Tour de France 2022

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il_panta
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da il_panta »

lucks83 ha scritto: venerdì 15 ottobre 2021, 14:47
il_panta ha scritto: venerdì 15 ottobre 2021, 14:22
Winter ha scritto: venerdì 15 ottobre 2021, 14:06

:uhm: :uhm:
Forse dimentichi che quando correva marco
Non c erano tour con sei arrivi in salita
Ne con così pochi km a crono
E non neutralizzavano le tappe di pianura a 3 all arrivo

Ma nella tappa di luz ardiden del tour 94..
Dove attacca?
Era la seconda tappa di montagna..
La prima aveva solo l hautacam
Ma contro Indurain partiva con minuti di ritardo a crono. In questo percorso i distacchi ci saranno solo per incidenti. Se Roglic, Pogacar o Bernal subissero ritardi importanti nella tappa di Arenberg e avessero buone gambe, allora penso che la tappa potrebbe incendiarsi già sul Galibier. Sono i tre corridori a cui di un podio al Tour sposta poco o nulla in carriera, e tutti capaci di azioni a lunga gittata.
Si, il problema però è che non c'è nessuno che può dargli le minutate ad arenberg, a quei tre, che li possa al contempo impensierire in ottica classifica generale.
Van Aert?
Difficile che tenga le ruote di pogacar, roglic e Bernal su certe salite come Granon, Alpe d'Huez e Hautacam.
Il più grosso difetto di questo Tour?
La crono posizionata in fondo, dopo le montagne.
Averla in programma tra la planche e le Alpi sarebbe stata un'altra cosa e avrebbe incentivato gli attacchi da lontano nelle tappe alpine.
Invece si arriverà ad Albertville con la classifica cortissima (a Chatel difficile fare la differenza), e aspetteranno l'ultima salita.
Sono pienamente d'accordo con te. Io pensavo ad incidenti che creino distacchi tra Bernal, Pogacar e Roglic. Se Van Aert guadagna tre minuti nessuno può esser felice, ma non credo che Pogacar si inventi attacchi rischiosi sul Galibier per metterlo in difficoltà. Se invece è Roglic a guadagnare quel distacco, allora mi aspetto di vedere grandi attacchi. Forse è brutto da dire, ma una tappa costellata di incidenti e distacchi permetterebbe di valorizzare le tappe alpine. Altrimenti non riesco a immaginare nessuno attaccare sul Galibier o incendiare la tappa dell'Alpe d'Huez. Sarebbe tanto facile mettere una bella cronometro, invece ci tocca "sperare" negli imprevisti.


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Camoscio madonita
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Camoscio madonita »

Il Granon arriva a 2400, verissimo. Come il Fauniera, più o meno.
Chi come me le h fatte tutte due sa che differenza c'è tra un Granon ed un Fauniera. Il Granon è una salita esigente ma abbastanza regolare, tra quelle che ho fatto la paragonerei al Monviso. Salite dure ma che non lasciano tante scorie. Il Fauniera me lo sono portato appresso per qualche giorno :diavoletto:

Rimane comunque un piacevole ritorno! Peccato per quel chilometraggio...


Quando ero piccolo mi innamoravo di tutto, ma il primo vero amore non si scorda mai: Merano-Aprica, 5 giugno 1994.
pereiro2982
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da pereiro2982 »

noel ha scritto: venerdì 15 ottobre 2021, 14:49 Ormai i GT (Tour in primis) si decidono nei primi dieci giorni, tra cadute, ventagli ecc e Il Tour di quest'anno è stato emblematico. Pogacar ha fatto la differenza fino a le grand bornand; poi i valori si sono più o meno assottigliati.
Alla luce di questo il tour 2022 (aldilà del percorso) rispetterà questo canovaccio e molto probabilmente la maglia gialla dell'alpe d'huez sarà anche quella di Parigi.

il giro d'italia si decide spesso nell'ultima settimana
la vuelta dipende dal tracciato dell'ultima settimana che spesso non offre possibilità di ribaltoni

al tour dipende se c'è un dominatore o no se pogacar avra sempre sto margine sul resto degli avversari non c'è percorso che tenga
se magari si mettesse a fare giro e tour magari ne guadagnerebbe anche il tour


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il_panta
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Re: Tour de France 2022

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Camoscio madonita ha scritto: venerdì 15 ottobre 2021, 15:17 Il Granon arriva a 2400, verissimo. Come il Fauniera, più o meno.
Chi come me le h fatte tutte due sa che differenza c'è tra un Granon ed un Fauniera. Il Granon è una salita esigente ma abbastanza regolare, tra quelle che ho fatto la paragonerei al Monviso. Salite dure ma che non lasciano tante scorie. Il Fauniera me lo sono portato appresso per qualche giorno :diavoletto:

Rimane comunque un piacevole ritorno! Peccato per quel chilometraggio...
Io il Granon lo ricordo molto duro. Certo, il Fauniera è un'altra cosa, ma anche Pian del Re mi pare un paragone sbagliato, è una salita più lunga ma abbastanza veloce, senza tratti molto duri. Per me il Granon è simile ad un Giau da Selva, ma leggermente più duro, una di quelle salite in cui la squadra conta il giusto.


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Re: Tour de France 2022

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pereiro2982 ha scritto: venerdì 15 ottobre 2021, 15:18
noel ha scritto: venerdì 15 ottobre 2021, 14:49 Ormai i GT (Tour in primis) si decidono nei primi dieci giorni, tra cadute, ventagli ecc e Il Tour di quest'anno è stato emblematico. Pogacar ha fatto la differenza fino a le grand bornand; poi i valori si sono più o meno assottigliati.
Alla luce di questo il tour 2022 (aldilà del percorso) rispetterà questo canovaccio e molto probabilmente la maglia gialla dell'alpe d'huez sarà anche quella di Parigi.

il giro d'italia si decide spesso nell'ultima settimana
la vuelta dipende dal tracciato dell'ultima settimana che spesso non offre possibilità di ribaltoni

al tour dipende se c'è un dominatore o no se pogacar avra sempre sto margine sul resto degli avversari non c'è percorso che tenga
se magari si mettesse a fare giro e tour magari ne guadagnerebbe anche il tour
Hai ragione, soprattutto perchè il tour a differenza del giro (vuelta non ne parliamo) è il GT dove i migliori delle corse a tappe di ogni squadra vengono schierati con l'intento di fare il grande risultato. Aggiungiamo che di solito la prima settimana del tour viene corsa a ritmo di classiche del nord, con gente tipo alaphilippe, mvdp quest'anno e cancellara, gilbert ecc gli anni scorsi pronti a scannarsi per il successo parziale.
Ciò fa sì che dopo i primi 10 gg chi ne ha di più emerge subito così era con froome, contador, nibali e oggi con pogacar.
Al giro in genere vengono schierate le seconde linee e anche il modo di correre fa si che solo alla fine si vede chi ne ha di più (clamoroso il caso del 2020).
Già quest'anno con l'arrivo a Campo Imperatore si è capito subito che Bernal (che ha già un tour in tasca) aveva qualcosa in più degli altri.


Gimbatbu
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Re: Tour de France 2022

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Camoscio madonita ha scritto: venerdì 15 ottobre 2021, 15:17 Il Granon arriva a 2400, verissimo. Come il Fauniera, più o meno.
Chi come me le h fatte tutte due sa che differenza c'è tra un Granon ed un Fauniera. Il Granon è una salita esigente ma abbastanza regolare, tra quelle che ho fatto la paragonerei al Monviso. Salite dure ma che non lasciano tante scorie. Il Fauniera me lo sono portato appresso per qualche giorno :diavoletto:

Rimane comunque un piacevole ritorno! Peccato per quel chilometraggio...
Il Fauniera è una salita terribile, forse quella che i ciclisti affrontano con più timore perfino rispetto alle erte con pendenze superiori. Però il Granon ha parecchi punti in comune con essa, solo l' asprezza di alcune pendenze del Fauniera la rendono più dura della salita francese molto simile per distanza e altezza. Uno scalatore puro potrebbe dare un colpo notevole alla classifica, ma c' è uno scalatore migliore di Pogacar? Allo stato attuale mi sento di dire che solo un Bernal al 100% e scevro da problemi di salute potrebbe rivaleggiare con Tadej su una salita del genere.


pereiro2982
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Re: Tour de France 2022

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noel ha scritto: venerdì 15 ottobre 2021, 16:32
pereiro2982 ha scritto: venerdì 15 ottobre 2021, 15:18
noel ha scritto: venerdì 15 ottobre 2021, 14:49 Ormai i GT (Tour in primis) si decidono nei primi dieci giorni, tra cadute, ventagli ecc e Il Tour di quest'anno è stato emblematico. Pogacar ha fatto la differenza fino a le grand bornand; poi i valori si sono più o meno assottigliati.
Alla luce di questo il tour 2022 (aldilà del percorso) rispetterà questo canovaccio e molto probabilmente la maglia gialla dell'alpe d'huez sarà anche quella di Parigi.

il giro d'italia si decide spesso nell'ultima settimana
la vuelta dipende dal tracciato dell'ultima settimana che spesso non offre possibilità di ribaltoni

al tour dipende se c'è un dominatore o no se pogacar avra sempre sto margine sul resto degli avversari non c'è percorso che tenga
se magari si mettesse a fare giro e tour magari ne guadagnerebbe anche il tour
Hai ragione, soprattutto perchè il tour a differenza del giro (vuelta non ne parliamo) è il GT dove i migliori delle corse a tappe di ogni squadra vengono schierati con l'intento di fare il grande risultato. Aggiungiamo che di solito la prima settimana del tour viene corsa a ritmo di classiche del nord, con gente tipo alaphilippe, mvdp quest'anno e cancellara, gilbert ecc gli anni scorsi pronti a scannarsi per il successo parziale.
Ciò fa sì che dopo i primi 10 gg chi ne ha di più emerge subito così era con froome, contador, nibali e oggi con pogacar.
Al giro in genere vengono schierate le seconde linee e anche il modo di correre fa si che solo alla fine si vede chi ne ha di più (clamoroso il caso del 2020).
Già quest'anno con l'arrivo a Campo Imperatore si è capito subito che Bernal (che ha già un tour in tasca) aveva qualcosa in più degli altri.
ok ma fino ad un certo punto il giro di froome non è stato con lo svolgimento tipico dei tour de france
il giro di quintana non ha avuto lo svolgimento tipico da tour
questa è tutta gente grande protagonista al tour
l'ultimo giro totalmente dominato è di nibali del 2013
secondo me non dipende solo dai protagonisti ma da cio che si chiede ai protagonisti e il giro chiede Fondo non solo recupero
e i percorsi spesso rendono piu difficile controllare la corsa
senza contare la variabile clima


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Re: Tour de France 2022

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Camoscio madonita ha scritto: venerdì 15 ottobre 2021, 15:17 Il Granon arriva a 2400, verissimo. Come il Fauniera, più o meno.
Chi come me le h fatte tutte due sa che differenza c'è tra un Granon ed un Fauniera. Il Granon è una salita esigente ma abbastanza regolare, tra quelle che ho fatto la paragonerei al Monviso. Salite dure ma che non lasciano tante scorie. Il Fauniera me lo sono portato appresso per qualche giorno :diavoletto:

Rimane comunque un piacevole ritorno! Peccato per quel chilometraggio...
:clap:
Complimenti per le scalate.
Il Granon, come dicevo ieri, l'ho fatto anche io, appunto esigente ma nulla di trascendentale. È una salita tostissima ma comunque umana.
Tutto il contrario di uno stelvio o, meglio ancora, un Fauniera (che mi sono promesso di scalare il prossimo anno spero di riuscirci).
Da che lato sei salito?


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il_panta
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da il_panta »

lucks83 ha scritto: venerdì 15 ottobre 2021, 19:03
Camoscio madonita ha scritto: venerdì 15 ottobre 2021, 15:17 Il Granon arriva a 2400, verissimo. Come il Fauniera, più o meno.
Chi come me le h fatte tutte due sa che differenza c'è tra un Granon ed un Fauniera. Il Granon è una salita esigente ma abbastanza regolare, tra quelle che ho fatto la paragonerei al Monviso. Salite dure ma che non lasciano tante scorie. Il Fauniera me lo sono portato appresso per qualche giorno :diavoletto:

Rimane comunque un piacevole ritorno! Peccato per quel chilometraggio...
:clap:
Complimenti per le scalate.
Il Granon, come dicevo ieri, l'ho fatto anche io, appunto esigente ma nulla di trascendentale. È una salita tostissima ma comunque umana.
Tutto il contrario di uno stelvio o, meglio ancora, un Fauniera (che mi sono promesso di scalare il prossimo anno spero di riuscirci).
Da che lato sei salito?
Granon più facile dello Stelvio? Per me assolutamente no, lo Stelvio è lungo ma sempre abbastanza pedalabile. Però può dipendere dalla particolare giornata in cui l'ho fatto, non sempre la pedalata è la stessa. Il Fauniera l'ho scalato una miriade di volte da Pradleves (val Grana), e solo una dagli altri due versanti. Personalmente ritengo il più bello quello da Demonte (vallone dell'Arma), seguito di poco dal versante della Val Grana, che è il più duro e famoso, mentre quello della Val Maira è il meno affascinante. Purtroppo il versante della Val Maira è in uno stato vergognoso, ma il classico giro Fauniera - Sampeyre merita sempre.

PS forse dovremmo spostarci nella sezione del ciclismo pedalato!


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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da nibali-san baronto »

il_panta ha scritto: venerdì 15 ottobre 2021, 19:12
Granon più facile dello Stelvio? Per me assolutamente no, lo Stelvio è lungo ma sempre abbastanza pedalabile.
Il Granon sono 11.5 km al 9%
Gli ultimi 11.5 km dello Stelvio da Prato sono al 8.7%, quindi appena più lievi. Peccato che la strada salga già da 12/13 km.

Mi dispiace ma lo Stelvio per me rimane imbattibile.

EDIT: Sono dati calcolati dai profili di Cyclingcols. Per correttezza riporto il dato di ASO sul Granon: 11.3 km al 9.2%.


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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da lucks83 »

il_panta ha scritto: venerdì 15 ottobre 2021, 19:12
lucks83 ha scritto: venerdì 15 ottobre 2021, 19:03
Camoscio madonita ha scritto: venerdì 15 ottobre 2021, 15:17 Il Granon arriva a 2400, verissimo. Come il Fauniera, più o meno.
Chi come me le h fatte tutte due sa che differenza c'è tra un Granon ed un Fauniera. Il Granon è una salita esigente ma abbastanza regolare, tra quelle che ho fatto la paragonerei al Monviso. Salite dure ma che non lasciano tante scorie. Il Fauniera me lo sono portato appresso per qualche giorno :diavoletto:

Rimane comunque un piacevole ritorno! Peccato per quel chilometraggio...
:clap:
Complimenti per le scalate.
Il Granon, come dicevo ieri, l'ho fatto anche io, appunto esigente ma nulla di trascendentale. È una salita tostissima ma comunque umana.
Tutto il contrario di uno stelvio o, meglio ancora, un Fauniera (che mi sono promesso di scalare il prossimo anno spero di riuscirci).
Da che lato sei salito?
Granon più facile dello Stelvio? Per me assolutamente no, lo Stelvio è lungo ma sempre abbastanza pedalabile. Però può dipendere dalla particolare giornata in cui l'ho fatto, non sempre la pedalata è la stessa. Il Fauniera l'ho scalato una miriade di volte da Pradleves (val Grana), e solo una dagli altri due versanti. Personalmente ritengo il più bello quello da Demonte (vallone dell'Arma), seguito di poco dal versante della Val Grana, che è il più duro e famoso, mentre quello della Val Maira è il meno affascinante. Purtroppo il versante della Val Maira è in uno stato vergognoso, ma il classico giro Fauniera - Sampeyre merita sempre.

PS forse dovremmo spostarci nella sezione del ciclismo pedalato!
Dai! Spostiamoci là, che bello confrontarsi sulle salite che si fanno in bici.
E di info sul fauniera ne avrei così da chiedere....


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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da il_panta »

nibali-san baronto ha scritto: venerdì 15 ottobre 2021, 21:05
il_panta ha scritto: venerdì 15 ottobre 2021, 19:12
Granon più facile dello Stelvio? Per me assolutamente no, lo Stelvio è lungo ma sempre abbastanza pedalabile.
Il Granon sono 11.5 km al 9%
Gli ultimi 11.5 km dello Stelvio da Prato sono al 8.7%, quindi appena più lievi. Peccato che la strada salga già da 12/13 km.

Mi dispiace ma lo Stelvio per me rimane imbattibile.

EDIT: Sono dati calcolati dai profili di Cyclingcols. Per correttezza riporto il dato di ASO sul Granon: 11.3 km al 9.2%.
Ma una salita non è solo la sua pendenza media. Contano anche la larghezza delle curve, il caldo, la scorrevolezza dell'asfalto. Comunque credevo che gli ultimi km dello Stelvio fossero all'8% a esagerare, probabilmente l'ho sottostimata io.


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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da pereiro2982 »

francamente fra le salite del giro e quelle del tour l'unica che non è paragonabile a nessuna è il mont ventoux non perche sia la piu dura ma l'ambiente il sole il caldo ecc la rendono unica ed irripetibile
per il resto sinceramente credo che le salite del giro abbiano sempre qualcosa in piu rispetto a quelle del tour


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Camoscio madonita
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Camoscio madonita »

lucks83 ha scritto: venerdì 15 ottobre 2021, 19:03
Camoscio madonita ha scritto: venerdì 15 ottobre 2021, 15:17 Il Granon arriva a 2400, verissimo. Come il Fauniera, più o meno.
Chi come me le h fatte tutte due sa che differenza c'è tra un Granon ed un Fauniera. Il Granon è una salita esigente ma abbastanza regolare, tra quelle che ho fatto la paragonerei al Monviso. Salite dure ma che non lasciano tante scorie. Il Fauniera me lo sono portato appresso per qualche giorno :diavoletto:

Rimane comunque un piacevole ritorno! Peccato per quel chilometraggio...
:clap:
Complimenti per le scalate.
Il Granon, come dicevo ieri, l'ho fatto anche io, appunto esigente ma nulla di trascendentale. È una salita tostissima ma comunque umana.
Tutto il contrario di uno stelvio o, meglio ancora, un Fauniera (che mi sono promesso di scalare il prossimo anno spero di riuscirci).
Da che lato sei salito?
Parliamo di 5-6 anni fa. Adesso fatico pure nel fare due rampe di scale :D Naturalmente versante Val Grana. Al Santuario ero già alla frutta :D
Mi scuso per l'OT, e non è per patriottismo ma una salita come il Fauniera, ammesso che esista in Francia, per il Tour con la sua immensa caravana sarà sempre infattibile.


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Maìno della Spinetta
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

Camoscio madonita ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 2:23
lucks83 ha scritto: venerdì 15 ottobre 2021, 19:03
Camoscio madonita ha scritto: venerdì 15 ottobre 2021, 15:17 Il Granon arriva a 2400, verissimo. Come il Fauniera, più o meno.
Chi come me le h fatte tutte due sa che differenza c'è tra un Granon ed un Fauniera. Il Granon è una salita esigente ma abbastanza regolare, tra quelle che ho fatto la paragonerei al Monviso. Salite dure ma che non lasciano tante scorie. Il Fauniera me lo sono portato appresso per qualche giorno :diavoletto:

Rimane comunque un piacevole ritorno! Peccato per quel chilometraggio...
:clap:
Complimenti per le scalate.
Il Granon, come dicevo ieri, l'ho fatto anche io, appunto esigente ma nulla di trascendentale. È una salita tostissima ma comunque umana.
Tutto il contrario di uno stelvio o, meglio ancora, un Fauniera (che mi sono promesso di scalare il prossimo anno spero di riuscirci).
Da che lato sei salito?
Parliamo di 5-6 anni fa. Adesso fatico pure nel fare due rampe di scale :D Naturalmente versante Val Grana. Al Santuario ero già alla frutta :D
Mi scuso per l'OT, e non è per patriottismo ma una salita come il Fauniera, ammesso che esista in Francia, per il Tour con la sua immensa caravana sarà sempre infattibile.
Guardati lo Spandelle - se vogliono lo fanno anche il Fauniera, ma devono tagliare moto a auto al seguito almeno in quella tappa.

Non mi capacito come il Tour non sia mai riuscito a fare Moncenisio, Finestre e Sestriere (o pra Martino e Pinerolo, vista la passione di Pinerolo per il Tour :diavoletto: ).


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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Pino_82 »

il_panta ha scritto: venerdì 15 ottobre 2021, 21:21
nibali-san baronto ha scritto: venerdì 15 ottobre 2021, 21:05
il_panta ha scritto: venerdì 15 ottobre 2021, 19:12
Granon più facile dello Stelvio? Per me assolutamente no, lo Stelvio è lungo ma sempre abbastanza pedalabile.
Il Granon sono 11.5 km al 9%
Gli ultimi 11.5 km dello Stelvio da Prato sono al 8.7%, quindi appena più lievi. Peccato che la strada salga già da 12/13 km.

Mi dispiace ma lo Stelvio per me rimane imbattibile.

EDIT: Sono dati calcolati dai profili di Cyclingcols. Per correttezza riporto il dato di ASO sul Granon: 11.3 km al 9.2%.
Ma una salita non è solo la sua pendenza media. Contano anche la larghezza delle curve, il caldo, la scorrevolezza dell'asfalto. Comunque credevo che gli ultimi km dello Stelvio fossero all'8% a esagerare, probabilmente l'ho sottostimata io.
Si ragazzi, ma questo discorso della lunghezza della salita, e lo Stelvio è tra i massimi (da Prato allo Stelvio), vale per voi, non mi ci metto io che un duemila non l'ho mai fatto : mi spiego ; si parte da Merano si fa la gamba fino prato e poi si fanno i più di 25km dello Stelvio, si sentono tutti, perché il ritmo lo perdi dopo sei / sette km e poi vai avanti di fondo.
I corridori, anche i velocisti, in mezz'ora più dei migliori, fanno anche Castrin e Carlo Magno, e danno tutto sulla salita successiva , come è stato nel 2020, Cancano.
Per questo il Delle Erbe farà più selezione dello Stelvio, il Finestre, il Gavia, il Fedaia, San Marco ; poi valutato tutto lo Stelvio sarà lo sforzo maggiore , ma a chi è abituato a fare 3500km in appena tre settimana, nell'ottica di tutte queste difficoltà, la differenza sulla singola salita la sente sulla pendenza più che sulla lunghezza, e per certi tipi di scalatori, vi è il vantaggio dell'altitudine.
Ora, 0,5% di pendenza in più è molto, nell'ottica di fare distacchi, per chi come i corridori li fanno a tutta.
Una squadra attrezzata bene, può arrivare a controllare un Bales, negli ultimi dieci km intorno l'otto abbondante, se non l'ultima salita.
Qui abbiamo l'ultima, similare per altitudine (diciamo che sopra i 2200 l'altitudine incide), e tredici km con passaggi ripetuti intorno il dieci , km interi, a meno di quaranta km dalla vetta del Galibier (altro similare per altitudine); vi è un km all'undici appena iniziata la salita, non si va mai sotto il nove di un km intero per tutta la salita.
Il tredici è già un massimo che va rispettato (ecco perché mi avvicinavo più al Duran, ma anche Stelvio e Giau hanno il 14% in massima), insomma io quasi 12 km al 9 abbondante non me li auguro mai.
Non salgo mai a Rocca di Papà (ha il 15%in pavé in massima), la Tolfa che ha il dieci in massima la faccio anche due volte la settimana.
A noi il sette per cento medio di una salita di dieci km comincia a mettere a prova il fondo, ad un professionista gli serve l'otto e mezzo almeno.
Dieci km all'8eMezzo li trovo sullo Spandelles, certo non v'è l'altitudine, sul Bales, sul Tourmalet da Luz dopo Bareges, sul Pailheres; e i corridori riescono a mantenersi uniti.
Il nove per cento (medio) comincia ad essere un tu a tu, per dire la stessa pendenza del Finestre (9.2, cinque km più lunga, meno alta), è sempre un salire come si riesce , e vedere all'arrivo dei distacchi stile Zoncolan, anche meglio se giá dal Galibier i corridori saranno a tutta messi alla prova già dieci km prima della vetta, al primo passaggio duro dopo Valloire.
I Lacets e il Telegraphe avrà un po' indurito le gambe (ad un amatore quasi rischierebbero di non fare arrivare in vetta sul Galibier, per intendere la differenza di cilindrata; stile di vita, concentrazione, costanza di allenamento, migliore età possibile etc).
Il Monviso 8 km al nove per cento li ha, è più basso, il punto che gli si arriva sempre in piano (non dopo un passaggio sopra i 2500mt), infatti credo proprio che quattrocento metri più su, quelli che sono quattro km in più dell'impennata da Crissolo, ma soprattutto gli ultimi km sopra i 2000, saranno un supplizio .
E i distacchi si amplieranno, anche più di un Zoncolan da Ovaro, basso con i suoi 1700.
Ultima modifica di Pino_82 il sabato 16 ottobre 2021, 11:21, modificato 1 volta in totale.


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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da nibali-san baronto »

Pino_82 ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 11:10
il_panta ha scritto: venerdì 15 ottobre 2021, 21:21
nibali-san baronto ha scritto: venerdì 15 ottobre 2021, 21:05

Il Granon sono 11.5 km al 9%
Gli ultimi 11.5 km dello Stelvio da Prato sono al 8.7%, quindi appena più lievi. Peccato che la strada salga già da 12/13 km.

Mi dispiace ma lo Stelvio per me rimane imbattibile.

EDIT: Sono dati calcolati dai profili di Cyclingcols. Per correttezza riporto il dato di ASO sul Granon: 11.3 km al 9.2%.
Ma una salita non è solo la sua pendenza media. Contano anche la larghezza delle curve, il caldo, la scorrevolezza dell'asfalto. Comunque credevo che gli ultimi km dello Stelvio fossero all'8% a esagerare, probabilmente l'ho sottostimata io.
Per questo il Delle Erbe farà più selezione dello Stelvio, il Finestre, il Gavia, il Fedaia, San Marco
Stai scherzando vero?


Pino_82
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Re: Tour de France 2022

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Esempio anche nei dimensionati Pirenei della tappa di Latina del 2020, con Soudet duro (con del l'Hartigue) messo a cento km dall'arrivo (11 km al 8.8), normalmente da fare con riserva con trenta a scollinare, scatta Marc Hirschi, il migliore svizzero in circolazione.
Con il Marie Blanque, appena mille metri duro negli ultimi tre, e tanta pianura ad arrivare a Latina, esce fuori un tappone lo stesso.
Sono le salite pendenti a fare la corsa, più dei cinquanta km in più o in meno, o le dislocazioni perfette solo se a ridosso dell'arrivo.
Certo l'otto per cento, non basta più, ma il nove a salire (che avranno solo cinquanta salite in tutta l'Europa), fa ancora la differenza.
L'esempio di Bernal a questa Vuelta è un altro calzante, a sessanta km dall'arrivo.
Poi non aveva le gambe del giro e amen, ma Roglic vince con tre minuti e i distacchi si dilatano come non mai.


nibali-san baronto
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Re: Tour de France 2022

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Pino_82 ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 11:34 Esempio anche nei dimensionati Pirenei della tappa di Latina del 2020, con Soudet duro (con del l'Hartigue) messo a cento km dall'arrivo (11 km al 8.8), normalmente da fare con riserva con trenta a scollinare, scatta Marc Hirschi, il migliore svizzero in circolazione.
Con il Marie Blanque, appena mille metri duro negli ultimi tre, e tanta pianura ad arrivare a Latina, esce fuori un tappone lo stesso.
Sono le salite pendenti a fare la corsa, più dei cinquanta km in più o in meno, o le dislocazioni perfette solo se a ridosso dell'arrivo.
Certo l'otto per cento, non basta più, ma il nove a salire (che avranno solo cinquanta salite in tutta l'Europa), fa ancora la differenza.
L'esempio di Bernal a questa Vuelta è un altro calzante, a sessanta km dall'arrivo.
Poi non aveva le gambe del giro e amen, ma Roglic vince con tre minuti e i distacchi si dilatano come non mai.
Spiegami perché sul Grand Colombier nel 2020 sono arrivati in volata. E perché sono arrivati in volata pure sul Tourmalet nel 2019. Perché stando al tuo ragionamento basta mettere una salita dura e siamo già a posto.


Gimbatbu
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Re: Tour de France 2022

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Cavolo! A Latina ci sono stato un sacco di volte e non mi sono mai accorto che c'erano i Pirenei!


Pino_82
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Re: Tour de France 2022

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Selezione dico a tu per tu tra i protagonisti.
Un otto per cento Bernal può tirarlo a Froome, anche per dieci km, al nove per dieci km o più, si sposta dopo due.
Un altro esempio.
L'ultima salita è un altro discorso, tutto danno tutto, e comunque nel 2017 era un fuga, con ambizioni di rientro classifica, e nel 2020, i più forti erano Hart e Hindley.
Nibali, il miglior Nibali, eccezione quello super del 2014, si difende sullo Stelvio, se si mette sulla sella sul Blockhaus da Roccamorice (al nove abbondante fino alla Majelletta, per dodici km), trovi il tornante dove un Quintana più leggero e scalatore lo stacca.


Erinnerung
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Re: Tour de France 2022

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Comunque qui nessuno sostiene che quelle alpine non siano delle belle tappe.
Il Granon dopo il Galibier farà senz'altro selezione, e i big si affronteranno a viso aperto sull'ultima salita.
Il giorno dopo, sull'Alpe d'huez, uguale: lo scontro tra i grandi sarà sull'Alpe e ci saranno bei distacchi.
Sono tappe impegnative, ma in cui sarà molto difficile vedere spettacolo da lontano, per due motivi ovvi: sono 11ma e 12ma tappa e la salita finale è la più dura della tappa.
Non c'è un Giau prima di un Valparola per arrivare a Corvara! (Giro 2016)
Ma ci potrebbe anche stare, nell'ottica di un Tour ben pensato, che NON È QUESTO.
Perché sui Pirenei, di nuovo, il fatale errore: la prima è una tappetta insipida di 130 Km, ci saranno attacchi? Sicuro, ma con che possibilità di far male?.. Molto scarse a mio parere.. Felice di essere smentito.
La seconda di soli 143 Km ha l'erta finale di Hautacam che è la più dura della giornata.. Per cui difficile vedere scontri all'arma bianca sullo Spandelles, che ahimè, non è lo Stelvio ma neanche il Giau o il Fedaia, per dire...
Non oso nemmeno nominare una combinazione come Gavia/Mortirolo + Aprica, che il Tour può solo sognare, o Stelvio + Cancano (con Castrin nelle gambe), ma qualcosa di meglio non si poteva pensare per un gran finale?...


nibali-san baronto
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Re: Tour de France 2022

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:gluglu:
Pino_82 ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 11:47 Selezione dico a tu per tu tra i protagonisti.
Un otto per cento Bernal può tirarlo a Froome, anche per dieci km, al nove per dieci km o più, si sposta dopo due.
Un altro esempio.
L'ultima salita è un altro discorso, tutto danno tutto, e comunque nel 2017 era un fuga, con ambizioni di rientro classifica, e nel 2020, i più forti erano Hart e Hindley.
Nibali, il miglior Nibali, eccezione quello super del 2014, si difende sullo Stelvio, se si mette sulla sella sul Blockhaus da Roccamorice (al nove abbondante fino alla Majelletta, per dodici km), trovi il tornante dove un Quintana più leggero e scalatore lo stacca.
Una valanga di imprecisioni

1) Quale fuga nel 2017? Ha vinto Nibali che in discesa ha staccato Quintana e Pozzovivo ed è rientrato su Landa. Due di questi erano sul podio con Dumoulin a fine Giro

2) Ti sei tirato la zappa sui piedi. Il motivo per cui Quintana riesce ad andar via sul Blockaus unipuerto alla 9a tappa, ma subisce sul doppio Stelvio alla 16a è proprio perché si tratta di due sforzi diversi che fanno emergere corridori diversi. Esempio: Pantani quando si saliva unipuerto ad Hautacam è sempre rimbalzato. Con l'arrivo delle tappe vere e la maggiore necessità di recupero in salita andava più forte degli altri. Il fattore resistenza e recupero deve essere fatto emergere. Altrimenti si perde l'essenza del ciclismo. Io mi sono innamorato di questo sport con le tappe da 7 ore. Perché questo sport si è sempre fondato su quello (unito a qualche tappina). La sproporzione oggi mi sembra evidente.


nibali-san baronto
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Re: Tour de France 2022

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Erinnerung ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 11:49 Comunque qui nessuno sostiene che quelle alpine non siano delle belle tappe.
Il Granon dopo il Galibier farà senz'altro selezione, e i big si affronteranno a viso aperto sull'ultima salita.
Il giorno dopo, sull'Alpe d'huez, uguale: lo scontro tra i grandi sarà sull'Alpe e ci saranno bei distacchi.
Sono tappe impegnative, ma in cui sarà molto difficile vedere spettacolo da lontano, per due motivi ovvi: sono 11ma e 12ma tappa e la salita finale è la più dura della tappa.
Non c'è un Giau prima di un Valparola per arrivare a Corvara! (Giro 2016)
Ma ci potrebbe anche stare, nell'ottica di un Tour ben pensato, che NON È QUESTO.
Perché sui Pirenei, di nuovo, il fatale errore: la prima è una tappetta insipida di 130 Km, ci saranno attacchi? Sicuro, ma con che possibilità di far male?.. Molto scarse a mio parere.. Felice di essere smentito.
La seconda di soli 143 Km ha l'erta finale di Hautacam che è la più dura della giornata.. Per cui difficile vedere scontri all'arma bianca sullo Spandelles, che ahimè, non è lo Stelvio ma neanche il Giau o il Fedaia, per dire...
Non oso nemmeno nominare una combinazione come Gavia/Mortirolo + Aprica, che il Tour può solo sognare, o Stelvio + Cancano (con Castrin nelle gambe), ma qualcosa di meglio non si poteva pensare per un gran finale?...
Bam. Preciso come un cecchino.


Pino_82
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Re: Tour de France 2022

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Lo Stelvio per farla breve , con un team attrezzato si può scollinare anche con i comprimari (se non l'ultima salita), il Granon anche fosse la penultima avrebbe una selezione naturale tra i contender?
Io dico di sì, così come il Giau, con tempesta e neve che porterebbero ad un quietismo nella corsa, anche arraffazzonato e messo lì quasi durante la corsa, vede una naturale selezione tra i contenders, i migliori dico, la squadra conta il giusto, ed è naturale distanziarsi per chi ne ha di più, anche se il Bernal della situazione stesso sarebbe il primo a preferire di scendere in un gruppo la discesa ghiacciata e innevata del Giau stesso, quindici km dopo il valico, una sorta di simile della vittoria di Nibali (e non Quintana sullo Stelvio ? Perché? Più da passista scalatore di un Blockhaus dove la selezione e il vantaggio per i grimpeur e naturale); considero Pogacar, come i Yates, Bernal , Quintana, grimpeur puri, più o meno forti e completi, il solo Roglic un passista scalatore, fortissimo nella prossima corsa francese.
Se poi ci chiediamo chi indurisce più le gambe, certo li Stelvio, che si affronta per un ora e mezzo.
Lo dite a chi fa 3500km, a volte settemila (come Yates quest'anno) in venti giorni a quaranta all'ora sotto tutte le condizioni; non è una tantum sullo stelvio


luketaro
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Re: Tour de France 2022

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Pino_82 ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 12:08 Lo Stelvio per farla breve , con un team attrezzato si può scollinare anche con i comprimari (se non l'ultima salita), il Granon anche fosse la penultima avrebbe una selezione naturale tra i contender?
Io dico di sì, così come il Giau, con tempesta e neve che porterebbero ad un quietismo nella corsa, anche arraffazzonato e messo lì quasi durante la corsa, vede una naturale selezione tra i contenders, i migliori dico, la squadra conta il giusto, ed è naturale distanziarsi per chi ne ha di più, anche se il Bernal della situazione stesso sarebbe il primo a preferire di scendere in un gruppo la discesa ghiacciata e innevata del Giau stesso, quindici km dopo il valico, una sorta di simile della vittoria di Nibali (e non Quintana sullo Stelvio ? Perché? Più da passista scalatore di un Blockhaus dove la selezione e il vantaggio per i grimpeur e naturale); considero Pogacar, come i Yates, Bernal , Quintana, grimpeur puri, più o meno forti e completi, il solo Roglic un passista scalatore, fortissimo nella prossima corsa francese.
Se poi ci chiediamo chi indurisce più le gambe, certo li Stelvio, che si affronta per un ora e mezzo.
Lo dite a chi fa 3500km, a volte settemila (come Yates quest'anno) in venti giorni a quaranta all'ora sotto tutte le condizioni; non è una tantum sullo stelvio
Sullo Stelvio si può scollinare anche con i comprimari proprio no.


FrancescoGra
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Re: Tour de France 2022

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Pino_82 ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 12:08 Lo Stelvio per farla breve , con un team attrezzato si può scollinare anche con i comprimari (se non l'ultima salita), il Granon anche fosse la penultima avrebbe una selezione naturale tra i contender?
Io dico di sì, così come il Giau, con tempesta e neve che porterebbero ad un quietismo nella corsa, anche arraffazzonato e messo lì quasi durante la corsa, vede una naturale selezione tra i contenders, i migliori dico, la squadra conta il giusto, ed è naturale distanziarsi per chi ne ha di più, anche se il Bernal della situazione stesso sarebbe il primo a preferire di scendere in un gruppo la discesa ghiacciata e innevata del Giau stesso, quindici km dopo il valico, una sorta di simile della vittoria di Nibali (e non Quintana sullo Stelvio ? Perché? Più da passista scalatore di un Blockhaus dove la selezione e il vantaggio per i grimpeur e naturale); considero Pogacar, come i Yates, Bernal , Quintana, grimpeur puri, più o meno forti e completi, il solo Roglic un passista scalatore, fortissimo nella prossima corsa francese.
Se poi ci chiediamo chi indurisce più le gambe, certo li Stelvio, che si affronta per un ora e mezzo.
Lo dite a chi fa 3500km, a volte settemila (come Yates quest'anno) in venti giorni a quaranta all'ora sotto tutte le condizioni; non è una tantum sullo stelvio
Lo Stelvio scollinabile con i comprimari? Mi sa che non ricordi bene la salita


Pino_82
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Re: Tour de France 2022

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Lungi da me da dire che lo Stelvio è superato: come ultima salita è ancora il paradiso del ciclismo : venticinque km lunghi e duri, altitudine straordinaria, da Prato ha quei tornantini che sono uno spettacolo.
Ma la iperspecializxazione del ciclismo gli comincia a prendere le misure, già difficili per la sue rada locazione cauda altitudine, e ci si spinge sempre più verso un Plan de Corones, con quei cinque km (un po' corto, ottimo con il Fedaia fatto da Valdaora, ancora mai provato al giro dovei viene sempre da San voglio) dove la selezione viene naturale, al giorno d'oggi, nonostante la condivisione dei dati porta ad un più umano approccio dei protagonisti alla corsa.


FrancescoGra
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da FrancescoGra »

Pino_82 ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 12:42 Lungi da me da dire che lo Stelvio è superato: come ultima salita è ancora il paradiso del ciclismo : venticinque km lunghi e duri, altitudine straordinaria, da Prato ha quei tornantini che sono uno spettacolo.
Ma la iperspecializxazione del ciclismo gli comincia a prendere le misure, già difficili per la sue rada locazione cauda altitudine, e ci si spinge sempre più verso un Plan de Corones, con quei cinque km (un po' corto, ottimo con il Fedaia fatto da Valdaora, ancora mai provato al giro dovei viene sempre da San voglio) dove la selezione viene naturale, al giorno d'oggi, nonostante la condivisione dei dati porta ad un più umano approccio dei protagonisti alla corsa.
Mah io penso che la deriva che sta prendendo il ciclismo sia tutta condensata nei tuoi messaggi, parli di robe superate quando il ciclismo delle salite al 20% non è tutto sto spettacolo, ti ho visto dire mirabilie del percorso del tour de France che a mio modo di vedere vedrà il solito topolino partorito dalle montagne. Vabbè, so gusti


Pino_82
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Re: Tour de France 2022

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E concordo con chi dice : intanto mettiamola una salita dura , minimo un Bales ad esempio, lungo una tappa, poi andiamo a vedere il kilometraggio; non il contrario.
Quella di Peyragudes con il solo Bales, poi il classico Peyresourde e arrivo a Peyragudes gli ultimi 3 km perché la mettono all'ultima e alla penultima preferisco girare su colli più dolci.
Sanno che sarà sempre più difficile una tappa con anche solo un salitone, laddove non c'è molto spazio per recuperare, che manciate di km in salita regolari.
Nella terza settimana può succedere di tutto lo stesso.

:cincin:
Ultima modifica di Pino_82 il sabato 16 ottobre 2021, 12:49, modificato 1 volta in totale.


pereiro2982
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Re: Tour de France 2022

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tutto giusto ma non possiamo sottovalutare l'imponderabile , le dinamiche di corsa

pogacar che per un incidente meccanico perde la maglia nella tappa di foix e deve recuperare 2 minuti o di piu

la maglia gialla che va in difficoltà nella terza settimana dopo aver vinto il giro .....

insomma non so se si è capito ma molto dipende dalle vicissitudini della corsa o meglio di pogacar
metti che si trovi a dover rimontare ed è subito giro 2016 o 2018


Erinnerung
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Re: Tour de France 2022

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Pino_82 ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 12:42 Lungi da me da dire che lo Stelvio è superato: come ultima salita è ancora il paradiso del ciclismo : venticinque km lunghi e duri, altitudine straordinaria, da Prato ha quei tornantini che sono uno spettacolo.
Ma la iperspecializxazione del ciclismo gli comincia a prendere le misure, già difficili per la sue rada locazione cauda altitudine, e ci si spinge sempre più verso un Plan de Corones, con quei cinque km (un po' corto, ottimo con il Fedaia fatto da Valdaora, ancora mai provato al giro dovei viene sempre da San voglio) dove la selezione viene naturale, al giorno d'oggi, nonostante la condivisione dei dati porta ad un più umano approccio dei protagonisti alla corsa.
Stelvio da Prato tutta la vita come PENULTIMA salita.
Garanzia di selezione e spettacolo.
Così come il Finestre.
Poi un arrivo sullo Stelvio non lo butto via per carità...
Plan de Corones e derivati con le rampe al 24% non mi entusiasmano più di tanto.
Hai ragione nel dire che sopra all'8% medio si fa vera selezione e la squadra comincia a contare sempre meno mano a mano che sale la pendenza...e non sono molte le salite così di una certa lunghezza.
Vanno però posizionate bene nel percorso, e il problema principale di questo Tour è che quelle che ci sono sono sempre messe come arrivo di tappa.
Passi il Granon, passi l'Alpe d'Huez, ma poi a mio parere ci voleva più varietà e fantasia per poter vedere una corsa più incerta.
Le tappe Pirenaiche fanno abbastanza schifo in tal senso.
Poi se i corridori riusciranno a renderle spettacolari Chapeau!


Erinnerung
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Re: Tour de France 2022

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pereiro2982 ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 12:49 tutto giusto ma non possiamo sottovalutare l'imponderabile , le dinamiche di corsa

pogacar che per un incidente meccanico perde la maglia nella tappa di foix e deve recuperare 2 minuti o di piu

la maglia gialla che va in difficoltà nella terza settimana dopo aver vinto il giro .....

insomma non so se si è capito ma molto dipende dalle vicissitudini della corsa o meglio di pogacar
metti che si trovi a dover rimontare ed è subito giro 2016 o 2018
Sì ma il Giro 2016 o 2018 avevano il terreno per quegli attacchi nell'ultima settimana... Agnello e Finestre sono due moloch su cui puoi ribaltare tutto (avendo le gambe)..
In questo Tour questo terreno semplicemente non c'è
Ultima modifica di Erinnerung il sabato 16 ottobre 2021, 13:17, modificato 1 volta in totale.


nibali-san baronto
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Re: Tour de France 2022

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FrancescoGra ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 12:46
Pino_82 ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 12:42 Lungi da me da dire che lo Stelvio è superato: come ultima salita è ancora il paradiso del ciclismo : venticinque km lunghi e duri, altitudine straordinaria, da Prato ha quei tornantini che sono uno spettacolo.
Ma la iperspecializxazione del ciclismo gli comincia a prendere le misure, già difficili per la sue rada locazione cauda altitudine, e ci si spinge sempre più verso un Plan de Corones, con quei cinque km (un po' corto, ottimo con il Fedaia fatto da Valdaora, ancora mai provato al giro dovei viene sempre da San voglio) dove la selezione viene naturale, al giorno d'oggi, nonostante la condivisione dei dati porta ad un più umano approccio dei protagonisti alla corsa.
Mah io penso che la deriva che sta prendendo il ciclismo sia tutta condensata nei tuoi messaggi, parli di robe superate quando il ciclismo delle salite al 20% non è tutto sto spettacolo, ti ho visto dire mirabilie del percorso del tour de France che a mio modo di vedere vedrà il solito topolino partorito dalle montagne. Vabbè, so gusti
Concordo in pieno. Intanto l'iperspecializzazione non è un problema nel 2022. Basta vedere Pogacar e Van Aert che si son trovati a scontrarsi per la classifica della Tirreno.
E poi il 24% non è mai stata la soluzione all'iperspecializzazione. E infatti Nibali, che di certo non si è mai specializzato, preferiva lo Stelvio allo Zoncolan


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Re: Tour de France 2022

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Erinnerung ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 13:03
pereiro2982 ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 12:49 tutto giusto ma non possiamo sottovalutare l'imponderabile , le dinamiche di corsa

pogacar che per un incidente meccanico perde la maglia nella tappa di foix e deve recuperare 2 minuti o di piu

la maglia gialla che va in difficoltà nella terza settimana dopo aver vinto il giro .....

insomma non so se si è capito ma molto dipende dalle vicissitudini della corsa o meglio di pogacar
metti che si trovi a dover rimontare ed è subito giro 2016 o 2018
Sì ma il Giro 2016 o 2018 avevano il terreno per quegli attacchi nell'ultima settimana... Agnello e Finestre sono due moloc su cui puoi ribaltare tutto (avendo le gambe)..
In questo Tour questo terreno semplicemente non c'è
se Pogacar sta al top in due tappe pirenaiche e la crono il tour lo ribalta su chiunque in una tappa solo come froome no


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Re: Tour de France 2022

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Si preferisce la scelta del cumulo dei secondi, della continuità del rilancio di condizione, nei primi due giorni di Pirenei.
Nel terzo il terreno c'è, senza avere i Moloch che spesso bloccano il senso della corsa solo su una giornata e/o salita.
E si dà anche la giusta importanza alla crono, non l'eccessiva del 2020, più di trentacinque km con un salitone anche se breve come la Planche, ma neanche le due vetrine per i soli sponsor , con la sola lotta per la vittoria di tappa sul filo dei secondi dell'anno scorso.


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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Erinnerung »

Pino_82 ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 13:14 Si preferisce la scelta del cumulo dei secondi, della continuità del rilancio di condizione, nei primi due giorni di Pirenei.
Nel terzo il terreno c'è, senza avere i Moloch che spesso bloccano il senso della corsa solo su una giornata e/o salita.
E si dà anche la giusta importanza alla crono, non l'eccessiva del 2020, più di trentacinque km con un salitone anche se breve come la Planche, ma neanche le due vetrine per i soli sponsor , con la sola lotta per la vittoria di tappa sul filo dei secondi dell'anno scorso.
Certo, sono scelte e gusti..
Io preferirei vedere tentare un'azione epica di 50 Km grazie a una salita "faro" o a una tappa "spauracchio" piuttosto che tre giornate di seguito in cui si scornano sempre negli ultimi 4-5 Km di gara perché non c'è terreno prima...
L'importanza la crono l'avrebbe comunque, c'è una tappa per velocisti che la precede..


Pino_82
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Re: Tour de France 2022

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Ad Hautacam non aspetteranno gli ultimi 4/5km , a Peyragudes è probabile, il mur de Peguere fará selezione ai meno trenta.
Più no che sì, soprattutto se come ci auguriamo tutti avremo un Roglic protagonista, l'unico capace di dare un minuto a tutti nell'ultima crono, e di prendere appena sette secondi su una salita durissima, un simil Corones, a la Loze, da Pogacar in tutto il Tour 2020, nelle tappe in linea. Poi il cambio di bici, la gioventù e un filo di condizione migliore e sappiamo come è andata.
Ecco perché soprattutto la sfida è per due, gli altri spanne sotto a dover inventare un colpo.
C'è tutto per tutti, con quelle Alpi così dure, ma sulla carta per quanto conta è sfida sui secondi tra i due sloveni, se entrambi al massimo.


nurseryman
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Re: Tour de France 2022

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Pino_82 ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 12:08 Lo Stelvio per farla breve , con un team attrezzato si può scollinare anche con i comprimari (se non l'ultima salita), il Granon anche fosse la penultima avrebbe una selezione naturale tra i contender?
Io dico di sì, così come il Giau, con tempesta e neve che porterebbero ad un quietismo nella corsa, anche arraffazzonato e messo lì quasi durante la corsa, vede una naturale selezione tra i contenders, i migliori dico, la squadra conta il giusto, ed è naturale distanziarsi per chi ne ha di più, anche se il Bernal della situazione stesso sarebbe il primo a preferire di scendere in un gruppo la discesa ghiacciata e innevata del Giau stesso, quindici km dopo il valico, una sorta di simile della vittoria di Nibali (e non Quintana sullo Stelvio ? Perché? Più da passista scalatore di un Blockhaus dove la selezione e il vantaggio per i grimpeur e naturale); considero Pogacar, come i Yates, Bernal , Quintana, grimpeur puri, più o meno forti e completi, il solo Roglic un passista scalatore, fortissimo nella prossima corsa francese.
Se poi ci chiediamo chi indurisce più le gambe, certo li Stelvio, che si affronta per un ora e mezzo.
Lo dite a chi fa 3500km, a volte settemila (come Yates quest'anno) in venti giorni a quaranta all'ora sotto tutte le condizioni; non è una tantum sullo stelvio
???????????????????? :dubbio:
non ho capito niente


Saint Gervais - Sestriere 1992
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Pino_82
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Re: Tour de France 2022

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Come ho ampiamente spiegato nursery, vedo ad oggi nel ciclismo della seconda e terza decade del duemila, lo Stelvio (se fatto in estate) selettivo come un col du portet pirenaico, la salita più dura dopo il Port d'aula nei Pirenei, dove i primi si giocavano ancora la vittoria all'arrivo, all'ultimo tour; rispetto ad un Granon, che con la sua percentuale più alta, rientra in quel percentile di difficoltà dove uno scalatore stacca un passista scalatore naturalmente, e dove si arriva inevitabilmente ad uno ad uno.
Più selettiva, anche se meno dura.
Credo che ha noi interessa la selettività dei percorsi, piuttosto che la sua durezza nel complesso, per non cadere in quel discorso di ricerca di superomismo e non più di spirito di competizione ciclistica.
Mi piacciono entrambe, sia chiaro
Notazione tecnica , per i professionisti, guardandoli fare in questi ultimi venti anni sul nostro Moloch dell'Ortles

:trofeo:


pietro
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Re: Tour de France 2022

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pereiro2982 ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 13:13
Erinnerung ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 13:03
pereiro2982 ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 12:49 tutto giusto ma non possiamo sottovalutare l'imponderabile , le dinamiche di corsa

pogacar che per un incidente meccanico perde la maglia nella tappa di foix e deve recuperare 2 minuti o di piu

la maglia gialla che va in difficoltà nella terza settimana dopo aver vinto il giro .....

insomma non so se si è capito ma molto dipende dalle vicissitudini della corsa o meglio di pogacar
metti che si trovi a dover rimontare ed è subito giro 2016 o 2018
Sì ma il Giro 2016 o 2018 avevano il terreno per quegli attacchi nell'ultima settimana... Agnello e Finestre sono due moloc su cui puoi ribaltare tutto (avendo le gambe)..
In questo Tour questo terreno semplicemente non c'è
se Pogacar sta al top in due tappe pirenaiche e la crono il tour lo ribalta su chiunque in una tappa solo come froome no
Per me continuate a sottovalutare Roglic. Se uno dei due sloveni ha problemi e perde 2/3 minuti nella prima settimana per l'altro diventa quasi impossibile rimontare


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
Tour de France 2021, 11^ tappa
pietro
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Re: Tour de France 2022

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Pino_82 ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 13:31 Ad Hautacam non aspetteranno gli ultimi 4/5km , a Peyragudes è probabile, il mur de Peguere fará selezione ai meno trenta.
Più no che sì, soprattutto se come ci auguriamo tutti avremo un Roglic protagonista, l'unico capace di dare un minuto a tutti nell'ultima crono, e di prendere appena sette secondi su una salita durissima, un simil Corones, a la Loze, da Pogacar in tutto il Tour 2020, nelle tappe in linea. Poi il cambio di bici, la gioventù e un filo di condizione migliore e sappiamo come è andata.
Ecco perché soprattutto la sfida è per due, gli altri spanne sotto a dover inventare un colpo.
C'è tutto per tutti, con quelle Alpi così dure, ma sulla carta per quanto conta è sfida sui secondi tra i due sloveni, se entrambi al massimo.
In realtà Roglic perse 40" sui Pirenei da Pogacar, mentre sul Col de la Loze ne guadagnò una ventina


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Pino_82
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Re: Tour de France 2022

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Si, beh per dire che si sono equivalsi, e di salita dura il Tour 2020 ne aveva.
Come questo. (ci sono gli abbuoni)
Lo scorso, meno.


Erinnerung
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Erinnerung »

pietro ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 14:18
pereiro2982 ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 13:13
Erinnerung ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 13:03

Sì ma il Giro 2016 o 2018 avevano il terreno per quegli attacchi nell'ultima settimana... Agnello e Finestre sono due moloc su cui puoi ribaltare tutto (avendo le gambe)..
In questo Tour questo terreno semplicemente non c'è
se Pogacar sta al top in due tappe pirenaiche e la crono il tour lo ribalta su chiunque in una tappa solo come froome no
Per me continuate a sottovalutare Roglic. Se uno dei due sloveni ha problemi e perde 2/3 minuti nella prima settimana per l'altro diventa quasi impossibile rimontare
Questo è verissimo soprattutto in un Tour come questo, che reputo molto adatto a Roglic.
Se come dici, Pogacar dovesse perdere qualche minuto nelle prime tappe tra vento e pavé, c'è pochissimo terreno per ribaltare tutto e sperare in un cedimento di Roglic su frazioni di 140 Km e queste salite...
Sarà, a meno di sorprese legate a cadute o sfighe varie, un Tour che si gioca sui secondi... a discapito ovviamrnte dello spettacolo per chi spera in azioni da lontano..
E questo è un chiaro limite del percorso, a mio parere.


FrancescoGra
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da FrancescoGra »

Pino_82 ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 13:31 Ad Hautacam non aspetteranno gli ultimi 4/5km , a Peyragudes è probabile, il mur de Peguere fará selezione ai meno trenta.
Più no che sì, soprattutto se come ci auguriamo tutti avremo un Roglic protagonista, l'unico capace di dare un minuto a tutti nell'ultima crono, e di prendere appena sette secondi su una salita durissima, un simil Corones, a la Loze, da Pogacar in tutto il Tour 2020, nelle tappe in linea. Poi il cambio di bici, la gioventù e un filo di condizione migliore e sappiamo come è andata.
Ecco perché soprattutto la sfida è per due, gli altri spanne sotto a dover inventare un colpo.
C'è tutto per tutti, con quelle Alpi così dure, ma sulla carta per quanto conta è sfida sui secondi tra i due sloveni, se entrambi al massimo.
Hautacam è disegnata bene ma a conti fatti si rischia di assistere a distacchi risicati perché la distanza è breve
Peyragudes probabilmente vedrà I soliti scattini nei 3 km
Foix non so dove può fare selezione, l'ultima volta che ci son stati nel 2017 fu una tappa spettacolare e comunque tra I big ci furono pochi distacchi


Gimbatbu
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Gimbatbu »

Mettiamo in chiaro una cosa. Il Giro è una corsa ciclistica,anzi La corsa ciclistica. Il Tour ormai è una kermesse dove l' aspetto economico prevale su quello agonistico. Se per imperscrutabili ragioni vogliono fare le tappette, le fanno. Hanno chiuso occhi e orecchie per sette anni perché gli conveniva, avranno i loro buoni motivi per disegnare un Tour così.


frcre
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Re: Tour de France 2022

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Erinnerung ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 14:33
pietro ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 14:18
pereiro2982 ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 13:13

se Pogacar sta al top in due tappe pirenaiche e la crono il tour lo ribalta su chiunque in una tappa solo come froome no
Per me continuate a sottovalutare Roglic. Se uno dei due sloveni ha problemi e perde 2/3 minuti nella prima settimana per l'altro diventa quasi impossibile rimontare
Questo è verissimo soprattutto in un Tour come questo, che reputo molto adatto a Roglic.
Se come dici, Pogacar dovesse perdere qualche minuto nelle prime tappe tra vento e pavé, c'è pochissimo terreno per ribaltare tutto e sperare in un cedimento di Roglic su frazioni di 140 Km e queste salite...
Sarà, a meno di sorprese legate a cadute o sfighe varie, un Tour che si gioca sui secondi... a discapito ovviamrnte dello spettacolo per chi spera in azioni da lontano..
E questo è un chiaro limite del percorso, a mio parere.
Ci sono Telegraphe, Galibier, Granon, altro Galibier, Croix de Fer, Alpe d'Huez, Mur de Peguere, Peyragudes, Aubisque, Spandelles, Hautacam.
Più qualche arrivo insidioso
E la crono finale
C'é tutto il terreno per ribaltare la situazione se il più forte perde terreno sulle prime tappe.
Sul Granon se fai forte il Galibier anche senza scattare e parti dall'attacco della salita possono volare un paio di minuti tranquillamente.
Stesso discorso sull'Alpe d'Huez e Hautacam.
Sul Peyragudes puoi prendere altri 30 secondi
Altrettanto sul mur de peguere.
La crono può fare distacchi importanti
Tutto questo senza andare a scomodare attacchi da lontano e azioni epiche.


Pino_82
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Re: Tour de France 2022

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Pino_82 ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 12:42 Lungi da me da dire che lo Stelvio è superato: come ultima salita è ancora il paradiso del ciclismo : venticinque km lunghi e duri, altitudine straordinaria, da Prato ha quei tornantini che sono uno spettacolo.
Ma la iperspecializxazione del ciclismo gli comincia a prendere le misure, già difficili per la sue rada locazione cauda altitudine, e ci si spinge sempre più verso un Plan de Corones, con quei cinque km (un po' corto, ottimo con il Fedaia fatto da Valdaora, ancora mai provato al giro dovei viene sempre da San voglio) dove la selezione viene naturale, al giorno d'oggi, nonostante la condivisione dei dati porta ad un più umano approccio dei protagonisti alla corsa.
P.s.il furcia

Comunque questo è quanto: Alaphilippe dice che per lui sarà una settimana completamente nuova rispetto a quest'anno; e con la crono un po' più del prologo, il pavè, e la super Planche è netta la differenza.
Per lui Longwy e Losanna, Calais da conquistarsi .
La seconda è durissima, quella delle Alpi, e del massiccio presso Mende.
La terza da Tour, tattica, con un qualcosa in più per l'ultima di Pirenei ed una crono che può ancora aggiungere qualcosa alla corsa.
A me piace, cinquanta km in più a Saint Gaudens si potevano fare, ma corta con quattro forse evita il greggismo e da coraggio per attaccare su di un percorso non proibitivo.
il resto ha sempre un qualcosa , per fare classifica, lungo i dieci impegni che caratterizzeranno il Tour , per la classifica.
Il giro ne aveva dodici, questo piccolo margine , forse pareggiato dal fatto che il Tour va molto più in altitudine, è da sempre nella caratteristica di una corsa quella rosa, che fa da sempre ottimo riferimento per difficoltà altimetriche.
Ultima modifica di Pino_82 il sabato 16 ottobre 2021, 16:13, modificato 2 volte in totale.


Erinnerung
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Re: Tour de France 2022

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frcre ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 15:34
Erinnerung ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 14:33
pietro ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 14:18
Per me continuate a sottovalutare Roglic. Se uno dei due sloveni ha problemi e perde 2/3 minuti nella prima settimana per l'altro diventa quasi impossibile rimontare
Questo è verissimo soprattutto in un Tour come questo, che reputo molto adatto a Roglic.
Se come dici, Pogacar dovesse perdere qualche minuto nelle prime tappe tra vento e pavé, c'è pochissimo terreno per ribaltare tutto e sperare in un cedimento di Roglic su frazioni di 140 Km e queste salite...
Sarà, a meno di sorprese legate a cadute o sfighe varie, un Tour che si gioca sui secondi... a discapito ovviamrnte dello spettacolo per chi spera in azioni da lontano..
E questo è un chiaro limite del percorso, a mio parere.
Ci sono Telegraphe, Galibier, Granon, altro Galibier, Croix de Fer, Alpe d'Huez, Mur de Peguere, Peyragudes, Aubisque, Spandelles, Hautacam.
Più qualche arrivo insidioso
E la crono finale
C'é tutto il terreno per ribaltare la situazione se il più forte perde terreno sulle prime tappe.
Sul Granon se fai forte il Galibier anche senza scattare e parti dall'attacco della salita possono volare un paio di minuti tranquillamente.
Stesso discorso sull'Alpe d'Huez e Hautacam.
Sul Peyragudes puoi prendere altri 30 secondi
Altrettanto sul mur de peguere.
La crono può fare distacchi importanti
Tutto questo senza andare a scomodare attacchi da lontano e azioni epiche.
Già, infatti... Un vero peccato..
Un Tour che si gioca solo sulle salite finali in tappe da 130/160 Km.
Se vi piace così... Non discuto.
Non voglio dire che sia male, ma il Tour, la corsa più prestigiosa al mondo, dovrebbe avere quel paio di tappe, anche solo una, in cui se uno vuole osare l'impossibile, può.
In cui tentare qualcosa più dell'ordinario e cercare un'impresa che finisca sui libri di storia del ciclismo.
Perdonami ma in una tappa di 130 chilometri che termina su una pista per aeroplani io non ci vedo proprio nulla di straordinario, neanche se Pogacar dovesse salirci a una VAM di 1800 dando 2 minuti a tutti.
Le VAM da 1800 non finiscono sui libri di storia e i video non si riguardano su YouTube.
Io mi riguardo volentieri la cavalcata di Froome sul Finestre o la discesa di Nibali dallo Stelvio...
Il Galibier di Pantani... Che poté attaccare lì perché aveva già fatto 140 Km con la Croix de Fer, e les Deux Alpes è salita più morbida di Alpe d'huez o Granon.
La prestazione super in sé è poco interessante, se manca il grande scenario e un percorso esigente ma anche intelligente, che stimoli queste azioni e non mi metta l'asperità più difficile alla fine...
Poi ci vuole un po' di follia, è chiaro.
Dopodiché può darsi che io stia sottovalutando Spandelles e Hautacam, e che quella sarà una grande tappa. Lo spero!!


lucks83
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Re: Tour de France 2022

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Maìno della Spinetta ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 8:02
Camoscio madonita ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 2:23
lucks83 ha scritto: venerdì 15 ottobre 2021, 19:03 :clap:
Complimenti per le scalate.
Il Granon, come dicevo ieri, l'ho fatto anche io, appunto esigente ma nulla di trascendentale. È una salita tostissima ma comunque umana.
Tutto il contrario di uno stelvio o, meglio ancora, un Fauniera (che mi sono promesso di scalare il prossimo anno spero di riuscirci).
Da che lato sei salito?
Parliamo di 5-6 anni fa. Adesso fatico pure nel fare due rampe di scale :D Naturalmente versante Val Grana. Al Santuario ero già alla frutta :D
Mi scuso per l'OT, e non è per patriottismo ma una salita come il Fauniera, ammesso che esista in Francia, per il Tour con la sua immensa caravana sarà sempre infattibile.
Guardati lo Spandelle - se vogliono lo fanno anche il Fauniera, ma devono tagliare moto a auto al seguito almeno in quella tappa.

Non mi capacito come il Tour non sia mai riuscito a fare Moncenisio, Finestre e Sestriere (o pra Martino e Pinerolo, vista la passione di Pinerolo per il Tour :diavoletto: ).
Molto semplice, non lo vogliono fare! Perché il Finestre supererebbe in un amen il mito e l'epopea di tutte le salite del Tour messe insieme :D.
E il loro orgoglio e il loro senso di grandeur non gli permettono di accettare questa cosa.
Fosse 20 km più a Ovest, dall'altra parte del confine, il Finestre sarebbe nel percorso del Tour credo 4 volte ogni 5 anni di media.


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