Promesse non mantenute.

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Tour de Berghem
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Re: Promesse non mantenute.

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chinaski89 ha scritto: martedì 9 gennaio 2024, 8:38 Volendo anche Rujano non ha mantenuto quello che faceva prospettare il podio al Giro di Savoldelli pur con il colpo di coda del bel Giro 2011
Si Rujano è un nome che ci sta assolutamente, credo che anche nel suo caso, smentitemi se non è cosi, si possa parlare di condotta giù dalla bici in genere non irreprensibile...


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Gaul
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Re: Promesse non mantenute.

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Il mio nome è quello di un corridore che a mio parere era dotato di grande classe,qualche soddisfazione se l'è presa ,ma poi ha avuto problemi col doping,e ha smesso relativamente presto.
Per me è stato un corridore incompiuto,nel senso che non ha ottenuto quello che avrebbe potuto con le doti che aveva,e dimostrato di avere.
Scommetto che molti non saranno d'accordo.
Parlo di Dario Frigo.


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Gaul
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Re: Promesse non mantenute.

Messaggio da leggere da Gaul »

Opss...incredibile,e giuro che non lo sapevo.
Dopo aver pubblicato il post sopra sono andato a googlare quello che ha vinto Frigo nella sua carriera e mi imbatto in un video su FB,questo che scriveva (o scrive ancora?) nella sezione doping, :o che adesso mi vado a leggere.
Se mi dovesse leggere lo saluto dicendogli che ero suo tifoso,e mi dispiacque tanto la sua uscita di scena fatta in quel modo.


noel
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Re: Promesse non mantenute.

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Abruzzese ha scritto: lunedì 8 gennaio 2024, 17:40
bicycleran ha scritto: lunedì 8 gennaio 2024, 16:43 Pensando alla Kelme (vedi altra sezione), una meteora fu Aitor Gonzalez, che ha vinto una Vuelta andando fortissimo. Mi pare che l'anno dopo si presentò al Giro con velleità ma fece flop.
Invece pochi si sono accorti che l'anno prima, da sconosciuto, era entrato in una fuga bidone al Tour, e gli sarebbe bastato il 90% della forma del 2002 per vincere la corsa; invece in GC non pervenuto.

(Post scritto a memoria con probabili imprecisioni)
Ricordo la bella vittoria di tappa ad Orvieto, in quella tappa in cui si verificò la singolare fuga da lontano di Alessandro Petacchi, Massimo Strazzer e Fabrizio Guidi, che avevano preso discreto vantaggio sul gruppo per sprintare sul traguardo dell'Intergiro e poi tirarono dritto. Ricordo poi che Guidi staccò gli altri due a poco meno di venti chilometri dall'arrivo, se non erro, e venne ripreso attorno ai due chilometri quando la strada aveva già cominciato a salire (Aitor infatti in quegli anni si mise in evidenza su quel genere di arrivi "alla Valverde" o "alla Gilbert", infatti pure la vittoria di Ubrique alla Vuelta mi pare che fosse stata ottenuta in uno sprint ristretto che "tirava").

Peraltro, una volta conclusa la carriera, ebbe pure guai con la giustizia, tanto che venne arrestato perché ritenuto complice in un furto (non ricordo se poi venne scagionato dalle accuse).
Corridori come Aitor Gonzalez, Casero, Cobo, Koldo Gil, Nozal, Mayo, Mauri, Osa non li considerei ne come promesse non mantenute ne come meteore...per dirla con un eufemismo ad un certo punto della carriera hanno "overperformato"


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Abruzzese
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Re: Promesse non mantenute.

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noel ha scritto: martedì 9 gennaio 2024, 19:12
Abruzzese ha scritto: lunedì 8 gennaio 2024, 17:40
bicycleran ha scritto: lunedì 8 gennaio 2024, 16:43 Pensando alla Kelme (vedi altra sezione), una meteora fu Aitor Gonzalez, che ha vinto una Vuelta andando fortissimo. Mi pare che l'anno dopo si presentò al Giro con velleità ma fece flop.
Invece pochi si sono accorti che l'anno prima, da sconosciuto, era entrato in una fuga bidone al Tour, e gli sarebbe bastato il 90% della forma del 2002 per vincere la corsa; invece in GC non pervenuto.

(Post scritto a memoria con probabili imprecisioni)
Ricordo la bella vittoria di tappa ad Orvieto, in quella tappa in cui si verificò la singolare fuga da lontano di Alessandro Petacchi, Massimo Strazzer e Fabrizio Guidi, che avevano preso discreto vantaggio sul gruppo per sprintare sul traguardo dell'Intergiro e poi tirarono dritto. Ricordo poi che Guidi staccò gli altri due a poco meno di venti chilometri dall'arrivo, se non erro, e venne ripreso attorno ai due chilometri quando la strada aveva già cominciato a salire (Aitor infatti in quegli anni si mise in evidenza su quel genere di arrivi "alla Valverde" o "alla Gilbert", infatti pure la vittoria di Ubrique alla Vuelta mi pare che fosse stata ottenuta in uno sprint ristretto che "tirava").

Peraltro, una volta conclusa la carriera, ebbe pure guai con la giustizia, tanto che venne arrestato perché ritenuto complice in un furto (non ricordo se poi venne scagionato dalle accuse).
Corridori come Aitor Gonzalez, Casero, Cobo, Koldo Gil, Nozal, Mayo, Mauri, Osa non li considerei ne come promesse non mantenute ne come meteore...per dirla con un eufemismo ad un certo punto della carriera hanno "overperformato"
Io personalmente tendo a considerare in primis quei corridori di cui si parlava un gran bene a livello giovanile e che poi, per un qualche motivo, non sono riusciti a rendere per ciò che il talento gli avrebbe consentito. Oppure corridori che ebbero un inizio di carriera professionistica molto promettente e che poi si sono persi. Aitor Gonzalez, nello specifico, era stato citato ed io ho riportato il mio personale ricordo. Mi pare poi ovvio che in questa, così come in altre discussioni aperte in queste giornate, ci si stia sforzando di mantenere la discussione entro i canoni del ciclismo pedalato, pur se determinati accadimenti sono ormai arcinoti ai più.


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nurseryman
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Re: Promesse non mantenute.

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Gaul ha scritto: martedì 9 gennaio 2024, 16:55 Il mio nome è quello di un corridore che a mio parere era dotato di grande classe,qualche soddisfazione se l'è presa ,ma poi ha avuto problemi col doping,e ha smesso relativamente presto.
Per me è stato un corridore incompiuto,nel senso che non ha ottenuto quello che avrebbe potuto con le doti che aveva,e dimostrato di avere.
Scommetto che molti non saranno d'accordo.
Parlo di Dario Frigo.
sono daccordissimo


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Re: Promesse non mantenute.

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Tour de Berghem ha scritto: martedì 9 gennaio 2024, 11:03
chinaski89 ha scritto: martedì 9 gennaio 2024, 8:38 Volendo anche Rujano non ha mantenuto quello che faceva prospettare il podio al Giro di Savoldelli pur con il colpo di coda del bel Giro 2011
Si Rujano è un nome che ci sta assolutamente, credo che anche nel suo caso, smentitemi se non è cosi, si possa parlare di condotta giù dalla bici in genere non irreprensibile...
fù il giro del 2005 e poi si persero le tracce.


Sarà un assolo di Evenelimitissssss?
Covadonga
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Re: Promesse non mantenute.

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nurseryman ha scritto: giovedì 11 gennaio 2024, 20:53
Gaul ha scritto: martedì 9 gennaio 2024, 16:55 Il mio nome è quello di un corridore che a mio parere era dotato di grande classe,qualche soddisfazione se l'è presa ,ma poi ha avuto problemi col doping,e ha smesso relativamente presto.
Per me è stato un corridore incompiuto,nel senso che non ha ottenuto quello che avrebbe potuto con le doti che aveva,e dimostrato di avere.
Scommetto che molti non saranno d'accordo.
Parlo di Dario Frigo.
sono daccordissimo
:clap:

Concordo.


Sarà un assolo di Evenelimitissssss?
Salvatore77
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Re: Promesse non mantenute.

Messaggio da leggere da Salvatore77 »

Il ciclismo è pieno di promesse non mantenute, soprattutto perchè da professionisti le possibilità si riducono di molto in quanto gli spazi sono decisamente ridotti. Tanti giovani di belle speranze da dilettanti vengono misurati solo in corse di un certo tipo, non sempre quello che vediamo riesce a darci un'idea ben precisa rispetto ai chilometraggi e le tre settimane che affronteranno poi da professionista. E' accaduto anche il contrario, cioè corridori che tra i prof hanno raccolto decisamente di più di quanto ci si aspettava.

Ad ogni modo alcuni dei movimenti nazionali cercano sempre di etichettare i giovani rampolli come l'edere di tizio e di caio. Il nuovo Hinault, il nuovo Indurain, il nuovo Gimondi. Spesso lo si fa anche quando non ci sono nemmeno le qualità.

Fra le centinaia di "promesse non mantenute" c'è uno che rispetto alle enormi capacità, alcuni (anzi non pochi) risultati ottenuti da professionista nonchè l'unanimità di aspettative in patria e fuori, dai confini nazionali l'oscar va di diritto a Jean Francois Bernard.


1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
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Slegar
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Re: Promesse non mantenute.

Messaggio da leggere da Slegar »

Di Bernard, però, bisogna tener conto dell'incidente in galleria nella Innsbruck-Borgo Valsugana del Giro 1988 che di fatto gli "segò" la carriera; fino a quel momento era in lizza per un posto sul podio dopo aver "subito" la tappa del Gavia.


Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
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bicycleran
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Re: Promesse non mantenute.

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Tre dello stesso periodo

Thomas Lovkvist. Leggere i commenti dell'epoca per rendersi costo di quanto fosse considerato forte da giovanissimo.

Thomas Dekker. Sembrava tagliato per le corse a tappe, fortissimo a crono e resistente in salita. Ha fatto pasticci col doping.

Mikhail Ignatiev. Oro olimpico su pista a 18 anni, due mondiali crono Juniores se non erro, prima corsa pro attacca da solo da lontanissimo, l'anno dopo quelle corsa la vince. Mi pare il Laigueglia. Ricordi vaghi. Poi sparito completamente, ignoro il motivo.


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Re: Promesse non mantenute.

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bicycleran ha scritto: mercoledì 24 gennaio 2024, 19:49 Mikhail Ignatiev. Oro olimpico su pista a 18 anni, due mondiali crono Juniores se non erro, prima corsa pro attacca da solo da lontanissimo, l'anno dopo quelle corsa la vince. Mi pare il Laigueglia. Ricordi vaghi. Poi sparito completamente, ignoro il motivo.
Era già nel gruppo della Tinkoff che poi fece il salto nel grande ciclismo. Nel 2007 esordio con il secondo posto alla GP La Marsigliese, poi vinse al Giro del Mediterraneo con un attacco negli ultimi dieci chilometri e poi replicò andando a conquistare il Laigueglia (conquistò poi altre 3 vittorie in stagione). Poi fece un altro bel numero a Macerata, alla Tirreno-Adriatico del 2010 prima di conquistare il titolo russo a cronometro, suo ultimo successo da professionista (si è ritirato nel 2014).
Era un gran talento a livello giovanile e quelle stoccate al suo apparire nel professionismo sembravano potergli dare un perfetto marchio da finisseur. Semplicemente credo che come tanti suoi connazionali sia arrivato ad una certa età finito (i suoi genitori avevano svolto il ruolo di maestri dello sport in Russia), con ben poco ancora da dare.


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Re: Promesse non mantenute.

Messaggio da leggere da nemecsek. »

bicycleran ha scritto: mercoledì 24 gennaio 2024, 19:49

Mikhail Ignatiev. Oro olimpico su pista a 18 anni, due mondiali crono Juniores se non erro, prima corsa pro attacca da solo da lontanissimo, l'anno dopo quelle corsa la vince. Mi pare il Laigueglia. Ricordi vaghi. Poi sparito completamente, ignoro il motivo.
Lo so che non è molto elegante citare previsioni terze andate poi a puttana, ma.... una breve ricerca sul vecchio forum è stata piuttosto esilarante... evito i link...

:diavoletto: :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto:


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Re: Promesse non mantenute.

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nemecsek. ha scritto: mercoledì 24 gennaio 2024, 21:03
bicycleran ha scritto: mercoledì 24 gennaio 2024, 19:49

Mikhail Ignatiev. Oro olimpico su pista a 18 anni, due mondiali crono Juniores se non erro, prima corsa pro attacca da solo da lontanissimo, l'anno dopo quelle corsa la vince. Mi pare il Laigueglia. Ricordi vaghi. Poi sparito completamente, ignoro il motivo.
Lo so che non è molto elegante citare previsioni terze andate poi a puttana, ma.... una breve ricerca sul vecchio forum è stata piuttosto esilarante... evito i link...

:diavoletto: :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto:
Ci dev'essere anche qualcosa di mio (con altro Nick) :D


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Re: Promesse non mantenute.

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Abruzzese ha scritto: mercoledì 24 gennaio 2024, 20:35
bicycleran ha scritto: mercoledì 24 gennaio 2024, 19:49 Mikhail Ignatiev. Oro olimpico su pista a 18 anni, due mondiali crono Juniores se non erro, prima corsa pro attacca da solo da lontanissimo, l'anno dopo quelle corsa la vince. Mi pare il Laigueglia. Ricordi vaghi. Poi sparito completamente, ignoro il motivo.
Era già nel gruppo della Tinkoff che poi fece il salto nel grande ciclismo. Nel 2007 esordio con il secondo posto alla GP La Marsigliese, poi vinse al Giro del Mediterraneo con un attacco negli ultimi dieci chilometri e poi replicò andando a conquistare il Laigueglia (conquistò poi altre 3 vittorie in stagione). Poi fece un altro bel numero a Macerata, alla Tirreno-Adriatico del 2010 prima di conquistare il titolo russo a cronometro, suo ultimo successo da professionista (si è ritirato nel 2014).
Era un gran talento a livello giovanile e quelle stoccate al suo apparire nel professionismo sembravano potergli dare un perfetto marchio da finisseur. Semplicemente credo che come tanti suoi connazionali sia arrivato ad una certa età finito (i suoi genitori avevano svolto il ruolo di maestri dello sport in Russia), con ben poco ancora da dare.
Abruzzese quante ne sai :clap:


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Re: Promesse non mantenute.

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bicycleran ha scritto: mercoledì 24 gennaio 2024, 22:05
Abruzzese ha scritto: mercoledì 24 gennaio 2024, 20:35
bicycleran ha scritto: mercoledì 24 gennaio 2024, 19:49 Mikhail Ignatiev. Oro olimpico su pista a 18 anni, due mondiali crono Juniores se non erro, prima corsa pro attacca da solo da lontanissimo, l'anno dopo quelle corsa la vince. Mi pare il Laigueglia. Ricordi vaghi. Poi sparito completamente, ignoro il motivo.
Era già nel gruppo della Tinkoff che poi fece il salto nel grande ciclismo. Nel 2007 esordio con il secondo posto alla GP La Marsigliese, poi vinse al Giro del Mediterraneo con un attacco negli ultimi dieci chilometri e poi replicò andando a conquistare il Laigueglia (conquistò poi altre 3 vittorie in stagione). Poi fece un altro bel numero a Macerata, alla Tirreno-Adriatico del 2010 prima di conquistare il titolo russo a cronometro, suo ultimo successo da professionista (si è ritirato nel 2014).
Era un gran talento a livello giovanile e quelle stoccate al suo apparire nel professionismo sembravano potergli dare un perfetto marchio da finisseur. Semplicemente credo che come tanti suoi connazionali sia arrivato ad una certa età finito (i suoi genitori avevano svolto il ruolo di maestri dello sport in Russia), con ben poco ancora da dare.
Abruzzese quante ne sai :clap:
Beh queste discussioni mi piacciono e le faccio sempre con piacere. Poi chiaramente c'è chi qui sopra s'infila in ogni discussione possibile ed immaginabile perché deve avere l'unico scopo di lordarla perché non ha nulla di costruttivo da dire ma confido che, in un modo o nell'altro, verranno tempi forumisticamente migliori ;) .


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