Mark Cavendish ... ed i soldi

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
alfiso

Mark Cavendish ... ed i soldi

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Nell'anno di sua prima grande notorietà, il 2008, il Cav ebbe un contratto di 470.000 GBP, circa 600 bomboni di euri.
Nell'anno in corso sembra che il suo cachet (una bella compressa davvero) fosse di circa 2,3 m€ (2 milioni di sterlizie).
E tuttociò già gli permetteva di scorazzare per Douglas con una bellissima Audi R4.
Si tenga conto poi delle tasse mannesi (quasi nulle per le società, ed il 10% per i redditi di persone fisiche).
Per lo sport dei poveri non mi pare poco, e comunque anche nel calcio italiano sarebbe un bel prendere (sono solo otto le squadre in Italia se non erro che possono dare simili ingaggi). Ma sembra davvero che il Cav, gatto di marmo scaltro come pochi, voglia ben di più e più ancora.
Furbescamente e senza sbagliare un colpo in questi mesi trascorsi dall'annuncio della chiusura della Htc ha gestito la propria strategia con un cinismo per gli affari che non ha precedenti in questo sport, se commisurato con le potenzialità in campo ed i valori (in sterlizie) da cui si parte:
- a luglio viene annunciata la chiusura Htc e si scatena il tam tam su dove andrà il pezzo pregiato, già per vox populi in predicato di passare alla Sky a fine anno (a furor di popolo anglo-britannico);
- senza firmare un becco di contratto, riesce a far passare per ovvia e scontata la firma per Sky e correndo con la maglia britannica brandizzata Sky la preolimpica; la Sky certa della sua forza persuasiva, potenziale, politica e federale non si preoccupa nemmeno forse troppo di bloccare il Cav con un contratto e questi annuncia che comunicherà la sua squadra dopo il mondiale (un colpo di genio ed un qlo pazzesco, le due cose vanno assieme per gli "eletti");
- vince, con una furia ed una attenzione enorme (maggiore forse di quella mostrata a Copenhagen) la preolimpica di Londra; attorno a lui si crea il sogno olimpico di una nazione (al momento, e non per degenerazione ciclistica, non riesco a ricordare un britannico più pronosticato di lui);
- partecipa goffamente alle prime tappe della Vuelta, da cui si ritira alla quarta prima di salire verso la Sierra Nevada, per andare ad allenarsi in Catalogna, facendo ventilare la deroga per il Britain;
- invece probabilmente, molto probabilmente, da consumato businessman usa quei giorni per allenarsi ad hoc e mettere a punto le trattative per la chiusura di un importante contratto di diritti d'immagine e ragionare sulle opportunità 2012 alla luce degli sponsor personali (Oakley, Nike) e su come comporre il puzzle degli eventuali sponsor di squadra;
- la Gran Bretagna intanto prepara i suoi uomini alla Vuelta ed al Britain per il mondiale, votando anche i leader GT alla causa dal mannese;
- il 20 settembre, a pochi giorni dal mondiale firma il contratto (si dice brieffato da Lance Armstrong) con i draghi usa della Wassermann Media Group (eredi del grande Lew agente delle stelle del cinema); http://www.sportspromedia.com/news/wass ... cavendish/
- il 25 settembre una corazzata di 7 locomotive britanniche (e qualche carro bestiame irlandese, prezzolata meretrice di Enrico VIII) trena un gruppo di comparse sino a 500 metri dal traguardo, il Cav ringrazia e va a vestirsi la candida con la banda iridata; orgasmo Sky che su tutte le sue tv fa dire che il Cav, in procinto di passare al team Sky, è il nuovo campione del mondo che l'anno prossimo a Londra potrà unire (dicendolo senza il forse, sigh!) i due titoli (manco fossero Wbc e Wba);
- il 26 settembre probabilmente Brailsford e Ellingworth hanno avuto sintomi di dissenteria da panico, subodorando la stessa sostanza unita ad un certo odor di bruciato; che il Cav ci voglia uccellare dopo tutto quello che abbiam fatto per lui? Si aprono probabilmente giorni febbrili, in cui si discutono difficili puzzle Nike-Adidas (sponsor Sky) e Specialized-Pinarello (bici di Sky);
- il 4 ottobre i primi media cominciano a strombazzare che forse Sky-Cav è incatramata, e dopo qualche giorno il buon Brailsford, forse per apparire comunque sereno e stoppare l'asta, forse perchè preoccupato dal ritorno d'immagine imbarazzante conferma, apparentemente sereno (forse sprezzante e infastidito) che non esiste alcun contratto;
- il 3 ottobre intanto sui media belgi si parla di un possibile ingaggio della Omega Pharma-Quick Step che sta lasciando le bici del grande Eddy proprio per le Specialized; che sia vero? O anche i belgi si aggiungono come comparse al grande copione del film imbastito sul grande attore mannese?

Resta pertanto il fatto che ad oggi il Cav non ha siglato un contratto e che sta ancora alla finestra a vedere come potrà incamerare più denaro dall'anno più importante della sua vita (che non è detto per forza sarà il più vincente, ma quello poco importa).
La domanda è: riuscirà il ns eroe a sforare la barriera dei 5 milioni (ingaggio) o addirittura andrà oltre?
MA QUANTO CAXXO VUOLE GUADAGNARE STO FAMELICO?

Ps. Ovviamente non tenendo conto del texano che addirittura arrivava nel 2004 a guadagnare 27 milioni di dollari lordissimi (agency fee, tasse, ecc)
http://www.forbes.com/lists/2005/53/9IR3.html

Io credo che alla fine firmerà per Sky che però dovrà trovare un extrabudget. E Pinarello? Pagheranno una sontuosa penale pur di avere il Cav?


Pat McQuaid

Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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Cavendish ha 2 sponsor principali di cui è testimonial: Oakley e Nike

Il problema sta nel contrasto tra questi marchi e quelli delle attuali squadre interessate a lui:

SKY ha già Oakley come sponsor,il problema sarebbe perchè Adidas fornisce le divise da gara e da riposo per tutto il team...difficile far convivere i due massimi marchi sportivi

OMEGA PHARMA ha Rudy Project tra i suoi fornitori di occhiali e ci sarebbe il contrasto con Oakley.

Vi faccio l esempio di 2 casi noti:

Contador corre con casco e occhiali Giro che è suo sponsor personale,nonostante il team Saxo Bank sia sponsorizzato da Specialized per i caschi e ZeroRH+ per gli occhiali.

Mario Cipollini,che nel suo anno in Liquigas correva con casco e occhiali Specialized nonostante il fornitore di caschi e occhiali fosse Las...anche li abbiamo avuto un caso di adattamento della squadra alle esigenze di sponsor dell' atleta.

So che sembrano cose inutili,ma per corridori cosi importanti il rapporto tra sponsor personali e sponsor del team sono ostacoli difficili da superare...


dietzen
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Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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mah, io non la farei troppo drammatica. la vita agonistica di un atleta è relativamente breve, quindi è giusto monetizzarla al massimo. cavendish è seguito da questa agenzia americana che ha fama di essere molto tosta, e i risultati si vedono. ma non è certo l'unico (nemmeno fra i ciclisti) che tira la corda per ottenere un contratto più ricco.
a quanto ne io poi il britannico non ha finora mai guadagnato cifre considerevoli, almeno in relazione ai suoi successi e alla sua popolarità (simpatico o antipatico, di lui si parla sempre, e questo dal punto di vista del markenting ha un suo peso). dopo il 2008 firmò un triennale da meno di un milione con la high-road, e quello è stato sinora, almeno a quanto ho letto e sentito in giro. certo, sono tanti soldi per il cavendish del 2008, ma già pochi per quello del 2009. nelle ultime stagioni sono stati non pochi i ciclisti a guadagnare di più, anche gente con risultati di livello assai inferiore.
che io sappia, l'offerta di sky è di due milioni e mezzo, però comprensiva dei diritti d'immagine. cavendish vuole tenere questi diritti per sè (boonen ad esempio nei suoi anni d'oro con le sponsorizzazioni personali quasi triplicava l'ingaggio che gli passava la quickstep), oppure in alternativa avere più soldi da sky. vari ciclisti hanno o hanno avuto sponsor tecnici diversi (per scarpette, caschi, occhiali) da quelli del team, quindi non credo sarà difficile accordarsi su quello (anche la questione adidas-nike è relativa: il barcellona prende pacchi di soldi dalla nike e messi è allo stesso tempo uno dei massimi testimonial dell'adidas, tanto per fare l'esempio più evidente). un po' più complicata la questione bicicletta, e lì nel caso toccherà a pinarello o sky mettere sul piatto un po' di soldi per coprire quanto darebbe specialized all'inglese. ma appunto, mi sembra si stia nella normale dialettica contrattuale.


alfiso

Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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Dietzen a me risulta che già quest'anno si porti a casa 2 milioni di sterline, che ad inizio anno erano 2,3 milioni di euro.
In ogni caso fa bene a provarci, ma come dici tu, il "tirare la corda" in un contesto complesso come il suo (Olimpiadi, maglia mondiale, Londra, Gran Bretagna, ecc.), se la corda dovesse rompersi (chiusura o raffreddamento Sky), potrebbe portarlo ad avere un ritorno d'immagine negativo.
Già è nell'aria, la Bbc insiste sulla vittoria di squadra a cui lui ha "solo" messo la ciliegina. E' un segnale, ovvero, di come i media dipingono l'immagine di un'atleta.


Winter
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Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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alfiso ha scritto:Dietzen a me risulta che già quest'anno si porti a casa 2 milioni di sterline, che ad inizio anno erano 2,3 milioni di euro.
In ogni caso fa bene a provarci, ma come dici tu, il "tirare la corda" in un contesto complesso come il suo (Olimpiadi, maglia mondiale, Londra, Gran Bretagna, ecc.), se la corda dovesse rompersi (chiusura o raffreddamento Sky), potrebbe portarlo ad avere un ritorno d'immagine negativo.
Già è nell'aria, la Bbc insiste sulla vittoria di squadra a cui lui ha "solo" messo la ciliegina. E' un segnale, ovvero, di come i media dipingono l'immagine di un'atleta.
Credo che nei 2,3 ml di euro ci siano gli sponsor personali
Di stipendio prende la cifra citata da Dietzen e non era troppo contento..
http://www.sportitalia.com/?action=read&idnotizia=15956


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galliano
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Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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tutti sti soldi per un misero velocista. pazzesco!!
e come riempire di quattrini uno iaquinta qualsiasi.
cav potrebbe pensare a raiola come agente!

comunque tra gli ori pesanti alle olimpiadi per gli inglesi vedo solo mo farah con le stesse chances di cav.
ma lui ha lo spettro del rientro di bekele


Morris

Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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C’entra poco coi soldi, ma come è bello avere un iridato che per “onestà” non si presenta alle corse, perché assolutamente consapevole di non poter finirle!
Okay Quaglia, per il bene del tuo ciclismo, imponi che ogni corsa non presenti un dislivello superiore alla mia pancia! (Qatar docet!)


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TIC
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Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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Morris ha scritto:C’entra poco coi soldi, ma come è bello avere un iridato che per “onestà” non si presenta alle corse, perché assolutamente consapevole di non poter finirle!
Okay Quaglia, per il bene del tuo ciclismo, imponi che ogni corsa non presenti un dislivello superiore alla mia pancia! (Qatar docet!)

Ma di Cipollini niente eh ? Almeno il Cav ha finito il Tour e vinto la maglia verde.
Facci il santo piacere di elencare almeno i velocisti che corrono il Lombardia...


Pat McQuaid

Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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TIC ha scritto:
Morris ha scritto:C’entra poco coi soldi, ma come è bello avere un iridato che per “onestà” non si presenta alle corse, perché assolutamente consapevole di non poter finirle!
Okay Quaglia, per il bene del tuo ciclismo, imponi che ogni corsa non presenti un dislivello superiore alla mia pancia! (Qatar docet!)

Ma di Cipollini niente eh ? Almeno il Cav ha finito il Tour e vinto la maglia verde.
Facci il santo piacere di elencare almeno i velocisti che corrono il Lombardia...
Bravo TIC...qua in sto forum le posizioni cambiano a seconda del corridore di cui si parla. Abbiamo capito che ce l avete con Cavendish ma almeno siate imparziali.

E poi chi lo dice che le gare in pianura non valgono niente? sono sempre gare,ogni corridore poi ha il suo terreno forte,forse chi ritiene gare minori le gare prevalentemente pianeggianti non ha mai fatto una gara in vita sua...non gran fondo,gara vera intendo


Morris

Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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Mario Cipollini vinse una classica come la Gand Wevelgem, uscendo dal gruppo dopo il Kemmel e superando allo sprint un terzetto. Un’emozione che il signor Cavedano, che per un pescatore di seppie (che possiede, per sua ammissione, un versante di conoscenze consistente in 37 anni, su un universo di 120), è il miglior velocista della storia, non ha mai fatto vedere. Quando lo farà, lo confronteremo, in quanto a spessore, con Cipollini. Circa poi la Maglia Verde ottenuta coi trucchi e relative protezioni, essa non cambia la sostanza della vergogna di una maglia iridata che si rifiuta di partire ad una corsa, perché incapace di arrivare in tempo massimo. Tra l’altro, è pure residente nel paese di questa corsa.
Sui velocisti.
Un tempo, partivano al “Lombardia” anche i velocisti, ma è pur vero che i velocisti di un tempo erano corridori veri (non specialisti terminali di una batteria di passistoni e di altri velocisti dalla volata lunga), che si dovevano guadagnare il tempo massimo e possedevano valori tecnici medi, assai superiori a quelli di oggi. Basti citare che nell’albo d’oro della “Classica delle foglie morte”, sempre dal percorso con belle salite, ci sono tanti corridori che vincevano pure i volatoni. Pian piano, con l’avvento dei veri diesse ancor oggi imperanti, ovvero i santoni, e le modificazioni imposte dalle cricche di Aigle, questa categoria ha iniziato progressivamente ad evitare certe corse e ad impoverirsi come valori tecnici sulle altre variabili del ciclismo. Ma è pure vero, che i colleghi odierni del Nano Malefico, trovandosi in maglia iridata, avrebbero meglio accettato la figuraccia di partire per una nobile prova, pur in possesso delle consistenze di un amatore tendenzialmente scarso. E ancora altresì vero, che velocisti così ciofi in salita pur col fisico adatto alle ascese, come il Cavedano, non ce ne sono. Ci potrebbe essere Guardini, ma è ancora troppo giovane per rendere congruo un simile paragone.
Ed allora che dire? Usando il linguaggio di chi vuole che lo si chiami Ismaele, i velocisti non devono vestire la maglia iridata, per manifesta mancanza di valori mediani che rendano giustificabile un simile simbolo.
Tutto questo vale, naturalmente, anche per il fans della Quaglia.


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TIC
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Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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Morris ha scritto:Mario Cipollini vinse una classica come la Gand Wevelgem, uscendo dal gruppo dopo il Kemmel e superando allo sprint un terzetto. Un’emozione che il signor Cavedano, che per un pescatore di seppie (che possiede, per sua ammissione, un versante di conoscenze consistente in 37 anni, su un universo di 120), è il miglior velocista della storia, non ha mai fatto vedere. Quando lo farà, lo confronteremo, in quanto a spessore, con Cipollini. Circa poi la Maglia Verde ottenuta coi trucchi e relative protezioni, essa non cambia la sostanza della vergogna di una maglia iridata che si rifiuta di partire ad una corsa, perché incapace di arrivare in tempo massimo. Tra l’altro, è pure residente nel paese di questa corsa.
Sui velocisti.
Un tempo, partivano al “Lombardia” anche i velocisti, ma è pur vero che i velocisti di un tempo erano corridori veri (non specialisti terminali di una batteria di passistoni e di altri velocisti dalla volata lunga), che si dovevano guadagnare il tempo massimo e possedevano valori tecnici medi, assai superiori a quelli di oggi. Basti citare che nell’albo d’oro della “Classica delle foglie morte”, sempre dal percorso con belle salite, ci sono tanti corridori che vincevano pure i volatoni. Pian piano, con l’avvento dei veri diesse ancor oggi imperanti, ovvero i santoni, e le modificazioni imposte dalle cricche di Aigle, questa categoria ha iniziato progressivamente ad evitare certe corse e ad impoverirsi come valori tecnici sulle altre variabili del ciclismo. Ma è pure vero, che i colleghi odierni del Nano Malefico, trovandosi in maglia iridata, avrebbero meglio accettato la figuraccia di partire per una nobile prova, pur in possesso delle consistenze di un amatore tendenzialmente scarso. E ancora altresì vero, che velocisti così ciofi in salita pur col fisico adatto alle ascese, come il Cavedano, non ce ne sono. Ci potrebbe essere Guardini, ma è ancora troppo giovane per rendere congruo un simile paragone.
Ed allora che dire? Usando il linguaggio di chi vuole che lo si chiami Ismaele, i velocisti non devono vestire la maglia iridata, per manifesta mancanza di valori mediani che rendano giustificabile un simile simbolo.
Tutto questo vale, naturalmente, anche per il fans della Quaglia.
Non capisco tutto questo odio verso il Cav. Tutti i velocisti si sono sempre attaccati un po alle ammiraglie. Qualcuno ha vinto un giro grazie alle spinte. Qualcun altro neanche grazie a quelle, allora ha fatto togliere le salite... (comiciavano entrambi con M.). Ma entrambi erano grandi campioni.
E adesso tutto questo casino per Cav ??
Cipollini ha vinto una (una) Gand da campione, vero. A 35 anni, adesso Cav ne ha 26, aspettiamo.
Cosa c'entrano poi le seppie o Ismale, boh.


Pat McQuaid

Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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Morris ha scritto:Mario Cipollini vinse una classica come la Gand Wevelgem, uscendo dal gruppo dopo il Kemmel e superando allo sprint un terzetto. Un’emozione che il signor Cavedano, che per un pescatore di seppie (che possiede, per sua ammissione, un versante di conoscenze consistente in 37 anni, su un universo di 120), è il miglior velocista della storia, non ha mai fatto vedere. Quando lo farà, lo confronteremo, in quanto a spessore, con Cipollini. Circa poi la Maglia Verde ottenuta coi trucchi e relative protezioni, essa non cambia la sostanza della vergogna di una maglia iridata che si rifiuta di partire ad una corsa, perché incapace di arrivare in tempo massimo. Tra l’altro, è pure residente nel paese di questa corsa.
Sui velocisti.
Un tempo, partivano al “Lombardia” anche i velocisti, ma è pur vero che i velocisti di un tempo erano corridori veri (non specialisti terminali di una batteria di passistoni e di altri velocisti dalla volata lunga), che si dovevano guadagnare il tempo massimo e possedevano valori tecnici medi, assai superiori a quelli di oggi. Basti citare che nell’albo d’oro della “Classica delle foglie morte”, sempre dal percorso con belle salite, ci sono tanti corridori che vincevano pure i volatoni. Pian piano, con l’avvento dei veri diesse ancor oggi imperanti, ovvero i santoni, e le modificazioni imposte dalle cricche di Aigle, questa categoria ha iniziato progressivamente ad evitare certe corse e ad impoverirsi come valori tecnici sulle altre variabili del ciclismo. Ma è pure vero, che i colleghi odierni del Nano Malefico, trovandosi in maglia iridata, avrebbero meglio accettato la figuraccia di partire per una nobile prova, pur in possesso delle consistenze di un amatore tendenzialmente scarso. E ancora altresì vero, che velocisti così ciofi in salita pur col fisico adatto alle ascese, come il Cavedano, non ce ne sono. Ci potrebbe essere Guardini, ma è ancora troppo giovane per rendere congruo un simile paragone.
Ed allora che dire? Usando il linguaggio di chi vuole che lo si chiami Ismaele, i velocisti non devono vestire la maglia iridata, per manifesta mancanza di valori mediani che rendano giustificabile un simile simbolo.
Tutto questo vale, naturalmente, anche per il fans della Quaglia.

-Cipollini ha vinto la Gand in quel modo quando aveva 36 anni...quindi aspettiamo 10 anni per fare il tuo confronto

-la maglia verde non è stata vinta con trucchi e protezioni,se hai delle prove certe di trucchi e protezioni al Tour pubblica le foto o chiama i testimoni

-criticare Cavendish o qualsiasi altro velocista perchè non riesce ad arrivare al traguardo di una classica cosi dura è come criticare Pozzovivo perchè non riesce mai ad arrivare nei 5 in volate di gruppo
(tra l'altro non tagliano il traguardo nemmeno quelli che dovrebbero andare forte in salita,prenditela con quelli piuttosto)

-il modo in cui scrivi è tanto da sapiente,ma nel ciclismo sa chi è in strada e pedala,non chi scrive e parla

-la maglia iridata non si porta a spasso,sono daccordo con la scelta di non partire visto che la partecipazione era anunciata solo per le suppliche in ginocchio degli organizzatori di Piemonte e Lombardia

-vc è tutto il 2012 per onorare la maglia iridata,nel modo giusto con i trionfi di Mark a cui siamo abituati

Infine vorrei sapere il motivo per cui un velocista,categoria che ti sta tanto sulle p...,dovrebbe partecipare all' ultima corsa della stagione e sputare sangue per tagliare il traguardo a 30 minuti dal primo...vorrei sapere proprio a cosa serva nella carriera di un corridore fare questo...quando invece è meglio chiudere la stagione alla Parigi-Tours e pensare al 2012.


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Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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Ma alla fine con che bici correra' la Sky ? Pinarello o Specialized ?


Pat McQuaid

Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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Bisogna capire che anche le corse in pianura valgono quanto le corse in salita,è sempre corsa e i pretendenti alla vittoria sono sempre tanti.
Se è tanto facile vincere queste volate come dite voi,perchè non siete lì a giocarvela con i vostri nemici velocisti?? Sarebbe una bella rivincita per la vostra rabbia :diavoletto:


Morris

Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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Da un mio intervento che voleva essere un misto fra ironia e constatazione, non poteva mancare Tic-Trifase che, voglio sperare ma ne dubito, per una particolare vocazione alla provocazione, è solito al pontificare doppiamente assoluto, pur partendo da una visuale, da lui stesso premessa, ristretta agli ultimi 37 anni di ciclismo. Aspetto, che non ha nulla a che vedere, perlomeno con raccontatoci Ismaele, sempre da lui richiesto, attraverso il vessillo di firma. Calzerebbe assai meglio, l’altro a suo tempo citato distinguo, d’essere un pescatore di seppie. Ho sempre evitato di rispondere a Tic-Trifase, che tanto mi ricorda nell’ardore e nelle risultanze reali a quanto un certo Roelf-Jan Tik Tak tracciava sui campi. Ma ho fatto questo errore e prima di tornare nel silenzio di fronte ai “Tik”, darò come seguito, questo unico “Tak”.
TIC ha scritto: Non capisco tutto questo odio verso il Cav. Tutti i velocisti si sono sempre attaccati un po alle ammiraglie. Qualcuno ha vinto un giro grazie alle spinte. Qualcun altro neanche grazie a quelle, allora ha fatto togliere le salite... (comiciavano entrambi con M.). Ma entrambi erano grandi campioni.
Appunto erano grandi campioni e perché li metti in mezzo ai velocisti, anche se ogni tanto vincevano volate di gruppo? Volevi dire che tutti hanno scheletri nell’armadio? Bèh la storia del ciclismo, e non solo, è fatta di retroscena “un po’ così”, taluni da considerarsi chiacchiericci o leggende, altri veri, come uno dei due esempi che hai portato. E ce ne sono proprio tanti, alcuni raccontabili, altri, forse in numero maggiore, da tenersi come proprio patrimonio, da non esternare anche se si parla e si scrive tanto. Ce ne sono pure di riguardanti i tuoi agoni di tifo, senza scomodare il citato da te sopra. E ci sono poi i retroterra che ti insegnano a distinguere i veri dai falsi, anche quando a scendere in pedana, ci sta quello che definisci il più forte velocista di una storia che, ribadisco, a detta tua, si muove su un versante di 37 anni, su un universo che ti ricordo lungo 120. Insomma, abbastanza per farti prendere un granchio ingiustificabile con la sola provocazione, di insultare il ciclismo e non solo, come ho letto altrove, col semplice accostamento del Cavedano a Freddy Maertens. Figuriamoci a considerarlo superiore.
E adesso tutto questo casino per Cav ??
E tu chiami il mio intervento un casino? Mi sopravvaluti. Vabbè che son grosso, però un intervento su centinaia di possibili, mi pare troppo per definirlo casino.
Cipollini ha vinto una (una) Gand da campione, vero. A 35 anni, adesso Cav ne ha 26, aspettiamo.
Se leggi bene, nel secondo mio intervento l’ho scritto, quindi potevi risparmiarti questa riga (e questo vale per te, quanto per il fans della Quaglia).
Cosa c'entrano poi le seppie o Ismale, boh.
T’ho risposto in premessa.

Ciao!


Morris

Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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Pat McQuaid ha scritto: -Cipollini ha vinto la Gand in quel modo quando aveva 36 anni...quindi aspettiamo 10 anni per fare il tuo confronto
L’ho scritto, perché lo ribadisci?
-la maglia verde non è stata vinta con trucchi e protezioni,se hai delle prove certe di trucchi e protezioni al Tour pubblica le foto o chiama i testimoni
In un ciclismo insaccato alla pia disponibilità a farsi sodomizzare che il tuo idolo ha imposto ai suoi sudditi, l’insieme di proteste degli altri corridori, rappresenta un fatto straordinariamente nuovo, per un pedale volontariamente richiesto senza spina dorsale. Con un po’ di esperienza, dovuta all’età e all’aver vissuto questo mondo, ciò basta ed avanza per dire che c’erano i fatti enunciati. Non ho mai avuto la vocazione alla divisa o alla toga, ed anche con una consistente fascia di intontimento, una simile volontà non mi raggiungerebbe, perciò le mie sono solo constatazioni che determinano opinione. E l’opinione, mio caro fans delle Quaglie, tu, per quanto paggio delle ormai certe dittature, non me la puoi togliere.
-criticare Cavendish o qualsiasi altro velocista perchè non riesce ad arrivare al traguardo di una classica cosi dura è come criticare Pozzovivo perchè non riesce mai ad arrivare nei 5 in volate di gruppo
(tra l'altro non tagliano il traguardo nemmeno quelli che dovrebbero andare forte in salita,prenditela con quelli piuttosto)
A parte l’esempio che si commenta da solo, nella sua enorme incongruenza da conoscitore sui generis (eufemismo) del ciclismo, ho premesso sopra (nella risposta a Tic) che il mio intervento voleva essere ironico su una constatazione, ma visto che sei qui a difendere ciò che il tuo idolo Quaglia ha saputo incrinare come nessuno, sappi che gli altri, qualsiasi altro, grimpeur, passista o velocista che sia, non porta addosso la maglia iridata. E che sul ciclismo d’oggi il sottoscritto abbia molto da dire, in negativo, a causa soprattutto di dirigenti e supposti tecnici, che hanno ridotto i corridori (di un’era fra le pessime della storia del ciclismo) a delle mezze marionette, per me parlano diversi post passati (ci saranno pure i futuri se ne avrò voglia) e chi mi conosce ed ascolta nel reale. Resta il fatto-constatazione, che i velocisti di oggi, sono la categoria più tutelata e proposta, ma pure la meno fautrice di proselitismo e audience. Nessuno comunque, ha l’involucro che conta in termini non certo positivi, del Cavedano o Nano Malefico.
-il modo in cui scrivi è tanto da sapiente,ma nel ciclismo sa chi è in strada e pedala,non chi scrive e parla
Affermazione da bebè cresciuto solo per l’età, ma col medesimo tratto di considerare tutto se si porta alla bocca. Ed è proprio grazie a troppi di chi ha corso, che il ciclismo è in assoluto uno degli sport meno credibili e più in crisi, sia economica che d’immagine. Che poi il sottoscritto non abbia provato la strada e il ciclismo nel suo complesso, lo dici tu. Io prendo le tue affermazioni, vista la fonte, come una laurea honoris causa.
-la maglia iridata non si porta a spasso,sono daccordo con la scelta di non partire visto che la partecipazione era anunciata solo per le suppliche in ginocchio degli organizzatori di Piemonte e Lombardia
La maglia iridata è un simbolo che impone dei doveri. Non è solo la copertura per azionare l’indole da gabelliere della Cricca, oggi in possesso del Comandante Quaglia. Si può uscire da signori anche se non si possiedono le forze per chiudere le corse decorosamente. Anche un ritiro è degno, se ben fatto. Perlomeno, presentarsi ad una prova di grande prestigio con una storia monumentale, mostra il rispetto di chi dovrebbe giustificare le insegne di campione nel mondo di questo sport. A ciò aggiungiamoci pure l’aspetto che la richiesta veniva da un paese di residenza e dove nessuno si sarebbe stupito di un ritiro. Lo han fatto in tanti. Se si sceglie il “no” e lo si correda col silenzio, si fa migliore figura di parlare, ragliando, come ha fatto il Cavedano. Invece da lui, si sa, il perdere l’occasione di stare zitto, è un vezzo. C’è comunque una consolazione: qui perlomeno non ha fatto azioni tali, da mandare una decina di corridori in ospedale ed a rischio carriera.
-vc è tutto il 2012 per onorare la maglia iridata,nel modo giusto con i trionfi di Mark a cui siamo abituati
Chi ha consegnato l’iride al Cavedano, è un altro velocista grosso ed impossibile per i chili in salita di cui tanto Cassani parla in TV; uno che se da uno schiaffo al Nano Malefico dell’Isola di Man, gli stacca la testa dal collo: Thor Hushovd. Bene, costui ha onorato al meglio l’iride che portava, caricandosi di quella umiltà che i grandi campioni della storia (salvo l’impostore, ma lui è un capitolo a parte), hanno posseduto. Il Cavedano non ce l’ha e, probabilmente, senza un’apposita cura, alla “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, non l’avrà mai. Resterà Cavedano o “Nano Malefico”, anche vincendo la Sanremo, le Olimpiadi (gliele hanno disegnate su misura e lo prepareranno di conseguenza per doveri-diritti superiori), nonché 20 tappe nei GT. Lo “storico” sottoscritto, scriverà che ha dominato un’epoca, ma non lo metterà mai fra i primi 5 velocisti del romanzo del ciclismo. Perché? Perché le analisi storiche si fanno su 120 anni e non sull’attualità, brutalizzando il sapere con la deficienza di strumenti parziali come gli albi d’oro, o la provocazione stolta e stupida, di paragonare Cavedano con Freddy Maertens.
Infine vorrei sapere il motivo per cui un velocista,categoria che ti sta tanto sulle p...,dovrebbe partecipare all' ultima corsa della stagione e sputare sangue per tagliare il traguardo a 30 minuti dal primo...vorrei sapere proprio a cosa serva nella carriera di un corridore fare questo...quando invece è meglio chiudere la stagione alla Parigi-Tours e pensare al 2012.
Mi conosci poco, la categoria dei velocisti non mi sta sulle pal.le, ed i velocisti che ho conosciuto te lo possono confermare. Taluni scrivono pure qui. Mi sta sulle pal.le il Cavedano, nonostante sia la dimostrazione tecnica di quanto vada sostenendo da oltre 20 anni sull’importanza della pista, per ogni corridore. Per questo, fino alla Sanremo 2009 compresa, non l’ho mai criticato ed aspettavo con interesse la sua crescita. Poi……chi mi conosce sa il perché oggi sia l’unico corridore, capace di farmi provare antipatia, quasi al pari dell’unico altro, nell’intera storia del pedale. Ed ho un versante abbastanza raro per dirlo, visto che ho scritto di 8.650 corridori, ma devo arrivare a 31.000. A proposito, fra quegli 8.650, c’è anche un brocco che è diventato tuo idolo.


Morris

Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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Pat McQuaid ha scritto:Bisogna capire che anche le corse in pianura valgono quanto le corse in salita,è sempre corsa e i pretendenti alla vittoria sono sempre tanti.
Se è tanto facile vincere queste volate come dite voi,perchè non siete lì a giocarvela con i vostri nemici velocisti?? Sarebbe una bella rivincita per la vostra rabbia :diavoletto:
Altro intervento da infante senza età. L’uso del plurale, aldilà dell’offensivo per l’estremizzazione che produce sulle opinioni di qualcuno come fossero di tutti, impone, per quel minimo di sincerità senza preservativo o freno a mano che sia, che alla fine rompe anche la pazienza dei masochisti, di dirti che se questo è luogo così simile ad un recinto di oche ciclistiche, perché non sposti la tua nobiltà verso altri settori? Magari verso qualche altro sport, né?


Basso
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Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

Messaggio da leggere da Basso »

Intanto il "piccoletto" ha annunciato che avrà un erede l'anno prossimo. :cincin:


11 Vuelta 7-Prato
12 Appennino-Japan
13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
14 Vasco-Dauphiné-Tour 3-Tour 21-Pologne-Tre Valli
15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
16 Nice-Vuelta 12
17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
18 Bianche-DePanne-Romandie-Köln-Piemonte-Chrono
19 Nice-Turkey-Portugal-Vuelta 10
20 Plouay-Toscana
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TIC
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Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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Morris ha scritto: ...
Ho sempre evitato di rispondere a Tic-Trifase, che tanto mi ricorda nell’ardore e nelle risultanze reali a quanto un certo Roelf-Jan Tik Tak tracciava sui campi. Ma ho fatto questo errore e prima di tornare nel silenzio di fronte ai “Tik”, darò come seguito, questo unico “Tak”.
...
Son contento e mi dispiace che un maestro del linguaggio aderenziale e desemplicizzato, di Gassmaniana memoria, abbia preso per un attimo la tastiera per commentare il post di un pescatore di seppie , e chi se l'aspettava ? Anche se per un errore precedente (capita).

Detto questo mi sembra che il ciclismo sia uno sport dove si monta in bicicletta e si cerca di pedalare il piu' velocemente possibile. A volte le strade salgono, a volte no... Poi anch'io preferivo Van Impe a Freuler, ma non mi sono mai permesso di insultare lo svizzero perche' vinceva la maglia ciclamino.

Maertens ? Certamente corridore di altra levatura rispetto al Cav, mai fatto paragoni tra i due come corridori in toto, ma solo come velocisti. E qui secondo me il paragone ci sta, e io (parere personale) propendo per l'inglese.

ps1 Cavendish non e' un Cavedano, e' un ciclista inglese.
ps2 Mai detto che la pista non possa far bene ai velocisti, solo che quando si corre su strada porta via risorse, e fare contemporaneamente strada e pista ad alto livello (non qualche sei giorni invernale) lo ritengo controproducente. E infatti mi sembra che proprio il Cav abbia mollato o comunque ridotto l'attivita' su pista. E non sono d'accordo che un talento come Viviani continui a disperdere energie in questo modo.


Pat McQuaid

Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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Morris...ma come scrivi?? Che linguaggio usi??? Siamo su un forum di ciclismo,vola basso và,scrivi in modo comprensibile e consono all' argomento di cui si parla!! :blabla:

Poi l' atteggiamento da ''so tutto io'' e offensivo verso corridori e altri utenti ce l' hai tu.

Ultima cosa,leggere i tuoi post è di una pesantezza incredibile.

Cavendish è campione del mondo,accetta questo verdetto anche se la mentalità che ti ritrovi non te lo fara mai accettare e ti rode talmente tanto :diavoletto:


granfondista
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Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

Messaggio da leggere da granfondista »

Pat McQuaid ha scritto:Morris...ma come scrivi?? Che linguaggio usi??? Siamo su un forum di ciclismo,vola basso và,scrivi in modo comprensibile e consono all' argomento di cui si parla!! :blabla:

Poi l' atteggiamento da ''so tutto io'' e offensivo verso corridori e altri utenti ce l' hai tu.

Ultima cosa,leggere i tuoi post è di una pesantezza incredibile.

Cavendish è campione del mondo,accetta questo verdetto anche se la mentalità che ti ritrovi non te lo fara mai accettare e ti rode talmente tanto :diavoletto:
viewtopic.php?f=2&t=564
viewtopic.php?f=2&t=563

Prova un pò a leggere qua, e forse ti renderai conto della tua piccolezza.

Ma ne dubito.


Meglio brocco che Di Rocco: Cicloweb forever!!
alfiso

Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

Messaggio da leggere da alfiso »

Comprendere ed assaporare la qualità non è un obbligo, sono necessari gli strumenti.
Ma impedire addirittura che si esprima ribaltandola in negativo è segno del degrado culturale dei tempi.
Perchè non diventare curiosi piuttosto e competere con Morris nel cercare nuovi stili espressivi.
Le emozioni e la memoria con dovizia di particolari, la cultura, le acquistiamo al supermercato.
La volpe che dice che l'uva è inquinata mi mancava.


My 2ur Cents
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Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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Morris è sempre un grandissimo, ma a mio modo di vedere stavolta prende un granchio non da poco.
Cavendish è tutto tranne che un corridore ciclisticamente ignorante. Potrei mettermi a cercare tra i vecchi numeri di Bicisport per ripescare un articolo di Vicennati che intervistava insieme il velocista dell'Isola di Man e il suo mentore Erik Zabel. Ebbene, Cavendish si dichiarava pronto a confrontarsi con i migliori interpreti delle classiche non solo in quelle a lui più favorevoli altimetricamente, ma anche a Fiandre e Roubaix. E Zabel lo frenava, consapevole che per fare bene in simili corse avrebbe dovuto perdere qualcosa in volata.
E non è rimasto solo un proposito: quest'anno si è fatto tutta la campagna del Nord a prendere scoppole, invece che preparare in tranquillità obbiettivi senz'altro più abbordabili. Un Petacchi che a mio modo di vedere per caratteristiche tecniche sarebbe più portato del Cav per queste corse il Fiandre l'ha fatto credo una volta, sia mai che ci si faccia male.
E' vero che questo Mondiale oggettivamente dice poco dal punto di vista tecnico, ma la colpa è di organizzatori e Uci, non di chi l'ha vinto con pieno merito. Un paio d'anni fa ha fatto un numero da paura alla Sanremo, Poggio e Cipressa nelle prime posizioni e sprint di quelli di classe.
Per me sbagliamo bersaglio. Fra i colleghi di Cavendish c'è di molto, molto peggio. Un corridorino da 22 giorni di corsa all'anno (devo dirvi il nome?), Contador che un Lombardia forse non sa neanche cosa sia e il Giro d'ora in poi lo vedrà solo in televisione.
Certi attacchi a Cavendish mi sembrano strani e al limite dell'assurdo. A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca: spero non c'entri il fatto che ora si fa consigliare dal Male Assoluto (alias Fortebraccio).


Morris

Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

Messaggio da leggere da Morris »

My 2ur Cents ha scritto:Morris è sempre un grandissimo, ma a mio modo di vedere stavolta prende un granchio non da poco.
Cavendish è tutto tranne che un corridore ciclisticamente ignorante. Potrei mettermi a cercare tra i vecchi numeri di Bicisport per ripescare un articolo di Vicennati che intervistava insieme il velocista dell'Isola di Man e il suo mentore Erik Zabel. Ebbene, Cavendish si dichiarava pronto a confrontarsi con i migliori interpreti delle classiche non solo in quelle a lui più favorevoli altimetricamente, ma anche a Fiandre e Roubaix. E Zabel lo frenava, consapevole che per fare bene in simili corse avrebbe dovuto perdere qualcosa in volata.
Trovami un solo rigo dove ho scritto che è ciclisticamente ignorante. Non mi mettere in bocca cose che non ho scritto.
E non è rimasto solo un proposito: quest'anno si è fatto tutta la campagna del Nord a prendere scoppole, invece che preparare in tranquillità obbiettivi senz'altro più abbordabili. Un Petacchi che a mio modo di vedere per caratteristiche tecniche sarebbe più portato del Cav per queste corse il Fiandre l'ha fatto credo una volta, sia mai che ci si faccia male.
Vedremo se le scoppole di quest’anno, saranno le basi per un 2012 di diverso tenore, visto che deve, tra l’altro, onorare la maglia iridata. Comunque, in considerazione del fatto che le ha corse, poteva aggiungerci il Lombardia, perlomeno poteva stare zitto. In quanto a Petacchi, ha corso da gregario, è stato peculiare componente del treno iridato 2002, lo si è visto in carriera tantissime volte in fuga e a tirare come un ossesso in favore dei compagni, in salita ha dimostrato di essere di altra pasta rispetto al Cavedano, pur avendo un fisico meno adatto. Se le corse al nord le ha fatte poco e con poche ambizioni, gran parte della colpa sta anche in chi l’ha gestito. Petacchi poi, caratterialmente, potrà sì apparire una “cantilena”, ma non ha mai fatto il bulletto, né, tanto meno, ha compiuto scorrettezze vistose e volute. C’è un abisso fra i due al momento, anche se non lo vedi.
E' vero che questo Mondiale oggettivamente dice poco dal punto di vista tecnico, ma la colpa è di organizzatori e Uci, non di chi l'ha vinto con pieno merito.
La colpa è dell’UCI, prima di tutto e potremmo dire quasi sempre anche sul resto, compresa una prassi che, dalla ricerca spasmodica di soldi (spero per l’organizzazione), sta elevando una casta di protezioni ben direzionate e vistose. In tutti i sensi. C’è anche il Cavedano? Se avremo occhi lo vedremo. Intanto ti posso già dire che vincerà le Olimpiadi.
Un paio d'anni fa ha fatto un numero da paura alla Sanremo, Poggio e Cipressa nelle prime posizioni e sprint di quelli di classe.
L’ho scritto, se leggi bene, ero pure interessatissimo alla sua crescita, ma nel dopo Sanremo si sono create le motivazioni che me lo rendono “antipattttico” come direbbe il Moratti…..
Per me sbagliamo bersaglio. Fra i colleghi di Cavendish c'è di molto, molto peggio. Un corridorino da 22 giorni di corsa all'anno (devo dirvi il nome?), Contador che un Lombardia forse non sa neanche cosa sia e il Giro d'ora in poi lo vedrà solo in televisione.
Mettiti in pace con la matematica. Contador, quest'anno, solo con Giro e Tour, ha raddoppiato i 22 giorni di corse…. Ed anche gli altri anni, ha sempre lautamente superato quel limite.
Certi attacchi a Cavendish mi sembrano strani e al limite dell'assurdo. A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca: spero non c'entri il fatto che ora si fa consigliare dal Male Assoluto (alias Fortebraccio).
Quello che penso del Cavedano, non lo dico più di tanto, pensa un po’. Comunque se il male fosse solo Fortebraccio, l’impostore non sarebbe mai nato, quindi….


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Woodstock
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Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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Dite che sono una brutta persona, un maschilista, un pervertito, ma io sono invidioso, non dei soldi di Cavendish, non del suo spunto veloce, non della sua maglia iridata, ma della donna che lo renderà padre :drool:

http://forums.glamsham.com/viewtopic.php?t=19366


ps: ti prego Morris, non maledirmi :hippy:


Ve lo meritate Alberto Sordi!
alfiso

Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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Woodstock ha scritto:Dite che sono una brutta persona, un maschilista, un pervertito, ma io sono invidioso, non dei soldi di Cavendish, non del suo spunto veloce, non della sua maglia iridata, ma della donna che lo renderà padre :drool:

http://forums.glamsham.com/viewtopic.php?t=19366


ps: ti prego Morris, non maledirmi :hippy:
Secondo me ti penedice; e pure io darei il mio appoggio :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto:


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Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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secondo me Cav sconta solo l-antipatia del correre per soldi.
Gilbert che se la gioca sempre è simpatico,
uno che se la gioca solo per soldi è antipatico.

Se Gilbert facesse il calcolatore, pur non essendo velocista, ci starebbe antipatico. Il fatto che Cav sia un velocista è marginale...


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
alfiso

Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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Maìno della Spinetta ha scritto:secondo me Cav sconta solo l-antipatia del correre per soldi.
Gilbert che se la gioca sempre è simpatico,
uno che se la gioca solo per soldi è antipatico.

Se Gilbert facesse il calcolatore, pur non essendo velocista, ci starebbe antipatico. Il fatto che Cav sia un velocista è marginale...
Poche parole, concetto cristallino. Bingo!


My 2ur Cents
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Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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Morris ha scritto:
Quello che penso del Cavedano, non lo dico più di tanto, pensa un po’.
Caro Morris, mi permetto di darti del tu anche se senza dubbio hai qualche anno più di me e conoscenza ciclistica pari ad almeno cento volte la mia; ti incontrassi di persona userei il lei. La mia osservazione parte dal fatto che francamente non trovo giustificato tutto questo astio nei confronti di Cavendish. Che colpa ne ha se Madre Natura gli ha dato una percentuale di fibre bianche superiore alla media? Sarà pure un velocista, ma negli ultimi anni ha fatto vedere sprazzi di classe che certificano una testa da campione vero. Altri corridori (quello da 22 giorni l'anno è Andy, ca va sans dire) hanno potenzialità di generare spettacolo ben superiori al Cavedano (il soprannome mi piace, lo userò), eppure si concentrano su pochi obbiettivi e si accontentano spesso e volentieri del piazzamento. Cav no: pensa alle classiche, magari senza averne le possibilità, ma il tentativo ci sta tutto.
Non schierarsi al Lombardia è un gesto che si può interpretare in mille modi. Non so fino a che punto partire per una corsa con una storia così importante per una semplice passerella onori la maglia iridata.

Detto questo, la frase che ho quotato mi pare sibillina. Potresti chiarirne il senso?


Morris

Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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My 2ur Cents ha scritto:
Morris ha scritto:
Quello che penso del Cavedano, non lo dico più di tanto, pensa un po’.
Caro Morris, mi permetto di darti del tu anche se senza dubbio hai qualche anno più di me e conoscenza ciclistica pari ad almeno cento volte la mia; ti incontrassi di persona userei il lei.
Voglio il “tu” ci mancherebbe! Sono un vulcanico romagnolo, non campanilista, specificazione da evidenziare sempre quando si parla di romagnoli, ma, soprattutto, proletario nelle concezioni più larghe dell’uso del termine. “Alla buona”, come si dice dalle mie parti. Con una debolezza verso i più giovani per giunta, al punto di chiedere un “tassativo tu”, anche agli studenti che ho incontrato in veste dove il Lei è di prammatica. Sono spinoso a volte, persino feroce quando mi si toccano le corde non conformiste che mi hanno portato a sposare certe cause, o quando mi si vuole far accettare il potere che si determina più corrotto e malefico del solito (e nel ciclismo questa è una realtà di lungo corso, purtroppo), ma alla fine sono buono e persino generoso quando ho i mezzi per dimostrarlo. Chi mi conosce dal vivo, e qui ce ne sono diversi, può confermarlo. E poi, in un forum, si cancella tutto, dalla professione all’età, quindi il caro, legittimo e doveroso “tu”, è d’obbligo.
La mia osservazione parte dal fatto che francamente non trovo giustificato tutto questo astio nei confronti di Cavendish. Che colpa ne ha se Madre Natura gli ha dato una percentuale di fibre bianche superiore alla media? Sarà pure un velocista, ma negli ultimi anni ha fatto vedere sprazzi di classe che certificano una testa da campione vero.
Non ho mai scritto che non abbia talento, non l’ho mai detto a voce e non l’ho mai pensato. Non gli ho mai fatto colpa per le sue qualità, anzi, ribadisco, che fino alla Sanremo vinta compresa, era uno dei vertici delle mie attenzioni in questo sport. Poi si è fatto strada un tino di dubbi e si sono evidenziate tante altre cose, che me lo hanno reso antipatico e bada, che non sono uno a cui l’antipatia (o le idee politiche contrarie, o il paese di origine dittatoriale, o “guerrafondaio”, o che ti toglie l’aria che respiri perché vuole soldi), spinge all’azzeramento dei contenuti. Avrei decine e decine di esempi di atleti di una miriade di discipline, sui quali in un modo o nell’altro ho scritto, che lo dimostrano.
Altri corridori (quello da 22 giorni l'anno è Andy, ca va sans dire) hanno potenzialità di generare spettacolo ben superiori al Cavedano (il soprannome mi piace, lo userò), eppure si concentrano su pochi obbiettivi e si accontentano spesso e volentieri del piazzamento. Cav no: pensa alle classiche, magari senza averne le possibilità, ma il tentativo ci sta tutto.
Andy Schleck è un altro che mi ha deluso assai e sarò freddo, anche se dovesse vincere una striscia di giallo, come un certo tizio che aveva minore talento di lui per le corse a tappe. Gli riconoscerò il segno sull’epoca, mi rinverdirà quanto il ciclismo sia peggiorato rispetto a quello che mi son potuto gustare e non lo esalterò come esempio positivo. Ma riconoscerò sempre (se non cambierà in futuro), il suo non essere bullo, il suo non muoversi alla Don Rodrigo, o la mancanza di spirito di superiorità coloniale, che sono tutte cose, fra le altre più importanti, che vedo nel Cavedano.
Non schierarsi al Lombardia è un gesto che si può interpretare in mille modi. Non so fino a che punto partire per una corsa con una storia così importante per una semplice passerella onori la maglia iridata.
La maglia iridata è un simbolo, un segno della storia di uno sport, che deve saper superare i confini del tornaconto, di qualsiasi orientamento esso sia. Partecipare ad una corsa importante e storica, anche se non si è competitivi e poi ritirarsi, è un modo per riconoscere e rispettare i colleghi, ed il mondo stesso che ti ha consentito di eleggerti iridato. È pure un modo per renderti più gradevole o simpatico. È un segno di modestia, la stessa che spesso accompagna i campioni più veri. Se proprio non sentiva questi aspetti, allora doveva evitare di parlare sul suo “no”. Tanto più, alla luce dello start di due giorni prima, in una corsa dove solo la fantasia lo poteva mettere fra i favoriti. In questo quadro, a proposito del significativo spessore del personaggio, ho ricevuto una testimonianza. Alla partenza del Gran Piemonte, c’era un mio lettore, un grande appassionato di ciclismo pure valente pedalatore, uno che è stato dirigente di un altro sport e che legge Cicloweb da tanto tempo. L’ho incontrato tre giorni fa, quando gli ho consegnato dei libri e mi ha detto che nelle lunghe fasi di partenza, ha cercato più volte di farsi fare quell’autografo che gli altri, contrariamente al Cavedano, concedevano. Di fronte a quel diniego partorito a mo’ di assoluta indifferenza, un po’ stizzito, lo ha fotografato. Mi ha inviato le tre istantanee. La faccia del Cavedano sembra quella di uno che soffre a stare lì, fra quei plebei.
Detto questo, la frase che ho quotato mi pare sibillina. Potresti chiarirne il senso?
Caro Cents, non è che non voglia, non posso per ragioni di coerenza. Preferisco prendere una stecca, o passare per uno che si lega all’antipatia generica, piuttosto che esternare certe ragioni, almeno fino a quando non sono davvero possibili e spendibili. Si tratta delle medesime, per le quali tanti anni fa, giudicai in un certo modo con tanto di circostanziato, un celebre dell’atletica, uno del tennis, ed in epoca più recente, uno che pedalava. Nei primi due casi fui giudicato un eretico, oggi le stesse persone che mi vedevano così, mi portano un rispetto che mi mette a disagio, vista l’esagerata estensione. Nel terzo caso, taluni compagni di tifo, pretendevano di correggermi per una loro visione di ortodossia, semplicemente perché non avevano capito, e non capiscono probabilmente tuttora, il distinguo che facevo e che è incommensurabilmente diverso da ogni singolo componente una massa di base. In altre parole, essere eretico o nicchia, non mi spaventa, anzi. Ma devo essere completamente sicuro di quel che dico o scrivo. E poi, giusto per darti traccia, ritorno alle prime righe di questa risposta: “Sono spinoso a volte, persino feroce quando mi si toccano le corde non conformiste che mi hanno portato a sposare certe cause, o quando mi si vuole far accettare il potere che si determina più corrotto e malefico del solito (e nel ciclismo questa è una realtà di lungo corso, purtroppo)”.

Ciao!


Salvatore77
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Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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Morris ha scritto:
Non schierarsi al Lombardia è un gesto che si può interpretare in mille modi. Non so fino a che punto partire per una corsa con una storia così importante per una semplice passerella onori la maglia iridata.
La maglia iridata è un simbolo, un segno della storia di uno sport, che deve saper superare i confini del tornaconto, di qualsiasi orientamento esso sia. Partecipare ad una corsa importante e storica, anche se non si è competitivi e poi ritirarsi, è un modo per riconoscere e rispettare i colleghi, ed il mondo stesso che ti ha consentito di eleggerti iridato. È pure un modo per renderti più gradevole o simpatico. È un segno di modestia, la stessa che spesso accompagna i campioni più veri. Se proprio non sentiva questi aspetti, allora doveva evitare di parlare sul suo “no”. Tanto più, alla luce dello start di due giorni prima, in una corsa dove solo la fantasia lo poteva mettere fra i favoriti. In questo quadro, a proposito del significativo spessore del personaggio, ho ricevuto una testimonianza. Alla partenza del Gran Piemonte, c’era un mio lettore, un grande appassionato di ciclismo pure valente pedalatore, uno che è stato dirigente di un altro sport e che legge Cicloweb da tanto tempo. L’ho incontrato tre giorni fa, quando gli ho consegnato dei libri e mi ha detto che nelle lunghe fasi di partenza, ha cercato più volte di farsi fare quell’autografo che gli altri, contrariamente al Cavedano, concedevano. Di fronte a quel diniego partorito a mo’ di assoluta indifferenza, un po’ stizzito, lo ha fotografato. Mi ha inviato le tre istantanee. La faccia del Cavedano sembra quella di uno che soffre a stare lì, fra quei plebei.
Non capisco il nesso fra onorare la maglia iridata e correre il Lombardia. Soprattutto per un velocista. Onorare la maglia iridata secondo me significa tante cose come partire l'anno dopo al mondiale anche se non è il tuo percorso, cosa che non fece Cipollini nonostante avesse il posto conservato di diritto. Diamo tempo a Cavendish per onorare la maglia.

Si leggono tante cose negative su Cavendish, da tanti ma non da tutti, soprattutto per il suo carattere e il suo modo di fare, di vincere, di guadagnare, sul suo talento (non da Morris sulle sue doti fisiche, ma da altri si, altrochè!). Però queste considerazioni sono magari condivisibili se si adotta un metro di valutazione vecchio di 20 anni fa, non solo del ciclismo, ma dello sport in genere. Il valore della maglia iridata, della nazione, dell'impegno, della tradizione e dei valori della strada, molti usano queste tiritere "Beppecontiane" che quando le sento in televisione mi viene la sciolta. Io non ho mai capito perchè certe cose devono restare sempre uguali. Il Lombardia a settembre: eresia! Nesta che lascia la Lazio: tradimento! Cavendish non corre il Lombardia: irrispettoso!

E' così bello che lo sport si evolve, le dinamiche tecniche, sportive, economiche evolvono, si allargano. Sono contento che i ciclisti guadagnano, sono contento che nuove nazioni ci fanno un mazzo così. Ormai conta solo vincere e gudagnare, prendiamone atto e speriamo che tutto resti così com'è oggi perchè fra 20 anni potrebbe andare sempre peggio.

Ma torniamo a Cavendish.
Secondo me è un fenomeno come pochi, nel suo terreno attualmente è il migliore, in prospettiva meglio di Cipollini, e non solo in prospettiva visto che ha vinto La Sanremo e il Mondiale una decina di anni prima. Capisco che i mondiali di questi ultimi 15 anni (gli stessi che includono il mondiale di Cipollini) sono favorevoli alle ruote veloci, ma la Sanremo è sempre la stessa, forse più duretta con l'aggiunta di qualche salita prima, per cui credo che Cavendish abbia le potenzialità per vincere più classiche e più mondiali di Cipollini, ma anche più tappe in GT. Tutto di più, se durerà, Cipollini ha durato tanti anni perchè era un professionista serio che si applicava, Cavendish, magari si appagherà a causa dei troppi soldi che spesso hanno dato alla testa. Chissà!


1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
Pat McQuaid

Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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Cavendish non è un corridore che fa solo poche gare mirate! Ha fatto il Tour Down Under in gennaio in cui fu vittima di una brutta caduta, poi ancora febbraio in Qatar e poi Giro, Tour maglia verde, fino al mondiale.

Vorrei sapere quanti di quelli che hanno corso al Lombardia, hanno iniziato al Tour Down Under e quanti di loro abbiano fatto anche Giro e Tour.


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Spartacus
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Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

Messaggio da leggere da Spartacus »

Sono giovane e quindi con meno esperienza ciclistica rispetto a molti di voi, ma (vabbè che ero un tifosissimo di Cipo da piccolo) non credo che Cavendish e Cipollini siano paragonabili. Per carità, Cave vincerà probabilmente più tappe di Cipo al Tour (al Giro spero di no :D), più Sanremo e forse più mondiali. Ma io credo, e chiedo conferma ai più esperti, che gli avversari di Cipollini erano nettamente superiori a quelli che ora Cave si ritrova davanti.


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TIC
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Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

Messaggio da leggere da TIC »

Spartacus ha scritto:Sono giovane e quindi con meno esperienza ciclistica rispetto a molti di voi, ma (vabbè che ero un tifosissimo di Cipo da piccolo) non credo che Cavendish e Cipollini siano paragonabili. Per carità, Cave vincerà probabilmente più tappe di Cipo al Tour (al Giro spero di no :D), più Sanremo e forse più mondiali. Ma io credo, e chiedo conferma ai più esperti, che gli avversari di Cipollini erano nettamente superiori a quelli che ora Cave si ritrova davanti.
No, e' vero il contrario. Adesso il ciclismo e' mondiale, c'e' piu' concorrenza e statisticamente ci sono atleti piu' forti.
Poi si usa dire che nel passato tutto era piu' grandioso , ma siamo noi che vogliamo tornare indietro...


Winter
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Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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TIC ha scritto:
Spartacus ha scritto:Sono giovane e quindi con meno esperienza ciclistica rispetto a molti di voi, ma (vabbè che ero un tifosissimo di Cipo da piccolo) non credo che Cavendish e Cipollini siano paragonabili. Per carità, Cave vincerà probabilmente più tappe di Cipo al Tour (al Giro spero di no :D), più Sanremo e forse più mondiali. Ma io credo, e chiedo conferma ai più esperti, che gli avversari di Cipollini erano nettamente superiori a quelli che ora Cave si ritrova davanti.
No, e' vero il contrario. Adesso il ciclismo e' mondiale, c'e' piu' concorrenza e statisticamente ci sono atleti piu' forti.
Poi si usa dire che nel passato tutto era piu' grandioso , ma siamo noi che vogliamo tornare indietro...
Non son cosi' sicuro
Per diventare pro in Italia , inizio anni 90 , dovevi esser selezionato da 3000 dilettanti adesso son 1000 (2000 dilettanti persi , se sommi quelli di Inghilterra , Australia , Nuova Zelanda non arrivi a 500..)
Senza contare che le gare erano molto piu' lunghe e dure (gia' tra i dilettanti)
Salvo il Giro di quest'anno è un ciclismo molto piu' soft


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cauz.
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Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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TIC ha scritto: No, e' vero il contrario. Adesso il ciclismo e' mondiale, c'e' piu' concorrenza e statisticamente ci sono atleti piu' forti.
Poi si usa dire che nel passato tutto era piu' grandioso , ma siamo noi che vogliamo tornare indietro...
piu' che altro oggi ci sono un sacco di buoni velocisti. la maggior parte pero' sono giovani, e ci vorra' qualche anno per stabilire il loro valore effettivo.


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alfiso

Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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Una medaglia dalla vecchia babbiona (Dio la salvi). Quale miglior ... "traino" per la prossima stagione! :diavoletto:

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Admin
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Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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Chi sapeva che il nostro buon Mark aveva velleità danzerine, da ragazzo?

Ecco qui la foto-scoop tratta dal mitico The Inner Ring! :D :cincin: :clap:
Immagine

Dopo questa foto per me Cavendish ha guadagnato 100 punti :unzunz: :unzunz: :diavoletto:


Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
granfondista
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Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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Fantastica! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Bisognerebbe distribuirla ai suoi colleghi prima della partenza di una gara. :ponpon: :ponpon: :crazy: :crazy:


Meglio brocco che Di Rocco: Cicloweb forever!!
alfiso

Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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Siete certi che farà il Tour de France?
Oggi ho sentito un'altra storia. Però, per esigenze di immagine, potrebbe partire e ritirarsi dopo una settimana.
Un pissi pissi dà Boonen al Brixia Tour e con lui forse altri olimpici.


dietzen
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Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

Messaggio da leggere da dietzen »

alfiso ha scritto:Siete certi che farà il Tour de France?
Oggi ho sentito un'altra storia. Però, per esigenze di immagine, potrebbe partire e ritirarsi dopo una settimana.
Un pissi pissi dà Boonen al Brixia Tour e con lui forse altri olimpici.
mi pare qualche settimana fa c'era un'intervista (su cyclingnews? non ricordo) dove diceva non avrebbe finito il tour.


alfiso

Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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Ok lo dico. Lui non lo vuole fare ;)
Ma ci sono pressioni enormi al riguardo.


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Spartacus
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Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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Boonen al Brixia?! Lui ha detto che dovrebbe fare il Polonia..


alfiso

Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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Spartacus ha scritto:Boonen al Brixia?! Lui ha detto che dovrebbe fare il Polonia..
Dove sta il problema? ;)
Il Polonia è dal 10 al 17 se non erro. E attorno al 20 luglio molta gente si troverà fra Engadina e Stelvio (vicinissimi alla Val Camonica).


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Spartacus
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Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

Messaggio da leggere da Spartacus »

alfiso ha scritto:
Spartacus ha scritto:Boonen al Brixia?! Lui ha detto che dovrebbe fare il Polonia..
Dove sta il problema? ;)
Il Polonia è dal 10 al 17 se non erro. E attorno al 20 luglio molta gente si troverà fra Engadina e Stelvio (vicinissimi alla Val Camonica).
ammetto che mi sorprenderebbe la presenza di Boonen al Brixia, non ricordo sinceramente grandi nomi internazionali al via, e poi c'è da considerare che il Brixia per ora non è ancora incluso nel calendario UCI..


alfiso

Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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Spartacus ha scritto:
alfiso ha scritto: Dove sta il problema? ;)
Il Polonia è dal 10 al 17 se non erro. E attorno al 20 luglio molta gente si troverà fra Engadina e Stelvio (vicinissimi alla Val Camonica).
ammetto che mi sorprenderebbe la presenza di Boonen al Brixia, non ricordo sinceramente grandi nomi internazionali al via, e poi c'è da considerare che il Brixia per ora non è ancora incluso nel calendario UCI..
Il momento è quello che è. Credo che ci stiano lavorando alacremente però. E quest'anno hanno possibilità particolari alla luce dell'anno olimpico.


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Laura Grazioli
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Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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Ma il Brixia non si farà, almeno è quello che han sempre detto, poi vedremo se cambieranno idea di nuovo...


Un uomo comincerà a comportarsi in maniera ragionevole solo quando avrà esaurito ogni altra possibile soluzione
alfiso

Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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Scrivere questa cosa mi costa, però è giusto scriverla per come me l'hanno riferita, anche per spiegare l'aria che tirava nelle ultime tappe del Giro e per motivare (non certo giustificare) alcune decisioni dei Commissari Uci di giuria.
Un suiveur d'ammiraglia mi ha detto che, contrariamente a quanto molti credono (pure io per la verità), sembra proprio che il CavRompiBall in questo Giro non si sia mai attaccato all'ammiraglia. Lui, almeno, dice di non averlo mai visto, a differenza di quanto avvenuto negli anni passati.
Altri hanno invece abbondato di questa prassi e senza alcun ritegno. La giuria ha inizialmente chiuso gli occhi.
Secondo il testimone diretto, la maglia iridata non consentiva quest'anno a Cannonball di farsi ritrarre in tale imbarazzante frangente.
Per questa ragione, ben sapendo i vantaggi che si hanno con tali azioni, si è lamentato con vigore contro questa prassi per quanto riguardava gli altri.
La giuria non ha voluto danneggiare nessuno nel migliore esercizio del proprio ruolo (di velocista) e pertanto è intervenuta con quello stupido escamotage regolamentare al termine, da intendersi come un warning per il futuro, senza danneggiare o eliminare alcuno dei velocisti dalle tappe possibili (infatti i giochi erano ormai fatti). Diciamo che si è trattato di un avviso efficace; una regola non scritta e ben interpretata (tegn a ment) dai responsabili dei team.


prof
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Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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alfiso ha scritto:Scrivere questa cosa mi costa, però è giusto scriverla per come me l'hanno riferita, anche per spiegare l'aria che tirava nelle ultime tappe del Giro e per motivare (non certo giustificare) alcune decisioni dei Commissari Uci di giuria.
Un suiveur d'ammiraglia mi ha detto che, contrariamente a quanto molti credono (pure io per la verità), sembra proprio che il CavRompiBall in questo Giro non si sia mai attaccato all'ammiraglia. Lui, almeno, dice di non averlo mai visto, a differenza di quanto avvenuto negli anni passati.
Altri hanno invece abbondato di questa prassi e senza alcun ritegno. La giuria ha inizialmente chiuso gli occhi.
Secondo il testimone diretto, la maglia iridata non consentiva quest'anno a Cannonball di farsi ritrarre in tale imbarazzante frangente.
Per questa ragione, ben sapendo i vantaggi che si hanno con tali azioni, si è lamentato con vigore contro questa prassi per quanto riguardava gli altri.
La giuria non ha voluto danneggiare nessuno nel migliore esercizio del proprio ruolo (di velocista) e pertanto è intervenuta con quello stupido escamotage regolamentare al termine, da intendersi come un warning per il futuro, senza danneggiare o eliminare alcuno dei velocisti dalle tappe possibili (infatti i giochi erano ormai fatti). Diciamo che si è trattato di un avviso efficace; una regola non scritta e ben interpretata (tegn a ment) dai responsabili dei team.
E' molto plausibile anche se rimane possibile che, in certi frangenti (leggi grande lontananza dalla testa della corsa, regioni semideserte, nessuno intorno), la pratica del traino sia pur stata adottata anche dal CRB e, chiaramente, non solo da lui.
Su Guardini, avrei voluto dirlo prima, cosi' com'è non è presentabile: o migliora in salita e sul fondo o non sarà mai un corridore credibile. E questo senza voler nulla togliere al gioiello della sua vittoria.


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lemond
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Re: Mark Cavendish ... ed i soldi

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prof ha scritto:
alfiso ha scritto:Scrivere questa cosa mi costa, però è giusto scriverla per come me l'hanno riferita, anche per spiegare l'aria che tirava nelle ultime tappe del Giro e per motivare (non certo giustificare) alcune decisioni dei Commissari Uci di giuria.
Un suiveur d'ammiraglia mi ha detto che, contrariamente a quanto molti credono (pure io per la verità), sembra proprio che il CavRompiBall in questo Giro non si sia mai attaccato all'ammiraglia. Lui, almeno, dice di non averlo mai visto, a differenza di quanto avvenuto negli anni passati.
Altri hanno invece abbondato di questa prassi e senza alcun ritegno. La giuria ha inizialmente chiuso gli occhi.
Secondo il testimone diretto, la maglia iridata non consentiva quest'anno a Cannonball di farsi ritrarre in tale imbarazzante frangente.
Per questa ragione, ben sapendo i vantaggi che si hanno con tali azioni, si è lamentato con vigore contro questa prassi per quanto riguardava gli altri.
La giuria non ha voluto danneggiare nessuno nel migliore esercizio del proprio ruolo (di velocista) e pertanto è intervenuta con quello stupido escamotage regolamentare al termine, da intendersi come un warning per il futuro, senza danneggiare o eliminare alcuno dei velocisti dalle tappe possibili (infatti i giochi erano ormai fatti). Diciamo che si è trattato di un avviso efficace; una regola non scritta e ben interpretata (tegn a ment) dai responsabili dei team.
E' molto plausibile anche se rimane possibile che, in certi frangenti (leggi grande lontananza dalla testa della corsa, regioni semideserte, nessuno intorno), la pratica del traino sia pur stata adottata anche dal CRB e, chiaramente, non solo da lui.
Su Guardini, avrei voluto dirlo prima, cosi' com'è non è presentabile: o migliora in salita e sul fondo o non sarà mai un corridore credibile. E questo senza voler nulla togliere al gioiello della sua vittoria.
Vabbé, per quanto mi riguarda, concedo il beneficio della buona fede e quindi do per quasi sicura la testimonianza del "suiver". Però resta sempre in sospeso la storia della tappa nelle marche, perché non provi un po' a chiedere a lui com'è andata? :diavoletto:


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
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