Simpatie e Antipatie...

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lemond
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Re: Simpatie e Antipatie...

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nino58 ha scritto: venerdì 9 ottobre 2020, 9:09
sagittario1962 ha scritto: giovedì 8 ottobre 2020, 19:08
il_panta ha scritto: giovedì 8 ottobre 2020, 18:17 Io ho sempre avuto la percezione che Gibo avesse tanti tifosi, ma anche molti che non lo potevano vedere, essendo stato un personaggio molto divisivo che ha attirato negli anni le antipatie dei tifosi di Pantani, Cunego e infine Basso.
credo che gli episodi in cui si è trovato coinvolto, e le diatribe nate con gli altri protagonisti (lanfranchi, Basso) non lo abbiano lanciato nell'olimpo dei simpatici, oltretutto anche gli episodi poco edificanti in cui si è trovato coinvolto stridevano con l'immagine di duro e puro che si era costruito e anche quello non ha contribuito a renderlo simpatico..... mettiamoci anche che spesso chi stravince non è simpatico a priori,
Pur preferendo Pantani, Cunego e Basso (come tifo) come corridore mi piaceva da matti.
E secondo me poteva fare meglio anche al Tour, ma in quegli anni Armstrong era intoccabile.
Avrebbe probabilmente perso da Ullrich, ma non era neanche detto.
S.m. al Tour non era competitivo e fra lui e Jan ci correva una ceha (dicono a Livorno). :crazy:


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Re: Simpatie e Antipatie...

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Riporto su il topic. In qualche conversazione che ho avuto recentemente ho registrato una certa animosità nei confronti del corridore bergamasco Ivan Gotti per essersi aggiudicato il triste giro del 1999, quasi che avesse avuto una parte nella spirale di eventi innescati da quella funesta giornata che vide l'esclusione dalla corsa di Pantani.


giorgio ricci
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Re: Simpatie e Antipatie...

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Quel Giro non viene mai citato per la vittoria di Gotti,, ma solo per quella funesta giornata.
Gotti polemizzó con Pantani in quel Giro,, per i soliti motivi 'tiri o non tiri'.
Però non ha nessuna colpa in ciò che è successo.
Non so cosa la gente si aspettava che facesse questo ragazzo. Escluso il primo vince il secondo.
La situazione è simile al 69, ma nessuno ha mai fatto osservazioni a Gimondi.
Nel 2011 Scarponi fu In imbarazzo a ricevere il trofeo, forse la colpa del bergamasco é stata non dimostrare imbarazzo nell'attribuirsi la vittoria.
Certo il clima era rovente, stiamo parlando mi sembra di un ematocrito a 49,9.
Direi solo che quel periodaccio andrebbe preso per quello che è stato, senza troppi giudizi.


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Re: Simpatie e Antipatie...

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giorgio ricci ha scritto: mercoledì 18 novembre 2020, 21:00 Gotti polemizzó con Pantani in quel Giro,, per i soliti motivi 'tiri o non tiri'.
Però non ha nessuna colpa in ciò che è successo.
Sì penso anche io che il motivo sia quello, peraltro lo stesso Gotti ha avuto i suoi problemi con l'antidoping mi pare al Giro 2001 e di fatto lì ha chiuso con la bicicletta. Quindi si tratta di un'ostilità senza grandissimo fondamento vedendo i fatti a distanza di anni.


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Re: Simpatie e Antipatie...

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Filarete ha scritto: mercoledì 7 ottobre 2020, 22:20 Simoni è simpatico a qualcuno?
Io è l'intera "cosca" di PalùDiGiovo che non sono mai riuscito a mandar giù.


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Abruzzese
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Re: Simpatie e Antipatie...

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giorgio ricci ha scritto: mercoledì 18 novembre 2020, 21:00 Quel Giro non viene mai citato per la vittoria di Gotti,, ma solo per quella funesta giornata.
Gotti polemizzó con Pantani in quel Giro,, per i soliti motivi 'tiri o non tiri'.
Però non ha nessuna colpa in ciò che è successo.
Non so cosa la gente si aspettava che facesse questo ragazzo. Escluso il primo vince il secondo.
Ci fu anche l'episodio specifico della tappa di Borgo San Dalmazzo, quando sulla Madonna del Colletto Pantani, per via della manata di un tifoso a bordo strada, scartò improvvisamente sulla destra, tagliando la strada a Gotti che applaudì ironicamente (credo che stessero già discutendo prima, con Savoldelli che intanto stava già andando a prendersi la tappa).

Il punto è che nell'immaginario collettivo, sia dei tanti pantaniani che di coloro che hanno saputo dare il giusto peso a tutte le vicissitudini, Pantani in quel Giro '99 ha subito un furto ignobile e credo che chiunque lo avesse vinto al suo posto, di riflesso, sarebbe stato visto come vincitore non degno. Anche con Gotti poi Pantani si scontrava fin dalle categorie giovanili ed è quindi probabile che la cosa venisse vissuta come rivalità. Di certo il bergamasco, trovatosi lì, ha giocato le sue carte (non dimentichiamo che in quella nefasta mattinata a partire come capoclassifica fu Savoldelli), anche se poi è finito per passare anche lui come quello che ha "rubato" la vittoria a Pantani (tra l'altro, da quel che ricordo, non so se quel giorno o nell'ultima tappa di Milano, prese anche dei pugni da un "tifoso").

Penso comunque di poter dire che se alla fine quel Giro l'avesse vinto Savoldelli, a livello d'immagine la cosa sarebbe stata accettata un po' meglio, dal momento che il Falco, quella stessa mattina, rifiutò d'indossare la maglia rosa in segno di rispetto e solidarietà verso Pantani.


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Re: Simpatie e Antipatie...

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Abruzzese ha scritto: giovedì 19 novembre 2020, 3:28 Penso comunque di poter dire che se alla fine quel Giro l'avesse vinto Savoldelli, a livello d'immagine la cosa sarebbe stata accettata un po' meglio, dal momento che il Falco, quella stessa mattina, rifiutò d'indossare la maglia rosa in segno di rispetto e solidarietà verso Pantani.
Una vittoria finale di Savoldelli in quel Giro sarebbe stata la vittoria di uno che aveva firmato una bellissima impresa, con una fuga da lontano.

Mandato a casa Pantani, qualcuno quel Giro doveva pur vincerlo. Sia Gotti che Savoldelli che Simoni hanno fatto altri grandi risultati oltre a quel Giro 99, quindi va bene chiunque di loro, non parliamo comunque di meteore.
Da pantaniano, non ho mai considerato Gotti un usurpatore. Ho sempre e solo pensato che in quegli anni lì fossero dopati tutti, e tanto, e passato qualche anno posso dire "anche Pantani".


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cassius ha scritto: giovedì 19 novembre 2020, 7:14
Abruzzese ha scritto: giovedì 19 novembre 2020, 3:28 Penso comunque di poter dire che se alla fine quel Giro l'avesse vinto Savoldelli, a livello d'immagine la cosa sarebbe stata accettata un po' meglio, dal momento che il Falco, quella stessa mattina, rifiutò d'indossare la maglia rosa in segno di rispetto e solidarietà verso Pantani.
Una vittoria finale di Savoldelli in quel Giro sarebbe stata la vittoria di uno che aveva firmato una bellissima impresa, con una fuga da lontano.

Mandato a casa Pantani, qualcuno quel Giro doveva pur vincerlo. Sia Gotti che Savoldelli che Simoni hanno fatto altri grandi risultati oltre a quel Giro 99, quindi va bene chiunque di loro, non parliamo comunque di meteore.
Da pantaniano, non ho mai considerato Gotti un usurpatore. Ho sempre e solo pensato che in quegli anni lì fossero dopati tutti, e tanto, e passato qualche anno posso dire "anche Pantani".
Certamente, il ragionamento che facevo io voleva mettere in risalto il gesto di Savoldelli che, con quel suo evidenziare subito che quella leadership non gli apparteneva, indubbiamente si pose agli occhi della gente in una maniera diversa rispetto a Gotti, ad esempio, ed è per questo che, pur nel dolore per quell'epilogo drammatico, credo che la sua vittoria sarebbe stata accettata molto meglio rispetto a quella di qualche altro corridore.

Per il resto, chi si è fatto sufficiente cultura sui fatti di Madonna di Campiglio e, allo stesso tempo, ha smesso da un pezzo di credere alle favole sul funzionamento dello sport professionistico, sa perfettamente a quali conclusioni giungere.


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Abruzzese ha scritto: giovedì 19 novembre 2020, 7:25
cassius ha scritto: giovedì 19 novembre 2020, 7:14
Abruzzese ha scritto: giovedì 19 novembre 2020, 3:28 Penso comunque di poter dire che se alla fine quel Giro l'avesse vinto Savoldelli, a livello d'immagine la cosa sarebbe stata accettata un po' meglio, dal momento che il Falco, quella stessa mattina, rifiutò d'indossare la maglia rosa in segno di rispetto e solidarietà verso Pantani.
Una vittoria finale di Savoldelli in quel Giro sarebbe stata la vittoria di uno che aveva firmato una bellissima impresa, con una fuga da lontano.

Mandato a casa Pantani, qualcuno quel Giro doveva pur vincerlo. Sia Gotti che Savoldelli che Simoni hanno fatto altri grandi risultati oltre a quel Giro 99, quindi va bene chiunque di loro, non parliamo comunque di meteore.
Da pantaniano, non ho mai considerato Gotti un usurpatore. Ho sempre e solo pensato che in quegli anni lì fossero dopati tutti, e tanto, e passato qualche anno posso dire "anche Pantani".
Certamente, il ragionamento che facevo io voleva mettere in risalto il gesto di Savoldelli che, con quel suo evidenziare subito che quella leadership non gli apparteneva, indubbiamente si pose agli occhi della gente in una maniera diversa rispetto a Gotti, ad esempio, ed è per questo che, pur nel dolore per quell'epilogo drammatico, credo che la sua vittoria sarebbe stata accettata molto meglio rispetto a quella di qualche altro corridore.

Per il resto, chi si è fatto sufficiente cultura sui fatti di Madonna di Campiglio e, allo stesso tempo, ha smesso da un pezzo di credere alle favole sul funzionamento dello sport professionistico, sa perfettamente a quali conclusioni giungere.
Il fatto è che il giorno dopo Madonna di Campiglio, ok, fu un gesto forte rifiutare di indossare la maglia rosa. Dopo, però, la vita è continuata. Se anche Savoldelli fosse rimasto in rosa, a quel punto avrebbe dovuto indossarla (pena forse anche qualche provvedimento degli organizzatori).

E ti dirò di più: poteva continuare anche per Pantani, che aveva una sospensione di 15 giorni.
Pantani avrebbe potuto correre il Tour 99, la sua squadra era invitata (e lo fu l'anno successivo).
Purtroppo Marco si lasciò andare e l'epilogo lo conosciamo.
30 anni prima era successa la stessa cosa a Merckx, lui tornò al Tour e rifilò 15 minuti al secondo classificato.


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cassius ha scritto: giovedì 19 novembre 2020, 9:55
Abruzzese ha scritto: giovedì 19 novembre 2020, 7:25
cassius ha scritto: giovedì 19 novembre 2020, 7:14
Una vittoria finale di Savoldelli in quel Giro sarebbe stata la vittoria di uno che aveva firmato una bellissima impresa, con una fuga da lontano.

Mandato a casa Pantani, qualcuno quel Giro doveva pur vincerlo. Sia Gotti che Savoldelli che Simoni hanno fatto altri grandi risultati oltre a quel Giro 99, quindi va bene chiunque di loro, non parliamo comunque di meteore.
Da pantaniano, non ho mai considerato Gotti un usurpatore. Ho sempre e solo pensato che in quegli anni lì fossero dopati tutti, e tanto, e passato qualche anno posso dire "anche Pantani".
Certamente, il ragionamento che facevo io voleva mettere in risalto il gesto di Savoldelli che, con quel suo evidenziare subito che quella leadership non gli apparteneva, indubbiamente si pose agli occhi della gente in una maniera diversa rispetto a Gotti, ad esempio, ed è per questo che, pur nel dolore per quell'epilogo drammatico, credo che la sua vittoria sarebbe stata accettata molto meglio rispetto a quella di qualche altro corridore.

Per il resto, chi si è fatto sufficiente cultura sui fatti di Madonna di Campiglio e, allo stesso tempo, ha smesso da un pezzo di credere alle favole sul funzionamento dello sport professionistico, sa perfettamente a quali conclusioni giungere.
Il fatto è che il giorno dopo Madonna di Campiglio, ok, fu un gesto forte rifiutare di indossare la maglia rosa. Dopo, però, la vita è continuata. Se anche Savoldelli fosse rimasto in rosa, a quel punto avrebbe dovuto indossarla (pena forse anche qualche provvedimento degli organizzatori).

E ti dirò di più: poteva continuare anche per Pantani, che aveva una sospensione di 15 giorni.
Pantani avrebbe potuto correre il Tour 99, la sua squadra era invitata (e lo fu l'anno successivo).
Purtroppo Marco si lasciò andare e l'epilogo lo conosciamo.
30 anni prima era successa la stessa cosa a Merckx, lui tornò al Tour e rifilò 15 minuti al secondo classificato.
Certo, io ho capito bene, così come conosco la storia del ciclismo.

Il punto però è che siamo partiti dal fatto che Gotti, in generale, sia stato poco accettato come vincitore di quel Giro d'Italia ed io ho detto che, probabilmente, anche altri sarebbero stati visti come usurpatori. Uno dei pochi che sarebbero stati tollerati un po' meglio forse sarebbe potuto essere Savoldelli che, almeno, una presa di posizione la fece subito. In linea generale però sanno tutti che, in condizioni normali, quel Giro (e non solo quello) non sarebbe mai e poi mai sfuggito a Marco.

Per il resto, certo. Poteva andare al Tour e fare carne da macello di Armstrong e di chiunque altro. Ha avuto le sue fragilità ma per spiegare l'intera vicenda non ci si può fermare alla superficie, alle versioni ufficiali, al "Marco che si lascia andare" etc.etc. C'è tutto uno squallido sottobosco che è stato indagato e che anche qui sopra ha visto pagine e pagine in merito. Credo che sia sufficiente, altrimenti si rischia di trasformare anche questo topic in un monoargomento ;) .


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Re: Simpatie e Antipatie...

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Quoto tutto. Bentornato Abruzzese. Mi piace molto come scrivi. Complimenti!!!


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giorgio ricci ha scritto: giovedì 19 novembre 2020, 20:13 Quoto tutto. Bentornato Abruzzese. Mi piace molto come scrivi. Complimenti!!!
Grazie giorgio :) :cincin: :cincin:


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Re: Simpatie e Antipatie...

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Abruzzese ha scritto: giovedì 19 novembre 2020, 19:19
cassius ha scritto: giovedì 19 novembre 2020, 9:55
Abruzzese ha scritto: giovedì 19 novembre 2020, 7:25

Certamente, il ragionamento che facevo io voleva mettere in risalto il gesto di Savoldelli che, con quel suo evidenziare subito che quella leadership non gli apparteneva, indubbiamente si pose agli occhi della gente in una maniera diversa rispetto a Gotti, ad esempio, ed è per questo che, pur nel dolore per quell'epilogo drammatico, credo che la sua vittoria sarebbe stata accettata molto meglio rispetto a quella di qualche altro corridore.

Per il resto, chi si è fatto sufficiente cultura sui fatti di Madonna di Campiglio e, allo stesso tempo, ha smesso da un pezzo di credere alle favole sul funzionamento dello sport professionistico, sa perfettamente a quali conclusioni giungere.
Il fatto è che il giorno dopo Madonna di Campiglio, ok, fu un gesto forte rifiutare di indossare la maglia rosa. Dopo, però, la vita è continuata. Se anche Savoldelli fosse rimasto in rosa, a quel punto avrebbe dovuto indossarla (pena forse anche qualche provvedimento degli organizzatori).

E ti dirò di più: poteva continuare anche per Pantani, che aveva una sospensione di 15 giorni.
Pantani avrebbe potuto correre il Tour 99, la sua squadra era invitata (e lo fu l'anno successivo).
Purtroppo Marco si lasciò andare e l'epilogo lo conosciamo.
30 anni prima era successa la stessa cosa a Merckx, lui tornò al Tour e rifilò 15 minuti al secondo classificato.
Certo, io ho capito bene, così come conosco la storia del ciclismo.

Il punto però è che siamo partiti dal fatto che Gotti, in generale, sia stato poco accettato come vincitore di quel Giro d'Italia ed io ho detto che, probabilmente, anche altri sarebbero stati visti come usurpatori. Uno dei pochi che sarebbero stati tollerati un po' meglio forse sarebbe potuto essere Savoldelli che, almeno, una presa di posizione la fece subito. In linea generale però sanno tutti che, in condizioni normali, quel Giro (e non solo quello) non sarebbe mai e poi mai sfuggito a Marco.

Per il resto, certo. Poteva andare al Tour e fare carne da macello di Armstrong e di chiunque altro. Ha avuto le sue fragilità ma per spiegare l'intera vicenda non ci si può fermare alla superficie, alle versioni ufficiali, al "Marco che si lascia andare" etc.etc. C'è tutto uno squallido sottobosco che è stato indagato e che anche qui sopra ha visto pagine e pagine in merito. Credo che sia sufficiente, altrimenti si rischia di trasformare anche questo topic in un monoargomento ;) .
Grande! Ben tornato!


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Re: Simpatie e Antipatie...

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Vera e propria antipatia senza rimedio, confesso, l'ho sempre nutrita per Paolo Bettini, un paio di episodi: il grillo che alla Liegi 2002 ricuce lui sull'attacco decisivo del suo compagno di squadra Garzelli che aveva fatto lavorare tutto il giorno; Giro d'Italia 2005 dopo aver fatto fare un capitombolo sulle transenne a Cooke che lo stava passando a velocità doppia in volata fece il diavolo a quattro per la sacrosanta penalizzazione con cui venne punito. Riconosco la sua grandezza assoluta come ciclista, però umanamente - nell'ambito riferito strettamente alla sua carriera agonistica ovviamente - l'ho sempre trovato detestabile.


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Re: Simpatie e Antipatie...

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Thomas mi sta sulle oo , non ho mai capito il suo gesto di lasciar cadere il microfono dopo il discorso del vincitore sul podio del tour 2018...beh diciamo che nella vita c'è pure di peggio.
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GregLemond
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Re: Simpatie e Antipatie...

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Filarete ha scritto: sabato 21 novembre 2020, 14:17 Vera e propria antipatia senza rimedio, confesso, l'ho sempre nutrita per Paolo Bettini, un paio di episodi: il grillo che alla Liegi 2002 ricuce lui sull'attacco decisivo del suo compagno di squadra Garzelli che aveva fatto lavorare tutto il giorno; Giro d'Italia 2005 dopo aver fatto fare un capitombolo sulle transenne a Cooke che lo stava passando a velocità doppia in volata fece il diavolo a quattro per la sacrosanta penalizzazione con cui venne punito. Riconosco la sua grandezza assoluta come ciclista, però umanamente - nell'ambito riferito strettamente alla sua carriera agonistica ovviamente - l'ho sempre trovato detestabile.
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giorgio ricci
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Re: Simpatie e Antipatie...

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Bettini ha sbiellato qualche volta, ricordo con Cooke quando fece dei versi pazzeschi, e aveva la sfanculata facile ma non era antipatico ed irritante.
Su Garzelli,, il capitano era lui e probabilmente ha avuto il via libera dalla squadra, e allora perché non ricirdare Museeuw alla Roubaix 96, che avrebbe perso perché aveva forato iun punto cruciale.
Inquadrato dalla TV parlava con gli altri e faceva segno 1 in modo prepotente, per dire il capitano sono io e voi zitti. Li si che fu plateale
A me era antipatico Bartoli,, sovente polemico, in corsa e alla TV.
Gelosissimo di Pantani lo attaccò per tutto il 98, dicendo che si parlava solo di lui. Poi scatenò una guerra personale al Giro, con risvolti antipatici,, come quando si arrabbió con il compagno di squadra Noè, perché lo aveva preceduto meritatamente a San Marino.
La sua gelosia si manifestò poi verso Bettini, colpevole di avere iniziato a vincere pure lui. E quando perdeva il mondiale era sempre colpa degli altri.


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Re: Simpatie e Antipatie...

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GregLemond ha scritto: sabato 21 novembre 2020, 14:45
Filarete ha scritto: sabato 21 novembre 2020, 14:17 Vera e propria antipatia senza rimedio, confesso, l'ho sempre nutrita per Paolo Bettini, un paio di episodi: il grillo che alla Liegi 2002 ricuce lui sull'attacco decisivo del suo compagno di squadra Garzelli che aveva fatto lavorare tutto il giorno; Giro d'Italia 2005 dopo aver fatto fare un capitombolo sulle transenne a Cooke che lo stava passando a velocità doppia in volata fece il diavolo a quattro per la sacrosanta penalizzazione con cui venne punito. Riconosco la sua grandezza assoluta come ciclista, però umanamente - nell'ambito riferito strettamente alla sua carriera agonistica ovviamente - l'ho sempre trovato detestabile.
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eliacodogno ha scritto: domenica 22 novembre 2020, 7:48
GregLemond ha scritto: sabato 21 novembre 2020, 14:45
Filarete ha scritto: sabato 21 novembre 2020, 14:17 Vera e propria antipatia senza rimedio, confesso, l'ho sempre nutrita per Paolo Bettini, un paio di episodi: il grillo che alla Liegi 2002 ricuce lui sull'attacco decisivo del suo compagno di squadra Garzelli che aveva fatto lavorare tutto il giorno; Giro d'Italia 2005 dopo aver fatto fare un capitombolo sulle transenne a Cooke che lo stava passando a velocità doppia in volata fece il diavolo a quattro per la sacrosanta penalizzazione con cui venne punito. Riconosco la sua grandezza assoluta come ciclista, però umanamente - nell'ambito riferito strettamente alla sua carriera agonistica ovviamente - l'ho sempre trovato detestabile.
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Secondo me alcuni limiti caratteriali sono anche alla base del totale fallimento alla guida della nazionale
C'è anche da dire che quegli anni non avevamo manco uno dei primi 5 favoriti al mondiale (escluso Firenze)


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Re: Simpatie e Antipatie...

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Walter_White ha scritto: domenica 22 novembre 2020, 9:03 C'è anche da dire che quegli anni non avevamo manco uno dei primi 5 favoriti al mondiale (escluso Firenze)
Vero, però con una situazione non radicalmente migliore negli anni successivi si è corso meglio.


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eliacodogno ha scritto: domenica 22 novembre 2020, 9:32
Walter_White ha scritto: domenica 22 novembre 2020, 9:03 C'è anche da dire che quegli anni non avevamo manco uno dei primi 5 favoriti al mondiale (escluso Firenze)
Vero, però con una situazione non radicalmente migliore negli anni successivi si è corso meglio.
Oddio ..i primi due anni di Cassani sono stati tragici

Dal 2016 le cose hanno iniziato a migliorare


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Re: Simpatie e Antipatie...

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Walter_White ha scritto: domenica 22 novembre 2020, 9:39
eliacodogno ha scritto: domenica 22 novembre 2020, 9:32
Walter_White ha scritto: domenica 22 novembre 2020, 9:03 C'è anche da dire che quegli anni non avevamo manco uno dei primi 5 favoriti al mondiale (escluso Firenze)
Vero, però con una situazione non radicalmente migliore negli anni successivi si è corso meglio.
Oddio ..i primi due anni di Cassani sono stati tragici

Dal 2016 le cose hanno iniziato a migliorare
Ma davvero credete che il selezionatore nel ciclismo sia importante? Per me lo è nel senso che se odia qualcuno può non farlo partecipare, ma per il resto proprio Bettini ha dimostrato che si può ben fare la tattica da corridore, perché all'interno si percepiscono meglio gli umori della corsa; anche se poi mica è detto che funzioni. :)


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Re: Simpatie e Antipatie...

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Il problema della nazionale italiana tra anni '90 e '10 è che anche quando aveva un bel numero di favoriti alla partenza riusciva a ottenere risultati modesti. Anche io penso che un CT possa influire ben poco sul risultato finale di una prova in linea, al massimo può sbagliare qualche convocazione.
giorgio ricci ha scritto: sabato 21 novembre 2020, 20:56 Bettini ha sbiellato qualche volta, ricordo con Cooke quando fece dei versi pazzeschi, e aveva la sfanculata facile ma non era antipatico ed irritante.
Su Garzelli,, il capitano era lui e probabilmente ha avuto il via libera dalla squadra, e allora perché non ricirdare Museeuw alla Roubaix 96, che avrebbe perso perché aveva forato iun punto cruciale.
Inquadrato dalla TV parlava con gli altri e faceva segno 1 in modo prepotente, per dire il capitano sono io e voi zitti. Li si che fu plateale

A me era antipatico Bartoli,, sovente polemico, in corsa e alla TV.
Gelosissimo di Pantani lo attaccò per tutto il 98, dicendo che si parlava solo di lui. Poi scatenò una guerra personale al Giro, con risvolti antipatici,, come quando si arrabbió con il compagno di squadra Noè, perché lo aveva preceduto meritatamente a San Marino.
La sua gelosia si manifestò poi verso Bettini, colpevole di avere iniziato a vincere pure lui. E quando perdeva il mondiale era sempre colpa degli altri.
Va benissimo ricordare quell'episodio, soprattutto perché un arrivo in parata in una classica importante non è una cosa bella dal punto di vista sportivo. Anche la Freccia Vallone del '94 ha offerto uno spettacolo simile. Comunque anche a me Museeuw non è stato mai simpatico.


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GregLemond
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Re: Simpatie e Antipatie...

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Filarete ha scritto: domenica 22 novembre 2020, 13:38 Il problema della nazionale italiana tra anni '90 e '10 è che anche quando aveva un bel numero di favoriti alla partenza riusciva a ottenere risultati modesti. Anche io penso che un CT possa influire ben poco sul risultato finale di una prova in linea, al massimo può sbagliare qualche convocazione.
giorgio ricci ha scritto: sabato 21 novembre 2020, 20:56 Bettini ha sbiellato qualche volta, ricordo con Cooke quando fece dei versi pazzeschi, e aveva la sfanculata facile ma non era antipatico ed irritante.
Su Garzelli,, il capitano era lui e probabilmente ha avuto il via libera dalla squadra, e allora perché non ricirdare Museeuw alla Roubaix 96, che avrebbe perso perché aveva forato iun punto cruciale.
Inquadrato dalla TV parlava con gli altri e faceva segno 1 in modo prepotente, per dire il capitano sono io e voi zitti. Li si che fu plateale

A me era antipatico Bartoli,, sovente polemico, in corsa e alla TV.
Gelosissimo di Pantani lo attaccò per tutto il 98, dicendo che si parlava solo di lui. Poi scatenò una guerra personale al Giro, con risvolti antipatici,, come quando si arrabbió con il compagno di squadra Noè, perché lo aveva preceduto meritatamente a San Marino.
La sua gelosia si manifestò poi verso Bettini, colpevole di avere iniziato a vincere pure lui. E quando perdeva il mondiale era sempre colpa degli altri.
Va benissimo ricordare quell'episodio, soprattutto perché un arrivo in parata in una classica importante non è una cosa bella dal punto di vista sportivo. Anche la Freccia Vallone del '94 ha offerto uno spettacolo simile. Comunque anche a me Museeuw non è stato mai simpatico.
Vero.
Ma è vero anche che sia Bettini che Museeuw avrebbero stravinto la volatina.


cassius
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Re: Simpatie e Antipatie...

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https://cyclingpro.net/spaziociclismo/a ... fficienti/
Avevamo qualche tempo fa delle prodezze social di Quinn Simmons, pare che anche in questo campo si sia giunti alla piena parità di genere...

Mah, io resto un po' sconcertato.
E lo dico da persona di sinistra e sinceramente antirazzista.
Non dico che uno sportivo debba essere libero di postare Hitler e Stalin sulla sua bacheca, ma la pretesa di scuse per le proprie idee mi pare davvero un'invasione di libertà costituzionali.
Pur disprezzando i pensieri che Chloé Dygert sostiene, preferisco un mondo in cui è libera di sostenerli, che non un mondo dove uno sponsor decide quali idee sono giuste e quali sono sbagliate.


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Re: Simpatie e Antipatie...

Messaggio da leggere da nemecsek. »

cassius ha scritto: sabato 28 novembre 2020, 21:15 https://cyclingpro.net/spaziociclismo/a ... fficienti/
Avevamo qualche tempo fa delle prodezze social di Quinn Simmons, pare che anche in questo campo si sia giunti alla piena parità di genere...

Mah, io resto un po' sconcertato.
E lo dico da persona di sinistra e sinceramente antirazzista.
Non dico che uno sportivo debba essere libero di postare Hitler e Stalin sulla sua bacheca, ma la pretesa di scuse per le proprie idee mi pare davvero un'invasione di libertà costituzionali.
Pur disprezzando i pensieri che Chloé Dygert sostiene, preferisco un mondo in cui è libera di sostenerli, che non un mondo dove uno sponsor decide quali idee sono giuste e quali sono sbagliate.
La cultura del piagnisteo è il cadavere del liberalismo degli anni Sessanta, è il frutto dell’ossessione per i diritti civili e dell’esaltazione vittimistica delle minoranze.

Ciaveva visto giusto Robert Hughes, ciaveva visto...


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Re: Simpatie e Antipatie...

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cassius ha scritto: sabato 28 novembre 2020, 21:15 https://cyclingpro.net/spaziociclismo/a ... fficienti/
Avevamo qualche tempo fa delle prodezze social di Quinn Simmons, pare che anche in questo campo si sia giunti alla piena parità di genere...

Mah, io resto un po' sconcertato.
E lo dico da persona di sinistra e sinceramente antirazzista.
Non dico che uno sportivo debba essere libero di postare Hitler e Stalin sulla sua bacheca, ma la pretesa di scuse per le proprie idee mi pare davvero un'invasione di libertà costituzionali.
Pur disprezzando i pensieri che Chloé Dygert sostiene, preferisco un mondo in cui è libera di sostenerli, che non un mondo dove uno sponsor decide quali idee sono giuste e quali sono sbagliate.
L'iper moralismo e politicamente corretto negli USA è oltre il soffocante, nonché ridicolo. Condivido la tua ultima frase.


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Seb
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Re: Simpatie e Antipatie...

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cassius ha scritto: sabato 28 novembre 2020, 21:15 Mah, io resto un po' sconcertato.
E lo dico da persona di sinistra e sinceramente antirazzista.
Non dico che uno sportivo debba essere libero di postare Hitler e Stalin sulla sua bacheca, ma la pretesa di scuse per le proprie idee mi pare davvero un'invasione di libertà costituzionali.
Pur disprezzando i pensieri che Chloé Dygert sostiene, preferisco un mondo in cui è libera di sostenerli, che non un mondo dove uno sponsor decide quali idee sono giuste e quali sono sbagliate.
Sono d'accordo al 99% con te, però come Dygert deve essere libera di esprimere le proprie idee (che poi in questo caso si tratta di like messi su Twitter che normalmente non appaiono nella timeline degli altri), credo anche se lo sponsor che contribuisce a pagarle un bel po' di soldi debba sentirsi libero di non essere associato a idee che non rispecchiano le sue.

In questo caso però ci vedo un'enorme ipocrisia da parte di Rapha, soprattutto per le tempistiche. I tweet incriminati mi pare risalgano all'estate e la cosa è emersa a fine settembre/inizio ottobre: mettiamo anche che l'ingaggio con la Canyon-SRAM sponsorizzata Rapha era già stato definito a quel punto (è stato annunciato il 10 novembre), le scuse sono del 14 novembre e Rapha se ne esce fuori più di due settimane dopo (difficile immaginare che nel "processo" non fossero mai stati coinvolti) proprio nella settimana del Black Friday?


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GregLemond
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Re: Simpatie e Antipatie...

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Seb ha scritto: domenica 29 novembre 2020, 10:25
cassius ha scritto: sabato 28 novembre 2020, 21:15 Mah, io resto un po' sconcertato.
E lo dico da persona di sinistra e sinceramente antirazzista.
Non dico che uno sportivo debba essere libero di postare Hitler e Stalin sulla sua bacheca, ma la pretesa di scuse per le proprie idee mi pare davvero un'invasione di libertà costituzionali.
Pur disprezzando i pensieri che Chloé Dygert sostiene, preferisco un mondo in cui è libera di sostenerli, che non un mondo dove uno sponsor decide quali idee sono giuste e quali sono sbagliate.
Sono d'accordo al 99% con te, però come Dygert deve essere libera di esprimere le proprie idee (che poi in questo caso si tratta di like messi su Twitter che normalmente non appaiono nella timeline degli altri), credo anche se lo sponsor che contribuisce a pagarle un bel po' di soldi debba sentirsi libero di non essere associato a idee che non rispecchiano le sue.

In questo caso però ci vedo un'enorme ipocrisia da parte di Rapha, soprattutto per le tempistiche. I tweet incriminati mi pare risalgano all'estate e la cosa è emersa a fine settembre/inizio ottobre: mettiamo anche che l'ingaggio con la Canyon-SRAM sponsorizzata Rapha era già stato definito a quel punto (è stato annunciato il 10 novembre), le scuse sono del 14 novembre e Rapha se ne esce fuori più di due settimane dopo (difficile immaginare che nel "processo" non fossero mai stati coinvolti) proprio nella settimana del Black Friday?
A me fa molto specie che uno sponsor pensi di aver diritto di comprare le idee, giuste o sbagliate che siano


cassius
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Re: Simpatie e Antipatie...

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Seb ha scritto: domenica 29 novembre 2020, 10:25
cassius ha scritto: sabato 28 novembre 2020, 21:15 Mah, io resto un po' sconcertato.
E lo dico da persona di sinistra e sinceramente antirazzista.
Non dico che uno sportivo debba essere libero di postare Hitler e Stalin sulla sua bacheca, ma la pretesa di scuse per le proprie idee mi pare davvero un'invasione di libertà costituzionali.
Pur disprezzando i pensieri che Chloé Dygert sostiene, preferisco un mondo in cui è libera di sostenerli, che non un mondo dove uno sponsor decide quali idee sono giuste e quali sono sbagliate.
Sono d'accordo al 99% con te, però come Dygert deve essere libera di esprimere le proprie idee (che poi in questo caso si tratta di like messi su Twitter che normalmente non appaiono nella timeline degli altri), credo anche se lo sponsor che contribuisce a pagarle un bel po' di soldi debba sentirsi libero di non essere associato a idee che non rispecchiano le sue.
Siamo in un campo che la legge fatica a tutelare: l'espressione DAVVERO LIBERA delle idee.
La libertà non è solo "non finire in galera se esprimi quelle idee" ma anche il "fuori da condizioni contrattuali ben definite, puoi esprimere le tue idee senza patire conseguenze diverse dal fatto che qualcuno le contesti".
Rischiare di perdere il lavoro per opinioni espresse che non c'entrano direttamente con il lavoro svolto è o non è una limitazione arbitraria della libertà d'espressione? Fino a quale punto un'azienda può permettersi - in nome della tutela della propria immagine - di impedire la libera espressione? Interrogativo che si pongono anche altri, vedo...
GregLemond ha scritto: domenica 29 novembre 2020, 11:24 A me fa molto specie che uno sponsor pensi di aver diritto di comprare le idee, giuste o sbagliate che siano
Nel dubbio, secondo me è importante che si levino proteste contro questi provvedimenti, anche e soprattutto da parte di chi non condivide le idee "punite". In modo da far capire che molto peggio dell'esprimere idee idiote c'è l'ergersi a censore.

Il resto...
Seb ha scritto: domenica 29 novembre 2020, 10:25 In questo caso però ci vedo un'enorme ipocrisia da parte di Rapha, soprattutto per le tempistiche. I tweet incriminati mi pare risalgano all'estate e la cosa è emersa a fine settembre/inizio ottobre: mettiamo anche che l'ingaggio con la Canyon-SRAM sponsorizzata Rapha era già stato definito a quel punto (è stato annunciato il 10 novembre), le scuse sono del 14 novembre e Rapha se ne esce fuori più di due settimane dopo (difficile immaginare che nel "processo" non fossero mai stati coinvolti) proprio nella settimana del Black Friday?
...mi pare, sia detto davvero senza offesa, una questione di lana caprina.
Le tempistiche possono anche dipendere da ritardi organizzativi.
Ma aggiungo una mia considerazione ancora più di lana caprina: nella settimana del Black Friday eviterei di far parlare il mio marchio su una vicenda di razzismo, omofobia ecc. Se l'hanno fatto per questa ragione, sono dei bei fenomeni del marketing.


dietzen
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Re: Simpatie e Antipatie...

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GregLemond ha scritto: domenica 29 novembre 2020, 11:24
Seb ha scritto: domenica 29 novembre 2020, 10:25
cassius ha scritto: sabato 28 novembre 2020, 21:15 Mah, io resto un po' sconcertato.
E lo dico da persona di sinistra e sinceramente antirazzista.
Non dico che uno sportivo debba essere libero di postare Hitler e Stalin sulla sua bacheca, ma la pretesa di scuse per le proprie idee mi pare davvero un'invasione di libertà costituzionali.
Pur disprezzando i pensieri che Chloé Dygert sostiene, preferisco un mondo in cui è libera di sostenerli, che non un mondo dove uno sponsor decide quali idee sono giuste e quali sono sbagliate.
Sono d'accordo al 99% con te, però come Dygert deve essere libera di esprimere le proprie idee (che poi in questo caso si tratta di like messi su Twitter che normalmente non appaiono nella timeline degli altri), credo anche se lo sponsor che contribuisce a pagarle un bel po' di soldi debba sentirsi libero di non essere associato a idee che non rispecchiano le sue.

In questo caso però ci vedo un'enorme ipocrisia da parte di Rapha, soprattutto per le tempistiche. I tweet incriminati mi pare risalgano all'estate e la cosa è emersa a fine settembre/inizio ottobre: mettiamo anche che l'ingaggio con la Canyon-SRAM sponsorizzata Rapha era già stato definito a quel punto (è stato annunciato il 10 novembre), le scuse sono del 14 novembre e Rapha se ne esce fuori più di due settimane dopo (difficile immaginare che nel "processo" non fossero mai stati coinvolti) proprio nella settimana del Black Friday?
A me fa molto specie che uno sponsor pensi di aver diritto di comprare le idee, giuste o sbagliate che siano
Più che comprare le idee perseguono i loro interessi, immagino rispetto a quello che considerano il loro mercato. Non conosco il caso della dygert, ma per esempio la trek aveva sospeso quinn simmons dopo che sui social era subito cresciuta una campagna per boicottare le loro bici.


Bomby
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Re: Simpatie e Antipatie...

Messaggio da leggere da Bomby »

In questi casi si dice sempre che la libertà di uno finisce dove inizia quella di qualcun altro. Vero, frase semplice e ad effetto, ma la messa in pratica si presta a moltissime interpretazioni: il limite è confuso, sfumato, non si sa mai bene dove sia.

Certo è che in America la questione sta diventando davvero spinosa, evidentemente esacerbata dalla situazione politica. Molte minoranze, che stavano vedendo riequilibrati i propri squilibri con la maggioranza delle persone, hanno visto interrompersi questo processo e quindi, per controffensiva, hanno iniziato a spingere con ancora maggior vigore. Il problema è che più spingi, più l'opposizione che troverai sarà forte: si dovrebbe trattare di un lavoro ai fianchi, lento ma inesorabile, o di un colpo secco, rapido e inevitabile, ma l'azione muscolare non porta da nessuna parte. Il fatto è che in questa opera di solito è guidata dalla fazione più radicale del movimento che non è disposta ad accettare le lentezze connesse al lavoro ai fianchi e che, essendo radicale, non accetta chi è fuoli linea, che viene travolto, estromesso e trattato come un paria. E quindi il più delle volte si hanno effetti controproducenti.

Nel caso in esame, la Dygert ha idee che non condivido, ha messo il like a post sicuramente sciocchi e che non sono in linea con ciò che penso, ma gli interventi piaciuti non mi parevano così direttamente offensivi. Dal mio punto di vista chi propugna quelle idee si squalifica da sè, però deve essere libero di dire ciò che pensa. Diverso sarebbe se si augurasse la morte violenta di tutti i neri, gay e quant'altro. Però dire che non condivide un certo tipo di narrazione, o che non condivide certe scelte è un suo diritto e non vedo come Rapha possa essere coinvolta. Specie visto e considerato che non mi pare fosse sotto loro contratto quando ha messo certi like o ha espresso certe opinioni. E anche se fosse sotto contratto con loro... chissenefrega. Avrebbero fatto più bella figura:
a) a stare zitti, meno cagnara fai, meno dai visibilità a certe opinioni,
b) nel caso le voci si fossero fatte inarrestabili, dire che loro non condividono le opinioni dell'atleta CD, ma che la medesima CD è liberissima di esprimere le sue opinioni: loro sponsorizzano la squadra e l'atleta, e finchè quest'ultima lavora e si comporta in modo onesto, loro non hanno nulla da obiettare.
In questo modo avrebbero salvato capra (l'immagine) e cavoli (l'atleta, e le vendite a quelli che non la pensano come loro, ovvero nel caso dell'America, la metà della popolazione -e quindi del mercato.

Probabilmente Nibali non ha le mie stesse idee politiche (mi pare che in una vecchia intervista su Repubblica si disse berlusconiano, o comunque di cdx): chissenefrega, lo tifo lo stesso. Ci sono probabilmente altri che sarebbero più sulla mia linea che però non tifo...


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Abruzzese
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Re: Simpatie e Antipatie...

Messaggio da leggere da Abruzzese »

Bomby ha scritto: domenica 29 novembre 2020, 18:18 Probabilmente Nibali non ha le mie stesse idee politiche (mi pare che in una vecchia intervista su Repubblica si disse berlusconiano, o comunque di cdx): chissenefrega, lo tifo lo stesso. Ci sono probabilmente altri che sarebbero più sulla mia linea che però non tifo...
Tanto per raccontarne una indiscutibile: ricordo quando Vincenzo fu protagonista di quell'uscita infelicissima su Di Luca, apostrofato con un epiteto di pessimo gusto (considerando che anche lui, se vogliamo, era stato tra i suoi "maestri", visto che era stato il suo capitano nel Giro 2007). Gli eventi però vanno anche ben contestualizzati, tenendo in considerazione il fatto che gli venne posta una domanda totalmente inopportuna in un contesto totalmente inopportuno, ovvero gli venne chiesto cosa ne pensasse di certe dichiarazioni di Danilo al termine di un arrivo in salita al Tour de San Luis, ad inizio stagione. Certe cose quindi potrebbero essere evitate se ci fosse anche l'onestà intellettuale dell'intervistatore, che purtroppo preferisce avere il titolo ad effetto piuttosto che stare sull'attualità ma purtroppo è un qualcosa che si è riscontrato fin troppo spesso in questi anni e in qualunque ambito.

Questo per dire cosa? Che certamente una situazione particolare rispetto ad un'altra può influire maggiormente sui nervi di un corridore (se tu vai a fare una domanda che in quel contesto si rivela totalmente impertinente ad uno che ha appena concluso una tappa con arrivo in salita, è difficile che tu possa aspettarti carinerie). A questo poi si aggiungono anche l'esperienza maturata dai corridori e le pressioni crescenti che possono fronteggiare, che di conseguenza influiscono in maniera determinante sia nei rapporti con la stampa che con la gente comune, in quanto si è personaggi pubblici a tutti gli effetti.

Nei due casi riportati di certo, al netto d'ipocrisie e opportunismi vari, occorre ricordare che i due protagonisti oltre che essere due tra i migliori prospetti del ciclismo, non solo limitatamente alla sfera americana, sono due atleti ancora molto giovani e proprio per questo va sicuramente fatto capire loro come un uso consapevole dei social network può contribuire a non compromettere un immagine che, limitatamente al talento espresso in bici, sarebbe molto ma molto luminosa (posto che poi un'analisi lucida e obiettiva presupporrebbe la separazione dell'atleta dall'uomo). Torniamo sempre a quell'altra questione: in questi anni, senza stare a pensare a provocazioni varie o a situazioni di gara che sovente si sono verificate e continueranno a verificarsi, abbiamo parlato di Moscon più per le sue prestazioni in bicicletta oppure per le stronzate che ha combinato?


"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")

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Re: Simpatie e Antipatie...

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Le 'belinate' che scrivono sui social questi ragazzi ancora giovani dovrebbero essere considerate con uno sguardo indulgente, senza fare ulteriore chiasso.
Andrebbe loro spiegato il ruolo influente che hanno in un certo campo, e come questo potrebbe ledere le loro carriere in futuro. Questo però, in camera caritatis.
Gettare benzina sul fuoco non serve a nulla se non a dare della m... da mangiare ad un certo tipo di giornalismo di basso livello.
Cancellare i post sarebbe più che sufficiente senza arrivare a mettere in dubbio le loro qualità umane.
Un altra soluzione sarebbe lasciare tutto il lavoro ad un addetto stampa,, mentre i ragazzi potrebbero usare solo social privati per parlare con amici e amichette.
Io so di professionisti affermati ed ex famosi, che di cose pesanti ne hanno dette parecchie,, ma tutto rimaneva fra loro e la cerchia dei loro accoliti.
Ricordo di un famoso ex,, in posizione in quel momento influente, che fece una campagna per il doping libero senza dare scandalo,, oppure prendere posizioni politiche scomode, su cui puntualmente si glissava.
C'è tanta ipocrisia da tastiera in queste cose.


cassius
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Re: Simpatie e Antipatie...

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giorgio ricci ha scritto: domenica 29 novembre 2020, 20:35 Le 'belinate' che scrivono sui social questi ragazzi ancora giovani dovrebbero essere considerate con uno sguardo indulgente, senza fare ulteriore chiasso.
Andrebbe loro spiegato il ruolo influente che hanno in un certo campo, e come questo potrebbe ledere le loro carriere in futuro. Questo però, in camera caritatis.
Gettare benzina sul fuoco non serve a nulla se non a dare della m... da mangiare ad un certo tipo di giornalismo di basso livello.
Cancellare i post sarebbe più che sufficiente senza arrivare a mettere in dubbio le loro qualità umane.
Un altra soluzione sarebbe lasciare tutto il lavoro ad un addetto stampa,, mentre i ragazzi potrebbero usare solo social privati per parlare con amici e amichette.
Io so di professionisti affermati ed ex famosi, che di cose pesanti ne hanno dette parecchie,, ma tutto rimaneva fra loro e la cerchia dei loro accoliti.
Ricordo di un famoso ex,, in posizione in quel momento influente, che fece una campagna per il doping libero senza dare scandalo,, oppure prendere posizioni politiche scomode, su cui puntualmente si glissava.
C'è tanta ipocrisia da tastiera in queste cose.
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Re: Simpatie e Antipatie...

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Van der poel ed evenepoel perchè non c’è cosa più insopportabile degli ultras del ciclismo quindi me li rendono odiosi i loro tifosi


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Re: Simpatie e Antipatie...

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torcia86 ha scritto: martedì 11 maggio 2021, 17:46 Van der poel ed evenepoel perchè non c’è cosa più insopportabile degli ultras del ciclismo quindi me li rendono odiosi i loro tifosi
È una delle affermazioni più vere in sé che abbia sentito, perché succede quasi sempre; l'esempio più chiaro l'abbiamo avuto proprio qui con il Prince che faceva di tutto per ridurre a "macchietta" il suo favorito e ci riusciva perfettamente. Però non è la sola; talvolta ci mettono parecchio impegno anche i "campioni stessi" nel diventare antipatici e prorprio uno, dei due che citi, ne è, s.m. l'esempio più chiaro. :)
P.S. Sono un "ultrà" dell'altro e ti pregherei di segnalarmi se e quando sostengo tesi scorrette. :cincin:


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
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Re: Simpatie e Antipatie...

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lemond ha scritto: mercoledì 12 maggio 2021, 8:52
torcia86 ha scritto: martedì 11 maggio 2021, 17:46 Van der poel ed evenepoel perchè non c’è cosa più insopportabile degli ultras del ciclismo quindi me li rendono odiosi i loro tifosi
È una delle affermazioni più vere in sé che abbia sentito, perché succede quasi sempre; l'esempio più chiaro l'abbiamo avuto proprio qui con il Prince che faceva di tutto per ridurre a "macchietta" il suo favorito e ci riusciva perfettamente. Però non è la sola; talvolta ci mettono parecchio impegno anche i "campioni stessi" nel diventare antipatici e prorprio uno, dei due che citi, ne è, s.m. l'esempio più chiaro. :)
P.S. Sono un "ultrà" dell'altro e ti pregherei di segnalarmi se e quando sostengo tesi scorrette. :cincin:
Ne approfitto per chiederti: come ti spieghi MVDP che scopoia dopo un giro perfetto nell'ultima gara di MTB? È solito a queste controprestazioni? Dopo tanta strada tutto mi aspettavo tranne che pagasse sulla distanza


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
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Re: Simpatie e Antipatie...

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Maìno della Spinetta ha scritto: mercoledì 12 maggio 2021, 8:59
lemond ha scritto: mercoledì 12 maggio 2021, 8:52
torcia86 ha scritto: martedì 11 maggio 2021, 17:46 Van der poel ed evenepoel perchè non c’è cosa più insopportabile degli ultras del ciclismo quindi me li rendono odiosi i loro tifosi
È una delle affermazioni più vere in sé che abbia sentito, perché succede quasi sempre; l'esempio più chiaro l'abbiamo avuto proprio qui con il Prince che faceva di tutto per ridurre a "macchietta" il suo favorito e ci riusciva perfettamente. Però non è la sola; talvolta ci mettono parecchio impegno anche i "campioni stessi" nel diventare antipatici e prorprio uno, dei due che citi, ne è, s.m. l'esempio più chiaro. :)
P.S. Sono un "ultrà" dell'altro e ti pregherei di segnalarmi se e quando sostengo tesi scorrette. :cincin:
Ne approfitto per chiederti: come ti spieghi MVDP che scopoia dopo un giro perfetto nell'ultima gara di MTB? È solito a queste controprestazioni? Dopo tanta strada tutto mi aspettavo tranne che pagasse sulla distanza
Fa parte del suo modo di avvicinarsi alle gare nuove, ha bisogno di un adattamento in corsa, perché non riesce ad essere del tutto competitivo se sta fermo parecchi giorni. L'esempio più chiaro è dato dalle Strade bianche nelle due successive edizioni. Nel 2020 aveva terminato da tempo la stagione di ciclocross, mentre nel 2021 fu quasi subito dopo. ;) P.S. Magari Cauz, Pietro, Udra (in ordine alfabetico) ed altri che ora non rammento :hammer: possono essere più chiari e quindi aggiungo questa parte del messaggio anche sulla discussione del Kaiser. :)


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

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pietro
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Re: Simpatie e Antipatie...

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Odiatore totale di Adam Hansen e Salvato.


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
Tour de France 2021, 11^ tappa
gampenpass
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Re: Simpatie e Antipatie...

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pietro ha scritto: venerdì 19 maggio 2023, 14:36 Odiatore totale di Adam Hansen e Salvato.
Oggi vittoria totale per quei due. Avranno brindato alle spalle di noi appassionati?
:unzunz:


herbie
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Re: Simpatie e Antipatie...

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pietro ha scritto: venerdì 19 maggio 2023, 14:36 Odiatore totale di Adam Hansen e Salvato.
come fai ad odiare uno che ha il record di gt consecutivi portati a termine e che beveva dai boccali birra che gli offrivano i tifosi sull'Alpe d'Huez?
Più che altro mi domando come faccia ad essere in prima fila per far annullare le tappe...


pietro
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Re: Simpatie e Antipatie...

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herbie ha scritto: venerdì 19 maggio 2023, 17:47
pietro ha scritto: venerdì 19 maggio 2023, 14:36 Odiatore totale di Adam Hansen e Salvato.
come fai ad odiare uno che ha il record di gt consecutivi portati a termine e che beveva dai boccali birra che gli offrivano i tifosi sull'Alpe d'Huez?
Più che altro mi domando come faccia ad essere in prima fila per far annullare le tappe...
Fosse per lui e quell'altro annullerebbero le tappe perché le app meteo prevedono pioggia due settimane prima della corsa in questione. Il ciclismo sarebbe già morto esistessero solo quelli come lui, le birre può pure mettersele...


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
Tour de France 2021, 11^ tappa
herbie
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Re: Simpatie e Antipatie...

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pietro ha scritto: venerdì 19 maggio 2023, 17:49
herbie ha scritto: venerdì 19 maggio 2023, 17:47
pietro ha scritto: venerdì 19 maggio 2023, 14:36 Odiatore totale di Adam Hansen e Salvato.
come fai ad odiare uno che ha il record di gt consecutivi portati a termine e che beveva dai boccali birra che gli offrivano i tifosi sull'Alpe d'Huez?
Più che altro mi domando come faccia ad essere in prima fila per far annullare le tappe...
Fosse per lui e quell'altro annullerebbero le tappe perché le app meteo prevedono pioggia due settimane prima della corsa in questione. Il ciclismo sarebbe già morto esistessero solo quelli come lui, le birre può pure mettersele...
Io penso che il bombardamento continuo su previsioni meteo catastrofiche influenzi indebitamente e , alla lunga, pesantemente(ma d'altra parte è il "sistema" mediatico generale ad agire così, producendo gli effetti desiderati sull'uomo medio) l'opinione di chi è coinvolto in un evento di forte stress per lui, riuscendo a convincerlo dell'eccezionalità di cose che altrimenti passerebbero in maniera più iieve.
Su questo c'è scarsissima attenzione, e chi utilizza questi metodi lo sa bene.


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