Libro di Damiano Cunego
Libro di Damiano Cunego
tra qualche settimana dovrebbe uscire un libro sulla carriera del corridore italiano che si è sempre battuto per un ciclismo pulito, sono uscite anche delle anticipazioni...
pareri?
pareri?
2015:TreValliVaresine
2016:Giro (primi5), Tour t11-14, ParigiTours
2017:Kuurne, TroBroLeon
2018:Tour of Guangxi
2019:Dwars,Tour t18, Vuelta t8, 'Emilia
2020:CoppiBartali, BinckBanktour, Giro t1, Vuelta t 1-2
2021:Larciano, Dwars, Turchia, Tour t16, Primus Classic
2022:La marseillaise, Vuelta t3-10, Japan Cup
2023 :FrecciaVallone, Giro t20, Vuelta(primi5)
2024: MuscatClassic
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2020:CoppiBartali, BinckBanktour, Giro t1, Vuelta t 1-2
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2022:La marseillaise, Vuelta t3-10, Japan Cup
2023 :FrecciaVallone, Giro t20, Vuelta(primi5)
2024: MuscatClassic
Re: Libro di Damiano Cunego
Difficile prima di averlo letto.
2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
Re: Libro di Damiano Cunego
no dico sulle anticipazioni, non so se le hai lette...
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Re: Libro di Damiano Cunego
Sarà, ma a me il titolo non piace per niente.
«Purosangue. Il Piccolo Principe, un campione a pane e acqua»
Mi sembra il tentativo di auto-incensarci, di passare da (unico) eroe e, implicitamente, di gettare fango su tutti gli altri.
Descrizione del libro da www.libreriauniversitaria.it
«Damiano Cunego, vincitore del Giro d'Italia 2004, si racconta nella sua prima autobiografia. Dal ricordo di un'infanzia felice passata sui monti veronesi - tra auto veloci, hockey su ghiaccio e corsa campestre - allo sbarco nel ciclismo che conta. Aneddoti, curiosità e foto dell'ex enfant prodige che avrebbe dovuto raccogliere l'eredità del più grande, Marco Pantani. Soprannominato Il Piccolo Principe, per il suo animo gentile e puro, Cunego ha avuto la sola colpa di voler correre onestamente, pagandone lo scotto sulla propria pelle e ottenendo molto meno rispetto a quanto avrebbe meritato. Il racconto della rivalità storica con Gilberto Simoni, nata durante il Giro 2004, vinto contro ogni pronostico a soli 22 anni: uno scontro generazionale che per tre settimane ha fatto sognare milioni di appassionati in tutto il mondo. Il rapporto speciale con il Giro di Lombardia, la classica monumento dominata per ben tre volte. L'amore per la Nazionale e quello per il Tour de France. Le relazioni umane con le persone che gli sono state accanto in questi diciassette anni da corridore, anche quando qualcuno ha cercato di infangare il suo nome coinvolgendolo in vicende con cui non aveva nulla a che fare. Un purosangue, che ha dimostrato come, negli anni in cui il doping la faceva da padrone, fosse possibile vincere anche a pane e acqua. Prefazione di Davide Cassani».
Alcune frasi le ho sottolineate io.
Mah e poi mah.
«Purosangue. Il Piccolo Principe, un campione a pane e acqua»
Mi sembra il tentativo di auto-incensarci, di passare da (unico) eroe e, implicitamente, di gettare fango su tutti gli altri.
Descrizione del libro da www.libreriauniversitaria.it
«Damiano Cunego, vincitore del Giro d'Italia 2004, si racconta nella sua prima autobiografia. Dal ricordo di un'infanzia felice passata sui monti veronesi - tra auto veloci, hockey su ghiaccio e corsa campestre - allo sbarco nel ciclismo che conta. Aneddoti, curiosità e foto dell'ex enfant prodige che avrebbe dovuto raccogliere l'eredità del più grande, Marco Pantani. Soprannominato Il Piccolo Principe, per il suo animo gentile e puro, Cunego ha avuto la sola colpa di voler correre onestamente, pagandone lo scotto sulla propria pelle e ottenendo molto meno rispetto a quanto avrebbe meritato. Il racconto della rivalità storica con Gilberto Simoni, nata durante il Giro 2004, vinto contro ogni pronostico a soli 22 anni: uno scontro generazionale che per tre settimane ha fatto sognare milioni di appassionati in tutto il mondo. Il rapporto speciale con il Giro di Lombardia, la classica monumento dominata per ben tre volte. L'amore per la Nazionale e quello per il Tour de France. Le relazioni umane con le persone che gli sono state accanto in questi diciassette anni da corridore, anche quando qualcuno ha cercato di infangare il suo nome coinvolgendolo in vicende con cui non aveva nulla a che fare. Un purosangue, che ha dimostrato come, negli anni in cui il doping la faceva da padrone, fosse possibile vincere anche a pane e acqua. Prefazione di Davide Cassani».
Alcune frasi le ho sottolineate io.
Mah e poi mah.
Ecco la mia presentazione.
- Road Runner
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Re: Libro di Damiano Cunego
Vomitevole. Cunego, finché non han trovato il modo di rilevare la molecola dell'Epo direttamente nel sangue, aveva l'esenzione del controllo del livello di ematocrito, perché un medico compiacente gli aveva certificato di avere 53 di ematocrito naturale. E così ha sfangato i controlli dal 2000 al 2007!!
Poi, una volta introdotti i controlli direttamente sull'Epo il suo ematocrito naturale è misteriosamente sceso a 44...
Vomitevole.
Poi, una volta introdotti i controlli direttamente sull'Epo il suo ematocrito naturale è misteriosamente sceso a 44...
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https://more.arrs.run/runner/12345
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Re: Libro di Damiano Cunego
qua ce stanno le premesse che diventa er thread dell anno
e chissà che... chissà che... se faccia quarche passettino per capire mejo quei anni...
magari quarche ex prof che ce legge dirà quarcosa in merito.... ce credo poco ma...
e chissà che... chissà che... se faccia quarche passettino per capire mejo quei anni...
magari quarche ex prof che ce legge dirà quarcosa in merito.... ce credo poco ma...
- chinaski89
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Re: Libro di Damiano Cunego
Quali sono le tue fonti?Road Runner ha scritto: ↑sabato 20 aprile 2019, 5:08 Vomitevole. Cunego, finché non han trovato il modo di rilevare la molecola dell'Epo direttamente nel sangue, aveva l'esenzione del controllo del livello di ematocrito, perché un medico compiacente gli aveva certificato di avere 53 di ematocrito naturale. E così ha sfangato i controlli dal 2000 al 2007!!
Poi, una volta introdotti i controlli direttamente sull'Epo il suo ematocrito naturale è misteriosamente sceso a 44...
Vomitevole.
come si chiama il medico?
Alla Nippo. .non mi pare avesse 44..
- Road Runner
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Re: Libro di Damiano Cunego
Cazzo, ma avete tutti una memoria lillipuziana!!! Me lo ricordo come se fosse oggi, e mi ricordo un'intervista di Capodacqua che lo incalzava su questo argomento, in cui Cunego stesso glissava e cambiava discorso.
Comunque la rete è ancora piena di tracce su questo argomento. Leggetevi ad esempio questo forum: https://it.sport.ciclismo.narkive.com/N ... ito-cunego
Aveva un certificato Uci per sforare a 53 di ematocrito.
Poi dopo la metà dei 2000 hanno trovato il modo di rintracciare la molecola dell'Epo nel sangue e per "lo spavento" il
suo ematocrito nel 2007 è sceso a 44.
E si eleva a paladino dell'antidoping ?
Comunque la rete è ancora piena di tracce su questo argomento. Leggetevi ad esempio questo forum: https://it.sport.ciclismo.narkive.com/N ... ito-cunego
Aveva un certificato Uci per sforare a 53 di ematocrito.
Poi dopo la metà dei 2000 hanno trovato il modo di rintracciare la molecola dell'Epo nel sangue e per "lo spavento" il
suo ematocrito nel 2007 è sceso a 44.
E si eleva a paladino dell'antidoping ?
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Re: Libro di Damiano Cunego
Si ma hai citato il dato che conoscono tutti..
Da dove esce il 44???? Tu che hai memoria..
Nel 2009 era sempre tra 50..e 51
E aveva sempre il certificato
Io ho 50 di ematocrito naturale
Da dove esce il 44???? Tu che hai memoria..
Nel 2009 era sempre tra 50..e 51
E aveva sempre il certificato
Io ho 50 di ematocrito naturale
Re: Libro di Damiano Cunego
Intanto non è un forum ma un vecchio newsgroup di usenet, che anch'io ho frequentai all'alba del web.Road Runner ha scritto: ↑sabato 20 aprile 2019, 20:39 Leggetevi ad esempio questo forum: https://it.sport.ciclismo.narkive.com/N ... ito-cunego
Poi c'è troppa roba: puoi fare riassunto ed estrapolare dove -eventualmente- qualcuno porta la dimostrazione della compiacenza?
Re: Libro di Damiano Cunego
road runner sto discorso mi sembrava di averlo gia' sentito da altri utenti..
poi c'e' la funzione cerca.. ed eri sempre tu
3 anni fa.. avevi fatto le stesse accuse..
viewtopic.php?f=7&t=6891&p=389772&hilit ... to#p389772
anche li avevi perso la memoria
son curioso di vedere se la ritrovi..
poi c'e' la funzione cerca.. ed eri sempre tu
3 anni fa.. avevi fatto le stesse accuse..
viewtopic.php?f=7&t=6891&p=389772&hilit ... to#p389772
anche li avevi perso la memoria
son curioso di vedere se la ritrovi..
- Road Runner
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Re: Libro di Damiano Cunego
Dopo l'introduzione del passaporto biologico, per un breve periodo era stato possibile consultarli tutti su una diramazione del sito Uci, e ricordo benissimo di aver visto Cunego, in periodi invernali, con una bella sequenza di 44, 44,5, 45 max.
Se uno ce l'ha alto di natura, ce l'ha sempre, non solo quando "serve"!
Poi per le storia della privacy hanno secretato tutto e addio trasparenza.
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Re: Libro di Damiano Cunego
Mi giunge nuova..
ovviamente adesso non possiamo vederli sti dati?
Perché i dati del processo lampre..dopo il 2009 lo danno sopra i 50
e su internet..solo tu lo scrivi
strano non abbiano usato sto 44 di Cunego nel processo a suo carico
ovviamente adesso non possiamo vederli sti dati?
Perché i dati del processo lampre..dopo il 2009 lo danno sopra i 50
e su internet..solo tu lo scrivi
strano non abbiano usato sto 44 di Cunego nel processo a suo carico
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Re: Libro di Damiano Cunego
Non discuto di ematocrito naturale alto o basso. Per me il problema è il cattivo gusto del titolo e della premessa del libro che getta fango sui colleghi, senza poter dimostrare la loro malafede ne tantomeno la sua buonafede. Io non l'ho letto, ma come puoi dire, ho deluso le attese perché ero onesto in mezzo ai disonesti? Autoincensarsi é patetico
Re: Libro di Damiano Cunego
Io sono stato un tifoso di Cunego a lungo, ma condivido la tua opinione. Davvero di cattivo gusto. Aggiungo che a Cunego a pane acqua contro colleghi disonesti non crederei nemmeno con le prove davanti. Staremmo parlando di un alieno, cosa che ha dimostrato di non essere lungo tutto il resto della carriera.giorgio ricci ha scritto: ↑lunedì 22 aprile 2019, 12:37 Non discuto di ematocrito naturale alto o basso. Per me il problema è il cattivo gusto del titolo e della premessa del libro che getta fango sui colleghi, senza poter dimostrare la loro malafede ne tantomeno la sua buonafede. Io non l'ho letto, ma come puoi dire, ho deluso le attese perché ero onesto in mezzo ai disonesti? Autoincensarsi é patetico
2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
Re: Libro di Damiano Cunego
Stesso tuo pensiero..io tifosissimo di Cunego...ma questa come altre uscite era meglio risparmiarseleil_panta ha scritto: ↑lunedì 22 aprile 2019, 16:05Io sono stato un tifoso di Cunego a lungo, ma condivido la tua opinione. Davvero di cattivo gusto. Aggiungo che a Cunego a pane acqua contro colleghi disonesti non crederei nemmeno con le prove davanti. Staremmo parlando di un alieno, cosa che ha dimostrato di non essere lungo tutto il resto della carriera.giorgio ricci ha scritto: ↑lunedì 22 aprile 2019, 12:37 Non discuto di ematocrito naturale alto o basso. Per me il problema è il cattivo gusto del titolo e della premessa del libro che getta fango sui colleghi, senza poter dimostrare la loro malafede ne tantomeno la sua buonafede. Io non l'ho letto, ma come puoi dire, ho deluso le attese perché ero onesto in mezzo ai disonesti? Autoincensarsi é patetico
Re: Libro di Damiano Cunego
Non mi è uscito dalla tastiera un pezzo: "a pane e acqua nel 2004 ... ". Come si fa a credere che in un mondo di atleti addizionati un ragazzo a pane e acqua domini così, senza avvicinarsi mai più a quel livello nelle fasi successive della carriera?nikybo85 ha scritto: ↑lunedì 22 aprile 2019, 17:34Stesso tuo pensiero..io tifosissimo di Cunego...ma questa come altre uscite era meglio risparmiarseleil_panta ha scritto: ↑lunedì 22 aprile 2019, 16:05Io sono stato un tifoso di Cunego a lungo, ma condivido la tua opinione. Davvero di cattivo gusto. Aggiungo che a Cunego a pane acqua contro colleghi disonesti non crederei nemmeno con le prove davanti. Staremmo parlando di un alieno, cosa che ha dimostrato di non essere lungo tutto il resto della carriera.giorgio ricci ha scritto: ↑lunedì 22 aprile 2019, 12:37 Non discuto di ematocrito naturale alto o basso. Per me il problema è il cattivo gusto del titolo e della premessa del libro che getta fango sui colleghi, senza poter dimostrare la loro malafede ne tantomeno la sua buonafede. Io non l'ho letto, ma come puoi dire, ho deluso le attese perché ero onesto in mezzo ai disonesti? Autoincensarsi é patetico
Posso credere che dopo il 2004 abbia fatto determinate scelte (e la differenza di livello è eclatante secondo me), ma non in tutta la carriera. Comunque resta spiacevole lo sparare nel gruppo alla cieca, perché ci potrebbero essere altri come lui (ammesso che lui fosse pulito).
2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
Re: Libro di Damiano Cunego
Sì era comunque capito il senso..se dovessimo analizzare tornerebbe fuori un discorso probabilmente fatto milioni di volte sul suo 3d..Non ero iscritto ma leggevo ai tempi..ergersi a paladino della giustizia non ci sta proprio. Poi vedrai che la gente meno informata che guarda il ciclismo con un altro occhio, prenderà per buono questo concetto.il_panta ha scritto: ↑lunedì 22 aprile 2019, 17:38Non mi è uscito dalla tastiera un pezzo: "a pane e acqua nel 2004 ... ". Come si fa a credere che in un mondo di atleti addizionati un ragazzo a pane e acqua domini così, senza avvicinarsi mai più a quel livello nelle fasi successive della carriera?nikybo85 ha scritto: ↑lunedì 22 aprile 2019, 17:34Stesso tuo pensiero..io tifosissimo di Cunego...ma questa come altre uscite era meglio risparmiarseleil_panta ha scritto: ↑lunedì 22 aprile 2019, 16:05
Io sono stato un tifoso di Cunego a lungo, ma condivido la tua opinione. Davvero di cattivo gusto. Aggiungo che a Cunego a pane acqua contro colleghi disonesti non crederei nemmeno con le prove davanti. Staremmo parlando di un alieno, cosa che ha dimostrato di non essere lungo tutto il resto della carriera.
Posso credere che dopo il 2004 abbia fatto determinate scelte (e la differenza di livello è eclatante secondo me), ma non in tutta la carriera. Comunque resta spiacevole lo sparare nel gruppo alla cieca, perché ci potrebbero essere altri come lui (ammesso che lui fosse pulito).
Re: Libro di Damiano Cunego
Non mi risultano test positivi di DC quando correva...giorgio ricci ha scritto: ↑lunedì 22 aprile 2019, 12:37 senza poter dimostrare la loro malafede ne tantomeno la sua buonafede.
Re: Libro di Damiano Cunego
letto il libro. consiglio, salvo non siate fan o collezionisti, di NON acquistarlo. non c'è scritto niente che non si sapesse già.
Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC
Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
Re: Libro di Damiano Cunego
Neanche di Armstrong, quando correva...34x27 ha scritto: ↑martedì 23 aprile 2019, 10:12Non mi risultano test positivi di DC quando correva...giorgio ricci ha scritto: ↑lunedì 22 aprile 2019, 12:37 senza poter dimostrare la loro malafede ne tantomeno la sua buonafede.
Un giorno potremo raccontare ai nipotini che noi siamo stati fortunati a veder correre Sagan
Re: Libro di Damiano Cunego
Esprimo la mia personale opinione: la presunzione di innocenza è la base del diritto e deve valere sempre a mio avviso, anche se il ciclismo è marcio e la statistica giustificherebbe lo sparare nel mucchio piuttosto che il "tutti innocenti fino a prova a contraria". Mi metto nei panni di un corridore pulito, e non trovo giusto che stia a lui dimostrare di essere pulito, solo perché molti colleghi sono dopati. La cosa inaccettabile di Cunego non è dichiararsi un puro, è il farlo ponendosi in contrasto col resto del mondo. La presunzione di innocenza o vale per tutti o non vale per nessuno, non può valere solo per l'autore del libro. Per me vale per tutti, Cunego e Armstrong inclusi. So che spesso (sempre?) si sbaglia e si passa per fessi, ma preferisco considerare innocente un colpevole piuttosto appioppare il peccato originale a tutti i ciclisti. Quando sento il pubblico generalista (magari calciofili!) commentare ogni notizia di ciclismo con "tanto sono tutti dopati" a me sale subito il nervoso, quindi cerco di non farlo nemmeno io.robot1 ha scritto: ↑sabato 4 maggio 2019, 0:01Neanche di Armstrong, quando correva...34x27 ha scritto: ↑martedì 23 aprile 2019, 10:12Non mi risultano test positivi di DC quando correva...giorgio ricci ha scritto: ↑lunedì 22 aprile 2019, 12:37 senza poter dimostrare la loro malafede ne tantomeno la sua buonafede.
2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
Re: Libro di Damiano Cunego
Condivido al 100%il_panta ha scritto: ↑sabato 4 maggio 2019, 0:53 Esprimo la mia personale opinione: la presunzione di innocenza è la base del diritto e deve valere sempre a mio avviso, anche se il ciclismo è marcio e la statistica giustificherebbe lo sparare nel mucchio piuttosto che il "tutti innocenti fino a prova a contraria". Mi metto nei panni di un corridore pulito, e non trovo giusto che stia a lui dimostrare di essere pulito, solo perché molti colleghi sono dopati. La cosa inaccettabile di Cunego non è dichiararsi un puro, è il farlo ponendosi in contrasto col resto del mondo. La presunzione di innocenza o vale per tutti o non vale per nessuno, non può valere solo per l'autore del libro. Per me vale per tutti, Cunego e Armstrong inclusi. So che spesso (sempre?) si sbaglia e si passa per fessi, ma preferisco considerare innocente un colpevole piuttosto appioppare il peccato originale a tutti i ciclisti. Quando sento il pubblico generalista (magari calciofili!) commentare ogni notizia di ciclismo con "tanto sono tutti dopati" a me sale subito il nervoso, quindi cerco di non farlo nemmeno io.
Ecco la mia presentazione.
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Re: Libro di Damiano Cunego
Condivido, questo titolo fa male al ciclismo, e rinfocola certi cliché sui quali pubblico generalista e stampa sguazzano.
È stato mal consigliato, credo, perché non mi sembra rancoroso o polemico.
È stato mal consigliato, credo, perché non mi sembra rancoroso o polemico.
Re: Libro di Damiano Cunego
Bene. Ci rileggiamo tra...quanto? 5-10 anni?robot1 ha scritto: ↑sabato 4 maggio 2019, 0:01Neanche di Armstrong, quando correva...34x27 ha scritto: ↑martedì 23 aprile 2019, 10:12Non mi risultano test positivi di DC quando correva...giorgio ricci ha scritto: ↑lunedì 22 aprile 2019, 12:37 senza poter dimostrare la loro malafede ne tantomeno la sua buonafede.
Re: Libro di Damiano Cunego
l'ho comprato oggi... un paio di giorni e scriverò il mio pensiero a riguardo...
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Re: Libro di Damiano Cunego
Grande Damiano Cunego... avevo fatto una storia su instagram col libro e lui l'ha ricondivisa !!!
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Re: Libro di Damiano Cunego
Come detto finito in 2 giorni...
Come libro in generale non mi è dispiaciuto, se si ripensano ai risultati di Cunego nelle varie circostanze e chi ha battuto io non escluderei a priori il fatto che non si sia dopato... alla fine al giro 2004 l'avversario più duro era il compagno di squadra, molte vittorie le ha ottenute in volata ristretta e in corse italiane come coppi e Bartali, Appennino o trentino... è stata una carriera con ottimi risultati che però chissà con qualche aiuto esterno poteva essere migliore nelle corse a tappe...
Come libro in generale non mi è dispiaciuto, se si ripensano ai risultati di Cunego nelle varie circostanze e chi ha battuto io non escluderei a priori il fatto che non si sia dopato... alla fine al giro 2004 l'avversario più duro era il compagno di squadra, molte vittorie le ha ottenute in volata ristretta e in corse italiane come coppi e Bartali, Appennino o trentino... è stata una carriera con ottimi risultati che però chissà con qualche aiuto esterno poteva essere migliore nelle corse a tappe...
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Re: Libro di Damiano Cunego
L'ho letto e non viene comunicato nulla che non fosse già arcinoto da interviste o cronache di questi anni. Gli unici aspetti che non conoscevo erano determinati attriti negli anni della Nippo (rientro con frattura in solitaria e perdita in extremis della maglia verde al Giro); probabilmente non erano stati mai raccontati avendo il veronese meno visibilità.
In definitiva i libri dei dopati sono molto più interessanti
In definitiva i libri dei dopati sono molto più interessanti
Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)
'Idea del Forum' per me non vuol dire assolutamente niente. (H.F.)
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Re: Libro di Damiano Cunego
Incontrato un paio di volte alla partenza di GT ed è sempre stato gentilissimo per foto e chiacchere.
Re: Libro di Damiano Cunego
Per come la vedo io, l’unico periodo fuori dal normale è stato quando ha vinto il giro, li era veramente super e battere Simoni non era facile.
Poi si è settato su un rendimento nulla vistoso,con picchi di forma condivisibili e niente di eclatante.
Quindi se fosse dopo, lo ha fatto entro i limiti della decenza.
Poi si è settato su un rendimento nulla vistoso,con picchi di forma condivisibili e niente di eclatante.
Quindi se fosse dopo, lo ha fatto entro i limiti della decenza.
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Re: Libro di Damiano Cunego
Libro finito. É il libro di un bravo ragazzo, con ottime doti di resistenza anche nella corsa, scopertosi campione un po' per caso.
Io lo vedo come l'ho sempre visto. Un bambino mai completamente cresciuto. Certe dichiarazioni sono candide, in un mondo di squali.
Per me se non era pulito, era certo uno dei più lavabili.
Poi il libro non rivela nulla, non accusa, se non velatamente citando El bufalo e pochi altri. Forse il titolo campione a pane è acqua, andrebbe cambiato in, ragazzo acqua e sapone.
Io lo vedo come l'ho sempre visto. Un bambino mai completamente cresciuto. Certe dichiarazioni sono candide, in un mondo di squali.
Per me se non era pulito, era certo uno dei più lavabili.
Poi il libro non rivela nulla, non accusa, se non velatamente citando El bufalo e pochi altri. Forse il titolo campione a pane è acqua, andrebbe cambiato in, ragazzo acqua e sapone.
Re: Libro di Damiano Cunego
Niente di eclatante ?Bike65 ha scritto: ↑venerdì 17 maggio 2019, 8:52 Per come la vedo io, l’unico periodo fuori dal normale è stato quando ha vinto il giro, li era veramente super e battere Simoni non era facile.
Poi si è settato su un rendimento nulla vistoso,con picchi di forma condivisibili e niente di eclatante.
Quindi se fosse dopo, lo ha fatto entro i limiti della decenza.
Beh, più Giri di Lombardia, rispetto a lui, li ha vinti solo Coppi.
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Re: Libro di Damiano Cunego
la carriera e il palmares di Cunego in generale non è nulla di "comune"....è un altro dei pochissimi corridori del ciclismo """tecnologico""" protagonisti e vincitori in carriera di GT e classiche, quello che non sono stati alcuni dei migliori corridori di oggi.nino58 ha scritto: ↑martedì 4 giugno 2019, 14:11Niente di eclatante ?Bike65 ha scritto: ↑venerdì 17 maggio 2019, 8:52 Per come la vedo io, l’unico periodo fuori dal normale è stato quando ha vinto il giro, li era veramente super e battere Simoni non era facile.
Poi si è settato su un rendimento nulla vistoso,con picchi di forma condivisibili e niente di eclatante.
Quindi se fosse dopo, lo ha fatto entro i limiti della decenza.
Beh, più Giri di Lombardia, rispetto a lui, li ha vinti solo Coppi.
Effettivamente è difficile credere che sia stato un corridore del tutto a "pane e acqua". Veramente, però, vedendo la deliziosa gentilezza del Cunego nella parte finale della carriera verrebbe quasi da credergli.
Secondo me farebbe bene a spiegare per bene quello che realmente gli è successo nel 2005. Lì è chiaro che se ne andò qualcosa che purtroppo non tornò più. Troppa la chiarezza con cui vinceva per avere 22 anni e pur avversari non mostruosi ma nemmeno di basso livello come si vuol far credere.
Non si vuol dire che sia per forza questione di qualche diavoleria e/o doping. Però non mi spiego ancora quello che può essere successo.
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Re: Libro di Damiano Cunego
Ricordo che si parló di una mononucleosi, ne parla anche lui nel libro.
Dopo che si era ritirato dal Giro corse tutte le classiche estive senza grossi risultati. Da allora non raggiunse neanche lontanamente le vette di rendimento del 2004.
Effettivamente qualcosa era successo, perché non si spiega tutto ciò. Ricordo il Giro 2007, lottava come un leone ma gli mancava sempre qualcosa, arrivava a 15 20 secondi dai migliori. Le prendeva regolarmente da Simoni, Di Luca e Mazzoleni, gente che nel 2004 non erano superiori a lui. Io allora pensai che erano loro che andavano più forte, non lui più piano.
Poi, in parte i bubboni che scoppiarono con Di Luca, Riccò, Piepoli e Mazzoleni non contribuirono certo a indebolire la mia ipotesi.
Dopo che si era ritirato dal Giro corse tutte le classiche estive senza grossi risultati. Da allora non raggiunse neanche lontanamente le vette di rendimento del 2004.
Effettivamente qualcosa era successo, perché non si spiega tutto ciò. Ricordo il Giro 2007, lottava come un leone ma gli mancava sempre qualcosa, arrivava a 15 20 secondi dai migliori. Le prendeva regolarmente da Simoni, Di Luca e Mazzoleni, gente che nel 2004 non erano superiori a lui. Io allora pensai che erano loro che andavano più forte, non lui più piano.
Poi, in parte i bubboni che scoppiarono con Di Luca, Riccò, Piepoli e Mazzoleni non contribuirono certo a indebolire la mia ipotesi.
Re: Libro di Damiano Cunego
Questa era anche l'opinione di Cunego, che non ha mai ritenuto il 2004 il suo anno migliore dal punto di vista atletico. Se pensiamo al Tour 2011, può anche essere che abbia ragione lui. Là gli mancava sempre qualcosina per stare coi migliori del Tour, mentre al famoso Giro 2004 staccava tutti in un contesto di livello molto basso. Può darsi che in assoluto andasse più forte al Tour.
2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
- chinaski89
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Re: Libro di Damiano Cunego
Bubboni che scoppiano e discorsi simili per me non considerano un fatto incontrovertibile da un punto di vista scientifico: se in gruppo si adottano certe pratiche, a pane ed acqua fai il giretto della domenica ma a sto livello non puoi competere. Non è che non puoi vincere, non puoi proprio competere. Vale per tutti gli sport, e a maggior ragione per quelli basati sulla resistenza allo sforzo. La narrazione mediatica è un conto, uno può pure fingere di crederci, ma la logica e la scienza dicono altro ed hanno sempre ragione.
Poi dipende anche da che si intende per "pulito" e cosa si intende per "sporco". Mia zia è una maniaca dell'ordine e se vedesse casa mia quando io la considero pulita, per lei magari sarebbe sporca no?
Poi dipende anche da che si intende per "pulito" e cosa si intende per "sporco". Mia zia è una maniaca dell'ordine e se vedesse casa mia quando io la considero pulita, per lei magari sarebbe sporca no?
- eliacodogno
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Re: Libro di Damiano Cunego
Per pulito immagino si intenda atleta che si attiene diligentemente alle regole vigenti, che rischia poco con programmi incerti per esito e rintracciabilità ai controlli, che sfrutta poco le zone d'ombra (che in un sistema dinamico, nelle metodologie e nelle regole esistono per definizione).chinaski89 ha scritto: ↑lunedì 10 giugno 2019, 9:50 Bubboni che scoppiano e discorsi simili per me non considerano un fatto incontrovertibile da un punto di vista scientifico: se in gruppo si adottano certe pratiche, a pane ed acqua fai il giretto della domenica ma a sto livello non puoi competere. Non è che non puoi vincere, non puoi proprio competere. Vale per tutti gli sport, e a maggior ragione per quelli basati sulla resistenza allo sforzo. La narrazione mediatica è un conto, uno può pure fingere di crederci, ma la logica e la scienza dicono altro ed hanno sempre ragione.
Poi dipende anche da che si intende per "pulito" e cosa si intende per "sporco". Mia zia è una maniaca dell'ordine e se vedesse casa mia quando io la considero pulita, per lei magari sarebbe sporca no?
Poi ci saranno gli sporchi furbi, che si avvalgono degli ultimi ritrovati ma con giudizio e tenendo conto degli equilibri politici interni allo sport che praticano. E infine ci sono i dannati, che probabilmente non sono molto diversi da questi ultimi, ma tentano azzardi improbabili e soluzioni fai da te, che inevitabilmente si rivelano un disastro.
Credo che la categoria meno a rischio sia comunque quella dei furbi, mentre credo che ingenuamente l'atleta "pulito" possa effettivamente finire nelle maglie dell'antidoping, specialmente se poco seguito. Alla fine la professionalità sta anche e forse soprattutto nel tenersi fuori dai guai, indipendentemente da quanto rischi. Alla fine anche la recente storia di Pantano, e le sue parole di commiato, mi sembrano affermare questo principio. Tanto per chiarire collocherei Pantano fra quelli che rischiano meno, anche visti i risultati e il ruolo in squadra.
Per queste ragioni all'atleta professionista che quasi nel 2020 si prepara a pane e salame e come unico apporto esogeno prima della gara si beve un caffè ristretto, immagino comunque non ci si creda più molto.
In tutti questi discorsi comunque la testimonianza di Cunego non aggiunge nulla, e come sottolineato da qualcuno, è proprio il titolo ad essere poco pertinente con i contenuti.
Dal titolo, dalle premesse, dalle varie prefazioni e recensioni, tutti ci aspettavamo lumi sul doping ciclistico nell'ultimo quindicennio (argomento del quale si è comunque molto scritto, vedi Riccò e Di Luca), mentre si tratta del racconto del vissuto ciclistico di un uomo e basta (peraltro con storie e aneddoti stranoti per qualsiasi appassionato di ciclismo).
Un uomo che si è inserito, e non ho difficoltà a credergli, tra i puliti, tra quelli che non hanno rischiato e si sono attenuti alle regole. Secondo me la stessa storia la potrebbero raccontare altri.
Peraltro io non mi sarei aspettato realisticamente di leggere un libro di accuse esplicite e circostanziate a questo o quell'altro avversario; ed è la ragione per cui i libri che chiariscono alcune cose sul doping sono le biografie dei dannati, che parlano a ruota libera di sé, delle proprie scelte e dei propri errori.
Poi naturalmente sta al lettore interpretare il contesto descritto e decidere se credere effettivamente che un Di Luca fosse solo più sprovveduto degli altri o più baro, oppure entrambe le cose.
Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)
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