Re: Servizio Rai 2020
Inviato: giovedì 23 aprile 2020, 20:46
Spettacolare "Dedicato a..." su Vittorio Adorni con il compianto Gimondi, Zilioli ed Ormezzano.
Di Bartoli nemmeno l'ombraBasso ha scritto: ↑sabato 25 aprile 2020, 11:14 Anche domani il menu non cambia: un Dedicato a... (Eddy Merckx) cui seguono le repliche della Liège http://www.cicloweb.it/2020/04/25/domen ... gne-liege/
Dedicato a Bartoli l'ho visto la settimana scorsa credopietro ha scritto: ↑domenica 26 aprile 2020, 8:10Di Bartoli nemmeno l'ombraBasso ha scritto: ↑sabato 25 aprile 2020, 11:14 Anche domani il menu non cambia: un Dedicato a... (Eddy Merckx) cui seguono le repliche della Liège http://www.cicloweb.it/2020/04/25/domen ... gne-liege/
Ah ecco, grazieeliacodogno ha scritto: ↑domenica 26 aprile 2020, 8:28Dedicato a Bartoli l'ho visto la settimana scorsa credopietro ha scritto: ↑domenica 26 aprile 2020, 8:10Di Bartoli nemmeno l'ombraBasso ha scritto: ↑sabato 25 aprile 2020, 11:14 Anche domani il menu non cambia: un Dedicato a... (Eddy Merckx) cui seguono le repliche della Liège http://www.cicloweb.it/2020/04/25/domen ... gne-liege/
Stava staccando persino Bettinieliacodogno ha scritto: ↑domenica 26 aprile 2020, 21:01 Prima vedendo la Liegi 2002 mi sono ricordato di quanto andasse Garzelli in quel periodo (erano i primi tempi che seguivo tutte le corse, ma ne avevo l'esatta percezione già allora).
Credo che la squalifica dal Giro e la successiva interruzione di un anno in un periodo eccezionale ne condizionò fortemente la carriera.
Care colleghe, cari colleghi, questa sera riparte il Tg sport delle 18.30 su Rai2. Del recupero del nostro tradizionale e storico spazio informativo non possiamo che essere contenti. Non altrettanto per la scelta di affidare la produzione a un appalto esterno per la regia mobile e le riprese dallo Stadio dei Marmi di Roma. Il Cdr e il Fiduciario di Milano di Rai Sport esprimono perciò solidarietà ai colleghi del settore produzione che, attraverso la relativa Rsu, hanno chiesto la possibilità di aprire le procedure di raffreddamento e conciliazione sull’esercizio del diritto di sciopero. Come loro, anche noi riteniamo grave l’esternalizzazione di un telegiornale. Come il consigliere eletto dai dipendenti, inoltre, anche noi chiediamo spiegazioni all’Ad relative a questa scelta e ci piacerebbe sapere anche chi si accollerà le spese di questo appalto esterno. Quanto al carteggio dei giorni scorsi, se un alto numero di dirigenti si sente in dovere di replicare a una mail del CdR, scrivendo a tutta la redazione per riaffermare i meriti del Direttore, è evidente a chiunque che più che una prova di forza, è una prova di debolezza. E lo capiamo. In questi 2 mesi, infatti, non si è sentita la voce del Direttore, se non attraverso il palinsesto di Rai Sport, dove abbiamo visto ripetutamente suoi ottimi prodotti del passato. Per parte nostra, la gara ai meriti ci interessa poco. Quel che ci interessa è che oggi riparte il tg delle 18.30. E che molto presto l’azienda ci assegni nuovamente uno studio per rendere più completa la nostra produzione. Cosa per la quale noi stiamo continuando a lavorare avanzando in tutte le sedi aziendali, per tramite dell’UsigRai, la richiesta di riapertura degli studi di Rai Sport.
Ma abbiamo il dovere di raccontare alcuni fatti:
1- alla riunione di 2 mesi fa a Mazzini nella quale l’Ad comunicò le decisioni di emergenza per fronteggiare il covid19, il nostro era l’unico direttore di testata assente. Era in quarantena ma avrebbe potuto collegarsi al telefono o videoconferenza come hanno fatto altri direttori. Invece, niente. Eppure Rai Sport fu la testata più interessata dai provvedimenti di emergenza;
2- In questo periodo, l’unica soluzione che ci è stata proposta dal Direttore è stata la riapertura di uno studio a Milano, ovvero nella regione più colpita dalla pandemia. Una scelta irresponsabile, che per fortuna è stata rivista. Perché? Chi vuole avere memoria, sa perché fu modificata quella decisione, ottenendo di andare in onda dallo studio del Tg2 a Roma.
3- La battaglia per la titolarità dello sport della nostra testata è stata condotta anche in questi due mesi dal CdR, con il sostegno dell’Usigrai.
Ne abbiamo parlato più volte nelle videoconferenze con la Task Force e nelle assemblee dei CdR (che non si sono mai fermate, sempre in videoconferenza). Ed è anche in conseguenza di questo – e grazie alla sensibilità e condivisione del CdR di Rainews24 – che gli spazi sportivi su Rainews24 sono stati affidati a Rai Sport, con tanto di sigla della testata.
Non abbiamo sentito levarsi la voce del Direttore, invece, contro le continue violazioni della titolarità della testata che dirige rappresentate dai pezzi su cronaca e attualità sportiva fatti dai Tg generalisti. Non doveva dirci che invece interveniva lui su questo? Ok. Diciamo che non abbiamo visto neanche gli effetti.
Non la facciamo lunga. In questi 2 mesi, Rai Sport ha avuto una grande opportunità: in assenza di eventi sottoposti a diritti, avrebbe potuto competere in un mercato alla pari con le altre tv sportive. E invece Rai Sport è stata ridimensionata.
In una prima fase lo abbiamo condiviso, con senso di responsabilità.
Poi è diventata una ingiusta e ingiustificata penalizzazione. Di fronte a questo, delle due l’una: o il direttore è stato consenziente o è stato inascoltato a Viale Mazzini. In entrambi i casi, una prova di debolezza che giustifica l’alzata di scudi di suoi dirigenti. Se i fatti fossero stati diversi, sarebbero stati sufficienti. Ma – si sa – il vuoto di fatti spesso viene colmato da una ondata di parole
Certo che essendo giornalisti un minimo di italiano di base ci potrebbe anche stare...Chi vuole avere memoria, sa perché fu modificata quella decisione, ottenendo di andare in onda dallo studio del Tg2 a Roma
Per me le classiche le commenteranno direttamente dall'Italiapietro ha scritto: ↑martedì 5 maggio 2020, 16:48 Visto il nuovo calendario la RAI dovrà dividersi in due "squadre", una per il Giro e le altre corse italiane e l'altra per Tour e Classiche.
Secondo me a livello di prime voci faranno così:
Pancani al Tour, al mondiale e alle classiche e De Luca alle corse italiane, sostanzialmente come avevano fatto l'anno scorso.
Capitolo commentatori tecnici più complesso ma a mio parere la suddivisione sarà la seguente:
Saligari seguirà il Tour come la passata stagione al fianco di Pancani e poi sarà in moto al Giro.
Ballan farà tutte le classiche e il mondiale sempre al fianco del toscano.
In cabina di commento alla corsa rosa e alla Tirreno sentiremo Garzelli.
Nelle altre classiche italiane invece la coppia al microfono penso che sarà De Luca-Ballan
Resta un buco per la moto 1 al Giro e io allora proporrei Genovesi così almeno lo limitiamo un po', a meno che non gli diano la parola ogni qual volta scorge una similitudine tra un qualunque animale e un corridore.
A parte gli scherzi in moto 1 potrebbero mettere Fabretti, anche perché non ci sono molte altre alternative, però credo che sia già impegnato in un ruolo differente e di conseguenza o trovano qualcun altro per seguire dal vivo il gruppo oppure si limitano alla moto 2.
Per le interviste Rizz e Giovannelli possono metterli come gli pare tanto sono bravi.
Presente!Basso ha scritto: ↑sabato 9 maggio 2020, 11:44 Sabato e domenica con Pantani e il Giro d'Italia http://www.cicloweb.it/2020/05/09/su-ra ... o-ditalia/
A me come è stata fatta la programmazione rai non è piaciuta tanto...nikybo85 ha scritto: ↑sabato 9 maggio 2020, 16:35Presente!Basso ha scritto: ↑sabato 9 maggio 2020, 11:44 Sabato e domenica con Pantani e il Giro d'Italia http://www.cicloweb.it/2020/05/09/su-ra ... o-ditalia/
A parte i milioni di cose che possiamo ricordare sulle corse..quanto era bella la maglia verde tutta verde con solo un piccolo sponsor sopra?!
D'accordo con te al 100% vedermi la tappa di Selva con l'azione decisiva già ben avviata e tutt'altra cosaalbopaxo ha scritto: ↑lunedì 11 maggio 2020, 9:31A me come è stata fatta la programmazione rai non è piaciuta tanto...nikybo85 ha scritto: ↑sabato 9 maggio 2020, 16:35Presente!Basso ha scritto: ↑sabato 9 maggio 2020, 11:44 Sabato e domenica con Pantani e il Giro d'Italia http://www.cicloweb.it/2020/05/09/su-ra ... o-ditalia/
A parte i milioni di cose che possiamo ricordare sulle corse..quanto era bella la maglia verde tutta verde con solo un piccolo sponsor sopra?!
Fare riassunti di 30 minuti non ha molto senso...
Di sicuro la tappa di selva l'avrei fatta tutta a partire dal fedaia...
Anche quella di briancon fanno vedere l'inizio dell'izoard e poi la fine...
Anch'io ho sempre sopportato poco i vizi dei telecronisti italiani (vittimismo e complottismo).maglianera ha scritto: ↑sabato 16 maggio 2020, 22:46 Ho visto oggi, per la prima volta per intero, la registrazione della famosa partita di calcio Italia-Germania 4-3 dei mondiali messicani (nel 1970 ero troppo piccolo ed essendo la partita in diretta notturna a quell'ora ero già a dormire),
Ne parlo qui per la telecronaca di Nando Martellini, che negli anni precedenti era stata la prima voce del ciclismo, quando De Zan era ancora il vice.
una vera delusione.
in Martellini h0 ritrovato alcuni dei tipici vizi italici:
il vittimismo (sosteneva che l'arbitro avesse favorito la Germania, soprattutto perché aveva concesso il recupero che aveva permesso il primo pareggio della Germania; in realtà il recupero ci stava, viste le numerose interruzioni; non solo: mi pare che nel primo tempo, il calcio di punizione dal limite concesso tra vibranti polemiche dei tedeschi, fosse per un fallo avvenuto dentro l'area di rigore, quindi non si può dire che l'arbitro fosse prevenuto nei nostri confronti)
il complottismo: Martellini sosteneva che in Messico avrebbero cercato di ottenere una finale Germania-Brasile
la retorica adulatoria: è vero che gli italiani sono stati bravi e validi, ma ogni critica è stata omessa. Ad esempio Schnellinger ha segnato il primo pareggio essendo lasciato clamorosamente solo al centro della nostra area, proprio allo scadere del tempo. Una critica al suo avversario diretto, in epoca di marcature rigorosamente a uomo (credo si trattasse di Domenghini) non c’è stata . Anche in almeno uno dei due gol di Muller la nostra difesa ha pasticciato un po'.
l'approssimazione: Martellini confondeva spesso tra loro i tedeschi, ad esempio Schultz e Overath che fra l'altro erano molto diversi fisicamente. L'impressione è che spesso indicasse un nome a caso quando non riconosceva subito il giocatore.
Telecronaca a parte è stata una bella partita. Intendiamoci, l'Italia non ha rubato nulla, anche la Germania ha giocato bene, ma alla fine è andata bene così.
Però mi sembra che, in anni successivi, le telecronache di Bruno Pizzul (anche lui commentatore di qualche gara ciclistica, quando De Zan era in ferie) fossero più obiettive e rigorose.
Degli ultimi telecronisti non saprei che dire perché da un po' di tempo il calcio non lo seguo più.
Pizzul (s.m.) molto meglio di Martellini, il quale ha avuto il merito di provare ad usare il "fuori" al posto del "fallo laterale" e la pronuncia brasiliana di Tostao, non come scritta, bensì vicina a tostoon.maglianera ha scritto: ↑sabato 16 maggio 2020, 22:46 Ho visto oggi, per la prima volta per intero, la registrazione della famosa partita di calcio Italia-Germania 4-3 dei mondiali messicani (nel 1970 ero troppo piccolo ed essendo la partita in diretta notturna a quell'ora ero già a dormire),
Ne parlo qui per la telecronaca di Nando Martellini, che negli anni precedenti era stata la prima voce del ciclismo, quando De Zan era ancora il vice.
una vera delusione.
in Martellini h0 ritrovato alcuni dei tipici vizi italici:
il vittimismo (sosteneva che l'arbitro avesse favorito la Germania, soprattutto perché aveva concesso il recupero che aveva permesso il primo pareggio della Germania; in realtà il recupero ci stava, viste le numerose interruzioni; non solo: mi pare che nel primo tempo, il calcio di punizione dal limite concesso tra vibranti polemiche dei tedeschi, fosse per un fallo avvenuto dentro l'area di rigore, quindi non si può dire che l'arbitro fosse prevenuto nei nostri confronti)
il complottismo: Martellini sosteneva che in Messico avrebbero cercato di ottenere una finale Germania-Brasile
la retorica adulatoria: è vero che gli italiani sono stati bravi e validi, ma ogni critica è stata omessa. Ad esempio Schnellinger ha segnato il primo pareggio essendo lasciato clamorosamente solo al centro della nostra area, proprio allo scadere del tempo. Una critica al suo avversario diretto, in epoca di marcature rigorosamente a uomo (credo si trattasse di Domenghini) non c’è stata . Anche in almeno uno dei due gol di Muller la nostra difesa ha pasticciato un po'.
l'approssimazione: Martellini confondeva spesso tra loro i tedeschi, ad esempio Schultz e Overath che fra l'altro erano molto diversi fisicamente. L'impressione è che spesso indicasse un nome a caso quando non riconosceva subito il giocatore.
Telecronaca a parte è stata una bella partita. Intendiamoci, l'Italia non ha rubato nulla, anche la Germania ha giocato bene, ma alla fine è andata bene così.
Però mi sembra che, in anni successivi, le telecronache di Bruno Pizzul (anche lui commentatore di qualche gara ciclistica, quando De Zan era in ferie) fossero più obiettive e rigorose.
Degli ultimi telecronisti non saprei che dire perché da un po' di tempo il calcio non lo seguo più.
La narrazione del calcio è cambiata moltissimo negli ultimi anni.
Nel calcio l’obiettivo dei telecronisti è solo quello di rendere eccitante la partita, attraverso spesso l’utilizzo di un linguaggio esagerato. Parole come incredibile, eccezionale, miracolo, pazzesco, sono all’ordine del giorno. Il punto è che una partita noiosa non è quasi mai interessante.Krisper ha scritto: ↑martedì 19 maggio 2020, 15:41La narrazione del calcio è cambiata moltissimo negli ultimi anni.
Ho l'impressione che la seconda voce da tecnica sia diventata narrativa, ma non sempre con risultati ottimali.
Adani, forse a tratti eccessivo, colora il racconto della partita.
Invece altre voci non hanno il "dono" di saper narrare, non basta la competenza, comunque necessaria, per saper comunicare e suscitare interesse ed emozioni.
Inoltre la seconda voce è usata in maniera eccessiva con perdita di un filo narrativo, già bloccato da un'eccessiva suscettibilità sull'argomento.
Un telecronista del calcio teme di esser spacciato da tifoso, con conseguenze non piacevoli. Manco un giornalista di politica è così sotto tiro!
Gli excursus culturali sono sempre più rari.
Faccio un esempio. Un tempo se seguivi la telecronaca di una partita in un luogo straniero, il giornalista tendeva a raccontare i fatti di cronaca, politici e di costume di quei giorni in quel luogo. Ora si tende ad evitare il più possibile qualsiasi argomento extra oppure se affrontato lo si tratta in maniera retorica.
Decisamente meglio il racconto radiofonico di RadioRai. Repice, per fare un esempio, colora una radiocronaca in maniera superba. E la seconda voce è usata con più parsimonia e spesso a me da più fastidio che altro.
9 volte su 10, la seconda voce dice banalità.
Poi ci sarebbe tutto il capitolo delle trasmissioni di approfondimento calcistiche.
Quindi quando parlo di crisi del racconto calcistico mi riferisco proprio alla difficoltà di aggiungere il valore aggiunto narrativo e dalla eccessiva suscettibilità dell'argomento che temo auto-censuri eccessivamente il povero narratore.
Non credo sia una questione di qualità del giornalista (in media di buon livello secondo me), ma un ambiente attorno al calcio da affare di stato.
Il racconto ciclistico è decisamente più piacevole. Anche perché il ciclismo ha in sé una naturale struttura narrativa: introduzione, svolgimento, conclusione. (Il primo ed ultimo Km non hanno lo stesso valore, nel calcio un gol al primo ed ultimo minuto ha lo stesso valore).
Di sicuro conosce meglio lo spagnolo dell'italiano .Basso ha scritto: ↑sabato 13 giugno 2020, 9:36 Nuovo commentatore cercasi http://www.cicloweb.it/2020/06/13/stefa ... fundacion/
Sì, avevo fatto il nome di Bettini perché sarebbe dovuto essere presente sia nei vari studi post-gara delle corse di marzo organizzate di RCS e sia al Processo alla Tappa del Giro. Quindi quando ho letto la notizia delle dimissioni di Garzelli il primo nome che mi era venuto in mente è stato quello di Bettini.
Certamente, sarei molto contento anche per Bettini. Lo conosco ed è sempre stato un ragazzo low profile, anche quando dall'alto di un'Olimpiadi, 2 mondiali e tutto quanto il resto, avrebbe potuto tirarsela da qui al Sudafrica. Pure il Pippo nazionale non mi dispiacerebbe, anche se, e lo dico realmente dispiaciuto, non è riuscito a trovare un ruolo stabile nel ciclismo non pedalato. Organizza il campionato italiano, lavora come procuratore con un altro ex ciclista, ma lo vedrei meglio in un ruolo con buona esposizione mediatica. Ci sa fare in questo. Credo che qualcuno abbia scritto in tal senso nella discussione imbucati.Kwaremont ha scritto: ↑martedì 23 giugno 2020, 17:50 Solo adesso leggo questa notizia...
In ogni caso credo che verrà scelto Bettini (salvo problemi a trovare un accordo economico).
Mi piacerebbe anche Pozzato, Cunego invece non aggiunge niente e non si sbilancia mai (un pò come Del Piero nel calcio )
Pozzato però necessiterebbe di una prima voce che lo solleciti sull'argomento che conosce meglio. Lì sì che verrebbe fuori una telecronaca brillante.Kwaremont ha scritto: ↑martedì 23 giugno 2020, 17:50 Solo adesso leggo questa notizia...
In ogni caso credo che verrà scelto Bettini (salvo problemi a trovare un accordo economico).
Mi piacerebbe anche Pozzato, Cunego invece non aggiunge niente e non si sbilancia mai (un pò come Del Piero nel calcio )
Se non sbaglio sul decoder di Sky il canale 227 è criptato di default non solo per il ciclismo; per vederlo devi sintonizzarti sul digitale terrestre! Se hai il MySky oppure la chiavetta, collegati al canale 5057 (hd) oppure 5058 (sd).