Cicloweb.it

Cari amici forumisti,
ho differito al prossimo mese l'acquisto del libro di Hamilton perchè, escludendo la giornata odierna, purtroppo non ho molto tempo libero da dedicare alla mia passione ciclistica, attualmente.
Nonostante ciò, sono curioso di sapere se qualcuno di voi lo ha già letto, cosa ne pensate, etc...
Come molti di voi, ho letto le anticipazioni uscite nelle scorse settimane e mi ha colpito il fatto che, per quanto poco valore possa essere attribuito a singoli stralci estratti da un testo complessivo, si possono operare inferenze sul tema doping (sui suoi "protagonisti" e sulle sue "vittime") che nulla hanno a che fare, direttamente, con i casi Armstrong, US Postal, Phonak, etc...basta mettere insieme nomi, date, squadre, per delineare scenari passati non esattamente corrispondenti a ciò che credevo di sapere...forse sono solo inesperto e male informato...proprio per tale motivo apro questo topic e proverò ad alimentarlo in futuro, sperando nella vostra disponibilità alla discussione.
Grazie.

Interesserebbe anche a me leggerlo,però se non lo traducono in italiano,data la mia pigrizia,dubito che mi cimenterò mai con la versione originale.
Se vorrai condividere con noi qualche parte interessante,mi faresti contento.

Piccola recensione.
http://www.bdc-forum.it/showpost.php?p= ... tcount=368

Anche a me interesserebbe e facile che lo ordino così rispolvero il mio inglese che si sta arrugginendo. Ho guardato un'intervista a T.H e a pelle mi sembra meglio di tanti altri (millar?) che hanno fatto operazioni analoghe. Mi lascia un po' perplesso il discorso che ora le cose sono cambiate: gran parte degli attori sono ancora nel ciclismo e il fatto che le prestazioni siano calate,corridori stanchi,ecc si faceva già anni fa,poi si è visto...

Killer ha scritto:Interesserebbe anche a me leggerlo,però se non lo traducono in italiano,data la mia pigrizia,dubito che mi cimenterò mai con la versione originale.

Siamo in due

Belluschi M. ha scritto:

Killer ha scritto:Interesserebbe anche a me leggerlo,però se non lo traducono in italiano,data la mia pigrizia,dubito che mi cimenterò mai con la versione originale.

Siamo in due

In teoria (la pratica dice il contrario perchè non avrò mai tempo) mi piacerebbe dedicarmi alla traduzione di questo libro, pur facendo altro di professione. Il problema sarebbe: come rendere in modo corretto alcune questioni "tecniche" che solo chi ha corso ad alto livello può conoscere nei dettagli?
Riformulando la questione come una sorta di gioco/sondaggio: nel panorama del giornalismo sportivo nazionale, dell'editoria nazionale, del ciclismo nazionale, etc., a chi affidereste la traduzione di questo volume, qualora la decisione dipendesse da voi?

Io non leggerò questo libro perchè ho stima e rispetto pari a zero per Tyler Hamilton.
E' uno di quelli che mi ha ingananto maggiormente.

David Millar, mi ispira più simpatie, è uno che ha sbagliato, ha pagato ed è tornato alle corse.
Ha detto le sue verità , senza sputare fango su tutti.

Hamilton parla di Armstrong , della Phonax, e di altre situazioni : fulcro centrale lui è sempre sporco.

Fa parte di quelli che hanno fatto il male al ciclismo.

Emit Flesti ha scritto: In teoria (la pratica dice il contrario perchè non avrò mai tempo) mi piacerebbe dedicarmi alla traduzione di questo libro, pur facendo altro di professione. Il problema sarebbe: come rendere in modo corretto alcune questioni "tecniche" che solo chi ha corso ad alto livello può conoscere nei dettagli?
Riformulando la questione come una sorta di gioco/sondaggio: nel panorama del giornalismo sportivo nazionale, dell'editoria nazionale, del ciclismo nazionale, etc., a chi affidereste la traduzione di questo volume, qualora la decisione dipendesse da voi?

ma intendi a livello di traduzione o di case editrici? per i primi non è che ce ne siano alcuni in italia specializzati nei testi sportivi... per gli editori, tanti pubblicano libri di sport, forse un libro del genere starebbe meglio con una piccola casa editrice dedicata, però bisogna vedere anche quanto costano i diritti perchè se sono alti solo in pochi potrebbero permetterselo.

dietzen ha scritto:

Emit Flesti ha scritto: In teoria (la pratica dice il contrario perchè non avrò mai tempo) mi piacerebbe dedicarmi alla traduzione di questo libro, pur facendo altro di professione. Il problema sarebbe: come rendere in modo corretto alcune questioni "tecniche" che solo chi ha corso ad alto livello può conoscere nei dettagli?
Riformulando la questione come una sorta di gioco/sondaggio: nel panorama del giornalismo sportivo nazionale, dell'editoria nazionale, del ciclismo nazionale, etc., a chi affidereste la traduzione di questo volume, qualora la decisione dipendesse da voi?

ma intendi a livello di traduzione o di case editrici? per i primi non è che ce ne siano alcuni in italia specializzati nei testi sportivi... per gli editori, tanti pubblicano libri di sport, forse un libro del genere starebbe meglio con una piccola casa editrice dedicata, però bisogna vedere anche quanto costano i diritti perchè se sono alti solo in pochi potrebbero permetterselo.

Facevo proprio riferimento al traduttore, alla persona incaricata di restituire in italiano un testo inglese inevitabilmente problematico (ogni traduzione, anche la più semplice, diventa un'opera di ri-scrittura...e qui il testo sembra essere tutto tranne che semplice )

Emit Flesti ha scritto: Facevo proprio riferimento al traduttore, alla persona incaricata di restituire in italiano un testo inglese inevitabilmente problematico (ogni traduzione, anche la più semplice, diventa un'opera di ri-scrittura...e qui il testo sembra essere tutto tranne che semplice )

bè, i traduttori bravi ci sono, anche lì dipende da quanto vuole investirci la casa editrice che eventualmente comprasse i diritti. (non stiamo parlando di chissà quali cifre eh, ma considerando che almeno in italia difficilmente un libro del genere diventerà un best seller...)

Ringrazio sinceramente chi ha contribuito a questo topic, ma direi che l'Admin, quasi quasi, può chiuderlo dopo la pubblicazione del dossier USADA...
Non comprerò più il libro di Hamilton
Battute a parte: quel poco che sono riuscito a leggere questa notte evidenzia che il rapporto Usada ha una struttura "narrativa" ed è piuttosto godibile nella forma e nello stile. I contenuti, invece, mi sembrano ancora più devastanti di quanto ritenessimo di sapere
Strepitoso l'apparato di allegati, a un primo sguardo: impiegherò mesi a prendere visione di tutto

Emit Flesti ha scritto:Non comprerò più il libro di Hamilton

L'USADA non ha reso un grande favore ad Hamilton: potrebbe sempre denunciarla per i mancati introiti.