La crisi dell'industria del ciclismo

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sceriffo
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La crisi dell'industria del ciclismo

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Il mercato della bicicletta è in deflazione.
Magazzini pieni di invenduto, prezzi folli, dalle biciclette, all'abbigliamento e componentistica, con il paradosso che un tubless di buona qualità ma non top di gamma, costi più di un pneumatico di un'utilitaria.
Intanto BMC chiede la disoccupazione parziale del personale, e si vocifera di altre grande aziende di bici e abbiglaimento in profonda crisi.
Le aziende di bici, sopratutto negli ultimi anni, hanno coperto buona parte del budget dei WT Team, e la loro scarsa solidità, rappresenta un grande problema anche in chiave di finanziamenti futuri.
Credo che la crisi sia parzialemnte fisiologica dopo i fatturati monster degli anni 20/21/22 e in buona parte dovuta ad errori di pianificazione, prezzi folli, e sovraproduzione per ampliamento delle catene produttive.
Insoamma, la vedo male...


Theakston
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Re: La crisi dell'industria del ciclismo

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sceriffo ha scritto: sabato 2 marzo 2024, 10:27 Il mercato della bicicletta è in deflazione.
Magazzini pieni di invenduto, prezzi folli, dalle biciclette, all'abbigliamento e componentistica, con il paradosso che un tubless di buona qualità ma non top di gamma, costi più di un pneumatico di un'utilitaria.
Intanto BMC chiede la disoccupazione parziale del personale, e si vocifera di altre grande aziende di bici e abbiglaimento in profonda crisi.
Le aziende di bici, sopratutto negli ultimi anni, hanno coperto buona parte del budget dei WT Team, e la loro scarsa solidità, rappresenta un grande problema anche in chiave di finanziamenti futuri.
Credo che la crisi sia parzialemnte fisiologica dopo i fatturati monster degli anni 20/21/22 e in buona parte dovuta ad errori di pianificazione, prezzi folli, e sovraproduzione per ampliamento delle catene produttive.
Insoamma, la vedo male...
Dici che questo potrebbe avere conseguenze sui budget dei grandi team... almeno su quelli non sostenuti più o meno direttamente dagli stati?


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sceriffo
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Re: La crisi dell'industria del ciclismo

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Theakston ha scritto: sabato 2 marzo 2024, 10:58
sceriffo ha scritto: sabato 2 marzo 2024, 10:27 Il mercato della bicicletta è in deflazione.
Magazzini pieni di invenduto, prezzi folli, dalle biciclette, all'abbigliamento e componentistica, con il paradosso che un tubless di buona qualità ma non top di gamma, costi più di un pneumatico di un'utilitaria.
Intanto BMC chiede la disoccupazione parziale del personale, e si vocifera di altre grande aziende di bici e abbiglaimento in profonda crisi.
Le aziende di bici, sopratutto negli ultimi anni, hanno coperto buona parte del budget dei WT Team, e la loro scarsa solidità, rappresenta un grande problema anche in chiave di finanziamenti futuri.
Credo che la crisi sia parzialemnte fisiologica dopo i fatturati monster degli anni 20/21/22 e in buona parte dovuta ad errori di pianificazione, prezzi folli, e sovraproduzione per ampliamento delle catene produttive.
Insoamma, la vedo male...
Dici che questo potrebbe avere conseguenze sui budget dei grandi team... almeno su quelli non sostenuti più o meno direttamente dagli stati?
Assolutamente sì, anche perchè oggi un WT cosa almeno 3 milioni di € + materiale


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nemecsek.
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Re: La crisi dell'industria del ciclismo

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sceriffo ha scritto: sabato 2 marzo 2024, 10:27
Credo che la crisi sia parzialemnte fisiologica dopo i fatturati monster degli anni 20/21/22 e in buona parte dovuta ad errori di pianificazione, prezzi folli, e sovraproduzione per ampliamento delle catene produttive.
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Fino a due anni fa per una telaio da corsa o un'elettrica di fascia medio/alta ti mettevi in lista d'attesa o prendevi quello che c'era....



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Tranchée d'Arenberg
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Re: La crisi dell'industria del ciclismo

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nemecsek. ha scritto: lunedì 4 marzo 2024, 19:32
sceriffo ha scritto: sabato 2 marzo 2024, 10:27
Credo che la crisi sia parzialemnte fisiologica dopo i fatturati monster degli anni 20/21/22 e in buona parte dovuta ad errori di pianificazione, prezzi folli, e sovraproduzione per ampliamento delle catene produttive.
Insoamma, la vedo male...
Fino a due anni fa per una telaio da corsa o un'elettrica di fascia medio/alta ti mettevi in lista d'attesa o prendevi quello che c'era....
Un mio caro amico per prendersi l'ultimo modello della Bianchi un anno e mezzo fa ha dovuto fare i salti mortari e andare a Roma...


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galliano
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Re: La crisi dell'industria del ciclismo

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sceriffo ha scritto: sabato 2 marzo 2024, 10:27 Il mercato della bicicletta è in deflazione.
Magazzini pieni di invenduto, prezzi folli, dalle biciclette, all'abbigliamento e componentistica, con il paradosso che un tubless di buona qualità ma non top di gamma, costi più di un pneumatico di un'utilitaria.
Non ho capito, o il mercato è in deflazione o i prezzi sono folli, sono due alternative, non possono andare assieme.

Forse intendevi che i prezzi sono folli e quindi il venduto è in contrazione, esattamente quello che succede per moltissimi altri settori, almeno in Italia, vedi alimentari, immobiliare, ecc.

Solo che senza cibo non si può vivere, con la bici vecchio modello si vive benissimo. Quindi tutti gli sponsor provenienti da settori non indispensabili potrebbero andare in sofferenza.

Comunque non vedo grossi problemi a livello di sistema, gli sponsor metteranno meno soldi, quindi i team manager staranno più attenti e inevitabilmente qualcuno resterà a piedi.


Bomby
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Re: La crisi dell'industria del ciclismo

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È il capitalismo e la legge della domanda e dell' offerta... Evidentemente per qualche manager non è un discorso molto chiaro. Sì sapeva che la bolla delle biciclette del post pandemia prima o poi si sarebbe sgonfiata, così come la bolla dell' edilizia post 110%: c'è chi ci ha fatto i soldi e chi ci è rimasto a mezzo (e ora rischia la casa dopo aver già svenduto macchinone, orologi e suppellettili vari).


Winter
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Re: La crisi dell'industria del ciclismo

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Colnago non sembra in crisi..
https://bikechannel.it/2024/04/26/fattu ... na-strada/
IL Fatturato è passato da 40 ml (2022) a 55 (2023)
Utile da 4 a 15


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sceriffo
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Re: La crisi dell'industria del ciclismo

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Winter ha scritto: sabato 27 aprile 2024, 7:47 Colnago non sembra in crisi..
https://bikechannel.it/2024/04/26/fattu ... na-strada/
IL Fatturato è passato da 40 ml (2022) a 55 (2023)
Utile da 4 a 15
Consideramo che nel 2022 era in fase di transizione, dalla storica proprietà al fondo Uae


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aitutaki1
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Re: La crisi dell'industria del ciclismo

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Winter ha scritto: sabato 27 aprile 2024, 7:47 Colnago non sembra in crisi..
https://bikechannel.it/2024/04/26/fattu ... na-strada/
IL Fatturato è passato da 40 ml (2022) a 55 (2023)
Utile da 4 a 15
Probabilmente l' acquisizione di Colnago è stata un operazione lungimirante basata su reali prospettive di crescita, sarebbe
interessante avere i dati dettagliati sulle esportazioni , diciamo aveva un potenziale non completamente espresso.
Colnago è un marchio (brand) che coniuga il fascino di un nome storico di culto con il presente inteso come tecnologia
e visibilità nelle competizioni.
Sono operazioni già viste nella nautica, Riva ad esempio ma non solo.


Uguaglianza, Fratellanza e Tolleranza
.·. Sic Semper Tyrannis .·.

Dove ... Non siamo tutti uguali, non tutti abbiamo gli stessi diritti, alcuni hanno diritti e altri no.
Dove questo verbo attecchisce alla fine c'è il lager. (P. Levi)

μολὼν λαβέ Spartans Are Here
Winter
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Re: La crisi dell'industria del ciclismo

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sceriffo ha scritto: sabato 27 aprile 2024, 8:38
Winter ha scritto: sabato 27 aprile 2024, 7:47 Colnago non sembra in crisi..
https://bikechannel.it/2024/04/26/fattu ... na-strada/
IL Fatturato è passato da 40 ml (2022) a 55 (2023)
Utile da 4 a 15
Consideramo che nel 2022 era in fase di transizione, dalla storica proprietà al fondo Uae
No la fase di transizione era il 2021
Il fondo degli emirati compra colnago a maggio 2020
Di fatti i dati economici 2021 son in linea con 2020 (mentre per tutte le altre aziende è un anno ottimo)
Dai 23 ml del 2021 si passa a quasi 42 nel 2022 a poi 55


herbie
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Re: La crisi dell'industria del ciclismo

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sceriffo ha scritto: sabato 2 marzo 2024, 10:27 Il mercato della bicicletta è in deflazione.
Magazzini pieni di invenduto, prezzi folli, dalle biciclette, all'abbigliamento e componentistica, con il paradosso che un tubless di buona qualità ma non top di gamma, costi più di un pneumatico di un'utilitaria.
Intanto BMC chiede la disoccupazione parziale del personale, e si vocifera di altre grande aziende di bici e abbiglaimento in profonda crisi.
Le aziende di bici, sopratutto negli ultimi anni, hanno coperto buona parte del budget dei WT Team, e la loro scarsa solidità, rappresenta un grande problema anche in chiave di finanziamenti futuri.
Credo che la crisi sia parzialemnte fisiologica dopo i fatturati monster degli anni 20/21/22 e in buona parte dovuta ad errori di pianificazione, prezzi folli, e sovraproduzione per ampliamento delle catene produttive.
Insoamma, la vedo male...
magari avessi ragione. Ma io non ci credo molto, continuo a vedere gente che spende cifre folli, considerandolo la normalità.


giorgio ricci
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Re: La crisi dell'industria del ciclismo

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Winter ha scritto: sabato 27 aprile 2024, 7:47 Colnago non sembra in crisi..
https://bikechannel.it/2024/04/26/fattu ... na-strada/
IL Fatturato è passato da 40 ml (2022) a 55 (2023)
Utile da 4 a 15
55 milioni non sono molti considerando che vendono in tutto il mondo. Siamo sicuri che non siano cifre più grandi ?
E poi 15 milioni di utili su 55 sono circa il 30 % . Sono ricarichi un po' altini considerando che la vendita diretta quasi non c'è e passa tutto per store ,negozi ecc ecc.
Però non è il mio campo e poco ne ne intendo. Chiedo solo venia in anticipo e vorrei saperne di più.
Per ciò che riguarda il mondo del ciclismo ,le bici le comprano solo più over 40. I giovani a spendere 10 12 Milà neuri per bici o abbigliamento che costa come la roba di Hermes non ci pensano neanche .


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