Quale arrivo in salita appenninico preferite

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Sondaggio concluso il giovedì 9 maggio 2024, 8:35

Sassotetto (Fiastra)
2
4%
Sassotetto (Sarnano)
2
4%
Amiata (castel del piano)
2
4%
Amiata (seggiano)
2
4%
Prati di Tivo
1
2%
Campo Felice (con sterrato, l'aquila lungo rocca di cambio)
3
7%
Campo Imperatore
2
4%
Blockhaus (Lettomanoppello)
3
7%
Blockhaus (Roccamorice)
11
24%
Etna (un versante a scelta)
2
4%
Terminillo (Leonessa)
1
2%
Terminillo (Rieti)
1
2%
Monte Petrano
1
2%
Corno alle Scale
1
2%
Abetone
2
4%
Vesuvio
1
2%
Campitello Matese
1
2%
Monte Sirino (Fontana d'Eboli)
1
2%
Forca Presta fino a Canapine (Arquata del Tronto)
0
Nessun voto
Cippo Carpegna
6
13%
 
Voti totali: 45

Pino_82
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Quale arrivo in salita appenninico preferite

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Torna il giro d'Italia
Ripropongo il sondaggio delle salite
Partiamo da un bell'arrivo appenninico, tre opzioni, vediamo le nostre preferite

(Se avete un arrivo alternativo, ma fattibile
Che so, Aremogna, fatto e fattibile, Campo Cecina come San Pellegrino in Alpe sarebbe da capire gli spazi, date anche notazioni e consigli sulla fattibilità, insomma aggiungete le vostre sedi d'arrivo preferite)


Pino_82
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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Ho messo il Cippo, ma ci sono arrivati cinquanta anni fa, tutto da verificare adesso

Mi viene da dire x esempio Monte San Vicino nelle Marche
(ma anche l'Amiata sopra Campo dell'Osso e CampoCatino nel Lazio)


TheArchitect99
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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

Messaggio da leggere da TheArchitect99 »

Blockhaus, dal versante più duro, anche se l'ultima volta in cui é stato affrontato il vento ha bloccato lo spettacolo.


Pino_82
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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Chiaro nn l'Amiata, ma il Livata


Pino_82
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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

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Si anche io ho votato Blockhaus Roccamorice (con Sassotetto/Sarnano e Terminillo/Rieti) :)


gampenpass
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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

Messaggio da leggere da gampenpass »

Il Monte Subasio?


Pino_82
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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Interessante intorno assisi, impegnativa
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Fantasio
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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

Messaggio da leggere da Fantasio »

Dopo lo scorso anno tutti meno Campo Imperatore.


Pino_82
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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Campo imperatore (con le difficoltà di arrivare al Blockhaus in cima), è l'unico duemila degli appennini.
Anche secondo me è un po' superato, x me ha ancora il suo senso, anticipato dal Capannelle (di Pizzoli, poca roba eh), però arriva a 1400, ridiscende verso Assergi e poi, unito al Valico di Montecristo sulla piana del gran Sasso, si potrebbe ancora provare a proporre (magari con un Terminillo di Rieti a metà tappa).
Certo se fai Rocca di Cambio o Calascio, non ci siamo
Poi il gran sasso è molto più affascinante dall'altro lato davvero un grande Sasso, lo spettacolo è sul Corno Piccolo dove arrivano ai Prati di Tivo quest' anno, ripeto salita discreta, direi buona x gli appennini, ma nn di più


Pino_82
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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Il Subasio, ho visto adesso che è sterrata da metá in poi
Insomma fattibile fino ad un certo punto, giusto con un azzardo in un arrivo in cima


Erinnerung
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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

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Mi piacerebbe vedere una volta affrontato il Sassotetto dal versante più duro (quello da Callarella che sale ai Piani di Ragnolo). I primi 7 Km sono un piccolo Mortirolo.
Magari con un circuito con altre salite in mezzo ai Sibillini..luoghi bellissimi.


Pino_82
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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Eh sì, quello dei Piani di Ragnolo è un gran versante.
Non l'ho messo perché ormai ultimamente vanno poco a cercare i versanti duri.
Ma sarebbe una gran salita
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Pino_82
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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

Messaggio da leggere da Pino_82 »

https://www.cronoescalada.com/tracks/view/82686

Una tappa tipo così : Cerro, Capistrello, Forca Canapine e Gualdo, Frontignano e Arette, doppio Sassotetto

Formidabile, si


cana
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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

Messaggio da leggere da cana »

Pino_82 ha scritto: venerdì 3 maggio 2024, 9:22 Il Subasio, ho visto adesso che è sterrata da metá in poi
Insomma fattibile fino ad un certo punto, giusto con un azzardo in un arrivo in cima
Del Subasio solo gli ultimi 2 km circa sono sterrati, e comunque la strada è larga e messa discretamente :unzunz:


Winter
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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

Messaggio da leggere da Winter »

Io ho votato il monte amiata (non so il versante)
Ricordo di averlo visto ad un giro baby qualche anno fa


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Abruzzese
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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

Messaggio da leggere da Abruzzese »

Il Blockhaus da Roccamorice, se preceduto da un'ulteriore scalata (anche da Lettomanoppello, visto che quest'anno al Giro Donne faranno due volte quel versante. Si potrebbe tentare l'esperimento anche tra gli uomini, dato che al momento la scalata di Passo Lanciano è stata fatta da Pretoro) può fare i suoi bei danni. A patto che venga approcciato in un certo modo, giacché in occasione della vittoria di Hindley tutto questo grande spettacolo non lo ricordo. Anche salire due volte da Lettomanoppello potrebbe essere una possibilità da tentare.


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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

Messaggio da leggere da Abruzzese »

Pino_82 ha scritto: giovedì 2 maggio 2024, 11:19 Chiaro nn l'Amiata, ma il Livata
Sarei molto curioso di vedere il Monte Livata, affrontato solamente negli anni Settanta da quel che ricordo alla Tirreno-Adriatico. Purtroppo, se mai lo rivedremo in una gara ciclistica, sarà solo in qualche contesto secondario (magari Giro Next Gen, gare femminili) perché non credo ci sia sufficiente spazio per ospitare tutti i mezzi al seguito. Oltre al fatto che non so in che condizioni sia messa la strada lì.


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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

Messaggio da leggere da Abruzzese »

Non so se sia un'opzione praticabile ma sarei curioso di vedere un arrivo a Castelluccio di Norcia preceduto dalla scalata alla Forca di Presta, che dal versante di Arquata del Tronto presenta pendenze costanti e impegnative. Subito dopo lo scollinamento ci sarebbe un tratto di discesa, l'unica cosa che può lasciarmi dubbioso è il tratto di pianura che precede la nota località. Forse ci sono troppi chilometri per sperare di fare distacchi importanti.


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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

Messaggio da leggere da Pafer1 »

Abruzzese ha scritto: venerdì 3 maggio 2024, 19:53
Pino_82 ha scritto: giovedì 2 maggio 2024, 11:19 Chiaro nn l'Amiata, ma il Livata
Sarei molto curioso di vedere il Monte Livata, affrontato solamente negli anni Settanta da quel che ricordo alla Tirreno-Adriatico. Purtroppo, se mai lo rivedremo in una gara ciclistica, sarà solo in qualche contesto secondario (magari Giro Next Gen, gare femminili) perché non credo ci sia sufficiente spazio per ospitare tutti i mezzi al seguito. Oltre al fatto che non so in che condizioni sia messa la strada lì.
Il Monte Livata e' stato proposto, in tempi molto recenti e per almeno due anni di fila, come arrivo di tappa della Tirreno-Adriatico. Ma, da quanto mi e' stato spiegato, finche' ci sara' la partenza in Versilia, automaticamente non ci saranno sedi di tappa cosi' "meridionali" come in questo caso.


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

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Abruzzese ha scritto: venerdì 3 maggio 2024, 19:50 Il Blockhaus da Roccamorice, se preceduto da un'ulteriore scalata (anche da Lettomanoppello, visto che quest'anno al Giro Donne faranno due volte quel versante. Si potrebbe tentare l'esperimento anche tra gli uomini, dato che al momento la scalata di Passo Lanciano è stata fatta da Pretoro) può fare i suoi bei danni. A patto che venga approcciato in un certo modo, giacché in occasione della vittoria di Hindley tutto questo grande spettacolo non lo ricordo. Anche salire due volte da Lettomanoppello potrebbe essere una possibilità da tentare.
Il discorso sulle salite Appeniniche è sempre abbastanza particolare. Per poter apprezzare il potenziale di quelle più toste, sarebbe necessario che venissero disputate nella seconda metà del Giro. La tappa del Blockhaus del 2022 fu, diciamolo chiaramente, uno scempio anche se la frazione non era disegnata male. I motivi secondo me sono essenzialmente due:
1) il tipo di partecipanti troppo remissivi. Con Vingegaard e Pogacar in corsa, sarebbe venuto fuori un gran macello;
2) il posizionamento nel corso del Giro. Era solo la 9a tappa e, in virtù del punto 1) tutti andarono abbastanza di conserva.

Il problema è che nella storia del Giro post 2a guerra mondiale, credo che solo una volta si è corso un Giro al contrario ovvero con gli appennini dopo le alpi, quello del 2009 che non fu comunque così spettacolare. In quel caso però negli ultimi 10 giorni di corsa, ad esclusione della maxicrono ligure, ci fu una sola tappa davvero seria, quella del Monte Petrano. Il giorno dopo si disputò la frazione del Blockhaus, ma in quell'occasione fu una tappetta di appena 82 km...Ecco, vista quell'occasione più unica che rara, io avrei dato una dignità maggiore alle salite appeniniche.


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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

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Pafer1 ha scritto: venerdì 3 maggio 2024, 19:57
Abruzzese ha scritto: venerdì 3 maggio 2024, 19:53
Pino_82 ha scritto: giovedì 2 maggio 2024, 11:19 Chiaro nn l'Amiata, ma il Livata
Sarei molto curioso di vedere il Monte Livata, affrontato solamente negli anni Settanta da quel che ricordo alla Tirreno-Adriatico. Purtroppo, se mai lo rivedremo in una gara ciclistica, sarà solo in qualche contesto secondario (magari Giro Next Gen, gare femminili) perché non credo ci sia sufficiente spazio per ospitare tutti i mezzi al seguito. Oltre al fatto che non so in che condizioni sia messa la strada lì.
Il Monte Livata e' stato proposto, in tempi molto recenti e per almeno due anni di fila, come arrivo di tappa della Tirreno-Adriatico. Ma, da quanto mi e' stato spiegato, finche' ci sara' la partenza in Versilia, automaticamente non ci saranno sedi di tappa cosi' "meridionali" come in questo caso.
Se ci sono le condizioni per tornare lì è già un'ottima notizia. Certo, si riuscisse a fare in modo di portarci una corsa lì (esistesse ancora il Giro delle Regioni)...Magari potrebbe pensarci anche il Giro Next Gen in un'edizione un po' più meridionale.

Riguardo la Tirreno, comprendo che il problema sia logistico, visto che con la partenza in Toscana viene più naturale andare attraverso l'Umbria e poi in Abruzzo e nelle Marche. Tutt'al più si può pensare di fare qualche arrivo nell'alto reatino, come fecero a Selva Rotonda (sopra Cittareale) nel 2014 o sullo stesso Terminillo.


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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: venerdì 3 maggio 2024, 20:10
Abruzzese ha scritto: venerdì 3 maggio 2024, 19:50 Il Blockhaus da Roccamorice, se preceduto da un'ulteriore scalata (anche da Lettomanoppello, visto che quest'anno al Giro Donne faranno due volte quel versante. Si potrebbe tentare l'esperimento anche tra gli uomini, dato che al momento la scalata di Passo Lanciano è stata fatta da Pretoro) può fare i suoi bei danni. A patto che venga approcciato in un certo modo, giacché in occasione della vittoria di Hindley tutto questo grande spettacolo non lo ricordo. Anche salire due volte da Lettomanoppello potrebbe essere una possibilità da tentare.
Il discorso sulle salite Appeniniche è sempre abbastanza particolare. Per poter apprezzare il potenziale di quelle più toste, sarebbe necessario che venissero disputate nella seconda metà del Giro. La tappa del Blockhaus del 2022 fu, diciamolo chiaramente, uno scempio anche se la frazione non era disegnata male. I motivi secondo me sono essenzialmente due:
1) il tipo di partecipanti troppo remissivi. Con Vingegaard e Pogacar in corsa, sarebbe venuto fuori un gran macello;
2) il posizionamento nel corso del Giro. Era solo la 9a tappa e, in virtù del punto 1) tutti andarono abbastanza di conserva.

Il problema è che nella storia del Giro post 2a guerra mondiale, credo che solo una volta si è corso un Giro al contrario ovvero con gli appennini dopo le alpi, quello del 2009 che non fu comunque così spettacolare. In quel caso però negli ultimi 10 giorni di corsa, ad esclusione della maxicrono ligure, ci fu una sola tappa davvero seria, quella del Monte Petrano. Il giorno dopo si disputò la frazione del Blockhaus, ma in quell'occasione fu una tappetta di appena 82 km...Ecco, vista quell'occasione più unica che rara, io avrei dato una dignità maggiore alle salite appeniniche.
Chiaro, una roba come quella del 2009 anche no, anche se con le tendenze attuali di sicuro non verrebbe fuori una tappa dalla distanza siderale. Però chiaramente se proponi una doppia scalata come quella che faranno al Giro Donne in una fase decisiva del Giro i danni vengono fuori. Potrei citare pure la famosa tappa della Tirreno-Adriatico che proponeva l'arrivo a Guardiagrele dopo aver scalato il muro al 30% (lì magari eravamo all'estremo), dove Contador fece un gran numero partendo a 5 km da Passo Lanciano dal versante di Lettomanoppello e poi fece ulteriori danni nel falsopiano e salita costante che conduceva a Guardiagrele. Se fatta bene una tappa come quella potrebbe produrre, con un arrivo simile, effetti non così diversi da quelli che può fare una tappa del Mortirolo col finale ad Aprica, dove i distacchi vengono fuori col falsopiano.

Secondo me poi anche la tappa marchigiana di quell'anno col trittico Catria, Nerone e Petrano (lunga ben 237 chilometri) può fare i suoi bei danni, specialmente se affrontata in una giornata particolarmente calda.

Comunque aspettiamo anche di rivedere i Prati di Tivo al Giro, visto che mancano dal 1975 e che negli altri contesti qualche distacco l'ha prodotto, pensando soprattutto alle tappe della Tirreno-Adriatico.


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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

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In Abruzzo ci sarebbe pure questa salita qui, mai affrontata da nessuna corsa ciclistica a che mi risulta:

http://www.salite.ch/006750.asp?mappa=


Purtroppo il perchè è presto detto: lasciata Carpineto della Nora già verso metà salita la strada ricordo che era abbastanza rovinata e al culmine comunque non ci sarebbe spazio sufficiente, se ben ricordo.


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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

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Abruzzese ha scritto: venerdì 3 maggio 2024, 20:20
Secondo me poi anche la tappa marchigiana di quell'anno col trittico Catria, Nerone e Petrano (lunga ben 237 chilometri) può fare i suoi bei danni, specialmente se affrontata in una giornata particolarmente calda.
Ma infatti, quella era l'unica tappa veramente buona di quella seconda parte di Giro. Diciamolo chiaramente: quel Giro fu un'occasione sprecata per approfittare del fatto che anche sugli Appennini si posson fare tappe toste.

* evito di parlare delle salite delle mie zone perchè, obiettivamente, so che è semplicemente impossibile fare un tappone qui nell'estremo sud visto che qui al meridione il Giro passa sempre nel corso della prima settimana.


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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: venerdì 3 maggio 2024, 20:31
Abruzzese ha scritto: venerdì 3 maggio 2024, 20:20
Secondo me poi anche la tappa marchigiana di quell'anno col trittico Catria, Nerone e Petrano (lunga ben 237 chilometri) può fare i suoi bei danni, specialmente se affrontata in una giornata particolarmente calda.
Ma infatti, quella era l'unica tappa veramente buona di quella seconda parte di Giro. Diciamolo chiaramente: quel Giro fu un'occasione sprecata per approfittare del fatto che anche sugli Appennini si posson fare tappe toste.

* evito di parlare delle salite delle mie zone perchè, obiettivamente, so che è semplicemente impossibile fare un tappone qui nell'estremo sud visto che qui al meridione il Giro passa sempre nel corso della prima settimana.
Infatti io non vedo l'ora di vedere che sfascio produrrà la tappa del Blockhaus (che sarà la penultima) tra le donne quest'anno :D .

In Calabria credo che l'opzione possa essere quella di proporre tappe mosse sulla falsariga di Camigliatello, oltre al classico arrivo delle Terme Luigiane. Salendo un po' più su invece non so se ci sia l'intenzione di riprovare a riproporre il Monte Sirino che manca da diversi anni (anche se in questi tempi attuali credo che possa produrre gli stessi effetti di Montevergine o giù di lì). In Basilicata poi so che c'è anche un versante che sale al Monte Vulture, anche se la salita non è molto lunga ma con pendenze molto toste. Non so proprio però se sia praticabile come cosa (al Giro degli uomini credo proprio di no, presumo per la solita questione degli spazi).


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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

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Abruzzese ha scritto: venerdì 3 maggio 2024, 20:48
Tranchée d'Arenberg ha scritto: venerdì 3 maggio 2024, 20:31
Abruzzese ha scritto: venerdì 3 maggio 2024, 20:20
Secondo me poi anche la tappa marchigiana di quell'anno col trittico Catria, Nerone e Petrano (lunga ben 237 chilometri) può fare i suoi bei danni, specialmente se affrontata in una giornata particolarmente calda.
Ma infatti, quella era l'unica tappa veramente buona di quella seconda parte di Giro. Diciamolo chiaramente: quel Giro fu un'occasione sprecata per approfittare del fatto che anche sugli Appennini si posson fare tappe toste.

* evito di parlare delle salite delle mie zone perchè, obiettivamente, so che è semplicemente impossibile fare un tappone qui nell'estremo sud visto che qui al meridione il Giro passa sempre nel corso della prima settimana.
Infatti io non vedo l'ora di vedere che sfascio produrrà la tappa del Blockhaus (che sarà la penultima) tra le donne quest'anno :D .

In Calabria credo che l'opzione possa essere quella di proporre tappe mosse sulla falsariga di Camigliatello, oltre al classico arrivo delle Terme Luigiane. Salendo un po' più su invece non so se ci sia l'intenzione di riprovare a riproporre il Monte Sirino che manca da diversi anni (anche se in questi tempi attuali credo che possa produrre gli stessi effetti di Montevergine o giù di lì). In Basilicata poi so che c'è anche un versante che sale al Monte Vulture, anche se la salita non è molto lunga ma con pendenze molto toste. Non so proprio però se sia praticabile come cosa (al Giro degli uomini credo proprio di no, presumo per la solita questione degli spazi).
In Calabria ed in particolare nella provincia di Cosenza, ci sarebbe molto di più rispetto all'arrivo di Camigliatello o al classico traguardo delle Terme Luigiane. Lungo la catena costiera ci sono salite vere. Ma ripeto, sto parlando chiaramente di utopie e non voglio essere autoreferenziale.


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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: venerdì 3 maggio 2024, 20:50
Abruzzese ha scritto: venerdì 3 maggio 2024, 20:48
Tranchée d'Arenberg ha scritto: venerdì 3 maggio 2024, 20:31

Ma infatti, quella era l'unica tappa veramente buona di quella seconda parte di Giro. Diciamolo chiaramente: quel Giro fu un'occasione sprecata per approfittare del fatto che anche sugli Appennini si posson fare tappe toste.

* evito di parlare delle salite delle mie zone perchè, obiettivamente, so che è semplicemente impossibile fare un tappone qui nell'estremo sud visto che qui al meridione il Giro passa sempre nel corso della prima settimana.
Infatti io non vedo l'ora di vedere che sfascio produrrà la tappa del Blockhaus (che sarà la penultima) tra le donne quest'anno :D .

In Calabria credo che l'opzione possa essere quella di proporre tappe mosse sulla falsariga di Camigliatello, oltre al classico arrivo delle Terme Luigiane. Salendo un po' più su invece non so se ci sia l'intenzione di riprovare a riproporre il Monte Sirino che manca da diversi anni (anche se in questi tempi attuali credo che possa produrre gli stessi effetti di Montevergine o giù di lì). In Basilicata poi so che c'è anche un versante che sale al Monte Vulture, anche se la salita non è molto lunga ma con pendenze molto toste. Non so proprio però se sia praticabile come cosa (al Giro degli uomini credo proprio di no, presumo per la solita questione degli spazi).
In Calabria ed in particolare nella provincia di Cosenza, ci sarebbe molto di più rispetto all'arrivo di Camigliatello o al classico traguardo delle Terme Luigiane. Lungo la catena costiera ci sono salite vere. Ma ripeto, sto parlando chiaramente di utopie e non voglio essere autoreferenziale.
La salita Antonimina

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Pafer1
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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

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A proposito di Abruzzo, anche se non si puo' definire una salita vera e propria, quanto un' "appendice" di una salita ben nota: si tratta di Vado di Sole, da Castel del Monte. Non ci metto la mano sul fuoco, ma non mi pare sia mai stata percorsa dal Giro. Doveva essere fatta nel 1990, nella tappa Sora-Teramo, ma a causa di una frana fu cancellata e sostituita dal Passo delle Capannelle.
Ecco una rarissima altimetria
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Trullo
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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

Messaggio da leggere da Trullo »

@pino, prima che tu arrivassi nel forum ricordo che discutemmo delle salite presenti in Aspromonte. Se cerchi Aspromonte dovresti trovare la discussione e qualche altimetria


Pino_82
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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

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L'Amiata io la ricordo in un arrivo a Prato delle Macinaie di una Tirreno di una ventina di anni fa (c'era Bartoli davanti in salita, un bel po' fa :D). La parte centrale del versante di castel del piano è dura
Seggiano nn l'ho mai fatto, neanche in macchina (in bici figurarsi :mrgreen: ), ha una pendenza media migliore, ed è anche più lunga (150 MT di dislivello in più), invece ho fatto più volte quello di Abbadia, il classico x salire in vetta all'Amiata, regolare, duretto ma nn eccessivo.
Per arrivare ad Abbadia però dalla Cassia sale una strada di 3.5 km al 10%, senza passare x Piancastagnaio, insomma in toto sarebbe un ottima salita anche quella.
Il punto è che in cima c'è uno spiazzo molto pendente che porta alla vetta effettiva della montagna (nn credo si possa organizzare in vetta), a meno di nn mettere tutto alle macinaie.
Quello di Fiora versante è simile a Castel del Piano
Ultima modifica di Pino_82 il venerdì 3 maggio 2024, 22:20, modificato 2 volte in totale.


Pino_82
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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

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Trullo ha scritto: venerdì 3 maggio 2024, 21:48 @pino, prima che tu arrivassi nel forum ricordo che discutemmo delle salite presenti in Aspromonte. Se cerchi Aspromonte dovresti trovare la discussione e qualche altimetria

Ok vado a vedere
Gambarie sarebbe un arrivo buono x la prima settimana, un alternativa più soft al solito Etna, risalendo lo stivale, se come il prossimo, si paia tornare al sud


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Tranchée d'Arenberg ha scritto: venerdì 3 maggio 2024, 20:50 In Calabria ed in particolare nella provincia di Cosenza, ci sarebbe molto di più rispetto all'arrivo di Camigliatello o al classico traguardo delle Terme Luigiane. Lungo la catena costiera ci sono salite vere. Ma ripeto, sto parlando chiaramente di utopie e non voglio essere autoreferenziale.
Si, io non sono andato a scandagliare nel dettaglio ma sicuramente ci sarà qualche salita impegnativa e inedita. Mi chiedevo semmai come imbastire una frazione molto interessante uscendo dai canoni che siamo stati abituati a vedere. Perché comunque le tappe mosse non sono mai mancate, in qualche caso (come la Cosenza-Catanzaro del 1972 dove Fuente andò in crisi pochi giorni dopo aver distrutto Merckx sul Blockhaus) con ripercussioni decisive per la classifica.


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La strada che sale a villaggio Buturo, ad esempio, nella Sila piccola (tipo 28 km al sei abbondante)


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Pafer1 ha scritto: venerdì 3 maggio 2024, 21:22 A proposito di Abruzzo, anche se non si puo' definire una salita vera e propria, quanto un' "appendice" di una salita ben nota: si tratta di Vado di Sole, da Castel del Monte. Non ci metto la mano sul fuoco, ma non mi pare sia mai stata percorsa dal Giro. Doveva essere fatta nel 1990, nella tappa Sora-Teramo, ma a causa di una frana fu cancellata e sostituita dal Passo delle Capannelle.
Ecco una rarissima altimetria
Vado di Sole in realtà fu affrontata al Giro del 1980 nella tappa Roccaraso-Teramo del 1980 (vinta da Tommy Prim). Però in quelle situazioni è quasi uno zampellotto, come scalare la Forca di Presta proveniendo da Norcia in direzione Ascoli (fatta nella tappa di San Giacomo del 2021 vinta da Gino Mäder). La vera salita di Vado di Sole sarebbe la prosecuzione di quella che conduce a Rigopiano (località che purtroppo avete tristemente imparato a conoscere per la sciagura del 2017) e che inizia da Farindola. Percorsa tutta ha una distanza di tutto rispetto (a memoria dovrebbero essere non meno di 18 km) e una pendenza costante. Ci sono soltanto un paio di problemi di fondo: affrontata dal versante più lungo è comunque lontana una ventina di chilometri dal culmine di Campo Imperatore che abbiamo imparato a conoscere, con la percorrenza dell'intera piana che col frequente vento forte scoraggia attacchi di una certa gittata (oltre al fatto che, per la conformazione abituale di certe tappe, si preferisce arrivare lì da Calascio o da L'Aquila via Fonte Cerreto); il secondo motivo risiede nella relativa vicinanza da Teramo , che affrontando il versante di Farindola obbligherebbe a svoltare a Rigopiano, scendendo verso il paese di Castelli (percorsero quella strada nella tappa Penne-Gualdo del 2018 vinta da Mohoric ma era praticamente ad inizio tappa e quel transito fu voluto esclusivamente per commemorare le vittime della valanga che distrusse l'albergo). Altrimenti se si va in direzione Teramo dall'aquilano e non si transita per le Capannelle, la soluzione è data o dall'attraversare la piana di Campo Imperatore oppure svoltare a destra dopo essere arrivati all'imbocco della piana dopo Castel del Monte (superando anche il Valico di Capo La Serra) e percorrendo quei due chilometri di accesa o giù di lì che poi conducono a Vado di Sole.

Questa "scomodità" di collocazione è ciò che secondo me scoraggia il riproporla. Tuttavia in un futuro arrivo ai Prati di Tivo provenendo dal pescarese si potrebbe comunque pensare di scalare nuovamente Rigopiano, che almeno sarebbe relativamente distante dal traguardo. Altrimenti l'unica soluzione per poter scalare Vado di Sole dal suo versante più lungo sarebbe quella di proporre il solito arrivo a Campo Imperatore. Altrimenti si dovrebbe proporre l'arrivo all'imbocco della piana ma sostanzialmente in mezzo al nulla (non lontano dal noto ristoro di Fonte Vetica per intenderci) :D . Oppure si dovrebbe fare un arrivo a Castel del Monte o Calascio dal lato opposto a quello che di solito si affronta.


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Si, secondo me con Vado di Sole prima di Campo Imperatore fai ancora una tappa interessante .
E ovviamente molto meglio del Capannelle, certo nn puoi inserire il Terminillo, puoi inserire il Blockhaus ma sarebbe molto lontano, vi è una salita in val d'angri, che era in competizione con Tivo x questo giro, anche molto dura, ho provato a farla scendere, scende vicino Farindola (mi dà un 4km di terreno gravel, insomma poco, si può sistemare), quel trittico in successione darebbe al Gran Sasso il ruolo che merita l'unico over 2000, appenninico che abbiamo (poi ci aggiungi il Blockhaus di Roccamorice e hai fatto un tappone).
Detto questo mi accontento anche del doppio Vado di Sole/Gran Sasso, qualche strappo ad anticipare ed è un ottima tappa di prima settimana, appenninica di montagna

https://www.cronoescalada.com/tracks/view/82787


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Pino_82 ha scritto: venerdì 3 maggio 2024, 22:39 Si, secondo me con Vado di Sole prima di Campo Imperatore fai ancora una tappa interessante .
E ovviamente molto meglio del Capannelle, certo nn puoi inserire il Terminillo, puoi inserire il Blockhaus ma sarebbe molto lontano, vi è una salita in val d'angri, che era in competizione con Tivo x questo giro, anche molto dura, ho provato a farla scendere, scende vicino Farindola (mi dà un 4km di terreno gravel, insomma poco, si può sistemare), quel trittico in successione darebbe al Gran Sasso il ruolo che merita l'unico over 2000, appenninico che abbiamo (poi ci aggiungi il Blockhaus di Roccamorice e hai fatto un tappone).
Detto questo mi accontento anche del doppio Vado di Sole/Gran Sasso, qualche strappo ad anticipare ed è un ottima tappa di prima settimana, appenninica di montagna

https://www.cronoescalada.com/tracks/view/82787
Il punto però è: chi si prenderebbe la briga di attaccare già un po' prima di Rigopiano (dove qualche tornante con buona pendenza lo ricordo) sapendo che dopo lo scollinamento a Vado di Sole ci sono da fare ancora una buona decina di chilometri di piana prima degli ultimi 5 km verso l'albergo? Tanto più se spira forte vento?

A me piacerebbe vedere cosa verrebbe fuori ma dopo gli ultimi arrivi lì sono un po' scettico sulla possibilità di vedere uno spettacolo diverso. Anche perché pure la salita di Calascio come lunghezza è più o meno uguale a quella di Vado di Sole da Farindola, cambia solo che occorre fare un po' più strada prima di giungere alla piana.

P.S.: mi par di capire che tu sia mio conterraneo, visto che mi era parso di leggere che eri stato pure al Giro d'Abruzzo.


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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

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Abruzzese ha scritto: venerdì 3 maggio 2024, 22:21
Questa "scomodità" di collocazione è ciò che secondo me scoraggia il riproporla. Tuttavia in un futuro arrivo ai Prati di Tivo provenendo dal pescarese si potrebbe comunque pensare di scalare nuovamente Rigopiano, che almeno sarebbe relativamente distante dal traguardo. Altrimenti l'unica soluzione per poter scalare Vado di Sole dal suo versante più lungo sarebbe quella di proporre il solito arrivo a Campo Imperatore. Altrimenti si dovrebbe proporre l'arrivo all'imbocco della piana ma sostanzialmente in mezzo al nulla (non lontano dal noto ristoro di Fonte Vetica per intenderci) :D . Oppure si dovrebbe fare un arrivo a Castel del Monte o Calascio dal lato opposto a quello che di solito si affronta.
Mi piacerebbe, un domani, vedere in Abruzzo un tappone senza arrivo in salita. Anche per evitare, alla lunga, di riproporre sempre gli stessi arrivi e, in alcuni casi, gli stessi percorsi.


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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

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Ciao Vivian, sono di Roma, ma x me la montagna vuol dire Abruzzo
Si sono stato a Martinsicuro il mese scorso, a Spoltore x la partenza dello scorso giro, ovviamente sul Blockhaus, a Campo Felice, ad Aremogna.

Nell'aspetto tecnico io Vado di Sole la conosco solo per altimetria (c'è la variante che passa da rigopiano), sale quando sale intorno il sette/l'otto, ma sono pur sempre venti km da Farindola, insomma una salita molto lunga, Calascio sale al sei, è un po' più corta, ha almeno dieci km in più di altipiano.

Un abbraccio


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Pafer1 ha scritto: venerdì 3 maggio 2024, 23:02
Abruzzese ha scritto: venerdì 3 maggio 2024, 22:21
Questa "scomodità" di collocazione è ciò che secondo me scoraggia il riproporla. Tuttavia in un futuro arrivo ai Prati di Tivo provenendo dal pescarese si potrebbe comunque pensare di scalare nuovamente Rigopiano, che almeno sarebbe relativamente distante dal traguardo. Altrimenti l'unica soluzione per poter scalare Vado di Sole dal suo versante più lungo sarebbe quella di proporre il solito arrivo a Campo Imperatore. Altrimenti si dovrebbe proporre l'arrivo all'imbocco della piana ma sostanzialmente in mezzo al nulla (non lontano dal noto ristoro di Fonte Vetica per intenderci) :D . Oppure si dovrebbe fare un arrivo a Castel del Monte o Calascio dal lato opposto a quello che di solito si affronta.
Mi piacerebbe, un domani, vedere in Abruzzo un tappone senza arrivo in salita. Anche per evitare, alla lunga, di riproporre sempre gli stessi arrivi e, in alcuni casi, gli stessi percorsi.
Una tappa stile Guardiagrele che avevo ricordato prima col Passo Lanciano da Lettomanoppello a precedere ti piacerebbe? Perché verso la cittadina la strada è in costante ascesa ma lì somiglierebbe un pochino a certi arrivi come quelli che fecero a Orvieto o Potenza.


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Pino_82 ha scritto: venerdì 3 maggio 2024, 23:03 Ciao Vivian, sono di Roma, ma x me la montagna vuol dire Abruzzo
Si sono stato a Martinsicuro il mese scorso, a Spoltore x la partenza dello scorso giro, ovviamente sul Blockhaus, a Campo Felice, ad Aremogna.

Nell'aspetto tecnico io Vado di Sole la conosco solo per altimetria (c'è la variante che passa da rigopiano), sale quando sale intorno il sette/l'otto, ma sono pur sempre venti km da Farindola, insomma una salita molto lunga, Calascio sale al sei, è un po' più corta, ha almeno dieci km in più di altipiano.

Un abbraccio
Ah ho capito, quindi se ho ben capito non sei mai passato di li, né in macchina né in bici?

Io le volte che con la famiglia andavamo nella piana facevamo sempre quella strada perché da Chieti comunque veniva spontaneo arrivare fino a Penne e poi salire da lì, quindi l'ho vista più volte, anche se non ci passo da anni fino a su (l'ultima volta che sono passato da Rigopiano invece fu nel settembre scorso, un giorno che andai a fare un giro a Castelli). Altrimenti si possono fare due cose da dove sono io: o transitare per la Forca di Penne e poi salire verso Castel del Monte oppure arrivare sotto Ofena da Bussi ma prendere per Calascio, facendo quindi la strada percorsa negli ultimi arrivi a Campo Imperatore.


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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

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Certo, ma Calascio è davvero molto regolare.
Castel del Monte x pendenza è più morbida (ma nn vuole dire niente) Forca di Penne (che è dura transitando x Corbara), le conosco anche x altimetria.

Passo Lanciano Lettomanoppello invece l'ho fatto (in macchina :D ) è molto dura, certo Roccamorice di più, ma ha quei drittoni Lettomanoppello versante magari spesso esposti al vento, molto impegnativi tecnicamente in corsa, si dovrebbe essere ripresa dalla direzione.
Certo nn puoi fare il doppio lanciano/blockhaus, ma puoi fare il Blockhaus doppio con Roccamorice prima (un po' di piana tra la discesa di pretoro e Lettomanoppello lungo Manoppello), sarebbe un super finale di una grande tappa di montagna appenninica (certo quattro km dopo il passo li fai prima in discesa poi in salita, cosa che alla direzione del giro vedo fare sempre meno e controvoglia, invece al TotA ed altre corse a tappe corte è la normalitá)
Roccamorice è quasi una salita alpina x pendenze, ma Lettomanoppello li costante intorno il nove, ti sfianca (io salii fino al Blockhaus vetta), mi sembrava infinita


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Invece prati di tivo si può abbinare a Ceppo, si potrebbe fare Piano Maggiore, insomma quell'altipiano della laga intorno san Giacomo.
Così è monosalita mascherata con l'Abbio, si la combo Cerro/Capistrello, buona x la fuga, ma almeno avessero fatto il Capannelle di Pizzoli era un po' meglio, quattro stelle gli si potevano dare


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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

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Invece per avvicinarsi alla tipologia di tappa ipotizzata da Pafer, si potrebbe fare un esperimento proponendo un arrivo dalle parti di Pescina (Avezzano sarebbe troppo lontano dalle salite) preceduto dalla scalata del Monte Urano (di cui avevamo parlato in occasione del Giro d'Abruzzo, già affrontato nella tappa di L'Aquila del 2005) a cui poi abbinare, una volta superato il paese di Goriano Sicoli, l'ascesa al Valico Olmo di Bobbi da quel versante lì (lungo 5 o 6 km se non erro ma con pendenze che toccano anche il 17% nel tratto più duro). Lì ci sarebbe terreno per attaccare già dopo Raiano e una discesa discretamente lunga prima dell'ultimo tratto di pianura, dove comunque non sarebbe semplice inseguire. Secondo me non sarebbe male come prospettiva. Oppure ancora si potrebbe pensare di arrivare a Pescasseroli dopo aver superato Ortona dei Marsi e aver poi scalato pure il Valico di Bisegna, che però non ha pendenze impossibili ma che unito alle altre due salite si farebbe sentire.


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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

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Altra idea abruzzese: riproporre dopo oltre trent'anni un arrivo di tappa a Scanno (gli ultimi furono nel 1991 e nel 1993 con successi di Lejarreta e Ugrumov) scalando ovviamente il Passo Godi da Villetta Barrea, lungo circa 15 km e con pendenze non impossibili ma costanti. Ci si potrebbe arrivare in due modi: o provenendo dal Lazio, scalando la Forca d'Acero da Atina (oltre 20 km di ascesa ma assai pedalabile) oppure dal Molise con due soluzioni: o affrontando il Valico del Calvario dopo Pizzone oppure proponendo il classicone con Macerone più Rionero Sannitico dopo Isernia ma svoltando a sinistra in zona Castel di Sangro per prendere la direzione di Alfedena e quindi giungere al lago di Barrea dopo aver superato il Colle della Croce.


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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

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https://www.cronoescalada.com/tracks/view/82823

Un tappa tipo così : si il finale con Calascio fino al campo Imperatore è classico, forse nn fa più differenze, ma se prima metti vabè, macerone/Rionero/Roccaraso, quindi Monte Urano/Olmi di Bobbio/Forca Caruso e Acciano, nn si può dire nn sia un tappone


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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

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Un arrivo in salita che mi piacerebbe molto vedere è l'arrivo a Monte Faito (che nn si fa da secoli al giro), versante nord, quello più duro


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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

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Questa una Ascoli - Prati di Tivo (x i monti della laga ascolani e teramani)

https://www.cronoescalada.com/tracks/view/82836


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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

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Questa un Isernia - Passo Lanciano

https://www.cronoescalada.com/tracks/view/82842

Macerone/Rionero e Roccaraso, quindi Forchetta Palena parte finale, Passo San Leonardo e Blockhaus (Roccamorice), arrivo sul Passo da Lettomanoppello
(5000dsl, fattibili, un bel tappone)


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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

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E anche Rieti - Sassotetto (Ragnolo) 230km

https://www.cronoescalada.com/tracks/view/82844

Con Terminillo, Cittareale, Ussita, Presta, Frontignano, Arette, doppio Sassotetto


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Re: Quale arrivo in salita appenninico preferite

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Abruzzese ha scritto: venerdì 3 maggio 2024, 22:51
Pino_82 ha scritto: venerdì 3 maggio 2024, 22:39 Si, secondo me con Vado di Sole prima di Campo Imperatore fai ancora una tappa interessante .
E ovviamente molto meglio del Capannelle, certo nn puoi inserire il Terminillo, puoi inserire il Blockhaus ma sarebbe molto lontano, vi è una salita in val d'angri, che era in competizione con Tivo x questo giro, anche molto dura, ho provato a farla scendere, scende vicino Farindola (mi dà un 4km di terreno gravel, insomma poco, si può sistemare), quel trittico in successione darebbe al Gran Sasso il ruolo che merita l'unico over 2000, appenninico che abbiamo (poi ci aggiungi il Blockhaus di Roccamorice e hai fatto un tappone).
Detto questo mi accontento anche del doppio Vado di Sole/Gran Sasso, qualche strappo ad anticipare ed è un ottima tappa di prima settimana, appenninica di montagna

https://www.cronoescalada.com/tracks/view/82787
Il punto però è: chi si prenderebbe la briga di attaccare già un po' prima di Rigopiano (dove qualche tornante con buona pendenza lo ricordo) sapendo che dopo lo scollinamento a Vado di Sole ci sono da fare ancora una buona decina di chilometri di piana prima degli ultimi 5 km verso l'albergo? Tanto più se spira forte vento?

A me piacerebbe vedere cosa verrebbe fuori ma dopo gli ultimi arrivi lì sono un po' scettico sulla possibilità di vedere uno spettacolo diverso. Anche perché pure la salita di Calascio come lunghezza è più o meno uguale a quella di Vado di Sole da Farindola, cambia solo che occorre fare un po' più strada prima di giungere alla piana.

P.S.: mi par di capire che tu sia mio conterraneo, visto che mi era parso di leggere che eri stato pure al Giro d'Abruzzo.
La cosa più interessante che si può fare con il Vado di Sole, a parere mio, sarebbe proporlo come antipasto del Gran Sasso.
Si sale da Teramo, si fa un po' di Piana, e poi si scende verso L'Aquila dal Valico di Capo la Serra, passando da Calascio.
Da lì, si sale a Campo imperatore dalla strada che passa da Paganica e Assergi.
Mettere il vado di sole direttamente prima di campo imperatore lo annullerebbe lo stesso, visti i 20 km di piana spesso controvento che si trovano ad affrontare poi i ciclisti.
Tanto vale inserirlo come salita da fuga, che renda dura la tappa.


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