Non lo so, io vivendo qui leggo tanto la stampa sportiva come quella specialistica lamentarsi di un calendario giovanile non all'altezza. Il problema principale è la startlist, con corse juniores con 30 iscritti. Ho guardato l'unica corsa a tappe corsa quest'anno da Pingazoli (peraltro vinta). Vedo 70 iscritti, un po pochini. Aggiungo che l'anno scorso Ayuso più volte disse che correre tra gli under in Italia era molto meglio che in Spagna per lui.cycling_chrnicles ha scritto: ↑mercoledì 15 giugno 2022, 16:38Ma ben venga la gente adulta, è un problema se non c'è. Non è che un corridore è buono solamente se ha 18 anni.ciclistapazzo ha scritto: ↑mercoledì 15 giugno 2022, 16:03 senti ogni cronaca di eurosport spagnolo e ogni giorno dicono che da loro il ciclismo juniores non esiste. Posso garantirtelo, dicono di non avere corse per giovani e che a livello Juniores spesso si trovano a correre in 30. Sempre citano Italia e Francia come esempi. Io guardando gli ordini di arrivo delle gare dilettanti di inizio anno vedevo gente già adulta, piuttosto che under.
Il sistema francese, che è d'esempio, è molto più simile a quello spagnolo che a quello italiano.
La Spagna cinque anni fa non si qualificava per l'Avenir.
L'anno scorso ci è andata con una corazzata.
E' chiaro che siamo ancora lontani dai fasti degli anni '90, ma il ciclismo spagnolo è in ripresa, quello italiano continua a calare.
A livello juniores, ad oggi, in Italia abbiamo fatto 100 gare contro le 95 spagnole. Solamente che loro hanno già fatto 7 corse a tappe, noi....0.
Al livello superiore, poi, il confronto diventa indecente. Questi stanno a quasi 200 gare per dilettanti da inizio stagione. Noi a una settantina.
Da loro non è ancora tutti rose e fiori, ma se citano la situazione italiana come d'esempio, è evidente che non conoscano il deserto che c'è qua.
Poi su eurosport Choza sempre lamenta il livello delle gare juniores spagnole