Jonas Vingegaard

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Tranchée d'Arenberg
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Re: Jonas Vingegaard

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Pafer1 ha scritto: martedì 19 luglio 2022, 18:49 Ogni giorno che passa, probabilmente mi sbagliero', ho sempre piu' la sensazione che la Jumbo, una volta appuratone in modo definitivo il reale valore, lo abbia "frenato" (ad esempio alla Tirreno, oppure al Delfinato) in previsione di questo Tour, per illudere Pogacar di partire nuovamente come favorito per distacco.
Parallelamente cresce anche il rammarico per il Tour 2021, col senno di poi, se fosse stato designato capitano da subito, avremmo assistito a tutt'altra corsa, ma fortunatamente siamo solo all'inizio, quindi si puo' archiviare tranquillamente.
Interessante il tuo discorso. Io penso che alla Tirreno non lo abbiano frenato. In quel periodo Pogacar andava come un treno, Vingegaard andava meno. Poi può darsi che una volta staccato sul Carpegna non sia andato a tutta, ma sostanzialmente non credo che ci siano state grosse pretattiche. Discorso diverso invece per il Delfinato. Nell'ultima tappa ha palesemente evitato di staccare Roglic, leader designato e maglia gialla. Quel giorno ne aveva per lasciarlo lì sul posto e infliggergli almeno mezzo minuto. Si accontentò della tappa, sapendo che con la gamba che aveva al Tour se la sarebbe giocata con Pogacar.

Quanto al 2021, non so come sarebbe andata. Son discorsi un pò troppo 'ipotetici'. Però sono sicuro che in questo Tour si sia aperta una rivalità che potrebbe dare ulteriore linfa ad una fase storica che rischia di diventare un'era d'oro per il ciclismo.


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Lester
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Re: Jonas Vingegaard

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Pafer1 ha scritto: martedì 19 luglio 2022, 18:49 Ogni giorno che passa, probabilmente mi sbagliero', ho sempre piu' la sensazione che la Jumbo, una volta appuratone in modo definitivo il reale valore, lo abbia "frenato" (ad esempio alla Tirreno, oppure al Delfinato) in previsione di questo Tour, per illudere Pogacar di partire nuovamente come favorito per distacco.
LOL. Ma che è, Zelig?


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Pafer1
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Re: Jonas Vingegaard

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: martedì 19 luglio 2022, 20:36
Interessante il tuo discorso. Io penso che alla Tirreno non lo abbiano frenato. In quel periodo Pogacar andava come un treno, Vingegaard andava meno. Poi può darsi che una volta staccato sul Carpegna non sia andato a tutta, ma sostanzialmente non credo che ci siano state grosse pretattiche. Discorso diverso invece per il Delfinato. Nell'ultima tappa ha palesemente evitato di staccare Roglic, leader designato e maglia gialla. Quel giorno ne aveva per lasciarlo lì sul posto e infliggergli almeno mezzo minuto. Si accontentò della tappa, sapendo che con la gamba che aveva al Tour se la sarebbe giocata con Pogacar.

Quanto al 2021, non so come sarebbe andata. Son discorsi un pò troppo 'ipotetici'. Però sono sicuro che in questo Tour si sia aperta una rivalità che potrebbe dare ulteriore linfa ad una fase storica che rischia di diventare un'era d'oro per il ciclismo.
Della Tirreno, piu' che la tappa del Carpegna, in quel momento mi lascio' basito la mediocre prestazione a cronometro, 35 secondi con una sola tappa di montagna in programma non erano certo pochi da recuperare.
Sul 2021, ovvio che si rimane nel campo delle ipotesi, ma di fatto, il vero Vingegaard lo si e' scoperto subito dopo il ritiro di Roglic.
Lester ha scritto: martedì 19 luglio 2022, 20:51
LOL. Ma che è, Zelig?
Se questo e' Zelig, la positivita' di Pogacar riscontrata attraverso i televisori qui sul forum cos'era? :diavoletto:


Lester
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Re: Jonas Vingegaard

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Pafer1 ha scritto: martedì 19 luglio 2022, 21:11 Se questo e' Zelig, la positivita' di Pogacar riscontrata attraverso i televisori qui sul forum cos'era? :diavoletto:
Il tampone televisivo è il top, quasi inarrivabile. Però anche l'idea che qualcuno vada volutamente piano e non vinca le corse per far credere ad altri di non essere così forte, beh, non scherza. :D ;)

Seriamente, per me Vingegaard ha puntato tutte le fiches sul Tour. In Jumbo si sono prefissi di averlo al 110% in questo mese e ciò comporta inevitabilmente che nel resto della stagione sia più scarico. Infatti sono convinto che dopo il Tour lo rivediamo l'anno prossimo.


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pietro
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Re: Jonas Vingegaard

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Anche Roglic quest'anno per un motivo o per l'altro si era ritrovato a puntare tutto sul Tour de France. Nemmeno lo sloveno era stato devastante come gli anni scorsi in primavera, ma nel caso di Vingegaard la differenza è ancora più accentuata e secondo me assolutamente cercata dalla squadra che lo voleva al 100% qui e solo qui. Nonostante tutto ciò probabilmente la Jumbo chiuderà con l'accoppiata maglia gialla-maglia verde nelle tre gare a tappe più importanti della Francia


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Fragonard

Re: Jonas Vingegaard

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Alla fine credo che la questione sia molto più semplice di quel che possa sembrare: Vingegaard è arrivato a questo Tour in condizione ottimale, Pogačar pure ma con la differenza di aver pagato cara una giornata in cui anche lui, nella frenesia del momento, può aver commesso qualche errore. Di conseguenza si è venuta a creare una situazione nuova, o meglio a ricreare, dal momento che anche nel 2020 si trovava nella posizione di dover inseguire, anche se le differenze tra allora e adesso sono sostanziali. In più Tadej ha corso senza il minimo risparmio (per nostra grandissima fortuna) anche il Fiandre, cosa che Vingegaard non ha fatto e pure questo può avere il suo peso. L'unica conclusione che al momento si può trarre è che al mattino di mercoledì 20 luglio Vingegaard sta ampiamente meritando di vincere questo Tour de France. Vedremo se al pomeriggio o alla serata di domani questa conclusione ne uscirà rafforzata, ridimensionata o addirittura ridiscussa.


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bicycleran
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Re: Jonas Vingegaard

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Vinge sul Carpegna lo ricordo molto nervoso per non riuscire a star dietro a Pogi.


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chinaski89
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Re: Jonas Vingegaard

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Fragonard ha scritto: mercoledì 20 luglio 2022, 10:06 Alla fine credo che la questione sia molto più semplice di quel che possa sembrare: Vingegaard è arrivato a questo Tour in condizione ottimale, Pogačar pure ma con la differenza di aver pagato cara una giornata in cui anche lui, nella frenesia del momento, può aver commesso qualche errore. Di conseguenza si è venuta a creare una situazione nuova, o meglio a ricreare, dal momento che anche nel 2020 si trovava nella posizione di dover inseguire, anche se le differenze tra allora e adesso sono sostanziali. In più Tadej ha corso senza il minimo risparmio (per nostra grandissima fortuna) anche il Fiandre, cosa che Vingegaard non ha fatto e pure questo può avere il suo peso. L'unica conclusione che al momento si può trarre è che al mattino di mercoledì 20 luglio Vingegaard sta ampiamente meritando di vincere questo Tour de France. Vedremo se al pomeriggio o alla serata di domani questa conclusione ne uscirà rafforzata, ridimensionata o addirittura ridiscussa.
Perfetto. Non c'è veramente altro da aggiungere.


Fantamatusa
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Re: Jonas Vingegaard

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Visto che altrove si parla del movimento danese, volevo fare una domanda, priva di qualsiasi malizia, ma chiedo a voi perchè ne sapete di piu': come fa un ragazzo cosi giovane, che arriva da una nazione senza alcuna salita a scoprirsi scalatore e cosi adatto alle salite lunghe?

Per dire non è che Belgio e Olanda abbiano prodotto chissà quali scalatori nella loro storia (per cortesia non citatemi Merckx)...


Fragonard

Re: Jonas Vingegaard

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Fantamatusa ha scritto: mercoledì 20 luglio 2022, 11:48 Visto che altrove si parla del movimento danese, volevo fare una domanda, priva di qualsiasi malizia, ma chiedo a voi perchè ne sapete di piu': come fa un ragazzo cosi giovane, che arriva da una nazione senza alcuna salita a scoprirsi scalatore e cosi adatto alle salite lunghe?

Per dire non è che Belgio e Olanda abbiano prodotto chissà quali scalatori nella loro storia (per cortesia non citatemi Merckx)...
In realtà quel che affermi su Belgio e Paesi Bassi non è propriamente corretto e la risposta la trovi nei successi e nelle presenze nell'albo d'oro del Tour o altre gare. Se sull'Alpe d'Huez è nata la "curva degli olandesi" è perché evidentemente qualcuno che lassù è andato forte o ci ha vinto c'è stato. Oppure al femminile avremmo dovuto avere solo passiste veloci e invece abbiamo e continuiamo ad avere giri dominati da atlete orange.

Probabilmente è questione di diversi approcci al mondo dello sport, dalla completezza del combinare più discipline e dallo scoprire attitudini particolarmente adatte al fondo e quindi a certi tracciati.

Nel caso di Vingegaard probabilmente la cosa si spiega nel cominciare a conoscersi e a comprendere meglio certe sue qualità anche nel momento in cui ha potuto cominciare a fare il ciclista a tempo pieno, dato che ormai è nota la sua storia di ciclista-lavoratore in un determinato momento della vita. Poi chiaramente possono esserci anche percorsi più "fisiologici" tipo quello di Fuglsang che da buon biker, abituato quindi ad affrontare salite anche molto ripide, può diventare corridore adatto ai giri o alle classiche dure. Lì però è importante anche la crescita del movimento e in Danimarca il fuoristrada ha uno spazio e una considerazione importante da vario tempo.

Questo ovviamente se si vuole avere la spiegazione "priva di qualsiasi malizia", per parafrasarti. ;)


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Slegar
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Re: Jonas Vingegaard

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Prima dei successi italiani degli anni '90, l'Alpe d'Huez era chiamata la "montagna degli olandesi"; ecco i vincitori orange:
1976 - Joop Zoetemelk
1977, 1978 - Hennie Kuiper
1981, 1983 - Peter Winnen
1988 - Steven Rooks
1989 - Gert-Jan Theunisse

Come ho già scritto da un'altra parte, Vigegaard prima di tutto è un passista, come da tradizione danese, che sa andare forte in salita e l'ascesa al Granon ha mostrato queste doti.


Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Claudio84
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Re: Jonas Vingegaard

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Fragonard ha scritto: mercoledì 20 luglio 2022, 10:06 Alla fine credo che la questione sia molto più semplice di quel che possa sembrare: Vingegaard è arrivato a questo Tour in condizione ottimale, Pogačar pure ma con la differenza di aver pagato cara una giornata in cui anche lui, nella frenesia del momento, può aver commesso qualche errore. Di conseguenza si è venuta a creare una situazione nuova, o meglio a ricreare, dal momento che anche nel 2020 si trovava nella posizione di dover inseguire, anche se le differenze tra allora e adesso sono sostanziali. In più Tadej ha corso senza il minimo risparmio (per nostra grandissima fortuna) anche il Fiandre, cosa che Vingegaard non ha fatto e pure questo può avere il suo peso. L'unica conclusione che al momento si può trarre è che al mattino di mercoledì 20 luglio Vingegaard sta ampiamente meritando di vincere questo Tour de France. Vedremo se al pomeriggio o alla serata di domani questa conclusione ne uscirà rafforzata, ridimensionata o addirittura ridiscussa.
Giudizio con condivisibile.
Leggendo i vostri commenti, compreso quello di Pafer, mi viene in mente questo: l'impressione è che il picco di forma al punto giusto influisca in positivo per Vinge più di quanto non pesi in negativo per Pogacar aver corso a tutta anche la prima parte di stagione.
In ogni caso, se è vero che Vinge è stato 'preservato' per il Tour, cinicamente bisogna dire che la strategia finora è vincente, con buona pace di noi appassionati che vorremmo vedere un ciclismo totale da marzo a ottobre, come ci hanno abituato gli ultimi due-tre anni.


Gimbatbu
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Re: Jonas Vingegaard

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L' unico danese scalatore che ricordi era Rasmussen e parlarne senza malizia è impossibile e quindi non ne parliamo.


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Walter_White
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Re: Jonas Vingegaard

Messaggio da leggere da Walter_White »

Non mi sembra proprio una storia di picco di forma. Vingegaard ha vinto in Francia a febbraio, ha fatto un'ottima Tirreno dove è stato tritato da Pogi (altro che preservato, ne aveva semplicemente di meno), un buon Paesi Baschi e al Delfinato volava (lì sì che gli han detto di rallentare, altrimenti avrebbe staccato Roglic e anche nettamente a Plateau du Solaison). In questo Tour lui e Pogacar son stati esattamente allo stesso livello meno che sul Granon, tappa che infatti fin'ora sta decidendo il Tour.

Quindi io direi che si tratta di una crescita graduale durante tutto l'anno, e di certo non di una programmazione conservativa per avere il gambone a luglio (stile Froome 2016/2017 per dire).


FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
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chinaski89
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Re: Jonas Vingegaard

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Rasmussen non faceva nulla di diverso dagli altri. Il Tour 2007 lo meritava lui. Così come Albertino meritava di tenersi il 2010 e partecipare al 2008 e 12.

Su Vingegaard non mi pare questione di superpicco, al massimo si può pensare che Pogi sia troppo spremuto, ma aspetterei ancora un po' a sentenziare.


miroci
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Re: Jonas Vingegaard

Messaggio da leggere da miroci »

;) :fischio:
Lester ha scritto: martedì 19 luglio 2022, 22:09
Pafer1 ha scritto: martedì 19 luglio 2022, 21:11 Se questo e' Zelig, la positivita' di Pogacar riscontrata attraverso i televisori qui sul forum cos'era? :diavoletto:
Il tampone televisivo è il top, quasi inarrivabile. Però anche l'idea che qualcuno vada volutamente piano e non vinca le corse per far credere ad altri di non essere così forte, beh, non scherza. :D ;)

Seriamente, per me Vingegaard ha puntato tutte le fiches sul Tour. In Jumbo si sono prefissi di averlo al 110% in questo mese e ciò comporta inevitabilmente che nel resto della stagione sia più scarico. Infatti sono convinto che dopo il Tour lo rivediamo l'anno prossimo.
Secondo me pogacar è al Tour solo per preparare la Vuelta. Suo dichiarato obbiettivo stagionale con il mondiale. Non si spiegherebbero tutti questi scatti ripetuti più utili nelle rampe spagnole. Come ullrich preparò il tour 2001 col giro 2001.


Fantamatusa
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Re: Jonas Vingegaard

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Slegar ha scritto: mercoledì 20 luglio 2022, 12:41 Prima dei successi italiani degli anni '90, l'Alpe d'Huez era chiamata la "montagna degli olandesi"; ecco i vincitori orange:
1976 - Joop Zoetemelk
1977, 1978 - Hennie Kuiper
1981, 1983 - Peter Winnen
1988 - Steven Rooks
1989 - Gert-Jan Theunisse

Come ho già scritto da un'altra parte, Vigegaard prima di tutto è un passista, come da tradizione danese, che sa andare forte in salita e l'ascesa al Granon ha mostrato queste doti.
Avevo totalmente dimenticato i 2 gemelli Rooks e Theunisse. :hammer:

E in effetti ricordo vagamente la denominazione dell'Alpe d'Huez.

Grazie anche della specifica sulle caratteristiche tecniche di Vingegaard.


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Jonas Vingegaard

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Jonas è ufficialmente un campione. Ai tempi dei social la certificazione di tale status avviene quando un corridore inizia ad avere la sua orda di hater.


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Re: Jonas Vingegaard

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Landa è un campione? :diavoletto:


Lester
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Re: Jonas Vingegaard

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: giovedì 21 luglio 2022, 10:48 Jonas è ufficialmente un campione. Ai tempi dei social la certificazione di tale status avviene quando un corridore inizia ad avere la sua orda di hater.
Maddai, ma quali hater e lover... Leggendo il topic, mi sembra che nessuno ce l'abbia con Jonas. Altrove non so. Da parte mia sempre massimo rispetto per tutti questi ragazzi. Però siamo su un forum, se non si dice anche cosa non ci piace, che ci stiamo a fare?

Vinge, al momento, rappresenta il ciclismo che a me non piace: iperspecializzazione, venti giorni da fenomeno inscalfibile e il resto dell'anno corridore normalissimo, eccessivo affidamento/dipendenza dal lavoro di squadra, ragionierismo, poca personalità.
È ancora giovine, spero vivamente che mi stupisca in positivo. Al momento, non posso dire che mi entusiasmi, tutt'altro...


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GregLemond
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Re: Jonas Vingegaard

Messaggio da leggere da GregLemond »

Che grande ciclista.
Cospargo il capo di cenere.


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Jonas Vingegaard

Messaggio da leggere da Tranchée d'Arenberg »

GregLemond ha scritto: giovedì 21 luglio 2022, 17:35 Che grande ciclista.
Cospargo il capo di cenere.
:clap:


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Re: Jonas Vingegaard

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:champion: :clap: :clap: :clap:

serviva un degno rivale per rendere epico questo ciclismo dei predestinati pogacar & Co


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chinaski89
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Re: Jonas Vingegaard

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La rivalità con Pogacar promette di essere fotonica

Intanto chapeau :clap: :champion: Tour strameritato


pietro
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Re: Jonas Vingegaard

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Non dico già da fine stagione perché potrebbe essere comprensibilmente stanco, ma secondo me dal 2023 in ogni corsa a tappe raggiungerà il livello attuale, volta più volta meno


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Jonas Vingegaard

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A me sinceramente non piace come corridore, come è apparso lo scorso anno un po' dal nulla a livelli spaziali... però il gesto di oggi da vero signore, ricordo qualcuno che su un salto di catena attaccò il suo rivale poco più di 10 anni fa... chapeau !!!


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2016:Giro (primi5), Tour t11-14, ParigiTours
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2020:CoppiBartali, BinckBanktour, Giro t1, Vuelta t 1-2
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2024: MuscatClassic
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Re: Jonas Vingegaard

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Lester ha scritto: giovedì 21 luglio 2022, 13:02
Tranchée d'Arenberg ha scritto: giovedì 21 luglio 2022, 10:48 Jonas è ufficialmente un campione. Ai tempi dei social la certificazione di tale status avviene quando un corridore inizia ad avere la sua orda di hater.
Maddai, ma quali hater e lover... Leggendo il topic, mi sembra che nessuno ce l'abbia con Jonas. Altrove non so. Da parte mia sempre massimo rispetto per tutti questi ragazzi. Però siamo su un forum, se non si dice anche cosa non ci piace, che ci stiamo a fare?

Vinge, al momento, rappresenta il ciclismo che a me non piace: iperspecializzazione, venti giorni da fenomeno inscalfibile e il resto dell'anno corridore normalissimo, eccessivo affidamento/dipendenza dal lavoro di squadra, ragionierismo, poca personalità.
È ancora giovine, spero vivamente che mi stupisca in positivo. Al momento, non posso dire che mi entusiasmi, tutt'altro...
Ma ha vinto per questo. Si è preparato solo per il Tour e l'altro no. Più fresco e meglio preparato. Forte a crono, fortissimo in salita più sulla distanza che sull'esplosività, come è giusto che sia.
Pogacar l'aveva considerato il miglior scalatore al Tour prima di venire staccato; significa che non si considera uno scalatore. Se non è uno scalatore che cos'è? Un corridore totale. Per vincere il Tour è meglio non esserlo. Vingegaard è da Tour, Pogacar è per il n.1 delle classifiche UCI.


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rododendro
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Re: Jonas Vingegaard

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Sarà anche esploso tardi, ma se arrivi secondo ad un Tour, a prescindere dall'assenza di Roglic, non è mai un caso....


Fragonard

Re: Jonas Vingegaard

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Alla fine si prenderà pure la maglia a pois e in fin dei conti penso che si possa dire che sia giusto così.


albopaxo
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Re: Jonas Vingegaard

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Gli ultimi anni la maglia gialla e quella a pois sono sempre coincise...
Forse è meglio tornare al vecchio punteggio...


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Re: Jonas Vingegaard

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pietro ha scritto: giovedì 21 luglio 2022, 19:30 Non dico già da fine stagione perché potrebbe essere comprensibilmente stanco, ma secondo me dal 2023 in ogni corsa a tappe raggiungerà il livello attuale, volta più volta meno
Io dico che già al Delfinato aveva raggiunto una condizione molto simile a quella del Tour, sicuramente d'altissimo livello. In quel caso non abbiamo potuto apprezzarlo per 3 motivi evidenti:

1) l'obiettivo era il Tour e non il Delfinato;
2) la corsa era poco più di un campionato sociale giallo-nero;
3) il principale rivale era Roglic che tra l'altro gli stava davanti in classifica.

Per quanto riguarda il resto di 2022, spero di rivederlo in qualche corsa in linea


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Re: Jonas Vingegaard

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StipemdioXTutti ha scritto: giovedì 21 luglio 2022, 20:02 Ma ha vinto per questo. Si è preparato solo per il Tour e l'altro no. Più fresco e meglio preparato. Forte a crono, fortissimo in salita più sulla distanza che sull'esplosività, come è giusto che sia.
Pogacar l'aveva considerato il miglior scalatore al Tour prima di venire staccato; significa che non si considera uno scalatore. Se non è uno scalatore che cos'è? Un corridore totale. Per vincere il Tour è meglio non esserlo. Vingegaard è da Tour, Pogacar è per il n.1 delle classifiche UCI.
Si infatti Merckx e Hinault, ad esempio, non hanno vinto cinque Tour a testa. E lo stesso Pogacar non ne ha già vinti due.


Fragonard

Re: Jonas Vingegaard

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albopaxo ha scritto: giovedì 21 luglio 2022, 20:25 Gli ultimi anni la maglia gialla e quella a pois sono sempre coincise...
Forse è meglio tornare al vecchio punteggio...
Però se avessero dato i punteggi doppi per l'arrivo in salita, ci sarebbe stata ancor meno partita. Allora devi aumentare quelli intermedi.

Che poi qualcuno, tra ieri e oggi, lamentava una sorta di disinteresse quest'anno per la classifica. Secondo me invece qualche corridore che avrebbe potuto benissimo portarla a casa come Ciccone o Pinot o non sempre si è mosso bene oppure si è ritrovato senza gambe sia nella tappa in cui aveva deciso di dare l'assalto oppure in altre in cui avrebbe potuto racimolare punti importanti.


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Re: Jonas Vingegaard

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Oggi grossa batosta, ha preso 2 minuti da Rijs e 1 minuto da Piepoli sulla salita finale! :D


cycling_chrnicles
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Re: Jonas Vingegaard

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Fiammingo ha scritto: giovedì 21 luglio 2022, 22:29 Oggi grossa batosta, ha preso 2 minuti da Rijs e 1 minuto da Piepoli sulla salita finale! :D
Ha fatto un minuto meglio di Piepoli e una decina di secondi peggio di Armstrong 2000 stante quanto riporta Ammatipiocoso su Twitter.


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udra
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Re: Jonas Vingegaard

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Sono curioso di vedere che farà post Tour, dice qualcosa sulla pasta del corridore.
Ricordo Thomas staccare per mesi perchè era talmente sopraffatto dal peso del successo che staccò di netto, e ci mise parecchio a riprendersi, ma anche Nibali seppur volasse in Francia non lo si vide più andare forte, per non dire del primo Froome che si eclissava.
Gli ultimi due che l'han vinto, Bernal e Pogacar, non tirarono certo indietro la gamba in chiusura d'anno, anzi.
Vincere il Tour ti appaga, se hai fame anche dopo è un buon segno.


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sceriffo
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Re: Jonas Vingegaard

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Abbiamo tutti o quasi applaudito il grande fair play di Jonas. Mi chiedo se tra tutti questi, ci sono anche quelli che quando allo scollinamento dell'Agnello Kruez finì sulla neve e restò quasi 3 minuti ad aspettare la bici in sostituzione di quella rotta, dissero che Nibali fece bene ad attaccare. Perché la corsa è corsa 😁


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udra
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Re: Jonas Vingegaard

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sceriffo ha scritto: venerdì 22 luglio 2022, 0:17 Abbiamo tutti o quasi applaudito il grande fair play di Jonas. Mi chiedo se tra tutti questi, ci sono anche quelli che quando allo scollinamento dell'Agnello Kruez finì sulla neve e restò quasi 3 minuti ad aspettare la bici in sostituzione di quella rotta, dissero che Nibali fece bene ad attaccare. Perché la corsa è corsa 😁
Chaves che era secondo, e non a 4 minuti come Nibali, voleva fermarsi a aspettare Kruiswijk.
Ricordo che fece fermare Plaza apposta per frenare in curva davanti a Nibali.
Vingegaard ha fatto un gesto da signore, ma non gli costava niente data la sua superiorità, se avesse tirato dritto dopo aver provato un forcing in discesa solo uno che guarda il ciclismo per sbaglio gli avrebbe dato contro.


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sceriffo
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Re: Jonas Vingegaard

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udra ha scritto: venerdì 22 luglio 2022, 0:29
sceriffo ha scritto: venerdì 22 luglio 2022, 0:17 Abbiamo tutti o quasi applaudito il grande fair play di Jonas. Mi chiedo se tra tutti questi, ci sono anche quelli che quando allo scollinamento dell'Agnello Kruez finì sulla neve e restò quasi 3 minuti ad aspettare la bici in sostituzione di quella rotta, dissero che Nibali fece bene ad attaccare. Perché la corsa è corsa 😁
Chaves che era secondo, e non a 4 minuti come Nibali, voleva fermarsi a aspettare Kruiswijk.
Ricordo che fece fermare Plaza apposta per frenare in curva davanti a Nibali.
Vingegaard ha fatto un gesto da signore, ma non gli costava niente data la sua superiorità, se avesse tirato dritto dopo aver provato un forcing in discesa solo uno che guarda il ciclismo per sbaglio gli avrebbe dato contro.
In realtà Nibali non fece nessun forcing, l'olandese cadde dopo mezza curva dallo scollinamento scivolando sul ghiaccio. Però il doppiopesismo è lo sport nazionale dopo il calcio 👋


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udra
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Re: Jonas Vingegaard

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Caro sceriffo, Nibali stava tirando le curve perché Valverde era rimasto indietro e in cima all'agnello pure Chaves era andato sotto.
I dati sono questi, al di là dei tuoi slogan.
Chiudo ot, che siamo nel 2022 e per quel giro parla l'albo d'oro ormai


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Lambohbk
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Re: Jonas Vingegaard

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StipemdioXTutti ha scritto: giovedì 21 luglio 2022, 20:02
Ma ha vinto per questo. Si è preparato solo per il Tour e l'altro no. Più fresco e meglio preparato.
Pogacar dal 20 aprile al 1 luglio ha corso solo il Giro di Slovenia, non credo possa aver pagato una particolare stanchezza e che si sia preparato peggio.
Semplicemente Vingegaard è stato più forte.


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Re: Jonas Vingegaard

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Lambohbk ha scritto: venerdì 22 luglio 2022, 1:07
StipemdioXTutti ha scritto: giovedì 21 luglio 2022, 20:02
Ma ha vinto per questo. Si è preparato solo per il Tour e l'altro no. Più fresco e meglio preparato.
Pogacar dal 20 aprile al 1 luglio ha corso solo il Giro di Slovenia, non credo possa aver pagato una particolare stanchezza e che si sia preparato peggio.
Semplicemente Vingegaard è stato più forte.
Certo Pogacar ha preparato questo Tour come Vingegaard, tuttavia in più ha una primavera dove volava, a differenza del danese. Fossi stato in lui, sarei andato a correre una corsa un poco più testante del Giro di Slovenia, come Vingegaard.
Credo che lo sloveno abbia commesso l'errore di sottovalutare una quantità di cose piuttosto elevata. Non da ultimo, il VIngegaard che passeggiava aspettando Roglic nell'ultima tappa del Delfinato, il suo calo netto nel finale della tappa di Aremberg, i cinque metri presi sulla sgasata dell'avversario in cima alla Planche, la squadra.
Pogacar l'ha evidentemente apprezzato, il gesto dell'essere atteso. Io viceversa l'avrei trovato un poco offensivo. Vi era sottinteso questo: oggi ti stacco anche senza approfittare delle tue disavventure, a differenza tua. Sfumature forse, ma la sensibilità di ciascuno è differente. Attendere un avversario per me è sempre un mezzo insulto nei confronti dell'altro, a meno che il "colpevole" della disavventura sia proprio io...
Inoltre, nel valutare il gesto, forse sottovalutiamo quanto fosse fresco lo spavento preso da Jonas due o tre curve prima. Si è visto in terra a velocità anche doppia col Tour che si sarebbe probabilmente volatilizzato, e probabilmente lo spavento preso l'ha reso molto sensibile nei confronti del rischio corso dal collega.
Che poi va detto che Pogacar è caduto un po' stupidamente, visto che aveva già brillantemente corretto il lungo , ma non ha fatto caso al fatto che dove stava riprendendo a pedalare c'era sabbia o ghiaietto e la sua ruota sarebbe facilmente affondata e slittata: cosa, la consistenza del fondo, che un biker sa valutare a colpo d'occhio... sempre aspettare a spingere, quando per qualunque motivo si è costretti a scendere a bordo strada, che entrambe le ruote facciano presa sull'asfalto...


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Re: Jonas Vingegaard

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herbie ha scritto: venerdì 22 luglio 2022, 1:38 Fossi stato in lui, sarei andato a correre una corsa un poco più testante del Giro di Slovenia, come Vingegaard.
Credo che più di una reale voglia di sottrarsi ai riflettori e al confronto prima del tempo, Tadej continui a partecipare alla corsa di casa più per il fatto di sentirlo come un dovere morale che altro (tra l'altro da quando è professionista o comunque dai tempi in cui correva in formazioni Continental non ha mai saltato un'edizione, salvo nel 2020 quando la corsa non si disputò). Da un certo punto di vista è pure comprensibile come cosa, giacché sarebbe portato a pensare: "Sono diventato lo sportivo più noto del paese, abbiamo una corsa a tappe che offre pure percorsi variegati, perché dovrei togliere alla mia gente la possibilità di ammirarmi in maniera più diretta?". Certo, in futuro arriverà sicuramente il giorno in cui magari dirà "Scusate se quest'anno non vengo ma preferisco preparare il Tour de France in maniera differente" ma io credo che lui lo faccia principalmente per accontentare i suoi tifosi (non dimentichiamo che ha pure una scuola di ciclismo che porta il suo nome e l'immagine del campione che si fa vedere tra la sua gente aiuta ulteriormente a far crescere il movimento. Questa considerazione, sostanzialmente, la faceva anche Winter a proposito dei campioni che dovrebbero fare qualche ritiro in meno e qualche gara in più, anche se lì il discorso tira in ballo ulteriori aspetti che ormai è difficile estirpare da questo ciclismo attuale), oltre al fatto che a lui faccia effettivamente piacere gareggiare sulle strade di casa.

Ecco, da questo punto di vista uno come Vingegaard potrebbe viverla diversamente per il fatto che il Giro di Danimarca, anche per cause di forza maggiore legate al clima, si disputa sempre o nella prima o nella seconda parte di agosto, quindi in un periodo in cui o si stacca dal Tour oppure si pensa di correre altrove (la Vuelta, ad esempio). Non a caso finora Jonas ha preso parte alla gara di casa solo due volte: la prima, nel 2016, quando era ancora un perfetto signor nessuno e la seconda nel 2019 (chiusa al 2°posto in classifica) quando stava cominciando ad emergere pian piano. Insomma, dovrebbe andarci espressamente per far contento il proprio pubblico (visto che agli appassionati danesi non si può portare ogni anno il Tour o il Giro d'Italia). Magari con gli organizzatori che gli piazzino almeno una mezza collinetta in cui provare a far la differenza, giacché la Danimarca non è esattamente il posto migliore per esprimersi per uno scalatore. :D :D


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Lampiao
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Re: Jonas Vingegaard

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udra ha scritto: venerdì 22 luglio 2022, 0:29 Vingegaard ha fatto un gesto da signore, ma non gli costava niente data la sua superiorità
Qui sta tutto il succo. Nibali era dietro, ha forzato e rischiato per recuperare e Kruiswijk per provare a stargli dietro ha sbagliato la curva. Nulla da eccepire sulla condotta del siciliano.
Qui è la situazione opposta, come se sull'Agnello fosse caduto K e non N.
Vingegaard, già con un vantaggio siderale e cosciente di avere gamba migliore, ha fatto il signore (chapeau comunque a lui per il gesto) sapendo di poterselo permettere


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Walter_White
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Re: Jonas Vingegaard

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herbie ha scritto: venerdì 22 luglio 2022, 1:38
Lambohbk ha scritto: venerdì 22 luglio 2022, 1:07
StipemdioXTutti ha scritto: giovedì 21 luglio 2022, 20:02
Ma ha vinto per questo. Si è preparato solo per il Tour e l'altro no. Più fresco e meglio preparato.
Pogacar dal 20 aprile al 1 luglio ha corso solo il Giro di Slovenia, non credo possa aver pagato una particolare stanchezza e che si sia preparato peggio.
Semplicemente Vingegaard è stato più forte.
Certo Pogacar ha preparato questo Tour come Vingegaard, tuttavia in più ha una primavera dove volava, a differenza del danese.
Nel 2021 in primavera volava uguale. Quest'anno ha solo aggiunto Sanremo, Dwars e Fiandre togliendo i Paesi Baschi, quindi al netto dei giorni di corsa, ha corso di più l'anno scorso. Che poi tra l'altro senza il danese avrebbe fatto il bello e cattivo tempo, quindi non è andato piano lui, è andato più forte Vingegaard.


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Re: Jonas Vingegaard

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udra ha scritto: giovedì 21 luglio 2022, 23:41 Sono curioso di vedere che farà post Tour, dice qualcosa sulla pasta del corridore.
Anch'io. Dice tanto, non qualcosa.
Ho letto qualcuno dire che può essere comprensibilmente stanco. È uno scherzo? Da inizio anno ha fatto un mese al top (questo) e dovrebbe essere stanco?

herbie ha scritto: venerdì 22 luglio 2022, 1:38 Pogacar l'ha evidentemente apprezzato, il gesto dell'essere atteso. Io viceversa l'avrei trovato un poco offensivo. Vi era sottinteso questo: oggi ti stacco anche senza approfittare delle tue disavventure, a differenza tua. Sfumature forse, ma la sensibilità di ciascuno è differente. Attendere un avversario per me è sempre un mezzo insulto nei confronti dell'altro, a meno che il "colpevole" della disavventura sia proprio io...
Inoltre, nel valutare il gesto, forse sottovalutiamo quanto fosse fresco lo spavento preso da Jonas due o tre curve prima. Si è visto in terra a velocità anche doppia col Tour che si sarebbe probabilmente volatilizzato, e probabilmente lo spavento preso l'ha reso molto sensibile nei confronti del rischio corso dal collega.
Perfettamente d'accordo. È stato un gesto di pura convenienza (anche in ottica futura, come jolly "do ut des") e superiorità (che si va ad aggiungere a dichiarazioni tipo quelle sul ritmo blando di McNulty).

Bisogna anche considerare che questa nuova generazione è cresciuta con i social e mi sembra molto consapevole ed attenta nel voler dare un'immagine positiva di sé stessi. Sanno quanto è importante e remunerativa. Non so quanto ci sia di sincero in questa ostentata sportività che vedo. Qui mi riferisco a tutti, non a Jonas in particolare.


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Re: Jonas Vingegaard

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Convenienza mica tanto. Pogacar sportivamente parlando non ha concesso nulla a Vingeegard, che fosse sicuro di staccarlo anche no, magari consapevole che lui, Jonas non si sarebbe staccato, può essere. Se avesse fatto come Nibali all'Agnello, per dire, avrebbe fermato Van Aert e fatto menare fino a dove avrebbe resistito. Ma qui temo che molti in bici ci sono saliti per il ciclo raduno del dopolavoro o per la granfondo partendo in griglia Z.


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udra
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Re: Jonas Vingegaard

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Lester ha scritto: venerdì 22 luglio 2022, 9:01 dichiarazioni tipo quelle sul ritmo blando di McNulty).
Nel caso specifico credo che non fosse una sboronata, ma che negli ultimi 3 km se avesse voluto avrebbe potuto piantarli li in agilità.
Non so perchè non l'abbia fatto ad onor del vero, però alla fine l'ha chiusa ieri quindi poco male.


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Re: Jonas Vingegaard

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sceriffo ha scritto: venerdì 22 luglio 2022, 9:07 Convenienza mica tanto. Pogacar sportivamente parlando non ha concesso nulla a Vingeegard, che fosse sicuro di staccarlo anche no, magari consapevole che lui, Jonas non si sarebbe staccato, può essere. Se avesse fatto come Nibali all'Agnello, per dire, avrebbe fermato Van Aert e fatto menare fino a dove avrebbe resistito. Ma qui temo che molti in bici ci sono saliti per il ciclo raduno del dopolavoro o per la granfondo partendo in griglia Z.
Mi sembra che qui ci sia chi non ha capito nulla di quello che ha visto. Vingegaard è nettamente superiore a Pogacar in salita in questo Tour. Quando l'ha voluto staccare, l'ha fatto.

Ieri il danese non aveva convenienza a forzare in discesa, sfruttando la caduta di Pogacar, perché era in totale controllo. Aveva un bel vantaggio in classifica, un compagno davanti, due poco dietro che potevano rientrare, mancava solo una salita alla "fine" del Tour, nella quale sapeva di sverniciarlo (cosa che ha puntualmente fatto). È stato razionale e si è pure preso un bonus che potrà giocarsi in futuro se sarà lui a cadere.
udra ha scritto: venerdì 22 luglio 2022, 9:17
Lester ha scritto: venerdì 22 luglio 2022, 9:01 dichiarazioni tipo quelle sul ritmo blando di McNulty).
Nel caso specifico credo che non fosse una sboronata, ma che negli ultimi 3 km se avesse voluto avrebbe potuto piantarli li in agilità.
Non so perchè non l'abbia fatto ad onor del vero, però alla fine l'ha chiusa ieri quindi poco male.
Secondo me non l'ha fatto perché era solo contro due e finora Vingegaard si è mosso solo in maniera concertata con la squadra. Però sul fatto che avesse le gambe per piantarli lì non ho il minimo dubbio.


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Re: Jonas Vingegaard

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udra ha scritto: venerdì 22 luglio 2022, 0:58 Caro sceriffo, Nibali stava tirando le curve perché Valverde era rimasto indietro e in cima all'agnello pure Chaves era andato sotto.
I dati sono questi, al di là dei tuoi slogan.
Chiudo ot, che siamo nel 2022 e per quel giro parla l'albo d'oro ormai
Chapeau, ma senza ironia :clap:


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