I tapponi

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
nibali-san baronto
Messaggi: 2424
Iscritto il: mercoledì 17 agosto 2016, 20:43

Re: I tapponi

Messaggio da leggere da nibali-san baronto »

Esattamente. Ed è incredibile come, togliendo il 2013 che è stato uno dei maggi più clamorosi di sempre, gli anni in cui era previsto il maggior numero di 2000 sono andati lisci, ovvero 2016, 2005 e 1994. Altra cosa molto interessante è che il Gavia ha storicamente rappresentato un problema, mentre lo Stelvio è una garanzia, al punto che soprattutto nel secolo scorso veniva ponderato come piano B rispetto al Gavia.
Non entro nel merito dello stranissimo caso del '95 visto che non c'ero, però da quanto leggo Agnello e Izoard comunque saltarono per slavine e non per maltempo in senso stretto.


lucks83
Messaggi: 4140
Iscritto il: sabato 18 maggio 2013, 13:11

Re: I tapponi

Messaggio da leggere da lucks83 »

nibali-san baronto ha scritto: mercoledì 26 gennaio 2022, 12:13 Esattamente. Ed è incredibile come, togliendo il 2013 che è stato uno dei maggi più clamorosi di sempre, gli anni in cui era previsto il maggior numero di 2000 sono andati lisci, ovvero 2016, 2005 e 1994. Altra cosa molto interessante è che il Gavia ha storicamente rappresentato un problema, mentre lo Stelvio è una garanzia, al punto che soprattutto nel secolo scorso veniva ponderato come piano B rispetto al Gavia.
Non entro nel merito dello stranissimo caso del '95 visto che non c'ero, però da quanto leggo Agnello e Izoard comunque saltarono per slavine e non per maltempo in senso stretto.
Nel 1995 il maltempo influì su Agnello e Izoard in quanto nevicó molto i giorni precedenti al passaggio della corsa.
Avevo 12 anni ma lo ricordo molto bene.
Quel giorno decisero di passare lo stesso, ma la nuova neve caduta non resse e slavinó, se non ricordo male travolgendo alcune auto della carovana.
La neve dell'inverno a fine maggio è assolutamente stabilizzata, il pericolo slavina si verifica se poi, in quel periodo, gli nevica sopra perché non si assesta.
Si può quindi dire che quello fu un taglio dovuto al maltempo.
Nel 2006 la tappa che doveva arrivare a plan de corones fu davvero martoriata dal maltempo, era una giornata da lupi.
Nel 2013 abbiamo vissuto una situazione mai vista, al punto che anche salite come il costalunga o il tonale e il castrin(previste come alternativa nella tappa che doveva arrivare in val martello) vennero cancellate perché seppellite dalla neve. Incredibile.
Nel 2019 altra giornata di brutto tempo, ma il Gavia saltò principalmente per l'incredibile quantità di neve presente in quota a fine maggio che non permise di liberare la strada. Lo ricordo bene perché da escursionista/scialpinista quell'anno mi meravigliai degli accumuli in quota che si erano verificati a causa delle nevicate di marzo/aprile.
Nel 2021 abbiamo vissuto una farsa.
Il tempo era brutto ma non impossibile per far passare la corsa, anzi. La prova è stata il passaggio avvenuto sul giau, appena 6 metri più basso del pordoi, una brutta storia e una brutta pubblicità per vegni e RCS.
Si può dire che il maltempo vero e proprio abbia influenzato solo 3 edizioni su 30, se non ci fossero stati accumuli notevolissimi il Gavia 2019 si sarebbe potuto fare, c'erano le stesse condizioni del 2014 (la famosa tappa delle bandierine rosse) o forse un pelo meglio.
Certamente la conformazione della montagna e il fatto che la strada sia molto meno agevole, rendono il Gavia molto più a rischio dello stelvio.


Rispondi