Krisper ha scritto: ↑giovedì 12 maggio 2022, 9:34
Non sono d'accordo a dire che la RAI con tutti i suoi tantissimi difetti sia allo stesso basso livello di mediaset o che non faccia "cultura".
Certo dovrebbe fare molto di più e cancellare la tv spazzatura presente nel suo palinsesto, ma ci sono programmi di valore e canali di valore, anche se più avanti nel telecomando.
Amadeus, premetto non sono un suo fan, non mi pare faccia Tv spazzatura, certo non è Angela (prodotto RAI), ma è un professionista che sa fare molto bene il suo mestiere senza offendere l'intelligenza dello spettatore.
Mediaset non riesce a fare buona "cultura" nemmeno nei pochi programmi culturali.
Mediaset sì offende l'intelligenza dello spettatore!
Tornando al ciclismo ed a le sue telecronache.
Sono d'accordo con Primo che Gregorio sa fare il suo mestiere, non è di mio gusto, ma sfido chiunque a saper reggere ore ed ore di telecronaca in quel contesto e con un personaggio come Magrini.
Il mestiere Gregorio ce l'ha. Poi è troppo "opinionista" per essere una prima voce, ihmo.
Non è al livello di Pancani e nemmeno di DeLuca, ma non si può dire che non sia capace.
Magrini è competente, informato dall'interno, fantasioso (apprezzo i suoi "neologismi"), ma troppo personaggio per i miei gusti e dopo tanti anni può risultare noioso.
Ma una cosa sono i miei gusti personali, un'altra cosa è giudicare incapace qualcuno.
Forse è giunto il momento di qualcosa di nuovo, le narrazioni attuali non soddisfano più, ma questo è un altro discorso.
Specie ES/GCN deve spingere su una narrazione social, interattiva, con un linguaggio nuovo: ma ci vogliono idee e coraggio per fare questo salto.
I mezzi tecnici ci sono.
RAI sport deve rischiare nei format, slegarsi dalla political correct, avere il coraggio di non relegare i buoni prodotti alla radio o a canali meno visti.
In RadioRAI ci sono programmi molto interessanti, perché non ispirarsi a questi per nuove idee?