ma poi sto ube 86 chi è?
Il doping degli anni '90
Re: Il doping degli anni '90
2015:TreValliVaresine
2016:Giro (primi5), Tour t11-14, ParigiTours
2017:Kuurne, TroBroLeon
2018:Tour of Guangxi
2019:Dwars,Tour t18, Vuelta t8, 'Emilia
2020:CoppiBartali, BinckBanktour, Giro t1, Vuelta t 1-2
2021:Larciano, Dwars, Turchia, Tour t16, Primus Classic
2022:La marseillaise, Vuelta t3-10, Japan Cup
2023 :FrecciaVallone, Giro t20, Vuelta(primi5)
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Re: Il doping degli anni '90
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Certamente, ognuno è libero di fare e pensare come vuole ci mancherebbe....
Re: Il doping degli anni '90
Guarda io sono un appassionato di ciclismo, ho corso per diversi anni fino ad under23 illuso di poter passare professionista. Uno dei miei idoli è stato proprio Dario Frigo e quando sono successi i fatti non nego di averne sofferto un pò. Poi al mio giro della Lunigiana capii già che qualcosa non quadrava...e poi nei dilettanti ti lascio immaginare (credo tu sia abbastanza intelligente da capire). Volevi sapere altro Luca90? Poi un consiglio...quando nomini le persone non usare il termine "sto", perchè poi passi da persona maleducata cosa che magari di persona non sei...
Re: Il doping degli anni '90
noi a roma usiamo spesso sto però non voleva essere offensivoUbe86 ha scritto: ↑venerdì 5 giugno 2020, 18:41Guarda io sono un appassionato di ciclismo, ho corso per diversi anni fino ad under23 illuso di poter passare professionista. Uno dei miei idoli è stato proprio Dario Frigo e quando sono successi i fatti non nego di averne sofferto un pò. Poi al mio giro della Lunigiana capii già che qualcosa non quadrava...e poi nei dilettanti ti lascio immaginare (credo tu sia abbastanza intelligente da capire). Volevi sapere altro Luca90? Poi un consiglio...quando nomini le persone non usare il termine "sto", perchè poi passi da persona maleducata cosa che magari di persona non sei...
no più che altro ero curioso di sapere perchè eri così preso dalla questione... mi scuso se posso essere sembrato sgarbato...
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Re: Il doping degli anni '90
Figurati Luca lo immaginavo che non eri sgarbato(se no manco rispondevo!), anzi ti ringrazio per esserti posto la domanda, perchè in effetti sono entrato a gamba tesa nel forum senza essermi presentato.Luca90 ha scritto: ↑venerdì 5 giugno 2020, 19:13noi a roma usiamo spesso sto però non voleva essere offensivoUbe86 ha scritto: ↑venerdì 5 giugno 2020, 18:41Guarda io sono un appassionato di ciclismo, ho corso per diversi anni fino ad under23 illuso di poter passare professionista. Uno dei miei idoli è stato proprio Dario Frigo e quando sono successi i fatti non nego di averne sofferto un pò. Poi al mio giro della Lunigiana capii già che qualcosa non quadrava...e poi nei dilettanti ti lascio immaginare (credo tu sia abbastanza intelligente da capire). Volevi sapere altro Luca90? Poi un consiglio...quando nomini le persone non usare il termine "sto", perchè poi passi da persona maleducata cosa che magari di persona non sei...
no più che altro ero curioso di sapere perchè eri così preso dalla questione... mi scuso se posso essere sembrato sgarbato...
Purtroppo la questione mi tocca davvero perchè Dario Frigo mi ha sempre motivato, fin da bambino quando lo guardavo in tv con mio nonno
Poi quando seppi che abitava qui da me ero al settimo cielo, ero davvero desideroso di poterlo incontrare e fargli i complimenti di persona (cosa mai avvenuta purtroppo). Conobbi però suo nipote con cui mi sono allenato diverse volte, il quale mi diede una cartolina autografata da Dario e un paio di calzini della fassa che tengo come delle "reliquie" insieme ad altre cose a me care del ciclismo.
Buona serata
Re: Il doping degli anni '90
buona serata anche a teUbe86 ha scritto: ↑venerdì 5 giugno 2020, 21:23Figurati Luca lo immaginavo che non eri sgarbato(se no manco rispondevo!), anzi ti ringrazio per esserti posto la domanda, perchè in effetti sono entrato a gamba tesa nel forum senza essermi presentato.Luca90 ha scritto: ↑venerdì 5 giugno 2020, 19:13noi a roma usiamo spesso sto però non voleva essere offensivoUbe86 ha scritto: ↑venerdì 5 giugno 2020, 18:41
Guarda io sono un appassionato di ciclismo, ho corso per diversi anni fino ad under23 illuso di poter passare professionista. Uno dei miei idoli è stato proprio Dario Frigo e quando sono successi i fatti non nego di averne sofferto un pò. Poi al mio giro della Lunigiana capii già che qualcosa non quadrava...e poi nei dilettanti ti lascio immaginare (credo tu sia abbastanza intelligente da capire). Volevi sapere altro Luca90? Poi un consiglio...quando nomini le persone non usare il termine "sto", perchè poi passi da persona maleducata cosa che magari di persona non sei...
no più che altro ero curioso di sapere perchè eri così preso dalla questione... mi scuso se posso essere sembrato sgarbato...
Purtroppo la questione mi tocca davvero perchè Dario Frigo mi ha sempre motivato, fin da bambino quando lo guardavo in tv con mio nonno
Poi quando seppi che abitava qui da me ero al settimo cielo, ero davvero desideroso di poterlo incontrare e fargli i complimenti di persona (cosa mai avvenuta purtroppo). Conobbi però suo nipote con cui mi sono allenato diverse volte, il quale mi diede una cartolina autografata da Dario e un paio di calzini della fassa che tengo come delle "reliquie" insieme ad altre cose a me care del ciclismo.
Buona serata
2015:TreValliVaresine
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Re: Il doping degli anni '90
Ciao a tutti, mi unisco al divertente giochino sulle storie di DarioF, che da suo grande tifoso voglio salutare e ringraziare per i suoi interventi qui
Re: Il doping degli anni '90
Maìno della Spinetta ha scritto: ↑sabato 21 dicembre 2019, 22:59 Tenendo per buono che si stia parlando del 2002,
Effettivamente ad Ans DF non ha mai impressionato.
Tuttavia la corazzata Fassa Bortoli di quell'anno presenta alcuni nomi quell'anno che non abbiamo inserito nella caccia. Bartoli non credo, f Casagrande invece? Rumsas? Aitor Gonzales?
Comunque il trasferimento lungo non fu dopo Liegi (dopo Liegi si riparte da Verviers, mezz'oretta di strada...), ma ci furono altre due tappe.
Dovrebbe essere Ans e non Limone comunque, dopo cui scoppiò il caso Garzelli, perché DF staccò Pantani di 7 minuti. Ma dopo Ans non c'era trasferimento. Mah ..
Chi sarebbe Anacleto che si ritirò poco dopo il via della tappa successiva? Dalla descrizione globale parrebbe un Mapei, ma il giorno dopo Ans in partenza si ritirò Contreras della Selle Italia, non ho ancora trovato la lista completa che include i DNS di quelle tappa però...
Servo - con moglie - quello che noi pensiamo sia Tour 2002, se c'è rabbocco è uomo di classifica - non credo proprio WB, né SH.
mi puzza di più IB che l'anno prima da giovinetto aveva impressionato al Tour e quindi avrà avuto i galloni e la preparazione di sacche primaverile di quello su cui si punta.
Giacca a quadri dovrebbe essere stato individuato correttamente in PS, benché quella tenuta è più da Garzelli.
Mi manca un ruolo per FC, che nel 2002 il Giro non lo terminò per altri ragioni.
Se il Servo è Terminaitor, e mi pare ci siano pochi dubbi al riguardo a leggere gli altri messaggi, mi viene da pensare che l'Alpe con rabbocco non sia L'Alpe d'Huez al Tour 2002, ma l'Alpe di Pampeago al Giro 2003. Infatti il giorno dopo nella crono...
Re: Il doping degli anni '90
Secondo me Spiderman può essere anche Frullino...Belluschi M. ha scritto: ↑giovedì 19 dicembre 2019, 20:09 Spiderman ===> Contador?
(tentativo di insabbiare positività che non riuscì come con Mandriano = Armstrong)
La sua vicenda è venuta fuori grazie a un giornale, evidentemente informato da qualcuno che bazzicava alla Santa Sede (che invece era rimasta in silenzio)
Re: Il doping degli anni '90
Se continuiamo a dare soprannomi ai soprannomi, non se ne viene più fuori.
Re: Il doping degli anni '90
Beh ma non ci vuole un genio per sapere che Frullino è Froome, Magrini in telecronaca lo chiama sempre Frullino
Terminaitor è ancora più facile, Aitor Gonzalez
Comunque a questo punto manca da scoprire solo Citrullo, no?
Terminaitor è ancora più facile, Aitor Gonzalez
Comunque a questo punto manca da scoprire solo Citrullo, no?
Re: Il doping degli anni '90
ma dove minkia dario frigo ha nominato frullino?
ma qua stamo ar punto del professor cantamessa (mi auguro che sia crepato malamente) che ce dava a noi capre ignobili mille anni de tolleranza per cronologgizzare tolomeo.... 1200.. capra!
comprateve un calendario che abbia almeno un due come prima cifra
e stikazzi
Re: Il doping degli anni '90
Se non leggi i messaggi non puoi dare la colpa agli altri ehnemecsek. ha scritto: ↑giovedì 11 giugno 2020, 20:17ma dove minkia dario frigo ha nominato frullino?
ma qua stamo ar punto del professor cantamessa (mi auguro che sia crepato malamente) che ce dava a noi capre ignobili mille anni de tolleranza per cronologgizzare tolomeo.... 1200.. capra!
comprateve un calendario che abbia almeno un due come prima cifra
e stikazzi
Frigo ha parlato di un tentativo del nuovo papa di coprire Spiderman, tentativo fallito perché qualcuno che sapeva ha spifferato tutto a un giornale.
Ora qui sul forum qualcuno ha detto che Spiderman è Contador, io ho detto che secondo me è Froome perché la sua vicenda alla Vuelta era stata tenuta nascosta ed è uscita solo grazie ad un giornale, adesso non ricordo quale. Poi stanno usando tutti soprannomi per non fare nomi, che io chiami Froome Frullino non mi pare nulla di eclatante, comunque per me SPIDERMAN=Froome e SERVO=Aitor Gonzalez e ho spiegato per entrambi il perché
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Re: Il doping degli anni '90
Cambio argomento , per riproporre un mio dubbio trentennale.
Non so se avete gia approfondito l'argomento, io non ho trovato molto. Se si mi scuso per la ripetizione.
Nel 1989 gli italiani non vincono classiche , non hanno piazzamenti di rilievo, fanno un podio al Giro con un corridore che non si proporrà piu ad alti livelli come Giupponi , e vincono tre tappe. Al Tour vincono due tappe con seconde linee come Tebaldi e Fidanza , e chiudono la stagione senza risultati di rilievo,
Nel 1990 vincono Sanremo , Fiandre , Freccia , Vuelta, Giro , 5 tappe al Tour e podio finale.
Alcuni outsider diventano campioni, le promesse sbocciano e altri vivono una seconda giovinezza.
Il lasso di tempo fra i due momenti è inferiore ad un anno,
Cosa successe esattamente ? Cosa stava succedendo me lo chiedevo gia in quei giorni.
Non so se avete gia approfondito l'argomento, io non ho trovato molto. Se si mi scuso per la ripetizione.
Nel 1989 gli italiani non vincono classiche , non hanno piazzamenti di rilievo, fanno un podio al Giro con un corridore che non si proporrà piu ad alti livelli come Giupponi , e vincono tre tappe. Al Tour vincono due tappe con seconde linee come Tebaldi e Fidanza , e chiudono la stagione senza risultati di rilievo,
Nel 1990 vincono Sanremo , Fiandre , Freccia , Vuelta, Giro , 5 tappe al Tour e podio finale.
Alcuni outsider diventano campioni, le promesse sbocciano e altri vivono una seconda giovinezza.
Il lasso di tempo fra i due momenti è inferiore ad un anno,
Cosa successe esattamente ? Cosa stava succedendo me lo chiedevo gia in quei giorni.
Re: Il doping degli anni '90
Ti sarà sufficiente leggere i libri di Sandro Donati per capire. Parliamo dell'avvento di Conconi prima e dell'allievo Ferrari poi.
Re: Il doping degli anni '90
Da quel che mi ricordo, era una fase di cambio generazionale. I Moser, Saronni, Visentini Baronchelli ecc. erano a fine carriera. C'era Argentin che andava già fortissimo e fece da trait d'union tra le due generazioni, ma i Bugno e i Fondriest stavano sbocciando, e Chiappucci era solo un ottimo gregario. Giupponi andava parecchio forte, tanto che mise in difficotà quel Fignon che poi al Tour fu beffato per 8 secondi dal manubrio di Lemond. Può anche darsi che una parte si spieghi con la "rinascita italiana", ma bisogna considerare anche il cambio generazionale.giorgio ricci ha scritto: ↑lunedì 15 giugno 2020, 0:49 Cambio argomento , per riproporre un mio dubbio trentennale.
Non so se avete gia approfondito l'argomento, io non ho trovato molto. Se si mi scuso per la ripetizione.
Nel 1989 gli italiani non vincono classiche , non hanno piazzamenti di rilievo, fanno un podio al Giro con un corridore che non si proporrà piu ad alti livelli come Giupponi , e vincono tre tappe. Al Tour vincono due tappe con seconde linee come Tebaldi e Fidanza , e chiudono la stagione senza risultati di rilievo,
Nel 1990 vincono Sanremo , Fiandre , Freccia , Vuelta, Giro , 5 tappe al Tour e podio finale.
Alcuni outsider diventano campioni, le promesse sbocciano e altri vivono una seconda giovinezza.
Il lasso di tempo fra i due momenti è inferiore ad un anno,
Cosa successe esattamente ? Cosa stava succedendo me lo chiedevo gia in quei giorni.
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Re: Il doping degli anni '90
l'89 è stato anche un anno sfigato, e il 90 ha visto l'affermazione di un giovane fuoriclasse - Bugno. Che se uno guarda il podio del Giro 90 pensa niente di speciale, ma se considera che nella prima settimana si è lasciato sempre dietro il super Fignon dell'89 sia a crono che in salita...giorgio ricci ha scritto: ↑lunedì 15 giugno 2020, 0:49 Cambio argomento , per riproporre un mio dubbio trentennale.
Non so se avete gia approfondito l'argomento, io non ho trovato molto. Se si mi scuso per la ripetizione.
Nel 1989 gli italiani non vincono classiche , non hanno piazzamenti di rilievo, fanno un podio al Giro con un corridore che non si proporrà piu ad alti livelli come Giupponi , e vincono tre tappe. Al Tour vincono due tappe con seconde linee come Tebaldi e Fidanza , e chiudono la stagione senza risultati di rilievo,
Nel 1990 vincono Sanremo , Fiandre , Freccia , Vuelta, Giro , 5 tappe al Tour e podio finale.
Alcuni outsider diventano campioni, le promesse sbocciano e altri vivono una seconda giovinezza.
Il lasso di tempo fra i due momenti è inferiore ad un anno,
Cosa successe esattamente ? Cosa stava succedendo me lo chiedevo gia in quei giorni.
nell'88 il giro lo vinse Hampsten con un episodio: poteva essere di Chioccioli, che infatti si prende la Rosa nel 91. Al Tour si impongono Ghirotto, Bontempi, Bugno e Tebaldi. La Sanremo la vince un fuoriclasse assoluto, Fignon, su Fondriest. Alla Freccia si piazza secondo Argentin, un dominatore delle Ardenne di quei tempi. Il mondiale lo vinse Fondriest. Ci fu un passaggio generazionale, con Argentin e Fondriest a fare da collante dopo Moser e Saronni, in cui l'unica cosa anomala sono state le esplosioni di Chiappucci e Tafi. Per il resto tutti gli altri volti nuovi dei 90 - Bugno, Ballerini, Bartoli, Pantani, avevano i controcazzi dei campioni.
“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
Re: Il doping degli anni '90
Nel '90 Conconi e Ferrari nel ciclismo c'erano arrivati da qualche anno, portati da Francesco Moser prima alla Gis e poi alla Supermercati Brianzoli.
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Re: Il doping degli anni '90
Lo sport del doping.giorgio ricci ha scritto: ↑lunedì 15 giugno 2020, 21:54 Qual'è il libro di Donati che tratta meglio questo argomento?
Campioni senza valore.
Se mi mandi una mail in messaggi privati vedo di fartelo avere in formato elettronico, devi darmi solo in po' di tempo che ho parecchi impegni, in questo periodo.
Occhio alle potenziali disillusioni però, che il buon Sandro non crede al dogma della verginità di Maria.
Re: Il doping degli anni '90
E qui sport del doping
http://filecrypt.co/Link/Yf1VOVGMnF79BV ... fqP4W.html
Se hai problemi di download fatte vivo.
ps famo er disclaimer
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Re: Il doping degli anni '90
Riesumando un gioco antico per chi se lo ricorda...
Il Citrullo di Dario F. è chiaramente Piepoli, il trullo volante e suo compagno alla Saeco nel 98
Forse Anacleto è Bettini (il doppiatore di Anacleto nel film Disney è lo stesso del Grillo parlante)
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Re: Il doping degli anni '90
trovami un pulito nello sport negli anni 90, rileggevo un articolo di anni fa sul miracolo della staffetta maschile di sci nordico negli anni 90..... per non parlare degli exploit femminili con medaglie a pioggia....... ma anche nell'atletica amatori che diventavano fenomeni nella maratona, cavalli bolsi che diventavano purosangue.....ect ect.... perfino nel calcio dove non facevano quasi nessun controllo trovavano gente positiva.... e non dimentichiamoci i piloti con l'efedrina......Arme ha scritto: ↑venerdì 26 marzo 2021, 1:31 Riesumando un gioco antico per chi se lo ricorda...
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Re: Il doping degli anni '90
E tu credi davvero che oggi calciatori, piloti e sportivi in generale a livello professionistico siano lindi e puliti? Meglio non stare troppo a pensarci..sagittario1962 ha scritto: ↑sabato 27 marzo 2021, 13:40trovami un pulito nello sport negli anni 90, rileggevo un articolo di anni fa sul miracolo della staffetta maschile di sci nordico negli anni 90..... per non parlare degli exploit femminili con medaglie a pioggia....... ma anche nell'atletica amatori che diventavano fenomeni nella maratona, cavalli bolsi che diventavano purosangue.....ect ect.... perfino nel calcio dove non facevano quasi nessun controllo trovavano gente positiva.... e non dimentichiamoci i piloti con l'efedrina......Arme ha scritto: ↑venerdì 26 marzo 2021, 1:31 Riesumando un gioco antico per chi se lo ricorda...
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Re: Il doping degli anni '90
noooo assolutamente, ma guarda che parli con un esperto nella mia vita ho partecipato diverse volte ad eventi sportivi importanti come soccorritore autista di ambulanza ( campionati italiani di enduro, campionati italiani juniores di ciclismo, gran fondo tipo quella delle 5 terre, gare in mare di canottaggio a sedile fisso, gare di nuoto in mare ect, ect ct) fino a nemmeno un decennio fa potrei scrivere un libro su quello che ho visto sai quanti "colpi di sole" e disidratazioni mi son trovato a soccorrere con medici sociali e preparatori vari (spesso infermieri) che facevano di tutto per evitare ricoveri o trasporti in pronto soccorso, ricordo che essendo anche nel consiglio direttivo dell'associazione, mi ero fatto una cartella con le copie dei "rapportini" con il rifiuto al ricovero per evitare eventuali guai..... quindi se tanto mi da tanto se gira sta rumenta in ambito non professionistico ci vuol poco a fare uno più uno....... rimanendo in ambito ciclistico.... campionato italiano juniores (presenti molti atleti diventati poi professionisti nel giro di 2/3 anni di cui uno molto bravo) poco prima dell'ingresso del circuito finale succede una caduta mi fermo, due tre minuti dopo mi viene detto di lasciare le altre due ambulanze e di rientrare sulla testa della corsa con una ambulanza nuova 4x4 a strada libera tirando a fuoco non riuscii a riprendere il gruppo, infatti dovetti aspettare che finissero lo strappo nel circuito per rimettermi in coda ai primi......(tanto per dire a fine corsa gli juniores fecero i 38 e mezzo su un percorso con 3 salite di cui due corte ma secche al punto che più dei 20 all'ora non facevano) il medico che avevo a bordo mentre nel secondo giro superavamo i gruppetti che piano piano si staccavano mi disse qui ci sono quelli scarsi e quelli che buoni ma non eccelsi che vanno a pane e acqua, davanti quelli buoni buoni e quelli buoni che si aiutano ....... viene normale da se che c'era gente che si aiutava già a 18 anni di certo non hanno smesso da professionisti, se ci sono arrivati.........chinaski89 ha scritto: ↑sabato 27 marzo 2021, 13:50E tu credi davvero che oggi calciatori, piloti e sportivi in generale a livello professionistico siano lindi e puliti? Meglio non stare troppo a pensarci..sagittario1962 ha scritto: ↑sabato 27 marzo 2021, 13:40trovami un pulito nello sport negli anni 90, rileggevo un articolo di anni fa sul miracolo della staffetta maschile di sci nordico negli anni 90..... per non parlare degli exploit femminili con medaglie a pioggia....... ma anche nell'atletica amatori che diventavano fenomeni nella maratona, cavalli bolsi che diventavano purosangue.....ect ect.... perfino nel calcio dove non facevano quasi nessun controllo trovavano gente positiva.... e non dimentichiamoci i piloti con l'efedrina......Arme ha scritto: ↑venerdì 26 marzo 2021, 1:31 Riesumando un gioco antico per chi se lo ricorda...
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ps uno dei miei amici è un ex professionista di ciclismo, un giorno ad una mia precisa domanda sulla pulizia di un fenomeno mi rispose se non esce niente è pulito ma per esperienza la mano sul fuoco non la metterei nemmeno su mio figlio se corresse bicicletta credo che la risposta sia esaustiva.......
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Re: Il doping degli anni '90
Se si considerano i racconti di chi è stato in gruppo... non si finisce mai...sagittario1962 ha scritto: ↑sabato 27 marzo 2021, 18:56noooo assolutamente, ma guarda che parli con un esperto nella mia vita ho partecipato diverse volte ad eventi sportivi importanti come soccorritore autista di ambulanza ( campionati italiani di enduro, campionati italiani juniores di ciclismo, gran fondo tipo quella delle 5 terre, gare in mare di canottaggio a sedile fisso, gare di nuoto in mare ect, ect ct) fino a nemmeno un decennio fa potrei scrivere un libro su quello che ho visto sai quanti "colpi di sole" e disidratazioni mi son trovato a soccorrere con medici sociali e preparatori vari (spesso infermieri) che facevano di tutto per evitare ricoveri o trasporti in pronto soccorso, ricordo che essendo anche nel consiglio direttivo dell'associazione, mi ero fatto una cartella con le copie dei "rapportini" con il rifiuto al ricovero per evitare eventuali guai..... quindi se tanto mi da tanto se gira sta rumenta in ambito non professionistico ci vuol poco a fare uno più uno....... rimanendo in ambito ciclistico.... campionato italiano juniores (presenti molti atleti diventati poi professionisti nel giro di 2/3 anni di cui uno molto bravo) poco prima dell'ingresso del circuito finale succede una caduta mi fermo, due tre minuti dopo mi viene detto di lasciare le altre due ambulanze e di rientrare sulla testa della corsa con una ambulanza nuova 4x4 a strada libera tirando a fuoco non riuscii a riprendere il gruppo, infatti dovetti aspettare che finissero lo strappo nel circuito per rimettermi in coda ai primi......(tanto per dire a fine corsa gli juniores fecero i 38 e mezzo su un percorso con 3 salite di cui due corte ma secche al punto che più dei 20 all'ora non facevano) il medico che avevo a bordo mentre nel secondo giro superavamo i gruppetti che piano piano si staccavano mi disse qui ci sono quelli scarsi e quelli che buoni ma non eccelsi che vanno a pane e acqua, davanti quelli buoni buoni e quelli buoni che si aiutano ....... viene normale da se che c'era gente che si aiutava già a 18 anni di certo non hanno smesso da professionisti, se ci sono arrivati.........chinaski89 ha scritto: ↑sabato 27 marzo 2021, 13:50E tu credi davvero che oggi calciatori, piloti e sportivi in generale a livello professionistico siano lindi e puliti? Meglio non stare troppo a pensarci..sagittario1962 ha scritto: ↑sabato 27 marzo 2021, 13:40
trovami un pulito nello sport negli anni 90, rileggevo un articolo di anni fa sul miracolo della staffetta maschile di sci nordico negli anni 90..... per non parlare degli exploit femminili con medaglie a pioggia....... ma anche nell'atletica amatori che diventavano fenomeni nella maratona, cavalli bolsi che diventavano purosangue.....ect ect.... perfino nel calcio dove non facevano quasi nessun controllo trovavano gente positiva.... e non dimentichiamoci i piloti con l'efedrina......
ps uno dei miei amici è un ex professionista di ciclismo, un giorno ad una mia precisa domanda sulla pulizia di un fenomeno mi rispose se non esce niente è pulito ma per esperienza la mano sul fuoco non la metterei nemmeno su mio figlio se corresse bicicletta credo che la risposta sia esaustiva.......
Io ho conosciuto personalmente e "frequentato" per qualche giorno, nel 2013 verso fine settembre, una nazionale di ciclismo under 23... 1 ora fa lo psicologo e uno ha smesso...
Non avevano parole delicate...
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Re: Il doping degli anni '90
i racconti fanno effetto poi se la narrazione è di una persona amica e degna di fede ancora di più...ma ti garantisco che andare a fare servizio ad una gare di un campionato, sapere che partecipano fuori classifica un paio o tre che da lì a poco avrebbero corso il mondiale e ne trovi uno nel cesso dell'albergo dove c'è il raduno a farsi una riga ti sconvolge ancora di più...... poi dopo la gara senti i commenti della gente ma l'hai visto durante l'ultima speciale dopo 130km di gara ha dato 3 secondi al migliore si vede che è un campione, e vedi i ragazzi giovani che partecipano per passione a queste gare (molti a spese loro e mentre lui prima della gara fa foto loro son li a mettersi a punto i motori) intorno ad adularlo e ammirarlo, beh ti vien voglia di dire vi sta prendendo tutti per il culo è pieno come un uovo non sentirebbe fatica neppure dopo 260 kmGregLemond ha scritto: ↑sabato 27 marzo 2021, 22:21Se si considerano i racconti di chi è stato in gruppo... non si finisce mai...sagittario1962 ha scritto: ↑sabato 27 marzo 2021, 18:56noooo assolutamente, ma guarda che parli con un esperto nella mia vita ho partecipato diverse volte ad eventi sportivi importanti come soccorritore autista di ambulanza ( campionati italiani di enduro, campionati italiani juniores di ciclismo, gran fondo tipo quella delle 5 terre, gare in mare di canottaggio a sedile fisso, gare di nuoto in mare ect, ect ct) fino a nemmeno un decennio fa potrei scrivere un libro su quello che ho visto sai quanti "colpi di sole" e disidratazioni mi son trovato a soccorrere con medici sociali e preparatori vari (spesso infermieri) che facevano di tutto per evitare ricoveri o trasporti in pronto soccorso, ricordo che essendo anche nel consiglio direttivo dell'associazione, mi ero fatto una cartella con le copie dei "rapportini" con il rifiuto al ricovero per evitare eventuali guai..... quindi se tanto mi da tanto se gira sta rumenta in ambito non professionistico ci vuol poco a fare uno più uno....... rimanendo in ambito ciclistico.... campionato italiano juniores (presenti molti atleti diventati poi professionisti nel giro di 2/3 anni di cui uno molto bravo) poco prima dell'ingresso del circuito finale succede una caduta mi fermo, due tre minuti dopo mi viene detto di lasciare le altre due ambulanze e di rientrare sulla testa della corsa con una ambulanza nuova 4x4 a strada libera tirando a fuoco non riuscii a riprendere il gruppo, infatti dovetti aspettare che finissero lo strappo nel circuito per rimettermi in coda ai primi......(tanto per dire a fine corsa gli juniores fecero i 38 e mezzo su un percorso con 3 salite di cui due corte ma secche al punto che più dei 20 all'ora non facevano) il medico che avevo a bordo mentre nel secondo giro superavamo i gruppetti che piano piano si staccavano mi disse qui ci sono quelli scarsi e quelli che buoni ma non eccelsi che vanno a pane e acqua, davanti quelli buoni buoni e quelli buoni che si aiutano ....... viene normale da se che c'era gente che si aiutava già a 18 anni di certo non hanno smesso da professionisti, se ci sono arrivati.........chinaski89 ha scritto: ↑sabato 27 marzo 2021, 13:50
E tu credi davvero che oggi calciatori, piloti e sportivi in generale a livello professionistico siano lindi e puliti? Meglio non stare troppo a pensarci..
ps uno dei miei amici è un ex professionista di ciclismo, un giorno ad una mia precisa domanda sulla pulizia di un fenomeno mi rispose se non esce niente è pulito ma per esperienza la mano sul fuoco non la metterei nemmeno su mio figlio se corresse bicicletta credo che la risposta sia esaustiva.......
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corsu anima e core corsu, anima e core corsu, corsu sempre di più
Re: Il doping degli anni '90
28'15" questo è quanto guadagnò in termini di distacchi al Tour su Riis tra il 1996 (ultimo anno della "formula libera) e il 1997 (primo anno del limite di ematocrito al 50%) e lo stesso giochino lo possiamo fare con Virenque (4'32"), Olano (6'36") e Dufaux (27'43"), oppure confrontare le carriere della "Gewiss delle meraviglie" fino al 1996 e dopo. Questo per dire quanto il doping libero livellava verso l'alto i valori a svantaggio dei più forti come Ullrich o Pantani, che il Giro probabilmente lo avrebbe vinto già nel 1994 senza Argentin (non Indurain) che mise in fila il gruppo sull'Izoard.TheArchitect99 ha scritto: ↑sabato 4 settembre 2021, 10:36Si i risultati che ottenne nei primi anni furono da leggenda, quello che fa venire dubbi a me é che non sappiamo quanto di questi risultati fosse per il talento e quanto per le sostanze prese, cosí come per tutti gli altri ovviamente, però quando leggo di Ulrich sento parlare solo del talento perciò ero curioso non avendo vissuto quel periodo.AndreiTchmil ha scritto: ↑sabato 4 settembre 2021, 10:24Senolicemente rapporti le sue prestazioni a tutti quelli della sua epoca che correvano nelle sue stesse condizioni. Questo era uno che nel 96 a 22 anni si mangiava Riis, nel 97 vinceva il tour con 9 minuti su Virenque e 13 minuti su Pantani e nel 98 era in maglia gialla fino alla crisi di fame sul Galibier. Poi la testa fa parte dell'atleta ok e lui si presentava sempre fuori condizione però in quanto a motore...venderlo andare via con quella facilità ad Andorra col rapportone duro faceva impressione.TheArchitect99 ha scritto: ↑sabato 4 settembre 2021, 2:13
Non per fare polemica ma come mai con lui si parla sempre di talento puro incredibile quando sappiamo che non é mai stato pulito in carriera? Per altri campioni della sua generazione non vale lo stesso trattamento?
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
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Re: Il doping degli anni '90
Però non è così generale la cosa. Ho partecipato in vita mia a 936 gare, zero ritiri!!; ne ho vinte 221, comprese 26 maratone (due vinte, personale 2h.17'13"), e ti posso garantire che ho fatto 30 anni di agonismo a pane e acqua, da dopolavorista dilettante assoluto, senza allenatore, senza preparatore, senza medico, senza padrone, ed è stato bellissimo. Anarchia totale e libertà pura!!! Però quando mi vedevano alla partenza, anche i grandi calibri diventavano seri... (E di "scalpi" famosi in bacheca ne ho tanti. Mi mancano Cova e Bordin, ma ci sono arrivato molto vicino; per dire: Pizzolato = cel'ho; Poli = ce l'ho; Baldini = ce l'ho, ecc..).sagittario1962 ha scritto: ↑domenica 28 marzo 2021, 10:58i racconti fanno effetto poi se la narrazione è di una persona amica e degna di fede ancora di più...ma ti garantisco che andare a fare servizio ad una gare di un campionato, sapere che partecipano fuori classifica un paio o tre che da lì a poco avrebbero corso il mondiale e ne trovi uno nel cesso dell'albergo dove c'è il raduno a farsi una riga ti sconvolge ancora di più...... poi dopo la gara senti i commenti della gente ma l'hai visto durante l'ultima speciale dopo 130km di gara ha dato 3 secondi al migliore si vede che è un campione, e vedi i ragazzi giovani che partecipano per passione a queste gare (molti a spese loro e mentre lui prima della gara fa foto loro son li a mettersi a punto i motori) intorno ad adularlo e ammirarlo, beh ti vien voglia di dire vi sta prendendo tutti per il culo è pieno come un uovo non sentirebbe fatica neppure dopo 260 kmGregLemond ha scritto: ↑sabato 27 marzo 2021, 22:21Se si considerano i racconti di chi è stato in gruppo... non si finisce mai...sagittario1962 ha scritto: ↑sabato 27 marzo 2021, 18:56
noooo assolutamente, ma guarda che parli con un esperto nella mia vita ho partecipato diverse volte ad eventi sportivi importanti come soccorritore autista di ambulanza ( campionati italiani di enduro, campionati italiani juniores di ciclismo, gran fondo tipo quella delle 5 terre, gare in mare di canottaggio a sedile fisso, gare di nuoto in mare ect, ect ct) fino a nemmeno un decennio fa potrei scrivere un libro su quello che ho visto sai quanti "colpi di sole" e disidratazioni mi son trovato a soccorrere con medici sociali e preparatori vari (spesso infermieri) che facevano di tutto per evitare ricoveri o trasporti in pronto soccorso, ricordo che essendo anche nel consiglio direttivo dell'associazione, mi ero fatto una cartella con le copie dei "rapportini" con il rifiuto al ricovero per evitare eventuali guai..... quindi se tanto mi da tanto se gira sta rumenta in ambito non professionistico ci vuol poco a fare uno più uno....... rimanendo in ambito ciclistico.... campionato italiano juniores (presenti molti atleti diventati poi professionisti nel giro di 2/3 anni di cui uno molto bravo) poco prima dell'ingresso del circuito finale succede una caduta mi fermo, due tre minuti dopo mi viene detto di lasciare le altre due ambulanze e di rientrare sulla testa della corsa con una ambulanza nuova 4x4 a strada libera tirando a fuoco non riuscii a riprendere il gruppo, infatti dovetti aspettare che finissero lo strappo nel circuito per rimettermi in coda ai primi......(tanto per dire a fine corsa gli juniores fecero i 38 e mezzo su un percorso con 3 salite di cui due corte ma secche al punto che più dei 20 all'ora non facevano) il medico che avevo a bordo mentre nel secondo giro superavamo i gruppetti che piano piano si staccavano mi disse qui ci sono quelli scarsi e quelli che buoni ma non eccelsi che vanno a pane e acqua, davanti quelli buoni buoni e quelli buoni che si aiutano ....... viene normale da se che c'era gente che si aiutava già a 18 anni di certo non hanno smesso da professionisti, se ci sono arrivati.........
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Re: Il doping degli anni '90
Road Runner ha scritto: ↑sabato 4 settembre 2021, 20:12Però non è così generale la cosa. Ho partecipato in vita mia a 936 gare, zero ritiri!!; ne ho vinte 221, comprese 26 maratone (due vinte, personale 2h.17'13"), e ti posso garantire che ho fatto 30 anni di agonismo a pane e acqua, da dopolavorista dilettante assoluto, senza allenatore, senza preparatore, senza medico, senza padrone, ed è stato bellissimo. Anarchia totale e libertà pura!!! Però quando mi vedevano alla partenza, anche i grandi calibri diventavano seri... (E di "scalpi" famosi in bacheca ne ho tanti. Mi mancano Cova e Bordin, ma ci sono arrivato molto vicino; per dire: Pizzolato = cel'ho; Poli = ce l'ho; Baldini = ce l'ho, ecc..).sagittario1962 ha scritto: ↑domenica 28 marzo 2021, 10:58i racconti fanno effetto poi se la narrazione è di una persona amica e degna di fede ancora di più...ma ti garantisco che andare a fare servizio ad una gare di un campionato, sapere che partecipano fuori classifica un paio o tre che da lì a poco avrebbero corso il mondiale e ne trovi uno nel cesso dell'albergo dove c'è il raduno a farsi una riga ti sconvolge ancora di più...... poi dopo la gara senti i commenti della gente ma l'hai visto durante l'ultima speciale dopo 130km di gara ha dato 3 secondi al migliore si vede che è un campione, e vedi i ragazzi giovani che partecipano per passione a queste gare (molti a spese loro e mentre lui prima della gara fa foto loro son li a mettersi a punto i motori) intorno ad adularlo e ammirarlo, beh ti vien voglia di dire vi sta prendendo tutti per il culo è pieno come un uovo non sentirebbe fatica neppure dopo 260 kmGregLemond ha scritto: ↑sabato 27 marzo 2021, 22:21
Se si considerano i racconti di chi è stato in gruppo... non si finisce mai...
Io ho conosciuto personalmente e "frequentato" per qualche giorno, nel 2013 verso fine settembre, una nazionale di ciclismo under 23... 1 ora fa lo psicologo e uno ha smesso...
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Si può fare.
"non ho mai visto uno andare cosi forte in salita...ma non ho mai visto nessuno andare cosi piano in discesa"
Re: Il doping degli anni '90
Non so se sia la sezione più corretta, parlando di dipendenze varie metto qui.
https://www-eurosport-it.cdn.ampproject ... tory.shtml
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Re: Il doping degli anni '90
Diversi studi in letteratura dimostrano che la prevalenza di disturbi mentali negli atleti di élite è maggiore rispetto alla popolazione generale.Theakston ha scritto: ↑lunedì 27 settembre 2021, 18:29 Non so se sia la sezione più corretta, parlando di dipendenze varie metto qui.
https://www-eurosport-it.cdn.ampproject ... tory.shtml
Ed uno dei momenti più a rischio per la salute mentale di un atleta è dopo il ritiro.
Purtroppo manca una corretta prevenzione e le cure sono spesso assenti e ritardate.
Comunque qualcosa si sta muovendo, non è più un tabù parlarne e gli stessi atleti "ci mettono la faccia", come la copertina del luglio scorso del Time su Naomi Osaka. (La copertina recitava: "It's OK to not be OK"
La Tribuna del Sarto, luogo esterno alla Plaza de Toros occupato da chi segue la corrida ascoltando le voci del pubblico; un'eco, ago e filo di una narrazione, un “restar qui sullo stradone impolverato” a descrivere il silenzio tra una moto e l’altra
Re: Il doping degli anni '90
Krisper ha scritto: ↑lunedì 27 settembre 2021, 19:20Diversi studi in letteratura dimostrano che la prevalenza di disturbi mentali negli atleti di élite è maggiore rispetto alla popolazione generale.Theakston ha scritto: ↑lunedì 27 settembre 2021, 18:29 Non so se sia la sezione più corretta, parlando di dipendenze varie metto qui.
https://www-eurosport-it.cdn.ampproject ... tory.shtml
Ed uno dei momenti più a rischio per la salute mentale di un atleta è dopo il ritiro.
Purtroppo manca una corretta prevenzione e le cure sono spesso assenti e ritardate.
Comunque qualcosa si sta muovendo, non è più un tabù parlarne e gli stessi atleti "ci mettono la faccia", come la copertina del luglio scorso del Time su Naomi Osaka. (La copertina recitava: "It's OK to not be OK"
"Mi alleno tutti i giorni, vivo e mangio sano, la mia ragazza cucina molto bene e io non posso lamentarmi. Ho ripreso anche a pedalare",
Contento per il Kaiser.
Certo che molti disorientati quando finiscono nelle strutture si aggrappano alla trascendenza; ne vedo molti con rosari, immaginette, crocifissi.
Jan s'è comprato il braccialetto de padre pio.
Re: Giro d'Italia 2022
Forse anche l'avvento dell'EPOCthulhu ha scritto: ↑domenica 14 novembre 2021, 20:12All'epoca dissero che il motivo del suo declino veloce erano proprio i pallini di piombo che aveva in corpolucks83 ha scritto: ↑domenica 14 novembre 2021, 19:50Grazie per aver condiviso questi ricordi.giorgio ricci ha scritto: ↑domenica 14 novembre 2021, 18:54 Io ero a Tortona . Bellissimo , allora le ammiraglie erano in mezzo alla folla .Lemond se lo filavano in pochi perché lo davano per finito
Io andai la ,gli strinsi la mano e gli dissi ,Je t'attends a grand niveaux'. Allora l'inglese lo masticavo poco.
Mi sorrise . Quando vinse il Tour fui felicissimo
Io purtroppo ero piccolo, mi sono riguardato ciò che sono riuscito a trovare di quegli anni su YouTube.
Che dire, quella seconda metà di anni ottanta per me fu fantastica, divertente, dopo la fine dell'era Hinault.
E soprattutto le storie di fignon e lemond sono sempre affascinanti.
A proposito: tempo fa leggevo che il rapidissimo declino di lemond, dopo il 1990, fu dovuto al fatto che i pallini di fucile che non riuscirono a estrargli dal corpo condizionarono la sua salute e le sue prestazioni.
Questa cosa è vera o mi sono letto una marea di stupidaggini?
Re: Giro d'Italia 2022
L'Epo è arrivata in gruppo qualche anno dopo.Theakston ha scritto: ↑domenica 14 novembre 2021, 20:56Forse anche l'avvento dell'EPOCthulhu ha scritto: ↑domenica 14 novembre 2021, 20:12All'epoca dissero che il motivo del suo declino veloce erano proprio i pallini di piombo che aveva in corpolucks83 ha scritto: ↑domenica 14 novembre 2021, 19:50
Grazie per aver condiviso questi ricordi.
Io purtroppo ero piccolo, mi sono riguardato ciò che sono riuscito a trovare di quegli anni su YouTube.
Che dire, quella seconda metà di anni ottanta per me fu fantastica, divertente, dopo la fine dell'era Hinault.
E soprattutto le storie di fignon e lemond sono sempre affascinanti.
A proposito: tempo fa leggevo che il rapidissimo declino di lemond, dopo il 1990, fu dovuto al fatto che i pallini di fucile che non riuscirono a estrargli dal corpo condizionarono la sua salute e le sue prestazioni.
Questa cosa è vera o mi sono letto una marea di stupidaggini?
Diciamo che l'anno clou in cui si fa coincidere l'inizio dell'uso massiccio di quella sostanza fu il 1994.
Io, mi sbaglierò, ho sempre identificato la fine dell'era indurain, che già nel 1994 non era più imbattibile, con l'inizio di quel periodo.
Re: Giro d'Italia 2022
Io ero un super tifoso di Indurain,pero' pensare che si sia ritirato perche' non voleva farsi di epo mi fa' sorriderelucks83 ha scritto: ↑domenica 14 novembre 2021, 21:23L'Epo è arrivata in gruppo qualche anno dopo.
Diciamo che l'anno clou in cui si fa coincidere l'inizio dell'uso massiccio di quella sostanza fu il 1994.
Io, mi sbaglierò, ho sempre identificato la fine dell'era indurain, che già nel 1994 non era più imbattibile, con l'inizio di quel periodo.
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Re: Giro d'Italia 2022
L'epo girava gia prima degli anni 90.. dagli anni 90 in poi,secondo me, si e' solo capito meglio il suo utilizzo..e massimizzato l'effetto..
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Re: Giro d'Italia 2022
Esatto, ci furono anche quelle morti "sospette" in Olanda non mi ricordo se nel 90 o nell'89, probabilmente già a fine anni 80 era usato da qualcuno poi andando avanti é diventato sempre più comune.barrylyndon ha scritto: ↑domenica 14 novembre 2021, 21:30 L'epo girava gia prima degli anni 90.. dagli anni 90 in poi,secondo me, si e' solo capito meglio il suo utilizzo..e massimizzato l'effetto..
Re: Giro d'Italia 2022
Non ho mica detto che smise perché non voleva farsi di epo. Ho detto che si ritirò negli anni in cui l'uso divenne massiccio e una consuetudine adottata da tutti i corridori.jan80 ha scritto: ↑domenica 14 novembre 2021, 21:28Io ero un super tifoso di Indurain,pero' pensare che si sia ritirato perche' non voleva farsi di epo mi fa' sorriderelucks83 ha scritto: ↑domenica 14 novembre 2021, 21:23L'Epo è arrivata in gruppo qualche anno dopo.
Diciamo che l'anno clou in cui si fa coincidere l'inizio dell'uso massiccio di quella sostanza fu il 1994.
Io, mi sbaglierò, ho sempre identificato la fine dell'era indurain, che già nel 1994 non era più imbattibile, con l'inizio di quel periodo.
Probabilmente fino a circa metà anni 90 non tutti la usavano, mi viene in mente edwin van hoojidonk vincitore di due fiandre, che si ritirò perché non ne volle sapere.
Facile che indurain, visto l'andazzo, abbia voluto evitarsi lo stesso destino di lemond.
Anche perché in quei due o tre anni, tra il 94 e il 97,ci fu gente che ne abusó in modo assurdo e rischiò di morire, tipo Riis o Gianetti. Anche l'ematocrito del Pirata è stato dimostrato che aveva degli sbalzi paurosi tra i periodi di scarico e i GT (nel 95 aveva quasi 60 dopo il botto alla Milano Torino).
Forse gente come Indurain non voleva andare oltre e ha smesso.
Re: Giro d'Italia 2022
Nel suo libro Willy Voet racconta che alla Festina iniziarono a usarlo nel 1993, ma non erano certo tra i primi, infatti dice che ad avvicinarli alla pratica fu il gruppo proveniente dalla PDM con il dott. Rickaert.lucks83 ha scritto: ↑domenica 14 novembre 2021, 21:51Non ho mica detto che smise perché non voleva farsi di epo. Ho detto che si ritirò negli anni in cui l'uso divenne massiccio e una consuetudine adottata da tutti i corridori.jan80 ha scritto: ↑domenica 14 novembre 2021, 21:28Io ero un super tifoso di Indurain,pero' pensare che si sia ritirato perche' non voleva farsi di epo mi fa' sorriderelucks83 ha scritto: ↑domenica 14 novembre 2021, 21:23
L'Epo è arrivata in gruppo qualche anno dopo.
Diciamo che l'anno clou in cui si fa coincidere l'inizio dell'uso massiccio di quella sostanza fu il 1994.
Io, mi sbaglierò, ho sempre identificato la fine dell'era indurain, che già nel 1994 non era più imbattibile, con l'inizio di quel periodo.
Probabilmente fino a circa metà anni 90 non tutti la usavano, mi viene in mente edwin van hoojidonk vincitore di due fiandre, che si ritirò perché non ne volle sapere.
Facile che indurain, visto l'andazzo, abbia voluto evitarsi lo stesso destino di lemond.
Anche perché in quei due o tre anni, tra il 94 e il 97,ci fu gente che ne abusó in modo assurdo e rischiò di morire, tipo Riis o Gianetti. Anche l'ematocrito del Pirata è stato dimostrato che aveva degli sbalzi paurosi tra i periodi di scarico e i GT (nel 95 aveva quasi 60 dopo il botto alla Milano Torino).
Forse gente come Indurain non voleva andare oltre e ha smesso.
Probabilmente i primi effetti decisivi sulle prestazioni si vedono nei risultati di italiani e spagnoli nei primi anni 90...dal 92-93 in pratica senza non puoi competere.
Si potrebbero ricordare anche le motivazioni del ritiro di Lucho Herrera, che si vede superato in salita da troppi corridori.
Però, come avete ricordato, si parla di morti sospette in Belgio e Olanda già alla fine degli anni 80.
Re: Giro d'Italia 2022
Si, il gruppo PDM me lo ricordo al Tour 1991, quando si ritirò in massa a causa, ufficialmente, di una intossicazione alimentare collettiva, con i corridori che stavano malissimo.Theakston ha scritto: ↑domenica 14 novembre 2021, 22:08Nel suo libro Willy Voet racconta che alla Festina iniziarono a usarlo nel 1993, ma non erano certo tra i primi, infatti dice che ad avvicinarli alla pratica fu il gruppo proveniente dalla PDM con il dott. Rickaert.lucks83 ha scritto: ↑domenica 14 novembre 2021, 21:51Non ho mica detto che smise perché non voleva farsi di epo. Ho detto che si ritirò negli anni in cui l'uso divenne massiccio e una consuetudine adottata da tutti i corridori.
Probabilmente fino a circa metà anni 90 non tutti la usavano, mi viene in mente edwin van hoojidonk vincitore di due fiandre, che si ritirò perché non ne volle sapere.
Facile che indurain, visto l'andazzo, abbia voluto evitarsi lo stesso destino di lemond.
Anche perché in quei due o tre anni, tra il 94 e il 97,ci fu gente che ne abusó in modo assurdo e rischiò di morire, tipo Riis o Gianetti. Anche l'ematocrito del Pirata è stato dimostrato che aveva degli sbalzi paurosi tra i periodi di scarico e i GT (nel 95 aveva quasi 60 dopo il botto alla Milano Torino).
Forse gente come Indurain non voleva andare oltre e ha smesso.
Probabilmente i primi effetti decisivi sulle prestazioni si vedono nei risultati di italiani e spagnoli nei primi anni 90...dal 92-93 in pratica senza non puoi competere.
Si potrebbero ricordare anche le motivazioni del ritiro di Lucho Herrera, che si vede superato in salita da troppi corridori.
Però, come avete ricordato, si parla di morti sospette in Belgio e Olanda già alla fine degli anni 80.
In realtà i sospetti furono tanti, visto che solo gli atleti furono gli unici coinvolti e tutto il resto del team non ebbe problemi.
Sempre in quel Tour mi ricordo un breukink, sempre PDM, che dominava incontrastato la crono di Alencon, per poi crollare di schianto negli ultimi 10 km.
Una cosa stranissima.
Probabilmente nei primi anni 90 non sapevano ancora come usare bene il prodotto, nel giro di due o tre anni affinarono la tecnica.
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Re: Giro d'Italia 2022
Si parlò anche di una partita di Epo mal conservatalucks83 ha scritto: ↑domenica 14 novembre 2021, 23:09Si, il gruppo PDM me lo ricordo al Tour 1991, quando si ritirò in massa a causa, ufficialmente, di una intossicazione alimentare collettiva, con i corridori che stavano malissimo.Theakston ha scritto: ↑domenica 14 novembre 2021, 22:08Nel suo libro Willy Voet racconta che alla Festina iniziarono a usarlo nel 1993, ma non erano certo tra i primi, infatti dice che ad avvicinarli alla pratica fu il gruppo proveniente dalla PDM con il dott. Rickaert.lucks83 ha scritto: ↑domenica 14 novembre 2021, 21:51
Non ho mica detto che smise perché non voleva farsi di epo. Ho detto che si ritirò negli anni in cui l'uso divenne massiccio e una consuetudine adottata da tutti i corridori.
Probabilmente fino a circa metà anni 90 non tutti la usavano, mi viene in mente edwin van hoojidonk vincitore di due fiandre, che si ritirò perché non ne volle sapere.
Facile che indurain, visto l'andazzo, abbia voluto evitarsi lo stesso destino di lemond.
Anche perché in quei due o tre anni, tra il 94 e il 97,ci fu gente che ne abusó in modo assurdo e rischiò di morire, tipo Riis o Gianetti. Anche l'ematocrito del Pirata è stato dimostrato che aveva degli sbalzi paurosi tra i periodi di scarico e i GT (nel 95 aveva quasi 60 dopo il botto alla Milano Torino).
Forse gente come Indurain non voleva andare oltre e ha smesso.
Probabilmente i primi effetti decisivi sulle prestazioni si vedono nei risultati di italiani e spagnoli nei primi anni 90...dal 92-93 in pratica senza non puoi competere.
Si potrebbero ricordare anche le motivazioni del ritiro di Lucho Herrera, che si vede superato in salita da troppi corridori.
Però, come avete ricordato, si parla di morti sospette in Belgio e Olanda già alla fine degli anni 80.
In realtà i sospetti furono tanti, visto che solo gli atleti furono gli unici coinvolti e tutto il resto del team non ebbe problemi.
Sempre in quel Tour mi ricordo un breukink, sempre PDM, che dominava incontrastato la crono di Alencon, per poi crollare di schianto negli ultimi 10 km.
Una cosa stranissima.
Probabilmente nei primi anni 90 non sapevano ancora come usare bene il prodotto, nel giro di due o tre anni affinarono la tecnica.
Mauro Facoltosi
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Re: Giro d'Italia 2022
Ragazzi , rispondo nell'apppsita sezione ( doping e antidoping , doping anni 90) .. Inoltre invito i moderatori a spostare gli ultimi post nell'apppsita sezione.
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Re: Il doping degli anni '90
Sull'Epo negli anni 90. Quando è iniziato l'uso di questa sostanza ? Negli anni 80 ci erano state morti sospette , ricordo fra tutte quella di Oosterbosch, morto ufficialmente di meningite fulminante . Qui dovrebbe intervenire il grande Krisper , ma si ritiene che la colpa fosse più dovuta ad i primi ormoni della crescita ( come Florence Griffith-Joiner ) che all'epo. Mentre i fatti PDM siamo frutto di una trasfusione mal conservata
Un'altra storia è legata al ciclismo italiano . Dopo alcuni anni sottotono , culminati con l'89 , dove non attenemmo nessun risultato di rilievo ,nel 90 vi fu un esplosione di risultati , Bugno, che fino ad allora era discontinuo , facendo solo intuire sprazzi di gran classe , divenne un fenomeno , Chiappucci idem , Argentin ritornò ad altissimi livelli dopo due stagioni di deciso appannamento. E poi le 5 tappe consecutive al Tour , Giovannetti alla Vuelta . Insomma un trionfo .
Leggendo il libro di Sandro Donati , ' campioni senza valore ' si capisce come in Italia gli studi scientifici fossero all'avanguardia . Io credo che l'inizio dell'Epo possa risalire al 1990.
In quegli anni non era propagato totalmente come nel 1995 ad esempio ma quel repentino rinvigorimento del movimento italiano non è casuale , come non lo fu l'emergere di corridori che durarono un paio di stagioni.
Il fenomeno Indurain per me non è esente , credo fosse figlio della sua epoca , e pure intelligente, perché si ritirò a fine 96 , quando venne decretata la norma del 50 di ematocrito , valida dal 97.
Chi ci perse furono corridori come Van Hooydonk ,anche se il caso più emblematico è quello di Gilles Delion.
Un'altra storia è legata al ciclismo italiano . Dopo alcuni anni sottotono , culminati con l'89 , dove non attenemmo nessun risultato di rilievo ,nel 90 vi fu un esplosione di risultati , Bugno, che fino ad allora era discontinuo , facendo solo intuire sprazzi di gran classe , divenne un fenomeno , Chiappucci idem , Argentin ritornò ad altissimi livelli dopo due stagioni di deciso appannamento. E poi le 5 tappe consecutive al Tour , Giovannetti alla Vuelta . Insomma un trionfo .
Leggendo il libro di Sandro Donati , ' campioni senza valore ' si capisce come in Italia gli studi scientifici fossero all'avanguardia . Io credo che l'inizio dell'Epo possa risalire al 1990.
In quegli anni non era propagato totalmente come nel 1995 ad esempio ma quel repentino rinvigorimento del movimento italiano non è casuale , come non lo fu l'emergere di corridori che durarono un paio di stagioni.
Il fenomeno Indurain per me non è esente , credo fosse figlio della sua epoca , e pure intelligente, perché si ritirò a fine 96 , quando venne decretata la norma del 50 di ematocrito , valida dal 97.
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Re: Il doping degli anni '90
Indurain é stato furbo...si é ritirato quando ha fiutato che sarebbe stato preso...
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Re: Il doping degli anni '90
però Indurain si ritirò dopo che stette veramente male nel primo Tour che non vinse. Secondo me più che altro si spaventò quando capì che bisognava alzare ulteriormente l'asticella....comprensibilissimo. Indurain ricordo che aveva un gran paura anche dei colpi d'aria, tanto che nessuno voleva scendere dagli arrivi in auto con lui, visto che impediva di accendere l'aria condizionata, per timore dei raffreddori.Gattorantolo ha scritto: ↑lunedì 15 novembre 2021, 18:57 Indurain é stato furbo...si é ritirato quando ha fiutato che sarebbe stato preso...
Io penso che avrei fatto la stessa cosa.
Re: Il doping degli anni '90
Per l'uso dell'EPO in Italia, quindi nel mondo perché in quegli anni lo sport italiano era all'avanguardia nel trattamento ematico, bisogna tornare al 1986 dopo che l'anno precedente l'autoemotrasfusione era stata considerata una pratica illegale. E' bene ricordare che il prof. Conconi ed il suo laboratorio di Ferrara erano alle dirette dipendenze del CONI; a questo riguardo invito la lettura di questo articolo di Leonardo Cohen del 18/2/88 sui disastri olimpici di Calgary della discesa libera maschile ed in particolare l'ultima parte:giorgio ricci ha scritto: ↑lunedì 15 novembre 2021, 14:52 Sull'Epo negli anni 90. Quando è iniziato l'uso di questa sostanza ? Negli anni 80 ci erano state morti sospette , ricordo fra tutte quella di Oosterbosch, morto ufficialmente di meningite fulminante . Qui dovrebbe intervenire il grande Krisper , ma si ritiene che la colpa fosse più dovuta ad i primi ormoni della crescita ( come Florence Griffith-Joiner ) che all'epo. Mentre i fatti PDM siamo frutto di una trasfusione mal conservata
Un'altra storia è legata al ciclismo italiano . Dopo alcuni anni sottotono , culminati con l'89 , dove non attenemmo nessun risultato di rilievo ,nel 90 vi fu un esplosione di risultati , Bugno, che fino ad allora era discontinuo , facendo solo intuire sprazzi di gran classe , divenne un fenomeno , Chiappucci idem , Argentin ritornò ad altissimi livelli dopo due stagioni di deciso appannamento. E poi le 5 tappe consecutive al Tour , Giovannetti alla Vuelta . Insomma un trionfo .
Leggendo il libro di Sandro Donati , ' campioni senza valore ' si capisce come in Italia gli studi scientifici fossero all'avanguardia . Io credo che l'inizio dell'Epo possa risalire al 1990.
In quegli anni non era propagato totalmente come nel 1995 ad esempio ma quel repentino rinvigorimento del movimento italiano non è casuale , come non lo fu l'emergere di corridori che durarono un paio di stagioni.
Il fenomeno Indurain per me non è esente , credo fosse figlio della sua epoca , e pure intelligente, perché si ritirò a fine 96 , quando venne decretata la norma del 50 di ematocrito , valida dal 97.
Chi ci perse furono corridori come Van Hooydonk ,anche se il caso più emblematico è quello di Gilles Delion.
https://ricerca.repubblica.it/repubblic ... evole.html
Quando è arrivato l'EPO nel ciclismo? Probabilmente sempre nel 1986 col progetto pilota della Supermercati Brianzoli di Francesco Moser e Michele Ferrari sotto la diretta supervisione di Francesco Conconi. Questa foto sintetizza bene cos'è stata quella squadra in quegli anni e spiega pure la nascita di certe relazioni Ferrari/ciclisti che sono nate negli anni successivi:
Perché il dott. Conconi, che lavorava in via esclusiva con il CONI, collaborava con un squadra di ciclismo professionistica che non poteva portare nulla in termini di medeglie olimpiche al CONI ed alla FCI? Probabilmente i risultati della collaborazione Moser/Conconi/Ferrari furono travasati nel settore tecnico dei dilettanti della FCI.
Perché i risultati non furono immediati, almeno nei professionisti, e si dovette aspettare qualche anno per vedere i frutti? Probabilmente a causa di qualche granchio preso nella compilazione dei piani di allenamento di altre discipline, che emersero quando alcuni vantaggi tecnici vennero persi, e che furono trasferite nel ciclismo.
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
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