Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

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maurofacoltosi
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Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

Messaggio da leggere da maurofacoltosi »

Il percorso deve ancora essere svelato ma già qualcosa è stato annunciato

1) Partenza da Vaduz (due tappe)
2) Tappa interamente ticinese con partenza da Ambrì e arrivo in salità a Carì (11.5 Km al 7.9%)
3) Arrivo in salita a Blatten bei Naters (6.5 Km al 9.2%)
4) Ultima tappa con arrivo in salita a Villars-sur-Ollon (9.5 Km all'8.1%)


Mauro Facoltosi
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lucks83
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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

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Ma cosa fanno a Carí, una tappa da 30 km?
Se restano interamente in Ticino non hanno grandi possibilità.


andrea82
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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

Messaggio da leggere da andrea82 »

La mia ipotesi è che in Ticino ci saranno solo le sedi di partenza ed arrivo di tappa e che le opzioni di percorso valide sono almeno tre:

1) Ambrì-Biasca-Lucomagno-Oberalp-Furka-Nufenen-Airolo-Carì.
2) Ambrì-San Gottardo (Tremola)-Furka-Nufenen-Airolo-Carì
3) Ambrì-San Gottardo (Tremola)-Andermatt-Oberalp-Disentis-Lucomagno-Biasca-Faido-Carì


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Patate
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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

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lucks83 ha scritto: domenica 17 dicembre 2023, 10:02 Ma cosa fanno a Carí, una tappa da 30 km?
Se restano interamente in Ticino non hanno grandi possibilità.
Se non vogliono sconfinare le uniche opzioni possibili sono un lungo anello pianeggiante verso sud o una tappa molto breve con qualche ghirigoro per cercare le salite brevi in zona (in teoria non si potrebbe pure scalare la Tremola e scendere verso Airolo sulla strada nuova?)


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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

Messaggio da leggere da lucks83 »

Patate ha scritto: domenica 17 dicembre 2023, 12:52
lucks83 ha scritto: domenica 17 dicembre 2023, 10:02 Ma cosa fanno a Carí, una tappa da 30 km?
Se restano interamente in Ticino non hanno grandi possibilità.
Se non vogliono sconfinare le uniche opzioni possibili sono un lungo anello pianeggiante verso sud o una tappa molto breve con qualche ghirigoro per cercare le salite brevi in zona (in teoria non si potrebbe pure scalare la Tremola e scendere verso Airolo sulla strada nuova?)
Difficile in entrambi i casi.
La strada che da Ambrí porta verso biasca è una sola, difficile fare un anello, perché se per esempio decidi di andare a biasca e fare subito marcia indietro, fai un frontale con la coda del gruppo, per dire.
Difficile anche fare la tremola e scendere dallo stradone nuovo, ci sono i lavori per il raddoppio del tunnel e conseguente disagio al traffico.
La strada nuova viene usata come alternativa al tunnel, e in quel periodo ci sono pure i tedeschi che vengono in vacanza nel bel paese.
Se chiudi la strada nuova che sale al passo, rischi di paralizzare tutto.


noel
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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

Messaggio da leggere da noel »

Ho visto un video dell'ex Antonio Ferretti dove diceva che la salita di cari sarà affrontata due volte


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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

Messaggio da leggere da lucks83 »

noel ha scritto: martedì 19 dicembre 2023, 13:00 Ho visto un video dell'ex Antonio Ferretti dove diceva che la salita di cari sarà affrontata due volte
Ah è vero, non ci avevo pensato.
E pensare che l' ho anche fatto in bici quel giro....


maurofacoltosi
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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

Messaggio da leggere da maurofacoltosi »

Ecco le tappe dell'edizione 2024

1a tappa: Vaduz – Vaduz (cronoprologo di 5 Km)
2a tappa: Vaduz – Regensdorf
3a tappa: Steinmaur – Rüschlikon
4a tappa: Rüschlikon – Airolo/Gottardo (arrivo in salita sul passo)
5a tappa: Ambrì – Carì
6a tappa: Locarno – Blatten (passando per il Passo della Novena)
7a tappa: circuito di Villars-sur-Ollon (scalando due volte il Col de la Croix prima dell'arrivo in salita)
8a tappa: cronometro a Villars-sur-Ollon (dovrebbe trattarsi di una cronoscalata con partenza da Aigle)


Mauro Facoltosi
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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

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Qualche news sul percorso (altimetrie e tabelle di marcia saranno diffuse in seguito)

1) Cronometro iniziale da specialisti
2) La tappa di Regensdorf è classificata di collina, presenterà 2400 metri di dislivello e la salita di Regensberg nel finale
3) La tappa di Rüschlikon sarà la più facile, anche se a una decina di chilometri dall’arrivo si dovrà affrontare l’Albispass (1.5 Km al 6.4%)
4) La salita del San Gottardo sarà affrontata dal versante di Andermatt e non ci saranno altre difficoltà (a parte la ripetizione dell’Albispass in partenza, dal versante opposto)
5) Questo il percorso della tappa ticinese, Ambrì - Carì. Dopo aver affrontato un circuito in partenza attorno a Ambrì con la salita di Altanca, si andrà ad affrontare per la prima volta la salita di Carì dal versante occidentale. Scesi a Faido ci sarà un lungo tratto intermedio privo di difficoltà nel quale si pedalerà in direzione di Bellinzona, con giro di boa all’altezza di Arbedo. Tornati a Biasca si svolta verso Blenio per poi rientrare a Biasca e Faido e da lì salire nuovamente a Carì (dal versante percorso in discesa ad inizio tapppa)
6) Confermata la scalata al Passo della Novena prima dell’arrivo in salita a Blatten
7) La tappa di Villar-sur-Ollon misurerà 119 Km e proporrà 3000 metri di dislivello, con il Col de la Croix e l’ascesa finale verso il traguardo. Il circuito dovrà essere ripetuto due volte.
8) La cronoscalata finale partirà da Aigle e misurerà poco meno di 16 Km


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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

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maurofacoltosi ha scritto: giovedì 18 aprile 2024, 10:23 Qualche news sul percorso (altimetrie e tabelle di marcia saranno diffuse in seguito)

1) Cronometro iniziale da specialisti
2) La tappa di Regensdorf è classificata di collina, presenterà 2400 metri di dislivello e la salita di Regensberg nel finale
3) La tappa di Rüschlikon sarà la più facile, anche se a una decina di chilometri dall’arrivo si dovrà affrontare l’Albispass (1.5 Km al 6.4%)
4) La salita del San Gottardo sarà affrontata dal versante di Andermatt e non ci saranno altre difficoltà (a parte la ripetizione dell’Albispass in partenza, dal versante opposto)
5) Questo il percorso della tappa ticinese, Ambrì - Carì. Dopo aver affrontato un circuito in partenza attorno a Ambrì con la salita di Altanca, si andrà ad affrontare per la prima volta la salita di Carì dal versante occidentale. Scesi a Faido ci sarà un lungo tratto intermedio privo di difficoltà nel quale si pedalerà in direzione di Bellinzona, con giro di boa all’altezza di Arbedo. Tornati a Biasca si svolta verso Blenio per poi rientrare a Biasca e Faido e da lì salire nuovamente a Carì (dal versante percorso in discesa ad inizio tapppa)
6) Confermata la scalata al Passo della Novena prima dell’arrivo in salita a Blatten
7) La tappa di Villar-sur-Ollon misurerà 119 Km e proporrà 3000 metri di dislivello, con il Col de la Croix e l’ascesa finale verso il traguardo. Il circuito dovrà essere ripetuto due volte.
8) La cronoscalata finale partirà da Aigle e misurerà poco meno di 16 Km
Bel percorso per una volta
l'Albispass è una salita da 4 minuti da un versante e da 7-8 minuti dall'altro, difficile che succederà qualcosa.
Però le tappe di Cari e con la Novena dovrebbero essere spettacolari


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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

Messaggio da leggere da lucks83 »

maurofacoltosi ha scritto: giovedì 18 aprile 2024, 10:23 Qualche news sul percorso (altimetrie e tabelle di marcia saranno diffuse in seguito)

1) Cronometro iniziale da specialisti
2) La tappa di Regensdorf è classificata di collina, presenterà 2400 metri di dislivello e la salita di Regensberg nel finale
3) La tappa di Rüschlikon sarà la più facile, anche se a una decina di chilometri dall’arrivo si dovrà affrontare l’Albispass (1.5 Km al 6.4%)
4) La salita del San Gottardo sarà affrontata dal versante di Andermatt e non ci saranno altre difficoltà (a parte la ripetizione dell’Albispass in partenza, dal versante opposto)
5) Questo il percorso della tappa ticinese, Ambrì - Carì. Dopo aver affrontato un circuito in partenza attorno a Ambrì con la salita di Altanca, si andrà ad affrontare per la prima volta la salita di Carì dal versante occidentale. Scesi a Faido ci sarà un lungo tratto intermedio privo di difficoltà nel quale si pedalerà in direzione di Bellinzona, con giro di boa all’altezza di Arbedo. Tornati a Biasca si svolta verso Blenio per poi rientrare a Biasca e Faido e da lì salire nuovamente a Carì (dal versante percorso in discesa ad inizio tapppa)
6) Confermata la scalata al Passo della Novena prima dell’arrivo in salita a Blatten
7) La tappa di Villar-sur-Ollon misurerà 119 Km e proporrà 3000 metri di dislivello, con il Col de la Croix e l’ascesa finale verso il traguardo. Il circuito dovrà essere ripetuto due volte.
8) La cronoscalata finale partirà da Aigle e misurerà poco meno di 16 Km
Sul sito del TDS sono presenti le altimetrie da ieri sera.

A livello tecnico, a parte la tappa di Villars sur Ollon, percorso molto deludente e in cui la corsa si deciderà sempre sull'ultima salita.

Le tappe del Gottardo, di Carí e di Blatten sono disegnate veramente da cani.


lucks83
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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

Messaggio da leggere da lucks83 »

Galois ha scritto: giovedì 18 aprile 2024, 10:38
maurofacoltosi ha scritto: giovedì 18 aprile 2024, 10:23 Qualche news sul percorso (altimetrie e tabelle di marcia saranno diffuse in seguito)

1) Cronometro iniziale da specialisti
2) La tappa di Regensdorf è classificata di collina, presenterà 2400 metri di dislivello e la salita di Regensberg nel finale
3) La tappa di Rüschlikon sarà la più facile, anche se a una decina di chilometri dall’arrivo si dovrà affrontare l’Albispass (1.5 Km al 6.4%)
4) La salita del San Gottardo sarà affrontata dal versante di Andermatt e non ci saranno altre difficoltà (a parte la ripetizione dell’Albispass in partenza, dal versante opposto)
5) Questo il percorso della tappa ticinese, Ambrì - Carì. Dopo aver affrontato un circuito in partenza attorno a Ambrì con la salita di Altanca, si andrà ad affrontare per la prima volta la salita di Carì dal versante occidentale. Scesi a Faido ci sarà un lungo tratto intermedio privo di difficoltà nel quale si pedalerà in direzione di Bellinzona, con giro di boa all’altezza di Arbedo. Tornati a Biasca si svolta verso Blenio per poi rientrare a Biasca e Faido e da lì salire nuovamente a Carì (dal versante percorso in discesa ad inizio tapppa)
6) Confermata la scalata al Passo della Novena prima dell’arrivo in salita a Blatten
7) La tappa di Villar-sur-Ollon misurerà 119 Km e proporrà 3000 metri di dislivello, con il Col de la Croix e l’ascesa finale verso il traguardo. Il circuito dovrà essere ripetuto due volte.
8) La cronoscalata finale partirà da Aigle e misurerà poco meno di 16 Km
Bel percorso per una volta
l'Albispass è una salita da 4 minuti da un versante e da 7-8 minuti dall'altro, difficile che succederà qualcosa.
Però le tappe di Cari e con la Novena dovrebbero essere spettacolari
Guarda le altimetrie sul sito, poi ne riparliamo.... :hammer:


Galois
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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

Messaggio da leggere da Galois »

lucks83 ha scritto: giovedì 18 aprile 2024, 10:40
Guarda le altimetrie sul sito, poi ne riparliamo.... :hammer:
Sono tutte salite che ho fatto più volte, cosa intendi?


Pino_82
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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

Messaggio da leggere da Pino_82 »

L'ho visto sui tracciati YouTube, è sfacciatamente per scalatori (senza mai esagerare, quel Gottardo al contrario è un insulso, il Novena è lontano, molta piana prima dell'arrivo a Cari, bella quella di Ollon, anche la cronoscalata) : insomma cinque giorni per scalatori, vincerá quasi certamente uno di loro


herbie
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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

Messaggio da leggere da herbie »

lucks83 ha scritto: giovedì 18 aprile 2024, 10:39
maurofacoltosi ha scritto: giovedì 18 aprile 2024, 10:23 Qualche news sul percorso (altimetrie e tabelle di marcia saranno diffuse in seguito)

1) Cronometro iniziale da specialisti
2) La tappa di Regensdorf è classificata di collina, presenterà 2400 metri di dislivello e la salita di Regensberg nel finale
3) La tappa di Rüschlikon sarà la più facile, anche se a una decina di chilometri dall’arrivo si dovrà affrontare l’Albispass (1.5 Km al 6.4%)
4) La salita del San Gottardo sarà affrontata dal versante di Andermatt e non ci saranno altre difficoltà (a parte la ripetizione dell’Albispass in partenza, dal versante opposto)
5) Questo il percorso della tappa ticinese, Ambrì - Carì. Dopo aver affrontato un circuito in partenza attorno a Ambrì con la salita di Altanca, si andrà ad affrontare per la prima volta la salita di Carì dal versante occidentale. Scesi a Faido ci sarà un lungo tratto intermedio privo di difficoltà nel quale si pedalerà in direzione di Bellinzona, con giro di boa all’altezza di Arbedo. Tornati a Biasca si svolta verso Blenio per poi rientrare a Biasca e Faido e da lì salire nuovamente a Carì (dal versante percorso in discesa ad inizio tapppa)
6) Confermata la scalata al Passo della Novena prima dell’arrivo in salita a Blatten
7) La tappa di Villar-sur-Ollon misurerà 119 Km e proporrà 3000 metri di dislivello, con il Col de la Croix e l’ascesa finale verso il traguardo. Il circuito dovrà essere ripetuto due volte.
8) La cronoscalata finale partirà da Aigle e misurerà poco meno di 16 Km
Sul sito del TDS sono presenti le altimetrie da ieri sera.

A livello tecnico, a parte la tappa di Villars sur Ollon, percorso molto deludente e in cui la corsa si deciderà sempre sull'ultima salita.

Le tappe del Gottardo, di Carí e di Blatten sono disegnate veramente da cani.
domanda: ma la successione di salite Altanca -Carì messa in partenza non si capisce servendo a cosa, era impossibile metterla alla fine?
:boh:


herbie
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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

Messaggio da leggere da herbie »

Pino_82 ha scritto: giovedì 18 aprile 2024, 11:19 L'ho visto sui tracciati YouTube, è sfacciatamente per scalatori (senza mai esagerare, quel Gottardo al contrario è un insulso, il Novena è lontano, molta piana prima dell'arrivo a Cari, bella quella di Ollon, anche la cronoscalata) : insomma cinque giorni per scalatori, vincerá quasi certamente uno di loro
il Gottardo al contrario, fatto sulla Tremola al contrario (ultimi km di pavè più sconnesso) potrebbe avere invece un suo perchè, anche se non è una salita da scalatori puri...


Galois
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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

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herbie ha scritto: giovedì 18 aprile 2024, 11:21 il Gottardo al contrario, fatto sulla Tremola al contrario (ultimi km di pavè più sconnesso) potrebbe avere invece un suo perchè, anche se non è una salita da scalatori puri...
Vincerà Van der Poel.


Galois
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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

Messaggio da leggere da Galois »

Mi spiegate cosa intendete con Gottardo al contrario?


Pino_82
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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Nel senso che nn lo fanno da Airolo
Ma se Herbie parla del tremula da Andermatt, lui l'avrà fatto e sa



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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

Messaggio da leggere da lucks83 »

Pino_82 ha scritto: giovedì 18 aprile 2024, 12:14 Nel senso che nn lo fanno da Airolo
Ma se Herbie parla del tremula da Andermatt, lui l'avrà fatto e sa

Il Gottardo al contrario vuole dire il versante di Hospental.
Nettamente più facile del tradizionale versante di Airolo.

A pochi km dalla vetta (un paio) svolteranno a destra (almeno immagino) per fare la vecchia strada in pavè.
Che altri non è che la prosecuzione della tremola che arriva dall' altro lato.

Il fatto è che con quella svolta inizia pure un tratto di circa un km sul pavè praticamente pianeggiante o al massimo al 3%, poi riprende a salire a un km dalla fine.

Non è appunto una salita da grimpeur ma da gente che va forte anche sul passo.


lucks83
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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

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herbie ha scritto: giovedì 18 aprile 2024, 11:20
lucks83 ha scritto: giovedì 18 aprile 2024, 10:39
maurofacoltosi ha scritto: giovedì 18 aprile 2024, 10:23 Qualche news sul percorso (altimetrie e tabelle di marcia saranno diffuse in seguito)

1) Cronometro iniziale da specialisti
2) La tappa di Regensdorf è classificata di collina, presenterà 2400 metri di dislivello e la salita di Regensberg nel finale
3) La tappa di Rüschlikon sarà la più facile, anche se a una decina di chilometri dall’arrivo si dovrà affrontare l’Albispass (1.5 Km al 6.4%)
4) La salita del San Gottardo sarà affrontata dal versante di Andermatt e non ci saranno altre difficoltà (a parte la ripetizione dell’Albispass in partenza, dal versante opposto)
5) Questo il percorso della tappa ticinese, Ambrì - Carì. Dopo aver affrontato un circuito in partenza attorno a Ambrì con la salita di Altanca, si andrà ad affrontare per la prima volta la salita di Carì dal versante occidentale. Scesi a Faido ci sarà un lungo tratto intermedio privo di difficoltà nel quale si pedalerà in direzione di Bellinzona, con giro di boa all’altezza di Arbedo. Tornati a Biasca si svolta verso Blenio per poi rientrare a Biasca e Faido e da lì salire nuovamente a Carì (dal versante percorso in discesa ad inizio tapppa)
6) Confermata la scalata al Passo della Novena prima dell’arrivo in salita a Blatten
7) La tappa di Villar-sur-Ollon misurerà 119 Km e proporrà 3000 metri di dislivello, con il Col de la Croix e l’ascesa finale verso il traguardo. Il circuito dovrà essere ripetuto due volte.
8) La cronoscalata finale partirà da Aigle e misurerà poco meno di 16 Km
Sul sito del TDS sono presenti le altimetrie da ieri sera.

A livello tecnico, a parte la tappa di Villars sur Ollon, percorso molto deludente e in cui la corsa si deciderà sempre sull'ultima salita.

Le tappe del Gottardo, di Carí e di Blatten sono disegnate veramente da cani.
domanda: ma la successione di salite Altanca -Carì messa in partenza non si capisce servendo a cosa, era impossibile metterla alla fine?
:boh:
Davvero.
Piuttosto sarebbe stato carino fare una tappetta da 60 km, ma esplosiva, con Cari da Faido, Altanca e ancora Cari da Faido.
Per scalare i due versanti diversi di carí e non avere casini di percorso (gente che sale che si scontra contro gente che scende), andranno fino a Biasca e annacqueranno la tappa in modo assurdo.
Pessimo.


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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

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Galois ha scritto: giovedì 18 aprile 2024, 10:42
lucks83 ha scritto: giovedì 18 aprile 2024, 10:40
Guarda le altimetrie sul sito, poi ne riparliamo.... :hammer:
Sono tutte salite che ho fatto più volte, cosa intendi?
Intendo che, a prescindere dalle salite dove verrà posto l' arrivo, che possono essere più o meno selettive, quello che viene prima, in ogni tappa, non invoglia ad attaccare da lontano.
Saranno sempre lunghe pascolate, con fuga di contorno, fino all' erta finale.

Esclusa (forse) la tappa di Villard.


Galois
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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

Messaggio da leggere da Galois »

lucks83 ha scritto: giovedì 18 aprile 2024, 13:40
Intendo che, a prescindere dalle salite dove verrà posto l' arrivo, che possono essere più o meno selettive, quello che viene prima, in ogni tappa, non invoglia ad attaccare da lontano.
Saranno sempre lunghe pascolate, con fuga di contorno, fino all' erta finale.

Esclusa (forse) la tappa di Villard.
Sì questo è condivisibile, l'importante è che ci sia spazio per attaccare e che si facciano un po' di montagne visto che è una corsa di giugno.
Anche positivo che hanno evitato arrivi in discesa abbastanza comuni al Tour de Suisse, speriamo che abbiano imparato la tragica lezione dello scorso anno.


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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

Messaggio da leggere da lucks83 »

Galois ha scritto: giovedì 18 aprile 2024, 22:00
lucks83 ha scritto: giovedì 18 aprile 2024, 13:40
Intendo che, a prescindere dalle salite dove verrà posto l' arrivo, che possono essere più o meno selettive, quello che viene prima, in ogni tappa, non invoglia ad attaccare da lontano.
Saranno sempre lunghe pascolate, con fuga di contorno, fino all' erta finale.

Esclusa (forse) la tappa di Villard.
Sì questo è condivisibile, l'importante è che ci sia spazio per attaccare e che si facciano un po' di montagne visto che è una corsa di giugno.
Anche positivo che hanno evitato arrivi in discesa abbastanza comuni al Tour de Suisse, speriamo che abbiano imparato la tragica lezione dello scorso anno.
Ma guarda che non ci sarebbe nulla da imparare dalla tragedia dello scorso anno.
La discesa dell' albula l' ho fatta mille volte, è larga e non ha curve cieche.
Un arrivo in discesa non è sinonimo automatico di pericolosità e rischio vita.

Poi, se vai giù a 100 all' ora su una bici da corsa, diventa pericoloso tutto.
Anche un rettilineo della statale che da Bormio ti porta a Tirano, per esempio.


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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

Messaggio da leggere da herbie »

lucks83 ha scritto: venerdì 19 aprile 2024, 9:10

Poi, se vai giù a 100 all' ora su una bici da corsa, diventa pericoloso tutto.
Anche un rettilineo della statale che da Bormio ti porta a Tirano, per esempio.
Il ponte a destra dopo il rettilineo nuovo costruito dopo la frana, immagino...
E' esatto, quello che conta è la velocità. Sopra gli 80-90 viaggiando su due ruotine come quelle delle bici da strada, basta pochissimo per perdere il controllo. E con la scorrevolezza delle bici di oggi, ci si arriva anche rapidamente. Le cose peggiori sono accadute dopo tratti di rettilineo su curve o semicurve veloci. Ricordo anche Casartelli e Weylandts.
E torniamo al discorso di porre un limite di velocità, che , tanto, dove si fa veramente la differenza in discese tecniche, non viene mai superato.


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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

Messaggio da leggere da lucks83 »

herbie ha scritto: venerdì 19 aprile 2024, 11:31
lucks83 ha scritto: venerdì 19 aprile 2024, 9:10

Poi, se vai giù a 100 all' ora su una bici da corsa, diventa pericoloso tutto.
Anche un rettilineo della statale che da Bormio ti porta a Tirano, per esempio.
Il ponte a destra dopo il rettilineo nuovo costruito dopo la frana, immagino...
E' esatto, quello che conta è la velocità. Sopra gli 80-90 viaggiando su due ruotine come quelle delle bici da strada, basta pochissimo per perdere il controllo. E con la scorrevolezza delle bici di oggi, ci si arriva anche rapidamente. Le cose peggiori sono accadute dopo tratti di rettilineo su curve o semicurve veloci. Ricordo anche Casartelli e Weylandts.
E torniamo al discorso di porre un limite di velocità, che , tanto, dove si fa veramente la differenza in discese tecniche, non viene mai superato.
Esatto, intendevo quel punto.
D'accordo su tutto


Galois
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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

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lucks83 ha scritto: venerdì 19 aprile 2024, 9:10 Ma guarda che non ci sarebbe nulla da imparare dalla tragedia dello scorso anno.
La discesa dell' albula l' ho fatta mille volte, è larga e non ha curve cieche.
Un arrivo in discesa non è sinonimo automatico di pericolosità e rischio vita.

Poi, se vai giù a 100 all' ora su una bici da corsa, diventa pericoloso tutto.
Anche un rettilineo della statale che da Bormio ti porta a Tirano, per esempio.
Quindi secondo te è sensato far scendere i ciclisti a 100km/h quando una caduta a quelle velocità ha alte probabilità di essere fatale, quando puoi tranquillamente organizzare l'arrivo in cima alla montagna? Oppure dovrebbero evitare di scendere a tutta col rischio di vanificare le fatiche fatte in salita e di falsare il risultato finale?
Non dico di bandire le discese in generale ovviamente, ma qual è il vantaggio di avere un arrivo in discesa rispetto a uno in salita?


lucks83
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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

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Galois ha scritto: venerdì 19 aprile 2024, 20:18
lucks83 ha scritto: venerdì 19 aprile 2024, 9:10 Ma guarda che non ci sarebbe nulla da imparare dalla tragedia dello scorso anno.
La discesa dell' albula l' ho fatta mille volte, è larga e non ha curve cieche.
Un arrivo in discesa non è sinonimo automatico di pericolosità e rischio vita.

Poi, se vai giù a 100 all' ora su una bici da corsa, diventa pericoloso tutto.
Anche un rettilineo della statale che da Bormio ti porta a Tirano, per esempio.
Quindi secondo te è sensato far scendere i ciclisti a 100km/h quando una caduta a quelle velocità ha alte probabilità di essere fatale, quando puoi tranquillamente organizzare l'arrivo in cima alla montagna? Oppure dovrebbero evitare di scendere a tutta col rischio di vanificare le fatiche fatte in salita e di falsare il risultato finale?
Non dico di bandire le discese in generale ovviamente, ma qual è il vantaggio di avere un arrivo in discesa rispetto a uno in salita?
Innanzitutto nessuno decide di fare scendere i ciclisti a 100 all' ora.
Sono i ciclisti stessi che decidono di farlo.
Dopodiché, esistono varie categorie di ciclisti: ci sono gli scalatori, i grimpeur, i cronoman, i classicomani e anche i discesisti.
Decidere di fare solo tappe di montagna con arrivi esclusivamente in salita, significa penalizzare alcune categorie, rispetto alle altre.

Qual è il vantaggio di avere un arrivo in discesa, rispetto a uno in salita?
Potrei farti la domanda opposta, ma diciamo che voglio rispondere.
Un vantaggio può essere, come detto prima, che la corsa diventa più "democratica" e aperta a tutti, rispetto ai soli uomini da montagna.

Dopodiché, puoi fare tutti gli arrivi in salita che vuoi, se la cosa ti fa sentire più sicuro, ma allora se ragioni così, e se pensi che la discesa sia controproducente e pericolosa per chiunque abbia fatto sforzi immani in salita e non debba essere obbligato a dare tutto scendendo da un colle, per vanificare lo sforzo profuso, non puoi evitare di proporre tappe unipuerto.

Perché allora anche la discesa della penultima salita sarà soggetta alle stesse problematiche.
E magari anche quella della terzu'ultima.

Pensa Froome che attacca sul Finestre e si fa due discese a rotta di collo per vincere il Giro, che stupido.

Concludo dicendo che i poveri Casartelli e Weylandt sono morti rispettivamente nella prima discesa di giornata e in una discesa in cui la corsa era già decisa e si andava giù senza la foga della competizione.
Scendevano solo forte.
Molto forte.


lucks83
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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

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Galois ha scritto: venerdì 19 aprile 2024, 20:18
lucks83 ha scritto: venerdì 19 aprile 2024, 9:10 Ma guarda che non ci sarebbe nulla da imparare dalla tragedia dello scorso anno.
La discesa dell' albula l' ho fatta mille volte, è larga e non ha curve cieche.
Un arrivo in discesa non è sinonimo automatico di pericolosità e rischio vita.

Poi, se vai giù a 100 all' ora su una bici da corsa, diventa pericoloso tutto.
Anche un rettilineo della statale che da Bormio ti porta a Tirano, per esempio.
Quindi secondo te è sensato far scendere i ciclisti a 100km/h quando una caduta a quelle velocità ha alte probabilità di essere fatale, quando puoi tranquillamente organizzare l'arrivo in cima alla montagna? Oppure dovrebbero evitare di scendere a tutta col rischio di vanificare le fatiche fatte in salita e di falsare il risultato finale?
Non dico di bandire le discese in generale ovviamente, ma qual è il vantaggio di avere un arrivo in discesa rispetto a uno in salita?
Ah, dimenticavo: quando affermi che puoi "tranquillamente" organizzare l' arrivo in cima alla montagna, dici una cosa del tutto inesatta.
In alcuni casi puoi, in molti altri manca lo spazio per piazzare fisicamente l'arrivo e tutto il resto.
Ragioni così?
Pensi che non si debbano costringere i corridori a rischiare per vanificare gli sforzi fatti su una salita?
Benissimo.
Preparati a dire addio al Mortirolo, al Giau, al Manghen, all' Agnello, al San Pellegrino in Alpe, al passo delle Erbe, al Sella, al Finestre, al colle San Carlo, al San Marco, al Catria, al Nerone, al Duran, alla Lombarda, al Gardena, allo Spluga, al crocedomini...
La lista è ancora lunga sai?

Meno male che c'è Zwift.


Galois
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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

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lucks83 ha scritto: venerdì 19 aprile 2024, 23:28
Galois ha scritto: venerdì 19 aprile 2024, 20:18
lucks83 ha scritto: venerdì 19 aprile 2024, 9:10 Ma guarda che non ci sarebbe nulla da imparare dalla tragedia dello scorso anno.
La discesa dell' albula l' ho fatta mille volte, è larga e non ha curve cieche.
Un arrivo in discesa non è sinonimo automatico di pericolosità e rischio vita.

Poi, se vai giù a 100 all' ora su una bici da corsa, diventa pericoloso tutto.
Anche un rettilineo della statale che da Bormio ti porta a Tirano, per esempio.
Quindi secondo te è sensato far scendere i ciclisti a 100km/h quando una caduta a quelle velocità ha alte probabilità di essere fatale, quando puoi tranquillamente organizzare l'arrivo in cima alla montagna? Oppure dovrebbero evitare di scendere a tutta col rischio di vanificare le fatiche fatte in salita e di falsare il risultato finale?
Non dico di bandire le discese in generale ovviamente, ma qual è il vantaggio di avere un arrivo in discesa rispetto a uno in salita?
Ah, dimenticavo: quando affermi che puoi "tranquillamente" organizzare l' arrivo in cima alla montagna, dici una cosa del tutto inesatta.
In alcuni casi puoi, in molti altri manca lo spazio per piazzare fisicamente l'arrivo e tutto il resto.
Ragioni così?
Pensi che non si debbano costringere i corridori a rischiare per vanificare gli sforzi fatti su una salita?
Benissimo.
Preparati a dire addio al Mortirolo, al Giau, al Manghen, all' Agnello, al San Pellegrino in Alpe, al passo delle Erbe, al Sella, al Finestre, al colle San Carlo, al San Marco, al Catria, al Nerone, al Duran, alla Lombarda, al Gardena, allo Spluga, al crocedomini...
La lista è ancora lunga sai?

Meno male che c'è Zwift.
Una delle 100 volte che hai fatto l'Albula hai notato che in cima c'è un rettilineo di 1km che sembra un aeroporto?
Perché se organizzano arrivi in posti come Gardeccia o Galibier, immagino si possa fare anche sull'Albula


herbie
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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

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Galois ha scritto: sabato 20 aprile 2024, 8:46
lucks83 ha scritto: venerdì 19 aprile 2024, 23:28
Galois ha scritto: venerdì 19 aprile 2024, 20:18
Quindi secondo te è sensato far scendere i ciclisti a 100km/h quando una caduta a quelle velocità ha alte probabilità di essere fatale, quando puoi tranquillamente organizzare l'arrivo in cima alla montagna? Oppure dovrebbero evitare di scendere a tutta col rischio di vanificare le fatiche fatte in salita e di falsare il risultato finale?
Non dico di bandire le discese in generale ovviamente, ma qual è il vantaggio di avere un arrivo in discesa rispetto a uno in salita?
Ah, dimenticavo: quando affermi che puoi "tranquillamente" organizzare l' arrivo in cima alla montagna, dici una cosa del tutto inesatta.
In alcuni casi puoi, in molti altri manca lo spazio per piazzare fisicamente l'arrivo e tutto il resto.
Ragioni così?
Pensi che non si debbano costringere i corridori a rischiare per vanificare gli sforzi fatti su una salita?
Benissimo.
Preparati a dire addio al Mortirolo, al Giau, al Manghen, all' Agnello, al San Pellegrino in Alpe, al passo delle Erbe, al Sella, al Finestre, al colle San Carlo, al San Marco, al Catria, al Nerone, al Duran, alla Lombarda, al Gardena, allo Spluga, al crocedomini...
La lista è ancora lunga sai?

Meno male che c'è Zwift.
Una delle 100 volte che hai fatto l'Albula hai notato che in cima c'è un rettilineo di 1km che sembra un aeroporto?
Perché se organizzano arrivi in posti come Gardeccia o Galibier, immagino si possa fare anche sull'Albula
numero 1) la fattibilità dell'arrivo in cima alla salita non dipende dalla rettilineità della sede stradale, ma dallo spazio intorno all'arrivo e dalla presenza di spazi anche più in basso per deviare i mezzi, oltre che ovviamente dall'appartenenza della cima ad un territorio comunale o provinciale in grado di "pagare" un arrivo, e non molte salite stanno nel territorio di Cortina, di Ortisei, di COurmayeur, di Bormio, ecc. ecc.
numero 2) il numero delle salite dove ci si può fare un arrivo è comunque molto limitato, probabilmente nemmeno la metà del numero complessivo delle salite alpine. E infatti lucks ha citato una serie di salite, tra cui non è presente quella che citi tu, che non si potrebbero fare
numero 3) mi sembra assurdo demenziale , pensare di ogliere le salite e conseguenti discese dal ciclismo, o ridurrlo a cronoscalate. Per dire, col tuo ragionamento non si dovrebbero fare nemmeno Sanremo Liegi e Lombardia.

La soluzione di porre un limite di velocità sui, poniamo 85, velocità che appunto si supera quasi solo in discese con poche curve e quindi non molto selettive, con un margine percentuale di tollerenza a discrezione di una giuria (se uno staccato in salita ne ha approfittato per rientrare e vincere la tappa ovviamente non va bene, se uno ne ha approfittato per rientrare sul gruppo del 50esimo amen verrà sanzionato con qualche secondo di penalità e una multa) , rilevabile scaricando il file del gps del corridori e facendolo analizzare da un programma a fine tappa, a me pare proponibile.
Tra l'altro sarebbe anche uno strumento utile per smascherare rientri in scia prolungata di ammiraglie sfuggiti ai giudici di corsa che non possono essere ovunque, vedi la famosa CIpressa di Demare....


Galois
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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

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herbie ha scritto: sabato 20 aprile 2024, 9:02
Galois ha scritto: sabato 20 aprile 2024, 8:46
lucks83 ha scritto: venerdì 19 aprile 2024, 23:28

Ah, dimenticavo: quando affermi che puoi "tranquillamente" organizzare l' arrivo in cima alla montagna, dici una cosa del tutto inesatta.
In alcuni casi puoi, in molti altri manca lo spazio per piazzare fisicamente l'arrivo e tutto il resto.
Ragioni così?
Pensi che non si debbano costringere i corridori a rischiare per vanificare gli sforzi fatti su una salita?
Benissimo.
Preparati a dire addio al Mortirolo, al Giau, al Manghen, all' Agnello, al San Pellegrino in Alpe, al passo delle Erbe, al Sella, al Finestre, al colle San Carlo, al San Marco, al Catria, al Nerone, al Duran, alla Lombarda, al Gardena, allo Spluga, al crocedomini...
La lista è ancora lunga sai?

Meno male che c'è Zwift.
Una delle 100 volte che hai fatto l'Albula hai notato che in cima c'è un rettilineo di 1km che sembra un aeroporto?
Perché se organizzano arrivi in posti come Gardeccia o Galibier, immagino si possa fare anche sull'Albula
numero 1) la fattibilità dell'arrivo in cima alla salita non dipende dalla rettilineità della sede stradale, ma dallo spazio intorno all'arrivo e dalla presenza di spazi anche più in basso per deviare i mezzi, oltre che ovviamente dall'appartenenza della cima ad un territorio comunale o provinciale in grado di "pagare" un arrivo, e non molte salite stanno nel territorio di Cortina, di Ortisei, di COurmayeur, di Bormio, ecc. ecc.
numero 2) il numero delle salite dove ci si può fare un arrivo è comunque molto limitato, probabilmente nemmeno la metà del numero complessivo delle salite alpine. E infatti lucks ha citato una serie di salite, tra cui non è presente quella che citi tu, che non si potrebbero fare
numero 3) mi sembra assurdo demenziale , pensare di ogliere le salite e conseguenti discese dal ciclismo, o ridurrlo a cronoscalate. Per dire, col tuo ragionamento non si dovrebbero fare nemmeno Sanremo Liegi e Lombardia.

La soluzione di porre un limite di velocità sui, poniamo 85, velocità che appunto si supera quasi solo in discese con poche curve e quindi non molto selettive, con un margine percentuale di tollerenza a discrezione di una giuria (se uno staccato in salita ne ha approfittato per rientrare e vincere la tappa ovviamente non va bene, se uno ne ha approfittato per rientrare sul gruppo del 50esimo amen verrà sanzionato con qualche secondo di penalità e una multa) , rilevabile scaricando il file del gps del corridori e facendolo analizzare da un programma a fine tappa, a me pare proponibile.
Tra l'altro sarebbe anche uno strumento utile per smascherare rientri in scia prolungata di ammiraglie sfuggiti ai giudici di corsa che non possono essere ovunque, vedi la famosa CIpressa di Demare....
ma chi ha mai parlato di togliere le discese, si parlava di togliere gli arrivi in discesa

Per il resto, intendevo solo dire che l'Albula in cima è molto spaziosa, si possono mettere tutti i camion delle squadre addirittura in cima per il post tappa. È una delle cime più spaziose in termini di superficie fra quelle che si presentano come arrivi di tappa delle tappe estive.

Se c'è la disponibilità pratica, non vedo perché non organizzare un arrivo in salita ma costringere i corridori a fare 8km di discesa a 100kmh prima dell'arrivo, con le conseguenze del seppur enigmatico incidente di Mäder ma conseguenze che tutti ci potremmo immaginare se Ayuso e compagnia avessero perso padronanza del mezzo a quelle velocità.

L'elenco biblico delle cime che diventerebbero non praticabili c'entra un tubo


lucks83
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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

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Galois ha scritto: sabato 20 aprile 2024, 8:46
lucks83 ha scritto: venerdì 19 aprile 2024, 23:28
Galois ha scritto: venerdì 19 aprile 2024, 20:18
Quindi secondo te è sensato far scendere i ciclisti a 100km/h quando una caduta a quelle velocità ha alte probabilità di essere fatale, quando puoi tranquillamente organizzare l'arrivo in cima alla montagna? Oppure dovrebbero evitare di scendere a tutta col rischio di vanificare le fatiche fatte in salita e di falsare il risultato finale?
Non dico di bandire le discese in generale ovviamente, ma qual è il vantaggio di avere un arrivo in discesa rispetto a uno in salita?
Ah, dimenticavo: quando affermi che puoi "tranquillamente" organizzare l' arrivo in cima alla montagna, dici una cosa del tutto inesatta.
In alcuni casi puoi, in molti altri manca lo spazio per piazzare fisicamente l'arrivo e tutto il resto.
Ragioni così?
Pensi che non si debbano costringere i corridori a rischiare per vanificare gli sforzi fatti su una salita?
Benissimo.
Preparati a dire addio al Mortirolo, al Giau, al Manghen, all' Agnello, al San Pellegrino in Alpe, al passo delle Erbe, al Sella, al Finestre, al colle San Carlo, al San Marco, al Catria, al Nerone, al Duran, alla Lombarda, al Gardena, allo Spluga, al crocedomini...
La lista è ancora lunga sai?

Meno male che c'è Zwift.
Una delle 100 volte che hai fatto l'Albula hai notato che in cima c'è un rettilineo di 1km che sembra un aeroporto?
Perché se organizzano arrivi in posti come Gardeccia o Galibier, immagino si possa fare anche sull'Albula
Ah sì che l' ho notato.
Ma tu sai pensare solo all' Albula ?
La cui discesa è tutt'altro che pericolosa?
Ah, tra l'altro non è che visto che c'è il rettilineo di un km, allora puoi piazzare lo striscione di arrivo in un punto, e un km dopo metterci il palco della premiazione e i mezzi.
Serve un minimo piazzale.
E poi, in che comune è l' Albula?
Sono le località che pagano per gli arrivi, non i passi.

Le altre salite che ti ho nominato fai apposta a non considerarle?

Ti ripeto, non sono tante le discese effettivamente troppo pericolose in giro per le Alpi, sono i corridori che si devono dare una calmata.
Come dichiarato anche da qualcuno di loro dopo la celeberrima caduta dei Paesi Baschi: ha ammesso che stavano scendendo troppo forte.

P.S.
Al gardeccia non ci arriveranno più, proprio per problemi di spazio.


lucks83
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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

Messaggio da leggere da lucks83 »

Galois ha scritto: sabato 20 aprile 2024, 9:17
herbie ha scritto: sabato 20 aprile 2024, 9:02
Galois ha scritto: sabato 20 aprile 2024, 8:46
Una delle 100 volte che hai fatto l'Albula hai notato che in cima c'è un rettilineo di 1km che sembra un aeroporto?
Perché se organizzano arrivi in posti come Gardeccia o Galibier, immagino si possa fare anche sull'Albula
numero 1) la fattibilità dell'arrivo in cima alla salita non dipende dalla rettilineità della sede stradale, ma dallo spazio intorno all'arrivo e dalla presenza di spazi anche più in basso per deviare i mezzi, oltre che ovviamente dall'appartenenza della cima ad un territorio comunale o provinciale in grado di "pagare" un arrivo, e non molte salite stanno nel territorio di Cortina, di Ortisei, di COurmayeur, di Bormio, ecc. ecc.
numero 2) il numero delle salite dove ci si può fare un arrivo è comunque molto limitato, probabilmente nemmeno la metà del numero complessivo delle salite alpine. E infatti lucks ha citato una serie di salite, tra cui non è presente quella che citi tu, che non si potrebbero fare
numero 3) mi sembra assurdo demenziale , pensare di ogliere le salite e conseguenti discese dal ciclismo, o ridurrlo a cronoscalate. Per dire, col tuo ragionamento non si dovrebbero fare nemmeno Sanremo Liegi e Lombardia.

La soluzione di porre un limite di velocità sui, poniamo 85, velocità che appunto si supera quasi solo in discese con poche curve e quindi non molto selettive, con un margine percentuale di tollerenza a discrezione di una giuria (se uno staccato in salita ne ha approfittato per rientrare e vincere la tappa ovviamente non va bene, se uno ne ha approfittato per rientrare sul gruppo del 50esimo amen verrà sanzionato con qualche secondo di penalità e una multa) , rilevabile scaricando il file del gps del corridori e facendolo analizzare da un programma a fine tappa, a me pare proponibile.
Tra l'altro sarebbe anche uno strumento utile per smascherare rientri in scia prolungata di ammiraglie sfuggiti ai giudici di corsa che non possono essere ovunque, vedi la famosa CIpressa di Demare....
ma chi ha mai parlato di togliere le discese, si parlava di togliere gli arrivi in discesa

Per il resto, intendevo solo dire che l'Albula in cima è molto spaziosa, si possono mettere tutti i camion delle squadre addirittura in cima per il post tappa. È una delle cime più spaziose in termini di superficie fra quelle che si presentano come arrivi di tappa delle tappe estive.

Se c'è la disponibilità pratica, non vedo perché non organizzare un arrivo in salita ma costringere i corridori a fare 8km di discesa a 100kmh prima dell'arrivo, con le conseguenze del seppur enigmatico incidente di Mäder ma conseguenze che tutti ci potremmo immaginare se Ayuso e compagnia avessero perso padronanza del mezzo a quelle velocità.

L'elenco biblico delle cime che diventerebbero non praticabili c'entra un tubo
Il tuo ragionamento fa acqua da tutte le parti.
Vuoi eliminare gli arrivi in discesa dopo la salita finale, per non costringere i corridori a fare la discesa a 100 all' ora, prima dell' arrivo?
Bravo.

Forse ti sfugge che se metti un Mortirolo, con successivo arrivo in salita all' Aprica, i corridori rischieranno ugualmente in discesa.
Guardati Arroyo nel 2010.
Ah, però hai messo l' arrivo in salita, bravo....

Stesso discorso per le accoppiate Fedaia-pordoi, o San Pellegrino in Alpe-Abetone, o Stelvio-Cancano, Gavia-Bormio 2000, Giau-Tre Croci, Sampeyre-Chianale...
Va bè potrei andare avanti per ore.

Quello che proponi tu non risolve comunque il problema discese sicure, a meno che tu non voglia solo tappe unipuerto, te lo ripeto.

Come dice Herbie, allora anche una Liegi è off limits, vedendo il disastro successo giù dal Rosier lontanissimo dal traguardo nel 2022.
Non facciamo più nemmeno il Lombardia, oppure facciamolo con un bell'arrivo in salita .
Che scemi quelli di Como, a non fare finire la corsa a Brunate, si eviterebbero pure il traffico bloccato in città.


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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

Messaggio da leggere da lucks83 »

E concludo dicendo che se prendi ad esempio solo il caso dell' Albula, allora ti devo informare di un fatto.

Il povero Gino Mader, quel giorno, non era in lotta né per vincere la tappa (era irrimediabilmente staccato), né per la classifica generale (era già in ritardo incolmabile dai giorni precedenti).

Nessuno lo ha "costretto" come intendi tu, a farsi la discesa a 100 orari.
Poteva farla in sicurezza a 70, prendere un altro minuto e mezzo di distacco e non gli sarebbe cambiato nulla.
Purtroppo non è andata così e i corridori non ragionano così.

Ma questo è proprio il caso in cui il tuo ragionamento fa ancora una volta acqua da tutte le parti.


Galois
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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

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lucks83 ha scritto: sabato 20 aprile 2024, 11:00
Ah sì che l' ho notato.
Ma tu sai pensare solo all' Albula ?
La cui discesa è tutt'altro che pericolosa?
Ah, tra l'altro non è che visto che c'è il rettilineo di un km, allora puoi piazzare lo striscione di arrivo in un punto, e un km dopo metterci il palco della premiazione e i mezzi.
Serve un minimo piazzale.
E poi, in che comune è l' Albula?
Sono le località che pagano per gli arrivi, non i passi.

Le altre salite che ti ho nominato fai apposta a non considerarle?

Ti ripeto, non sono tante le discese effettivamente troppo pericolose in giro per le Alpi, sono i corridori che si devono dare una calmata.
Come dichiarato anche da qualcuno di loro dopo la celeberrima caduta dei Paesi Baschi: ha ammesso che stavano scendendo troppo forte.

P.S.
Al gardeccia non ci arriveranno più, proprio per problemi di spazio.
Tralasciando il tuo tono aggressivo e arrogante, non è che "so pensare solo all'Albula", è che si stava parlando dell'errore dell'anno scorso, aka piazzare un arrivo in una discesa che è costata la vita a un corridore. Tirare in ballo altre salite, quando si parla di Albula, significa deviare dal punto di conversazione, fenomeno noto come "argomento fantoccio".
Per forza di cose, i ciclisti spingono di più in discesa se l'arrivo di tappa è in discesa e la classifica generale si gioca sul filo dei secondi.
La pericolosità di un percorso non dipende solo dalla larghezza e la qualità del manto stradale, ma anche dalle condizioni in cui lo si affronta e soprattutto le velocità (che statisticamente, sembrano avere una leggera correlazione col numero e la gravità degli incidenti) che si raggiungono.
Se vuoi sostenere che scendere come è sceso Ayuso non sia pericoloso, solo perché ci sono discese con conformazioni peggiori della discesa dell'Albula, alzo le mani


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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

Messaggio da leggere da lucks83 »

Galois ha scritto: sabato 20 aprile 2024, 11:27
lucks83 ha scritto: sabato 20 aprile 2024, 11:00
Ah sì che l' ho notato.
Ma tu sai pensare solo all' Albula ?
La cui discesa è tutt'altro che pericolosa?
Ah, tra l'altro non è che visto che c'è il rettilineo di un km, allora puoi piazzare lo striscione di arrivo in un punto, e un km dopo metterci il palco della premiazione e i mezzi.
Serve un minimo piazzale.
E poi, in che comune è l' Albula?
Sono le località che pagano per gli arrivi, non i passi.

Le altre salite che ti ho nominato fai apposta a non considerarle?

Ti ripeto, non sono tante le discese effettivamente troppo pericolose in giro per le Alpi, sono i corridori che si devono dare una calmata.
Come dichiarato anche da qualcuno di loro dopo la celeberrima caduta dei Paesi Baschi: ha ammesso che stavano scendendo troppo forte.

P.S.
Al gardeccia non ci arriveranno più, proprio per problemi di spazio.
Tralasciando il tuo tono aggressivo e arrogante, non è che "so pensare solo all'Albula", è che si stava parlando dell'errore dell'anno scorso, aka piazzare un arrivo in una discesa che è costata la vita a un corridore. Tirare in ballo altre salite, quando si parla di Albula, significa deviare dal punto di conversazione, fenomeno noto come "argomento fantoccio".
Per forza di cose, i ciclisti spingono di più in discesa se l'arrivo di tappa è in discesa e la classifica generale si gioca sul filo dei secondi.
La pericolosità di un percorso non dipende solo dalla larghezza e la qualità del manto stradale, ma anche dalle condizioni in cui lo si affronta e soprattutto le velocità (che statisticamente, sembrano avere una leggera correlazione col numero e la gravità degli incidenti) che si raggiungono.
Se vuoi sostenere che scendere come è sceso Ayuso non sia pericoloso, solo perché ci sono discese con conformazioni peggiori della discesa dell'Albula, alzo le mani
L' arroganza è pensare di saperne di più di organizzatori che fanno quel mestiere da anni, se non decenni.
Pensare di saperne più di Vegni che ti mette comunque la tappa decisiva in fondo alla discesa del Grappa, o di Preud'Homme che fa lo stesso, con l' arrivo sotto il Col de la Loze.
Se poi vuoi prendere ad esempio solo la tappa di La Punt dello scorso anno, è arrogante anche qui pensare sia un percorso sbagliato, visto che è un grande classico del TDS , che viene proposto da decenni, senza che fino a quel giorno sia mai successo nulla.

Arroganza è anche definire "argomento fantoccio" tutte le motivazioni e argomentazioni che non solo io, ma anche Herbie, ti abbiamo dato affinché tu possa capire che il problema sicurezza non è dovuto alla discesa dell' Albula, una delle più belle e con l' asfalto migliore delle Alpi.
Ma all' atteggiamento dei corridori, che a volte rischiano troppo anche quando non è necessario.
Vedi il Paesi Baschi, ma anche qui tu lo definiresti un argomento fantoccio, perché svia dalla questione Albula .

In sintesi, arroganza è dire che hai ragione tu a prescindere, perché quell' arrivo di tappa non ti piace, senza considerare tutto quello che ti abbiamo spiegato.
Della serie " io só io, e voi non siete un c....".
Saluti.


lucks83
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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

Messaggio da leggere da lucks83 »

Comunque guarda, perdo ancora un minuto per risponderti su Ayuso.
Certo che è pericoloso scendere giù dall' Albula a 100 all' ora, ma se mi fai questa domanda significa non aver capito nulla di quello che io ed Herbie abbiamo provato a spiegarti.

Ti avevo detto che a 100 all' ora è pericoloso pure scendere da Bormio a Tirano su quella che è quasi un' autostrada .

La pericolosità sta tutta nella velocità, non nella conformazione della discesa o nel punto della corsa in cui è piazzata.
Davvero pensi che Ayuso scendesse a 100 orari,solo perché era la discesa precedente al traguardo?
Se dopo l'Albula ci fosse stato una salita in più, pensi davvero che Ayuso avrebbe tirato i freni, essendo già all' attacco?
Allora alzo le mani.

Savoldelli scese dal Fauniera a 110 all' ora nel 1999, ma c'era ancora una salita e vari km di pianura prima dell' arrivo.
Chi glielo ha fatto fare?
Sono i corridori che vanno sensibilizzati e va fatto capire loro (come dice anche Herbie) che le biciclette sono dorate di freni.
A disco, ormai, per giunta.

Saluti di nuovo


Pino_82
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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Ho rivisto la tappa di Monte Petrano giro 2009, lungo la discesa del Catria, misero la bandiera rossa nel tratto sterrato.
Da riproporre anche nei passaggi più tecnici o veloci delle discese?
Tecnicamente un po' un obbrobrio, e contro l'etica sportiva, xò se può servire, l'etica umana ha la precedenza..


Galois
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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

Messaggio da leggere da Galois »

lucks83 ha scritto: sabato 20 aprile 2024, 12:13
Galois ha scritto: sabato 20 aprile 2024, 11:27
lucks83 ha scritto: sabato 20 aprile 2024, 11:00
Ah sì che l' ho notato.
Ma tu sai pensare solo all' Albula ?
La cui discesa è tutt'altro che pericolosa?
Ah, tra l'altro non è che visto che c'è il rettilineo di un km, allora puoi piazzare lo striscione di arrivo in un punto, e un km dopo metterci il palco della premiazione e i mezzi.
Serve un minimo piazzale.
E poi, in che comune è l' Albula?
Sono le località che pagano per gli arrivi, non i passi.

Le altre salite che ti ho nominato fai apposta a non considerarle?

Ti ripeto, non sono tante le discese effettivamente troppo pericolose in giro per le Alpi, sono i corridori che si devono dare una calmata.
Come dichiarato anche da qualcuno di loro dopo la celeberrima caduta dei Paesi Baschi: ha ammesso che stavano scendendo troppo forte.

P.S.
Al gardeccia non ci arriveranno più, proprio per problemi di spazio.
Tralasciando il tuo tono aggressivo e arrogante, non è che "so pensare solo all'Albula", è che si stava parlando dell'errore dell'anno scorso, aka piazzare un arrivo in una discesa che è costata la vita a un corridore. Tirare in ballo altre salite, quando si parla di Albula, significa deviare dal punto di conversazione, fenomeno noto come "argomento fantoccio".
Per forza di cose, i ciclisti spingono di più in discesa se l'arrivo di tappa è in discesa e la classifica generale si gioca sul filo dei secondi.
La pericolosità di un percorso non dipende solo dalla larghezza e la qualità del manto stradale, ma anche dalle condizioni in cui lo si affronta e soprattutto le velocità (che statisticamente, sembrano avere una leggera correlazione col numero e la gravità degli incidenti) che si raggiungono.
Se vuoi sostenere che scendere come è sceso Ayuso non sia pericoloso, solo perché ci sono discese con conformazioni peggiori della discesa dell'Albula, alzo le mani
L' arroganza è pensare di saperne di più di organizzatori che fanno quel mestiere da anni, se non decenni.
Pensare di saperne più di Vegni che ti mette comunque la tappa decisiva in fondo alla discesa del Grappa, o di Preud'Homme che fa lo stesso, con l' arrivo sotto il Col de la Loze.
Se poi vuoi prendere ad esempio solo la tappa di La Punt dello scorso anno, è arrogante anche qui pensare sia un percorso sbagliato, visto che è un grande classico del TDS , che viene proposto da decenni, senza che fino a quel giorno sia mai successo nulla.

Arroganza è anche definire "argomento fantoccio" tutte le motivazioni e argomentazioni che non solo io, ma anche Herbie, ti abbiamo dato affinché tu possa capire che il problema sicurezza non è dovuto alla discesa dell' Albula, una delle più belle e con l' asfalto migliore delle Alpi.
Ma all' atteggiamento dei corridori, che a volte rischiano troppo anche quando non è necessario.
Vedi il Paesi Baschi, ma anche qui tu lo definiresti un argomento fantoccio, perché svia dalla questione Albula .

In sintesi, arroganza è dire che hai ragione tu a prescindere, perché quell' arrivo di tappa non ti piace, senza considerare tutto quello che ti abbiamo spiegato.
Della serie " io só io, e voi non siete un c....".
Saluti.
Belle argomentazioni. Io a differenza tua cerco di intavolare una discussione e non sostengo certo di aver ragione a prescindere, cosa che invece traspare dai tuoi messaggi "abbiamo cercato di farti capire" etichettando la mia opinione come arrogante. E sì che nel regolamento del forum @Admin c'è scritto che tutte le opinioni andrebbero rispettate :cincin:
Lo stesso Evenepoel si è lamentato analogamente a me, eppure anche lui fa quel mestiere da anni, se non decenni. Solo che a differenza nostra e di Vegni, rischia la pelle. Sarà un arrogante pure lui

Se poi ti piace la prospettiva di vedere un ciclista sfracellarsi a 100kmh in mondovisione contento tu


lucks83
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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

Messaggio da leggere da lucks83 »

Galois ha scritto: sabato 20 aprile 2024, 14:04
lucks83 ha scritto: sabato 20 aprile 2024, 12:13
Galois ha scritto: sabato 20 aprile 2024, 11:27

Tralasciando il tuo tono aggressivo e arrogante, non è che "so pensare solo all'Albula", è che si stava parlando dell'errore dell'anno scorso, aka piazzare un arrivo in una discesa che è costata la vita a un corridore. Tirare in ballo altre salite, quando si parla di Albula, significa deviare dal punto di conversazione, fenomeno noto come "argomento fantoccio".
Per forza di cose, i ciclisti spingono di più in discesa se l'arrivo di tappa è in discesa e la classifica generale si gioca sul filo dei secondi.
La pericolosità di un percorso non dipende solo dalla larghezza e la qualità del manto stradale, ma anche dalle condizioni in cui lo si affronta e soprattutto le velocità (che statisticamente, sembrano avere una leggera correlazione col numero e la gravità degli incidenti) che si raggiungono.
Se vuoi sostenere che scendere come è sceso Ayuso non sia pericoloso, solo perché ci sono discese con conformazioni peggiori della discesa dell'Albula, alzo le mani
L' arroganza è pensare di saperne di più di organizzatori che fanno quel mestiere da anni, se non decenni.
Pensare di saperne più di Vegni che ti mette comunque la tappa decisiva in fondo alla discesa del Grappa, o di Preud'Homme che fa lo stesso, con l' arrivo sotto il Col de la Loze.
Se poi vuoi prendere ad esempio solo la tappa di La Punt dello scorso anno, è arrogante anche qui pensare sia un percorso sbagliato, visto che è un grande classico del TDS , che viene proposto da decenni, senza che fino a quel giorno sia mai successo nulla.

Arroganza è anche definire "argomento fantoccio" tutte le motivazioni e argomentazioni che non solo io, ma anche Herbie, ti abbiamo dato affinché tu possa capire che il problema sicurezza non è dovuto alla discesa dell' Albula, una delle più belle e con l' asfalto migliore delle Alpi.
Ma all' atteggiamento dei corridori, che a volte rischiano troppo anche quando non è necessario.
Vedi il Paesi Baschi, ma anche qui tu lo definiresti un argomento fantoccio, perché svia dalla questione Albula .

In sintesi, arroganza è dire che hai ragione tu a prescindere, perché quell' arrivo di tappa non ti piace, senza considerare tutto quello che ti abbiamo spiegato.
Della serie " io só io, e voi non siete un c....".
Saluti.
Belle argomentazioni. Io a differenza tua cerco di intavolare una discussione e non sostengo certo di aver ragione a prescindere, cosa che invece traspare dai tuoi messaggi "abbiamo cercato di farti capire" etichettando la mia opinione come arrogante. E sì che nel regolamento del forum @Admin c'è scritto che tutte le opinioni andrebbero rispettate :cincin:
Lo stesso Evenepoel si è lamentato analogamente a me, eppure anche lui fa quel mestiere da anni, se non decenni. Solo che a differenza nostra e di Vegni, rischia la pelle. Sarà un arrogante pure lui

Se poi ti piace la prospettiva di vedere un ciclista sfracellarsi a 100kmh in mondovisione contento tu
Ma infatti non ho mica detto che le tue opinioni sono carta igienica.
Io ed Herbie ti stiamo dicendo che non stai capendo qual è il nocciolo della questione, che è quello di fare capire a questi ragazzi che devono usare i freni, altrimenti diventa tutto pericoloso, anche una discesa a 40 km dal traguardo come quella in cui si sono sfracellati ai paesi Baschi
Poi se vuoi continuare a sostenere la tesi che non vanno fatti gli arrivi in discesa, contento tu.
Nel frattempo gli organizzatori continuano a proporli.

Magari puoi scrivere un messaggio di solidarietà a Remco, spiegandogli anche che non si guida con le mani sulle leve in discesa a ottanta all' ora, perchè se prendi una radice (sempre paesi Baschi), voli fuori strada e fai cadere mezzo gruppo.
Poi sempre quello che rischia la pelle ma guida in discesa in modo sbagliato, si è lamentato ma non mi pare sia stato molto ascoltato, visto che gli arrivi in discesa vengono comunque proposti.
Non ultimo il Tour of the Alps dove di arrivi in salita ce ne sono stati ben....
Zero.

Poi ovviamente non mi piace per nulla vedere gente che cade a 100 all' ora in discesa, queste sono parole che mi stai mettendo in bocca tu, nel tentativo di farmi passare per il cattivone della situazione.
P.S.
Tra me e te non sono certo io il primo ad aver etichettato come arrogante l'opinione che stava sostenendo.
Ti ho solo risposto a tono.


herbie
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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

Messaggio da leggere da herbie »

Tre l'altro diciamo anche che sullo spigolo di quella canalina in cemento si sono "solo" fratturati proprio perchè la velocità in una discesa comunque piuttosto tortuosa in quel punto sarà stata sui 60-70, non 90-100.

Il problema di Remco credo sia proprio che, dopo quello che gli è successo, oltre una certa velocità in discesa comincia ad avere un po' di timore ,e di conseguenza ad irrigidirsi nella guida, prima degli altri...a lui credo starebbe benissimo un limite di velocità.
Il fatto è che lui è pagato tanto per vincere e non può assolutamente permettersi di lasciali andare se vanno a 90 all'ora.
Tuttavia, non c'è nulla di più pericoloso di un corridore che ha un po' di paura ma va lo stesso fortissimo in discesa.


lucks83
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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

Messaggio da leggere da lucks83 »

herbie ha scritto: sabato 20 aprile 2024, 14:48 Tre l'altro diciamo anche che sullo spigolo di quella canalina in cemento si sono "solo" fratturati proprio perchè la velocità in una discesa comunque piuttosto tortuosa in quel punto sarà stata sui 60-70, non 90-100.

Il problema di Remco credo sia proprio che, dopo quello che gli è successo, oltre una certa velocità in discesa comincia ad avere un po' di timore ,e di conseguenza ad irrigidirsi nella guida, prima degli altri...a lui credo starebbe benissimo un limite di velocità.
Il fatto è che lui è pagato tanto per vincere e non può assolutamente permettersi di lasciali andare se vanno a 90 all'ora.
Tuttavia, non c'è nulla di più pericoloso di un corridore che ha un po' di paura ma va lo stesso fortissimo in discesa.
Come non essere d' accordo con te, quoto tutto.
Soprattutto la questione Remco.
Aggiungo che ai Baschi è andata bene perché la velocità era "solo" sui 60-70 orari e si sono "solo"fratturati, ma qualcuno dei protagonisti ha dichiarato che stavano andando giù comunque troppo forte.
Non tutti sono Savoldelli, che hanno una capacità innata di buttarsi giù in discesa a certe velocità: bisogna sensibilizzare questi ragazzi, facendo loro capire che non devono andare oltre i propri limiti.


lucks83
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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

Messaggio da leggere da lucks83 »

Pino_82 ha scritto: sabato 20 aprile 2024, 13:09 Ho rivisto la tappa di Monte Petrano giro 2009, lungo la discesa del Catria, misero la bandiera rossa nel tratto sterrato.
Da riproporre anche nei passaggi più tecnici o veloci delle discese?
Tecnicamente un po' un obbrobrio, e contro l'etica sportiva, xò se può servire, l'etica umana ha la precedenza..
Diciamo che quella discesa del Catria sterrato fu il non plus ultra delle Zomegnanate.
Il buon Angelo non si è mai fatto problemi a proporre "robe" estremamente al limite, come pure la discesa del Gavia su Ponte di legno.

Nessuno chiede che vengano ripetute quelle discese, oggettivamente oltre il limite, ma che adesso siamo qui a discutere anche di quelle normali, mi sembra allucinante ( non mi riferisco a te).

Ricordiamoci cosa fece due anni fa Mohoric giù dal Poggio, consapevole di ciò che stava per fare tra l'altro, al punto di consigliare a Pogacar di "non seguirlo".
Se andiamo avanti di questo passo, ragionando così, dovremmo pure abolire il finale della Sanremo?


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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

Messaggio da leggere da herbie »

lucks83 ha scritto: sabato 20 aprile 2024, 16:34
Pino_82 ha scritto: sabato 20 aprile 2024, 13:09 Ho rivisto la tappa di Monte Petrano giro 2009, lungo la discesa del Catria, misero la bandiera rossa nel tratto sterrato.
Da riproporre anche nei passaggi più tecnici o veloci delle discese?
Tecnicamente un po' un obbrobrio, e contro l'etica sportiva, xò se può servire, l'etica umana ha la precedenza..
Diciamo che quella discesa del Catria sterrato fu il non plus ultra delle Zomegnanate.
Il buon Angelo non si è mai fatto problemi a proporre "robe" estremamente al limite, come pure la discesa del Gavia su Ponte di legno.

Nessuno chiede che vengano ripetute quelle discese, oggettivamente oltre il limite, ma che adesso siamo qui a discutere anche di quelle normali, mi sembra allucinante ( non mi riferisco a te).

Ricordiamoci cosa fece due anni fa Mohoric giù dal Poggio, consapevole di ciò che stava per fare tra l'altro, al punto di consigliare a Pogacar di "non seguirlo".
Se andiamo avanti di questo passo, ragionando così, dovremmo pure abolire il finale della Sanremo?
ecco, se proprio bisognasse "ragionare" su un arrivo "in discesa" evitabile, quello lì qualche ragionamento lo meriterebbe, secondo me. Di buono ha che i corridori lo conoscono a memoria, anche perchè abitano vicino, e tutto sommato la presenza dei tornanti fà si che la velocità sia alta ma non tale intaccare minimamente il totale controllo della bici.
Però effettivamente le canaline per l'acqua a bordo strada dove infilare una ruota avrebbe effetti tremendi (Mohoric ci arrivò a pochi millimetri) e tutti i muri e muretti in cemento che delimitano la sede stradale sono un pericolo serio, su una discesa così vicina all'arrivo di una classica monumento.
Si snaturerebbe la corsa, certo, togliendo il Poggio a favore di una salita un po' più selettiva qualche chilometro prima. Mah.


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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

Messaggio da leggere da lucks83 »

herbie ha scritto: sabato 20 aprile 2024, 18:13
lucks83 ha scritto: sabato 20 aprile 2024, 16:34
Pino_82 ha scritto: sabato 20 aprile 2024, 13:09 Ho rivisto la tappa di Monte Petrano giro 2009, lungo la discesa del Catria, misero la bandiera rossa nel tratto sterrato.
Da riproporre anche nei passaggi più tecnici o veloci delle discese?
Tecnicamente un po' un obbrobrio, e contro l'etica sportiva, xò se può servire, l'etica umana ha la precedenza..
Diciamo che quella discesa del Catria sterrato fu il non plus ultra delle Zomegnanate.
Il buon Angelo non si è mai fatto problemi a proporre "robe" estremamente al limite, come pure la discesa del Gavia su Ponte di legno.

Nessuno chiede che vengano ripetute quelle discese, oggettivamente oltre il limite, ma che adesso siamo qui a discutere anche di quelle normali, mi sembra allucinante ( non mi riferisco a te).

Ricordiamoci cosa fece due anni fa Mohoric giù dal Poggio, consapevole di ciò che stava per fare tra l'altro, al punto di consigliare a Pogacar di "non seguirlo".
Se andiamo avanti di questo passo, ragionando così, dovremmo pure abolire il finale della Sanremo?
ecco, se proprio bisognasse "ragionare" su un arrivo "in discesa" evitabile, quello lì qualche ragionamento lo meriterebbe, secondo me. Di buono ha che i corridori lo conoscono a memoria, anche perchè abitano vicino, e tutto sommato la presenza dei tornanti fà si che la velocità sia alta ma non tale intaccare minimamente il totale controllo della bici.
Però effettivamente le canaline per l'acqua a bordo strada dove infilare una ruota avrebbe effetti tremendi (Mohoric ci arrivò a pochi millimetri) e tutti i muri e muretti in cemento che delimitano la sede stradale sono un pericolo serio, su una discesa così vicina all'arrivo di una classica monumento.
Si snaturerebbe la corsa, certo, togliendo il Poggio a favore di una salita un po' più selettiva qualche chilometro prima. Mah.
https://www.quibicisport.it/2024/04/20/ ... ollo-bici/

Giusto per approfondire...
Chissà se qualcuno avrà voglia di leggere anche questo articolo, così magari si rende conto di ciò che io e te gli abbiamo cercato di spiegare.
O se, probabilmente derubricherá tutto sotto la voce di "argomento fantoccio".


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PassistaScalatore
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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

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lucks83 ha scritto: sabato 20 aprile 2024, 12:31 Comunque guarda, perdo ancora un minuto per risponderti su Ayuso.
Certo che è pericoloso scendere giù dall' Albula a 100 all' ora, ma se mi fai questa domanda significa non aver capito nulla di quello che io ed Herbie abbiamo provato a spiegarti.

Ti avevo detto che a 100 all' ora è pericoloso pure scendere da Bormio a Tirano su quella che è quasi un' autostrada .

La pericolosità sta tutta nella velocità, non nella conformazione della discesa o nel punto della corsa in cui è piazzata.
Davvero pensi che Ayuso scendesse a 100 orari,solo perché era la discesa precedente al traguardo?
Se dopo l'Albula ci fosse stato una salita in più, pensi davvero che Ayuso avrebbe tirato i freni, essendo già all' attacco?
Allora alzo le mani.

Savoldelli scese dal Fauniera a 110 all' ora nel 1999, ma c'era ancora una salita e vari km di pianura prima dell' arrivo.
Chi glielo ha fatto fare?
Sono i corridori che vanno sensibilizzati e va fatto capire loro (come dice anche Herbie) che le biciclette sono dorate di freni.
A disco, ormai, per giunta.

Saluti di nuovo
Concordo su tutto ma secondo me sbagli, molto, nella affermazione finale.
Parli, e in generale questa è diventata l'opinione diffusa, del freno a disco come uno strumento che ha reso più sicure le discese.
Garantisce una frenata migliore, sì, ma non per questo porta più sicurezza, anzi.
Perché?
Col freno a disco possono iniziare la frenata molto più in prossimità della curva. Non devono modulare maggiormente la frenata, il disco è reattivo, possono arrivare a pochi metri a velocità più alte che in passato nell'approccio alla curva, certi che la potenza frenante sarà sufficiente . Soprattutto in lunghe discese dove con i freni classici si arriva a fine discesa con il meccanismo surriscaldato per l'utilizzo, anche i professionisti sono costretti a regolarsi maggiormente.
Col freno a disco no, arrivano sempre al limite alle curve, e cosa succede però? Che la correzione non è uguale. Portando sempre il mezzo al limite, a velocità intorno se non sopra gli 80 all'ora, quando devono correggere una curva presa male capita che il freno a disco dia troppa potenza, in biciclette che rispetto a qualche anno fa privilegiano forme aero più complicate da manovrare. E provocano sbandamenti, meno stabilità del mezzo, fattori che provocano anche cadute.
Così va a finire che un mezzo che, per uso amatoriale non portato al limite, potrebbe anche essere d'aiuto, in questi caasi le caratteristiche della frenata la rendono un fattore di maggiore insicurezza e pericolo.
Questo senza citare casi estremi come Tesfasion in una discesa appenninica del Giro 2022 che andò dritto in curva perché a causa di un vuoto d'aria nei cavi la frenata non era stata trasmessa al disco.

Non voglio usare il principio d'autorità e citare per esempio Cipollini che dice che da ex pro e grande discesista lui preferisce il freno classico perché gli permette più modulazione nella frenata. Ma metto un video di una caduta che mi impressionò, poco dopo la caduta mortale sull'Albula, perché secondo me è un esempio di come il freno a disco in queste situazioni porti insicurezza.
Va al massimo, perché col disco tanto puoi frenare anche all'ultimo.
Vede che la curva è troppo stretta e allora dà una frenata che, con il freno a disco, è talmente forte che fa fare un salto alla bicicletta e la rende incontrollabile.
Anche il duo che arriva dopo Zana stessa cosa, correzione all'ultimo, più tardi di come avrebbero fatto con un freno normale, e la potenza della frenata è tanta che la bicicletta fa una derapata.
Non dico che la caduta col freno normale sicuramente non ci sarebbe stata, ma per me peggiora le cose, permette ai pro, che già sono spericolati, una condotta in discesa estrema, e in definitiva ha aumentato i rischi.



lucks83
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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

Messaggio da leggere da lucks83 »

PassistaScalatore ha scritto: domenica 21 aprile 2024, 12:27
lucks83 ha scritto: sabato 20 aprile 2024, 12:31 Comunque guarda, perdo ancora un minuto per risponderti su Ayuso.
Certo che è pericoloso scendere giù dall' Albula a 100 all' ora, ma se mi fai questa domanda significa non aver capito nulla di quello che io ed Herbie abbiamo provato a spiegarti.

Ti avevo detto che a 100 all' ora è pericoloso pure scendere da Bormio a Tirano su quella che è quasi un' autostrada .

La pericolosità sta tutta nella velocità, non nella conformazione della discesa o nel punto della corsa in cui è piazzata.
Davvero pensi che Ayuso scendesse a 100 orari,solo perché era la discesa precedente al traguardo?
Se dopo l'Albula ci fosse stato una salita in più, pensi davvero che Ayuso avrebbe tirato i freni, essendo già all' attacco?
Allora alzo le mani.

Savoldelli scese dal Fauniera a 110 all' ora nel 1999, ma c'era ancora una salita e vari km di pianura prima dell' arrivo.
Chi glielo ha fatto fare?
Sono i corridori che vanno sensibilizzati e va fatto capire loro (come dice anche Herbie) che le biciclette sono dorate di freni.
A disco, ormai, per giunta.

Saluti di nuovo
Concordo su tutto ma secondo me sbagli, molto, nella affermazione finale.
Parli, e in generale questa è diventata l'opinione diffusa, del freno a disco come uno strumento che ha reso più sicure le discese.
Garantisce una frenata migliore, sì, ma non per questo porta più sicurezza, anzi.
Perché?
Col freno a disco possono iniziare la frenata molto più in prossimità della curva. Non devono modulare maggiormente la frenata, il disco è reattivo, possono arrivare a pochi metri a velocità più alte che in passato nell'approccio alla curva, certi che la potenza frenante sarà sufficiente . Soprattutto in lunghe discese dove con i freni classici si arriva a fine discesa con il meccanismo surriscaldato per l'utilizzo, anche i professionisti sono costretti a regolarsi maggiormente.
Col freno a disco no, arrivano sempre al limite alle curve, e cosa succede però? Che la correzione non è uguale. Portando sempre il mezzo al limite, a velocità intorno se non sopra gli 80 all'ora, quando devono correggere una curva presa male capita che il freno a disco dia troppa potenza, in biciclette che rispetto a qualche anno fa privilegiano forme aero più complicate da manovrare. E provocano sbandamenti, meno stabilità del mezzo, fattori che provocano anche cadute.
Così va a finire che un mezzo che, per uso amatoriale non portato al limite, potrebbe anche essere d'aiuto, in questi caasi le caratteristiche della frenata la rendono un fattore di maggiore insicurezza e pericolo.
Questo senza citare casi estremi come Tesfasion in una discesa appenninica del Giro 2022 che andò dritto in curva perché a causa di un vuoto d'aria nei cavi la frenata non era stata trasmessa al disco.

Non voglio usare il principio d'autorità e citare per esempio Cipollini che dice che da ex pro e grande discesista lui preferisce il freno classico perché gli permette più modulazione nella frenata. Ma metto un video di una caduta che mi impressionò, poco dopo la caduta mortale sull'Albula, perché secondo me è un esempio di come il freno a disco in queste situazioni porti insicurezza.
Va al massimo, perché col disco tanto puoi frenare anche all'ultimo.
Vede che la curva è troppo stretta e allora dà una frenata che, con il freno a disco, è talmente forte che fa fare un salto alla bicicletta e la rende incontrollabile.
Anche il duo che arriva dopo Zana stessa cosa, correzione all'ultimo, più tardi di come avrebbero fatto con un freno normale, e la potenza della frenata è tanta che la bicicletta fa una derapata.
Non dico che la caduta col freno normale sicuramente non ci sarebbe stata, ma per me peggiora le cose, permette ai pro, che già sono spericolati, una condotta in discesa estrema, e in definitiva ha aumentato i rischi.

Si, certamente sono d'accordissimo su tutto quello che hai scritto, in maniera molto precisa.
Parli poi con uno (ahimè) che due anni fa ha avuto la brutta esperienza di trovarsi anch'esso con un vuoto d'aria nell' impianto dei freni a disco, giù dal Gavia.

Diciamo che mi è andata di lusso, perché mi è capitato in un punto con una via di fuga.

Quello che intendevo sui freni a disco è che i professionisti, proprio perché attualmente sono troppo spericolati, dovrebbero essere sensibilizzati a correre meno rischi.
E con una condotta meno da funamboli, allora il freno a disco potrebbe avere dei vantaggi.


herbie
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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

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lucks83 ha scritto: domenica 21 aprile 2024, 12:57

Si, certamente sono d'accordissimo su tutto quello che hai scritto, in maniera molto precisa.
Parli poi con uno (ahimè) che due anni fa ha avuto la brutta esperienza di trovarsi anch'esso con un vuoto d'aria nell' impianto dei freni a disco, giù dal Gavia.

Diciamo che mi è andata di lusso, perché mi è capitato in un punto con una via di fuga.

Quello che intendevo sui freni a disco è che i professionisti, proprio perché attualmente sono troppo spericolati, dovrebbero essere sensibilizzati a correre meno rischi.
E con una condotta meno da funamboli, allora il freno a disco potrebbe avere dei vantaggi.
per fare ciò devi obbligatoriamente disincentivare, con un regolamento che dia penalità in classifica e multe
Altrimenti pur sentendo il pericolo e sensibilizzandosi sull'argomento, poi l'avversario va a 90 all'ora e tu lo devi seguire volente o nolente perchè sei pagato per vincere.


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Re: Tour de Suisse 2024 (9 - 18 giugno)

Messaggio da leggere da lucks83 »

herbie ha scritto: domenica 21 aprile 2024, 14:46
lucks83 ha scritto: domenica 21 aprile 2024, 12:57

Si, certamente sono d'accordissimo su tutto quello che hai scritto, in maniera molto precisa.
Parli poi con uno (ahimè) che due anni fa ha avuto la brutta esperienza di trovarsi anch'esso con un vuoto d'aria nell' impianto dei freni a disco, giù dal Gavia.

Diciamo che mi è andata di lusso, perché mi è capitato in un punto con una via di fuga.

Quello che intendevo sui freni a disco è che i professionisti, proprio perché attualmente sono troppo spericolati, dovrebbero essere sensibilizzati a correre meno rischi.
E con una condotta meno da funamboli, allora il freno a disco potrebbe avere dei vantaggi.
per fare ciò devi obbligatoriamente disincentivare, con un regolamento che dia penalità in classifica e multe
Altrimenti pur sentendo il pericolo e sensibilizzandosi sull'argomento, poi l'avversario va a 90 all'ora e tu lo devi seguire volente o nolente perchè sei pagato per vincere.
Ovviamente.
Anche io penso che si debba mettere un limite, tramite un regolamento.
Proprio come suggerisci tu


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