Philippe Gilbert

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Winter
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Re: Philippe Gilbert

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Admin ha scritto: lunedì 15 aprile 2019, 19:23
Winter ha scritto: lunedì 15 aprile 2019, 19:18 Vittorio che differenze tra i mur delle fiandre e le cote delle ardenne ?
Qui però hai dimenticato il fondamentale inciso! Chi lo aggiunge? :champion: :D
e per vittoria intendo vittorio adorni


Admin
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Re: Philippe Gilbert

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Winter ha scritto: lunedì 15 aprile 2019, 19:24
Admin ha scritto: lunedì 15 aprile 2019, 19:23
Winter ha scritto: lunedì 15 aprile 2019, 19:18 Vittorio che differenze tra i mur delle fiandre e le cote delle ardenne ?
Qui però hai dimenticato il fondamentale inciso! Chi lo aggiunge? :champion: :D
e per vittoria intendo vittorio adorni
:champion: :champion: :champion: :champion: :champion: :champion: :lol: :lol: :lol:


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Re: Philippe Gilbert

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se non sbaglio sei del 76 (io 75).. ho una nostaglia di quegli anni (e all'epoca non sempre lo sopportavo..)
forse perchè diventiamo vecchi..


l'Orso
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Re: Philippe Gilbert

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Ho poco tempo, ma un
GRANDE GILBERT!!!
:trofeo: :trofeo: :trofeo: :trofeo:
:clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap:
dovevo scriverlo :)


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galliano
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Re: Philippe Gilbert

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Stasis ha scritto: domenica 14 aprile 2019, 22:35 Voi pensate che Gilbert possa ancora dire la sua in corse come la Liegi? E' dal 2011 che non va più così forte in salita.
Paradossalmente negli anni della BMC lo dirottavano sulle classiche ardennesi in cui non rendeva, proprio mentre il suo fisico diventava più adatto a quelle delle pietre, che gli erano precluse da GVA.

Per la San Remo 2020 un Gilbert con questa gamba potrebbe fare esattamente ciò che ha fatto Alaphilippe quest'anno. Se non fossero compagni di squadra sarebbe più semplice però...
Non so, Philippe non ha più l'esplosività di una Alaphilippe o di un MWDP, ha ancora uno scatto niente male, ma non è più il migliore come una volta.
Al mondiale di Bergen il Phil Gil pre BMC avrebbe scollinato con Alaphilippe, se non davanti.
Per vincere alla Sanremo deve provare un attacco alla Nibali oppure scollinare con gruppetto e poi partire in via Roma approfittando della marcatura su Alaphilippe. La sanremo non è abbastanza dura per vincere per sfinimento.

Quest'anno con la ROubaix nelle gambe non credo possa fare miracoli all'Amstel, anche se va detto che quando si mette in moto comicia un effetto volano che lo porta a prestazioni che si pensavano ormai appartenere al passato.
Nelle prime corse di stagione in francia non l'ho visto male su salite che ricordano quelle della Liegi. Non che possa staccare gli altri ma potrebbe difendersi molto meglio dello scorso anno.
Il nuovo arrivo potrebbe cambiare un po' la corsa e se non lo sacrificano completamente per alaphilippe potrebbe provare a sparigliare le carte da lontano. E una volta davanti si sa che non è facile per nessuno riprenderlo o batterlo allo sprint.
Mi piacerebbe molto un attacco da lontano con Schachmann alla Liegi, sarei molto curioso di vedere uno sprint tra loro.


Morellino
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Re: Philippe Gilbert

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Per lontano intendi Redoute (con relativo falsopiano in cima) o ancora più lontano? Oppure Gilbert da lontano, Jungels dalla media (ma non ha l'esplosività per partire su una Redoute che tornerà più importante che in passato) Alaphilippe per il finale?
Chissà se il nuovo percorso invoglierà le squadre dei "gran giristi" (Bahrain, Ag2r e Astana) a fare corsa dura o la renderà bloccata fino a Remouchamps...


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il_panta
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Re: Philippe Gilbert

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Morellino ha scritto: martedì 16 aprile 2019, 18:47 Per lontano intendi Redoute (con relativo falsopiano in cima) o ancora più lontano? Oppure Gilbert da lontano, Jungels dalla media (ma non ha l'esplosività per partire su una Redoute che tornerà più importante che in passato) Alaphilippe per il finale?
Chissà se il nuovo percorso invoglierà le squadre dei "gran giristi" (Bahrain, Ag2r e Astana) a fare corsa dura o la renderà bloccata fino a Remouchamps...
Jungels non c'è. La logica suggerisce di assegnare a Gilbert il compito dello scorso anno di Bob.


2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
giorgio ricci
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Re: Philippe Gilbert

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Winter ha scritto: lunedì 15 aprile 2019, 19:27 se non sbaglio sei del 76 (io 75).. ho una nostaglia di quegli anni (e all'epoca non sempre lo sopportavo..)
forse perchè diventiamo vecchi..
Grande Adriano. Con Adorni e Martino era insopportabile. Ma non aveva tutte le colpe, la coabitazione con Giorgio Martino non funzionava. A proposito, qualcuno sa perché venne affiancato a De zan?
Adorni come voce tecnica era preciso e pacato. Ricordiamo che talvolta i tempi a disposizioni erano ridicoli. Ho nostalgia pure io, ma non certo di come veniva trattato il ciclismo in Rai.
Con Cassani De zan era rinato. Le telecronache erano lunghe, e lui aveva un po' abbandonato certi cliché, io la ricordo come una grande coppia.


Oude Kwaremont
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Re: Philippe Gilbert

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Gilbert è un corridore che non mi ha mai attirato particolarmente, non mi ha mai fatto sobbalzare o entusiasmare.
Di certo la vittoria alla Roubaix lo fa innalzare ad un livello cui hanno accesso davvero in pochi, e questo non dipende solo dalla vittoria di per sè che pure significa quarta monumento (più tutto il resto); il merito di Gilbert è anche e soprattutto quello di contribuire a far uscire, a suon di risultati, dalla mentalità della specializzazione che ha coinvolto il ciclismo negli ultimi anni, perchè si può essere davvero competitivi dalla Sanremo al Lombardia, con tutto quello che c' è in mezzo.

Non è l' unico e di certo la sua caratura è inarrivabile per molti, però tale merito ormai è indiscutibile.


guidobaldo de medici
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Re: Philippe Gilbert

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la domanda vera è una cosa tipo

"Gilbert avrebbe vinto il fiandre e la roubaix correndo in una squadra normale?"

oppure

"Stybar vincerebbe tutto quello che vince se corresse in una squadra normale?"

la risposta su Gilbert non la so. quella su Stybar invece la so: in qualunque altra squadra Stybar non vincerebbe un tubo.


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galliano
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Re: Philippe Gilbert

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guidobaldo de medici ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 0:46 la domanda vera è una cosa tipo

"Gilbert avrebbe vinto il fiandre e la roubaix correndo in una squadra normale?"
oppure
"Stybar vincerebbe tutto quello che vince se corresse in una squadra normale?"

la risposta su Gilbert non la so. quella su Stybar invece la so: in qualunque altra squadra Stybar non vincerebbe un tubo.
Ma non è vero.
Il ciclismo è uno sport particolare, possono vicere anche i van summeren e gli hayman, figurati se non può vincere stybar. Questo indipendentemente che lui non sia al livello dei top.

A me pare che spesso si fa di tutta un'erba un fascio.
Faccio un esempio: lo scorso anno al fiandre ha vinto Terpstra, con l'importante contributo dei suoi compagni stopper nel gruppo.
Però Terpstra mica è andato a spasso, se prendi un altro mica si toglie di ruota Nibali e va all'arrivo in tranquillità. Molti altri si piantano e non guadagnano nulla anche se dietro non vanno al massimo.
Guarda Trentin alla sanremo 2018. C'ha provato a prendere Nibali, ma è rimbalzato. Questo per dire che l'essere in una grande squadra ti da delle occasioni (ma anche te le toglie) ma per approfittarne bisogna andare molto forte.

Su gilbert la sua storia parla per lui.
Domenica l'apporto della squadra è stato al limite dell'ininfluente, tant'è che stiamo ancora a discutere se Lampaert gli ha corso contro o meno.


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simociclo
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Re: Philippe Gilbert

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guidobaldo de medici ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 0:46 la domanda vera è una cosa tipo

"Gilbert avrebbe vinto il fiandre e la roubaix correndo in una squadra normale?"

oppure

"Stybar vincerebbe tutto quello che vince se corresse in una squadra normale?"

la risposta su Gilbert non la so. quella su Stybar invece la so: in qualunque altra squadra Stybar non vincerebbe un tubo.
scusa ma mi sembrano affermazioni totalmente errate; Gilbert vinceva anche in altre squadre (anche nella FDJ), ha vinto classiche "da solo", altre con una buona preparazione della squadra, altre in cui la squadra è stata fondamentale.
Come è successo a tutti, quindi.
Domenica scorsa non ha vinto per la squadra, tanto che c'è pure il dubbio che il compagno li abbia corso contro.
Stybar è un ottimo corridore che si giocherebbe le corse del nord anche in altre squadre, dove sarebbe capitano più spesso (in alcune squadre sempre) e quindi più possibilità, ma meno supporto o superiorità numerica nei finali.
Correre in una grande squadra da e toglie, ma alla fine per vincere o giocarsela devi avere le gambe. Lui le ha


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Slegar
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Re: Philippe Gilbert

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Rispondo io: certamente.

Purtroppo gli anni passati in BMC l'hanno "confinato" alle Ardenne, però chi si sorprende della sua metamorfosi sulle pietre come ad esempio Cyclingnews ( http://www.cyclingnews.com/features/gil ... mortality/ ) ha la memoria corta; nei tre anni passati alla Lotto, questi sono stati i risultati ottenuti al Fiandre ed alla Liegi:
2009: 3°/4°
2010: 3°/4°
2011: 9°/1°

Probabilmente nei cinque anni passati alla BMC, se avesse militato in un'altra formazione, avrebbe potuto centrare la doppietta Fiandre/Liegi.


fair play? No, Grazie!
guidobaldo de medici
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Re: Philippe Gilbert

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galliano ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 9:39 Faccio un esempio: lo scorso anno al fiandre ha vinto Terpstra, con l'importante contributo dei suoi compagni stopper nel gruppo.
Però Terpstra mica è andato a spasso, se prendi un altro mica si toglie di ruota Nibali e va all'arrivo in tranquillità.
eh, fai proprio l'esempio di terpstra che fuori dalla qs è scomparso.


guidobaldo de medici
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Re: Philippe Gilbert

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Slegar ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 10:47 Rispondo io: certamente.

Purtroppo gli anni passati in BMC l'hanno "confinato" alle Ardenne, però chi si sorprende della sua metamorfosi sulle pietre come ad esempio Cyclingnews ( http://www.cyclingnews.com/features/gil ... mortality/ ) ha la memoria corta; nei tre anni passati alla Lotto, questi sono stati i risultati ottenuti al Fiandre ed alla Liegi:
2009: 3°/4°
2010: 3°/4°
2011: 9°/1°

Probabilmente nei cinque anni passati alla BMC, se avesse militato in un'altra formazione, avrebbe potuto centrare la doppietta Fiandre/Liegi.
parlate di gilbert come se non fosse stato alla BMC ma fosse stato in prigione, e qualcuno gli avesse fatto firmare il contratto con la pistola alla tempia dicendogli "tu devi correre solo le ardenne così fai schifo e tutti lo vedono".


guidobaldo de medici
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Re: Philippe Gilbert

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simociclo ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 10:10 Correre in una grande squadra da e toglie, ma alla fine per vincere o giocarsela devi avere le gambe. Lui le ha
scusa simo se isolo una frase... però c'è un limite a tutto... se la deceuninck spaventa tutti... se tutti la soffrono... se l'opinione comune dei tecnici è che correre nella deceuninck dà dei vantaggi enormi... non si può negare tutto e minimizzare :boh: dà e toglie. dà tanto.


guidobaldo de medici
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Re: Philippe Gilbert

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dovete fare l'esempio giusto.

1) uno che sta alla deceuninck e vince, poi cambia squadra e continua a vincere come prima
2) uno che sta in una squadra normale e non vince mai. poi passa alla deceuninck e continua a non vincere mai
3) uno che sta in una squadra normale e vince. poi passa alla deceuninck e non vince più

se mi trovate questi esempi avete ragione voi.


herbie
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Re: Philippe Gilbert

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Slegar ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 10:47 Rispondo io: certamente.

Purtroppo gli anni passati in BMC l'hanno "confinato" alle Ardenne, però chi si sorprende della sua metamorfosi sulle pietre come ad esempio Cyclingnews ( http://www.cyclingnews.com/features/gil ... mortality/ ) ha la memoria corta; nei tre anni passati alla Lotto, questi sono stati i risultati ottenuti al Fiandre ed alla Liegi:
2009: 3°/4°
2010: 3°/4°
2011: 9°/1°

Probabilmente nei cinque anni passati alla BMC, se avesse militato in un'altra formazione, avrebbe potuto centrare la doppietta Fiandre/Liegi.
questo è indiscutibile, d'altra parte GIlbert è belga, nato e cresciuto in Belgio. Non può non avere sul pavè e sui muri in pavè una grande dimestichezza, che non si può chiedere, ad esempio ad un Valverde o ad un Bettini (che, tutto sommato, a prescindere dalla conta dei titoli, soprattutto il primo, ritengo corridori complessivamente di livello superiore, per modi e tempi, ma questa è solo una mia opinione) .
E' indiscutibile che GIlbert non abbia trovato il "feeling" giusto con lo staff della BMC, o chissà che altro, che invece con la Quick Step trova.
Tuttavia, e qui tento di interpretare il pensiero di guidobaldo, si tratta di un corridore che in carriera ha alternato grandi vittorie a grandi pause, dove il suo livello scendeva di molto. Molto più che altri "grandi" delle classiche che, bene o male, a prescindere dalle assenze per infortunio, per tutta la carriera, in certe corse,dove te li aspetti, erano là, fino alla fase naturalmente calante. a descrivere una parabola regolare di crescita e calo fisiologico.
Credo sia questo che faccia storcere un po' il naso ai "puristi", su questo corridore che ormai si è conquistato un posto fra i grandi interpreti delle classiche. Il fatto che spunti fuori all'improvviso e in maniera luminosissima qua e là, salvo poi aspettarlo inutilmente altrove, con delusione.


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Re: Philippe Gilbert

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guidobaldo de medici ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 11:26
galliano ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 9:39 Faccio un esempio: lo scorso anno al fiandre ha vinto Terpstra, con l'importante contributo dei suoi compagni stopper nel gruppo.
Però Terpstra mica è andato a spasso, se prendi un altro mica si toglie di ruota Nibali e va all'arrivo in tranquillità.
eh, fai proprio l'esempio di terpstra che fuori dalla qs è scomparso.
e per forza è scomparso, sì è schiantato!


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Re: Philippe Gilbert

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Morris ha scritto: Chissà come sarà stato contento il suo primo tifoso, quel Roger De Vlaeminck (fiammingo, tra l’altro) che mi disse: “Vedi, Philippe è l’unico corridore di oggi che onora il ciclismo che fu nostro. Noi correvamo tutto l’anno e non bucavamo le classiche per quello schifo che si chiama specializzazione. Lui è l’unico di oggi che le può vincere tutte e non lo si confronti con gli altri, perché nessuno dei suoi colleghi di un certo palmares, lo vale. Costoro, hanno forse vinto più di una volta quel Giro di Lombardia che è la classica più dura e difficile che ci sia e due Parigi Tours che nemmeno Merckx è mai riuscito a conquistare? Dicono che non ha ancora vinto sul pavè, ma è solo questione di tempo”.
Le parole di Roger risalgono al 6 e 7 settembre 2012, quindi prima della conquista del Mondiale a Valkenburg, ed il tempo ha dimostrato quanto il “Gitano di Eeklo” avesse ragione.
.


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Re: Philippe Gilbert

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guidobaldo de medici ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 11:26
galliano ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 9:39 Faccio un esempio: lo scorso anno al fiandre ha vinto Terpstra, con l'importante contributo dei suoi compagni stopper nel gruppo.
Però Terpstra mica è andato a spasso, se prendi un altro mica si toglie di ruota Nibali e va all'arrivo in tranquillità.
eh, fai proprio l'esempio di terpstra che fuori dalla qs è scomparso.
terpstra si è schiantato al fiandre con tanto di trauma cranico, ci manca che non abbia fatto risultati! le due corse su cui puntava non le ha finite causa caduta. prima aveva avuto un andamento altalenante, ma non mi sembrava fosse proprio scomparso, tanto che a KBK e samyn è pure salito sul podio, mentre la GW l'aveva chiusa nel gruppo di testa (e considerato quanto è fermo in volata, non è che si potesse chiedergli di più). per un corridore di 35 anni mi pare tutto assolutamente normale.

guidobaldo de medici ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 11:30 parlate di gilbert come se non fosse stato alla BMC ma fosse stato in prigione, e qualcuno gli avesse fatto firmare il contratto con la pistola alla tempia dicendogli "tu devi correre solo le ardenne così fai schifo e tutti lo vedono".
a parte che in BMC qualche vittoria se la è comunque portata a casa (mondiale, amstel, tappe ai GT), dopodichè è chiaro che Gilbert ha sbagliato nel restare così a lungo in BMC, ed è stata una scelta sua. Sul suo calo di rendimento si possono trovare mille spiegazioni e tutte sono plausibili: appagamento da risultati e stipendi altisonanti, mancanza di intesa con la squadra, cambiamento di allenamento e preparazione, guai fisici, altro...

guidobaldo de medici ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 11:37 1) uno che sta alla deceuninck e vince, poi cambia squadra e continua a vincere come prima
2) uno che sta in una squadra normale e non vince mai. poi passa alla deceuninck e continua a non vincere mai
3) uno che sta in una squadra normale e vince. poi passa alla deceuninck e non vince più
1) dan martin non mi sembra abbia avuto un calo così verticale, al netto del passaggio in una squadra disastrata come la UAE; vediamo come procede con gaviria.
Schachmann, dal poco visto in questo avvio di stagione, potrebbe addirittura essere migliorato.
Stessa cosa si può dire di cavendish, che si è rilanciato passando alla DD (vero che in QS aveva avuto n-mila incidenti).
Kwiato non mi pare abbia sofferto molto il passaggio, e consideriamo che è andato in una squadra dove fa il mulo da soma. :(
uran e de gendt sono sempre stati altalenanti, ma direi che hanno persino vinto di più altrove.

2) capecchi. o devenyns, tanto per restare alla rosa attuale.

3) questo è più improbabile, perchè la QS non va a prendere i vincenti altrove. in genere è una squadra che fa pochi acquisti e tende a far passare i corridori neoprofessionisti, specie negli ultimi anni. gli acquisti in più sono perlopiù di gregari o di qualche battitore libero (vedi i succitati uran, martin, devenyns; potrei aggiungere jungels, che però in QS è nettamente migliorato quindi non fa testo). Forse Velits è quello che più si adatta ai tuoi auspici.


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Slegar
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Re: Philippe Gilbert

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guidobaldo de medici ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 11:37 dovete fare l'esempio giusto.

1) uno che sta alla deceuninck e vince, poi cambia squadra e continua a vincere come prima
2) uno che sta in una squadra normale e non vince mai. poi passa alla deceuninck e continua a non vincere mai
3) uno che sta in una squadra normale e vince. poi passa alla deceuninck e non vince più

se mi trovate questi esempi avete ragione voi.
Ok. lasciando stare Terpstra che non ha potuto mostrare alcunché quest'anno causa infortunio e Narvaez che è ancora giovane e ha corso poco, ecco un po' di numeri di cinque stagioni (ci sarebbe pure il 4 di chi vince alla Deceuninck, cambia squadra e non vince più come Kittel, la n. 5 di sta in una squadra normale e vince, poi passa alla Deceuninck e continua a vincere come Viviani e Gilbert e la n. 6 di sta in una squadra normale e non vince, poi passa alla Deceuninck e inizia a vincere come Senechal):

2019:
1) Gaviria, Schachmann

2018
1) D. Martin, Trentin

2017
2) Bauer, Capecchi, Declerq
3) Devenyns

2016
1) Kwiatkoski, Cavendish, Uran
2) Richeze

2015
1) De Gendt, Poels
2) Bouet, De la Cruz, Sabatini


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galliano
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Re: Philippe Gilbert

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guidobaldo de medici ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 11:33
simociclo ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 10:10 Correre in una grande squadra da e toglie, ma alla fine per vincere o giocarsela devi avere le gambe. Lui le ha
scusa simo se isolo una frase... però c'è un limite a tutto... se la deceuninck spaventa tutti... se tutti la soffrono... se l'opinione comune dei tecnici è che correre nella deceuninck dà dei vantaggi enormi... non si può negare tutto e minimizzare :boh: dà e toglie. dà tanto.
Quindi secondo te alaphilippe ha vinto la sanremo perché corre nella deceunink?
Se al posto di alaphilippe c'erano colbrelli o trentin la vincevano loro?

ps: Trentin il cui rendimento non è sostanzialemtne cambiato da quando è uscito dalla QS.


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chinaski89
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Re: Philippe Gilbert

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guidobaldo de medici ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 0:46 la domanda vera è una cosa tipo

"Gilbert avrebbe vinto il fiandre e la roubaix correndo in una squadra normale?"

oppure

"Stybar vincerebbe tutto quello che vince se corresse in una squadra normale?"

la risposta su Gilbert non la so. quella su Stybar invece la so: in qualunque altra squadra Stybar non vincerebbe un tubo.
Il Fiandre no, o magari si ma non così, non avrebbe mai attaccato così da lontano in un'altra squadra. La Roubaix di domenica probabilmente se la sarebbe giocata anche con Lampaert nel velodromo.

Però mi sembrano discorsi un po' così, Sagan per dire, anche leggendo la sua biografia e molte interviste negli anni, secondo me è uno che soffrirebbe molto essere irregimentato in una QS (vedere per esempio che ne pensava di coach Julich alla Tinkoff, a sentir lui stava per smettere tanto ne aveva piene le balle) e magari avrebbe vinto molto meno.

Tepstra è uno dei big per quelle corse e nei prossimi anni ti farà vedere che ti sbagli, come Sagan ti farà vedere che non è finito per niente. Forse anche GVA ma lui è più vecchiotto quindi non so.

Secondo me comunque i vantaggi in squadroni così li hanno i Devolder più che i big. Un Sagan non avrà quello squadrone ma i suoi uomini comunque li ha, e alla Roubaix si è visto


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matteo.conz
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Re: Philippe Gilbert

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chinaski89 ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 12:13
Il Fiandre no, o magari si ma non così, non avrebbe mai attaccato così da lontano in un'altra squadra. La Roubaix di domenica probabilmente se la sarebbe giocata anche con Lampaert nel velodromo.

Però mi sembrano discorsi un po' così, Sagan per dire, anche leggendo la sua biografia e molte interviste negli anni, secondo me è uno che soffrirebbe molto essere irregimentato in una QS (vedere per esempio che ne pensava di coach Julich alla Tinkoff, a sentir lui stava per smettere tanto ne aveva piene le balle) e magari avrebbe vinto molto meno.

Tepstra è uno dei big per quelle corse e nei prossimi anni ti farà vedere che ti sbagli, come Sagan ti farà vedere che non è finito per niente. Forse anche GVA ma lui è più vecchiotto quindi non so.

Secondo me comunque i vantaggi in squadroni così li hanno i Devolder più che i big. Un Sagan non avrà quello squadrone ma i suoi uomini comunque li ha, e alla Roubaix si è visto
Concordo pienamente sulle classiche. Per il tour e pure per il giro invece è un'altro paio di maniche, la squadra è fondamentale e mi è un po' dispiaciuto che ad esempio contador post-astana non abbia mai avuto una squadra all'altezza. Il giro 2015 ad esempio se lo è vinto da solo contro un'astana in modalità corrazzata.
Sarebbe interessante capire cosa non è andato in BMC, nonostante abbia portato a casa risultati, non era più il corridore di prima o di adesso.


Mondiale 2019: 1 matteo.conz 53 :champion:
Svalorizzando gli altri non ti rendi superiore.
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galliano
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Re: Philippe Gilbert

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matteo.conz ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 12:40 Concordo pienamente sulle classiche. Per il tour e pure per il giro invece è un'altro paio di maniche, la squadra è fondamentale e mi è un po' dispiaciuto che ad esempio contador post-astana non abbia mai avuto una squadra all'altezza. Il giro 2015 ad esempio se lo è vinto da solo contro un'astana in modalità corrazzata.
Sarebbe interessante capire cosa non è andato in BMC, nonostante abbia portato a casa risultati, non era più il corridore di prima o di adesso.
Un po' la pancia piena, un po' i DS che probabilmente hanno fatto scelte sbagliate.
Mi piacerebbe sapere chi prendeva le decisioni in BMC.
Ho letto interviste sconsolanti di Piva, ma non so quanto fosse lui a contare.

NOn per ritornare sul solito dualismo con GVA, ma è assurdo che la squadra rinunciasse ad una punta (con già 2 het volk e 2 podi al fiandre), per non fare venire l'ansia a Greg. Semplicemente assurdo.


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Re: Philippe Gilbert

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galliano ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 12:01
guidobaldo de medici ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 11:26 eh, fai proprio l'esempio di terpstra che fuori dalla qs è scomparso.
e per forza è scomparso, sì è schiantato!
ma è per questo che c'è differenza tra la deceuninck e le altre, perché è tutto sotto controllo, ti senti protetto, non fai sforzi supplementari, non senti addosso il peso di tutta la corsa, meno stress, hai solo lo stress positivo, ci sono mille fattori sia relativi alla corsa che extra-corsa che cambiano. io quest'inverno leggevo le dichiarazioni di naesen, gli hanno chiesto se secondo lui terpstra sarebbe stato forte come prima sulle pietre, naesen ha detto no secco, 100% no.


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Re: Philippe Gilbert

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guidobaldo de medici ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 13:21
galliano ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 12:01
guidobaldo de medici ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 11:26 eh, fai proprio l'esempio di terpstra che fuori dalla qs è scomparso.
e per forza è scomparso, sì è schiantato!
ma è per questo che c'è differenza tra la deceuninck e le altre, perché è tutto sotto controllo, ti senti protetto, non fai sforzi supplementari, non senti addosso il peso di tutta la corsa, meno stress, hai solo lo stress positivo, ci sono mille fattori sia relativi alla corsa che extra-corsa che cambiano. io quest'inverno leggevo le dichiarazioni di naesen, gli hanno chiesto se secondo lui terpstra sarebbe stato forte come prima sulle pietre, naesen ha detto no secco, 100% no.
Ma per favore. E la caduta di Boonen al Fiandre 2013 a millemila kilometri dall'arrivo in che casistica la metti?


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Re: Philippe Gilbert

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galliano ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 12:09
ps: Trentin il cui rendimento non è sostanzialemtne cambiato da quando è uscito dalla QS.
Non direi, I suoi risultati sono calati di molto. In QS vinceva parigi tours, tappe in tutti i grandi giri e faceva top 10 al fiandre. Non essendo un fenomeno credo che matteo abbia sbagliato a cambiare, qualche semi-classica poteva vincerla alla devolver fosse rimasto in quickstep.
La lista dei corridori che sono crollati dopo aver lasciato la quickstep è folta; kittel, terpstra, brambilla,...


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Re: Philippe Gilbert

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galliano ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 13:01 NOn per ritornare sul solito dualismo con GVA, ma è assurdo che la squadra rinunciasse ad una punta (con già 2 het volk e 2 podi al fiandre), per non fare venire l'ansia a Greg. Semplicemente assurdo.
Quella storia è assurda, tralaltro GvA di quelle stagioni non era paragonabile a Pippo(neanche ora). Forse contava di più di ciò che pensavamo il discorso fiamminghi vs valloni: probabilmente noi facciamo fatica a capire la profonda frattura tra i belgi. Le dichiarazione di Gilbert pro belgio unito mi sono sempre piaciute, magari ai fiamminghi duri e puri sono piaciute meno. Chissà...


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simociclo
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Re: Philippe Gilbert

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guidobaldo de medici ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 11:37 dovete fare l'esempio giusto.

1) uno che sta alla deceuninck e vince, poi cambia squadra e continua a vincere come prima
2) uno che sta in una squadra normale e non vince mai. poi passa alla deceuninck e continua a non vincere mai
3) uno che sta in una squadra normale e vince. poi passa alla deceuninck e non vince più

se mi trovate questi esempi avete ragione voi.


1) Schachmann, Dan Martin, anche Cavendis, Kwiatkoski (e aggiungerei Poels)
2) Capecchi e credo che ve ne siano anche altri
3) Devenyns (che poi non vince più anche prchè fa il gregario probabilmente)

PS: il povero terstra si è schiantato, forse non ve ne te ne sei accorto. E nelle gare precedenti ha fatto due podi, mica andava piano (ed è pure vecchiotto, ci sta anche un calo, mica tutti sono uguali)


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Re: Philippe Gilbert

Messaggio da leggere da il_panta »

Io non penso che Alaphililippe senza il lavoro di Stybar e Gilbert avrebbe fatto tanta fatica a vincere la Sanremo, credo che sarebbe andata in modo simile.
Invece Gilbert dal correre in Deuceninck trae enormi vantaggi alla Roubaix: non viene seguito dalla Deuceninck stessa, che rompe i cambi dietro facendo tutta la differenza del mondo. Quell'azione sarebbe morta perché la squadra non avrebbe mai mandato Lampaert a giocarsela contro Sagan, WVA e Gilbert. Essere in Quick Step significa non avere la Quick Step contro e questo fa la differenza.
D'altra parte magari se avesse corso in un'altra squadra avrebbe potuto giocarsi la Sanremo invece di lavorare sul Poggio. La squadra dà, la squadra toglie.
Se Sagan e GVA decidono di correre da unici leader evidentemente pensano che gli svantaggi siano superiori ai vantaggi.


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Re: Philippe Gilbert

Messaggio da leggere da chinaski89 »

Non concordo molto sulla Roubaix, in quella corsa stupenda ad un certo punto inseguire diventa quasi impossibile squadra o non squadra. Basti vedere Sagan lo scorso anno o i mille altri esempi degli anni precedenti.

Sagan comunque è un tipo particolare e io credo proprio che in QS si troverebbe malissimo


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galliano
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Re: Philippe Gilbert

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il_panta ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 15:30 Io non penso che Alaphililippe senza il lavoro di Stybar e Gilbert avrebbe fatto tanta fatica a vincere la Sanremo, credo che sarebbe andata in modo simile.
Invece Gilbert dal correre in Deuceninck trae enormi vantaggi alla Roubaix: non viene seguito dalla Deuceninck stessa, che rompe i cambi dietro facendo tutta la differenza del mondo. Quell'azione sarebbe morta perché la squadra non avrebbe mai mandato Lampaert a giocarsela contro Sagan, WVA e Gilbert. Essere in Quick Step significa non avere la Quick Step contro e questo fa la differenza.
D'altra parte magari se avesse corso in un'altra squadra avrebbe potuto giocarsi la Sanremo invece di lavorare sul Poggio. La squadra dà, la squadra toglie.
Se Sagan e GVA decidono di correre da unici leader evidentemente pensano che gli svantaggi siano superiori ai vantaggi.
Non sono d'accordo.
C'è caso e caso, concordo con chinaski, alla roubaix la squadra ha avuto un ruolo minimale.
Entriamo in un campo molto aleatorio.
Alla sanremo, se stybar e gilbert fossero stati in un'altra squadra,sarebbero scollinati con i migliori e avrebbero potuto tentare un'azione alla Trentin.
Sono troppe le incognite per trarre conclusioni assolute.
Nessuno ha impedito a Naesen e GVA di seguire Sagan e WVA all'inseguimento di Gilbert e Politt.
Se sono rimasti indietro non è certo perché Senechal faceva da stopper.
Se Sagan non ha seguito Gilbert nel rientro su Politt è perché ha finito la benzina, non certo perché Lampaert gli stava a ruota.
Se Sagan fosse stato quello del 2018 sarebbe rientrato su Politt assieme a Gilbert e magari se la giocavano in tre.


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Re: Philippe Gilbert

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galliano ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 15:48
il_panta ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 15:30 Io non penso che Alaphililippe senza il lavoro di Stybar e Gilbert avrebbe fatto tanta fatica a vincere la Sanremo, credo che sarebbe andata in modo simile.
Invece Gilbert dal correre in Deuceninck trae enormi vantaggi alla Roubaix: non viene seguito dalla Deuceninck stessa, che rompe i cambi dietro facendo tutta la differenza del mondo. Quell'azione sarebbe morta perché la squadra non avrebbe mai mandato Lampaert a giocarsela contro Sagan, WVA e Gilbert. Essere in Quick Step significa non avere la Quick Step contro e questo fa la differenza.
D'altra parte magari se avesse corso in un'altra squadra avrebbe potuto giocarsi la Sanremo invece di lavorare sul Poggio. La squadra dà, la squadra toglie.
Se Sagan e GVA decidono di correre da unici leader evidentemente pensano che gli svantaggi siano superiori ai vantaggi.
Non sono d'accordo.
C'è caso e caso, concordo con chinaski, alla roubaix la squadra ha avuto un ruolo minimale.
Entriamo in un campo molto aleatorio.
Alla sanremo, se stybar e gilbert fossero stati in un'altra squadra,sarebbero scollinati con i migliori e avrebbero potuto tentare un'azione alla Trentin.
Sono troppe le incognite per trarre conclusioni assolute.
Nessuno ha impedito a Naesen e GVA di seguire Sagan e WVA all'inseguimento di Gilbert e Politt.
Se sono rimasti indietro non è certo perché Senechal faceva da stopper.
Se Sagan non ha seguito Gilbert nel rientro su Politt è perché ha finito la benzina, non certo perché Lampaert gli stava a ruota.
Se Sagan fosse stato quello del 2018 sarebbe rientrato su Politt assieme a Gilbert e magari se la giocavano in tre.
C'e` un fattore che quasi tutti sottovalutano nell'apporto di Lampaert, ovvero che nel finale il fatto che l'inseguitore fosse un compagno di squadra di Gilbert ha costretto Politt a tirare per tutti gli ultimi chilometri, perche` per lui tra fare secondo e fare terzo dopo essere stato messo in mezzo da Lampaert e Gilbert e` meglio la prima. Non fosse stato cosi` Gilbert avrebbe dovuto tirare o avrebbero lasciato rientrare Yves, con tutto quello che poi puo` succedere in un finale a 3 con scatti e controscatti.


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Re: Philippe Gilbert

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il_panta ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 15:30 Se Sagan e GVA decidono di correre da unici leader evidentemente pensano che gli svantaggi siano superiori ai vantaggi.
vantaggi/svantaggi, sì, ok.
devo dire che mi ha colpito l'intervista a vinokourov di qualche giorno fa, dove vino parlava di valgren, e in sostanza diceva questo, ok, lui se ne è andato per guadagnare di più, scelta lecita, però se rimaneva con noi valgren vinceva, e adesso no, per cui non so se ha fatto bene.


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Re: Philippe Gilbert

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giorgio ricci ha scritto: martedì 16 aprile 2019, 19:17
Winter ha scritto: lunedì 15 aprile 2019, 19:27 se non sbaglio sei del 76 (io 75).. ho una nostaglia di quegli anni (e all'epoca non sempre lo sopportavo..)
forse perchè diventiamo vecchi..
Grande Adriano. Con Adorni e Martino era insopportabile. Ma non aveva tutte le colpe, la coabitazione con Giorgio Martino non funzionava. A proposito, qualcuno sa perché venne affiancato a De zan?
Adorni come voce tecnica era preciso e pacato. Ricordiamo che talvolta i tempi a disposizioni erano ridicoli. Ho nostalgia pure io, ma non certo di come veniva trattato il ciclismo in Rai.
Sicuramente
quando si collegavano alla Liegi.. la corsa era gia' decisa
il Lombardia ? Idem


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Re: Philippe Gilbert

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herbie ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 11:50 E' indiscutibile che GIlbert non abbia trovato il "feeling" giusto con lo staff della BMC, o chissà che altro, che invece con la Quick Step trova.
Tuttavia, e qui tento di interpretare il pensiero di guidobaldo, si tratta di un corridore che in carriera ha alternato grandi vittorie a grandi pause, dove il suo livello scendeva di molto. Molto più che altri "grandi" delle classiche che, bene o male, a prescindere dalle assenze per infortunio, per tutta la carriera, in certe corse,dove te li aspetti, erano là, fino alla fase naturalmente calante. a descrivere una parabola regolare di crescita e calo fisiologico.
Credo sia questo che faccia storcere un po' il naso ai "puristi", su questo corridore che ormai si è conquistato un posto fra i grandi interpreti delle classiche. Il fatto che spunti fuori all'improvviso e in maniera luminosissima qua e là, salvo poi aspettarlo inutilmente altrove, con delusione.
a me questi alti e bassi così violenti di rendimento hanno fatto pensare al doping. è inutile negarlo. ci sono singoli giorni (fiandre 2018, roubaix 2019) nei quali gilbert sembra volare come batman. è un'esplosione atletica, una specie di uomo-bomba. lo vedi forte, potente sia nello scatto secco che nelle ripetute, non si stanca mai, se c'è da tirare è una locomotiva, non ha o non sembra avere limiti fisici. ma qui bisogna essere onesti, e dire chiaramente che non esiste solo il doping. c'è tutto un aspetto bio-medicale dello sport che in realtà noi non conosciamo. ci sono team interi che lavorano su quello. se sono così bravi da riuscire a portare un 37enne su parametri biofisici così mostruosi pur stando nelle regole, e sottolineo, pur stando nelle regole, bisogna dire che sono veramente bravi. di tutto questo aspetto conosciamo poco, ma sicuramente c'è.

non so per quanti giorni all'anno gilbert ha la forma fisica che ha avuto il 14 aprile. secondo me uno solo: il 14 aprile.


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Re: Philippe Gilbert

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guidobaldo de medici ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 18:51
il_panta ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 15:30 Se Sagan e GVA decidono di correre da unici leader evidentemente pensano che gli svantaggi siano superiori ai vantaggi.
vantaggi/svantaggi, sì, ok.
devo dire che mi ha colpito l'intervista a vinokourov di qualche giorno fa, dove vino parlava di valgren, e in sostanza diceva questo, ok, lui se ne è andato per guadagnare di più, scelta lecita, però se rimaneva con noi valgren vinceva, e adesso no, per cui non so se ha fatto bene.
che poi è esattamente la stessa cosa che disse di Aru


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Re: Philippe Gilbert

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Il rendimento di Gilbert negli ultimi anni è stato a tratti sconcertante. Dopo una crescita negli anni 2009 e 2010 ha avuto la stagione perfetta 2011. Già nel 2012 sembrava un altro corridore, ha avuto una gran giornata solo nel giardino di casa del Mondiale. Ma la colpa non è della Bmc, nessuno lo ha obbligato ad andarci. Per me ci è andato per :dollar:, é poi si è adagiato. Probabilmente sarebbe successo da qualsiasi altra parte. Ricordo pure un paio di infortuni, ma già nrl 2015 era dato per bollito.
Cosa è successo in quegli anni? Non l'ho mai capito, ma se Van Avermaet voleva alcune corse per sé, ce n'erano molte altre, o poteva guadagnarsi i gradi di capitano a suon di risultati. Non è accaduto. Poi improvvisamente a La panne 2017 rispunta fuori dal carrello dei bolliti dov'era finito. Qualche pensiero malizioso a me è venuto, voi avete risposte?


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Re: Philippe Gilbert

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giorgio ricci ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 21:36 Il rendimento di Gilbert negli ultimi anni è stato a tratti sconcertante. Dopo una crescita negli anni 2009 e 2010 ha avuto la stagione perfetta 2011. Già nel 2012 sembrava un altro corridore, ha avuto una gran giornata solo nel giardino di casa del Mondiale. Ma la colpa non è della Bmc, nessuno lo ha obbligato ad andarci. Per me ci è andato per :dollar:, é poi si è adagiato. Probabilmente sarebbe successo da qualsiasi altra parte. Ricordo pure un paio di infortuni, ma già nrl 2015 era dato per bollito.
Cosa è successo in quegli anni? Non l'ho mai capito, ma se Van Avermaet voleva alcune corse per sé, ce n'erano molte altre, o poteva guadagnarsi i gradi di capitano a suon di risultati. Non è accaduto. Poi improvvisamente a La panne 2017 rispunta fuori dal carrello dei bolliti dov'era finito. Qualche pensiero malizioso a me è venuto, voi avete risposte?
Secondo me hai detto tutto tu. Penso anch'io che si sia seduto, il fatto che sia uscito fuori proprio al Mondiale nel 2012 dimostra che dopo l'anno super aveva perso un po' di stimoli, che solo un obiettivo di quella portata poteva risvegliare. Il veto di Van Avermaet è davvero inelegante, ma se in quelli anni è andato piano deve recriminare solo con se stesso: poteva tirar fuori i denti, e non lo avrebbero lasciato a casa, invece si è seduto. Probabilmente l'ambiente Quick Step ha saputo dargli degli stimoli che aveva perso, sia come gruppo che come calendario e strategie di corsa. L'evoluzione fisica è quella naturale, è diventato meno esplosivo e più passista, come ci si aspetta andando avanti con gli anni. Non è rispuntato fuori dal nulla a La Panne nel 2017, si capiva dalle prime corse sul pavé che aveva una grande gamba. Quest'anno non sembrava super come gli ultimi due anni, ma comunque a buoni livelli. Il contrasto con la prestazione del Fiandre mette in risalto la prestazione di Roubaix, ma al Fiandre era malato e non può far testo. Aggiungo anche che a me è parsa una Roubaix in tono minore dal punto di vista puramente atletico rispetto al Fiandre di una settimana prima, ma è una mia opinione.


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Re: Philippe Gilbert

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cauz. ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 21:10
guidobaldo de medici ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 18:51
il_panta ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 15:30 Se Sagan e GVA decidono di correre da unici leader evidentemente pensano che gli svantaggi siano superiori ai vantaggi.
vantaggi/svantaggi, sì, ok.
devo dire che mi ha colpito l'intervista a vinokourov di qualche giorno fa, dove vino parlava di valgren, e in sostanza diceva questo, ok, lui se ne è andato per guadagnare di più, scelta lecita, però se rimaneva con noi valgren vinceva, e adesso no, per cui non so se ha fatto bene.
che poi è esattamente la stessa cosa che disse di Aru
Esatto.. e in quel caso ha avuto ragione...per ora.
E sempre per ora, anche con Valgren.


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Re: Philippe Gilbert

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matteo.conz ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 14:27
galliano ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 13:01 NOn per ritornare sul solito dualismo con GVA, ma è assurdo che la squadra rinunciasse ad una punta (con già 2 het volk e 2 podi al fiandre), per non fare venire l'ansia a Greg. Semplicemente assurdo.
Quella storia è assurda, tralaltro GvA di quelle stagioni non era paragonabile a Pippo(neanche ora). Forse contava di più di ciò che pensavamo il discorso fiamminghi vs valloni: probabilmente noi facciamo fatica a capire la profonda frattura tra i belgi. Le dichiarazione di Gilbert pro belgio unito mi sono sempre piaciute, magari ai fiamminghi duri e puri sono piaciute meno. Chissà...

L'assurdità è palese e grida ancora vendetta. Chi era il responsabile della Bmc in quegli anni che non ricordo? Gilbert parlò molto chiaramente di quella situazione. Ma altrettanto vero come è stato detto che nessuno l'ha obbligato a restare in Bmc tutto quel tempo.

Dualismo valloni-fiamminghi a mio avviso non c'entra nulla. Anzi i fiamminghi sono sempre stati suoi fan, e non solo perché lui si esprime spesso e volentieri pubblicamente in fiammingo mentre altri suoi corregionali a malapena lo capiscono. In Belgio tutti i fiamminghi sanno parlare francese ma non vale dire il contrario.

Gilbert è il corridore del mio cuore ma non tiriamolo x la giacchetta x questioni politiche come fece la De Stefano. Certo è più usuale che un vallone dica di sentirsi belga, più raro che lo dica un fiammingo. Ma i valloni, al netto degli andamenti demografici, restano l'etnia culturalmente dominante dunque è comprensibile.

Mi viene in mente un servizio della Rai post dissoluzione della Cecoslovacchia. In chiave anti Lega andarono a intervistare un paio di giocatori della nazionale di calcio della Rep Ceca, e questi dissero che se fossero rimasti uniti avrebbero avuto una squadra più forte. Gli slovacchi invece non si pronunciarono in questi termini, guarda caso

:diavoletto:


perché per me il ciclismo non è ancora una passione onanistica, ma è un pezzo di cultura popolare e familiare.
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Re: Philippe Gilbert

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Ho parlato un po' senza sapere, ho ipotizzato che parte del problema potesse esser in parte quello però in effetti non ne ho idea :)
Non pensiamo al passato ma godiamoci il fine carriera di un grandissimo campione


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Re: Philippe Gilbert

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giorgio ricci ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 21:36 Il rendimento di Gilbert negli ultimi anni è stato a tratti sconcertante. Dopo una crescita negli anni 2009 e 2010 ha avuto la stagione perfetta 2011. Già nel 2012 sembrava un altro corridore, ha avuto una gran giornata solo nel giardino di casa del Mondiale. Ma la colpa non è della Bmc, nessuno lo ha obbligato ad andarci. Per me ci è andato per :dollar:, é poi si è adagiato. Probabilmente sarebbe successo da qualsiasi altra parte. Ricordo pure un paio di infortuni, ma già nrl 2015 era dato per bollito.
Cosa è successo in quegli anni? Non l'ho mai capito, ma se Van Avermaet voleva alcune corse per sé, ce n'erano molte altre, o poteva guadagnarsi i gradi di capitano a suon di risultati. Non è accaduto. Poi improvvisamente a La panne 2017 rispunta fuori dal carrello dei bolliti dov'era finito. Qualche pensiero malizioso a me è venuto, voi avete risposte?
Magari, prima di spargere sospetti bisognerebbe capire che i ciclisti sono uomini e ci sono quelli che sono sempre sul pezzo e magari quelli che hanno bisogno di stimoli diversi, di avere un ambiente diverso.
Io con Piva alla BMC sarei stato portato al suicidio dopo un lungo periodo di depressione.
Se uno va a rivedersi l'het volk del 2008 c'è un Gilbert che parte all'attacco da solo su un muro a 50km dal traguardo e poi va all'arrivo.
Questo per dire che un certo modo di correre ce l'ha nel DNA.
Ciò che dovrebbe lasciar stupiti non è che ogni tanto raggiunga dei grandi risultati, ma semmai il contrario, ovvero che quei risultati non li abbia più ottenuti entrando in BMC.
E' quello che dovrebbe stupire.
Invece si guarda al periodo BMC come se quello fosse la normalità per GIlbert mentre è esattamente il contrario.
Quel periodo è l'anomalia.
Ultima modifica di galliano il giovedì 18 aprile 2019, 8:55, modificato 1 volta in totale.


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Re: Philippe Gilbert

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guidobaldo de medici ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 19:05
herbie ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 11:50 E' indiscutibile che GIlbert non abbia trovato il "feeling" giusto con lo staff della BMC, o chissà che altro, che invece con la Quick Step trova.
Tuttavia, e qui tento di interpretare il pensiero di guidobaldo, si tratta di un corridore che in carriera ha alternato grandi vittorie a grandi pause, dove il suo livello scendeva di molto. Molto più che altri "grandi" delle classiche che, bene o male, a prescindere dalle assenze per infortunio, per tutta la carriera, in certe corse,dove te li aspetti, erano là, fino alla fase naturalmente calante. a descrivere una parabola regolare di crescita e calo fisiologico.
Credo sia questo che faccia storcere un po' il naso ai "puristi", su questo corridore che ormai si è conquistato un posto fra i grandi interpreti delle classiche. Il fatto che spunti fuori all'improvviso e in maniera luminosissima qua e là, salvo poi aspettarlo inutilmente altrove, con delusione.
a me questi alti e bassi così violenti di rendimento hanno fatto pensare al doping. è inutile negarlo. ci sono singoli giorni (fiandre 2018, roubaix 2019) nei quali gilbert sembra volare come batman. è un'esplosione atletica, una specie di uomo-bomba. lo vedi forte, potente sia nello scatto secco che nelle ripetute, non si stanca mai, se c'è da tirare è una locomotiva, non ha o non sembra avere limiti fisici. ma qui bisogna essere onesti, e dire chiaramente che non esiste solo il doping. c'è tutto un aspetto bio-medicale dello sport che in realtà noi non conosciamo. ci sono team interi che lavorano su quello. se sono così bravi da riuscire a portare un 37enne su parametri biofisici così mostruosi pur stando nelle regole, e sottolineo, pur stando nelle regole, bisogna dire che sono veramente bravi. di tutto questo aspetto conosciamo poco, ma sicuramente c'è.

non so per quanti giorni all'anno gilbert ha la forma fisica che ha avuto il 14 aprile. secondo me uno solo: il 14 aprile.
Guido, secondo me, prima di avventurarsi in ipotesi piuttosto improbabili, bisogna conoscere bene la storia di un ciclista, la sua psicologia, ecc. ecc.
A me pare che di Gilbert si sia dimenticato quello che faceva prima del 2011.
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Re: Philippe Gilbert

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:cincin:
matteo.conz ha scritto: giovedì 18 aprile 2019, 8:37 Ho parlato un po' senza sapere, ho ipotizzato che parte del problema potesse esser in parte quello però in effetti non ne ho idea :)
Non pensiamo al passato ma godiamoci il fine carriera di un grandissimo campione


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Re: Philippe Gilbert

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guidobaldo de medici ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 19:05
herbie ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 11:50 E' indiscutibile che GIlbert non abbia trovato il "feeling" giusto con lo staff della BMC, o chissà che altro, che invece con la Quick Step trova.
Tuttavia, e qui tento di interpretare il pensiero di guidobaldo, si tratta di un corridore che in carriera ha alternato grandi vittorie a grandi pause, dove il suo livello scendeva di molto. Molto più che altri "grandi" delle classiche che, bene o male, a prescindere dalle assenze per infortunio, per tutta la carriera, in certe corse,dove te li aspetti, erano là, fino alla fase naturalmente calante. a descrivere una parabola regolare di crescita e calo fisiologico.
Credo sia questo che faccia storcere un po' il naso ai "puristi", su questo corridore che ormai si è conquistato un posto fra i grandi interpreti delle classiche. Il fatto che spunti fuori all'improvviso e in maniera luminosissima qua e là, salvo poi aspettarlo inutilmente altrove, con delusione.
a me questi alti e bassi così violenti di rendimento hanno fatto pensare al doping. è inutile negarlo. ci sono singoli giorni (fiandre 2018, roubaix 2019) nei quali gilbert sembra volare come batman. è un'esplosione atletica, una specie di uomo-bomba. lo vedi forte, potente sia nello scatto secco che nelle ripetute, non si stanca mai, se c'è da tirare è una locomotiva, non ha o non sembra avere limiti fisici. ma qui bisogna essere onesti, e dire chiaramente che non esiste solo il doping. c'è tutto un aspetto bio-medicale dello sport che in realtà noi non conosciamo. ci sono team interi che lavorano su quello. se sono così bravi da riuscire a portare un 37enne su parametri biofisici così mostruosi pur stando nelle regole, e sottolineo, pur stando nelle regole, bisogna dire che sono veramente bravi. di tutto questo aspetto conosciamo poco, ma sicuramente c'è.

non so per quanti giorni all'anno gilbert ha la forma fisica che ha avuto il 14 aprile. secondo me uno solo: il 14 aprile.

scusa,ma è un post veramente brutto, con dei sospeti gratuiti.
Tra l'altro falso, visto che per anni ha avuto una costanza di rendimento nel corso della stagione che altri si sognavano. Poi con gli anni (anche per via degli infortuni, vai a leggerti un po' di cose) ha avuto delle giornate top insieme a periodi più bassi, ma la tua associazione non ha senso (a menon che non la allarghi a tutto il gruppo)


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guidobaldo de medici
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Re: Philippe Gilbert

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simociclo ha scritto: giovedì 18 aprile 2019, 9:28 scusa,ma è un post veramente brutto, con dei sospeti gratuiti.
Tra l'altro falso, visto che per anni ha avuto una costanza di rendimento nel corso della stagione che altri si sognavano. Poi con gli anni (anche per via degli infortuni, vai a leggerti un po' di cose) ha avuto delle giornate top insieme a periodi più bassi, ma la tua associazione non ha senso (a menon che non la allarghi a tutto il gruppo)
ma dài, non è una corsa normale, è la roubaix, la corsa massacrante per antonomasia, tu hai 37 anni suonati, esci da un periodo con problemi fisici, sei stato malato fino a pochi giorni prima, ti presenti il giorno della roubaix che sei robocop, tutto normale? secondo te non c'è uno staff di medici che ha lavorato su gilbert 24 ore su 24? ma sicuro. 100% non può non esserci un aspetto bio-medicale importante in queste vittorie, non siamo scemi. e poi perché sono sospetti? a parte che i sospetti sul mondo del ciclismo sono sempre leciti, perché guarda caso salta fuori un caso di doping al giorno (l'ultimo è pantano), ma qui, ripeto, c'è un aspetto biomedicale lecito che non siamo in grado di percepire e di valutare. è troppo evidente. qui ci sono dei team che fanno risorgere i morti.


jumbo
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Re: Philippe Gilbert

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ok abbiamo scoperto che le squadre hanno dei medici sportivi.


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