Chi governa il nostro sport?

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
alfiso

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nino58 ha scritto:Ora, scherzi a parte (come la mia provocatoria posizione sulla presidenza Chiappucci), è possibile che Bugno si candidi ?
Lo ritengo auspicabile quanto necessario.
Nino, come ricorderai, la proposta in questo forum, fu fatta a gran voce dal grande Morris, dopo una argomentata disamina sulla situazione a fine 2010.
Io l'avevo ripresa da lui creando un 3d apposito.
Quelle che erano sensazioni brutte sulla Fci si sono tutte palesate tutte e quindi ora ci siamo.

Ps. La butto lì. Per la maglia azzurra brandizzata Di Rocco-Romeo Bike con tanto di scudetto tricolore, il Rocco Bel Tarocco paga i diritti alla Fci?
Sarei curioso di saperlo. Visto che con orgoglio puritano dice che la maglia azzurra ciclistica è di proprietà della Fci, e non può esser macchiata dal doping.
Ma Renato Di Rocco non è lo stesso segretario generale che firmava i pagamenti al centro di Ferrara?

http://www.luxurybike.it/imagebrowser/ib_p019_1_31.jpg
http://www.luxurybike.it/abbigliamento.html


alfiso

Re: Chi governa il nostro sport?

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Laura Grazioli ha scritto:Guarda con me caschi male, Pozzani lo conosco solo per nome di quello che ha combinato per esempio con l'Amica Chips, ma francamente non mi interessa che sia di Brescia, poteva anche essere di Canicattì.
Casco male? Io lo conosco solo come DC della San Geo e Soprazzocco (se è quello). Nient'altro.
Tu hai cassato una intera lista e relativo documento per una singola presenza e mi son permesso, del qual me ne scuso, di porti la domanda.
Penso comunque che la priorità sia di bloccare la rielezione di questo gruppo poco dirigente e molto spendente, che nonostante il momento economico, si inventa una dispendiosa assemblea per farne un uso oligarchico. Tutto qua. Sorry


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Laura Grazioli
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Re: Chi governa il nostro sport?

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Per fermare una rielezione non è che ci si può vendere a chiunque. Perché allora non ci interessa veramente la crescita della FCI ma solo il togliere Di Rocco. Se si pensa che solo togliendo Di Rocco le cose andranno bene non ci siamo proprio... Non ci si può sempre affidare alla stessa gente che si ricicla una volta qua una volta là perché se è già riciclata vuol dire che quando era al suo posto non ha fatto quello che doveva fare sennò staremmo bene, sbaglio io?


Un uomo comincerà a comportarsi in maniera ragionevole solo quando avrà esaurito ogni altra possibile soluzione
alfiso

Re: Chi governa il nostro sport?

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Laura Grazioli ha scritto:Per fermare una rielezione non è che ci si può vendere a chiunque. Perché allora non ci interessa veramente la crescita della FCI ma solo il togliere Di Rocco. Se si pensa che solo togliendo Di Rocco le cose andranno bene non ci siamo proprio... Non ci si può sempre affidare alla stessa gente che si ricicla una volta qua una volta là perché se è già riciclata vuol dire che quando era al suo posto non ha fatto quello che doveva fare sennò staremmo bene, sbaglio io?
Dico umilmente la mia. In linea di principio è così, in termini pratici credo che le cose vadano diversamente e che i compromessi siano necessari per arrivare ad un diverso percorso. Prima si toglie il potere a chi lo detiene malamente, poi si avviano libere elezioni (spero ben precedute da una efficace campagna elettorale) che selezionino il miglior personale possibile. Quello proposto dai delegati nelle ultime elezioni e presente nell'attuale C.F. è semplicemente osceno.
Diverso discorso quello proposto dagli atleti. Fra quelli ci sono degli ottimi elementi, che sono stati plafonati dai vecchi oligarchi. Chiunque ha osato opporsi, o appena accennare tiepide critiche al Bel Tarocco ha finito con l'essere marginalizzato.
Ciò su cui non siam d'accordo è la definizione delle priorità.


l'Orso
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Re: Chi governa il nostro sport?

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bha...
Premetto che non conosco nessuno (forse uno) della lista di cui sopra, però quando leggo proposte sensate, a prescindere dai firmatari, le sostengo.
Secondo te invece lo fanno per proporsi come "Il nuovo che avanza" e quindi col fine candidarsi alle prossime elezioni?
Può essere anche, ma in quel caso si valuteranno anche le loro persone.

Mi piacerebbe leggere un sunto delle proposte di cambiamento dello Statuto...
Avranno inserito anche l'obbligo di genoflettersi al presidente del coni un tot di volte l'anno? :(


Fanta cicloweb 2015:
Tour 2015 - 19a tappa - SJ M.nne - Toussuire (24 Luglio)

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Scostante_Girardengo
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Laura Grazioli
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Re: Chi governa il nostro sport?

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alfiso ha scritto:
Laura Grazioli ha scritto:Per fermare una rielezione non è che ci si può vendere a chiunque. Perché allora non ci interessa veramente la crescita della FCI ma solo il togliere Di Rocco. Se si pensa che solo togliendo Di Rocco le cose andranno bene non ci siamo proprio... Non ci si può sempre affidare alla stessa gente che si ricicla una volta qua una volta là perché se è già riciclata vuol dire che quando era al suo posto non ha fatto quello che doveva fare sennò staremmo bene, sbaglio io?
Dico umilmente la mia. In linea di principio è così, in termini pratici credo che le cose vadano diversamente e che i compromessi siano necessari per arrivare ad un diverso percorso. Prima si toglie il potere a chi lo detiene malamente, poi si avviano libere elezioni (spero ben precedute da una efficace campagna elettorale) che selezionino il miglior personale possibile. Quello proposto dai delegati nelle ultime elezioni e presente nell'attuale C.F. è semplicemente osceno.
Diverso discorso quello proposto dagli atleti. Fra quelli ci sono degli ottimi elementi, che sono stati plafonati dai vecchi oligarchi. Chiunque ha osato opporsi, o appena accennare tiepide critiche al Bel Tarocco ha finito con l'essere marginalizzato.
Ciò su cui non siam d'accordo è la definizione delle priorità.
Si alla fine il nostro disaccordo è solo sulle priorità.


Un uomo comincerà a comportarsi in maniera ragionevole solo quando avrà esaurito ogni altra possibile soluzione
Loopy
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Re: Chi governa il nostro sport?

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scusatemi ma stiamo andando fuori strada.......il mio intento non è quello di vagliare le singole persone che hanno firmato.....ma contestare in maniera decisa le modalità e la porcata che stanno facendo
non stiamo a discutere quello è giovane quello è vecchio quello ha fatto quello non ha fatto
il ciclismo purtroppo è pieno di questa gente
se non avete ancora capito a circa 1 anno e mezzo dalla scadenza del mandato marzo 2013
questi signori, e che signori, stanno spendendo soldi per convocare una assemblea staordinaria per modificare lo statuto al fine di abbassare il quorum necessario e spianare la strada alla rielezione, speriamo di no, di Di Ricco
........penso di essere stato chiaro..........


...già utente Lu Sbroga.....
alfiso

Re: Chi governa il nostro sport?

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Chiarissimo ... ma quanto hai scritto ora cosa aggiunge a ciò che hai già evidenziato riportando l'appello da Tuttobiciweb ed ai successivi post?
Ci sta che Laura voglia vedere da subito configurarsi un progetto alternativo. Io propendo più per la tua visione, prima impedire la vergognosa modifica statutaria evidenziando la dissipazione di risorse per una riforma ad personam e poi provvedere a sostituire Di Rocco, facendo emergere nuovo personale all'altezza.
Se però il desiderio di Laura potesse venir esaudito da subito (con l'affiorare di chiare e credibili alternative) saremmo tutti più felici.

Il vero problema è questo:
http://www.ladige.it/news/2008_lay_noti ... news=60120

La gallina trentino-sudtirolese (dopo - forse - quella fiorentina) da spennare fa troppo gola al concessionario italiano degli interessi del baLord di Aigle.
Illuminante quando dice: "Il numero uno del ciclismo italiano ha poi aggiunto che il mondiale non sarà possibile prima del 2017 anche se le necessità economiche della Federazione internazionale potranno forse far accorciare i tempi."
Se paghi, e voi di soldi ne avete, i tempi si possono accorciare :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto:


KELLY1
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Re: Chi governa il nostro sport?

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con il quorum abbassato e dirocco confermato , sarà un disastro la prossima federazione.


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Deadnature
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Re: Chi governa il nostro sport?

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Da trentino, mi paiono davvero eccessivi gli ennesimi mondiali in Italia. Mi piace pensare che qui le spese sarebbero meno gonfiate, però si tratterebbe comunque di qualcosa di inutile.
Molto contento, invece, per i campionati italiani (strada e pista): eventi che seguirò con piacere e per cui penso si possa offrire un percorso assai interessante.


http://www.spazidisimpatia.wordpress.com
Spazi di simpatia, nel nome dell'amore che regna nella nostra splendida Terra
Un blog consigliato da Basso, quello giusto.

Aderii alla campagna di garbata moral suasion per cacciare Di Rocco. E infatti...
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Slegar
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Re: Chi governa il nostro sport?

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Dopo aver appreso del "doppio terremoto" del Lombardia e dell'Emilia non sapevo in quale topic cominciare a scrivere ma alla fine ne metto uno qua, dove penso sia più corretto. In ordine cronologico la prima notizia è stata l'anticipazione del Lombardia e mi sono letto bene il comunicato ufficiale dell'UCI ( http://www.uci.ch/Modules/ENews/ENewsDe ... LangId%3D1 ):
The Professional Cycling Council has approved a change to the 2012 UCI WorldTour calendar, which sees the Il Lombardia (formerly Giro di Lombardia) event in Italy brought forward to the weekend following the UCI Road World Championships.

As the Il Lombardia will normally be scheduled on the first Saturday after the Road World Championships, in 2012 the Il Lombardia will be held on Saturday September 29. The next day is expected to feature a presentation of the following season’s Giro d’Italia event.

The change, which allows athletes to directly benefit from their World Championship form on the WorldTour circuit, comes further to discussions held during the recent meeting of the Professional Cycling Council which took place in Copenhagen, Denmark last month.


Le parole vanno lette bene e ho evidenziato quelle che mi sembravano le più importanti. L'idea era già stata discussa a Copenhagen dal Comitato del Ciclismo Professionistico e non penso sia stata imposta alla RCS senza che questa abbia potuto ribattere; anzi penso che la RCS sia la principale artefice di questo cambiamento e con la scusa della kermesse di Pekino si sia voluta assicurare una partecipazione più qualificata al Lombardia ed al Piemonte. Gianni Bugno, che fa parte del Comitato del Ciclismo Professionistico, sicuramente potrebbe fornire qualche risposta esauriente in proposito.

Il ragionamento che RCS probabilmente ha fatto, e che poi mi aggancerò con il Giro dell'Emilia, è questo: se proprio dobbiamo tenerci la kermesse di Pekino ce la possiamo levare dai coglioni piazzandola al termine della stagione. I vantaggi immediati sono almeno due: il primo è che RCS si garantisce la presenza di più corridori freschi per la sue gare il secondo è che le squadre che sono "obbligate" alla trasferta cinese non si ritrovano al Lombardia i ciclisti cotti per il jet-lag (sono curioso di vedere Cunego e SSG come si comporteranno in gara) e sono più comodi per andare a disputare, chi vuole, l'Herald Sun Tour, gara a tappe australiana con circa sessanta anni di storia, che si disputa la settimana successiva.

C'è però un terzo vantaggio e qui mi collego al Giro dell'Emilia. Nell'intervista in homepage Amici ad un certo punto dichiara "... ed ecco che l'UCI va ad inserire corse in concomitanza con le nostre, portandoci via proditoriamente i corridori più importanti.": vero per quest'anno ma niente di più sbagliato per il prossimo. E' da circa un paio di settimane che sul sito dell'UCI sono pubblicati i calendari per la prossima stagione e spulciandoli oggi, dopo l'inversione di date tra Lombardia e Pekino, per gli organizzatori delle gare "storiche" la situazione è clamorosamente migliorata rispetto a quest'anno. Incrociando il calendario del WT con quello europeo, dopo il mondiale di Valkenburg si ha:

27-30.09 Tour de Wallonie Picarde - Franco-Belge (2.1)
29.09 Il Lombardia (WT)
29.09 Memorial Marco Pantani (1.1) (data da cambiare)
30.09 Tour de Vendée (1.HC)
02.10 Binche-Tournai-Binche/Mémorial Frank Vandenbroucke (1.1)
03.10 Sparkassen Münsterland Giro (1.1)
04.10 Gran Premio Città di Peccioli - Coppa Sabatini (1.1)
04.10 Paris-Bourges (1.1)
06.10 Giro dell'Emilia (1.HC)
07.10 Gran Premio Bruno Beghelli (1.1)
07.10 Paris - Tours (1.HC)
09.10 Nationale Sluitingprijs - Putte - Kapellen (1.1)
10-14.10. Tour of Beijing (WT)
10.10 Milano-Torino (1.HC) (si farà? - cambio data?)
11.10 Giro del Piemonte (1.HC) (cambio data?)
14.10 Chrono des Nations (1.1)

Si seppelisce la tradizione, si compie un ulteriore sgarbo al Pirata ma le due classiche di fine stagione del calendario europeo sono salve.

Sempre riguardo all'intervista di Amici voglio sottilineare un punto che mi sembra il più importante: "Non c'è una Lega Ciclismo, non c'è una Federazione che raggruppi effettivamente quelli che sono gli interessi globali del nostro ciclismo." Appunto: manca una lega del ciclismo che sia completamente svincolata dalla federazione, che non fa nulla per preservare il ciclismo professionistico. Sarebbe bello che in Italia Organizzatori, Squadre, Ciclisti e Media si organizzassero per fare "cartello" e mettere la federazione davanti al fatto compiuto; un modello che potrebbe esere allargato nei paesi dove il ciclismo è nato.


fair play? No, Grazie!
alfiso

Re: Chi governa il nostro sport?

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Slegar sei "perfidamente" lucido come sempre
Il dubbio sull'Emilia non riguarda tanto la disponibilità di spazio in calendario, quanto la propensione di un sufficiente numero di atleti a correrlo, nonostante l'asprezza del percorso.


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Slegar
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Re: Chi governa il nostro sport?

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Caro alfiso non sono "perfido" ma faccio una semplice trasposizione. Faccio parte di un gruppo che organizza manifestazioni sportive agonistiche in altri ambiti rispetto al ciclismo, più limitati come risorse economiche messe in campo ma sicuramente più spietati nei limiti temporali, e so perfettamente cosa vuol dire "subire", "adattarsi", "contrastare", "concordare" o "imporre" il calendario delle competizioni. RCS ha fatto i suoi conti e questa è stata un'opportunità per loro e non è la prima volta che lo fanno; per facilitare la "doppietta" Giro/Tour hanno anticipato la partenza del Giro di una settimana ma quasi nessuno se n'è accorto.

Si guarda sempre nel nostro "giardino" del ciclismo italiano ma se mettiamo il naso fuori dai confini nazionali qualche modifica importante c'è stata di recente. Freccia e Liegi sono state posticipate di una settimana per favorire chi aveva corso Fiandre e Roubaix; La Gand è stata anticipata di dieci giorni per entrare nel WT andando a pestare i piedi al GP di Harelbekee; questi ultimi per entrare a far parte del WT hanno anticipato di un giorno la gara e, vista da qua, sembrano tutti felici e contenti.

Per quanto riguarda la partecipazione al Giro dell'Emilia penso sia un falso problema. La gara è difficile ma non masacrante e non esiste sportivo al mondo che se è messo in grado di raggiungere un qualsiasi risultato agonistico non provi ad ottenerlo; poi se uno è cotto è cotto anche alla Parigi-Tours. Sono ciclisti mica ragionieri.


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Strong
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Re: Chi governa il nostro sport?

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Slegar ha scritto:Caro alfiso non sono "perfido" ma faccio una semplice trasposizione. Faccio parte di un gruppo che organizza manifestazioni sportive agonistiche in altri ambiti rispetto al ciclismo, più limitati come risorse economiche messe in campo ma sicuramente più spietati nei limiti temporali, e so perfettamente cosa vuol dire "subire", "adattarsi", "contrastare", "concordare" o "imporre" il calendario delle competizioni. RCS ha fatto i suoi conti e questa è stata un'opportunità per loro e non è la prima volta che lo fanno; per facilitare la "doppietta" Giro/Tour hanno anticipato la partenza del Giro di una settimana ma quasi nessuno se n'è accorto.

Si guarda sempre nel nostro "giardino" del ciclismo italiano ma se mettiamo il naso fuori dai confini nazionali qualche modifica importante c'è stata di recente. Freccia e Liegi sono state posticipate di una settimana per favorire chi aveva corso Fiandre e Roubaix; La Gand è stata anticipata di dieci giorni per entrare nel WT andando a pestare i piedi al GP di Harelbekee; questi ultimi per entrare a far parte del WT hanno anticipato di un giorno la gara e, vista da qua, sembrano tutti felici e contenti.

Per quanto riguarda la partecipazione al Giro dell'Emilia penso sia un falso problema. La gara è difficile ma non masacrante e non esiste sportivo al mondo che se è messo in grado di raggiungere un qualsiasi risultato agonistico non provi ad ottenerlo; poi se uno è cotto è cotto anche alla Parigi-Tours. Sono ciclisti mica ragionieri.
:clap:
obiettività e "visione sportiva".
condivido.


i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
alfiso

Re: Chi governa il nostro sport?

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Slegar ha scritto:Caro alfiso non sono "perfido"
Sì chiaramente una "perfidia" bonaria, necessaria a focalizzare le cose nell'ambito della passione virale che per lo sport bisogna nutrire.
Slegar ha scritto:Si guarda sempre nel nostro "giardino" del ciclismo italiano ma se mettiamo il naso fuori dai confini nazionali qualche modifica importante c'è stata di recente. Freccia e Liegi sono state posticipate di una settimana per favorire chi aveva corso Fiandre e Roubaix; La Gand è stata anticipata di dieci giorni per entrare nel WT andando a pestare i piedi al GP di Harelbekee; questi ultimi per entrare a far parte del WT hanno anticipato di un giorno la gara e, vista da qua, sembrano tutti felici e contenti.
Giusto per essere perfido con me stesso, ti dirò che quelle indicate sono proprio quelle innovazioni che nessuno ha contestato perchè la quota di buon senso che le aveva ispirate era superiore infinitamente ai danni transitori collaterali (inevitabili) alle singole gare.
Infatti negli anni precedenti, quelli del famigerato Verbruggen, vi erano state alcune modifiche sostanziali del calendario, graduali e nel complesso assorbite prima ed ampiamente accettate poi dal movimento.
Qua, ora, siamo invece, allo stravolgimento totale di ogni valore sportivo, di crescita imprenditoriale sportiva.
Un esempio: (http://www.ciclismoweb.net/index.php?op ... Itemid=129)
Sulla carenza di pubblico è intervento anche McQuaid "Penso che le autorità di Pechino quest'anno abbiano voluto privilegiare l'aspetto sicurezza, ma ho fatto presente al vice sindaco che sarebbe il caso di incentivare la presenza della gente soprattutto nei momenti di relax e lui mi ha confermato che lo faranno."

McQuaid chiede al vice sindaco di portare il pubblico, come portare la sabbia in città per fare il beach-volley. :diavoletto:
Come faranno a portare il pubblico, lo deporteranno dagli stati dell'interno? :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto: (roba sovietica)
Detto questo, vedo difficile che un numero sufficiente di corridori e di squadre metta nei propri obiettivi un weekend di fine stagione con Emilia e Beghelli.
Soprattutto se al Beijing dovesse essere attribuito (sono certo avverrà) un incremento di punteggio nel WT nell'arco di un paio di anni, per diventare il grande evento di chiusura del calendario mondiale, con parata finale, ricchi premi e COtIllONS.
Disposto a scommetterci.


Winter
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Re: Chi governa il nostro sport?

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Slegar ha scritto:
Si guarda sempre nel nostro "giardino" del ciclismo italiano ma se mettiamo il naso fuori dai confini nazionali qualche modifica importante c'è stata di recente. Freccia e Liegi sono state posticipate di una settimana per favorire chi aveva corso Fiandre e Roubaix; La Gand è stata anticipata di dieci giorni per entrare nel WT andando a pestare i piedi al GP di Harelbekee; questi ultimi per entrare a far parte del WT hanno anticipato di un giorno la gara e, vista da qua, sembrano tutti felici e contenti.
Piu' che favorire chi correva Fiandre e Roubaix (mai visti Cancellara , Boonen e co alla Liegi) era per favorire gli organizzatori dell'Amstel..
Nel vecchio calendario era penalizzata venendo dopo Freccia e Liegi , tanti corridori italiani preferivano andar al Trentino e facevano solo le due classiche belghe
All'epoca del Cambio , il presidente dell'UCI era ovviamente Verbruggen..


Principe

Re: Chi governa il nostro sport?

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alfiso ha scritto: Sulla carenza di pubblico è intervento anche McQuaid "Penso che le autorità di Pechino quest'anno abbiano voluto privilegiare l'aspetto sicurezza, ma ho fatto presente al vice sindaco che sarebbe il caso di incentivare la presenza della gente soprattutto nei momenti di relax e lui mi ha confermato che lo faranno."

McQuaid chiede al vice sindaco di portare il pubblico, come portare la sabbia in città per fare il beach-volley. :diavoletto:
Come faranno a portare il pubblico, lo deporteranno dagli stati dell'interno? :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto: (roba sovietica)
Ma no, io sono stato domenica alla partenza da Piazza Tien An Men e devo dire che la gente c'era. L'unico problema è che stavano a oltre mezzo km dai ciclisti per gli spazi di sicurezza che avevano lasciato tra le transenne e il percorso. Va bene che si tratta di una piazza sensibile per i cinesi, ma la cosa più bella del ciclismo è proprio la possibilità di stare a contatto con gli atleti. Se gli levano pure questo... Per il resto l'organizzazione mi è sembrata superba: sembrava di stare alle olimpiadi!


alfiso

Re: Chi governa il nostro sport?

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I corridori spagnoli, seppur in anonimato, consegnano queste opinioni allarmanti sul Tour of Beijing al quotidiano sportivo catalano Marca:
http://www.marca.com/2011/10/13/ciclism ... 1318591194

EL PELOTÓN DENUNCIA IRREGULARIDADES EN EL TOUR DE PEKÍN
"Somos marionetas de la UCI"

Cibo di scarsa qualità nelle tappe fuori Pechino, scarsa sicurezza (piste ciclabili non rispettate dalle auto) ed assenza di mezzi di supporto alla sicurezza.
Inquinamento (6 volte oltre i limiti europei) e problemi seri di respirazione.


Morris

Re: Chi governa il nostro sport?

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alfiso ha scritto: "Somos marionetas de la UCI"
Cibo di scarsa qualità nelle tappe fuori Pechino, scarsa sicurezza (piste ciclabili non rispettate dalle auto) ed assenza di mezzi di supporto alla sicurezza.
Inquinamento (6 volte oltre i limiti europei) e problemi seri di respirazione.
Forza ragazzi, che se vi svegliate voi, si riesce a convincere qualche dirigente di un po' di federazioni e la cricca di Aigle potrebbe finalmente tornare a casa: nella fossa del letame.


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Bazzia
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Re: Chi governa il nostro sport?

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Morris ha scritto:
alfiso ha scritto: "Somos marionetas de la UCI"
Cibo di scarsa qualità nelle tappe fuori Pechino, scarsa sicurezza (piste ciclabili non rispettate dalle auto) ed assenza di mezzi di supporto alla sicurezza.
Inquinamento (6 volte oltre i limiti europei) e problemi seri di respirazione.
Forza ragazzi, che se vi svegliate voi, si riesce a convincere qualche dirigente di un po' di federazioni e la cricca di Aigle potrebbe finalmente tornare a casa: nella fossa del letame.
Speriamo!!!


Donne, Cavalli e Corridori non c'ha mai capito niente nessuno!
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Slegar
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Re: Chi governa il nostro sport?

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Spulciando nell'ultima versione (ottobre 2011) delle norme UCI che regolano l'attività su strada sono state inserite le seguenti modifiche, qualcuna interessante altre un po' meno.

Partecipazione alle gare internazionali (2.1.005): questa è una norma approvata a luglio. E' stata portata al 70%, dall'80% iniziale, la percentuale massima di squadre WT che possono partecipare alla gare di cat. HC del calendario europeo (es. 3 giorni di La Panne, Giro dell'Emilia, ecc.)
Partecipazione alle gare (2.2.001): è vietata la partecipazione alla stessa competizione di una squadra pro' e del suo "farm team" (es. Rabobank e Rabobank Continental. Strano che non l'avessero ancora scritto).
Partenza delle gare (2.3.009): i ciclisti sono obbligati a firmare il foglio di partenza pena la squalifica, a meno di condizioni particolari decise dal collegio dei commissari.
Squadre e ciclisti delle formazioni professional (2.16.032): la composizione massima delle squadre professional è equiparata a quella delle squadre WT quindi max 28 (0 neo-pro), 29 (1 neo-pro) o 30 (2/5 neo-pro). Il numero massimo di neo professionisti è di 5: come farà la Colnago che di neo professionisti ne ha ingaggiati sette? Quelli dell'UCI si sono bevuti il cervello; tra le tante norme idiote sfornate ad Aigle questa è da mettere sul podio.


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Re: Chi governa il nostro sport?

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Slegar ha scritto:Squadre e ciclisti delle formazioni professional (2.16.032): la composizione massima delle squadre professional è equiparata a quella delle squadre WT quindi max 28 (0 neo-pro), 29 (1 neo-pro) o 30 (2/5 neo-pro). Il numero massimo di neo professionisti è di 5: come farà la Colnago che di neo professionisti ne ha ingaggiati sette? Quelli dell'UCI si sono bevuti il cervello; tra le tante norme idiote sfornate ad Aigle questa è da mettere sul podio.
Se non erro, l'UCI considera neopro' solo gli Under 23, quindi non dovrebbero fare numero Coledan, Canola e Di Corrado.


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Re: Chi governa il nostro sport?

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pepp ha scritto:Se non erro, l'UCI considera neopro' solo gli Under 23, quindi non dovrebbero fare numero Coledan, Canola e Di Corrado.
La definizione di neo professionisti data dall'UCI la trovi all'art 7 del documento qui sotto:
http://www.uci.ch/includes/asp/getTarge ... E&id=34041

Sono considerati neoprofessionisti i ciclisti che stipulano il loro primo contratto con una squadra WT o Professional se sono U23 (entro il 22° ano di età). Lo status di neoprofessionista termina il 31 dicembre dell'anno successivo (se stipulato prima del 1° luglio) o di due anni successivi (se stipulato dopo il 30 giugno).

Per il 2011 sono stati neoprofessionisti, tra chi ha stipuluto il primo contratto, i ciclisti nati nel 1989 o successivamente mentre per il 2012 l'anno diventa il 1990. Analizzando il caso Colnago mi sembra tutto paradossale. Per il 2011 erano neopro' Paolo Locatelli ed Omar Lombardi (entrambi anno '89) che continueranno ad esserlo anche per il 2012; per i nuovi arrivati l'unico che avrà lo status di neopro' sarà Sonny Colbrelli (anno 1990) che lo sarà fino al termine del 2013. Ad esempio Enrico Battaglin (anno 1989) passando pro' nel 2012 non avrà lo status di neo, però se avesse firmato un contratto con la Colnago quest'estate (come ad esempio Trentin) avrrebbe tenuto lo status di neoprofessionista fino al 31 dicembre 2013. Status che continuerà ad avere per il 2012, ad esempio, Andrea Guardini.

Alla fine di 'sta confusione la Colnago, con sette nuovi innesti provenienti dai dilettanti compresi tra 1988 e 1990, per l'UCI avrà "solamente" 3 neoprofessionisti: Colbrelli, P. Locatelli e Lombardi.


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Maìno della Spinetta
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Re: Chi governa il nostro sport?

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

A parte i rinvii al posti di Alfiso sull'avidità del mendicante McQuaid, in Basta con la trinità da Aigle,
vi segnalo questa bella collezione di dati per fare un punto sullo stato del ciclismo in italia

http://www.tuttobiciweb.it/index.php?pa ... 45697&tp=n


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
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Pavè
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Re: Chi governa il nostro sport?

Messaggio da leggere da Pavè »

rispondo alla domanda della discussione.
Visto come hanno trattato il caso Contador e come sia finita , come nel ciclismo non ci sia una guida , un istituzione che prenda decisioni serie e competenti che agisca sempre con un fine di comodo ( leggi soldi )....
Per me è governato da un manipolo di IMBECILLI .
Grazie mille che roviniate questo bellissimo sport!


Cancellara, Valverde
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Slegar
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Re: Chi governa il nostro sport?

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Posto qui.

Sembra proprio che Roma 2020 rimarrà un sogno per qualcuno:
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cr ... 7660.shtml

Qualcuna di giusta Monti la fa.


fair play? No, Grazie!
dietzen
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Re: Chi governa il nostro sport?

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Slegar ha scritto:Posto qui.

Sembra proprio che Roma 2020 rimarrà un sogno per qualcuno:
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cr ... 7660.shtml

Qualcuna di giusta Monti la fa.
almeno questa l'abbiamo scampata.


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Slegar
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Re: Chi governa il nostro sport?

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Giornata storica per lo sport italiano; la mancata firma della garanzia finanziaria dello Stato Italiano, richiesta dal CIO, è una sconfitta cocente di proporzioni "sconfinate" per chi comanda lo sport italiano da più di trent'anni. Cercando nel forum ho scovato questi post di circa un anno fa:

viewtopic.php?f=7&t=150&p=3821&hilit=ol ... ante#p3637
viewtopic.php?f=7&t=150&p=3821&hilit=ol ... ante#p3782
viewtopic.php?f=7&t=150&p=3821&hilit=ol ... ante#p3803
viewtopic.php?f=7&t=150&p=3821&hilit=ol ... ante#p3821

Non dobbiamo aspettare qualche anno e nemmeno sopportare il carrozzone che doveva essere messo in piedi: stop, alt, basta, niet, capolinea. Il "fuoco amico" di Monti ha colpito alle spalle, ma non a tradimento, i vertici dell'italico sport con la coppia Pescante/Petrucci in prima linea ad "assorbire" il colpo. Nel giustificare il suo rigore Monti ha tolto il puntello che avrebbe permesso ad una classe dirigente sportiva, più logora di quella politica, di tirare avanti ancora per qualche anno spacciando per speranza la volontà di perpretare l'occupazione dei posti chiave dello sport italiano.

Prepariamoci alla probabile disfatta olimpica di Londra con la scherma e poco altro a salvare la baracca e senza l'ipocrita paravento della candidatura olimpica del 2020 finalmente i vertici dello sport italiano, tra cui il "nostro" Rocco Tarocco, dovranno fare i conti con i loro fallimenti.

Personalmente mi dispiace sotto il profilo sportivo ma il disappunto si ferma li. Roma è la città eterna e magari una candidatura per il 2028 con una nuovi dirigenti sportivi è più che una speranza.


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alfiso

Re: Chi governa il nostro sport?

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Come non quotarti Slegar! Un gran giorno per lo sport vero e per l'Italia, non dico dei figli, ma dei nostri nipoti.


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Slegar
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Re: Chi governa il nostro sport?

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Alfiso, ti era scappata questa:
http://www.tuttobiciweb.it/index.php?pa ... &cod=47119

La "mondializzazione birraiola" del ciclismo sembra stia perdendo colpi.


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Slegar
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Re: Chi governa il nostro sport?

Messaggio da leggere da Slegar »

Non saprei dove scriverlo e non mi sembra il caso di aprire un nuovo topic per cui posto qui il link di un'intervista di Brian Nygard rilasciata a sporten.dk e ri presa da Cyclingnews.com:
http://www.cyclingnews.com/news/leopard ... gaard-says

Ma Becca & Co. quando hanno messo in piedi il Team Leopard pensavano di giocare ad un reality-PCM?

:muro: :muro: :muro:

Per fortuna le squadre con molti soldi sono gestite con i piedi, altrimenti non ce ne sarebbe per nessuno.


fair play? No, Grazie!
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Tranchée d'Arenberg
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Re: Chi governa il nostro sport?

Messaggio da leggere da Tranchée d'Arenberg »

Slegar ha scritto:Non saprei dove scriverlo e non mi sembra il caso di aprire un nuovo topic per cui posto qui il link di un'intervista di Brian Nygard rilasciata a sporten.dk e ri presa da Cyclingnews.com:
http://www.cyclingnews.com/news/leopard ... gaard-says

Ma Becca & Co. quando hanno messo in piedi il Team Leopard pensavano di giocare ad un reality-PCM?

:muro: :muro: :muro:

Per fortuna le squadre con molti soldi sono gestite con i piedi, altrimenti non ce ne sarebbe per nessuno.
ridicolo...


Cobblestone 2012, 2013,2018 & 2021 - 1° Classifica Generale
pitoro
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Re: Chi governa il nostro sport?

Messaggio da leggere da pitoro »

finalmente ho capito la causa dei problemi dello sport italiano: twitter e facebook. Per fortuna San Petrucci se ne è accorto in tempo, a Londra faremo il pieno di medaglie.
Ovviamente nessuna limitazione è prevista per la detenzione e l'uso di Viagra :diavoletto:


alfiso

Re: Chi governa il nostro sport?

Messaggio da leggere da alfiso »

La cosa incredibile è che ne attribuiscano pure la paternità al Cio:
«Non metteremo bavagli ma, come il Cio suggerisce, ci saranno delle limitazioni»
Ma la divina deficienza si raggiunge qua:
«Il divieto non è solo limitato agli atleti, ma esteso anche alle famiglie ed agli accompagnatori degli azzurri. Per chi violerà ogni divieto è prevista una sanzione di 100.000 Euro.»
Una cosa la si può anticipare; gli atleti minori di 18 anni potranno fregarsene della regola (fregando pure Twitter). E non essendo professionisti (perchè minori) e i genitori non tesserati nessuna sanzione potrà essere applicata ai genitori.
In ogni caso mi pare che sia una regola al solo scopo minatorio, perchè in sostanza la ritengo inapplicabile, perchè in deroga ai più elementari diritti civili.
Roba da Pol Pot, Franco, Pinochet e Lukashenki vari. Il Coni è rimasto antropologicamente fascista nella sua essenza storica e costitutiva, aldilà di ogni significato politico attuale.
Si tratta di una regola assurda, semplicemente assurda di una dirigenza arrivata all'epilogo della tragicommedia.
Ma una cara, vecchia bomba H sul quartiere Olimpico-Flaminio dei Conizzati? No? :diavoletto:


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Deadnature
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Re: Chi governa il nostro sport?

Messaggio da leggere da Deadnature »

In realtà l'avevo letta anch'io questa stretta del CIO su Twitter e Facebook... Un atteggiamento sempre molto progressista.


http://www.spazidisimpatia.wordpress.com
Spazi di simpatia, nel nome dell'amore che regna nella nostra splendida Terra
Un blog consigliato da Basso, quello giusto.

Aderii alla campagna di garbata moral suasion per cacciare Di Rocco. E infatti...
alfiso

Re: Chi governa il nostro sport?

Messaggio da leggere da alfiso »

Deadnature ha scritto:In realtà l'avevo letta anch'io questa stretta del CIO su Twitter e Facebook... Un atteggiamento sempre molto progressista.
No Dead, il divieto riguarda solo i "volontari" che comunque saranno sotto contratto e rimborsati con contratto, altrimenti il vincolo non potrebbe essere imposto
http://www.huffingtonpost.co.uk/2012/01 ... 88780.html

E' il Coni che si è inventato l'estensione.


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Re: Chi governa il nostro sport?

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Forse al Coni non sanno bene l'inglese e hanno equivocato


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Deadnature
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Re: Chi governa il nostro sport?

Messaggio da leggere da Deadnature »

alfiso ha scritto:
Deadnature ha scritto:In realtà l'avevo letta anch'io questa stretta del CIO su Twitter e Facebook... Un atteggiamento sempre molto progressista.
No Dead, il divieto riguarda solo i "volontari" che comunque saranno sotto contratto e rimborsati con contratto, altrimenti il vincolo non potrebbe essere imposto
http://www.huffingtonpost.co.uk/2012/01 ... 88780.html

E' il Coni che si è inventato l'estensione.
Capito, errore mio.


http://www.spazidisimpatia.wordpress.com
Spazi di simpatia, nel nome dell'amore che regna nella nostra splendida Terra
Un blog consigliato da Basso, quello giusto.

Aderii alla campagna di garbata moral suasion per cacciare Di Rocco. E infatti...
Fabioilpazzo
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Re: Chi governa il nostro sport?

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Vai cosi Petrucci! :clap: :clap: :clap:
Cos'è, se un atleta "sto bene" lo dice in un'intervista va bene invece? Massa d'idioti.


Admin
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Re: Chi governa il nostro sport?

Messaggio da leggere da Admin »

Fabioilpazzo ha scritto:Massa d'idioti.
Come non quotarti?

In tutto il mondo gli atleti ormai comunicano moltissimo tramite i social network, twitter è una miniera di informazioni e avvicina tanto gli sportivi agli appassionati...
Ma un vecchio barbogio che remi contro lo si trova sempre, in Italia.

Son contento che questa boiata (ma volevo usare un altro termine) sia stata accolta - da addetti ai lavori e tifosi - per quello che è, ovvero una cosa senza senso alcuno.

La multa di 100mila euro, poi, dà la misura di quanto siano fuori dal mondo questi qui.

Ti riquoto, Fabio: una massa di idioti.

Tra l'altro, quello che non fu Pechino e che sarà invece Londra, ovvero un'Olimpiade tweet-addicted, lascia presagire una marea di contributi "in prima persona" da parte dei protagonisti, grazie ai quali ci caleremo totalmente nel clima olimpico... e a questa festa devono mancare proprio gli italiani.
L'unica informazione "non sportiva" consentita sia quella dei salottini roman-piacioni, delle caseItalia frequentate da consiglieri e delegati in viaggio premio (con codazzo), tutto rigorosamente a marchio CONI.

Ti ho già quotato, Fabio?
Una massa di idioti. :muro: :muro: :muro:


Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
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Re: Chi governa il nostro sport?

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Admin ha scritto:
Fabioilpazzo ha scritto:Massa d'idioti.
Come non quotarti?

In tutto il mondo gli atleti ormai comunicano moltissimo tramite i social network, twitter è una miniera di informazioni e avvicina tanto gli sportivi agli appassionati...
Ma un vecchio barbogio che remi contro lo si trova sempre, in Italia.

Son contento che questa boiata (ma volevo usare un altro termine) sia stata accolta - da addetti ai lavori e tifosi - per quello che è, ovvero una cosa senza senso alcuno.

La multa di 100mila euro, poi, dà la misura di quanto siano fuori dal mondo questi qui.

Ti riquoto, Fabio: una massa di idioti.

Tra l'altro, quello che non fu Pechino e che sarà invece Londra, ovvero un'Olimpiade tweet-addicted, lascia presagire una marea di contributi "in prima persona" da parte dei protagonisti, grazie ai quali ci caleremo totalmente nel clima olimpico... e a questa festa devono mancare proprio gli italiani.
L'unica informazione "non sportiva" consentita sia quella dei salottini roman-piacioni, delle caseItalia frequentate da consiglieri e delegati in viaggio premio (con codazzo), tutto rigorosamente a marchio CONI.

Ti ho già quotato, Fabio?
Una massa di idioti. :muro: :muro: :muro:
io quoto te così ribadiamo meglio il concetto...
spe, ti ho già quotato? A, si... :D

Non aggiungo nulla altrimenti sbotto:D
(son mesi che ho un CONI-rospo sullo stomaco che ormai sta diventando un elefante...:) .. a dire il vero sono anni, ma prima era un tarlo... Prodi Prodi... cos'hai combinato...)


Fanta cicloweb 2015:
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Slegar
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Re: Chi governa il nostro sport?

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La scorsa settimana si è tenuto a salisburgo l'annuale meeting del Consiglio del Ciclismo professionistico e del Comitato di Gestione dell'UCI:
http://www.uci.ch/Modules/ENews/ENewsDe ... LangId%3D1
http://www.uci.ch/Modules/ENews/ENewsDe ... LangId%3D1
http://www.uci.ch/Modules/ENews/ENewsDe ... LangId%3D1

Queste, a mio avviso le più importanti decisioni prese:
la stagione si chiuderà con la nuova pagliacciata del Tour of Hangzhou (17-21 ottobre) e manca solo l'ufficializzazione affinché entri nel World Tour;
anche per il 2013 niente corsa a tappe in Russia (Tour of Sochi o chissà cos'altro) valida per il WT;
proposta di estendere il passaporto biologico anche alle squadre continental


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Re: Chi governa il nostro sport?

Messaggio da leggere da l'Orso »

Slegar ha scritto:La scorsa settimana si è tenuto a salisburgo l'annuale meeting del Consiglio del Ciclismo professionistico e del Comitato di Gestione dell'UCI:
http://www.uci.ch/Modules/ENews/ENewsDe ... LangId%3D1
http://www.uci.ch/Modules/ENews/ENewsDe ... LangId%3D1
http://www.uci.ch/Modules/ENews/ENewsDe ... LangId%3D1

Queste, a mio avviso le più importanti decisioni prese:
la stagione si chiuderà con la nuova pagliacciata del Tour of Hangzhou (17-21 ottobre) e manca solo l'ufficializzazione affinché entri nel World Tour;
anche per il 2013 niente corsa a tappe in Russia (Tour of Sochi o chissà cos'altro) valida per il WT;
proposta di estendere il passaporto biologico anche alle squadre continental
:(
Ormai l'UCI è una macchina mangiasoldi ...


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sceriffo
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Re: Chi governa il nostro sport?

Messaggio da leggere da sceriffo »

sapete da quante edizioni Pagnozzi è il capo della delegazione italiana alle Olimpiadi?


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sceriffo
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Re: Chi governa il nostro sport?

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sceriffo ha scritto:sapete da quante edizioni Pagnozzi è il capo della delegazione italiana alle Olimpiadi?
CONI. Il duello, i problemi e i conti in rosso...

Nell'antica Cina il mandarinato non prevedeva termini di scadenza. La lettera inviata alla missione italiana impegnata ai giochi di Londra dal presidente del Coni Gianni Petrucci non deve perciò trarre in inganno. A dispetto del passaggio in cui spiega che l'Olimpiade sarà «il capolinea di questa meravigliosa esperienza dirigenziale» è dato per certo che, dopo 13 anni (quattro i mandati) al vertice dello sport italiano, Petrucci, eletto tre mesi fa sindaco di San Felice Circeo (Latina), punti a planare sulla poltrona di presidente della Federazione Italiana Pallacanestro. Incarico che ha già ricoperto per sette anni dal 1992 e il 1999. La scelta, oltre ad apparire vagamente feudale, sembra rassicurare sul fatto che il Coni resta sempre uguale a se stesso. I mandarini dello sport non cambiano mai e come nelle missive inviate nel 1584 da Matteo Ricci dall'Impero Celeste «si dividono in gradi, e ogni grado ha una varietà di uffici che ci vuole molte tempo perché ci si riesca a capire qualcosa, mentre per loro è chiaro come il sole».

Lampante è, piuttosto, il groviglio di relazioni, cattive abitudini e ragnatele che fanno dell'ente pubblico Coni e delle 45 federazioni finanziate una formidabile macchina autoreferenziale. Un dettaglio non trascurabile, tanto più nei prossimi mesi quando il consiglio nazionale (dove siedono tutti i presidenti delle federazioni) eleggerà il successore di Petrucci. A correre, salvo sorprese dell'ultima ora, saranno Raffaele Pagnozzi e Giovanni Malagò.

IL DUELLO
Per comprendere che non si tratterà di una rivoluzione basti che il primo è segretario generale del Coni da 19 anni e che è entrato in servizio nel 1973, mentre il secondo siede già da qualche anno nella giunta presieduta da Petrucci.

Ma per vincere la sfida che porta al vertice dello sport italiano e sovrintendere un universo di 95 mila società sportive, 11 milioni di tesserati e un bilancio di 464 milioni di euro servono i voti. A eleggere il nuovo super mandarino saranno, oltre ai rappresentanti degli atleti e dei tecnici, proprio i 45 presidenti delle federazioni foraggiate dal Coni. Sabatino Aracu, per esempio, è presidente della Federazione Hockey e Pattinaggio dal 1993. Diciannove anni ininterrotti. Nel frattempo, però Aracu ha collezionato anche altro.
Quattro legislature come parlamentare del centrodestra, un rinvio a giudizio nella Sanitopoli abruzzese e un'impareggiabile foto scattata in aula alla Camera in cui, accomodato nel suo scranno, si balocca ai videogame con l'iPad. Come presidente della Federazione Hockey si è rifatto meritando una menzione da parte del presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, all'inaugurazione dell'anno giudiziario 2012.

«La commissione d'inchiesta nominata ha riscontrato danni erariali per complessivi 380 mila euro». In particolare, si è trattato di «spese di rappresentanza prive di giustificazione, indebiti rimborsi al presidente e ai consiglieri federali, indebito utilizzo carte di credito federali». Lapidario il passaggio di Giampaolino sui responsabili.
«Tali poste dannose debbono essere addebitate in primo luogo al presidente e al segretario generale della federazione, che con comportamenti gravemente colposi hanno direttamente o indirettamente permesso che tali sperperi fossero addossati alla federazione in totale carenza dei presupposti di legge».

Altrettanto poco lusinghiera la citazione di Giampaolino per la Federazione Pugilistica nella denuncia contro sprechi e mala gestione. Sotto il naso del presidente Franco Falcinelli, eletto presidente della boxe 11 anni fa, si è consumato quanto segue: «ritardo nella predisposizione di bilanci, uso di cellulari di servizio, illegittime consulenze ed altre illiceità». Ma il peggio è il danno erariale per «furti, ammanchi di cassa e spese effettuate senza autorizzazione». Una funzionaria si è, infatti, intascata 1,3 milioni di euro drenandoli dai conti Bnl e Bancoposta intestati alla federazione di Falcinelli.

CONTI ROSSI
Non a caso il collegio dei revisori approvando l'ultimo bilancio del Coni ha prescritto una serie di raccomandazioni. Tutta colpa di un 2011 archiviato con una perdita di 13,8 milioni di euro, in parte dovuta al taglio dei contributi dello Stato passati da 461 a 450 milioni (nel 2012 il budget prevede un'ulteriore riduzione a 408 milioni). Ai revisori non è rimasto che prendere atto che il patrimonio netto è sceso di 14 milioni e che le Federazioni devono essere «invitate» a uno scrupoloso e puntuale rispetto delle norme, oltre che al contenimento delle spese.

Auspicabile anche il monitoraggio «costante dei flussi di tesoreria della gestione del centro e dei conti correnti». Il ricordo della cura da cavallo somministrata al Coni una decina di anni fa per rimettere a posto un bilancio imbottito da 400 milioni di debiti, insomma, non sembra bastare. Difficile, del resto, spiegarlo a un presidente come Matteo Pellicone che dal 1981 (iniziava il mandato di Ronald Reagan alla Casa Bianca) è alla guida della Federazione Judo Lotta Karate. Classe 1935, Pellicone, dopo un trentennio di protettorato sulle arti marziali italiane, perché mai dovrebbe cambiare qualcosa? E poi come da tradizione italica si ritrova a fianco come vicepresidente della federazione anche suo fratello Giuseppe. Comprensibile il giubilo quando questi arzilli vecchietti alla guida dello sport decidono di farsi da parte.

SETTANTENNI IN PISTA
Uno dei pochi è stato nei giorni scorsi il settantasettenne Giancarlo Dondi, che dopo 16 anni alla presidenza della Federazione Rugby ha annunciato di non volersi ricandidare. Tanti, al contrario, i settantenni che restano in sella. Riccardo Agabio, coetaneo di Dondi, è vicepresidente del Coni e da 12 anni regna in veste di numero uno sulla Federazione Ginnastica.

Un altro over seventy è Giancarlo Bolognini, ex consigliere regionale della Dc in Trentino Alto Adige con all'attivo cinque mandati e 15 anni alla presidenza della Federazione Sport del Ghiacchio. E se esattamente un secolo fa alla presidenza della Unione Tiro a Segno c'era il principe Pietro Lanza di Scalea, da otto anni a questa parte a capo degli sportivi che sparano con pistole e carabine c'è Ernfried Obrist, simpatico settantenne altoatesino che un paio di anni fa ha alimentato un vespaio e un'interrogazione parlamentare per essersi fatto fotografare a fianco di un gruppo di persone in divisa da Wafen SS.

Una rievocazione storica, si è giustificato Obrist, ma l'associazione dei partigiani gliel'ha giurata chiedendone le dimissioni. Un'interrogazione al Senato dell'instancabile Elio Lannutti, dell'Italia dei Valori ha invece evidenziato il disavanzo di quasi mezzo milione di euro sul bilancio 2011 chiuso da Obrist con spese per 8,5 milioni. Il senatore ha contestato anche la duplice natura dell'Unione Tiro a segno, visto che da un lato è un ente pubblico posto sotto la vigilanza del ministero della Difesa e dell'altro è anche una federazione sportiva organo del Coni.

Lo scorso mese di giugno, in piena euforia che prelude i giochi olimpici, un deputato dell'Idv, Felice Bellisario, se l'è presa con la Federazione Tennis, dove il presidente Angelo Binaghi dopo aver costituito la controllata Sportcast srl per la gestione del canale televisivo Super Tennis ci ha piazzato come presidente suo zio Ignazio Fantola. A fronte di un palinsesto che riscuote successo tra i fan di Rafael Nadal e Roger Federer resta un dato: la federazione ha erogato in un quinquennio 14 milioni di euro alla Sportcast presieduta dal suddetto zio.

Qualche pasticcio parentale è emerso anche nella prestigiosa Federazione Nuoto, disciplina che a fronte di medaglie e vittorie si accaparra quasi il 4% dei fondi erogati dal Coni, seconda solo al calcio che porta a casa il 33% del totale. A capo del nuoto c'è un acerrimo nemico di Malagò: il senatore Pdl (tre legislature all'attivo) Paolo Barelli. Ex nuotatore olimpico, da oltre 12 anni comanda la federazione dove è ricordato anche per l'accusa di avere utilizzato i suoi uffici per la campagna elettorale di Forza Italia.

SPORT ACQUATICI
In occasione dei Mondiali di nuoto del 2009, è puntualmente finito in mezzo al polverone dell'inchiesta sulle piscine romane. Niente di illecito, ma tra gli impianti sportivi autorizzati in deroga e con tempi record dal commissario straordinario, Claudio Rinaldi, ce ne sono stati alcuni riconducibili ai fratelli e ad ex soci di Barelli.

Le indagini giudiziarie sulla cricca legate alle opere per i Mondiali 2009 sono le stesse che hanno determinato l'iscrizione nel registro degli indagati di Malagò in qualità di presidente del comitato promotore creando il grande gelo con Barelli. Intanto, però, lo scorso 12 luglio Malagò è stato prosciolto dall'accusa di abusi edilizi e ora si candida per il dopo Petrucci. All'interno della galassia Coni c'è anche un altro politico del Pdl che da anni governa su una federazione sportiva.

La prima elezione di Luciano Rossi alla guida della Fitav, la federazione del tiro a volo, risale al 1993. Nell'ultimo ventennio Rossi si è fatto anche due legislature alla Camera come deputato del centrodestra attestando che voti e sport restano un binomio consolidato. Un'occhiata al curriculum del numero uno della Federcalcio, Giancarlo Abete, lo conferma indicando tre legislature da deputato nella fila della Democrazia Cristiana con tanto di primo incarico nella più importante e ricca federazione del Coni già nel 1988.

All'epoca venne scelto come presidente del settore tecnico della Figc. Per inciso, a Londra il calcio italiano sarà assente perché non ha passato le qualificazioni. Sotto tono anche la nobile disciplina dell'atletica leggera che ai giochi è presente con 38 atleti italiani contro i 45 dell'edizione di Pechino di quattro anni fa.
Gaetano Coppi Gaetano Coppi

RECORD NEGATIVO
L'obiettivo in questo caso è fare meglio: dalla Cina l'atletica italiana è tornata con un solo oro e un bronzo. Uno scorno per l'ex campione europeo di mezzofondo Franco Arese che dal 2004 presiede la Federazione Atletica Leggera inseguito dall'accusa di conflitto di interessi in quanto presidente di Asics Italia, azienda di abbigliamento sportivo che veste gli atleti azzurri. Arese è nella giunta del Coni, ma Asics è stata lo sponsor tecnico per la squadra olimpica a Salt Lake City ed Atene.

A Londra firma, tra l'altro, le divise della nazionale femminile del volley. Un corto circuito cui nessuno sembra voler porre rimedio. Per comprendere le mille sfaccettature del Comitato Olimpico Nazionale è utile, infine, un riassunto delle traversie vissute da un'altra gloriosa, in termini sportivi, federazione. Quella dello sci (Fisi). Commissariata fino a pochi mesi fa e affidata alle cure dell'inossidabile Franco Carraro (ex tutto e attuale membro del Cio che siede di diritto in giunta Coni). Il caos in Fisi è scoppiato nel 2010 all'indomani della condanna per concussione aggravata del presidente Giovanni Morzenti. Sei anni di pena per avere richiesto una mazzetta da 50 mila euro e interdizione perpetua dai pubblici uffici. Un macigno di fronte al quale Morzenti ha tirato dritto respingendo per mesi le richieste di dimissioni.

LO SLALOM DI FRATTINI
A muovergli contro a testa bassa anche l'ex ministro degli Esteri, Franco Frattini. Le ragioni dell'ex titolare della Farnesina sono state anche di natura personale. Morzenti nel 2006 ha defenestrato il suo predecessore in Fisi, Gaetano Coppi, e quest'ultimo è il suocero di Frattini. Ne è nata così una faida all'interno del Pdl con, da una parte, la deputata Deborah Bergamini che ha raccolto firme in parlamento per presentare una pesante interrogazione parlamentare contro Morzenti e, dall'altra, l'onorevole Osvaldo Napoli che ha chiesto a Gianni Letta di intervenire per difendere il presidente dello sci «storicamente vicino a noi».

Alla fine Morzenti ha dovuto cedere il passo al commissariamento targato Carraro e durato fino all'elezione del nuovo presidente Flavio Roda. Intanto però la corte d'appello di Torino non solo ha confermato la condanna dell'ex boss dello sci, ma ha pure aumentato la pena. A volte anche i mandarini perdono.

Andre Ducci per Il Mondo
(da tuttobiciweb.it)


alfiso

Re: Chi governa il nostro sport?

Messaggio da leggere da alfiso »

Dopo lo sferzante post di Sceriffo ecco un bellissimo pezzo dal blog CyclingPro. Se si vuole si può fare ancora ottimo giornalismo.
http://blog.cyclingpro.it/2012/08/11/qu ... sa-italia/
Una volta erano i giornalisti ad andare dagli atleti, alle Olimpiadi sono gli atleti ad andare dai giornalisti (a Casa Italia).
Ve li immaginate i nostri Galeazzi e Bistecconi vari mentre gozzovigliano e si rimpinzano di cibi italiani di qualità (a spese Coni, leggasi contribuente italiano) disturbati da quei noiosi atleti che gareggiano nelle loro stupide discipline?
Ahò, amo vinto n'artra medajia. Nooo, proprio adesso che me stavo a fa du fettuccine cor pecorino. Bono sto formaggio, e che è? Senti 'n po' rigazzì.
Cume faccio a lassà tutto sto ben diDDio a sti mortacci loro di magnaccioni.
Nun è che c'andresti tu a sta conferenza stampa? Famme tu er pezzo rigazzì, che poi te faccio un regalo.
Te faccio fa uno stagge ar giornale. Eh? E sti' cazzi!


Immagine

Alcuni estratti:
Ci siamo andati a Casa Italia, vincendo una naturale ritrosia per luoghi di questo genere. Il posto è imponente: un (brutto) parallelepipedo in cemento armato di seimila metri quadri nel (meraviglioso) cuore di Londra (per dire: esci e a sinistra c’è il Big Ben, a destra Westminster), sei piani fitti di centinaia di stanze occupati negli spazi del The Queen Elizabeth II Conference Centre. Decine e decine di persone in divisa Armani che ci lavorano. A far che? Ecco, questo non l’abbiamo capito. Presenza agli stand (tre persone dove ne basterebbe una, come al punto accrediti), reception, vigilanza ai piani, fancazzeggio assortito col telefonino sempre incollato all’orecchio. Sono in media giovani, parlano quasi tutti con accetto romano (l’inglese diciamo che per molti è un optional…) e sono stati reclutati (si dice) tra gli amici, i figli degli amici e gli amici degli amici. certo non per concorso!
...
Ma cosa si fa a Casa Italia? Beh, ci fanno le conferenze stampa gli azzurri, mentre gli atleti del resto del mondo le fanno tutti al Media Press Center di Straford, che poi sarebbe il luogo deputato allo scopo e il più comodo per tutti. Il risultato è che alle conferenze stampa degli altri atleti partecipano giornalisti di tutto il mondo, a quelle dei nostri solo i cronisti italiani che non stanno lavorando sul campo. Come dire: nascondiamoci agli occhi del mondo.
...
Il problema è un altro: quanto costa Casa Italia e chi paga? Secondo i bene informati il costo complessivo per le tre settimane supera di molto i tre milioni di euro. Tre milioni che dovevano venire tutti dagli sponsor, i quali invece avrebbero tirato fuori circa 700 mila euro. Il resto? Ce lo metterebbe il Coni. Ovvero lo sport italiano. Ovvero noi. Attendiamo eventuali smentite.

A queste spese vanno aggiunte le sontuose camere di albergo per i dirigenti Coni. Si parla di 600 sterlizie a notte.
Poi per risparmiare Petrucci fa volare gli atleti in economy, li fa arrivare a notte fonda all'ultimo momento e li fa ripartire subito dopo la gara.
Anche se in questo caso si tratta di una prescrizione degli organizzatori londinesi. Resta il fatto che alcuni atleti restano a Londra a spese Coni (es. Pellegrini e Magnini) una settimana, sebbene abbiano concluso le loro gare.

Dello scandalo di queste spese c'è anche un pezzo de Il Fatto Quotidiano:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/07 ... 92/288348/
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08 ... ci/320999/

In queste olimpiadi abbiamo il numero minimo (dal 1992) di delegazione gareggiante ed il massimo della delegazione di personale in supporto (a che?!).
Alla faccia della Spending Review! Eppoi sti magnaccioni non sono neppure più giovanotti, sono solo i matusalemme de "sta Roma bella", ma pur sempre er mejo de 'sta zozza società.
Le medajie ar petto. :italia:
Ultima modifica di alfiso il sabato 11 agosto 2012, 13:53, modificato 3 volte in totale.


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Maìno della Spinetta
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Re: Chi governa il nostro sport?

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un po' come in università: 50% personale amministrativo, 50% personale docente.
Ma il nostro problema, si sa, è Berlusconi.


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The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
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cauz.
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Re: Chi governa il nostro sport?

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san patrignano, expo milano 2015... due nomi, una garanzia.


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alfiso

Re: Chi governa il nostro sport?

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IL GRAN PREMIO NOBILI IL 23 FEBBRAIO 2013 :o
L'inserimento di questa gara in quella data di febbraio la rende fortemente a rischio. In molte annate in quei giorni FIOCCA sul Lago Maggiore :uhm:

Le novità per il Calendario Italiano professionisti riguardano soprattutto l’anticipo a febbraio di due gare fino ad oggi estive: il GP Nobili Rubinetterie –Coppa Città di Stresa che si correrà il 23 febbraio 2013 e il G.P. Camaiore in programma il 28 febbraio 2013. Verrà recuperata anche una gara dal glorioso passato come il Giro del Lazio che si svolgerà il 2 marzo appena prima delle altre corse RCS Strade Bianche, Tirreno Adriatico e Milano Sanremo. Poche le altre novità con la conferma del calendario di quest’anno che sarà aperto dal GP Costa degli Etruschi del 2 febbraio e si concluderà con il GP Bruno Beghelli del 13 ottobre 2013. Alla “Monviso Venezia - Il Padania” è stato negato il giorno in più richiesto e sono state assegnate le date del precalendario (10 al 13 settembre), subito dopo la Settimana Ciclistica Lombarda (2-7 settembre) e il Giro della Romagna (8 settembre). Viene poi confermato anche per il 2013 l’anticipo del Giro di Lombardia (e di conseguenza anche di Milano Torino e Giro del Piemonte) alla settimana che segue il Mondiale su Strada, che per i professionisti si correrà a Firenze il 29 settembre. L’UCI non ha concesso per ora le promozioni in classe HC richieste da Melinda, Coppa Bernocchi, Coppa Agostoni e GP Beghelli, ma si è riservata di rivalutare le domande di promozione e fine stagione, analizzando soprattutto la qualità di partecipazione.
Esilarante l'ultima frase. Della serie "Ti rovino" e poi ti mazzio perché sei "rovinato". Chi difende le nostre gare?
Per fortuna c'è la bella notizia del ritorno del Giro del Lazio e purtroppo la riconferma del Lombardia delle "foglie grasse".
source: Tuttobiciweb


jumbo
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Re: Chi governa il nostro sport?

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del resto se vogliono far partire un tour de france dal qatar, a febbraio potrebbero correre pure il giro di norvegia. :muro:


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