La crisi del ciclismo italiano
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Sembra che per un problema di salute non corra e non sia più nella Astana, ma su instagram mette foto di lui che si allena e sempre in maglia Astana.
Re: La crisi del ciclismo italiano
Stavo guardando su PCS il ranking degli italiani da 23 anni in giù, riporto qui le mie impressioni sui più interessanti secondo me:
- Aleotti: come già detto sopra, corridore che può diventare molto solido, magari da top 10 in grandi giri, da valutare nelle classiche, mi sembra abbia anche un discreto spunto veloce
- Bagioli: secondo me il miglior prospetto che abbiamo, corridore principalmente da classiche, nei grandi giri non credo possa essere super competitivo. Mi ricorda Cunego
- Covi: sta facendo molto bene quest'anno, va forte su molti terreni diversi, corridore da classiche e da vittoria di tappa in grandi giri. Non so quanto spazio possa avere però nella UAE
- Zana: bel talento in salita, molto curioso di vederlo questo mese all'Avenir per capire dove potrebbe arrivare
- Mozzato: non lo conosco moltissimo, aspetto news da chi ne sa di più
- Oldani: corridore veloce che tiene bene su percorsi misti, da qualche vittoria in grandi giri, non credo in classiche importanti
- Battistella: campione del mondo under 23, non ha fatto tantissimo per ora tra i pro, credo possa diventare un uomo squadra, non penso di più
- Dainese: passato con molte aspettative, ha iniziato bene poi molte difficoltà, importante ora fare bene alla Vuelta, secondo me può diventare un ottimo velocista
- Tiberi: molto giovane, ha già fatto bene in qualche corsa quest'anno soprattutto a cronometro. Da far crescere con calma, ma le basi sono molto buone a crono e buone in salita
- Milan: gran talento, passista che ha dimostrato di essere molto veloce, da valutare con calma ma belle prospettive
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- Mozzato: non lo conosco moltissimo, aspetto news da chi ne sa di più
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Mozzato ha un buono spunto veloce. Può fare bene nelle classiche del nord sul pavè. Però non ho grandi aspettative.Andrea93 ha scritto: ↑martedì 10 agosto 2021, 11:59 Stavo guardando su PCS il ranking degli italiani da 23 anni in giù, riporto qui le mie impressioni sui più interessanti secondo me:
- Aleotti: come già detto sopra, corridore che può diventare molto solido, magari da top 10 in grandi giri, da valutare nelle classiche, mi sembra abbia anche un discreto spunto veloce
- Bagioli: secondo me il miglior prospetto che abbiamo, corridore principalmente da classiche, nei grandi giri non credo possa essere super competitivo. Mi ricorda Cunego
- Covi: sta facendo molto bene quest'anno, va forte su molti terreni diversi, corridore da classiche e da vittoria di tappa in grandi giri. Non so quanto spazio possa avere però nella UAE
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- Milan: gran talento, passista che ha dimostrato di essere molto veloce, da valutare con calma ma belle prospettive
FC 2018: Gp de Montreal, Giro di Turchia.
FC 2019: GP di Francoforte, Tour a Tempo, Coppa Bernocchi.
FC 2020: Tour Down Under, Tour a Tempo a Squadre.
FC 2021: Gand - Wevelgem, Obiettivo Zero Punti Tour de France, 1° Obiettivo Zero Punti, Trofeo Matteotti.
FC 2022: Saudi Tour, Etoile de Bessèges, Tour de Pologne.
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Re: La crisi del ciclismo italiano
a occhio mi pare che Covi lo abbia già quasi fatto, peccato solo che mi pare difetti un po' di intuito strategico e di "occhio" in certe situazioni. Purtroppo per Bagioli gli infortuni così lunghi nei primi anni di professionismi possono creare grandissime difficoltà.Leonardo Civitella ha scritto: ↑lunedì 9 agosto 2021, 11:01Tiberi e Milan su tutti e Sobrero in ineos.
Ah e naturalmente Bagioli
Re: La crisi del ciclismo italiano
Intanto segnalo che è dal 18/7 che non si disputa in Italia una corsa di livello almeno .1; dal 24/6 se guardiamo alle corse di un giorno; e dal 30/5 (ultima tappa del Giro d'Italia) che non si disputa una gara di livello World Tour.
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Rispetto a quattro anni fa abbiamo restituito ai corridori un degno calendario estivo. Da questo punto di vista siamo in piena crescita
FC2019: Tro Bro Leon-Tour of the Alps
FC2020: Campionato Europeo in linea -Obiettivo Zero Punti Tour
FC2023: Obiettivo Zero Punti Giro
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Il salto lo fai quando vinci corse importanti.herbie ha scritto: ↑mercoledì 11 agosto 2021, 12:06a occhio mi pare che Covi lo abbia già quasi fatto, peccato solo che mi pare difetti un po' di intuito strategico e di "occhio" in certe situazioni. Purtroppo per Bagioli gli infortuni così lunghi nei primi anni di professionismi possono creare grandissime difficoltà.Leonardo Civitella ha scritto: ↑lunedì 9 agosto 2021, 11:01Tiberi e Milan su tutti e Sobrero in ineos.
Ah e naturalmente Bagioli
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Io sta notizia ce la metto qua.
È crisi del ciclismo italiano, il fatto che un cambio di CT diventi una telenovela...si o no?
Fondriest e Bugno ma poi forse arrivano anche Pozzato Tosatto e poi...
https://www.quibicisport.it/2021/08/27/ ... n-tosatto/
È crisi del ciclismo italiano, il fatto che un cambio di CT diventi una telenovela...si o no?
Fondriest e Bugno ma poi forse arrivano anche Pozzato Tosatto e poi...
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Gregio/Iachetti e Ficarra/Picone possono ancora rientrare in corsa per la nomina?cassius ha scritto: ↑domenica 29 agosto 2021, 7:51 Io sta notizia ce la metto qua.
È crisi del ciclismo italiano, il fatto che un cambio di CT diventi una telenovela...si o no?
Fondriest e Bugno ma poi forse arrivano anche Pozzato Tosatto e poi...
https://www.quibicisport.it/2021/08/27/ ... n-tosatto/
Re: La crisi del ciclismo italiano
Simoni/Lanfranchijerrydrake ha scritto: ↑domenica 29 agosto 2021, 21:29Gregio/Iachetti e Ficarra/Picone possono ancora rientrare in corsa per la nomina?cassius ha scritto: ↑domenica 29 agosto 2021, 7:51 Io sta notizia ce la metto qua.
È crisi del ciclismo italiano, il fatto che un cambio di CT diventi una telenovela...si o no?
Fondriest e Bugno ma poi forse arrivano anche Pozzato Tosatto e poi...
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Notizie precise sullo stato di salute Bettiol?
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Colite ulcerosa, stagione finita.Salvatore77 ha scritto: ↑giovedì 16 settembre 2021, 13:29 Notizie precise sullo stato di salute Bettiol?
Si sta curando all'ospedale Mauriziano a Torino.
https://www.gazzetta.it/Ciclismo/27-08- ... 3753.shtml
Re: La crisi del ciclismo italiano
Quello che mi preoccupa molto del post Cassani è il fatto che Davide aldilà delle critiche legittime alla gestione delle corse alle volte, al fatto di avere delle perversioni verso alcuni ciclisti che sono sempre nel giro nazionale con mio sommo sbigottimento tipo un toscano due volte campione del mondo junior e che sia legittimo cambiare dopo un po' sta nel fatto che lui come pochi è riuscito a creare un gruppo unito che sta bene assieme il rischio fortissimo è che nel prossimo ciclo la nazionale possa trasformarsi in una spagna qualsiasi è altissimo.
Poi che la nuova gestione federale lascierà dei danni irreparabili lo sappiamo tutti
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Re: La crisi del ciclismo italiano
U23
Primo
Quarto
Settimo.
Poi, nella fuga più importante c'eravamo.
Nella crono non siamo fermi.
Colbrelli ha spianato Remco.
Certo, non abbiamo Pogacar e i due del cross - ma c'è di peggio in giro dai
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Poi, nella fuga più importante c'eravamo.
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The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Gran bella notizia per il nostro movimento.
Ma è presto per disquisire se Baroncini potrà mai fare classifica nei grandi giri?
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Ti accontenti di un Ivan Basso ?CicloSprint ha scritto: ↑venerdì 24 settembre 2021, 18:24 Baroncini farà la fine dei vari Gualdi e Giordani ?
Von Rock ? Nein, danke.
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Direi di sìMaìno della Spinetta ha scritto: ↑venerdì 24 settembre 2021, 17:37 U23
Primo
Quarto
Settimo.
Poi, nella fuga più importante c'eravamo.
Nella crono non siamo fermi.
Colbrelli ha spianato Remco.
Certo, non abbiamo Pogacar e i due del cross - ma c'è di peggio in giro dai
Un bel periodo per il nostro ciclismo
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Come si chiama il cane di Baroncini?nino58 ha scritto: ↑venerdì 24 settembre 2021, 18:30Ti accontenti di un Ivan Basso ?CicloSprint ha scritto: ↑venerdì 24 settembre 2021, 18:24 Baroncini farà la fine dei vari Gualdi e Giordani ?
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Re: La crisi del ciclismo italiano
la crisi del ciclismo in italia prende campo anche per la disabitudine degli italiani dall'uso della bici
sono stato a Londra per lavoro alcuni giorni (erano 4 anni che non che non ci tornavo) e sono rimasto stupito dalla quantità di persone che ha fatto della bici il mezzo privilegiato per muoversi in città
la città è completamente pedonale (e non è pistoia) e anche nelle strade strette a soho il ciclista ha sempre la pista preferenziale per muoversi
di auto sullo strand ne vedi qualcuna sparuta( tutte da 70000 £ in su) e nessuna parcheggiata
è probabilmente anche questa una delle ragioni per la crescita del movimento ciclistico in GB
sono stato a Londra per lavoro alcuni giorni (erano 4 anni che non che non ci tornavo) e sono rimasto stupito dalla quantità di persone che ha fatto della bici il mezzo privilegiato per muoversi in città
la città è completamente pedonale (e non è pistoia) e anche nelle strade strette a soho il ciclista ha sempre la pista preferenziale per muoversi
di auto sullo strand ne vedi qualcuna sparuta( tutte da 70000 £ in su) e nessuna parcheggiata
è probabilmente anche questa una delle ragioni per la crescita del movimento ciclistico in GB
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Non so.nurseryman ha scritto: ↑sabato 25 settembre 2021, 0:16 la crisi del ciclismo in italia prende campo anche per la disabitudine degli italiani dall'uso della bici
sono stato a Londra per lavoro alcuni giorni (erano 4 anni che non che non ci tornavo) e sono rimasto stupito dalla quantità di persone che ha fatto della bici il mezzo privilegiato per muoversi in città
la città è completamente pedonale (e non è pistoia) e anche nelle strade strette a soho il ciclista ha sempre la pista preferenziale per muoversi
di auto sullo strand ne vedi qualcuna sparuta( tutte da 70000 £ in su) e nessuna parcheggiata
è probabilmente anche questa una delle ragioni per la crescita del movimento ciclistico in GB
Se prendiamo l'Olanda è vero, è lo stesso.
Ma la Cina ?
Dovrebbero vincere tutto e non hanno un ciclista nei primi 500 (?), 1000 (?) del mondo: qualche pistard (velocità) tra le ragazze e nulla più.
Von Rock ? Nein, danke.
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Ganna, Baroncini, Balsamo. Se Ganna è una certezza da un pò, vogliamo dare qualche merito a Dagnoni e alla sua struttura?
Re: La crisi del ciclismo italiano
Cordiano ha dato una scossa e ne darà altre.
Re: La crisi del ciclismo italiano
..."Sua", struttura...
Fc 2017 : Mondiale CRONO. Fc 2018 : Fiandre, Liegi, Giro tappa 3, Emilia. Fc 2019 : Omloop, Mi-To, F.squadre.
Fc 2020 Algarve, UAE, Vuelta 14. Fc 2021 Kuurne, Strade Bianche, Paesi Baschi, Amstel, Fourmies. Fc 2022 Limburg. Giro tappa 2,Combinata Vuelta, Toscana, Mondiale CRONO. Fc 2023 Gand, Amstel, TOTA.
Fc 2020 Algarve, UAE, Vuelta 14. Fc 2021 Kuurne, Strade Bianche, Paesi Baschi, Amstel, Fourmies. Fc 2022 Limburg. Giro tappa 2,Combinata Vuelta, Toscana, Mondiale CRONO. Fc 2023 Gand, Amstel, TOTA.
Re: La crisi del ciclismo italiano
la bici in città è molto usata, rispetto a 20 anni fa non c'è proprio paragone, c'è un aumento esponenziale.nino58 ha scritto: ↑sabato 25 settembre 2021, 6:36Non so.nurseryman ha scritto: ↑sabato 25 settembre 2021, 0:16 la crisi del ciclismo in italia prende campo anche per la disabitudine degli italiani dall'uso della bici
sono stato a Londra per lavoro alcuni giorni (erano 4 anni che non che non ci tornavo) e sono rimasto stupito dalla quantità di persone che ha fatto della bici il mezzo privilegiato per muoversi in città
la città è completamente pedonale (e non è pistoia) e anche nelle strade strette a soho il ciclista ha sempre la pista preferenziale per muoversi
di auto sullo strand ne vedi qualcuna sparuta( tutte da 70000 £ in su) e nessuna parcheggiata
è probabilmente anche questa una delle ragioni per la crescita del movimento ciclistico in GB
Se prendiamo l'Olanda è vero, è lo stesso.
Ma la Cina ?
Dovrebbero vincere tutto e non hanno un ciclista nei primi 500 (?), 1000 (?) del mondo: qualche pistard (velocità) tra le ragazze e nulla più.
è il ciclismo agonistico a essere praticato sempre meno.
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Non c'è nessuna correlazione fra la pratica amatoriale di uno sport e l'agonismo. Per far diventare una persona professionista occorre iniziare a praticare uno sport all'età giusta , seguita da allenatori, fare le gare eccetera. Anche spendere risorse.
Il fatto che adesso molta più gente usi la bici in città sarà sicuramente più utile per la salute.
Il fatto che adesso molta più gente usi la bici in città sarà sicuramente più utile per la salute.
1° Tour de France 2018
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Re: La crisi del ciclismo italiano
nurseryman ha scritto: ↑sabato 25 settembre 2021, 0:16 la crisi del ciclismo in italia prende campo anche per la disabitudine degli italiani dall'uso della bici
sono stato a Londra per lavoro alcuni giorni (erano 4 anni che non che non ci tornavo) e sono rimasto stupito dalla quantità di persone che ha fatto della bici il mezzo privilegiato per muoversi in città
la città è completamente pedonale (e non è pistoia) e anche nelle strade strette a soho il ciclista ha sempre la pista preferenziale per muoversi
di auto sullo strand ne vedi qualcuna sparuta( tutte da 70000 £ in su) e nessuna parcheggiata
è probabilmente anche questa una delle ragioni per la crescita del movimento ciclistico in GB
Direi che non son d accordo su nulla
Quanti corridori vengono da Londra?
Pochissimi
Eppure con l agglomerato è l un sesto di tutto uk
Da Bruxelles? Parigi? Milano? Roma?
Il ciclismo pro (salvo l Australia) non è uno sport per corridori da grandi città
Prima era così adesso ancora di più
Fignon era Parigino..non della banlieu attuale..ma quella agricola non urbanizzata
Idem merckx
Sei stato in Slovenia? Hai visto tante bici da corsa? Io pochissime
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Re: La crisi del ciclismo italiano
si però è indiscutibile che 30 anni fa di bici da corsa non se ne vendevano in gbWinter ha scritto: ↑sabato 25 settembre 2021, 20:55nurseryman ha scritto: ↑sabato 25 settembre 2021, 0:16 la crisi del ciclismo in italia prende campo anche per la disabitudine degli italiani dall'uso della bici
sono stato a Londra per lavoro alcuni giorni (erano 4 anni che non che non ci tornavo) e sono rimasto stupito dalla quantità di persone che ha fatto della bici il mezzo privilegiato per muoversi in città
la città è completamente pedonale (e non è pistoia) e anche nelle strade strette a soho il ciclista ha sempre la pista preferenziale per muoversi
di auto sullo strand ne vedi qualcuna sparuta( tutte da 70000 £ in su) e nessuna parcheggiata
è probabilmente anche questa una delle ragioni per la crescita del movimento ciclistico in GB
Direi che non son d accordo su nulla
Quanti corridori vengono da Londra?
Pochissimi
Eppure con l agglomerato è l un sesto di tutto uk
Da Bruxelles? Parigi? Milano? Roma?
Il ciclismo pro (salvo l Australia) non è uno sport per corridori da grandi città
Prima era così adesso ancora di più
Fignon era Parigino..non della banlieu attuale..ma quella agricola non urbanizzata
Idem merckx
Sei stato in Slovenia? Hai visto tante bici da corsa? Io pochissime
il primo corridore britannico di rilievo fu simpson, poi il deserto fino ai giorni nostri
adesso il fatto che la bici è diventato un mezzo di locomozione di massa fa si che l'interesse sulle corse sia cresciuto esponenzialmente attirando così gli sponsor che sono arrivati a sostenere il movimento
è in definitiva un circolo che si autoalimenta da solo
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Per me nonurseryman ha scritto: ↑sabato 25 settembre 2021, 21:05 si però è indiscutibile che 30 anni fa di bici da corsa non se ne vendevano in gb
il primo corridore britannico di rilievo fu simpson, poi il deserto fino ai giorni nostri
adesso il fatto che la bici è diventato un mezzo di locomozione di massa fa si che l'interesse sulle corse sia cresciuto esponenzialmente attirando così gli sponsor che sono arrivati a sostenere il movimento
è in definitiva un circolo che si autoalimenta da solo
Han sfruttato a loro i numeri bassi
Hanno molte risorse
E lavorano su quei numeri
Puntando su quelli già da giovanissimi
Froome non c'entra nulla ma gli altri escono da quel sistema
Re: La crisi del ciclismo italiano
Ma ti riferisci alla Cina o all' UK ?dietzen ha scritto: ↑sabato 25 settembre 2021, 18:54la bici in città è molto usata, rispetto a 20 anni fa non c'è proprio paragone, c'è un aumento esponenziale.nino58 ha scritto: ↑sabato 25 settembre 2021, 6:36Non so.nurseryman ha scritto: ↑sabato 25 settembre 2021, 0:16 la crisi del ciclismo in italia prende campo anche per la disabitudine degli italiani dall'uso della bici
sono stato a Londra per lavoro alcuni giorni (erano 4 anni che non che non ci tornavo) e sono rimasto stupito dalla quantità di persone che ha fatto della bici il mezzo privilegiato per muoversi in città
la città è completamente pedonale (e non è pistoia) e anche nelle strade strette a soho il ciclista ha sempre la pista preferenziale per muoversi
di auto sullo strand ne vedi qualcuna sparuta( tutte da 70000 £ in su) e nessuna parcheggiata
è probabilmente anche questa una delle ragioni per la crescita del movimento ciclistico in GB
Se prendiamo l'Olanda è vero, è lo stesso.
Ma la Cina ?
Dovrebbero vincere tutto e non hanno un ciclista nei primi 500 (?), 1000 (?) del mondo: qualche pistard (velocità) tra le ragazze e nulla più.
è il ciclismo agonistico a essere praticato sempre meno.
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Re: La crisi del ciclismo italiano
mi riferisco all'italia (in effetti dal mio messaggio precedente non si capiva).nino58 ha scritto: ↑sabato 25 settembre 2021, 21:29Ma ti riferisci alla Cina o all' UK ?
rispetto a quand'ero ragazzino nelle grandi città si vedono tantissime biciclette, e mi pare una tendenza sempre in aumento.
ma come scrive winter poco su il fatto che aumentino le bici per le strade non vuol dire che aumentino i praticanti a livello agonistico.
Re: La crisi del ciclismo italiano
Ora ho capito.dietzen ha scritto: ↑sabato 25 settembre 2021, 21:39mi riferisco all'italia (in effetti dal mio messaggio precedente non si capiva).
rispetto a quand'ero ragazzino nelle grandi città si vedono tantissime biciclette, e mi pare una tendenza sempre in aumento.
ma come scrive winter poco su il fatto che aumentino le bici per le strade non vuol dire che aumentino i praticanti a livello agonistico.
Però la Cina rimane un mistero, nel ciclismo e nel calcio.
Sì sono inventati specialisti in tutti gli sport al punto tale da vincere gare Olimpiche quasi come gli americani ma in bici e a tirare in porta nisba.
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Mi sorge una riflessione. Uno dei problemi del ciclismo italiano è anche la mancanza di pazienza. Quest'anno abbiamo assistito ad un notevole salto di qualità di due trentenni (o oltre), Colbrelli e Nizzolo, che aldilà del risultato e le disquisizioni tattiche, han certamente corso un bel mondiale. Sonny lo abbiam visto bene negli ultimi mesi, Jack sì è giocato la Gand quest'anno...due prospetti che erano velocisti di secondo o terzo piano su cui non si è mai puntato tantissimo e sui quali nessuno pensava potessero più arrivare ai livelli mostrati quest'anno. Certo per Sonny ci si sperava anni fa poi tutti lo "abbiamo mollato"...su Nizzolo mai avrei detto che potesse uscire dal risultato in volata, invece un europeo, un 2° all'Amstel, diverse altre belle prove su corse del genere.
Insomma, non perdiamo le speranze se i nostri giovani le prendono dal resto del mondo. Discorso che poi vale per tutti, vedi Van Baarle (Dwaars e argento mondiale quest'anno) o Valgren, tornato dopo un paio di anni difficili.
Edit. Per Nizzolo Gand non Amstel
Insomma, non perdiamo le speranze se i nostri giovani le prendono dal resto del mondo. Discorso che poi vale per tutti, vedi Van Baarle (Dwaars e argento mondiale quest'anno) o Valgren, tornato dopo un paio di anni difficili.
Edit. Per Nizzolo Gand non Amstel
- jerrydrake
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Si è fatto male, accidenti.
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Questi mondiali hanno confermato ulteriormente che, sia a livello maschile che femminile, il movimento ciclistico italiano produce quasi esclusivamente ciclisti medio-veloci. Sarà un caso o la conseguenza dei filtri che ci sono a livello giovanile?
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Re: La crisi del ciclismo italiano
Sarà anche colpa dei percorsi: per anni sono scomparse le corse a tappe e le corse dure e le squadre giovanili nostrane difficilmente uscivano dai confini per correre preferendo fare incetta di trofei del quartiere, la tendenza a trasformarsi a continental e correre più all'estero e la rinascita di corse a tappe è solo storia recente, credo che ora almeno per quanto riguarda gli under 23, ci vuole ancora un po' di pazienza, qualche frutto si vede. Ne so invece meno e altrettanto meno ottimista lo sono sulla situazione allievi.
Re: La crisi del ciclismo italiano
Una rivoluzione nella ciclomobilità, tipo quella londinese, non credo sia sufficiente a portare campioni, ma crea un bacino di interesse intorno alla bicicletta, più familiarità con l'oggetto bicicletta.nino58 ha scritto: ↑sabato 25 settembre 2021, 6:36Non so.nurseryman ha scritto: ↑sabato 25 settembre 2021, 0:16 la crisi del ciclismo in italia prende campo anche per la disabitudine degli italiani dall'uso della bici
sono stato a Londra per lavoro alcuni giorni (erano 4 anni che non che non ci tornavo) e sono rimasto stupito dalla quantità di persone che ha fatto della bici il mezzo privilegiato per muoversi in città
la città è completamente pedonale (e non è pistoia) e anche nelle strade strette a soho il ciclista ha sempre la pista preferenziale per muoversi
di auto sullo strand ne vedi qualcuna sparuta( tutte da 70000 £ in su) e nessuna parcheggiata
è probabilmente anche questa una delle ragioni per la crescita del movimento ciclistico in GB
Se prendiamo l'Olanda è vero, è lo stesso.
Ma la Cina ?
Dovrebbero vincere tutto e non hanno un ciclista nei primi 500 (?), 1000 (?) del mondo: qualche pistard (velocità) tra le ragazze e nulla più.
Abbiamo spesso detto che non è automatico, molti cicloamatori non seguono il ciclismo, ma una buona parte sì.
Di certo l'esempio inglese è interessante. Sono stati investiti molti soldi sul ciclismo, con programmi a lungo termine, velodromi.
Ma è cresciuta anche la cultura del ciclismo: riviste, canali youtube, podcast, etc...
Hanno anche creato un modello (Team Sky) di ciclismo moderno, piaccia o non piaccia.
Non credo esista una formula magica, ma un insieme di fattori che vanno dalla ciclomobilità/sicurezza sulle strade ai programmi degli atleti di Elite.
Noi abbiamo il vantaggio di una grande cultura ciclistica, che ci ha tenuto a galla in questo periodo dove gli investimenti latitano.
In generale, il successo di una nazione in uno sport credo sia più culturale che genetico.
La Tribuna del Sarto, luogo esterno alla Plaza de Toros occupato da chi segue la corrida ascoltando le voci del pubblico; un'eco, ago e filo di una narrazione, un “restar qui sullo stradone impolverato” a descrivere il silenzio tra una moto e l’altra
Re: La crisi del ciclismo italiano
Aggiornamento dopo il Mondiale (sono considerate le vittorie di tappe e i piazzamenti in top 10 o, in mancanza, il piazzamento del miglior italiano)
UAE Tour: una vittoria di tappa (Ganna), miglior italiano in classifica Caruso 7°
Omloop Het Nieuwsblad: vittoria di Ballerini, Trentin 8°
Strade Bianche: miglior italiano Ballerini 17°
Tirreno Adriatico: nessuna vittoria di tappa, migliori italiani in classifica Fabbro 5°, Nibali 9°
Parigi Nizza: nessuna vittoria di tappa, miglior italiano in classifica Aru 26°
Milano Sanremo: miglior italiano Colbrelli 8°
Giro di Catalogna: nessuna vittoria di tappa, miglior italiano in classifica Masnada 15°
Driedaagse Brugge-De Panne: Nizzolo 4°, Viviani 9°
E3 Saxo Bank Classic: Trentin 18°
Gand Wevelgem: Nizzolo 2°, Trentin 3°, Colbrelli 4°
Dwars door Vlaanderen: miglior italiano Nizzolo 15°
Giro delle Fiandre: miglior italiano Bettiol 28°
Giro dei Paesi Baschi: nessuna vittoria di tappa, miglior italiano in classifica Aru 24°
Amstel Gold Race: miglior italiano Sbaragli 7°
Freccia Vallone: miglior italiano Sbaragli 25°
Liegi Bastogne Liegi: miglior italiano Formolo 16°
Tour de Romandie: una vittoria di tappa (Colbrelli), migliori italiano in classifica Masnada 3° e Caruso 9°
Giro d'Italia: sette vittorie di tappa (2 Ganna, Caruso, Fortunato, Nizzolo, Bettiol, Vendrame), miglior italiano in classifica Caruso 2°
Critérium du Dauphiné: una vittoria di tappa (Colbrelli), miglior italiano in classifica Aru 26°
Tour de Suisse: nessuna vittoria di tappa, migliori italiani in classifica Pozzovivo 6°, Cattaneo 9°
Tour de France: nessuna vittoria di tappa, miglior italiano in classifica Cattaneo 12°
Olimpiadi prova in linea: Bettiol 14°
Olimpiadi prova a cronometro: Ganna 5°
Clásica San Sebastián: Rota 4°, Covi 5°, Moscon 9°
Tour de Pologne: nessuna vittoria di tappa, miglior italiano in classifica Ulissi 4°
Vuelta a España: una vittoria di tappa (Caruso), miglior italiano in classifica Caruso 17°
Bretagne Classic Ouest-France: miglior italiano Nizzolo 10°
Benelux Tour: una vittoria di tappa (Colbrelli), miglior italiano in classifica Colbrelli 1°
Europei prova in linea: Colbrelli 1°, Trentin 4°
Europei prova a cronometro: Ganna 2°, Affini 6°
Eschborn-Frankfurt: miglior italiano Pasqualon 4°
Mondiali prova a cronometro: Ganna 1°, Affini 9°
Mondiali prova in linea: Colbrelli 10°
UAE Tour: una vittoria di tappa (Ganna), miglior italiano in classifica Caruso 7°
Omloop Het Nieuwsblad: vittoria di Ballerini, Trentin 8°
Strade Bianche: miglior italiano Ballerini 17°
Tirreno Adriatico: nessuna vittoria di tappa, migliori italiani in classifica Fabbro 5°, Nibali 9°
Parigi Nizza: nessuna vittoria di tappa, miglior italiano in classifica Aru 26°
Milano Sanremo: miglior italiano Colbrelli 8°
Giro di Catalogna: nessuna vittoria di tappa, miglior italiano in classifica Masnada 15°
Driedaagse Brugge-De Panne: Nizzolo 4°, Viviani 9°
E3 Saxo Bank Classic: Trentin 18°
Gand Wevelgem: Nizzolo 2°, Trentin 3°, Colbrelli 4°
Dwars door Vlaanderen: miglior italiano Nizzolo 15°
Giro delle Fiandre: miglior italiano Bettiol 28°
Giro dei Paesi Baschi: nessuna vittoria di tappa, miglior italiano in classifica Aru 24°
Amstel Gold Race: miglior italiano Sbaragli 7°
Freccia Vallone: miglior italiano Sbaragli 25°
Liegi Bastogne Liegi: miglior italiano Formolo 16°
Tour de Romandie: una vittoria di tappa (Colbrelli), migliori italiano in classifica Masnada 3° e Caruso 9°
Giro d'Italia: sette vittorie di tappa (2 Ganna, Caruso, Fortunato, Nizzolo, Bettiol, Vendrame), miglior italiano in classifica Caruso 2°
Critérium du Dauphiné: una vittoria di tappa (Colbrelli), miglior italiano in classifica Aru 26°
Tour de Suisse: nessuna vittoria di tappa, migliori italiani in classifica Pozzovivo 6°, Cattaneo 9°
Tour de France: nessuna vittoria di tappa, miglior italiano in classifica Cattaneo 12°
Olimpiadi prova in linea: Bettiol 14°
Olimpiadi prova a cronometro: Ganna 5°
Clásica San Sebastián: Rota 4°, Covi 5°, Moscon 9°
Tour de Pologne: nessuna vittoria di tappa, miglior italiano in classifica Ulissi 4°
Vuelta a España: una vittoria di tappa (Caruso), miglior italiano in classifica Caruso 17°
Bretagne Classic Ouest-France: miglior italiano Nizzolo 10°
Benelux Tour: una vittoria di tappa (Colbrelli), miglior italiano in classifica Colbrelli 1°
Europei prova in linea: Colbrelli 1°, Trentin 4°
Europei prova a cronometro: Ganna 2°, Affini 6°
Eschborn-Frankfurt: miglior italiano Pasqualon 4°
Mondiali prova a cronometro: Ganna 1°, Affini 9°
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Negli ultimi dieci mondiali (2021-2012) abbiamo fatto 1 solo podio (argento di Trentin)
Nei dieci mondiali precedenti 2011-2002 6 podi
Nei mondiali 2001-1992 6 podi
Nei mondiali 1991-1982 9 podi
Non sarà certo tutta colpa della globalizzazione del ciclismo...
Nei dieci mondiali precedenti 2011-2002 6 podi
Nei mondiali 2001-1992 6 podi
Nei mondiali 1991-1982 9 podi
Non sarà certo tutta colpa della globalizzazione del ciclismo...
FC
2017 : Tirreno-Adriatico , Tota , Agostoni
2021 : GP Indurain , T20 Giro , comb. Giro , Appennino , T1 Tour , Milano-Torino
2022 : Milano-Torino , Catalunya , Hamburg , Britain , T20-T21 Vuelta , Montreal , Sabatini , Langkawi
2023 : La Marseillaise , Le Samyn , Brabante , Koln , Wallonie , Deutschland , T7 Vuelta , Sabatini
2017 : Tirreno-Adriatico , Tota , Agostoni
2021 : GP Indurain , T20 Giro , comb. Giro , Appennino , T1 Tour , Milano-Torino
2022 : Milano-Torino , Catalunya , Hamburg , Britain , T20-T21 Vuelta , Montreal , Sabatini , Langkawi
2023 : La Marseillaise , Le Samyn , Brabante , Koln , Wallonie , Deutschland , T7 Vuelta , Sabatini
Re: La crisi del ciclismo italiano
Prova a contare anche i podi nelle classiche monumento (o per maggiore velocità, le vittorie), negli stessi periodi.JohnCipollina ha scritto: ↑lunedì 27 settembre 2021, 17:22 Negli ultimi dieci mondiali (2021-2012) abbiamo fatto 1 solo podio (argento di Trentin)
Nei dieci mondiali precedenti 2011-2002 6 podi
Nei mondiali 2001-1992 6 podi
Nei mondiali 1991-1982 9 podi
Non sarà certo tutta colpa della globalizzazione del ciclismo...
Re: La crisi del ciclismo italiano
Io ho 4 vittorie e 14 podijumbo ha scritto: ↑martedì 28 settembre 2021, 11:31Prova a contare anche i podi nelle classiche monumento (o per maggiore velocità, le vittorie), negli stessi periodi.JohnCipollina ha scritto: ↑lunedì 27 settembre 2021, 17:22 Negli ultimi dieci mondiali (2021-2012) abbiamo fatto 1 solo podio (argento di Trentin)
Nei dieci mondiali precedenti 2011-2002 6 podi
Nei mondiali 2001-1992 6 podi
Nei mondiali 1991-1982 9 podi
Non sarà certo tutta colpa della globalizzazione del ciclismo...
Mancano due edizioni della roubaix
Se dividiamo per 5
Nello stesso periodo c è stata una quasi vittoria e tre podi
Direi che rispetto alle classiche..il mondiale fa molto peggio
Re: La crisi del ciclismo italiano
Nibali quanta fetta di vittorie e podi ha? Perché bisogna anche considerare che il Lombardia c'è ogni anno, i Mondiali invece sono spesso per corridori veloci e che tengono sugli strappiWinter ha scritto: ↑martedì 28 settembre 2021, 12:58Io ho 4 vittorie e 14 podijumbo ha scritto: ↑martedì 28 settembre 2021, 11:31Prova a contare anche i podi nelle classiche monumento (o per maggiore velocità, le vittorie), negli stessi periodi.JohnCipollina ha scritto: ↑lunedì 27 settembre 2021, 17:22 Negli ultimi dieci mondiali (2021-2012) abbiamo fatto 1 solo podio (argento di Trentin)
Nei dieci mondiali precedenti 2011-2002 6 podi
Nei mondiali 2001-1992 6 podi
Nei mondiali 1991-1982 9 podi
Non sarà certo tutta colpa della globalizzazione del ciclismo...
Mancano due edizioni della roubaix
Se dividiamo per 5
Nello stesso periodo c è stata una quasi vittoria e tre podi
Direi che rispetto alle classiche..il mondiale fa molto peggio
Re: La crisi del ciclismo italiano
Nibali correva pure in nazionale
I mondiali facile c erano anche la decade precedente
I mondiali facile c erano anche la decade precedente
Re: La crisi del ciclismo italiano
Lui ha avuto solo Firenze, perché a Innsbruck arrivò mezzo rotto
La decade precedente avevamo molti più uomini da classiche
Re: La crisi del ciclismo italiano
non si capisceWinter ha scritto: ↑martedì 28 settembre 2021, 12:58Io ho 4 vittorie e 14 podijumbo ha scritto: ↑martedì 28 settembre 2021, 11:31Prova a contare anche i podi nelle classiche monumento (o per maggiore velocità, le vittorie), negli stessi periodi.JohnCipollina ha scritto: ↑lunedì 27 settembre 2021, 17:22 Negli ultimi dieci mondiali (2021-2012) abbiamo fatto 1 solo podio (argento di Trentin)
Nei dieci mondiali precedenti 2011-2002 6 podi
Nei mondiali 2001-1992 6 podi
Nei mondiali 1991-1982 9 podi
Non sarà certo tutta colpa della globalizzazione del ciclismo...
Mancano due edizioni della roubaix
Se dividiamo per 5
Nello stesso periodo c è stata una quasi vittoria e tre podi
Direi che rispetto alle classiche..il mondiale fa molto peggio
chiedo vittorie e podi in ciascuno dei 4 decenni indicati sopra. se no come fai a confrontare?
Re: La crisi del ciclismo italiano
02..11 16 vittorie e 40 podi
Media con 5 gare 3 vittorie
I mondiali son stati 4
92..01 16 vittorie e 61 podi
Media con 5 gare 3 vittorie
Solo un mondiale vinto
Media con 5 gare 3 vittorie
I mondiali son stati 4
92..01 16 vittorie e 61 podi
Media con 5 gare 3 vittorie
Solo un mondiale vinto
Re: La crisi del ciclismo italiano
quindi mettendo i numeri in formato leggibile (vittorie/piazzamenti sul podio):
12-21 - 1 medaglia mondiale e 4/14 nelle monumento
02-11 - 6 medaglie mondiali e 16/40 nelle monumento
92-01 - 6 medaglie mondiali e 16/61 nelle monumento
a me pare evidente che il calo nei risultati tra mondiali e monumento è sostanzialmente sulla stessa linea. se i risultati nelle monumento sono diventati circa 1/4 di quelli dei decenni precedenti, e le medaglie mondiali 1/6, è anche perché 6/4=1,5 e non si possono prendere frazioni di medaglie (per cui proprio numericamente non ha senso dividere per 5 i risultati delle monumento perdendo di precisione).