Ciclismo africano

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peek
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Ciclismo africano

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Allarghiamo il vecchio thread su Teklehaimanot perché mi sembra che sulla sua scia stiano emergendo delle situazioni interessanti.
La Tropicale Amissa Bongo, corsa a tappe del Gabon con la partecipazione di professionisti europei, ha visto per la prima volta due africani vincere delle tappe. L'altro giorno si è imposto Teklehaimanot sul traguardo di Lambéréne, oggi ha vinto l'ultima tappa il ventenne eritreo Natnael Berhane battendo in uno sprint ristretto il francese Jerome Pineau.
Anche nella classifica finale c'è un nuovo record, per la prima volta infatti un corridore africano sale sul podio: il solido marocchino Adil Jelloul, un protagonista delle corse africane che questa volta è riuscito a confrontarsi alla pari con gli avversari europei grazie ad una corsa molto regolare. Dopo che sembrava uscito di classifica nelle prime tappe, anche Teklehaimanot è risalito grazie alla vittoria di venerdi piazzandosi al quinto posto.

Non credo che questa ennesima conferma permetterà a Teklehaimanot di trovare una squadra, ormai siamo a febbraio e i giochi mi sa che sono fatti. Spero tuttavia che il suo talento, e quello di un vivaio eritreo che sembra essere vivacissimo, non vengano sprecati soltanto a causa della loro provenienza periferica, in un continente nel quale non vi sono squadre professionistiche, se si eccettuano un paio di continental sud africane.
Se si eccettuano i sud africani, mi risulta che un solo ciclista africano sia inserito nel "ciclismo che conta", il tunisino Chtioui che l'Acqua e Sapone ha recuperato dall'oblio e che nelle categorie giovanili aveva stupito. Mi sembra che questa fiducia l'anno scorso sia stata ripagata da una discreta performance, soprattutto nella 4 giorni di Dunquerke e nel giro del Belgio.


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Subsonico
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Re: Ciclismo africano

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intanto questo Behrane sembra anch'esso molto talentuoso..cioè battere Jerome Pineau non è da tutti, specie se hai vent'anni e non sei professionista.


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Abruzzese
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Re: Ciclismo africano

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Vista l'apertura di questo nuovo thread ne approfitto per citare il rwandese Adrien Niyonshuti, pure presente alla Tropicale, che due anni fa aveva suscitato molta curiosità per aver preso parte al Tour of Ireland (ricordo che la Gazzetta dello Sport gli dedicò anche un articolo). Se ben ricordo si definiva uno scalatore e difatti l'anno scorso o due anni fa ha partecipato anche ai campionati del mondo di MTB.


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Re: Ciclismo africano

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Darren Lill si è laureato campione sudafricano vincendo oggi a Port Elizabeth la prova in linea svoltasi sulla distanza di 182 chilometri. Sul podio con lui anche Stander e Van Heerden.

Ordine d'arrivo
1. Darren Lill
2. Burry Stander a 5"
3. Christoff Van Heerden
4. Johann Van Zul a 26"
5. Jay Robert Thomson a 4'07"
6. Johann Rabie a 4'17"
7. Louis Meintjes
8. Daryl Impey
9. Richard Baxter
10. Jasso Bakke


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simociclo
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Re: Ciclismo africano

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La prova a cronometro del campionato nazionale sudafricano è stata invece vinta da Impey


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Re: Ciclismo africano

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Dopo un rinvio che sembrava preludere alla cancellazione, sabato prossimo dovrebbe partire il giro del Camerun. E' stato accorciato ad otto tappe e prevede la partecipazione di tre squadre locali e una decina di straniere, perlopiù africane. Il profilo tecnico si annuncia comunque piuttosto modesto perché tra i partecipanti africani risultano assenti i paesi più forti del continente, Eritrea, Sud Africa, Marocco. In assenza di gradite sorprese è perciò probabile vedere primeggiare qualche europeo in trasferta come è accaduto l'anno scorso con il crossista slovacco Milan Barenyi.
http://www.starafrica.com

Inevitabilmente rinviato, stante la situazione politica, il giro dell'Egitto.


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simociclo
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Re: Ciclismo africano

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Peek, ci sono novità per Teklemhariot?
Possibile che non ci sia una squadra professional (o almeno continental di buon livello) disposto ad ingaggiarlo?


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Subsonico
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Re: Ciclismo africano

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peek ha scritto: Inevitabilmente rinviato, stante la situazione politica, il giro dell'Egitto.

dal tweet del tour of egypt: Everybody tweets about the Mubarak gone, but who's with him in the breakaway? :D


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Re: Ciclismo africano

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Su Teklehaimanot al momento non c'è nessuna novità ufficiale. L'americana Type 1 si era detta interessata, ma in difficoltà a pagare l'ingaggio perché aveva già chiuso roster e bilancio.
Credo che formalmente peraltro non possa rimanere ad Aigle presso il Cmc perché c'è già stato per due anni, anche se il suo tutor ad Aigle diceva che gli avrebbe agevolato la permanenza in Europa per prendere parte a qualche corsa minore. RImangono poi alcune corse africane che potrebbe disputare con la nazionale dell'Eritrea. Forse un anno di transizione o forse potrebbe scattare qualche ingaggio in corso d'anno, o ancora potrebbe arrivare così fino ad agosto e poi ottenere un contratto da stagista come l'anno scorso.

La cosa è abbastanza incomprensibile anche perché, al di là del valore del corridore di cui si sono potute apprezzare le potenzialità anche se è ancora presto per prevederne il destino, il valore aggiunto del personaggio dal punto di vista mediatico credo sia evidente. Intendo dire che, anche indipendentemente dai risultati, quando si muove suscita interesse perché un corridore eritreo dentro al circuito professionistico è una novità che incuriosisce.

Dal punto di vista tecnico, quello che credo renda ancora dubbiosi gli addetti ai lavori, è la sua tenuta sulle distanze. Teklehaimanot è un corridore brillante e vincente su corse che stanno sotto i 150 km. Quasi tutte le corse africane sono su quel chilometraggio e quando ha corso in Europa ha disputato corse minori - anche vincendone qualcuna - con quel chilometraggio, ma quando da stagista ha dovuto affrontare i 200km ha fatto una fatica enorme. Alcune volte non è proprio arrivato in fondo, altre volte ha terminato in fondo al gruppo come al Beghelli o al Gran Piemonte.


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Re: Ciclismo africano

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peek ha scritto: Dal punto di vista tecnico, quello che credo renda ancora dubbiosi gli addetti ai lavori, è la sua tenuta sulle distanze. Teklehaimanot è un corridore brillante e vincente su corse che stanno sotto i 150 km. Quasi tutte le corse africane sono su quel chilometraggio e quando ha corso in Europa ha disputato corse minori - anche vincendone qualcuna - con quel chilometraggio, ma quando da stagista ha dovuto affrontare i 200km ha fatto una fatica enorme. Alcune volte non è proprio arrivato in fondo, altre volte ha terminato in fondo al gruppo come al Beghelli o al Gran Piemonte.
Beh, ma queste perplessità dovrebbero riguardare tutti i neoprofessionisti che nelle categorie giovanili sono abituati a correre su distaze sempre inferiori ai 150 km. Non c'è niente di diverso. Ogni anno passano diversi corridori che non hanno mai fatto gare oltre i 200 km eppure non ci si pone il problema.
Spero vivamente che qualche squadra decente lo metta sotto contratto, perchè secondo me è arrivato il momento di vederlo tra i grandi. Il rischio è che facendo un anno a spasso, oltretutto lontano da Aigle, possa perdersi e sarebbe un peccato enorme per il giovanissimo movimento africano.


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Re: Ciclismo africano

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Rinviata la partenza del giro del Camerun al 27 di febbraio. Il motivo ufficiale è che l'aereo utilizzato per il trasferimento dei corridori a metà tour è in corso di revisione e non sarà pronto prima del 26.
Speriamo che venga revisionato bene...

http://www.journalducameroun.com


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Re: Ciclismo africano

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Si è chiuso il giro del Sud Africa che ha visto tre vittorie italiane (due di Riccio e una di Torosantucci), mentre per quanto riguarda la classifica generale, vinta dal britannico House, ai primi posti vi sono alcuni sud africani e qualche europeo. Era presente Teklehaimanot che si è inserito in qualche fuga, ma non è riuscito a lasciare il segno in questa corsa giungendo diciottesimo nella classifica finale.

Ieri è iniziato invece il giro del Camerun con uno straodinario dominio della nazionale del Burkina Faso e la vittoria di tappa del giovano Oumarou Minoungou. C'è da dire che la starting list è piuttosto modesta.


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Ciclismo africano

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peek ha scritto:Si è chiuso il giro del Sud Africa che ha visto tre vittorie italiane (due di Riccio e una di Torosantucci), mentre per quanto riguarda la classifica generale, vinta dal britannico House, ai primi posti vi sono alcuni sud africani e qualche europeo. Era presente Teklehaimanot che si è inserito in qualche fuga, ma non è riuscito a lasciare il segno in questa corsa giungendo diciottesimo nella classifica finale.

Ieri è iniziato invece il giro del Camerun con uno straodinario dominio della nazionale del Burkina Faso e la vittoria di tappa del giovano Oumarou Minoungou. C'è da dire che la starting list è piuttosto modesta.
anche perchè gli eritrei erano in sudafrica


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Re: Ciclismo africano

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Piccola curiosità, la corsa alsaziana Grand Prix des Carreleurs vinta l'anno scorso da Teklehaimanot, quest'anno è stata vinta da un altro ciclista africano, il giovane algerino Youcef Reguigui, anche lui corre con il CMC, sebbene faccia anche parte di una neonata continental algerina, la Groupement Sportif Petrolier Algérie.


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Re: Ciclismo africano

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Domani comincia il giro del Marocco, dieci tappe che quest'anno sembrano più dure del solito. Dopo l'ottima performance in Gabon, inutile dire che le speranze marocchine si concentrano su Adil Jelloul, ma attenzione anche a Mouhssine Lahsaini che quest'anno ha iniziato la stagione un po' in sordina, ma l'anno scorso è stato ottimo sesto nella generale.
C'è da dire che di solito le prime posizioni in questa corsa sono state conquistate da ciclisti europei, ma è evidente che nel ciclismo africano c'è un salto di qualità perciò vedremo. L'anno scorso solo una tappa non è stata vinta da un europeo, quando in una breve tappa piana si è imposto il siriano Hasanin.


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Si è concluso il tour del Marocco con un risultato storico: ha vinto un marocchino! Non accadeva dagli anni Sessanta, quando però era una competizione riservata ai dilettanti. Il vincitore è Mouhssine Lahsaini, un combattente che ha vinto l'anno scorso il giro del Mali. Ha conquistato la vittoria con una lunga fuga nell'ottava tappa, completata assieme ad una vecchia conoscenza del ciclismo europeo, Matej Jurco.
Il giro di quest'anno è stata una battaglia tra le continental sud africane, i marocchini e la Miche. Bene anche i turchi che si sono portati a casa due tappe.
In Turchia mi sembra sia un buon momento per il ciclismo, ci sono dei giovani interessanti, sono nate due continental (una in realtà esisteva già l'anno scorso, ma era affiliata in Bulgaria), la Konya e la Manisaspor nella quale, se si libera dei suoi guai giudiziari, potrebbe andare a correre Valiavec. Il Tour of Turkey è molto cresciuto in questi ultimi anni, oltretutto la Turchia è un mercato enorme e in espansione, insomma, gli sponsor potrebbero avere più di qualche interesse ad essere presenti.


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Re: Ciclismo africano

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Nella coppa delle nazioni si è messo in luce un nuovo talento africano, questa volta etiope, del vivaio di Aigle. Gebremaryam Grmay, con il terzo posto nella tappa di Montecatini e una buona regolarità nelle altre, è riuscito a portare a casa il quinto posto nella generale. Peraltro, tra i primi cinque, è l'unico a non aver ancora compiuto vent'anni, insomma, le potenzialità sembrano eccellenti.
C'è da chiedersi quale sarà poi il futuro di questi qui, visto che anche Teklehaimanot è ancora a spasso, anzi, a dire il vero è ancora a Aigle, ma non può correre più con gli under, né con i prof., continua a fare corse secondarie in Francia e in Svizzera, dove continua ad impressionare per la sua forza, ma a questo punto dovrebbe potersi confrontare in una categoria più alta.
La situazione si sta muovendo un po' in Nord Africa, dove ci sono imprese petrolifere, come in Algeria, che possono sponsorizzare una continental, oppure in Marocco, dove c'è un forte investimento pubblico sul ciclismo, ma non credo che nel corno d'Africa ci siano risorse per sviluppi di questo tipo. Alla fine potrebbe accadere che questa nuova leva di corridori africani trovi la strada del professionismo in Cina. L'anno scorso c'erano quattro continental cinesi, quest'anno sono sette nelle quali corrono già alcuni giovani africani. Per il momento si tratta di squadre modeste, che raccolgono qualche piazzamento nelle gare minori del calendario asiatico, ma lì le risorse non mancano e la crescita del movimento potrebbe essere molto rapida.


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Ciclismo africano

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peek ha scritto: La situazione si sta muovendo un po' in Nord Africa, dove ci sono imprese petrolifere, come in Algeria, che possono sponsorizzare una continental, oppure in Marocco, dove c'è un forte investimento pubblico sul ciclismo, ma non credo che nel corno d'Africa ci siano risorse per sviluppi di questo tipo. Alla fine potrebbe accadere che questa nuova leva di corridori africani trovi la strada del professionismo in Cina. L'anno scorso c'erano quattro continental cinesi, quest'anno sono sette nelle quali corrono già alcuni giovani africani. Per il momento si tratta di squadre modeste, che raccolgono qualche piazzamento nelle gare minori del calendario asiatico, ma lì le risorse non mancano e la crescita del movimento potrebbe essere molto rapida.
Io spero che questi talenti non finiscano nelle continental Cinesi, a correre gare minori del calendario asiatico. Rischiano di perdere tempo e convinzione nei propri mezzi. Uno Teklehaimanot avrebbe dovuto già correre tra i prof quest'anno, magari non subito in una PT ma con una professional. Ha bisogno di cominciare a capire come vanno le corse europee, come si sta in gruppo (visto che non è molto bravo in questo).


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Re: Ciclismo africano

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: Io spero che questi talenti non finiscano nelle continental Cinesi, a correre gare minori del calendario asiatico. Rischiano di perdere tempo e convinzione nei propri mezzi. Uno Teklehaimanot avrebbe dovuto già correre tra i prof quest'anno, magari non subito in una PT ma con una professional. Ha bisogno di cominciare a capire come vanno le corse europee, come si sta in gruppo (visto che non è molto bravo in questo).
Credo che alla fine Teklehaimanot finirà in una squadra europea o americana perché di lui se ne è parlato molto e ha chi lo appoggia a Aigle. Ma se adesso cominciano a venirne fuori 2/3 all'anno, magari non dei fuori classe, ma potenzialmente buoni professionisti credo che il loro destino sia quello cinese. Del resto sarebbe un esito in linea con quello che accade più in generale nell'economia, è la Cina che sta diventando il punto di riferimento commerciale e politico dell'Africa orientale.


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Re: Ciclismo africano

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Torna alle corse Teklehaimanot al giro ruandese Kwita Izina e vince le prime due tappe.
Il campione di casa, il ruandese Niyonshuti, aveva dichiarato che avrebbe corso su Teklehaimanot perché lo reputava l'avversario più temibile, ma non è riuscito a far fronte alla manovra a tenaglia degli eritrei nella prima tappa che hanno conquistato i primi tre posti staccando tutti gli avversari e mettendo una seria ipoteca sulla generale.
Al quarto posto c'è il solido marocchino Jelloul, poi vengono i ruandesi.

Ad agosto vengono chiamati gli stagisti, chissà che qualche squadra si accorga dell'eritreo.


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Re: Ciclismo africano

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Teklehaimanot ha vinto anche la terza e ultima tappa del Kwita Izina Tour arrivando da solo. Insomma, le ha vinte tutte e tre, una superiorità schiacciante. Nella generale, secondo l'eritreo Debesay e terzo il marocchino Jelloul.


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Ciclismo africano

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peek ha scritto:Teklehaimanot ha vinto anche la terza e ultima tappa del Kwita Izina Tour arrivando da solo. Insomma, le ha vinte tutte e tre, una superiorità schiacciante. Nella generale, secondo l'eritreo Debesay e terzo il marocchino Jelloul.
ha fatto quello che ha voluto dimostrando una superiorità imbarazzante. Non c'erano campioni tra i suoi avversari, ma qualche buon corridore come Jelloul si. Io penso che sia proprio arrivato il momento di vederlo all'opera in Europa. Per lui sarebbe ideale una professional Italiana.


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Seb
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peek ha scritto:
Ad agosto vengono chiamati gli stagisti, chissà che qualche squadra si accorga dell'eritreo.
La QuickStep ha convocato in Belgio per un ministage di quattro giorni (in questa settimana, non mi ricordo i giorni precisi) alcuni giovani interessanti e tra le nazionalità interessate è citata anche l'Eritrea... non mi pare però che si sappia il nome (o i nomi)


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Seb ha scritto: La QuickStep ha convocato in Belgio per un ministage di quattro giorni (in questa settimana, non mi ricordo i giorni precisi) alcuni giovani interessanti e tra le nazionalità interessate è citata anche l'Eritrea... non mi pare però che si sappia il nome (o i nomi)
Ho guardato sul sito, effettivamente non ci sono i nomi, solo le nazionalità: Belgio, Olanda, Francia, Spagna, Norvegia, Eritrea e Lettonia. Certo, sarebbe un po' curioso che l'eritreo non fosse lui, anche se parlano di U23 e credo che Teklehaimanot, pur non avendo ancora 23 anni, tecnicamente non sia più un U23, o sbaglio?


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Re: Ciclismo africano

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peek ha scritto:
Seb ha scritto: La QuickStep ha convocato in Belgio per un ministage di quattro giorni (in questa settimana, non mi ricordo i giorni precisi) alcuni giovani interessanti e tra le nazionalità interessate è citata anche l'Eritrea... non mi pare però che si sappia il nome (o i nomi)
Ho guardato sul sito, effettivamente non ci sono i nomi, solo le nazionalità: Belgio, Olanda, Francia, Spagna, Norvegia, Eritrea e Lettonia. Certo, sarebbe un po' curioso che l'eritreo non fosse lui, anche se parlano di U23 e credo che Teklehaimanot, pur non avendo ancora 23 anni, tecnicamente non sia più un U23, o sbaglio?
speriamo ci sia anche lui, non può permettersi di perdere un altra stagione


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Re: Ciclismo africano

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Oggi parte il giro dell'Algeria, una competizione nata nel dopoguerra e disputata per alcuni anni, prima che la devastante guerra anticoloniale la interrompesse per una quindicina d'anni. E' rinata negli anni Settanta come corsa dilettantistica, con alterne fortune, e da quest'anno torna ad essere una corsa professionistica.
Buon segno per il ciclismo africano e in particolare per l'Algeria, dove quest'anno sono nate due formazioni continental e dove si è messo in luce il giovane Youcef Reguigui con risultati davvero promettenti.

Qui potete trovare qualche immagine del giro del 1949: http://www.nso-algerie.com/trdalgerie.html


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Re: Ciclismo africano

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Prima tappa del giro dell'Algeria al ventenne eritreo Natnael Berhane che aveva già impressionato al giro del Gabon vincendo una tappa in uno sprint ristretto contro Jerome Pineau. Anche questa volta si è lasciato alle spalle una vecchia volpe come il campione marocchino Adil Jelloul, oltre al solido algerino Lagab Azzedine.
Di questo corridore credo sentiremo parlare molto in futuro perché sembra avere delle doti davvero eccezionali.


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Re: Ciclismo africano

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una curiosità, Daniel Teklehaimanot dov'è finito?dove corre quest'anno?


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Re: Ciclismo africano

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kasper^ ha scritto:una curiosità, Daniel Teklehaimanot dov'è finito?dove corre quest'anno?
non ha squadra.... :( sta correndo alcune corse a tappe i Africa con la selezione nazionale, spesso dominandole (l'ultima inRwanda, l'ha visto vincitore in tre tappe su tre oltre che nella classifica generale).
Si spera che riesca a fare lo stagista nel finale di stagione in qualche protour o professional


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Re: Ciclismo africano

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Teklehaimanot ha vinto l'ultima tappa del Giro d'Algeria, con 4 minuti di vantaggio sul secondo. Peccato che in classifica fosse lontano...


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Re: Ciclismo africano

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andriusskerla ha scritto:Teklehaimanot ha vinto l'ultima tappa del Giro d'Algeria, con 4 minuti di vantaggio sul secondo. Peccato che in classifica fosse lontano...
No. Non era Daniel Teklehaimanot ma Brhane (classe 1991). Non so se sia il fratello o un parente, ma di sicuro non si tratta del più famoso Daniel. ;)


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Re: Ciclismo africano

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Sei sicuro Tranchée?

L'UCI dà Daniel come vincitore, dove hai trovato la notizia di Brhane?


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Re: Ciclismo africano

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Admin ha scritto:Sei sicuro Tranchée?

L'UCI dà Daniel come vincitore, dove hai trovato la notizia di Brhane?
credo che l'errore derivi da cqranking, che continua a dare la vittoria a Brhane, ma sia il sito dell'uci che tutte le altre fonti concordano nel dare il successo a Daniel.


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Re: Ciclismo africano

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simociclo ha scritto:
Admin ha scritto:Sei sicuro Tranchée?

L'UCI dà Daniel come vincitore, dove hai trovato la notizia di Brhane?
credo che l'errore derivi da cqranking, che continua a dare la vittoria a Brhane, ma sia il sito dell'uci che tutte le altre fonti concordano nel dare il successo a Daniel.
hanno correto la cosa anche su cqranking, che credo fosse la fonte (errata) di alcune notizie che davano la vittoria a Brhane; si tratta invece dell'ennessimo successo di Daniel, che speriamo lo aiuti ad avere il sospirato (e strameritato) ingaggio da aprte di una squadra di almeno medio livello


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Re: Ciclismo africano

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Admin ha scritto:Sei sicuro Tranchée?

L'UCI dà Daniel come vincitore, dove hai trovato la notizia di Brhane?
come dice simociclo avevo letto il risultato dalle pagine di cqranking che aveva effettivamente sbagliato ed infatti ora ha corretto. I'm sorry :)


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MarcoRimini
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Re: Ciclismo africano

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Adoro queste cose :diavoletto: Le ultime 2 frasi dell'articolo sono esilaranti :mrgreen:

http://www.ilgiornale.it/interni/ciclis ... comments=1


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Re: Ciclismo africano

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MarcoRimini ha scritto:Adoro queste cose :diavoletto: Le ultime 2 frasi dell'articolo sono esilaranti :mrgreen:

http://www.ilgiornale.it/interni/ciclis ... comments=1

Ma che simpatico umorista quel giornalista ! :boing:


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Re: Ciclismo africano

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:muro:


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Re: Ciclismo africano

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qualcuno ha notizie del nostro beniamino, sia sul suo programma che su eventuali contatti cons quadre professionistiche?
così in questo thread torniamo a parlare di ciclismo...


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Re: Ciclismo africano

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Teklehaimanot vicino alla Europcar, secondo il sito olandese Sportdome.nl.

Se verrà confermato è un'ottima cosa perché si inserisce in una squadra molto forte, centrata su un calendario continental, ma con la possibilità di fare esperienza anche in corse importanti se darà buona prova di sé.
Mi sembra anche una squadra ben gestita, ma forse Winter può dirci di più.


Winter
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Re: Ciclismo africano

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Ho visto la stessa notizia tua
Europcar è sicuramente un marchio piu' internazionale dei precedenti di Bernaudeau
Probabile che vogliano prendere alcuni stranieri
Domenica l'equipe ha intervistato Bernaudeau , gli han chiesto del Mercato
ma le domande eran su Pineau , Chavanel e Hushovd
Non ha potuto rispondere perche' fino ai primi d'agosto UCI vieta le trattative
ma credo che per i primi 2 sia fatta. Su Hushovd ci son anche altre squadre


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simociclo
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Re: Ciclismo africano

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peek ha scritto:Teklehaimanot vicino alla Europcar, secondo il sito olandese Sportdome.nl.

Se verrà confermato è un'ottima cosa perché si inserisce in una squadra molto forte, centrata su un calendario continental, ma con la possibilità di fare esperienza anche in corse importanti se darà buona prova di sé.
Mi sembra anche una squadra ben gestita, ma forse Winter può dirci di più.
incrociamo le dita... sarebbe la soluzione ideale... ;)


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Ciclismo africano

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Winter ha scritto:Ho visto la stessa notizia tua
Europcar è sicuramente un marchio piu' internazionale dei precedenti di Bernaudeau
Probabile che vogliano prendere alcuni stranieri
Domenica l'equipe ha intervistato Bernaudeau , gli han chiesto del Mercato
ma le domande eran su Pineau , Chavanel e Hushovd
Non ha potuto rispondere perche' fino ai primi d'agosto UCI vieta le trattative
ma credo che per i primi 2 sia fatta. Su Hushovd ci son anche altre squadre
per i primi 2 si tratterebbe di un ritorno alle origini, visto che sono entrambi passati professionisti e cresciuti con Bernaudeau. Questa squadra in autunno ha seriamente rischiato di chiudere perdendo la maggior parte dei pezzi migliori ad eccezione di Voeckler e Rolland. Anzi, con ogni probabilità è stata proprio la decisione di Voeckler di restare che ha avvicinato l'Europcar come sponsor della squadra. Adesso dopo un'annata fantastica culminata con un Tour strepitoso pare che possano arrivare altri soldi garantendo un evidente rafforzamento della formazione della Vandea.


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simociclo
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Re: Ciclismo africano

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peek ha scritto:Teklehaimanot vicino alla Europcar, secondo il sito olandese Sportdome.nl.

Se verrà confermato è un'ottima cosa perché si inserisce in una squadra molto forte, centrata su un calendario continental, ma con la possibilità di fare esperienza anche in corse importanti se darà buona prova di sé.
Mi sembra anche una squadra ben gestita, ma forse Winter può dirci di più.
peek, ma sai se si tratterebbe di un contratto da stagista per il finale di stagione o di un contratto vero e proprio anche per il 2012?


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Coppel
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Re: Ciclismo africano

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io leggevo di contratto vero e proprio


Winter
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Re: Ciclismo africano

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peek
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Re: Ciclismo africano

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Speriamo bene, la famigerata formazione australiana world tour è stata un gran pacco già l'anno scorso, non vorrei si ripetesse la storia quest'anno.
Per il momento, ad esempio, sembrava avesse ingaggiato O'Grady il quale si è premurato a smentire la cosa. Insomma, mi sembra una situazione un po' pasticciata, sarebbe stato senza dubbio meglio vederlo in Europcar, formazione che dopo il tour di quest'anno potrebbe vedere il suo budget rimpolpato.


Winter
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Re: Ciclismo africano

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C'e' una bella differenza
L'altra squadra non aveva uno sponsor ne quasi una struttura
Questa ha un grande sponsor (GreenEdge) e la struttura della Jayco Skins supportata dall'Ais (Istituto Australiano dello Sport)


peek
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Re: Ciclismo africano

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Il ciclismo africano l'anno prossimo farà un grande passo in avanti grazie all'ingaggio di Teklehaimanot in una squadra che potrebbe già stare nel WT.
Teklehaimanot potrebbe fare da apripista ad altri giovani che si stanno mettendo in evidenza e che l'anno prossimo potrebbero dare delle conferme, teniamone d'occhio tre in particolare: il velocista algerino Youcef Reguigui (1990), l'etiope Grmay (1991) e soprattutto l'eritreo Natnael Berhane (1991) che ha vinto delle corse in Africa, una battendo Jerome Pineau allo sprint, e ha ben figurato anche in alcune gare europee con la maglia del CMC.
Non sembra invece aver fatto il salto di qualità il rwandese Nyonshuti che corre già da qualche anno per una continental sudafricana. E' del 1987 e non è andato oltre qualche piazzamento nelle gare contientali. Tra gli africani bianchi mostra di avere qualche numero Reinardt Janse van Rensburg, se manterrà le promesse non avrà difficoltà a piazzarsi in qualche squadra del WT.


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Abruzzese
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Re: Ciclismo africano

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peek ha scritto:
Non sembra invece aver fatto il salto di qualità il rwandese Nyonshuti che corre già da qualche anno per una continental sudafricana. E' del 1987 e non è andato oltre qualche piazzamento nelle gare contientali.
Oltre a gareggiare su strada, Nyonshuti pratica anche la MTB: difatti se non sbaglio ha preso parte anche a qualche prova di Coppa del Mondo.


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