FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Bomby
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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maurofacoltosi ha scritto: venerdì 9 agosto 2019, 18:29
maurofacoltosi ha scritto: venerdì 9 agosto 2019, 17:34 Il Gavia in discesa non lo faranno mai più
manca un pezzo: il Gavia in discesa dal versante di Ponte
Ho detto che nella tappa c'è dell'ignoranza!

@Patate: sono d'accordo.


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Maìno della Spinetta
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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maurofacoltosi ha scritto: venerdì 9 agosto 2019, 17:34 Il Gavia in discesa non lo faranno mai più
Perché?


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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Mi riferisco alla discesa verso Ponte di Legno che fecero nel 2010. I corridori non ne furono molto contenti.


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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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maurofacoltosi ha scritto: sabato 10 agosto 2019, 7:32 Mi riferisco alla discesa verso Ponte di Legno che fecero nel 2010. I corridori non ne furono molto contenti.
Una delle strade più pericolose che abbia mai affrontato, però la strada era bella. Solo che tra te e il nulla non c'è manco mezzo parapetto...


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Maìno della Spinetta ha scritto: sabato 10 agosto 2019, 7:38
maurofacoltosi ha scritto: sabato 10 agosto 2019, 7:32 Mi riferisco alla discesa verso Ponte di Legno che fecero nel 2010. I corridori non ne furono molto contenti.
Una delle strade più pericolose che abbia mai affrontato, però la strada era bella. Solo che tra te e il nulla non c'è manco mezzo parapetto...
Ricordo che si lamentarono anche per la discesa dal Mont du Chat al Tour


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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Un Lombardia (molto) immaginario, da Lecco a Varese con un'ottantina di chilometri corsi in Svizzera.
Percorso molto molto duro, ma le salite serie finiscono a 40 dal'arrivo
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Per rendere più efficace il Cuvignone si potrebbe arrivare ad Angera o addirittura a Laveno, aggiungendo chilometri in partenza (partire da Monza invece che da Lecco?)


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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Trullo ha scritto: lunedì 12 agosto 2019, 20:04 Per rendere più efficace il Cuvignone si potrebbe arrivare ad Angera o addirittura a Laveno, aggiungendo chilometri in partenza (partire da Monza invece che da Lecco?)
Ho voluto lasciare, come da recente tradizione, partenza ed arrivo in capoluoghi di provincia, mi sembra più realistico.
Per animare di più il finale si possono inserire le salite di Gemonio e Orino prima della Motta o il Montello prima del traguardo


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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Patate ha scritto: lunedì 12 agosto 2019, 19:23 Un Lombardia (molto) immaginario, da Lecco a Varese con un'ottantina di chilometri corsi in Svizzera.
Percorso molto molto duro, ma le salite serie finiscono a 40 dal'arrivo
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Sarebbe una bella tappa per il Giro.
Come classica mi pare troppo dura.
Due salite di 12-13 km impegnative.


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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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frcre ha scritto: lunedì 12 agosto 2019, 23:03
Patate ha scritto: lunedì 12 agosto 2019, 19:23 Un Lombardia (molto) immaginario, da Lecco a Varese con un'ottantina di chilometri corsi in Svizzera.
Percorso molto molto duro, ma le salite serie finiscono a 40 dal'arrivo
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Sarebbe una bella tappa per il Giro.
Come classica mi pare troppo dura.
Due salite di 12-13 km impegnative.
Si può addolcire togliendo la Colma, ed al limite anche Intelvi sebbene poi sia un po' troppo vuoto all'inizio. Per il resto sì, è dura ma non eccessivamente più del Lombardia 2016 che aveva salite un po' più facili ma era senza respiro negli ultimi 100 chilometri.
Anche un finale con il solo Cuvignone e qualche salita lì intorno sarebbe molto interessante.
Il Lombardia è mai arrivato a Varese?


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Patate ha scritto: lunedì 12 agosto 2019, 23:21
frcre ha scritto: lunedì 12 agosto 2019, 23:03
Patate ha scritto: lunedì 12 agosto 2019, 19:23 Un Lombardia (molto) immaginario, da Lecco a Varese con un'ottantina di chilometri corsi in Svizzera.
Percorso molto molto duro, ma le salite serie finiscono a 40 dal'arrivo
lombardia-svizzera.png
Sarebbe una bella tappa per il Giro.
Come classica mi pare troppo dura.
Due salite di 12-13 km impegnative.
Si può addolcire togliendo la Colma, ed al limite anche Intelvi sebbene poi sia un po' troppo vuoto all'inizio. Per il resto sì, è dura ma non eccessivamente più del Lombardia 2016 che aveva salite un po' più facili ma era senza respiro negli ultimi 100 chilometri.
Anche un finale con il solo Cuvignone e qualche salita lì intorno sarebbe molto interessante.
Il Lombardia è mai arrivato a Varese?
Al lombardia al limite metterei il solo cuvignone ai -70 almeno e salite più fattibili prima dell'arrivo.
Quello del 2016 era si duro, ma valcava era a 100 dall'arrivo, e l'ultima salita dura 6,5 km al 9% ai -60.
Negli ultimi 50 km ''solo'' Miragolo, Selvino e strappo di Bergamo alta.
Neggia è esagerata, sono 13km quasi tutti in doppia cifra, anche cuvignone a parte i primi 3 è costantemente al 8-9-10%
Sarebbe una classica solo per scalatori puri, sarebbero tagliati fuori pure i Valverde e Alaphilippe secondo me


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A proposito di Giro di Lombardia con finale a Varese ecco la mia idea

https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/297135
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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io invece ho provato a immaginare l'unica tappa che a mio avviso avrebbe dislivelli e distanze tollerabili in epoca moderna attorno al Bianco, la Etroubles-La Thuile, che potrebbe risultare un floppone, o un massacro.

Ovviamente si può anche fare in senso inverso, avrebbe in meno la Forclaz (che qua comunque è molto lontana dal traguardo) e avrebbe in meno che tutti si controllerebbero. Avrebbe in più il GSB, salito fino in cima, come salita finale, e arrivo diciamo... al piazzale di Saint rhèmy. Ci sarebbero alcuni km in più per arrivare in cima, diciamo siamo sui 255.
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Patate ha scritto: martedì 1 maggio 2018, 11:16 Circuito del pavé a Liegi: i 12 giri prevedono ciascuno la scalata della famosa Rue Pierreuse (1 km al 9% di cui 800 m in pavé a 14%), un tratto in pavé di 800 m al 7% non segnalato sul profilo, e la famosa scalata alla Rue Naniot (600 m al 10% in pavé) per un totale di 26 km e mezzo sulle pietre

pavlieg.png
Rue Pierreuse:
Immagine
Rue Naniot:
Immagine
Sono stato a Liegi e casualmente sono passato da questa strada.
Mi sono segnato il nome per segnalarla qui dentro, ma ho visto che l'avevi già fatto tu. :clap:

A parte questo, visitando Liegi mi sono chiesto perchè la Liegi non arrivi in centro città o lungo la Mosa.
La città non sarà bella come Gent o Bruges, ma non è nemmeno quel cesso che si vede in tv.

OT (non so se valga la pena aprire un topic e in quale sezione).
In Vallonia il ciclismo mi è parso inesistente.
Sono stato anche a Huy e Namur e non ho visto una bici da corsa nemmeno per sbaglio.
Ad Huy almeno c'erano i cartelli per il Muro, ma solo quelli.


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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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È fatto poco noto che Los Machucos, la rampa usata oggi, ha un altro versante da poco riasfaltato. Una strada che consentirebbe, oltre ad una doppia scalata -come vociferato per quest'anno- anche l'utilizzo lontano dal traguardo per uno schema raramente utilizzato dalla Vuelta.
Qui si scollina ai -27 per poi intraprendere la ben più pedalabile salita del Portillo de la Lunada per 215 km e 4500 metri di dislivello totali.
machucos.png
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Visto che siamo reduci dal mondiale e visti alcuni spunti da altri topic, ho provato a pensare ad un mondiale italiano in altura, che non sia un tappone per scalatori puri.

Ho pensato al Gran Sasso dove c'è un anello naturale tra Santo Stefano di Sessanio e Castel del Monte che permetterebbe di creare un circuito (anche se lunghetto) da ripetere 4 volte.
Tratto in linea dall'Aquila per inserire in partenza una bella salita che rimarrebbe nelle gambe e permetterebbe ai più coraggiosi di provare una fuga vera fin da subito.

Il problema è che non so tracciare il circuito :D

La base di partenza è questa https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/305368


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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Qualcuno conosce le condizioni di questo bestione poco a sud di Piancavallo? Da satellite sembra asfaltata fino al tratto in altopiano, sterrato.
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Si è parlato delle candidature dell'Emilia-Romagna e dei Paesi Baschi per ospitare le partenze dei Tour nel 2022 e nel 2023. Ho provato a disegnare due Tour a tema, toccando i luoghi dove si sono imposti corridori emiliani e corridori baschi.

Tour des Emilians 2022

https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/tours/view/13077

Tour des Basques 2023

https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/tours/view/13093


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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Un trittico di tappe appenninico con salite lunghe, pendenze importanti e qualche strada bianca mediamente fattibile.
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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nibali-san baronto ha scritto: mercoledì 16 ottobre 2019, 20:55 Un trittico di tappe appenninico con salite lunghe, pendenze importanti e qualche strada bianca mediamente fattibile.
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Complimenti sono disegnate davvero bene.
Un appunto però: il finale della prima tappa sarebbe impossibile da proporre, visto che il versante sterrato del Terminillo, per intenderci quello da Micigliano, è praticamente impraticabile alle bici da corsa.(A causa di uno sterrato ricco di breccia e buche)
Al momento si può salire soltanto in mtb ed è un vero peccato poichè è il versante più panoramico e difficile del monte.

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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Leonardo Civitella ha scritto: mercoledì 16 ottobre 2019, 21:10
nibali-san baronto ha scritto: mercoledì 16 ottobre 2019, 20:55 Un trittico di tappe appenninico con salite lunghe, pendenze importanti e qualche strada bianca mediamente fattibile.
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Complimenti sono disegnate davvero bene.
Un appunto però: il finale della prima tappa sarebbe impossibile da proporre, visto che il versante sterrato del Terminillo, per intenderci quello da Micigliano, è praticamente impraticabile alle bici da corsa.(A causa di uno sterrato ricco di breccia e buche)
Al momento si può salire soltanto in mtb ed è un vero peccato poichè è il versante più panoramico e difficile del monte.

Saluti,Leonardo
Eh mi immagino. Ad ogni modo suppongo che come fu risistemato il Finestre possano esserne risistemati altri nel caso ci passi il Giro. Il problema piuttosto è proprio quest'ultimo :hammer:


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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Anch'io vorrei postare un dittico appenninico, che potrebbe benissimo chiudere la prima o anche la seconda settimana di un Giro.
La prima è una tappa classica con arrivo al Blockhaus (ma al Rifugio Pomilio, fattibilissimo anche attualmente come spazi e molto scenografico) che presenta nella prima parte un paio di muri tosti (Casoli e Guardiagrele).
La seconda tappa è un grande anello dei Monti Sibillini veramente spettacolare (oltre 5000 m di dislivello), con l'ascesa davvero impegnativa dei Prati di Ragnolo da Callarella e l'arrivo, dopo la Forca di Gualdo, sulla Forca di Presta, altro Valico super panoramico sopra la Piana di Castelluccio.

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nibali-san baronto ha scritto: mercoledì 16 ottobre 2019, 20:55 Un trittico di tappe appenninico con salite lunghe, pendenze importanti e qualche strada bianca mediamente fattibile.
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Belle, soprattutto la terza perché corta e cattiva :D ...i Sibillini offrono panorami stupendi oltretutto.
Mi sono accorto di aver utilizzato la stessa salita chiamandola Prati di Ragnolo...salita tosta cmq!


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Erinnerung ha scritto: martedì 22 ottobre 2019, 19:27
nibali-san baronto ha scritto: mercoledì 16 ottobre 2019, 20:55 Un trittico di tappe appenninico con salite lunghe, pendenze importanti e qualche strada bianca mediamente fattibile.
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Belle, soprattutto la terza perché corta e cattiva :D ...i Sibillini offrono panorami stupendi oltretutto.
Mi sono accorto di aver utilizzato la stessa salita chiamandola Prati di Ragnolo...salita tosta cmq!
Infatti prima o poi mi piacerebbe tantissimo farmi una vacanzina nell'area che sta tra Colfiorito e il Gran Sasso e portarmi la bici. Il mio amore sono i passi che superano la soglia della vegetazione (per esempio, da toscano, mi affascina tantissimo il Passo del Vestito sulle Apuane) e in quelle zone ce ne sono a bizzeffe.


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nibali-san baronto ha scritto: martedì 22 ottobre 2019, 19:33
Erinnerung ha scritto: martedì 22 ottobre 2019, 19:27
nibali-san baronto ha scritto: mercoledì 16 ottobre 2019, 20:55 Un trittico di tappe appenninico con salite lunghe, pendenze importanti e qualche strada bianca mediamente fattibile.
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Belle, soprattutto la terza perché corta e cattiva :D ...i Sibillini offrono panorami stupendi oltretutto.
Mi sono accorto di aver utilizzato la stessa salita chiamandola Prati di Ragnolo...salita tosta cmq!
Infatti prima o poi mi piacerebbe tantissimo farmi una vacanzina nell'area che sta tra Colfiorito e il Gran Sasso e portarmi la bici. Il mio amore sono i passi che superano la soglia della vegetazione (per esempio, da toscano, mi affascina tantissimo il Passo del Vestito sulle Apuane) e in quelle zone ce ne sono a bizzeffe.
Non conoscevo il Passo del Vestito e da alcune immagini su google sembra molto panoramico! Io da lumbard ho fatto solo un trekking sui Sibillini di 6 giorni alcuni anni fa ma sono rimasto davvero affascinato. Ero salito al Sassotetto da Monastero e poi la Piana di Castelluccio è davvero un posto incredibile. In bici ci sarebbe parecchio da girare...
Curiosità visto che sei toscano: hai fatto la Croce Arcana? Come sono gli ultimi 2 Km? Da mtb?


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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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nibali-san baronto ha scritto: martedì 22 ottobre 2019, 19:33
Erinnerung ha scritto: martedì 22 ottobre 2019, 19:27
nibali-san baronto ha scritto: mercoledì 16 ottobre 2019, 20:55 Un trittico di tappe appenninico con salite lunghe, pendenze importanti e qualche strada bianca mediamente fattibile.
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Belle, soprattutto la terza perché corta e cattiva :D ...i Sibillini offrono panorami stupendi oltretutto.
Mi sono accorto di aver utilizzato la stessa salita chiamandola Prati di Ragnolo...salita tosta cmq!
Infatti prima o poi mi piacerebbe tantissimo farmi una vacanzina nell'area che sta tra Colfiorito e il Gran Sasso e portarmi la bici. Il mio amore sono i passi che superano la soglia della vegetazione (per esempio, da toscano, mi affascina tantissimo il Passo del Vestito sulle Apuane) e in quelle zone ce ne sono a bizzeffe.
Se vuoi ho una casa nei monti della Laga😂

A parte gli scherzi, vi voglio riportare una notizia molto bella a riguardo.
Ovvero qualche giorno orsono è stato riaperto il versante umbro della salita di Forche Canepine(una delle salite più suggestive della Valle del Tronto), mentre purtroppo per il versante marchigiano si dovrà ancora attendere.

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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Erinnerung ha scritto: martedì 22 ottobre 2019, 21:46
nibali-san baronto ha scritto: martedì 22 ottobre 2019, 19:33
Erinnerung ha scritto: martedì 22 ottobre 2019, 19:27

Belle, soprattutto la terza perché corta e cattiva :D ...i Sibillini offrono panorami stupendi oltretutto.
Mi sono accorto di aver utilizzato la stessa salita chiamandola Prati di Ragnolo...salita tosta cmq!
Infatti prima o poi mi piacerebbe tantissimo farmi una vacanzina nell'area che sta tra Colfiorito e il Gran Sasso e portarmi la bici. Il mio amore sono i passi che superano la soglia della vegetazione (per esempio, da toscano, mi affascina tantissimo il Passo del Vestito sulle Apuane) e in quelle zone ce ne sono a bizzeffe.
Non conoscevo il Passo del Vestito e da alcune immagini su google sembra molto panoramico! Io da lumbard ho fatto solo un trekking sui Sibillini di 6 giorni alcuni anni fa ma sono rimasto davvero affascinato. Ero salito al Sassotetto da Monastero e poi la Piana di Castelluccio è davvero un posto incredibile. In bici ci sarebbe parecchio da girare...
Curiosità visto che sei toscano: hai fatto la Croce Arcana? Come sono gli ultimi 2 Km? Da mtb?
Purtroppo no e devo dire che sarebbe un'altra strada che rientra in quella categoria. Ho chiesto ad uno che ha casa alla Doganaccia e mi avrebbe detto che senza MTB non se ne cava le gambe... è anche vero che senza volerlo mi son dovuto ciucciare la discesa sterrata del Catria in bdc (accidenti all'asfalto bio :muro: ) e non credo fosse messa meglio del Croce Arcana. Secondo me salendo da Fanano e scendendo a Cutigliano è fattibile visto che lo sterro in discesa si riduce a meno di 2 km contro i 4 in salita. Ci vuole un po' di pazienza e di masochismo :diavoletto: . Se provo a farla te lo faccio sapere


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Erinnerung ha scritto: martedì 22 ottobre 2019, 19:21
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Per favore Guardiagrele no.... :vomitino:
Per me fu uno dei momenti più bassi della carriera del pistolero

Se il Blockhaus rimane pur sempre il Blockhaus, in abruzzo meriterebbe più considerazione la salita di Prati di Tivo, sicuramente non per le pendenze ma bensì per la scenografia e per lo spettacolo che offre.
In particolare a tutti coloro che non la dovessero conoscere consiglierei di superare la località sciistica e di giungere al termine della strada percorribile, dove ci si può ritrovar davanti ad una delle visuali più paradisiache d'Italia.(Purtroppo però il manto stradale degli ultimi 400m è in ghiaia)

Saluti,Leonardo


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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Leonardo Civitella ha scritto: martedì 22 ottobre 2019, 22:12
Erinnerung ha scritto: martedì 22 ottobre 2019, 19:21
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Per favore Guardiagrele no.... :vomitino:
Per me fu uno dei momenti più bassi della carriera del pistolero

Se il Blockhaus rimane pur sempre il Blockhaus, in abruzzo meriterebbe più considerazione la salita di Prati di Tivo, sicuramente non per le pendenze ma bensì per la scenografia e per lo spettacolo che offre.
In particolare a tutti coloro che non la dovessero conoscere consiglierei di superare la località sciistica e di giungere al termine della strada percorribile, dove ci si può ritrovar davanti ad una delle visuali più paradisiache d'Italia.(Purtroppo però il manto stradale degli ultimi 400m è in ghiaia)

Saluti,Leonardo
Ho provato a disegnare una tappa con arrivo ai Prati di Tivo passando per la Forca di Penne e la Piana di Campo Imperatore (salite non durissime ma molto scenografiche). Più di 4000 m di dislivello.

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Trullo
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Bella. Venerdì bloack Haus, sabato questa tappa, domenica Campo Imperatore


lucks83
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Vi ricordate la seconda settimana tremenda del Giro 2011? Quella del Grossglockner, del Crostis (annullato ) e Zoncola e del Gardeccia?
Ecco io ho provato a proporre una cosa cosi in versione appenninica.


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Patate
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Proposta letteraria :D
Da tempo mi stuzzica l'idea di un Giro basato sul Viaggio in Italia di Goethe, questi giorni ho provato ad iniziarlo:
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Partenza a Karlovy Vary (Karlsbad) con una tappa a cronometro nel classico stile Giro: breve e con una salitella
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Seconda tappa ondulata ma per velocisti, da Cheb a Ratisbona
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Terza tappa per scattisti, che ripercorre nel finale la salita mondiale di Innsbruck e quella sulla quale Michele Scarponi colse la sua ultima vittoria in carriera
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Tappa dura con tre ascese di prima categoria: il Monte Giovo, la salita all'altopiano di Avelengo e Colle, quasi 10 km costantemente in doppia cifra
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Dopo metà Bondone in apertura ed un tratto lungo il Lago di Garda i corridori affronteranno 70 km animati (ma senza enormi pendenze) in cui le ultime due ascese (Montecchio e Torricelle) saranno decisive per il risultato di tappa
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Lunga tappa per velocisti caratterizzata da una prima metà corsa nelle zone lagunari del Delta del Po
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Tappa tosta: si sale a Carpegna (da nord e niente Cippo) all'inizio e al Monte Nerone dal lato più duro a metà tappa. Il terreno è sempre ondulato, fino al micidiale strappo che porta a Perugia e all'arrivo sul classico lastricato cittadino dopo 210 km e 3500 metri di dislivello


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Beppugrillo
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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nibali-san baronto ha scritto: mercoledì 16 ottobre 2019, 20:55 Un trittico di tappe appenninico con salite lunghe, pendenze importanti e qualche strada bianca mediamente fattibile.
tappina-appenninica-sassotetto.png
Magari il Fargno si potesse fare tranquillamente in bici da corsa. A parte che quest'anno quel versante credo sia sempre rimasto chiuso, ma anche fosse aperto il massimo che si può fare è portar su la bici in qualche modo, non una corsa professionistica. E purtroppo della stessa tappa è chiuso pure il tratto Castelsantangelo-Frontignano, quest'anno l'ho percorso due volte in discesa scavalcando le transenne (perché senza quello non si può fare il vero anello dei Sibillini e mi seccava) e ho paura che rimarrà chiuso ancora molto a lungo. Se dovessero riaprirlo sarebbe molto interessante anche come finale di tappa ad esempio per la Tirreno-Adriatico perché è una salita dura, finisce su un grosso piano appena sotto Frontignano (quindi non troppo in alto, a marzo difficilmente ci trovi la neve) e nell'ultimo chilometro ha pure una bellissima serie di tornanti (dall'ultimo si vede il primo, una manna per gli spettatori). Strade bianche in alta quota proponibili per i professionisti nella zona purtroppo non ci sono, nel senso che appunto si va su in qualche ma non verrà mai una gara regolare. Se ci fosse la possibilità di fare dei lavori ci sarebbero due sterrati molto interessanti che salgono verso la zona di Sassotetto (questo, sterrati gli ultimi 5 km: https://www.strava.com/segments/15065246 e questo: https://www.strava.com/segments/14945129) però per come sono ora non sono fattibili
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Invece questa (la seconda parte e col versante classico di Sassotetto) è stata una delle uscite più belle della mia estate e in effetti mi piacerebbe un sacco vederla in una corsa. Purtroppo qui nelle Marche abbiamo la "sfiga" di avere la Tirreno-Adriatico che per forza di cose evita i Sibillini e il Giro ci snobba un po', anche comprensibilmente visto che appunto a marzo abbiamo tutti gli anni la TA. Ovviamente influisce anche la chiusura delle strade dopo il terremoto ma il Giro qua non veniva mai neanche prima

Quest'anno a fine estate è venuto Nibali a girare degli spot proprio sui Sibillini e poi a Offida se non sbaglio, magari poi proveranno a portare anche il Giro, anche se la tendenza a evitare le tappe dure e spettacolari nella prima parte ormai mi sembra tristemente consolidata.

Aggiungo un fantapercorso che in realtà è il giro che ho fatto stamattina. Sono 110 km con 2100 metri di dislivello e la particolarità è che sono fatti su 9 salite diverse tutte in un raggio di 10 chilometri da casa mia (diciamo 10 chilometri dal centro di Macerata, dubito che casa mia possa diventare il fulcro di una corsa professionistica) senza fare le salite più banali e con una sola inversione a U, che comunque si poteva tranquillamente evitare. Facendo tutte le salite di Macerata si può arrivare a 3000 m, facendo qualche variante pure a 4000. Poi di queste quelle dalla seconda alla quinta sono dei muretti per cui ci si potrebbe costruire una tappa molto selettiva. I limiti pratici di un percorso che paralizza un'intera città sono abbastanza ovvi, però è il topic dei fantapercorsi quindi non importa molto

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nibali-san baronto
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Beppugrillo ha scritto: domenica 3 novembre 2019, 21:18
nibali-san baronto ha scritto: mercoledì 16 ottobre 2019, 20:55 Un trittico di tappe appenninico con salite lunghe, pendenze importanti e qualche strada bianca mediamente fattibile.
tappina-appenninica-sassotetto.png
Magari il Fargno si potesse fare tranquillamente in bici da corsa. A parte che quest'anno quel versante credo sia sempre rimasto chiuso, ma anche fosse aperto il massimo che si può fare è portar su la bici in qualche modo, non una corsa professionistica. E purtroppo della stessa tappa è chiuso pure il tratto Castelsantangelo-Frontignano, quest'anno l'ho percorso due volte in discesa scavalcando le transenne (perché senza quello non si può fare il vero anello dei Sibillini e mi seccava) e ho paura che rimarrà chiuso ancora molto a lungo. Se dovessero riaprirlo sarebbe molto interessante anche come finale di tappa ad esempio per la Tirreno-Adriatico perché è una salita dura, finisce su un grosso piano appena sotto Frontignano (quindi non troppo in alto, a marzo difficilmente ci trovi la neve) e nell'ultimo chilometro ha pure una bellissima serie di tornanti (dall'ultimo si vede il primo, una manna per gli spettatori). Strade bianche in alta quota proponibili per i professionisti nella zona purtroppo non ci sono, nel senso che appunto si va su in qualche ma non verrà mai una gara regolare.
Ero già a conoscenza di tutto, chiaramente quando parlo di mediamente fattibile intendo sempre che se ci dovessero fare dei lavori sarebbe una opzione interessante. Due esempi che mi vengono a mente sono il Colle del Finestre che fino al 2005 era una mulattiera impercorribile (parola di Castellano), oppure l'asfaltatura a sorpresa che è stata fatta a Pian del Lupo per il 2019. D'altronde parliamo di fantacorse.


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Nel 2027 cadrà il 100° del primo mondiale professionisti (1927). Ho provato a disegnare un Giro d’Italia e un Tour de France a tema, che tocchino sia i luoghi dove si sono disputati i rispettivi mondiali (non sempre riproponendo quei circuiti), sia i paesi legati ai corridori italiani e francesi che hanno vinto il mondiale.
Le tappe conclusive di entrambe le corse sono, invece, dedicate agli anniversari di fondazione di RCS (1927) e ASO (1992), che cadranno nel medesimo anno

Giro Mondiale 2027

https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/tours/view/13289

Tour Mondiale 2027

https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/tours/view/13289


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Tour dedicato a Raymond Poulidor

https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/tours/view/13442

Riposto il percorso del Tour Mondiale 2027 perchè avevo messo un link sbagliato

https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/tours/view/13340


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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Nel 2025 si festeggerà il Giubileo della chiesa cattolica. Ecco Giro, Tour e Vuelta espressamente dedicati

https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/tours/view/13588

https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/tours/view/13609

https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/tours/view/13617


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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Ho provato a reinventare e ribaltare i classici percorsi di Tirreno-Adriatico e Parigi-Nizza.

Questa è la “Corsa dei due Mari” disegnata dall’Adriatico verso il Tirreno

maps/tours/view/13785

Questa è la “Course au Lumière” tracciata dalla Costa Azzurra verso Parigi (La “Ville Lumière”)

maps/tours/view/13790


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Il Tour del 2022 partirà da Saint-Étienne. Ecco un'idea di percorso

https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/tours/view/13905


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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Sarebbe interessante disegnare un percorso che unisca Giro, Tour e Vuelta di quest'anno in 3 settimane. Se lo stop si prolunga fino a luglio e rimane solo agosto-settembre si potrebbe chiedere un sacrificio agli spagnoli e fare un unico grande giro, che tra l'altro sarebbe un evento epocale, salvando 7 tappe a testa. In parte sono già mischiati visto che il Giro sconfina in Francia nella tappa di Sestriere e idem la Vuelta col Tourmalet.
Poi volendo andarci giù pesante con la fantasia si potrebbe ipotizzare una tappa Milano-Sanremo la prima domenica con ripartenza da Nizza il martedì successivo


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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Beppugrillo ha scritto: sabato 14 marzo 2020, 22:04 Sarebbe interessante disegnare un percorso che unisca Giro, Tour e Vuelta di quest'anno in 3 settimane. Se lo stop si prolunga fino a luglio e rimane solo agosto-settembre si potrebbe chiedere un sacrificio agli spagnoli e fare un unico grande giro, che tra l'altro sarebbe un evento epocale, salvando 7 tappe a testa. In parte sono già mischiati visto che il Giro sconfina in Francia nella tappa di Sestriere e idem la Vuelta col Tourmalet.
Poi volendo andarci giù pesante con la fantasia si potrebbe ipotizzare una tappa Milano-Sanremo la prima domenica con ripartenza da Nizza il martedì successivo
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Beppugrillo ha scritto: sabato 14 marzo 2020, 22:04 Sarebbe interessante disegnare un percorso che unisca Giro, Tour e Vuelta di quest'anno in 3 settimane. Se lo stop si prolunga fino a luglio e rimane solo agosto-settembre si potrebbe chiedere un sacrificio agli spagnoli e fare un unico grande giro, che tra l'altro sarebbe un evento epocale, salvando 7 tappe a testa. In parte sono già mischiati visto che il Giro sconfina in Francia nella tappa di Sestriere e idem la Vuelta col Tourmalet.
Poi volendo andarci giù pesante con la fantasia si potrebbe ipotizzare una tappa Milano-Sanremo la prima domenica con ripartenza da Nizza il martedì successivo
Forse sportivamente sarebbe meglio il contrario: inizio in Galizia con la cronometro di Ezaro, l'Angliru dopo tre tappe, qualche tappa basca, il Tourmalet, Pau. Massiccio Centrale, le tappe del Colombier e del Glieres, quella verso Nizza, Sestriere e gran finale con i Laghi di Cancano OPPURE discesa verso la penisola con Cesenatico e/o Tortoreto come ultime tappe decisive. Questo se si vogliono riciclare le tappe esistenti


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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Patate ha scritto: sabato 14 marzo 2020, 23:07
Beppugrillo ha scritto: sabato 14 marzo 2020, 22:04 Sarebbe interessante disegnare un percorso che unisca Giro, Tour e Vuelta di quest'anno in 3 settimane. Se lo stop si prolunga fino a luglio e rimane solo agosto-settembre si potrebbe chiedere un sacrificio agli spagnoli e fare un unico grande giro, che tra l'altro sarebbe un evento epocale, salvando 7 tappe a testa. In parte sono già mischiati visto che il Giro sconfina in Francia nella tappa di Sestriere e idem la Vuelta col Tourmalet.
Poi volendo andarci giù pesante con la fantasia si potrebbe ipotizzare una tappa Milano-Sanremo la prima domenica con ripartenza da Nizza il martedì successivo
Forse sportivamente sarebbe meglio il contrario: inizio in Galizia con la cronometro di Ezaro, l'Angliru dopo tre tappe, qualche tappa basca, il Tourmalet, Pau. Massiccio Centrale, le tappe del Colombier e del Glieres, quella verso Nizza, Sestriere e gran finale con i Laghi di Cancano OPPURE discesa verso la penisola con Cesenatico e/o Tortoreto come ultime tappe decisive. Questo se si vogliono riciclare le tappe esistenti
Se chiedi ospitalità alla Vuelta gli devi lasciare l'ultima settimana


Bomby
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Buona Pasqua a tutti,

nei primi giorni di quarantena mi sono dato alla tracciatura di un Giro che avevo in testa da tempo.

Ho voluto dargli un tema, ovvero quello dei luoghi toccati dalla migrazione, di cui si parla tanto. L'argomento è noto, se ne parla tanto e spessissimo a sproposito, ma raramente si guarda ai luoghi, li si conoscono, ma non si sa dove collocarli esattamente. Ovviamente non tutte le tappe toccano luoghi che hanno qualcosa a che fare con il tema, ma buona parte conservano l'idea generale.
Si parte da Lampedusa con una crono individuale. Si riparte con una tappa che parte da Augusta (luogo simbolo l'anno scorso per le incresciose vicende), poi si passa da Pozzallo (altro luogo simbolo degli sbarchi) e si arriva a Ragusa facendo un su e giù nei luoghi noti per il peculiare stile architettonico. Da qui si riparte per arrivare a Messina: è la prima volata. Da Reggio Calabria una tappa di alta montagna sui passi dell'Aspromonte per arrivare a Rosarno. Si riparte da Cosenza per arrivare a Policoro e da quindi da Matera a San Severo, altra località accomunata a Rosarno per la presenza di accampamento dove gli immigrati sfruttati dai caporali per la raccolta della frutta (soprav)vivono. Queste ultime due tappe sono completamente piatte, campo di battaglia per i velocisti. Da Termoli si riparte per Chieti per affrontare i muri abruzzesi tra Vasto, Lanciano e la località di arrivo. Da Chieti si parte e si sale a Campo Imperatore passando dal Blockhaus e dal Valico ove si trovava il tristemente noto hotel Rigopiano: c'entra nulla con i rifugiati, ma è giusto un ricordo. Dall'Aquila (assieme alla tappa del giorno precedente, un ricordo per il terremoto del 2009 e del 2016) si arriva a Roma passando per i colli del Giro del Lazio e per il pavè dell'Appia Antica: la prima settimana si conclude nella capitale, anch'essa a sua volta luogo simbolo nel processo di accoglienza dei migranti: sono molti quelli che passano di qui, tanti quelli che vi si fermano, volenti o nolenti.
Nella seconda settimana sono meno gli spunti legati al tema della migrazione: ho cercato di concentrarmi ancor di più sull'aspetto sportivo. Si riparte da Bolsena e si arriva a Siena percorrendo gli sterrati della Strade Bianche. Da Ponte a Ema si riparte per ricordare Bartali, che tanti aiuti portò a chi nella sue epoca era perseguitato, per arrivare a Bologna sul San Luca dopo essersi fatti un giro per i colli Bolognesi (in bici, non in Vespa). Chance per velocisti da Mirandola (in ricordo del terremoto del 2012) a Trento, una risalita lungo la SS.12 sulla via del Brennero, itinerario forse non primario ma comunque abbastanza battuto della migrazione. Da Trento si affronta il tappone dolomitico (Manghen, San Pellegrino, Fedaia, Pordoi, Giau) e si arriva a Cortina, da dove si riparte con una breve tappa che, passando da Passo Tre Croci, Sella Ciampiglotto, Forca di Pani, giunge al Kaiser, il Monte Zoncolan. Da Tolmezzo si arriva a Trieste con una tappa mossa che si dipana sul confine tra Italia e Slovenia, frontiera che costituisce la rotta di terra della migrazione che interessa l'Italia. Circuito finale con la salita verso Opicina.
Nel giorno di riposo si piglia il Frecciarossa e si arriva a Brescia. Da Iseo quindi si riparte per una tappetta che include Gavia, Mortirolo da Mazzo e Aprica. Da Sondrio si riparte costeggiando il ramo del Lago di Como che volge a levante per arrivare a Lodi, all'epoca della tracciatura del percorso l'epicentro dell'epidemia. Da Castellania Coppi (abbiamo celebrato Bartali, giusto celebrare anche il Campionissimo) si riparte per arrivare a Sanremo (una Sanremo accorciata, all'epoca ancora si sperava di poterla svolgere accorciata). Da Ventimiglia, altro luogo noto alle cronache sulla vicenda dei migranti, dove si assiste a uno dei tristi rimbalzi di sventurati tra Italia e Francia, si riparte per il Piemonte: si valica il Colle di Tenda (si sale fino in cima con lo sterrato sul versante francese) come antipasto a Fauniera e Sampeyre. Il giorno dopo si riparte da Saluzzo per affrontare il Moncenisio (altro itinerario lungo il quale tanti migranti sono caduti nel tentativo di valicare le Alpi), il Colle delle Finestre per arrivare sul tradizionale arrivo di Sestriere. Crono finale da Nembro a Bergamo passando da Bergamo Alta, quindi con salita e discesa.

Qui il link al percorso su laflammerouge.
https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/tours/view/14109

Chiedo a chi è più aggiornato di me: nell'editor le altimetrie non si riescono più a creare, e quindi si deve fare ricorso a editor esterni. Io uso ridewithGPS come consigliato, ma il risultato finale mi convince poco (i dislivelli sono tutti sballati). Voi come vi comportate per risolvere il problema?


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Bomby ha scritto: domenica 12 aprile 2020, 20:05


Chiedo a chi è più aggiornato di me: nell'editor le altimetrie non si riescono più a creare, e quindi si deve fare ricorso a editor esterni. Io uso ridewithGPS come consigliato, ma il risultato finale mi convince poco (i dislivelli sono tutti sballati). Voi come vi comportate per risolvere il problema?
La mia impressione è che non siano sballati. Fino a poco tempo fa usavo www.gpsies.com, che poi è stato rilevato da AllTrails e da quel giorno i profili mi risultavano totalmente sballati, così sono passato a ridewithGPS e ho notato che i profili sono tornati corretti. L'ho provato anche con le salite e funziona. Se invece provo a disegnarle direttamente sulla flamme mi escono salite sballate (prova a tracciare una salita prendendo come modello una salita già presente e vedi la differenza)


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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Io mi riferisco al dislivello. Su ridewithGPS è corretto (ragionevole). Quando salvo ed esporto il PGX e lo carico su laflammerouge, il sito mi dà un valore diverso da quello di ridewithGPS e completamente sballato. Nello specifico, compaiono erte allucinanti non appena la strada si trova a mezzacosta su una parete particolarmente ripida. Tratte brevissime, magari, ma che messe assieme si combinano a formare un dislivello irragionevole, anche perchè sono inesistenti. Una soluzione potrebbe essere filtrare il file GPX (potrei anche riuscirci, ma mi risparmierei la fatica volentieri).

Mi è balzato in mente un altro tema per il tracciato di un Giro: i luoghi della seconda guerra mondiale, partendo dallo sbarco in Sicilia sino ad arrivare a Milano. Ho buttato giù una buona quantità di luoghi simbolo in cui poter far partire, transitare o arrivare una tappa, ma sinceramente me ne sovvengono ben pochi nelle Alpi centrali e orientali... Giusto Trieste e zona del confine, oltre alla zona intorno a Ravenna (che non è sulle Alpi, ma è comunque a Est). Qualche suggerimento? Vanno bene località dove avvennero stragi, eventi bellici, battaglie, roccaforti della Resistenza, repubbliche partigiane, luoghi notevoli in genere.


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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Il Giorno della Liberazione appena passato mi ha dato l'ispirazione per la creazione di un Giro d'Italia che solchi l'Italia ripercorrendo le tappe della guerra di Liberazione.

Alcune caratteristiche generali:
  • Distanza totale: 3530.56 Km
  • Arrivi in salita: 9
  • Tappe di alta montagna: 6; Arrivi in salita nelle tappe di alta montagna: 5
  • Tappe di media montagna: 7
  • Arrivi in salita nelle tappe di media montagna: 3; Tappe di pianura: 6
  • Arrivi in salita nelle tappe di pianura mosse: 1
  • Tappe a cronometro individuale: 1; Chilometri a cronometro individuale: 58.56
  • Tappe a cronometro a squadre: 1; Chilometri a cronometro a squadre: 10.62
  • Totale GPM: 78
  • Totale 1° Categoria: 11
  • Totale 2° Categoria: 21
  • Totale 3° Categoria: 31
  • Totale 4° Categoria: 15
Link: https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/tours/view/14608

Descrizione delle tappe:
Tappa I: Portopalo di Capo Passero > Pachino, TTT, 10,6 kilometers · +107 m. Si parte da uno dei punti di sbarco degli Alleati in Sicilia nel luglio 1943 (qui sbarcò l’8° armata britannica) per arrivare, dopo 10 km di crono a squadre utile per presentare i partecipanti al Giro, a Pachino. Tappa pianeggiante, non dovrebbe essere troppo influente sulla classifica generale: attenzione al vento.
Tappa1.jpg
Tappa1.jpg (268.96 KiB) Visto 5105 volte
Tappa II: Avola > Enna, MM, 200,6 kilometers · +4.218 m. Si riparte da Avola, un altro dei punti di sbarco delle divisioni britanniche e si attraversano i monti iblei dell’interno della Sicilia per arrivare ad Enna che fu liberata dagli americani il 20/7, nel cuore della Sicilia a quasi 1000 metri sul livello del mare, un aspetto dell’isola diverso dal solito. La tappa riprende un po’ il carattere dell’intero Giro: poche grandi salite, raramente si raggiungono le alte quote, ma nervoso, sincopato, pieno di trappole e trabocchetti.
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Tappa III: Enna > Etna, AM, 124,2 kilometers · +3.432 m. Si riparte da Enna per una breve tappa verso il Monte Etna, che costituisce nel suo versante da Ragalna il primo grande arrivo in salita del Giro. Si ripercorre la distanza che separò le due linee di difesa che l’Asse riuscì a porre in campo per fronteggiare l’avanzata alleata nell’isola: quella del 16/7 e quella del 1/8.
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Ultima modifica di Bomby il lunedì 27 aprile 2020, 15:44, modificato 1 volta in totale.


Bomby
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Tappa IV: Brindisi > Potenza, P, 228,5 kilometers · +2.900 m. Dopo un primo giorno di riposo, si prende un aereo a Catania e si atterra a Brindisi. Da qui, ove il Re arrivò ed installò il suo governo dopo essere fuggito a gambe levate da Roma, si riparte. Si passa da Matera, che fu la prima città in Italia ad insorgere contro l’occupante nazifascista e si arriva a Potenza, altra città liberata dagli alleati nel settembre del ’43 durante la risalita dello stivale dopo lo sbarco in Sicilia. La tappa è forse più adatta all’arrivo di una fuga a lunga gittata, anche perché le salite nella seconda metà potrebbero scoraggiare i velocisti meno resistenti. Certo è che le occasioni per loro non sono tante, e forse farebbero bene a provarci per centrare il primo successo.
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Tappa V: Balvano > Salerno, P, 124,2 kilometers · +1.172 m. Seconda tappa pianeggiante, che si svolge in modo opposto alla precedente, partenza mossa e arrivo in pianura. Si parte da Balvano che fu teatro del più grave disastro ferroviario in Italia, proprio durante la guerra: il 3 marzo 1944, il treno merci 8017 che da Napoli doveva arrivare a Potenza, era sovraccarico di passeggeri clandestini dato che era uno dei pochi collegamenti disponibili tra le due città. A causa del sovraccarico, della scarsa qualità del carbone che non consentiva alle locomotive di esprimere la piena potenza (e che bruciava anche male), dell’umidità che sempre si trova nelle gallerie, al fatto che la manutenzione delle due locomotive necessarie a trainare il pesante treno fosse particolarmente precaria, il treno si fermò nel mezzo di una lunga galleria dopo la stazione di Balvano. La galleria era già satura di fumo per il transito di un treno precedente, l’areazione non era certo assicurata, le locomotive continuavano ad emettere fumo. Il macchinista della macchina di testa tentò di uscire dalla galleria retrocedendo (nel verso della discesa); il macchinista della seconda unità che le era subito dietro male interpretò questa manovra e iniziò a spingere in avanti. I due macchinisti, uno dei due fuochisti ed almeno altre 517 persone (ma c’è chi dice più di 600) persone morirono asfissiate nel sonno. Nessuno si accorse dell’incidente, che accadde di notte, per almeno 4 ore. Dato il periodo di guerra, il disastro venne nascosto il più possibile all’opinione pubblica e venne per anni dimenticato. Si arriva a Salerno, altro punto di sbarco alleato nel processo di liberazione dell’Italia occupata.
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Tappa VI: Salerno > Vesuvio, AM, 144,7 kilometers · +4.150m. Altra tappa di montagna piuttosto corta: stavolta però non è praticamente monosalita come quella dell’Etna, ma nella prima parte di tappa si va su e giù tra la costiera amalfitana e quella sorrentina, un modo per appesantire un po’ le gambe agli atleti. Napoli nel corso della seconda guerra mondiale ha vissuto varie vicende: città martoriata dai bombardamenti, si liberò dai tedeschi durante le 4 giornate, visse l’eruzione del Vesuvio, fu una delle basi alleate per la risalita dello stivale.
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Bomby
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Tappa VII: Santa Maria Capua Vetere > Montecassino, MM, 183,4 kilometers · +2.258 m. Da Santa Maria Capua Vetere, che fu teatro -dopo la conquista di Napoli- di una delle prime battaglie a cavallo delle linee di difesa che i nazifascisti costruirono attraverso gli Appennini per rallentare la liberazione del suolo italiano. In un Giro che ha come tema la seconda guerra mondiale, non si può non toccare Montecassino dove il fronte rimase impantanato per lunghi mesi tra ’43 e ’44 e che -per una scelta controproducente di un generale alleato- fu completamente rasa al suolo. La tappa è mossa, l’arrivo è in salita ma non troppo difficile, 8,6 km al 5%.
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Tappa VIII: Anzio > Roma (Piazza Venezia), ITT, 58,6 kilometers · +434 m. Lo sbarco di Anzio per gli alleati si rivelò essere un bagno di sangue, anche a causa delle scelte ottuse del generale responsabile dello sbarco, per un’azione che doveva essere rapida per tagliare la ritirata delle forze tedesche dal fronte di Montecassino sulla linea Gustav. Si giunge a Roma attraversando la campagna laziale, arrivando in Piazza Venezia, dove la guerra fu dichiarata. Come per gli alleati, anche per i ciclisti raggiungere Roma potrebbe rivelarsi in un bagno di sangue quanto a minuti persi contro il tempo, in una crono lunga e adatta agli specialisti. Gli scalatori dovranno mettere le mani in avanti guadagnando terreno nelle tappe precedenti e provando a recuperare nelle tappe successive: le occasioni non sono mancate e non mancheranno.
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Tappa IX: Rieti > Campo Imperatore, AM, 204,3 kilometers · +5.253 m. Dicevamo delle occasioni per gli scalatori, eccola. Si parte da Rieti e si scala subito il Terminillo, giusto per vedere se qualcuno si porta dietro le scorie del giorno precedente. Si affronta poi la lunga salita verso Campo Felice come antipasto alla lunghissima ascesa dall’Aquila a Campo Imperatore, dove Mussolini fu rinchiuso dagli italiani dopo l’8 settembre e poi liberato dai nazisti per essere messo come fantoccio a capo della repubblica sociale di Salò.
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