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Re: Freni a disco

Inviato: mercoledì 25 gennaio 2017, 15:59
da Maìno della Spinetta
l'Orso ha scritto:
Bitossi ha scritto:PS: Herbie, comunque quello che scrivi è tecnicamente impreciso. Il disco è prossimale al centro/perno della ruota, e il suo eventuale sfregamento non dipende molto dal disassamento del cerchio... in proporzione, è un rischio maggiore per i pattini! :boh:
Infatti in mtb mi è capitato a volte di tornare casa con la ruota completamente scentrata, senza alcun fastidio ai dischi. Poi effettivamente i dischi possono piegarsi leggermente in caso di uso estremo o se prendono botte, e raddrizzarli è un casino.
Ma i prof cambiano le ruote... :D
è da questo che nascono i miei "dubbi", poi come avrai constatato io i freni quasi non li uso (le ditte che producono i pattini dei miei freni penso sian fallite dal 1930 :D ), per cui non ho grande utilità nel cambiarli.

Sul cambio e sulle altre migliorie, in realtà prima dell'introduzione son passati anni e non tanto perchè non lì avevano i prof, quanto perchè inizialmente eran delle ciofeche ed avevan grossi problemi sia per compatibilità di materiali sia per problemi di regolazione. Solo quando han cominciato ad essere decenti si è cominciato ad usarli.

Non son convinto nemmeno che tutti i costruttori si faccian condizionare dal mondo professionistico: rimane sempre un bel volano, ma ormai buona parte degli amatori se ne sbatte del mondo "UCI", non per niente il baffo è qualche anno che sta dirottando lì le sue "attenzioni" (forse anche su suggerimento dell'amico Chiappucci)
Un'amica usa va a prendere la bici. Ovviamente giant, ovviamente 105 Shimano - agli americani medi piace la standardizzazione totale, si sentono economici, razionali, rassicurati di essere nella norma. "Metto i freni tradizionali o a disco?" "quali sono i più sicuri?" "disco" "ok".
Il ricreativo medio andrà sempre più verso il disco.

Re: Freni a disco

Inviato: mercoledì 25 gennaio 2017, 16:15
da Bitossi
sceriffo ha scritto:Web e media danno grande enfasi alla vittoria di Boonen in Argentina, su bici con freni a dischi. Sì, perchè Tom ha bisogno dei freni a disco per vincere, sopratutto in volata
Però lui stesso dice questo: http://www.cyclingweekly.co.uk/news/rac ... kes-308628

Dai raga, che è solo l'inizio... ;) (finalmente!)

Re: Freni a disco

Inviato: mercoledì 25 gennaio 2017, 17:15
da Deadnature
Quello di Boonen su Instagram mi sembra un neanche tanto velato messaggio promozionale, ma (da amatore molto, molto più occasionale di voi) lo condivido.

Re: Freni a disco

Inviato: mercoledì 25 gennaio 2017, 17:34
da herbie
Deadnature ha scritto: ma (da amatore molto, molto più occasionale di voi) lo condivido.
conoscendolo, non si direbbe assolutamente, ma bisognerebbe fare più attenzione a non toccare questo doloroso tasto con Bitossi.... :(

Re: Freni a disco

Inviato: mercoledì 25 gennaio 2017, 17:36
da Deadnature
herbie ha scritto:
Deadnature ha scritto: ma (da amatore molto, molto più occasionale di voi) lo condivido.
conoscendolo, non si direbbe assolutamente, ma bisognerebbe fare più attenzione a non toccare questo doloroso tasto con Bitossi.... :(
:D Ci ho pensato, mentre postavo, ma da uomo privo di malizia quale sono ho deciso di non riformulare il concetto.

Re: Freni a disco

Inviato: mercoledì 25 gennaio 2017, 20:31
da Bitossi
herbie ha scritto:
Deadnature ha scritto: ma (da amatore molto, molto più occasionale di voi) lo condivido.
conoscendolo, non si direbbe assolutamente, ma bisognerebbe fare più attenzione a non toccare questo doloroso tasto con Bitossi.... :(
Effettivamente io non mi sento molto amatore... su certi argomenti divento professionista! :diavoletto:
(tranne per quel che riguarda l'ingiustificata avversione ai freni a disco... :fischio: )

Re: Freni a disco

Inviato: mercoledì 25 gennaio 2017, 20:55
da cauz.
a questo punto attendiamo l'opinione di Amador

Re: Freni a disco

Inviato: domenica 29 gennaio 2017, 4:19
da Deadnature
Parlando di freni a disco, ho visto su Twitter che c'è chi imputa a loro la brutta ferita occorsa a Alice Arzuffi oggi durante il mondiale di ciclocross. Dalle immagini non è chiarissimo se sia vero o no.

Re: Freni a disco

Inviato: domenica 29 gennaio 2017, 10:23
da sceriffo
Deadnature ha scritto:Parlando di freni a disco, ho visto su Twitter che c'è chi imputa a loro la brutta ferita occorsa a Alice Arzuffi oggi durante il mondiale di ciclocross. Dalle immagini non è chiarissimo se sia vero o no.
Che siano pericolosi è fuori di dubbio ed ampiamente dimostrato, basta vedere quello che successe a Ventoso alla Roubaix 2016. Che invece si tenti incessantemente di spingerli per una questione chiamiamola di mercato, è altrettanto evidente. Io, come ripeto in questo thread, lascerei perdere, senza se e senza ma. Prima che succeda davvero qualcosa di molto più serio di quanto già drammaticamente serio successe a Ventoso. Ribadisco, i professionisti i freni li usano poco, pochissimo e non è certo il disco che cambia nella sostanza la già perfomante frenata del freno ad archetto.

Re: Freni a disco

Inviato: lunedì 30 gennaio 2017, 13:57
da Bitossi
Mah, si potrebbe facilmente ribattere che le cadute sono all'ordine del giorno nel ciclismo, e che probabilmente una conformazione migliore di manubri, leve, corone, pignoni, pedali, ecc., potrebbe portare a qualche infortunio in meno.
D'altro canto è altrettanto facile sostenere che, proprio perché i pericoli sono insiti nelle competizioni, non è il caso di aggiungerne altri... ;)

Fermo restando che la dinamica dell'ultima caduta della Arzuffi è di difficile interpretazione, né mi pare che dalle sue parole venga fuori che siano implicati i dischi (a meno che non mi sia perso qualcosa), restiamo ai dati di fatto: quale categoria di ciclisti usa in competizione i dischi ormai da almeno vent'anni? Facile risposta: i biker delle varie discipline della mtb. Quanti infortuni gravi o meno gravi sono imputabili ai dischi? A mia conoscenza zero, anche se probabilmente qualcuno ce ne sarà stato... :boh:
Per quel che può valere, anche nella mia piccola esperienza: non ho mai visto una caduta in cui i dischi abbiano avuto un ruolo "offensivo" (e ne ho viste tante, di cui diverse che mi riguardavano... :D ). E stiamo parlando comunque di dischi non protetti, mentre invece per le competizioni su strada si è già giustamente pensato alla necessità di fornire una protezione.

In definitiva, come per ogni innovazione tecnologica, esistono pro e contro. Si tratta di soppesarli attentamente; da parte mia solo l'idea del controllo sul bagnato (sai quanti "dritti" in meno, con le relative possibili conseguenze, soprattutto in discesa?) è un "plus" che dovrebbe essere contrastato da parecchi "minus".

Re: Freni a disco

Inviato: lunedì 30 gennaio 2017, 14:47
da Slegar
Bitossi ha scritto:Fermo restando che la dinamica dell'ultima caduta della Arzuffi è di difficile interpretazione, né mi pare che dalle sue parole venga fuori che siano implicati i dischi (a meno che non mi sia perso qualcosa), restiamo ai dati di fatto: quale categoria di ciclisti usa in competizione i dischi ormai da almeno vent'anni? Facile risposta: i biker delle varie discipline della mtb. Quanti infortuni gravi o meno gravi sono imputabili ai dischi? A mia conoscenza zero, anche se probabilmente qualcuno ce ne sarà stato... :boh:
Ma quante volte si verificano cadute di gruppo nelle gare di cross o o di Mtb come quelle che si verificano sulla strada? A mia conoscenza zero.

Si potrebbe introdurle nelle competizioni su strada, senza orrende protezioni, in determinate tipologie di gara, ad esempio:

Si - tappe vallonate e di media/alta montagna, cronometro
No - tappe pianeggianti, gare in linea

Re: Freni a disco

Inviato: lunedì 30 gennaio 2017, 15:10
da galliano
sceriffo ha scritto:
Deadnature ha scritto:Parlando di freni a disco, ho visto su Twitter che c'è chi imputa a loro la brutta ferita occorsa a Alice Arzuffi oggi durante il mondiale di ciclocross. Dalle immagini non è chiarissimo se sia vero o no.
Che siano pericolosi è fuori di dubbio ed ampiamente dimostrato, basta vedere quello che successe a Ventoso alla Roubaix 2016. Che invece si tenti incessantemente di spingerli per una questione chiamiamola di mercato, è altrettanto evidente. Io, come ripeto in questo thread, lascerei perdere, senza se e senza ma. Prima che succeda davvero qualcosa di molto più serio di quanto già drammaticamente serio successe a Ventoso. Ribadisco, i professionisti i freni li usano poco, pochissimo e non è certo il disco che cambia nella sostanza la già perfomante frenata del freno ad archetto.
parlando con un ex addetto ai lavori, ormai fuori dal giro da qualche anno, ho sentito pronunciare le tue stesse parole.
Si potrebbe obbiettare che forse con i freni a disco le cadute di gruppo potrebbero coinvolgere un numero minore di corridori a causa dei tempi di frenata più brevi, ma ho dei dubbi che il gioco valga la candela. Personalmente non mi sentirei molto tranquillo al pensiero di essere circondato da un centinaio di lame rotanti.

Altro discorso l'utilizzo da parte dell'appassionato della domenica (vedi bitossi :) ).

Re: Freni a disco

Inviato: lunedì 30 gennaio 2017, 15:17
da Tranchée d'Arenberg
Slegar ha scritto:
Bitossi ha scritto:Fermo restando che la dinamica dell'ultima caduta della Arzuffi è di difficile interpretazione, né mi pare che dalle sue parole venga fuori che siano implicati i dischi (a meno che non mi sia perso qualcosa), restiamo ai dati di fatto: quale categoria di ciclisti usa in competizione i dischi ormai da almeno vent'anni? Facile risposta: i biker delle varie discipline della mtb. Quanti infortuni gravi o meno gravi sono imputabili ai dischi? A mia conoscenza zero, anche se probabilmente qualcuno ce ne sarà stato... :boh:
Ma quante volte si verificano cadute di gruppo nelle gare di cross o o di Mtb come quelle che si verificano sulla strada? A mia conoscenza zero.
Questo è il punto. Una cosa è una gara di cross dove possono pure esserci 70 partenti, ma dopo 5 minuti li vedi già in gruppettini di 6-7 atleti al massimo, tutt'altra cosa è una corsa su strada con 200 partenti che per l'80-90 o addirittura 100% della durata della gara corrono in gruppo compatto l'uno accanto all'altro, toccando punte di velocità che nel cross non si raggiungono mai.
Slegar ha scritto:
Si potrebbe introdurle nelle competizioni su strada, senza orrende protezioni, in determinate tipologie di gara, ad esempio:

Si - tappe vallonate e di media/alta montagna, cronometro
No - tappe pianeggianti, gare in linea
Questa è una soluzione ponderata che potrebbe concretizzarsi sin da subito e a rischio zero.

Re: Freni a disco

Inviato: lunedì 30 gennaio 2017, 15:43
da sceriffo
galliano ha scritto:
sceriffo ha scritto:
Deadnature ha scritto:Parlando di freni a disco, ho visto su Twitter che c'è chi imputa a loro la brutta ferita occorsa a Alice Arzuffi oggi durante il mondiale di ciclocross. Dalle immagini non è chiarissimo se sia vero o no.
Che siano pericolosi è fuori di dubbio ed ampiamente dimostrato, basta vedere quello che successe a Ventoso alla Roubaix 2016. Che invece si tenti incessantemente di spingerli per una questione chiamiamola di mercato, è altrettanto evidente. Io, come ripeto in questo thread, lascerei perdere, senza se e senza ma. Prima che succeda davvero qualcosa di molto più serio di quanto già drammaticamente serio successe a Ventoso. Ribadisco, i professionisti i freni li usano poco, pochissimo e non è certo il disco che cambia nella sostanza la già perfomante frenata del freno ad archetto.
parlando con un ex addetto ai lavori, ormai fuori dal giro da qualche anno, ho sentito pronunciare le tue stesse parole.
Si potrebbe obbiettare che forse con i freni a disco le cadute di gruppo potrebbero coinvolgere un numero minore di corridori a causa dei tempi di frenata più brevi, ma ho dei dubbi che il gioco valga la candela. Personalmente non mi sentirei molto tranquillo al pensiero di essere circondato da un centinaio di lame rotanti.

Altro discorso l'utilizzo da parte dell'appassionato della domenica (vedi bitossi :) ).
Ciao, tieni presente però che le cadute di gruppo (parliamo di prof o under 23), succedono non per i tempi di frenata, ma quasi sempre perchè sono inevitabili (la volata ne è l'esempio, più classico, a meno che non corrano 180 Peter Sagan, il quale, probabilmente non cadrebbe nemmeno se gli tirassero le bombe a mano). Il problema l'hai proprio centrato: gli atleti non si sentono tranquilli. Poi va beh, a qualcuno faran dire che "mai più senza", ma appunto, faran dire..

Re: Freni a disco

Inviato: giovedì 23 febbraio 2017, 23:14
da sceriffo

Re: Freni a disco

Inviato: venerdì 24 febbraio 2017, 0:16
da herbie
In questo caso, però, vedendo la dinamica della caduta, sembra molto difficile che Doull sia andato a toccare i freni a disco di Kittel. Sicuramente incoccia con altre bici, le quali in teoria freni a disco non ne dovrebbero avere avuti.

Re: Freni a disco

Inviato: venerdì 24 febbraio 2017, 0:32
da Lambohbk
herbie ha scritto:In questo caso, però, vedendo la dinamica della caduta, sembra molto difficile che Doull sia andato a toccare i freni a disco di Kittel. Sicuramente incoccia con altre bici, le quali in teoria freni a disco non ne dovrebbero avere avuti.
Infatti da questi tweet sembrerebbe proprio che la colpa sia stata di una transenna arrugginita (notare il colore della striscia sulle scarpe di Doull).




Re: Freni a disco

Inviato: venerdì 24 febbraio 2017, 0:43
da herbie
sì.
Diciamo che escluderlo al 100% è difficile. Ma non pare proprio che vada sul freno di Kittel.
Boh, il taglio della scarpa può essere comunque dovuto a qualunque cosa, quello sulla sulla schiena pure...

Re: Freni a disco

Inviato: venerdì 24 febbraio 2017, 8:24
da Bitossi
:diavoletto:

(a buon intenditor...)

Re: Freni a disco

Inviato: venerdì 24 febbraio 2017, 8:40
da Tranchée d'Arenberg
lambohbk ha scritto:
herbie ha scritto:In questo caso, però, vedendo la dinamica della caduta, sembra molto difficile che Doull sia andato a toccare i freni a disco di Kittel. Sicuramente incoccia con altre bici, le quali in teoria freni a disco non ne dovrebbero avere avuti.
Infatti da questi tweet sembrerebbe proprio che la colpa sia stata di una transenna arrugginita (notare il colore della striscia sulle scarpe di Doull).



Questi tweet, che potrebbero essere di parte così come può esser di parte pinarello (cosa che accusavi nel thread della corsa), però non mettono in evidenzia un aspetto: la scarpa che ha subito il taglio è quella destra. Le transenne si trovavano alla sinistra di Doull, mentre Kittel era alla sua destra. Quest'aspetto mi fa pensare che difficilmente può esser stata una transenna a provocare il danno perchè non appena avviene la caduta le transenne vengono abbattute e spostate a bordo della strada e non mi pare che ci siano movimenti particolari dei corridori che consentano un successivo contatto.
In secondo luogo i piedi delle transenne che vengono colpite dalla caduta non sono arrugginite: sono grigie e non rosso ruggine. Le transenne postate nella foto sono chiaramente altre (e qui ci vedo un pò di malafede).
Infine, dal video la dinamica dell'eventuale contatto tra Doull e Kittel non si vede per niente. Non si può dire nulla per certo: ne che sia stato il disco ne che sia stata una transenna. Il colore rossastro della scarpa può esser dovuto anche a della sabbia (lì ce ne sta tanta) accumulata sul componente che ha prodotto il taglio della scarpa.

Quel che mi pare ingisuto è l'accusa che muovi nel thread della corsa nei confronti di Doull: ovvero d'aver mentito dolosamente. Senza prove certe (non ste foto e video che non dicono nulla) mi sembra un'accusa piuttosto ingenerosa.

Re: Freni a disco

Inviato: venerdì 24 febbraio 2017, 9:59
da Fiammingo
Questo test mi sembra interessante sulla capacita di taglio dei dischi:

http://www.bdc-mag.com/video-quanto-tag ... dei-freni/

Re: Freni a disco

Inviato: venerdì 24 febbraio 2017, 10:23
da l'Orso
Fiammingo ha scritto:Questo test mi sembra interessante sulla capacita di taglio dei dischi:

http://www.bdc-mag.com/video-quanto-tag ... dei-freni/
ma anche no.
Velon sta perdendo punti con ste mezze pagliacciate.
Quello che non capisco è perchè se lo scorso anno si era chiesto di metterli in sicurezza, quest'anno si sia ripreso ad usarli senza provvedere alle richieste fatte, oltretutto, visto la diversità di frenata che dovrebbero avere (se è uguale, sono inutili e stiam parlando di una mera operazione di marketing come quella coi cambi a 20.000 inutili rapporti), se non la adottano tutti assieme ma solo alcuni, aumentano le situazioni di rischio.

Re: Freni a disco

Inviato: venerdì 24 febbraio 2017, 10:30
da Fiammingo
l'Orso ha scritto:
Fiammingo ha scritto:Questo test mi sembra interessante sulla capacita di taglio dei dischi:

http://www.bdc-mag.com/video-quanto-tag ... dei-freni/
ma anche no.
Velon sta perdendo punti con ste mezze pagliacciate.
Quello che non capisco è perchè se lo scorso anno si era chiesto di metterli in sicurezza, quest'anno si sia ripreso ad usarli senza provvedere alle richieste fatte, oltretutto, visto la diversità di frenata che dovrebbero avere (se è uguale, sono inutili e stiam parlando di una mera operazione di marketing come quella coi cambi a 20.000 inutili rapporti), se non la adottano tutti assieme ma solo alcuni, aumentano le situazioni di rischio.

"Ma anche no" in che senso?
Io vedo che quel disco, anche girando a un bel numero di giri/minuto, non tagli cosi tanto..

Re: Freni a disco

Inviato: venerdì 24 febbraio 2017, 10:32
da Bitossi
Comunque la scarpa è la sinistra... :boh:
Ma io non starei a far ragionamenti di lana caprina. Ovvio che un rotore in moto possa fare dei danni, anche se mi pare che gli ultimi esempi non siano molto probanti.
Secondo me si tratta di trovare la protezione adatta e che non ostacoli il cambio ruota, e su questo mi pare siamo tutti d'accordo. Per quel che riguarda la resistenza delle protezioni al calore, ricordo che la plastica non è gomma (ci sarebbero le visiere dei piloti, o dei pompieri...), e poi c'è sempre il carbonio. Riguardo al raffreddamento, coi materiali odierni e coi dovuti accorgimenti non credo ci sarebbero problemi.

Per l'ultima volta (sia ben chiaro che il riferimento ai muratori bergamaschi era solo scherzoso... :D ): ogni progresso ha dei costi o nasconde delle insidie che vanno previste.
Senza ritirar fuori gli scontati esempi della polvere pirica (per un uso civile... ;) ) e dell'energia elettrica, restiamo in campo sportivo. I primi alettoni sulle auto da corsa furono considerati estremamente pericolosi. Perché si staccavano, non perché non servissero a rendere il veicolo più performante e maneggevole! Risolto questo problema, fanno o no il loro mestiere, cioè quello di tenere l'auto più schiacciata al suolo? (In effetti ogni tanto ne vola via ancora qualcuno, ma per errata manutenzione o eccessivo alleggerimento, come succede per le ruote. Mi sia consentita l'ultima pessima battuta: se vado con una torcia a dare fuoco a mia nonna, non è che poi la nonnina sia da considerare oggetto infiammabile... :diavoletto: )

Re: Freni a disco

Inviato: venerdì 24 febbraio 2017, 10:33
da guidobaldo de medici
...

Re: Freni a disco

Inviato: venerdì 24 febbraio 2017, 10:55
da l'Orso
Bitossi ha scritto:Comunque la scarpa è la sinistra... :boh:
Ma io non starei a far ragionamenti di lana caprina. Ovvio che un rotore in moto possa fare dei danni, anche se mi pare che gli ultimi esempi non siano molto probanti.
Secondo me si tratta di trovare la protezione adatta e che non ostacoli il cambio ruota, e su questo mi pare siamo tutti d'accordo. Per quel che riguarda la resistenza delle protezioni al calore, ricordo che la plastica non è gomma (ci sarebbero le visiere dei piloti, o dei pompieri...), e poi c'è sempre il carbonio. Riguardo al raffreddamento, coi materiali odierni e coi dovuti accorgimenti non credo ci sarebbero problemi.

Per l'ultima volta (sia ben chiaro che il riferimento ai muratori bergamaschi era solo scherzoso... :D ): ogni progresso ha dei costi o nasconde delle insidie che vanno previste.
Senza ritirar fuori gli scontati esempi della polvere pirica (per un uso civile... ;) ) e dell'energia elettrica, restiamo in campo sportivo. I primi alettoni sulle auto da corsa furono considerati estremamente pericolosi. Perché si staccavano, non perché non servissero a rendere il veicolo più performante e maneggevole! Risolto questo problema, fanno o no il loro mestiere, cioè quello di tenere l'auto più schiacciata al suolo? (In effetti ogni tanto ne vola via ancora qualcuno, ma per errata manutenzione o eccessivo alleggerimento, come succede per le ruote. Mi sia consentita l'ultima pessima battuta: se vado con una torcia a dare fuoco a mia nonna, non è che poi la nonnina sia da considerare oggetto infiammabile... :diavoletto: )
ma infatti, sebbene io non li prenderò mai perchè i freni normali mi van già più che bene visto che non ho (più :D ) intenzione di fare ciclismo estremo, se c'è chi li ritiene molto migliorativi, basta risolvere i problemi sulla sicurezza e poi si possono usare.
Lo scorso anno son state richieste alcune migliorie alle case costruttrici (perlomeno, stando alle dichiarazioni riportate dall'informazione di settore), qualcosa han cambiato (han smussato il disco) ma non han fatto tutto.
Nonostante questo son stati reintrodotti, è questo che (mi) fa girar gli zebedei.

Per il test di Velon, vorrei un tuo commento sulla serietà dello stesso :cincin:

Re: Freni a disco

Inviato: venerdì 24 febbraio 2017, 10:57
da Lambohbk
Oggi Kittel non userà i freni a disco "per rispetto dei miei colleghi"

Re: Freni a disco

Inviato: venerdì 24 febbraio 2017, 11:31
da Tranchée d'Arenberg
Bitossi ha scritto:Comunque la scarpa è la sinistra... :boh:
Ho controllato per bene ed hai ragione. Mi ha tratto in inganno lo strano design della scarpa. :dunce:
Bitossi ha scritto: Ma io non starei a far ragionamenti di lana caprina. Ovvio che un rotore in moto possa fare dei danni, anche se mi pare che gli ultimi esempi non siano molto probanti.
Secondo me si tratta di trovare la protezione adatta e che non ostacoli il cambio ruota, e su questo mi pare siamo tutti d'accordo. Per quel che riguarda la resistenza delle protezioni al calore, ricordo che la plastica non è gomma (ci sarebbero le visiere dei piloti, o dei pompieri...), e poi c'è sempre il carbonio. Riguardo al raffreddamento, coi materiali odierni e coi dovuti accorgimenti non credo ci sarebbero problemi.
Qui si entra in un ambito che 'mi appartiene' e quindi mi sento di dirti che le definizioni plastica o gomma non hanno nessun senso. Non esiste il materiale 'plastica' così come non esiste il materiale 'gomma'. Sono termini merceologici utilizzati comunemente, che possono significare tutto o niente.
Normalmente per gomma si intende la famiglia degli elastomeri, ovvero polimeri (che siano essi d'origne naturale o molto più comunemente sintetica) che sottoposti ad una sollecitazione possono deformarsi per poi tornare in tempi brevi alla forma originaria una volta cessata la sollecitazione.
Per plastica invece si intendono comunemente i plastomeri, polimeri che sotto l'effetto di una trazione si deformano e che cessata la sollecitazione non tornano alla forma iniziale.

Nel contesto in cui stiamo ragionando, non significa nulla parlare di gomma o plastica.

Per quanto riguarda la resistenza agli urti e al calore, è chiaro che oggi esistono polimeri capaci di resistere a temperature e a sollecitazioni elevate. Quando dico che non puoi usare un polimero qualsiasi, il senso è che non puoi prendere il primo che ti capita a caso, ma bisogna prima fare qualche considerazione tecnica e soprattutto qualche test.
Tutto questo mi pare non sia stato fatto. Hanno semplicemente aspettato che dopo le polemiche nate dopo il caso Ventoso (e qualche altro episodio simile) si calmassero le acque e hanno riproposto gli stessi freni a disco che l'anno scorso avevano causato guai. Pari pari. Una bella presa per il culo.

Il discorso è molto semplice e credo che non si dovrebbe neanche star a discutere per ore: prima si fanno le protezioni adeguate, poi si rimettono i freni a disco.

Fiammingo ha scritto:
l'Orso ha scritto:
Fiammingo ha scritto:Questo test mi sembra interessante sulla capacita di taglio dei dischi:

http://www.bdc-mag.com/video-quanto-tag ... dei-freni/
ma anche no.
Velon sta perdendo punti con ste mezze pagliacciate.
Quello che non capisco è perchè se lo scorso anno si era chiesto di metterli in sicurezza, quest'anno si sia ripreso ad usarli senza provvedere alle richieste fatte, oltretutto, visto la diversità di frenata che dovrebbero avere (se è uguale, sono inutili e stiam parlando di una mera operazione di marketing come quella coi cambi a 20.000 inutili rapporti), se non la adottano tutti assieme ma solo alcuni, aumentano le situazioni di rischio.

"Ma anche no" in che senso?
Io vedo che quel disco, anche girando a un bel numero di giri/minuto, non tagli cosi tanto..
Fai una cosa allora: fai la stessa prova che ha fatto sto tipo, però invece del sellino mettici la tua mano, un piede, la coscia...anzi, mettici l'uccello. Poi ne riparliamo.

Re: Freni a disco

Inviato: venerdì 24 febbraio 2017, 11:43
da Bitossi
l'Orso ha scritto:Per il test di Velon, vorrei un tuo commento sulla serietà dello stesso :cincin:
Diciamo che i test scientifici sono un'altra cosa... :D
In effetti, fra l'altro, già la sella (forse la più paragonabile alla pelle umana?) qualche danno maggiore l'ha subìto. Ma il tipo voleva dimostrare solo che quel taglio sulla scarpa non fosse possibile... :boh:

Ragionamenti inutili, in ogni caso, visto che siamo tutti d'accordo sulla necessità di protezioni. (Chiaro che se vado a respirare da 10 cm i fumi di un motore senza marmitta avrò problemi maggior rispetto a quanto succede normalmente... mi sa che oggi sono in vena di esempi sadici! :D )

Re: Freni a disco

Inviato: venerdì 24 febbraio 2017, 11:48
da Brogno
l'Orso ha scritto: Per il test di Velon, vorrei un tuo commento sulla serietà dello stesso :cincin:
Premetto che io ero un pro freni a disco sino a qualche tempo fa.
Per il test manca di almeno due componenti che potrebbero essere rilevanti:
1) quando si cade, spesso il disco e' caldo dovuto alla frenata repentina, quindi (presumo) dovrebbe tagliare di piu
2) l'impatto tra la scarpa/la sella/la gamba e il disco non e' una messa a contatto, come fa il test, ma avviene con una certa forza, il che a mio parere aumenta ancora il potenziale del taglio

io al momento attuale sono molto scettico sui dischi, e lo sono ANCHE per i motivi che spiegava prima ORSO. Lo scorso anno hanno deciso di fermarsi. Si ma cosa hanno cambiato poi quest'anno? I dischi sono sempre scoperti, non mi pare si siano risolti i potenziali problemi alla sicurezza.

Re: Freni a disco

Inviato: venerdì 24 febbraio 2017, 11:51
da Fiammingo
Tranchée d'Arenberg ha scritto:
Fai una cosa allora: fai la stessa prova che ha fatto sto tipo, però invece del sellino mettici la tua mano, un piede, la coscia...anzi, mettici l'uccello. Poi ne riparliamo.

Nervosetto? Buona giornata a te!

@Orso: non so se con prova di Velon (associazione di squadre protour) ti riferisci al video mandato da me (che e' fatto dal sito Velonews). Io l'ho messo perche ieri mi sono immaginato il disco che va come nel burro nella scarpe, e questa video ha smentito la mia prima impressione

@Tranche: Di nuovo buona giornata! :cincin:

Re: Freni a disco

Inviato: venerdì 24 febbraio 2017, 11:59
da Strong
le protezioni non le metteranno mai perchè esteticamente inguardabili e quindi venderebbero poche bici con freni a disco.
o riescono a farle passare così, magari con migliorie ma comunque sempre senza protezioni, oppure il progetto morirà qui.

Re: Freni a disco

Inviato: venerdì 24 febbraio 2017, 12:01
da Seb
Qualcuno un dito ha provato a mettercelo :D

Re: Freni a disco

Inviato: venerdì 24 febbraio 2017, 12:33
da l'Orso
Fiammingo ha scritto:
Tranchée d'Arenberg ha scritto:
Fai una cosa allora: fai la stessa prova che ha fatto sto tipo, però invece del sellino mettici la tua mano, un piede, la coscia...anzi, mettici l'uccello. Poi ne riparliamo.

Nervosetto? Buona giornata a te!

@Orso: non so se con prova di Velon (associazione di squadre protour) ti riferisci al video mandato da me (che e' fatto dal sito Velonews). Io l'ho messo perche ieri mi sono immaginato il disco che va come nel burro nella scarpe, e questa video ha smentito la mia prima impressione

@Tranche: Di nuovo buona giornata! :cincin:
Tranche ci va giù leggero oggi :D
si, intendevo Velonews e il mio post era per dire che il test è un po' (son buono ;) ) fuorviante riguardo alla pericolosità dei dischi.
Forse lo si può usare giusto per far capire che è difficile che una scarpa sinistra si danneggi col disco, a meno di non immaginare scenari particolarmente... "caldi" :diavoletto:

Re: Freni a disco

Inviato: venerdì 24 febbraio 2017, 13:06
da herbie
Strong ha scritto:le protezioni non le metteranno mai perchè esteticamente inguardabili e quindi venderebbero poche bici con freni a disco.
.
è quello che penso da sempre. Potrebbero forse provare con una specie di gabbia esterna (tipo rete) metallica, ma sempre inguardabile sarebbe.
Tuttavia, non c'è cosa inguardabile e spesso perfino inutile che non possa venire imposta come bella e auspicabile su tutte le bici top di gamma, fidati....
Il freno a disco non è affatto inutile, nel senso che migliora notevolmente la funzione per cui è fatto, però per ora specie per un utilizzo amatoriale presenta troppe potenziali rogne per essere davvero "utile" nel senso più pieno della parola, ovvero sempre IMMEDIATAMENTE utilizzabile.

Re: Freni a disco

Inviato: venerdì 24 febbraio 2017, 13:42
da Tranchée d'Arenberg
Fiammingo ha scritto:
Tranchée d'Arenberg ha scritto:
Fai una cosa allora: fai la stessa prova che ha fatto sto tipo, però invece del sellino mettici la tua mano, un piede, la coscia...anzi, mettici l'uccello. Poi ne riparliamo.

Nervosetto? Buona giornata a te!

@Orso: non so se con prova di Velon (associazione di squadre protour) ti riferisci al video mandato da me (che e' fatto dal sito Velonews). Io l'ho messo perche ieri mi sono immaginato il disco che va come nel burro nella scarpe, e questa video ha smentito la mia prima impressione

@Tranche: Di nuovo buona giornata! :cincin:
Buona giornata Fiammì :) A dire il vero oggi son proprio tranquillo: la juve ha vinto in champions, la tasferta di lavoro in piemonte sta per finire e soprattutto oggi è venerdi... :D

Il punto è che sono allergico alle fesserie e per me quel video di velonews è una grandissima fesseria. In primis perchè il paragone tra un sella e il corpo umano non regge per niente. Un po come se per dimostrare che un proiettile di gomma non fa male all'uomo, si sparasse contro un manichino. In secondo luogo perchè, come ha già spiegato per bene Brogno, non puoi pensare di simulare in quel modo il contatto che ci può essere tra una gamba e il disco durante una caduta di gruppo. La pressione che si può avere nel contatto tra i due corpi durante un groviglio di gambe e bici è decisamente superiore a quello simulato durante quel video-buffonata.
Se il tipo che ha fatto la prova a poggiare il dito sul disco nel video postato da Seb avesse premuto con maggiore decisione, adesso sarebbe in ospedale a farsi mettere qualche punto di sutura.

Il video di velonews non solo non dimostra proprio niente, ma è addirittura fuorviante. E siccome qui abbiamo a che fare con la sicurezza dei ciclisti, marciarci sopra mi pare ingiustificabile (mi riferisco a chi ha fatto il video, non a te :cincin: ). Ecco perchè provocatoriamente ti invitavo a fare la prova con una gamba o con altre parti del corpo :crazy: Ovviamente non lo farai, perchè non sei un idiota :D

Strong ha scritto:le protezioni non le metteranno mai perchè esteticamente inguardabili e quindi venderebbero poche bici con freni a disco.
o riescono a farle passare così, magari con migliorie ma comunque sempre senza protezioni, oppure il progetto morirà qui.
Ne sono convinto anche io. Per questo dico che prima si devon fare le protezioni e solo poi si dovrebbe consentire l'uso dei dischi. Una volta che fai passare una cosa, poi è difficile tornare indietro.
Se le protezioni non vogliono farle perchè antiestetiche - e a questo punto sarebbe palese che l'introduzione di questi freni è solo una questione di marketing - allora che il progetto muoia qui. Il ciclismo è nato ed è sopravissuto benissimo per oltre un secolo senza freni a disco e credo che potrà farlo benissimo anche per i prossimi 200 anni. Ci sono altri problemi ben più gravi ed attuali da risolvere nel nostro sport.

Re: Freni a disco

Inviato: martedì 28 febbraio 2017, 12:31
da Slegar
L'Associazione dei Ciclisti Professionisti (CPA) minaccia azioni legali contro l'UCI per la mancata applicazione di misuer preventive:
http://www.cicloweb.it/2017/02/28/il-si ... i-a-disco/

Re: Freni a disco

Inviato: martedì 28 febbraio 2017, 13:01
da Tranchée d'Arenberg
E queste sono le parole di Nairo Quintana, che si espone in maniera decisa contro l'uso dei freni a disco:

http://cyclingpro.net/spaziociclismo/al ... -utilizzo/

Una volta ogni 100 anni che i corridori sono abbastanza compatti e decisi su una determinata questione, forse sarebbe il caso di dargli retta.

Re: Freni a disco

Inviato: domenica 2 luglio 2017, 21:43
da granfondista
Prima vittoria al Tour per una bici coi freni a disco.
Immagine

Re: Freni a disco

Inviato: lunedì 3 luglio 2017, 1:30
da sceriffo
granfondista ha scritto:Prima vittoria al Tour per una bici coi freni a disco.
Immagine
Marcellone avrebbe vinto lo stesso :D

Re: Freni a disco

Inviato: martedì 24 luglio 2018, 19:54
da Bitossi
Domandina della sera: coi freni a disco, oggi Gilbert avrebbe evitato la caduta, o almeno avrebbe sbattuto a velocità minore? :fischio:

Re: Freni a disco

Inviato: mercoledì 25 luglio 2018, 8:13
da 34x27
Bitossi ha scritto: martedì 24 luglio 2018, 19:54 Domandina della sera: coi freni a disco, oggi Gilbert avrebbe evitato la caduta, o almeno avrebbe sbattuto a velocità minore? :fischio:
Se non ho capito male (avevo vicino gente che parlava), in telecronaca è stato detto che al massimo avrebbe solo rallentato un po'...

Re: Freni a disco

Inviato: mercoledì 25 luglio 2018, 8:33
da Bitossi
34x27 ha scritto: mercoledì 25 luglio 2018, 8:13
Bitossi ha scritto: martedì 24 luglio 2018, 19:54 Domandina della sera: coi freni a disco, oggi Gilbert avrebbe evitato la caduta, o almeno avrebbe sbattuto a velocità minore? :fischio:
Se non ho capito male (avevo vicino gente che parlava), in telecronaca è stato detto che al massimo avrebbe solo rallentato un po'...
Telecronaca RAI? Io ho registrato ES, e lì non hanno detto niente, a meno che non lo abbiano fatto in altri momenti.
Sì, la curva era stata impostata proprio male, e quindi il danno era fatto. Però ho avuto l’impressione che quell’inchiodata tipica dei pattini sul carbonio, che fa squilibrare ed alzare la ruota posteriore, coi dischi si sarebbe potuta evitare.
Insomma, una frenata più progressiva, accompagnata da una piega più accentuata (che spesso fa cadere ugualmente, eh!), forse avrebbe potuto persino permettere a Gilbert di cavarsela, evitando quel “dritto” spaventoso.
Comunque, anche sbattere a velocità minore ha la sua importanza.
Tutto sommato, mi pare che Philip possa considerarsi abbastanza fortunato... :boh:

Re: Freni a disco

Inviato: mercoledì 25 luglio 2018, 12:56
da sceriffo
Bitossi ha scritto: martedì 24 luglio 2018, 19:54 Domandina della sera: coi freni a disco, oggi Gilbert avrebbe evitato la caduta, o almeno avrebbe sbattuto a velocità minore? :fischio:
No, non avrebbe cambiato nulla. La caduta è dipesa da 2 fattori: curva mal impostata e velocità eccessiva per poter fermare la bici, perchè l'unico modo per non cadere, stante la traiettoria di Philippe, era arrestare completamente il mezzo.

Re: Freni a disco

Inviato: mercoledì 25 luglio 2018, 14:51
da Scattista
Bitossi ha scritto: mercoledì 25 luglio 2018, 8:33
34x27 ha scritto: mercoledì 25 luglio 2018, 8:13
Bitossi ha scritto: martedì 24 luglio 2018, 19:54 Domandina della sera: coi freni a disco, oggi Gilbert avrebbe evitato la caduta, o almeno avrebbe sbattuto a velocità minore? :fischio:
Se non ho capito male (avevo vicino gente che parlava), in telecronaca è stato detto che al massimo avrebbe solo rallentato un po'...
Telecronaca RAI? Io ho registrato ES, e lì non hanno detto niente, a meno che non lo abbiano fatto in altri momenti.
Sì, la curva era stata impostata proprio male, e quindi il danno era fatto. Però ho avuto l’impressione che quell’inchiodata tipica dei pattini sul carbonio, che fa squilibrare ed alzare la ruota posteriore, coi dischi si sarebbe potuta evitare.
Insomma, una frenata più progressiva, accompagnata da una piega più accentuata (che spesso fa cadere ugualmente, eh!), forse avrebbe potuto persino permettere a Gilbert di cavarsela, evitando quel “dritto” spaventoso.
Comunque, anche sbattere a velocità minore ha la sua importanza.
Tutto sommato, mi pare che Philip possa considerarsi abbastanza fortunato... :boh:
la piega è solo in funzione della velocità... non è che si sceglie di piegare più o meno. Più sei veloce e più la bicicletta può piegare

Re: Freni a disco

Inviato: mercoledì 25 luglio 2018, 16:05
da l'Orso
no spe, c'è un pulsante che imposta la piega in automatico in base alla velocità e nessuno me l'ha detto? :D
Forse intendevi dire che la "piega ideale" dipende dalla velocità (e dalla conformazione del terreno e... da *mille altre cose* :D ).

Sul quesito di Bitossi, la frenata più omogenea poteva aiutare prima che arrivasse in curva ad inserirsi meglio, a frittata fatta non so se potesse aiutare Gilbert ad evitare di scavallare... del resto non mi è ancora chiaro se i freni a disco miglioran anche i tempi di frenata o meno (a parte col bagnato...).

Re: Freni a disco

Inviato: mercoledì 25 luglio 2018, 18:10
da Bitossi
Scattista ha scritto: mercoledì 25 luglio 2018, 14:51
Bitossi ha scritto: mercoledì 25 luglio 2018, 8:33
34x27 ha scritto: mercoledì 25 luglio 2018, 8:13

Se non ho capito male (avevo vicino gente che parlava), in telecronaca è stato detto che al massimo avrebbe solo rallentato un po'...
Telecronaca RAI? Io ho registrato ES, e lì non hanno detto niente, a meno che non lo abbiano fatto in altri momenti.
Sì, la curva era stata impostata proprio male, e quindi il danno era fatto. Però ho avuto l’impressione che quell’inchiodata tipica dei pattini sul carbonio, che fa squilibrare ed alzare la ruota posteriore, coi dischi si sarebbe potuta evitare.
Insomma, una frenata più progressiva, accompagnata da una piega più accentuata (che spesso fa cadere ugualmente, eh!), forse avrebbe potuto persino permettere a Gilbert di cavarsela, evitando quel “dritto” spaventoso.
Comunque, anche sbattere a velocità minore ha la sua importanza.
Tutto sommato, mi pare che Philip possa considerarsi abbastanza fortunato... :boh:
la piega è solo in funzione della velocità... non è che si sceglie di piegare più o meno. Più sei veloce e più la bicicletta può piegare
Cosi mi fai pensare che tu non vada in bicicletta... :D
Ma come “non è che si sceglie di piegare”, scusa? :dubbio:
Si sta su binari fissi, che dipendono dalla velocità, e che valgono per tutti, senza scelta? È proprio lì invece che sta il “manico”.
Ovvio che la variazione non può essere di 45 gradi, e soprattutto non deve essere repentina, ma ad esempio una curva che stringe progressivamente può essere affrontata a velocità costante, variando appunto l’inclinazione... :boh:
Altro esempio: come si farebbe ad evitare un ostacolo improvviso a metà curva, pur senza decelerare, come spesso succede?

Comunque vedo che l’Orsaccio no-brakes ha scritto più o meno le stesse cose... ;)

PS: tornando al quesito, e sempre d’accordo con Mauro, un’altra cosa che volevo scrivere nel primo messaggio è che una frenata più performante aiuta anche ad arrivare alle curve più “in ordine”... :bici:

Re: Freni a disco

Inviato: mercoledì 25 luglio 2018, 18:24
da Scattista
Bitossi ha scritto: mercoledì 25 luglio 2018, 18:10
Scattista ha scritto: mercoledì 25 luglio 2018, 14:51
Bitossi ha scritto: mercoledì 25 luglio 2018, 8:33
Telecronaca RAI? Io ho registrato ES, e lì non hanno detto niente, a meno che non lo abbiano fatto in altri momenti.
Sì, la curva era stata impostata proprio male, e quindi il danno era fatto. Però ho avuto l’impressione che quell’inchiodata tipica dei pattini sul carbonio, che fa squilibrare ed alzare la ruota posteriore, coi dischi si sarebbe potuta evitare.
Insomma, una frenata più progressiva, accompagnata da una piega più accentuata (che spesso fa cadere ugualmente, eh!), forse avrebbe potuto persino permettere a Gilbert di cavarsela, evitando quel “dritto” spaventoso.
Comunque, anche sbattere a velocità minore ha la sua importanza.
Tutto sommato, mi pare che Philip possa considerarsi abbastanza fortunato... :boh:
la piega è solo in funzione della velocità... non è che si sceglie di piegare più o meno. Più sei veloce e più la bicicletta può piegare
Cosi mi fai pensare che tu non vada in bicicletta... :D
Ma come “non è che si sceglie di piegare”, scusa? :dubbio:
Si sta su binari fissi, che dipendono dalla velocità, e che valgono per tutti, senza scelta? È proprio lì invece che sta il “manico”.
Ovvio che la variazione non può essere di 45 gradi, e soprattutto non deve essere repentina, ma ad esempio una curva che stringe progressivamente può essere affrontata a velocità costante, variando appunto l’inclinazione... :boh:
Altro esempio: come si farebbe ad evitare un ostacolo improvviso a metà curva, pur senza decelerare, come spesso succede?

Comunque vedo che l’Orsaccio no-brakes ha scritto più o meno le stesse cose... ;)

PS: tornando al quesito, e sempre d’accordo con Mauro, un’altra cosa che volevo scrivere nel primo messaggio è che una frenata più performante aiuta anche ad arrivare alle curve più “in ordine”... :bici:
vai tranquillo che in bici ci so andare e ho pure fatto in scattofisso e senza freno passi alpini che alcuni farebbero fatica a fare con bici normale.

La piega è solo in funzione della velocità. E’ una questione fisica. Se vai piano puoi piegare meno. Certo, a parità di velocità ci può essere chi si avvicina di più al limite della piega e chi sta più sotto, ma sono differenze non apprezzabili.

Questo non toglie che ci sia chi sa guidare meglio la bici rispetto ad altri, soprattutto in discesa. Ne vediamo esempi tutti i giorni. Ma è più dovuto all’impostazione delle traiettorie e, soprattutto, all’abilità (e le palle) di toccare i freni il meno possibile. Assolutamente non “a chi piega di più”.

Re: Freni a disco

Inviato: mercoledì 25 luglio 2018, 18:29
da Scattista
l'Orso ha scritto: mercoledì 25 luglio 2018, 16:05 no spe, c'è un pulsante che imposta la piega in automatico in base alla velocità e nessuno me l'ha detto? :D
Forse intendevi dire che la "piega ideale" dipende dalla velocità (e dalla conformazione del terreno e... da *mille altre cose* :D ).

Sul quesito di Bitossi, la frenata più omogenea poteva aiutare prima che arrivasse in curva ad inserirsi meglio, a frittata fatta non so se potesse aiutare Gilbert ad evitare di scavallare... del resto non mi è ancora chiaro se i freni a disco miglioran anche i tempi di frenata o meno (a parte col bagnato...).
è proprio una questione fisica, ragazzi.
A velocità (numero a caso) di 70 kmh puoi permetteri una piega di (numero a caso) 30 gradi. A velocità di 40 kmh, piegando la bici agli stessi 30 gradi, cadresti.
E’ un’illusione che tu scegli quanto piegare. Pieghi esattamente in funzione della velocità che hai, è una questione fisica e matematica.

Ciò esula dal contesto di saper impostare bene le traiettorie, frenare al momento giusto, frenare il meno possibile ecc

Re: Freni a disco

Inviato: mercoledì 25 luglio 2018, 23:30
da Bitossi
Ma qui si stava parlando di cambiare traiettoria, mica di moti dei pianeti... :boh:
Uno potrà farlo, no? Per esempio, quando ci si accorge di aver preso una curva troppo larga, si stringe di più, appunto piegando maggiormente (in quale altro modo si potrebbe fare? :dubbio: ), indipendentemente dalla velocità, anzi spesso in fase di rallentamento. Oppure, visto che la velocità è quella e la piega è quella, bisogna rassegnarsi ad andare vero morte certa? :D

Era quello che avrebbe potuto fare Gilbert, intendevo, se avesse avuto una frenata meno scomposta e più progressiva. Magari cadendo ugualmente, come detto dall’inizio. ;)