La crisi del ciclismo italiano

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
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Slegar
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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nibali-san baronto ha scritto: venerdì 30 aprile 2021, 19:15 La federazione dovrebbe fare in modo di sorvegliare di più ed evitare che si applichi il principio del "ma abbiamo sempre fatto così", la rovina di questo sport per molti aspetti, sia tecnici sia di sicurezza. E purtroppo la federazione continua ad assecondare questo principio.
Purtroppo questo è il cancro di larghi settori dello sport giovanile italiano.


fair play? No, Grazie!
Winter
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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nibali-san baronto ha scritto: venerdì 30 aprile 2021, 8:51 In verità il problema non è iniziare troppo presto, ma che tipo di attività si fa. Far fare attività ai più piccoli è fondamentale, anzi bisognerebbe attirarne di ancora più piccoli, perché ormai a 6 anni fanno già tutti calcio, o più raramente nuoto ed altri sport di squadra. Il discorso è che ormai esiste il ciclomercato pure tra i giovanissimi per avere la squadra di esordienti forte. È il metodo che è sbagliato. Io ho visto smettere prima di me i due campioni italiani esordienti classe 2000, entrambi toscani. E so di ragazzi di talento giunti alle soglie del professionismo a cui hanno detto che il fisico non aveva più niente da dare (questo perché da esordienti facevano oltre 100 km in allenamento).
Magari da voi è differente..
Ma dove li vedi tutti quelli che fanno calcio ?
Metà anni 80 nella mia regione c erano più di 40 squadre che avevano la squadra pulcini
Adesso meno di 10
Quasi tutte chiudono perché non hanno bambini

Roglic evenepoel Cunego froome quintana woods van aert ecc
Son diventati pro e con carriere notevoli senza problemi
Han tutti iniziato dopo i 14 anni
Io abolirei tutte le categorie prima di quell età


pietro
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Van Aert fa cross sin da quando era bambino


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
Tour de France 2021, 11^ tappa
Winter
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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In Belgio si gareggia prima dei 14 anni?


pietro
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da pietro »

Winter ha scritto: sabato 1 maggio 2021, 15:23 In Belgio si gareggia prima dei 14 anni?
Sì. È stato campione provinciale a 9 anni


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
Tour de France 2021, 11^ tappa
Winter
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Winter »

Fino a 20 anni fa
In Belgio la prima licenza si prendeva a 14 anni
Vdb e gilbert prima squadra a 15 anni nel 1989 e nel 1997


ciclistapazzo
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Da quanto non vedevamo due italiani in top 10 in un arrivo come oggi?


mattia_95
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da mattia_95 »

Vedremo che Giro faranno Masnada e Caruso. In squadra hanno rispettivamente la coppia formata da Evenepoel e Almeida e quella composta da Landa e Bilbao. Però sono molto in forma e potrebbero fare una buona classifica.


FC 2018: Gp de Montreal, Giro di Turchia.
FC 2019: GP di Francoforte, Tour a Tempo, Coppa Bernocchi.
FC 2020: Tour Down Under, Tour a Tempo a Squadre.
FC 2021: Gand - Wevelgem, Obiettivo Zero Punti Tour de France, 1° Obiettivo Zero Punti, Trofeo Matteotti.
FC 2022: Saudi Tour, Etoile de Bessèges, Tour de Pologne.
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nino58
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da nino58 »

ciclistapazzo ha scritto: sabato 1 maggio 2021, 15:43 Da quanto non vedevamo due italiani in top 10 in un arrivo come oggi?
Ciccone e Nibali passaggio al Mortirolo e poi anche all'arrivo.


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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chinaski89
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da chinaski89 »

Winter ha scritto: sabato 1 maggio 2021, 14:39
nibali-san baronto ha scritto: venerdì 30 aprile 2021, 8:51 In verità il problema non è iniziare troppo presto, ma che tipo di attività si fa. Far fare attività ai più piccoli è fondamentale, anzi bisognerebbe attirarne di ancora più piccoli, perché ormai a 6 anni fanno già tutti calcio, o più raramente nuoto ed altri sport di squadra. Il discorso è che ormai esiste il ciclomercato pure tra i giovanissimi per avere la squadra di esordienti forte. È il metodo che è sbagliato. Io ho visto smettere prima di me i due campioni italiani esordienti classe 2000, entrambi toscani. E so di ragazzi di talento giunti alle soglie del professionismo a cui hanno detto che il fisico non aveva più niente da dare (questo perché da esordienti facevano oltre 100 km in allenamento).
Magari da voi è differente..
Ma dove li vedi tutti quelli che fanno calcio ?
Metà anni 80 nella mia regione c erano più di 40 squadre che avevano la squadra pulcini
Adesso meno di 10
Quasi tutte chiudono perché non hanno bambini

Sarà che i bambini sono meno di prima anche, ma che facciano quasi tutti calcio a 6-7 anni pare anche a me.


ciclistapazzo
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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nino58 ha scritto: sabato 1 maggio 2021, 16:05
ciclistapazzo ha scritto: sabato 1 maggio 2021, 15:43 Da quanto non vedevamo due italiani in top 10 in un arrivo come oggi?
Ciccone e Nibali passaggio al Mortirolo e poi anche all'arrivo.
Appunto, due anni!


Salvatore77
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Che poi per fare calcio non occorre una squadra una tessera eccetera.


1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
galibier98
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Sono da una vita allenatore e dirigente di una società calcistica. Nella provincia di Prato ci sono più di 20 società che fanno settore giovanile e scuola calcio. Noi abbiamo 300 tesserati. Per ogni classe di età abbiamo dai 20 ai 35 ragazzi o bambini.


Winter
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Winter »

Be' meno male che in toscana le cose vanno bene
In valle d aosta ma anche in Piemonte non è cosi
Ogni anno sempre peggio
Prima c era una squadra in ogni paese
Parliamo di paesi sotto i 2mila abitanti
Idem nel canavese

Da piccolo andavo spesso in un paese della bergamasca (mio papa è di li)
C erano sei squadre
Dopo 30 anni..una


Mad
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Mad »

Mi sembra di aver affrontato già questo discorso in altri topic, vedo di elencare brevemente le cause del minor bacino di utenza del ciclismo giovanile ( secondo me):

1) Ci sono meno nascite, ogni anno esce un articolo dove si evidenzia un calo rispetto all'anno precedente.
2) Difficoltà a pedalare su strada per via dei pericoli: sono innegabili. L'attività fuoristrada ne ha guadagnato ma non mi pare sia ancora arrivata al top.
3) Scarsa mobilità, dovuta non solo all'avvento dei computer ma anche alla scuola. Ci metto anche la scuola perché ormai sento solo lamentele di genitori sul volume di compiti che occupa gran parte del pomeriggio. Poi ci ritroviamo bambini scoordinati con deficit motori perchè passano quasi tutta la giornata seduti.
4) Volontà di partecipare alle gare: magari questo capita solo a me, però vedo tanti genitori felici di scaricare i figli per qualche ora alla settimana, ma poi quando si chiede di partecipare alla domenica ad una gara in provincia, non sono disponibili. A tal proposito, in regione ci siamo accorti che sono nate società che tesserano solo come promozione giovanile. Si tratta di scuole di ciclismo, dove i genitori pagano il tecnico ad ore per tenere i ragazzi durante la settimana, il tesseramento è solo per fini assicurativi ( e quindi fanno la tessera promozionale che è la più economica) e non partecipano mai a nessuna gara. Non credo sia facile ottenere da questi tesserati una futura partecipazione alle gare.
5) Formato delle gare: questo a mio modo di vedere va ad influire sul punto precedente. Una manifestazione di giovanissimi, comprese le premiazioni, ha un sacco di tempi morti. Sarebbe bello vedere un'evoluzione del regolamento dove sia consentito accorpare categorie anche con rapporti diversi tra di loro, quando il numero lo consente, per ridurre i tempi totali. Proporre la riduzione delle premiazioni non è praticabile: togliete alle società tutto ma non la coppa di latta.

In realtà la situazione dovuta al covid è un'occasione per il ciclismo: siamo quasi l'unico sport che fa attività in maniera piuttosto regolare, personalmente ho avuto un incremento di attività.


Cthulhu
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Mad ha scritto: sabato 1 maggio 2021, 21:46 Mi sembra di aver affrontato già questo discorso in altri topic, vedo di elencare brevemente le cause del minor bacino di utenza del ciclismo giovanile ( secondo me):

1) Ci sono meno nascite, ogni anno esce un articolo dove si evidenzia un calo rispetto all'anno precedente.
2) Difficoltà a pedalare su strada per via dei pericoli: sono innegabili. L'attività fuoristrada ne ha guadagnato ma non mi pare sia ancora arrivata al top.
3) Scarsa mobilità, dovuta non solo all'avvento dei computer ma anche alla scuola. Ci metto anche la scuola perché ormai sento solo lamentele di genitori sul volume di compiti che occupa gran parte del pomeriggio. Poi ci ritroviamo bambini scoordinati con deficit motori perchè passano quasi tutta la giornata seduti.
4) Volontà di partecipare alle gare: magari questo capita solo a me, però vedo tanti genitori felici di scaricare i figli per qualche ora alla settimana, ma poi quando si chiede di partecipare alla domenica ad una gara in provincia, non sono disponibili. A tal proposito, in regione ci siamo accorti che sono nate società che tesserano solo come promozione giovanile. Si tratta di scuole di ciclismo, dove i genitori pagano il tecnico ad ore per tenere i ragazzi durante la settimana, il tesseramento è solo per fini assicurativi ( e quindi fanno la tessera promozionale che è la più economica) e non partecipano mai a nessuna gara. Non credo sia facile ottenere da questi tesserati una futura partecipazione alle gare.
5) Formato delle gare: questo a mio modo di vedere va ad influire sul punto precedente. Una manifestazione di giovanissimi, comprese le premiazioni, ha un sacco di tempi morti. Sarebbe bello vedere un'evoluzione del regolamento dove sia consentito accorpare categorie anche con rapporti diversi tra di loro, quando il numero lo consente, per ridurre i tempi totali. Proporre la riduzione delle premiazioni non è praticabile: togliete alle società tutto ma non la coppa di latta.

In realtà la situazione dovuta al covid è un'occasione per il ciclismo: siamo quasi l'unico sport che fa attività in maniera piuttosto regolare, personalmente ho avuto un incremento di attività.
Visto che sei del settore, ti volevo fare una domanda:
ormai molti bambini-ragazzini provengono da famiglie di origine non italiana, quasi sempre da posti dove non c'è alcuna tradizione ciclistica.
Ce n'è qualcuno che prova a fare ciclismo ?


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Mortirolo79
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Mortirolo79 »

Un forum veramente pieno di esperti superiore a tanti organi di informazione e questo è un argomento interessante. Mi permetto di inserire anche il discorso degli investimenti ovvero prima c’erano sponsor di grande livello in Italia e squadre professionistiche di valore mondiale ora questi investimenti sono quasi spariti, non ci sono praticamente squadre pro tour italiane, un colosso come la Mapei per fare un esempio ce lo sogniamo...questo problema credo incida anche nella scoperta e promozione di giovani talenti italiani...l’unico settore in cui ci difendiamo ancora è quello della produzione di bici....


ciclistapazzo
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da ciclistapazzo »

Mortirolo79 ha scritto: domenica 2 maggio 2021, 13:52 Un forum veramente pieno di esperti superiore a tanti organi di informazione e questo è un argomento interessante. Mi permetto di inserire anche il discorso degli investimenti ovvero prima c’erano sponsor di grande livello in Italia e squadre professionistiche di valore mondiale ora questi investimenti sono quasi spariti, non ci sono praticamente squadre pro tour italiane, un colosso come la Mapei per fare un esempio ce lo sogniamo...questo problema credo incida anche nella scoperta e promozione di giovani talenti italiani...l’unico settore in cui ci difendiamo ancora è quello della produzione di bici....
Di bici e del mondo intorno alla bici. ELITE è l'unica alternativa credibile nei rulli ai colossi americani, costa meno ed è di almeno pari qualità


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Mortirolo79
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Mortirolo79 »

ciclistapazzo ha scritto: domenica 2 maggio 2021, 14:17
Mortirolo79 ha scritto: domenica 2 maggio 2021, 13:52 Un forum veramente pieno di esperti superiore a tanti organi di informazione e questo è un argomento interessante. Mi permetto di inserire anche il discorso degli investimenti ovvero prima c’erano sponsor di grande livello in Italia e squadre professionistiche di valore mondiale ora questi investimenti sono quasi spariti, non ci sono praticamente squadre pro tour italiane, un colosso come la Mapei per fare un esempio ce lo sogniamo...questo problema credo incida anche nella scoperta e promozione di giovani talenti italiani...l’unico settore in cui ci difendiamo ancora è quello della produzione di bici....
Di bici e del mondo intorno alla bici. ELITE è l'unica alternativa credibile nei rulli ai colossi americani, costa meno ed è di almeno pari qualità
Hai fatto bene a precisare 😉


Mad
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Cthulhu ha scritto: sabato 1 maggio 2021, 23:42 Visto che sei del settore, ti volevo fare una domanda:
ormai molti bambini-ragazzini provengono da famiglie di origine non italiana, quasi sempre da posti dove non c'è alcuna tradizione ciclistica.
Ce n'è qualcuno che prova a fare ciclismo ?
Sempre per esperienza personale, ne ho avuti ( Albania, Ucraina, Russia, Moldavia, Sri Lanka, Marocco) e non sono durati a lungo, in alcuni casi anche perchè sono rientrati al paese di origine. Forse sport come il calcio si adattano meglio alla tradizioni di alcune culture ( il classico caso è il ramadan che quando capita in tarda primavera o estate quasi li obbliga a non praticare alcuna attività) rispetto al ciclismo.


herbie
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Mad ha scritto: lunedì 3 maggio 2021, 21:54
Cthulhu ha scritto: sabato 1 maggio 2021, 23:42 Visto che sei del settore, ti volevo fare una domanda:
ormai molti bambini-ragazzini provengono da famiglie di origine non italiana, quasi sempre da posti dove non c'è alcuna tradizione ciclistica.
Ce n'è qualcuno che prova a fare ciclismo ?
Sempre per esperienza personale, ne ho avuti ( Albania, Ucraina, Russia, Moldavia, Sri Lanka, Marocco) e non sono durati a lungo, in alcuni casi anche perchè sono rientrati al paese di origine. Forse sport come il calcio si adattano meglio alla tradizioni di alcune culture ( il classico caso è il ramadan che quando capita in tarda primavera o estate quasi li obbliga a non praticare alcuna attività) rispetto al ciclismo.
sul serio ci sono ancora famiglie che interrompono l'attività sportiva dei figli per il ramadan? Data l'attuale crisi delle religioni in tutto il mondo non l'avrei mai detto che si arrivasse ancora a tanto.


kokkelkoren
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da kokkelkoren »

herbie ha scritto: martedì 4 maggio 2021, 0:50
Mad ha scritto: lunedì 3 maggio 2021, 21:54
Cthulhu ha scritto: sabato 1 maggio 2021, 23:42 Visto che sei del settore, ti volevo fare una domanda:
ormai molti bambini-ragazzini provengono da famiglie di origine non italiana, quasi sempre da posti dove non c'è alcuna tradizione ciclistica.
Ce n'è qualcuno che prova a fare ciclismo ?
Sempre per esperienza personale, ne ho avuti ( Albania, Ucraina, Russia, Moldavia, Sri Lanka, Marocco) e non sono durati a lungo, in alcuni casi anche perchè sono rientrati al paese di origine. Forse sport come il calcio si adattano meglio alla tradizioni di alcune culture ( il classico caso è il ramadan che quando capita in tarda primavera o estate quasi li obbliga a non praticare alcuna attività) rispetto al ciclismo.
Io ho un amico che praticava sport a livello agonistico e seguiva il ramadan.
Era dura (pensate cosa significa non poter bere un sorso di acqua), ma lo faceva.
A livello professionistico invece non so se le 2 cose siano compatibili.

sul serio ci sono ancora famiglie che interrompono l'attività sportiva dei figli per il ramadan? Data l'attuale crisi delle religioni in tutto il mondo non l'avrei mai detto che si arrivasse ancora a tanto.


Mad
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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kokkelkoren ha scritto: martedì 4 maggio 2021, 8:59
herbie ha scritto: martedì 4 maggio 2021, 0:50
Mad ha scritto: lunedì 3 maggio 2021, 21:54

Sempre per esperienza personale, ne ho avuti ( Albania, Ucraina, Russia, Moldavia, Sri Lanka, Marocco) e non sono durati a lungo, in alcuni casi anche perchè sono rientrati al paese di origine. Forse sport come il calcio si adattano meglio alla tradizioni di alcune culture ( il classico caso è il ramadan che quando capita in tarda primavera o estate quasi li obbliga a non praticare alcuna attività) rispetto al ciclismo.
Io ho un amico che praticava sport a livello agonistico e seguiva il ramadan.
Era dura (pensate cosa significa non poter bere un sorso di acqua), ma lo faceva.
A livello professionistico invece non so se le 2 cose siano compatibili.

sul serio ci sono ancora famiglie che interrompono l'attività sportiva dei figli per il ramadan? Data l'attuale crisi delle religioni in tutto il mondo non l'avrei mai detto che si arrivasse ancora a tanto.
Gli atleti di alto livello hanno dispense. Poi comunque si può interrompere per motivi di viaggio ( ad esempio lo rispettava dal lunedì al sabato, alla domenica, andando alla gara, saltava), ma poi i giorni vanno recuperati. Io poi sono stato particolarmente sfortunato in questo caso, visto che il padre era un predicatore ( o addirittura l'imam, ora non ricordo).


rododendro
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Per carità è un prologo, ma oggi bel giorno per il ciclismo italiano, accoppiata di grande livello in un giro con un signor parco partenti....


matter
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da matter »

rododendro ha scritto: sabato 8 maggio 2021, 17:15 Per carità è un prologo, ma oggi bel giorno per il ciclismo italiano, accoppiata di grande livello in un giro con un signor parco partenti....
Il problema non sono le singole tappe ma la classifica finale a Milano che sarà desolante.


ciclistapazzo
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da ciclistapazzo »

A cronometro stiamo vivendo un momento d'oro. Merito della pista e della maggiore importanza che hanno a livello giovanile. Iniziassero anche a fare qualche corsa giovanile per scalatori veri forse uscirebbe anche uno scalatore prima o poi


nikybo85
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da nikybo85 »

Abbastanza singolare che in uno dei momenti di maggior crisi del ciclismo italiano, le maggiori soddisafazioni arrivino dal settore che ha dato storicamente meno..soddisfazione.


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nemecsek.
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da nemecsek. »

La crisi del ciclismo italiano è sospesa per le prossime 36 ore.
See you later.


PIU' MANGANELLI

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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da marco_graz »

nemecsek. ha scritto: sabato 8 maggio 2021, 22:37 La crisi del ciclismo italiano è sospesa per le prossime 36 ore.
See you later.
Sospensione lunghissima :diavoletto: , oltre ad avere il terzo nella generale, peccato solo per Ciccone, ma c'e' spazio per recuperare se non ha finito la benzina.

Inoltre fra le professional gran bella figura della Bardiani finora che ha fatto un terzo e tanti altri piazzamenti, la Eolo con Gavazzi e la Androni con Pellaud, sperando nelle montagne per Cepeda e qualche risultato in top 10.


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jerrydrake
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da jerrydrake »

marco_graz ha scritto: venerdì 21 maggio 2021, 9:54
nemecsek. ha scritto: sabato 8 maggio 2021, 22:37 La crisi del ciclismo italiano è sospesa per le prossime 36 ore.
See you later.
Sospensione lunghissima :diavoletto: , oltre ad avere il terzo nella generale, peccato solo per Ciccone, ma c'e' spazio per recuperare se non ha finito la benzina.

Inoltre fra le professional gran bella figura della Bardiani finora che ha fatto un terzo e tanti altri piazzamenti, la Eolo con Gavazzi e la Androni con Pellaud, sperando nelle montagne per Cepeda e qualche risultato in top 10.
La crisi del ciclismo italiano sarà sospesa quando vinceremo con continuità tappe, Grandi Giri, Monumento e Classiche. Fino ad allora saremo in crisi.


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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da kadariuk »

jerrydrake ha scritto: venerdì 21 maggio 2021, 11:28
marco_graz ha scritto: venerdì 21 maggio 2021, 9:54
nemecsek. ha scritto: sabato 8 maggio 2021, 22:37 La crisi del ciclismo italiano è sospesa per le prossime 36 ore.
See you later.
Sospensione lunghissima :diavoletto: , oltre ad avere il terzo nella generale, peccato solo per Ciccone, ma c'e' spazio per recuperare se non ha finito la benzina.

Inoltre fra le professional gran bella figura della Bardiani finora che ha fatto un terzo e tanti altri piazzamenti, la Eolo con Gavazzi e la Androni con Pellaud, sperando nelle montagne per Cepeda e qualche risultato in top 10.
La crisi del ciclismo italiano sarà sospesa quando vinceremo con continuità tappe, Grandi Giri, Monumento e Classiche. Fino ad allora saremo in crisi.
Tipo la Francia ah no... tipo il Belgio ah no... tipo l'inghilterra ah no..
Esiste una nazione che vince con continuità tappe, Grandi Giri, Monumento e Classiche? :flags:
Più che crisi del ciclismo italiano c'è da parlare di crisi dell'intero movimento sportivo italiano, io sono dell'opinione che una delle strade sia legare in modo più stretto il percorso scolastico a quello sportivo, similmente a quanto fanno negli Stati Uniti..


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jerrydrake
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da jerrydrake »

kadariuk ha scritto: venerdì 21 maggio 2021, 12:16
jerrydrake ha scritto: venerdì 21 maggio 2021, 11:28
marco_graz ha scritto: venerdì 21 maggio 2021, 9:54

Sospensione lunghissima :diavoletto: , oltre ad avere il terzo nella generale, peccato solo per Ciccone, ma c'e' spazio per recuperare se non ha finito la benzina.

Inoltre fra le professional gran bella figura della Bardiani finora che ha fatto un terzo e tanti altri piazzamenti, la Eolo con Gavazzi e la Androni con Pellaud, sperando nelle montagne per Cepeda e qualche risultato in top 10.
La crisi del ciclismo italiano sarà sospesa quando vinceremo con continuità tappe, Grandi Giri, Monumento e Classiche. Fino ad allora saremo in crisi.
Tipo la Francia ah no... tipo il Belgio ah no... tipo l'inghilterra ah no..
Esiste una nazione che vince con continuità tappe, Grandi Giri, Monumento e Classiche? :flags:
La Slovenia.

Per l'Italia è una questione di aspettative. Se la nazionale di pallamano si fosse qualificata alle Olimpiadi sarebbe stato un evento e come tale verrebbe festeggiato. Se la scherma azzurra torna a casa da Tokyo con meno di 6 medaglie sarebbe un disastro (e la scherma è diventata infinitamente più globalizzata del ciclismo). Se il ciclismo italiano fa i risultati attuali, è in profondissima crisi.


ciclistapazzo
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da ciclistapazzo »

marco_graz ha scritto: venerdì 21 maggio 2021, 9:54
nemecsek. ha scritto: sabato 8 maggio 2021, 22:37 La crisi del ciclismo italiano è sospesa per le prossime 36 ore.
See you later.
Sospensione lunghissima :diavoletto: , oltre ad avere il terzo nella generale, peccato solo per Ciccone, ma c'e' spazio per recuperare se non ha finito la benzina.

Inoltre fra le professional gran bella figura della Bardiani finora che ha fatto un terzo e tanti altri piazzamenti, la Eolo con Gavazzi e la Androni con Pellaud, sperando nelle montagne per Cepeda e qualche risultato in top 10.
La Eolo ha fatto seconda con Gavazzi per cui per ora è la miglior professional al Giro. Benissimo Fiorelli della Bardiani, gli altri delle professional per ora sospesi in attesa di giudizio. Ieri Visconti generoso ma non ha più la vittoria in canna, così come Battaglin. Androni non pervenuta in attesa di Cepeda sulle vere salite


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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da marco_graz »

ciclistapazzo ha scritto: venerdì 21 maggio 2021, 14:41
marco_graz ha scritto: venerdì 21 maggio 2021, 9:54
nemecsek. ha scritto: sabato 8 maggio 2021, 22:37 La crisi del ciclismo italiano è sospesa per le prossime 36 ore.
See you later.
Sospensione lunghissima :diavoletto: , oltre ad avere il terzo nella generale, peccato solo per Ciccone, ma c'e' spazio per recuperare se non ha finito la benzina.

Inoltre fra le professional gran bella figura della Bardiani finora che ha fatto un terzo e tanti altri piazzamenti, la Eolo con Gavazzi e la Androni con Pellaud, sperando nelle montagne per Cepeda e qualche risultato in top 10.
La Eolo ha fatto seconda con Gavazzi per cui per ora è la miglior professional al Giro. Benissimo Fiorelli della Bardiani, gli altri delle professional per ora sospesi in attesa di giudizio. Ieri Visconti generoso ma non ha più la vittoria in canna, così come Battaglin. Androni non pervenuta in attesa di Cepeda sulle vere salite
Ok ma per la Eolo e' l'unico risultato, la Bardiani invece ha fatto diverse top ten, manca il secondo posto ma e' sicuramente la migliore squadra. La Eolo ha solo un uomo che ha fatto bene per ora.


kadariuk
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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jerrydrake ha scritto: venerdì 21 maggio 2021, 12:23
kadariuk ha scritto: venerdì 21 maggio 2021, 12:16
jerrydrake ha scritto: venerdì 21 maggio 2021, 11:28

La crisi del ciclismo italiano sarà sospesa quando vinceremo con continuità tappe, Grandi Giri, Monumento e Classiche. Fino ad allora saremo in crisi.
Tipo la Francia ah no... tipo il Belgio ah no... tipo l'inghilterra ah no..
Esiste una nazione che vince con continuità tappe, Grandi Giri, Monumento e Classiche? :flags:
La Slovenia.

Per l'Italia è una questione di aspettative. Se la nazionale di pallamano si fosse qualificata alle Olimpiadi sarebbe stato un evento e come tale verrebbe festeggiato. Se la scherma azzurra torna a casa da Tokyo con meno di 6 medaglie sarebbe un disastro (e la scherma è diventata infinitamente più globalizzata del ciclismo). Se il ciclismo italiano fa i risultati attuali, è in profondissima crisi.
Quindi con continuità tu intendi un periodo di 2/3 anni? La Slovenia ha investito sul ciclismo negl'anni precedenti ma oltre a quei due carri armati non vedo altri dominatori, per quanto apprezzi Mohoric... credo che nazioni come l'italia dovrebbero puntare ad avere una varietà di atleti di livello in grado di vincere tappe, Grandi Giri, Monumento e Classiche ben maggiore


qrier
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Al Giro gli italiani stanno facendo tantissimi piazzamenti.
Questo dovrebbe essere il numero dei piazzamenti nella top10 delle varie nazioni:

Italia 50
Belgio 15
Colombia 12
Francia 8
Olanda 7


Winter
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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kadariuk ha scritto: venerdì 21 maggio 2021, 14:48 Quindi con continuità tu intendi un periodo di 2/3 anni? La Slovenia ha investito sul ciclismo negl'anni precedenti ma oltre a quei due carri armati non vedo altri dominatori, per quanto apprezzi Mohoric...
Cos ha investito la Slovenia???


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sceriffo
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Finché l'obbiettivo di un giro d'Italia sono il maggior numero di km in fuga, di strada per nulla ne facciamo molta. Di crescita, soprattutto di mentalità, poca, pochissima


cassius
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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ciclistapazzo ha scritto: venerdì 21 maggio 2021, 14:41 Androni non pervenuta in attesa di Cepeda sulle vere salite
Meno male che era uno scandalo che la Androni non partecipasse al Giro.
A parte il sempre generoso Pellaud, un po' Tagliani, gli altri che hanno fatto? Anche Tesfatsion scomparso dai radar...


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nemecsek.
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Winter ha scritto: venerdì 21 maggio 2021, 20:52
kadariuk ha scritto: venerdì 21 maggio 2021, 14:48 Quindi con continuità tu intendi un periodo di 2/3 anni? La Slovenia ha investito sul ciclismo negl'anni precedenti ma oltre a quei due carri armati non vedo altri dominatori, per quanto apprezzi Mohoric...
Cos ha investito la Slovenia???
Mo' cos'è la slovenia?
(bologna-pompini-tortellini, per metterla easy)


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nikybo85
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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cassius ha scritto: venerdì 21 maggio 2021, 21:09
ciclistapazzo ha scritto: venerdì 21 maggio 2021, 14:41 Androni non pervenuta in attesa di Cepeda sulle vere salite
Meno male che era uno scandalo che la Androni non partecipasse al Giro.
A parte il sempre generoso Pellaud, un po' Tagliani, gli altri che hanno fatto? Anche Tesfatsion scomparso dai radar...
Mi sto convincendo che una volta saltato il Giro il loro picco fosse su Tirreno e Tota..e in un caso Tesfatsion e soprattutto nell'altro con Cepeda han fatto vedere cose interessanti. Con l'eritreo anche e soprattutto alla coppi e bartali in realtà....
...e insomma che ora, siano in fase calante e non riescano a far fruttare il cambio di allenamento in corsa che avranno fatto dopo la notizia della positività in Zabu.


Fabruz
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Oggi ho notato il numero tentato da Affini
Ma ho anche notato che Oss gli ha letteralmente perso le ruote. Ecco un altro che mi sembra da parecchio tempo in fase estremamente calante


team opc
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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2 considerazioni dopo 2/3 di Giro.
Non sbagliavo quando dicevo che Androni non mertitava l'invito.
La wild card non andava data per via del suo passato, il presente è ben lontano dagli antichi fasti.
A parte Pellaud che si è messo in vista nelle tappe dove non c'erano possibilità di arrivare al traguardo, non hanno raccolto nulla. Non era uno scandalo averli lasciati a casa.
La seconda considerazione è Viviani che per me è finito ad alto livello. Su Aru si è detto di tutto, ma l'involuzione di Viviani non è da meno


Gimbatbu
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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team opc ha scritto: sabato 22 maggio 2021, 0:06 2 considerazioni dopo 2/3 di Giro.
Non sbagliavo quando dicevo che Androni non mertitava l'invito.
La wild card non andava data per via del suo passato, il presente è ben lontano dagli antichi fasti.
A parte Pellaud che si è messo in vista nelle tappe dove non c'erano possibilità di arrivare al traguardo, non hanno raccolto nulla. Non era uno scandalo averli lasciati a casa.
La seconda considerazione è Viviani che per me è finito ad alto livello. Su Aru si è detto di tutto, ma l'involuzione di Viviani non è da meno
L' unico fattore assolutorio potrebbe essere l' operazione subita ( anche Ulissi non brilla ), altrimenti viste le prestazioni il declino è ormai un dato di fatto.


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sceriffo
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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team opc ha scritto: sabato 22 maggio 2021, 0:06 2 considerazioni dopo 2/3 di Giro.
Non sbagliavo quando dicevo che Androni non mertitava l'invito.
La wild card non andava data per via del suo passato, il presente è ben lontano dagli antichi fasti.
A parte Pellaud che si è messo in vista nelle tappe dove non c'erano possibilità di arrivare al traguardo, non hanno raccolto nulla. Non era uno scandalo averli lasciati a casa.
La seconda considerazione è Viviani che per me è finito ad alto livello. Su Aru si è detto di tutto, ma l'involuzione di Viviani non è da meno
Viviani sembra anche più pesante rispetto ai tempi QS. Non lo so se ha fatto dei lavori e diete specifiche per aumentare la potenza, ma si sa che con gli anni l'esplosività diminuisce a vantaggio della resistenza


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il_panta
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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A discolpa dell'Androni bisogna dire che hanno scoperto all'ultimo di essere invitati al Giro. Prima del Giro Cepeda e Tesfatsion andavano forte, probabile che avessero programmato il picco per Tour of the Alps e altre corse. Forse se avessero ricevuto l'invito mesi prima li avremmo visti in migliori condizioni al Giro.


2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
cassius
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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team opc ha scritto: sabato 22 maggio 2021, 0:06 La seconda considerazione è Viviani che per me è finito ad alto livello. Su Aru si è detto di tutto, ma l'involuzione di Viviani non è da meno
Viviani ha bisogno di un team che lo tenga più in riga. Come faceva la Sky e come faceva la QS ma dandogli molto più spazio.


ciclistapazzo
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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cassius ha scritto: sabato 22 maggio 2021, 9:40
team opc ha scritto: sabato 22 maggio 2021, 0:06 La seconda considerazione è Viviani che per me è finito ad alto livello. Su Aru si è detto di tutto, ma l'involuzione di Viviani non è da meno
Viviani ha bisogno di un team che lo tenga più in riga. Come faceva la Sky e come faceva la QS ma dandogli molto più spazio.
La QS gli ha dato uno spazio enorme. Velocista con súper treno in tutte le corse più importanti. Poi nelle classiche giustamente puntava su altri, ma alla Gand ha sempre fatto il capitano.


cassius
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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ciclistapazzo ha scritto: sabato 22 maggio 2021, 9:46
cassius ha scritto: sabato 22 maggio 2021, 9:40
team opc ha scritto: sabato 22 maggio 2021, 0:06 La seconda considerazione è Viviani che per me è finito ad alto livello. Su Aru si è detto di tutto, ma l'involuzione di Viviani non è da meno
Viviani ha bisogno di un team che lo tenga più in riga. Come faceva la Sky e come faceva la QS ma dandogli molto più spazio.
La QS gli ha dato uno spazio enorme. Velocista con súper treno in tutte le corse più importanti. Poi nelle classiche giustamente puntava su altri, ma alla Gand ha sempre fatto il capitano.
La punteggiatura non faceva capire il vero senso...la QS lo teneva in riga E gli dava un sacco di spazio (mentre alla Sky no, manco un GT gli lasciavano).
L'anno scorso si vede che non si era allenato bene perché manco teneva le ruote del gruppo appena la strada saliva, ma intendo salite che il Viviani 2018 o 2019 si beveva.
Quest'anno va già un po' meglio.


matter
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Terza vittoria di fila al Giro,e quarta in totale su quattro terreni diversi .2 italiani in top ten(uno a vista podio ed uno under 30),nonostante l'uscita di scena di colui che ha tenuta alta la bandiera italiana nei gt negli ultimi anni Non vuol dire nulla,siamo messi male lo stesso,ma questo Giro dá un po' di respiro al movimento.
Poi non so quanto la Elolo riuscirà a crescere.


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