I velocisti sono il male del ciclismo ?

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Trullo
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

Messaggio da leggere da Trullo »

Personalmente trovo che una volata con velocisti forti sia altamente spettacolare, forse il momento più spettacolare del ciclismo su strada. Certo, il contro di questa cosa è che l'emozione dura poche decine di secondi, e soprattutto non è dato sapere prima a che ora esattamente si svolgerà.

Nell'economia di una corsa a tappe (*), ci stanno perfettamente sia tappe dove i velocisti si devono "guadagnare" la volata (quindi con l'eterna sfida fra fuggitivi di giornata da un lato e squadre dei velocisti dall'altro) sia tappe dove la volata è già scritta come logica conclisione. Sta sia ai disegnatori delle tappe bilanciare le volate in modo equilibrato nel corso del giro (e concordo con molti di voi che due volate di fila a metà giro, per di più dopo il riposo, non sono il massimo dell'equilibrio) e ai telecronisti riuscire a trovare spunti per rendere appetibile ai telespettatori anche i chilometri di avvicinamento all'inevitabile volata


(*) ma anche nell'economia di una stagione, ci stanno bene classiche e semiclassiche, naturalmente in numero ridotto, dove l'arrivo in volata di gruppo numeroso è possibile e probabile, e anche qualcuna dove è quasi certo


jumbo
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

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Una tappa completamente piatta come quella di ieri poteva starci.
Oggi si poteva inserire qualcosa a metà tappa, che so un passo del Penice o qualche collina dell'Oltrepo, oppure visto che si omaggia Coppi, si poteva passare da Castellania e quindi inserire qualche collina della zona di Voghera e Tortona.
Poi magari si sarebbe arrivati in volata comunque come a Pesaro, ma almeno un po' di suspense sarebbe rimasta.


Lopi90
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

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Purtroppo c'e` anche il fatto che negli ultimi anni in troppe occasioni in fuga c'e` solo Frapporti. In tappe come Frascati o Pesaro una fuga di 7-8 corridori avrebbe avuto qualche possibilita`, ma se invece partono in 2 il gruppo li riprende di inerzia senza neanche forzare. Noi perculiamo tanto la Nippo (anche giustamente) ma al giro ci sono tante squadre senza capitani che a questo punto un uomo in fuga dovrebbero provare a metterlo, penso che ne so, alla Dimension Data, la CCC, Ag2r o la Israel.


beppesaronni
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

Messaggio da leggere da beppesaronni »

Io mi auguro che dopodomani i velocisti se ne vadano tutti a casa.
Sarabbe una bella lezione per chi ha disegnato il giro


Ad Insbruck, Valverde e Nibali non arriveranno nei primi 5.
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il_panta
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

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beppesaronni ha scritto: mercoledì 22 maggio 2019, 14:01 Io mi auguro che dopodomani i velocisti se ne vadano tutti a casa.
Sarabbe una bella lezione per chi ha disegnato il giro
Chi ha organizzato il Giro invece ha già vinto, perché facendo questo primi 12 giorni ha portato tutto il meglio delle volate. Adesso se si ritirano non interessa a nessuno. Comunque, grazie alla maglia ciclamino, qualcuno resterà.


2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
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il_panta
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

Messaggio da leggere da il_panta »

lemond ha scritto: mercoledì 22 maggio 2019, 8:52 Fatalismo del quale non si comprende la ragione, salvo per chi ama gli arrivi in volata.
:clap:
Il "ci sono sempre state" per me non è quasi mai una argomentazione valida. Senza entrare nel merito delle volate.


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Abruzzese
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

Messaggio da leggere da Abruzzese »

lemond ha scritto: mercoledì 22 maggio 2019, 8:52
Abruzzese ha scritto: martedì 21 maggio 2019, 20:05 Si ma allora poi non ci si deve lamentare quando il tifoso da bar se ne esce con le tipiche frasi "ma tanto sono tutti dopati", "è impossibile affrontare tappe così dure senza prendere niente".
E perché ci si deve lamentare di queste frasi? Si deve solo rispondere che il doping non serve tanto per alleviare la fatica, quanto per migliorare le prestazioni, vedi ad es. calciatori, tennisti etc.
Abruzzese ha scritto: martedì 21 maggio 2019, 20:05 ... ma le tappe come la Ravenna-Modena di oggi ci sono sempre state e sempre ci saranno.
Fatalismo del quale non si comprende la ragione, salvo per chi ama gli arrivi in volata.
Abruzzese ha scritto: martedì 21 maggio 2019, 20:05 Onestamente non mi pare un buon motivo per strapparsi i capelli se per un giorno esce fuori una tappa del genere. Da giovedì in poi avremo più di un'occasione per divertirci, premesso sempre che la corsa la fanno i corridori, che se vogliono possono rendere estremamente noiosa anche la tappa meglio disegnata di qualunque Giro, Tour o Vuelta.
Questo è vero, compreso il fatto di non strapparsi i capelli, però stai tranquillo che se facessero fare a me il percorso, per i velocisti non ci sarebbero MAI arrivi! Un conto è la noia voluta, un altro quella imposta, come ieri, come la Milano - Vignola d'un tempo o i primi 290 km della Sanremo. :x

P.S. non conosco le statistiche, ma credo che gli arrivi in gruppo siano anche forieri di molte cadute.
Secondo te dovrei perdere anche il mio tempo a risponderti?

Suvvia Lemond, io discuto solo quando reputo che il mio interlocutore abbia volontà di discutere seriamente. Per le bischerate ci sono altri, se la cavano molto meglio di me.


"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")

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Gimbatbu
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

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Premetto che sono di parte, facevo velocità in pista, ma togliere le volate al ciclismo sarebbe come eliminare il servizio al tennis o il tiro libero a basket: non si vince solo con quello, ma è importantissimo. In una corsa a tappe che alla fine premierà un passista scalatore, un cronoman o anche uno scalatore puro vogliamo dare almeno 7/8 occasioni di vittoria agli specialisti della ruota tonante come li definiva l' immaginifico Brera? Che poi non ci siano fughe valide che possano limitare questa possibilità la colpa non è da ascrivere agli sprinter, a volte il terreno c'è, ma non viene sfruttato adeguatamente. Altro discorso è quello delle cadute: ci sono sempre state,ma forse con l' avvento di treni e trenini la situazione è sicuramente peggiorata, certamente alcuni "vagoni" finito il loro compito si fanno da parte in maniera quasi assassina, le spallate si sprecano per prendere la ruota giusta, però, almeno per me, ma sono certo anche per molti altri, in quei due minuti quando divorano gli ultimi due chilometri c' è adrenalina pura, coraggio da vendere e anche, ammetto, un po' d' incoscienza. Comunque OT, adesso ho visto la volata del traguardo volante: fossi il DS della Bora, oggi la volata la farei fare a Selig considerando la condizione di Ackermann, va più di Demare e Ewan e con Viviani se la gioca .


cassius
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

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mdm52 ha scritto: martedì 21 maggio 2019, 19:36
Abruzzese ha scritto: martedì 21 maggio 2019, 19:24
Io francamente non vedo nessuno scandalo nel presentare tappe del genere. Se il tifoso occasionale non riesce a capirlo, francamente sti gran cazzi.

P.S.: domani anche è facile, ma misura 221 chilometri. Forse è un piccolo particolare che a qualcuno è sfuggito.
il ciclismo italiano ha già perso gli sponsor (quelli pesanti), se poi perde anche i tifosi occasionali o meno ...
resteremo noi a fare il fantaciclismo
condivido come pessima la sequenza crono riposo volata volata
(perché domani sarà fuga con volata)
Lo sport professionistico è uno spettacolo che deve fare soldi per redistribuirli fra i suoi protagonisti. Ovvio, continuando a fare ciclismo e non, che so, lapdance o combattimenti a bottigliate.

Quindi il "sti gran organi riproduttivi maschili" non esiste. Esiste per noi che sappiamo anche quanto è alto Ciccone e quale pendenza ha il Montoso che fanno domani, ma al ciclismo serve lo spettatore occasionale che non sa neanche cos'è una moltiplica e cos'è un pignone. Perché ragazzi, se non becchi quello non puoi poi piangere se non c'è una World Tour italiana: poiché non abbiamo sceicchi annoiati con 30 milioni di euro all'anno da buttare, bisogna trovare una grande azienda, che sarà interessata solo se può raggiungere una platea ampia.

Abruzzese ha scritto: martedì 21 maggio 2019, 20:05 Si ma allora poi non ci si deve lamentare quando il tifoso da bar se ne esce con le tipiche frasi "ma tanto sono tutti dopati", "è impossibile affrontare tappe così dure senza prendere niente".

Io ho sempre il sospetto che non vada mai bene nulla: manca l'arrivo in salita nella prima settimana e ci si lamenta, fanno 9-10 arrivi in salita alla Vuelta e ci si lamenta dell'eccessiva durezza, fanno troppe tappe per velocisti la prima settimana e non va bene.
Se cuoci i rigatoni 5 minuti ti salta un dente, se li cuoci 15 diventano colla: credo tu scelga un tempo lì in mezzo.
Un Giro in cui per 11 tappe la classifica viene smossa da cadute è noioso. Un Giro in cui poi una crono prevede 12 km di salita rischia di ammazzarti il Giro (che infatti non se la passa benissimo: il duello a metà Giro è Roglic-Nibali, gli altri?).
Bastava mettere un arrivo in salita di quelli che ridimensionano ambizioni improbabili e scavano piccoli distacchi tra i veri big, in modo che alimenti anche il dibattito, il pathos che cresce.
Abruzzese ha scritto: martedì 21 maggio 2019, 20:05 Io non credo che sia poi tanto colpa del tifoso medio, quanto dell'appassionato accanito che è sempre incontentabile. Magari qualcosa di meglio si poteva fare ma le tappe come la Ravenna-Modena di oggi ci sono sempre state e sempre ci saranno. Onestamente non mi pare un buon motivo per strapparsi i capelli se per un giorno esce fuori una tappa del genere. Da giovedì in poi avremo più di un'occasione per divertirci, premesso sempre che la corsa la fanno i corridori, che se vogliono possono rendere estremamente noiosa anche la tappa meglio disegnata di qualunque Giro, Tour o Vuelta.
La Ravenna-Modena va benissimo. Anche quella dopo, oh, la Pianura Padana si chiama pianura per un motivo.
Sono tutte quelle volate prima che annoiano, sono le "tappe da fuga" che forse vanno lasciate più avanti, quando il gruppo le lascia andar via per stanchezza.
Di questo Giro si sapeva fin dall'inizio che sarebbero stati svariati giorni di sbadigli. Ora speriamo che il campo di concorrenti ridotto per la maglia rosa finale dia una mano allo spettacolo.


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lemond
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

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Abruzzese ha scritto: mercoledì 22 maggio 2019, 15:47 Secondo te dovrei perdere anche il mio tempo a risponderti?

Suvvia Lemond, io discuto solo quando reputo che il mio interlocutore abbia volontà di discutere seriamente. Per le bischerate ci sono altri, se la cavano molto meglio di me.
Non so che cosa intendi per seriamente, ma forse solo quello che si può fare, tipo cambiare il meno possibile? Mentre quel che tu, "bontà tua" :D definisci *bischerate* vorrebbero essere un tentativo di far sì che i velocisti scomparissero da ogni squadra e il modo ci sarebbe, se si volesse dare risposta positiva al titolo della discussione.


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
Winter
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

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jumbo ha scritto: mercoledì 22 maggio 2019, 12:08 Una tappa completamente piatta come quella di ieri poteva starci.
Oggi si poteva inserire qualcosa a metà tappa, che so un passo del Penice o qualche collina dell'Oltrepo, oppure visto che si omaggia Coppi, si poteva passare da Castellania e quindi inserire qualche collina della zona di Voghera e Tortona.
Poi magari si sarebbe arrivati in volata comunque come a Pesaro, ma almeno un po' di suspense sarebbe rimasta.
Esattamente
nel tortonese ci son tantissime salite
mica bisogna far diventare la tappa un Lombardia
però farla più spettacolare si
il tour in determinate zone non ha salite
il giro se vuole le trova sempre
due tappe di fila soporifere , servono a poco
Ne fanne troppe di fila dure


CicloSprint
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

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Il Venerdì della seconda settimana di Giro ultima volata per velocisti a Verona, poi niente.....

Come sono lontani i tempi d'oro di Cipollini e Petacchi.

Mi sa che Zomegnan con il discusso Giro 2011 ha avuto ragione.....


matter
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

Messaggio da leggere da matter »

CicloSprint ha scritto: martedì 18 maggio 2021, 18:15 Il Venerdì della seconda settimana di Giro ultima volata per velocisti a Verona, poi niente.....

Come sono lontani i tempi d'oro di Cipollini e Petacchi.

Mi sa che Zomegnan con il discusso Giro 2011 ha avuto ragione.....
Se rifanno un giro come quello del 2004 con 10 e passa volate di gruppo vedi te che successi per le dirette integrali.


drake
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

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CicloSprint ha scritto: martedì 18 maggio 2021, 18:15 Il Venerdì della seconda settimana di Giro ultima volata per velocisti a Verona, poi niente.....

Come sono lontani i tempi d'oro di Cipollini e Petacchi.

Mi sa che Zomegnan con il discusso Giro 2011 ha avuto ragione.....
Rovereto-Stradella? non je la fanno? non conosco le ultime "salitelle"
Non che cambia chissà cosa in ogni caso

Più che altro mi fanno sorridere quelli che insultano i velocisti che tornano a casa, che poi probabilmente sono gli stessi ebeti che vorrebbero 20 tappe con 18 arrivi su Zoncolan, Mortirolo, Stelvio e simili e due crono :boh:


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Maìno della Spinetta
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

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Winter ha scritto: sabato 25 maggio 2019, 7:19
jumbo ha scritto: mercoledì 22 maggio 2019, 12:08 Una tappa completamente piatta come quella di ieri poteva starci.
Oggi si poteva inserire qualcosa a metà tappa, che so un passo del Penice o qualche collina dell'Oltrepo, oppure visto che si omaggia Coppi, si poteva passare da Castellania e quindi inserire qualche collina della zona di Voghera e Tortona.
Poi magari si sarebbe arrivati in volata comunque come a Pesaro, ma almeno un po' di suspense sarebbe rimasta.
Esattamente
nel tortonese ci son tantissime salite
mica bisogna far diventare la tappa un Lombardia
però farla più spettacolare si
il tour in determinate zone non ha salite
il giro se vuole le trova sempre
due tappe di fila soporifere , servono a poco
Ne fanne troppe di fila dure
Bello leggere questo post due anni dopo - la risposta è... Stradella!


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
cassius
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

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drake ha scritto: martedì 18 maggio 2021, 21:03 Più che altro mi fanno sorridere quelli che insultano i velocisti che tornano a casa, che poi probabilmente sono gli stessi ebeti che vorrebbero 20 tappe con 18 arrivi su Zoncolan, Mortirolo, Stelvio e simili e due crono :boh:
La verità sta nel mezzo.
Colpe dei velocisti: i velocisti moderni hanno un feeling con la salita che quelli di 20 anni fa si sognano, cioè, il velocista medio di 20 anni fa è Mareczko. Quindi a meno di star male, se si ritirano dopo 10 tappe è mero opportunismo.

Ma anche: spetta agli organizzatori dar loro dei buoni motivi per restare. Io mi chiedo perchè il Giro si ostini, unico peraltro, a piazzare una crono finale. L'ultima tappa è una passerella per chi ha vinto, le fatiche vere sono alle spalle, e al Tour vincere sui Campi Elisi vale come vincere 3 volate altrove, chiedete a Baldatò. L'ultima tappa va fatta fissa a Milano con una bela Madunina sullo sfondo. Nell'ultima settimana, se metti due volate nei giorni lavorativi sono tutti contenti...che so, martedì e mercoledì, o martedì e giovedì con la crono in mezzo. Tanto è perfettamente inutile mettere km verticali a cazzo, servono solo a far andare via le fughe, il Giro è diventato il paradiso dei fugaioli semiscalatori.
E poi il colore della maglia, il ciclamino fa schifo. Era bellissimo il rosso del 2010-2016, peraltro in abbinamento con il bianco del miglior giovane e il verde del miglior scalatore (anche lì, vogliamo parlare di che schifo è la maglia blu? colore assolutamente anonimo in gruppo).

Quindi:
1) volatona finale a Milano, preferibilmente con vista Madunina.
2) due tappe in volata infrasettimanali nell'ultima settimana
3) una maglia di leader della classifica a punti con un bel colore che spicca in gruppo
E vedrete che i velocisti torneranno e resteranno fino a fine Giro.


jumbo
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

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cassius ha scritto: martedì 18 maggio 2021, 21:37
drake ha scritto: martedì 18 maggio 2021, 21:03 Più che altro mi fanno sorridere quelli che insultano i velocisti che tornano a casa, che poi probabilmente sono gli stessi ebeti che vorrebbero 20 tappe con 18 arrivi su Zoncolan, Mortirolo, Stelvio e simili e due crono :boh:
La verità sta nel mezzo.
Colpe dei velocisti: i velocisti moderni hanno un feeling con la salita che quelli di 20 anni fa si sognano, cioè, il velocista medio di 20 anni fa è Mareczko. Quindi a meno di star male, se si ritirano dopo 10 tappe è mero opportunismo.

Ma anche: spetta agli organizzatori dar loro dei buoni motivi per restare. Io mi chiedo perchè il Giro si ostini, unico peraltro, a piazzare una crono finale. L'ultima tappa è una passerella per chi ha vinto, le fatiche vere sono alle spalle, e al Tour vincere sui Campi Elisi vale come vincere 3 volate altrove, chiedete a Baldatò. L'ultima tappa va fatta fissa a Milano con una bela Madunina sullo sfondo. Nell'ultima settimana, se metti due volate nei giorni lavorativi sono tutti contenti...che so, martedì e mercoledì, o martedì e giovedì con la crono in mezzo. Tanto è perfettamente inutile mettere km verticali a cazzo, servono solo a far andare via le fughe, il Giro è diventato il paradiso dei fugaioli semiscalatori.
E poi il colore della maglia, il ciclamino fa schifo. Era bellissimo il rosso del 2010-2016, peraltro in abbinamento con il bianco del miglior giovane e il verde del miglior scalatore (anche lì, vogliamo parlare di che schifo è la maglia blu? colore assolutamente anonimo in gruppo).

Quindi:
1) volatona finale a Milano, preferibilmente con vista Madunina.
2) due tappe in volata infrasettimanali nell'ultima settimana
3) una maglia di leader della classifica a punti con un bel colore che spicca in gruppo
E vedrete che i velocisti torneranno e resteranno fino a fine Giro.
Fa quel che capisco, organizzativamente è più semplice la cronometro.
E poi con una tappa passerella sprechi un giorno di possibile audience alta.
Infine, per le tappe in linea cittadine ci sono sempre problemi di sicurezza (transenne, auto non rimosse, binari, pavé...) che in una cronometro sono più gestibili.


frcre
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

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cassius ha scritto: martedì 18 maggio 2021, 21:37
drake ha scritto: martedì 18 maggio 2021, 21:03 Più che altro mi fanno sorridere quelli che insultano i velocisti che tornano a casa, che poi probabilmente sono gli stessi ebeti che vorrebbero 20 tappe con 18 arrivi su Zoncolan, Mortirolo, Stelvio e simili e due crono :boh:
La verità sta nel mezzo.
Colpe dei velocisti: i velocisti moderni hanno un feeling con la salita che quelli di 20 anni fa si sognano, cioè, il velocista medio di 20 anni fa è Mareczko. Quindi a meno di star male, se si ritirano dopo 10 tappe è mero opportunismo.

Ma anche: spetta agli organizzatori dar loro dei buoni motivi per restare. Io mi chiedo perchè il Giro si ostini, unico peraltro, a piazzare una crono finale. L'ultima tappa è una passerella per chi ha vinto, le fatiche vere sono alle spalle, e al Tour vincere sui Campi Elisi vale come vincere 3 volate altrove, chiedete a Baldatò. L'ultima tappa va fatta fissa a Milano con una bela Madunina sullo sfondo. Nell'ultima settimana, se metti due volate nei giorni lavorativi sono tutti contenti...che so, martedì e mercoledì, o martedì e giovedì con la crono in mezzo. Tanto è perfettamente inutile mettere km verticali a cazzo, servono solo a far andare via le fughe, il Giro è diventato il paradiso dei fugaioli semiscalatori.
E poi il colore della maglia, il ciclamino fa schifo. Era bellissimo il rosso del 2010-2016, peraltro in abbinamento con il bianco del miglior giovane e il verde del miglior scalatore (anche lì, vogliamo parlare di che schifo è la maglia blu? colore assolutamente anonimo in gruppo).

Quindi:
1) volatona finale a Milano, preferibilmente con vista Madunina.
2) due tappe in volata infrasettimanali nell'ultima settimana
3) una maglia di leader della classifica a punti con un bel colore che spicca in gruppo
E vedrete che i velocisti torneranno e resteranno fino a fine Giro.
Non si sente la mancanza se si ritirano


nikybo85
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

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Ma no dai la ciclamino 100 volte meglio della rossa :cincin:


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galliano
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

Messaggio da leggere da galliano »

Io preferisco di gran lunga la crono finale alla passerella.
Per dirla tutta la passerella non la metterei mai, nemmeno al Tour, per le sfilate sono sufficienti le kermesse dopo Giro e Tour (anche se mi sa che non le fanno quasi più).


frcre
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

Messaggio da leggere da frcre »

galliano ha scritto: martedì 18 maggio 2021, 23:01 Io preferisco di gran lunga la crono finale alla passerella.
Per dirla tutta la passerella non la metterei mai, nemmeno al Tour, per le sfilate sono sufficienti le kermesse dopo Giro e Tour (anche se mi sa che non le fanno quasi più).
Una bella doppia semitappa.
Al mattino la crono decisiva.
Il pomeriggio passerella di 70-80km per i velocisti.


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Pafer1
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

Messaggio da leggere da Pafer1 »

Ma povera maglia ciclamino. :D
Ormai e' una maglia storica. D'accordo invece su quella verde, ma Vegni ha gia' dichiarato che tornera'.
Sulla crono finale, anche io la preferisco, ma e' giusto alternare con la passerella. Magari in questo periodo no, ma se un giorno tornasse un dominatore capace di arrivare alla 20a con 3-4 minuti di vantaggio, ecco che la crono avrebbe meno appeal di una passerella per velocisti superstiti.


drake
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

Messaggio da leggere da drake »

cassius ha scritto: martedì 18 maggio 2021, 21:37 La verità sta nel mezzo.
Colpe dei velocisti: i velocisti moderni hanno un feeling con la salita che quelli di 20 anni fa si sognano, cioè, il velocista medio di 20 anni fa è Mareczko. Quindi a meno di star male, se si ritirano dopo 10 tappe è mero opportunismo.

Ma anche: spetta agli organizzatori dar loro dei buoni motivi per restare. Io mi chiedo perchè il Giro si ostini, unico peraltro, a piazzare una crono finale. L'ultima tappa è una passerella per chi ha vinto, le fatiche vere sono alle spalle, e al Tour vincere sui Campi Elisi vale come vincere 3 volate altrove, chiedete a Baldatò. L'ultima tappa va fatta fissa a Milano con una bela Madunina sullo sfondo. Nell'ultima settimana, se metti due volate nei giorni lavorativi sono tutti contenti...che so, martedì e mercoledì, o martedì e giovedì con la crono in mezzo. Tanto è perfettamente inutile mettere km verticali a cazzo, servono solo a far andare via le fughe, il Giro è diventato il paradiso dei fugaioli semiscalatori.
E poi il colore della maglia, il ciclamino fa schifo. Era bellissimo il rosso del 2010-2016, peraltro in abbinamento con il bianco del miglior giovane e il verde del miglior scalatore (anche lì, vogliamo parlare di che schifo è la maglia blu? colore assolutamente anonimo in gruppo).

Quindi:
1) volatona finale a Milano, preferibilmente con vista Madunina.
2) due tappe in volata infrasettimanali nell'ultima settimana
3) una maglia di leader della classifica a punti con un bel colore che spicca in gruppo
E vedrete che i velocisti torneranno e resteranno fino a fine Giro.
Non so, a me questo problema dei velocisti pare di ricordarlo da tempi immemori perché semplicemente il Tour offre più occasioni
Metti due volate nell'ultima settimana ma poi bisogna vedere se hanno voglia di farsi svariate migliaia di km di dislivelli e pendenze toste per quelle due tappe, con tutti i rischi del caso, quando poche settimane dopo c'è il Tour

Tipo McEwen era campione mondiale e olimpico di abbandoni al Giro, nel 2002 nell'ultima settimana Cipollini vinse 3 tappe, l'anno dopo due Petacchi e una Lombardi, del citato 2004 non parliamone...

Personalmente, nel dubbio, mi allineo con chi preferisce lo spettacolo anche nell'ultima tappa


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nino58
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

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nikybo85 ha scritto: martedì 18 maggio 2021, 22:45 Ma no dai la ciclamino 100 volte meglio della rossa :cincin:
Ciclamino, rosa, bianco e verde sono perfette.
La blu si confonde con troppe maglie di team.
Verde e ciclamino non le ha nessuno, a parte quest'anno la Israel (scelta incomprensibile)


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
Gimbatbu
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

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Purtroppo abbiamo una sindaca nella migliore delle ipotesi poco sveglia e inoltre circondata da dormienti, altrimenti l'ultima tappa a Roma ricalcando il percorso del vecchio Giro del Lazio con circuito finale, oltre che uno spot ineguagliabile avrebbe anche una notevole valenza tecnica.


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Maìno della Spinetta
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

nino58 ha scritto: mercoledì 19 maggio 2021, 8:49
nikybo85 ha scritto: martedì 18 maggio 2021, 22:45 Ma no dai la ciclamino 100 volte meglio della rossa :cincin:
Ciclamino, rosa, bianco e verde sono perfette.
La blu si confonde con troppe maglie di team.
Verde e ciclamino non le ha nessuno, a parte quest'anno la Israel (scelta incomprensibile)
Sponsor vinicolo?


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Seb
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

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nino58 ha scritto: mercoledì 19 maggio 2021, 8:49 Verde e ciclamino non le ha nessuno
Oddio, al Giro c'è una squadra che ha una maglia ciclamino e verde :crazy:


Mr. MM
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

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Al Tour al sabato finiscono la tappa su Alpi o Pirenei e poi si sobbarcano centinaia di km di trasferimento fino a Parigi.

Al Giro potrebbero fare lo stesso se lo volessero: bella la Madunina eh, ma il fascino di Roma non ha pari.
Credo che per un velocista vincere sotto al Colosseo sarebbe importante quasi come vincere a Parigi.

Carina l'idea della doppia semitappa crono+passerella finale, forse un po' demodé, ma varrebbe la pena tentarla. Tra l'altro intorno a Roma i percorsi per una crono non sono affatto banali.


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Patate
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

Messaggio da leggere da Patate »

Mr. MM ha scritto: mercoledì 19 maggio 2021, 9:37
Carina l'idea della doppia semitappa crono+passerella finale, forse un po' demodé, ma varrebbe la pena tentarla. Tra l'altro intorno a Roma i percorsi per una crono non sono affatto banali.
Purtroppo ormai le semitappe non sono permesse per le corse di categoria superiore


jumbo
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

Messaggio da leggere da jumbo »

Certamente con il Frecciarossa si potrebbe fare l'ultima tappa a Roma così come si fa a Parigi al Tour, ma ci vuole la volontà.
A Roma però abbiamo visto com'è andata a finire nel 2018 con le strade ... sembrava una cicloturistica all'ultimo giro.

Sarebbe anche l'occasione per un finale che ritorni sul centro Italia sfruttando le più dure salite appenniniche, ad esempio una tappa nell'appennino tosco-emiliano con San Pellegrino in Alpe + Abetone, o un arrivo a Castelluccio dopo la Forca di Gualdo o la Forca di Presta, o a Campo Imperatore oppure al Blockhaus, o a Guardiagrele dopo il Passo Lanciano fatto dalla parte dura (certamente non vanno bene tappe come Campo Felice o Roccaraso), in modo da variare un po' il programma avvicinandosi a Roma.
Ultima modifica di jumbo il mercoledì 19 maggio 2021, 10:03, modificato 1 volta in totale.


rododendro
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

Messaggio da leggere da rododendro »

Le tappe per le ruote veloci servono e fanno parte di un GT, ai capitani per "riposare" ed agli specialisti per competere, altrimenti lo chiamiamo Giro of the Alps e finisce lì.
È da tanto che c'è il problema dei ritiri, dipende dal fatto secondo me che il percorso del Giro è duro e concede poco alle ruote veloci, così però ottieni l'effetto che i migliori vengono tutti (mancano Bennet e Ackermann) ed il vincitore della ciclamino è un corridore che merita per essersi sorbito una quantità di tappe montane esagerate, quello che non mi piaceva erano le cinque tappe a fila per ruote veloci al Tour ma pare problema risolto....insisto comunque nei piattoni metterei un asterisco ed aumenterei la neutralizzazione tra i 5/10 km, chi vuole fa spettacolo e chi cura la classifica rallenta...


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Brakko
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

Messaggio da leggere da Brakko »

Patate ha scritto: mercoledì 19 maggio 2021, 9:51
Mr. MM ha scritto: mercoledì 19 maggio 2021, 9:37
Carina l'idea della doppia semitappa crono+passerella finale, forse un po' demodé, ma varrebbe la pena tentarla. Tra l'altro intorno a Roma i percorsi per una crono non sono affatto banali.
Purtroppo ormai le semitappe non sono permesse per le corse di categoria superiore
E poi una cronometro di domenica mattina non so quanto sarebbe apprezzata dal pubblico.


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nino58
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

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Seb ha scritto: mercoledì 19 maggio 2021, 9:19
nino58 ha scritto: mercoledì 19 maggio 2021, 8:49 Verde e ciclamino non le ha nessuno
Oddio, al Giro c'è una squadra che ha una maglia ciclamino e verde :crazy:
Ma mischiate.
Volevo scriverlo, ma so che c'è chi mi marca stretto e che sarebbe tosto intervenuto. :crazy:


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
CicloSprint
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

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Al Giro 2021 quest'anno solo 5 arrivi in volata e 7 arrivi in salita, ma qualche anno fa erano ben 10 arrivi in salita.


CicloSprint
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

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Oggi non parte Nizzolo.

Complimenti a chi ha voluto l'ultima tappa vera per velocisti nell'venerdì della seconda settimana di corsa....


pietro
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

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CicloSprint ha scritto: domenica 23 maggio 2021, 12:15 Oggi non parte Nizzolo.

Complimenti a chi ha voluto l'ultima tappa vera per velocisti nell'venerdì della seconda settimana di corsa....
Ma che spettacolo avrebbero aggiunto i velocisti nell'ultima settimana?


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

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CicloSprint ha scritto: domenica 23 maggio 2021, 12:15 Oggi non parte Nizzolo.

Complimenti a chi ha voluto l'ultima tappa vera per velocisti nell'venerdì della seconda settimana di corsa....
E complimenti sì, per fortuna oggi non c'è uno schifoso piattone tipo Verona, ma almeno qualche strappetto nel finale.
Se Nizzolo quest'anno non regge sulle salitelle non è colpa degli organizzatori che hanno disegnato un bel Giro.


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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

Messaggio da leggere da lemond »

galliano ha scritto: domenica 23 maggio 2021, 13:26
CicloSprint ha scritto: domenica 23 maggio 2021, 12:15 Oggi non parte Nizzolo.

Complimenti a chi ha voluto l'ultima tappa vera per velocisti nell'venerdì della seconda settimana di corsa....
E complimenti sì, per fortuna oggi non c'è uno schifoso piattone tipo Verona, ma almeno qualche strappetto nel finale.
Se Nizzolo quest'anno non regge sulle salitelle non è colpa degli organizzatori che hanno disegnato un bel Giro.
Verissimo, però nel fantaciclismo è l'unico caso nel quale si può pronosticare con raziocinio, mentre nelle tappe importanti molto spesso mandano via gente dei quali poi magari uno è anche applaudito perché si dice ha vinto e non che lo si è lasciato vincere! :muro:


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

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lemond ha scritto: domenica 23 maggio 2021, 13:37 nelle tappe importanti molto spesso mandano via gente dei quali poi magari uno è anche applaudito perché si dice ha vinto e non che lo si è lasciato vincere! :muro:
Non mi piace che arrivino fughe tutti i momenti, ma chi vince in fuga stramerita la vittoria. La fuga da lontano è un'arte.
Applausi sempre a chi vince con una fuga :clap:


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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

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nikybo85 ha scritto: martedì 18 maggio 2021, 22:45 Ma no dai la ciclamino 100 volte meglio della rossa :cincin:

quella della montagna dovrebbe essere a Pois
non importa il colore


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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

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FRANCESCO1980 ha scritto: domenica 23 maggio 2021, 14:59
nikybo85 ha scritto: martedì 18 maggio 2021, 22:45 Ma no dai la ciclamino 100 volte meglio della rossa :cincin:

quella della montagna dovrebbe essere a Pois
non importa il colore
Perchè? La maglia a pois è un simbolo del Tour copiato da un pò tutti, la maglia verde è assolutamente unica, così come la rosa e la ciclamino.


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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

Messaggio da leggere da FRANCESCO1980 »

galliano ha scritto: domenica 23 maggio 2021, 13:26
CicloSprint ha scritto: domenica 23 maggio 2021, 12:15 Oggi non parte Nizzolo.
....
E complimenti sì, per fortuna oggi non c'è uno schifoso piattone tipo Verona, ma almeno qualche strappetto nel finale.
Se Nizzolo quest'anno non regge sulle salitelle non è colpa degli organizzatori che hanno disegnato un bel Giro.

la tappa di Verona poteva essere piazzata Domenica 30 come fine del Giro


FRANCESCO1980
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

Messaggio da leggere da FRANCESCO1980 »

Leonardo Civitella ha scritto: domenica 23 maggio 2021, 15:04
FRANCESCO1980 ha scritto: domenica 23 maggio 2021, 14:59
nikybo85 ha scritto: martedì 18 maggio 2021, 22:45 Ma no dai la ciclamino 100 volte meglio della rossa :cincin:
quella della montagna dovrebbe essere a Pois
non importa il colore
Perchè? La maglia a pois è un simbolo del Tour copiato da un pò tutti, la maglia verde è assolutamente unica, così come la rosa e la ciclamino.
a me piace così:
Immagine


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lemond
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

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cassius ha scritto: domenica 23 maggio 2021, 14:15
lemond ha scritto: domenica 23 maggio 2021, 13:37 nelle tappe importanti molto spesso mandano via gente dei quali poi magari uno è anche applaudito perché si dice ha vinto e non che lo si è lasciato vincere! :muro:
Non mi piace che arrivino fughe tutti i momenti, ma chi vince in fuga stramerita la vittoria. La fuga da lontano è un'arte.
Applausi sempre a chi vince con una fuga :clap:
Tutto sta a chiarire che cosa significhi merito? È stato il più forte in quella tappa, no, però, secondo te merita perché da dietro non hanno voluto far troppa fatica ad inseguirlo. De gustibus ...


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drake
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

Messaggio da leggere da drake »

lemond ha scritto: domenica 23 maggio 2021, 15:59 Tutto sta a chiarire che cosa significhi merito? È stato il più forte in quella tappa, no, però, secondo te merita perché da dietro non hanno voluto far troppa fatica ad inseguirlo. De gustibus ...
Chi vince in fuga è il più forte e pure di diversi giri di pista
Che il più forte chi fa tra i 200mt (velocisti) e i 500mt (Bernal ieri e simili) metri al vento sarebbe particolarmente singolare


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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

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drake ha scritto: domenica 23 maggio 2021, 16:24
lemond ha scritto: domenica 23 maggio 2021, 15:59 Tutto sta a chiarire che cosa significhi merito? È stato il più forte in quella tappa, no, però, secondo te merita perché da dietro non hanno voluto far troppa fatica ad inseguirlo. De gustibus ...
Chi vince in fuga è il più forte e pure di diversi giri di pista
Che il più forte chi fa tra i 200mt (velocisti) e i 500mt (Bernal ieri e simili) metri al vento sarebbe particolarmente singolare
Certo quando uno corre e l'altro fa finta, di sicuro il primo è più forte. ;)


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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

Messaggio da leggere da luketaro »

lemond ha scritto: domenica 23 maggio 2021, 15:59
cassius ha scritto: domenica 23 maggio 2021, 14:15
lemond ha scritto: domenica 23 maggio 2021, 13:37 nelle tappe importanti molto spesso mandano via gente dei quali poi magari uno è anche applaudito perché si dice ha vinto e non che lo si è lasciato vincere! :muro:
Non mi piace che arrivino fughe tutti i momenti, ma chi vince in fuga stramerita la vittoria. La fuga da lontano è un'arte.
Applausi sempre a chi vince con una fuga :clap:
Tutto sta a chiarire che cosa significhi merito? È stato il più forte in quella tappa, no, però, secondo te merita perché da dietro non hanno voluto far troppa fatica ad inseguirlo. De gustibus ...
Non sarà stato il più forte, ma sarà stato il più bravo.
Ad essere il più bravo c'è merito; ad essere il più forte s'è soltanto vinto alla lotteria del DNA


drake
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

Messaggio da leggere da drake »

lemond ha scritto: domenica 23 maggio 2021, 16:55
drake ha scritto: domenica 23 maggio 2021, 16:24
lemond ha scritto: domenica 23 maggio 2021, 15:59 Tutto sta a chiarire che cosa significhi merito? È stato il più forte in quella tappa, no, però, secondo te merita perché da dietro non hanno voluto far troppa fatica ad inseguirlo. De gustibus ...
Chi vince in fuga è il più forte e pure di diversi giri di pista
Che il più forte chi fa tra i 200mt (velocisti) e i 500mt (Bernal ieri e simili) metri al vento sarebbe particolarmente singolare
Certo quando uno corre e l'altro fa finta, di sicuro il primo è più forte. ;)
Non sono sicuro di aver capito, quindi quelli che stanno in gruppo per 3479.0 km su 3479.9 di questo giro quindi "corrono", mentre chi si sobbarca magari 1000km di fuga e vento in faccia invece fa finta?
Ok...


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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

Messaggio da leggere da pietro »

drake ha scritto: domenica 23 maggio 2021, 17:23
lemond ha scritto: domenica 23 maggio 2021, 16:55
drake ha scritto: domenica 23 maggio 2021, 16:24

Chi vince in fuga è il più forte e pure di diversi giri di pista
Che il più forte chi fa tra i 200mt (velocisti) e i 500mt (Bernal ieri e simili) metri al vento sarebbe particolarmente singolare
Certo quando uno corre e l'altro fa finta, di sicuro il primo è più forte. ;)
Non sono sicuro di aver capito, quindi quelli che stanno in gruppo per 3479.0 km su 3479.9 di questo giro quindi "corrono", mentre chi si sobbarca magari 1000km di fuga e vento in faccia invece fa finta?
Ok...
Penso intendesse il contrario. Chi fa finta sono i big che non lottano per la vittoria


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?

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lemond ha scritto: domenica 23 maggio 2021, 15:59 Tutto sta a chiarire che cosa significhi merito? È stato il più forte in quella tappa, no,
Il più forte in quella tappa è quello che arriva primo al traguardo, gli altri sono più forti a chiacchiere.
Il più forte in un GT è quello che ci mette meno tempo sommando tutte le tappe.
Se il Benevento vince contro la Juve, quel giorno il Benevento è stato più forte.


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