Wout van Aert (su strada)

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ciclistapazzo
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Re: Wout van Aert (su strada)

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lemond ha scritto: sabato 26 marzo 2022, 7:57
nikybo85 ha scritto: venerdì 25 marzo 2022, 18:52
Tommeke92 ha scritto: venerdì 25 marzo 2022, 18:48

Non ci scordiamo Vdp però :cincin:
Certo che no..e loro due non devono scordarsi di Asgreen però :diavoletto:
Ieri Asgren c'era, ma non sempre agli altri si spenge (spegne) la lampadina.
No, non mi piace questo snobbismo verso Asgren. L'anno scorso non ha vinto il Fiandre, per demeriti altrui, lo ha vinto perché è riuscito, lui solo, a non farsi staccare da MVDP che ha fatto il diavolo a quattro mandando gambe all'aria un certo Van Aert. Una grande impresa. Quest'anno sembra lontano da quello stato di forma, sulla seconda accelerata di Van Aert ha ceduto nettamente.


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lemond
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Re: Wout van Aert (su strada)

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il_panta ha scritto: sabato 26 marzo 2022, 8:35
lemond ha scritto: sabato 26 marzo 2022, 7:55
Tommeke92 ha scritto: venerdì 25 marzo 2022, 18:10

No di queste gli manca solo la Sanremo a Philippe
Il che, secondo me, è un titolo di merito, perché significa che non l'à mai preparata a dovere, altrimenti, anche per caso, una volta avrebbe vinto. :)
Veramente Gilbert alla Sanremo ha dedicato molte attenzioni in passato, spesso ritrovandosi scarico sulle Ardenne.
E, allora, peggio per lui! :x :cincin: P.S. Per me la Sanremo è la perfetta copia della definizione che qualcuno ha coniato per l'ipocrisia, ovvero: "l'omaggio che il vizio rende alla virtù!"
Ultima modifica di lemond il sabato 26 marzo 2022, 9:29, modificato 1 volta in totale.


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

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Re: Wout van Aert (su strada)

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ciclistapazzo ha scritto: sabato 26 marzo 2022, 9:04
lemond ha scritto: sabato 26 marzo 2022, 7:57
nikybo85 ha scritto: venerdì 25 marzo 2022, 18:52

Certo che no..e loro due non devono scordarsi di Asgreen però :diavoletto:
Ieri Asgren c'era, ma non sempre agli altri si spenge (spegne) la lampadina.
No, non mi piace questo snobbismo verso Asgren. L'anno scorso non ha vinto il Fiandre, per demeriti altrui, lo ha vinto perché è riuscito, lui solo, a non farsi staccare da MVDP che ha fatto il diavolo a quattro mandando gambe all'aria un certo Van Aert. Una grande impresa. Quest'anno sembra lontano da quello stato di forma, sulla seconda accelerata di Van Aert ha ceduto nettamente.
ciclistapazzo ha scritto: sabato 26 marzo 2022, 9:04
lemond ha scritto: sabato 26 marzo 2022, 7:57
nikybo85 ha scritto: venerdì 25 marzo 2022, 18:52

Certo che no..e loro due non devono scordarsi di Asgreen però :diavoletto:
Ieri Asgren c'era, ma non sempre agli altri si spenge (spegne) la lampadina.
No, non mi piace questo snobbismo verso Asgren. L'anno scorso non ha vinto il Fiandre, per demeriti altrui, lo ha vinto perché è riuscito, lui solo, a non farsi staccare da MVDP che ha fatto il diavolo a quattro mandando gambe all'aria un certo Van Aert. Una grande impresa. Quest'anno sembra lontano da quello stato di forma, sulla seconda accelerata di Van Aert ha ceduto nettamente.
Non si tratta di snobbismo, perché reputo Asgren, a differenza di Stuyen, un gran corridore, però non tale da battere uno contro uno il Kaiser, solo che quel giorno, come ai mondiali l'anno prima, al nipote di Poulidor si spense la luce. Capita! :hammer: Per cui la risposta era relativa al non scordarsi di lui, possono anche farlo se la luce rimane accesa. :)


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Re: Wout van Aert (su strada)

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Scusate ma quello che leggo qui ha dell'incredibile. Quindi Pogacar dovrebbe andarsene sulla cipressa o staccare tutti sul Poggio o, nella peggiore delle ipotesi, arrivare a giocarsi la volata con o vari Ewan WVA ecc ecc e asfaltarli uno per uno e, meglio ancora, dovrebbe essere considerato tra i favoriti del Fiandre (non si sa in base a cosa, dato che per ora lo sloveno non ha dimostrato di poter fare nulla del genere nelle corse da iperspecialisti) mentre un corridore che ha vinto Strade Bianche, Het Volk, due Gand-Wevelgem e ora anche una E3 dovrebbe avere una qualche difficoltà tattica nelle gare del nord e patirne lo svolgimento? Ed essere condizionato dalla presenza di MVP?


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Re: Wout van Aert (su strada)

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pietro ha scritto: venerdì 25 marzo 2022, 18:33
Walter_White ha scritto: venerdì 25 marzo 2022, 17:42 Si sta creando un bel palmares di classiche seguendo la sua idea che aveva già 3 anni fa (vuole vincere più corse diverse possibili piuttosto che 2/3 volte la stessa), è l'ora di finalizzare in una delle due più importanti.
Io comunque così forte al Nord l'ho visto solo nel 2020 e con un parziale asterisco
Forse solo alla Gand 2020. In cima al Paterberg aveva una faccia che sembrava dicesse "ma come, già finita sta rampa?"


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Re: Wout van Aert (su strada)

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il_panta ha scritto: sabato 26 marzo 2022, 8:35
lemond ha scritto: sabato 26 marzo 2022, 7:55
Tommeke92 ha scritto: venerdì 25 marzo 2022, 18:10

No di queste gli manca solo la Sanremo a Philippe
Il che, secondo me, è un titolo di merito, perché significa che non l'à mai preparata a dovere, altrimenti, anche per caso, una volta avrebbe vinto. :)
Veramente Gilbert alla Sanremo ha dedicato molte attenzioni in passato, spesso ritrovandosi scarico sulle Ardenne.
Vero. Semplicemente non poteva battere Goss in volata nel 2011 o contenere uno straripante Cancellara nel 2008; la Sanremo non è una corsa congeniale quanto lo è l'Amstel evidentemente, ciò non toglie che avrebbe potuto vincerla se fosse stato più continuo durante la sua carriera. Alla fine è riuscito a vincere Fiandre e Roubaix quando sembravano ormai impossibili per lui, si è rifatto alla grande.


AndreiTchmil
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Re: Wout van Aert (su strada)

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Quest'idea che riferite di Van Aert che dice di accontentarsi di vincere le corse una volta sola non mi piace molto. Inutile perdere tempo a cercare di vincere corse che non sono nelle tue corde. Se vinci una Roubaix entri negli almanacchi, se ne vinci tre entri nella leggenda.


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Re: Wout van Aert (su strada)

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ciclistapazzo ha scritto: sabato 26 marzo 2022, 9:04 No, non mi piace questo snobbismo verso Asgren. L'anno scorso non ha vinto il Fiandre, per demeriti altrui, lo ha vinto perché è riuscito, lui solo, a non farsi staccare da MVDP che ha fatto il diavolo a quattro mandando gambe all'aria un certo Van Aert. Una grande impresa. Quest'anno sembra lontano da quello stato di forma, sulla seconda accelerata di Van Aert ha ceduto nettamente.
Concordo, già non si vince quasi mai a caso ma il Fiandre proprio no: lo vinci solo se hai gambe, tecnica, tattica e pure un pelo di fortuna.


Mondiale 2019: 1 matteo.conz 53 :champion:
Svalorizzando gli altri non ti rendi superiore.
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Re: Wout van Aert (su strada)

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matteo.conz ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 10:23
ciclistapazzo ha scritto: sabato 26 marzo 2022, 9:04 No, non mi piace questo snobbismo verso Asgren. L'anno scorso non ha vinto il Fiandre, per demeriti altrui, lo ha vinto perché è riuscito, lui solo, a non farsi staccare da MVDP che ha fatto il diavolo a quattro mandando gambe all'aria un certo Van Aert. Una grande impresa. Quest'anno sembra lontano da quello stato di forma, sulla seconda accelerata di Van Aert ha ceduto nettamente.
Concordo, già non si vince quasi mai a caso ma il Fiandre proprio no: lo vinci solo se hai gambe, tecnica, tattica e pure un pelo di fortuna.
Lo snobbismo non credo c'entri molto e infatti anche te, dopo il preambolo, riconosci che la vittoria è (almeno in parte) dovuta alla guerra fra i due. La cosa strana è che sono anni che dico la stessa cosa, che mi pare anche semplice, ma ognuno la comprende a modo suo. Quel che ho sempre cercato di esprimere è che bisogna dsistinguere bene se a vincere è un corridore ottimo o se è stato veramente il migliore quel giorno? Per chi conosce lo snooker sarebbe piuttosto semplice capire con il traslato su Ronnie O' Sullivan: nel suo periodo migliore vinceva e perdeva, perché è uno sport complicato più del ciclismo, ma nel secondo caso dipendeva più da lui che dall'avversario. Non so se mi sono spiegato bene. :dubbio:


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Re: Wout van Aert (su strada)

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lemond ha scritto: sabato 26 marzo 2022, 9:19 Non si tratta di snobbismo, perché reputo Asgren, a differenza di Stuyen, un gran corridore, però non tale da battere uno contro uno il Kaiser, solo che quel giorno, come ai mondiali l'anno prima, al nipote di Poulidor si spense la luce. Capita! :hammer: Per cui la risposta era relativa al non scordarsi di lui, possono anche farlo se la luce rimane accesa. :)
Carissimo Carlo, qui stai prendendo fischi per fiaschi, cosa vuol dire "gli si spense la luce", se non che l'altro è stato più forte?
Il ciclismo è sport di resistenza, Asgreen ha tenuto botta alla grande sui muri e poi ne aveva di più nel finale, mica ha fatto il furbo che non tirava a sufficienza.
Mi avessi citato una foratura, avrei vagamente potuto comprendere, ma così proprio no.
Che poi diciamolo la foratura è sicuramente sfortuna, ma quando vedo Campenaerts che ogni santa corsa fora almeno un paio di volte qualche dubbio sulla sua abilità di guida me lo faccio venire.
Direi che la discussione non ha più ragion d'essere :P


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Re: Wout van Aert (su strada)

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galliano ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 10:43
lemond ha scritto: sabato 26 marzo 2022, 9:19 Non si tratta di snobbismo, perché reputo Asgren, a differenza di Stuyen, un gran corridore, però non tale da battere uno contro uno il Kaiser, solo che quel giorno, come ai mondiali l'anno prima, al nipote di Poulidor si spense la luce. Capita! :hammer: Per cui la risposta era relativa al non scordarsi di lui, possono anche farlo se la luce rimane accesa. :)
Carissimo Carlo, qui stai prendendo fischi per fiaschi, cosa vuol dire "gli si spense la luce", se non che l'altro è stato più forte?
Il ciclismo è sport di resistenza, Asgreen ha tenuto botta alla grande sui muri e poi ne aveva di più nel finale, mica ha fatto il furbo che non tirava a sufficienza.
Mi avessi citato una foratura, avrei vagamente potuto comprendere, ma così proprio no.
Che poi diciamolo la foratura è sicuramente sfortuna, ma quando vedo Campenaerts che ogni santa corsa fora almeno un paio di volte qualche dubbio sulla sua abilità di guida me lo faccio venire.
Direi che la discussione non ha più ragion d'essere :P
galliano ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 10:43
lemond ha scritto: sabato 26 marzo 2022, 9:19 Non si tratta di snobbismo, perché reputo Asgren, a differenza di Stuyen, un gran corridore, però non tale da battere uno contro uno il Kaiser, solo che quel giorno, come ai mondiali l'anno prima, al nipote di Poulidor si spense la luce. Capita! :hammer: Per cui la risposta era relativa al non scordarsi di lui, possono anche farlo se la luce rimane accesa. :)
Carissimo Carlo, qui stai prendendo fischi per fiaschi, cosa vuol dire "gli si spense la luce", se non che l'altro è stato più forte?
Il ciclismo è sport di resistenza, Asgreen ha tenuto botta alla grande sui muri e poi ne aveva di più nel finale, mica ha fatto il furbo che non tirava a sufficienza.
Mi avessi citato una foratura, avrei vagamente potuto comprendere, ma così proprio no.
Che poi diciamolo la foratura è sicuramente sfortuna, ma quando vedo Campenaerts che ogni santa corsa fora almeno un paio di volte qualche dubbio sulla sua abilità di guida me lo faccio venire.
Direi che la discussione non ha più ragion d'essere :P
La luce si spenge per tante ragioni e penso che il motivo principale riguarda lui stesso e non la forza dell'avversario. Posso sbagliare, ma sono convinto che sia così.


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Re: Wout van Aert (su strada)

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AndreiTchmil ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 8:43 Quest'idea che riferite di Van Aert che dice di accontentarsi di vincere le corse una volta sola non mi piace molto. Inutile perdere tempo a cercare di vincere corse che non sono nelle tue corde. Se vinci una Roubaix entri negli almanacchi, se ne vinci tre entri nella leggenda.
Concordo. Posso capire la mania di molti seguaci del ciclismo per i palmare estesi a tutte le gare importanti, li apprezzo anche io, ma conta secondo me di più lo spessore. Boonen ha una bacheca premi pesantissima: 3 Gand Wevelgem, 5 Harelbeke, 3 Fiandre, 4 Roubaix. A molti farà storcere il naso la specializzazione nelle classiche del nord, a me no. Sean Kelly è un grandissmo perché è l'unico finora, tra gli umani ovviamente, ad aver vinto almeno due volte 4 monumento. Dal mio punto di vista per uno come Sagan sarebbe più importante raddoppiare Fiandre o Roubaix piuttosto che completare la sua raccolta di monumento con la Sanremo. Apprezzo di più un Valverde che ha rivinto le stesse cose a 25 anni così come a 37 rispetto a un grandissimo come Gilbert che ha vinto tutto, sì ma in periodi diversi della sua altrettanto lunga carriera e perciò non si è mai ripetuto, Amstel a parte.

Avrei preferito vedere Van Aert ripetersi in una corsa importante come la Gand piuttosto che disinteressarsi dopo aver lanciato il compagno.


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Re: Wout van Aert (su strada)

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AndreiTchmil ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 8:43 Quest'idea che riferite di Van Aert che dice di accontentarsi di vincere le corse una volta sola non mi piace molto. Inutile perdere tempo a cercare di vincere corse che non sono nelle tue corde. Se vinci una Roubaix entri negli almanacchi, se ne vinci tre entri nella leggenda.
Anche a me sembra na cazzata sta cosa. Certo, potendo scegliere, meglio vincere una volta a testa Fiandre, Roubaix e Sanremo e non 3 volte una sola delle tre senza mai vincere le altre 2. Ma quando ti ritrovi lì a correre, non è che dici "vabbè, questa l'ho vinta 2 anni fa, posso farne a meno." No, questa è fuori da ogni logica.


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Re: Wout van Aert (su strada)

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 13:46
AndreiTchmil ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 8:43 Quest'idea che riferite di Van Aert che dice di accontentarsi di vincere le corse una volta sola non mi piace molto. Inutile perdere tempo a cercare di vincere corse che non sono nelle tue corde. Se vinci una Roubaix entri negli almanacchi, se ne vinci tre entri nella leggenda.
Anche a me sembra na cazzata sta cosa. Certo, potendo scegliere, meglio vincere una volta a testa Fiandre, Roubaix e Sanremo e non 3 volte una sola delle tre senza mai vincere le altre 2. Ma quando ti ritrovi lì a correre, non è che dici "vabbè, questa l'ho vinta 2 anni fa, posso farne a meno." No, questa è fuori da ogni logica.
Che poi chi l'ha detto che è meglio vincere uno di tutto? Per me non c'è praticamente nessuna corsa che valga quanto una Roubaix. Uno come WVA dovrebbe cercare di vincerne 3-4 visto che ha la fortuna di avere le caratteristiche giuste per vincerla.


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Re: Wout van Aert (su strada)

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AndreiTchmil ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 14:06
Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 13:46
AndreiTchmil ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 8:43 Quest'idea che riferite di Van Aert che dice di accontentarsi di vincere le corse una volta sola non mi piace molto. Inutile perdere tempo a cercare di vincere corse che non sono nelle tue corde. Se vinci una Roubaix entri negli almanacchi, se ne vinci tre entri nella leggenda.
Anche a me sembra na cazzata sta cosa. Certo, potendo scegliere, meglio vincere una volta a testa Fiandre, Roubaix e Sanremo e non 3 volte una sola delle tre senza mai vincere le altre 2. Ma quando ti ritrovi lì a correre, non è che dici "vabbè, questa l'ho vinta 2 anni fa, posso farne a meno." No, questa è fuori da ogni logica.
Che poi chi l'ha detto che è meglio vincere uno di tutto? Per me non c'è praticamente nessuna corsa che valga quanto una Roubaix. Uno come WVA dovrebbe cercare di vincerne 3-4 visto che ha la fortuna di avere le caratteristiche giuste per vincerla.
Quello l'ho detto io :D

Se però parliamo di Roubaix, sono disposto a cambiare versione (aho, il mio nick qualcosa dovrebbe dire). Per me la Roubaix è più importante del mondiale. Era il mio sogno nel cassetto sin da quando avevo 13 anni, dopo aver guardato le imprese di Franco Ballerini.


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Re: Wout van Aert (su strada)

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AndreiTchmil ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 14:06
Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 13:46
AndreiTchmil ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 8:43 Quest'idea che riferite di Van Aert che dice di accontentarsi di vincere le corse una volta sola non mi piace molto. Inutile perdere tempo a cercare di vincere corse che non sono nelle tue corde. Se vinci una Roubaix entri negli almanacchi, se ne vinci tre entri nella leggenda.
Anche a me sembra na cazzata sta cosa. Certo, potendo scegliere, meglio vincere una volta a testa Fiandre, Roubaix e Sanremo e non 3 volte una sola delle tre senza mai vincere le altre 2. Ma quando ti ritrovi lì a correre, non è che dici "vabbè, questa l'ho vinta 2 anni fa, posso farne a meno." No, questa è fuori da ogni logica.
Che poi chi l'ha detto che è meglio vincere uno di tutto? Per me non c'è praticamente nessuna corsa che valga quanto una Roubaix. Uno come WVA dovrebbe cercare di vincerne 3-4 visto che ha la fortuna di avere le caratteristiche giuste per vincerla.
Il problema è questo, lo diciamo noi, proiettiamo i nostri desideri sui corridori ai quali affidiamo le nostre aspettative, ma vincere tutte e 5 le monumento o le 3 corone nei gt sono più obiettivi da forum che effettive ambizioni di chi corre.
Se Van Aert dovesse 5 Roubaix e nessun'altra classica sarebbe sciocco contestargli il fatto che non abbia mai provato la Liegi o il Lombardia; così come se Pogacar vincesse altri Tour e nessun altro gt criticarlo per non aver mai provato il Giro.
Ripeto che preferisco lo spessore del palmares dei Boonen, Cancellara, Valverde a quello mirabilmente esteso di Gilbert.


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Re: Wout van Aert (su strada)

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Filarete ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 14:16
AndreiTchmil ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 14:06
Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 13:46

Anche a me sembra na cazzata sta cosa. Certo, potendo scegliere, meglio vincere una volta a testa Fiandre, Roubaix e Sanremo e non 3 volte una sola delle tre senza mai vincere le altre 2. Ma quando ti ritrovi lì a correre, non è che dici "vabbè, questa l'ho vinta 2 anni fa, posso farne a meno." No, questa è fuori da ogni logica.
Che poi chi l'ha detto che è meglio vincere uno di tutto? Per me non c'è praticamente nessuna corsa che valga quanto una Roubaix. Uno come WVA dovrebbe cercare di vincerne 3-4 visto che ha la fortuna di avere le caratteristiche giuste per vincerla.
Il problema è questo, lo diciamo noi, proiettiamo i nostri desideri sui corridori ai quali affidiamo le nostre aspettative, ma vincere tutte e 5 le monumento o le 3 corone nei gt sono più obiettivi da forum che effettive ambizioni di chi corre.
Se Van Aert dovesse 5 Roubaix e nessun'altra classica sarebbe sciocco contestargli il fatto che non abbia mai provato la Liegi o il Lombardia; così come se Pogacar vincesse altri Tour e nessun altro gt criticarlo per non aver mai provato il Giro.
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Re: Wout van Aert (su strada)

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Filarete ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 14:16 Se Van Aert dovesse 5 Roubaix e nessun'altra classica sarebbe sciocco contestargli il fatto che non abbia mai provato la Liegi o il Lombardia; così come se Pogacar vincesse altri Tour e nessun altro gt criticarlo per non aver mai provato il Giro.
Io invece troverei uno spreco se corridori con questo talento non provassero cose diverse anche a costo di rimbalzare e sarei ben contento se il coraggio fosse ricompensato da una vittoria. Così come fui contento di vedere Froome al Giro e vincerlo nel modo meno Froomesco che si possa immaginare.


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Re: Wout van Aert (su strada)

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lemond ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 10:41 Lo snobbismo non credo c'entri molto e infatti anche te, dopo il preambolo, riconosci che la vittoria è (almeno in parte) dovuta alla guerra fra i due. La cosa strana è che sono anni che dico la stessa cosa, che mi pare anche semplice, ma ognuno la comprende a modo suo. Quel che ho sempre cercato di esprimere è che bisogna dsistinguere bene se a vincere è un corridore ottimo o se è stato veramente il migliore quel giorno? Per chi conosce lo snooker sarebbe piuttosto semplice capire con il traslato su Ronnie O' Sullivan: nel suo periodo migliore vinceva e perdeva, perché è uno sport complicato più del ciclismo, ma nel secondo caso dipendeva più da lui che dall'avversario. Non so se mi sono spiegato bene. :dubbio:
Si ti sei spiegato e concordo. Se fra i due contendenti vinci te come terzo incomodo, hai vinto con merito sopratutto in certe corse come il Fiandre...o Carapaz a Giro ed Olimpiadi: vittorie meritate!


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Re: Wout van Aert (su strada)

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Filarete ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 14:16
AndreiTchmil ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 14:06
Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 13:46

Anche a me sembra na cazzata sta cosa. Certo, potendo scegliere, meglio vincere una volta a testa Fiandre, Roubaix e Sanremo e non 3 volte una sola delle tre senza mai vincere le altre 2. Ma quando ti ritrovi lì a correre, non è che dici "vabbè, questa l'ho vinta 2 anni fa, posso farne a meno." No, questa è fuori da ogni logica.
Che poi chi l'ha detto che è meglio vincere uno di tutto? Per me non c'è praticamente nessuna corsa che valga quanto una Roubaix. Uno come WVA dovrebbe cercare di vincerne 3-4 visto che ha la fortuna di avere le caratteristiche giuste per vincerla.
Il problema è questo, lo diciamo noi, proiettiamo i nostri desideri sui corridori ai quali affidiamo le nostre aspettative, ma vincere tutte e 5 le monumento o le 3 corone nei gt sono più obiettivi da forum che effettive ambizioni di chi corre.
Se Van Aert dovesse 5 Roubaix e nessun'altra classica sarebbe sciocco contestargli il fatto che non abbia mai provato la Liegi o il Lombardia; così come se Pogacar vincesse altri Tour e nessun altro gt criticarlo per non aver mai provato il Giro.
Ripeto che preferisco lo spessore del palmares dei Boonen, Cancellara, Valverde a quello mirabilmente esteso di Gilbert.
Non mescoliamo pere con mele.

Nei grandi giri c'è una gerarchia chiara, per cui vincere tre Tour vale di più che vincere un Tour, un Giro e una Vuelta. E, soprattutto, fare più grandi giri ad alto livello nella stessa stagione è molto più difficile e dispendioso che partecipare a tutte le grandi classiche.

Se a fine carriera Van Aert, come Sagan e Cancellara prima di lui, non avrà nemmeno mai provato a vincere la Liegi o il Lombardia, i suoi tifosi avranno il diritto di rammaricarsi, così come lo hanno quelli di Sagan e di Cancellara. Anzi, tutti i citati, al contrario di un Valverde, avevano e hanno il vantaggio che le loro classiche di riferimento si svolgono prima rispetto a quelle alle quali prenderebbero parte da outsider, per cui la partecipazione alle seconde non intaccherebbe in nessun modo la loro stagione. Sempre che partecipare a una corsa in linea possa stravolgere l'annata di un atleta, cosa che mi pare impossibile.

Perché fino agli anni '90, ma ora 'sta cosa sta tornando, capitava molto più spesso di vedere gente capace di vincere gare in linea molto differenti tra loro? Ma per il banale motivo che, un tempo, i campioni partecipavano a tutte le classiche senza farsi troppi patemi. Non è che Roger De Vlaeminck fosse adatto a tutte le gare in linea. Anzi, sia al Fiandre che alla Liegi ha uno storico decisamente poco esaltante. Però partecipandovi con costanza ha trovato il modo di vincerle.

Relativamente all'ultima riga, tu puoi preferire pure il palmares di Ginanni a quello di Gilbert, ma la realtà dei fatti è che l'orizzontalità dei successi di Gilbert conferisce al vallone una dimensione che gli altri non hanno. Ed è pure pressapochista questo discorso per cui ha vinto tutto in momenti diversi della carriera. In realtà Gilbert ha buttato anni in BMC dove, per una serie di motivi, non ha reso al massimo delle sue possibilità. Ma il Philippe Gilbert che vince il primo Lombardia è lo stesso che una settimana prima aveva conquistato la Parigi-Tours battendo Boonen in volata. Gilbert nel 2009 e nel 2010 fa podio al Fiandre e, poi, vince il Lombardia. E a questo, poi, aggiunge la Parigi-Tours, l'Amstel Gold Race, i Giri del Piemonte, la Coppa Sabatini e un sacco di altri piazzamenti. Il Philippe Gilbert del magico 2011 fa la tripletta alle Ardenne, ma conquista anche il podio alla Sanremo e va a tanto così dal vincere il Fiandre. E andando più avanti nel tempo, nel 2017, dopo aver vinto il Fiandre, va a vincersi anche l'Amstel Gold Race. E c'è stato solo un altro corridore, quell'anno, che è arrivato in top-10 in ambedue le gare citate, vale a dire Sonny Colbrelli.

Per concludere, lascerei fuori Boonen da questi discorsi, perché, al contrario di Cancellara o Sagan, doveva fare di necessità virtù. E' stato uno specialista per il banale motivo che, al contrario degli altri due, non aveva le qualità per ottenere grossi risultati nelle altre classiche. Non abbiamo mai visto Boonen vincere gare come la tappa di Chieti della Tirreno 2012. E non abbiamo nemmeno mai visto Boonen fare il diavolo a quattro su un tracciato iridato come quello di Mendrisio. Per cui Boonen ha fatto bene a fare quello che ha fatto. Sagan, Cancellara e Valverde, invece, si sono negati delle opportunità.


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Re: Wout van Aert (su strada)

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WVA può vincere ogni singola monumento, rimane il fatto che forse lui si sente di più nelle corde le classiche del pavè, il Sagan dei tempi d'oro non lo vedevo performante per la Liegi visto che correva a tutta dalle Strade Bianche in poi, mentre per il Lombardia non lo ho mai considerato competitivo, Valvi non so cosa abbia perso, non era adatto per il pavè e, se voleva fare bene le Ardenne, doveva per forza saltarle il pavè, Cancellara poteva fare bene tutto ma anche lui, seppur in misura assai inferiore, non lo vedevo adattissimo per il Lombardia.....


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Re: Wout van Aert (su strada)

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rododendro ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 15:36 WVA può vincere ogni singola monumento, rimane il fatto che forse lui si sente di più nelle corde le classiche del pavè, il Sagan dei tempi d'oro non lo vedevo performante per la Liegi visto che correva a tutta dalle Strade Bianche in poi, mentre per il Lombardia non lo ho mai considerato competitivo, Valvi non so cosa abbia perso, non era adatto per il pavè e, se voleva fare bene le Ardenne, doveva per forza saltarle il pavè, Cancellara poteva fare bene tutto ma anche lui, seppur in misura assai inferiore, non lo vedevo adattissimo per il Lombardia.....
Valverde l'unico Fiandre che ha fatto l'ha concluso in top-10 e solo Bettiol e MvdP andavano più forte di lui sui muri.

La Liegi con arrivo ad Ans l'ha vinta Gerrans, poteva tranquillamente vincerla anche Sagan.

Se poi il problema era che andava a tutta dalle Strade Bianche, beh, alzo le mani.

Gilbert nel 2011 ha vinto sia Strade Bianche che Liegi.

Valverde nel 2015 ha fatto terzo a Siena e primo alla Liegi.

Alaphilippe l'anno scorso secondo alla Strade Bianche e secondo alla Liegi.


Filarete
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Re: Wout van Aert (su strada)

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cycling_chrnicles ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 15:16 Non mescoliamo pere con mele.

Nei grandi giri c'è una gerarchia chiara, per cui vincere tre Tour vale di più che vincere un Tour, un Giro e una Vuelta. E, soprattutto, fare più grandi giri ad alto livello nella stessa stagione è molto più difficile e dispendioso che partecipare a tutte le grandi classiche.

Se a fine carriera Van Aert, come Sagan e Cancellara prima di lui, non avrà nemmeno mai provato a vincere la Liegi o il Lombardia, i suoi tifosi avranno il diritto di rammaricarsi, così come lo hanno quelli di Sagan e di Cancellara. Anzi, tutti i citati, al contrario di un Valverde, avevano e hanno il vantaggio che le loro classiche di riferimento si svolgono prima rispetto a quelle alle quali prenderebbero parte da outsider, per cui la partecipazione alle seconde non intaccherebbe in nessun modo la loro stagione. Sempre che partecipare a una corsa in linea possa stravolgere l'annata di un atleta, cosa che mi pare impossibile.
Sia chiaro, non mi dispiacerebbe affatto vedere Van Aert e Van der Poel sfidarsi anche su terreni insoliti quali la Liegi o l'Amstel o addirittura Emilia e Lombardia, anzi, è bello vedere corridori di tipo diverso tornare a confrontarsi nelle corse di un giorno; mi preparo però a non rimanere deluso se ciò non si dovesse verificare.
Perché fino agli anni '90, ma ora 'sta cosa sta tornando, capitava molto più spesso di vedere gente capace di vincere gare in linea molto differenti tra loro? Ma per il banale motivo che, un tempo, i campioni partecipavano a tutte le classiche senza farsi troppi patemi. Non è che Roger De Vlaeminck fosse adatto a tutte le gare in linea. Anzi, sia al Fiandre che alla Liegi ha uno storico decisamente poco esaltante. Però partecipandovi con costanza ha trovato il modo di vincerle.

Relativamente all'ultima riga, tu puoi preferire pure il palmares di Ginanni a quello di Gilbert, ma la realtà dei fatti è che l'orizzontalità dei successi di Gilbert conferisce al vallone una dimensione che gli altri non hanno. Ed è pure pressapochista questo discorso per cui ha vinto tutto in momenti diversi della carriera. In realtà Gilbert ha buttato anni in BMC dove, per una serie di motivi, non ha reso al massimo delle sue possibilità. Ma il Philippe Gilbert che vince il primo Lombardia è lo stesso che una settimana prima aveva conquistato la Parigi-Tours battendo Boonen in volata. Gilbert nel 2009 e nel 2010 fa podio al Fiandre e, poi, vince il Lombardia. E a questo, poi, aggiunge la Parigi-Tours, l'Amstel Gold Race, i Giri del Piemonte, la Coppa Sabatini e un sacco di altri piazzamenti. Il Philippe Gilbert del magico 2011 fa la tripletta alle Ardenne, ma conquista anche il podio alla Sanremo e va a tanto così dal vincere il Fiandre. E andando più avanti nel tempo, nel 2017, dopo aver vinto il Fiandre, va a vincersi anche l'Amstel Gold Race. E c'è stato solo un altro corridore, quell'anno, che è arrivato in top-10 in ambedue le gare citate, vale a dire Sonny Colbrelli.
Non intendevo sminuire né il corridore né il palmares che per estensione è appunto unico, rimane il fatto che, senza speculare su ciò che avrebbe potuto fare senza i noti problemi in BMC, Liegi e soprattutto Freccia Vallone solo nel suo fantasmagorico 2011 poteva vincerli così come la Roubaix in un determinato periodo dopo dieci anni di assenza. Poi non sono uno tra quelli che si rammarica per il suo mancato trionfo alla Sanremo proprio perché uno che non è un velocista da gruppone o un passista potente si può rammaricare per altro genere di corse.
Il preferire la coerenza e la continuità delle vittorie nelle classiche di Valverde non mi risparmia certo il dispiacere di non averlo visto cimentarsi sul serio con la Sanremo (a differenza appunto del belga) o provare il Fiandre già nel 2015 come sembrava essere in programma.

Per concludere, lascerei fuori Boonen da questi discorsi, perché, al contrario di Cancellara o Sagan, doveva fare di necessità virtù. E' stato uno specialista per il banale motivo che, al contrario degli altri due, non aveva le qualità per ottenere grossi risultati nelle altre classiche. Non abbiamo mai visto Boonen vincere gare come la tappa di Chieti della Tirreno 2012. E non abbiamo nemmeno mai visto Boonen fare il diavolo a quattro su un tracciato iridato come quello di Mendrisio. Per cui Boonen ha fatto bene a fare quello che ha fatto. Sagan, Cancellara e Valverde, invece, si sono negati delle opportunità.
Concordo, a Boonen non manca nulla, solo un piccolo rammarico per la Sanremo e la Tours.


Tommeke92
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Re: Wout van Aert (su strada)

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cycling_chrnicles ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 15:16
Filarete ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 14:16
AndreiTchmil ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 14:06
Che poi chi l'ha detto che è meglio vincere uno di tutto? Per me non c'è praticamente nessuna corsa che valga quanto una Roubaix. Uno come WVA dovrebbe cercare di vincerne 3-4 visto che ha la fortuna di avere le caratteristiche giuste per vincerla.
Il problema è questo, lo diciamo noi, proiettiamo i nostri desideri sui corridori ai quali affidiamo le nostre aspettative, ma vincere tutte e 5 le monumento o le 3 corone nei gt sono più obiettivi da forum che effettive ambizioni di chi corre.
Se Van Aert dovesse 5 Roubaix e nessun'altra classica sarebbe sciocco contestargli il fatto che non abbia mai provato la Liegi o il Lombardia; così come se Pogacar vincesse altri Tour e nessun altro gt criticarlo per non aver mai provato il Giro.
Ripeto che preferisco lo spessore del palmares dei Boonen, Cancellara, Valverde a quello mirabilmente esteso di Gilbert.
Non mescoliamo pere con mele.

Nei grandi giri c'è una gerarchia chiara, per cui vincere tre Tour vale di più che vincere un Tour, un Giro e una Vuelta. E, soprattutto, fare più grandi giri ad alto livello nella stessa stagione è molto più difficile e dispendioso che partecipare a tutte le grandi classiche.

Se a fine carriera Van Aert, come Sagan e Cancellara prima di lui, non avrà nemmeno mai provato a vincere la Liegi o il Lombardia, i suoi tifosi avranno il diritto di rammaricarsi, così come lo hanno quelli di Sagan e di Cancellara. Anzi, tutti i citati, al contrario di un Valverde, avevano e hanno il vantaggio che le loro classiche di riferimento si svolgono prima rispetto a quelle alle quali prenderebbero parte da outsider, per cui la partecipazione alle seconde non intaccherebbe in nessun modo la loro stagione. Sempre che partecipare a una corsa in linea possa stravolgere l'annata di un atleta, cosa che mi pare impossibile.

Perché fino agli anni '90, ma ora 'sta cosa sta tornando, capitava molto più spesso di vedere gente capace di vincere gare in linea molto differenti tra loro? Ma per il banale motivo che, un tempo, i campioni partecipavano a tutte le classiche senza farsi troppi patemi. Non è che Roger De Vlaeminck fosse adatto a tutte le gare in linea. Anzi, sia al Fiandre che alla Liegi ha uno storico decisamente poco esaltante. Però partecipandovi con costanza ha trovato il modo di vincerle.

Relativamente all'ultima riga, tu puoi preferire pure il palmares di Ginanni a quello di Gilbert, ma la realtà dei fatti è che l'orizzontalità dei successi di Gilbert conferisce al vallone una dimensione che gli altri non hanno. Ed è pure pressapochista questo discorso per cui ha vinto tutto in momenti diversi della carriera. In realtà Gilbert ha buttato anni in BMC dove, per una serie di motivi, non ha reso al massimo delle sue possibilità. Ma il Philippe Gilbert che vince il primo Lombardia è lo stesso che una settimana prima aveva conquistato la Parigi-Tours battendo Boonen in volata. Gilbert nel 2009 e nel 2010 fa podio al Fiandre e, poi, vince il Lombardia. E a questo, poi, aggiunge la Parigi-Tours, l'Amstel Gold Race, i Giri del Piemonte, la Coppa Sabatini e un sacco di altri piazzamenti. Il Philippe Gilbert del magico 2011 fa la tripletta alle Ardenne, ma conquista anche il podio alla Sanremo e va a tanto così dal vincere il Fiandre. E andando più avanti nel tempo, nel 2017, dopo aver vinto il Fiandre, va a vincersi anche l'Amstel Gold Race. E c'è stato solo un altro corridore, quell'anno, che è arrivato in top-10 in ambedue le gare citate, vale a dire Sonny Colbrelli.

Per concludere, lascerei fuori Boonen da questi discorsi, perché, al contrario di Cancellara o Sagan, doveva fare di necessità virtù. E' stato uno specialista per il banale motivo che, al contrario degli altri due, non aveva le qualità per ottenere grossi risultati nelle altre classiche. Non abbiamo mai visto Boonen vincere gare come la tappa di Chieti della Tirreno 2012. E non abbiamo nemmeno mai visto Boonen fare il diavolo a quattro su un tracciato iridato come quello di Mendrisio. Per cui Boonen ha fatto bene a fare quello che ha fatto. Sagan, Cancellara e Valverde, invece, si sono negati delle opportunità.
Ottima analisi!
Condivido tutto quello che hai detto sia su Gilbert che su Boonen. Su Tom aggiungo, oltre a quello che dicevi te, che ha corso nell'epoca di massima esasperazione del fenomeno della specializzazione, cosa che ovviamente in parte ha lui stesso contribuito ad accentuare, ma credo in parte abbia anche "subito". Lo stesso si può dire per Cancellara.
Poi come giustamente dicevi Boonen non sarebbe mai stato uomo da Liegi e Lombardia. La Sanremo l'ha comunque sfiorata un paio di volte.
Però come diceva prima qualcuno nella sua specializzazione è stato fenomenale: 5 Harelbeke, 3 Gand, 3 Fiandre e 4 Roubaix sono qualcosa di difficilmente superabile.
Per lui il più grande rimpianto secondo me può essere non aver centrato non tanto la Sanremo o altre classiche quanto la quinta Roubaix (2016, sarebbe stato davvero incredibile) o il quarto Fiandre (uno dei due di Devolder magari).
Per Gilbert invece proprio la Sanremo per un discorso di completezza, ma come giustamente dicevi soprattutto alcuni anni in Bmc, dove spesso rinunciava alle corse del pavé.

Comunque alla fine entrambi hanno due palmares meravigliosi, seppur con caratteristiche differenti.
Wout (ma anche Mathieu) potrebbe a fine carriera ottenere un palmares che sia una sorta di mix dei due.
Ma non sarà facile credo.


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Walter_White
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Re: Wout van Aert (su strada)

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cycling_chrnicles ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 15:16
Relativamente all'ultima riga, tu puoi preferire pure il palmares di Ginanni a quello di Gilbert, ma la realtà dei fatti è che l'orizzontalità dei successi di Gilbert conferisce al vallone una dimensione che gli altri non hanno. Ed è pure pressapochista questo discorso per cui ha vinto tutto in momenti diversi della carriera. In realtà Gilbert ha buttato anni in BMC dove, per una serie di motivi, non ha reso al massimo delle sue possibilità. Ma il Philippe Gilbert che vince il primo Lombardia è lo stesso che una settimana prima aveva conquistato la Parigi-Tours battendo Boonen in volata. Gilbert nel 2009 e nel 2010 fa podio al Fiandre e, poi, vince il Lombardia. E a questo, poi, aggiunge la Parigi-Tours, l'Amstel Gold Race, i Giri del Piemonte, la Coppa Sabatini e un sacco di altri piazzamenti. Il Philippe Gilbert del magico 2011 fa la tripletta alle Ardenne, ma conquista anche il podio alla Sanremo e va a tanto così dal vincere il Fiandre. E andando più avanti nel tempo, nel 2017, dopo aver vinto il Fiandre, va a vincersi anche l'Amstel Gold Race. E c'è stato solo un altro corridore, quell'anno, che è arrivato in top-10 in ambedue le gare citate, vale a dire Sonny Colbrelli.
Finalmente un post che dà a Re Philippe quel che è di Re Philippe :clap: :clap: :clap:

Il miglior corridore da classiche da metà anni '70 in poi. E senza vento contrario avrebbe anche un mondiale e un Fiandre in più.


FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
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Re: Wout van Aert (su strada)

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Walter_White ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 17:49
Finalmente un post che dà a Re Philippe quel che è di Re Philippe :clap: :clap: :clap:

Il miglior corridore da classiche da metà anni '70 in poi. E senza vento contrario avrebbe anche un mondiale e un Fiandre in più.
E se non ci fosse stata una giacca sulle transenne nel 2017 presa da Sagan ne avrebbe uno in meno.
Gilbert migliore di Sean Kelly? Direi proprio di no.


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Re: Wout van Aert (su strada)

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cycling_chrnicles ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 15:43
rododendro ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 15:36 WVA può vincere ogni singola monumento, rimane il fatto che forse lui si sente di più nelle corde le classiche del pavè, il Sagan dei tempi d'oro non lo vedevo performante per la Liegi visto che correva a tutta dalle Strade Bianche in poi, mentre per il Lombardia non lo ho mai considerato competitivo, Valvi non so cosa abbia perso, non era adatto per il pavè e, se voleva fare bene le Ardenne, doveva per forza saltarle il pavè, Cancellara poteva fare bene tutto ma anche lui, seppur in misura assai inferiore, non lo vedevo adattissimo per il Lombardia.....
Valverde l'unico Fiandre che ha fatto l'ha concluso in top-10 e solo Bettiol e MvdP andavano più forte di lui sui muri.

La Liegi con arrivo ad Ans l'ha vinta Gerrans, poteva tranquillamente vincerla anche Sagan.

Se poi il problema era che andava a tutta dalle Strade Bianche, beh, alzo le mani.

Gilbert nel 2011 ha vinto sia Strade Bianche che Liegi.

Valverde nel 2015 ha fatto terzo a Siena e primo alla Liegi.

Alaphilippe l'anno scorso secondo alla Strade Bianche e secondo alla Liegi.
Sagan negli anni in cui faceva la tripletta mondiale non ha vinto una monumento (non è facile) e non ha nemmeno provato Liegi e Lombardia, qualcosa vorrà pur dire.....Valverde vista l'incetta di Frecce e Liegi che ha fatto direi che non ha poi sbagliato strategia, su Gilbert e Ala non mi ero espresso, sono campioni indubbiamente polivalenti.....


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Re: Wout van Aert (su strada)

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Filarete ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 18:37
Walter_White ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 17:49
Finalmente un post che dà a Re Philippe quel che è di Re Philippe :clap: :clap: :clap:

Il miglior corridore da classiche da metà anni '70 in poi. E senza vento contrario avrebbe anche un mondiale e un Fiandre in più.
E se non ci fosse stata una giacca sulle transenne nel 2017 presa da Sagan ne avrebbe uno in meno.
Gilbert migliore di Sean Kelly? Direi proprio di no.
Gilbert ha vinto più classiche e semiclassiche di Kelly, solo meno monumenti (ma ha il mondiale). Sagan non l'hanno buttato giù, è andato contro la transenna con la giacca quando nessuno lo ha mai fatto né prima né dopo col nuovo percorso. Le sue chance sono sfumate non per causa esterna, ma per errore suo.


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Re: Wout van Aert (su strada)

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rododendro ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 19:03
cycling_chrnicles ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 15:43
rododendro ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 15:36 WVA può vincere ogni singola monumento, rimane il fatto che forse lui si sente di più nelle corde le classiche del pavè, il Sagan dei tempi d'oro non lo vedevo performante per la Liegi visto che correva a tutta dalle Strade Bianche in poi, mentre per il Lombardia non lo ho mai considerato competitivo, Valvi non so cosa abbia perso, non era adatto per il pavè e, se voleva fare bene le Ardenne, doveva per forza saltarle il pavè, Cancellara poteva fare bene tutto ma anche lui, seppur in misura assai inferiore, non lo vedevo adattissimo per il Lombardia.....
Valverde l'unico Fiandre che ha fatto l'ha concluso in top-10 e solo Bettiol e MvdP andavano più forte di lui sui muri.

La Liegi con arrivo ad Ans l'ha vinta Gerrans, poteva tranquillamente vincerla anche Sagan.

Se poi il problema era che andava a tutta dalle Strade Bianche, beh, alzo le mani.

Gilbert nel 2011 ha vinto sia Strade Bianche che Liegi.

Valverde nel 2015 ha fatto terzo a Siena e primo alla Liegi.

Alaphilippe l'anno scorso secondo alla Strade Bianche e secondo alla Liegi.
Sagan negli anni in cui faceva la tripletta mondiale non ha vinto una monumento (non è facile) e non ha nemmeno provato Liegi e Lombardia, qualcosa vorrà pur dire.....Valverde vista l'incetta di Frecce e Liegi che ha fatto direi che non ha poi sbagliato strategia, su Gilbert e Ala non mi ero espresso, sono campioni indubbiamente polivalenti.....
Immagino tu stia scherzando.


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Re: Wout van Aert (su strada)

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Walter_White ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 19:04
Filarete ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 18:37
Walter_White ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 17:49
Finalmente un post che dà a Re Philippe quel che è di Re Philippe :clap: :clap: :clap:

Il miglior corridore da classiche da metà anni '70 in poi. E senza vento contrario avrebbe anche un mondiale e un Fiandre in più.
E se non ci fosse stata una giacca sulle transenne nel 2017 presa da Sagan ne avrebbe uno in meno.
Gilbert migliore di Sean Kelly? Direi proprio di no.
Gilbert ha vinto più classiche e semiclassiche di Kelly, solo meno monumenti (ma ha il mondiale). Sagan non l'hanno buttato giù, è andato contro la transenna con la giacca quando nessuno lo ha mai fatto né prima né dopo col nuovo percorso. Le sue chance sono sfumate non per causa esterna, ma per errore suo.


Qui a 1:01:50 si può benissimo vedere come non lo fa proprio nessuno...


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Re: Wout van Aert (su strada)

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rododendro ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 19:03
cycling_chrnicles ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 15:43
rododendro ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 15:36 WVA può vincere ogni singola monumento, rimane il fatto che forse lui si sente di più nelle corde le classiche del pavè, il Sagan dei tempi d'oro non lo vedevo performante per la Liegi visto che correva a tutta dalle Strade Bianche in poi, mentre per il Lombardia non lo ho mai considerato competitivo, Valvi non so cosa abbia perso, non era adatto per il pavè e, se voleva fare bene le Ardenne, doveva per forza saltarle il pavè, Cancellara poteva fare bene tutto ma anche lui, seppur in misura assai inferiore, non lo vedevo adattissimo per il Lombardia.....
Valverde l'unico Fiandre che ha fatto l'ha concluso in top-10 e solo Bettiol e MvdP andavano più forte di lui sui muri.

La Liegi con arrivo ad Ans l'ha vinta Gerrans, poteva tranquillamente vincerla anche Sagan.

Se poi il problema era che andava a tutta dalle Strade Bianche, beh, alzo le mani.

Gilbert nel 2011 ha vinto sia Strade Bianche che Liegi.

Valverde nel 2015 ha fatto terzo a Siena e primo alla Liegi.

Alaphilippe l'anno scorso secondo alla Strade Bianche e secondo alla Liegi.
Sagan negli anni in cui faceva la tripletta mondiale non ha vinto una monumento (non è facile) e non ha nemmeno provato Liegi e Lombardia, qualcosa vorrà pur dire.....Valverde vista l'incetta di Frecce e Liegi che ha fatto direi che non ha poi sbagliato strategia, su Gilbert e Ala non mi ero espresso, sono campioni indubbiamente polivalenti.....
Ma non è vero, Sagan nel 2016 ha vinto sia il Fiandre che il Mondiale.

Peraltro non vedo come il Mondiale possa influire su delle gare che si tengono svariati mesi prima.


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Re: Wout van Aert (su strada)

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Walter_White ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 19:04
Filarete ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 18:37
Walter_White ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 17:49
Finalmente un post che dà a Re Philippe quel che è di Re Philippe :clap: :clap: :clap:

Il miglior corridore da classiche da metà anni '70 in poi. E senza vento contrario avrebbe anche un mondiale e un Fiandre in più.
E se non ci fosse stata una giacca sulle transenne nel 2017 presa da Sagan ne avrebbe uno in meno.
Gilbert migliore di Sean Kelly? Direi proprio di no.
Sagan non l'hanno buttato giù, è andato contro la transenna con la giacca quando nessuno lo ha mai fatto né prima né dopo col nuovo percorso. Le sue chance sono sfumate non per causa esterna, ma per errore suo.
Non conta la natura di una determinata circostanza ( errore umano vs evento atmosferico), se ci tieni a praticare il gioco dei finali alternativi al fatto storico per coerenza devi inserire nel tuo racconto sia i "se" a favore del tuo beniamino sia i "se" a sfavore. Poi sei libero di assegnare a Gilbert un campionato e un FIandre in più.
Gilbert ha vinto più classiche e semiclassiche di Kelly, solo meno monumenti (ma ha il mondiale).
Ripeto, libero di fare le tue valutazioni, dal mio punto di vista uno come l'irlandese che ha vinto almeno due volte tutte le monumento tranne il Fiandre è oggettivamente superiore.

Edit.

Tra l'altro nel 2011 dopo il Bosberg Gilbert avrebbe potuto aspettare Ballan, forse avrebbe guadagnato un 'opportunità in più.


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Re: Wout van Aert (su strada)

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cycling_chrnicles ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 19:37
rododendro ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 19:03
cycling_chrnicles ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 15:43

Valverde l'unico Fiandre che ha fatto l'ha concluso in top-10 e solo Bettiol e MvdP andavano più forte di lui sui muri.

La Liegi con arrivo ad Ans l'ha vinta Gerrans, poteva tranquillamente vincerla anche Sagan.

Se poi il problema era che andava a tutta dalle Strade Bianche, beh, alzo le mani.

Gilbert nel 2011 ha vinto sia Strade Bianche che Liegi.

Valverde nel 2015 ha fatto terzo a Siena e primo alla Liegi.

Alaphilippe l'anno scorso secondo alla Strade Bianche e secondo alla Liegi.
Sagan negli anni in cui faceva la tripletta mondiale non ha vinto una monumento (non è facile) e non ha nemmeno provato Liegi e Lombardia, qualcosa vorrà pur dire.....Valverde vista l'incetta di Frecce e Liegi che ha fatto direi che non ha poi sbagliato strategia, su Gilbert e Ala non mi ero espresso, sono campioni indubbiamente polivalenti.....
Ma non è vero, Sagan nel 2016 ha vinto sia il Fiandre che il Mondiale.

Peraltro non vedo come il Mondiale possa influire su delle gare che si tengono svariati mesi prima.
Si scusa grave errore da parte mia, parlavo di mondiale in relazione ad eventuali Lombardia che , ripeto, non vedevo assolutamente nelle corde del buon Peter nemmeno ai tempi del suo massimo splendore, al contrario di WVA che però ha il problema di avere troppe corse nella quali può essere il favorito...


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Re: Wout van Aert (su strada)

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Filarete ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 19:59 Tra l'altro nel 2011 dopo il Bosberg Gilbert avrebbe potuto aspettare Ballan, forse avrebbe guadagnato un 'opportunità in più.
Errore gravissimo quello, non capisco cosa gli è passato per la testa.
Ancora mi mangio il cappello per quella sciagurata decisione.


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Re: Wout van Aert (su strada)

Messaggio da leggere da nurseryman »

Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 14:12
AndreiTchmil ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 14:06
Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 13:46

Anche a me sembra na cazzata sta cosa. Certo, potendo scegliere, meglio vincere una volta a testa Fiandre, Roubaix e Sanremo e non 3 volte una sola delle tre senza mai vincere le altre 2. Ma quando ti ritrovi lì a correre, non è che dici "vabbè, questa l'ho vinta 2 anni fa, posso farne a meno." No, questa è fuori da ogni logica.
Che poi chi l'ha detto che è meglio vincere uno di tutto? Per me non c'è praticamente nessuna corsa che valga quanto una Roubaix. Uno come WVA dovrebbe cercare di vincerne 3-4 visto che ha la fortuna di avere le caratteristiche giuste per vincerla.
Quello l'ho detto io :D

Se però parliamo di Roubaix, sono disposto a cambiare versione (aho, il mio nick qualcosa dovrebbe dire). Per me la Roubaix è più importante del mondiale. Era il mio sogno nel cassetto sin da quando avevo 13 anni, dopo aver guardato le imprese di Franco Ballerini.
quoto ogni parola su paragone fra roubaix e mondiale
ho fatto lo stesso precorso con le vittorie di moser


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chinaski89
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Re: Wout van Aert (su strada)

Messaggio da leggere da chinaski89 »

rododendro ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 22:06
cycling_chrnicles ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 19:37
rododendro ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 19:03

Sagan negli anni in cui faceva la tripletta mondiale non ha vinto una monumento (non è facile) e non ha nemmeno provato Liegi e Lombardia, qualcosa vorrà pur dire.....Valverde vista l'incetta di Frecce e Liegi che ha fatto direi che non ha poi sbagliato strategia, su Gilbert e Ala non mi ero espresso, sono campioni indubbiamente polivalenti.....
Ma non è vero, Sagan nel 2016 ha vinto sia il Fiandre che il Mondiale.

Peraltro non vedo come il Mondiale possa influire su delle gare che si tengono svariati mesi prima.
Si scusa grave errore da parte mia, parlavo di mondiale in relazione ad eventuali Lombardia che , ripeto, non vedevo assolutamente nelle corde del buon Peter nemmeno ai tempi del suo massimo splendore, al contrario di WVA che però ha il problema di avere troppe corse nella quali può essere il favorito...
Il Lombardia con arrivo a BG e percorso 2014 e roba simile poteva vincerlo benissimo, soprattutto il Sagan dei primi tempi che vinse anche su arrivi in salita


AndreiTchmil
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Re: Wout van Aert (su strada)

Messaggio da leggere da AndreiTchmil »

Insomma, tra Fiandre e Roubaix quale corsa perderà WVA? Non ci credo a una doppia vittoria, una delle due la stacca. Per me sarà la Roubaix. Pedersen è agguerritissimo.


Salvatore77
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Re: Wout van Aert (su strada)

Messaggio da leggere da Salvatore77 »

Argentin, Bartoli, Kelly, Moser potevano vincere qualsiasi corsa a distanza di pochi giorni. Questa completezza a mio avviso ha un valore aggiunto.


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Slegar
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Re: Wout van Aert (su strada)

Messaggio da leggere da Slegar »

AndreiTchmil ha scritto: martedì 29 marzo 2022, 11:10 Insomma, tra Fiandre e Roubaix quale corsa perderà WVA? Non ci credo a una doppia vittoria, una delle due la stacca. Per me sarà la Roubaix. Pedersen è agguerritissimo.
Anche tutte e due.


fair play? No, Grazie!
Tommeke92
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Re: Wout van Aert (su strada)

Messaggio da leggere da Tommeke92 »

Slegar ha scritto: martedì 29 marzo 2022, 11:59
AndreiTchmil ha scritto: martedì 29 marzo 2022, 11:10 Insomma, tra Fiandre e Roubaix quale corsa perderà WVA? Non ci credo a una doppia vittoria, una delle due la stacca. Per me sarà la Roubaix. Pedersen è agguerritissimo.
Anche tutte e due.
Speriamo di no! Ma certo è più che possibile. E non tanto per Pedersen secondo me...


AntiGazza
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Re: Wout van Aert (su strada)

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chinaski89 ha scritto: martedì 29 marzo 2022, 10:45
rododendro ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 22:06
cycling_chrnicles ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 19:37

Ma non è vero, Sagan nel 2016 ha vinto sia il Fiandre che il Mondiale.

Peraltro non vedo come il Mondiale possa influire su delle gare che si tengono svariati mesi prima.
Si scusa grave errore da parte mia, parlavo di mondiale in relazione ad eventuali Lombardia che , ripeto, non vedevo assolutamente nelle corde del buon Peter nemmeno ai tempi del suo massimo splendore, al contrario di WVA che però ha il problema di avere troppe corse nella quali può essere il favorito...
Il Lombardia con arrivo a BG e percorso 2014 e roba simile poteva vincerlo benissimo, soprattutto il Sagan dei primi tempi che vinse anche su arrivi in salita
Nel 2014 vinse Daniel Martin davanti a Valvere e Rui Costa, quasi tutti quelli del primo gruppo erano scalatori.
Sagan vinceva gli arrivi in salita al California e in altri giri dove la gente forte in salita non era interessata a spremersi.

Più facile vincesse alla Liegi invece, almeno per me, dove di salite come Berbenno Colle Gallo Ghisallo etc... non mi pare ci siano ma sono tutte cotès.

PErò se lui stesso non ci ha mai provato è perchè probabilmente sapeva di non avere le carte in regola per giocarsela.


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Re: Wout van Aert (su strada)

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AndreiTchmil ha scritto: martedì 29 marzo 2022, 11:10 Insomma, tra Fiandre e Roubaix quale corsa perderà WVA? Non ci credo a una doppia vittoria, una delle due la stacca. Per me sarà la Roubaix. Pedersen è agguerritissimo.
Può pure essere che non ne vinca manco una.
In uno sport come il ciclismo , specie nelle corse di un giorno, può accadere di tutto.


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Re: Wout van Aert (su strada)

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AndreiTchmil ha scritto: martedì 29 marzo 2022, 11:10 Insomma, tra Fiandre e Roubaix quale corsa perderà WVA? Non ci credo a una doppia vittoria, una delle due la stacca. Per me sarà la Roubaix. Pedersen è agguerritissimo.
Buon lavoro Andrei. Però c'è da migliorare qualcosa, ad esempio io lo vedo malissimo al Fiandre, non credi ?


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Wout van Aert (su strada)

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pietro ha scritto: martedì 29 marzo 2022, 14:20
AndreiTchmil ha scritto: martedì 29 marzo 2022, 11:10 Insomma, tra Fiandre e Roubaix quale corsa perderà WVA? Non ci credo a una doppia vittoria, una delle due la stacca. Per me sarà la Roubaix. Pedersen è agguerritissimo.
Buon lavoro Andrei. Però c'è da migliorare qualcosa, ad esempio io lo vedo malissimo al Fiandre, non credi ?
:D

ahahaha...Andrei non sei in forma, sii più drastico


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Re: Wout van Aert (su strada)

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AntiGazza ha scritto: martedì 29 marzo 2022, 12:47

Nel 2014 vinse Daniel Martin davanti a Valvere e Rui Costa, quasi tutti quelli del primo gruppo erano scalatori.
Sagan vinceva gli arrivi in salita al California e in altri giri dove la gente forte in salita non era interessata a spremersi.

Più facile vincesse alla Liegi invece, almeno per me, dove di salite come Berbenno Colle Gallo Ghisallo etc... non mi pare ci siano ma sono tutte cotès.

PErò se lui stesso non ci ha mai provato è perchè probabilmente sapeva di non avere le carte in regola per giocarsela.
Concordo, per Sagan avrebbe avuto più senso provare la Liegi piuttosto che il Lombardia, nella prima cosa è riuscito a piazzarsi anche Matthews.


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Re: Wout van Aert (su strada)

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AntiGazza ha scritto: martedì 29 marzo 2022, 12:47 Sagan vinceva gli arrivi in salita al California e in altri giri dove la gente forte in salita non era interessata a spremersi.
Sicuro?


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Re: Wout van Aert (su strada)

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Primo86 ha scritto: martedì 29 marzo 2022, 18:28
AntiGazza ha scritto: martedì 29 marzo 2022, 12:47 Sagan vinceva gli arrivi in salita al California e in altri giri dove la gente forte in salita non era interessata a spremersi.
Sicuro?
Direi proprio di sì, tanto per dire gli ultimi due vincitori della Liegi sono Pogacar e Roglic, ma anche nelle edizioni passate nei primi cinque c'era sempre stato qualcuno che andava forte nei GT, inoltre insisto col calendario, come avrebbe fatto il buon Peter a fare una preparazione specifica per la Liegi, saltando forse il pavè e la Sanremo ???
Certo l'ha vinta Poels, l'ha vinta Jungels, tutta gente che comunque anche nei GT aveva fatto vedere (od intravedere) qualcosa in più in salita di Peterone, che giustamente si dedicava alla maglia verde .....


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Re: Wout van Aert (su strada)

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Filarete ha scritto: martedì 29 marzo 2022, 14:46
AntiGazza ha scritto: martedì 29 marzo 2022, 12:47

Nel 2014 vinse Daniel Martin davanti a Valvere e Rui Costa, quasi tutti quelli del primo gruppo erano scalatori.
Sagan vinceva gli arrivi in salita al California e in altri giri dove la gente forte in salita non era interessata a spremersi.

Più facile vincesse alla Liegi invece, almeno per me, dove di salite come Berbenno Colle Gallo Ghisallo etc... non mi pare ci siano ma sono tutte cotès.

PErò se lui stesso non ci ha mai provato è perchè probabilmente sapeva di non avere le carte in regola per giocarsela.
Concordo, per Sagan avrebbe avuto più senso provare la Liegi piuttosto che il Lombardia, nella prima cosa è riuscito a piazzarsi anche Matthews.
Il primo Sagan poteva benissimo provare entrambi. Gli hanno fatto centellinare troppo le corse, con la mitica teoria del non spremere i giovani. Che culo non essere spremuto eh ora?! Ovviamente si parla dei Lombardia più morbidi non Como e del primo Sagan. La Liegi invece avrebbe potuto provarla ogni anno senza il minimo problema. Vedi Amstel 2018, ottima prestazione dopo quella Roubaix, perchè non tirare fino alla Liegi? Stesso discorso 2016-17 ecc ecc. Alle brutte non avrebbe vinto, stupido non provarci. Invece ha dichiarato che ci avrebbe provato nel 2019 fuori tempo massimo. Peccato.

PS: Sagan pre2015 in salita andava molto forte, anche dopo si difendeva molto, molto bene sulle cotes.


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Re: Wout van Aert (su strada)

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: martedì 29 marzo 2022, 14:42
pietro ha scritto: martedì 29 marzo 2022, 14:20
AndreiTchmil ha scritto: martedì 29 marzo 2022, 11:10 Insomma, tra Fiandre e Roubaix quale corsa perderà WVA? Non ci credo a una doppia vittoria, una delle due la stacca. Per me sarà la Roubaix. Pedersen è agguerritissimo.
Buon lavoro Andrei. Però c'è da migliorare qualcosa, ad esempio io lo vedo malissimo al Fiandre, non credi ?
:D

ahahaha...Andrei non sei in forma, sii più drastico
Gli facciamo steccare anche il Fiandre allora? In effetti con un Asgreen così e un Turgis scatenatissimo la vedo dura andare lontano.


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Re: Wout van Aert (su strada)

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AndreiTchmil ha scritto: martedì 29 marzo 2022, 20:28
Tranchée d'Arenberg ha scritto: martedì 29 marzo 2022, 14:42
pietro ha scritto: martedì 29 marzo 2022, 14:20

Buon lavoro Andrei. Però c'è da migliorare qualcosa, ad esempio io lo vedo malissimo al Fiandre, non credi ?
:D

ahahaha...Andrei non sei in forma, sii più drastico
Gli facciamo steccare anche il Fiandre allora? In effetti con un Asgreen così e un Turgis scatenatissimo la vedo dura andare lontano.
:D


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