Il futuro del ciclismo italiano

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Tranchée d'Arenberg
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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nino58 ha scritto: lunedì 11 marzo 2024, 10:37
marco_graz ha scritto: lunedì 11 marzo 2024, 8:58 A nostra discolpa qualcuno dei nostri e' partito davvero fuori forma tipo Ganna e Bagioli o nemmeno partiti come Cicco, mentre Bettiol sembra esserci ma anche no. Ora vedremo se era tutto voluto (dei problemi di Ganna e Cicco si sa) o se proprio non stanno andando.
Quelli che hai citati sono bravi o bravissimi, il punto è che in montagna devono venire fuori i giovani altrimenti nei GT siamo da ventesimo posto se va bene.
Pozzovivo e Caruso hanno dato, sono in corsa ma hanno dato.
Mi pare evidente. Caruso ha salvato la baracca anche lo scorso anno al Giro, ma non si può pensare che lo faccia ancora.

Per il resto Ciccone è stato veramente tanto sfortunato in questi anni, ma quando ha corso non è che abbia mai dato veramente l'idea di poter lottare per un podio al Giro; Bagioli farà 25 anni fra pochi giorni, è reduce da un quadriennio alla corte di Lefevere e ha fatto vedere il suo talento solo a sprazzi. Vediamo se fa sto salto di qualità, ma a me non sembra che finora in questo 2024 abbia fatto niente eppure il momento clou della sua stagione dovrebbe essere proprio quello alle porte; Bettiol è un ragazzo che ormai va per i 30. In questi anni ha alternato pochissimi momenti in cui è stato in grado di giocarsela coi migliori a molti altri in cui invece è stato molto lontano dai big.

Insomma, qui mi pare che stiamo sempre ad aspettare che qualcuno di sti ragazzi faccia l'exploit per poi risvegliarci delusi.


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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col materiale a disposizione aver vinto un fiandre e una roubaix negli ultimi anni c'è da essere soddisfatti...


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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StipemdioXTutti ha scritto: lunedì 11 marzo 2024, 9:10
Tranchée d'Arenberg ha scritto: sabato 9 marzo 2024, 20:59
aleph ha scritto: sabato 9 marzo 2024, 19:50 Analisi interessante, provo a dare un contributo: 2020 statisticamente a parte (per evidenti motivi) tra il 2014 e il 2019 i corridori italiani hanno mediamente portato a casa tra le 85 (nel 2014) e le 113 (nel 2015) vittorie stagionali. Nell'ultimo triennio ci siamo stabilizzati intorno alle 50 vittorie (58 nel '21, 55 nel '22 e 52 l'anno scorso).
Anche questo è un numero interessante, anzi lo è ancora di più rispetto a quello che ho indicato io, ma essendo solo al 9 Marzo potevo fare solo un confronto tra gli inizi di stagione.

Il numero di vittorie in netto calo rispetto al periodo pre-covid evidenzia una crisi generalizzata che non riguarda solo le classifiche delle corse a tappe (il discorso era partito a valle di una Tirreno-Adriatico fallimentare da questo punto di vista) ma anche ad esempio il settore dei velocisti. Le 113 vittorie del 2015 erano figlie anche del rendimento di alcuni Sprinter di livello come Viviani (8 centri tra cui uno al Giro), Guardini (8 anche lui, tutte di buon livello), Mareczko (9 vittorie; ho tolto ovviamente quelle 2.2), Modolo (6 centri, 2 al Giro d'Italia), Marini (6, tutte in oriente). Parliamo di quasi 40 vittorie, molte delle quali ottenute in corse asiatiche, ma oggi facciamo fatica pure in quello. Mareczko non vince più neanche le corse .2, Viviani non va oltre il paio di vittorie stagionali, gli altri si sono ritirati. Tra quelli attivi, Moschetti non è mai esploso definitivamente, mentre Nizzolo ormai non è più da considerare come un velocista.
Fatta eccezione per Milan, anche il settore volate è un disastro.
Segnalo l'esistenza di Dainese, corridore che purtroppo ha rare possibilità di mettersi in luce ma che ha dei numeri.
Segnalo che Dainese è uno dei corridori che negli ultimi due anni ha corso di più, altro che non ha possibilità di mettersi in mostra.

Nel 2022 ha corso Giro e Tour (81 giorni di corsa, roba da capogiro per gli standard attuali)
Nel 2023 ha corso Giro e Vuelta (71 giorni di corsa, comunque non pochi)

Peraltro, in questo biennio ha vinto 2 tappe al Giro e 1 alla Vuelta. Il suo problema è la continuità: in 4 anni di professionismo ha ottenuto solo 5 vittorie. Da uno sprinter pure ci si attende numeri ben diversi.

Dopodichè, quest'anno finora è stato sfortunato, ma dire che finora abbia avuto rare possibilità di mettersi in mostra è eccessivo: in pochi hanno corso 4 GT negli ultimi 2 anni ed un totale di oltre 150 corse.


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Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 11 marzo 2024, 19:39
StipemdioXTutti ha scritto: lunedì 11 marzo 2024, 9:10
Tranchée d'Arenberg ha scritto: sabato 9 marzo 2024, 20:59

Anche questo è un numero interessante, anzi lo è ancora di più rispetto a quello che ho indicato io, ma essendo solo al 9 Marzo potevo fare solo un confronto tra gli inizi di stagione.

Il numero di vittorie in netto calo rispetto al periodo pre-covid evidenzia una crisi generalizzata che non riguarda solo le classifiche delle corse a tappe (il discorso era partito a valle di una Tirreno-Adriatico fallimentare da questo punto di vista) ma anche ad esempio il settore dei velocisti. Le 113 vittorie del 2015 erano figlie anche del rendimento di alcuni Sprinter di livello come Viviani (8 centri tra cui uno al Giro), Guardini (8 anche lui, tutte di buon livello), Mareczko (9 vittorie; ho tolto ovviamente quelle 2.2), Modolo (6 centri, 2 al Giro d'Italia), Marini (6, tutte in oriente). Parliamo di quasi 40 vittorie, molte delle quali ottenute in corse asiatiche, ma oggi facciamo fatica pure in quello. Mareczko non vince più neanche le corse .2, Viviani non va oltre il paio di vittorie stagionali, gli altri si sono ritirati. Tra quelli attivi, Moschetti non è mai esploso definitivamente, mentre Nizzolo ormai non è più da considerare come un velocista.
Fatta eccezione per Milan, anche il settore volate è un disastro.
Segnalo l'esistenza di Dainese, corridore che purtroppo ha rare possibilità di mettersi in luce ma che ha dei numeri.
Segnalo che Dainese è uno dei corridori che negli ultimi due anni ha corso di più, altro che non ha possibilità di mettersi in mostra.

Nel 2022 ha corso Giro e Tour (81 giorni di corsa, roba da capogiro per gli standard attuali)
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Peraltro, in questo biennio ha vinto 2 tappe al Giro e 1 alla Vuelta. Il suo problema è la continuità: in 4 anni di professionismo ha ottenuto solo 5 vittorie. Da uno sprinter pure ci si attende numeri ben diversi.

Dopodichè, quest'anno finora è stato sfortunato, ma dire che finora abbia avuto rare possibilità di mettersi in mostra è eccessivo: in pochi hanno corso 4 GT negli ultimi 2 anni ed un totale di oltre 150 corse.
però li ha corsi non da velocista principe della squadra, tirava le volata a mayrofer se non sbaglio... :hammer:


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Luca90 ha scritto: lunedì 11 marzo 2024, 19:50
Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 11 marzo 2024, 19:39
StipemdioXTutti ha scritto: lunedì 11 marzo 2024, 9:10
Segnalo l'esistenza di Dainese, corridore che purtroppo ha rare possibilità di mettersi in luce ma che ha dei numeri.
Segnalo che Dainese è uno dei corridori che negli ultimi due anni ha corso di più, altro che non ha possibilità di mettersi in mostra.

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Peraltro, in questo biennio ha vinto 2 tappe al Giro e 1 alla Vuelta. Il suo problema è la continuità: in 4 anni di professionismo ha ottenuto solo 5 vittorie. Da uno sprinter pure ci si attende numeri ben diversi.

Dopodichè, quest'anno finora è stato sfortunato, ma dire che finora abbia avuto rare possibilità di mettersi in mostra è eccessivo: in pochi hanno corso 4 GT negli ultimi 2 anni ed un totale di oltre 150 corse.
però li ha corsi non da velocista principe della squadra, tirava le volata a mayrofer se non sbaglio... :hammer:
Solo al Giro dello scorso anno c'era Mayrhofer, negli altri casi no. Poi se la squadra ha deciso di dare chances anche ad altri evidentemente era perchè Dainese non dava tutte ste garanzie.

A me sembra che ci sia sempre un pò troppo di 'buonismo' coi nostri, una tendenza per cui cerchiamo sempre di trovare una buona scusa per giustificare i mancati successi. Forse st'atteggiamento non fa proprio bene ai corridori di casa nostra.

Ripeto, 5 successi in 4 anni è una roba misera per uno sprinter, anche se i 2 successi al Giro hanno un certo peso.


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 11 marzo 2024, 19:39
StipemdioXTutti ha scritto: lunedì 11 marzo 2024, 9:10
Tranchée d'Arenberg ha scritto: sabato 9 marzo 2024, 20:59

Anche questo è un numero interessante, anzi lo è ancora di più rispetto a quello che ho indicato io, ma essendo solo al 9 Marzo potevo fare solo un confronto tra gli inizi di stagione.

Il numero di vittorie in netto calo rispetto al periodo pre-covid evidenzia una crisi generalizzata che non riguarda solo le classifiche delle corse a tappe (il discorso era partito a valle di una Tirreno-Adriatico fallimentare da questo punto di vista) ma anche ad esempio il settore dei velocisti. Le 113 vittorie del 2015 erano figlie anche del rendimento di alcuni Sprinter di livello come Viviani (8 centri tra cui uno al Giro), Guardini (8 anche lui, tutte di buon livello), Mareczko (9 vittorie; ho tolto ovviamente quelle 2.2), Modolo (6 centri, 2 al Giro d'Italia), Marini (6, tutte in oriente). Parliamo di quasi 40 vittorie, molte delle quali ottenute in corse asiatiche, ma oggi facciamo fatica pure in quello. Mareczko non vince più neanche le corse .2, Viviani non va oltre il paio di vittorie stagionali, gli altri si sono ritirati. Tra quelli attivi, Moschetti non è mai esploso definitivamente, mentre Nizzolo ormai non è più da considerare come un velocista.
Fatta eccezione per Milan, anche il settore volate è un disastro.
Segnalo l'esistenza di Dainese, corridore che purtroppo ha rare possibilità di mettersi in luce ma che ha dei numeri.
Segnalo che Dainese è uno dei corridori che negli ultimi due anni ha corso di più, altro che non ha possibilità di mettersi in mostra.

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Peraltro, in questo biennio ha vinto 2 tappe al Giro e 1 alla Vuelta. Il suo problema è la continuità: in 4 anni di professionismo ha ottenuto solo 5 vittorie. Da uno sprinter pure ci si attende numeri ben diversi.

Dopodichè, quest'anno finora è stato sfortunato, ma dire che finora abbia avuto rare possibilità di mettersi in mostra è eccessivo: in pochi hanno corso 4 GT negli ultimi 2 anni ed un totale di oltre 150 corse.
Sono d accordo Dainese pecca in costanza, rimane comunque un velocista che quando è in giornata sa vincere.
Comunque a velocisti non siamo neanche messi malissimo, ci mancano proprio uomini da salita.


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Ciccone poteva forse migliorare come uomo da classifica nel 2020 dopo un buon 2019 ma la pandemia lo ha affossato.
2021 partito bene al Giro,cala alla terza settimana e si ritira per una caduta quando era decimo in classifica.
Va alla Vuelta,altra caduta e altro ritiro quando era dodicesimo in classifica.
2022 dopo un inizio stagione discreto va al Giro e coglie una vittoria di tappa da lontanissimo in classifica. Poi un Tour anonimo.
2023 La sua miglior stagione fino ad aprile,poi l'ennesima infezione da Covid gli fa saltare il Giro. Va al Tour solo per la maglia a pois. Chiappuccizzazione completata.
2024 Cisti operata a gennaio e preparazione invernale andata. Stagione compromessa ancora prima di iniziare.


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Anquetil29 ha scritto: lunedì 11 marzo 2024, 19:59
Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 11 marzo 2024, 19:39
StipemdioXTutti ha scritto: lunedì 11 marzo 2024, 9:10
Segnalo l'esistenza di Dainese, corridore che purtroppo ha rare possibilità di mettersi in luce ma che ha dei numeri.
Segnalo che Dainese è uno dei corridori che negli ultimi due anni ha corso di più, altro che non ha possibilità di mettersi in mostra.

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Peraltro, in questo biennio ha vinto 2 tappe al Giro e 1 alla Vuelta. Il suo problema è la continuità: in 4 anni di professionismo ha ottenuto solo 5 vittorie. Da uno sprinter pure ci si attende numeri ben diversi.

Dopodichè, quest'anno finora è stato sfortunato, ma dire che finora abbia avuto rare possibilità di mettersi in mostra è eccessivo: in pochi hanno corso 4 GT negli ultimi 2 anni ed un totale di oltre 150 corse.
Sono d accordo Dainese pecca in costanza, rimane comunque un velocista che quando è in giornata sa vincere.
Comunque a velocisti non siamo neanche messi malissimo, ci mancano proprio uomini da salita.
Per sperare qualcosa Tiberi deve stare con del toro o appena poco dietro. Ventiseiesimo, saltato, non vale niente. Tiberi oggi 11/03/2024 vale poco. Mai come in questo periodo i giovani dominano. Se perdi il treno sei fregato


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Mario Rossi »

noel ha scritto: lunedì 11 marzo 2024, 21:00

Per sperare qualcosa Tiberi deve stare con del toro o appena poco dietro. Ventiseiesimo, saltato, non vale niente. Tiberi oggi 11/03/2024 vale poco. Mai come in questo periodo i giovani dominano. Se perdi il treno sei fregato
Prendo spunto da questo messaggio. Nel 2019 quando iniziai a frequentare il forum ci fu, a livello giovanile, l'exploit di Tiberi e Piccolo. A distanza di 5 anni si può fare per entrambi lo stesso discorso. Si parla di 2 ragazzi al quarto anno da prof e, per entrambi, salvo 2 mezze stagioni (per Piccolo la seconda metà del 2022; per Tiberi quella dell'anno scorso) non si è dimostrato nulla. 10 anni fa il loro percorso sarebbe normale, ma nel ciclismo moderno dove iniziano a vincere, seppur in corse minori, i 2004 la situazione è preoccupante. Per me i mezzi ci sono e le squadre in cui stanno sarebbero pure congeniali per un crescita, soprattutto la EF di Piccolo che sta facendo un ottimo lavoro con i giovani, ma se non si danno una mossa è difficile comprendere la loro collocazione nel gruppo. Anche perchè senza aprire la parentesi sul ciclismo giovanile con le devo, secondo me, i posti per i gregari/seconde punte si ridurranno, perchè un neoprof "costa" per le squadre molto meno di un ragazzo di 25/26 anni, e sul punto la situazione Germani dovrebbe far riflettere tanto sulle derive del nuovo ciclismo giovanile ( a quanto ho capito il ragazzo non ha il rinnovo assicurato e se lo deve guadagnare ma in Groupama non gli lasciano spazio a causa dell'exploit dei giovani francesi).


Sparo una sentenza su Remco per me lui è un Benoot che ci crede di più. Cioè non sarà lui il futuro dei belgi nei GT ma mi da sempre più la sensazione di essere quelli che per me sono i "classici mezzi corridori belga". Sono forti, però la salita non è roba per loro.

Io, 4 febbraio 2022
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Ma Dainese che problemi ha/ha avuto? Ha appena due gare corse quest'anno a fine gennaio (tra l'altro con due buoni piazzamenti) e poi il nulla :dubbio:


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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caduta in allenamento


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Tranchée d'Arenberg »

Intanto, uno dei giovani italiani di cui non avevamo parlato in questi giorni ha subito l'ennesimo brutto infortunio oggi al Denain. Parlo di Baroncini che tra l'altro aveva fatto fino ad allora una buona gara. Per lui frattura del gomito e seconda primavera consecutiva mandata a puttane :gluglu:


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Anquetil29 »

Si purtroppo Baroncini sta inanellando una serie di infortuni, peccato perché il motore sembra esserci.
Intanto Gualdi al primo anno a me sta facendo un ottima impressione. Curioso di vederlo nel corso della stagione.


nurseryman
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da nurseryman »

Ultimo km ha scritto: lunedì 11 marzo 2024, 20:56 Ciccone poteva forse migliorare come uomo da classifica nel 2020 dopo un buon 2019 ma la pandemia lo ha affossato.
2021 partito bene al Giro,cala alla terza settimana e si ritira per una caduta quando era decimo in classifica.
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peccato mi sarebbe piaciuto vederlo alla tirreno
però il problema gli dovrebbe consentire comunque di essere competitivo al giro
che è il suo obiettivo primaverile


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Road Runner »

Al Giro ha già dato ufficialmente forfait ieri.


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Ultimo km ha scritto: lunedì 11 marzo 2024, 20:56 Ciccone poteva forse migliorare come uomo da classifica nel 2020 dopo un buon 2019 ma la pandemia lo ha affossato.
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Non capisco cosa c'entri la pandemia con le sfighe che ha avuto successivamente


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Walter_White ha scritto: sabato 16 marzo 2024, 7:05
Ultimo km ha scritto: lunedì 11 marzo 2024, 20:56 Ciccone poteva forse migliorare come uomo da classifica nel 2020 dopo un buon 2019 ma la pandemia lo ha affossato.
2021 partito bene al Giro,cala alla terza settimana e si ritira per una caduta quando era decimo in classifica.
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Non capisco cosa c'entri la pandemia con le sfighe che ha avuto successivamente
La pandemia lo ha costretto a fermarsi prima per il lockdown quando aveva appena stradominato il Laigueglia e poi la prima infezione da Covid lo ha costretto al ritiro dal Giro posticipato a ottobre.


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Ultimo km ha scritto: sabato 16 marzo 2024, 7:40
Walter_White ha scritto: sabato 16 marzo 2024, 7:05
Ultimo km ha scritto: lunedì 11 marzo 2024, 20:56 Ciccone poteva forse migliorare come uomo da classifica nel 2020 dopo un buon 2019 ma la pandemia lo ha affossato.
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Non capisco cosa c'entri la pandemia con le sfighe che ha avuto successivamente
La pandemia lo ha costretto a fermarsi prima per il lockdown quando aveva appena stradominato il Laigueglia e poi la prima infezione da Covid lo ha costretto al ritiro dal Giro posticipato a ottobre.
Avevo capito intendessi che lo aveva affossato anche per le annate successive :hammer:


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Ultimo km ha scritto: lunedì 11 marzo 2024, 20:56 Chiappuccizzazione completata.
Magari facesse quello che ha fatto Chiappucci....!


Anquetil29
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Anquetil29 »

Intanto dopo la bellissima vittoria di ieri da parte di Mozzato, oggi in Grecia in una corsa 2.2 Romele vince una tappa, al di là del livello della corsa, lui è un corridore, a mio avviso, con un discreto motore e sarei dispiaciuto non facesse una buona carriera.


Winter
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Winter »

Discreta Sanremo dei nostri
Però altro anno senza vittoria
Bene sobrero
Bene bettiol
Sfortunato Ganna


damr
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da damr »

Senza sfortuna di Ganna ne avevamo 3 nei 10 e non voglio pensare a cosa avrebbe potuto fare Ganna in fondo alla discesa del Poggio 🤦🏻


Bogaert
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Bogaert »

Romele fa il bis oggi e arriva secondo in classifica


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jan80
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da jan80 »

damr ha scritto: sabato 16 marzo 2024, 22:47 Senza sfortuna di Ganna ne avevamo 3 nei 10 e non voglio pensare a cosa avrebbe potuto fare Ganna in fondo alla discesa del Poggio 🤦🏻
In verità io ne vedo solo 1 nei 10 ( Bettiol)


damr
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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jan80 ha scritto: domenica 17 marzo 2024, 13:38
damr ha scritto: sabato 16 marzo 2024, 22:47 Senza sfortuna di Ganna ne avevamo 3 nei 10 e non voglio pensare a cosa avrebbe potuto fare Ganna in fondo alla discesa del Poggio 🤦🏻
In verità io ne vedo solo 1 nei 10 ( Bettiol)
Pardon, pensavo Sobrero fosse arrivato in top ten 🤦🏻


nurseryman
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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damr ha scritto: domenica 17 marzo 2024, 14:06
jan80 ha scritto: domenica 17 marzo 2024, 13:38
damr ha scritto: sabato 16 marzo 2024, 22:47 Senza sfortuna di Ganna ne avevamo 3 nei 10 e non voglio pensare a cosa avrebbe potuto fare Ganna in fondo alla discesa del Poggio 🤦🏻
In verità io ne vedo solo 1 nei 10 ( Bettiol)
Pardon, pensavo Sobrero fosse arrivato in top ten 🤦🏻
più che altro, sobrero è arrivato ad un pelo da vincerla la sanremo
ci sono voluti MVP e Pidcok per stopparlo


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damr
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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nurseryman ha scritto: lunedì 18 marzo 2024, 7:32
damr ha scritto: domenica 17 marzo 2024, 14:06
jan80 ha scritto: domenica 17 marzo 2024, 13:38

In verità io ne vedo solo 1 nei 10 ( Bettiol)
Pardon, pensavo Sobrero fosse arrivato in top ten 🤦🏻
più che altro, sobrero è arrivato ad un pelo da vincerla la sanremo
ci sono voluti MVP e Pidcok per stopparlo
Peccato davvero! Si è anche girato un po’ troppo ma lo avrebbero ripreso comunque perché VDP era in formato gregario di lusso 🤦🏻


kokkelkoren
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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damr ha scritto: lunedì 18 marzo 2024, 7:59
nurseryman ha scritto: lunedì 18 marzo 2024, 7:32
damr ha scritto: domenica 17 marzo 2024, 14:06
Pardon, pensavo Sobrero fosse arrivato in top ten 🤦🏻
più che altro, sobrero è arrivato ad un pelo da vincerla la sanremo
ci sono voluti MVP e Pidcok per stopparlo
Peccato davvero! Si è anche girato un po’ troppo ma lo avrebbero ripreso comunque perché VDP era in formato gregario di lusso 🤦🏻
Ha provato la fagianata, ma avrebbe avuto la necessità che dietro dormissero per farcela.
Bravo comunque a provarci anche perchè era la sua unica possibilità.

Dubito però che anche in futuro possa essere lui la carta per tornare a vincere


Anquetil29
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Oggi prima tappa della Coppi e Bartali occasione per tanti giovani di mettersi in mostra. Bravo malucelli che a questi livelli è uno che ci sta sempre. De Pretto continua a fare piazzamenti per me prima o poi arriva la vittoria.
In Spagna mi preoccupa un poco Tiberi da cui mi aspettavo di più, per il giro c'è tempo speriamo bene.


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Anquetil29 ha scritto: martedì 19 marzo 2024, 20:02 Oggi prima tappa della Coppi e Bartali occasione per tanti giovani di mettersi in mostra. Bravo malucelli che a questi livelli è uno che ci sta sempre. De Pretto continua a fare piazzamenti per me prima o poi arriva la vittoria.
In Spagna mi preoccupa un poco Tiberi da cui mi aspettavo di più, per il giro c'è tempo speriamo bene.
Visto fin'ora potrebbe essere l'anno in cui a Caruso l'età porta in conto e potrebbe aiutare Tiberi. Per Tiberi il suo livello è questo, è arrivato 21esimo, togli Landa, Vlasov, Almeida, Martinez, Bernal, Mas, Diaz, Kuss, Yates che non saranno al Giro alla fine è perfettamente in linea per un piazzamento 5-10.


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Stylus ha scritto: martedì 19 marzo 2024, 21:01
Anquetil29 ha scritto: martedì 19 marzo 2024, 20:02 Oggi prima tappa della Coppi e Bartali occasione per tanti giovani di mettersi in mostra. Bravo malucelli che a questi livelli è uno che ci sta sempre. De Pretto continua a fare piazzamenti per me prima o poi arriva la vittoria.
In Spagna mi preoccupa un poco Tiberi da cui mi aspettavo di più, per il giro c'è tempo speriamo bene.
Visto fin'ora potrebbe essere l'anno in cui a Caruso l'età porta in conto e potrebbe aiutare Tiberi. Per Tiberi il suo livello è questo, è arrivato 21esimo, togli Landa, Vlasov, Almeida, Martinez, Bernal, Mas, Diaz, Kuss, Yates che non saranno al Giro alla fine è perfettamente in linea per un piazzamento 5-10.
Se finisci dietro a corridori del calibro di Diaz, al Giro la top 5-10 se la sogna. Deve crescere e parecchio.


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Salvatore77
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Ma adesso cambia tutto :champion:


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Cos è successo?


Anquetil29
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Anquetil29 »

Bella reazione di Tiberi alla giornata non brillante di ieri, io spero tanto in una sua top ten al giro, vedremo.
Coppi e Bartali con vittoria di ulissi e un solido de pretto secondo.


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jan80
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Io sono mesi che dico Tiberi non sarà un fenomeno ma di certo vale più di un Ciccone.....


nurseryman
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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jan80 ha scritto: mercoledì 20 marzo 2024, 22:02 Io sono mesi che dico Tiberi non sarà un fenomeno ma di certo vale più di un Ciccone.....
boh
per ora, tiberi, risultati pochi,
francamente me lo aspettavo più competitivo già alla tirreno
in fondo ciccone con alterne vicende ha vinto qualche tappa al giro
la pois al tour
ha battuto roglic ed evanepoel in salita
bella vittoria al delfinato
qualche semiclassica
non è l'erede di nibali ma nemmeno l'ultimo arrivato


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Salvatore77
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Spero proprio che Tiberi a 30 anni non debba mettere sul piatto una maglia a pois e tappe al giro da fuori classifica per dimostrare che è un corridore migliore di Ciccone....


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jan80
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Salvatore77 ha scritto: sabato 23 marzo 2024, 13:26 Spero proprio che Tiberi a 30 anni non debba mettere sul piatto una maglia a pois e tappe al giro da fuori classifica per dimostrare che è un corridore migliore di Ciccone....
Esattamente,spero casomai siccome non sarà un Nibali,almeno che sia un Caruso ( per me meglio di Ciccone)


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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jan80 ha scritto: sabato 23 marzo 2024, 14:18
Salvatore77 ha scritto: sabato 23 marzo 2024, 13:26 Spero proprio che Tiberi a 30 anni non debba mettere sul piatto una maglia a pois e tappe al giro da fuori classifica per dimostrare che è un corridore migliore di Ciccone....
Esattamente,spero casomai siccome non sarà un Nibali,almeno che sia un Caruso ( per me meglio di Ciccone)
Quello che sarà lo vedremo in futuro. Caruso, giusto per citare un italiano di vertice, ha fatto una vita il gregario per poi avere dei momenti di gloria in tarda età. A me sembra che ci si aspetti che la carriera di Tiberi vada in tutt'altra direzione già a breve.
Staremo a vedere.


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Salvatore77 ha scritto: sabato 23 marzo 2024, 14:23
jan80 ha scritto: sabato 23 marzo 2024, 14:18
Salvatore77 ha scritto: sabato 23 marzo 2024, 13:26 Spero proprio che Tiberi a 30 anni non debba mettere sul piatto una maglia a pois e tappe al giro da fuori classifica per dimostrare che è un corridore migliore di Ciccone....
Esattamente,spero casomai siccome non sarà un Nibali,almeno che sia un Caruso ( per me meglio di Ciccone)
Quello che sarà lo vedremo in futuro. Caruso, giusto per citare un italiano di vertice, ha fatto una vita il gregario per poi avere dei momenti di gloria in tarda età. A me sembra che ci si aspetti che la carriera di Tiberi vada in tutt'altra direzione già a breve.
Staremo a vedere.
Caruso dopo Nibali e Aru è stato il corridore per i GT più forte di questi ultimi 15 anni assieme a Pozzovivo......direi che non sarebbe poco per Tiberi


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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jan80 ha scritto: sabato 23 marzo 2024, 14:36
Salvatore77 ha scritto: sabato 23 marzo 2024, 14:23
jan80 ha scritto: sabato 23 marzo 2024, 14:18

Esattamente,spero casomai siccome non sarà un Nibali,almeno che sia un Caruso ( per me meglio di Ciccone)
Quello che sarà lo vedremo in futuro. Caruso, giusto per citare un italiano di vertice, ha fatto una vita il gregario per poi avere dei momenti di gloria in tarda età. A me sembra che ci si aspetti che la carriera di Tiberi vada in tutt'altra direzione già a breve.
Staremo a vedere.
Caruso dopo Nibali e Aru è stato il corridore per i GT più forte di questi ultimi 15 anni assieme a Pozzovivo......direi che non sarebbe poco per Tiberi
Secondo me è decisamente poco.


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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jan80 ha scritto: sabato 23 marzo 2024, 14:36
Salvatore77 ha scritto: sabato 23 marzo 2024, 14:23
jan80 ha scritto: sabato 23 marzo 2024, 14:18

Esattamente,spero casomai siccome non sarà un Nibali,almeno che sia un Caruso ( per me meglio di Ciccone)
Quello che sarà lo vedremo in futuro. Caruso, giusto per citare un italiano di vertice, ha fatto una vita il gregario per poi avere dei momenti di gloria in tarda età. A me sembra che ci si aspetti che la carriera di Tiberi vada in tutt'altra direzione già a breve.
Staremo a vedere.
Caruso dopo Nibali e Aru è stato il corridore per i GT più forte di questi ultimi 15 anni assieme a Pozzovivo......direi che non sarebbe poco per Tiberi
Sarebbe molto poco. Caruso è stato un ottimo gregario. Credo che Tiberi abbia altre aspettative. Al momento che sia meglio di Ciccone mi pare un'affermazione parecchio azzardata. Che lo possa diventare è possibile invece, e auspicabile.


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Tommeke92 ha scritto: sabato 23 marzo 2024, 15:33
jan80 ha scritto: sabato 23 marzo 2024, 14:36
Salvatore77 ha scritto: sabato 23 marzo 2024, 14:23

Quello che sarà lo vedremo in futuro. Caruso, giusto per citare un italiano di vertice, ha fatto una vita il gregario per poi avere dei momenti di gloria in tarda età. A me sembra che ci si aspetti che la carriera di Tiberi vada in tutt'altra direzione già a breve.
Staremo a vedere.
Caruso dopo Nibali e Aru è stato il corridore per i GT più forte di questi ultimi 15 anni assieme a Pozzovivo......direi che non sarebbe poco per Tiberi
Sarebbe molto poco. Caruso è stato un ottimo gregario. Credo che Tiberi abbia altre aspettative
Sparare a un cane? :capra:


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Bene anche oggi Tiberi. Quest'anno una top ten al giro sarebbe un ottimo risultato. Anche Fortunato non sta facendo male, io spero che invece lui si focalizzi su tappe e maglia scalatori.


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Anquetil29 ha scritto: sabato 23 marzo 2024, 17:41 Bene anche oggi Tiberi. Quest'anno una top ten al giro sarebbe un ottimo risultato. Anche Fortunato non sta facendo male, io spero che invece lui si focalizzi su tappe e maglia scalatori.
Fortunato non e' abbastanza veloce per puntare alla maglia scalatori...puo' solo vincere tappe di montagna partendo dalla fuga come lo Zoncolan appunto.

Tiberi grande prestazione, ha anche tirato (non si capisce perche') per Poels in pianura, situazione abbastanza da nonnismo :diavoletto: peccato perche' senza quei 50 secondi presi per il freddo sul Vallter sarebbe fra il quarto e quinto posto..


Winter
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Tommeke92 ha scritto: sabato 23 marzo 2024, 15:33 Sarebbe molto poco. Caruso è stato un ottimo gregario. Credo che Tiberi abbia altre aspettative. Al momento che sia meglio di Ciccone mi pare un'affermazione parecchio azzardata. Che lo possa diventare è possibile invece, e auspicabile.
Addirittura più forte di caruso?
Io metterei la firma per una carriera simile


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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nurseryman ha scritto: sabato 23 marzo 2024, 13:06
jan80 ha scritto: mercoledì 20 marzo 2024, 22:02 Io sono mesi che dico Tiberi non sarà un fenomeno ma di certo vale più di un Ciccone.....
boh
per ora, tiberi, risultati pochi,
francamente me lo aspettavo più competitivo già alla tirreno
in fondo ciccone con alterne vicende ha vinto qualche tappa al giro
la pois al tour
ha battuto roglic ed evanepoel in salita
bella vittoria al delfinato
qualche semiclassica
non è l'erede di nibali ma nemmeno l'ultimo arrivato
Certo, ma Ciccone è del 1994, a Dicembre farà 30 anni. Si tratta di un corridore ormai fatto e finito. Al di là delle tante sfighe, s'è capito qual'è il suo valore, non di certo quello di un corridore che può mirare ad un podio nei GT. Avrà modo di vincere ancora tappe al Giro e al Tour e pure di fare qualche top ten, ma oltre onestamente non ce lo vedo.
Tiberi è un ragazzo del 2001, un corridore che ancora non ha corso ne il Giro ne il Tour, con ogni probabilità ha ancora margini di crescita non trascurabili. Ancora non sappiamo bene dove potrà arrivare. Il Tiberi del primo arrivo in salita non è un granchè, quello visto nelle ultime due tappe di montagna invece promette bene. A sto punto bisogna vedere cosa farà a maggio al Giro, però ad ogni modo provare a fare un paragone tra il suo palmares e quello di Ciccone non ha nessun significato visto che stanno vivendo fasi della carriera completamente differenti.


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Principe ha scritto: sabato 23 marzo 2024, 15:56
Tommeke92 ha scritto: sabato 23 marzo 2024, 15:33
jan80 ha scritto: sabato 23 marzo 2024, 14:36

Caruso dopo Nibali e Aru è stato il corridore per i GT più forte di questi ultimi 15 anni assieme a Pozzovivo......direi che non sarebbe poco per Tiberi
Sarebbe molto poco. Caruso è stato un ottimo gregario. Credo che Tiberi abbia altre aspettative
Sparare a un cane? :capra:
E magari pensi anche di essere spiritoso.


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Tommeke92 ha scritto: sabato 23 marzo 2024, 15:33
jan80 ha scritto: sabato 23 marzo 2024, 14:36
Salvatore77 ha scritto: sabato 23 marzo 2024, 14:23

Quello che sarà lo vedremo in futuro. Caruso, giusto per citare un italiano di vertice, ha fatto una vita il gregario per poi avere dei momenti di gloria in tarda età. A me sembra che ci si aspetti che la carriera di Tiberi vada in tutt'altra direzione già a breve.
Staremo a vedere.
Caruso dopo Nibali e Aru è stato il corridore per i GT più forte di questi ultimi 15 anni assieme a Pozzovivo......direi che non sarebbe poco per Tiberi
Sarebbe molto poco. Caruso è stato un ottimo gregario. Credo che Tiberi abbia altre aspettative. Al momento che sia meglio di Ciccone mi pare un'affermazione parecchio azzardata. Che lo possa diventare è possibile invece, e auspicabile.
Cioè meglio un Ciccone di Caruso???ma quando mai.......


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Principe
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Road Runner ha scritto: sabato 23 marzo 2024, 21:21
Principe ha scritto: sabato 23 marzo 2024, 15:56
Tommeke92 ha scritto: sabato 23 marzo 2024, 15:33
Sarebbe molto poco. Caruso è stato un ottimo gregario. Credo che Tiberi abbia altre aspettative
Sparare a un cane? :capra:
E magari pensi anche di essere spiritoso.
Da parte mia c'è la ferma condanna sia di chi maltratta gli animali, sia di chi "gioca" con le armi. Si è scusato, eh vabhè, è giovane e le cavolate si fanno, ma questo il mio tifo non l'avrà mai. Se il futuro del ciclismo italiano è lui, siamo messi bene...


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