Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

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lucks83
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

Messaggio da leggere da lucks83 »

nibali-san baronto ha scritto: martedì 2 agosto 2022, 11:08
lucks83 ha scritto: martedì 2 agosto 2022, 10:51
nibali-san baronto ha scritto: martedì 2 agosto 2022, 10:31
:gruppo:
Già sento il sassofono che mi entra nell'anima...

Comunque io temo che se l'articolo dice Ghisallo e fondovalle fino a Como, quello sarà. Ho visto molte varianti tutte interessanti, soprattutto l'idea di fare la Colma al contrario dopo il Ghisallo da sud. Ma non so perché credo che tutto resterà come già indicato.
Dipende anche da cosa mettono prima del Ghisallo.
Una soluzione sarebbe fare la culmine di San Pietro, andare a Lecco, passare per bellagio, fare la colma da nesso, riscendere su onno via valbrona e tornare a bellagio a riprendere il Ghisallo.
Certo, il finale sarebbe sempre quello ma almeno metterebbero fatica e dislivello nelle gambe dei corridori.
Su questo non c'è dubbio e la tendenza potrebbe essere questa. L'idea di fare la Colma da Nesso prima del Ghisallo ci sta, anche perché è una salita particolarmente impegnativa che si presta a fare confusione indipendentemente dalla collocazione.
Io spero che gli organizzatori ci arrivino.
Perché senza colma da nesso, non è che prima puoi mettere qualcosa di interessante.
La culmine di San Pietro sarebbe ancora più lontana della colma, dal ghisallo.
Come pure la Roncola o il Valcava (che tanto non faranno mai a scendere dalla parte ripida).
Non parliamo del passo Agueglio, che andrebbe scalato dalla valsassina a meno di fare un ghirigoro che allunghi il percorso all'inverosimile.
E comunque ti costringe a chiudere pure la superstrada a mandello del lario, sia che tu lo faccia in un senso che nell'altro.
A meno che non lo si prenda da Nord con la discesa in valsassina e poi su lecco, ma per farlo bisognerebbe fare il san marco... Assai poco plausibile e infattibile come chilometraggio.

La soluzione con magari una roncola in avvio, la colma da nesso come seconda asperità, e il ghisallo affrontato in seguito dopo essere ripassati da bellagio, sarebbe l'unica soluzione in grado di non snaturare la corsa.


albopaxo
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

Messaggio da leggere da albopaxo »

lucks83 ha scritto: martedì 2 agosto 2022, 11:27
nibali-san baronto ha scritto: martedì 2 agosto 2022, 11:08
lucks83 ha scritto: martedì 2 agosto 2022, 10:51

Dipende anche da cosa mettono prima del Ghisallo.
Una soluzione sarebbe fare la culmine di San Pietro, andare a Lecco, passare per bellagio, fare la colma da nesso, riscendere su onno via valbrona e tornare a bellagio a riprendere il Ghisallo.
Certo, il finale sarebbe sempre quello ma almeno metterebbero fatica e dislivello nelle gambe dei corridori.
Su questo non c'è dubbio e la tendenza potrebbe essere questa. L'idea di fare la Colma da Nesso prima del Ghisallo ci sta, anche perché è una salita particolarmente impegnativa che si presta a fare confusione indipendentemente dalla collocazione.
Io spero che gli organizzatori ci arrivino.
Perché senza colma da nesso, non è che prima puoi mettere qualcosa di interessante.
La culmine di San Pietro sarebbe ancora più lontana della colma, dal ghisallo.
Come pure la Roncola o il Valcava (che tanto non faranno mai a scendere dalla parte ripida).
Non parliamo del passo Agueglio, che andrebbe scalato dalla valsassina a meno di fare un ghirigoro che allunghi il percorso all'inverosimile.
E comunque ti costringe a chiudere pure la superstrada a mandello del lario, sia che tu lo faccia in un senso che nell'altro.
A meno che non lo si prenda da Nord con la discesa in valsassina e poi su lecco, ma per farlo bisognerebbe fare il san marco... Assai poco plausibile e infattibile come chilometraggio.

La soluzione con magari una roncola in avvio, la colma da nesso come seconda asperità, e il ghisallo affrontato in seguito dopo essere ripassati da bellagio, sarebbe l'unica soluzione in grado di non snaturare la corsa.
Potresti aggiungere Carenno e/o Galbiate come salita prima di arrivare a lecco


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ilgiulio90
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

Messaggio da leggere da ilgiulio90 »

herbie ha scritto: martedì 2 agosto 2022, 9:14
jumbo ha scritto: lunedì 1 agosto 2022, 13:03 Realisticamente, faranno Ghisallo e discesa su Asso e Canzo, poi la strada che passa sotto Caslino e sopra Erba, e poi da Albavilla fanno la provinciale per Albese e Tavernerio e non la stradona più in basso che passa da Lipomo. Dalla cima del Ghisallo al piede del San Fermo sono 30 km.

Non mi aspetto che introducano salite o salitelle in questo tratto, anche se qualche possibilità vi sarebbe.
Già, il vecchio percorso insomma.
Una possibilità di variazione ad esempio sarebbe lo strappone che dal centro di Albavilla porta direttamente al secondo tornante della strada del Viceré, salita che si può allungare jn poco provenendo dalla larga provinciale più in basso.
Nel vecchio percorso (quello di Bettini e Cunego, per intenderci) una volta arrivati a Tavernerio/Solzago attaccavano con il Civiglio "corto", cosa che non potranno fare questa volta.
Sono anche io dell'idea che il percorso dalla cima del Ghisallo a Como sarà quello. L'unica "variabile" può essere il passaggio per Albavilla: il vecchio percorso prevedeva il passaggio da Pomerio, che per dei professionisti è poco più che un falsopiano, mentre un'alternativa potrebbe essere la svolta a destra a Buccinigo per entrare in Albavilla con una salitella di 1km con pendenze anche in doppia cifra. Niente che sposta gli equilibri, ma renderebbe più "vario" questo trasferimento.
La strada che dal centro di Albavilla sbocca sulla salita del Vicerè se non ricordo male è un po' strettina, ma è tanto che non passo di lì quindi non so se potrà essere presa in considerazione :uhm:
Poi sarà da vedere se a Tavernerio girano verso Solzago per fare poi la discesa per Camnago Volta, un pochino più impegnativa, o se invece scendono verso Como da Lipomo sulla statale, con strada veloce e ampia. Teoricamente la prima avrebbe un tratto in comune con la discesa da Civiglio che faranno poco dopo, ma la seconda opzione blocca uno degli accessi a Como, che già ha una viabilità critica normalmente il sabato


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lucks83
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

Messaggio da leggere da lucks83 »

albopaxo ha scritto: martedì 2 agosto 2022, 11:35
lucks83 ha scritto: martedì 2 agosto 2022, 11:27
nibali-san baronto ha scritto: martedì 2 agosto 2022, 11:08
Su questo non c'è dubbio e la tendenza potrebbe essere questa. L'idea di fare la Colma da Nesso prima del Ghisallo ci sta, anche perché è una salita particolarmente impegnativa che si presta a fare confusione indipendentemente dalla collocazione.
Io spero che gli organizzatori ci arrivino.
Perché senza colma da nesso, non è che prima puoi mettere qualcosa di interessante.
La culmine di San Pietro sarebbe ancora più lontana della colma, dal ghisallo.
Come pure la Roncola o il Valcava (che tanto non faranno mai a scendere dalla parte ripida).
Non parliamo del passo Agueglio, che andrebbe scalato dalla valsassina a meno di fare un ghirigoro che allunghi il percorso all'inverosimile.
E comunque ti costringe a chiudere pure la superstrada a mandello del lario, sia che tu lo faccia in un senso che nell'altro.
A meno che non lo si prenda da Nord con la discesa in valsassina e poi su lecco, ma per farlo bisognerebbe fare il san marco... Assai poco plausibile e infattibile come chilometraggio.

La soluzione con magari una roncola in avvio, la colma da nesso come seconda asperità, e il ghisallo affrontato in seguito dopo essere ripassati da bellagio, sarebbe l'unica soluzione in grado di non snaturare la corsa.
Potresti aggiungere Carenno e/o Galbiate come salita prima di arrivare a lecco
Si, ci sarebbe il colle brianza, galbialte, il villa vergano...
Però sono tutte lontanissime da bellagio, dove comincia il ghisallo.
E rispetto agli ultimi giri di Lombardia, sia quello versione comasca, sia quello versione Bergamo, la corsa verrebbe stravolta a livello tecnico.

Avremmo praticamente una sorta di Liegi con salite brevi, mentre il lombardia degli ultimi anni ci ha abituati a un percorso molto più vario e impegnativo....


Stylus
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

Messaggio da leggere da Stylus »

Può essere l'occasione della vita per corridori come Van


Climbing
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

Messaggio da leggere da Climbing »

Così arrivano con gruppo compatto a Como...
Vegni proprio non si può togliere, e sostituire con qualcuno un po' più di polso?


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Patate
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

Messaggio da leggere da Patate »

Stylus ha scritto: martedì 2 agosto 2022, 13:14 Può essere l'occasione della vita per corridori come Van
Der Poel? Aert? Emden? Avermaet? :D


ilgiulio90
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

Messaggio da leggere da ilgiulio90 »

Questione sicurezza e conferme sul percorso post Ghisallo
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Patate
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

Messaggio da leggere da Patate »

ilgiulio90 ha scritto: martedì 2 agosto 2022, 15:35 Questione sicurezza e conferme sul percorso post Ghisallo
Cioè, il sindaco di Sormano è Giuseppe Sormani? :crazy:


ilgiulio90
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

Messaggio da leggere da ilgiulio90 »

Patate ha scritto: martedì 2 agosto 2022, 15:53
ilgiulio90 ha scritto: martedì 2 agosto 2022, 15:35 Questione sicurezza e conferme sul percorso post Ghisallo
Cioè, il sindaco di Sormano è Giuseppe Sormani? :crazy:
A quanto pare :D :D


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Road Runner
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

Messaggio da leggere da Road Runner »

A Sormano il 30% degli abitanti si chiama Sormani!


lucks83
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

Messaggio da leggere da lucks83 »

:angry: boh, io quella discesa la faccio spesso e non mi sembra così pericolosa.
Giusto un paio di curve cieche e quel ponticello di Remco, dove si possono mettere delle protezioni o delle reti. Basta volerlo.

La solita propaganda di questi ultimi anni, per quanto riguarda il ciclismo.
Pericolo di qua, pericolo di là, ormai è diventato pericoloso tutto.
Un po' di pioggia e 6 gradi sul fedaia e il pordoi, farsi 200 km sotto l'acqua verso Asti con 12 gradi, scendere a nesso.
Dó tempo qualche anno e un paio di cadute brutte, e anche la discesa del Mortirolo diventerà off limits e non ci passeranno più.

Nel frattempo cementiamo salite qua è là, deturpando l'ambiente, con qualche bella colata di eco-cemento.

Sai che divertimento...

P. S. Trovo abbastanza ridicola la testimonianza ad hoc, a giustifica del taglio del muro, da parte di quel cicloamatore.
Che lui scenda a 40 orari e i prof. A 90 non vuol dire nulla.
Nessuno obbliga un professionista ad andare così veloce o oltre i propri limiti in discesa.
Se hai paura o non sei in grado, freni.
Altrimenti d'ora in poi facciamo solo tappe con arrivo in salita unipuerto, così non c'è pericolo.


Cthulhu
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

Messaggio da leggere da Cthulhu »

lucks83 ha scritto: martedì 2 agosto 2022, 17:05 :angry: boh, io quella discesa la faccio spesso e non mi sembra così pericolosa.
Giusto un paio di curve cieche e quel ponticello di Remco, dove si possono mettere delle protezioni o delle reti. Basta volerlo.

La solita propaganda di questi ultimi anni, per quanto riguarda il ciclismo.
Pericolo di qua, pericolo di là, ormai è diventato pericoloso tutto.
Un po' di pioggia e 6 gradi sul fedaia e il pordoi, farsi 200 km sotto l'acqua verso Asti con 12 gradi, scendere a nesso.
Dó tempo qualche anno e un paio di cadute brutte, e anche la discesa del Mortirolo diventerà off limits e non ci passeranno più.

Nel frattempo cementiamo salite qua è là, deturpando l'ambiente, con qualche bella colata di eco-cemento.

Sai che divertimento...

P. S. Trovo abbastanza ridicola la testimonianza ad hoc, a giustifica del taglio del muro, da parte di quel cicloamatore.
Che lui scenda a 40 orari e i prof. A 90 non vuol dire nulla.
Nessuno obbliga un professionista ad andare così veloce o oltre i propri limiti in discesa.
Se hai paura o non sei in grado, freni.
Altrimenti d'ora in poi facciamo solo tappe con arrivo in salita unipuerto, così non c'è pericolo.
ma si, tanto se ne stroncano pochi, che è sta mania della sicurezza, siete qui per farci divertire, armiamoci e partite.


lucks83
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

Messaggio da leggere da lucks83 »

Cthulhu ha scritto: martedì 2 agosto 2022, 17:50
lucks83 ha scritto: martedì 2 agosto 2022, 17:05 :angry: boh, io quella discesa la faccio spesso e non mi sembra così pericolosa.
Giusto un paio di curve cieche e quel ponticello di Remco, dove si possono mettere delle protezioni o delle reti. Basta volerlo.

La solita propaganda di questi ultimi anni, per quanto riguarda il ciclismo.
Pericolo di qua, pericolo di là, ormai è diventato pericoloso tutto.
Un po' di pioggia e 6 gradi sul fedaia e il pordoi, farsi 200 km sotto l'acqua verso Asti con 12 gradi, scendere a nesso.
Dó tempo qualche anno e un paio di cadute brutte, e anche la discesa del Mortirolo diventerà off limits e non ci passeranno più.

Nel frattempo cementiamo salite qua è là, deturpando l'ambiente, con qualche bella colata di eco-cemento.

Sai che divertimento...

P. S. Trovo abbastanza ridicola la testimonianza ad hoc, a giustifica del taglio del muro, da parte di quel cicloamatore.
Che lui scenda a 40 orari e i prof. A 90 non vuol dire nulla.
Nessuno obbliga un professionista ad andare così veloce o oltre i propri limiti in discesa.
Se hai paura o non sei in grado, freni.
Altrimenti d'ora in poi facciamo solo tappe con arrivo in salita unipuerto, così non c'è pericolo.
ma si, tanto se ne stroncano pochi, che è sta mania della sicurezza, siete qui per farci divertire, armiamoci e partite.
Senza far polemica, hai mai fatto quella strada?
Discese come quella della colma sono tecniche.
Non pericolose.
Manco avessimo detto il Fauniera o il gavia verso ponte di legno.
Nessuno li obbliga a scendere a 90 all'ora, sarebbe invece buona cosa se facessero una ricognizione il giorno prima.
Capisco un Nibali che l'ha fatta più volte, ma un Remco che si butta giù come non ci fosse un domani da una strada che non ha mai visto... Diamo la colpa alla strada?
Davvero l'ho fatta per l'ennesima volta l'altro ieri: curve veramente pericolose ne avrò contate 4 o 5, più il ponte che, essendo famoso ormai e potendo essere protetto, non dovrebbe costituire un problema.

Discese più brutte viste ultimamente?
Giro 2016, tutte quelle della tappa di Cividale (ma lì organizza Cainero e va tutto bene), la discesa strettissima della lombarda.
Giro 2015: la discesa del Daone e del Mortirolo.
Giro 2019: la discesa del pian del lupo
Giro 2020: la discesa della forcella di monte Rest
Giro 2022 : la discesa dal blockhaus dove superi i 100 orari (ti ricordi il dritto di quel corridore al tornante dopo un rettilineo in discesa infinito al 10/12%?),la discesa del crocedomini e del Kolovrat.
Restando al Giro di lombardia : molto più difficile e pericolosa la discesa del civiglio rispetto alla colma.
Se si fa male qualcuno scendendo da lì, tagliamo anche il civiglio?


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Road Runner
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

Messaggio da leggere da Road Runner »

Concordo sulla non eccessiva pericolosità della discesa su Nesso. A questo punto allora tutte le discese sono pericolose.
No dai, il Civiglio degli ultimi anni non ha pericoli.
Era bello tosto quando lo facevano al contrario in discesa (nei Lombardia vinti da Bettini): tornatini
e controtornantini al 13/14%, chissà i cerchi come scottavano !!


marc
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

Messaggio da leggere da marc »

lucks83 ha scritto: martedì 2 agosto 2022, 12:40
albopaxo ha scritto: martedì 2 agosto 2022, 11:35
lucks83 ha scritto: martedì 2 agosto 2022, 11:27

Io spero che gli organizzatori ci arrivino.
Perché senza colma da nesso, non è che prima puoi mettere qualcosa di interessante.
La culmine di San Pietro sarebbe ancora più lontana della colma, dal ghisallo.
Come pure la Roncola o il Valcava (che tanto non faranno mai a scendere dalla parte ripida).
Non parliamo del passo Agueglio, che andrebbe scalato dalla valsassina a meno di fare un ghirigoro che allunghi il percorso all'inverosimile.
E comunque ti costringe a chiudere pure la superstrada a mandello del lario, sia che tu lo faccia in un senso che nell'altro.
A meno che non lo si prenda da Nord con la discesa in valsassina e poi su lecco, ma per farlo bisognerebbe fare il san marco... Assai poco plausibile e infattibile come chilometraggio.

La soluzione con magari una roncola in avvio, la colma da nesso come seconda asperità, e il ghisallo affrontato in seguito dopo essere ripassati da bellagio, sarebbe l'unica soluzione in grado di non snaturare la corsa.
Potresti aggiungere Carenno e/o Galbiate come salita prima di arrivare a lecco
Si, ci sarebbe il colle brianza, galbialte, il villa vergano...
Però sono tutte lontanissime da bellagio, dove comincia il ghisallo.
E rispetto agli ultimi giri di Lombardia, sia quello versione comasca, sia quello versione Bergamo, la corsa verrebbe stravolta a livello tecnico.

Avremmo praticamente una sorta di Liegi con salite brevi, mentre il lombardia degli ultimi anni ci ha abituati a un percorso molto più vario e impegnativo....

Esatto, una sorta di Liegi con processione tra Canzo e Como e gruppo compatto all'inizio del circuito. È un vero peccato. Ma la Gazzetta ne ha parlato o dobbiamo consultare di straforo la Provincia (con tutto il rispetto) per avere info?


perché per me il ciclismo non è ancora una passione onanistica, ma è un pezzo di cultura popolare e familiare.
nibali-san baronto
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

Messaggio da leggere da nibali-san baronto »

lucks83 ha scritto: martedì 2 agosto 2022, 18:44
Cthulhu ha scritto: martedì 2 agosto 2022, 17:50
lucks83 ha scritto: martedì 2 agosto 2022, 17:05 :angry: boh, io quella discesa la faccio spesso e non mi sembra così pericolosa.
Giusto un paio di curve cieche e quel ponticello di Remco, dove si possono mettere delle protezioni o delle reti. Basta volerlo.

La solita propaganda di questi ultimi anni, per quanto riguarda il ciclismo.
Pericolo di qua, pericolo di là, ormai è diventato pericoloso tutto.
Un po' di pioggia e 6 gradi sul fedaia e il pordoi, farsi 200 km sotto l'acqua verso Asti con 12 gradi, scendere a nesso.
Dó tempo qualche anno e un paio di cadute brutte, e anche la discesa del Mortirolo diventerà off limits e non ci passeranno più.

Nel frattempo cementiamo salite qua è là, deturpando l'ambiente, con qualche bella colata di eco-cemento.

Sai che divertimento...

P. S. Trovo abbastanza ridicola la testimonianza ad hoc, a giustifica del taglio del muro, da parte di quel cicloamatore.
Che lui scenda a 40 orari e i prof. A 90 non vuol dire nulla.
Nessuno obbliga un professionista ad andare così veloce o oltre i propri limiti in discesa.
Se hai paura o non sei in grado, freni.
Altrimenti d'ora in poi facciamo solo tappe con arrivo in salita unipuerto, così non c'è pericolo.
ma si, tanto se ne stroncano pochi, che è sta mania della sicurezza, siete qui per farci divertire, armiamoci e partite.
Senza far polemica, hai mai fatto quella strada?
Discese come quella della colma sono tecniche.
Non pericolose.
Manco avessimo detto il Fauniera o il gavia verso ponte di legno.
Nessuno li obbliga a scendere a 90 all'ora, sarebbe invece buona cosa se facessero una ricognizione il giorno prima.
Capisco un Nibali che l'ha fatta più volte, ma un Remco che si butta giù come non ci fosse un domani da una strada che non ha mai visto... Diamo la colpa alla strada?
Davvero l'ho fatta per l'ennesima volta l'altro ieri: curve veramente pericolose ne avrò contate 4 o 5, più il ponte che, essendo famoso ormai e potendo essere protetto, non dovrebbe costituire un problema.

Discese più brutte viste ultimamente?
Giro 2016, tutte quelle della tappa di Cividale (ma lì organizza Cainero e va tutto bene), la discesa strettissima della lombarda.
Giro 2015: la discesa del Daone e del Mortirolo.
Giro 2019: la discesa del pian del lupo
Giro 2020: la discesa della forcella di monte Rest
Giro 2022 : la discesa dal blockhaus dove superi i 100 orari (ti ricordi il dritto di quel corridore al tornante dopo un rettilineo in discesa infinito al 10/12%?),la discesa del crocedomini e del Kolovrat.
Restando al Giro di lombardia : molto più difficile e pericolosa la discesa del civiglio rispetto alla colma.
Se si fa male qualcuno scendendo da lì, tagliamo anche il civiglio?
Teoricamente il Civiglio ha già fatto danni al Giro d'Italia del 2019 :diavoletto:
Comunque si, pensare che al Giro qiest'anno si è scesi da Crocedomini, Mortirolo e Santa Cristina nella stessa tappa e al Lombardia bisogna togliere la Colma è inspiegabile.


CicloSprint
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

Messaggio da leggere da CicloSprint »

Ci sono troppe discese pericolose off-limits per il ciclismo, Sormano è tra queste.... :(


ilgiulio90
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

Messaggio da leggere da ilgiulio90 »

Il fatto è che in discese complesse come quella di Nesso i corridori devono conoscere i propri limiti: Remco è caduto perchè era stanco, al limite, e non accettava di perdere contatto in discesa (abbiamo visto poi al Giro quanto faccia fatica quando la strada scende). La discesa aiuta, ma è il corridore che sbaglia perchè non si pone un limite.
Di cadute scendendo dalla colma su Nesso ce ne sono state un po' negli anni, specie sul bagnato (in confronto, che io ricordi, da ambo i lati del Civiglio cadute pochissime e per di più nessuna grave) quindi è sicuramente una discesa più difficile e pericolosa.
Alla fine gli organizzatori cosa possono fare? se mettono quella discesa vengono considerati irresponsabili e se cade qualcuno fa brutta figura proprio l'organizzazione stessa, se la tolgono scendono al volere dei corridori e si dimostrano senza palle (e senza alternative valide, come in questo caso). Eterna lotta.
Io la discesa su Nesso la terrei perchè il Lombardia su Como con Ghisallo/Colma/Civiglio/SanFermo è una delle corse più belle del calendario.. Ci sono discese ben più complicate in circolazione e a questo punto temo che RCS le eviterà come la peste, ahinoi


#prego
Primo86
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

Messaggio da leggere da Primo86 »

ilgiulio90 ha scritto: mercoledì 3 agosto 2022, 12:42 (abbiamo visto poi al Giro quanto faccia fatica quando la strada scende).
Le difficoltà di Remco in discesa somigliano sempre più a una leggenda metropolitana.
Non so perché si continui a credere in certe cose quando se ne stanno vedendo altre :uhm:

Sul resto, pure a me rode il culo di rinunciare a quel percorso, ma se ne son visti di corridori che sono finiti oltre il ciglio della strada e si son fatti molto male.
Quando è così o le metti in sicurezza o le eviti.


albopaxo
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

Messaggio da leggere da albopaxo »

Se come dicono il problema è la pericolosità delle discese allora il tour de france dovrebbe essere corso dai soli velocisti o al limite sui pirenei non dovrebbero più correre.
Idem dalla parigi roubaix dovrebbe essere cancellata la foresta di Arenberg in quanto pavè + discesa...

Diciamo che a capo di ASO ci sono persone con le palle quadrate, mentre in RCS ci sono solo eunuchi


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Gimbatbu
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

Messaggio da leggere da Gimbatbu »

Primo86 ha scritto: mercoledì 3 agosto 2022, 13:24
ilgiulio90 ha scritto: mercoledì 3 agosto 2022, 12:42 (abbiamo visto poi al Giro quanto faccia fatica quando la strada scende).
Le difficoltà di Remco in discesa somigliano sempre più a una leggenda metropolitana.
Non so perché si continui a credere in certe cose quando se ne stanno vedendo altre :uhm:

Sul resto, pure a me rode il culo di rinunciare a quel percorso, ma se ne son visti di corridori che sono finiti oltre il ciglio della strada e si son fatti molto male.
Quando è così o le metti in sicurezza o le eviti.
Sono del parere che nelle discese molto tecniche parecchi sono in difficoltà, vuoi per limiti oggettivi vuoi perché gente come Remco, Vingegaard e Pogi lottano sempre per il primato e vanificare tutto in discesa non vale la candela. Sono sicuramente più bravi Mathleu, Pidcock e Van Aert oltre ai vecchi volponi delle discese. Diverso è il discorso delle picchiate velocissime su strade larghe. Lì è più che altro questione di coraggio e il gatto di marmo lo riconosci subito.


lucks83
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

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albopaxo ha scritto: mercoledì 3 agosto 2022, 14:13 Se come dicono il problema è la pericolosità delle discese allora il tour de france dovrebbe essere corso dai soli velocisti o al limite sui pirenei non dovrebbero più correre.
Idem dalla parigi roubaix dovrebbe essere cancellata la foresta di Arenberg in quanto pavè + discesa...

Diciamo che a capo di ASO ci sono persone con le palle quadrate, mentre in RCS ci sono solo eunuchi
Hai centrato il punto in pieno.
Qualche anno fa, ASO decise di fare la doppia Alpe d'Huez.
La discesa del Sarenne è da brividi, ma nessuno aprì becco.
In discesa basta frenare, se non sei sicuro e se sei stanco., in fondo.


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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

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Primo86 ha scritto: mercoledì 3 agosto 2022, 13:24
ilgiulio90 ha scritto: mercoledì 3 agosto 2022, 12:42 (abbiamo visto poi al Giro quanto faccia fatica quando la strada scende).
Le difficoltà di Remco in discesa somigliano sempre più a una leggenda metropolitana.
Non so perché si continui a credere in certe cose quando se ne stanno vedendo altre :uhm:

Sul resto, pure a me rode il culo di rinunciare a quel percorso, ma se ne son visti di corridori che sono finiti oltre il ciglio della strada e si son fatti molto male.
Quando è così o le metti in sicurezza o le eviti.
Ciao primo, anche tu hai centrato il punto.
La discesa su nesso la conosco bene, e come dici tu le opzioni sono due: o la metti in sicurezza, o la eviti.
Metterla in sicurezza non è impossibile, lo dico perché la conosco.
Va protetto il ponte dove è volato Remco, segnalandolo e mettendo una rete, e non più di 5,massimo 6 curve cieche.
Da metà discesa in giù, sono solo tornanti.

Ma alla fine è l'italico modus operandi: scegliere la soluzione più facile (in questo caso tagliare la colma dal percorso), piuttosto che quella migliore (tieni la colma e la metti in sicurezza).
Ottimo commento, il tuo! :cincin:


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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

Messaggio da leggere da maurofacoltosi »

lucks83 ha scritto: mercoledì 3 agosto 2022, 15:57
albopaxo ha scritto: mercoledì 3 agosto 2022, 14:13 Se come dicono il problema è la pericolosità delle discese allora il tour de france dovrebbe essere corso dai soli velocisti o al limite sui pirenei non dovrebbero più correre.
Idem dalla parigi roubaix dovrebbe essere cancellata la foresta di Arenberg in quanto pavè + discesa...

Diciamo che a capo di ASO ci sono persone con le palle quadrate, mentre in RCS ci sono solo eunuchi
Hai centrato il punto in pieno.
Qualche anno fa, ASO decise di fare la doppia Alpe d'Huez.
La discesa del Sarenne è da brividi, ma nessuno aprì becco.
In discesa basta frenare, se non sei sicuro e se sei stanco., in fondo.
A dire il vero si erano lamentati della discesa del Sarenne

https://www.gazzetta.it/Ciclismo/Specia ... 3320.shtml


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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

Messaggio da leggere da Slegar »

Premessa: dopo la caduta di Evenepoel avevo scritto qui sul forum che in queste condizioni la discesa dalla Colma andava tolta; sportivamente dispiace, però dalla parte dell'organizzatore è una scelta logica: vista la casistica di quel tratto di percorso, prima di dover affrontare un risarcimento economico che potrebbe mettere in ginocchio RCS meglio evitare i problemi.
lucks83 ha scritto: mercoledì 3 agosto 2022, 16:00 Metterla in sicurezza non è impossibile, lo dico perché la conosco.
Va protetto il ponte dove è volato Remco, segnalandolo e mettendo una rete, e non più di 5,massimo 6 curve cieche.
Più che il ponte dov'è volato Remco, che con qualche centinaio di euro lo si mette in sicurezza per il giorno della gara, è la conformazione delle barriere di sicurezza che è pericolosa per le velocità affrontate in gara; una tipologia del genere di barriere, posate in quel modo, adesso è assolutamente vietata.

Pongo una domanda: è più pericolosa una discesa senza o con scarse protezioni oppure una con protezioni che mostrano una sicurezza che in realtà non c'é?

Ne pongo un'altra che feci dopo il Lombardia di due anni fa e a cui nessuno ha risposto, rivolta soprattutto a chi ha praticato il ciclismo agonistico: una discesa in cui ci sono delle protezioni "alte" come quella dalla Colma verrebbe affrontata nello stesso modo con protezioni scarse o inesistenti?


fair play? No, Grazie!
Krisper
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

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È divertente, si fa per dire, vedere la pagina fb della GF Lombardia organizzata da RCS con il Muro di Sormano.

Mettere in sicurezza la discesa a Nesso, le scritte sul muro, la chiesa del Ghisallo devono essere come curare le pietre della Roubaix.

Il Giro di Lombardia è un monumento nel vero senso della parola!


La Tribuna del Sarto, luogo esterno alla Plaza de Toros occupato da chi segue la corrida ascoltando le voci del pubblico; un'eco, ago e filo di una narrazione, un “restar qui sullo stradone impolverato” a descrivere il silenzio tra una moto e l’altra
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

Messaggio da leggere da Walter_White »

Krisper ha scritto: mercoledì 3 agosto 2022, 19:01 È divertente, si fa per dire, vedere la pagina fb della GF Lombardia organizzata da RCS con il Muro di Sormano.

Mettere in sicurezza la discesa a Nesso, le scritte sul muro, la chiesa del Ghisallo devono essere come curare le pietre della Roubaix.

Il Giro di Lombardia è un monumento nel vero senso della parola!
È trattato come la gara della sagra della salamella dalla stessa RCS da anni, ringraziamo il grande passato che ha perché sembra un peso per gli organizzatori. Sanremo diretta integrale e fanfare 2 settimane prima per 5 km di corsa, il Lombardia manco a pregare una pubblicità così. Poi la presentazione del percorso ad un mese della corsa è la ciliegina.


FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

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Walter_White ha scritto: mercoledì 3 agosto 2022, 19:31
Krisper ha scritto: mercoledì 3 agosto 2022, 19:01 È divertente, si fa per dire, vedere la pagina fb della GF Lombardia organizzata da RCS con il Muro di Sormano.

Mettere in sicurezza la discesa a Nesso, le scritte sul muro, la chiesa del Ghisallo devono essere come curare le pietre della Roubaix.

Il Giro di Lombardia è un monumento nel vero senso della parola!


È trattato come la gara della sagra della salamella dalla stessa RCS da anni, ringraziamo il grande passato che ha perché sembra un peso per gli organizzatori. Sanremo diretta integrale e fanfare 2 settimane prima per 5 km di corsa, il Lombardia manco a pregare una pubblicità così. Poi la presentazione del percorso ad un mese della corsa è la ciliegina.
Purtroppo è vero quello che dici.
Chi ama il ciclismo, non può non essere innamorato di questa corsa.

Poi il fascino dei luoghi, i colori del primo autunno, la gara selettiva...
Ho avuto la fortuna di fare la prima GF Lombardia, quella che ricalcava meglio il percorso originale, ... mi ripeto, per me è (ERA) la corsa perfetta!

Niente, non me ne faccio una ragione :muro:


La Tribuna del Sarto, luogo esterno alla Plaza de Toros occupato da chi segue la corrida ascoltando le voci del pubblico; un'eco, ago e filo di una narrazione, un “restar qui sullo stradone impolverato” a descrivere il silenzio tra una moto e l’altra
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

Messaggio da leggere da marc »

Krisper ha scritto: mercoledì 3 agosto 2022, 19:01 È divertente, si fa per dire, vedere la pagina fb della GF Lombardia organizzata da RCS con il Muro di Sormano.

Mettere in sicurezza la discesa a Nesso, le scritte sul muro, la chiesa del Ghisallo devono essere come curare le pietre della Roubaix.

Il Giro di Lombardia è un monumento nel vero senso della parola!

Sottoscrivo


perché per me il ciclismo non è ancora una passione onanistica, ma è un pezzo di cultura popolare e familiare.
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

Messaggio da leggere da Claudio84 »

Krisper ha scritto: mercoledì 3 agosto 2022, 21:00
Walter_White ha scritto: mercoledì 3 agosto 2022, 19:31
Krisper ha scritto: mercoledì 3 agosto 2022, 19:01 È divertente, si fa per dire, vedere la pagina fb della GF Lombardia organizzata da RCS con il Muro di Sormano.

Mettere in sicurezza la discesa a Nesso, le scritte sul muro, la chiesa del Ghisallo devono essere come curare le pietre della Roubaix.

Il Giro di Lombardia è un monumento nel vero senso della parola!


È trattato come la gara della sagra della salamella dalla stessa RCS da anni, ringraziamo il grande passato che ha perché sembra un peso per gli organizzatori. Sanremo diretta integrale e fanfare 2 settimane prima per 5 km di corsa, il Lombardia manco a pregare una pubblicità così. Poi la presentazione del percorso ad un mese della corsa è la ciliegina.
Purtroppo è vero quello che dici.
Chi ama il ciclismo, non può non essere innamorato di questa corsa.

Poi il fascino dei luoghi, i colori del primo autunno, la gara selettiva...
Ho avuto la fortuna di fare la prima GF Lombardia, quella che ricalcava meglio il percorso originale, ... mi ripeto, per me è (ERA) la corsa perfetta!

Niente, non me ne faccio una ragione :muro:
Davvero. Posti bellissimi. Sono le strade di tutti gli appassionati (almeno) della Lombardia, e il santuario ha la sua aura.

PS. Domenica, prendendo spunto dal dibattito qui sul forum, siccome mi era saltato un giro in Valsassina ho approfittato per ripassare (in macchina) dal Ghisallo e per per andare a vedere dov'è Pian del Rancio, dato che se ne parlava qui. Grazie al forum :gruppo:
In effetti le possibilità per gli appassionati li sono tantissime.

Uscendo dal sentimentale, purtroppo il Lombardia non gode della stessa narrazione della Sanremo. È l'ultima corsa, e in luoghi che cmq non sono nazionalpopolari.
Sanremo è la prima della stagione, c'è il mare, la città del festival, ecc.
Il Giro di Lombardia potrebbe avere quasi lo stesso fascino di una partenza da Bruges, ma solo per pochi appassionati, purtroppo.

PS. In compenso quest'anno al Vigorelli per la Sanremo ho visto un discreto pubblico, anche famiglie. Positivo.


lucks83
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

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Slegar ha scritto: mercoledì 3 agosto 2022, 16:28 Premessa: dopo la caduta di Evenepoel avevo scritto qui sul forum che in queste condizioni la discesa dalla Colma andava tolta; sportivamente dispiace, però dalla parte dell'organizzatore è una scelta logica: vista la casistica di quel tratto di percorso, prima di dover affrontare un risarcimento economico che potrebbe mettere in ginocchio RCS meglio evitare i problemi.
lucks83 ha scritto: mercoledì 3 agosto 2022, 16:00 Metterla in sicurezza non è impossibile, lo dico perché la conosco.
Va protetto il ponte dove è volato Remco, segnalandolo e mettendo una rete, e non più di 5,massimo 6 curve cieche.
Più che il ponte dov'è volato Remco, che con qualche centinaio di euro lo si mette in sicurezza per il giorno della gara, è la conformazione delle barriere di sicurezza che è pericolosa per le velocità affrontate in gara; una tipologia del genere di barriere, posate in quel modo, adesso è assolutamente vietata.

Pongo una domanda: è più pericolosa una discesa senza o con scarse protezioni oppure una con protezioni che mostrano una sicurezza che in realtà non c'é?

Ne pongo un'altra che feci dopo il Lombardia di due anni fa e a cui nessuno ha risposto, rivolta soprattutto a chi ha praticato il ciclismo agonistico: una discesa in cui ci sono delle protezioni "alte" come quella dalla Colma verrebbe affrontata nello stesso modo con protezioni scarse o inesistenti?
Capisco il tuo discorso.
Effettivamente affrontare una discesa che si pensa essere messa in sicurezza, con protezioni inadeguate, può essere ancora più pericoloso, perché porta i corridori a rischiare di più.
Quello che fatico a capire è in base a cosa una discesa venga considerata off limits o meno.
Perché se la colma è troppo pericolosa, non capisco come abbiano potuto far scendere gli atleti dal crocedomini, dal mortirolo verso grosio e dal santa cristina nella stessa tappa, che (li conosco) per me sono pure peggio.

Il concetto è che deve capitare l'incidente, per far capire se una discesa si può fare o meno?


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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

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lucks83 ha scritto: giovedì 4 agosto 2022, 20:19
Slegar ha scritto: mercoledì 3 agosto 2022, 16:28 Premessa: dopo la caduta di Evenepoel avevo scritto qui sul forum che in queste condizioni la discesa dalla Colma andava tolta; sportivamente dispiace, però dalla parte dell'organizzatore è una scelta logica: vista la casistica di quel tratto di percorso, prima di dover affrontare un risarcimento economico che potrebbe mettere in ginocchio RCS meglio evitare i problemi.
lucks83 ha scritto: mercoledì 3 agosto 2022, 16:00 Metterla in sicurezza non è impossibile, lo dico perché la conosco.
Va protetto il ponte dove è volato Remco, segnalandolo e mettendo una rete, e non più di 5,massimo 6 curve cieche.
Più che il ponte dov'è volato Remco, che con qualche centinaio di euro lo si mette in sicurezza per il giorno della gara, è la conformazione delle barriere di sicurezza che è pericolosa per le velocità affrontate in gara; una tipologia del genere di barriere, posate in quel modo, adesso è assolutamente vietata.

Pongo una domanda: è più pericolosa una discesa senza o con scarse protezioni oppure una con protezioni che mostrano una sicurezza che in realtà non c'é?

Ne pongo un'altra che feci dopo il Lombardia di due anni fa e a cui nessuno ha risposto, rivolta soprattutto a chi ha praticato il ciclismo agonistico: una discesa in cui ci sono delle protezioni "alte" come quella dalla Colma verrebbe affrontata nello stesso modo con protezioni scarse o inesistenti?
Capisco il tuo discorso.
Effettivamente affrontare una discesa che si pensa essere messa in sicurezza, con protezioni inadeguate, può essere ancora più pericoloso, perché porta i corridori a rischiare di più.
Quello che fatico a capire è in base a cosa una discesa venga considerata off limits o meno.
Perché se la colma è troppo pericolosa, non capisco come abbiano potuto far scendere gli atleti dal crocedomini, dal mortirolo verso grosio e dal santa cristina nella stessa tappa, che (li conosco) per me sono pure peggio.

Il concetto è che deve capitare l'incidente, per far capire se una discesa si può fare o meno?
Se guardiamo in che situazione di gara è morto Casartelli (i paracarri in pietra sono ancora li) o la discesa dov'è morto Weylandt verrebbe da dire che l'unico modo sicuro di affrontare le discese è il teletrasporto. A mio avviso l'unica discriminante da prendere in considerazione è lo stato delle barriere di sicurezza metalliche, se sono presenti, se presenti e come sono nei punti molto pericolosi.

Prendo come esempio sempre la discesa dalla Colma di Sormano. Oltre che essere completamente sbagliati, percorrendola con Street Wiew ho visto che ci sono tantissimi punti in cui mancano i terminali: finire addosso al guard rail in quei punti vuol dire andare incontro a delle lame taglienti. Il punto dov'è uscito Evenepoel non è pericoloso per il ponte ma perché attraversa una valle scoscesa; fosse solo quello il punto critico, come ho già scritto, con qualche centinaio di euro lo si metterebbe in sicurezza. Nella crono di Roccamadour, prima di affrontare l'ultimo tratto di salita, si percorreva un ponte che sembrava il fratello di quello della discesa dalla Colma (mancava solamente il rientro); percorrendolo con Street Wiew la differenza è che se un ciclista sbagliava e cadeva giù dal ponte al massimo faceva un volo di un paio di metri giù nell'erba.

A mio avviso se i punti realmente critici sono pochi conviene metterli in sicurezza e farci passare la gara, altrimenti è meglio passare da un'altra parte.


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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

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Slegar ha scritto: venerdì 5 agosto 2022, 17:13
lucks83 ha scritto: giovedì 4 agosto 2022, 20:19
Slegar ha scritto: mercoledì 3 agosto 2022, 16:28 Premessa: dopo la caduta di Evenepoel avevo scritto qui sul forum che in queste condizioni la discesa dalla Colma andava tolta; sportivamente dispiace, però dalla parte dell'organizzatore è una scelta logica: vista la casistica di quel tratto di percorso, prima di dover affrontare un risarcimento economico che potrebbe mettere in ginocchio RCS meglio evitare i problemi.



Più che il ponte dov'è volato Remco, che con qualche centinaio di euro lo si mette in sicurezza per il giorno della gara, è la conformazione delle barriere di sicurezza che è pericolosa per le velocità affrontate in gara; una tipologia del genere di barriere, posate in quel modo, adesso è assolutamente vietata.

Pongo una domanda: è più pericolosa una discesa senza o con scarse protezioni oppure una con protezioni che mostrano una sicurezza che in realtà non c'é?

Ne pongo un'altra che feci dopo il Lombardia di due anni fa e a cui nessuno ha risposto, rivolta soprattutto a chi ha praticato il ciclismo agonistico: una discesa in cui ci sono delle protezioni "alte" come quella dalla Colma verrebbe affrontata nello stesso modo con protezioni scarse o inesistenti?
Capisco il tuo discorso.
Effettivamente affrontare una discesa che si pensa essere messa in sicurezza, con protezioni inadeguate, può essere ancora più pericoloso, perché porta i corridori a rischiare di più.
Quello che fatico a capire è in base a cosa una discesa venga considerata off limits o meno.
Perché se la colma è troppo pericolosa, non capisco come abbiano potuto far scendere gli atleti dal crocedomini, dal mortirolo verso grosio e dal santa cristina nella stessa tappa, che (li conosco) per me sono pure peggio.

Il concetto è che deve capitare l'incidente, per far capire se una discesa si può fare o meno?
Se guardiamo in che situazione di gara è morto Casartelli (i paracarri in pietra sono ancora li) o la discesa dov'è morto Weylandt verrebbe da dire che l'unico modo sicuro di affrontare le discese è il teletrasporto. A mio avviso l'unica discriminante da prendere in considerazione è lo stato delle barriere di sicurezza metalliche, se sono presenti, se presenti e come sono nei punti molto pericolosi.

Prendo come esempio sempre la discesa dalla Colma di Sormano. Oltre che essere completamente sbagliati, percorrendola con Street Wiew ho visto che ci sono tantissimi punti in cui mancano i terminali: finire addosso al guard rail in quei punti vuol dire andare incontro a delle lame taglienti. Il punto dov'è uscito Evenepoel non è pericoloso per il ponte ma perché attraversa una valle scoscesa; fosse solo quello il punto critico, come ho già scritto, con qualche centinaio di euro lo si metterebbe in sicurezza. Nella crono di Roccamadour, prima di affrontare l'ultimo tratto di salita, si percorreva un ponte che sembrava il fratello di quello della discesa dalla Colma (mancava solamente il rientro); percorrendolo con Street Wiew la differenza è che se un ciclista sbagliava e cadeva giù dal ponte al massimo faceva un volo di un paio di metri giù nell'erba.

A mio avviso se i punti realmente critici sono pochi conviene metterli in sicurezza e farci passare la gara, altrimenti è meglio passare da un'altra parte.
Guarda, io la discesa della colma l'ho fatta molte volte e non l'ho guardata su Street view.
La conosco bene.
Proprio oggi ho fatto Mortirolo (da Grosio😂) e Gavia.

Memore dei discorsi sulla pericolosità della colma, ho affrontato le discese (e la salita da grosio dove di solito scendono) con calma per guardarle bene, di nuovo visto che già le conoscevo.


Ebbene, fossi un professionista, preferirei di gran lunga far la discesa della colma in gara rispetto al Gavia verso santa caterina, la mortirolo verso monno e allo stesso mortirolo verso grosio.

La strada è stretta, molto, in tutti e tre i casi.
Giù dal Gavia la discesa è tecnicissima, con curve che si affacciano sul burrone e l'asfalto pessimo.

Il mortirolo, in entrambi i versanti ha pendenze notevoli, curve cieche, muri, quasi nessun guard rail e il bosco appena fuori dalla strada.
Uscire lì a una certa velocità vuol dire impastarsi (male) contro un albero.
La colma non mi fa così paura.

Ripeto il concetto: non capisco perché quella è diventata off limits e queste no....

Fondamentalmente quando capita l'incidente la colpa è sempre del corridore e non della strada (se il fondo stradale è ok).
Il bracco è una discesa normale, il povero weyland mi ricordo che si disse che si giró, a 80 orari, per controllare chi gli stava dietro e impattò contro un muretto, finendo sbalzato.


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Beppugrillo
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

Messaggio da leggere da Beppugrillo »

Questo tipo di reazione ci sta: un anno uno cade su una discesa e si fa molto male, non è certo colpa degli organizzatori ma ci sono comunque grosse polemiche, se la proponi l'anno dopo e sfiga vuole che c'è un altro incidente è molto più difficile respingere le accuse, anche se comunque non è colpa tua. Tornerà quando si saranno calmate le acque


nurseryman
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

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lucks83 ha scritto: venerdì 5 agosto 2022, 19:32 Guarda, io la discesa della colma l'ho fatta molte volte e non l'ho guardata su Street view.
La conosco bene.
Proprio oggi ho fatto Mortirolo (da Grosio😂) e Gavia.

Memore dei discorsi sulla pericolosità della colma, ho affrontato le discese (e la salita da grosio dove di solito scendono) con calma per guardarle bene, di nuovo visto che già le conoscevo.

Ebbene, fossi un professionista, preferirei di gran lunga far la discesa della colma in gara rispetto al Gavia verso santa caterina, la mortirolo verso monno e allo stesso mortirolo verso grosio.

La strada è stretta, molto, in tutti e tre i casi.
Giù dal Gavia la discesa è tecnicissima, con curve che si affacciano sul burrone e l'asfalto pessimo.

Il mortirolo, in entrambi i versanti ha pendenze notevoli, curve cieche, muri, quasi nessun guard rail e il bosco appena fuori dalla strada.
Uscire lì a una certa velocità vuol dire impastarsi (male) contro un albero.
La colma non mi fa così paura.

Ripeto il concetto: non capisco perché quella è diventata off limits e queste no....

Fondamentalmente quando capita l'incidente la colpa è sempre del corridore e non della strada (se il fondo stradale è ok).
Il bracco è una discesa normale, il povero weyland mi ricordo che si disse che si giró, a 80 orari, per controllare chi gli stava dietro e impattò contro un muretto, finendo sbalzato.
che poi se se ne fa un discorso di sicurezza portata all'eccesso
perchè non abolire le volate dal momento che in quasi ogni arrivo ci sono incidenti e mucchi di bici che volano per aria a 60 all'ora
e perchè fare le gare di downhill in MTB dove le cadute con esiti complicati sono all'ordine del giorno
giu dai muri del fiandre o della gand c'è forse il massimo della sicurezza

facciamo così : una bella bici da spinning, un televisore e tutto è sistemato


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Road Runner
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

Messaggio da leggere da Road Runner »

Occhio perché con questa mania della sicurezza in qualsiasi campo e a qualsiasi costo, prima o poi ci arrivano...


lucks83
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

Messaggio da leggere da lucks83 »

nurseryman ha scritto: domenica 7 agosto 2022, 9:16
lucks83 ha scritto: venerdì 5 agosto 2022, 19:32 Guarda, io la discesa della colma l'ho fatta molte volte e non l'ho guardata su Street view.
La conosco bene.
Proprio oggi ho fatto Mortirolo (da Grosio😂) e Gavia.

Memore dei discorsi sulla pericolosità della colma, ho affrontato le discese (e la salita da grosio dove di solito scendono) con calma per guardarle bene, di nuovo visto che già le conoscevo.

Ebbene, fossi un professionista, preferirei di gran lunga far la discesa della colma in gara rispetto al Gavia verso santa caterina, la mortirolo verso monno e allo stesso mortirolo verso grosio.

La strada è stretta, molto, in tutti e tre i casi.
Giù dal Gavia la discesa è tecnicissima, con curve che si affacciano sul burrone e l'asfalto pessimo.

Il mortirolo, in entrambi i versanti ha pendenze notevoli, curve cieche, muri, quasi nessun guard rail e il bosco appena fuori dalla strada.
Uscire lì a una certa velocità vuol dire impastarsi (male) contro un albero.
La colma non mi fa così paura.

Ripeto il concetto: non capisco perché quella è diventata off limits e queste no....

Fondamentalmente quando capita l'incidente la colpa è sempre del corridore e non della strada (se il fondo stradale è ok).
Il bracco è una discesa normale, il povero weyland mi ricordo che si disse che si giró, a 80 orari, per controllare chi gli stava dietro e impattò contro un muretto, finendo sbalzato.
che poi se se ne fa un discorso di sicurezza portata all'eccesso
perchè non abolire le volate dal momento che in quasi ogni arrivo ci sono incidenti e mucchi di bici che volano per aria a 60 all'ora
e perchè fare le gare di downhill in MTB dove le cadute con esiti complicati sono all'ordine del giorno
giu dai muri del fiandre o della gand c'è forse il massimo della sicurezza

facciamo così : una bella bici da spinning, un televisore e tutto è sistemato
D'accordissimo con te.
Tra un po' arriveremo a correre solo col bel tempo. Magari se ci sono più di 35 gradi nemmeno perché sarà considerato pericoloso.
Stiamo andando verso un eccesso di zelo.
Poi ovviamente sta tutto nella spina dorsale degli organizzatori.
I francesi mai si sarebbero sognati di tagliare il muro, o la discesa dell'aubisque.
Nel 1998 musseew si distrusse un ginocchio sul porfido di Arenberg e addirittura si disse che rischiava l'amputazione a causa dell'infezione che sopraggiunse.

Mica hanno mai pensato di eliminare Arenberg dal percorso, se non per pochissimi anni e al solo scopo do dargli una sistemata, con i costi che ne derivarono.


Gimbatbu
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

Messaggio da leggere da Gimbatbu »

Di quelle che ho visto, la discesa del Gavia e quella del Fauniera sono le più complicate. Se si possono fare quelle, di più pericolose non ce ne sono molte.


Cthulhu
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

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Gimbatbu ha scritto: domenica 7 agosto 2022, 11:01 Di quelle che ho visto, la discesa del Gavia e quella del Fauniera sono le più complicate. Se si possono fare quelle, di più pericolose non ce ne sono molte.
Pare che non si possano fare, ti ricordi l'ultima volta che le hanno fatte ?
Comunque c'è un po' di differenza tra una tappa e una classica: nel primo caso puoi anche andare giù prudente, se perdi 30-40 secondi non è poi la fine del mondo, in una classica devi stare davanti e rischiare per avere chances.
Del resto sono i professionisti che quella discesa al Lombardia non la vogliono più fare, ne sapranno più dei cicloturisti.
La sicurezza di un circuito del Motomondiale la facciamo giudicare da uno che va con l'Honda SH ?


Winter
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

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Cthulhu ha scritto: martedì 9 agosto 2022, 2:01
Del resto sono i professionisti che quella discesa al Lombardia non la vogliono più fare, ne sapranno più dei cicloturisti.
Purtroppo è cosi
Come mai dopo l incidente di skibby non hanno più fatto il koppenberg nel giro delle fiandre per 15 anni?
Perché non fanno più la discesa storica del kemmel berg? Ma han cambiato versante?


Gimbatbu
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

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Se c'è una lista di discese messe al bando dai ciclisti non lo so. Non ho mai sentito di non fare più il Gavia o il Fauniera. Non fosse così ha ragione chi dice di non fare più discese perché se ti dice male ti puoi ammazzare anche se scendi dalla rampa della partenza della crono. Quest' anno al Giro rosa, la Van Vleuten è caduta dalla discesa del Daone non dell' Everest, mezzo metro e la raccoglievano nella vallata, è il fattore rischio, altrimenti in cima si neutralizzano i tempi e si scende a passeggio.


Stylus
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

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Sono ciclisti, mica laureati, a 16-17 anni questi passavano tre quarti delle giornate a mulinare a testa bassa, non sui libri, non si possono permettere ragionamenti del tipo "e allora perché la discesa X la fanno..." "perchè Museeuw nel 98..", tre quarti del gruppo nemmeno sa chi sia Museeuw e l'han dimostrato più e più volte che metà del gruppo non sa una cippa/lippa della storia di questo sport e l'altra metà segue quello che dice di fare il DS come telecomandati. Loro non è che passano metà della giornata come noi a filosofeggiare e ingrugnarci su tutto quello che fanno loro, sia in corsa che fuori.

Quindi non stupiamoci se non riusciamo a trovare una logica in certe scelte, perché non probabilmente non hanno mai pensato ad un ragionamento logico, se decidono che non vogliono più fare la discesa della Colma così è pure se il giorno dopo facessero la discesa dell'Everest senza freni. Nessuna lista ragionata.


maurofacoltosi
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

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Gimbatbu ha scritto: martedì 9 agosto 2022, 8:27 Se c'è una lista di discese messe al bando dai ciclisti non lo so. Non ho mai sentito di non fare più il Gavia o il Fauniera. Non fosse così ha ragione chi dice di non fare più discese perché se ti dice male ti puoi ammazzare anche se scendi dalla rampa della partenza della crono. Quest' anno al Giro rosa, la Van Vleuten è caduta dalla discesa del Daone non dell' Everest, mezzo metro e la raccoglievano nella vallata, è il fattore rischio, altrimenti in cima si neutralizzano i tempi e si scende a passeggio.
Per quanto riguarda il Fauniera qualche anno fa il cartografo del Giro Stefano Di Santo mi aveva detto che RCS non voleva più affrontare discese come quelle del Fauniera che un tempo venivano inserite nel percorso a cuor leggero. Mi spiegava che se un corridore dovesse finire fuori strada e farsi male seriamente ad andare nei casini è l'organizzazione del Giro.Tra l'altro quando lo fecero nel 1999 ci furono lamentele da parte del gruppo, dopo la ricognizione che fecero il giorno prima della tappa (purtroppo non riesco più a ritrovare quell'articolo). Se non ricordo male qualcuno si era lamentato per la discesa dal Col du Chat affrontata al Tour del 2017 (dove cadde Richie Porte)


Mauro Facoltosi
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lucks83
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

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Io non ho letto da nessuna parte che sono stati i corridori a mettere al bando la discesa della colma.

Comunque si torna sempre allo stesso discorso : come deve essere una discesa, per essere considerata off limits?
O basta un incidente serio per metterla nella lista nera.

Io sono d'accordo con Gimbatu, la discesa è pericolosa, sempre. L'altro giorno sono sceso dallo stelvio, versante trafoi: c'è un tornante che, se arrivi lungo e voli fuori, finisci esattamente 20/30 metri di sotto, sulla strada che passa giusto lì.
Se succede un incidente lì, è sicuramente tragico.
Cosa facciamo, eliminiamo lo stelvio?

Purtroppo le corse di ciclismo sono uno sport rischioso, se dobbiamo pensare di eliminare il rischio, allora eliminiamo pure le volate.
Ma lì mi pare che i professionisti non si facciano problemi a darsi spintoni, testate, togliere le mani dal manubrio e passare in spazi impossibili a 70 all'ora.

Vogliamo essere sicuri che non capiti nulla in discesa?
Prendiamo i tempi in cima alle salite e neutralizziamole, sai che divertimento...
Oppure facciamo solo arrivi in salita?
Il ciclismo non è sicuro nemmeno nelle competizioni su pista (anzi forse è peggio) e pretendiamo di avere la sicurezza in discesa?


ilgiulio90
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

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lucks83 ha scritto: martedì 9 agosto 2022, 8:47 Io non ho letto da nessuna parte che sono stati i corridori a mettere al bando la discesa della colma.

Comunque si torna sempre allo stesso discorso : come deve essere una discesa, per essere considerata off limits?
O basta un incidente serio per metterla nella lista nera.

Io sono d'accordo con Gimbatu, la discesa è pericolosa, sempre. L'altro giorno sono sceso dallo stelvio, versante trafoi: c'è un tornante che, se arrivi lungo e voli fuori, finisci esattamente 20/30 metri di sotto, sulla strada che passa giusto lì.
Se succede un incidente lì, è sicuramente tragico.
Cosa facciamo, eliminiamo lo stelvio?

Purtroppo le corse di ciclismo sono uno sport rischioso, se dobbiamo pensare di eliminare il rischio, allora eliminiamo pure le volate.
Ma lì mi pare che i professionisti non si facciano problemi a darsi spintoni, testate, togliere le mani dal manubrio e passare in spazi impossibili a 70 all'ora.

Vogliamo essere sicuri che non capiti nulla in discesa?
Prendiamo i tempi in cima alle salite e neutralizziamole, sai che divertimento...
Oppure facciamo solo arrivi in salita?
Il ciclismo non è sicuro nemmeno nelle competizioni su pista (anzi forse è peggio) e pretendiamo di avere la sicurezza in discesa?
Piccolo OT visto che hai nominato le volate: se fosse per me nelle volate di gruppo metterei neutralizzazione totale ai 5km (non in caso di incidente o caduta) e poi via con lo spettacolo dei velocisti. Giusto compromesso tra classifica, sicurezza e spettacolo.

A livello di discese invece penso che la pericolosità possa essere "misurata" in primis nel numero di incidenti, più o meno gravi, che si sono verificati in un tratto di strada. A memoria nella discesa della Colma ricordo Remco, De Plus, Bakelants e lessi di una caduta di Petilli. Ma ricordo anche cadute di Nibali, forse Bettini e Ballan. Poi probabilmente per gli organizzatori ci sono anche altri livelli di "misura": messa in sicurezza, tipo e stato di asfalto, vie di accesso per soccorsi e tempistiche di soccorsi. Non penso (più che altro voglio sperare) che non siano prese in considerazione anche queste cose per togliere un tratto di strada ormai simbolo di una Monumento.

Che la discesa della Colma sia difficile è risaputo, ma secondo me è il corridore che deve conoscerne i limiti, allo stesso modo di un pilota di F1 che sa che in quella curva più forte di un tot non può andare altrimenti esce di pista. Toglierla è una "sconfitta" per chi in bici ci sa andare e sa dove limitarsi.
Ma se RCS dovesse dire "l'abbiamo tolta perchè non ci garantisce di poter soccorrere tizio o caio in un tempo ragionevole" può anche essere accettata come esclusione
Francamente trovo poco corretto che venga lasciato tutto alle parole di qualche local sulla stampa locale e non ci sia qualcosa di chiaro.


#prego
lucks83
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

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ilgiulio90 ha scritto: martedì 9 agosto 2022, 9:43
lucks83 ha scritto: martedì 9 agosto 2022, 8:47 Io non ho letto da nessuna parte che sono stati i corridori a mettere al bando la discesa della colma.

Comunque si torna sempre allo stesso discorso : come deve essere una discesa, per essere considerata off limits?
O basta un incidente serio per metterla nella lista nera.

Io sono d'accordo con Gimbatu, la discesa è pericolosa, sempre. L'altro giorno sono sceso dallo stelvio, versante trafoi: c'è un tornante che, se arrivi lungo e voli fuori, finisci esattamente 20/30 metri di sotto, sulla strada che passa giusto lì.
Se succede un incidente lì, è sicuramente tragico.
Cosa facciamo, eliminiamo lo stelvio?

Purtroppo le corse di ciclismo sono uno sport rischioso, se dobbiamo pensare di eliminare il rischio, allora eliminiamo pure le volate.
Ma lì mi pare che i professionisti non si facciano problemi a darsi spintoni, testate, togliere le mani dal manubrio e passare in spazi impossibili a 70 all'ora.

Vogliamo essere sicuri che non capiti nulla in discesa?
Prendiamo i tempi in cima alle salite e neutralizziamole, sai che divertimento...
Oppure facciamo solo arrivi in salita?
Il ciclismo non è sicuro nemmeno nelle competizioni su pista (anzi forse è peggio) e pretendiamo di avere la sicurezza in discesa?
Piccolo OT visto che hai nominato le volate: se fosse per me nelle volate di gruppo metterei neutralizzazione totale ai 5km (non in caso di incidente o caduta) e poi via con lo spettacolo dei velocisti. Giusto compromesso tra classifica, sicurezza e spettacolo.

A livello di discese invece penso che la pericolosità possa essere "misurata" in primis nel numero di incidenti, più o meno gravi, che si sono verificati in un tratto di strada. A memoria nella discesa della Colma ricordo Remco, De Plus, Bakelants e lessi di una caduta di Petilli. Ma ricordo anche cadute di Nibali, forse Bettini e Ballan. Poi probabilmente per gli organizzatori ci sono anche altri livelli di "misura": messa in sicurezza, tipo e stato di asfalto, vie di accesso per soccorsi e tempistiche di soccorsi. Non penso (più che altro voglio sperare) che non siano prese in considerazione anche queste cose per togliere un tratto di strada ormai simbolo di una Monumento.

Che la discesa della Colma sia difficile è risaputo, ma secondo me è il corridore che deve conoscerne i limiti, allo stesso modo di un pilota di F1 che sa che in quella curva più forte di un tot non può andare altrimenti esce di pista. Toglierla è una "sconfitta" per chi in bici ci sa andare e sa dove limitarsi.
Ma se RCS dovesse dire "l'abbiamo tolta perchè non ci garantisce di poter soccorrere tizio o caio in un tempo ragionevole" può anche essere accettata come esclusione
Francamente trovo poco corretto che venga lasciato tutto alle parole di qualche local sulla stampa locale e non ci sia qualcosa di chiaro.
Ecco, anche io trovo inaccettabile che, del taglio della colma, ne parli solo la provincia di Como (con tutto il rispetto si intende, io poi sono di Como, quindi la leggo) e non la Gazzetta.

Perché sta a chi organizza la corsa, credo RCS, spiegare i motivi per cui un monumento come il muro di Sormano non si vedrà più.

Per quanto riguarda la strada della colma, a livello di asfalto è messa molto meglio dello stelvio verso trafoi, per esempio. Ci sono dei tratti afaltati a nuovo, pure. A livello di accessibilità ai mezzi di soccorso, c'è il paese di Zelbio a circa metà discesa (un pelo più in su del famoso ponte), dove puoi tenere pronte due ambulanze in caso di necessità.
Come pure le puoi tenere al pian del tivano, a inizio discesa.
Dopo Zelbio e il ponte, la discesa diventa molto più semplice e iniziano dei semplici tornanti.
Il problema non è nemmeno quello dei mezzi, secondo me.

Come giustamente dici tu, sono i corridori che devono essere consci dei propri limiti: andare giù "a tomba aperta" senza magari conoscere nemmeno la discesa è una loro scelta e una loro "responsabilità".
Nel 1999 nessuno obbligó Savoldelli a scendere a 100 all'ora dal Fauniera.
Se poi cadi, e ti fai male, è colpa della discesa?


Primo86
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

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Stylus ha scritto: martedì 9 agosto 2022, 8:38 Sono ciclisti, mica laureati, a 16-17 anni questi passavano tre quarti delle giornate a mulinare a testa bassa, non sui libri, non si possono permettere ragionamenti del tipo "e allora perché la discesa X la fanno..." "perchè Museeuw nel 98..", tre quarti del gruppo nemmeno sa chi sia Museeuw e l'han dimostrato più e più volte che metà del gruppo non sa una cippa/lippa della storia di questo sport e l'altra metà segue quello che dice di fare il DS come telecomandati. Loro non è che passano metà della giornata come noi a filosofeggiare e ingrugnarci su tutto quello che fanno loro, sia in corsa che fuori.
Come noi laureati.


Cthulhu
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

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Stylus ha scritto: martedì 9 agosto 2022, 8:38 Sono ciclisti, mica laureati, a 16-17 anni questi passavano tre quarti delle giornate a mulinare a testa bassa, non sui libri, non si possono permettere ragionamenti del tipo "e allora perché la discesa X la fanno..." "perchè Museeuw nel 98..", tre quarti del gruppo nemmeno sa chi sia Museeuw e l'han dimostrato più e più volte che metà del gruppo non sa una cippa/lippa della storia di questo sport e l'altra metà segue quello che dice di fare il DS come telecomandati. Loro non è che passano metà della giornata come noi a filosofeggiare e ingrugnarci su tutto quello che fanno loro, sia in corsa che fuori.

Quindi non stupiamoci se non riusciamo a trovare una logica in certe scelte, perché non probabilmente non hanno mai pensato ad un ragionamento logico, se decidono che non vogliono più fare la discesa della Colma così è pure se il giorno dopo facessero la discesa dell'Everest senza freni. Nessuna lista ragionata.
Sulla materia discese i ciclisti professionisti non hanno solo una laurea, hanno un PhD ad honorem, mentre i cicloamatori hanno la quinta elementare.


Gimbatbu
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Re: Giro di Lombardia 2022 (8 ottobre)

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Volenti o nolenti dobbiamo riconoscere che ci sono sport dove la componente rischio esiste e la capacità di affrontarla fa la differenza. Nessuno dice alla Goggia di andare più piano o ai saltatori dal trampolino di indossare il paracadute. Al Paul Ricard alla fine del rettilineo del Mistral un solo pilota riusciva a fare la curva senza alzare il piede dall' acceleratore, era Ayrton Senna e faceva la differenza. Marquez andava più forte degli altri perché rischiava di più, sapeva benissimo che poteva andargli male come purtroppo è accaduto, ma, mettendo in atto tutte le precauzioni possibili, bisogna rendersi conto che il ciclismo comporta anche queste possibilità. Altrimenti si fa come in pista si è fatto con il tandem: troppo pericoloso? È stato abolito. Ma allora su strada la prima a saltare sarebbe la Roubaix.


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