Tadej Pogačar 2019-2022

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matteo.conz
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Re: Tadej Pogačar

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Walter_White ha scritto: martedì 11 gennaio 2022, 8:33
Cthulhu ha scritto: lunedì 10 gennaio 2022, 17:28 Noto che fate finta di dimenticarvi che farà la Vuelta. :D
Inevitabile visto che fa il Tour. Molto più interessante il fatto che abbia detto che vuole provare a vincere tutte e 5 le grandi classiche in futuro :champion:
Ah l'ha proprio dichiarato?!? Io avevo ipotizzato solo un pio desiderio ed invece...grande Taddeo!


Mondiale 2019: 1 matteo.conz 53 :champion:
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C'è sempre una soluzione semplice ad un problema complesso. Ed è quella sbagliata. A. Einstein
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Walter_White
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Re: Tadej Pogačar

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Farà anche la Dwars


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Walter_White
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Re: Tadej Pogačar

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Anche lui ha il Covid, con sintomi lievi



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pietro
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Re: Tadej Pogačar

Messaggio da leggere da pietro »

Comunque bene che lo prendano adesso, almeno saranno salvi durante la stagione


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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jan80
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Re: Tadej Pogačar

Messaggio da leggere da jan80 »

pietro ha scritto: martedì 8 febbraio 2022, 13:33 Comunque bene che lo prendano adesso, almeno saranno salvi durante la stagione
dipende......un conto come in questo caso prenderlo da asintomatico altro da averlo con sintomi


nurseryman
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Re: Tadej Pogačar

Messaggio da leggere da nurseryman »

la tirreno è quasi compromessa


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Walter_White
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Re: Tadej Pogačar

Messaggio da leggere da Walter_White »

nurseryman ha scritto: martedì 8 febbraio 2022, 22:48 la tirreno è quasi compromessa
In realtà è già tornato ad allenarsi e nemmeno l'UAE Tour è in dubbio


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Walter_White
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Re: Tadej Pogačar

Messaggio da leggere da Walter_White »

Su.


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AntiGazza
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Re: Tadej Pogačar

Messaggio da leggere da AntiGazza »

Io uno così forte non lo ho mai visto... Seguo dagli anni 90, non dalla preistoria , ma uno così mai visto.... Se continua così per 4/5 anni mi sa che siamo dalla parte dei mostri sacri


Snake
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Re: Tadej Pogačar

Messaggio da leggere da Snake »

quest'anno una ventina di corse le vince


Gimbatbu
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Re: Tadej Pogačar

Messaggio da leggere da Gimbatbu »

AntiGazza ha scritto: sabato 5 marzo 2022, 16:38 Io uno così forte non lo ho mai visto... Seguo dagli anni 90, non dalla preistoria , ma uno così mai visto.... Se continua così per 4/5 anni mi sa che siamo dalla parte dei mostri sacri
Io l'ho visto, ma uno soltanto. Eddy Merckx.


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barrylyndon
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Re: Tadej Pogačar

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Ho visto solo una cosa limitare pogi.. Il caldo..
Con il caldo è solo forte.. Altrimenti è pressoché imbattibile


Nibali sta a Froome come Thoeni stava a Klammer.
AndreiTchmil
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Re: Tadej Pogačar

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barrylyndon ha scritto: sabato 5 marzo 2022, 17:13 Ho visto solo una cosa limitare pogi.. Il caldo..
Con il caldo è solo forte.. Altrimenti è pressoché imbattibile
Io ho visto una sola cosa limitare Pogi: Jonas Vingegaard. Con Vingegaard è solo il numero due, altrimenti è il numero 1.


ciclistapazzo
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Re: Tadej Pogačar

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AndreiTchmil ha scritto: sabato 5 marzo 2022, 17:28
barrylyndon ha scritto: sabato 5 marzo 2022, 17:13 Ho visto solo una cosa limitare pogi.. Il caldo..
Con il caldo è solo forte.. Altrimenti è pressoché imbattibile
Io ho visto una sola cosa limitare Pogi: Jonas Vingegaard. Con Vingegaard è solo il numero due, altrimenti è il numero 1.
l'anno scorso era Adam Yates... hai cambiato cavallo?


AndreiTchmil
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Re: Tadej Pogačar

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ciclistapazzo ha scritto: sabato 5 marzo 2022, 17:29
AndreiTchmil ha scritto: sabato 5 marzo 2022, 17:28
barrylyndon ha scritto: sabato 5 marzo 2022, 17:13 Ho visto solo una cosa limitare pogi.. Il caldo..
Con il caldo è solo forte.. Altrimenti è pressoché imbattibile
Io ho visto una sola cosa limitare Pogi: Jonas Vingegaard. Con Vingegaard è solo il numero due, altrimenti è il numero 1.
l'anno scorso era Adam Yates... hai cambiato cavallo?
No Yates era un altro contesto. Avevo detto che correndo la vuelta da fresco era favorito. I superiori a Tadej sono Roglic, Vingegaard e Carapaz. Lo vedrai alla Tirreno e al Tour.


ciclistapazzo
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Re: Tadej Pogačar

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AndreiTchmil ha scritto: sabato 5 marzo 2022, 17:38
ciclistapazzo ha scritto: sabato 5 marzo 2022, 17:29
AndreiTchmil ha scritto: sabato 5 marzo 2022, 17:28
Io ho visto una sola cosa limitare Pogi: Jonas Vingegaard. Con Vingegaard è solo il numero due, altrimenti è il numero 1.
l'anno scorso era Adam Yates... hai cambiato cavallo?
No Yates era un altro contesto. Avevo detto che correndo la vuelta da fresco era favorito. I superiori a Tadej sono Roglic, Vingegaard e Carapaz. Lo vedrai alla Tirreno e al Tour.
Io sono convinto che Vingegaard sia molto forte e quest'anno confermerà quanto fatto vedere lo scorso anno. Non escludo per nulla che la coppia della Jumbo possa mettere nel sacco Pogacar e vincere il Tour. Però perdi tempo a tifare contro a Pogacar. È un fenomeno, devi ammetterlo. Ogni volta hai una scusa per dire che perderà, ma alla fine rischi solo di sembrare ridicolo.


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Tadej Pogačar

Messaggio da leggere da Tranchée d'Arenberg »

AntiGazza ha scritto: sabato 5 marzo 2022, 16:38 Io uno così forte non lo ho mai visto... Seguo dagli anni 90, non dalla preistoria , ma uno così mai visto.... Se continua così per 4/5 anni mi sa che siamo dalla parte dei mostri sacri
E' inevitabile pensarlo. Se continua così, nel giro di 5 anni avremo un palmares da gigante del ciclismo.


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Tizi_il_ves

Re: Tadej Pogačar

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al di fuori del fatto che è un fenomeno, c'è da sottolineare un paio di cose che non so se avete notato durante la diretta, quando lui ha attaccato è stato favorito dal fatto che Ala ha avuto una prima flessione (che si è poi concretizzata più avanti) che ha creato il buco, inizialmente non sembrava neppure convinto perchè si è girato un paio di volte per vedere se qualcuno rientrava, poi logico che non vedendo nessuno, anzi vedendo che anche Rodriguez che era inizialmente a pochi mt perdeva terreno è normale che abbia insistito, ma a mio parere l'errore lo hanno fatto i quickstep o ho ha fatto Alaphilippe a non dire che era al gancio, probabilmente Asgreen (che ha dimostrato di avere una buona gamba) non avrebbe aspettato di avere 1 minuto per andarsene ma lo avrebbe francobollato più da vicino, poi sicuramente avrebbe vinto ugualmente perchè è disarmante la sua superiorità, però il dubbio che si poteva vedere un'altra corsa ci sta


AndreiTchmil
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Re: Tadej Pogačar

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ciclistapazzo ha scritto: sabato 5 marzo 2022, 17:43
AndreiTchmil ha scritto: sabato 5 marzo 2022, 17:38
ciclistapazzo ha scritto: sabato 5 marzo 2022, 17:29

l'anno scorso era Adam Yates... hai cambiato cavallo?
No Yates era un altro contesto. Avevo detto che correndo la vuelta da fresco era favorito. I superiori a Tadej sono Roglic, Vingegaard e Carapaz. Lo vedrai alla Tirreno e al Tour.
Io sono convinto che Vingegaard sia molto forte e quest'anno confermerà quanto fatto vedere lo scorso anno. Non escludo per nulla che la coppia della Jumbo possa mettere nel sacco Pogacar e vincere il Tour. Però perdi tempo a tifare contro a Pogacar. È un fenomeno, devi ammetterlo. Ogni volta hai una scusa per dire che perderà, ma alla fine rischi solo di sembrare ridicolo.
Fai parte del 50% degli utenti che non ha capito il mio modus operandi. Maino della Spinetta, giusto per citarne uno, è tra quelli che hanno compreso 😝


Andrea93
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Re: Tadej Pogačar

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Veramente devastante, visto dal vivo sulle Tolfe aveva proprio un'altra pedalata rispetto agli altri
Anche Valverde saliva molto forte


luketaro
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Re: Tadej Pogačar

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Ma siamo sicuri che oggi Tadej abbia fatto un numero di un altro pianeta?
Se andiamo a guardare gli altri, secondo è arrivato un 42enne, 9 Petilli, 12 De Tier, 19 Zana, 25 Albanese, tutti a meno di 2'30....
Sicuramente oggi ha fatto una performance di altissimo livello, ma non è che sia stato favorito da degli avversari non proprio in giornata?
Almeno questa è stata la mia impressione....


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barrylyndon
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Re: Tadej Pogačar

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luketaro ha scritto: sabato 5 marzo 2022, 18:17 Ma siamo sicuri che oggi Tadej abbia fatto un numero di un altro pianeta?
Se andiamo a guardare gli altri, secondo è arrivato un 42enne, 9 Petilli, 12 De Tier, 19 Zana, 25 Albanese, tutti a meno di 2'30....
Sicuramente oggi ha fatto una performance di altissimo livello, ma non è che sia stato favorito da degli avversari non proprio in giornata?
Almeno questa è stata la mia impressione....
Ma infatti... Magari al giro di Polonia farà schifo.. Che ne sappiamo noi?


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ciclistapazzo
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Re: Tadej Pogačar

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luketaro ha scritto: sabato 5 marzo 2022, 18:17 Ma siamo sicuri che oggi Tadej abbia fatto un numero di un altro pianeta?
Se andiamo a guardare gli altri, secondo è arrivato un 42enne, 9 Petilli, 12 De Tier, 19 Zana, 25 Albanese, tutti a meno di 2'30....
Sicuramente oggi ha fatto una performance di altissimo livello, ma non è che sia stato favorito da degli avversari non proprio in giornata?
Almeno questa è stata la mia impressione....
Terzo lo scorso vincitore delle Fiandre, non proprio uno sconosciuto. L'idea di andare da solo, quando mancano 50 km è da fuoriclasse. Poi nessuno discute che il miglior Van Aert o Van der Poel avrebbero potuto resistere forse a quell'attacco, ma ogni tentativo di sminuire ciò che ha fatto oggi Pogacar è sbagliato


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Pafer1
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Re: Tadej Pogačar

Messaggio da leggere da Pafer1 »

luketaro ha scritto: sabato 5 marzo 2022, 18:17 Ma siamo sicuri che oggi Tadej abbia fatto un numero di un altro pianeta?
Se andiamo a guardare gli altri, secondo è arrivato un 42enne, 9 Petilli, 12 De Tier, 19 Zana, 25 Albanese, tutti a meno di 2'30....
Sicuramente oggi ha fatto una performance di altissimo livello, ma non è che sia stato favorito da degli avversari non proprio in giornata?
Almeno questa è stata la mia impressione....
Questo ragionamento e' condivisibile, ma nel ciclismo moderno chi e' che riesce ancora a vincere con distacchi consistenti?
Se poi nello specifico andiamo ad analizzare i successi in solitaria di Pogacar, notiamo che non e' mai andato oltre il minuto e mezzo, paradossalmente il solco piu' grande lo ha scavato quando non ha vinto, al Tour a Le Grand Bornand.
A mio avviso e' per questo motivo che sono di piu' i suoi ammiratori dei detrattori, vince le corse a cui partecipa senza ucciderle, e quando lo fa', come appunto al suo ultimo Tour, e' piu' per mancanza di concorrenza che per manifesta superiorita'.
Insomma, un fuoriclasse rapportato al ciclismo odierno, per come la vedo io.


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jan80
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Re: Tadej Pogačar

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luketaro ha scritto: sabato 5 marzo 2022, 18:17 Ma siamo sicuri che oggi Tadej abbia fatto un numero di un altro pianeta?
Se andiamo a guardare gli altri, secondo è arrivato un 42enne, 9 Petilli, 12 De Tier, 19 Zana, 25 Albanese, tutti a meno di 2'30....
Sicuramente oggi ha fatto una performance di altissimo livello, ma non è che sia stato favorito da degli avversari non proprio in giornata?
Almeno questa è stata la mia impressione....
Ha vinto i 183km e 3300mt di dilivello a 38,4 di media......serve altro??ultimi 50km a 350 watt medi,numeri da utentico fenomeno,senza dimenticarci che in buona parte aveva il vento contro e dietro erano in 20


HOTDOG
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Re: Tadej Pogačar

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vabè ma nelle corse in linea che differenza fa vincere con 1 minuto di vantaggio o con 5? e neanche gli altri vincono con 5


Giacomino
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Re: Tadej Pogačar

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Gimbatbu ha scritto: sabato 5 marzo 2022, 16:57
AntiGazza ha scritto: sabato 5 marzo 2022, 16:38 Io uno così forte non lo ho mai visto... Seguo dagli anni 90, non dalla preistoria , ma uno così mai visto.... Se continua così per 4/5 anni mi sa che siamo dalla parte dei mostri sacri
Io l'ho visto, ma uno soltanto. Eddy Merckx.
Mi associo. Io di anni ne ho tanti , sono del 1954 , e Merckx me lo ricordo bene. Però era più ingombrante , dal giro di Sardegna in febbraio al Lombardia / Trofeo Baracchi in autunno. Comunque non è che le vincesse tutte , ma ci provava quasi sempre. Diciamo che mi stava molto sulle "balle" per questa sua fame insaziabile. Tifavo per Gimondi e DeVlaeminck e sicuramente ho goduto parecchio per le vittorie di Leman al Fiandre. Aggiungo che , essendo io di Parma, mi disturbava molto che il buon Vittorio (Adorni, che abitava a meno di 1km da casa mia) gli avesse fatto da gregario/luogotenente al giro 68. In ogni caso altri tempi , altro ciclismo e confronti che hanno poco senso. Però di corridori in grado fin da subito di timbrare il cartellino negli appuntamenti importanti ce ne sono stati pochini.


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jan80
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Re: Tadej Pogačar

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nurseryman ha scritto: martedì 8 febbraio 2022, 22:48 la tirreno è quasi compromessa
Speriamo si riprenda per la Tirreno :champion: :champion:


luketaro
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Re: Tadej Pogačar

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Che ha fatto una performance di altissimo livello, l'ho già scritto sopra. Qui però viene raccontata come se avesse tramutato l'acqua in vino e i paragoni con Merckx si sprecano.

Quando Remco doppia il gruppo alla coppa Bernocchi noi diciamo: "ha fatto un numero da fenomeno", "questo ragazzo ha un gran motore"... Ma poi
diciamo anche "si però una cosa del genere la può fare nella coppa Bernocchi, ma non può certo farlo nelle gare che contano...".

Siccome Pogacar invece lo ha fatto in una corsa considerata una di "quelle che contano", allora lo si paragona subito ad Eddie (e sia ben chiaro che per me è quello ci va più vicino almeno degli ultimi 20 anni).
Mi pare però doveroso chiedersi se, vuoi per colpa del Covid, vuoi per le gastroenteriti, dei mal di schiena, della Parigi Nizza o delle cadute, il livello di queste strade bianche non fosse invece paragonabile ad una coppa Bernocchi o poco più.

Non è una questione di sminuire, ma di stabilire se è stata una prestazione da fenomeno o qualcosa di un livello ancora superiore.


nikybo85
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Re: Tadej Pogačar

Messaggio da leggere da nikybo85 »

luketaro ha scritto: sabato 5 marzo 2022, 22:03 Che ha fatto una performance di altissimo livello, l'ho già scritto sopra. Qui però viene raccontata come se avesse tramutato l'acqua in vino e i paragoni con Merckx si sprecano.

Quando Remco doppia il gruppo alla coppa Bernocchi noi diciamo: "ha fatto un numero da fenomeno", "questo ragazzo ha un gran motore"... Ma poi
diciamo anche "si però una cosa del genere la può fare nella coppa Bernocchi, ma non può certo farlo nelle gare che contano...".

Siccome Pogacar invece lo ha fatto in una corsa considerata una di "quelle che contano", allora lo si paragona subito ad Eddie (e sia ben chiaro che per me è quello ci va più vicino almeno degli ultimi 20 anni).
Mi pare però doveroso chiedersi se, vuoi per colpa del Covid, vuoi per le gastroenteriti, dei mal di schiena, della Parigi Nizza o delle cadute, il livello di queste strade bianche non fosse invece paragonabile ad una coppa Bernocchi o poco più.

Non è una questione di sminuire, ma di stabilire se è stata una prestazione da fenomeno o qualcosa di un livello ancora superiore.
Sono d'accordo sul succo del discorso...fenomeno vero, numero vero, qualcuno di importante mancava. Quindi vittoria pesante, ma meno di altre sue.
Detto ciò, ci fossero stati tutti gli assenti avrebbero visto i sorci verdi ma ci saremmo divertiti (ancora) di più


Giacomino
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Re: Tadej Pogačar

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La cosa più grande ieri è stata , una volta acquisito il vantaggio iniziale di circa un minuto , mantenerlo per oltre 45 km. Uno stress pazzesco. Non aveva 5 minuti. Una forza mentale enorme. Non ha mollato mai


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Re: Tadej Pogačar

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Giacomino ha scritto: domenica 6 marzo 2022, 6:36 La cosa più grande ieri è stata , una volta acquisito il vantaggio iniziale di circa un minuto , mantenerlo per oltre 45 km. Uno stress pazzesco. Non aveva 5 minuti. Una forza mentale enorme. Non ha mollato mai
A me quello che stupisce e' la consapevolezza che ha acquisito in pochi anni di professionismo.
La gestione delle forze, l'opportunita' di fare o non fare certe azioni, in relazione alle sue condizioni, alle condizioni degli avversari, al contesto della corsa.
Ieri si sentiva di attaccare a 50 km dall'arrivo
Alla Liegi si sentiva solo di gestire le forze per un arrivo a ranghi ristretti.
Al Lombardia era consapevole che avrebbe potuto vincere anche con un'azione da lontano.
A me,aldila' delle prestazioni atletiche, meraviglia questa maturita'.
Maturita' che, a quanto si dice, gli permette di gestire al meglio anche i rapporti con i suoi compagni ed avversari.


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Re: Tadej Pogačar

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luketaro ha scritto: sabato 5 marzo 2022, 22:03 Che ha fatto una performance di altissimo livello, l'ho già scritto sopra. Qui però viene raccontata come se avesse tramutato l'acqua in vino e i paragoni con Merckx si sprecano.

Quando Remco doppia il gruppo alla coppa Bernocchi noi diciamo: "ha fatto un numero da fenomeno", "questo ragazzo ha un gran motore"... Ma poi
diciamo anche "si però una cosa del genere la può fare nella coppa Bernocchi, ma non può certo farlo nelle gare che contano...".

Siccome Pogacar invece lo ha fatto in una corsa considerata una di "quelle che contano", allora lo si paragona subito ad Eddie (e sia ben chiaro che per me è quello ci va più vicino almeno degli ultimi 20 anni).
Mi pare però doveroso chiedersi se, vuoi per colpa del Covid, vuoi per le gastroenteriti, dei mal di schiena, della Parigi Nizza o delle cadute, il livello di queste strade bianche non fosse invece paragonabile ad una coppa Bernocchi o poco più.

Non è una questione di sminuire, ma di stabilire se è stata una prestazione da fenomeno o qualcosa di un livello ancora superiore.
Prendo te per esempio e ti prego di non prenderla male se dico che in quel che scritto non c'è assolutamente niente che abbia un senso per un ciclismo vero. Cominciano con la critica ai confronti con Mercks, è assurdo farlo, ma per ragioni opposte: Mercks era un passista, che si difendeva di solito in salita e poteva anche attaccare, ma solo se aveva stancato per bene gli scalatori, ma se erano veri (vedi Ocana) lui doveva abbassare bandiera! Lo Zar invece è uno scalatore che pian piano (o forte forte :) ) sta diventando anche passista e ruota veloce, mentre Mercks era partito dal vincere volate di gruppo, lui questo non lo farà mai perché poi trionfare alla la Milano-Vignola non gli interessa, a differenza dell'altro per il quale non faceva nessuna differenza (o quasi) correre la Coppa Bernocchi (he non so nemmeno se esista sempre :crazy: ) o il campionato del mondo. :diavoletto: Lo Zar nasce per i Giri, Mercks no, si è adattato successivamente con successo, ma non era un predestinato come l'altro per le corse a tappe. E infatti Brera, che di ciclismo e di calcio non capiva quasi niente, però non so perché, era un giornalista molto considerato, aveva ben studiato il soggetto e predetto che era impossibile per lui vincere una corsa come il Giro o il Tour. :diavoletto:
Poi tiri in ballo, sempre per confronto un certo Bassino, che anche lui non so (come la coppa Bernocchi) se corre sempre, l'ultima volta che l'ò visto era (mi pare) alle Olimpiadi che si staccava in salita, non appena si cominciava a alzare l'andatura. Costui è il più grande "bluff" che sia mai esistito nel ciclismo, perché, mentre lo Zar ha la caratteristica di poter vincere sempre, il Bassino è il contrario non può vincere MAI se corre con i suoi pari, perché per farlo deve staccare gli altri in pianura! Come Mercks, lui è un passista, ma a differenza dell'altro, un palo in volata, peggio di Pozzovivo e lasciamo perdere la discesa o le strade non perfettamente lisce, insomma in altre parole è la parodia di un corridore vero. Ora chiunque abbia buon senso può capire che staccare gli altri in pianura sull'asfalto si può fare, ma a due condizioni, che gli altri ti lascino andare (come accadde nei Paesi Baschi), oppure che tu corra con gente che sia di due o tre categorie inferiori, magari in una "rediviva coppa Bernocchi per iuniores o similia". :crazy:
In sintesi ripeto che è l'approccio sbagliato, lo Zar è e le Strade Bianche di ieri è solo una tappa in più di un corridore che non ha eguali nel passato: Coppi era fermo in volata e non era uno scalatore, Bartali invece sì, ma non forte a cronometro, Jacques vedi Coppi, così come Hinault, seppure entrambi con una capacità minore del campionissimo, solo che il Tasso era anche veloce. Poi metteteci chi volete, ma corridori completi come lo Zar non sono mai esistiti.


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la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
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Re: Tadej Pogačar

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barrylyndon ha scritto: domenica 6 marzo 2022, 7:50
Giacomino ha scritto: domenica 6 marzo 2022, 6:36 La cosa più grande ieri è stata , una volta acquisito il vantaggio iniziale di circa un minuto , mantenerlo per oltre 45 km. Uno stress pazzesco. Non aveva 5 minuti. Una forza mentale enorme. Non ha mollato mai
A me quello che stupisce e' la consapevolezza che ha acquisito in pochi anni di professionismo.
La gestione delle forze, l'opportunita' di fare o non fare certe azioni, in relazione alle sue condizioni, alle condizioni degli avversari, al contesto della corsa.
Ieri si sentiva di attaccare a 50 km dall'arrivo
Alla Liegi si sentiva solo di gestire le forze per un arrivo a ranghi ristretti.
Al Lombardia era consapevole che avrebbe potuto vincere anche con un'azione da lontano.
A me,aldila' delle prestazioni atletiche, meraviglia questa maturita'.
Maturita' che, a quanto si dice, gli permette di gestire al meglio anche i rapporti con i suoi compagni ed avversari.
In altre parole è anche un uomo, a differenza dei molti quaqquaraqqua che sono sempre esistiti fra gli atleti c.d. sportivi. :clap:


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la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
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Road Runner
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Re: Tadej Pogačar

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Bha, per me Tadeji non è niente di ché, è "giusto giusto" una via di mezzo tra Merckx e Hinault... :diavoletto: :diavoletto:
Però occhio che Remco quest'anno mi sembra ri-cresciuto un gradino, e credo che nei prossimi 7 o 8 anni sarà il suo avversario naturale.
Il guaio per il belga è che Poghi è più veloce, più forte in salita, più forte tatticamente, più forte di testa, ecc... ecc...


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lemond ha scritto: domenica 6 marzo 2022, 7:55
luketaro ha scritto: sabato 5 marzo 2022, 22:03 Che ha fatto una performance di altissimo livello, l'ho già scritto sopra. Qui però viene raccontata come se avesse tramutato l'acqua in vino e i paragoni con Merckx si sprecano.

Quando Remco doppia il gruppo alla coppa Bernocchi noi diciamo: "ha fatto un numero da fenomeno", "questo ragazzo ha un gran motore"... Ma poi
diciamo anche "si però una cosa del genere la può fare nella coppa Bernocchi, ma non può certo farlo nelle gare che contano...".

Siccome Pogacar invece lo ha fatto in una corsa considerata una di "quelle che contano", allora lo si paragona subito ad Eddie (e sia ben chiaro che per me è quello ci va più vicino almeno degli ultimi 20 anni).
Mi pare però doveroso chiedersi se, vuoi per colpa del Covid, vuoi per le gastroenteriti, dei mal di schiena, della Parigi Nizza o delle cadute, il livello di queste strade bianche non fosse invece paragonabile ad una coppa Bernocchi o poco più.

Non è una questione di sminuire, ma di stabilire se è stata una prestazione da fenomeno o qualcosa di un livello ancora superiore.
Prendo te per esempio e ti prego di non prenderla male se dico che in quel che scritto non c'è assolutamente niente che abbia un senso per un ciclismo vero. Cominciano con la critica ai confronti con Mercks, è assurdo farlo, ma per ragioni opposte: Mercks era un passista, che si difendeva di solito in salita e poteva anche attaccare, ma solo se aveva stancato per bene gli scalatori, ma se erano veri (vedi Ocana) lui doveva abbassare bandiera! Lo Zar invece è uno scalatore che pian piano (o forte forte :) ) sta diventando anche passista e ruota veloce, mentre Mercks era partito dal vincere volate di gruppo, lui questo non lo farà mai perché poi trionfare alla la Milano-Vignola non gli interessa, a differenza dell'altro per il quale non faceva nessuna differenza (o quasi) correre la Coppa Bernocchi (he non so nemmeno se esista sempre :crazy: ) o il campionato del mondo. :diavoletto: Lo Zar nasce per i Giri, Mercks no, si è adattato successivamente con successo, ma non era un predestinato come l'altro per le corse a tappe. E infatti Brera, che di ciclismo e di calcio non capiva quasi niente, però non so perché, era un giornalista molto considerato, aveva ben studiato il soggetto e predetto che era impossibile per lui vincere una corsa come il Giro o il Tour. :diavoletto:
Poi tiri in ballo, sempre per confronto un certo Bassino, che anche lui non so (come la coppa Bernocchi) se corre sempre, l'ultima volta che l'ò visto era (mi pare) alle Olimpiadi che si staccava in salita, non appena si cominciava a alzare l'andatura. Costui è il più grande "bluff" che sia mai esistito nel ciclismo, perché, mentre lo Zar ha la caratteristica di poter vincere sempre, il Bassino è il contrario non può vincere MAI se corre con i suoi pari, perché per farlo deve staccare gli altri in pianura! Come Mercks, lui è un passista, ma a differenza dell'altro, un palo in volata, peggio di Pozzovivo e lasciamo perdere la discesa o le strade non perfettamente lisce, insomma in altre parole è la parodia di un corridore vero. Ora chiunque abbia buon senso può capire che staccare gli altri in pianura sull'asfalto si può fare, ma a due condizioni, che gli altri ti lascino andare (come accadde nei Paesi Baschi), oppure che tu corra con gente che sia di due o tre categorie inferiori, magari in una "rediviva coppa Bernocchi per iuniores o similia". :crazy:
In sintesi ripeto che è l'approccio sbagliato, lo Zar è e le Strade Bianche di ieri è solo una tappa in più di un corridore che non ha eguali nel passato: Coppi era fermo in volata e non era uno scalatore, Bartali invece sì, ma non forte a cronometro, Jacques vedi Coppi, così come Hinault, seppure entrambi con una capacità minore del campionissimo, solo che il Tasso era anche veloce. Poi metteteci chi volete, ma corridori completi come lo Zar non sono mai esistiti.
Coppi non era uno scalatore? Questa devi spiegarmela per favore...


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Re: Tadej Pogačar

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Road Runner ha scritto: domenica 6 marzo 2022, 8:53 Bha, per me Tadeji non è niente di ché, è "giusto giusto" una via di mezzo tra Merckx e Hinault... :diavoletto: :diavoletto:
Però occhio che Remco quest'anno mi sembra ri-cresciuto un gradino, e credo che nei prossimi 7 o 8 anni sarà il suo avversario naturale.
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Il guaio per Evenepiepoli è che Pogacar fa un altro sport.


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Re: Tadej Pogačar

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ciclistapazzo ha scritto: domenica 6 marzo 2022, 8:54
lemond ha scritto: domenica 6 marzo 2022, 7:55
luketaro ha scritto: sabato 5 marzo 2022, 22:03 Che ha fatto una performance di altissimo livello, l'ho già scritto sopra. Qui però viene raccontata come se avesse tramutato l'acqua in vino e i paragoni con Merckx si sprecano.

Quando Remco doppia il gruppo alla coppa Bernocchi noi diciamo: "ha fatto un numero da fenomeno", "questo ragazzo ha un gran motore"... Ma poi
diciamo anche "si però una cosa del genere la può fare nella coppa Bernocchi, ma non può certo farlo nelle gare che contano...".

Siccome Pogacar invece lo ha fatto in una corsa considerata una di "quelle che contano", allora lo si paragona subito ad Eddie (e sia ben chiaro che per me è quello ci va più vicino almeno degli ultimi 20 anni).
Mi pare però doveroso chiedersi se, vuoi per colpa del Covid, vuoi per le gastroenteriti, dei mal di schiena, della Parigi Nizza o delle cadute, il livello di queste strade bianche non fosse invece paragonabile ad una coppa Bernocchi o poco più.

Non è una questione di sminuire, ma di stabilire se è stata una prestazione da fenomeno o qualcosa di un livello ancora superiore.
Prendo te per esempio e ti prego di non prenderla male se dico che in quel che scritto non c'è assolutamente niente che abbia un senso per un ciclismo vero. Cominciano con la critica ai confronti con Mercks, è assurdo farlo, ma per ragioni opposte: Mercks era un passista, che si difendeva di solito in salita e poteva anche attaccare, ma solo se aveva stancato per bene gli scalatori, ma se erano veri (vedi Ocana) lui doveva abbassare bandiera! Lo Zar invece è uno scalatore che pian piano (o forte forte :) ) sta diventando anche passista e ruota veloce, mentre Mercks era partito dal vincere volate di gruppo, lui questo non lo farà mai perché poi trionfare alla la Milano-Vignola non gli interessa, a differenza dell'altro per il quale non faceva nessuna differenza (o quasi) correre la Coppa Bernocchi (he non so nemmeno se esista sempre :crazy: ) o il campionato del mondo. :diavoletto: Lo Zar nasce per i Giri, Mercks no, si è adattato successivamente con successo, ma non era un predestinato come l'altro per le corse a tappe. E infatti Brera, che di ciclismo e di calcio non capiva quasi niente, però non so perché, era un giornalista molto considerato, aveva ben studiato il soggetto e predetto che era impossibile per lui vincere una corsa come il Giro o il Tour. :diavoletto:
Poi tiri in ballo, sempre per confronto un certo Bassino, che anche lui non so (come la coppa Bernocchi) se corre sempre, l'ultima volta che l'ò visto era (mi pare) alle Olimpiadi che si staccava in salita, non appena si cominciava a alzare l'andatura. Costui è il più grande "bluff" che sia mai esistito nel ciclismo, perché, mentre lo Zar ha la caratteristica di poter vincere sempre, il Bassino è il contrario non può vincere MAI se corre con i suoi pari, perché per farlo deve staccare gli altri in pianura! Come Mercks, lui è un passista, ma a differenza dell'altro, un palo in volata, peggio di Pozzovivo e lasciamo perdere la discesa o le strade non perfettamente lisce, insomma in altre parole è la parodia di un corridore vero. Ora chiunque abbia buon senso può capire che staccare gli altri in pianura sull'asfalto si può fare, ma a due condizioni, che gli altri ti lascino andare (come accadde nei Paesi Baschi), oppure che tu corra con gente che sia di due o tre categorie inferiori, magari in una "rediviva coppa Bernocchi per iuniores o similia". :crazy:
In sintesi ripeto che è l'approccio sbagliato, lo Zar è e le Strade Bianche di ieri è solo una tappa in più di un corridore che non ha eguali nel passato: Coppi era fermo in volata e non era uno scalatore, Bartali invece sì, ma non forte a cronometro, Jacques vedi Coppi, così come Hinault, seppure entrambi con una capacità minore del campionissimo, solo che il Tasso era anche veloce. Poi metteteci chi volete, ma corridori completi come lo Zar non sono mai esistiti.
Coppi non era uno scalatore? Questa devi spiegarmela per favore...
Semplice era uno da lunghi rapporti in salita, non uno che scattava, come Bartali e Pantani. Poi, come Mercks, poteva anche staccare tutti, ma alla maniera loro non di un Bahamontes, oppure (un po' meno) di Gaul e Ocana. P.S. Per lo meno è così che rammento io. :cincin:


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AndreiTchmil ha scritto: domenica 6 marzo 2022, 8:55
Road Runner ha scritto: domenica 6 marzo 2022, 8:53 Bha, per me Tadeji non è niente di ché, è "giusto giusto" una via di mezzo tra Merckx e Hinault... :diavoletto: :diavoletto:
Però occhio che Remco quest'anno mi sembra ri-cresciuto un gradino, e credo che nei prossimi 7 o 8 anni sarà il suo avversario naturale.
Il guaio per il belga è che Poghi è più veloce, più forte in salita, più forte tatticamente, più forte di testa, ecc... ecc...
Il guaio per Evenepiepoli è che Pogacar fa un altro sport.
Ma rispetto al Bassino, quasi tutti i ciclisti fanno un altro sport, perché per lo meno loro (nella grande maggioranza) ci sanno andare in bici. :crazy: :diavoletto: :crazy:


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lemond ha scritto: domenica 6 marzo 2022, 9:14
ciclistapazzo ha scritto: domenica 6 marzo 2022, 8:54
lemond ha scritto: domenica 6 marzo 2022, 7:55

Prendo te per esempio e ti prego di non prenderla male se dico che in quel che scritto non c'è assolutamente niente che abbia un senso per un ciclismo vero. Cominciano con la critica ai confronti con Mercks, è assurdo farlo, ma per ragioni opposte: Mercks era un passista, che si difendeva di solito in salita e poteva anche attaccare, ma solo se aveva stancato per bene gli scalatori, ma se erano veri (vedi Ocana) lui doveva abbassare bandiera! Lo Zar invece è uno scalatore che pian piano (o forte forte :) ) sta diventando anche passista e ruota veloce, mentre Mercks era partito dal vincere volate di gruppo, lui questo non lo farà mai perché poi trionfare alla la Milano-Vignola non gli interessa, a differenza dell'altro per il quale non faceva nessuna differenza (o quasi) correre la Coppa Bernocchi (he non so nemmeno se esista sempre :crazy: ) o il campionato del mondo. :diavoletto: Lo Zar nasce per i Giri, Mercks no, si è adattato successivamente con successo, ma non era un predestinato come l'altro per le corse a tappe. E infatti Brera, che di ciclismo e di calcio non capiva quasi niente, però non so perché, era un giornalista molto considerato, aveva ben studiato il soggetto e predetto che era impossibile per lui vincere una corsa come il Giro o il Tour. :diavoletto:
Poi tiri in ballo, sempre per confronto un certo Bassino, che anche lui non so (come la coppa Bernocchi) se corre sempre, l'ultima volta che l'ò visto era (mi pare) alle Olimpiadi che si staccava in salita, non appena si cominciava a alzare l'andatura. Costui è il più grande "bluff" che sia mai esistito nel ciclismo, perché, mentre lo Zar ha la caratteristica di poter vincere sempre, il Bassino è il contrario non può vincere MAI se corre con i suoi pari, perché per farlo deve staccare gli altri in pianura! Come Mercks, lui è un passista, ma a differenza dell'altro, un palo in volata, peggio di Pozzovivo e lasciamo perdere la discesa o le strade non perfettamente lisce, insomma in altre parole è la parodia di un corridore vero. Ora chiunque abbia buon senso può capire che staccare gli altri in pianura sull'asfalto si può fare, ma a due condizioni, che gli altri ti lascino andare (come accadde nei Paesi Baschi), oppure che tu corra con gente che sia di due o tre categorie inferiori, magari in una "rediviva coppa Bernocchi per iuniores o similia". :crazy:
In sintesi ripeto che è l'approccio sbagliato, lo Zar è e le Strade Bianche di ieri è solo una tappa in più di un corridore che non ha eguali nel passato: Coppi era fermo in volata e non era uno scalatore, Bartali invece sì, ma non forte a cronometro, Jacques vedi Coppi, così come Hinault, seppure entrambi con una capacità minore del campionissimo, solo che il Tasso era anche veloce. Poi metteteci chi volete, ma corridori completi come lo Zar non sono mai esistiti.
Coppi non era uno scalatore? Questa devi spiegarmela per favore...
Semplice era uno da lunghi rapporti in salita, non uno che scattava, come Bartali e Pantani. Poi, come Mercks, poteva anche staccare tutti, ma alla maniera loro non di un Bahamontes, oppure (un po' meno) di Gaul e Ocana. P.S. Per lo meno è così che rammento io. :cincin:
Ok, solo abbiamo idee diverse su cosa sia un grande scalatore :cincin: . Per me è uno che dimostra la sua forza nei tapponi e nelle salite lunghe tipo lo Stelvio. Per me Coppi lo era e, sono di parte essendo nato vicino a Castellania e leggendo di Coppi dai 7 anni, tra il miglior Coppi e il miglior Bartali c'era una categoria di differenza. La grande sfiga di Coppi è stata la guerra. Coppi in salita non aveva bisogno di scattare ripetutamente perché faceva la differenza stando seduto. Aveva una capacità unica di prolungare uno sforzo enorme, anche grazie a un ritmo cardiaco estremamente basso.


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Re: Tadej Pogačar

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A Coppi la guerra ha tolto glia anni dai 20 ai 25; a Bartali gli anni dai 25 ai 30. Non so chi ci abbia rimesso di più...


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Re: Tadej Pogačar

Messaggio da leggere da GregLemond »

Sinceramente devo capire il confronto tra Pogacar ed Evenepoel.

Premesso che ovunque esistono le categorie, Evenepoel non è (e probabilmente non sarà mai) allo stello livello di Pogacar. Fine.
Nemmeno al livello sotto.

Esiste qualcuno al livello di Pogacar, oggi?
No.

24 anni da compiere.

2 tour.

Di 5+1 monumento ne ha gia vinte TRE!!!


Però, ripeto quanto dissi tempo fa: Evenepoel non si è mai visto.

Gli junior non contano, e si è infortunato subito nei pro. Diamogli tempo.

Chissa.


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Re: Tadej Pogačar

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Road Runner ha scritto: domenica 6 marzo 2022, 9:23 A Coppi la guerra ha tolto glia anni dai 20 ai 25; a Bartali gli anni dai 25 ai 30. Non so chi ci abbia rimesso di più...
Nel Giro del 40 (perché la guerra inizia nel 39 in Europa ma fino al 40 si corre ancora) Coppi aveva raggiunto una grandissima maturità. Poi concordo che la guerra ha privato entrambi di molto palmares. Anche perché al Tour del 39 Mussolini impedì di inviare la squadra italiana e Bartali sarebbe stato il favoritissimo


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Re: Tadej Pogačar

Messaggio da leggere da Primo86 »

GregLemond ha scritto: domenica 6 marzo 2022, 9:27
Di 5+1 monumento ne ha gia vinte TRE!!!
Dio muoio 🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣


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Re: Tadej Pogačar

Messaggio da leggere da GregLemond »

Primo86 ha scritto: domenica 6 marzo 2022, 9:36
GregLemond ha scritto: domenica 6 marzo 2022, 9:27
Di 5+1 monumento ne ha gia vinte TRE!!!
Dio muoio 🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣
L' ho scritto cosi apposta per te :D

Mi ha ispirato Rob Hatch


(era per dire che non ha vinto la sagra del tartufo al girone)


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Re: Tadej Pogačar

Messaggio da leggere da Mario Rossi »

GregLemond ha scritto: domenica 6 marzo 2022, 9:27 Sinceramente devo capire il confronto tra Pogacar ed Evenepoel.

Premesso che ovunque esistono le categorie, Evenepoel non è (e probabilmente non sarà mai) allo stello livello di Pogacar. Fine.
Nemmeno al livello sotto.

Esiste qualcuno al livello di Pogacar, oggi?
No.

24 anni da compiere.

2 tour.

Di 5+1 monumento ne ha gia vinte TRE!!!


Però, ripeto quanto dissi tempo fa: Evenepoel non si è mai visto.

Gli junior non contano, e si è infortunato subito nei pro. Diamogli tempo.

Chissa.
Il problema è il confondere l'oro con lo zircone. Di fronte a noi abbiamo colui che, verosimilmente, sarà il secondo a vincere tutte e 9 le corse più importanti (5monumento+3GT+ mondiale). Remco non ne vincerà la metà, considerando che sulle pietre non ci saprà andare nemmeno nei sogni più audaci, e nei GT o gli mettono 100 km di crono, oppure con quelle cosce che si ritrova, sulle salite lunghe non andrà mai.

Siamo realisti, e lunga vita a Tadej, nuovo Cannibale del ciclismo.


Sparo una sentenza su Remco per me lui è un Benoot che ci crede di più. Cioè non sarà lui il futuro dei belgi nei GT ma mi da sempre più la sensazione di essere quelli che per me sono i "classici mezzi corridori belga". Sono forti, però la salita non è roba per loro.

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Re: Tadej Pogačar

Messaggio da leggere da GregLemond »

Mario Rossi ha scritto: domenica 6 marzo 2022, 10:01
GregLemond ha scritto: domenica 6 marzo 2022, 9:27 Sinceramente devo capire il confronto tra Pogacar ed Evenepoel.

Premesso che ovunque esistono le categorie, Evenepoel non è (e probabilmente non sarà mai) allo stello livello di Pogacar. Fine.
Nemmeno al livello sotto.

Esiste qualcuno al livello di Pogacar, oggi?
No.

24 anni da compiere.

2 tour.

Di 5+1 monumento ne ha gia vinte TRE!!!


Però, ripeto quanto dissi tempo fa: Evenepoel non si è mai visto.

Gli junior non contano, e si è infortunato subito nei pro. Diamogli tempo.

Chissa.
Il problema è il confondere l'oro con lo zircone. Di fronte a noi abbiamo colui che, verosimilmente, sarà il secondo a vincere tutte e 9 le corse più importanti (5monumento+3GT+ mondiale). Remco non ne vincerà la metà, considerando che sulle pietre non ci saprà andare nemmeno nei sogni più audaci, e nei GT o gli mettono 100 km di crono, oppure con quelle cosce che si ritrova, sulle salite lunghe non andrà mai.

Siamo realisti, e lunga vita a Tadej, nuovo Cannibale del ciclismo.
Io non ho tutte queste sicurezze su nessuno.
Non ho troppa fiducia (troppi "limits") in Remco (per arrivare a certi livelli, non in generale)...

Allo stesso modo, Merckx escluso... a tutti i grandi manca qualcosa (Da Hinault, a De Vlaeminck....) vincere tutto è semi impossibile...


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Re: Tadej Pogačar

Messaggio da leggere da AndreiTchmil »

Ragazzi una domanda, stavolta sono serio: secondo voi a cronometro (in ottica grandi giri) è più forte Vingegaard o Pogacar? Il primo mi sembra più costante e solido in questa specialità.


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Re: Tadej Pogačar

Messaggio da leggere da pietro »

AndreiTchmil ha scritto: domenica 6 marzo 2022, 10:33 Ragazzi una domanda, stavolta sono serio: secondo voi a cronometro (in ottica grandi giri) è più forte Vingegaard o Pogacar? Il primo mi sembra più costante e solido in questa specialità.
In cronometro ondulate Pogi è il più forte di tutti secondo me, Roglic e Remco permettendo. In un piattone vedo leggermente meglio il danese


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Tadej Pogačar

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pietro ha scritto: domenica 6 marzo 2022, 10:39
AndreiTchmil ha scritto: domenica 6 marzo 2022, 10:33 Ragazzi una domanda, stavolta sono serio: secondo voi a cronometro (in ottica grandi giri) è più forte Vingegaard o Pogacar? Il primo mi sembra più costante e solido in questa specialità.
In cronometro ondulate Pogi è il più forte di tutti secondo me, Roglic e Remco permettendo. In un piattone vedo leggermente meglio il danese
Tu quoque Pietro, sei il migliore e quindi non mettere dentro il Bassino, che è inferiore anche a Ganna, mi sembra. Se proprio lo vogliamo infilare, consideriamolo fra i migliori centrocampisrti che abbia avuto quella squadra belga in cui giocava. :diavoletto: :crazy: :diavoletto:


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