UCI World Tour 2013

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
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Slegar
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Re: UCI World Tour 2013

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Classifica di merito finale redatta sulla tabella di ciclomercato di Cicloweb, per cui se ci sono errori è tutta colpa di Admin (la gazza cartacea oggi ne ha pubblicata una ma è sicuramente sbagliata, perché sono inserite Vacansoleil ed Euskaltel):

Pos Team (Code) Total
1 TEAM SKY 1.563
2 OMEGA PHARMA - QUICK-STEP CYCLING TEAM 1.535
3 TEAM KATUSHA 1.044
4 CANNONDALE 914
5 ASTANA PRO TEAM 885
6 LAMPRE - MERIDA 773
7 TEAM ARGOS - SHIMANO 770
8 BELKIN-PRO CYCLING TEAM 745
9 GARMIN - SHARP 737
10 MOVISTAR TEAM 733
11 BMC RACING TEAM 731
12 TREK FACTOY RACING 688
13 ORICA GREENEDGE 683
14 LOTTO BELISOL 663
15 FDJ.FR 648
16 TEAM SAXO BANK 527
17 AG2R LA MONDIALE 499
18 TEAM EUROPCAR 402
19 IAM CYCLING 228
20 COFIDIS, SOLUTIONS CREDITS 196
21 MTN - QHUBEKA 98
22 TOPSPORT VLAANDEREN - BALOISE 95
23 YELLOW FLUO 86
24 TEAM NETAPP - ENDURA 82
25 ANDRONI GIOCATTOLI 73
26 BARDIANI - CSF 62
27 CCC POLSAT POLKOWICE 55
28 RUSVELO 53
29 COLOMBIA 33
30 WANTY - GROUPE GOBERT 25
31 UNITEDHEALTHCARE PRO CYCLING TEAM 20
32 CAJA RURAL - SEGUROS RGA 16
33 CHRISTINA WATCHES - ONFONE 9
34 BRETAGNE - SECHE ENVIRONNEMENT 3
35 DRAPAC PROFESSIONAL CYCLING -19
36 TEAM NOVO NORDISK -46

Punti "ranking" ottenuti dalle squadre nel 2013:

Pos. Team (Code) 2013
1 MOVISTAR TEAM (MOV) 850
2 SKY PROCYCLING (SKY) 832
3 OMEGA PHARMA - QUICK-STEP CYCLING TEAM (OPQ) 744
4 KATUSHA (KAT) 592
5 RADIOSHACK LEOPARD (RLT) 543
6 BMC RACING TEAM (BMC) 427
7 BELKIN PRO CYCLING TEAM (BEL) 421
8 CANNONDALE PRO CYCLING (CAN) 411
9 TEAM ARGOS - SHIMANO (ARG) 407
10 ASTANA PRO TEAM (AST) 404
11 FDJ.FR (FDJ) 402
12 LAMPRE - MERIDA (LAM) 356
13 GARMIN - SHARP (GRS) 345
14 TEAM SAXO - TINKOFF (TST) 321
15 ORICA GREENEDGE (OGE) 318
16 LOTTO BELISOL (LTB) 316
17 AG2R LA MONDIALE (ALM) 273
18 TEAM EUROPCAR (EUC) 222
19 EUSKALTEL - EUSKADI (EUS) 100
20 VACANSOLEIL-DCM PRO CYCLING TEAM (VCD) 100
21 IAM CYCLING (IAM) 82
22 ANDRONI GIOCATTOLI - VENEZUELA (AND) 65
23 COFIDIS, SOLUTIONS CREDITS (COF) 62
24 BARDIANI VALVOLE - CSF INOX (BAR) 56
25 MTN - QHUBEKA (MTN) 54
26 TEAM NETAPP - ENDURA (TNE) 32
27 TOPSPORT VLAANDEREN - BALOISE (TSV) 23
28 COLOMBIA (COL) 9
29 CCC POLSAT POLKOWICE (CCC) 6
30 VINI FANTINI - SELLE ITALIA (VIN) 0
31 SOJASUN (SAU) -9
32 UNITEDHEALTHCARE PRO CYCLING TEAM (UHC) -11
33 CYCLINGTEAM DE RIJKE - SHANKS (RIJ) -16
34 CRELAN - EUPHONY (CRE) -25
35 RUSVELO (RVL) -35
36 CHRISTINA WATCHES - ONFONE (CWO) -37
37 BRETAGNE - SECHE ENVIRONNEMENT (BSE) -37
38 DRAPAC CYCLING (DPC) -41
39 ACCENT JOBS - WANTY (AJW) -43
40 CHAMPION SYSTEM PRO CYCLING TEAM (CSS) -46
41 TEAM NOVO NORDISK (TNN) -50

The magnificent ten:

Pos. Rider Total
1 SAGAN Peter 472
2 RODRIGUEZ OLIVER Joaquin 401
3 FROOME Chris 385
4 NIBALI Vincenzo 382
5 FARIA DA COSTA Rui Alberto 341
6 VALVERDE BELMONTE Alejandro 337
7 GREIPEL Andre 300
8 WIGGINS Bradley 299
9 CAVENDISH Mark 295
10 MARTIN Tony 285


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Slegar
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Re: UCI World Tour 2013

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galliano ha scritto:Molto interessante questa discussione.
Premessa: sono convinto che un GT come il Giro d'Italia non può reggere senza un adeguato movimento di pro alla base e senza un calendario nazionale all'altezza.

Mi pare che Winter, se non ho frainteso, proponga di chiudere definitivamente con il WT.
Squadre con budget, forse non di 2 m€ che mi paiono pochi, ma diciamo 3m€ non potrebbero ovviamente garantire la copertura dell'attuale calendario WT.
Un budget da 3m€ (credo più o meno quello che metterà una professional italiana come Bardiani, Androni, ecc.) si può pensare applicato ad una decina di squadre italiane solo se queste hanno la garanzia di correre il Giro. Questo succedeva, se non ricordo male con tutte le numerose squadre italiane degli anni '80.
Avremmo così almeno un centinaio di pro in Italia tutti teoricamente nelle condizioni di aspirare ad un ottimo calendario con Giro incluso.

Questo modello darebbe pure garanzia di avere delle decorose starlist nelle corse italiane minori.
Questo modello implica se non la fine del WT, almeno la riduzione del WT a non più di 10 squadre.
Nello scenario economico attuale 10 team WT con il posto garantito nei GT, non mi sembra la fine del mondo. Mi sembra un numero più che sufficiente per non inibire l'ingresso di eventuali grossi sponsor (che comunque non si vedono all'orizzonte).

Ovviamente assisteremmo ad una forte polarizzazione in senso nazionale o almeno continentale delle corse. Al Giro si avrebbero le 10 WT + 9/10 tra professional italiane e straniere, stessa situazione forse pure alla Vuelta.
E l'espansione del ciclismo in nuovi mercati?
Comunque con 10 WT credo che il Tour del Qatar, Pechino, Canada, USA, ecc. non avrebbero motivo di lamentarsi.
Altra obiezione: perché diventare team WT se comporta l'onere di girare per il mondo a coprire tutto il calendario, tanto varrebbe costruire una professional fortissima e evitarsi quindi trasferte indesiderate.

A questo non so rispondere con certezza, ci provo:
- i team WT sarebbero comunque gli unici ad avere la garanzia del TOUR e degli altri GT
- il calendario WT potrebbe comunque essere riformato prevedendo l'obbligo di partecipazione a rotazione tra le varie squadre, così un team non ha voglia di farsi il Giro di Pechino può avere speranze di evitarlo. Oppure si potrebbe prevedere la categoria WT a rotazione, un anno tocca a Pechino e l'anno dopo al Down Under.
Una mia proposta è inserita nel seguente post:
viewtopic.php?f=2&t=44&start=100#p190008

( ..... )
Nuove corse e calendari - E' vero che sono nate nuove corse però a queste non ha corrisposto un rafforzamento dei calendari continentali. L'esempio più clamoroso è dato dall'Oceania che al Tour Down Under riesce ad affiancare un calendario che definire asfittico è un complimento. Lo stesso si deve dire dell'America dove sono presenti competizioni di rango come San Luis, California e alle prove di agosto/settembre ma manca quasi completamente la Colombia, presente solamente con la Vuelta, e in cui gare di notevole spessore tecnico (mi viene in mente il Clàsico RCN) sono relegate a competizioni nazionali.

Per questo urge a breve una riforma del WT e dei calendari continentali che a mio avviso deve contenere i seguenti principi, alcuni dei quali anticipati già dalla stessa UCI ( http://www.uci.ch/Modules/ENews/ENewsDe ... LangId%3D1 ):
- riduzione del numero delle squadre WT
- riduzione degli iscritti per squadra
- diversificazione delle gare del WT ed ampliamento dei calendari continentali extraeuropei
- riduzione "mirata" degli organici

Riduzione del numero delle squadre WT - 14 sono più che sufficienti e si possono (devono) conservare i criteri, soprattutto quello sportivo, per l'assegnazione delle licenze

Riduzione degli iscritti per squadra - L'esperimento al Giro di Polonia è stato sicuramente positivo e partecipare con 6 atleti per squadra (7 per i GT) oltre ad aumentare lo spettacolo dà la possibilità a molte più squadre di partecipare ad eventi importanti.

Diversificazione delle gare del WT ed ampliamento dei calendari continentali extraeuropei - Il WT, o come si chiamerà, si dovrà scindere in una serie "A" ed una serie "B". La prima dovrà essere composta dalle gare più importanti a cui le squadre WT dovranno obbligatoriamente partecipare (le 5 monumento ed i GT magari intervallati di tre settimane ognuno). La serie "B" dovrà essere molto più distribuita a livello di continenti dell'attuale WT e le squadre avranno l'obbligo di partecipare come minimo ad una determinata percentuale di gare (60-70-80%?) di cui un tot extraeuropee. A questa modifica deve essere accompagnata un ampliamento dei calendari extraeuropei magari attraverso un alleggerimento dei criteri di partecipazione per fare in modo che molte gare, anche di lunga tradizione come ad esempio il Clàsico RCN o l'Herald Sun Tour, entrino a far parte dei calendari internazionali.

Riduzione "mirata" degli organici - Con partecipazioni ridotte alle competizioni la logica conseguenza è lo sfoltimento delle rose; 25 ciclisti per squadra sono più che sufficienti e valore sportivo determinato dai mmigliori 8 punteggi. Per poter far emergere le squadre professional è però necessario mettere a loro disposizione il maggior numero possibile di buoni corridori da ingaggiare, altrimenti l'imbarazzante disparità che si è manifestata negli ultimi anni tra queste squadre e le formazioni WT sarà sempre più marcata. Ecco che possono venire in soccorso i valori individuali per la determinazione del merito sportivo delle squadre (a prescindere da come saranno determinati). Sulla base della classifica di merito del 1° agosto di ogni anno, data in cui inizia ufficialemente il ciclomercato, le squadre devono soddifare i seguenti criteri contemporaneamente:
- non più di 4 ciclisti classificati nelle prime 80 posizioni della classifica di merito
- non più di 6 ciclisti classificati nelle prime 160 posizioni della classifica di merito
- non più di 8 ciclisti classificati nelle prime 320 posizioni della classifica di merito
Le squadre che con i contratti in essere non rispettano questi parametri, non potranno ingaggiare ciclisti compresi nelle prime 320 posizioni e non potranno rinnovare o prolungare i contratti dei loro ciclisti classificati sempre nelle prime 320 posizioni. Con questi criteri un ciclista come Jonathan Tiernan-Locke, ad esempio, non avrebbe mai potuto essere ingaggiato dalla Sky e rimanendo nel team NetApp-Endura sarebbe stato probabilmente protagonista in numerose gare, premettendo alla squadra anglo-tedesca di ottenere maggiori risultati da mostrare ai propri sponsor.

( ..... )


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Slegar
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Re: UCI World Tour 2013

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Giustizia è fatta. Annullata dal TAS la norma che impedisce ai ciclisti squalificati per due o più anni di non conteggiare, per i due anni successivi al loro rientro, i punti ottenuti per la determinazione del valore sportivo della squadra:
http://www.biciciclismo.com/cas/site/no ... p?id=66737

La sentenza ha effetto immediato e retroattivo per cui, nel calcolo del valore sportivo delle loro squadre, sono da conteggiare i punti di Valverde, Pellizzotti e Contador (in ordine di rientro dalla squalifica). Chi ci ha sicuramente rimesso da questa ingiusta norma è stato Rebellin che l'anno scorso non ha potuto offrire i suoi risultati del 2011 ad una squadra WT o professional con problemi di licenza.

Classifica di merito finale aggiornata con la sentenza TAS (per quello che può servire):

Pos. Team (Code) Total
1 TEAM SKY 1.563
2 OMEGA PHARMA - QUICK-STEP CYCLING TEAM 1.535
3 MOVISTAR TEAM 1.069
4 TEAM KATUSHA 1.044
5 CANNONDALE 914
6 ASTANA PRO TEAM 885
7 LAMPRE - MERIDA 773
8 TEAM ARGOS - SHIMANO 770
9 BELKIN-PRO CYCLING TEAM 745
10 GARMIN - SHARP 737
11 BMC RACING TEAM 731
12 TEAM SAXO BANK 697
13 TREK FACTOY RACING 688
14 ORICA GREENEDGE 683
15 LOTTO BELISOL 663
16 FDJ.FR 648
17 AG2R LA MONDIALE 499
18 TEAM EUROPCAR 402
19 IAM CYCLING 228
20 COFIDIS, SOLUTIONS CREDITS 196
21 MTN - QHUBEKA 98
22 TOPSPORT VLAANDEREN - BALOISE 95
23 YELLOW FLUO 86
24 TEAM NETAPP - ENDURA 82
25 ANDRONI GIOCATTOLI 81
26 BARDIANI - CSF 62
27 CCC POLSAT POLKOWICE 55
28 RUSVELO 53
29 COLOMBIA 33
30 WANTY - GROUPE GOBERT 25
31 UNITEDHEALTHCARE PRO CYCLING TEAM 20
32 CAJA RURAL - SEGUROS RGA 16
33 CHRISTINA WATCHES - ONFONE 9
34 BRETAGNE - SECHE ENVIRONNEMENT 3
35 DRAPAC PROFESSIONAL CYCLING -19
36 TEAM NOVO NORDISK -46
Ultima modifica di Slegar il mercoledì 23 ottobre 2013, 12:39, modificato 1 volta in totale.


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galliano
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Re: UCI World Tour 2013

Messaggio da leggere da galliano »

La proposta (di slegar) mi pare decisamente migliore dello status quo e mi ritrovo parecchio.
Io pensavo a 10 WT, ma con la riduzione dei partecipanti per squadra il numero di WT può sicuramente crescere.
Per le corse in linea sono favorevole ai 7 partecipanti per squadra, per i GT comincerei col ridurli a otto.
Un numero troppo basso (es. sei) mi fa temere una corsa fin troppo incontrollabile, preda di alleanze trasversali e a rischio di frequenti fughe bidone
Già con 8 partecipanti ogni GT si aprirebbe a 24 squadre per un totale di 192 corridori. 14 WT + 10 posti rimanenti darebbero ampie garanzie alle professional di prendere parte almeno al GT nazionale con tutti i benefici che ne conseguono in termini di garanzie per gli sponsor .
Sull'obbligo/diritto di partecipazione, mi sembra ottima l'idea delle due fasce, con il vincolo ristretto solo alla fascia A.

Calendario
Il tuo esempio del Tour Down Under è illuminante. Non deve esistere la cattedrale nel deserto (vedi Pechino, Qatar), ma bisogna intervenire anche nei casi dove il movimento è già presente a buon livello (vedi appunto Australia).
La corsa WT dovrebbe rappresentare il volano per i movimenti locali, il fiore all'occhiello nel contesto di un corollario di altre corse locali promosse nel calendario internazionale. La corsa WT nei paesi "emergenti" deve essere un'occasione sia per gli atleti locali che per il pubblico di respirare l'aria del grande ciclismo, ma tutto deve essere tarato alla maturità del contesto ciclistico ospitante.

Esempio: oggigiorno con la forza del ciclismo colombiano una corsa come il Clàsico RCN potrebbe (volendo estremizzare) stare in un WT fascia A. Non ci sarebbe nulla di anomalo e "contro natura" nel vedere Froome e Nibali a competere con gli eroi nazionali.

Se invece pensiamo, che so, alla Malesia, è evidente che i Froome e Nibali non ci azzeccano proprio (il discorso vale esattamente per Pechino, ecc.).
Pur in presenza di una nazione con una certa tradizione, il movimento ciclistico nazionale o continentale asiatico non potrebbero mai competere con i primi della classe. Organizzare un evento WT con la logica attuale porterebbe alla lunga più danni che benefici. Che senso avrebbe una corsa con i migliori del mondo completamente inaccessibile (in termini di competitività) ai protagonisti del movimento locale?
Una volta assaporato il frutto proibito del ciclismo d'elitè nella forma di corsa WT, con quale spirito e interesse per i protagonisti si correrebbero le altre corse del calendario nazionale o continentale? Un po' quello che succede con le corse minori italiane: chi segue con genuino interesse il GP Beghelli (senza offesa) quando si sa che i maggiori ciclisti italiani lo ignorano?

Per fare un parallelo con un altro sport cito l'hockey su ghiaccio. Negli anni novanta arrivò il Berlusca con la sua mania di trasformare il Milan in una polisportiva invincibile tipo Barcellona. Cominiciò ad aprire i cordoni della borsa e nel campionato italiano vennero catapultati fior di campioni come mai se ne erano visti, completamente fuori scala rispetto al contesto del movimento. Scoppiata la bolla dettata dalla megalomania berlusconiana (che tra l'altro vinse pochino) il movimento è tornato nei ranghi con un ridimensonamento drastico sia in termini di qualità che di seguito dei media. A mia memoria l'hockey italiano viveva tempi migliori prima dell'epoca Berlusconi e quel periodo "fuori soglia" ha fatto più male che bene.

Tornando in tema mi pare che un esempio abbastanza felice siano le corse canadesi. Ottimo seguito di pubblico, ottimo percorso, buona copertura televisiva, ottime starlist e si incastrano bene con il calendario di brevi corse a tappe nord americano.

Sono scettico invece sui vincoli della composizione delle squadre. Condivido l'intenzione di equilibrare le rose, ma ho il timore che potrebbe risultare un po' troppo cervellotico (senza offesa ;) ). E potrebbe pure paradossalmente creare problemi di rinnovo a corridori dopo annate discrete.
Però mi riservo di valutarlo meglio. Già la riduzione dei team WT e l'auspicabile incremento di team professional con accesso ad calendario più stimolante potrebbe favorire naturalmente una più equa distribuzione delle forze in campo.


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Slegar
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Re: UCI World Tour 2013

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galliano ha scritto:Sono scettico invece sui vincoli della composizione delle squadre. Condivido l'intenzione di equilibrare le rose, ma ho il timore che potrebbe risultare un po' troppo cervellotico (senza offesa ;) ). E potrebbe pure paradossalmente creare problemi di rinnovo a corridori dopo annate discrete.
Però mi riservo di valutarlo meglio. Già la riduzione dei team WT e l'auspicabile incremento di team professional con accesso ad calendario più stimolante potrebbe favorire naturalmente una più equa distribuzione delle forze in campo.
Non è cervellotico, sono solo quattro conti di aritmetica messi in croce. Sul fatto dei rinnovi non è un paradosso, ma è "voluto"; in fin dei conti anche nelle leghe professionistiche americane, dove vige il sistema del salary cap, le squadre non rinnovano i contratti a loro piacimento. Se buoni corridori sono "forzatamente" messi fuori squadra è più facile per le formazioni di seconda fascia ingaggiare, a prezzi relativamente contenuti, chi può portargli dei risultati senza aspettare che "la natura faccia il suo corso"; in fin dei conti in questa stagione squadre come IAM, Cofidis, Sojasun, Crelan e Accent hanno avuto parecchie occasioni (ben più delle squadre italiane) per mettersi in luce ma ad esclusione di qualche sporadica occasione (Navarro e Haussler) sono state completamente "trasparenti". Alla fine la IAM per essere veramente competitiva ha dovuto "cacciare moneta" per Chavanel e battere la concorrenza dell'Ag2R.


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galliano
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Re: UCI World Tour 2013

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Slegar ha scritto:
galliano ha scritto:Sono scettico invece sui vincoli della composizione delle squadre. Condivido l'intenzione di equilibrare le rose, ma ho il timore che potrebbe risultare un po' troppo cervellotico (senza offesa ;) ). E potrebbe pure paradossalmente creare problemi di rinnovo a corridori dopo annate discrete.
Però mi riservo di valutarlo meglio. Già la riduzione dei team WT e l'auspicabile incremento di team professional con accesso ad calendario più stimolante potrebbe favorire naturalmente una più equa distribuzione delle forze in campo.
Non è cervellotico, sono solo quattro conti di aritmetica messi in croce. Sul fatto dei rinnovi non è un paradosso, ma è "voluto"; in fin dei conti anche nelle leghe professionistiche americane, dove vige il sistema del salary cap, le squadre non rinnovano i contratti a loro piacimento. Se buoni corridori sono "forzatamente" messi fuori squadra è più facile per le formazioni di seconda fascia ingaggiare, a prezzi relativamente contenuti, chi può portargli dei risultati senza aspettare che "la natura faccia il suo corso"; in fin dei conti in questa stagione squadre come IAM, Cofidis, Sojasun, Crelan e Accent hanno avuto parecchie occasioni (ben più delle squadre italiane) per mettersi in luce ma ad esclusione di qualche sporadica occasione (Navarro e Haussler) sono state completamente "trasparenti". Alla fine la IAM per essere veramente competitiva ha dovuto "cacciare moneta" per Chavanel e battere la concorrenza dell'Ag2R.
Sapevo che non mi avresti fatto passare il "cervellotico" e in fondo il termine era esagerato :D .
Tra l'altro avevo frainteso il sistema pensando ad un massimo di 8 nei primi 320, e non ad un massimo di 4+6+8, quindi 18 nei primi 320.
Con questi vincoli il sistema ha una sua adeguata tolleranza e potrebbe funzionare.

Riflettevo se il tuo sistema potrebbe contribuire anche a risollevare le sorti di molte corse minori, ma pur sempre a grande tradizione, in Italia.
Credo di sì.
Ci sono tre requisiti chiave:
- un calendario internazionale meno vincolante per le WT
- i presupposti per un incremento del numero di team di fascia professional
- una migliore qualità del roster delle stesse professional


tommaso
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Re: UCI World Tour 2013

Messaggio da leggere da tommaso »

Per me sarebbe fondamentale che ogni corsa avesse almeno tre wild card completamente libere, non per forza professional, come nel tennis. Se dovessero fare 16 squadre WT, assegnerei poi 3 wild card tra le professional e 3 wild card completamente a discrezione degli organizzatori, quindi anche continental italiane al giro, o francesi al tour ecc. Sarebbe semplice, porterebbe piú stimoli ad investire e piú gente per le strade.


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Tranchée d'Arenberg
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Re: UCI World Tour 2013

Messaggio da leggere da Tranchée d'Arenberg »

ma oggi l'UCI non doveva dare notizie in merito alla registazione delle squadre professional?


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Re: UCI World Tour 2013

Messaggio da leggere da matteo.conz »

Anch'io sono favorevole a questo sistema, Però che sorgerebbe il problema costi almeno nei gt? col discorso della katusha non avevano sollevato questa questione? probabile che fosse un pretesto...


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galliano
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Re: UCI World Tour 2013

Messaggio da leggere da galliano »

Non ho trovato la notizia sul "nostro" sito, quindi metto questi:
http://www.spaziociclismo.it/worldtour/ ... orsa-33152
http://www.cyclingnews.com/news/length- ... discussion

Il Tour è intoccabile, ma qui si comincia a sdoganare l'idea di Giro e Vuelta ridotte a due settimane.
Una tragedia!

Anche il Giro dovrebbe essere intoccabile per definizione.
La Vuelta un po' meno visto il seguito non proprio oceanico e le peculiarità della nazione iberica.


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Re: UCI World Tour 2013

Messaggio da leggere da matter1985 »

galliano ha scritto:Non ho trovato la notizia sul "nostro" sito, quindi metto questi:
http://www.spaziociclismo.it/worldtour/ ... orsa-33152
http://www.cyclingnews.com/news/length- ... discussion

Il Tour è intoccabile, ma qui si comincia a sdoganare l'idea di Giro e Vuelta ridotte a due settimane.
Una tragedia!

Anche il Giro dovrebbe essere intoccabile per definizione.
La Vuelta un po' meno visto il seguito non proprio oceanico e le peculiarità della nazione iberica.
Questa della vuelta accorciata l' avevo gia sentita qualche anno fa,ma mi pare che la riduzione non era cosi accentuata.Per la vuelta due settimane potrebbero pure andare,cosi non dovrebbe subire la marea di ritiri per il Mondiale.Il giro con 2 settimane di gara è una bestemmia(come son contrario alla riduzione a 6 tappe del giro di Svizzera che fino all' avvento del pro tour era giustamente considerato la quarta corsa a tappe ed adesso la stanno rendendo una corsetta di poco conto)


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kasper^
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Re: UCI World Tour 2013

Messaggio da leggere da kasper^ »

Con sta riforma stanno peggiorando il ciclismo altro che migliorarlo!


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cauz.
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Re: UCI World Tour 2013

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Immagine

dietro alla foto, che la si trovi divertente o raccapricciante, c'è una lunga intervista a tinkoff che delinea -nella sua seconda parte- uno scenario tutt'altro che improbabile per il ciclismo del futuro, tra squadre sempre piu' magnatizzate a cui soccombono le squadre piu' tradizionali, ridistribuzione dei diritti tv e possibili boicottaggi.

al di la' di tutto, tinkoff è un tipo mai banale. non è il personaggio che vorrei nel ciclismo, ma talvolta mi sorge il dubbio che per smuovere le acque di un sistema che rischia di impantanarsi definitivamente occorrano anche delle scosse non del tutto positive.

l'intervista a CN è tutta in inglese, ovviamente.

prima parte qui:
http://www.cyclingnews.com/news/oleg-ti ... a-for-2015
la seconda, piu' interessante, qui:
http://www.cyclingnews.com/news/tinkov- ... tv-revenue


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Re: UCI World Tour 2013

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non solo tinkoff... pare che un progetto di ristrutturazione del ciclismo di prima fascia sia davvero in fase di discussione. non da parte dell'UCI (che pure è al corrente del tutto) ma dei 13 team che stanno lavorando al "Project Avignon":
Belkin, BMC, Cannondale, Garmin-Sharp, Lampre-Merida, Lotto Belisol, Movistar, Omega Pharma-Quick Step, Orica-GreenEdge, Giant-Shimano, Team Sky, Tinkoff-Saxo, Trek Factory Racing.
http://www.cyclingnews.com/news/exclusi ... al-cycling

stiamo a vedere come si evolverà il tutto. certo, a me balza subito all'occhio l'assenza di due squadre forte come astana e katusha.


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Subsonico
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Re: UCI World Tour 2013

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Il nome lascia intendere che in caso di mancato cambiamento del vertice nell'UCI ci sarebbe stato un vero e proprio scisma.


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Re: UCI World Tour 2013

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Subsonico ha scritto:Il nome lascia intendere che in caso di mancato cambiamento del vertice nell'UCI ci sarebbe stato un vero e proprio scisma.
:diavoletto:
viene da chiedersi chi sia il prossimo anti-papa


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Re: UCI World Tour 2013

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cauz. ha scritto:
Subsonico ha scritto:Il nome lascia intendere che in caso di mancato cambiamento del vertice nell'UCI ci sarebbe stato un vero e proprio scisma.
:diavoletto:
viene da chiedersi chi sia il prossimo anti-papa

Ma Oleg I, ovviamente. Però si sarebbe fatto chiamare Zar. :diavoletto:


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Re: UCI World Tour 2013

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cauz. ha scritto:
Subsonico ha scritto:Il nome lascia intendere che in caso di mancato cambiamento del vertice nell'UCI ci sarebbe stato un vero e proprio scisma.
:diavoletto:
viene da chiedersi chi sia il prossimo anti-papa
Di sicuro lui ha bisogno di un bell'esorcista

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Re: UCI World Tour

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secondo inner ring -che generalmente è ben informato- i nuovi regolamenti UCI limiteranno a 8 il numero di corridori per squadra nei GT.
stiamo a vedere se è vero, e con che tempi...


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