Tour de France 2022

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
nibali-san baronto
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Re: Tour de France 2022

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Pino_82 ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 16:16 Ho seguito nel tempo quelle vicende, si l'associazione chiedeva un accorciamento delle tappe, quando dico che stava uscendo dalla fase Armstrong, vuol dire dopo il duemilatredici.
A me è piaciuto molto anche quello di quest'anno, con tappe di montagne mai superiori ai 200km, se non per Andorra, dove poi si risolse tutto al Beixalis, tra fuga e protagonisti.
Facciamo centoquaranta con Aubisque , Spandelles e Hautacam, che duecento con Puymorens, Envalira e cinque km intorno Andorra.
Ma il problema è che c'erano salite del cavolo. Non è che le tappe di 200 km vanno fatto col Lautaret. Io voglio 200 km con Soudet, Ichere, Marie Blanque, Aubisque, Spandelles e Hautacam. È chiaro così?


lucks83
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da lucks83 »

Pino_82 ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 16:16 Ho seguito nel tempo quelle vicende, si l'associazione chiedeva un accorciamento delle tappe, quando dico che stava uscendo dalla fase Armstrong, vuol dire dopo il duemilatredici.
A me è piaciuto molto anche quello di quest'anno, con tappe di montagne mai superiori ai 200km, se non per Andorra, dove poi si risolse tutto al Beixalis, tra fuga e protagonisti.
Facciamo centoquaranta con Aubisque , Spandelles e Hautacam, che duecento con Puymorens, Envalira e cinque km intorno Andorra.
Non stai rispondendo alla domanda!
Ma non sono sorpreso.
Pressapochismo e risposte generiche sono alla base di chi scrive certe cose solo per darsi un tono ed aver ragione. Seguo il ciclismo da 30 anni.
Mai letto da nessuna parte di richieste di qualcuno di accorciamento delle tappe.
MAI.
Come tutti gli altri utenti del forum possono confermarti.
Era armstrong finita nel 2013? Hai le idee non confuse, di più.
La cosa ridicola è che ti metti a questionare con gente che ha parlato con i prof, con utenti che conoscono chi lavora nell'ambiente e ti stanno dicendo tutti come stanno le cose.
Spiega a tutti gli utenti, allora, perché non tagliano pure i km delle classiche monunento: mi pare che la Sanremo sia sempre una corsa di 300 km, il fiandre di 240, la roubaix di 250, la liegi di 230 e il lombardia di 240.
Perché non fare una roubaix di 150 km, dove darsi battaglia dal via... A cosa servono i primi 90 km senza pavé, secondo il Pino82 pensiero.. A nulla no?
Tu hai detto che a suo tempo hai seguito quelle vicende, dove si chiedeva una riduzione dei chilometraggi.
Bene! Pubblicaci un link di un qualsiasi articolo a conferma della tua teoria.
Oppure taci per sempre.


Pino_82
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Guarda che le foto con i prof anche qui sul sito c'è le ho io, mica tu :bll:

Il forum è fatto per parlare, lo seguo anche io da trent'anni il ciclismo, l'intervista che fece cadere il castello americano è di quegli anni, essere più aperto alle opinioni altrui ti farebbe bene ;)


Winter
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Winter »

nibali-san baronto ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 16:29 Ma il problema è che c'erano salite del cavolo. Non è che le tappe di 200 km vanno fatto col Lautaret. Io voglio 200 km con Soudet, Ichere, Marie Blanque, Aubisque, Spandelles e Hautacam. È chiaro così?
Non le vedrai mai
Come al giro
6mila metri di dislivello.. 7 ore di bici
Non le vedremo più
Solo zomegnan..la pensava come noi


nibali-san baronto
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da nibali-san baronto »

Winter ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 17:00
nibali-san baronto ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 16:29 Ma il problema è che c'erano salite del cavolo. Non è che le tappe di 200 km vanno fatto col Lautaret. Io voglio 200 km con Soudet, Ichere, Marie Blanque, Aubisque, Spandelles e Hautacam. È chiaro così?
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Ma già Vegni mi basterebbe. Il problema sono i sindacati che gliele amputano.


lucks83
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da lucks83 »

nibali-san baronto ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 17:02
Winter ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 17:00
nibali-san baronto ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 16:29 Ma il problema è che c'erano salite del cavolo. Non è che le tappe di 200 km vanno fatto col Lautaret. Io voglio 200 km con Soudet, Ichere, Marie Blanque, Aubisque, Spandelles e Hautacam. È chiaro così?
Non le vedrai mai
Come al giro
6mila metri di dislivello.. 7 ore di bici
Non le vedremo più
Solo zomegnan..la pensava come noi
Ma già Vegni mi basterebbe. Il problema sono i sindacati che gliele amputano.
Vegni è al timone dal 2012.. In 10 giri ha disegnato tappe super come Pampeago e Stelvio 2012, tre cime 2013,(quella originale senza i tagli dovuti alla neve), val Martello (corta ma con gavia e stelvio bella stessa tappa), cervinia 2015 e 2018, corvara 2016, bormio 2017, Jafferau 2018, cancano 2020 e anche Sestriere 2020(prima del taglio causa covidl) + cortina 2021 (anche questa purtroppo amputata).
Diciamo che il buon Mauro ha sempre tenuto fede alla storia e tradizione del Giro, almeno nelle intenzioni.
Poi che non sia riuscito, talvolta, a far rispettare sé stesso, la storia e la tradizione del Giro, è un altro discorso.
Ma in fondo, forse, non poteva farci granché.
Resta il fatto che i suoi tapponi super, anche Vegni li ha sempre proposti.


Pino_82
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Io preferivo Zomegnan, come disegnatore, ma anche vegni mantiene una certa lunghezza in alcune tappe di montagna, spesso senza un notabile cambiamento nei risultati, quest'anno ne ha proposte in Romagna e ci ha provato con le Dolomiti .
Vedremo il prossimo.
Un tracciatore non entusiasmante, come Preudhomme.
Ma bravi, considerando che con leblanc e Castellano spesso si dormiva

:cincin:


Winter
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Winter »

lucks83 ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 17:26
nibali-san baronto ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 17:02
Winter ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 17:00
Non le vedrai mai
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Ma già Vegni mi basterebbe. Il problema sono i sindacati che gliele amputano.
Vegni è al timone dal 2012.. In 10 giri ha disegnato tappe super come Pampeago e Stelvio 2012, tre cime 2013,(quella originale senza i tagli dovuti alla neve), val Martello (corta ma con gavia e stelvio bella stessa tappa), cervinia 2015 e 2018, corvara 2016, bormio 2017, Jafferau 2018, cancano 2020 e anche Sestriere 2020(prima del taglio causa covidl) + cortina 2021 (anche questa purtroppo amputata).
Diciamo che il buon Mauro ha sempre tenuto fede alla storia e tradizione del Giro, almeno nelle intenzioni.
Poi che non sia riuscito, talvolta, a far rispettare sé stesso, la storia e la tradizione del Giro, è un altro discorso.
Ma in fondo, forse, non poteva farci granché.
Resta il fatto che i suoi tapponi super, anche Vegni li ha sempre proposti.
Non son d accordo
Il percorso è diventato più facile
I tapponi da 7 ore quasi spariti


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Walter_White
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Walter_White »

Winter ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 17:00
nibali-san baronto ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 16:29 Ma il problema è che c'erano salite del cavolo. Non è che le tappe di 200 km vanno fatto col Lautaret. Io voglio 200 km con Soudet, Ichere, Marie Blanque, Aubisque, Spandelles e Hautacam. È chiaro così?
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Il problema del Zome erano i trasferimenti. Il Giro 2011, durissimo, prevedeva un trasferimento Ravenna/Spilimbergo giusto prima della 3 giorni Grossglockner, Zoncolan e Gardeccia :diavoletto:


FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
Pino_82
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Si, ci furono molti trasferimenti, alcuni piuttosto lunghi.
Se non cadeva sull'equivoco del Crostis ancora oggi avevamo un ottimo tracciatore, esigente, più degli altri.
:yes:


Pino_82
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Interessante la proposta contenitiva del parallelo con le corse di un giorno : sono di un giorno e le possono correre a tutta , come fatto all'ultima Roubaix anche già nei novanta prima del pavé, tanto che uno dei corridori di fuga è arrivato secondo, e l'altro moscon , la stava vincendo.
Ora arriva la petit Roubaix (con tratti anche diversi); siamo già alla quinta tappa, ma c'è già stato un riposo.
La faranno a tutta (grazie a quel riposo); anche prima dei tratti di pavè.
Qui dico bravi all'organizzazione ; mettiamo la piccola Roubaix quando le forze sono al massimo, vi è bisogno di più concentrazione, più forza, e più tatticismo di una tappa semplice.
Metterla senza riposo, avrebbe portato ad un ridursi a fare la corsa sui tratti in pavé, con i primi cento km corsi ad andatura di conserva.
Sarà, dovrebbe essere, una gran tappa fatta in pieno, un qualcosa in più del solito, che già sappiamo in passato ha deciso la classifica : quelle Alpi bilanciano questa prima settimana, danno ampiamente modo di riscatto ai meno avvezzi delle pietre (ipotizzo Carapaz, Bernal, gli Yates, in parte anche Pogacar) e la super Planche diventa quella ciliegina su due settimane tracciate molto bene, con l'impennata di Mende , Losanna, e Longwy comprese.


lucks83
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da lucks83 »

Winter ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 18:05
lucks83 ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 17:26
nibali-san baronto ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 17:02
Ma già Vegni mi basterebbe. Il problema sono i sindacati che gliele amputano.
Vegni è al timone dal 2012.. In 10 giri ha disegnato tappe super come Pampeago e Stelvio 2012, tre cime 2013,(quella originale senza i tagli dovuti alla neve), val Martello (corta ma con gavia e stelvio bella stessa tappa), cervinia 2015 e 2018, corvara 2016, bormio 2017, Jafferau 2018, cancano 2020 e anche Sestriere 2020(prima del taglio causa covidl) + cortina 2021 (anche questa purtroppo amputata).
Diciamo che il buon Mauro ha sempre tenuto fede alla storia e tradizione del Giro, almeno nelle intenzioni.
Poi che non sia riuscito, talvolta, a far rispettare sé stesso, la storia e la tradizione del Giro, è un altro discorso.
Ma in fondo, forse, non poteva farci granché.
Resta il fatto che i suoi tapponi super, anche Vegni li ha sempre proposti.
Non son d accordo
Il percorso è diventato più facile
I tapponi da 7 ore quasi spariti
Si effettivamente un po' più semplice lo è diventato il Giro, sotto la gestione Vegni.
Va detto, però, che i tapponi da 7 ore son quasi spariti anche perché, contrariamente a ciò che pensa qualcuno, negli ultimi anni si danno battaglia fin da subito anche nei percorsi più lunghi e tosti.
Giusto per fare un esempio... Cancano 2020, con quattro salite come il Campo Carlo Magno, il Castrin, sua maestà Stelvio e Cancano, di 208 km e 5000 metri di dislivello, lo hanno fatto in 6 ore e 6 minuti.
Una roba incredibile.
Negli anni novanta in tappe del genere, di solito le prime due ore le facevano al pascolo.
Diciamo che Zomegnan caricava parecchio, e ci metteva dentro pure salite cicloalpinistiche come il Plan de Corones, che mi pare piaccia davvero a pochi utenti su questo forum.
Personalmente le tappe più dure che ho visto, sono state disegnate sotto la gestione Castellano...
Corvara 1993, aprica 1994, ci sarebbe stata Briancon 1995, con sampeyre dal vallone, agnello e izoard purtroppo mozzata da una valanga sull'Agnello, pordoi e Aprica 1996, falzes ed edolo 1997, selva gardena e Montecampione 1998, la triste aprica 1999, pordoi e vinadio (purtroppo annullata) 2001, chianale 2003, ortisei, livigno e sestriere 2005.. Tappacce d'altri tempi!
Quanti ricordi!


Pino_82
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Era un ciclismo diverso; vi erano il doppio delle tappe per ruote veloci : avevamo i campioni , quello è vero.
Io comunque la differenza di tracciatura con Preudhomme l'ho vista, tappe più varie, sono andate a scoprire una decina di salite nuove, gli arrivi in salita variano sempre tra i tre e i cinque ma come quest'anno capita che si sono andati a trovarne cinque ottimi.
Il col de la Loze, è un ottima scoperta, una delle tante dell'ultima gestione direttiva del Tour


Winter
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Winter »

lucks83 ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 20:00
Winter ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 18:05
lucks83 ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 17:26
Vegni è al timone dal 2012.. In 10 giri ha disegnato tappe super come Pampeago e Stelvio 2012, tre cime 2013,(quella originale senza i tagli dovuti alla neve), val Martello (corta ma con gavia e stelvio bella stessa tappa), cervinia 2015 e 2018, corvara 2016, bormio 2017, Jafferau 2018, cancano 2020 e anche Sestriere 2020(prima del taglio causa covidl) + cortina 2021 (anche questa purtroppo amputata).
Diciamo che il buon Mauro ha sempre tenuto fede alla storia e tradizione del Giro, almeno nelle intenzioni.
Poi che non sia riuscito, talvolta, a far rispettare sé stesso, la storia e la tradizione del Giro, è un altro discorso.
Ma in fondo, forse, non poteva farci granché.
Resta il fatto che i suoi tapponi super, anche Vegni li ha sempre proposti.
Non son d accordo
Il percorso è diventato più facile
I tapponi da 7 ore quasi spariti
Si effettivamente un po' più semplice lo è diventato il Giro, sotto la gestione Vegni.
Va detto, però, che i tapponi da 7 ore son quasi spariti anche perché, contrariamente a ciò che pensa qualcuno, negli ultimi anni si danno battaglia fin da subito anche nei percorsi più lunghi e tosti.
Giusto per fare un esempio... Cancano 2020, con quattro salite come il Campo Carlo Magno, il Castrin, sua maestà Stelvio e Cancano, di 208 km e 5000 metri di dislivello, lo hanno fatto in 6 ore e 6 minuti.
Una roba incredibile.
Negli anni novanta in tappe del genere, di solito le prime due ore le facevano al pascolo.
Diciamo che Zomegnan caricava parecchio, e ci metteva dentro pure salite cicloalpinistiche come il Plan de Corones, che mi pare piaccia davvero a pochi utenti su questo forum.
Personalmente le tappe più dure che ho visto, sono state disegnate sotto la gestione Castellano...
Corvara 1993, aprica 1994, ci sarebbe stata Briancon 1995, con sampeyre dal vallone, agnello e izoard purtroppo mozzata da una valanga sull'Agnello, pordoi e Aprica 1996, falzes ed edolo 1997, selva gardena e Montecampione 1998, la triste aprica 1999, pordoi e vinadio (purtroppo annullata) 2001, chianale 2003, ortisei, livigno e sestriere 2005.. Tappacce d'altri tempi!
Quanti ricordi!
E hai ragione :clap:
Tappe di montagna oltre le 7 ore
Castellano 1993..2003 numero 11
Zomegnan 2004..2011 numero 3
Vegni 2012..2021 numero 0

Ultimi 25 anni tappa di montagna più lunga montecampione 98


nurseryman
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da nurseryman »

Winter ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 17:00
nibali-san baronto ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 16:29 Ma il problema è che c'erano salite del cavolo. Non è che le tappe di 200 km vanno fatto col Lautaret. Io voglio 200 km con Soudet, Ichere, Marie Blanque, Aubisque, Spandelles e Hautacam. È chiaro così?
Non le vedrai mai
Come al giro
6mila metri di dislivello.. 7 ore di bici
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al tour l'anno fatte in passato
pensa la jaca-val louron non le ricordo nemmeno tutte le salite che fecero
per non parlare di sestriere


Saint Gervais - Sestriere 1992
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da nurseryman »

Winter ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 18:05
lucks83 ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 17:26
nibali-san baronto ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 17:02
Ma già Vegni mi basterebbe. Il problema sono i sindacati che gliele amputano.
Vegni è al timone dal 2012.. In 10 giri ha disegnato tappe super come Pampeago e Stelvio 2012, tre cime 2013,(quella originale senza i tagli dovuti alla neve), val Martello (corta ma con gavia e stelvio bella stessa tappa), cervinia 2015 e 2018, corvara 2016, bormio 2017, Jafferau 2018, cancano 2020 e anche Sestriere 2020(prima del taglio causa covidl) + cortina 2021 (anche questa purtroppo amputata).
Diciamo che il buon Mauro ha sempre tenuto fede alla storia e tradizione del Giro, almeno nelle intenzioni.
Poi che non sia riuscito, talvolta, a far rispettare sé stesso, la storia e la tradizione del Giro, è un altro discorso.
Ma in fondo, forse, non poteva farci granché.
Resta il fatto che i suoi tapponi super, anche Vegni li ha sempre proposti.
Non son d accordo
Il percorso è diventato più facile
I tapponi da 7 ore quasi spariti
ma io una tappa più bella di Pinzolo-laghi di cancano faccio fatica a trovala( ce ne sono poche nella storia del giro)
ma anche ponte di legno dell'anno prima con presolana-salven-gavia-mortirolo e falsopiano finale era una meraviglia
il problema del giro è la collocazione nel calendario - andrebbe spostato 15 giorni più avanti


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Maìno della Spinetta
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

Galibier e Granon finalmente insieme,
E mi intriga il suo Spandelle Hautacam. Sono pendenze vere, speriamo i contendenti se le diano di Santa ragione


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
Winter
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Winter »

nurseryman ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 21:33
Winter ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 17:00
nibali-san baronto ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 16:29 Ma il problema è che c'erano salite del cavolo. Non è che le tappe di 200 km vanno fatto col Lautaret. Io voglio 200 km con Soudet, Ichere, Marie Blanque, Aubisque, Spandelles e Hautacam. È chiaro così?
Non le vedrai mai
Come al giro
6mila metri di dislivello.. 7 ore di bici
Non le vedremo più
Solo zomegnan..la pensava come noi
al tour l'anno fatte in passato
pensa la jaca-val louron non le ricordo nemmeno tutte le salite che fecero
per non parlare di sestriere
si 30 anni fa
Il record mi pare sia la tappa del sestriere del diablo
La tappa di val louron è leggendaria
Avevamo comprato da poco il videoregistratore
L avrò vista venti volte


giorgio ricci
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da giorgio ricci »

Farei una riflessione su Val louron 1991 e Sestriere 1992 .Diverse erano le corse in bici ma non sempre vi erano i tapponi. Nel 1991 ad esempio i Pirenei arrivarono alla dodicesima tappa, dopo un'estenuante processione nelle pianure ,con una crono di 70 km . La tappa precedente a Jaca era attesa come una liberazione, ma era così mal disegnata che non successe nulla . Val louron era l'unica occasione per fare selezione , e fu bella ,ma dopo rimaneva un noioso peregrinare nel sud della Francia , una monosalita all'alpe d'huez e il classico tappone di Morzine dove ,nonostante i 250 km ci fu un no contest avvilente con vittoria del povero Clayverolat .Non fu un bel Tour. E una tappa non lo poteva salvare .
Idem nel 92 ,dove Sestriere e Alpe erano le uniche tappe in salita , e naturalmente provocarono , soprattutto la prima un bel finimondo .
Al contrario ,un Tour come quello dell'89 , molto contemporaneo ,fu uno spettacolo bellissimo ,perché c'erano tante tappe in salita e insidie dappertutto.
I Tour 1983 e 1897 erano veramente per fondisti, mentre ad esempio il Tour di Fignon 84 aveva distanze siderali in pianura ma tappe montane piuttosto brevi.
Il mitico Tour 86 proponeva tutte le più famose salite di Francia ,ma erano concentrate in quattro tappe di cui solo una superava i 200 km . La differenza la facevenano una crono squadre lunghissima ,due crono di 50 km e tappe di trasferimento lunghe .
Ora si sta esagerando nel proporre tappette , che comunque ci sono sempre state , ma se avessimo tre tapponi da 250 km , almeno due di questi finirebbero con un no contest.
Credo che nel prossimo Tour l'ideale sarebbero state un paio di tappe intermedie sui 230 km , e l'ultima pirenaica disegnata per fondisti ,con una distanza di 220 km e una salita in più .


frcre
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Iscritto il: domenica 29 maggio 2016, 18:08

Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da frcre »

Erinnerung ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 16:09
frcre ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 15:34
Erinnerung ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 14:33

Questo è verissimo soprattutto in un Tour come questo, che reputo molto adatto a Roglic.
Se come dici, Pogacar dovesse perdere qualche minuto nelle prime tappe tra vento e pavé, c'è pochissimo terreno per ribaltare tutto e sperare in un cedimento di Roglic su frazioni di 140 Km e queste salite...
Sarà, a meno di sorprese legate a cadute o sfighe varie, un Tour che si gioca sui secondi... a discapito ovviamrnte dello spettacolo per chi spera in azioni da lontano..
E questo è un chiaro limite del percorso, a mio parere.
Ci sono Telegraphe, Galibier, Granon, altro Galibier, Croix de Fer, Alpe d'Huez, Mur de Peguere, Peyragudes, Aubisque, Spandelles, Hautacam.
Più qualche arrivo insidioso
E la crono finale
C'é tutto il terreno per ribaltare la situazione se il più forte perde terreno sulle prime tappe.
Sul Granon se fai forte il Galibier anche senza scattare e parti dall'attacco della salita possono volare un paio di minuti tranquillamente.
Stesso discorso sull'Alpe d'Huez e Hautacam.
Sul Peyragudes puoi prendere altri 30 secondi
Altrettanto sul mur de peguere.
La crono può fare distacchi importanti
Tutto questo senza andare a scomodare attacchi da lontano e azioni epiche.
Già, infatti... Un vero peccato..
Un Tour che si gioca solo sulle salite finali in tappe da 130/160 Km.
Se vi piace così... Non discuto.
Non voglio dire che sia male, ma il Tour, la corsa più prestigiosa al mondo, dovrebbe avere quel paio di tappe, anche solo una, in cui se uno vuole osare l'impossibile, può.
In cui tentare qualcosa più dell'ordinario e cercare un'impresa che finisca sui libri di storia del ciclismo.
Perdonami ma in una tappa di 130 chilometri che termina su una pista per aeroplani io non ci vedo proprio nulla di straordinario, neanche se Pogacar dovesse salirci a una VAM di 1800 dando 2 minuti a tutti.
Le VAM da 1800 non finiscono sui libri di storia e i video non si riguardano su YouTube.
Io mi riguardo volentieri la cavalcata di Froome sul Finestre o la discesa di Nibali dallo Stelvio...
Il Galibier di Pantani... Che poté attaccare lì perché aveva già fatto 140 Km con la Croix de Fer, e les Deux Alpes è salita più morbida di Alpe d'huez o Granon.
La prestazione super in sé è poco interessante, se manca il grande scenario e un percorso esigente ma anche intelligente, che stimoli queste azioni e non mi metta l'asperità più difficile alla fine...
Poi ci vuole un po' di follia, è chiaro.
Dopodiché può darsi che io stia sottovalutando Spandelles e Hautacam, e che quella sarà una grande tappa. Lo spero!!
Il percorso lo fanno i corridori.
Il terreno c'é
Il triplo Sestriere fatto per emergenza era meglio di queste tappe?
Intanto ne é uscita una bella tappa.
Se si prendono a mazzate dalla prima salita ci sono 3-4 belle tappe.


lucks83
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Re: Tour de France 2022

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frcre ha scritto: lunedì 18 ottobre 2021, 0:42
Erinnerung ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 16:09
frcre ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 15:34

Ci sono Telegraphe, Galibier, Granon, altro Galibier, Croix de Fer, Alpe d'Huez, Mur de Peguere, Peyragudes, Aubisque, Spandelles, Hautacam.
Più qualche arrivo insidioso
E la crono finale
C'é tutto il terreno per ribaltare la situazione se il più forte perde terreno sulle prime tappe.
Sul Granon se fai forte il Galibier anche senza scattare e parti dall'attacco della salita possono volare un paio di minuti tranquillamente.
Stesso discorso sull'Alpe d'Huez e Hautacam.
Sul Peyragudes puoi prendere altri 30 secondi
Altrettanto sul mur de peguere.
La crono può fare distacchi importanti
Tutto questo senza andare a scomodare attacchi da lontano e azioni epiche.
Già, infatti... Un vero peccato..
Un Tour che si gioca solo sulle salite finali in tappe da 130/160 Km.
Se vi piace così... Non discuto.
Non voglio dire che sia male, ma il Tour, la corsa più prestigiosa al mondo, dovrebbe avere quel paio di tappe, anche solo una, in cui se uno vuole osare l'impossibile, può.
In cui tentare qualcosa più dell'ordinario e cercare un'impresa che finisca sui libri di storia del ciclismo.
Perdonami ma in una tappa di 130 chilometri che termina su una pista per aeroplani io non ci vedo proprio nulla di straordinario, neanche se Pogacar dovesse salirci a una VAM di 1800 dando 2 minuti a tutti.
Le VAM da 1800 non finiscono sui libri di storia e i video non si riguardano su YouTube.
Io mi riguardo volentieri la cavalcata di Froome sul Finestre o la discesa di Nibali dallo Stelvio...
Il Galibier di Pantani... Che poté attaccare lì perché aveva già fatto 140 Km con la Croix de Fer, e les Deux Alpes è salita più morbida di Alpe d'huez o Granon.
La prestazione super in sé è poco interessante, se manca il grande scenario e un percorso esigente ma anche intelligente, che stimoli queste azioni e non mi metta l'asperità più difficile alla fine...
Poi ci vuole un po' di follia, è chiaro.
Dopodiché può darsi che io stia sottovalutando Spandelles e Hautacam, e che quella sarà una grande tappa. Lo spero!!
Il percorso lo fanno i corridori.
Il terreno c'é
Il triplo Sestriere fatto per emergenza era meglio di queste tappe?
Intanto ne é uscita una bella tappa.
Se si prendono a mazzate dalla prima salita ci sono 3-4 belle tappe.
Il triplo sestriere del 2020 ha fatto disastri per un motivo preciso: i corridori ci sono arrivati cotti, stanchi morti.
Come mai?
Perché avevano nelle gambe due tapponi, quello di Campiglio (pur disegnato male) e quello di Cancano.
Quando affermiamo che nel ciclismo il fondo è un requisito fondamentale, scusa il gioco di parole, ci riferiamo proprio a queste situazioni.
Metti due tappette da 130/140 km al posto di due tapponi, e al Sestriere non arrivano uno per cantone ma allo sprint....


Erinnerung
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Re: Tour de France 2022

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lucks83 ha scritto: lunedì 18 ottobre 2021, 1:12
frcre ha scritto: lunedì 18 ottobre 2021, 0:42
Erinnerung ha scritto: sabato 16 ottobre 2021, 16:09

Già, infatti... Un vero peccato..
Un Tour che si gioca solo sulle salite finali in tappe da 130/160 Km.
Se vi piace così... Non discuto.
Non voglio dire che sia male, ma il Tour, la corsa più prestigiosa al mondo, dovrebbe avere quel paio di tappe, anche solo una, in cui se uno vuole osare l'impossibile, può.
In cui tentare qualcosa più dell'ordinario e cercare un'impresa che finisca sui libri di storia del ciclismo.
Perdonami ma in una tappa di 130 chilometri che termina su una pista per aeroplani io non ci vedo proprio nulla di straordinario, neanche se Pogacar dovesse salirci a una VAM di 1800 dando 2 minuti a tutti.
Le VAM da 1800 non finiscono sui libri di storia e i video non si riguardano su YouTube.
Io mi riguardo volentieri la cavalcata di Froome sul Finestre o la discesa di Nibali dallo Stelvio...
Il Galibier di Pantani... Che poté attaccare lì perché aveva già fatto 140 Km con la Croix de Fer, e les Deux Alpes è salita più morbida di Alpe d'huez o Granon.
La prestazione super in sé è poco interessante, se manca il grande scenario e un percorso esigente ma anche intelligente, che stimoli queste azioni e non mi metta l'asperità più difficile alla fine...
Poi ci vuole un po' di follia, è chiaro.
Dopodiché può darsi che io stia sottovalutando Spandelles e Hautacam, e che quella sarà una grande tappa. Lo spero!!
Il percorso lo fanno i corridori.
Il terreno c'é
Il triplo Sestriere fatto per emergenza era meglio di queste tappe?
Intanto ne é uscita una bella tappa.
Se si prendono a mazzate dalla prima salita ci sono 3-4 belle tappe.
Il triplo sestriere del 2020 ha fatto disastri per un motivo preciso: i corridori ci sono arrivati cotti, stanchi morti.
Come mai?
Perché avevano nelle gambe due tapponi, quello di Campiglio (pur disegnato male) e quello di Cancano.
Quando affermiamo che nel ciclismo il fondo è un requisito fondamentale, scusa il gioco di parole, ci riferiamo proprio a queste situazioni.
Metti due tappette da 130/140 km al posto di due tapponi, e al Sestriere non arrivano uno per cantone ma allo sprint....
Lucks ha centrato la questione in pieno.
L'altro punto è che non è che non ci sia terreno per far selezione a questo Tour, le salite non mancano, ma non c'è una tappa disegnata per fare casino da lontano. Vegni mi piace molto come tracciatore perché, oltre a tenere alta la tradizione del Giro proponendo almeno un paio di tapponi all'anno, li disegna pure benissimo, quasi tutti.
Lo Stelvio era piazzato perfettamente nella tappa di Cancano, idem il Fedaia nella tappa del Giro 2021 se si fosse svolta tutta. Ma potrei citare la tappa di Courmayeur 2019, i tre tapponi del 2016, il 2018, il Gavia mancato del 2020..
Gli ingredienti non sono sconosciuti: tappa lunga e dura (190-220 Km, non serve esagerare, dislivello intorno ai 5000/5500 m), salita tostissima messa almeno come penultima, arrivo più morbido.
Non che uno non possa attaccare sullo Spandelles, ma non è salita in cui staccare tutti i gregari messa lì dopo 100 Km, e poi rimane Hautacam che è pure dura..
Il giorno prima c'è una tappetta di 130 che si risolverà negli ultimi 500 m (riguardare il 2017, tappa disegnata pure bene, ma se metti la rampa di garage alla fine ecco il risultato).
Insomma tappe carine in questo Tour, salite importanti, ma manca il colpo di teatro di un tappone da redde rationem. Peccato.


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Maìno della Spinetta
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

Winter ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 22:11
nurseryman ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 21:33
Winter ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 17:00
Non le vedrai mai
Come al giro
6mila metri di dislivello.. 7 ore di bici
Non le vedremo più
Solo zomegnan..la pensava come noi
al tour l'anno fatte in passato
pensa la jaca-val louron non le ricordo nemmeno tutte le salite che fecero
per non parlare di sestriere
si 30 anni fa
Il record mi pare sia la tappa del sestriere del diablo
La tappa di val louron è leggendaria
Avevamo comprato da poco il videoregistratore
L avrò vista venti volte
Che poi quella di Val Louron altro non era che la classica "tappone con 5 colli". Niente di impossibile, niente Mortirolo, ma lunga e con 5 salite in successione. Il caldo, il Diablo già a tutta sul Tourmalet, i giorni precedenti a cuocersi in pianura, e un grande Navarro fecero il resto. Una volta la tappa con 5 colli era uno standard


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Erinnerung »

per esempio, ma non voglio finire troppo OT (sarebbe in realtà materia di un altro tread e non voglio intasare questo con fantapercorsi..), al posto che l'arrivo classico all'Alpe il giorno dopo il Granon, visto che anche la prima tappa alpina si risolverà al 100% sull'ultima salita, perchè non immaginare un percorso un po' meno scontato che evitasse due arrivi in salita consecutivi abbastanza simili?

Tipo:

Immagine

Il Glandon è più continuo della Croix per portare via un gruppetto, poi sugli ultimi 4 Km del Sarenne grande selezione prima del bellissimo falsopiano che riporta all'Alpe...inoltre la tappa è quasi 30 Km più lunga.
E' un'idea come un'altra..ugual cosa si potrebbe immaginare sui Pirenei (magari modificando la tappa insulsa del Peyragudes), senza arrivare a soluzioni estreme.


lucks83
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da lucks83 »

Erinnerung ha scritto: lunedì 18 ottobre 2021, 10:07 per esempio, ma non voglio finire troppo OT (sarebbe in realtà materia di un altro tread e non voglio intasare questo con fantapercorsi..), al posto che l'arrivo classico all'Alpe il giorno dopo il Granon, visto che anche la prima tappa alpina si risolverà al 100% sull'ultima salita, perchè non immaginare un percorso un po' meno scontato che evitasse due arrivi in salita consecutivi abbastanza simili?

Tipo:

Immagine

Il Glandon è più continuo della Croix per portare via un gruppetto, poi sugli ultimi 4 Km del Sarenne grande selezione prima del bellissimo falsopiano che riporta all'Alpe...inoltre la tappa è quasi 30 Km più lunga.
E' un'idea come un'altra..ugual cosa si potrebbe immaginare sui Pirenei (magari modificando la tappa insulsa del Peyragudes), senza arrivare a soluzioni estreme.
:clap: :clap:
Bellissima tappa!


frcre
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da frcre »

Erinnerung ha scritto: lunedì 18 ottobre 2021, 10:07 per esempio, ma non voglio finire troppo OT (sarebbe in realtà materia di un altro tread e non voglio intasare questo con fantapercorsi..), al posto che l'arrivo classico all'Alpe il giorno dopo il Granon, visto che anche la prima tappa alpina si risolverà al 100% sull'ultima salita, perchè non immaginare un percorso un po' meno scontato che evitasse due arrivi in salita consecutivi abbastanza simili?

Tipo:

Immagine

Il Glandon è più continuo della Croix per portare via un gruppetto, poi sugli ultimi 4 Km del Sarenne grande selezione prima del bellissimo falsopiano che riporta all'Alpe...inoltre la tappa è quasi 30 Km più lunga.
E' un'idea come un'altra..ugual cosa si potrebbe immaginare sui Pirenei (magari modificando la tappa insulsa del Peyragudes), senza arrivare a soluzioni estreme.
Se volevano fare una tappa epica bastava fare cosi.

Immagine

Cosi si che restavano a uno a uno già sulla croix de fer
Che sarebbe carina anche fatta al contrario con Croix de Fer, Galibier e arrivo sul granon :diavoletto:


Winter
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Winter »

Erinnerung ha scritto: lunedì 18 ottobre 2021, 10:07 per esempio, ma non voglio finire troppo OT (sarebbe in realtà materia di un altro tread e non voglio intasare questo con fantapercorsi..), al posto che l'arrivo classico all'Alpe il giorno dopo il Granon, visto che anche la prima tappa alpina si risolverà al 100% sull'ultima salita, perchè non immaginare un percorso un po' meno scontato che evitasse due arrivi in salita consecutivi abbastanza simili?

Tipo:

Immagine

Il Glandon è più continuo della Croix per portare via un gruppetto, poi sugli ultimi 4 Km del Sarenne grande selezione prima del bellissimo falsopiano che riporta all'Alpe...inoltre la tappa è quasi 30 Km più lunga.
E' un'idea come un'altra..ugual cosa si potrebbe immaginare sui Pirenei (magari modificando la tappa insulsa del Peyragudes), senza arrivare a soluzioni estreme.
ma ci son 22 km.. di piano tra la fine della discesa del glandon.. e l'inizio del sarenne
nessun big attaccherebbe
aspetterebbero tutti l'ultima salita


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Slegar
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Slegar »

Madiot spera che Pinot possa essere al via del prossimo Tour:
https://www.cyclingnews.com/news/madiot ... de-france/

Probabilmente Demare sarà al via del Giro.


fair play? No, Grazie!
pereiro2982
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da pereiro2982 »

fra.jpg
fra.jpg (97.1 KiB) Visto 4146 volte
se si vuole la possibile attacco da lontano bisogna trovare una salita prima dell'alpe senza pianura in mezzo


nurseryman
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da nurseryman »

frcre ha scritto: martedì 19 ottobre 2021, 0:36

Se volevano fare una tappa epica bastava fare cosi.

Immagine

Cosi si che restavano a uno a uno già sulla croix de fer
Che sarebbe carina anche fatta al contrario con Croix de Fer, Galibier e arrivo sul granon :diavoletto:
ecco l'avevo pensata anche io - bellissima - :cincin:


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giorgio ricci
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da giorgio ricci »

Tornando al percorso ,non riesco a capire quante saranno le occasioni per i velocisti. Vedo ,dalla costruzione de 'le gruppetto' che qialche insidia è presente in molte tappe per sprinter .
Solo la Danimarca , a parte l'insidia vento , è totalmente piatta .
A me questo Tour mi sembra molto più nervoso del preceente. Molte tappe da fuga , e tappe sicuramente migliori di Andorra 2021 , per citarne una. Foix può essere interessante , mentre le Alpi sono decisamente più selettive dell'anno precedente, dove sulla carta erano sconcertanti. Solo maltempo e Pogacar le hanno fatte diventare belle, ma anche Merckx aveva trasformato una Cosenza Catanzaro di media montagna in una tappa decisiva .
Per ciò che riguarda i Pirenei , sono simili all'anno passato , forse un po' più scontati, con Peyregudes sicuramente più scontata del Portet , ma con un foix che è interssante ,mentre. la tappa di Hautacam si equivale con Luz ardiden
La crono è mossa ma non per scalatori . Direi che è adatta anche a specialisti .


noel
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da noel »

giorgio ricci ha scritto: mercoledì 20 ottobre 2021, 14:22 Tornando al percorso ,non riesco a capire quante saranno le occasioni per i velocisti. Vedo ,dalla costruzione de 'le gruppetto' che qialche insidia è presente in molte tappe per sprinter .
Solo la Danimarca , a parte l'insidia vento , è totalmente piatta .
A me questo Tour mi sembra molto più nervoso del preceente. Molte tappe da fuga , e tappe sicuramente migliori di Andorra 2021 , per citarne una. Foix può essere interessante , mentre le Alpi sono decisamente più selettive dell'anno precedente, dove sulla carta erano sconcertanti. Solo maltempo e Pogacar le hanno fatte diventare belle, ma anche Merckx aveva trasformato una Cosenza Catanzaro di media montagna in una tappa decisiva .
Per ciò che riguarda i Pirenei , sono simili all'anno passato , forse un po' più scontati, con Peyregudes sicuramente più scontata del Portet , ma con un foix che è interssante ,mentre. la tappa di Hautacam si equivale con Luz ardiden
La crono è mossa ma non per scalatori . Direi che è adatta anche a specialisti .
È il solito tour degli ultimi anni...in Danimarca uscirà qualche big dalla classifica, nella tappa del pavé (se piove) ne uscirà qualcun%altro, sulla pdbf distacchi minimi tra i big, la classifica si farà tra glandon e alpe d'huez. Massiccio centrale e foix da fughe, peyragudes e hautacam con distacchi minimi. La crono finale servirà solo per definire i piazzamenti di rincalzo. Arrivederci e grazie. :clap: :diavoletto: :diavoletto:


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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da frcre »

noel ha scritto: mercoledì 20 ottobre 2021, 15:48
giorgio ricci ha scritto: mercoledì 20 ottobre 2021, 14:22 Tornando al percorso ,non riesco a capire quante saranno le occasioni per i velocisti. Vedo ,dalla costruzione de 'le gruppetto' che qialche insidia è presente in molte tappe per sprinter .
Solo la Danimarca , a parte l'insidia vento , è totalmente piatta .
A me questo Tour mi sembra molto più nervoso del preceente. Molte tappe da fuga , e tappe sicuramente migliori di Andorra 2021 , per citarne una. Foix può essere interessante , mentre le Alpi sono decisamente più selettive dell'anno precedente, dove sulla carta erano sconcertanti. Solo maltempo e Pogacar le hanno fatte diventare belle, ma anche Merckx aveva trasformato una Cosenza Catanzaro di media montagna in una tappa decisiva .
Per ciò che riguarda i Pirenei , sono simili all'anno passato , forse un po' più scontati, con Peyregudes sicuramente più scontata del Portet , ma con un foix che è interssante ,mentre. la tappa di Hautacam si equivale con Luz ardiden
La crono è mossa ma non per scalatori . Direi che è adatta anche a specialisti .
È il solito tour degli ultimi anni...in Danimarca uscirà qualche big dalla classifica, nella tappa del pavé (se piove) ne uscirà qualcun%altro, sulla pdbf distacchi minimi tra i big, la classifica si farà tra glandon e alpe d'huez. Massiccio centrale e foix da fughe, peyragudes e hautacam con distacchi minimi. La crono finale servirà solo per definire i piazzamenti di rincalzo. Arrivederci e grazie. :clap: :diavoletto: :diavoletto:
Visione pessimistica.
Dipenderà molto da cosa succede nella generale.
Se Pogacar uccide la corsa diventa noioso e scontato.
Se si trova sui Pirenei a dover rimontare per qualsiasi motivo diventano interessanti pure foix e peyragudes.
Alla Planche distacchi minimi non so.
A parte Pogacar e Roglic gli altri rischiano di prendersi già una bella botta.
La crono finale dipende sempre da quanto sono vicini Pogacar e Roglic.
Può volare pure un minuto abbondante.


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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da frcre »

nurseryman ha scritto: martedì 19 ottobre 2021, 23:03
frcre ha scritto: martedì 19 ottobre 2021, 0:36

Se volevano fare una tappa epica bastava fare cosi.

Immagine

Cosi si che restavano a uno a uno già sulla croix de fer
Che sarebbe carina anche fatta al contrario con Croix de Fer, Galibier e arrivo sul granon :diavoletto:
ecco l'avevo pensata anche io - bellissima - :cincin:
Eh si bastava fare un giretto turistico intorno a Briançon.
Si allungavano quelle 2 ore di corsa con una salita che pur dal versante piu semplice resta nelle gambe.
E anche il tratto di fondovalle in leggera salita fa male specialmente se fatto a ritmo alto per tenere una fuga partita sull'izoard.
Forse un pò troppo lunghetta per gli standard attuali.
Sarebbero 7 ore abbondanti di corsa.
Come dislivello nulla di eccessivo, dovremmo essere a 5500 senza pendenze eccessive.


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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da OraDonBoscoSanteramo »

nurseryman ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 21:33
Winter ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 17:00
nibali-san baronto ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 16:29 Ma il problema è che c'erano salite del cavolo. Non è che le tappe di 200 km vanno fatto col Lautaret. Io voglio 200 km con Soudet, Ichere, Marie Blanque, Aubisque, Spandelles e Hautacam. È chiaro così?
Non le vedrai mai
Come al giro
6mila metri di dislivello.. 7 ore di bici
Non le vedremo più
Solo zomegnan..la pensava come noi
al tour l'anno fatte in passato
pensa la jaca-val louron non le ricordo nemmeno tutte le salite che fecero
per non parlare di sestriere
Portalet-Aubisque-Tourmales-Aspin-Val Louron
Saisies-Cormet de Roseland-Iseran-Moncenisio-Sestriere.
Ero un fan di Chiappucci (i miei amici di Bugno) me le ricordo le tappe.


VUELTA A ESPANA (23)
GIRO DI TURCHIA (23)
GRAN PIEMONTE ('22)
GIRO DEL VENETO (' 22)
1 tappa GIRO D'ITALIA ('22)
3 tappe VUELTA A ESPANA ('22 '23)
1 tappa GIRO ANCH'IO ('22)
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1° Giro di Catalogna 2021
1 tappa TOUR DE FRANCE ('23)
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da OraDonBoscoSanteramo »

Per il Tour de France 2022 Preudhomme ha proposto uno schema di percorso simile a quelli degli scorsi anni. Questo somiglierà a quello del 2014 che vide la vittoria di Vincenzo Nibali (sarà la volta buona che rivinca un italiano?): grande partenza all'estero - tappa sul pavè - planche de belle filles (tappa di montagna nella 1^settimana) - Alpi - massiccio centrale - Pirenei - Crono finale. Rispetto a quello del 2021 sarà più duro, con 5 arrivi in salita, tante tappe insidiose e meno spazio per i velocisti. Che dire, Un Tour ben disegnato per calamitare l'interesse dei telespettatori, con pochissime tappe noiose.


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GIRO DI TURCHIA (23)
GRAN PIEMONTE ('22)
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1 tappa GIRO D'ITALIA ('22)
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Pino_82
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Pino_82 »

OraDonBoscoSanteramo ha scritto: domenica 24 ottobre 2021, 21:47 Per il Tour de France 2022 Preudhomme ha proposto uno schema di percorso simile a quelli degli scorsi anni. Questo somiglierà a quello del 2014 che vide la vittoria di Vincenzo Nibali (sarà la volta buona che rivinca un italiano?): grande partenza all'estero - tappa sul pavè - planche de belle filles (tappa di montagna nella 1^settimana) - Alpi - massiccio centrale - Pirenei - Crono finale. Rispetto a quello del 2021 sarà più duro, con 5 arrivi in salita, tante tappe insidiose e meno spazio per i velocisti. Che dire, Un Tour ben disegnato per calamitare l'interesse dei telespettatori, con pochissime tappe noiose.

Concordo in toto
💪


giorgio ricci
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da giorgio ricci »

Concordo su tutto meno che sugli italiani in classifica. Li la vedo male per tanti anni


lucks83
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Re: Tour de France 2022

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OraDonBoscoSanteramo ha scritto: domenica 24 ottobre 2021, 21:47 Per il Tour de France 2022 Preudhomme ha proposto uno schema di percorso simile a quelli degli scorsi anni. Questo somiglierà a quello del 2014 che vide la vittoria di Vincenzo Nibali (sarà la volta buona che rivinca un italiano?): grande partenza all'estero - tappa sul pavè - planche de belle filles (tappa di montagna nella 1^settimana) - Alpi - massiccio centrale - Pirenei - Crono finale. Rispetto a quello del 2021 sarà più duro, con 5 arrivi in salita, tante tappe insidiose e meno spazio per i velocisti. Che dire, Un Tour ben disegnato per calamitare l'interesse dei telespettatori, con pochissime tappe noiose.
Hai centrato il punto.
Un Tour per i telespettatori e le tv.
Poi che ci siano tappe interessanti di montagna non lo nego, ma a livello tecnico, come già detto mancano alcune cose: tappe sopra i 200 km (non per forza tappe con salite) e troppo poco spazio per i velocisti (che non si capisce cosa andranno a fare al Tour).
Per promuovere con un bel voto un tracciato, opinione mia,quest'ultimo dovrebbe essere più vario e completo.
Così manca qualcosa.


nurseryman
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da nurseryman »

giorgio ricci ha scritto: lunedì 25 ottobre 2021, 11:47 Concordo su tutto meno che sugli italiani in classifica. Li la vedo male per tanti anni
ehh forse intorno alla 10° posizione qualcuno potrebbe arrivarci

:angelo: :angelo: a meno che colbrelli non sia diventato scalatore come alcuni sostengono :diavoletto: :diavoletto:


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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da nurseryman »



questa è una tappa che mi sarebbe piaciuto vedere quest'anno a conclusione dei pirenei


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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Nel ciclismo di oggi, una tappa con aubisque e Tourmalet, a venti km di piana l'uno dall'altro, con più di trenta km di discesa dell'aubisque , l'Aspin dalla parte facile, e val Louron, il meno impegnativo dei due versanti, fa quella tappa, dove la salita è così spalmata che può non succedere nulla.
Si capisce nella terza settimana dove si può provare il tutto per tutto, ma tecnicamente ha molto terreno dove recuperare.
Avere il portalet in più, allora, diventerebbe un bel tappone, con il finale un po' leggero.

Le due successioni dei Pirenei del prossimo , sono ben fatti, corte, quello è vero.
Ma possono proporre soluzioni di classifica che si distanziano da quelle porzioni di secondi, che un Tourmalet , il meno duro, + Luz, ad oggi divenuta pedalabile, hanno proposto quest'anno.
Quella del Portet era dura, si è vista garra tra i migliori, ma anche il Peyresourde, e l'azet anche se più impegnativo, ma corto da loudenveille, sono meno di 15km di vera salita in due, comprensibile aspettare l'ultima.
Le ripeto ben tracciate le pirenaiche, con assenza di cinquanta km nella più corta, per farla classica cavalcata, in successione, pirenaica.
L'ultima di Hautacam è dura : 40 km di salita , tutta impegnativa e in successione.

P.s. Di italiani al potere, è solo un auspicio, al momento non se ne vede l'ombra


lucks83
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da lucks83 »

Pino_82 ha scritto: lunedì 25 ottobre 2021, 12:50 Nel ciclismo di oggi, una tappa con aubisque e Tourmalet, a venti km di piana l'uno dall'altro, con più di trenta km di discesa dell'aubisque , l'Aspin dalla parte facile, e val Louron, il meno impegnativo dei due versanti, fa quella tappa, dove la salita è così spalmata che può non succedere nulla.
Si capisce nella terza settimana dove si può provare il tutto per tutto, ma tecnicamente ha molto terreno dove recuperare.
Avere il portalet in più, allora, diventerebbe un bel tappone, con il finale un po' leggero.

Le due successioni dei Pirenei del prossimo , sono ben fatti, corte, quello è vero.
Ma possono proporre soluzioni di classifica che si distanziano da quelle porzioni di secondi, che un Tourmalet , il meno duro, + Luz, ad oggi divenuta pedalabile, hanno proposto quest'anno.
Quella del Portet era dura, si è vista garra tra i migliori, ma anche il Peyresourde, e l'azet anche se più impegnativo, ma corto da loudenveille, sono meno di 15km di vera salita in due, comprensibile aspettare l'ultima.
Le ripeto ben tracciate le pirenaiche, con assenza di cinquanta km nella più corta, per farla classica cavalcata, in successione, pirenaica.
L'ultima di Hautacam è dura : 40 km di salita , tutta impegnativa e in successione.
Fai questa tappa che ha postato Nurseryman a fine Tour 2022, al posto di quella di Peyragudes, e vedi che arrivano uno per cantone, con i minuti che volano.
Altro che non selettiva per i falsopiani tra una salita e l'altra.
Sestriere al Giro 2020 ha insegnato poco a molte persone.
Una salita facile, di 6.5 km, da ripetere due volte e preceduta dal versante ancora più facile di pinerolo, ha fatto sconquassi. Perché era posta a fine Giro, e soprattutto dopo 2 tapponi come quelli di Campiglio e Cancano dove si sono sciroppati 10000 metri di dislivello.
Anche un cavalcavia a quel punto diventa duro, pure se sei un professionista.
Figuriamoci la tappa di Val Louron 1991.
Se la proponessero al Tour, ai giorni nostri, già uno come Roglic per me prende una bastonata.
E se fanno la selezione sul Tourmalet (o nella discesa come quel giorno), le vedi le crisi come fioccano.... Perché i corridori dei giorni nostri stanno perdendo l'abitudine a farle certe tappe, e di conseguenza il recupero tra una e l'altra diventa meno importante.
Poi però, quanto ti capita che serve averlo, come a fine Giro 2020 o anche a fine Giro 2018 (leggere alla voce: crollo di Simon Yates), ti ritrovi in crisi nera senza sapere perché.


albopaxo
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da albopaxo »

lucks83 ha scritto: lunedì 25 ottobre 2021, 13:13
Pino_82 ha scritto: lunedì 25 ottobre 2021, 12:50 Nel ciclismo di oggi, una tappa con aubisque e Tourmalet, a venti km di piana l'uno dall'altro, con più di trenta km di discesa dell'aubisque , l'Aspin dalla parte facile, e val Louron, il meno impegnativo dei due versanti, fa quella tappa, dove la salita è così spalmata che può non succedere nulla.
Si capisce nella terza settimana dove si può provare il tutto per tutto, ma tecnicamente ha molto terreno dove recuperare.
Avere il portalet in più, allora, diventerebbe un bel tappone, con il finale un po' leggero.

Le due successioni dei Pirenei del prossimo , sono ben fatti, corte, quello è vero.
Ma possono proporre soluzioni di classifica che si distanziano da quelle porzioni di secondi, che un Tourmalet , il meno duro, + Luz, ad oggi divenuta pedalabile, hanno proposto quest'anno.
Quella del Portet era dura, si è vista garra tra i migliori, ma anche il Peyresourde, e l'azet anche se più impegnativo, ma corto da loudenveille, sono meno di 15km di vera salita in due, comprensibile aspettare l'ultima.
Le ripeto ben tracciate le pirenaiche, con assenza di cinquanta km nella più corta, per farla classica cavalcata, in successione, pirenaica.
L'ultima di Hautacam è dura : 40 km di salita , tutta impegnativa e in successione.
Fai questa tappa che ha postato Nurseryman a fine Tour 2022, al posto di quella di Peyragudes, e vedi che arrivano uno per cantone, con i minuti che volano.
Altro che non selettiva per i falsopiani tra una salita e l'altra.
Sestriere al Giro 2020 ha insegnato poco a molte persone.
Una salita facile, di 6.5 km, da ripetere due volte e preceduta dal versante ancora più facile di pinerolo, ha fatto sconquassi. Perché era posta a fine Giro, e soprattutto dopo 2 tapponi come quelli di Campiglio e Cancano dove si sono sciroppati 10000 metri di dislivello.
Anche un cavalcavia a quel punto diventa duro, pure se sei un professionista.
Figuriamoci la tappa di Val Louron 1991.
Se la proponessero al Tour, ai giorni nostri, già uno come Roglic per me prende una bastonata.
E se fanno la selezione sul Tourmalet (o nella discesa come quel giorno), le vedi le crisi come fioccano.... Perché i corridori dei giorni nostri stanno perdendo l'abitudine a farle certe tappe, e di conseguenza il recupero tra una e l'altra diventa meno importante.
Poi però, quanto ti capita che serve averlo, come a fine Giro 2020 o anche a fine Giro 2018 (leggere alla voce: crollo di Simon Yates), ti ritrovi in crisi nera senza sapere perché.
Il problema con una tappa come questa si rischia realmente di chiudere il tour con soli 50 corridori visto che molti non abitati a distanze del genere andrebbero fuori tempo massimo


Giro 2017: tappe 3 e 18
Giro 2018: tappa 17
Vuelta 2017: tappa 11
Tour de Yorkshire 2018
Tour2020: tappe 3 e 11
Tour2020: Classifica Generale
Tour2022: tappa 18
frcre
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da frcre »

lucks83 ha scritto: lunedì 25 ottobre 2021, 13:13
Pino_82 ha scritto: lunedì 25 ottobre 2021, 12:50 Nel ciclismo di oggi, una tappa con aubisque e Tourmalet, a venti km di piana l'uno dall'altro, con più di trenta km di discesa dell'aubisque , l'Aspin dalla parte facile, e val Louron, il meno impegnativo dei due versanti, fa quella tappa, dove la salita è così spalmata che può non succedere nulla.
Si capisce nella terza settimana dove si può provare il tutto per tutto, ma tecnicamente ha molto terreno dove recuperare.
Avere il portalet in più, allora, diventerebbe un bel tappone, con il finale un po' leggero.

Le due successioni dei Pirenei del prossimo , sono ben fatti, corte, quello è vero.
Ma possono proporre soluzioni di classifica che si distanziano da quelle porzioni di secondi, che un Tourmalet , il meno duro, + Luz, ad oggi divenuta pedalabile, hanno proposto quest'anno.
Quella del Portet era dura, si è vista garra tra i migliori, ma anche il Peyresourde, e l'azet anche se più impegnativo, ma corto da loudenveille, sono meno di 15km di vera salita in due, comprensibile aspettare l'ultima.
Le ripeto ben tracciate le pirenaiche, con assenza di cinquanta km nella più corta, per farla classica cavalcata, in successione, pirenaica.
L'ultima di Hautacam è dura : 40 km di salita , tutta impegnativa e in successione.
Fai questa tappa che ha postato Nurseryman a fine Tour 2022, al posto di quella di Peyragudes, e vedi che arrivano uno per cantone, con i minuti che volano.
Altro che non selettiva per i falsopiani tra una salita e l'altra.
Sestriere al Giro 2020 ha insegnato poco a molte persone.
Una salita facile, di 6.5 km, da ripetere due volte e preceduta dal versante ancora più facile di pinerolo, ha fatto sconquassi. Perché era posta a fine Giro, e soprattutto dopo 2 tapponi come quelli di Campiglio e Cancano dove si sono sciroppati 10000 metri di dislivello.
Anche un cavalcavia a quel punto diventa duro, pure se sei un professionista.
Figuriamoci la tappa di Val Louron 1991.
Se la proponessero al Tour, ai giorni nostri, già uno come Roglic per me prende una bastonata.
E se fanno la selezione sul Tourmalet (o nella discesa come quel giorno), le vedi le crisi come fioccano.... Perché i corridori dei giorni nostri stanno perdendo l'abitudine a farle certe tappe, e di conseguenza il recupero tra una e l'altra diventa meno importante.
Poi però, quanto ti capita che serve averlo, come a fine Giro 2020 o anche a fine Giro 2018 (leggere alla voce: crollo di Simon Yates), ti ritrovi in crisi nera senza sapere perché.
Secondo me in quella tappa al giorno d'oggi arrivano in 15 a giocarsela allo sprint.


giorgio ricci
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da giorgio ricci »

Val Louron era una tappa dura per l'epoca ,anche se messa a metà corsa , perché era l'unica vera tappa di montagna del Tour . Idem Sestriere 1992 .
Al Tour 1981 l'unica tappa pirenaica arrivava a pla d'adet , era la quinta tappa di soli 117 km. Vinse Van impe e Hinault ipotecò il Tour dando 2' 30'' a tutti.
La regola d'oro è che la corsa la fanno i corridori . Sestriere 2020 era l'ultima occasione per fare selezione e fare fuori keldermann. L'hanno corsa alla morte , fosse stata la decima tappa arrivavano tutti assieme con la fuga a 10 minuti
Le tappe sopracitate non sono da mitizzare , erano occasioni sfruttate dai corridori.infatti l'ultima tappa del Tour 1991 , molto dura con Aravis, Colombiere e joux plaine di 255 km produsse un brutto no contest perché i giochi erano fatti.
Anche negli anni 80 c'erano tappette , nell' 82 fecero le Alpi belle toste ma nessuno attaccò Hinault , e Hinault non si mosse e tutto finì con una noia mortale . Idem nell'81 dove nel tapponi alpini nessuno si mosse e invece Hinault chiuse la partita a le pleynet , tappa di 130 km di media montagna.
Per non parlare dell'80 , dove nonostante sulle Alpi c'erano tre tapponi Zoetemelk arrivò a Parigi in carrozza , perché tolto Hinault , nessuno era in grado neanche di fare uno scatto
Attenzione alla memoria nostalgica perché è molto ingannevole .


nurseryman
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da nurseryman »

frcre ha scritto: lunedì 25 ottobre 2021, 15:08

Secondo me in quella tappa al giorno d'oggi arrivano in 15 a giocarsela allo sprint.
dici questo sulla base di quali esperienze
quante ne hanno fatte di tappe del genere al tour negli ultimi 29 anni ?

poi dipende dalle dinamiche di corsa

proprio quell'anno c'era il tappone di morzine ma con indurain già padrone del tour si risolse con un no contest
no ricordo chi vinse ma bugno e chiappucci si misero buoni buoni a ruota a difendere il piazzamento
e anche oggi se i fosse pogacar in giallo con 5 min sul secondo probabilmente non succederebbe niente


Saint Gervais - Sestriere 1992
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frcre
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da frcre »

nurseryman ha scritto: lunedì 25 ottobre 2021, 15:26
frcre ha scritto: lunedì 25 ottobre 2021, 15:08

Secondo me in quella tappa al giorno d'oggi arrivano in 15 a giocarsela allo sprint.
dici questo sulla base di quali esperienze
quante ne hanno fatte di tappe del genere al tour negli ultimi 29 anni ?

poi dipende dalle dinamiche di corsa

proprio quell'anno c'era il tappone di morzine ma con indurain già padrone del tour si risolse con un no contest
no ricordo chi vinse ma bugno e chiappucci si misero buoni buoni a ruota a difendere il piazzamento
e anche oggi se i fosse pogacar in giallo con 5 min sul secondo probabilmente non succederebbe niente
Aspin e Val Louron d'Azet troppo poca roba.
Troppi falsi piani.
Il tourmalet é impegnativo ma non é il colle delle finestre ne lo Stelvio ne il mortirolo.
Al tour le squadre sono più forti e possono gestire la corsa meglio rispetto al giro dove mandano le seconde linee e basta poco per andare allo scontro diretto.
Se parti sul tourmalet voglio vedere dove vai con Kuss, Vingegaard, Dumoulin, Kruiswijk, Porte, Thomas, Carapaz, D.Martinez, Almeida, Majka ecc a inseguirti nei km di falsopiano che precedono l'aspin.


lucks83
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da lucks83 »

frcre ha scritto: lunedì 25 ottobre 2021, 15:42
nurseryman ha scritto: lunedì 25 ottobre 2021, 15:26
frcre ha scritto: lunedì 25 ottobre 2021, 15:08

Secondo me in quella tappa al giorno d'oggi arrivano in 15 a giocarsela allo sprint.
dici questo sulla base di quali esperienze
quante ne hanno fatte di tappe del genere al tour negli ultimi 29 anni ?

poi dipende dalle dinamiche di corsa

proprio quell'anno c'era il tappone di morzine ma con indurain già padrone del tour si risolse con un no contest
no ricordo chi vinse ma bugno e chiappucci si misero buoni buoni a ruota a difendere il piazzamento
e anche oggi se i fosse pogacar in giallo con 5 min sul secondo probabilmente non succederebbe niente
Aspin e Val Louron d'Azet troppo poca roba.
Troppi falsi piani.
Il tourmalet é impegnativo ma non é il colle delle finestre ne lo Stelvio ne il mortirolo.
Al tour le squadre sono più forti e possono gestire la corsa meglio rispetto al giro dove mandano le seconde linee e basta poco per andare allo scontro diretto.
Se parti sul tourmalet voglio vedere dove vai con Kuss, Vingegaard, Dumoulin, Kruiswijk, Porte, Thomas, Carapaz, D.Martinez, Almeida, Majka ecc a inseguirti nei km di falsopiano che precedono l'aspin.
Si, peccato che sul Tourmalet, dopo 160 km e altre due salite, non ci arrivano tutti insieme quei gregari.
Vedi il problema del Tour è proprio questo: ci lamentiamo che ci sono i superteam e che, a volte, la montagna partorisce il topolino.
Ma se metti km e dislivello nelle gambe dei corridori, è ben più difficile fare un trenino in salita stile Ineos e Jumbo in una tappa come quella di Val Louron.
Perché qualcuno per forza di cose lo perdi per strada.
Se fai una tappetta di 130 km, dopo 70 è ben più difficile che ti si sgretoli la squadra.
Poi una tappa come quella non deve nemmeno essere l'ultima di montagna, l'ideale sarebbe se precedesse quella di Hautacam.
Magari poi non succede nulla, ma il giorno dopo li raccolgono col cucchiaino.
Lasciami aggiungere che, ai tempi, ci fu gente che storse il naso pure per la tappa di Bardonecchia 2018... "il finestre a 75 km dall'arrivo è un'assurdità, troppo falsopiano tra sestriere e Jafferau" si diceva.
Poi abbiamo visto.
Son d'accordo con chi dice che, alla fine la corsa la fanno i corridori, e quindi anche Sestriere 1992 o Val Louron 1991 avrebbero potuto essere dei no contest, con un altro tipo di svolgimento della corsa.
Se però farciamo un GT di arrivi in salita, diciamo 5 o 6, e ci mettiamo poca crono, ecco che otteniamo il più classico degli effetti noia: chi è forte in salita non attaccherà mai da lontano, visto che può guadagnare un minuto ogni volta sull'erta finale, magari partendo ai meno 4-meno 5.
Se obblighiamo uno scalatore a recuperare terreno, ecco che questo proverà da più lontano.
Se nel 1998 pantani avesse avuto altri 3 arrivi in salita dopo les 2alpes, mai sarebbe partito sul galibier e ci saremmo persi una tappa leggendaria.
Con questo non sto dicendo che si debba tornare ai Tour di Indurain, con due tapponi e 160 km di crono.
Ma una via di mezzo si. 60/70 km contro il tempo (in due tranche), poi 6 tappe di montagna, con due arrivi in discesa e almeno una over 200 km, mi sembrano il giusto compromesso.
Per il resto lascerei spazio anche a sprinter e cacciatori di tappe.


lucks83
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Re: Tour de France 2022

Messaggio da leggere da lucks83 »

frcre ha scritto: lunedì 25 ottobre 2021, 15:42
nurseryman ha scritto: lunedì 25 ottobre 2021, 15:26
frcre ha scritto: lunedì 25 ottobre 2021, 15:08

Secondo me in quella tappa al giorno d'oggi arrivano in 15 a giocarsela allo sprint.
dici questo sulla base di quali esperienze
quante ne hanno fatte di tappe del genere al tour negli ultimi 29 anni ?

poi dipende dalle dinamiche di corsa

proprio quell'anno c'era il tappone di morzine ma con indurain già padrone del tour si risolse con un no contest
no ricordo chi vinse ma bugno e chiappucci si misero buoni buoni a ruota a difendere il piazzamento
e anche oggi se i fosse pogacar in giallo con 5 min sul secondo probabilmente non succederebbe niente
Aspin e Val Louron d'Azet troppo poca roba.
Troppi falsi piani.
Il tourmalet é impegnativo ma non é il colle delle finestre ne lo Stelvio ne il mortirolo.
Al tour le squadre sono più forti e possono gestire la corsa meglio rispetto al giro dove mandano le seconde linee e basta poco per andare allo scontro diretto.
Se parti sul tourmalet voglio vedere dove vai con Kuss, Vingegaard, Dumoulin, Kruiswijk, Porte, Thomas, Carapaz, D.Martinez, Almeida, Majka ecc a inseguirti nei km di falsopiano che precedono l'aspin.
P. S.
Se poi si volesse, è una tappa che può essere facilmente modernizzata, facendo sparire i falsopiani.
Basta fare l'horquette d'Ancizan (dalla bassa pendenza media causa contro pendenza a metà salita, ma piuttosto arcigna) e e poi fare il val Louron dal lato di S. Lary, come quest'anno.
Tanto anche nel 1991 l'ultimo km era in discesa.


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