La crisi del ciclismo italiano

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
Andrea93
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Sta facendo un bel giro anche Covi, mi sembra vada bene su diversi terreni, c'è da capire che tipo di corridore possa diventare


Salvatore77
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Oggi Caruso ha fatto capire che punta al podio. Senza girarci tanto intorno.


1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
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jerrydrake
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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matter ha scritto: sabato 22 maggio 2021, 19:03 Terza vittoria di fila al Giro,e quarta in totale su quattro terreni diversi .2 italiani in top ten(uno a vista podio ed uno under 30),nonostante l'uscita di scena di colui che ha tenuta alta la bandiera italiana nei gt negli ultimi anni Non vuol dire nulla,siamo messi male lo stesso,ma questo Giro dá un po' di respiro al movimento.
Poi non so quanto la Elolo riuscirà a crescere.
Hai detto bene: un po' di respiro, ma nessuna luce in fondo al tunnel al momento.


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GiboSimoni
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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L'ho detto poco fa in diretta. Questo Giro D'Italia sta andando bene per noi, specialmente da un punto di vista di classifica generale dove ci stiamo giocando il podio contro più ogni rosea aspettativa. Quello che vorrei che non facciano in federazione è pensare che il movimento stia bene perchè agguanteremo un podio che è da miracolo sportivo. Caruso e iccone bravissimi ma sono goce di un mare inquinato. Per il resto bravi a tutti gli azzurri, anche a coloro che non stanno cogliendo quanto meritano :clap:


Gibo il migliore!!!!!

Signori non ce ne sono più - Gilberto Simoni ad Aprica 2006

30 Maggio 2010 La fine di un Sogno Magnifico!

Le vere emozioni sono nell'accarezzare una mamma non più autosufficiente e su una sedia rotelle e vedere il sorriso di essa.
Salvatore77
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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A me più di tutto mi fa tirare un bel sospiro di sollievo la forma stratosferica di Moscon e Bettiol.


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qrier
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da qrier »

Il Giro finora sta andando per l'Italia meglio di quello che mi aspettassi e sono emersi nomi nuovi: Affini, Fiorelli, Covi, Fortunato, Vendrame (non nuovissimo ma alla prima vittoria e ancora relativamente giovane), qualche discreto piazzamento anche di Oldani e Moschetti, oltre a corridori un po' più esperti a prendersi delle soddisfazioni (De Marchi in maglia rosa, Nizzolo prima vittoria, Caruso - almeno per ora - con la forma della vita).
Buona pure la crescita di Ciccone, eccetto Montalcino, però bisogna aspettare ancora una settimana e anche se andasse bene avrà la cronometro finale contro di lui.

Moscon e Ganna bravissimi ma costretti a lavorare per Bernal.

Da Nibali non mi aspettavo nulla, ormai però non credevo che avrebbe ceduto di schianto come oggi, spero sia stata una scelta vedendo che non avrebbe potuto lottare per i primi posti abbia deciso di lasciar perdere la classifica, però avendo faticato finora non so quante possibilità ci siano di vederlo già protagonista in fuga lunedì.


qrier
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Quando mancano 5 tappe alla fine del Giro...

1) classifica: Caruso e Ciccone mi hanno sorpreso in positivo, mi aspettavo invece un pochino meglio Formolo, mentre Masnada era comunque chiuso da compagni ingombranti. Non avevo aspettative su Nibali. Pozzovivo sfortunato.

2) velocisti: contento della prima vittoria di Nizzolo, speravo che ne prendesse una anche Viviani, molti piazzamenti di altri nostri connazionali in primis Cimolai, ma anche i vari Moschetti, Oldani, ecc.

3) cronometro: finora ne hanno fatta solo una ma con Italia protagonista con Ganna (che sembrava sottotono al Romandia) e un grande Affini, che poi ha sfiorato il colpo da finisseur nella tappa vinta da Nizzolo, Pippo purtroppo sacrificato alla causa ma d'altronde Bernal sta meritando l'appoggio dei compagni

4) classicomani: bloccati dalle logiche di squadra, Moscon e Bettiol in particolare hanno mostrato una grande gamba, Vendrame invece più libero ha conquistato una bella vittoria di tappa

5) nomi nuovi: su tutti Fortunato con la grande vittoria sullo Zoncolan, pure Covi e Fiorelli hanno fatto belle tappe

6) la maglia rosa di De Marchi è un premio alla sua combattività e generosità, Gavazzi ha mostrato ottime prestazioni in alcune tappe

Finora mi ritengo soddisfatto.

Spero che Caruso conservi il podio e che Ciccone si mantenga su questi livelli, anche se la cronometro lo penalizzerà eventualmente.
Sogno la zampata di Nibali, anche se mi "accontenterei" di vederlo aiutare Cicco.


nikybo85
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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qrier ha scritto: martedì 25 maggio 2021, 19:43 Quando mancano 5 tappe alla fine del Giro...

1) classifica: Caruso e Ciccone mi hanno sorpreso in positivo, mi aspettavo invece un pochino meglio Formolo, mentre Masnada era comunque chiuso da compagni ingombranti. Non avevo aspettative su Nibali. Pozzovivo sfortunato.

2) velocisti: contento della prima vittoria di Nizzolo, speravo che ne prendesse una anche Viviani, molti piazzamenti di altri nostri connazionali in primis Cimolai, ma anche i vari Moschetti, Oldani, ecc.

3) cronometro: finora ne hanno fatta solo una ma con Italia protagonista con Ganna (che sembrava sottotono al Romandia) e un grande Affini, che poi ha sfiorato il colpo da finisseur nella tappa vinta da Nizzolo, Pippo purtroppo sacrificato alla causa ma d'altronde Bernal sta meritando l'appoggio dei compagni

4) classicomani: bloccati dalle logiche di squadra, Moscon e Bettiol in particolare hanno mostrato una grande gamba, Vendrame invece più libero ha conquistato una bella vittoria di tappa

5) nomi nuovi: su tutti Fortunato con la grande vittoria sullo Zoncolan, pure Covi e Fiorelli hanno fatto belle tappe

6) la maglia rosa di De Marchi è un premio alla sua combattività e generosità, Gavazzi ha mostrato ottime prestazioni in alcune tappe

Finora mi ritengo soddisfatto.

Spero che Caruso conservi il podio e che Ciccone si mantenga su questi livelli, anche se la cronometro lo penalizzerà eventualmente.
Sogno la zampata di Nibali, anche se mi "accontenterei" di vederlo aiutare Cicco.
Bella analisi :yes:
Molti dei nostri, chi per scelta, chi per ripiego (Bettiol), chi per ordini di scuderia (Moscon), chi perché è effettivamente l'unica grande chance dell'anno, sono arrivati al top di condizione a questo Giro dimostrando di non sfigurare. E se alcuni nomi nuovi (Fiorelli, Fortunato, Oldani) o rinnovati (vedi Ciccone) ci fanno ben sperare anche per il futuro, Caruso dimostra che non bisogna essere dei fenomeni già dai primi anni di professionismo ma che si può costruire un grande obiettivo anche in tanti anni; ergo, portiamo pazienza coi giovani che abbiamo.


rododendro
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Concordo su tutto, Ciccone comunque non mi ha sorpreso, speravo che, sano ed in forma, fosse su questi livelli e per fortuna pare che ci siamo, mentre su Caruso, dopo il 10 posto al Tour nonostante il gregariato, avevo aspettative di un ottimo giro, certo modificato in corsa dalla sfortunata uscita di Landa ma son convinto che sarebbe rimasto in classifica lo stesso, bene i giovani, peccato per Bettiol e Moscon che il mondiale sia a settembre, mi auguro comunque che si facciano trovare pronti....


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nino58
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Salvatore77 ha scritto: sabato 22 maggio 2021, 21:32 A me più di tutto mi fa tirare un bel sospiro di sollievo la forma stratosferica di Moscon e Bettiol.
Stratosferica e sprecata.
Al 23 luglio e/o a fine settembre dev'essere stratosferica.


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Kwaremont
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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rododendro ha scritto: martedì 25 maggio 2021, 23:37 Concordo su tutto, Ciccone comunque non mi ha sorpreso, speravo che, sano ed in forma, fosse su questi livelli e per fortuna pare che ci siamo, mentre su Caruso, dopo il 10 posto al Tour nonostante il gregariato, avevo aspettative di un ottimo giro, certo modificato in corsa dalla sfortunata uscita di Landa ma son convinto che sarebbe rimasto in classifica lo stesso, bene i giovani, peccato per Bettiol e Moscon che il mondiale sia a settembre, mi auguro comunque che si facciano trovare pronti....
Davvero un peccato.
Nonostante al Giro sia stati utilizzati come gregari, senza avere nemmeno un giorno libero, hanno mostrato una grande gamba entrambi.
Purtoppo sia l'olimpiade che il mondiale sono molto distanti...


kadariuk
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Winter ha scritto: venerdì 21 maggio 2021, 20:52
kadariuk ha scritto: venerdì 21 maggio 2021, 14:48 Quindi con continuità tu intendi un periodo di 2/3 anni? La Slovenia ha investito sul ciclismo negl'anni precedenti ma oltre a quei due carri armati non vedo altri dominatori, per quanto apprezzi Mohoric...
Cos ha investito la Slovenia???
La nazionale ha tutelato e cresciuto molti ragazzi del 90, facendoli correre molto in Italia in ogni caso credo che per quei talenti conti relativamente il fattore investimento.


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sceriffo
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Voto alle professional italiane, che poi sono la massima categoria per i team del nostro Paese:
- Eolo-Kometa: 8.5 Nonostante qualche fuga senza senso e possibilità, hanno corso per vincere. Fortunato ha fatto centro, Gavazzi quel giorno, se ci avesse creduto da subito, la poteva vincere. Si vede che la gestione e l'impostazione di Ivan Basso e di Alberto Contador, è di gente che pensa in grande
- Bardiani Csf Faizanè: 5.5. km di fughe, mai lontanamente sono stati in grado di provare il colpo di giornata. Un paio di piazzamenti nei 10 nelle prime volate, ma in volata conta solo chi vince o chi ci va vicino.
- Androni-Sidermec: 5 (per stima). Mai nemmeno lontanamente in grado di lasciare un segno si sono spremuti come dei limoni con fughe dal km zero, anche -1. Pure gli scalatori, a cominciare da Sepulveda, si staccavano da 60 corridoi. Credo che andrebbe la mentalità, svecchiare il solito format consumato. Basso docet


cassius
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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sceriffo ha scritto: domenica 30 maggio 2021, 15:15 Voto alle professional italiane, che poi sono la massima categoria per i team del nostro Paese:
- Eolo-Kometa: 8.5 Nonostante qualche fuga senza senso e possibilità, hanno corso per vincere. Fortunato ha fatto centro, Gavazzi quel giorno, se ci avesse creduto da subito, la poteva vincere. Si vede che la gestione e l'impostazione di Ivan Basso e di Alberto Contador, è di gente che pensa in grande
- Bardiani Csf Faizanè: 5.5. km di fughe, mai lontanamente sono stati in grado di provare il colpo di giornata. Un paio di piazzamenti nei 10 nelle prime volate, ma in volata conta solo chi vince o chi ci va vicino.
- Androni-Sidermec: 5 (per stima). Mai nemmeno lontanamente in grado di lasciare un segno si sono spremuti come dei limoni con fughe dal km zero, anche -1. Pure gli scalatori, a cominciare da Sepulveda, si staccavano da 60 corridoi. Credo che andrebbe la mentalità, svecchiare il solito format consumato. Basso docet
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La Eolo dopo un inizio di stagione penoso ha puntato fortissimo sul Giro e ha raccolto. Le fughe dei pellegrini le ha fatte con Albanese, ma ha anche messo Gavazzi e Fortunato con ben altre ambizioni e in generale ha mandato tanti in fuga. E qualche volta a Fortunato lo ha anche fatto rimanere lì, con i big finché ci riusciva.

La Bardiani ha fatto il suo, la Androni molto meno. Tesfatsion non l'ho mai visto, peccato, aveva fatto un bel inizio di stagione. Forse dopo il caso doping della Zabú non hanno creduto abbastanza al fatto che avrebbero ricevuto l'invito? O forse era già tardi per cambiare preparazione in modo sufficiente?

Anche se è solo mezza italiana (Fenix è un'azienda di Bra, CN), mi fate dire che sta Alpecin non ha mostrato un grandissimo rispetto per la corsa rosa? Merlier che si ritira e poi 3 giorni dopo mi va a vincere una corsa in Belgio...ma che davero? Un po' De Bondt e Vervaeke in fuga...tutto lì? È questa la professional che merita di essere trattata come una wt?


ciclistapazzo
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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cassius ha scritto: domenica 30 maggio 2021, 16:07
sceriffo ha scritto: domenica 30 maggio 2021, 15:15 Voto alle professional italiane, che poi sono la massima categoria per i team del nostro Paese:
- Eolo-Kometa: 8.5 Nonostante qualche fuga senza senso e possibilità, hanno corso per vincere. Fortunato ha fatto centro, Gavazzi quel giorno, se ci avesse creduto da subito, la poteva vincere. Si vede che la gestione e l'impostazione di Ivan Basso e di Alberto Contador, è di gente che pensa in grande
- Bardiani Csf Faizanè: 5.5. km di fughe, mai lontanamente sono stati in grado di provare il colpo di giornata. Un paio di piazzamenti nei 10 nelle prime volate, ma in volata conta solo chi vince o chi ci va vicino.
- Androni-Sidermec: 5 (per stima). Mai nemmeno lontanamente in grado di lasciare un segno si sono spremuti come dei limoni con fughe dal km zero, anche -1. Pure gli scalatori, a cominciare da Sepulveda, si staccavano da 60 corridoi. Credo che andrebbe la mentalità, svecchiare il solito format consumato. Basso docet
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La Eolo dopo un inizio di stagione penoso ha puntato fortissimo sul Giro e ha raccolto. Le fughe dei pellegrini le ha fatte con Albanese, ma ha anche messo Gavazzi e Fortunato con ben altre ambizioni e in generale ha mandato tanti in fuga. E qualche volta a Fortunato lo ha anche fatto rimanere lì, con i big finché ci riusciva.

La Bardiani ha fatto il suo, la Androni molto meno. Tesfatsion non l'ho mai visto, peccato, aveva fatto un bel inizio di stagione. Forse dopo il caso doping della Zabú non hanno creduto abbastanza al fatto che avrebbero ricevuto l'invito? O forse era già tardi per cambiare preparazione in modo sufficiente?

Anche se è solo mezza italiana (Fenix è un'azienda di Bra, CN), mi fate dire che sta Alpecin non ha mostrato un grandissimo rispetto per la corsa rosa? Merlier che si ritira e poi 3 giorni dopo mi va a vincere una corsa in Belgio...ma che davero? Un po' De Bondt e Vervaeke in fuga...tutto lì? È questa la professional che merita di essere trattata come una wt?

Concordo con i voti. La Bardiani ha fatto qualcosina più della Androni, ma dopo il mercato che ha fatto ci si aspettava ben altro. si è affidata a Fiorelli, Battaglin anonimo.

La Androni probabilmente non erano nelle condizioni migliori, Cepeda mai visto, Sepulveda discreto solo a fine Giro, Tesfatsion in calo rispetto alla primavera e gli altri hanno poca qualità. Resta solo la generosità di Pellaud.

Eolo chapeau! L'organizzazione vale più dei nomi.


cassius
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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...e Cassani ci ricorda (giustamente) che con Ganna siamo a 7 tappe vinte su 21.

Dopo una primavera anonima è una bella riscossa.

A questo punto la domanda è: chi abbiamo al tour?


Krisper
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Krisper »

cassius ha scritto: domenica 30 maggio 2021, 17:07 ...e Cassani ci ricorda (giustamente) che con Ganna siamo a 7 tappe vinte su 21.

Dopo una primavera anonima è una bella riscossa.

A questo punto la domanda è: chi abbiamo al tour?
Per la classifica generale nessuno.

Per le vittorie di tappa Colbrelli, Trentin (non sono sicuro partecipi), poi mai dire mai.

In ogni caso quest'anno credo che siamo tra le nazioni con più vittorie e siamo solo a metà stagione.

Non scompaiono i problemi del ciclismo italiano, ma il movimento non è moribondo come spesso viene descritto.

Serve come il pane almeno una squadra WT che faccia da traino, specialmente per aumentare i numeri alla base.

7/21 ed un podio al Giro è tanta roba!


La Tribuna del Sarto, luogo esterno alla Plaza de Toros occupato da chi segue la corrida ascoltando le voci del pubblico; un'eco, ago e filo di una narrazione, un “restar qui sullo stradone impolverato” a descrivere il silenzio tra una moto e l’altra
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sceriffo
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da sceriffo »

cassius ha scritto: domenica 30 maggio 2021, 16:07
sceriffo ha scritto: domenica 30 maggio 2021, 15:15 Voto alle professional italiane, che poi sono la massima categoria per i team del nostro Paese:
- Eolo-Kometa: 8.5 Nonostante qualche fuga senza senso e possibilità, hanno corso per vincere. Fortunato ha fatto centro, Gavazzi quel giorno, se ci avesse creduto da subito, la poteva vincere. Si vede che la gestione e l'impostazione di Ivan Basso e di Alberto Contador, è di gente che pensa in grande
- Bardiani Csf Faizanè: 5.5. km di fughe, mai lontanamente sono stati in grado di provare il colpo di giornata. Un paio di piazzamenti nei 10 nelle prime volate, ma in volata conta solo chi vince o chi ci va vicino.
- Androni-Sidermec: 5 (per stima). Mai nemmeno lontanamente in grado di lasciare un segno si sono spremuti come dei limoni con fughe dal km zero, anche -1. Pure gli scalatori, a cominciare da Sepulveda, si staccavano da 60 corridoi. Credo che andrebbe la mentalità, svecchiare il solito format consumato. Basso docet
Condivido.
La Eolo dopo un inizio di stagione penoso ha puntato fortissimo sul Giro e ha raccolto. Le fughe dei pellegrini le ha fatte con Albanese, ma ha anche messo Gavazzi e Fortunato con ben altre ambizioni e in generale ha mandato tanti in fuga. E qualche volta a Fortunato lo ha anche fatto rimanere lì, con i big finché ci riusciva.

La Bardiani ha fatto il suo, la Androni molto meno. Tesfatsion non l'ho mai visto, peccato, aveva fatto un bel inizio di stagione. Forse dopo il caso doping della Zabú non hanno creduto abbastanza al fatto che avrebbero ricevuto l'invito? O forse era già tardi per cambiare preparazione in modo sufficiente?

Anche se è solo mezza italiana (Fenix è un'azienda di Bra, CN), mi fate dire che sta Alpecin non ha mostrato un grandissimo rispetto per la corsa rosa? Merlier che si ritira e poi 3 giorni dopo mi va a vincere una corsa in Belgio...ma che davero? Un po' De Bondt e Vervaeke in fuga...tutto lì? È questa la professional che merita di essere trattata come una wt?
A mio modestissimo parere Eolo sarebbe stata da 9 se avessero creduto di più in Albanese, anziché buttarlo in fughe inutili. È un ragazzo molto veloce, da under 23 ha vinto il Liberazione, oltre al Matteotti con i prof molto più maturi di lui


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udra
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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cassius ha scritto: domenica 30 maggio 2021, 16:07 Anche se è solo mezza italiana (Fenix è un'azienda di Bra, CN), mi fate dire che sta Alpecin non ha mostrato un grandissimo rispetto per la corsa rosa? Merlier che si ritira e poi 3 giorni dopo mi va a vincere una corsa in Belgio...ma che davero? Un po' De Bondt e Vervaeke in fuga...tutto lì? È questa la professional che merita di essere trattata come una wt?
Han vinto una tappa, fatto podio in altre due (una buttata via da Riesebeek), una decina di piazzamenti nei dieci.
Se questi non han mostrato rispetto per la corsa rosa, allora mezzo world tour non dovrebbe presentarsi neanche al via.


matter
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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udra ha scritto: domenica 30 maggio 2021, 20:27
cassius ha scritto: domenica 30 maggio 2021, 16:07 Anche se è solo mezza italiana (Fenix è un'azienda di Bra, CN), mi fate dire che sta Alpecin non ha mostrato un grandissimo rispetto per la corsa rosa? Merlier che si ritira e poi 3 giorni dopo mi va a vincere una corsa in Belgio...ma che davero? Un po' De Bondt e Vervaeke in fuga...tutto lì? È questa la professional che merita di essere trattata come una wt?
Han vinto una tappa, fatto podio in altre due (una buttata via da Riesebeek), una decina di piazzamenti nei dieci.
Se questi non han mostrato rispetto per la corsa rosa, allora mezzo world tour non dovrebbe presentarsi neanche al via.
Infatti,criticare l'Alpecin è ingiusto.ce la a ricordiamo la Bouyges Telecom che formazioni portava al giro circa 15 anni fa?


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jan80
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da jan80 »

come dico da sempre non siamo messi male come italiani,ci mancano i fenomeni ( Ganna a parte per le crono) ma per il resto abbiamo tanti bei corridori.
Ovviamente non abbiamo speranze di vittorie nelle Grandi classiche e nei GT,molto poche anche per le Olimpiadi e Mondiali,ma comunque Moscon si sta ritrovando,Masnada secondo me puo' far bene,Bettiol non vincera' un'altro Fiandre ma puo' ancora far bene,Formolo se pensa alle classiche la Liegi puo' comunque far ancora bene,Ballerini qualche bella corsa puo' vincerla,Nizzolo e Viviani qualche bella tappa nei GT possono vincerla,Caruso per me altri 3 anni buoni puo' farli,Affini non sara' Ganna ma sara' un bel cronoman anche lui,Bagioli per me puo' far bene,poi ne abbiamo anche altri.


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jerrydrake
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da jerrydrake »

Io interpreto in maniera differente la situazione.
Siamo tornati sul podio in un GG. Ottimo? Mica tanto. Avere un ultratrentenne che si ritrova capitano in corso d'opera e fa secondo è la prova che i nostri atleti sono gli extracomunitari del WT. Quelli veri sono perfetti per raccogliere pomodori o lavorare senza garanzie al petrolchimico di Marghera, i ciclisti italiani vanno benissimo per portar borracce o, se sono bravi, per scortare i capitani (anche quelli pipponi) sulle montagne. Le opportunità saranno date col contagocce. Nemmeno un fenomeno come Ganna ha lo spazio che si merita. Con queste premesse, pensate davvero che tornerwmo ai vertici del movimento?


ciclistapazzo
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da ciclistapazzo »

jerrydrake ha scritto: lunedì 31 maggio 2021, 10:36 Io interpreto in maniera differente la situazione.
Siamo tornati sul podio in un GG. Ottimo? Mica tanto. Avere un ultratrentenne che si ritrova capitano in corso d'opera e fa secondo è la prova che i nostri atleti sono gli extracomunitari del WT. Quelli veri sono perfetti per raccogliere pomodori o lavorare senza garanzie al petrolchimico di Marghera, i ciclisti italiani vanno benissimo per portar borracce o, se sono bravi, per scortare i capitani (anche quelli pipponi) sulle montagne. Le opportunità saranno date col contagocce. Nemmeno un fenomeno come Ganna ha lo spazio che si merita. Con queste premesse, pensate davvero che tornerwmo ai vertici del movimento?
Ma Ganna cosa aveva fatto su strada prima di andare in Ineos? Lo hanno trattato così male che lo hanno fatto diventare campione del mondo a crono. L'altro ieri lo hanno lasciato libero per prepararsi alla crono, adesso stacca per preparare le Olimpiadi... Proprio uno schiavo, non come Dennis sempre libero di dare tutto a crono, senza mai tirare per i compagni... Ganna sta dando tantissimo a Ineos, perché è un fuoriclasse, e sta ricevendo tanto perché è nel top team mondiale. Caruso in Liquigas aveva avuto spazio ma non era a questi livelli, poi ha aiutato anche un certo Nibali, uno straniero cattivo con i nostri.

Sorvolo sul paragone con la raccolta del pomodoro perché è offensiva. Aggiungo che nel wt c'è pieno di ds italiani che a volte sono la fortuna económica degli atleti nostrani (Viviani in Cofidis).


cassius
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da cassius »

jerrydrake ha scritto: lunedì 31 maggio 2021, 10:36 Io interpreto in maniera differente la situazione.
Siamo tornati sul podio in un GG. Ottimo? Mica tanto. Avere un ultratrentenne che si ritrova capitano in corso d'opera e fa secondo è la prova che i nostri atleti sono gli extracomunitari del WT. Quelli veri sono perfetti per raccogliere pomodori o lavorare senza garanzie al petrolchimico di Marghera, i ciclisti italiani vanno benissimo per portar borracce o, se sono bravi, per scortare i capitani (anche quelli pipponi) sulle montagne. Le opportunità saranno date col contagocce. Nemmeno un fenomeno come Ganna ha lo spazio che si merita. Con queste premesse, pensate davvero che tornerwmo ai vertici del movimento?
Un'iperbole, la tua, che contiene anche un po' di verità.

Valutiamo i percorsi: Caruso ebbe la possibilità di fare il capitano nei GT in più occasioni, senza mai fare risultati eclatanti. Fu un po' una sua scelta di diventare gregario di lusso di un grande capitano (es. Nibali 2019) invece di rincorrere delle top 10. Credo siano due mercati differenti, cioè, se vuoi fare l'uomo di classifica dell'Intermarchè, a loro va benissimo se arrivi 10°, l'importante è che non chiedi i soldi dell'ultimo uomo di Roglic/Pogacar/Bernal ecc.
Majka cosa ha fatto quest'anno? Ha lasciato perdere la classifica nei GT, che tanto più di 6° non riusciva a fare, e farà il gregario di lusso di Pogacar.

Io vedo anche tante WT che gli italiani li lanciano o li resuscitano.
Il Viviani in maglia QS resterà irraggiungibile e se fossi in lui tornerei in ginocchio da Lefevere.
E Trentin? Io non so se abbia fatto così bene a mettersi in proprio in squadre meno attrezzate della QS.
Ganna, lo ha già scritto qualcun altro, è diventato padrone delle crono in maglia Ineos.

Servirebbe un ritorno di una WT italiana? Senza dubbio aiuterebbe.
Ma se non c'è stata negli anni di Nibali, non sono troppo fiducioso.
Spero che questo bellissimo debutto incoraggi il patron della Eolo.
Da profano di pubblicità dico che il ciclismo dà un ritorno per euri spesi molto molto buono, ma 1) la fiche d'ingresso è importante 2) se ti beccano uno dopato sono caxxi. Ecco, secondo me, cosa ferma tanti imprenditori dal mettere 10M€ nel WT, che, lo ricordo, è un importo paragonabile a uno spot alla settimana in una trasmissione ad alta audience.


schwoch83
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da schwoch83 »

Aggiornamento dopo il Giro d'Italia (sono considerate le vittorie di tappe e i piazzamenti in top 10 o, in mancanza, il piazzamento del miglior italiano)

UAE Tour: una vittoria di tappa (Ganna), miglior italiano in classifica Caruso 7°
Omloop Het Nieuwsblad: vittoria di Ballerini, Trentin 8°
Strade Bianche: miglior italiano Ballerini 17°
Tirreno Adriatico: nessuna vittoria di tappa, migliori italiani in classifica Fabbro 5°, Nibali 9°
Parigi Nizza: nessuna vittoria di tappa, miglior italiano in classifica Aru 26°
Milano Sanremo: miglior italiano Colbrelli 8°
Giro di Catalogna: nessuna vittoria di tappa, miglior italiano in classifica Masnada 15°
Driedaagse Brugge-De Panne: Nizzolo 4°, Viviani 9°
E3 Saxo Bank Classic: Trentin 18°
Gand Wevelgem: Nizzolo 2°, Trentin 3°, Colbrelli 4°
Dwars door Vlaanderen: miglior italiano Nizzolo 15°
Giro delle Fiandre: miglior italiano Bettiol 28°
Giro dei Paesi Baschi: nessuna vittoria di tappa, miglior italiano in classifica Aru 24°
Amstel Gold Race: miglior italiano Sbaragli 7°
Freccia Vallone: miglior italiano Sbaragli 25°
Liegi Bastogne Liegi: miglior italiano Formolo 16°
Tour de Romandie: una vittoria di tappa (Colbrelli), migliori italiano in classifica Masnada 3° e Caruso 9°
Giro d'Italia: sette vittorie di tappa (2 Ganna, Caruso, Fortunato, Nizzolo, Bettiol, Vendrame), miglior italiano in classifica Caruso 2°


Salvatore77
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Secondo me, il Caruso del giro in questo Tour andava a podio.


1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
cassius
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Salvatore77 ha scritto: martedì 6 luglio 2021, 20:09 Secondo me, il Caruso del giro in questo Tour andava a podio.
Eh, bisogna vedere come andava a lui il tritacarne delle cadute...però diciamolo quest'anno Giro molto più interessante del Tour!


marco_graz
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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cassius ha scritto: martedì 6 luglio 2021, 21:20
Salvatore77 ha scritto: martedì 6 luglio 2021, 20:09 Secondo me, il Caruso del giro in questo Tour andava a podio.
Eh, bisogna vedere come andava a lui il tritacarne delle cadute...però diciamolo quest'anno Giro molto più interessante del Tour!
Certo se passava le cadute indenne poteva sicuramente giocarsela per il podio.

Giro piu' interessante mah...certo e' stato abbastanza in dubbio fino al Giau e il fatto che Bernal non lo abbia ammazzato anzi non era proprio brillantissimo nelle ultime tappe l'ha reso piu' incerto.

Ma la tre giorni da venerdi a domenica scorsa come emozioni il giro non le ha date, poi chissa' magari il tour ora sara' una noia mortale fino alla fine.


pietro
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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marco_graz ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 8:56
cassius ha scritto: martedì 6 luglio 2021, 21:20
Salvatore77 ha scritto: martedì 6 luglio 2021, 20:09 Secondo me, il Caruso del giro in questo Tour andava a podio.
Eh, bisogna vedere come andava a lui il tritacarne delle cadute...però diciamolo quest'anno Giro molto più interessante del Tour!
Certo se passava le cadute indenne poteva sicuramente giocarsela per il podio.

Giro piu' interessante mah...certo e' stato abbastanza in dubbio fino al Giau e il fatto che Bernal non lo abbia ammazzato anzi non era proprio brillantissimo nelle ultime tappe l'ha reso piu' incerto.

Ma la tre giorni da venerdi a domenica scorsa come emozioni il giro non le ha date, poi chissa' magari il tour ora sara' una noia mortale fino alla fine.
Io direi in generale questi primi 10 (con oggi speriamo 11) giorni di Tour sono stati molto spettacolari. Più di tutto il Giro secondo me. Il Giro paga a caro prezzo tutto quello che è successo nella tappa di Cortina, tra accorciamento e radiocronaca


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
Tour de France 2021, 11^ tappa
marco_graz
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 9:15
marco_graz ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 8:56
cassius ha scritto: martedì 6 luglio 2021, 21:20
Eh, bisogna vedere come andava a lui il tritacarne delle cadute...però diciamolo quest'anno Giro molto più interessante del Tour!
Certo se passava le cadute indenne poteva sicuramente giocarsela per il podio.

Giro piu' interessante mah...certo e' stato abbastanza in dubbio fino al Giau e il fatto che Bernal non lo abbia ammazzato anzi non era proprio brillantissimo nelle ultime tappe l'ha reso piu' incerto.

Ma la tre giorni da venerdi a domenica scorsa come emozioni il giro non le ha date, poi chissa' magari il tour ora sara' una noia mortale fino alla fine.
Io direi in generale questi primi 10 (con oggi speriamo 11) giorni di Tour sono stati molto spettacolari. Più di tutto il Giro secondo me. Il Giro paga a caro prezzo tutto quello che è successo nella tappa di Cortina, tra accorciamento e radiocronaca
Vero, Cortina purtroppo fra amputazione e mancate immagini conta parecchio, ma per me questi del tour se le davano molto piu' forte fin da Montalcino con Bagno di Romagna subito molto dura e invece e' stato un no contest..


jumbo
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Non mi pare proprio che la prima metà del Giro sia stata noiosa quest'anno. Onestamente non vedo tutta questa differenza, forse qualcuno si è esaltato per il nome di Van del Poel in maglia gialla.


pietro
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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jumbo ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 9:41 Non mi pare proprio che la prima metà del Giro sia stata noiosa quest'anno. Onestamente non vedo tutta questa differenza, forse qualcuno si è esaltato per il nome di Van del Poel in maglia gialla.
I primi due giorni di Tour hanno regalato grandi emozioni. La cronometro stessa cosa, la fuga nella settima tappa era di tutt'altra qualità rispetto a quelle del Giro (e Van Moer ha sfiorato il numero riuscito a Taco). Pogacar sabato ci ha tenuti incollati alla tv per più di 30km, a Campo Felice non è andata esattamente così


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
Tour de France 2021, 11^ tappa
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 9:50
jumbo ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 9:41 Non mi pare proprio che la prima metà del Giro sia stata noiosa quest'anno. Onestamente non vedo tutta questa differenza, forse qualcuno si è esaltato per il nome di Van del Poel in maglia gialla.
I primi due giorni di Tour hanno regalato grandi emozioni. La cronometro stessa cosa, la fuga nella settima tappa era di tutt'altra qualità rispetto a quelle del Giro (e Van Moer ha sfiorato il numero riuscito a Taco). Pogacar sabato ci ha tenuti incollati alla tv per più di 30km, a Campo Felice non è andata esattamente così
In questo Tour non ci siamo mai annoiati. Anche ieri è stato un bellissimo finale con i vari tentativi di creare dei ventagli.

Ecco, forse la seconda tappa vinta da Cavendish non ha regalato grandi emozioni ma è solo 1 su 10 tappe.

Non ricordo un avvio di un Tour così elettrizzante.
Ultima modifica di mattia_95 il mercoledì 7 luglio 2021, 9:58, modificato 1 volta in totale.


FC 2018: Gp de Montreal, Giro di Turchia.
FC 2019: GP di Francoforte, Tour a Tempo, Coppa Bernocchi.
FC 2020: Tour Down Under, Tour a Tempo a Squadre.
FC 2021: Gand - Wevelgem, Obiettivo Zero Punti Tour de France, 1° Obiettivo Zero Punti, Trofeo Matteotti.
FC 2022: Saudi Tour, Etoile de Bessèges, Tour de Pologne.
jumbo
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 9:50
jumbo ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 9:41 Non mi pare proprio che la prima metà del Giro sia stata noiosa quest'anno. Onestamente non vedo tutta questa differenza, forse qualcuno si è esaltato per il nome di Van del Poel in maglia gialla.
I primi due giorni di Tour hanno regalato grandi emozioni. La cronometro stessa cosa, la fuga nella settima tappa era di tutt'altra qualità rispetto a quelle del Giro (e Van Moer ha sfiorato il numero riuscito a Taco). Pogacar sabato ci ha tenuti incollati alla tv per più di 30km, a Campo Felice non è andata esattamente così
io penso che ci sia una forte componente di "l'erba del vicino è sempre più verde".


marco_graz
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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jumbo ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 9:56
pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 9:50
jumbo ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 9:41 Non mi pare proprio che la prima metà del Giro sia stata noiosa quest'anno. Onestamente non vedo tutta questa differenza, forse qualcuno si è esaltato per il nome di Van del Poel in maglia gialla.
I primi due giorni di Tour hanno regalato grandi emozioni. La cronometro stessa cosa, la fuga nella settima tappa era di tutt'altra qualità rispetto a quelle del Giro (e Van Moer ha sfiorato il numero riuscito a Taco). Pogacar sabato ci ha tenuti incollati alla tv per più di 30km, a Campo Felice non è andata esattamente così
io penso che ci sia una forte componente di "l'erba del vicino è sempre più verde".
Io di solito sono un protettore del made in Italy :bll:

Ma quest'anno come dice Pietro non c'e' paragone. E si e' anche limitato, per chi poteva guardare, sia venerdi che sabato sono state uno spettacolo fin dal km 0, domenica un po' meno ma anche li ci si e' divertiti parecchio.


jumbo
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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marco_graz ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 10:01
jumbo ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 9:56
pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 9:50

I primi due giorni di Tour hanno regalato grandi emozioni. La cronometro stessa cosa, la fuga nella settima tappa era di tutt'altra qualità rispetto a quelle del Giro (e Van Moer ha sfiorato il numero riuscito a Taco). Pogacar sabato ci ha tenuti incollati alla tv per più di 30km, a Campo Felice non è andata esattamente così
io penso che ci sia una forte componente di "l'erba del vicino è sempre più verde".
Io di solito sono un protettore del made in Italy :bll:

Ma quest'anno come dice Pietro non c'e' paragone. E si e' anche limitato, per chi poteva guardare, sia venerdi che sabato sono state uno spettacolo fin dal km 0, domenica un po' meno ma anche li ci si e' divertiti parecchio.
montalcino è stata noiosa? e la tappa di ascoli con i ventagli sul piano di castelluccio a 60 km dall'arrivo?
sestola è stata noiosa? canale d'alba?
la tappa vinta da merlier è stata divertente? per le cadute?!?

venerdì al tour è andata in fuga gente di nome, ma che ad oggi o si è ritirata o è andata totalmente fuori classifica. di fatto una tappa di trasferimento con maxi fuga di concorrenti non interessati alla classifica generale, al di là che fossero dei nomi famosi.

certo pogacar sabato ha fatto il numero, anche se è un numero che probabilmente ha esaurito le possibilità di spettacolo da qui a fine Tour, ma al Giro le tappe di alta montagna sono state più avanti.


qrier
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Cosa ne pensate di Zana?
Può diventare un buon corridore?

Guardando la CQ Ranking, tra i nostri corridori nati dal 1996 in poi abbiamo in ordine: Ganna, Zana (1999), Fortunato, Aleotti (1999), Bagioli (1999), Covi, Affini, Mozzato, Sobrero, Moschetti, Oldani, Battistella, Fedeli, Covili, Albanese, Zoccarato, Tiberi (2001), Colleoni (1999), Conci, Konychev.


StipemdioXTutti
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Mancano tre molto forti, secondo me i più forti: Piccolo, Dainese e Milan.


Ecuadoriani - Nizzolo - Alaphilippe - Pidcock - Barale - Ciabocco - Landa - Milan - Piccolo - Dainese
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Chissà chi farà il salto di qualità ?
Uno almeno, cacchio !!!


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Leonardo Civitella
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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nino58 ha scritto: lunedì 9 agosto 2021, 11:00 Chissà chi farà il salto di qualità ?
Uno almeno, cacchio !!!
Tiberi e Milan su tutti e Sobrero in ineos.
Ah e naturalmente Bagioli


FC2019: Tro Bro Leon-Tour of the Alps
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cassius
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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nino58 ha scritto: lunedì 9 agosto 2021, 11:00 Chissà chi farà il salto di qualità ?
Uno almeno, cacchio !!!
Io scommetto su Andrea Bagioli, ma in questo 2021 non so se fa ancora in tempo a combinare qualcosa.


Andrea93
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Oltre a quelli che avete giustamente nominato a me piace molto Aleotti, non credo diventerà un campione, ma un corridore molto solido sì


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Re: La crisi del ciclismo italiano

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cassius ha scritto: lunedì 9 agosto 2021, 11:08
nino58 ha scritto: lunedì 9 agosto 2021, 11:00 Chissà chi farà il salto di qualità ?
Uno almeno, cacchio !!!
Io scommetto su Andrea Bagioli, ma in questo 2021 non so se fa ancora in tempo a combinare qualcosa.
Alla Vuelta avrà il via libera per andare in fuga e già lì potrà raccogliere qualcosa di buono.

In ogni modo mi aspetto di vederlo pimpante soprattutto nelle classiche italiane di fine settembre ed inizio ottobre che sono adatte alle sue caratteristiche e sfruttando la condizione post Vuelta potrà lottare per le primissime posizioni.


FC 2018: Gp de Montreal, Giro di Turchia.
FC 2019: GP di Francoforte, Tour a Tempo, Coppa Bernocchi.
FC 2020: Tour Down Under, Tour a Tempo a Squadre.
FC 2021: Gand - Wevelgem, Obiettivo Zero Punti Tour de France, 1° Obiettivo Zero Punti, Trofeo Matteotti.
FC 2022: Saudi Tour, Etoile de Bessèges, Tour de Pologne.
cassius
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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mattia_95 ha scritto: lunedì 9 agosto 2021, 11:54
cassius ha scritto: lunedì 9 agosto 2021, 11:08
nino58 ha scritto: lunedì 9 agosto 2021, 11:00 Chissà chi farà il salto di qualità ?
Uno almeno, cacchio !!!
Io scommetto su Andrea Bagioli, ma in questo 2021 non so se fa ancora in tempo a combinare qualcosa.
Alla Vuelta avrà il via libera per andare in fuga e già lì potrà raccogliere qualcosa di buono.

In ogni modo mi aspetto di vederlo pimpante soprattutto nelle classiche italiane di fine settembre ed inizio ottobre che sono adatte alle sue caratteristiche e sfruttando la condizione post Vuelta potrà lottare per le primissime posizioni.
Bene x la Vuelta...sulle classiche di fine stagione temo gregariato per Alaphilippe che non ha fatto le olimpiadi


qrier
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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StipemdioXTutti ha scritto: lunedì 9 agosto 2021, 10:45 Mancano tre molto forti, secondo me i più forti: Piccolo, Dainese e Milan.
In cosa potrebbe eccellere Piccolo? Che tipo di corridore è?


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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da StipemdioXTutti »

qrier ha scritto: lunedì 9 agosto 2021, 12:39
StipemdioXTutti ha scritto: lunedì 9 agosto 2021, 10:45 Mancano tre molto forti, secondo me i più forti: Piccolo, Dainese e Milan.
In cosa potrebbe eccellere Piccolo? Che tipo di corridore è?
Tra i dilettanti era forte in ogni campo. Andando forte sia a crono che in salita può essere un prospetto anche per le grandi corse a tappe, ma non ho riscontri sulle grandi salite.


Ecuadoriani - Nizzolo - Alaphilippe - Pidcock - Barale - Ciabocco - Landa - Milan - Piccolo - Dainese
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Cento »

quando tornerà ad attaccare un numero sulla schiena piuttosto?


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Re: La crisi del ciclismo italiano

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L'anno prossimo


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Bomby
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Re: La crisi del ciclismo italiano

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Andrea93 ha scritto: lunedì 9 agosto 2021, 11:13 Oltre a quelli che avete giustamente nominato a me piace molto Aleotti, non credo diventerà un campione, ma un corridore molto solido sì
Non fosse altro perché mio concittadino, a me piace molto. Condivido la tua opinione sul tipo di corridore, ci metterei la firma.


mattia_95
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Re: La crisi del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da mattia_95 »

Cento ha scritto: martedì 10 agosto 2021, 1:23 quando tornerà ad attaccare un numero sulla schiena piuttosto?
Fino al 2022 non correrà.

Per me potrà pesare e non poco che non ha corso per un anno.


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