverose) di Salvi e riconciliazione finale davanti alle telecamere.
Voleva scherzosamente sabotare Indurain, e un giorno arrivò a sgonfiargli le gomme mentre lo intervistavano da un'altra parte. Seguirono incazzatura (sacrosanta) di Indurain, scuse (doverose) di Salvi e riconciliazione finale davanti alle telecamere.
Re: Il Giro d'Italia del 1993, trent'anni dopo....
Non fu una edizione memorabile
Però farei firma per averla adesso
Chiappucci
Bugno
Fondriest
Argentin
Bontempi
Baffi
Giovani come Casagrande , Belli
Bei tempi
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Re: Il Giro d'Italia del 1993, trent'anni dopo....
ricordo i problemi fra de las cuevas e la banesto, con l'apice di lui che va in fuga con chiappucci (o era chioccioli?) in una tappa interlocutoria, vengono comunque ripresi senza patemi, e echavarri che gli dice che non avrebbe mai più corso con loro, e infatti lo licenziò a fine giro. (poi alcune stagioni dopo tornò alla banesto vincendo anche un delfinato)
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Re: Il Giro d'Italia del 1993, trent'anni dopo....
C'era pure un giovane tonkov ,ma non Cipollini ,se ben ricordo.
Comunque era un momento dove il ciclismo italiano era ai massimi. Avevamo uomini da classifica e da classiche . Direi che il resto era pochino ,c'erano Museeuw e Rominger ,piu qualche emergente . Ma il movimento era da noi. Ora il panorama è più variegato ,con 5 6 campioni che si elevano su tutti .
Allora era proprio un cambio generazionale.
Se non ricordo male il commentatore accanto a De Zan era Saronni . O sbaglio ? Però poi cambiò,ma non ricordo chi venne . Giacomo Crosa sulla moto ,un po' troppo esaltatuccio ,per me .
Comunque era un momento dove il ciclismo italiano era ai massimi. Avevamo uomini da classifica e da classiche . Direi che il resto era pochino ,c'erano Museeuw e Rominger ,piu qualche emergente . Ma il movimento era da noi. Ora il panorama è più variegato ,con 5 6 campioni che si elevano su tutti .
Allora era proprio un cambio generazionale.
Se non ricordo male il commentatore accanto a De Zan era Saronni . O sbaglio ? Però poi cambiò,ma non ricordo chi venne . Giacomo Crosa sulla moto ,un po' troppo esaltatuccio ,per me .
Re: Il Giro d'Italia del 1993, trent'anni dopo....
ok però Indurain vinceva giri e tour a ripetizione....non direi proprio che fuori dall'Italia ci fosse pochino...giorgio ricci ha scritto: ↑giovedì 27 aprile 2023, 22:14 C'era pure un giovane tonkov ,ma non Cipollini ,se ben ricordo.
Comunque era un momento dove il ciclismo italiano era ai massimi. Avevamo uomini da classifica e da classiche . Direi che il resto era pochino ,c'erano Museeuw e Rominger ,piu qualche emergente . Ma il movimento era da noi. +
Nelle classiche ci fu un dominio per dieci anni, a cui diede seguito la generazione di Bettini Di Luca e Rebellin.
Ma nei GT eravamo abbastanza lontani, e, quando un poco più vicini, iniziava la guerra tra italiani.
Era questo il Giro dove Argentin ebbe una seconda giovinezza , come spalla di Ugromov a partire dalle tappe all'Elba (molto belle...)?
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Re: Il Giro d'Italia del 1993, trent'anni dopo....
Di quel Giro ricordo la vittoria di Chiappucci nel tappone di Corvara che alimentò inutilmente le mie speranze (poi addirittura Claudio rischiò il podio contro un buon Lelli) e Leali in maglia rosa per qualche giorno. Ho ancora la biglia di Leali.
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Re: Il Giro d'Italia del 1993, trent'anni dopo....
Dal 93 al 96 c’era Saronni, nel 97, ultimo Giro Mediaset, Martinello che era ancora professionista. Sulla moto, oltre a Crosa, c’era anche Di Benedetto in quegli annigiorgio ricci ha scritto: ↑giovedì 27 aprile 2023, 22:14
Se non ricordo male il commentatore accanto a De Zan era Saronni . O sbaglio ? Però poi cambiò,ma non ricordo chi venne . Giacomo Crosa sulla moto ,un po' troppo esaltatuccio ,per me .
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Re: Il Giro d'Italia del 1993, trent'anni dopo....
Non ricordavo Martinello.
Non volevo dire che fuori dall'Italia non ci fossero bravi ciclisti , ma ,soprattutto il 93 , fu un anno in cui gli italiani dominavano. Al giro c'erano praticamente tutti tranne Rominger che era in Once .
Zulle nacque in quella Vuelta , Al Tour fecero terzo jaskula e quarto meija. Poi riijs e Chiappucci che erano al Giro . Tutto detto sul livello.. Era un cambio generazionale,e il Giro godette dei migliori interpreti , il livello era superiore lì che al Tour
Non volevo dire che fuori dall'Italia non ci fossero bravi ciclisti , ma ,soprattutto il 93 , fu un anno in cui gli italiani dominavano. Al giro c'erano praticamente tutti tranne Rominger che era in Once .
Zulle nacque in quella Vuelta , Al Tour fecero terzo jaskula e quarto meija. Poi riijs e Chiappucci che erano al Giro . Tutto detto sul livello.. Era un cambio generazionale,e il Giro godette dei migliori interpreti , il livello era superiore lì che al Tour
Re: Il Giro d'Italia del 1993, trent'anni dopo....
La crono di sestriere con chiappucci che cambia bici
Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC
Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
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Re: Il Giro d'Italia del 1993, trent'anni dopo....
Lo ricordo bene quel giro, fu piuttosto deludente come spettacolo.
Complice un disegno scialbo e privo di grandi montagne, che teneva come piatto forte la maxicronoscalata del Sestriere e dove il Navarro fece il vuoto.
Nell'idea di Torriani avrebbe dovuto esserci una prima settimana molto combattuta, con tappe non banali e una lotta per la maglia rosa che potesse cambiare spesso padrone. Invece Argentin narcotizzo la corsa e anche questo aspetto venne a mancare.
L'unico momento spettacolare fu sulla salita di Oropa, ma ormai il giro era finito.
Complice un disegno scialbo e privo di grandi montagne, che teneva come piatto forte la maxicronoscalata del Sestriere e dove il Navarro fece il vuoto.
Nell'idea di Torriani avrebbe dovuto esserci una prima settimana molto combattuta, con tappe non banali e una lotta per la maglia rosa che potesse cambiare spesso padrone. Invece Argentin narcotizzo la corsa e anche questo aspetto venne a mancare.
L'unico momento spettacolare fu sulla salita di Oropa, ma ormai il giro era finito.
Re: Il Giro d'Italia del 1993, trent'anni dopo....
Ricordo bene un percorso un po' scialbo, con poche tappe montagnose.kokkelkoren ha scritto: ↑venerdì 28 aprile 2023, 12:15 Lo ricordo bene quel giro, fu piuttosto deludente come spettacolo.
Complice un disegno scialbo e privo di grandi montagne, che teneva come piatto forte la maxicronoscalata del Sestriere e dove il Navarro fece il vuoto.
Nell'idea di Torriani avrebbe dovuto esserci una prima settimana molto combattuta, con tappe non banali e una lotta per la maglia rosa che potesse cambiare spesso padrone. Invece Argentin narcotizzo la corsa e anche questo aspetto venne a mancare.
L'unico momento spettacolare fu sulla salita di Oropa, ma ormai il giro era finito.
Un peccato tu quella di Chianale, che sprecava le alpi cuneesi con un arrivo scialbo e semplice, e anche la prima tappa dolomitica di Corvara, con il solo passo delle Erbe dal lato più semplice, non fu di certo memorabile, né disegnata bene.
Fu interessante il tentativo di coinvolgere tutta la penisola, con la partenza dall'Elba e le tappe siciliane.
Il cast partenti invece era a dir poco stellare, c'erano proprio tutti i migliori corridori dell'epoca.
Re: Il Giro d'Italia del 1993, trent'anni dopo....
finito mica tanto: a Ugrumov mancarono un paio di chilometri in più di salita, altrimenti il minuto che mantenne Indurain si sarebbe sciolto come neve al Sole, vista la crisi nel finale.lucks83 ha scritto: ↑venerdì 28 aprile 2023, 12:46Ricordo bene un percorso un po' scialbo, con poche tappe montagnose.kokkelkoren ha scritto: ↑venerdì 28 aprile 2023, 12:15 Lo ricordo bene quel giro, fu piuttosto deludente come spettacolo.
Complice un disegno scialbo e privo di grandi montagne, che teneva come piatto forte la maxicronoscalata del Sestriere e dove il Navarro fece il vuoto.
Nell'idea di Torriani avrebbe dovuto esserci una prima settimana molto combattuta, con tappe non banali e una lotta per la maglia rosa che potesse cambiare spesso padrone. Invece Argentin narcotizzo la corsa e anche questo aspetto venne a mancare.
L'unico momento spettacolare fu sulla salita di Oropa, ma ormai il giro era finito.
Un peccato tu quella di Chianale, che sprecava le alpi cuneesi con un arrivo scialbo e semplice, e anche la prima tappa dolomitica di Corvara, con il solo passo delle Erbe dal lato più semplice, non fu di certo memorabile, né disegnata bene.
Fu interessante il tentativo di coinvolgere tutta la penisola, con la partenza dall'Elba e le tappe siciliane.
Il cast partenti invece era a dir poco stellare, c'erano proprio tutti i migliori corridori dell'epoca.
L'allergia comunque è un brutto avversario per un corridore, oltre ai fastidi respiratori indebolisce il fisico da altre parti, che portano con sè i problemi più svariati, ovviamente non dipendenti dall'allergia in seè, ma dal fatto che il sistema immunitario è impegnato a sproposito su un altro "fronte"...
Indurain era terrorizzato dal pericolo , che per lui era effettivamente maggiore, di bronchiti varie.
QUel giorno prima di Oropa fecero anche Bielmonte, se non ricordo male. Ci sarebbe stata anche una Alpe di Noveis , che è sul percorso ed è dura dura.
Re: Il Giro d'Italia del 1993, trent'anni dopo....
Di quel giro mi ricordo la cotta di Bugno sul Fedaia e Indurain che soffiò la Cima Coppi a Chiappucci sul Pordoi. E tanta pioggia.
Re: Il Giro d'Italia del 1993, trent'anni dopo....
Alpe di Noveis non la ricordo proprio, mi pare che avessreo fatto Croce Serra e Bielmonte, prima dell'arrivo in salita finale
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Re: Il Giro d'Italia del 1993, trent'anni dopo....
Confermo, fecero Bielmonte.
Ho detto 'finito' perchè dopo quella tappa, bella appunto, non c'era più nulla. Il Giro era finito.
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Re: Il Giro d'Italia del 1993, trent'anni dopo....
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Re: Il Giro d'Italia del 1993, trent'anni dopo....
Sarebbe bello se qualcuno avesse almeno il video della tappa di Oropa e una versione più lunga del tappone di Corvara in italiano
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Re: Il Giro d'Italia del 1993, trent'anni dopo....
Io ho un ricordo decisamente poco entusiasmante di quel giro. Alla fine il percorso era abbastanza facile, alcuni big fuori classifica come Chioccioli, Giovannetti e Bugno. La presenza di Fondriest e Argentin in top ten denota una corsa poco selettiva. Mancava Cipollini.
1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
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Re: Il Giro d'Italia del 1993, trent'anni dopo....
Fondriest, come ricordato in un altro thread nelle scorse settimane, in quella stagione letteralmente volava, difatti in una generale non andò mai più così bene come in quel Giro. Ugrumov fece capire di essere un osso duro già nella prima tappa altimetricamente difficile con arrivo a Scanno.Salvatore77 ha scritto: ↑venerdì 28 aprile 2023, 18:36 Io ho un ricordo decisamente poco entusiasmante di quel giro. Alla fine il percorso era abbastanza facile, alcuni big fuori classifica come Chioccioli, Giovannetti e Bugno. La presenza di Fondriest e Argentin in top ten denota una corsa poco selettiva. Mancava Cipollini.
A livello di volate fu il Giro che fece emergere Fabio Baldato che vinse ben tre tappe e che dall'anno successivo cominciò a mettersi in grande evidenza anche sul pavé, sebbene gli sia mancata la "vittoria della vita".
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
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Re: Il Giro d'Italia del 1993, trent'anni dopo....
Si ma appunto dico che sarebbe bello avere Oropa in italiano e la tappa di Corvara almeno dal primo Pordoi in italiano
Re: Il Giro d'Italia del 1993, trent'anni dopo....
L'alpe di noveis nel 1993 sinceramente non so nemmeno se fosse già stata asfaltata.
La proposero nel 2014, nella tappa che arrivava ad Oropa e che, prima dell'erta finale, presentava le salite di croce Serra, Alpe di noveis per l'appunto e il Bielmonte.
Una tappa disegnata davvero bene
Re: Il Giro d'Italia del 1993, trent'anni dopo....
Ricordo benissimo la tappa di Asiago ( poi vinse Konychev)con Chiappucci in fuga , Leali in maglia rosa , mi pare corresse per la Brescialat , che si mise a tirare per riprendere Chiappucci. Intervento di Davide De zan che fa intervistare il ds di Leali chiedendogli di non fare tirare la squadra per vedere la reazione ci Indurain, risposta abbastanza incazzosa del DS. . Qualcuno può confermarmi invece che la squadra di Argentina e Ugrumov ( Mecair) avesse come medico il famigerato Michele Ferrari??
Sempre la tappa di Asiago ricordo che me l'ero registrata , venne a trovarmi il mio migliore amico che credo non abbia mai saputo in vita sua il vincitore di una corsa e mi disse che aveva vinto Konychev, scatenando la mia ira!!
Sempre la tappa di Asiago ricordo che me l'ero registrata , venne a trovarmi il mio migliore amico che credo non abbia mai saputo in vita sua il vincitore di una corsa e mi disse che aveva vinto Konychev, scatenando la mia ira!!
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Re: Il Giro d'Italia del 1993, trent'anni dopo....
Ricordo quel momento della tappa di Asiago. È uno dei ricordi più impressi nella mia mente perché una cosa del genere non si era mai vista .
Va bene Zavoli stuzzicava i corridori per creare la Santa alleanza nel 67 , ma intervenire in corsa a me sembrava oltremodo oltraggioso
Va bene Zavoli stuzzicava i corridori per creare la Santa alleanza nel 67 , ma intervenire in corsa a me sembrava oltremodo oltraggioso
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Re: Il Giro d'Italia del 1993, trent'anni dopo....
Leali correva per la Mercatone Uno e mi pare il DS fosse Salutini ma non sono sicuro.paolo117 ha scritto: ↑sabato 29 aprile 2023, 8:10 Ricordo benissimo la tappa di Asiago ( poi vinse Konychev)con Chiappucci in fuga , Leali in maglia rosa , mi pare corresse per la Brescialat , che si mise a tirare per riprendere Chiappucci. Intervento di Davide De zan che fa intervistare il ds di Leali chiedendogli di non fare tirare la squadra per vedere la reazione ci Indurain, risposta abbastanza incazzosa del DS. . Qualcuno può confermarmi invece che la squadra di Argentina e Ugrumov ( Mecair) avesse come medico il famigerato Michele Ferrari??
Sempre la tappa di Asiago ricordo che me l'ero registrata , venne a trovarmi il mio migliore amico che credo non abbia mai saputo in vita sua il vincitore di una corsa e mi disse che aveva vinto Konychev, scatenando la mia ira!!
Sì il medico della Mecair era Ferrari
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Re: Il Giro d'Italia del 1993, trent'anni dopo....
Jos Van Aert e Adrie Van der Poel
Re: Il Giro d'Italia del 1993, trent'anni dopo....
E in realtà c'era pure Moser, che ogni giorno era in collegamento da un'ammiraglia diversa. Una bella iniziativa che poi non venne più ripetuta ma che io rilancerei a 30 anni di distanza.galibier98 ha scritto: ↑venerdì 28 aprile 2023, 1:03Dal 93 al 96 c’era Saronni, nel 97, ultimo Giro Mediaset, Martinello che era ancora professionista. Sulla moto, oltre a Crosa, c’era anche Di Benedetto in quegli annigiorgio ricci ha scritto: ↑giovedì 27 aprile 2023, 22:14
Se non ricordo male il commentatore accanto a De Zan era Saronni . O sbaglio ? Però poi cambiò,ma non ricordo chi venne . Giacomo Crosa sulla moto ,un po' troppo esaltatuccio ,per me .
Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
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Re: Il Giro d'Italia del 1993, trent'anni dopo....
Quel Giro aveva aspettative enormi anche perché era la prima sfida Bugno-Chiappucci-Indurain dopo il Tour 1992. E lo spettacolo ci fu solo all'inizio, ma le Dolomiti furono una delusione. Il crollo di Miguel ad Oropa rimane un unicum nella sua carriera, pareggiato negli anni 91-95 solamente dal Santa Cristina nel 1994.
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Re: Il Giro d'Italia del 1993, trent'anni dopo....
Grandi sorprese del Giro 1993 Argentin e Fondriest
Grande delusione del Giro 1993 Bugno
Grande delusione del Giro 1993 Bugno
Re: Il Giro d'Italia del 1993, trent'anni dopo....
Mi sembra che Mediaset si perse la foratura di Chiappucci nella crono al sestrieres che andò in onda durante la pubblicità e la rimandarono indietro facendo finta fosse in diretta ahahah
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Re: Il Giro d'Italia del 1993, trent'anni dopo....
In realtà l'ultimo Giro di Torriani fu quello del 1992. Nel 1993 Castellano divenne ufficialmente direttorekokkelkoren ha scritto: ↑venerdì 28 aprile 2023, 12:15 Lo ricordo bene quel giro, fu piuttosto deludente come spettacolo.
Complice un disegno scialbo e privo di grandi montagne, che teneva come piatto forte la maxicronoscalata del Sestriere e dove il Navarro fece il vuoto.
Nell'idea di Torriani avrebbe dovuto esserci una prima settimana molto combattuta, con tappe non banali e una lotta per la maglia rosa che potesse cambiare spesso padrone. Invece Argentin narcotizzo la corsa e anche questo aspetto venne a mancare.
L'unico momento spettacolare fu sulla salita di Oropa, ma ormai il giro era finito.
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Re: Il Giro d'Italia del 1993, trent'anni dopo....
mi sono riemozionato a rivedere la tappa di corvara
il diablo corse benissimo,
isolò indurain sul sestriere, ma sulla marmolada non ebbe le forze di attaccare, gli scatti sul campolongo poi furono per le telecamere
lo spagnolo era in totale controllo e nell'ultimo km della marmolada mise tutti i corridori in fila chiarendo a tutti che non c'era trippa per gatti
in quella tappa si vide un grande lelli che alimentò in me speranze di vedere in lui un protagonista di GT
secondo me le doti le aveva e il suo palmares non rispecchia le sue possibilità
però non so perchè
il diablo corse benissimo,
isolò indurain sul sestriere, ma sulla marmolada non ebbe le forze di attaccare, gli scatti sul campolongo poi furono per le telecamere
lo spagnolo era in totale controllo e nell'ultimo km della marmolada mise tutti i corridori in fila chiarendo a tutti che non c'era trippa per gatti
in quella tappa si vide un grande lelli che alimentò in me speranze di vedere in lui un protagonista di GT
secondo me le doti le aveva e il suo palmares non rispecchia le sue possibilità
però non so perchè
Saint Gervais - Sestriere 1992
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Re: Il Giro d'Italia del 1993, trent'anni dopo....
Effettivamente da Lelli ci si aspettava di più, a podio nel 1991 poi quarto.
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