La crisi del ciclismo italiano

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
rapportino
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Sembra che per un problema di salute non corra e non sia più nella Astana, ma su instagram mette foto di lui che si allena e sempre in maglia Astana. :dubbio:


Andrea93
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Stavo guardando su PCS il ranking degli italiani da 23 anni in giù, riporto qui le mie impressioni sui più interessanti secondo me:
- Aleotti: come già detto sopra, corridore che può diventare molto solido, magari da top 10 in grandi giri, da valutare nelle classiche, mi sembra abbia anche un discreto spunto veloce
- Bagioli: secondo me il miglior prospetto che abbiamo, corridore principalmente da classiche, nei grandi giri non credo possa essere super competitivo. Mi ricorda Cunego
- Covi: sta facendo molto bene quest'anno, va forte su molti terreni diversi, corridore da classiche e da vittoria di tappa in grandi giri. Non so quanto spazio possa avere però nella UAE
- Zana: bel talento in salita, molto curioso di vederlo questo mese all'Avenir per capire dove potrebbe arrivare
- Mozzato: non lo conosco moltissimo, aspetto news da chi ne sa di più
- Oldani: corridore veloce che tiene bene su percorsi misti, da qualche vittoria in grandi giri, non credo in classiche importanti
- Battistella: campione del mondo under 23, non ha fatto tantissimo per ora tra i pro, credo possa diventare un uomo squadra, non penso di più
- Dainese: passato con molte aspettative, ha iniziato bene poi molte difficoltà, importante ora fare bene alla Vuelta, secondo me può diventare un ottimo velocista
- Tiberi: molto giovane, ha già fatto bene in qualche corsa quest'anno soprattutto a cronometro. Da far crescere con calma, ma le basi sono molto buone a crono e buone in salita
- Milan: gran talento, passista che ha dimostrato di essere molto veloce, da valutare con calma ma belle prospettive


mattia_95
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Andrea93 ha scritto: martedì 10 agosto 2021, 11:59 Stavo guardando su PCS il ranking degli italiani da 23 anni in giù, riporto qui le mie impressioni sui più interessanti secondo me:
- Aleotti: come già detto sopra, corridore che può diventare molto solido, magari da top 10 in grandi giri, da valutare nelle classiche, mi sembra abbia anche un discreto spunto veloce
- Bagioli: secondo me il miglior prospetto che abbiamo, corridore principalmente da classiche, nei grandi giri non credo possa essere super competitivo. Mi ricorda Cunego
- Covi: sta facendo molto bene quest'anno, va forte su molti terreni diversi, corridore da classiche e da vittoria di tappa in grandi giri. Non so quanto spazio possa avere però nella UAE
- Zana: bel talento in salita, molto curioso di vederlo questo mese all'Avenir per capire dove potrebbe arrivare
- Mozzato: non lo conosco moltissimo, aspetto news da chi ne sa di più
- Oldani: corridore veloce che tiene bene su percorsi misti, da qualche vittoria in grandi giri, non credo in classiche importanti
- Battistella: campione del mondo under 23, non ha fatto tantissimo per ora tra i pro, credo possa diventare un uomo squadra, non penso di più
- Dainese: passato con molte aspettative, ha iniziato bene poi molte difficoltà, importante ora fare bene alla Vuelta, secondo me può diventare un ottimo velocista
- Tiberi: molto giovane, ha già fatto bene in qualche corsa quest'anno soprattutto a cronometro. Da far crescere con calma, ma le basi sono molto buone a crono e buone in salita
- Milan: gran talento, passista che ha dimostrato di essere molto veloce, da valutare con calma ma belle prospettive
Mozzato ha un buono spunto veloce. Può fare bene nelle classiche del nord sul pavè. Però non ho grandi aspettative.


FC 2018: Gp de Montreal, Giro di Turchia.
FC 2019: GP di Francoforte, Tour a Tempo, Coppa Bernocchi.
FC 2020: Tour Down Under, Tour a Tempo a Squadre.
FC 2021: Gand - Wevelgem, Obiettivo Zero Punti Tour de France, 1° Obiettivo Zero Punti, Trofeo Matteotti.
FC 2022: Saudi Tour, Etoile de Bessèges, Tour de Pologne.
herbie
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Leonardo Civitella ha scritto: lunedì 9 agosto 2021, 11:01
nino58 ha scritto: lunedì 9 agosto 2021, 11:00 Chissà chi farà il salto di qualità ?
Uno almeno, cacchio !!!
Tiberi e Milan su tutti e Sobrero in ineos.
Ah e naturalmente Bagioli
a occhio mi pare che Covi lo abbia già quasi fatto, peccato solo che mi pare difetti un po' di intuito strategico e di "occhio" in certe situazioni. Purtroppo per Bagioli gli infortuni così lunghi nei primi anni di professionismi possono creare grandissime difficoltà.


Theakston
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Theakston »

Intanto segnalo che è dal 18/7 che non si disputa in Italia una corsa di livello almeno .1; dal 24/6 se guardiamo alle corse di un giorno; e dal 30/5 (ultima tappa del Giro d'Italia) che non si disputa una gara di livello World Tour.


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Leonardo Civitella
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Leonardo Civitella »

Theakston ha scritto: sabato 21 agosto 2021, 12:33 Intanto segnalo che è dal 18/7 che non si disputa in Italia una corsa di livello almeno .1; dal 24/6 se guardiamo alle corse di un giorno; e dal 30/5 (ultima tappa del Giro d'Italia) che non si disputa una gara di livello World Tour.
Rispetto a quattro anni fa abbiamo restituito ai corridori un degno calendario estivo. Da questo punto di vista siamo in piena crescita


FC2019: Tro Bro Leon-Tour of the Alps
FC2020: Campionato Europeo in linea 🇪🇺 -Obiettivo Zero Punti Tour
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nino58
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da nino58 »

herbie ha scritto: mercoledì 11 agosto 2021, 12:06
Leonardo Civitella ha scritto: lunedì 9 agosto 2021, 11:01
nino58 ha scritto: lunedì 9 agosto 2021, 11:00 Chissà chi farà il salto di qualità ?
Uno almeno, cacchio !!!
Tiberi e Milan su tutti e Sobrero in ineos.
Ah e naturalmente Bagioli
a occhio mi pare che Covi lo abbia già quasi fatto, peccato solo che mi pare difetti un po' di intuito strategico e di "occhio" in certe situazioni. Purtroppo per Bagioli gli infortuni così lunghi nei primi anni di professionismi possono creare grandissime difficoltà.
Il salto lo fai quando vinci corse importanti.


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
cassius
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da cassius »

Io sta notizia ce la metto qua.
È crisi del ciclismo italiano, il fatto che un cambio di CT diventi una telenovela...si o no?
Fondriest e Bugno ma poi forse arrivano anche Pozzato Tosatto e poi...

https://www.quibicisport.it/2021/08/27/ ... n-tosatto/


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jerrydrake
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da jerrydrake »

cassius ha scritto: domenica 29 agosto 2021, 7:51 Io sta notizia ce la metto qua.
È crisi del ciclismo italiano, il fatto che un cambio di CT diventi una telenovela...si o no?
Fondriest e Bugno ma poi forse arrivano anche Pozzato Tosatto e poi...

https://www.quibicisport.it/2021/08/27/ ... n-tosatto/
Gregio/Iachetti e Ficarra/Picone possono ancora rientrare in corsa per la nomina?


luketaro
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da luketaro »

jerrydrake ha scritto: domenica 29 agosto 2021, 21:29
cassius ha scritto: domenica 29 agosto 2021, 7:51 Io sta notizia ce la metto qua.
È crisi del ciclismo italiano, il fatto che un cambio di CT diventi una telenovela...si o no?
Fondriest e Bugno ma poi forse arrivano anche Pozzato Tosatto e poi...

https://www.quibicisport.it/2021/08/27/ ... n-tosatto/
Gregio/Iachetti e Ficarra/Picone possono ancora rientrare in corsa per la nomina?
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Salvatore77
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Notizie precise sullo stato di salute Bettiol?


1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
cassius
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Salvatore77 ha scritto: giovedì 16 settembre 2021, 13:29 Notizie precise sullo stato di salute Bettiol?
Colite ulcerosa, stagione finita.
Si sta curando all'ospedale Mauriziano a Torino.
https://www.gazzetta.it/Ciclismo/27-08- ... 3753.shtml


Fiandre
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Fiandre »

Quello che mi preoccupa molto del post Cassani è il fatto che Davide aldilà delle critiche legittime alla gestione delle corse alle volte, al fatto di avere delle perversioni verso alcuni ciclisti che sono sempre nel giro nazionale con mio sommo sbigottimento tipo un toscano due volte campione del mondo junior e che sia legittimo cambiare dopo un po' sta nel fatto che lui come pochi è riuscito a creare un gruppo unito che sta bene assieme il rischio fortissimo è che nel prossimo ciclo la nazionale possa trasformarsi in una spagna qualsiasi è altissimo.
Poi che la nuova gestione federale lascierà dei danni irreparabili lo sappiamo tutti


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Maìno della Spinetta
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

U23
Primo
Quarto
Settimo.

Poi, nella fuga più importante c'eravamo.

Nella crono non siamo fermi.

Colbrelli ha spianato Remco.

Certo, non abbiamo Pogacar e i due del cross - ma c'è di peggio in giro dai :diavoletto:


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
cassius
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da cassius »

Fiandre ha scritto: lunedì 20 settembre 2021, 10:46 con mio sommo sbigottimento
Colgo una citazione o colgo male? :cincin:


Salvatore77
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Gran bella notizia per il nostro movimento.
Ma è presto per disquisire se Baroncini potrà mai fare classifica nei grandi giri? :D


1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
CicloSprint
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Baroncini farà la fine dei vari Gualdi e Giordani ? :D


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nino58
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da nino58 »

CicloSprint ha scritto: venerdì 24 settembre 2021, 18:24 Baroncini farà la fine dei vari Gualdi e Giordani ? :D
Ti accontenti di un Ivan Basso ? :angelo:


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
Winter
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Winter »

Maìno della Spinetta ha scritto: venerdì 24 settembre 2021, 17:37 U23
Primo
Quarto
Settimo.

Poi, nella fuga più importante c'eravamo.

Nella crono non siamo fermi.

Colbrelli ha spianato Remco.

Certo, non abbiamo Pogacar e i due del cross - ma c'è di peggio in giro dai :diavoletto:
Direi di sì
Un bel periodo per il nostro ciclismo


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jerrydrake
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da jerrydrake »

nino58 ha scritto: venerdì 24 settembre 2021, 18:30
CicloSprint ha scritto: venerdì 24 settembre 2021, 18:24 Baroncini farà la fine dei vari Gualdi e Giordani ? :D
Ti accontenti di un Ivan Basso ? :angelo:
Come si chiama il cane di Baroncini? :diavoletto:


nurseryman
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da nurseryman »

la crisi del ciclismo in italia prende campo anche per la disabitudine degli italiani dall'uso della bici
sono stato a Londra per lavoro alcuni giorni (erano 4 anni che non che non ci tornavo) e sono rimasto stupito dalla quantità di persone che ha fatto della bici il mezzo privilegiato per muoversi in città
la città è completamente pedonale (e non è pistoia) e anche nelle strade strette a soho il ciclista ha sempre la pista preferenziale per muoversi
di auto sullo strand ne vedi qualcuna sparuta( tutte da 70000 £ in su) e nessuna parcheggiata
è probabilmente anche questa una delle ragioni per la crescita del movimento ciclistico in GB


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nino58
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da nino58 »

nurseryman ha scritto: sabato 25 settembre 2021, 0:16 la crisi del ciclismo in italia prende campo anche per la disabitudine degli italiani dall'uso della bici
sono stato a Londra per lavoro alcuni giorni (erano 4 anni che non che non ci tornavo) e sono rimasto stupito dalla quantità di persone che ha fatto della bici il mezzo privilegiato per muoversi in città
la città è completamente pedonale (e non è pistoia) e anche nelle strade strette a soho il ciclista ha sempre la pista preferenziale per muoversi
di auto sullo strand ne vedi qualcuna sparuta( tutte da 70000 £ in su) e nessuna parcheggiata
è probabilmente anche questa una delle ragioni per la crescita del movimento ciclistico in GB
Non so.
Se prendiamo l'Olanda è vero, è lo stesso.
Ma la Cina ?
Dovrebbero vincere tutto e non hanno un ciclista nei primi 500 (?), 1000 (?) del mondo: qualche pistard (velocità) tra le ragazze e nulla più.


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Primo86
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Primo86 »

Fiandre ha scritto: lunedì 20 settembre 2021, 10:46
Poi che la nuova gestione federale lascierà dei danni irreparabili lo sappiamo tutti
Dovreste avere più fiducia in Cordiano.


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sceriffo
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da sceriffo »

Primo86 ha scritto: sabato 25 settembre 2021, 8:16
Fiandre ha scritto: lunedì 20 settembre 2021, 10:46
Poi che la nuova gestione federale lascierà dei danni irreparabili lo sappiamo tutti
Dovreste avere più fiducia in Cordiano.
Ganna, Baroncini, Balsamo. Se Ganna è una certezza da un pò, vogliamo dare qualche merito a Dagnoni e alla sua struttura?


Primo86
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Primo86 »

sceriffo ha scritto: sabato 25 settembre 2021, 17:54
Primo86 ha scritto: sabato 25 settembre 2021, 8:16
Fiandre ha scritto: lunedì 20 settembre 2021, 10:46
Poi che la nuova gestione federale lascierà dei danni irreparabili lo sappiamo tutti
Dovreste avere più fiducia in Cordiano.
Ganna, Baroncini, Balsamo. Se Ganna è una certezza da un pò, vogliamo dare qualche merito a Dagnoni e alla sua struttura?
Cordiano ha dato una scossa e ne darà altre.


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Armati
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Armati »

sceriffo ha scritto: sabato 25 settembre 2021, 17:54
Primo86 ha scritto: sabato 25 settembre 2021, 8:16
Fiandre ha scritto: lunedì 20 settembre 2021, 10:46
Poi che la nuova gestione federale lascierà dei danni irreparabili lo sappiamo tutti
Dovreste avere più fiducia in Cordiano.
Ganna, Baroncini, Balsamo. Se Ganna è una certezza da un pò, vogliamo dare qualche merito a Dagnoni e alla sua struttura?
..."Sua", struttura... :whip:


Fc 2017 : Mondiale CRONO. Fc 2018 : Fiandre, Liegi, Giro tappa 3, Emilia. Fc 2019 : Omloop, Mi-To, F.squadre.
Fc 2020 Algarve, UAE, Vuelta 14. Fc 2021 Kuurne, Strade Bianche, Paesi Baschi, Amstel, Fourmies. Fc 2022 Limburg. Giro tappa 2,Combinata Vuelta, Toscana, Mondiale CRONO. Fc 2023 Gand, Amstel, TOTA.
dietzen
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da dietzen »

nino58 ha scritto: sabato 25 settembre 2021, 6:36
nurseryman ha scritto: sabato 25 settembre 2021, 0:16 la crisi del ciclismo in italia prende campo anche per la disabitudine degli italiani dall'uso della bici
sono stato a Londra per lavoro alcuni giorni (erano 4 anni che non che non ci tornavo) e sono rimasto stupito dalla quantità di persone che ha fatto della bici il mezzo privilegiato per muoversi in città
la città è completamente pedonale (e non è pistoia) e anche nelle strade strette a soho il ciclista ha sempre la pista preferenziale per muoversi
di auto sullo strand ne vedi qualcuna sparuta( tutte da 70000 £ in su) e nessuna parcheggiata
è probabilmente anche questa una delle ragioni per la crescita del movimento ciclistico in GB
Non so.
Se prendiamo l'Olanda è vero, è lo stesso.
Ma la Cina ?
Dovrebbero vincere tutto e non hanno un ciclista nei primi 500 (?), 1000 (?) del mondo: qualche pistard (velocità) tra le ragazze e nulla più.
la bici in città è molto usata, rispetto a 20 anni fa non c'è proprio paragone, c'è un aumento esponenziale.
è il ciclismo agonistico a essere praticato sempre meno.


Salvatore77
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Salvatore77 »

Non c'è nessuna correlazione fra la pratica amatoriale di uno sport e l'agonismo. Per far diventare una persona professionista occorre iniziare a praticare uno sport all'età giusta , seguita da allenatori, fare le gare eccetera. Anche spendere risorse.
Il fatto che adesso molta più gente usi la bici in città sarà sicuramente più utile per la salute.


1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
Winter
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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nurseryman ha scritto: sabato 25 settembre 2021, 0:16 la crisi del ciclismo in italia prende campo anche per la disabitudine degli italiani dall'uso della bici
sono stato a Londra per lavoro alcuni giorni (erano 4 anni che non che non ci tornavo) e sono rimasto stupito dalla quantità di persone che ha fatto della bici il mezzo privilegiato per muoversi in città
la città è completamente pedonale (e non è pistoia) e anche nelle strade strette a soho il ciclista ha sempre la pista preferenziale per muoversi
di auto sullo strand ne vedi qualcuna sparuta( tutte da 70000 £ in su) e nessuna parcheggiata
è probabilmente anche questa una delle ragioni per la crescita del movimento ciclistico in GB
:uhm:
Direi che non son d accordo su nulla
Quanti corridori vengono da Londra?
Pochissimi
Eppure con l agglomerato è l un sesto di tutto uk
Da Bruxelles? Parigi? Milano? Roma?
Il ciclismo pro (salvo l Australia) non è uno sport per corridori da grandi città
Prima era così adesso ancora di più
Fignon era Parigino..non della banlieu attuale..ma quella agricola non urbanizzata
Idem merckx

Sei stato in Slovenia? Hai visto tante bici da corsa? Io pochissime


nurseryman
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da nurseryman »

Winter ha scritto: sabato 25 settembre 2021, 20:55
nurseryman ha scritto: sabato 25 settembre 2021, 0:16 la crisi del ciclismo in italia prende campo anche per la disabitudine degli italiani dall'uso della bici
sono stato a Londra per lavoro alcuni giorni (erano 4 anni che non che non ci tornavo) e sono rimasto stupito dalla quantità di persone che ha fatto della bici il mezzo privilegiato per muoversi in città
la città è completamente pedonale (e non è pistoia) e anche nelle strade strette a soho il ciclista ha sempre la pista preferenziale per muoversi
di auto sullo strand ne vedi qualcuna sparuta( tutte da 70000 £ in su) e nessuna parcheggiata
è probabilmente anche questa una delle ragioni per la crescita del movimento ciclistico in GB
:uhm:
Direi che non son d accordo su nulla
Quanti corridori vengono da Londra?
Pochissimi
Eppure con l agglomerato è l un sesto di tutto uk
Da Bruxelles? Parigi? Milano? Roma?
Il ciclismo pro (salvo l Australia) non è uno sport per corridori da grandi città
Prima era così adesso ancora di più
Fignon era Parigino..non della banlieu attuale..ma quella agricola non urbanizzata
Idem merckx

Sei stato in Slovenia? Hai visto tante bici da corsa? Io pochissime
si però è indiscutibile che 30 anni fa di bici da corsa non se ne vendevano in gb
il primo corridore britannico di rilievo fu simpson, poi il deserto fino ai giorni nostri
adesso il fatto che la bici è diventato un mezzo di locomozione di massa fa si che l'interesse sulle corse sia cresciuto esponenzialmente attirando così gli sponsor che sono arrivati a sostenere il movimento
è in definitiva un circolo che si autoalimenta da solo


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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Winter »

nurseryman ha scritto: sabato 25 settembre 2021, 21:05 si però è indiscutibile che 30 anni fa di bici da corsa non se ne vendevano in gb
il primo corridore britannico di rilievo fu simpson, poi il deserto fino ai giorni nostri
adesso il fatto che la bici è diventato un mezzo di locomozione di massa fa si che l'interesse sulle corse sia cresciuto esponenzialmente attirando così gli sponsor che sono arrivati a sostenere il movimento
è in definitiva un circolo che si autoalimenta da solo
Per me no
Han sfruttato a loro i numeri bassi
Hanno molte risorse
E lavorano su quei numeri
Puntando su quelli già da giovanissimi
Froome non c'entra nulla ma gli altri escono da quel sistema


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Re: La crisi del ciclismo italiano

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dietzen ha scritto: sabato 25 settembre 2021, 18:54
nino58 ha scritto: sabato 25 settembre 2021, 6:36
nurseryman ha scritto: sabato 25 settembre 2021, 0:16 la crisi del ciclismo in italia prende campo anche per la disabitudine degli italiani dall'uso della bici
sono stato a Londra per lavoro alcuni giorni (erano 4 anni che non che non ci tornavo) e sono rimasto stupito dalla quantità di persone che ha fatto della bici il mezzo privilegiato per muoversi in città
la città è completamente pedonale (e non è pistoia) e anche nelle strade strette a soho il ciclista ha sempre la pista preferenziale per muoversi
di auto sullo strand ne vedi qualcuna sparuta( tutte da 70000 £ in su) e nessuna parcheggiata
è probabilmente anche questa una delle ragioni per la crescita del movimento ciclistico in GB
Non so.
Se prendiamo l'Olanda è vero, è lo stesso.
Ma la Cina ?
Dovrebbero vincere tutto e non hanno un ciclista nei primi 500 (?), 1000 (?) del mondo: qualche pistard (velocità) tra le ragazze e nulla più.
la bici in città è molto usata, rispetto a 20 anni fa non c'è proprio paragone, c'è un aumento esponenziale.
è il ciclismo agonistico a essere praticato sempre meno.
Ma ti riferisci alla Cina o all' UK ?


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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da dietzen »

nino58 ha scritto: sabato 25 settembre 2021, 21:29
dietzen ha scritto: sabato 25 settembre 2021, 18:54
nino58 ha scritto: sabato 25 settembre 2021, 6:36

Non so.
Se prendiamo l'Olanda è vero, è lo stesso.
Ma la Cina ?
Dovrebbero vincere tutto e non hanno un ciclista nei primi 500 (?), 1000 (?) del mondo: qualche pistard (velocità) tra le ragazze e nulla più.
la bici in città è molto usata, rispetto a 20 anni fa non c'è proprio paragone, c'è un aumento esponenziale.
è il ciclismo agonistico a essere praticato sempre meno.
Ma ti riferisci alla Cina o all' UK ?
mi riferisco all'italia (in effetti dal mio messaggio precedente non si capiva).
rispetto a quand'ero ragazzino nelle grandi città si vedono tantissime biciclette, e mi pare una tendenza sempre in aumento.
ma come scrive winter poco su il fatto che aumentino le bici per le strade non vuol dire che aumentino i praticanti a livello agonistico.


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Re: La crisi del ciclismo italiano

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dietzen ha scritto: sabato 25 settembre 2021, 21:39
nino58 ha scritto: sabato 25 settembre 2021, 21:29
dietzen ha scritto: sabato 25 settembre 2021, 18:54

la bici in città è molto usata, rispetto a 20 anni fa non c'è proprio paragone, c'è un aumento esponenziale.
è il ciclismo agonistico a essere praticato sempre meno.
Ma ti riferisci alla Cina o all' UK ?
mi riferisco all'italia (in effetti dal mio messaggio precedente non si capiva).
rispetto a quand'ero ragazzino nelle grandi città si vedono tantissime biciclette, e mi pare una tendenza sempre in aumento.
ma come scrive winter poco su il fatto che aumentino le bici per le strade non vuol dire che aumentino i praticanti a livello agonistico.
Ora ho capito.
Però la Cina rimane un mistero, nel ciclismo e nel calcio.
Sì sono inventati specialisti in tutti gli sport al punto tale da vincere gare Olimpiche quasi come gli americani ma in bici e a tirare in porta nisba.


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
nikybo85
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da nikybo85 »

Mi sorge una riflessione. Uno dei problemi del ciclismo italiano è anche la mancanza di pazienza. Quest'anno abbiamo assistito ad un notevole salto di qualità di due trentenni (o oltre), Colbrelli e Nizzolo, che aldilà del risultato e le disquisizioni tattiche, han certamente corso un bel mondiale. Sonny lo abbiam visto bene negli ultimi mesi, Jack sì è giocato la Gand quest'anno...due prospetti che erano velocisti di secondo o terzo piano su cui non si è mai puntato tantissimo e sui quali nessuno pensava potessero più arrivare ai livelli mostrati quest'anno. Certo per Sonny ci si sperava anni fa poi tutti lo "abbiamo mollato"...su Nizzolo mai avrei detto che potesse uscire dal risultato in volata, invece un europeo, un 2° all'Amstel, diverse altre belle prove su corse del genere.
Insomma, non perdiamo le speranze se i nostri giovani le prendono dal resto del mondo. Discorso che poi vale per tutti, vedi Van Baarle (Dwaars e argento mondiale quest'anno) o Valgren, tornato dopo un paio di anni difficili.

Edit. Per Nizzolo Gand non Amstel :hammer:


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jerrydrake
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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nikybo85 ha scritto: domenica 26 settembre 2021, 17:38 Mi sorge una riflessione. Uno dei problemi del ciclismo italiano è anche la mancanza di pazienza. Quest'anno abbiamo assistito ad un notevole salto di qualità di due trentenni (o oltre)
Puntiamo su Rebellin?


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nino58
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da nino58 »

jerrydrake ha scritto: lunedì 27 settembre 2021, 1:56
nikybo85 ha scritto: domenica 26 settembre 2021, 17:38 Mi sorge una riflessione. Uno dei problemi del ciclismo italiano è anche la mancanza di pazienza. Quest'anno abbiamo assistito ad un notevole salto di qualità di due trentenni (o oltre)
Puntiamo su Rebellin?
Si è fatto male, accidenti. ;)


Von Rock ? Nein, danke.
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Slegar
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Slegar »

Questi mondiali hanno confermato ulteriormente che, sia a livello maschile che femminile, il movimento ciclistico italiano produce quasi esclusivamente ciclisti medio-veloci. Sarà un caso o la conseguenza dei filtri che ci sono a livello giovanile?


fair play? No, Grazie!
Stylus
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Slegar ha scritto: lunedì 27 settembre 2021, 9:04 Questi mondiali hanno confermato ulteriormente che, sia a livello maschile che femminile, il movimento ciclistico italiano produce quasi esclusivamente ciclisti medio-veloci. Sarà un caso o la conseguenza dei filtri che ci sono a livello giovanile?
Sarà anche colpa dei percorsi: per anni sono scomparse le corse a tappe e le corse dure e le squadre giovanili nostrane difficilmente uscivano dai confini per correre preferendo fare incetta di trofei del quartiere, la tendenza a trasformarsi a continental e correre più all'estero e la rinascita di corse a tappe è solo storia recente, credo che ora almeno per quanto riguarda gli under 23, ci vuole ancora un po' di pazienza, qualche frutto si vede. Ne so invece meno e altrettanto meno ottimista lo sono sulla situazione allievi.


Krisper
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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nino58 ha scritto: sabato 25 settembre 2021, 6:36
nurseryman ha scritto: sabato 25 settembre 2021, 0:16 la crisi del ciclismo in italia prende campo anche per la disabitudine degli italiani dall'uso della bici
sono stato a Londra per lavoro alcuni giorni (erano 4 anni che non che non ci tornavo) e sono rimasto stupito dalla quantità di persone che ha fatto della bici il mezzo privilegiato per muoversi in città
la città è completamente pedonale (e non è pistoia) e anche nelle strade strette a soho il ciclista ha sempre la pista preferenziale per muoversi
di auto sullo strand ne vedi qualcuna sparuta( tutte da 70000 £ in su) e nessuna parcheggiata
è probabilmente anche questa una delle ragioni per la crescita del movimento ciclistico in GB
Non so.
Se prendiamo l'Olanda è vero, è lo stesso.
Ma la Cina ?
Dovrebbero vincere tutto e non hanno un ciclista nei primi 500 (?), 1000 (?) del mondo: qualche pistard (velocità) tra le ragazze e nulla più.
Una rivoluzione nella ciclomobilità, tipo quella londinese, non credo sia sufficiente a portare campioni, ma crea un bacino di interesse intorno alla bicicletta, più familiarità con l'oggetto bicicletta.
Abbiamo spesso detto che non è automatico, molti cicloamatori non seguono il ciclismo, ma una buona parte sì.
Di certo l'esempio inglese è interessante. Sono stati investiti molti soldi sul ciclismo, con programmi a lungo termine, velodromi.
Ma è cresciuta anche la cultura del ciclismo: riviste, canali youtube, podcast, etc...
Hanno anche creato un modello (Team Sky) di ciclismo moderno, piaccia o non piaccia.

Non credo esista una formula magica, ma un insieme di fattori che vanno dalla ciclomobilità/sicurezza sulle strade ai programmi degli atleti di Elite.
Noi abbiamo il vantaggio di una grande cultura ciclistica, che ci ha tenuto a galla in questo periodo dove gli investimenti latitano.

In generale, il successo di una nazione in uno sport credo sia più culturale che genetico.


La Tribuna del Sarto, luogo esterno alla Plaza de Toros occupato da chi segue la corrida ascoltando le voci del pubblico; un'eco, ago e filo di una narrazione, un “restar qui sullo stradone impolverato” a descrivere il silenzio tra una moto e l’altra
schwoch83
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da schwoch83 »

Aggiornamento dopo il Mondiale (sono considerate le vittorie di tappe e i piazzamenti in top 10 o, in mancanza, il piazzamento del miglior italiano)

UAE Tour: una vittoria di tappa (Ganna), miglior italiano in classifica Caruso 7°
Omloop Het Nieuwsblad: vittoria di Ballerini, Trentin 8°
Strade Bianche: miglior italiano Ballerini 17°
Tirreno Adriatico: nessuna vittoria di tappa, migliori italiani in classifica Fabbro 5°, Nibali 9°
Parigi Nizza: nessuna vittoria di tappa, miglior italiano in classifica Aru 26°
Milano Sanremo: miglior italiano Colbrelli 8°
Giro di Catalogna: nessuna vittoria di tappa, miglior italiano in classifica Masnada 15°
Driedaagse Brugge-De Panne: Nizzolo 4°, Viviani 9°
E3 Saxo Bank Classic: Trentin 18°
Gand Wevelgem: Nizzolo 2°, Trentin 3°, Colbrelli 4°
Dwars door Vlaanderen: miglior italiano Nizzolo 15°
Giro delle Fiandre: miglior italiano Bettiol 28°
Giro dei Paesi Baschi: nessuna vittoria di tappa, miglior italiano in classifica Aru 24°
Amstel Gold Race: miglior italiano Sbaragli 7°
Freccia Vallone: miglior italiano Sbaragli 25°
Liegi Bastogne Liegi: miglior italiano Formolo 16°
Tour de Romandie: una vittoria di tappa (Colbrelli), migliori italiano in classifica Masnada 3° e Caruso 9°
Giro d'Italia: sette vittorie di tappa (2 Ganna, Caruso, Fortunato, Nizzolo, Bettiol, Vendrame), miglior italiano in classifica Caruso 2°
Critérium du Dauphiné: una vittoria di tappa (Colbrelli), miglior italiano in classifica Aru 26°
Tour de Suisse: nessuna vittoria di tappa, migliori italiani in classifica Pozzovivo 6°, Cattaneo 9°
Tour de France: nessuna vittoria di tappa, miglior italiano in classifica Cattaneo 12°
Olimpiadi prova in linea: Bettiol 14°
Olimpiadi prova a cronometro: Ganna 5°
Clásica San Sebastián: Rota 4°, Covi 5°, Moscon 9°
Tour de Pologne: nessuna vittoria di tappa, miglior italiano in classifica Ulissi 4°
Vuelta a España: una vittoria di tappa (Caruso), miglior italiano in classifica Caruso 17°
Bretagne Classic Ouest-France: miglior italiano Nizzolo 10°
Benelux Tour: una vittoria di tappa (Colbrelli), miglior italiano in classifica Colbrelli 1°
Europei prova in linea: Colbrelli 1°, Trentin 4°
Europei prova a cronometro: Ganna 2°, Affini 6°
Eschborn-Frankfurt: miglior italiano Pasqualon 4°
Mondiali prova a cronometro: Ganna 1°, Affini 9°
Mondiali prova in linea: Colbrelli 10°


JohnCipollina
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Negli ultimi dieci mondiali (2021-2012) abbiamo fatto 1 solo podio (argento di Trentin)
Nei dieci mondiali precedenti 2011-2002 6 podi
Nei mondiali 2001-1992 6 podi
Nei mondiali 1991-1982 9 podi
Non sarà certo tutta colpa della globalizzazione del ciclismo...


FC
2017 : Tirreno-Adriatico , Tota , Agostoni
2021 : GP Indurain , T20 Giro , comb. Giro , Appennino , T1 Tour , Milano-Torino
2022 : Milano-Torino , Catalunya , Hamburg , Britain , T20-T21 Vuelta , Montreal , Sabatini , Langkawi
2023 : La Marseillaise , Le Samyn , Brabante , Koln , Wallonie , Deutschland , T7 Vuelta , Sabatini
jumbo
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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JohnCipollina ha scritto: lunedì 27 settembre 2021, 17:22 Negli ultimi dieci mondiali (2021-2012) abbiamo fatto 1 solo podio (argento di Trentin)
Nei dieci mondiali precedenti 2011-2002 6 podi
Nei mondiali 2001-1992 6 podi
Nei mondiali 1991-1982 9 podi
Non sarà certo tutta colpa della globalizzazione del ciclismo...
Prova a contare anche i podi nelle classiche monumento (o per maggiore velocità, le vittorie), negli stessi periodi.


Winter
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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jumbo ha scritto: martedì 28 settembre 2021, 11:31
JohnCipollina ha scritto: lunedì 27 settembre 2021, 17:22 Negli ultimi dieci mondiali (2021-2012) abbiamo fatto 1 solo podio (argento di Trentin)
Nei dieci mondiali precedenti 2011-2002 6 podi
Nei mondiali 2001-1992 6 podi
Nei mondiali 1991-1982 9 podi
Non sarà certo tutta colpa della globalizzazione del ciclismo...
Prova a contare anche i podi nelle classiche monumento (o per maggiore velocità, le vittorie), negli stessi periodi.
Io ho 4 vittorie e 14 podi
Mancano due edizioni della roubaix
Se dividiamo per 5
Nello stesso periodo c è stata una quasi vittoria e tre podi
Direi che rispetto alle classiche..il mondiale fa molto peggio


pietro
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da pietro »

Winter ha scritto: martedì 28 settembre 2021, 12:58
jumbo ha scritto: martedì 28 settembre 2021, 11:31
JohnCipollina ha scritto: lunedì 27 settembre 2021, 17:22 Negli ultimi dieci mondiali (2021-2012) abbiamo fatto 1 solo podio (argento di Trentin)
Nei dieci mondiali precedenti 2011-2002 6 podi
Nei mondiali 2001-1992 6 podi
Nei mondiali 1991-1982 9 podi
Non sarà certo tutta colpa della globalizzazione del ciclismo...
Prova a contare anche i podi nelle classiche monumento (o per maggiore velocità, le vittorie), negli stessi periodi.
Io ho 4 vittorie e 14 podi
Mancano due edizioni della roubaix
Se dividiamo per 5
Nello stesso periodo c è stata una quasi vittoria e tre podi
Direi che rispetto alle classiche..il mondiale fa molto peggio
Nibali quanta fetta di vittorie e podi ha? Perché bisogna anche considerare che il Lombardia c'è ogni anno, i Mondiali invece sono spesso per corridori veloci e che tengono sugli strappi


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
Tour de France 2021, 11^ tappa
Winter
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Nibali correva pure in nazionale
I mondiali facile c erano anche la decade precedente


pietro
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Winter ha scritto: martedì 28 settembre 2021, 13:08 Nibali correva pure in nazionale
I mondiali facile c erano anche la decade precedente
Lui ha avuto solo Firenze, perché a Innsbruck arrivò mezzo rotto :angry:
La decade precedente avevamo molti più uomini da classiche


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
Tour de France 2021, 11^ tappa
jumbo
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da jumbo »

Winter ha scritto: martedì 28 settembre 2021, 12:58
jumbo ha scritto: martedì 28 settembre 2021, 11:31
JohnCipollina ha scritto: lunedì 27 settembre 2021, 17:22 Negli ultimi dieci mondiali (2021-2012) abbiamo fatto 1 solo podio (argento di Trentin)
Nei dieci mondiali precedenti 2011-2002 6 podi
Nei mondiali 2001-1992 6 podi
Nei mondiali 1991-1982 9 podi
Non sarà certo tutta colpa della globalizzazione del ciclismo...
Prova a contare anche i podi nelle classiche monumento (o per maggiore velocità, le vittorie), negli stessi periodi.
Io ho 4 vittorie e 14 podi
Mancano due edizioni della roubaix
Se dividiamo per 5
Nello stesso periodo c è stata una quasi vittoria e tre podi
Direi che rispetto alle classiche..il mondiale fa molto peggio
non si capisce
chiedo vittorie e podi in ciascuno dei 4 decenni indicati sopra. se no come fai a confrontare?


Winter
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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02..11 16 vittorie e 40 podi

Media con 5 gare 3 vittorie
I mondiali son stati 4
92..01 16 vittorie e 61 podi
Media con 5 gare 3 vittorie
Solo un mondiale vinto


jumbo
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Winter ha scritto: martedì 28 settembre 2021, 17:05 02..11 16 vittorie e 40 podi

Media con 5 gare 3 vittorie
I mondiali son stati 4
92..01 16 vittorie e 61 podi
Media con 5 gare 3 vittorie
Solo un mondiale vinto
quindi mettendo i numeri in formato leggibile (vittorie/piazzamenti sul podio):

12-21 - 1 medaglia mondiale e 4/14 nelle monumento
02-11 - 6 medaglie mondiali e 16/40 nelle monumento
92-01 - 6 medaglie mondiali e 16/61 nelle monumento

a me pare evidente che il calo nei risultati tra mondiali e monumento è sostanzialmente sulla stessa linea. se i risultati nelle monumento sono diventati circa 1/4 di quelli dei decenni precedenti, e le medaglie mondiali 1/6, è anche perché 6/4=1,5 e non si possono prendere frazioni di medaglie (per cui proprio numericamente non ha senso dividere per 5 i risultati delle monumento perdendo di precisione).


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