Tour de France 2022

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
lucks83
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Re: Tour de France 2022

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Pino_82 ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 11:10
il_panta ha scritto: venerdì 15 ottobre 2021, 21:21
nibali-san baronto ha scritto: venerdì 15 ottobre 2021, 21:05

Il Granon sono 11.5 km al 9%
Gli ultimi 11.5 km dello Stelvio da Prato sono al 8.7%, quindi appena più lievi. Peccato che la strada salga già da 12/13 km.

Mi dispiace ma lo Stelvio per me rimane imbattibile.

EDIT: Sono dati calcolati dai profili di Cyclingcols. Per correttezza riporto il dato di ASO sul Granon: 11.3 km al 9.2%.
Ma una salita non è solo la sua pendenza media. Contano anche la larghezza delle curve, il caldo, la scorrevolezza dell'asfalto. Comunque credevo che gli ultimi km dello Stelvio fossero all'8% a esagerare, probabilmente l'ho sottostimata io.
Si ragazzi, ma questo discorso della lunghezza della salita, e lo Stelvio è tra i massimi (da Prato allo Stelvio), vale per voi, non mi ci metto io che un duemila non l'ho mai fatto : mi spiego ; si parte da Merano si fa la gamba fino prato e poi si fanno i più di 25km dello Stelvio, si sentono tutti, perché il ritmo lo perdi dopo sei / sette km e poi vai avanti di fondo.
I corridori, anche i velocisti, in mezz'ora più dei migliori, fanno anche Castrin e Carlo Magno, e danno tutto sulla salita successiva , come è stato nel 2020, Cancano.
Per questo il Delle Erbe farà più selezione dello Stelvio, il Finestre, il Gavia, il Fedaia, San Marco ; poi valutato tutto lo Stelvio sarà lo sforzo maggiore , ma a chi è abituato a fare 3500km in appena tre settimana, nell'ottica di tutte queste difficoltà, la differenza sulla singola salita la sente sulla pendenza più che sulla lunghezza, e per certi tipi di scalatori, vi è il vantaggio dell'altitudine.
Ora, 0,5% di pendenza in più è molto, nell'ottica di fare distacchi, per chi come i corridori li fanno a tutta.
Una squadra attrezzata bene, può arrivare a controllare un Bales, negli ultimi dieci km intorno l'otto abbondante, se non l'ultima salita.
Qui abbiamo l'ultima, similare per altitudine (diciamo che sopra i 2200 l'altitudine incide), e tredici km con passaggi ripetuti intorno il dieci , km interi, a meno di quaranta km dalla vetta del Galibier (altro similare per altitudine); vi è un km all'undici appena iniziata la salita, non si va mai sotto il nove di un km intero per tutta la salita.
Il tredici è già un massimo che va rispettato (ecco perché mi avvicinavo più al Duran, ma anche Stelvio e Giau hanno il 14% in massima), insomma io quasi 12 km al 9 abbondante non me li auguro mai.
Non salgo mai a Rocca di Papà (ha il 15%in pavé in massima), la Tolfa che ha il dieci in massima la faccio anche due volte la settimana.
A noi il sette per cento medio di una salita di dieci km comincia a mettere a prova il fondo, ad un professionista gli serve l'otto e mezzo almeno.
Dieci km all'8eMezzo li trovo sullo Spandelles, certo non v'è l'altitudine, sul Bales, sul Tourmalet da Luz dopo Bareges, sul Pailheres; e i corridori riescono a mantenersi uniti.
Il nove per cento (medio) comincia ad essere un tu a tu, per dire la stessa pendenza del Finestre (9.2, cinque km più lunga, meno alta), è sempre un salire come si riesce , e vedere all'arrivo dei distacchi stile Zoncolan, anche meglio se giá dal Galibier i corridori saranno a tutta messi alla prova già dieci km prima della vetta, al primo passaggio duro dopo Valloire.
I Lacets e il Telegraphe avrà un po' indurito le gambe (ad un amatore quasi rischierebbero di non fare arrivare in vetta sul Galibier, per intendere la differenza di cilindrata; stile di vita, concentrazione, costanza di allenamento, migliore età possibile etc).
Il Monviso 8 km al nove per cento li ha, è più basso, il punto che gli si arriva sempre in piano (non dopo un passaggio sopra i 2500mt), infatti credo proprio che quattrocento metri più su, quelli che sono quattro km in più dell'impennata da Crissolo, ma soprattutto gli ultimi km sopra i 2000, saranno un supplizio .
E i distacchi si amplieranno, anche più di un Zoncolan da Ovaro, basso con i suoi 1700.
Su una cosa posso darti ragione, non ti ci dovresti mettere nella discussione.
Un duemila in bicicletta non lo hai mai fatto, come non hai mai fatto un mortirolo.
Né un San Marco.
Non sai quello che dici.
Non nominare il Finestre, poi, al cospetto del Granon.
Perché tu guardi i grafici e le altitudini, nient'altro e per te la lunghezza di una salita conta poco (falli 20 km in salita anche solo al 5% medio, poi mi dici), e ti fissi sui 2400 metri del granon, che non è l'everest ma sono 220 metri in più del finestre, non poi così tanti.
Guardi il Granon e il Finestre e pensi che siano uguali, anche per i professionisti iper allenati sul ritmo (che poi chissà cosa intendi per ritmo): se solo avessi mai fatto mezza pedalata su una salita alpina sapresti che gli ultimi 9 del finestre, al 9% medio, sono terribili.
Lo sai che la bicicletta non la riesci a far scorrere sullo sterrato, rispetto all'asfalto?
Lo sai che sullo sterrato, in uscita dai tornanti, non puoi alzarti sui pedali perché ti slitta la ruota posteriore?
No, non lo sai e dai giudizi su salite che hai visto solo in cartolina, il bello è che pretendi pure di avere ragione.


nibali-san baronto
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da nibali-san baronto »

lucks83 ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 19:11 Su una cosa posso darti ragione, non ti ci dovresti mettere nella discussione.
Un duemila in bicicletta non lo hai mai fatto, come non hai mai fatto un mortirolo.
Né un San Marco.
Non sai quello che dici.
Non nominare il Finestre, poi, al cospetto del Granon.
Perché tu guardi i grafici e le altitudini, nient'altro e per te la lunghezza di una salita conta poco (falli 20 km in salita anche solo al 5% medio, poi mi dici), e ti fissi sui 2400 metri del granon, che non è l'everest ma sono 220 metri in più del finestre, non poi così tanti.
Guardi il Granon e il Finestre e pensi che siano uguali, anche per i professionisti iper allenati sul ritmo (che poi chissà cosa intendi per ritmo): se solo avessi mai fatto mezza pedalata su una salita alpina sapresti che gli ultimi 9 del finestre, al 9% medio, sono terribili.
Lo sai che la bicicletta non la riesci a far scorrere sullo sterrato, rispetto all'asfalto?
Lo sai che sullo sterrato, in uscita dai tornanti, non puoi alzarti sui pedali perché ti slitta la ruota posteriore?
No, non lo sai e dai giudizi su salite che hai visto solo in cartolina, il bello è che pretendi pure di avere ragione.
Hai colto in pieno. Da pedalatore mi ritrovo in ogni parola. E aggiungo che secondo me non torna nemmeno il confronto coi numeri. Perché di fatto la pendenza del tratto impegnativo su Granon, Portet, Finestre e Stelvio è quasi la stessa. Per cui se uno si limitasse a dati strettamente oggettivi verrebbe spontaneo dire che il Granon è praticamente il più facile di questi questi perché è il più corto. Stare ad elucubrare su differenze percentuali di mezzo punto mi sembra di rilevanza ampiamente inferiore rispetto ad una lunghezza letteralmente doppia della salita. Per non parlare dello sterrato.


Pino_82
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Lo pensavo anche io, fino a quando non ho visto savoldelli difendersi sullo sterrato dagli scalatori, di Luca e Simoni a tutta su tutti.
E quando ho visto di Luca scattare sull'eira, dieci per cento vicino all'arrivo di appena un km e mezzo, perché lo Stelvio ai meno settanta era "sprecato"; e altre decine di esempi così.
Negli ultimi venti anni, le spider sono state messe al lucido , con l'iperallenamento quotidiano, quote per tutti, Teide, Colombia, ritiri continui sulle Dolomiti etc.
Io faccio lo scooter in bici, ma andare a duecento watt , se salito per bene, che fa abbondanti cipollini a ben più di cinquanta anni (perché ex pro), non è l'idea di farne 250, la ricerca del meglio nel quotidiano che ti porta ai trecento, qualche altra invenzione negli allenamenti ti fa raggiungere i 350, le migliori rifiniture, i migliori approcci al cibo, e la programmazione migliore per i trecentocinquanta migliori ciclisti al mondo, li manda tra i 370 e i 400 sulle migliori salite, e perdere pochissimo fondo, anche se multiple, tra le più dure in sequenza.
Cavendish, che va a piedi in salita, prende quaranta minuti su una tappa come i laghi di Cancano; e raggiunge Milano e Parigi lo stesso per portare la maglia che indossa; gli amatori quante ore prenderebbero?
Tra le due i migliori e le tre gli altri, quattro i meno in palla, su neanche 200km.
Sono spider, e condividendo i dati, anche umani.
Per questo meritano il più grande del tifo e dell'incitamento tutti dal primo all'ultimo.
Non, essere una panda quattro per quattro non rende neanche un idea verosimile nelle sensazioni di accostamento.
Sapete avere in sei per cento di grasso quanto rende?
Noi saliamo con il venticinque di per cento di grassi, non il rapporto , certo che 25km all'otto ci sembrano un Moloch, quando loro ne incasano 300/350 di km intorno complessivi il sette per cento, e ci gareggiano anche sopra.
E così via: sono all'estremo, e meritano ammirazione, i confronti con chi ha altro da fare nella vita non rendono.
Ultima modifica di Pino_82 il sabato 16 ottobre 2021, 20:04, modificato 4 volte in totale.


FrancescoGra
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da FrancescoGra »

Pino_82 ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 19:49 Lo pensavo anche io, fino a quando non ho visto savoldelli difendersi sullo sterrato dagli scalatori, di Luca e Simoni a tutta su tutti.
E quando ho visto di Luca scattare sull'eora, dieci per cento vicino all'arrivo di appena un km e mezzo, perché lo Stelvio ai meno settanta era "sprecato"; e altre decine di esempi così.
Negli ultimi venti anni, le spider sono state messe al lucido , con l'iperallenamento quotidiano, quote per tutti, Teide, Colombia, ritiri continui sulle Dolomiti etc.
Io faccio lo scooter in bici, ma andare a duecento watt , se salito per bene, che fa abbondanti cipollini a ben più di cinquanta anni (perché ex pro), non è l'idea di farne 250, la ricerca del meglio nel quotidiano che ti porta ai trecento, qualche altra invenzione negli allenamenti ti fa raggiungere i 350, le migliori rifiniture, i migliori approcci al cibo, e la programmazione migliore per i trecentocinquanta migliori ciclisti al mondo, li manda tra i 370 e i 400 sulle migliori salite, e perdere pochissimo fondo, anche se multiple, tra le più due in sequenza.
Cavendish, che va a piedi in salita, prende quaranta minuti su una tappa come i laghi di Cancano; e raggiunge Milano e Parigi lo stesso per portare la maglia che indossa; gli amatori quante ore prenderebbero?
Tra le due i migliori e le tre gli altri, quattro i meno in palla, su neanche 200km.
Sono spider, e condividendo i dati, anche umani.
Per questo meritano il più grande del tifo e dell'incitamento tutti dal primo all'ultimo.
Non, essere una panda quattro per quattro non rende neanche un idea verosimile nelle sensazioni di accostamento.
Sapete avere in sei per cento di grasso quanto rende?
Noi saliamo con il venticinque di per cento di grassi, non il rapporto certo che 25km all'otto ci sembrano un Moloch, quando loro ne incasano 300/350 di km intorno complessivi il sette per cento, e ci gareggiano anche sopra.
E così via: sono all'estremo, e meritano ammirazione, i confronti con chi ha altro da fare nella vita non rendono.
Boh a me sembri non capirne particolarmente


Pino_82
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Detto questo il col de Portet, il Port d'Aula, il Col di Pradel, il Port de Larrau, il Col d'Agnes, il mur de Peguere, il col d'Artigue del Soudet, il Bales, il col de la Crouzette, il Pailheres da Aix les termes, il Tourmalet da Luz, Superbagneres, sono le salite che fanno ancora la selezione dei Pirenei.

Il Col de Loze, la Madeleine da la chambre, il Glandon dallo stesso, Il Parpaillon, il Cayolle, lo Champs, il Monte di Chat, il Granon, l'Iseran da Sud, la grande Colombiere , la Bonette da Sud, l'Izoard da arvieux, il joux Plane, sono quelle che fanno la selezione delle Alpi .

Tutte salite più dure dell'Alpe d'Huez
Che è comunque ancora un impegno importante : al 7.8%, lungo quattordici km , ma se non vi è un campione, arrivano già gruppetti, dal 1990 di Bugno in poi.

Poi la corsa la fanno i ciclisti e ci può stare l'attacco sempre.
E questo è il bello del ciclismo, e anche del Tour
:trofeo:


lucks83
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da lucks83 »

FrancescoGra ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 19:56
Pino_82 ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 19:49 Lo pensavo anche io, fino a quando non ho visto savoldelli difendersi sullo sterrato dagli scalatori, di Luca e Simoni a tutta su tutti.
E quando ho visto di Luca scattare sull'eora, dieci per cento vicino all'arrivo di appena un km e mezzo, perché lo Stelvio ai meno settanta era "sprecato"; e altre decine di esempi così.
Negli ultimi venti anni, le spider sono state messe al lucido , con l'iperallenamento quotidiano, quote per tutti, Teide, Colombia, ritiri continui sulle Dolomiti etc.
Io faccio lo scooter in bici, ma andare a duecento watt , se salito per bene, che fa abbondanti cipollini a ben più di cinquanta anni (perché ex pro), non è l'idea di farne 250, la ricerca del meglio nel quotidiano che ti porta ai trecento, qualche altra invenzione negli allenamenti ti fa raggiungere i 350, le migliori rifiniture, i migliori approcci al cibo, e la programmazione migliore per i trecentocinquanta migliori ciclisti al mondo, li manda tra i 370 e i 400 sulle migliori salite, e perdere pochissimo fondo, anche se multiple, tra le più due in sequenza.
Cavendish, che va a piedi in salita, prende quaranta minuti su una tappa come i laghi di Cancano; e raggiunge Milano e Parigi lo stesso per portare la maglia che indossa; gli amatori quante ore prenderebbero?
Tra le due i migliori e le tre gli altri, quattro i meno in palla, su neanche 200km.
Sono spider, e condividendo i dati, anche umani.
Per questo meritano il più grande del tifo e dell'incitamento tutti dal primo all'ultimo.
Non, essere una panda quattro per quattro non rende neanche un idea verosimile nelle sensazioni di accostamento.
Sapete avere in sei per cento di grasso quanto rende?
Noi saliamo con il venticinque di per cento di grassi, non il rapporto certo che 25km all'otto ci sembrano un Moloch, quando loro ne incasano 300/350 di km intorno complessivi il sette per cento, e ci gareggiano anche sopra.
E così via: sono all'estremo, e meritano ammirazione, i confronti con chi ha altro da fare nella vita non rendono.
Boh a me sembri non capirne particolarmente
Già.
Una valanga di imprecisioni e fesserie.
E grazie al cavolo che i professionisti volano in salita e io che sono un amatore no.
Abbiamo scoperto l'acqua calda.
Purtroppo questo pensa che, avendo il 6% di grasso in corpo, i professionisti fatichino poco sul Moloch stelvio perché sono spider. Abbiamo detto tutto.
Ma è evidente che ne capisce poco, già solo quando parla di Savoldelli sul finestre nel 2005.
Primo perché Savoldelli sul finestre si becca più di due minuti dai tre davanti e salva il suo giro grazie ad Ardila e Van Huffel che gli spianano il falsopiano verso sestriere.
Secondo perché ha preso proprio la salita sbagliata per dire che un passista scalatore iper allenato può competere tranquillamente con un grimpeur.
Perché sul Finestre sali col passo, è difficile scattare e ancor di più alzarsi sui pedali visto lo sterrato.
Se ci fu qualcuno di penalizzato su un terreno come quello, per le caratteristiche di corridore che aveva, furono proprio Simoni, Di Luca e Ruiano, che comunque staccarono il Falco.


Pino_82
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Ma si doveva allargare il distacco sul Sestriere, discesa breve (l'abbiamo fatta a piedi ), e invece neanche il minuto riuscì a dargli, come l'aprica fa spesso con il Mortirolo.
Ma occhio savoldelli scollinò appena dopo i tre, un minuto abbondante.
Su 20 km al 9 abbondante e sterrato ti aspetti tre minuti tutti tra il miglior Simoni (andò fortissimo Rujano etc), o il miglior di Luca (a quel giro andava forte); attaccarono da sotto, Savoldelli scollinò tra i primi cinque.
Salita bassa, insomma , durissima, ma come hai detto tu i protagonisti una la fanno al massimo tutti, una sequenza vera, avrebbe messo k.o. il Savo come Uran all'ultima tappa di salita del Tour : ok il Sestriere non è Luz Ardiden, ma la sensazione che l'otto per cento medio , solitamente, è una pendenza che i migliori che ambiscono a una vittoria riescono a gestire, da una quindicina d'anni c'è; due meno, tre gli scalatori li salutano; una al nove abbondante da sola fa ancora la differenza.


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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da lucks83 »

Pino_82 ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 20:18 Detto questo il col de Portet, il Port d'Aula, il Col di Pradel, il Port de Larrau, il Col d'Agnes, il mur de Peguere, il col d'Artigue del Soudet, il Bales, il col de la Crouzette, il Pailheres da Aix les termes, il Tourmalet da Luz, Superbagneres, sono le salite che fanno ancora la selezione dei Pirenei.

Il Col de Loze, la Madeleine da la chambre, il Glandon dallo stesso, Il Parpaillon, il Cayolle, lo Champs, il Monte di Chat, il Granon, l'Iseran da Sud, la grande Colombiere , la Bonette da Sud, l'Izoard da arvieux, il joux Plane, sono quelle che fanno la selezione delle Alpi .

Tutte salite più dure dell'Alpe d'Huez
Che è comunque ancora un impegno importante : al 7.8%, lungo quattordici km , ma se non vi è un campione, arrivano già gruppetti, dal 1990 di Bugno in poi.

Poi la corsa la fanno i ciclisti e ci può stare l'attacco sempre.
E questo è il bello del ciclismo, e anche del Tour
:trofeo:
Ah, non sapevo che all'Alpe d'Huez arrivassero in gruppetto dal 1990.
Pantani 1995-97, guerini 1999, Lance 2001,Mayo 2003, Schleck 2006, Sastre 2008, Rolland 2012,Pinot e Quintana 2015.
Ce li siamo sognati tutti :muro:
Poi... Prendi i nomi a caso dalle cartine geografiche?
Il parpaillon? Dove ci sali in fuoristrada, moto da enduro o al massimo in mountain bike?


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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da lucks83 »

Pino_82 ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 20:38 Ma si doveva allargare il distacco sul Sestriere, discesa breve (l'abbiamo fatta a piedi ), e invece neanche il minuto riuscì a dargli, come l'aprica fa spesso con il Mortirolo.
Ma occhio savoldelli scollinò appena dopo i tre, un minuto abbondante.
Su 20 km al 9 abbondante e sterrato ti aspetti tre minuti tutti tra il miglior Simoni (andò fortissimo Rujano etc), o il miglior di Luca (a quel giro andava forte); attaccarono da sotto, Savoldelli scollinò tra i primi cinque.
Salita bassa, insomma , durissima, ma come hai detto tu i protagonisti una la fanno al massimo tutti, una sequenza vera, avrebbe messo k.o. il Savo come Uran all'ultima tappa di salita del Tour : ok il Sestriere non è Luz Ardiden, ma la sensazione che l'otto per cento medio , solitamente, è una pendenza che i migliori che ambiscono a una vittoria riescono a gestire, da una quindicina d'anni c'è; due meno, tre gli scalatori li salutano; una al nove abbondante da sola fa ancora la differenza.
Mi sa che hai i ricordi un po' confusi, un po' come la coppia Basso-Sastre che fanno il ritmo sullo Stelvio :diavoletto:.
Savoldelli al Giro 2005 scollina il Finestre a un minutino dai tre davanti?
Se finiva sul Finestre aveva perso il Giro, lassù aveva più di due minuti di distacco.
Poi Di Luca cade vittima dei crampi, il duo Ardila Van Huffel fanno un favorone al Savo, e Simoni crolla ai meno 5 dal Sestriere.
Ma Savoldelli che scollina tra i primi cinque sul Finestre, quando mai.
Un po' come gli arrivi in volata sull' Alpe d'Huez dal 1990 in poi.
Muoio. :D


Pino_82
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Ci ero, al penultimo tornante, scollina tra i primi cinque.
Puoi andare a verificare.
Lì prese due minuti, tra i primi cinque.
Simoni crollò, ma all'arrivo da Rujano , non aveva neanche quei due minuti.
Neanche uno da Simoni: comunque un attacco da fondo, come fecero, presuppone un k.o., che su una salita secca, seppure la salita più innovativa d'Italia per difficoltà e fondo, tra un passista e tre non un scalatore che si danno il cambio non fecero.
Si prese aiuti nel falsopiano tra pourries e Pragelato , non in discesa, ma ripeto su l'altitudine, la sequenza delle salite dure (il Galibier comunque lo è), fa più selezione delle ascese interminabili che non raggiungono almeno un nove medio.

Malga Ciapela, i Serrai fanno solo spettacolo, negli ultimi sei al nove e mezzo si fa la corsa tra i protagonisti a tutta che salgono del proprio passo.
Il Giau, si fa la selezione naturale per via della forte pendenza e così via.
La forte pendenza fa più selezione di un fondo che è già enorme per tutti i ciclisti, in quanto dediti più di trecento giorni l'anno a fare Centocinquanta km al giorno.


nibali-san baronto
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da nibali-san baronto »

Pino_82 ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 21:06 Ci ero, al penultimo tornante, scollina tra i primi cinque.
Puoi andare a verificare.
Lì prese due minuti, tra i primi cinque.
Riguardatela. Savoldelli è scollinato 9° a 2 minuti e 20.


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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da lucks83 »

Pino_82 ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 21:06 Ci ero, al penultimo tornante, scollina tra i primi cinque.
Puoi andare a verificare.
Lì prese due minuti, tra i primi cinque.
Simoni crollò, ma all'arrivo da Rujano , non aveva neanche quei due minuti.
Neanche uno da Simoni: comunque un attacco da fondo, come fecero, presuppone un k.o., che su una salita secca, seppure la salita più innovativa d'Italia per difficoltà e fondo, tra un passista e tre non un scalatore che si danno il cambio non fecero.
Si prese aiuti nel falsopiano tra pourries e Pragelato , non in discesa, ma ripeto su l'altitudine, la sequenza delle salite dure (il Galibier comunque lo è), fa più selezione delle ascese interminabili che non raggiungono almeno un nove medio.

Malga Ciapela, i Serrai fanno solo spettacolo, negli ultimi sei al nove e mezzo si fa la corsa tra i protagonisti a tutta che salgono del proprio passo.
Il Giau, si fa la selezione naturale per via della forte pendenza e così via.
La forte pendenza fa più selezione di un fondo che è già enorme per tutti i ciclisti, in quanto dediti più di trecento giorni l'anno a fare Centocinquanta km al giorno.
C'eri ma ricordi malissimo.
Finestre 2005, passaggi: Di Luca, simoni, Ruiano, a uno e 15 valjavec e garate, a due minuti Gonchar e Van Huffel,
Savoldelli passa in cima per nono, nel gruppetto tirato da
Ardila, a 2:25.
C'è Youtube se non ci credi.
Poi prima dici che il fondo non conta ma conta la salita pendente, dopo che se ci fossero state più salite, quel giorno Savoldelli non si sarebbe salvato.
Fai un po' pace con le tue teorie.
E ora anche basta, siamo andati fin troppo OT.


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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Nono sulla salita più dura d'Italia, sotto l'attacco di tre scalatori insieme.
Va forte, ma ne ha pure dopo , tanto che non perde da Rujano.
Io sono in pace, caro, quando sarai Di Luca mi risponderai
Non sono teorie, la csc bloccò la corsa sullo Stelvio, e si disse fu mal inserito, un modo gentile per dire superato.
Aspetta almeno il prossimo luglio , per rispondermi ;)
A meno che non sapete dirmi della scalata dell'85, magari Hinault ne sa di più, andarsi a vedere quella un'idea te la da


lucks83
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da lucks83 »

Pino_82 ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 21:32 Nono sulla salita più dura d'Italia, sotto l'attacco di tre scalatori insieme.
Va forte, ma ne ha pure dopo , tanto che non perde da Rujano.
Io sono in pace, caro, quando sarai Di Luca mi risponderai
Non sono teorie, la csc bloccò la corsa sullo Stelvio, e si disse fu mal inserito, un modo gentile per dire superato.
Aspetta almeno il prossimo luglio , per rispondermi ;)
A meno che non sapete dirmi della scalata dell'85, magari Hinault ne sa di più, andarsi a vedere quella un'idea te la da
La csc bloccò la corsa sullo stelvio.
Quando?
Nel momento che Basso era in pausa merda e arrivò in cima dopo 20 minuti?
Guarda, vado fuori OT per l'ultima volta per darti un consiglio spassionato.
Smettila di dire cialtronerie e vai a riguardarti le corse.
Le trovi tutte su Youtube.
Continuando così, scusa se te lo dico, ti cominci a coprire di ridicolo.
Saluti.


Pino_82
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Pino_82 »

La csc per Sastre, quando di Luca nella tappa di Livigno, si limitò allo scattino sull'eira.
Dopo trent'anni, non credo

:cincin:


Giacomino
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Giacomino »

Ma ragazzi basta non dategli più corda ignoratelo prima o poi si stancherà di scrivere assurdità se nessuno replica o lo contraddice


nibali-san baronto
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da nibali-san baronto »

Giacomino ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 21:45 Ma ragazzi basta non dategli più corda ignoratelo prima o poi si stancherà di scrivere assurdità se nessuno replica o lo contraddice
Si ma è aberrante sentirsi dire che la CSC sullo Stelvio tirava per Sastre... Mi ricorda una persona che conosco che è nata nel 62 ed è convinta di aver visto le eclissi nel 61.


Pino_82
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Ho il YouTube davanti , non entro nel sito ma nell'app, vi è uno Stelvio che non fa differenza, nella tappa di Livigno.
Poi è una gran salita, per voi ancora selettiva, per me meno: per i protagonisti s'intende.
La prossima estate dopo trentasette anni rivedremo il Granon, io ne avrò tre in più

🙂

:cincin:


giorgio ricci
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da giorgio ricci »

Ma il titolo di questo thread non era : Tour de France 2022?
Oramai il Tour è stato presentato e il prrcorso manco è malaccio .
Ricordo negli anni precedenti uno dei sogni proibiti di molti forumisti italici e d'oltralpe era il ritorno del Granon . Ora che , dopo tanta attesa il granon lo hanno messo , già si fanno comparazioni con altre salite o si tirano in ballo corse del passato dove , al di là del risultato sportivo , ci sono stati alcuni fattori che hanno influenzato la corsa , come sempre nel ciclismo è accaduto , e non mi riferisco a farmaci per il corpo.
Inoltre vi sono post piuttosto prolissi e poco intellegibili che tendono a deviare la discussione .
Per me questo è un bel Tour , e le salite che vi sono inserite hanno peculiarità interessanti ancorché diverse da quelle presenti al Giro.
Ma il Tour è una corsa diversa . Esempio , le strade bianche in Italia sono ben accolte perché non sono pericolose , mentre il pavę è un autentico capestro, un terreno innaturale, e il gruppo , se non vi sono situazioni estreme, tende sempre ad affrontarlo in modo conservativo .
E ancora , tappe come san giacomo e bagni di romagna affrontate quest'anno al Giro , al Tour sarebbero decisive tapoe pirenaiche nentre al Giro favevano folclore nei primi 10 giorni.
Al Tour Finestre e Stelvio forse non servono perché la differenza la fanno le gambe e la competizione estrema .
Nel 2013 ax 3 e nel 2015 La pierre san martin , non certo due salite leggendarie, hanno in pratica deciso il Tour , cosi come Armstrong faceva la differenza nel primo arrivo in salita, che fosse sui Pirenei o sulle Alpi , facile o Difficile ( Sestriere, hautacam, Plateau de Beille, La mongie , Courchevel ) .
Il Tour è un un'altra corsa , indipendentemente dalle salite e dai tapponi


nibali-san baronto
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da nibali-san baronto »

giorgio ricci ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 22:27 Oramai il Tour è stato presentato e il prrcorso manco è malaccio .
Ricordo negli anni precedenti uno dei sogni proibiti di molti forumisti italici e d'oltralpe era il ritorno del Granon.
Per me questo è un bel Tour , e le salite che vi sono inserite hanno peculiarità interessanti ancorché diverse da quelle presenti al Giro.
Quello che contesto non è il percorso in sé in termini di spettacolo. I finali spesso (non sempre) sono ben pensati. Ci sono due cose che mi fanno inviperire, prescindono dal giudizio schietto e vanno ricondotte ad un discorso di cultura.

1) Arrivi da garage che narcotizzano le corse (Super Planche e Peyragudes)
2) Chilometraggi drammaticamente ridotti

Ipotizziamo anche che il Tour possa essere lo stesso spettacolare con questo percorso. Ma se si fa passare il messaggio che il ciclismo è fatto di tappe di montagna di 130 km che possono decidersi all'ultimo km (perché una rampa come quella di Peyragudes fa passare esattamente questo messaggio), dal mio punto di vista stiamo distruggendo il fondamento di questo sport che è la resistenza. Il campanello d'allarme non sono altro che le continue proteste dei corridori, in primis la sceneggiata di Morbegno dove i corridori si sono accorti poche ore prima della partenza che dovevano fare 250 km sotto la pioggia. E qualcuno serenamente ha detto che non gli faceva voglia. È stato un momento tanto demenziale quanto indicativo. Ora più che mai ci sarebbe bisogno di ridare lustro ai chilometraggi, cosa che Vegni ha sempre fatto. Ma se ASO fa passare il messaggio contrario...


giorgio ricci
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Re: Tour de France 2022

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Hai ragione , ma Granon , Alpe , Foix e Hautacam sono corte ma non hanno caratteristiche da garage . Escluso la moda chilometraggio mi sembra ci sia un po di tutto


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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da lucks83 »

nibali-san baronto ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 22:40
giorgio ricci ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 22:27 Oramai il Tour è stato presentato e il prrcorso manco è malaccio .
Ricordo negli anni precedenti uno dei sogni proibiti di molti forumisti italici e d'oltralpe era il ritorno del Granon.
Per me questo è un bel Tour , e le salite che vi sono inserite hanno peculiarità interessanti ancorché diverse da quelle presenti al Giro.
Quello che contesto non è il percorso in sé in termini di spettacolo. I finali spesso (non sempre) sono ben pensati. Ci sono due cose che mi fanno inviperire, prescindono dal giudizio schietto e vanno ricondotte ad un discorso di cultura.

1) Arrivi da garage che narcotizzano le corse (Super Planche e Peyragudes)
2) Chilometraggi drammaticamente ridotti

Ipotizziamo anche che il Tour possa essere lo stesso spettacolare con questo percorso. Ma se si fa passare il messaggio che il ciclismo è fatto di tappe di montagna di 130 km che possono decidersi all'ultimo km (perché una rampa come quella di Peyragudes fa passare esattamente questo messaggio), dal mio punto di vista stiamo distruggendo il fondamento di questo sport che è la resistenza. Il campanello d'allarme non sono altro che le continue proteste dei corridori, in primis la sceneggiata di Morbegno dove i corridori si sono accorti poche ore prima della partenza che dovevano fare 250 km sotto la pioggia. E qualcuno serenamente ha detto che non gli faceva voglia. È stato un momento tanto demenziale quanto indicativo. Ora più che mai ci sarebbe bisogno di ridare lustro ai chilometraggi, cosa che Vegni ha sempre fatto. Ma se ASO fa passare il messaggio contrario...
Come non quotarti..
Lo scrivevo anche io qualche giorno fa.
Sceneggiate come quelle viste a Morbegno 2020 o a Sacile 2021 sono figlie di queste scelte organizzative di ASO.
Abituare i corridori a chilometraggi molto limitati, li porta ad avere poca voglia di farsi le maratone dolomitiche, magari col freddo e la pioggia.
Cosa che nel passato, anche recente, è stata accettata senza patemi.
Una tappa come quella del Monte Pora 2008, di 230 km e sotto un acqua gelida, con Vivione e Presolana, al giorno d'oggi sarebbe stata mozzata per le proteste.
Emblematico il discorso fatto dai corridori a Cortina quest'anno: abbiamo mozzato la tappa, ma abbiamo dato spettacolo sul Giau.
Ma il ciclismo non è solo correre al massimo della velocità, finché le forze reggono, al massimo dei watt che si riescono a esprimere, con condizioni meteorologiche ottimali.
Il ciclismo è anche fondo, resistenza, abilità a sopportare ogni tipo di clima, epica, rischio (accettabile e ponderato), correre col freddo, col vento, col caldo torrido, con la pioggia e col solleone.
Altrimenti da professionisti si ritorna al livello amatore, che quando piove e fa freddo prefrisce stare in casa (giustamente).


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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da lucks83 »

giorgio ricci ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 22:52 Hai ragione , ma Granon , Alpe , Foix e Hautacam sono corte ma non hanno caratteristiche da garage . Escluso la moda chilometraggio mi sembra ci sia un po di tutto
Ciao Giorgio! In sé nessua di queste è una brutta tappa, anzi a me piacciono anche.
E un Tour con Galibier x2, granon, Alpe d'huez, croix de fer, hautacam, aubisque, Val Louron, peyragudes, peguere e port de lers, non si può definire semplice.
È molto vario anche nelle altre tappe.
Mi dispiace per i chilometraggi, perché mettendo fatica nelle gambe, la terza settimana di corsa cambia.
Non più solo prestazioni ai massimi livelli, ma anche sfide tra chi recupera meglio le fatiche.
Perché altrimenti, se la mettiamo solo sul piano prestazionale, allora ha poco senso fare un GT di tre settimane ma ne bastano due, e anche mettere tre salite per tappa diventa superfluo.
Fosse stato disegnato da ASO, il Giro 2018 lo avrebbe vinto Yates, pensa che ci saremmo persi la più grande impresa degli ultimi 40 anni!


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Re: Tour de France 2022

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giorgio ricci ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 22:52 Hai ragione , ma Granon , Alpe , Foix e Hautacam sono corte ma non hanno caratteristiche da garage . Escluso la moda chilometraggio mi sembra ci sia un po di tutto
Infatti ti ribadisco che il percorso in sé non è brutto. Se prima del Galibier ci fossero stati la Madeleine e/o la Croix de Fer e la tappa di Peyragudes fosse stata una tappa pirenaica seria, anziché una supercazzola, io ero già contento. La coppia di tappe alpine, presa a sé, mi piace tantissimo. Ma il fatto che nemmeno una di queste tappe (Hautacam compresa) superi i 200 km, mi irrita. Proprio per un fatto culturale.


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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Che è diverso da dire che aso sta portando alla morte il ciclismo etc.
;)

La tappa di Saint Gaudens, aveva bisogno di 50 km in più, quattro salite le ha, in successione rapidissima, il Val Louron quel che serve per anticipare Peyragudes.
Accettabile.
Hautacam ( e Foix con il Peguere ) ottime tappe.
Questo il mio punto di vista.

:cincin:


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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da nibali-san baronto »

Pino_82 ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 23:29 Che è diverso da dire che aso sta portando alla morte il ciclismo etc.
;)
Non è diverso. Sono gli argomenti ad essere diversi:
1) il percorso del 2022
2) tutti i maledetti percorsi senza tappe lunghe degli ultimi anni

Il percorso del 2022 non è male. Il fatto che non ci siano tappe lunghe è una deriva che dura da anni e di anno in anno fa passare un messaggio sbagliato. Non c'è contraddizione. Sono due osservazioni diverse.


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Re: Tour de France 2022

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nibali-san baronto ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 23:38
Pino_82 ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 23:29 Che è diverso da dire che aso sta portando alla morte il ciclismo etc.
;)
Non è diverso. Sono gli argomenti ad essere diversi:
1) il percorso del 2022
2) tutti i maledetti percorsi senza tappe lunghe degli ultimi anni

Il percorso del 2022 non è male. Il fatto che non ci siano tappe lunghe è una deriva che dura da anni e di anno in anno fa passare un messaggio sbagliato. Non c'è contraddizione. Sono due osservazioni diverse.
Che poi già in passato c'è stato un accorciamento delle tappe.
Ai Tour e ai Giri anni 70/80 e inizi 90 si vedevano tappe da 280 km. Tapponi di montagna da 250.
È stato messo un freno che era sensato e che il Giro mantiene.
ASO continua a diminuire.
Tra 15 anni invece che 130/150 km avremo tappe alpine da 80/100. Anzi le stanno già proponendo ultimamente.
Il fatto è che, secondo me non lo fanno nemmeno per le richieste dei corridori ma per un discorso televisivo.
Una tappa da 240 km dura sei ore se non è di montagna, altrimenti 7o8, chi la guarda dall'inizio? Pochi. E il palinsesto TV è intasato (per lo più di programmi spazzatura).
Meglio una tappa di 4 ore, massimo 5, di modo da poter trasmettere grandi fratelli vari nello spazio rimanente.


giorgio ricci
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Re: Tour de France 2022

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Mi trovo d'accordo con lucks83 e nibali-san baronto .
Il problema del fondo e del chilometraggio c'è. I corridori che fanno del recupero la loro arma vincente sono penalizzati. Queste tappette under 23 falsano gli ordini d'arrivo
Non volevo essere polemico però ho visto Tour talmente noiosi , ( 2012 ,2016,2017 ) che questo penso potrà essere godibile .
Certo che rispetto a 20- 25 anni fa è un altro sport .:cincin:


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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da nibali-san baronto »

giorgio ricci ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 9:27 Mi trovo d'accordo con lucks83 e nibali-san baronto .
Il problema del fondo e del chilometraggio c'è. I corridori che fanno del recupero la loro arma vincente sono penalizzati. Queste tappette under 23 falsano gli ordini d'arrivo
Non volevo essere polemico però ho visto Tour talmente noiosi , ( 2012 ,2016,2017 ) che questo penso potrà essere godibile .
Certo che rispetto a 20- 25 anni fa è un altro sport .:cincin:
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

Pino_82 ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 11:10

Si ragazzi, ma questo discorso della lunghezza della salita, e lo Stelvio è tra i massimi (da Prato allo Stelvio), vale per voi, non mi ci metto io che un duemila non l'ho mai fatto
Guarda, di ciclismo ci si può capire qualcosa anche solo guardandolo, senza praticarlo. Se però hai così tanta passione per le salite, e ne hai tanta, forse faresti bene a farti un inverno e una primavera come si deve e poi ti prendi un appartamento a Bormio ad agosto.

Fai il ticket del ciclista praticante: Mortirolo, Gavia e Stelvio.

Belle vacanze, sole, pure le terme ti spari. Poi nella sezione ciclismo pedalato ci racconti se il 9 per cento del Gavia, l'8% dello Stelvio da Prato e se la parte dei tornanti del Mortirolo sono simili, uguali, cosa conta la pendenza, l'altitudine, cosa la granulosità dell'asfalto, cosa l'ampiezza dei tornanti per un bus oppure per i malgari, cosa l'esposizione al sole e quella al vento, ecc. ecc. - perché contano, credimi, contano eccome.


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Re: Tour de France 2022

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Maìno della Spinetta ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 10:35
Pino_82 ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 11:10

Si ragazzi, ma questo discorso della lunghezza della salita, e lo Stelvio è tra i massimi (da Prato allo Stelvio), vale per voi, non mi ci metto io che un duemila non l'ho mai fatto
Guarda, di ciclismo ci si può capire qualcosa anche solo guardandolo, senza praticarlo. Se però hai così tanta passione per le salite, e ne hai tanta, forse faresti bene a farti un inverno e una primavera come si deve e poi ti prendi un appartamento a Bormio ad agosto.

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Belle vacanze, sole, pure le terme ti spari. Poi nella sezione ciclismo pedalato ci racconti se il 9 per cento del Gavia, l'8% dello Stelvio da Prato e se la parte dei tornanti del Mortirolo sono simili, uguali, cosa conta la pendenza, l'altitudine, cosa la granulosità dell'asfalto, cosa l'ampiezza dei tornanti per un bus oppure per i malgari, cosa l'esposizione al sole e quella al vento, ecc. ecc. - perché contano, credimi, contano eccome.
92 minuti di APPLAUSI! :clap:


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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Andrea93 »

Maìno della Spinetta ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 10:35
Pino_82 ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 11:10

Si ragazzi, ma questo discorso della lunghezza della salita, e lo Stelvio è tra i massimi (da Prato allo Stelvio), vale per voi, non mi ci metto io che un duemila non l'ho mai fatto
Guarda, di ciclismo ci si può capire qualcosa anche solo guardandolo, senza praticarlo. Se però hai così tanta passione per le salite, e ne hai tanta, forse faresti bene a farti un inverno e una primavera come si deve e poi ti prendi un appartamento a Bormio ad agosto.

Fai il ticket del ciclista praticante: Mortirolo, Gavia e Stelvio.

Belle vacanze, sole, pure le terme ti spari. Poi nella sezione ciclismo pedalato ci racconti se il 9 per cento del Gavia, l'8% dello Stelvio da Prato e se la parte dei tornanti del Mortirolo sono simili, uguali, cosa conta la pendenza, l'altitudine, cosa la granulosità dell'asfalto, cosa l'ampiezza dei tornanti per un bus oppure per i malgari, cosa l'esposizione al sole e quella al vento, ecc. ecc. - perché contano, credimi, contano eccome.
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da lucks83 »

giorgio ricci ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 9:27 Mi trovo d'accordo con lucks83 e nibali-san baronto .
Il problema del fondo e del chilometraggio c'è. I corridori che fanno del recupero la loro arma vincente sono penalizzati. Queste tappette under 23 falsano gli ordini d'arrivo
Non volevo essere polemico però ho visto Tour talmente noiosi , ( 2012 ,2016,2017 ) che questo penso potrà essere godibile .
Certo che rispetto a 20- 25 anni fa è un altro sport .:cincin:
Figurati, nessuna polemica!
E hai centrato anche perfettamente il punto, con questo tuo post.
Le tappe del prossimo Tour sono anche disegnate bene, ma il problema km lo rende un altro sport e penalizza alcuni tipi di corridori.. Mi ricorda il Giro del 2004, nel quale le tappe di montagna avevano chilometraggi da under 23. Lo vinse un giovane cunego, che poi, con altri tipi di percorsi, non si avvicinò mai più nemmeno al podio.
Sarà un caso?


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Re: Tour de France 2022

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Contano, due salite di 15km qui in zona ci sono : una su strada ampia e comoda, una stretta e dissestata, dal mare a seicento metri - a parte che la strada quasi sempre la sistemano prima del passaggio di una corsa, mi sono già spiegato -, i ciclisti professionisti non sono degli amatori più allenati, ma hanno un corpo predisposto a fare velocità, fondo e resistenza di un centinaio di salite al mese.
Io posso metterci quindici minuti in più, un ciclista forse è capace di fare lo stesso tempo, perché è sensibile alla differenza da un Gavia in poi.
Insomma, soffrono più la pendenza che altre variabili, se sanno fare i 28all'ora all'ultimo km di una salita di sedici fino i 2200 all'otto e sei, sul Portet, un Carapaz ottimo ma non il miglior ciclista al mondo, e gli altri non si staccano, o se si staccano rientrano, anche se sono capitani ritrovati così, senza approccio specifico, che dura almeno tre mesi , il preparare bene una corsa, dopo tre settimane, a fine di una tappa che ne aveva già di colli, dopo già più attacchi e difese nei giorni scorsi, insomma a fine di una gara di più di tremila km.
Se ragioniamo in quest'ottica allora sì è al passo con i tracciatori , se ci facciamo prendere la mano dalle esperienze personali, basta il giro del Benelux per fare classifica.
Noi i ventotto li facciamo in pianura, tra due località di mezz'ora.
Per rendere l'idea di quando calciamo il pallone ai cinquanta, i calciatori a centotrenta.

In montagna ci vado, ma a maggio ;)

:cincin:


nibali-san baronto
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da nibali-san baronto »

Pino_82 ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 13:05
Noi i ventotto li facciamo in pianura, tra due località di mezz'ora.
Per rendere l'idea di quando calciamo il pallone ai cinquanta, i calciatori a centotrenta.

In montagna ci vado, ma a maggio ;)

:cincin:
Caro mio, pochissimi anni fa mi è capitato di fare 110 km a 47 km/h di media. Pensa, prima di parlare al posto degli altri.

EDIT: Ti dirò di più. Siccome ero scalatore me ne rendevo conto della differenza di durata oltre che di intensità. E pensa un po', avrei preferito la prima.
Ultima modifica di nibali-san baronto il domenica 17 ottobre 2021, 13:30, modificato 1 volta in totale.


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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Perché occhio a dire che un Ganna non potrà mai vincere un GT : dipende come si traccia ; il suddetto si scala il passo Gualdo con il gruppo ad andatura serrata per ritornare su Mollema, più di dieci km all'otto per cento e l'altipiano della forca di presta e ha capacità di tirare fino metá del San Giacomo, in una delle tappe più dure dell'appennino dello scorso anno, forse la più dura.
Poi ci sono le pendenze che vanno al quindici ed ecco che esce il Bernal , anche se appena due km , si sfilano tutti i migliori.
Se gli arrivi del Tour fossero Megeve, Les Deux Alpes con Lautaret, Lac de Payolle, e Cauterets, ecco che Ganna si presenterebbe con mire di classifica.
Ecco perché dico accontentiamoci, hanno cercato le salite tra le migliori, e non è certo un percorso per passisti scalatori.
Così Van Aert, piuttosto che un Cattaneo o un Foss.
Loro sono lì, con appena dieci quindici watt in meno dei migliori al mondo, pronti ad agganciarsi al gruppetto dei migliori se la tappa non la si infarcisce di difficoltà.
Dipende dai percorsi che fanno.
Se arrivano a Cogne, la appenninica la fanno a Faenza dove c'è terreno per recuperare e il Pordoi piuttosto del Fedaia , l'arrivo in salita è a Palù di Giovo e così via, insomma l'esempio di Moser, che in salita è meno performante del Foss del momento, l'abbiamo visto tutti.
Ed erano gli anni ottanta, bici molto meno performanti delle attuali
Ultima modifica di Pino_82 il domenica 17 ottobre 2021, 13:58, modificato 2 volte in totale.


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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Pino_82 »

nibali-san baronto ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 13:29
Pino_82 ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 13:05
Noi i ventotto li facciamo in pianura, tra due località di mezz'ora.
Per rendere l'idea di quando calciamo il pallone ai cinquanta, i calciatori a centotrenta.

In montagna ci vado, ma a maggio ;)

:cincin:
Caro mio, pochissimi anni fa mi è capitato di fare 110 km a 47 km/h di media. Pensa, prima di parlare al posto degli altri.

In gruppo o solo ?
Comunque bene, ma farli ventuno giorni di fila, capirai che dopo tre avrai il mal di gambe

P.s. un forum nasce per parlare ;)


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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da nibali-san baronto »

Pino_82 ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 13:31
nibali-san baronto ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 13:29
Pino_82 ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 13:05
Noi i ventotto li facciamo in pianura, tra due località di mezz'ora.
Per rendere l'idea di quando calciamo il pallone ai cinquanta, i calciatori a centotrenta.

In montagna ci vado, ma a maggio ;)

:cincin:
Caro mio, pochissimi anni fa mi è capitato di fare 110 km a 47 km/h di media. Pensa, prima di parlare al posto degli altri.

In gruppo o solo ?
Comunque bene, ma farli ventuno giorni di fila, capirai che dopo tre avrai il mal di gambe

P.s. un forum nasce per parlare ;)
In gruppo, mi pare evidente. Mi son pure sciroppato settimane intere di ritiro con più di 1000 km a botta. Non avrò mai fatto il Tour, ma ritengo di essere almeno in parte mentalizzato ad un certo modo di pensare.


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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Ne riparliamo a trentanove anni, quando invece di 70 km di cinque anni prima ne farai 15.
Con le proporzioni, ti renderai conto dopo i trentacinque anni il cambio delle prestazioni del corpo.
Ma è vero che qui si parla di atleti nel pieno : ripeto preferisco 130 km fatti a tutta dal primo all'ultimo, che cinquanta km in più ad andatura di conserva.
Il giro una tappa da duecento difficile la mette ancora, si seguono due strade diverse, io credo che il primo fará cinque km in più di media su un percorso similare, e si saranno così spremuti allo stesso modo.
Il fondo quando hai da scalare Aubisque, Spandelles e Hautacam, piuttosto che un Galibier, con Croix de Fer e arrivo all'alpe ce lo metti tutto, in quei km.
Le altre potrebbero avere un po' di riserva, ma il Peguere e il Granon le trovo già molto difficili, e il Morgins molto lungo


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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da nibali-san baronto »

Pino_82 ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 13:46 Ne riparliamo a trentanove anni, quando invece di 70 km di cinque anni prima ne farai 15.
Eh?


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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Sei giovane, arriva a quarant'anni, e poi dimmi come vai, ok ?

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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

nibali-san baronto ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 13:58
Pino_82 ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 13:46 Ne riparliamo a trentanove anni, quando invece di 70 km di cinque anni prima ne farai 15.
Eh?
Oltre che in salita, non ha mai nemmeno pedalato con Zanazzi e dintorni...


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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Pino_82 »

A no, qui a Roma , al massimo abbiamo l'ottimo Petito ;)

:cincin:


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Re: Tour de France 2022

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Sto cercando di parlare del Tour, ne ho scritto un enormità ; piuttosto , riprendendola, la tappa con arrivo a Chatel , sarà un prima tappa di montagna che proporrà fatiche interamente dal lato svizzero : un col de mosses leggero, un de la Croix corto ma impegnativo, e una salita lunga , e per dodici km impegnativa, finale con falsopiano con gli ultimi dodici km, dal paese di Morgins in poi, fino l'arrivo, dove non ci sarà margine per recuperare.
Non la vedo una tappa di passaggio, ma i migliori avranno terreno per muoversi e andare all'arrivo.


Pino_82
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Pino_82 »

E torniamo al discorso dell'età.
Ti avvicini ai quaranta ed è normale.
Mi ha colpito il termine a dir poco colorito sull'aso, che tutto sommato fa ancora buoni percorsi.
Ma se li ha nelle gambe centocinquanta km al giorno per una valutativa più ampia la senti nelle gambe, ed è normale cercare la risposta nei professionisti.
Io nella più ampia stregua che diedero i corridori al tempo, di accorciare le singole fatiche, a vantaggio dello spettacolo e dell'agonismo, in questi ultimi tour davvero non ne è mancato, molte fughe all'arrivo, difficoltà a chiudere per arrivare in volata, spazio per attacchi anche dei migliori, e tu per tu emozionanti tra di loro.
Non credo che aggiungere cinquanta km in più di fondovalle aggiungi qualcosa alla corsa.
Mettere difficoltà in successione è ben meglio di distribuirle in modo più largo durante una frazione.
Il Tour è ben disegnato, certo salta all'occhio quella breve distanza sui Pirenei, ma dà forza ad una crono che stavolta non sarà leggera per la classifica come stata l'ultima di quest'anno.


lucks83
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da lucks83 »

Guarda Pino, io ho la fortuna di conoscere gente che si allena con i professionisti (nizzolo, pelucchi, cataldo, nibali... Ti lascio immaginare dove vivo).
Ed è capitato anche a me di farlo in loro compagnia a volte.
E con alcuni di loro sono entrato nel discorso tappe brevi.
Nessuno mai mi ha detto di aver chiesto o di aver mai sentito chiedere ad altri di disegnare GT con chilometraggi brevi in favore dello spettacolo e di tappe tirate dal primo all'ultimo km.
È una cosa che ti stai inventando tu, di sana pianta.
Se al Tour hanno preso questa strada, è per motivi differenti, non c'entra il doping (perché a quel punto ci si dopa in modo diverso per essere sprintosi su distanze soft, piuttosto che dei dieseloni che non sentono la fatica nemmeno dopo 230km), né lo spettacolo.
Perché non cambia molto se gli attacchi partono al km 150 su una tappa di 230, piuttosto che al km 50 in quella da 130. Sempre 80 km di guerra sono, con la differenza che il fondo nel secondo caso non serve, e penalizza un certo tipo di corridori.
Cambia che la TV è occupata dal Tour per meno ore, in favore di altri programmi, quello si.

Lasciami aggiungere che pontificare sulle prestazioni e sulle età di certi utenti del forum è una cosa piuttosto antipatica, perché non li conosci e non sai quello che hanno fatto in biciletta.
Anche perché non sei né Eddy Merck, né Bernard Hinault.


nibali-san baronto
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da nibali-san baronto »

lucks83 ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 15:08
nibali-san baronto ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 13:29
Pino_82 ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 13:05
Noi i ventotto li facciamo in pianura, tra due località di mezz'ora.
Per rendere l'idea di quando calciamo il pallone ai cinquanta, i calciatori a centotrenta.

In montagna ci vado, ma a maggio ;)

:cincin:
Caro mio, pochissimi anni fa mi è capitato di fare 110 km a 47 km/h di media. Pensa, prima di parlare al posto degli altri.

EDIT: Ti dirò di più. Siccome ero scalatore me ne rendevo conto della differenza di durata oltre che di intensità. E pensa un po', avrei preferito la prima.
Ciao Nibali, innanzitutto complimenti, 110 km a 47 di media io me li sogno
Come già in molti qui dentro sanno (ma non è detto che lo sapessero tutti ;) ), ho corso fino alla categoria juniores. Correvo contro Tiberi, per dire...
lucks83 ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 15:41 Guarda Pino, io ho la fortuna di conoscere gente che si allena con i professionisti (nizzolo, pelucchi, cataldo, nibali... Ti lascio immaginare dove vivo).
Ed è capitato anche a me di farlo in loro compagnia a volte.
E con alcuni di loro sono entrato nel discorso tappe brevi.
Nessuno mai mi ha detto di aver chiesto o di aver mai sentito chiedere ad altri di disegnare GT con chilometraggi brevi in favore dello spettacolo e di tappe tirate dal primo all'ultimo km.
Confermo anche io. Mai avuto questa impressione dai professionisti che conosco.

Piuttosto mi ricordo un Bettiol dichiarare che per lui si poteva correre per intero la tappa di Cortina.


Pino_82
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Al Tour vanno via al primo km, tutte le riprese dirette integrali lo mostrano, quest'anno davvero ventuno giorni su ventuno.
L'associazione corridori , mi sembra avesse Bugno a capo, nella fase del dopo Armstrong , domandò un accorciamento delle tappe, perché messi troppo sotto sforzo, durante i GT.
Quest'anno al Tour, una di duecentocinquanta l'hanno fatta, anche mossa, van der Poel e Van Aert sono andati fortissimo, Nibali ha giocato di rimessa dove non ne aveva più , Carapaz ci ha provato, Roglic non è riuscito a salvarsi dopo la caduta .
Ma vedere la Crocetta, poco più di mille metri ,con cinquanta di km ad arrivare ad Alleghe per cominciare la corsa dal Fedaia, come cifra tecnica varrà più di un lacets di montvernier, poco più di uno strappo, ma come sviluppo della corsa non cambia poi molto, hanno modo per mandare via una fuga, buona di corridori che vanno in salita , lo stesso.
Ma si tiene qualcosa anche per le ultime salite, per i giorni successivi, ci può essere buono e cattivo tempo, il tempo di recuperare è quello che è, insomma mi sembra più intelligente la soluzione dei lacets, per fare un esempio, ad un lungo greggismo sulla dominante e molto impegnativa Madeleine , dura anche da nord.


lucks83
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da lucks83 »

Pino_82 ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 15:56 Al Tour vanno via al primo km, tutte le riprese dirette integrali lo mostrano, quest'anno davvero ventuno giorni su ventuno.
L'associazione corridori , mi sembra avesse Bugno a capo, nella fase del dopo Armstrong , domandò un accorciamento delle tappe, perché messi troppo sotto sforzo, durante i GT.
Quest'anno al Tour, una di duecentocinquanta l'hanno fatta, anche mossa, van der Poel e Van Aert sono andati fortissimo, Nibali ha giocato di rimessa dove non ne aveva più , Carapaz ci ha provato, Roglic non è riuscito a salvarsi dopo la caduta .
Ma vedere la Crocetta, poco più di mille metri ,con cinquanta di km ad arrivare ad Alleghe per cominciare la corsa dal Fedaia, come cifra tecnica varrà più di un lacets di montvernier, poco più di uno strappo, ma come sviluppo della corsa non cambia poi molto, hanno modo per mandare via una fuga, buona di corridori che vanno in salita , lo stesso.
Ma si tiene qualcosa anche per le ultime salite, per i giorni successivi, ci può essere buono e cattivo tempo, il tempo di recuperare è quello che è, insomma mi sembra più intelligente la soluzione dei lacets, per fare un esempio, ad un lungo greggismo sulla dominante e molto impegnativa Madeleine , dura anche da nord.
Ancora con ste velate affermazioni sul doping e sull'era anni 90/2000.
Ma chi sei?
Il fratello di Bugno?
Il cognato di Salvato?
A parte che Bugno mi pare sia arrivato dopo la fine dell'era armstrong...
Nessuna associazione dei corridori ha mai chiesto un accorciamento delle tappe.. Ti stai inventando tutto per confermare le tue tesi strampalate.
Forza, dimmi dove lo hai letto o chi te lo ha detto che il sindacato corridori ha chiesto di accorciare le tappe.
Chi?
Come?
Dove?
Quando?
Visto che sei sicuro di ciò che dici, tira fuori nomi e cognomi.
Ma è tutto inutile, adesso te ne uscirai fuori con un altro post pieno di frasi disconnesse e imprecisioni varie.
Resta il fatto che il Tour 2022 sarà una corsa con una sola tappa over 200 km, e se ti sembra una cosa normale o al passo con i tempi, vuol dire che di ciclismo non capisci una mazza.


Pino_82
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Ho seguito nel tempo quelle vicende, si l'associazione chiedeva un accorciamento delle tappe, quando dico che stava uscendo dalla fase Armstrong, vuol dire dopo il duemilatredici.
A me è piaciuto molto anche quello di quest'anno, con tappe di montagne mai superiori ai 200km, se non per Andorra, dove poi si risolse tutto al Beixalis, tra fuga e protagonisti.
Facciamo centoquaranta con Aubisque , Spandelles e Hautacam, che duecento con Puymorens, Envalira e cinque km intorno Andorra.


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