I tapponi
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Re: I tapponi
definiamo un tappone:
per me ci vogliono almeno 4500/5000 mt di dislivello veri
non quelli che calcola la gazzetta dello sport per le proprie tappe che chissa come vengono fuori dislivelli astronomici
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Re: I tapponi
non ci si puo dimenticare che berzin prima del 94 aveva solo un 90esimo posto nel giro precedente come miglior risultato in carriera cosi come pantani era un signor nessuno
l'unico vero punto di riferimento era indurain e Bugno aveva un minuto circa sullo spagnolo con Berzin che era un incognita alla terza settimana ecc.
sestriere 92 e merano 94 sono situazioni completamente diverse
l'unico vero punto di riferimento era indurain e Bugno aveva un minuto circa sullo spagnolo con Berzin che era un incognita alla terza settimana ecc.
sestriere 92 e merano 94 sono situazioni completamente diverse
Re: I tapponi
Sicuramente, ma che Berzin andasse forte se ne erano accorti tutti, correva con la Gewiss di quegli anni non con la Fiorella Mobili, e a Bugno, o chi per lui, che aveva un occasione d'oro, conveniva sicuramente ragionare un po' di più. Poi che Pantani fosse un Carneade, forse per noi telespettatori, chi vive di ciclismo sapeva che era un ottimo corridore e neanche troppo lontano in classifica.pereiro2982 ha scritto: ↑domenica 5 dicembre 2021, 14:26 non ci si puo dimenticare che berzin prima del 94 aveva solo un 90esimo posto nel giro precedente come miglior risultato in carriera cosi come pantani era un signor nessuno
l'unico vero punto di riferimento era indurain e Bugno aveva un minuto circa sullo spagnolo con Berzin che era un incognita alla terza settimana ecc.
sestriere 92 e merano 94 sono situazioni completamente diverse
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Re: I tapponi
Resta il fatto che la Gewiss di Pantani non gliene poteva fregar di meno..
Quindi Bugno ha fatto bene a provare a vincere.
Mi sa che siete contagiati dal sennodipoismo
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Re: I tapponi
La tattica della Polti è stata ridicola.
Anzi, doppiamente ridicola perché in 5 contro uno, con 50 km. di discesa e pianura non sono riusciti a riprenderlo.
Quel sabato pomeriggio, ricordo come se fosse ora di essermi alzato dal divano contento di aver visto finalmente vincere Marco (non è vero che non
lo conoscesse nessuno, chi bazzicava l'ambiente sapeva eccome che era forte e anche temibile), ma con un senso di nausea e schifo per
come si era svolta dietro la corsa. Ma davvero nausea, e non in senso figurativo.
Anzi, doppiamente ridicola perché in 5 contro uno, con 50 km. di discesa e pianura non sono riusciti a riprenderlo.
Quel sabato pomeriggio, ricordo come se fosse ora di essermi alzato dal divano contento di aver visto finalmente vincere Marco (non è vero che non
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Re: I tapponi
in quel periodo in una corsa a tappe in cui gareggiava indurain era lui l'unico punto di riferimento
berzin andava forte ma era cmq un incognita e parliamo cmq di un ciclismo che avevi bisogno di tempo per primeggiare nella maggior parte dei casi
secondo me Bugno si sentiva forte in quel giro aveva una squadra forte aveva guadagnato su indurain e aveva avanti in classifica berzin e delascuevas che non avevano risultati particolari nei gt
berzin andava forte ma era cmq un incognita e parliamo cmq di un ciclismo che avevi bisogno di tempo per primeggiare nella maggior parte dei casi
secondo me Bugno si sentiva forte in quel giro aveva una squadra forte aveva guadagnato su indurain e aveva avanti in classifica berzin e delascuevas che non avevano risultati particolari nei gt
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Re: I tapponi
Malesseri sprecati...La Polti in quel caso fece bene...le tue sono tesi anticiclistiche.Road Runner ha scritto: ↑domenica 5 dicembre 2021, 15:09 La tattica della Polti è stata ridicola.
Anzi, doppiamente ridicola perché in 5 contro uno, con 50 km. di discesa e pianura non sono riusciti a riprenderlo.
Quel sabato pomeriggio, ricordo come se fosse ora di essermi alzato dal divano contento di aver visto finalmente vincere Marco (non è vero che non
lo conoscesse nessuno, chi bazzicava l'ambiente sapeva eccome che era forte e anche temibile), ma con un senso di nausea e schifo per
come si era svolta dietro la corsa. Ma davvero nausea, e non in senso figurativo.
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Re: I tapponi
Bugno a Sestrieres corse nel modo più stupido che poteva fare ( sentendolo da commentatore ho capito che la sagacia tattica non era il suo punto forte ) . Fai lavorare Indurain e poi attaccalo ai meno 5 ...quello doveva fare invece si è finito lui. Per me però Bugno aveva l'occasione più grande al tour del 1991..nella tappa di Val Louron Indurain attaccò nella discesa del Tourmalet e ok ci stava farselo scappare ma poi doveva seguire Chiappucci sul falsopiano dopo la discesa. invece rimase a gigioneggiare e in un amen il vantaggio della coppia Indurain Chiappucci arrivò a 3 minuti . Bugno poi attaccò e chiuse a 1.30 dalla coppia. Indurain del 91 non era ancora quel mostro a cronometro degli anni successivi . Non mi si dica che Bugno curava Lemond perché l'americano era già scoppiato a fine Tourmalet .
Re: I tapponi
Bé lemond è andato in difficoltà negli ultimi metri del tourmalet, però era sempre il faro della corsa.paolo117 ha scritto: ↑domenica 5 dicembre 2021, 21:47 Bugno a Sestrieres corse nel modo più stupido che poteva fare ( sentendolo da commentatore ho capito che la sagacia tattica non era il suo punto forte ) . Fai lavorare Indurain e poi attaccalo ai meno 5 ...quello doveva fare invece si è finito lui. Per me però Bugno aveva l'occasione più grande al tour del 1991..nella tappa di Val Louron Indurain attaccò nella discesa del Tourmalet e ok ci stava farselo scappare ma poi doveva seguire Chiappucci sul falsopiano dopo la discesa. invece rimase a gigioneggiare e in un amen il vantaggio della coppia Indurain Chiappucci arrivò a 3 minuti . Bugno poi attaccò e chiuse a 1.30 dalla coppia. Indurain del 91 non era ancora quel mostro a cronometro degli anni successivi . Non mi si dica che Bugno curava Lemond perché l'americano era già scoppiato a fine Tourmalet .
Indurain fino al 1990 aveva solo una top ten al tour...
Diciamo che Bugno quel giorno di Val Louron è stato anche un po' sfigato, la decisione da prendere era abbastanza difficile.
Certo, una volta partito Chiappucci all'inseguimento di miguel io gli sarei andato dietro, visto anche l'astio tra i due.
Su quello sono d'accordo.
Re: I tapponi
A parte che dalla vetta del monte giovo a merano son 40 km e non 50...Road Runner ha scritto: ↑domenica 5 dicembre 2021, 15:09 La tattica della Polti è stata ridicola.
Anzi, doppiamente ridicola perché in 5 contro uno, con 50 km. di discesa e pianura non sono riusciti a riprenderlo.
Quel sabato pomeriggio, ricordo come se fosse ora di essermi alzato dal divano contento di aver visto finalmente vincere Marco (non è vero che non
lo conoscesse nessuno, chi bazzicava l'ambiente sapeva eccome che era forte e anche temibile), ma con un senso di nausea e schifo per
come si era svolta dietro la corsa. Ma davvero nausea, e non in senso figurativo.
Come hanno già detto in tanti, me compreso, fino a quel giorno Pantani non era per niente considerato come un favorito per la classifica.
Certo, sapevano tutti che era un bel corridore e che aveva vinto il Giro dilettanti, ma in quegli anni 90 si cominciava a primeggiare in quel senso solo dopo qualche anno di apprendistato.
Indurain fece 5/6 anni di continua e progressiva crescita prima di vincere il suo primo tour a 27 anni.
Come pure in quegli anni fecero Delgado, Chioccioli, Bugno...
Gli anni 80 in cui un neopró faceva irruzione sulla scena ciclistica e sbancava il Tour o il Giro erano finiti da un pezzo.
Anche lo stesso Berzin era forte, andava alla grande e aveva una grande squadra, ma nessuno al mondo si sarebbe mai aspettato che reggesse per tre settimane e potesse vincere il Giro.
Quel 1994 fu un anno di svolta pazzesco, per lo meno al al Giro perché al Tour il cambio generazionale ci mise qualche anno in più.
Diciamo anche che poi si è capito come mai Berzin andava così forte e anche il povero marco, diciamocelo, in quel giro probabilmente aveva la benzina truccata.
In questo contesto bisogna mettersi nei panni di Bugno: sei alla tappa 14 del Giro, sei terzo in classifica, hai davanti a te due corridori.
Quello in maglia rosa è un'incognita totale perché non ha mai avuto risultati di rilievo, il secondo ha sempre preso ceffoni in montagna.
C'è in gruppo il faro non solo della corsa, ma del ciclismo mondiale che ha vinto gli ultimi 3 tour e 2 giri e tu lo hai finalmente battuto a cronometro e hai un minuto di vantaggio su di lui in classifica.
Ovvio che quel giorno, a merano, Bugno corresse come se fosse lui in maglia rosa, era il primo in classifica tra i favoriti e spettava a lui l'onere della corsa. Al massimo a Indurain.
E fece solo bene a provare a vincere, anche sfruttando la squadra.
Qua sembra che, visto che in fuga c'era un ragazzo di belle speranze che stava facendo un'impresa, bisognava lasciarlo andare e fare i cavalieri.
Bé il ciclismo non funziona così!
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Re: I tapponi
Non bisognava lasciare andare un ragazzo di belle speranze, bisognava fare tirare la maglia rosa, che era tutto il giro che stava andando forte e facendo cose pazzesche. Bugno le aveva prese (e sonore) da Berzin sia a cronometro che in salita, mi spieghi dove si sognava di batterlo ?? Vai riguardarti l'andamento fin dalle prime tappe di quel giro.
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Re: I tapponi
In salita dove?Road Runner ha scritto: ↑domenica 5 dicembre 2021, 22:56 Non bisognava lasciare andare un ragazzo di belle speranze, bisognava fare tirare la maglia rosa, che era tutto il giro che stava andando forte e facendo cose pazzesche. Bugno le aveva prese (e sonore) da Berzin sia a cronometro che in salita, mi spieghi dove si sognava di batterlo ?? Vai riguardarti l'andamento fin dalle prime tappe di quel giro.
A campitello matese?
Lassù i cosiddetti big si marcarono, Berzin venne tutto sommato lasciato andare.
Su una cosa mi sono sbagliato, non ricordavo che bugno in quel giro aveva già vinto una tappa con arrivo su uno strappo, a loreto. Diciamo che voleva fare il bis.
Detto questo, Berzin non era il faro (anche se aveva la maglia rosa).
Opinione comune di chiunque era che sarebbe crollato nelle tappe davvero difficili.
Mi ricordo benissimo di quel Giro, stai tranquillo. Quella di merano fu una sorta di no contest, dura e lunga ma con l'ultima salita molto distante dal passo delle erbe affrontato prima di lei e distante pure dal traguardo.
I big aspettavano tutti la tappa dello stelvio e del mortirolo per suonarsele, e avevano tutti ancora molta paura di Indurain, che fino a quel momento era andato piano ma era pur sempre il signore dei grandi Giri.
Quel giorno Gianni fece la sua corsa, e se vogliamo proprio utilizzare il famoso senno di poi, fece anche bene.
Perché in seguito si rivelò inferiore a molti in salita e a quel punto, sempre col senno di poi, tanto valeva provare a vincere quella tappa, in barba a chi era in rosa e a chi era in fuga.
Col senno di poi si potrebbero scrivere un sacco di libri e scommetto che, sempre col senno di poi, anche Berzin ti direbbe che non avrebbe seguito Pantani sul mortirolo, facendo un fuorigiri pazzesco e pagandola in tutto il resto della tappa.
Cioè stiamo qua a sindacare sul fatto che, se Berzin fosse stato costretto a tirare a merano, il giorno dopo avrebbe preso un quarto d'ora?
Io appunto ti posso dire che, se berzin avesse fatto il mortirolo del suo passo, quel giorno non avrebbe preso quattro minuti ma due, perché molto probabilmente avrebbe scollinato con Indurain o molto vicino a lui, rimanendo nel suo gruppetto. Che poi riprese pantani.
Tutto sommato il giorno del mortirolo il russo si salvò anche alla grande, perché fece uno sforzo tremendo per cercare di star dietro a pantani sul mortirolo, andò in acido lattico potente, si ritrovò da solo e dovette farsi da solo tutta la discesa, prima di edolo venne raggiunto da Belli e Chiappucci, salendo verso l'aprica non perse quasi nulla dai tre davanti ma dovette tirare solamente lui.
E nonostante tutto sul santa cristina si prese solo un minuto e quaranta secondi in più di quelli che aveva al primo passaggio sull'aprica, mentre indurain affondava.
La teoria che facendo stancare berzin il giorno prima, pantani avrebbe vinto il Giro, è tutta da dimostrare......
Re: I tapponi
Per quanto riguarda il giro 94 Pantani avrebbe vinto se le ultime 2 tappe fossero state disegnate decentemente. Invece due tapponi inutili con l agnello lontanissimo dal traguardo e un doppio Sestrieres che si ok c era brutto tempo ma non è una salita che fa la differenza.peccato perché il disegno del giro era stato uno dei più belli che io ricordi prima di quelle 2 tappe veramente mal disegnate..
Re: I tapponi
Verissimo.paolo117 ha scritto: ↑domenica 5 dicembre 2021, 23:34 Per quanto riguarda il giro 94 Pantani avrebbe vinto se le ultime 2 tappe fossero state disegnate decentemente. Invece due tapponi inutili con l agnello lontanissimo dal traguardo e un doppio Sestrieres che si ok c era brutto tempo ma non è una salita che fa la differenza.peccato perché il disegno del giro era stato uno dei più belli che io ricordi prima di quelle 2 tappe veramente mal disegnate..
Soprattutto la tappa di les deux alpes era disegnata molto male, ma purtroppo per arrivar là non c'era altra strada che quel maledetto Lautaret.
Re: I tapponi
No bastava non ci fosse il vento contro sul lautaretpaolo117 ha scritto: ↑domenica 5 dicembre 2021, 23:34 Per quanto riguarda il giro 94 Pantani avrebbe vinto se le ultime 2 tappe fossero state disegnate decentemente. Invece due tapponi inutili con l agnello lontanissimo dal traguardo e un doppio Sestrieres che si ok c era brutto tempo ma non è una salita che fa la differenza.peccato perché il disegno del giro era stato uno dei più belli che io ricordi prima di quelle 2 tappe veramente mal disegnate..
E un supergregario che tirò per ore per berzin
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Re: I tapponi
Probabilmente hai ragione ma non lo sapremo mai però l'autostrada del Lautaret è maledetta anche perchè spesso c'è il vento contro: se non ricordo male anche nel 2011 quando però Evans riusci a vincere il Tour.Winter ha scritto: ↑lunedì 6 dicembre 2021, 12:36No bastava non ci fosse il vento contro sul lautaretpaolo117 ha scritto: ↑domenica 5 dicembre 2021, 23:34 Per quanto riguarda il giro 94 Pantani avrebbe vinto se le ultime 2 tappe fossero state disegnate decentemente. Invece due tapponi inutili con l agnello lontanissimo dal traguardo e un doppio Sestrieres che si ok c era brutto tempo ma non è una salita che fa la differenza.peccato perché il disegno del giro era stato uno dei più belli che io ricordi prima di quelle 2 tappe veramente mal disegnate..
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Svalorizzando gli altri non ti rendi superiore.
C'è sempre una soluzione semplice ad un problema complesso. Ed è quella sbagliata. A. Einstein
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Re: I tapponi
Senza l'insensatezza di Bugno a Merano, Pantani non avrebbe avuto bisogno di tentare azioni suicide sul Colle dell'Agnello e nel fondovalle francese.Winter ha scritto: ↑lunedì 6 dicembre 2021, 12:36No bastava non ci fosse il vento contro sul lautaretpaolo117 ha scritto: ↑domenica 5 dicembre 2021, 23:34 Per quanto riguarda il giro 94 Pantani avrebbe vinto se le ultime 2 tappe fossero state disegnate decentemente. Invece due tapponi inutili con l agnello lontanissimo dal traguardo e un doppio Sestrieres che si ok c era brutto tempo ma non è una salita che fa la differenza.peccato perché il disegno del giro era stato uno dei più belli che io ricordi prima di quelle 2 tappe veramente mal disegnate..
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Re: I tapponi
Aridaie.Road Runner ha scritto: ↑lunedì 6 dicembre 2021, 19:59Senza l'insensatezza di Bugno a Merano, Pantani non avrebbe avuto bisogno di tentare azioni suicide sul Colle dell'Agnello e nel fondovalle francese.Winter ha scritto: ↑lunedì 6 dicembre 2021, 12:36No bastava non ci fosse il vento contro sul lautaretpaolo117 ha scritto: ↑domenica 5 dicembre 2021, 23:34 Per quanto riguarda il giro 94 Pantani avrebbe vinto se le ultime 2 tappe fossero state disegnate decentemente. Invece due tapponi inutili con l agnello lontanissimo dal traguardo e un doppio Sestrieres che si ok c era brutto tempo ma non è una salita che fa la differenza.peccato perché il disegno del giro era stato uno dei più belli che io ricordi prima di quelle 2 tappe veramente mal disegnate..
E un supergregario che tirò per ore per berzin
Se mia nonna avesse avuto le ruote allora sarebbe stata una panda.
Bugno quel giorno fece solo la sua corsa, che male c'è nel provare a vincere una tappa solo iddio lo sa, a questo punto.
Che dire allora di Ardila e van huffel, due carneadi che fecero perdere il terzo giro a Simoni nella tappa che scopriva il colle delle finestre?
Loro manco la tappa volevano vincere, spianarono il falsopiano e la salita del Sestriere per Savoldelli, ovviamente con la prospettiva di mettersi in tasca dei bei soldini e non la gloria.
Si chiamano dinamiche di corsa, è sempre stato così.
Non sempre chi ha la maglia è stato obbligato a tirare.
Re: I tapponi
Io son fan sfegatato del pirataRoad Runner ha scritto: ↑lunedì 6 dicembre 2021, 19:59Senza l'insensatezza di Bugno a Merano, Pantani non avrebbe avuto bisogno di tentare azioni suicide sul Colle dell'Agnello e nel fondovalle francese.Winter ha scritto: ↑lunedì 6 dicembre 2021, 12:36No bastava non ci fosse il vento contro sul lautaretpaolo117 ha scritto: ↑domenica 5 dicembre 2021, 23:34 Per quanto riguarda il giro 94 Pantani avrebbe vinto se le ultime 2 tappe fossero state disegnate decentemente. Invece due tapponi inutili con l agnello lontanissimo dal traguardo e un doppio Sestrieres che si ok c era brutto tempo ma non è una salita che fa la differenza.peccato perché il disegno del giro era stato uno dei più belli che io ricordi prima di quelle 2 tappe veramente mal disegnate..
E un supergregario che tirò per ore per berzin
Ma sta frase non si può sentire
Prima della tappa di merano Pantani era 6 minuti e mezzo da berzin
Mentre bugno era a 2 e mezzo
Lo si considerava poco
Re: I tapponi
lucks83 ha scritto: ↑lunedì 6 dicembre 2021, 20:34Aridaie.Road Runner ha scritto: ↑lunedì 6 dicembre 2021, 19:59Senza l'insensatezza di Bugno a Merano, Pantani non avrebbe avuto bisogno di tentare azioni suicide sul Colle dell'Agnello e nel fondovalle francese.
Se mia nonna avesse avuto le ruote allora sarebbe stata una panda.
Bugno quel giorno fece solo la sua corsa, che male c'è nel provare a vincere una tappa solo iddio lo sa, a questo punto.
Che dire allora di Ardila e van huffel, due carneadi che fecero perdere il terzo giro a Simoni nella tappa che scopriva il colle delle finestre?
suggerirei di non evocare fantasmi....
hai ragionissima che 'entravano Ardila Cano e Van Huffel in quella tappa, che passeranno alla storia del ciclismo probabilmente per questo motivo, chi lo sa ? Poi Simoni è uno antipatico, mettici pure Lanfranchi, e dulcis in fundo il carneade austriaco che gli sprinta fino all'ultimo metro della Cima Coppi all'ultimo Giro....non so che avrei fatto io che sono assai più nervoso di Simoni....
Re: I tapponi
Che poi a me Gibo è sempre stato simpatico.herbie ha scritto: ↑lunedì 6 dicembre 2021, 20:40lucks83 ha scritto: ↑lunedì 6 dicembre 2021, 20:34Aridaie.Road Runner ha scritto: ↑lunedì 6 dicembre 2021, 19:59
Senza l'insensatezza di Bugno a Merano, Pantani non avrebbe avuto bisogno di tentare azioni suicide sul Colle dell'Agnello e nel fondovalle francese.
Se mia nonna avesse avuto le ruote allora sarebbe stata una panda.
Bugno quel giorno fece solo la sua corsa, che male c'è nel provare a vincere una tappa solo iddio lo sa, a questo punto.
Che dire allora di Ardila e van huffel, due carneadi che fecero perdere il terzo giro a Simoni nella tappa che scopriva il colle delle finestre?
suggerirei di non evocare fantasmi....
hai ragionissima che 'entravano Ardila Cano e Van Huffel in quella tappa, che passeranno alla storia del ciclismo probabilmente per questo motivo, chi lo sa ? Poi Simoni è uno antipatico, mettici pure Lanfranchi, e dulcis in fundo il carneade austriaco che gli sprinta fino all'ultimo metro della Cima Coppi all'ultimo Giro....non so che avrei fatto io che sono assai più nervoso di Simoni....
Sarà per quel modo di fare burbero, per il fatto che non ha mai avuto comportamenti da piacione, non ha mai fatto finta di voler piacere ai giornalisti.
Un bel tipino, mi rivedo in lui come carattere .
Il suo top lo raggiunse ad Aprica 2006 (altro tappone), quando il giorno dopo stroncó Basso con la ormai storica frase: "vuoi che diciamo anche la cifra?" e il varesino che abbassa lo sguardo e sussurra "no, no...".
Spettacolo.
Re: I tapponi
già la faccia quando si presentava la De Stefano imbarazzatissima con Basso dietro, era tutto un programma....l'ho capito subito che sarebbe stato un momento di assoluto spettacolo televisivo...cominciai a ridere a crepapelle già dalle prime battute.
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Re: I tapponi
perchè la battuta " le radioline quando dovebbero servire non funzionano mai" dopo lisbonalucks83 ha scritto: ↑lunedì 6 dicembre 2021, 21:01Che poi a me Gibo è sempre stato simpatico.herbie ha scritto: ↑lunedì 6 dicembre 2021, 20:40lucks83 ha scritto: ↑lunedì 6 dicembre 2021, 20:34
Aridaie.
Se mia nonna avesse avuto le ruote allora sarebbe stata una panda.
Bugno quel giorno fece solo la sua corsa, che male c'è nel provare a vincere una tappa solo iddio lo sa, a questo punto.
Che dire allora di Ardila e van huffel, due carneadi che fecero perdere il terzo giro a Simoni nella tappa che scopriva il colle delle finestre?
suggerirei di non evocare fantasmi....
hai ragionissima che 'entravano Ardila Cano e Van Huffel in quella tappa, che passeranno alla storia del ciclismo probabilmente per questo motivo, chi lo sa ? Poi Simoni è uno antipatico, mettici pure Lanfranchi, e dulcis in fundo il carneade austriaco che gli sprinta fino all'ultimo metro della Cima Coppi all'ultimo Giro....non so che avrei fatto io che sono assai più nervoso di Simoni....
Sarà per quel modo di fare burbero, per il fatto che non ha mai avuto comportamenti da piacione, non ha mai fatto finta di voler piacere ai giornalisti.
Un bel tipino, mi rivedo in lui come carattere .
Il suo top lo raggiunse ad Aprica 2006 (altro tappone), quando il giorno dopo stroncó Basso con la ormai storica frase: "vuoi che diciamo anche la cifra?" e il varesino che abbassa lo sguardo e sussurra "no, no...".
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aveva quel senso di ironia un pò british che me lo ha sempre reso simpatico
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Re: I tapponi
Per non dimenticare
Il colpo ferale della cifra è proprio in fondo
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“Our interest’s on the dangerous edge of things.
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Re: I tapponi
Per chi non se la ricordasse, una delle tappe più esagerate che ricordi, con Basso in versione Hulk che salta dopo 2 km, la Rosa allo sbando, i crampi, il podio che in 25 km si rimescola una dozzina di volte. Tutto questo ella noiosa era amstrong - tanta robalucks83 ha scritto: ↑lunedì 6 dicembre 2021, 20:34Aridaie.Road Runner ha scritto: ↑lunedì 6 dicembre 2021, 19:59Senza l'insensatezza di Bugno a Merano, Pantani non avrebbe avuto bisogno di tentare azioni suicide sul Colle dell'Agnello e nel fondovalle francese.
Se mia nonna avesse avuto le ruote allora sarebbe stata una panda.
Bugno quel giorno fece solo la sua corsa, che male c'è nel provare a vincere una tappa solo iddio lo sa, a questo punto.
Che dire allora di Ardila e van huffel, due carneadi che fecero perdere il terzo giro a Simoni nella tappa che scopriva il colle delle finestre?
Loro manco la tappa volevano vincere, spianarono il falsopiano e la salita del Sestriere per Savoldelli, ovviamente con la prospettiva di mettersi in tasca dei bei soldini e non la gloria.
Si chiamano dinamiche di corsa, è sempre stato così.
Non sempre chi ha la maglia è stato obbligato a tirare.
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Re: I tapponi
Eeehh, poverino Bugno, voleva vincere la tappetta... Come un bambino dell'asilo.lucks83 ha scritto: ↑lunedì 6 dicembre 2021, 20:34Aridaie.Road Runner ha scritto: ↑lunedì 6 dicembre 2021, 19:59Senza l'insensatezza di Bugno a Merano, Pantani non avrebbe avuto bisogno di tentare azioni suicide sul Colle dell'Agnello e nel fondovalle francese.
Se mia nonna avesse avuto le ruote allora sarebbe stata una panda.
Bugno quel giorno fece solo la sua corsa, che male c'è nel provare a vincere una tappa solo iddio lo sa, a questo punto.
Che dire allora di Ardila e van huffel, due carneadi che fecero perdere il terzo giro a Simoni nella tappa che scopriva il colle delle finestre?
Loro manco la tappa volevano vincere, spianarono il falsopiano e la salita del Sestriere per Savoldelli, ovviamente con la prospettiva di mettersi in tasca dei bei soldini e non la gloria.
Si chiamano dinamiche di corsa, è sempre stato così.
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Re: I tapponi
Sinceramente chi sta facendo la figura del bambino dell'asilo, a questo punto, non é Bugno.Road Runner ha scritto: ↑martedì 7 dicembre 2021, 20:12Eeehh, poverino Bugno, voleva vincere la tappetta... Come un bambino dell'asilo.lucks83 ha scritto: ↑lunedì 6 dicembre 2021, 20:34Aridaie.Road Runner ha scritto: ↑lunedì 6 dicembre 2021, 19:59
Senza l'insensatezza di Bugno a Merano, Pantani non avrebbe avuto bisogno di tentare azioni suicide sul Colle dell'Agnello e nel fondovalle francese.
Se mia nonna avesse avuto le ruote allora sarebbe stata una panda.
Bugno quel giorno fece solo la sua corsa, che male c'è nel provare a vincere una tappa solo iddio lo sa, a questo punto.
Che dire allora di Ardila e van huffel, due carneadi che fecero perdere il terzo giro a Simoni nella tappa che scopriva il colle delle finestre?
Loro manco la tappa volevano vincere, spianarono il falsopiano e la salita del Sestriere per Savoldelli, ovviamente con la prospettiva di mettersi in tasca dei bei soldini e non la gloria.
Si chiamano dinamiche di corsa, è sempre stato così.
Non sempre chi ha la maglia è stato obbligato a tirare.
Te lo stiamo dicendo tutti.
Re: I tapponi
Favolosa quella tappa, una delle più belle che io ricordi.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑martedì 7 dicembre 2021, 20:10Per chi non se la ricordasse, una delle tappe più esagerate che ricordi, con Basso in versione Hulk che salta dopo 2 km, la Rosa allo sbando, i crampi, il podio che in 25 km si rimescola una dozzina di volte. Tutto questo ella noiosa era amstrong - tanta robalucks83 ha scritto: ↑lunedì 6 dicembre 2021, 20:34Aridaie.Road Runner ha scritto: ↑lunedì 6 dicembre 2021, 19:59
Senza l'insensatezza di Bugno a Merano, Pantani non avrebbe avuto bisogno di tentare azioni suicide sul Colle dell'Agnello e nel fondovalle francese.
Se mia nonna avesse avuto le ruote allora sarebbe stata una panda.
Bugno quel giorno fece solo la sua corsa, che male c'è nel provare a vincere una tappa solo iddio lo sa, a questo punto.
Che dire allora di Ardila e van huffel, due carneadi che fecero perdere il terzo giro a Simoni nella tappa che scopriva il colle delle finestre?
Loro manco la tappa volevano vincere, spianarono il falsopiano e la salita del Sestriere per Savoldelli, ovviamente con la prospettiva di mettersi in tasca dei bei soldini e non la gloria.
Si chiamano dinamiche di corsa, è sempre stato così.
Non sempre chi ha la maglia è stato obbligato a tirare.
Sarà che ero ancora giovane e, come tutte le cose, quando le vivi da giovane sembrano più belle e le ricordi con nostalgia. Però devi dire che è nettamente una delle tappe più belle e imprevedibili che io abbia mai visto, decisa anche da due carneadi che saltano fuori dal nulla ad aiutare il falco.
Comunque lo dicevo nel thread della start list del giro 2022: in quegli anni al Giro la partecipazione non era di certo al top, ma che divertimento.
Non sempre avere i big al via è un vantaggio, in quegli anni i Tour erano noiosissimi, oltre che truccati fino al midollo.
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Re: I tapponi
Ripeto, ho degli amici tifosi di Bugno che, testuali parole, si sarebbero vergognati di una tappa vinta in quel modo. Riguardati la tappa per intero, please.lucks83 ha scritto: ↑martedì 7 dicembre 2021, 22:09Sinceramente chi sta facendo la figura del bambino dell'asilo, a questo punto, non é Bugno.Road Runner ha scritto: ↑martedì 7 dicembre 2021, 20:12Eeehh, poverino Bugno, voleva vincere la tappetta... Come un bambino dell'asilo.lucks83 ha scritto: ↑lunedì 6 dicembre 2021, 20:34
Aridaie.
Se mia nonna avesse avuto le ruote allora sarebbe stata una panda.
Bugno quel giorno fece solo la sua corsa, che male c'è nel provare a vincere una tappa solo iddio lo sa, a questo punto.
Che dire allora di Ardila e van huffel, due carneadi che fecero perdere il terzo giro a Simoni nella tappa che scopriva il colle delle finestre?
Loro manco la tappa volevano vincere, spianarono il falsopiano e la salita del Sestriere per Savoldelli, ovviamente con la prospettiva di mettersi in tasca dei bei soldini e non la gloria.
Si chiamano dinamiche di corsa, è sempre stato così.
Non sempre chi ha la maglia è stato obbligato a tirare.
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Ma, ah già, non l'hanno ripreso perché 40 chilometri erano troppo pochi per prenderlo. Bella figura di merda!! Eccheccazzo, con ancora trenta chilometri lo riprendevano
e il bambino dell'asilo vinceva la sua tappetta.
Per fortuna che sia Marco a Merano, che el Diablo al Sestriere l'hanno fottuto.
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Re: I tapponi
A me simoni non mi è mai stato particolarmente simpatico ma è innegabile che fosse Vero al 100%
e che sia stato "sfortunato" nei tentativi per vincere il 3 giro
e che sia stato "sfortunato" nei tentativi per vincere il 3 giro
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Re: I tapponi
Ma ti rendi conto che i tuoi sono deliri senza alcune logica ciclistica?Road Runner ha scritto: ↑mercoledì 8 dicembre 2021, 6:50Ripeto, ho degli amici tifosi di Bugno che, testuali parole, si sarebbero vergognati di una tappa vinta in quel modo. Riguardati la tappa per intero, please.lucks83 ha scritto: ↑martedì 7 dicembre 2021, 22:09Sinceramente chi sta facendo la figura del bambino dell'asilo, a questo punto, non é Bugno.Road Runner ha scritto: ↑martedì 7 dicembre 2021, 20:12
Eeehh, poverino Bugno, voleva vincere la tappetta... Come un bambino dell'asilo.
Te lo stiamo dicendo tutti.
Ma, ah già, non l'hanno ripreso perché 40 chilometri erano troppo pochi per prenderlo. Bella figura di merda!! Eccheccazzo, con ancora trenta chilometri lo riprendevano
e il bambino dell'asilo vinceva la sua tappetta.
Per fortuna che sia Marco a Merano, che el Diablo al Sestriere l'hanno fottuto.
E i tuoi amici forse saranno stati anche tifosi di Bugno, ma permettimi, con pochissima conoscenza del ciclismo.
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Re: I tapponi
Gibo < un grande >Maìno della Spinetta ha scritto: ↑martedì 7 dicembre 2021, 20:06 Per non dimenticare
Il colpo ferale della cifra è proprio in fondo
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Re: I tapponi
L'azione del Pirata fu sottovalutata. Transitò sul passo di monte giovo che qualche secondo di vantaggio. L'inseguimento cominciò solo quando il vantaggio salì sopra al minuto.barrylyndon ha scritto: ↑mercoledì 8 dicembre 2021, 11:43Ma ti rendi conto che i tuoi sono deliri senza alcune logica ciclistica?Road Runner ha scritto: ↑mercoledì 8 dicembre 2021, 6:50Ripeto, ho degli amici tifosi di Bugno che, testuali parole, si sarebbero vergognati di una tappa vinta in quel modo. Riguardati la tappa per intero, please.
Ma, ah già, non l'hanno ripreso perché 40 chilometri erano troppo pochi per prenderlo. Bella figura di merda!! Eccheccazzo, con ancora trenta chilometri lo riprendevano
e il bambino dell'asilo vinceva la sua tappetta.
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E i tuoi amici forse saranno stati anche tifosi di Bugno, ma permettimi, con pochissima conoscenza del ciclismo.
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Re: I tapponi
Si ma il Pirata andò veramente forte. In 5 Polti contro uno non sono riusciti a prenderlo e ha vinto comunque con 40".
Senza l'inseguimento Polti, Giro vinto.
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Re: I tapponi
Tu lo sai vero che Berzin quel giorno fece lo spettatore disinteressato, che in quel Giro volava e che se avesse voluto e ce ne fosse stata la necessità si sarebbe messo in testa al gruppo a tirare, visto che a crono volava e dava mazzate a chiunque?Road Runner ha scritto: ↑mercoledì 8 dicembre 2021, 16:05 Si ma il Pirata andò veramente forte. In 5 Polti contro uno non sono riusciti a prenderlo e ha vinto comunque con 40".
Senza l'inseguimento Polti, Giro vinto.
Pantani lo riprendeva in quegli ultimi 20 km di pianura, se i polti andavano piano non è mica colpa di Berzin.
Questa del Giro vinto da Pantani, senza Bugno, sta diventando una leggenda metropolitana.
Re: I tapponi
Se proprio vuoi dar la colpa a qualcuno del giro perso da Pantani, devi cercare la risposta nella tappa seguente.Road Runner ha scritto: ↑mercoledì 8 dicembre 2021, 16:05 Si ma il Pirata andò veramente forte. In 5 Polti contro uno non sono riusciti a prenderlo e ha vinto comunque con 40".
Senza l'inseguimento Polti, Giro vinto.
Marco perde il giro, per stessa ammissione di Martinelli che era il suo D.S., nella discesa del mortirolo e sul falsopiano dell'Aprica.
Martinelli gli disse di fermarsi ad aspettare Indurain, solo che quando il Navarro rientró, non andava.
È un rimpianto di Martinelli l'aver preso quella decisione, c'è tanto di intervista che lo conferma.
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Re: I tapponi
Ma io avrei proprio voluto vederlo Berzin Superstar a tirare!! Supponiamo che da solo valeva i 5 Polti, ok, ma il giorno dopo, bello cotto, tra Stelvio Mortirolo, Aprica e Santa Cristina, ad andar bene beccava 8 minuti dal Marco. Giro vinto.lucks83 ha scritto: ↑mercoledì 8 dicembre 2021, 16:21Tu lo sai vero che Berzin quel giorno fece lo spettatore disinteressato, che in quel Giro volava e che se avesse voluto e ce ne fosse stata la necessità si sarebbe messo in testa al gruppo a tirare, visto che a crono volava e dava mazzate a chiunque?Road Runner ha scritto: ↑mercoledì 8 dicembre 2021, 16:05 Si ma il Pirata andò veramente forte. In 5 Polti contro uno non sono riusciti a prenderlo e ha vinto comunque con 40".
Senza l'inseguimento Polti, Giro vinto.
Pantani lo riprendeva in quegli ultimi 20 km di pianura, se i polti andavano piano non è mica colpa di Berzin.
Questa del Giro vinto da Pantani, senza Bugno, sta diventando una leggenda metropolitana.
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Re: I tapponi
Che palle con sto giro vinto.Road Runner ha scritto: ↑mercoledì 8 dicembre 2021, 17:24Ma io avrei proprio voluto vederlo Berzin Superstar a tirare!! Supponiamo che da solo valeva i 5 Polti, ok, ma il giorno dopo, bello cotto, tra Stelvio Mortirolo, Aprica e Santa Cristina, ad andar bene beccava 8 minuti dal Marco. Giro vinto.lucks83 ha scritto: ↑mercoledì 8 dicembre 2021, 16:21Tu lo sai vero che Berzin quel giorno fece lo spettatore disinteressato, che in quel Giro volava e che se avesse voluto e ce ne fosse stata la necessità si sarebbe messo in testa al gruppo a tirare, visto che a crono volava e dava mazzate a chiunque?Road Runner ha scritto: ↑mercoledì 8 dicembre 2021, 16:05 Si ma il Pirata andò veramente forte. In 5 Polti contro uno non sono riusciti a prenderlo e ha vinto comunque con 40".
Senza l'inseguimento Polti, Giro vinto.
Pantani lo riprendeva in quegli ultimi 20 km di pianura, se i polti andavano piano non è mica colpa di Berzin.
Questa del Giro vinto da Pantani, senza Bugno, sta diventando una leggenda metropolitana.
Peccato che non lo ha vinto.
E lo ha corso con 58 di ematocrito.
Fattene una ragioneeeeeeeeee!
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Re: I tapponi
EHI! io non ti ho offeso.
Se il tuo analizzare il ciclismo e le sue tattiche di corsa è direttamente proporzionale alla tua educazione da ultras invasato, siamo a posto.
Ma mi chiedo cosa io stia ancora qui a perdere tempo a risponderti, del resto il tuo ultimo commento definisce da solo la persona che sei.
Re: I tapponi
Complimenti anche a te per l'educazione.
Mi chiedo cosa si debba fare o dire, ormai, su questo forum per venire richiamati da Admin.
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Re: I tapponi
Lasciamo stare Admin per favore, ha cose più serie a cui pensare, che a una bega da cortile su una tappa di quasi trent'anni fa.
Meglio brocco che Di Rocco: Cicloweb forever!!
Re: I tapponi
no, ti prego.....nurseryman ha scritto: ↑mercoledì 8 dicembre 2021, 12:49 ancora mi brucia lisbona
non saprò mai come sarebbe andata
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
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Re: I tapponi
Secondo me conviene abbozzarlaStrong ha scritto: ↑giovedì 9 dicembre 2021, 10:28no, ti prego.....nurseryman ha scritto: ↑mercoledì 8 dicembre 2021, 12:49 ancora mi brucia lisbona
non saprò mai come sarebbe andata
Sta già degenerando
Re: I tapponi
Non conosco Admin, non posso sapere che problemi abbia e mi dispiace sinceramente che li abbia. Spero possa risolverli al più presto.granfondista ha scritto: ↑giovedì 9 dicembre 2021, 6:35Lasciamo stare Admin per favore, ha cose più serie a cui pensare, che a una bega da cortile su una tappa di quasi trent'anni fa.
La mia era solo una riflessione : purtroppo su questo forum molti thread stanno andando in vacca.
Va bene discutere e avere opinioni diverse (che non vuol dire mettere in piedi beghe da cortile), ma certi utenti dovrebbero avere la decenza e l'educazione di rimanere nei limiti e nel rispetto per la persona.
Andare sulle offese personali, atteggiandosi da bulletti, non è nello spirito di questo forum e dello sport che commentiamo su queste pagine.
Spero di trovare un po' di maturità in più da parte di tutti, mi ci metto dentro anche io, perché su troppi thread ho letto delle cose che sinceramente mi lasciano basito.
Non siamo bambini di 12 anni.
Re: I tapponi
Attenzione, Pantani è sempre andato forte.
Come andava dal novantaquattro al duemila è sempre stato quell'apice che gli altri non raggiungevano.
Magari quello che stava per ritirarsi nel '93 o quello più grasso di kili di dieci anni dopo, era a quasi naturali doti in un contesto ancora molto alterato, ma le domande nello specifico sono altre
Le domande di quell'anno è perché Argentin, un Campione , ma a 34 anni saliva l'Izoard come il Panta , dopo aver vinto Campitello Matese, roba che neanche dieci anni prima in cima a una salita di quasi quindici km, panta che poi ha deciso per la ritirata e addio vittoria finale (stabiliamola incerta, buenahora tuttosommato tirava dove poteva), piuttosto che perché la Gewiss dominava tutte le corse, e dall'anno dopo è cominciata a tornare nella normalità, e due anni dopo , Ugrumov vecchio , Argentin ormai ritirato, Colombo e Furlan tornati nei ranghi, Cenghialta tornato un ottimo gregario, il loro giovane capitano naufragava nel torbido della sua involuzione, dopo appena dieci giorni di Tour, a lui congeniali, con salite pedalabili e lunghe crono, dove andò anche bene, come in Val d'Isere.
Ma non aveva più la stessa brillantezza e lo stesso recupero.
La domanda da farci è, nel '96 l'agenzia mondiale antidoping inasprí i controlli, nello specifico soprattutto nella fase di preparazione, un comando sull' incrocio sangue_ urine , fatto sta in quel '96 (passi l'impresa di Colombo alla Sanremo '96, inizio stagione.., sotto la capanna dei miracoli di Ferrari), caso molto più grande, anche all'abdicazione di un Indurain tutto sommato ancora giovane, e mostró tutte le difficoltà in salita di Olano.
Poi Rijs dice di avere avuto strada libera al doping, forse in Telekom avevano più protettori che i seguaci di Ferrari quale la Gewiss.
Certo ancora due anni dopo lo scandalo Festina fa pensare che ci fossero squadre di serie A, più protette, e di serie B, che si affidavano a questi santoni figli di Conconi, che di certo non aveva il tempo del Ferrari di seguire gli atleti ogni settimana.
Qualche, ipotizzo, rabbocco in più, o semplicemente anche più controlli durante la preparazione della stagione e delle corse principali (tuttosommato Ferrari ha dimostrato poi con Armstrong di essere un asso a preparare le corse più di resistenza).
Insomma, il Pirata era iperglobulico come l'ottanta per cento dei corridori in corsa ( da almeno quasi dieci anni indietro) ma lui ha dimostrato che fino quando è stato con voglia in carriera di valere quel potenziale, gli altri della contesa Gewiss, nello specifico il giovane russo, nodecisamente no.
Come andava dal novantaquattro al duemila è sempre stato quell'apice che gli altri non raggiungevano.
Magari quello che stava per ritirarsi nel '93 o quello più grasso di kili di dieci anni dopo, era a quasi naturali doti in un contesto ancora molto alterato, ma le domande nello specifico sono altre
Le domande di quell'anno è perché Argentin, un Campione , ma a 34 anni saliva l'Izoard come il Panta , dopo aver vinto Campitello Matese, roba che neanche dieci anni prima in cima a una salita di quasi quindici km, panta che poi ha deciso per la ritirata e addio vittoria finale (stabiliamola incerta, buenahora tuttosommato tirava dove poteva), piuttosto che perché la Gewiss dominava tutte le corse, e dall'anno dopo è cominciata a tornare nella normalità, e due anni dopo , Ugrumov vecchio , Argentin ormai ritirato, Colombo e Furlan tornati nei ranghi, Cenghialta tornato un ottimo gregario, il loro giovane capitano naufragava nel torbido della sua involuzione, dopo appena dieci giorni di Tour, a lui congeniali, con salite pedalabili e lunghe crono, dove andò anche bene, come in Val d'Isere.
Ma non aveva più la stessa brillantezza e lo stesso recupero.
La domanda da farci è, nel '96 l'agenzia mondiale antidoping inasprí i controlli, nello specifico soprattutto nella fase di preparazione, un comando sull' incrocio sangue_ urine , fatto sta in quel '96 (passi l'impresa di Colombo alla Sanremo '96, inizio stagione.., sotto la capanna dei miracoli di Ferrari), caso molto più grande, anche all'abdicazione di un Indurain tutto sommato ancora giovane, e mostró tutte le difficoltà in salita di Olano.
Poi Rijs dice di avere avuto strada libera al doping, forse in Telekom avevano più protettori che i seguaci di Ferrari quale la Gewiss.
Certo ancora due anni dopo lo scandalo Festina fa pensare che ci fossero squadre di serie A, più protette, e di serie B, che si affidavano a questi santoni figli di Conconi, che di certo non aveva il tempo del Ferrari di seguire gli atleti ogni settimana.
Qualche, ipotizzo, rabbocco in più, o semplicemente anche più controlli durante la preparazione della stagione e delle corse principali (tuttosommato Ferrari ha dimostrato poi con Armstrong di essere un asso a preparare le corse più di resistenza).
Insomma, il Pirata era iperglobulico come l'ottanta per cento dei corridori in corsa ( da almeno quasi dieci anni indietro) ma lui ha dimostrato che fino quando è stato con voglia in carriera di valere quel potenziale, gli altri della contesa Gewiss, nello specifico il giovane russo, nodecisamente no.
Re: I tapponi
Io c'ero, una delle cose piu belle che abbia mai visto in un GT. Chiappucci non era solo, andarono via lui Lemond e Jalabert, sotto il diluvio strapparono un minuto agli altri in una tappa all'apparenza interlocutorianibali-san baronto ha scritto: ↑sabato 4 dicembre 2021, 19:49 .... aver scoperto che Chiappucci aveva guadagnato più di un minuto nella tappa fiamminga attaccando ad un traguardo volante e mi son emozionato solo al pensiero. ...
Re: I tapponi
Siamo decisamente fuori OT.Pino_82 ha scritto: ↑lunedì 13 dicembre 2021, 3:00 Attenzione, Pantani è sempre andato forte.
Come andava dal novantaquattro al duemila è sempre stato quell'apice che gli altri non raggiungevano.
Magari quello che stava per ritirarsi nel '93 o quello più grasso di kili di dieci anni dopo, era a quasi naturali doti in un contesto ancora molto alterato, ma le domande nello specifico sono altre
Le domande di quell'anno è perché Argentin, un Campione , ma a 34 anni saliva l'Izoard come il Panta , dopo aver vinto Campitello Matese, roba che neanche dieci anni prima in cima a una salita di quasi quindici km, panta che poi ha deciso per la ritirata e addio vittoria finale (stabiliamola incerta, buenahora tuttosommato tirava dove poteva), piuttosto che perché la Gewiss dominava tutte le corse, e dall'anno dopo è cominciata a tornare nella normalità, e due anni dopo , Ugrumov vecchio , Argentin ormai ritirato, Colombo e Furlan tornati nei ranghi, Cenghialta tornato un ottimo gregario, il loro giovane capitano naufragava nel torbido della sua involuzione, dopo appena dieci giorni di Tour, a lui congeniali, con salite pedalabili e lunghe crono, dove andò anche bene, come in Val d'Isere.
Ma non aveva più la stessa brillantezza e lo stesso recupero.
La domanda da farci è, nel '96 l'agenzia mondiale antidoping inasprí i controlli, nello specifico soprattutto nella fase di preparazione, un comando sull' incrocio sangue_ urine , fatto sta in quel '96 (passi l'impresa di Colombo alla Sanremo '96, inizio stagione.., sotto la capanna dei miracoli di Ferrari), caso molto più grande, anche all'abdicazione di un Indurain tutto sommato ancora giovane, e mostró tutte le difficoltà in salita di Olano.
Poi Rijs dice di avere avuto strada libera al doping, forse in Telekom avevano più protettori che i seguaci di Ferrari quale la Gewiss.
Certo ancora due anni dopo lo scandalo Festina fa pensare che ci fossero squadre di serie A, più protette, e di serie B, che si affidavano a questi santoni figli di Conconi, che di certo non aveva il tempo del Ferrari di seguire gli atleti ogni settimana.
Qualche, ipotizzo, rabbocco in più, o semplicemente anche più controlli durante la preparazione della stagione e delle corse principali (tuttosommato Ferrari ha dimostrato poi con Armstrong di essere un asso a preparare le corse più di resistenza).
Insomma, il Pirata era iperglobulico come l'ottanta per cento dei corridori in corsa ( da almeno quasi dieci anni indietro) ma lui ha dimostrato che fino quando è stato con voglia in carriera di valere quel potenziale, gli altri della contesa Gewiss, nello specifico il giovane russo, nodecisamente no.
Rispondo al tuo commento solo una volta per non andare oltre, e in realtà dovremmo spostarci nella sezione dedicata al doping.
Marco Pantani, di cui ero, sono e sarò sempre un grande tifoso, non era migliore né peggiore di altri, ma faceva quello che facevano tutti ai tempi, compreso avere sbalzi di ematocrito paurosi.
Il corridore del 1993 era sicuramente pulito, tant'è vero che non ottenne risultati di rilievo, quello del 1994 si era già uniformato alla massa, ovviamente per poter avere una carriera.
In questo contesto non butterei più di tanto la croce addosso alla Gewiss, che non fu la prima squadra a praticare tali artifizi sanguigni.
Fu solo la prima che aveva un medico sociale che, in pratica, lo ammise in conferenza stampa: un fatto che costó a Ferrari il licenziamento da parte dei dirigenti della Gewiss.
È molto probabile che tutti i primi anni 90 siano intrisi di risultati sportivi e dominati da campioni che bazzicavano assiduamente Ferrara, lo studio di Conconi e dei suoi seguaci.
Il perché delle prestazioni della Gewiss siano durate un alito di vento, diciamo dal 1994 al 1996, lo possiamo ricercare nel fatto che l'abitudine a certe pratiche divenne di uso comune a tutti, di conseguenza vincere divenne più difficile.
Che dovremmo dire di Rominger, uno diventato campionissimo dopo i 30 anni?
Va poi detto che l'uso di Epo e company aveva anche una controindicazione: da un lato faceva volare e aumentare le prestazioni a dismisura, dall'altro bruciava le carriere nel giro di pochi anni.
Non si può spingere un motore al massimo tutti i giorni e pensare di farci 200 mila km.
In questo senso, negli anni 90 era impossibile trovare un solo corridore che rimase competitivo per la classifica di un GT per più di 5, massimo 6 anni.
Re: I tapponi
Siamo d'accordo che perse il giro da un carneade, con una super squadra, che aveva mezza marcia in più di una comunque ottima Carrera, con Chiappucci che si sentiva ancora capitano.
L'anno di cambiamento, nel forte team italiano.
Berzin fece ancora un grande giro dietro un super Rominger, poi anche super Ugrumov divenne vecchio e Berzin declinò del tutto.
Questo per rimanere in argomento Giro '94.
L'Argomento doping è molto più vasto e complesso e per un buon decennio, scosso dall'epilogo del pirata ho cercato di evitare di addentare l'ipotetica, se ne sarà già straparlato.
Riassumo
Di certo Fignon che a Crans Montana, sale a 454 watt, in un contesto di dominio di quel Tour con vittorie intorno i 400watt, nel 1984, mi sembra difficile essere promosso da una semplice emotrasfusione, per quanto di vantaggi Moser ci ha dimostrato portarne eccome. L'altura svizzera, neanche.
Il tris di Roche, Giro Tour e Mondiale, con un picco di condizione per quasi tre mesi, con altrettanto o un miracolo sportivo, è difficile interpretarlo.
Un anno da Campionissimo, in un contesto da buonissimo corridore. 1987
Il ritorno di Lemond , un Campione sempre, dopo però l'indebolimento per i pallini presi in ferie, nel 1990, con un gran finale al Giro e quindi alla sorpresa del Tour, dopo due anni decisamente sottotono, in un contesto che poi è tornato come gli anni appena addietro, è singolare.
Come la media watt , la più alta di tutti i tempi fatta da Indurain al Tour '95, 455 watt espressi da un per quanto fortissimo passista scalatore.
Sapevamo andare da Conconi in primavera..
E che , anni dopo,con tecniche più moderne, gli trovarono prodotti per i polmoni bei controlli rilasciati. (Epo "minore", ma ben valido, salbutamolo docet)
L'anno dopo l'abdicamento, addio distacchi monstre agli altri contro il tempo, ma appena dieci secondi al diventato passistone soprattutto dopo l'impresa di Bogotà (il mondiale più difficile di tutti i tempi!), di appena l'anno prima.
Poi ci sono le storie minori : Bontempi che cominciò a vincere anche in tappe di salita, e non più solo in volata, l'esplosione di Bugno come corridore da grandi Giri, ancora nel '90, quella di Chiappucci re delle fughe impossibili, sempre dal '90 in poi , ma soprattutto l'esplosione del movimento americano , dalla seconda metà degli anni ottanta (Hampsten su tutti), a fianco della lampante eccezione fenomenale Lemond.
Quindi arriviamo alla Gewiss, '94 , per due anni scarsi : mi interessa più il motivo della flessione di botto, parte la codata del campione di Indurain ad Atlanta, in età ancora di pieno agonismo, lui già uscito con tempi più ponderati dalla squadra e piuttosto tardi, le involuzioni (o diciamo meglio ritorni alle proprie abilità) del campione del mondo di quel '95 finito Olano, da prodigioso passista scalatore a tremila metri, a passista in difficoltà su ogni salita dei GT da lì in poi provati : diciamo che forse, bisognerebbe saperlo , anche in Spagna sdoganarono i controlli anche fuori corsa, e il navarro non voleva rischiare di rovinare il suo gran curriculum fatto di un lustro di dominio, con un controllo a sorpresa.
Può essere un punto di vista, una possibile risposta.
Fatto sta andava già molto più piano, da un anno all'altro, l'inverno del '95, lo stesso dell'inizio del rapido declino Gewiss.
Io, date questa qualche premessa riassunta li, vedendo i dati di alcune prove "sospette" riportatevi (ce ne sono fino ad Armostrong, direi anche fino al Contador di Verbier in giro), e vedendoli infinitamente magri anche a fine anni ottanta (esempio Merano2000 giro '88) , non sono così certo che fu la Gewiss un passo avanti la storia circoscritta alla seconda metà degli anni novanta, ma di un passo migliore, dati i molti studi pervenuti da Ferrari bei dieci anni successivi a Città del Messico, e che servirono un paio di anni per cominciare l'abtudoping a prendergli le misure, di un tarlo che aveva preso piede almeno cinque anni abbondanti prima.
P.s. mi rifaccio, per intenderci, al modello Armstrong di ,ad esempio, The Program, dove a grandi super allenamenti corrispondeva una forma fisica migliore, tra cui più snellimento, e poi per il periodo di cui vantaggio dell epo, soprattutto migliori risultati.
Appunto, due settimane.
Quindi i grandi risultati consecutivi e conseguenziali avuto prima dai succitati probabilmente lasciano pensare ad un uso più smodato anche durante le gare, come alcuni valori confermano.
L'anno di cambiamento, nel forte team italiano.
Berzin fece ancora un grande giro dietro un super Rominger, poi anche super Ugrumov divenne vecchio e Berzin declinò del tutto.
Questo per rimanere in argomento Giro '94.
L'Argomento doping è molto più vasto e complesso e per un buon decennio, scosso dall'epilogo del pirata ho cercato di evitare di addentare l'ipotetica, se ne sarà già straparlato.
Riassumo
Di certo Fignon che a Crans Montana, sale a 454 watt, in un contesto di dominio di quel Tour con vittorie intorno i 400watt, nel 1984, mi sembra difficile essere promosso da una semplice emotrasfusione, per quanto di vantaggi Moser ci ha dimostrato portarne eccome. L'altura svizzera, neanche.
Il tris di Roche, Giro Tour e Mondiale, con un picco di condizione per quasi tre mesi, con altrettanto o un miracolo sportivo, è difficile interpretarlo.
Un anno da Campionissimo, in un contesto da buonissimo corridore. 1987
Il ritorno di Lemond , un Campione sempre, dopo però l'indebolimento per i pallini presi in ferie, nel 1990, con un gran finale al Giro e quindi alla sorpresa del Tour, dopo due anni decisamente sottotono, in un contesto che poi è tornato come gli anni appena addietro, è singolare.
Come la media watt , la più alta di tutti i tempi fatta da Indurain al Tour '95, 455 watt espressi da un per quanto fortissimo passista scalatore.
Sapevamo andare da Conconi in primavera..
E che , anni dopo,con tecniche più moderne, gli trovarono prodotti per i polmoni bei controlli rilasciati. (Epo "minore", ma ben valido, salbutamolo docet)
L'anno dopo l'abdicamento, addio distacchi monstre agli altri contro il tempo, ma appena dieci secondi al diventato passistone soprattutto dopo l'impresa di Bogotà (il mondiale più difficile di tutti i tempi!), di appena l'anno prima.
Poi ci sono le storie minori : Bontempi che cominciò a vincere anche in tappe di salita, e non più solo in volata, l'esplosione di Bugno come corridore da grandi Giri, ancora nel '90, quella di Chiappucci re delle fughe impossibili, sempre dal '90 in poi , ma soprattutto l'esplosione del movimento americano , dalla seconda metà degli anni ottanta (Hampsten su tutti), a fianco della lampante eccezione fenomenale Lemond.
Quindi arriviamo alla Gewiss, '94 , per due anni scarsi : mi interessa più il motivo della flessione di botto, parte la codata del campione di Indurain ad Atlanta, in età ancora di pieno agonismo, lui già uscito con tempi più ponderati dalla squadra e piuttosto tardi, le involuzioni (o diciamo meglio ritorni alle proprie abilità) del campione del mondo di quel '95 finito Olano, da prodigioso passista scalatore a tremila metri, a passista in difficoltà su ogni salita dei GT da lì in poi provati : diciamo che forse, bisognerebbe saperlo , anche in Spagna sdoganarono i controlli anche fuori corsa, e il navarro non voleva rischiare di rovinare il suo gran curriculum fatto di un lustro di dominio, con un controllo a sorpresa.
Può essere un punto di vista, una possibile risposta.
Fatto sta andava già molto più piano, da un anno all'altro, l'inverno del '95, lo stesso dell'inizio del rapido declino Gewiss.
Io, date questa qualche premessa riassunta li, vedendo i dati di alcune prove "sospette" riportatevi (ce ne sono fino ad Armostrong, direi anche fino al Contador di Verbier in giro), e vedendoli infinitamente magri anche a fine anni ottanta (esempio Merano2000 giro '88) , non sono così certo che fu la Gewiss un passo avanti la storia circoscritta alla seconda metà degli anni novanta, ma di un passo migliore, dati i molti studi pervenuti da Ferrari bei dieci anni successivi a Città del Messico, e che servirono un paio di anni per cominciare l'abtudoping a prendergli le misure, di un tarlo che aveva preso piede almeno cinque anni abbondanti prima.
P.s. mi rifaccio, per intenderci, al modello Armstrong di ,ad esempio, The Program, dove a grandi super allenamenti corrispondeva una forma fisica migliore, tra cui più snellimento, e poi per il periodo di cui vantaggio dell epo, soprattutto migliori risultati.
Appunto, due settimane.
Quindi i grandi risultati consecutivi e conseguenziali avuto prima dai succitati probabilmente lasciano pensare ad un uso più smodato anche durante le gare, come alcuni valori confermano.