Ciclomercato 2021-22

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
rapportino
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Re: Ciclomercato 2021-22

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Malori non è purtroppo nuovo a "boomerismi" di questo genere, inutile commentare.


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sceriffo
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Re: Ciclomercato 2021-22

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rapportino ha scritto: venerdì 24 dicembre 2021, 10:37 Malori non è purtroppo nuovo a "boomerismi" di questo genere, inutile commentare.
Bè, di ciclismo ne sapete più Voi di lui 🙌


rapportino
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Re: Ciclomercato 2021-22

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sceriffo ha scritto: venerdì 24 dicembre 2021, 15:18
rapportino ha scritto: venerdì 24 dicembre 2021, 10:37 Malori non è purtroppo nuovo a "boomerismi" di questo genere, inutile commentare.
Bè, di ciclismo ne sapete più Voi di lui 🙌
Quindi di ippica possono parlare solo i cavalli?
Quelle che hai riportato sono frasi o piuttosto superficiali e confuse o semplicemente acchiappalike. Dalle sue parole sembra che la Alpecin abbia fatto una sfida a caso per dare un posto in squadra ad uno scappato di casa con un po' di seguito sui social. In realtà quella sfida, pur con tutti i limiti del caso, è meritocrazia allo stato puro. Inoltre dà l'opportunità anche a corridori con poche possibilità, a maggior ragione in questi due anni, di mettersi in evidenza per entrare in uno squadrone del genere. Fra l'altro, non è neanche il primo anno di questa sfida e quello che l'ha vinta l'anno scorso (Jay Vine) ha fatto terzo in un tappone della Vuelta.
Il buon Malori sembra sparare spesso giudizi molto netti dalla sua cattedra condendoli col buon vecchio "ahh i giovani d'oggi, ai miei tempi...", cosa che tutti i veterani ciclicamente dicono di ciò che riguarda le nuove generazioni.


cycling_chrnicles
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Re: Ciclomercato 2021-22

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sceriffo ha scritto: giovedì 23 dicembre 2021, 23:44 Così Adriano Malori (ammé mi hanno perculato, quando ho scritto, prima di lui, più o meno le stesse cose)

"In questi giorni, gironzolando sul web in cerca di news, ho letto un articolo che mi ha lasciato di stucco, e parlava di un ragazzo australiano che è riuscito a passare professionista grazie ad una piattaforma di allenamento online in cui i ciclisti si sfidano in multiplayer, collegandosi con la loro bici e uno smart trainer e fanno muovere il loro avatar grazie ai watt. Pensavo fosse l'ennesima fake news, invece purtroppo è tutto vero.

In un momento in cui il ciclismo è aggredito da una forte crisi economica , dovuta alla pandemia, dove vengono lasciati senza squadra ciclisti forti ed esperti e ci son tanti ragazzi giovani di talento che non riescono ad Avere un occasione tra i pro' , devo in****mi nel leggere che una squadra come la Alpecin-Fenix (quella di Van der Poel), fa passare professionista l'australiano Alex Bogna grazie ad una sorta di challenge online, la " Zwift Accademy".
Potrà avere i w/kg da top rider, ma tutto il resto?
A mio avviso questo è un calcio alla meritocrazia (se ancora esisteva) e a tutti quei corridori che dopo anni di vittorie si trovano ancora senza un contratto degno.

Ricordo che nel 2014, scherzando con un mio compagno di squadra, fantasticavamo sull'esplosione social network dicendo: " Arriverà un giorno in cui le vittorie conteranno meno dei follower !! " .
Forse quel giorno è molto, troppo, vicino..."
Ti hanno perculato (e bisogna perculare pure lui) perché alla Zwift Cycling Academy hanno partecipato 150.000 persone. Per emergere in un contesto del genere devi sicuramente avere un grande motore.

Ed è sicuramente più meritocratica rispetto al dilettantismo italiano, dove girano si e no 500 corridori e passano pro degli impresentabili.

Mentre la Vini Zabù faceva passare pro De Bonis, ad esempio, l'Alpecin pescava dalla Zwift Cycling Academy Jay Vine. Il primo ha mandato in malora la sua squadra, il secondo ha fatto secondo al Giro di Turchia, quinto a Lagunas de Neila alla Vuelta Burgos (è arrivato con Bernal e non era in fuga) e, pur in condizioni non ottimali, ha fatto terzo sul Pico Villuercas alla Vuelta (staccato solo da uno che è arrivato due volte sul podio al Tour).

Nelle professional italiane si fatica a trovare tre corridori migliori di Jay Vine.


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chinaski89
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Re: Ciclomercato 2021-22

Messaggio da leggere da chinaski89 »

Quoto il post sopra, perfetto.

Bella la cosa che solo i cavalli possono parlare di ippica :unzunz:

Del resto i ciclisti non sono poi sti sveglioni eh di solito. Non mi pare così strano che qualcuno di loro dica stronzate o sia di mentalità ottusamente chiusa. Anzi


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GregLemond
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Re: Ciclomercato 2021-22

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L' Alpecin è il Borussia Dortmund (o in piccolo, l' Atalanta).

Gli altri son discorsi


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Walter_White
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Re: Ciclomercato 2021-22

Messaggio da leggere da Walter_White »

cycling_chrnicles ha scritto: venerdì 24 dicembre 2021, 18:09
sceriffo ha scritto: giovedì 23 dicembre 2021, 23:44 Così Adriano Malori (ammé mi hanno perculato, quando ho scritto, prima di lui, più o meno le stesse cose)

"In questi giorni, gironzolando sul web in cerca di news, ho letto un articolo che mi ha lasciato di stucco, e parlava di un ragazzo australiano che è riuscito a passare professionista grazie ad una piattaforma di allenamento online in cui i ciclisti si sfidano in multiplayer, collegandosi con la loro bici e uno smart trainer e fanno muovere il loro avatar grazie ai watt. Pensavo fosse l'ennesima fake news, invece purtroppo è tutto vero.

In un momento in cui il ciclismo è aggredito da una forte crisi economica , dovuta alla pandemia, dove vengono lasciati senza squadra ciclisti forti ed esperti e ci son tanti ragazzi giovani di talento che non riescono ad Avere un occasione tra i pro' , devo in****mi nel leggere che una squadra come la Alpecin-Fenix (quella di Van der Poel), fa passare professionista l'australiano Alex Bogna grazie ad una sorta di challenge online, la " Zwift Accademy".
Potrà avere i w/kg da top rider, ma tutto il resto?
A mio avviso questo è un calcio alla meritocrazia (se ancora esisteva) e a tutti quei corridori che dopo anni di vittorie si trovano ancora senza un contratto degno.

Ricordo che nel 2014, scherzando con un mio compagno di squadra, fantasticavamo sull'esplosione social network dicendo: " Arriverà un giorno in cui le vittorie conteranno meno dei follower !! " .
Forse quel giorno è molto, troppo, vicino..."
Ti hanno perculato (e bisogna perculare pure lui) perché alla Zwift Cycling Academy hanno partecipato 150.000 persone. Per emergere in un contesto del genere devi sicuramente avere un grande motore.

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Mentre la Vini Zabù faceva passare pro De Bonis, ad esempio, l'Alpecin pescava dalla Zwift Cycling Academy Jay Vine. Il primo ha mandato in malora la sua squadra, il secondo ha fatto secondo al Giro di Turchia, quinto a Lagunas de Neila alla Vuelta Burgos (è arrivato con Bernal e non era in fuga) e, pur in condizioni non ottimali, ha fatto terzo sul Pico Villuercas alla Vuelta (staccato solo da uno che è arrivato due volte sul podio al Tour).

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:clap: :clap: :clap:


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Ciclomercato 2021-22

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cycling_chrnicles ha scritto: venerdì 24 dicembre 2021, 18:09
sceriffo ha scritto: giovedì 23 dicembre 2021, 23:44 Così Adriano Malori (ammé mi hanno perculato, quando ho scritto, prima di lui, più o meno le stesse cose)

"In questi giorni, gironzolando sul web in cerca di news, ho letto un articolo che mi ha lasciato di stucco, e parlava di un ragazzo australiano che è riuscito a passare professionista grazie ad una piattaforma di allenamento online in cui i ciclisti si sfidano in multiplayer, collegandosi con la loro bici e uno smart trainer e fanno muovere il loro avatar grazie ai watt. Pensavo fosse l'ennesima fake news, invece purtroppo è tutto vero.

In un momento in cui il ciclismo è aggredito da una forte crisi economica , dovuta alla pandemia, dove vengono lasciati senza squadra ciclisti forti ed esperti e ci son tanti ragazzi giovani di talento che non riescono ad Avere un occasione tra i pro' , devo in****mi nel leggere che una squadra come la Alpecin-Fenix (quella di Van der Poel), fa passare professionista l'australiano Alex Bogna grazie ad una sorta di challenge online, la " Zwift Accademy".
Potrà avere i w/kg da top rider, ma tutto il resto?
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Ricordo che nel 2014, scherzando con un mio compagno di squadra, fantasticavamo sull'esplosione social network dicendo: " Arriverà un giorno in cui le vittorie conteranno meno dei follower !! " .
Forse quel giorno è molto, troppo, vicino..."
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Nelle professional italiane si fatica a trovare tre corridori migliori di Jay Vine.
E così, in extremis e sotto l'albero di natale, arriva il post dell'anno. :clap: :clap: :clap:


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Ciclomercato 2021-22

Messaggio da leggere da Tranchée d'Arenberg »

sceriffo ha scritto: venerdì 24 dicembre 2021, 15:18
rapportino ha scritto: venerdì 24 dicembre 2021, 10:37 Malori non è purtroppo nuovo a "boomerismi" di questo genere, inutile commentare.
Bè, di ciclismo ne sapete più Voi di lui 🙌
Seguendo i tuoi ragionamenti, potemmo asserie con certezza assoluta che di ciclismo sicuramente ne sanno di più Philip e Christoph Roodhooft (TM e DS dell'Alpecin-Fenix) di te, che passi il tuo tempo a fare l'hater nel forum :)


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ciclistapazzo
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Re: Ciclomercato 2021-22

Messaggio da leggere da ciclistapazzo »

Il commento di Malori è veramente insensato. I risultati della Alpecin sono chiari, è una squadra che lavora stupendamente. Vyne precedente vincitore ha fatto secondo in una corsa hc e terzo di tappa alla vuelta. Uno così le nostre professional farebbero la fila per averlo. Prima di criticare, avrebbe dovuto informarsi sul fatto che non era un semplice allenamento di watt sui rulli. Ma tanto in Italia il fare quello che mugugni contro la tecnologia va sempre di moda. Tuttobici definì in un editoriale malati di mente quelli che fanno i rulli virtuali.


bartoli
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Re: Ciclomercato 2021-22

Messaggio da leggere da bartoli »

cycling_chrnicles ha scritto: venerdì 24 dicembre 2021, 18:09
sceriffo ha scritto: giovedì 23 dicembre 2021, 23:44 Così Adriano Malori (ammé mi hanno perculato, quando ho scritto, prima di lui, più o meno le stesse cose)

"In questi giorni, gironzolando sul web in cerca di news, ho letto un articolo che mi ha lasciato di stucco, e parlava di un ragazzo australiano che è riuscito a passare professionista grazie ad una piattaforma di allenamento online in cui i ciclisti si sfidano in multiplayer, collegandosi con la loro bici e uno smart trainer e fanno muovere il loro avatar grazie ai watt. Pensavo fosse l'ennesima fake news, invece purtroppo è tutto vero.

In un momento in cui il ciclismo è aggredito da una forte crisi economica , dovuta alla pandemia, dove vengono lasciati senza squadra ciclisti forti ed esperti e ci son tanti ragazzi giovani di talento che non riescono ad Avere un occasione tra i pro' , devo in****mi nel leggere che una squadra come la Alpecin-Fenix (quella di Van der Poel), fa passare professionista l'australiano Alex Bogna grazie ad una sorta di challenge online, la " Zwift Accademy".
Potrà avere i w/kg da top rider, ma tutto il resto?
A mio avviso questo è un calcio alla meritocrazia (se ancora esisteva) e a tutti quei corridori che dopo anni di vittorie si trovano ancora senza un contratto degno.

Ricordo che nel 2014, scherzando con un mio compagno di squadra, fantasticavamo sull'esplosione social network dicendo: " Arriverà un giorno in cui le vittorie conteranno meno dei follower !! " .
Forse quel giorno è molto, troppo, vicino..."
Ti hanno perculato (e bisogna perculare pure lui) perché alla Zwift Cycling Academy hanno partecipato 150.000 persone. Per emergere in un contesto del genere devi sicuramente avere un grande motore.

Ed è sicuramente più meritocratica rispetto al dilettantismo italiano, dove girano si e no 500 corridori e passano pro degli impresentabili.

Mentre la Vini Zabù faceva passare pro De Bonis, ad esempio, l'Alpecin pescava dalla Zwift Cycling Academy Jay Vine. Il primo ha mandato in malora la sua squadra, il secondo ha fatto secondo al Giro di Turchia, quinto a Lagunas de Neila alla Vuelta Burgos (è arrivato con Bernal e non era in fuga) e, pur in condizioni non ottimali, ha fatto terzo sul Pico Villuercas alla Vuelta (staccato solo da uno che è arrivato due volte sul podio al Tour).

Nelle professional italiane si fatica a trovare tre corridori migliori di Jay Vine.
State veramente paragonando due squadre con differenza di budget di quasi 10 milioni? Pensate che con un budget diverso quello schifoso sarebbe stato preso?
Ci sarebbero tante cose da dire sul sistema ciclismo in generale, non solo sul livello pessimo del dilettantismo anche se tutto parte dalla categoria juniores


Soffrire, cadere, rialzarsi, vincere. Questo è il vocabolario del ciclismo e della vita
cycling_chrnicles
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Re: Ciclomercato 2021-22

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bartoli ha scritto: sabato 25 dicembre 2021, 2:55
cycling_chrnicles ha scritto: venerdì 24 dicembre 2021, 18:09
sceriffo ha scritto: giovedì 23 dicembre 2021, 23:44 Così Adriano Malori (ammé mi hanno perculato, quando ho scritto, prima di lui, più o meno le stesse cose)

"In questi giorni, gironzolando sul web in cerca di news, ho letto un articolo che mi ha lasciato di stucco, e parlava di un ragazzo australiano che è riuscito a passare professionista grazie ad una piattaforma di allenamento online in cui i ciclisti si sfidano in multiplayer, collegandosi con la loro bici e uno smart trainer e fanno muovere il loro avatar grazie ai watt. Pensavo fosse l'ennesima fake news, invece purtroppo è tutto vero.

In un momento in cui il ciclismo è aggredito da una forte crisi economica , dovuta alla pandemia, dove vengono lasciati senza squadra ciclisti forti ed esperti e ci son tanti ragazzi giovani di talento che non riescono ad Avere un occasione tra i pro' , devo in****mi nel leggere che una squadra come la Alpecin-Fenix (quella di Van der Poel), fa passare professionista l'australiano Alex Bogna grazie ad una sorta di challenge online, la " Zwift Accademy".
Potrà avere i w/kg da top rider, ma tutto il resto?
A mio avviso questo è un calcio alla meritocrazia (se ancora esisteva) e a tutti quei corridori che dopo anni di vittorie si trovano ancora senza un contratto degno.

Ricordo che nel 2014, scherzando con un mio compagno di squadra, fantasticavamo sull'esplosione social network dicendo: " Arriverà un giorno in cui le vittorie conteranno meno dei follower !! " .
Forse quel giorno è molto, troppo, vicino..."
Ti hanno perculato (e bisogna perculare pure lui) perché alla Zwift Cycling Academy hanno partecipato 150.000 persone. Per emergere in un contesto del genere devi sicuramente avere un grande motore.

Ed è sicuramente più meritocratica rispetto al dilettantismo italiano, dove girano si e no 500 corridori e passano pro degli impresentabili.

Mentre la Vini Zabù faceva passare pro De Bonis, ad esempio, l'Alpecin pescava dalla Zwift Cycling Academy Jay Vine. Il primo ha mandato in malora la sua squadra, il secondo ha fatto secondo al Giro di Turchia, quinto a Lagunas de Neila alla Vuelta Burgos (è arrivato con Bernal e non era in fuga) e, pur in condizioni non ottimali, ha fatto terzo sul Pico Villuercas alla Vuelta (staccato solo da uno che è arrivato due volte sul podio al Tour).

Nelle professional italiane si fatica a trovare tre corridori migliori di Jay Vine.
State veramente paragonando due squadre con differenza di budget di quasi 10 milioni? Pensate che con un budget diverso quello schifoso sarebbe stato preso?
Ci sarebbero tante cose da dire sul sistema ciclismo in generale, non solo sul livello pessimo del dilettantismo anche se tutto parte dalla categoria juniores
Jay Vine, già prima della Zwift Cycling Academy, aveva degli ottimi risultati. A gennaio 2019, dunque un anno e mezzo prima della Zwift Academy, ad esempio, è arrivato sul podio della classifica generale di una gara di buon livello quale il NZ Cycle Classic. Era una scommessa low cost fattibile per chiunque.

Con i mezzi che abbiamo oggi fare scouting è molto più semplice che in passato e anche squadre con un budget basso, volendo, hanno chance di portarsi a casa ottimi corridori. Certo, devi muoverti prestissimo, perché i prospetti top si accasano tutti in 2/3 squadre e, dunque, già le World Tour di secondo piano sono costrette a pescare nel sottobosco (a me, ad esempio, piace tantissimo il modo in cui si è mossa la Movistar con Rangel e Gonzalez Rivera).

Però se Savio si porta a casa un prospettone come Umba, allora anche le altre professional italiane hanno l'opportunità di fare colpi di un certo tipo.

Da questo punto di vista, ad ogni modo, bisogna darvi atto di aver lavorato leggermente meglio di altri. Stojnic, che purtroppo è stato troppo sfortunato, era una scommessa che mi piaceva. Non è Umba, ed è arrivato molto acerbo, ma con più Stojnic e meno De Bonis ci sono sicuramente più chance di costruire rose competitive.

Ad ogni modo, la mia non voleva essere una critica alla Vini Zabù, ma a una serie di attori che fanno parte del sistema.

Bravissimi i dirigenti dell'Alpecin-Fenix eh. Dortmund/Atalanta del ciclismo. Ma Merlier, già in maglia Verandas, aveva vinto, da non stradista, due tappe in volata al Giro di Danimarca 2018. E in quella gara il Mago si era dimostrato nettamente superiore a un Minali che con lui non vedeva palla. Però Merlier, con la chiusura della Verandas, è rimasto a piedi, mentre il mediocre Minali, nell'arco di un lustro, ha girato tre World Tour. C'è chiaramente qualcosa che non va.

Altro esempio: Taco van der Hoorn. Dal 2018 ha messo insieme una sfilza di sfighe incredibili e l'esperienza in Jumbo è andata male. Ma questo era uno che nell'estate del 2017 lottava alla pari con MvdP e WVA e stava per finire addirittura in una continental se non fosse arrivata in extremis l'Intermarché.

Le opportunità ci sono per tutti, basta coglierle. Chiaro che non possiamo pretendere che la Vini Zabù di turno faccia passare pro Pogacar, Evenepoel o Ayuso. Ma già solo scandagliando in lungo e in largo un database come quello di Firstcycling, si possono trovare tantissime potenziali scommesse.

Vinicius Rangel, proveniente da un paese dove un "sistema ciclismo" non esiste (e queste sono cose da tenere in considerazione), a diciotto anni fa 26esimo alla Vuelta a San Juan 2020. Unico nuovo millennio capace di fare meglio di lui? Remco Evenepoel. Per me c'erano già gli estremi per iniziare a seguire il corridore e a interessarsi a lui. Un anno e nove mesi dopo, nell'arco di due settimane, ti mette in fila Vuelta a Cantabria, Vuelta a Salamanca e top-10 al Mondiale U23. E chiaramente lo Movistar lo blinda. Ma chi non ha la potenza di fuoco della Movistar, oggi ha comunque i mezzi per muoversi prima (ma non lo fa...).


Theakston
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Re: Ciclomercato 2021-22

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bartoli ha scritto: sabato 25 dicembre 2021, 2:55
cycling_chrnicles ha scritto: venerdì 24 dicembre 2021, 18:09
sceriffo ha scritto: giovedì 23 dicembre 2021, 23:44 Così Adriano Malori (ammé mi hanno perculato, quando ho scritto, prima di lui, più o meno le stesse cose)

"In questi giorni, gironzolando sul web in cerca di news, ho letto un articolo che mi ha lasciato di stucco, e parlava di un ragazzo australiano che è riuscito a passare professionista grazie ad una piattaforma di allenamento online in cui i ciclisti si sfidano in multiplayer, collegandosi con la loro bici e uno smart trainer e fanno muovere il loro avatar grazie ai watt. Pensavo fosse l'ennesima fake news, invece purtroppo è tutto vero.

In un momento in cui il ciclismo è aggredito da una forte crisi economica , dovuta alla pandemia, dove vengono lasciati senza squadra ciclisti forti ed esperti e ci son tanti ragazzi giovani di talento che non riescono ad Avere un occasione tra i pro' , devo in****mi nel leggere che una squadra come la Alpecin-Fenix (quella di Van der Poel), fa passare professionista l'australiano Alex Bogna grazie ad una sorta di challenge online, la " Zwift Accademy".
Potrà avere i w/kg da top rider, ma tutto il resto?
A mio avviso questo è un calcio alla meritocrazia (se ancora esisteva) e a tutti quei corridori che dopo anni di vittorie si trovano ancora senza un contratto degno.

Ricordo che nel 2014, scherzando con un mio compagno di squadra, fantasticavamo sull'esplosione social network dicendo: " Arriverà un giorno in cui le vittorie conteranno meno dei follower !! " .
Forse quel giorno è molto, troppo, vicino..."
Ti hanno perculato (e bisogna perculare pure lui) perché alla Zwift Cycling Academy hanno partecipato 150.000 persone. Per emergere in un contesto del genere devi sicuramente avere un grande motore.

Ed è sicuramente più meritocratica rispetto al dilettantismo italiano, dove girano si e no 500 corridori e passano pro degli impresentabili.

Mentre la Vini Zabù faceva passare pro De Bonis, ad esempio, l'Alpecin pescava dalla Zwift Cycling Academy Jay Vine. Il primo ha mandato in malora la sua squadra, il secondo ha fatto secondo al Giro di Turchia, quinto a Lagunas de Neila alla Vuelta Burgos (è arrivato con Bernal e non era in fuga) e, pur in condizioni non ottimali, ha fatto terzo sul Pico Villuercas alla Vuelta (staccato solo da uno che è arrivato due volte sul podio al Tour).

Nelle professional italiane si fatica a trovare tre corridori migliori di Jay Vine.
State veramente paragonando due squadre con differenza di budget di quasi 10 milioni? Pensate che con un budget diverso quello schifoso sarebbe stato preso?
Ci sarebbero tante cose da dire sul sistema ciclismo in generale, non solo sul livello pessimo del dilettantismo anche se tutto parte dalla categoria juniores
Condivido le tue critiche alla politica UCI e comprendo il fatto che spesso per fare quadrare i conti abbiate dovuto prendere gente che portava sponsor.
Però sul reclutamento dei giovani non si può giustificare tutto solo con la differenza di budget della Alpecin. Bisogna anche avere la capacità di inventarsi qualcosa per scovare i potenziali talenti, e qui le nostre squadre hanno sicuramente perso molto terreno.
Ne approfitto per chiedere una cosa, dato che non conosco il ciclismo giovanile: da una parte mi sembra si critichi il fatto che gli juniores sono già troppo "professionalizzati" dall'altra si tende sempre più a fare passare già a 19 anni, magari per non rischiare che un altro te lo porti via. Allora qual è la strada giusta?
Auguri a tutti di buon Natale e di una felice stagione 2022!


Benny1
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Re: Ciclomercato 2021-22

Messaggio da leggere da Benny1 »

bartoli ha scritto: sabato 25 dicembre 2021, 2:55
cycling_chrnicles ha scritto: venerdì 24 dicembre 2021, 18:09
sceriffo ha scritto: giovedì 23 dicembre 2021, 23:44 Così Adriano Malori (ammé mi hanno perculato, quando ho scritto, prima di lui, più o meno le stesse cose)

"In questi giorni, gironzolando sul web in cerca di news, ho letto un articolo che mi ha lasciato di stucco, e parlava di un ragazzo australiano che è riuscito a passare professionista grazie ad una piattaforma di allenamento online in cui i ciclisti si sfidano in multiplayer, collegandosi con la loro bici e uno smart trainer e fanno muovere il loro avatar grazie ai watt. Pensavo fosse l'ennesima fake news, invece purtroppo è tutto vero.

In un momento in cui il ciclismo è aggredito da una forte crisi economica , dovuta alla pandemia, dove vengono lasciati senza squadra ciclisti forti ed esperti e ci son tanti ragazzi giovani di talento che non riescono ad Avere un occasione tra i pro' , devo in****mi nel leggere che una squadra come la Alpecin-Fenix (quella di Van der Poel), fa passare professionista l'australiano Alex Bogna grazie ad una sorta di challenge online, la " Zwift Accademy".
Potrà avere i w/kg da top rider, ma tutto il resto?
A mio avviso questo è un calcio alla meritocrazia (se ancora esisteva) e a tutti quei corridori che dopo anni di vittorie si trovano ancora senza un contratto degno.

Ricordo che nel 2014, scherzando con un mio compagno di squadra, fantasticavamo sull'esplosione social network dicendo: " Arriverà un giorno in cui le vittorie conteranno meno dei follower !! " .
Forse quel giorno è molto, troppo, vicino..."
Ti hanno perculato (e bisogna perculare pure lui) perché alla Zwift Cycling Academy hanno partecipato 150.000 persone. Per emergere in un contesto del genere devi sicuramente avere un grande motore.

Ed è sicuramente più meritocratica rispetto al dilettantismo italiano, dove girano si e no 500 corridori e passano pro degli impresentabili.

Mentre la Vini Zabù faceva passare pro De Bonis, ad esempio, l'Alpecin pescava dalla Zwift Cycling Academy Jay Vine. Il primo ha mandato in malora la sua squadra, il secondo ha fatto secondo al Giro di Turchia, quinto a Lagunas de Neila alla Vuelta Burgos (è arrivato con Bernal e non era in fuga) e, pur in condizioni non ottimali, ha fatto terzo sul Pico Villuercas alla Vuelta (staccato solo da uno che è arrivato due volte sul podio al Tour).

Nelle professional italiane si fatica a trovare tre corridori migliori di Jay Vine.
State veramente paragonando due squadre con differenza di budget di quasi 10 milioni? Pensate che con un budget diverso quello schifoso sarebbe stato preso?
Ci sarebbero tante cose da dire sul sistema ciclismo in generale, non solo sul livello pessimo del dilettantismo anche se tutto parte dalla categoria juniores
Paradossalmente sembra sia più facile costruire una continental competitiva.. con 8 professionisti e senza passaporto biologico te la cavi.
Pensando al progetto cugino della Zabù (Corratec x intenderci) hanno preso élite come Baldaccini Masotto Gandin che secondo me sono già due spanne sopra i DeBonis Petelin e Bartolozzi vari...hanno Stojnic che era potenzialmente il più forte in rosa e Rajovic che x una continental potrebbe essere un piccolo lusso, se ,come sembra, completano il team con un paio di elementi di livello (Garosio? Monaco?) fanno una squadra quasi più presentabile dello scorso anno.
Ps considerando il rapporto Frassi Bertazzo sicuro prendono pure quest'ultimo come specialista pista.


bartoli
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Re: Ciclomercato 2021-22

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cycling_chrnicles ha scritto: sabato 25 dicembre 2021, 3:54
bartoli ha scritto: sabato 25 dicembre 2021, 2:55
cycling_chrnicles ha scritto: venerdì 24 dicembre 2021, 18:09

Ti hanno perculato (e bisogna perculare pure lui) perché alla Zwift Cycling Academy hanno partecipato 150.000 persone. Per emergere in un contesto del genere devi sicuramente avere un grande motore.

Ed è sicuramente più meritocratica rispetto al dilettantismo italiano, dove girano si e no 500 corridori e passano pro degli impresentabili.

Mentre la Vini Zabù faceva passare pro De Bonis, ad esempio, l'Alpecin pescava dalla Zwift Cycling Academy Jay Vine. Il primo ha mandato in malora la sua squadra, il secondo ha fatto secondo al Giro di Turchia, quinto a Lagunas de Neila alla Vuelta Burgos (è arrivato con Bernal e non era in fuga) e, pur in condizioni non ottimali, ha fatto terzo sul Pico Villuercas alla Vuelta (staccato solo da uno che è arrivato due volte sul podio al Tour).

Nelle professional italiane si fatica a trovare tre corridori migliori di Jay Vine.
State veramente paragonando due squadre con differenza di budget di quasi 10 milioni? Pensate che con un budget diverso quello schifoso sarebbe stato preso?
Ci sarebbero tante cose da dire sul sistema ciclismo in generale, non solo sul livello pessimo del dilettantismo anche se tutto parte dalla categoria juniores
Jay Vine, già prima della Zwift Cycling Academy, aveva degli ottimi risultati. A gennaio 2019, dunque un anno e mezzo prima della Zwift Academy, ad esempio, è arrivato sul podio della classifica generale di una gara di buon livello quale il NZ Cycle Classic. Era una scommessa low cost fattibile per chiunque.

Con i mezzi che abbiamo oggi fare scouting è molto più semplice che in passato e anche squadre con un budget basso, volendo, hanno chance di portarsi a casa ottimi corridori. Certo, devi muoverti prestissimo, perché i prospetti top si accasano tutti in 2/3 squadre e, dunque, già le World Tour di secondo piano sono costrette a pescare nel sottobosco (a me, ad esempio, piace tantissimo il modo in cui si è mossa la Movistar con Rangel e Gonzalez Rivera).

Però se Savio si porta a casa un prospettone come Umba, allora anche le altre professional italiane hanno l'opportunità di fare colpi di un certo tipo.

Da questo punto di vista, ad ogni modo, bisogna darvi atto di aver lavorato leggermente meglio di altri. Stojnic, che purtroppo è stato troppo sfortunato, era una scommessa che mi piaceva. Non è Umba, ed è arrivato molto acerbo, ma con più Stojnic e meno De Bonis ci sono sicuramente più chance di costruire rose competitive.

Ad ogni modo, la mia non voleva essere una critica alla Vini Zabù, ma a una serie di attori che fanno parte del sistema.

Bravissimi i dirigenti dell'Alpecin-Fenix eh. Dortmund/Atalanta del ciclismo. Ma Merlier, già in maglia Verandas, aveva vinto, da non stradista, due tappe in volata al Giro di Danimarca 2018. E in quella gara il Mago si era dimostrato nettamente superiore a un Minali che con lui non vedeva palla. Però Merlier, con la chiusura della Verandas, è rimasto a piedi, mentre il mediocre Minali, nell'arco di un lustro, ha girato tre World Tour. C'è chiaramente qualcosa che non va.

Altro esempio: Taco van der Hoorn. Dal 2018 ha messo insieme una sfilza di sfighe incredibili e l'esperienza in Jumbo è andata male. Ma questo era uno che nell'estate del 2017 lottava alla pari con MvdP e WVA e stava per finire addirittura in una continental se non fosse arrivata in extremis l'Intermarché.

Le opportunità ci sono per tutti, basta coglierle. Chiaro che non possiamo pretendere che la Vini Zabù di turno faccia passare pro Pogacar, Evenepoel o Ayuso. Ma già solo scandagliando in lungo e in largo un database come quello di Firstcycling, si possono trovare tantissime potenziali scommesse.

Vinicius Rangel, proveniente da un paese dove un "sistema ciclismo" non esiste (e queste sono cose da tenere in considerazione), a diciotto anni fa 26esimo alla Vuelta a San Juan 2020. Unico nuovo millennio capace di fare meglio di lui? Remco Evenepoel. Per me c'erano già gli estremi per iniziare a seguire il corridore e a interessarsi a lui. Un anno e nove mesi dopo, nell'arco di due settimane, ti mette in fila Vuelta a Cantabria, Vuelta a Salamanca e top-10 al Mondiale U23. E chiaramente lo Movistar lo blinda. Ma chi non ha la potenza di fuoco della Movistar, oggi ha comunque i mezzi per muoversi prima (ma non lo fa...).
Giovani tipo Tiberi o Svrcek intendi? Che li scopri, li prendi nel vivaio juniores, vincono due corse, ad aprile firmano col procuratore e ciaone? Lo stesso Bartolozzi ha avuto tantissimi problemi che ne hanno condizionato il rendimento ma nella categoria Under da primo e secondo anno aveva fatto molto bene. Poi ci si ricorda sempre della filastrocca che inizia da Coló e termina con De Bonis ma in questi anni nonostante i pochi soldi ad eccezione del 2021 siamo sempre stati più che protagonisti rilanciando diverse carriere (Gatto, Finetto, Ponzi, Velasco, Rota preso a gennaio e che pochi mesi fa stava per vincere San Sebastian)


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Re: Ciclomercato 2021-22

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Theakston ha scritto: sabato 25 dicembre 2021, 9:51
bartoli ha scritto: sabato 25 dicembre 2021, 2:55
cycling_chrnicles ha scritto: venerdì 24 dicembre 2021, 18:09

Ti hanno perculato (e bisogna perculare pure lui) perché alla Zwift Cycling Academy hanno partecipato 150.000 persone. Per emergere in un contesto del genere devi sicuramente avere un grande motore.

Ed è sicuramente più meritocratica rispetto al dilettantismo italiano, dove girano si e no 500 corridori e passano pro degli impresentabili.

Mentre la Vini Zabù faceva passare pro De Bonis, ad esempio, l'Alpecin pescava dalla Zwift Cycling Academy Jay Vine. Il primo ha mandato in malora la sua squadra, il secondo ha fatto secondo al Giro di Turchia, quinto a Lagunas de Neila alla Vuelta Burgos (è arrivato con Bernal e non era in fuga) e, pur in condizioni non ottimali, ha fatto terzo sul Pico Villuercas alla Vuelta (staccato solo da uno che è arrivato due volte sul podio al Tour).

Nelle professional italiane si fatica a trovare tre corridori migliori di Jay Vine.
State veramente paragonando due squadre con differenza di budget di quasi 10 milioni? Pensate che con un budget diverso quello schifoso sarebbe stato preso?
Ci sarebbero tante cose da dire sul sistema ciclismo in generale, non solo sul livello pessimo del dilettantismo anche se tutto parte dalla categoria juniores
Condivido le tue critiche alla politica UCI e comprendo il fatto che spesso per fare quadrare i conti abbiate dovuto prendere gente che portava sponsor.
Però sul reclutamento dei giovani non si può giustificare tutto solo con la differenza di budget della Alpecin. Bisogna anche avere la capacità di inventarsi qualcosa per scovare i potenziali talenti, e qui le nostre squadre hanno sicuramente perso molto terreno.
Ne approfitto per chiedere una cosa, dato che non conosco il ciclismo giovanile: da una parte mi sembra si critichi il fatto che gli juniores sono già troppo "professionalizzati" dall'altra si tende sempre più a fare passare già a 19 anni, magari per non rischiare che un altro te lo porti via. Allora qual è la strada giusta?
Auguri a tutti di buon Natale e di una felice stagione 2022!
È inutile avere una squadra Juniores se poi per regolamento non posso fare passare direttamente il corridore a meno di non affiliarmi ad una squadra Under 23 o farmela come è successo nel 2019, progetto naufragato dopo che l'esclusione del Giro (con la squadra nettamente più forte dei 5 anni in cui ho lavorato nel team) ha causato un taglio dei costi. Da quel team sono comunque venuti fuori Veljko, che per me andrà a breve nel WT, M. Bevilacqua che già avevamo avuto tra gli junior e che purtroppo non è cresciuto come pensavamo, e Iacchi che per diversi acciacchi non ha confermato ciò che aveva fatto da giovane. Lo scouting c'è ma per un motivo o per un altro non è facile far quadrare tutto con pochi soldi


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Re: Ciclomercato 2021-22

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bartoli ha scritto: sabato 25 dicembre 2021, 15:18
cycling_chrnicles ha scritto: sabato 25 dicembre 2021, 3:54
bartoli ha scritto: sabato 25 dicembre 2021, 2:55
State veramente paragonando due squadre con differenza di budget di quasi 10 milioni? Pensate che con un budget diverso quello schifoso sarebbe stato preso?
Ci sarebbero tante cose da dire sul sistema ciclismo in generale, non solo sul livello pessimo del dilettantismo anche se tutto parte dalla categoria juniores
Jay Vine, già prima della Zwift Cycling Academy, aveva degli ottimi risultati. A gennaio 2019, dunque un anno e mezzo prima della Zwift Academy, ad esempio, è arrivato sul podio della classifica generale di una gara di buon livello quale il NZ Cycle Classic. Era una scommessa low cost fattibile per chiunque.

Con i mezzi che abbiamo oggi fare scouting è molto più semplice che in passato e anche squadre con un budget basso, volendo, hanno chance di portarsi a casa ottimi corridori. Certo, devi muoverti prestissimo, perché i prospetti top si accasano tutti in 2/3 squadre e, dunque, già le World Tour di secondo piano sono costrette a pescare nel sottobosco (a me, ad esempio, piace tantissimo il modo in cui si è mossa la Movistar con Rangel e Gonzalez Rivera).

Però se Savio si porta a casa un prospettone come Umba, allora anche le altre professional italiane hanno l'opportunità di fare colpi di un certo tipo.

Da questo punto di vista, ad ogni modo, bisogna darvi atto di aver lavorato leggermente meglio di altri. Stojnic, che purtroppo è stato troppo sfortunato, era una scommessa che mi piaceva. Non è Umba, ed è arrivato molto acerbo, ma con più Stojnic e meno De Bonis ci sono sicuramente più chance di costruire rose competitive.

Ad ogni modo, la mia non voleva essere una critica alla Vini Zabù, ma a una serie di attori che fanno parte del sistema.

Bravissimi i dirigenti dell'Alpecin-Fenix eh. Dortmund/Atalanta del ciclismo. Ma Merlier, già in maglia Verandas, aveva vinto, da non stradista, due tappe in volata al Giro di Danimarca 2018. E in quella gara il Mago si era dimostrato nettamente superiore a un Minali che con lui non vedeva palla. Però Merlier, con la chiusura della Verandas, è rimasto a piedi, mentre il mediocre Minali, nell'arco di un lustro, ha girato tre World Tour. C'è chiaramente qualcosa che non va.

Altro esempio: Taco van der Hoorn. Dal 2018 ha messo insieme una sfilza di sfighe incredibili e l'esperienza in Jumbo è andata male. Ma questo era uno che nell'estate del 2017 lottava alla pari con MvdP e WVA e stava per finire addirittura in una continental se non fosse arrivata in extremis l'Intermarché.

Le opportunità ci sono per tutti, basta coglierle. Chiaro che non possiamo pretendere che la Vini Zabù di turno faccia passare pro Pogacar, Evenepoel o Ayuso. Ma già solo scandagliando in lungo e in largo un database come quello di Firstcycling, si possono trovare tantissime potenziali scommesse.

Vinicius Rangel, proveniente da un paese dove un "sistema ciclismo" non esiste (e queste sono cose da tenere in considerazione), a diciotto anni fa 26esimo alla Vuelta a San Juan 2020. Unico nuovo millennio capace di fare meglio di lui? Remco Evenepoel. Per me c'erano già gli estremi per iniziare a seguire il corridore e a interessarsi a lui. Un anno e nove mesi dopo, nell'arco di due settimane, ti mette in fila Vuelta a Cantabria, Vuelta a Salamanca e top-10 al Mondiale U23. E chiaramente lo Movistar lo blinda. Ma chi non ha la potenza di fuoco della Movistar, oggi ha comunque i mezzi per muoversi prima (ma non lo fa...).
Giovani tipo Tiberi o Svrcek intendi? Che li scopri, li prendi nel vivaio juniores, vincono due corse, ad aprile firmano col procuratore e ciaone? Lo stesso Bartolozzi ha avuto tantissimi problemi che ne hanno condizionato il rendimento ma nella categoria Under da primo e secondo anno aveva fatto molto bene. Poi ci si ricorda sempre della filastrocca che inizia da Coló e termina con De Bonis ma in questi anni nonostante i pochi soldi ad eccezione del 2021 siamo sempre stati più che protagonisti rilanciando diverse carriere (Gatto, Finetto, Ponzi, Velasco, Rota preso a gennaio e che pochi mesi fa stava per vincere San Sebastian)
Stai leggendo cose che noi umani non possiamo nemmeno a immaginare. Chissà cosa c'entrerà la tua risposta con quello che ho scritto io....

Ma visto che ci siamo: gli junior di spicco, salvo rari casi, non andrebbero toccati manco con un bastone (un Karel Vacek è sempre dietro l'angolo). Io parlavo di andare a prendere gente pronta per il professionismo che corre alla periferia delle cose. I Gonzalez Rivera, i Rangel, i Vine.


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cycling_chrnicles ha scritto: sabato 25 dicembre 2021, 15:33
bartoli ha scritto: sabato 25 dicembre 2021, 15:18
cycling_chrnicles ha scritto: sabato 25 dicembre 2021, 3:54

Jay Vine, già prima della Zwift Cycling Academy, aveva degli ottimi risultati. A gennaio 2019, dunque un anno e mezzo prima della Zwift Academy, ad esempio, è arrivato sul podio della classifica generale di una gara di buon livello quale il NZ Cycle Classic. Era una scommessa low cost fattibile per chiunque.

Con i mezzi che abbiamo oggi fare scouting è molto più semplice che in passato e anche squadre con un budget basso, volendo, hanno chance di portarsi a casa ottimi corridori. Certo, devi muoverti prestissimo, perché i prospetti top si accasano tutti in 2/3 squadre e, dunque, già le World Tour di secondo piano sono costrette a pescare nel sottobosco (a me, ad esempio, piace tantissimo il modo in cui si è mossa la Movistar con Rangel e Gonzalez Rivera).

Però se Savio si porta a casa un prospettone come Umba, allora anche le altre professional italiane hanno l'opportunità di fare colpi di un certo tipo.

Da questo punto di vista, ad ogni modo, bisogna darvi atto di aver lavorato leggermente meglio di altri. Stojnic, che purtroppo è stato troppo sfortunato, era una scommessa che mi piaceva. Non è Umba, ed è arrivato molto acerbo, ma con più Stojnic e meno De Bonis ci sono sicuramente più chance di costruire rose competitive.

Ad ogni modo, la mia non voleva essere una critica alla Vini Zabù, ma a una serie di attori che fanno parte del sistema.

Bravissimi i dirigenti dell'Alpecin-Fenix eh. Dortmund/Atalanta del ciclismo. Ma Merlier, già in maglia Verandas, aveva vinto, da non stradista, due tappe in volata al Giro di Danimarca 2018. E in quella gara il Mago si era dimostrato nettamente superiore a un Minali che con lui non vedeva palla. Però Merlier, con la chiusura della Verandas, è rimasto a piedi, mentre il mediocre Minali, nell'arco di un lustro, ha girato tre World Tour. C'è chiaramente qualcosa che non va.

Altro esempio: Taco van der Hoorn. Dal 2018 ha messo insieme una sfilza di sfighe incredibili e l'esperienza in Jumbo è andata male. Ma questo era uno che nell'estate del 2017 lottava alla pari con MvdP e WVA e stava per finire addirittura in una continental se non fosse arrivata in extremis l'Intermarché.

Le opportunità ci sono per tutti, basta coglierle. Chiaro che non possiamo pretendere che la Vini Zabù di turno faccia passare pro Pogacar, Evenepoel o Ayuso. Ma già solo scandagliando in lungo e in largo un database come quello di Firstcycling, si possono trovare tantissime potenziali scommesse.

Vinicius Rangel, proveniente da un paese dove un "sistema ciclismo" non esiste (e queste sono cose da tenere in considerazione), a diciotto anni fa 26esimo alla Vuelta a San Juan 2020. Unico nuovo millennio capace di fare meglio di lui? Remco Evenepoel. Per me c'erano già gli estremi per iniziare a seguire il corridore e a interessarsi a lui. Un anno e nove mesi dopo, nell'arco di due settimane, ti mette in fila Vuelta a Cantabria, Vuelta a Salamanca e top-10 al Mondiale U23. E chiaramente lo Movistar lo blinda. Ma chi non ha la potenza di fuoco della Movistar, oggi ha comunque i mezzi per muoversi prima (ma non lo fa...).
Giovani tipo Tiberi o Svrcek intendi? Che li scopri, li prendi nel vivaio juniores, vincono due corse, ad aprile firmano col procuratore e ciaone? Lo stesso Bartolozzi ha avuto tantissimi problemi che ne hanno condizionato il rendimento ma nella categoria Under da primo e secondo anno aveva fatto molto bene. Poi ci si ricorda sempre della filastrocca che inizia da Coló e termina con De Bonis ma in questi anni nonostante i pochi soldi ad eccezione del 2021 siamo sempre stati più che protagonisti rilanciando diverse carriere (Gatto, Finetto, Ponzi, Velasco, Rota preso a gennaio e che pochi mesi fa stava per vincere San Sebastian)
Stai leggendo cose che noi umani non possiamo nemmeno a immaginare. Chissà cosa c'entrerà la tua risposta con quello che ho scritto io....

Ma visto che ci siamo: gli junior di spicco, salvo rari casi, non andrebbero toccati manco con un bastone (un Karel Vacek è sempre dietro l'angolo). Io parlavo di andare a prendere gente pronta per il professionismo che corre alla periferia delle cose. I Gonzalez Rivera, i Rangel, i Vine.
Una squadra con un budget limitato che sostiene anche un team Juniores non può permettersi di fare questo tipo di scouting, si può puntare su alcuni ragazzi (come nel caso di Veljko o in quello non troppo fortunato di Schneiter) ma non può fare uno scouting a livello globale anche perché la filosofia in tutti questi anni, giusta o sbagliata, era quella di avere un capitano con nome di spicco (Pozzato, Visconti, Petacchi), corridori da rilanciare (già citati) , diversi neoprof anche elite (Gabburo o Marengo per esempio) e giovani. Non è così facile come cliccare su un sito e guardare i risultati, non lo fanno neanche le squadre junior questo discorso. La Movistar ha una base sudamericana a parte, l'Alpecin può permettersi di prendere oltre 30 corridori e anche sbagliarne qualcuno perché ha un budget immenso. Passare da 16 a 20 è stato un salasso, c'era bisogno di almeno 100k in più di budget, un impatto spaventoso al quale aggiungere che dal Covid in poi sono scomparse trasferte con ottimi ingaggi, dalle quali abbiamo anche avuto vantaggi di sponsorizzazione con aziende come Bryton o Meter, e sono aumentate le spese sanitarie come tamponi e protocolli da rispettare


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bartoli ha scritto: sabato 25 dicembre 2021, 15:56
cycling_chrnicles ha scritto: sabato 25 dicembre 2021, 15:33
bartoli ha scritto: sabato 25 dicembre 2021, 15:18
Giovani tipo Tiberi o Svrcek intendi? Che li scopri, li prendi nel vivaio juniores, vincono due corse, ad aprile firmano col procuratore e ciaone? Lo stesso Bartolozzi ha avuto tantissimi problemi che ne hanno condizionato il rendimento ma nella categoria Under da primo e secondo anno aveva fatto molto bene. Poi ci si ricorda sempre della filastrocca che inizia da Coló e termina con De Bonis ma in questi anni nonostante i pochi soldi ad eccezione del 2021 siamo sempre stati più che protagonisti rilanciando diverse carriere (Gatto, Finetto, Ponzi, Velasco, Rota preso a gennaio e che pochi mesi fa stava per vincere San Sebastian)
Stai leggendo cose che noi umani non possiamo nemmeno a immaginare. Chissà cosa c'entrerà la tua risposta con quello che ho scritto io....

Ma visto che ci siamo: gli junior di spicco, salvo rari casi, non andrebbero toccati manco con un bastone (un Karel Vacek è sempre dietro l'angolo). Io parlavo di andare a prendere gente pronta per il professionismo che corre alla periferia delle cose. I Gonzalez Rivera, i Rangel, i Vine.
Una squadra con un budget limitato che sostiene anche un team Juniores non può permettersi di fare questo tipo di scouting, si può puntare su alcuni ragazzi (come nel caso di Veljko o in quello non troppo fortunato di Schneiter) ma non può fare uno scouting a livello globale anche perché la filosofia in tutti questi anni, giusta o sbagliata, era quella di avere un capitano con nome di spicco (Pozzato, Visconti, Petacchi), corridori da rilanciare (già citati) , diversi neoprof anche elite (Gabburo o Marengo per esempio) e giovani. Non è così facile come cliccare su un sito e guardare i risultati, non lo fanno neanche le squadre junior questo discorso. La Movistar ha una base sudamericana a parte, l'Alpecin può permettersi di prendere oltre 30 corridori e anche sbagliarne qualcuno perché ha un budget immenso. Passare da 16 a 20 è stato un salasso, c'era bisogno di almeno 100k in più di budget, un impatto spaventoso al quale aggiungere che dal Covid in poi sono scomparse trasferte con ottimi ingaggi, dalle quali abbiamo anche avuto vantaggi di sponsorizzazione con aziende come Bryton o Meter, e sono aumentate le spese sanitarie come tamponi e protocolli da rispettare
Sia Rangel che Gonzalez Rivera la Movistar li ha presi da una squadra spagnola, la Telcom (che nel 2020 aveva anche Rueben Thompson, ultimo vincitore del GVDA).

Quel che dici, per il resto, è comprensibile. Però non si può non notare come l'Androni abbia fatto passare Bernal, Umba, Sosa e pure una scommessa a conti fatti sbagliata, ma ricca di talento, come Kevin Rivera.

Mettiamo da parte un attimo la Vini Zabù...la Bardiani, che mi pare abbia un budget decente, anziché fare scouting anche fuori dall'Italia, spende per prendere gente che non ha niente da dare come Senni o Guardini. Se lavori così, sai quello che ti aspetta e non ha troppo senso piangere.


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Re: Ciclomercato 2021-22

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cycling_chrnicles ha scritto: sabato 25 dicembre 2021, 16:59
bartoli ha scritto: sabato 25 dicembre 2021, 15:56
cycling_chrnicles ha scritto: sabato 25 dicembre 2021, 15:33

Stai leggendo cose che noi umani non possiamo nemmeno a immaginare. Chissà cosa c'entrerà la tua risposta con quello che ho scritto io....

Ma visto che ci siamo: gli junior di spicco, salvo rari casi, non andrebbero toccati manco con un bastone (un Karel Vacek è sempre dietro l'angolo). Io parlavo di andare a prendere gente pronta per il professionismo che corre alla periferia delle cose. I Gonzalez Rivera, i Rangel, i Vine.
Una squadra con un budget limitato che sostiene anche un team Juniores non può permettersi di fare questo tipo di scouting, si può puntare su alcuni ragazzi (come nel caso di Veljko o in quello non troppo fortunato di Schneiter) ma non può fare uno scouting a livello globale anche perché la filosofia in tutti questi anni, giusta o sbagliata, era quella di avere un capitano con nome di spicco (Pozzato, Visconti, Petacchi), corridori da rilanciare (già citati) , diversi neoprof anche elite (Gabburo o Marengo per esempio) e giovani. Non è così facile come cliccare su un sito e guardare i risultati, non lo fanno neanche le squadre junior questo discorso. La Movistar ha una base sudamericana a parte, l'Alpecin può permettersi di prendere oltre 30 corridori e anche sbagliarne qualcuno perché ha un budget immenso. Passare da 16 a 20 è stato un salasso, c'era bisogno di almeno 100k in più di budget, un impatto spaventoso al quale aggiungere che dal Covid in poi sono scomparse trasferte con ottimi ingaggi, dalle quali abbiamo anche avuto vantaggi di sponsorizzazione con aziende come Bryton o Meter, e sono aumentate le spese sanitarie come tamponi e protocolli da rispettare
Sia Rangel che Gonzalez Rivera la Movistar li ha presi da una squadra spagnola, la Telcom (che nel 2020 aveva anche Rueben Thompson, ultimo vincitore del GVDA).

Quel che dici, per il resto, è comprensibile. Però non si può non notare come l'Androni abbia fatto passare Bernal, Umba, Sosa e pure una scommessa a conti fatti sbagliata, ma ricca di talento, come Kevin Rivera.

Mettiamo da parte un attimo la Vini Zabù...la Bardiani, che mi pare abbia un budget decente, anziché fare scouting anche fuori dall'Italia, spende per prendere gente che non ha niente da dare come Senni o Guardini. Se lavori così, sai quello che ti aspetta e non ha troppo senso piangere.
E lo abbiamo fatto anche noi, Martinez (che aveva già fatto un anno da prof) , Amezqueta, Rodriguez, Florez, probabilmente c'erano più mezzi. Sono gruppi con filosofie diverse, contano tanto i rapporti con i procuratori.
L'Androni ha scelto la via del Sud America, gli è andata benone con Bernal e Sosa (che comunque non ritengo possa progredire al livello in cui lo vedevo all'inizio), meno bene con Rivera. Umba è tutto da vedere e avrà sicuramente tempo per dimostrare il suo valore ma ad oggi rimane sempre una scommessa. Nell'ultimo biennio grandi risultati non ne sono arrivati se non in corse minori o .2.
La Bardiani ha un'altra filosofia ancora che è quella di puntare sugli italiani, io personalmente non ero così scettico su Senni e credevo che avrebbe potuto fare benissimo per esempio.
Sono comunque venuti fuori nell'ultimo periodo Colbrelli, Ciccone, Zana, e credo che possa salire di livello anche Zoccarato.
Purtroppo siamo rimasti con squadre di bassa serie B che si devono accontentare delle briciole facendosi la guerra tra di loro


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Re: Ciclomercato 2021-22

Messaggio da leggere da sceriffo »

Tranchée d'Arenberg ha scritto: venerdì 24 dicembre 2021, 22:11
sceriffo ha scritto: venerdì 24 dicembre 2021, 15:18
rapportino ha scritto: venerdì 24 dicembre 2021, 10:37 Malori non è purtroppo nuovo a "boomerismi" di questo genere, inutile commentare.
Bè, di ciclismo ne sapete più Voi di lui 🙌
Seguendo i tuoi ragionamenti, potemmo asserie con certezza assoluta che di ciclismo sicuramente ne sanno di più Philip e Christoph Roodhooft (TM e DS dell'Alpecin-Fenix) di te, che passi il tuo tempo a fare l'hater nel forum :)
Veramente voi avete detto che Malori non capisce una cippa. Io non ho mai detto che il TM dell'Alpecin sia un incompetente. Comunque hai la solita capacità di mettere in bocca parole mai pronunciate. Buon Natale


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Re: Ciclomercato 2021-22

Messaggio da leggere da sceriffo »

cycling_chrnicles ha scritto: venerdì 24 dicembre 2021, 18:09
sceriffo ha scritto: giovedì 23 dicembre 2021, 23:44 Così Adriano Malori (ammé mi hanno perculato, quando ho scritto, prima di lui, più o meno le stesse cose)

"In questi giorni, gironzolando sul web in cerca di news, ho letto un articolo che mi ha lasciato di stucco, e parlava di un ragazzo australiano che è riuscito a passare professionista grazie ad una piattaforma di allenamento online in cui i ciclisti si sfidano in multiplayer, collegandosi con la loro bici e uno smart trainer e fanno muovere il loro avatar grazie ai watt. Pensavo fosse l'ennesima fake news, invece purtroppo è tutto vero.

In un momento in cui il ciclismo è aggredito da una forte crisi economica , dovuta alla pandemia, dove vengono lasciati senza squadra ciclisti forti ed esperti e ci son tanti ragazzi giovani di talento che non riescono ad Avere un occasione tra i pro' , devo in****mi nel leggere che una squadra come la Alpecin-Fenix (quella di Van der Poel), fa passare professionista l'australiano Alex Bogna grazie ad una sorta di challenge online, la " Zwift Accademy".
Potrà avere i w/kg da top rider, ma tutto il resto?
A mio avviso questo è un calcio alla meritocrazia (se ancora esisteva) e a tutti quei corridori che dopo anni di vittorie si trovano ancora senza un contratto degno.

Ricordo che nel 2014, scherzando con un mio compagno di squadra, fantasticavamo sull'esplosione social network dicendo: " Arriverà un giorno in cui le vittorie conteranno meno dei follower !! " .
Forse quel giorno è molto, troppo, vicino..."
Ti hanno perculato (e bisogna perculare pure lui) perché alla Zwift Cycling Academy hanno partecipato 150.000 persone. Per emergere in un contesto del genere devi sicuramente avere un grande motore.

Ed è sicuramente più meritocratica rispetto al dilettantismo italiano, dove girano si e no 500 corridori e passano pro degli impresentabili.

Mentre la Vini Zabù faceva passare pro De Bonis, ad esempio, l'Alpecin pescava dalla Zwift Cycling Academy Jay Vine. Il primo ha mandato in malora la sua squadra, il secondo ha fatto secondo al Giro di Turchia, quinto a Lagunas de Neila alla Vuelta Burgos (è arrivato con Bernal e non era in fuga) e, pur in condizioni non ottimali, ha fatto terzo sul Pico Villuercas alla Vuelta (staccato solo da uno che è arrivato due volte sul podio al Tour).

Nelle professional italiane si fatica a trovare tre corridori migliori di Jay Vine.
Veramente io ho confermato che molti team WT fanno firmare corridori sulla base dei test. Ci sono motori di grandissima cilindrata che sono dei pessimi piloti, Remco ne é un esempio tangibile. Poi, secondo questa logica, é più facile lavorare su un pilota scarso ma con enormi doti fisiche, piuttosto che il contrario. Riguardo a Zwift, il numero dei partecipanti ai vari tornei non può essere certo sovrapposto a quello che ne so di un Giro u23 o un Tour de l'Avenir, se non altro perché nelle 2 gare a tappe partono i migliori. Ce li vedi 150k persone al Tour de l'Avenir, il 99% delle quali non riuscirebbe nemmeno a fare 5 km di gara?


cassius
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Re: Ciclomercato 2021-22

Messaggio da leggere da cassius »

bartoli ha scritto: giovedì 23 dicembre 2021, 19:38 Tre squadre in meno, un centinaio di persone senza lavoro, silenzio da parte di chi ha riformato il ciclismo facendolo diventare un sistema elitario a numero senichiuso nonché una lotta per la sopravvivenza
Il progetto UCI è chiaramente quello di fare una NBA del ciclismo e chi ne è fuori si fotta. E il brutto è che forse questa è pure un'idea vincente dal punto di vista economico, crei un ciclismo professionistico super pompato (anche mediaticamente...) e quindi il movimento attira più soldi. Uno schema che è riuscito al motomondiale grazie a Valentino Rossi.
La corsa ai migliori dilettanti, ma che dico, ai migliori juniores da parte delle WT assomiglia a un draft ma senza neanche il sorteggio per cercare di riequilibrare i giochi.
Poi certo, chiude una Qhubeka e almeno quest'anno nessuno prende il suo posto, in compenso avremo due squadre che potranno fare le WT quando vogliono. Ma forse questi scricchiolii si possono nascondere semplicemente togliendo un posto in ogni corsa.
E in fondo la NBA mica ha bisogno delle squadre di Eurolega (che a sua volta è una cosa che ha ucciso i campionati nazionali). Prendono dei ragazzini e li tirano su loro, come vogliono loro.

Ah, una cosa che apparentemente non c'entra nulla:
https://www.quibicisport.it/2021/12/24/ ... -slittare/
L'organizzazione del Giro Under 23 viene trattata così dalla FCI. Andiamo bene...


Winter
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Re: Ciclomercato 2021-22

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cycling_chrnicles ha scritto: venerdì 24 dicembre 2021, 18:09
Ti hanno perculato (e bisogna perculare pure lui) perché alla Zwift Cycling Academy hanno partecipato 150.000 persone. Per emergere in un contesto del genere devi sicuramente avere un grande motore.

Ed è sicuramente più meritocratica rispetto al dilettantismo italiano, dove girano si e no 500 corridori e passano pro degli impresentabili.

Mentre la Vini Zabù faceva passare pro De Bonis, ad esempio, l'Alpecin pescava dalla Zwift Cycling Academy Jay Vine. Il primo ha mandato in malora la sua squadra, il secondo ha fatto secondo al Giro di Turchia, quinto a Lagunas de Neila alla Vuelta Burgos (è arrivato con Bernal e non era in fuga) e, pur in condizioni non ottimali, ha fatto terzo sul Pico Villuercas alla Vuelta (staccato solo da uno che è arrivato due volte sul podio al Tour).

Nelle professional italiane si fatica a trovare tre corridori migliori di Jay Vine.
:clap: :clap: :clap:
Parole sante


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Re: Ciclomercato 2021-22

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sceriffo ha scritto: sabato 25 dicembre 2021, 18:43 Veramente io ho confermato che molti team WT fanno firmare corridori sulla base dei test. Ci sono motori di grandissima cilindrata che sono dei pessimi piloti, Remco ne é un esempio tangibile. Poi, secondo questa logica, é più facile lavorare su un pilota scarso ma con enormi doti fisiche, piuttosto che il contrario. Riguardo a Zwift, il numero dei partecipanti ai vari tornei non può essere certo sovrapposto a quello che ne so di un Giro u23 o un Tour de l'Avenir, se non altro perché nelle 2 gare a tappe partono i migliori. Ce li vedi 150k persone al Tour de l'Avenir, il 99% delle quali non riuscirebbe nemmeno a fare 5 km di gara?
1.. tipo Vingegaard?
2.. remco pessimo pilota? Per una caduta in una discesa difficile? Dove cadde pure nibali..
Tipo Basso .. era un bravo pilota? E froome ?Wiggins al giro?

Su 150mila ci saranno tanti cicloamatori
Ma quelli che son andati alle finali..non erano sconosciuti
Bogna ha strabattutto Munton nelle finali sia a crono che in salita , e non si correva virtualmente
Munton ha fatto ottavo ai mondiali a crono u23 (dando un minuto a sobrero..)


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Re: Ciclomercato 2021-22

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sceriffo ha scritto: sabato 25 dicembre 2021, 18:43 Veramente io ho confermato che molti team WT fanno firmare corridori sulla base dei test. Ci sono motori di grandissima cilindrata che sono dei pessimi piloti, Remco ne é un esempio tangibile. Poi, secondo questa logica, é più facile lavorare su un pilota scarso ma con enormi doti fisiche, piuttosto che il contrario. Riguardo a Zwift, il numero dei partecipanti ai vari tornei non può essere certo sovrapposto a quello che ne so di un Giro u23 o un Tour de l'Avenir, se non altro perché nelle 2 gare a tappe partono i migliori. Ce li vedi 150k persone al Tour de l'Avenir, il 99% delle quali non riuscirebbe nemmeno a fare 5 km di gara?
Funziona così in ogni sport: prendi uno con grandi doti atletiche, grandi doti coordinative, laddove servono, e gli insegni i fondamentali.

Perché i fondamentali si insegnano, il motore no...a maggior ragione a ragazzi di vent'anni come Remco. E, infatti, Remco, nonostante i difetti, nonostante un infortunio gravissimo, a ventuno anni ha vinto più di venti gare (otto quest'anno senza manco fare uno straccio di preparazione invernale). Quelli bravi a muoversi in gruppo, ma privi di motore significativo, di gara non ne vincono mezza.

Il Real ha preso Vinicius Jr. quando questi aveva appena diciotto anni. I primi anni il brasiliano era velocissimo, bravissimo a dribblare, ma faceva poco altro. E giù critiche. Ma il Real li conosceva i suoi difetti, perché lo hanno preso che aveva giocato 69 partite col Flamengo segnando appena 14 goal. Però tutto il resto era troppo importante per lasciarsi sfuggire uno del genere e la fase realizzativa si può migliorare col tempo (addirittura CR7, a inizio carriera, segnava poco). Oggi che ha ventuno anni Vinicius ha imparato a fare anche il resto e a metà stagione dice 12 goal e 7 assist. Tra le reti c'è pure una perla pazzesca con cui ha deciso il big match col Siviglia, oggi unica inseguitrice credibile del Real rimasta.

Nel basket potremmo tirare le orecchie a chi ha scelto al draft, al tempo, i teenager in uscita dalle superiori Kobe Bryant e Kevin Garnett. E potremmo anche lodare chi, invece, ha preso, con pick altissime, gente che si è formata totalmente al college come Kaminsky e McDermott. I primi sono arrivati in NBA che avevano qualità atletiche impressionanti, ma dovevano rifinirsi. I secondi sono arrivati in NBA che sapevano giocare a basket, ma non avevano nessuna qualità fuori dal comune per quel contesto là. I primi, oggi, sono due da HOF, i secondi delle scelte sbagliate.


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Re: Ciclomercato 2021-22

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sceriffo ha scritto: sabato 25 dicembre 2021, 18:43
cycling_chrnicles ha scritto: venerdì 24 dicembre 2021, 18:09
sceriffo ha scritto: giovedì 23 dicembre 2021, 23:44 Così Adriano Malori (ammé mi hanno perculato, quando ho scritto, prima di lui, più o meno le stesse cose)

"In questi giorni, gironzolando sul web in cerca di news, ho letto un articolo che mi ha lasciato di stucco, e parlava di un ragazzo australiano che è riuscito a passare professionista grazie ad una piattaforma di allenamento online in cui i ciclisti si sfidano in multiplayer, collegandosi con la loro bici e uno smart trainer e fanno muovere il loro avatar grazie ai watt. Pensavo fosse l'ennesima fake news, invece purtroppo è tutto vero.

In un momento in cui il ciclismo è aggredito da una forte crisi economica , dovuta alla pandemia, dove vengono lasciati senza squadra ciclisti forti ed esperti e ci son tanti ragazzi giovani di talento che non riescono ad Avere un occasione tra i pro' , devo in****mi nel leggere che una squadra come la Alpecin-Fenix (quella di Van der Poel), fa passare professionista l'australiano Alex Bogna grazie ad una sorta di challenge online, la " Zwift Accademy".
Potrà avere i w/kg da top rider, ma tutto il resto?
A mio avviso questo è un calcio alla meritocrazia (se ancora esisteva) e a tutti quei corridori che dopo anni di vittorie si trovano ancora senza un contratto degno.

Ricordo che nel 2014, scherzando con un mio compagno di squadra, fantasticavamo sull'esplosione social network dicendo: " Arriverà un giorno in cui le vittorie conteranno meno dei follower !! " .
Forse quel giorno è molto, troppo, vicino..."
Ti hanno perculato (e bisogna perculare pure lui) perché alla Zwift Cycling Academy hanno partecipato 150.000 persone. Per emergere in un contesto del genere devi sicuramente avere un grande motore.

Ed è sicuramente più meritocratica rispetto al dilettantismo italiano, dove girano si e no 500 corridori e passano pro degli impresentabili.

Mentre la Vini Zabù faceva passare pro De Bonis, ad esempio, l'Alpecin pescava dalla Zwift Cycling Academy Jay Vine. Il primo ha mandato in malora la sua squadra, il secondo ha fatto secondo al Giro di Turchia, quinto a Lagunas de Neila alla Vuelta Burgos (è arrivato con Bernal e non era in fuga) e, pur in condizioni non ottimali, ha fatto terzo sul Pico Villuercas alla Vuelta (staccato solo da uno che è arrivato due volte sul podio al Tour).

Nelle professional italiane si fatica a trovare tre corridori migliori di Jay Vine.
Veramente io ho confermato che molti team WT fanno firmare corridori sulla base dei test. Ci sono motori di grandissima cilindrata che sono dei pessimi piloti, Remco ne é un esempio tangibile. Poi, secondo questa logica, é più facile lavorare su un pilota scarso ma con enormi doti fisiche, piuttosto che il contrario. Riguardo a Zwift, il numero dei partecipanti ai vari tornei non può essere certo sovrapposto a quello che ne so di un Giro u23 o un Tour de l'Avenir, se non altro perché nelle 2 gare a tappe partono i migliori. Ce li vedi 150k persone al Tour de l'Avenir, il 99% delle quali non riuscirebbe nemmeno a fare 5 km di gara?
Vai a verti il Giro dell'Emilia di 3 mesi fa',poi dimmi se Remco non sa andare in discesa......ok e' caduto una volta,ma piu' per distrazione che scarsa guida per quanto mi riguarda,senza dimenticare che i prof scendono veramente forte con rischi assurdi ed e' molto facile fare l'errore


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Re: Ciclomercato 2021-22

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Remco vorremo avercelo in Italia, altro che watt. Se mai gli manca la capacità di dosare lo sforzo e utilizzare la testa. È il contrario del calcolatore che si fa guidare solo dai dati scientifici.

Comunque non era una gara su zwift. C'erano molte prove, le ultime su strada. Non è che giocavano su zwift come fa la gente comune...


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sceriffo
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Re: Ciclomercato 2021-22

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Scusate, ma nessuno mette in discussione Remco! Ho fatto l'esempio di enormi potenzialità, per altro già espresse ampiamente, a tecnica di affinare. Quando passò prof, un loro Ds mi dissi: se questo impara a guidare non ce n'è più per nessuno. Il Belga ha esordito nel ciclismo a 16 anni, più o meno, gli mancava l'ABC.
Ci si può lavorare, vero. Poi ci sono quelli che non imparano mai, Zakarin per esempio


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Re: Ciclomercato 2021-22

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sceriffo ha scritto: sabato 25 dicembre 2021, 18:43
cycling_chrnicles ha scritto: venerdì 24 dicembre 2021, 18:09
sceriffo ha scritto: giovedì 23 dicembre 2021, 23:44 Così Adriano Malori (ammé mi hanno perculato, quando ho scritto, prima di lui, più o meno le stesse cose)

"In questi giorni, gironzolando sul web in cerca di news, ho letto un articolo che mi ha lasciato di stucco, e parlava di un ragazzo australiano che è riuscito a passare professionista grazie ad una piattaforma di allenamento online in cui i ciclisti si sfidano in multiplayer, collegandosi con la loro bici e uno smart trainer e fanno muovere il loro avatar grazie ai watt. Pensavo fosse l'ennesima fake news, invece purtroppo è tutto vero.

In un momento in cui il ciclismo è aggredito da una forte crisi economica , dovuta alla pandemia, dove vengono lasciati senza squadra ciclisti forti ed esperti e ci son tanti ragazzi giovani di talento che non riescono ad Avere un occasione tra i pro' , devo in****mi nel leggere che una squadra come la Alpecin-Fenix (quella di Van der Poel), fa passare professionista l'australiano Alex Bogna grazie ad una sorta di challenge online, la " Zwift Accademy".
Potrà avere i w/kg da top rider, ma tutto il resto?
A mio avviso questo è un calcio alla meritocrazia (se ancora esisteva) e a tutti quei corridori che dopo anni di vittorie si trovano ancora senza un contratto degno.

Ricordo che nel 2014, scherzando con un mio compagno di squadra, fantasticavamo sull'esplosione social network dicendo: " Arriverà un giorno in cui le vittorie conteranno meno dei follower !! " .
Forse quel giorno è molto, troppo, vicino..."
Ti hanno perculato (e bisogna perculare pure lui) perché alla Zwift Cycling Academy hanno partecipato 150.000 persone. Per emergere in un contesto del genere devi sicuramente avere un grande motore.

Ed è sicuramente più meritocratica rispetto al dilettantismo italiano, dove girano si e no 500 corridori e passano pro degli impresentabili.

Mentre la Vini Zabù faceva passare pro De Bonis, ad esempio, l'Alpecin pescava dalla Zwift Cycling Academy Jay Vine. Il primo ha mandato in malora la sua squadra, il secondo ha fatto secondo al Giro di Turchia, quinto a Lagunas de Neila alla Vuelta Burgos (è arrivato con Bernal e non era in fuga) e, pur in condizioni non ottimali, ha fatto terzo sul Pico Villuercas alla Vuelta (staccato solo da uno che è arrivato due volte sul podio al Tour).

Nelle professional italiane si fatica a trovare tre corridori migliori di Jay Vine.
Veramente io ho confermato che molti team WT fanno firmare corridori sulla base dei test. Ci sono motori di grandissima cilindrata che sono dei pessimi piloti, Remco ne é un esempio tangibile. Poi, secondo questa logica, é più facile lavorare su un pilota scarso ma con enormi doti fisiche, piuttosto che il contrario. Riguardo a Zwift, il numero dei partecipanti ai vari tornei non può essere certo sovrapposto a quello che ne so di un Giro u23 o un Tour de l'Avenir, se non altro perché nelle 2 gare a tappe partono i migliori. Ce li vedi 150k persone al Tour de l'Avenir, il 99% delle quali non riuscirebbe nemmeno a fare 5 km di gara?
Nessuno (neppure la Alpecin) paragona questa competizione al Tour de l'Avenir o al Giro under. Ma i vincitori di queste ultime corse sono il top del ciclismo giovanile, firmano sempre contratti importanti per grandi squadre. Ingaggiarne uno implica un costo notevole, che, per esempio, nessuna nostra professional potrebbe neppure sognare.
La competizione di zwift vede impegnati dilettanti e semi-pro in cerca di contratto (e poi anche un sacco di gente qualsiasi che lo fa tanto per giocare e viene stroncata alla prima selezione), che, almeno al primo anno, costano quasi nulla. Un Vyne un anno e mezzo fa avrebbe accettato un contratto al minimo sindacale in qualsiasi formazione professional italiana. è un modo per selezionare e visionare ciclisti fuori dal raggio degli scout, disponibili a un costo davvero ridotto. Credo che alle nostre professional non farebbe per nulla male organizzare una cosa simile, fanno un accordo con un'altra grande marca di software rivale di Zwift (Bkool, Rouvy, thesufferest) e i selezionati per le prove finali li si fa provare su strada in un ritiro e si sceglie il migliore. Alla fine quello che è arrivato secondo nella gara della Alpecin di quest'anno sono convinto che sia migliore di certi ingaggi delle nostre professional.


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Re: Ciclomercato 2021-22

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A ingaggiare quelli giusti ci vuole molto occhio clinico (combinare parametri dei test al vedere che testa ha il soggetto) e pure un po' di culo.


Von Rock ? Nein, danke.
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sceriffo
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Re: Ciclomercato 2021-22

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nino58 ha scritto: domenica 26 dicembre 2021, 11:13 A ingaggiare quelli giusti ci vuole molto occhio clinico (combinare parametri dei test al vedere che testa ha il soggetto) e pure un po' di culo.
Ci sono gli scouting, ne conosco un paio molto bravi.
Lo stesso Matxin dell'Uae team é in gambissima. Ayuso l'ha scoperto lui, al primo anno da juniores


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Re: Ciclomercato 2021-22

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nino58 ha scritto: domenica 26 dicembre 2021, 11:13 A ingaggiare quelli giusti ci vuole molto occhio clinico (combinare parametri dei test al vedere che testa ha il soggetto) e pure un po' di culo.
Il culo ci vuole sempre. Quanti giovani fortie con la testa giusta poi si sono persi per infortuni e problemi fisici di varia natura? Tanti.

Ad ogni modo Vine ha già dimostrato che tra i professionisti ci sta molto molto bene. Quello è stato un ingaggio giusto senza se e senza ma.


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Re: Ciclomercato 2021-22

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sceriffo ha scritto: domenica 26 dicembre 2021, 11:35
nino58 ha scritto: domenica 26 dicembre 2021, 11:13 A ingaggiare quelli giusti ci vuole molto occhio clinico (combinare parametri dei test al vedere che testa ha il soggetto) e pure un po' di culo.
Ci sono gli scouting, ne conosco un paio molto bravi.
Lo stesso Matxin dell'Uae team é in gambissima. Ayuso l'ha scoperto lui, al primo anno da juniores
Matxin è molto bravo
Ma non per ayuso
Chi seguiva il ciclismo giovanile spagnolo..ne parlava da anni
Io , che non son nessuno , ne avevo scritto già nel 2018
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Re: Ciclomercato 2021-22

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sceriffo ha scritto: domenica 26 dicembre 2021, 9:18 Scusate, ma nessuno mette in discussione Remco! Ho fatto l'esempio di enormi potenzialità, per altro già espresse ampiamente, a tecnica di affinare. Quando passò prof, un loro Ds mi dissi: se questo impara a guidare non ce n'è più per nessuno. Il Belga ha esordito nel ciclismo a 16 anni, più o meno, gli mancava l'ABC.
Ci si può lavorare, vero. Poi ci sono quelli che non imparano mai, Zakarin per esempio
Zakarin non impara mai non perché è un somaro, ma perché ha evidenti problemi dal punto di vista coordinativo.

Zakarin sarebbe capace di ammazzarsi anche se provasse a calciare un pallone.


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Re: Ciclomercato 2021-22

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Winter ha scritto: domenica 26 dicembre 2021, 13:04
sceriffo ha scritto: domenica 26 dicembre 2021, 11:35
nino58 ha scritto: domenica 26 dicembre 2021, 11:13 A ingaggiare quelli giusti ci vuole molto occhio clinico (combinare parametri dei test al vedere che testa ha il soggetto) e pure un po' di culo.
Ci sono gli scouting, ne conosco un paio molto bravi.
Lo stesso Matxin dell'Uae team é in gambissima. Ayuso l'ha scoperto lui, al primo anno da juniores
Matxin è molto bravo
Ma non per ayuso
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Al giorno d'oggi, coi mezzi che abbiamo oggi, chiunque può conoscere gli Ayuso, gli Evenepoel e i Pogacar già quando questi hanno solamente 16/17 anni.

Gli scout veramente bravi credo che agiscano a un livello inferiore rispetto al World Tour e non sappiamo nemmeno che faccia abbiano.

Tipo prima citavo la Telcom, che negli ultimi due anni ha lanciato Gonzalez Rivera, Rangel e Thompson. I primi due oggi in Movistar e il secondo in Groupama-FDJ e vincitore del VDA. Però i primi due qualcuno li aveva portati a correre in Spagna già da juniores :crazy:


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Re: Ciclomercato 2021-22

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cycling_chrnicles ha scritto: domenica 26 dicembre 2021, 13:41
Winter ha scritto: domenica 26 dicembre 2021, 13:04
sceriffo ha scritto: domenica 26 dicembre 2021, 11:35

Ci sono gli scouting, ne conosco un paio molto bravi.
Lo stesso Matxin dell'Uae team é in gambissima. Ayuso l'ha scoperto lui, al primo anno da juniores
Matxin è molto bravo
Ma non per ayuso
Chi seguiva il ciclismo giovanile spagnolo..ne parlava da anni
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Al giorno d'oggi, coi mezzi che abbiamo oggi, chiunque può conoscere gli Ayuso, gli Evenepoel e i Pogacar già quando questi hanno solamente 16/17 anni.

Gli scout veramente bravi credo che agiscano a un livello inferiore rispetto al World Tour e non sappiamo nemmeno che faccia abbiano.

Tipo prima citavo la Telcom, che negli ultimi due anni ha lanciato Gonzalez Rivera, Rangel e Thompson. I primi due oggi in Movistar e il secondo in Groupama-FDJ e vincitore del VDA. Però i primi due qualcuno li aveva portati a correre in Spagna già da juniores :crazy:
Esattamente


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Re: Ciclomercato 2021-22

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chinaski89 ha scritto: venerdì 24 dicembre 2021, 18:15
Bella la cosa che solo i cavalli possono parlare di ippica :unzunz:

Mi ricorda una variante di quello che diceva -Arrigo sacchi, quando gli imputavano il fatto di non essere stato calciatore di alto livello: "Quindi per essere un buon fantino bisogna essere stati prima dei cavalli?" :D


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Re: Ciclomercato 2021-22

Messaggio da leggere da rapportino »

Fiammingo ha scritto: lunedì 27 dicembre 2021, 11:02
chinaski89 ha scritto: venerdì 24 dicembre 2021, 18:15
Bella la cosa che solo i cavalli possono parlare di ippica :unzunz:

Mi ricorda una variante di quello che diceva -Arrigo sacchi, quando gli imputavano il fatto di non essere stato calciatore di alto livello: "Quindi per essere un buon fantino bisogna essere stati prima dei cavalli?" :D
L''ho scritta ma non l'ho certo inventata io quella frase, mi pare che fosse attribuita a Gianni Brera, ma cercando non ho trovato conferma. Magari è un detto popolare.


Stasis
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Re: Ciclomercato 2021-22

Messaggio da leggere da Stasis »

cycling_chrnicles ha scritto: domenica 26 dicembre 2021, 13:28
sceriffo ha scritto: domenica 26 dicembre 2021, 9:18 Scusate, ma nessuno mette in discussione Remco! Ho fatto l'esempio di enormi potenzialità, per altro già espresse ampiamente, a tecnica di affinare. Quando passò prof, un loro Ds mi dissi: se questo impara a guidare non ce n'è più per nessuno. Il Belga ha esordito nel ciclismo a 16 anni, più o meno, gli mancava l'ABC.
Ci si può lavorare, vero. Poi ci sono quelli che non imparano mai, Zakarin per esempio
Zakarin non impara mai non perché è un somaro, ma perché ha evidenti problemi dal punto di vista coordinativo.

Zakarin sarebbe capace di ammazzarsi anche se provasse a calciare un pallone.
E comunque, nonostante questa tara, la carriera di Zakarin è eccellente, sintomo che il motore conta più di tutto il resto. Le vittorie nelle corse dilettantistiche sono tutt'ora molto sopravvalutate in Italia.


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Re: Ciclomercato 2021-22

Messaggio da leggere da Pafer1 »

Tim Van Dijke viene promosso in prima squadra dalla Jumbo Visma per rimpiazzare il posto lasciato libero da Groenewegen.


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Re: Ciclomercato 2021-22

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cycling_chrnicles ha scritto: domenica 26 dicembre 2021, 13:41
Winter ha scritto: domenica 26 dicembre 2021, 13:04
sceriffo ha scritto: domenica 26 dicembre 2021, 11:35

Ci sono gli scouting, ne conosco un paio molto bravi.
Lo stesso Matxin dell'Uae team é in gambissima. Ayuso l'ha scoperto lui, al primo anno da juniores
Matxin è molto bravo
Ma non per ayuso
Chi seguiva il ciclismo giovanile spagnolo..ne parlava da anni
Io , che non son nessuno , ne avevo scritto già nel 2018
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Lo volevano già tutti
Al giorno d'oggi, coi mezzi che abbiamo oggi, chiunque può conoscere gli Ayuso, gli Evenepoel e i Pogacar già quando questi hanno solamente 16/17 anni.

Gli scout veramente bravi credo che agiscano a un livello inferiore rispetto al World Tour e non sappiamo nemmeno che faccia abbiano.

Tipo prima citavo la Telcom, che negli ultimi due anni ha lanciato Gonzalez Rivera, Rangel e Thompson. I primi due oggi in Movistar e il secondo in Groupama-FDJ e vincitore del VDA. Però i primi due qualcuno li aveva portati a correre in Spagna già da juniores :crazy:
Vero quello che dite. Quello che accade in Italia, Spagna, Francia, Belgio, Olanda già nelle categorie giovanili avviene sotto gli occhi di tanti. Molto più complicato venire a sapere quello che accade nella 'periferia' del ciclismo.


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Re: Ciclomercato 2021-22

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Due professionisti ripartiranno dai dilettanti nel 2022: il britannico Charlie Quarterman, reduce da un biennio alla Trek, andrà in Francia alla Philippe Wagner Cycling, mentre il neerlandese Etienne Van Empel, appiedato dalla chiusura della Vini Zabù, ripartirà dalla Global Cycling, formazione del suo paese dal calendario molto internazionale.


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Re: Ciclomercato 2021-22

Messaggio da leggere da Theakston »

andriusskerla ha scritto: mercoledì 29 dicembre 2021, 16:12 Due professionisti ripartiranno dai dilettanti nel 2022: il britannico Charlie Quarterman, reduce da un biennio alla Trek, andrà in Francia alla Philippe Wagner Cycling, mentre il neerlandese Etienne Van Empel, appiedato dalla chiusura della Vini Zabù, ripartirà dalla Global Cycling, formazione del suo paese dal calendario molto internazionale.
Chissà che ne sarà dell'altro tulipano Van Elzakker? Annunciato a sorpresa tra gli ingaggi della Vini Zabu, non ha collezionato altro che una lunga serie di DNF


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Re: Ciclomercato 2021-22

Messaggio da leggere da andriusskerla »

Ripartirà dai dilettanti anche Willie Smit, che torna in Spagna alla Vigo-Rias Baixas, la squadra con cui nel 2017 aveva fatto talmente bene da guadagnarsi il WorldTour


bartoli
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Re: Ciclomercato 2021-22

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Theakston ha scritto: mercoledì 29 dicembre 2021, 16:34
andriusskerla ha scritto: mercoledì 29 dicembre 2021, 16:12 Due professionisti ripartiranno dai dilettanti nel 2022: il britannico Charlie Quarterman, reduce da un biennio alla Trek, andrà in Francia alla Philippe Wagner Cycling, mentre il neerlandese Etienne Van Empel, appiedato dalla chiusura della Vini Zabù, ripartirà dalla Global Cycling, formazione del suo paese dal calendario molto internazionale.
Chissà che ne sarà dell'altro tulipano Van Elzakker? Annunciato a sorpresa tra gli ingaggi della Vini Zabu, non ha collezionato altro che una lunga serie di DNF
Wout è caduto in Belgio a inizio anno dopo essere stato in fuga a De Panne, ha avuto problemi tutto l'anno ritirandosi in Francia e rientrando dopo qualche mese.
Etienne invece è un ottimo corridore, frenato tutto l'anno dall'ernia


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Benny1
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Re: Ciclomercato 2021-22

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Fanini con la sua Amore e Vita ha chiesto l'affiliazione in Vaticano x il 2022, nel caso non riuscisse la cosa la squadra si fermerà.
Nel caso dovesse riuscirci ha pronta una squadra composta da 5 italiani 5 polacchi e 6 atleti da altre nazionalità in cui potrebbe inserire qualche guardia Svizzera o sacerdoti :cincin:


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Re: Ciclomercato 2021-22

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Benny1 ha scritto: giovedì 30 dicembre 2021, 9:34 Fanini con la sua Amore e Vita ha chiesto l'affiliazione in Vaticano x il 2022, nel caso non riuscisse la cosa la squadra si fermerà.
Nel caso dovesse riuscirci ha pronta una squadra composta da 5 italiani 5 polacchi e 6 atleti da altre nazionalità in cui potrebbe inserire qualche guardia Svizzera o sacerdoti :cincin:
Non sta sponsorizzando già una squadra sciita?


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Re: Ciclomercato 2021-22

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Leonardo Civitella ha scritto: giovedì 30 dicembre 2021, 9:41
Benny1 ha scritto: giovedì 30 dicembre 2021, 9:34 Fanini con la sua Amore e Vita ha chiesto l'affiliazione in Vaticano x il 2022, nel caso non riuscisse la cosa la squadra si fermerà.
Nel caso dovesse riuscirci ha pronta una squadra composta da 5 italiani 5 polacchi e 6 atleti da altre nazionalità in cui potrebbe inserire qualche guardia Svizzera o sacerdoti :cincin:
Non sta sponsorizzando già una squadra sciita?

No, o riceve il via libera x affiliarsi in Vaticano o quest'anno si ferma


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Re: Ciclomercato 2021-22

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Come al solito non ci si capisce nulla. :rain:

Dagli iraniani hanno addirittura già presentato una maglia ed aperto i vari canali social.
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