Incommentabile
Giro d'Italia 2022
- Walter_White
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Re: Giro d'Italia 2022
FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
Re: Giro d'Italia 2022
L'anno prossimo questo toglie pure il prologo già che c'è, non si sa mai che si crei qualche distacco
Re: Giro d'Italia 2022
Beh, però quello pure io, dopo 20 giorni un pò così a questo punto era meglio se carapaz perdeva solo 30" e rimaneva in bilico la maglia rosa anche oggi
- bicycleran
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Re: Giro d'Italia 2022
Giro molto brutto arrivato dopo una stagione stupenda di classiche. In questi anni, tolti gli sloveni, i fuoriclasse sono quelli che si giocano le corse di un giorno, e lo spettacolo viene di conseguenza.
Vittoria meritata di Hindley. Speriamo di rivederlo presto a questi livelli, non tra due anni.
Vittoria meritata di Hindley. Speriamo di rivederlo presto a questi livelli, non tra due anni.
Remco addict
Re: Giro d'Italia 2022
Riconoscerei dei meriti anche a Bernal, che ha attaccato al Tour 2019 e, finché ha potuto, anche al Giro 2021.bicycleran ha scritto: ↑domenica 29 maggio 2022, 17:40 Giro molto brutto arrivato dopo una stagione stupenda di classiche. In questi anni, tolti gli sloveni, i fuoriclasse sono quelli che si giocano le corse di un giorno, e lo spettacolo viene di conseguenza.
Vittoria meritata di Hindley. Speriamo di rivederlo presto a questi livelli, non tra due anni.
E che mi sembra interprete ben superiore a questi protagonisti.
Re: Giro d'Italia 2022
Premessa : sono di parte .Primo86 ha scritto: ↑domenica 29 maggio 2022, 17:51Riconoscerei dei meriti anche a Bernal, che ha attaccato al Tour 2019 e, finché ha potuto, anche al Giro 2021.bicycleran ha scritto: ↑domenica 29 maggio 2022, 17:40 Giro molto brutto arrivato dopo una stagione stupenda di classiche. In questi anni, tolti gli sloveni, i fuoriclasse sono quelli che si giocano le corse di un giorno, e lo spettacolo viene di conseguenza.
Vittoria meritata di Hindley. Speriamo di rivederlo presto a questi livelli, non tra due anni.
E che mi sembra interprete ben superiore a questi protagonisti.
Però per non c'è paragone .
Bernal purtroppo soffre di mal di schiena , e ora ha subito un trauma importante.
Altrimenti lo avrei visto come vero antagonista numero uno per pogacar ( se non altro per motivi anagrafici).
Un ciclista che cmq come classe vale tutto il podio di sto anno messo assieme.
Re: Giro d'Italia 2022
Spettacolo nel complesso modesto con troppi corridori radiocomandati... Divieto di computerini, orologi e radioline e si tornerebbe rapidamente a godere anche nei grandi giri...
Re: Giro d'Italia 2022
A mio parere occorrono più cronometro e meno salite, o meglio meno salite dure come arrivi, più salite dure a metà percorso, per stimolare il coraggio e la fantasia. Io metterei una cronosquadre e una bella crono individuale da specialisti nella prima settimana. E poi non inserirei troppe "grandi montagne", altrimenti lo scalatore sa che gli basterà quella tappa per ribaltare il tutto. Però gli metto qualche grande montagna lontana dal traguardo: prendere o lasciare! Vuoi recuperare 3-4 minuti al cronoman che si difende in salita? Non basterà quindi lo scattino ai -3 sull'arrivo in salita, ma bisognerà attaccare a fondo su un Giau, su un Finestre, o su un Fedaia posto però a 40-50 km dal traguardo. Se il cronoman tiene.. bene per lui: in fondo, dove sta scritto che un GT debba vincerlo per forza uno scalatore? Ah, l'ultimo giorno metto una crono, da 30 km però. Comunque è anche giusto che su 20 giorni di gara, nella metà di questi il palcoscenico vada anche ad altri corridori, e non solo ai 6-7 che si giocano la classifica, quindi lunga vita anche alle fughe!
- chinaski89
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Re: Giro d'Italia 2022
Cronosquadre per me assolutamente no. Qualsiasi cosa ma non cronosquadre, la cosa meno giusta da inserire in un GT
Re: Giro d'Italia 2022
Il problema sono gli squadroni.. con una montagna dura, lontana dal traguardo, dove vuoi che vada un attaccante?lumacher ha scritto: ↑domenica 29 maggio 2022, 19:04 A mio parere occorrono più cronometro e meno salite, o meglio meno salite dure come arrivi, più salite dure a metà percorso, per stimolare il coraggio e la fantasia. Io metterei una cronosquadre e una bella crono individuale da specialisti nella prima settimana. E poi non inserirei troppe "grandi montagne", altrimenti lo scalatore sa che gli basterà quella tappa per ribaltare il tutto. Però gli metto qualche grande montagna lontana dal traguardo: prendere o lasciare! Vuoi recuperare 3-4 minuti al cronoman che si difende in salita? Non basterà quindi lo scattino ai -3 sull'arrivo in salita, ma bisognerà attaccare a fondo su un Giau, su un Finestre, o su un Fedaia posto però a 40-50 km dal traguardo. Se il cronoman tiene.. bene per lui: in fondo, dove sta scritto che un GT debba vincerlo per forza uno scalatore? Ah, l'ultimo giorno metto una crono, da 30 km però. Comunque è anche giusto che su 20 giorni di gara, nella metà di questi il palcoscenico vada anche ad altri corridori, e non solo ai 6-7 che si giocano la classifica, quindi lunga vita anche alle fughe!
Re: Giro d'Italia 2022
Beh lo scopo era di evitare di fare una squadra spaccamontagne di 7 scalatori.chinaski89 ha scritto: ↑domenica 29 maggio 2022, 19:10 Cronosquadre per me assolutamente no. Qualsiasi cosa ma non cronosquadre, la cosa meno giusta da inserire in un GT
Attualmente vorrebbe dire però fare il gt alla Jumbo Visma
Re: Giro d'Italia 2022
Comunque, non vorrei mica dire, ma visto e considerato che come atleta di punta abbiamo Ganna, e il cognato Sobrero non è poi così male, Affini nemmeno, mi sembra autolesionista non puntare sulle crono. Non dico 300 km, ma più della miseria attuale sì.
- Leonardo Civitella
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Re: Giro d'Italia 2022
Anche perché l'unico probabile prospetto effettivo è più che un degno cronomanBomby ha scritto: ↑domenica 29 maggio 2022, 20:24 Comunque, non vorrei mica dire, ma visto e considerato che come atleta di punta abbiamo Ganna, e il cognato Sobrero non è poi così male, Affini nemmeno, mi sembra autolesionista non puntare sulle crono. Non dico 300 km, ma più della miseria attuale sì.
FC2019: Tro Bro Leon-Tour of the Alps
FC2020: Campionato Europeo in linea -Obiettivo Zero Punti Tour
FC2023: Obiettivo Zero Punti Giro
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Re: Giro d'Italia 2022
I ingerdienti ce stanno, se ponno cambià i tempi de cottura.
Certo oggi tutti in rai a tenere bordone a Vegni, giro appassionante, aperto fino all'ultimo.
In verità vi dico, tempo 6/7 anni o se cambia sistema o sta roba su una tivù generalista non è più sostenibile, una noia marcia del genere.
Certo oggi tutti in rai a tenere bordone a Vegni, giro appassionante, aperto fino all'ultimo.
In verità vi dico, tempo 6/7 anni o se cambia sistema o sta roba su una tivù generalista non è più sostenibile, una noia marcia del genere.
Re: Giro d'Italia 2022
Se il Giro 2021 fosse stato corso sul percorso del 2022, avrebbe avuto un andamento ben diverso e più divertente di questo, moto probabilmente in tutto simile a quello avuto nel 2021.
Quindi le critiche al percorso ci stanno, ma non diamogli tutta la colpa del poco spettacolo visto quest'anno.
Quindi le critiche al percorso ci stanno, ma non diamogli tutta la colpa del poco spettacolo visto quest'anno.
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Re: Giro d'Italia 2022
Tiberi?Leonardo Civitella ha scritto: ↑domenica 29 maggio 2022, 20:28 Anche perché l'unico probabile prospetto effettivo è più che un degno cronoman
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Re: Giro d'Italia 2022
Io credo che gli arrivi in salita siano importanti . Quest' anno abbiamo avuto Potenza e Castellamonte che presentavano caratteristiche di salita dura con salita semplice . Il gruppo ha fatto andare via la fuga . Molte volte si è mitizzata questa combinata ma poche è successo veramente qualcosa ,e solo perché chi attaccava aveva le gambe . Se Landa provava ad andare via sul kolovrat rimbalzava impietoso ,così come è già
successo che l'attacco portasse in frutto una manciata di secondi con il risultato di arrivare spompo le tappe sucessive.
Non dovrebbe essere mutuato pari pari ma il sistema Vuelta è divertente perché si risolve in 20 minuti e nessuno si distrugge .in gruppo vedevo facce affaticare ,e alla fine rimane sulle gambe anche la tappa di Treviso ,se corsa in quel modo.
Una volta tutte ste fughe non c'erano ,come ha detto Cipollini non venivano lasciate a 10 minuti ,ma c'era da dire che anche le tappe insidiose finivano all'80 % in volata .
Ora la battaglia è piu serrata , per fare fuori gli uomini meno resistenti .
La combo salita dura pedalabile dovrebbe essere l'ultima tappa di montagna ,allora qualche cosa può succedere ,altrimenti non credo.
La Vuelta propose l'ultima in linea l'anno scorso da classica ,e portò spettacolo perché era l'ultima ,così come Sestriere 2020.
Non ho letto che nocumento portino le dirette integrali , ma Vedere la formazione della fuga a me piace.
Il motivo che si lascia troppo spazio alle fughe per me è la debolezza delle squadre e la paura di sprecare energie ,nonché forse un accordo tra corridori .Una volta arrivavano alla fine in 30 sotto l'ora ,adesso in 15, con distacchi abissali tra il primo e il decimo . Meno gente cura la classifica più gente può andare via senza problemi .
successo che l'attacco portasse in frutto una manciata di secondi con il risultato di arrivare spompo le tappe sucessive.
Non dovrebbe essere mutuato pari pari ma il sistema Vuelta è divertente perché si risolve in 20 minuti e nessuno si distrugge .in gruppo vedevo facce affaticare ,e alla fine rimane sulle gambe anche la tappa di Treviso ,se corsa in quel modo.
Una volta tutte ste fughe non c'erano ,come ha detto Cipollini non venivano lasciate a 10 minuti ,ma c'era da dire che anche le tappe insidiose finivano all'80 % in volata .
Ora la battaglia è piu serrata , per fare fuori gli uomini meno resistenti .
La combo salita dura pedalabile dovrebbe essere l'ultima tappa di montagna ,allora qualche cosa può succedere ,altrimenti non credo.
La Vuelta propose l'ultima in linea l'anno scorso da classica ,e portò spettacolo perché era l'ultima ,così come Sestriere 2020.
Non ho letto che nocumento portino le dirette integrali , ma Vedere la formazione della fuga a me piace.
Il motivo che si lascia troppo spazio alle fughe per me è la debolezza delle squadre e la paura di sprecare energie ,nonché forse un accordo tra corridori .Una volta arrivavano alla fine in 30 sotto l'ora ,adesso in 15, con distacchi abissali tra il primo e il decimo . Meno gente cura la classifica più gente può andare via senza problemi .
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Re: Giro d'Italia 2022
la corsa la fanno i corridori , verissimo ma se lo spartito è sempre uguale diventa difficile fare distacchi che sollecitino possibili attacchi da lontano
un bell'arrivo in discesa?
i corridori non li puoi controllare, e la startlist non puoi deciderla l'unico modo che hai per provare a forzare qualcosa è il percorso che decidi
quindi la tua parte l'hai floppata
un bell'arrivo in discesa?
i corridori non li puoi controllare, e la startlist non puoi deciderla l'unico modo che hai per provare a forzare qualcosa è il percorso che decidi
quindi la tua parte l'hai floppata
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Re: Giro d'Italia 2022
C'era il grosso rischio che un Giro così "aperto" si decidesse su situazioni non legate alla prestazione ma a cadute, vento, guasti meccanici o altro. Invece penso abbia vinto il più forte (compresi i corridori ritirati) ed è già qualcosa per tirare un buon sospiro di sollievo.
Poi è stato un Giro davvero brutto, ricorderemo una tappa eccezionale (Torino) e il ribaltone del Fedaia, credo nient'altro
Poi è stato un Giro davvero brutto, ricorderemo una tappa eccezionale (Torino) e il ribaltone del Fedaia, credo nient'altro
Re: Giro d'Italia 2022
Concretamente, ma anche letteralmente, "ribaltone" può essere utilizzato dopo la Planche 2020.
Due giorni fa si è incrinata una situazione in equilibrio, non si è ribaltato un bel niente.
Ho come l'impressione che voglia passare per straordinaria la circostanza che questo Giro sia stato vinto da qualcuno!
Due giorni fa si è incrinata una situazione in equilibrio, non si è ribaltato un bel niente.
Ho come l'impressione che voglia passare per straordinaria la circostanza che questo Giro sia stato vinto da qualcuno!
Re: Giro d'Italia 2022
C'erano tappe disegnate bene (Torino, Napoli, Potenza), altre disegnate bene e poi modificate (Genova).
Il problema, e su questo sono d'accordo con Primo, è la tipologia di corridore che i GT hanno plasmato in questi anni, non è un singolo percorso a cambiare la storia.
Togliamo l'acqua al pesce e costringiamolo a diventare anfibio!
E nemmeno semplicemente più km a crono cambiano la storia.
Che capisco il discorso, ma non risolverebbe.
Già visti più km a crono nei GT!
Poi è tale la disperazione che si chiede almeno questo!
Il ciclismo dei GT deve ripensarsi completamente ed approfittare di una generazione spettacolare come quella attuale per farlo.
Oltre al mio discorso di aprire la contesa anche, e non solo, a corridori "classicomani", serve cambiare le regole.
Via ciclocomputer e radioline, regole per equilibrare i roster (salary cap?), crono scalate ad inseguimento (modello GiroUnder), abbuoni lungo il percorso sostanziosi? (Non mi entusiasma, ma ci si può pensare), un GT per nazionali all'anno? ogni tot anni? A rotazione Tour-Giro-Vuelta?
Per ora il modello più a portata di mano è la Tirreno 2021, c'è il materiale umano per puntare su questo profilo di corsa.
Aggiungo inoltre che è necessaria anche una nuova narrazione della corsa, che non serve a far attaccare a 100 km dal traguardo, ma serve a creare un nuova passione per il ciclismo.
È a rischio il ciclismo come sport, serve una rivoluzione!
Altrimenti da sport di nicchia, diverrà nicchia della nicchia.
Quando ci sono potenzialità enormi e aree del mondo affamate di ciclismo, Africa in primis!
Anche l'appassionato, come i corridori, sono globalmente plasmati da questi anni di ciclismo e dalla sua narrazione!
Il problema, e su questo sono d'accordo con Primo, è la tipologia di corridore che i GT hanno plasmato in questi anni, non è un singolo percorso a cambiare la storia.
Togliamo l'acqua al pesce e costringiamolo a diventare anfibio!
E nemmeno semplicemente più km a crono cambiano la storia.
Che capisco il discorso, ma non risolverebbe.
Già visti più km a crono nei GT!
Poi è tale la disperazione che si chiede almeno questo!
Il ciclismo dei GT deve ripensarsi completamente ed approfittare di una generazione spettacolare come quella attuale per farlo.
Oltre al mio discorso di aprire la contesa anche, e non solo, a corridori "classicomani", serve cambiare le regole.
Via ciclocomputer e radioline, regole per equilibrare i roster (salary cap?), crono scalate ad inseguimento (modello GiroUnder), abbuoni lungo il percorso sostanziosi? (Non mi entusiasma, ma ci si può pensare), un GT per nazionali all'anno? ogni tot anni? A rotazione Tour-Giro-Vuelta?
Per ora il modello più a portata di mano è la Tirreno 2021, c'è il materiale umano per puntare su questo profilo di corsa.
Aggiungo inoltre che è necessaria anche una nuova narrazione della corsa, che non serve a far attaccare a 100 km dal traguardo, ma serve a creare un nuova passione per il ciclismo.
È a rischio il ciclismo come sport, serve una rivoluzione!
Altrimenti da sport di nicchia, diverrà nicchia della nicchia.
Quando ci sono potenzialità enormi e aree del mondo affamate di ciclismo, Africa in primis!
Anche l'appassionato, come i corridori, sono globalmente plasmati da questi anni di ciclismo e dalla sua narrazione!
La Tribuna del Sarto, luogo esterno alla Plaza de Toros occupato da chi segue la corrida ascoltando le voci del pubblico; un'eco, ago e filo di una narrazione, un “restar qui sullo stradone impolverato” a descrivere il silenzio tra una moto e l’altra
Re: Giro d'Italia 2022
Ma il ciclismo come sport a rischio ?Krisper ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 10:52 C'erano tappe disegnate bene (Torino, Napoli, Potenza), altre disegnate bene e poi modificate (Genova).
Il problema, e su questo sono d'accordo con Primo, è la tipologia di corridore che i GT hanno plasmato in questi anni, non è un singolo percorso a cambiare la storia.
Togliamo l'acqua al pesce e costringiamolo a diventare anfibio!
E nemmeno semplicemente più km a crono cambiano la storia.
Che capisco il discorso, ma non risolverebbe.
Già visti più km a crono nei GT!
Poi è tale la disperazione che si chiede almeno questo!
Il ciclismo dei GT deve ripensarsi completamente ed approfittare di una generazione spettacolare come quella attuale per farlo.
Oltre al mio discorso di aprire la contesa anche, e non solo, a corridori "classicomani", serve cambiare le regole.
Via ciclocomputer e radioline, regole per equilibrare i roster (salary cap?), crono scalate ad inseguimento (modello GiroUnder), abbuoni lungo il percorso sostanziosi? (Non mi entusiasma, ma ci si può pensare), un GT per nazionali all'anno? ogni tot anni? A rotazione Tour-Giro-Vuelta?
Per ora il modello più a portata di mano è la Tirreno 2021, c'è il materiale umano per puntare su questo profilo di corsa.
Aggiungo inoltre che è necessaria anche una nuova narrazione della corsa, che non serve a far attaccare a 100 km dal traguardo, ma serve a creare un nuova passione per il ciclismo.
È a rischio il ciclismo come sport, serve una rivoluzione!
Altrimenti da sport di nicchia, diverrà nicchia della nicchia.
Quando ci sono potenzialità enormi e aree del mondo affamate di ciclismo, Africa in primis!
Anche l'appassionato, come i corridori, sono globalmente plasmati da questi anni di ciclismo e dalla sua narrazione!
Forse quella elitè di qualche migliaio massimo di persone che lo fanno di professione.
Ma lo vediamo quanto è in ascesa la diffusione del ciclismo , quello vero ?
di quanta gente c'è in bici ? di quanto tira il mercato delle bicicletta? e di tutto ciò che ruota intorno ? Vacanze in bici , ciclovie, etc...
Le passeggiate in montagna qua in zona , una volta piene di gente a piedi, ora sono gremite di biciclette.
Le strade sono piene di ciclisti.
Le granfondo mi pare facciano i pienoni.
Alla fine lo sport professionistico ha quello come scopo, appassionare le persone ed invogliarle a praticare quella attività.
Se però questa attività è in espansione senza che la spinta arrivi dallo sport professionistico, allora lo sport professionistico assume un altra valenza, quella di ricerca scientifica nella scienza dell'allenamento.
Re: Giro d'Italia 2022
Tocchi un tema che meriterebbe non un 3d, ma almeno due 3d di discussione:AntiGazza ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 11:08Ma il ciclismo come sport a rischio ?Krisper ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 10:52 C'erano tappe disegnate bene (Torino, Napoli, Potenza), altre disegnate bene e poi modificate (Genova).
Il problema, e su questo sono d'accordo con Primo, è la tipologia di corridore che i GT hanno plasmato in questi anni, non è un singolo percorso a cambiare la storia.
Togliamo l'acqua al pesce e costringiamolo a diventare anfibio!
E nemmeno semplicemente più km a crono cambiano la storia.
Che capisco il discorso, ma non risolverebbe.
Già visti più km a crono nei GT!
Poi è tale la disperazione che si chiede almeno questo!
Il ciclismo dei GT deve ripensarsi completamente ed approfittare di una generazione spettacolare come quella attuale per farlo.
Oltre al mio discorso di aprire la contesa anche, e non solo, a corridori "classicomani", serve cambiare le regole.
Via ciclocomputer e radioline, regole per equilibrare i roster (salary cap?), crono scalate ad inseguimento (modello GiroUnder), abbuoni lungo il percorso sostanziosi? (Non mi entusiasma, ma ci si può pensare), un GT per nazionali all'anno? ogni tot anni? A rotazione Tour-Giro-Vuelta?
Per ora il modello più a portata di mano è la Tirreno 2021, c'è il materiale umano per puntare su questo profilo di corsa.
Aggiungo inoltre che è necessaria anche una nuova narrazione della corsa, che non serve a far attaccare a 100 km dal traguardo, ma serve a creare un nuova passione per il ciclismo.
È a rischio il ciclismo come sport, serve una rivoluzione!
Altrimenti da sport di nicchia, diverrà nicchia della nicchia.
Quando ci sono potenzialità enormi e aree del mondo affamate di ciclismo, Africa in primis!
Anche l'appassionato, come i corridori, sono globalmente plasmati da questi anni di ciclismo e dalla sua narrazione!
Forse quella elitè di qualche migliaio massimo di persone che lo fanno di professione.
Ma lo vediamo quanto è in ascesa la diffusione del ciclismo , quello vero ?
di quanta gente c'è in bici ? di quanto tira il mercato delle bicicletta? e di tutto ciò che ruota intorno ? Vacanze in bici , ciclovie, etc...
Le passeggiate in montagna qua in zona , una volta piene di gente a piedi, ora sono gremite di biciclette.
Le strade sono piene di ciclisti.
Le granfondo mi pare facciano i pienoni.
Alla fine lo sport professionistico ha quello come scopo, appassionare le persone ed invogliarle a praticare quella attività.
Se però questa attività è in espansione senza che la spinta arrivi dallo sport professionistico, allora lo sport professionistico assume un altra valenza, quella di ricerca scientifica nella scienza dell'allenamento.
- rapporto amatori e ciclismo professionistico
- sport e ricerca scientifica
Quando dico che il ciclismo rischia, intendo anche che non riesce ad appassionare nemmeno tutti gli amatori, questi in genere non giovanissimi.
Ancor meno riesce ad appassionare i bambini.
Quando dico che è ora il tempo della rivoluzione, intendo che il boom della bicicletta di oggi è la condizione storica ideale per il cambiamento!
Aggiungi una generazione di fenomeni!
Se non ora, quando?
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Re: Giro d'Italia 2022
Io rovescerei il discorso. Ogni volta che finisce un Giro ho ammirazione per tutti quelli che sono riusciti a portarlo a termine e ancor più per chi lo ha vinto andando più veloce degli altri.Primo86 ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 7:35 Concretamente, ma anche letteralmente, "ribaltone" può essere utilizzato dopo la Planche 2020.
Due giorni fa si è incrinata una situazione in equilibrio, non si è ribaltato un bel niente.
Ho come l'impressione che voglia passare per straordinaria la circostanza che questo Giro sia stato vinto da qualcuno!
Partendo da questo, ogni GIro ha una sua storia, più o meno spettacolare, ma non è che va sminuito in funzione di questo.
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Re: Giro d'Italia 2022
Se l'UCI non accetterà lo spostamento in là di una settimana del Giro, temo che per coerenza Vegni non andrà oltre i 2200m di salite come il Pordoi nelle prossime stagioni.giorgio ricci ha scritto: ↑venerdì 27 maggio 2022, 17:33
Mancano i 2000 metri che fanno la differenza come recupero .
Ed è un gran peccato perchè i giganti come Agnello/Gavia/Stelvio fanno comunque sempre la differenza
#prego
Re: Giro d'Italia 2022
Certo ma se lo sport professionistico non attira investimenti (e in Italia siamo messi male, anzi di più), il circolo virtuoso si interrompeAntiGazza ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 11:08Ma il ciclismo come sport a rischio ?Krisper ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 10:52 C'erano tappe disegnate bene (Torino, Napoli, Potenza), altre disegnate bene e poi modificate (Genova).
Il problema, e su questo sono d'accordo con Primo, è la tipologia di corridore che i GT hanno plasmato in questi anni, non è un singolo percorso a cambiare la storia.
Togliamo l'acqua al pesce e costringiamolo a diventare anfibio!
E nemmeno semplicemente più km a crono cambiano la storia.
Che capisco il discorso, ma non risolverebbe.
Già visti più km a crono nei GT!
Poi è tale la disperazione che si chiede almeno questo!
Il ciclismo dei GT deve ripensarsi completamente ed approfittare di una generazione spettacolare come quella attuale per farlo.
Oltre al mio discorso di aprire la contesa anche, e non solo, a corridori "classicomani", serve cambiare le regole.
Via ciclocomputer e radioline, regole per equilibrare i roster (salary cap?), crono scalate ad inseguimento (modello GiroUnder), abbuoni lungo il percorso sostanziosi? (Non mi entusiasma, ma ci si può pensare), un GT per nazionali all'anno? ogni tot anni? A rotazione Tour-Giro-Vuelta?
Per ora il modello più a portata di mano è la Tirreno 2021, c'è il materiale umano per puntare su questo profilo di corsa.
Aggiungo inoltre che è necessaria anche una nuova narrazione della corsa, che non serve a far attaccare a 100 km dal traguardo, ma serve a creare un nuova passione per il ciclismo.
È a rischio il ciclismo come sport, serve una rivoluzione!
Altrimenti da sport di nicchia, diverrà nicchia della nicchia.
Quando ci sono potenzialità enormi e aree del mondo affamate di ciclismo, Africa in primis!
Anche l'appassionato, come i corridori, sono globalmente plasmati da questi anni di ciclismo e dalla sua narrazione!
Forse quella elitè di qualche migliaio massimo di persone che lo fanno di professione.
Ma lo vediamo quanto è in ascesa la diffusione del ciclismo , quello vero ?
di quanta gente c'è in bici ? di quanto tira il mercato delle bicicletta? e di tutto ciò che ruota intorno ? Vacanze in bici , ciclovie, etc...
Le passeggiate in montagna qua in zona , una volta piene di gente a piedi, ora sono gremite di biciclette.
Le strade sono piene di ciclisti.
Le granfondo mi pare facciano i pienoni.
Alla fine lo sport professionistico ha quello come scopo, appassionare le persone ed invogliarle a praticare quella attività.
Se però questa attività è in espansione senza che la spinta arrivi dallo sport professionistico, allora lo sport professionistico assume un altra valenza, quella di ricerca scientifica nella scienza dell'allenamento.
Re: Giro d'Italia 2022
Beh attrarre gli spettatori giovani è un casino, andrà tutto a morire il format come lo abbiamo concepito noi.Krisper ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 11:23Tocchi un tema che meriterebbe non un 3d, ma almeno due 3d di discussione:AntiGazza ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 11:08Ma il ciclismo come sport a rischio ?Krisper ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 10:52 C'erano tappe disegnate bene (Torino, Napoli, Potenza), altre disegnate bene e poi modificate (Genova).
Il problema, e su questo sono d'accordo con Primo, è la tipologia di corridore che i GT hanno plasmato in questi anni, non è un singolo percorso a cambiare la storia.
Togliamo l'acqua al pesce e costringiamolo a diventare anfibio!
E nemmeno semplicemente più km a crono cambiano la storia.
Che capisco il discorso, ma non risolverebbe.
Già visti più km a crono nei GT!
Poi è tale la disperazione che si chiede almeno questo!
Il ciclismo dei GT deve ripensarsi completamente ed approfittare di una generazione spettacolare come quella attuale per farlo.
Oltre al mio discorso di aprire la contesa anche, e non solo, a corridori "classicomani", serve cambiare le regole.
Via ciclocomputer e radioline, regole per equilibrare i roster (salary cap?), crono scalate ad inseguimento (modello GiroUnder), abbuoni lungo il percorso sostanziosi? (Non mi entusiasma, ma ci si può pensare), un GT per nazionali all'anno? ogni tot anni? A rotazione Tour-Giro-Vuelta?
Per ora il modello più a portata di mano è la Tirreno 2021, c'è il materiale umano per puntare su questo profilo di corsa.
Aggiungo inoltre che è necessaria anche una nuova narrazione della corsa, che non serve a far attaccare a 100 km dal traguardo, ma serve a creare un nuova passione per il ciclismo.
È a rischio il ciclismo come sport, serve una rivoluzione!
Altrimenti da sport di nicchia, diverrà nicchia della nicchia.
Quando ci sono potenzialità enormi e aree del mondo affamate di ciclismo, Africa in primis!
Anche l'appassionato, come i corridori, sono globalmente plasmati da questi anni di ciclismo e dalla sua narrazione!
Forse quella elitè di qualche migliaio massimo di persone che lo fanno di professione.
Ma lo vediamo quanto è in ascesa la diffusione del ciclismo , quello vero ?
di quanta gente c'è in bici ? di quanto tira il mercato delle bicicletta? e di tutto ciò che ruota intorno ? Vacanze in bici , ciclovie, etc...
Le passeggiate in montagna qua in zona , una volta piene di gente a piedi, ora sono gremite di biciclette.
Le strade sono piene di ciclisti.
Le granfondo mi pare facciano i pienoni.
Alla fine lo sport professionistico ha quello come scopo, appassionare le persone ed invogliarle a praticare quella attività.
Se però questa attività è in espansione senza che la spinta arrivi dallo sport professionistico, allora lo sport professionistico assume un altra valenza, quella di ricerca scientifica nella scienza dell'allenamento.
- rapporto amatori e ciclismo professionistico
- sport e ricerca scientifica
Quando dico che il ciclismo rischia, intendo anche che non riesce ad appassionare nemmeno tutti gli amatori, questi in genere non giovanissimi.
Ancor meno riesce ad appassionare i bambini.
Quando dico che è ora il tempo della rivoluzione, intendo che il boom della bicicletta di oggi è la condizione storica ideale per il cambiamento!
Aggiungi una generazione di fenomeni!
Se non ora, quando?
Già i giovani non guardano la televisione, non hanno la cultura dell'evento in diretta.La diretta per loro è la "live" , che si fa su finti aspetti di vita quotidiana (guarda le stories, twitch e altre robe simili).Non è che guardare l'influencer di turno fare unboxing sia + divertente delle pur noiose tappe del giro di Italia.
E' proprio l'approccio culturale che è cambiato.
E non ha il mondo del ciclismo professionistico la potenza di cambiarlo.
Ma a sua volta non deve avere nemmeno la pretesa di avvicinarcisi ,altrimenti stravogli il tuo core e perdi pure quei 4 gatti che ti seguono.
Può al massimo provare ad adeguarsi alla situazione del momento per gli appassionati, ma anche lì non ci vedrei grossi problemi.
Come appassionati segui tutto, dici che fa cagare, e poi puntualmente segui ancora tutto.
Re: Giro d'Italia 2022
Ma il ciclismo è differente.La bici è in primis un mezzo di trasporto.sceriffo ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 12:02Certo ma se lo sport professionistico non attira investimenti (e in Italia siamo messi male, anzi di più), il circolo virtuoso si interrompeAntiGazza ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 11:08Ma il ciclismo come sport a rischio ?Krisper ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 10:52 C'erano tappe disegnate bene (Torino, Napoli, Potenza), altre disegnate bene e poi modificate (Genova).
Il problema, e su questo sono d'accordo con Primo, è la tipologia di corridore che i GT hanno plasmato in questi anni, non è un singolo percorso a cambiare la storia.
Togliamo l'acqua al pesce e costringiamolo a diventare anfibio!
E nemmeno semplicemente più km a crono cambiano la storia.
Che capisco il discorso, ma non risolverebbe.
Già visti più km a crono nei GT!
Poi è tale la disperazione che si chiede almeno questo!
Il ciclismo dei GT deve ripensarsi completamente ed approfittare di una generazione spettacolare come quella attuale per farlo.
Oltre al mio discorso di aprire la contesa anche, e non solo, a corridori "classicomani", serve cambiare le regole.
Via ciclocomputer e radioline, regole per equilibrare i roster (salary cap?), crono scalate ad inseguimento (modello GiroUnder), abbuoni lungo il percorso sostanziosi? (Non mi entusiasma, ma ci si può pensare), un GT per nazionali all'anno? ogni tot anni? A rotazione Tour-Giro-Vuelta?
Per ora il modello più a portata di mano è la Tirreno 2021, c'è il materiale umano per puntare su questo profilo di corsa.
Aggiungo inoltre che è necessaria anche una nuova narrazione della corsa, che non serve a far attaccare a 100 km dal traguardo, ma serve a creare un nuova passione per il ciclismo.
È a rischio il ciclismo come sport, serve una rivoluzione!
Altrimenti da sport di nicchia, diverrà nicchia della nicchia.
Quando ci sono potenzialità enormi e aree del mondo affamate di ciclismo, Africa in primis!
Anche l'appassionato, come i corridori, sono globalmente plasmati da questi anni di ciclismo e dalla sua narrazione!
Forse quella elitè di qualche migliaio massimo di persone che lo fanno di professione.
Ma lo vediamo quanto è in ascesa la diffusione del ciclismo , quello vero ?
di quanta gente c'è in bici ? di quanto tira il mercato delle bicicletta? e di tutto ciò che ruota intorno ? Vacanze in bici , ciclovie, etc...
Le passeggiate in montagna qua in zona , una volta piene di gente a piedi, ora sono gremite di biciclette.
Le strade sono piene di ciclisti.
Le granfondo mi pare facciano i pienoni.
Alla fine lo sport professionistico ha quello come scopo, appassionare le persone ed invogliarle a praticare quella attività.
Se però questa attività è in espansione senza che la spinta arrivi dallo sport professionistico, allora lo sport professionistico assume un altra valenza, quella di ricerca scientifica nella scienza dell'allenamento.
Io mi ricordo per esempio , mai vista tanta gente girare in bici come In Svezia.Quali ciclisti trainano il movimento ?Per me la maggioranza manco sapevano dirti il nome di un ciclista professionista.
Re: Giro d'Italia 2022
Una volta per tutte.jumbo ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 11:24Io rovescerei il discorso. Ogni volta che finisce un Giro ho ammirazione per tutti quelli che sono riusciti a portarlo a termine e ancor più per chi lo ha vinto andando più veloce degli altri.Primo86 ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 7:35 Concretamente, ma anche letteralmente, "ribaltone" può essere utilizzato dopo la Planche 2020.
Due giorni fa si è incrinata una situazione in equilibrio, non si è ribaltato un bel niente.
Ho come l'impressione che voglia passare per straordinaria la circostanza che questo Giro sia stato vinto da qualcuno!
Partendo da questo, ogni GIro ha una sua storia, più o meno spettacolare, ma non è che va sminuito in funzione di questo.
Io non faccio retorica, io parlo di ciclismo.
Re: Giro d'Italia 2022
Il ciclismo lo fanno quelli che pedalano e fanno fatica per 21 tappe, non quelli che fanno chiacchiere.Primo86 ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 12:56Una volta per tutte.jumbo ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 11:24Io rovescerei il discorso. Ogni volta che finisce un Giro ho ammirazione per tutti quelli che sono riusciti a portarlo a termine e ancor più per chi lo ha vinto andando più veloce degli altri.Primo86 ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 7:35 Concretamente, ma anche letteralmente, "ribaltone" può essere utilizzato dopo la Planche 2020.
Due giorni fa si è incrinata una situazione in equilibrio, non si è ribaltato un bel niente.
Ho come l'impressione che voglia passare per straordinaria la circostanza che questo Giro sia stato vinto da qualcuno!
Partendo da questo, ogni GIro ha una sua storia, più o meno spettacolare, ma non è che va sminuito in funzione di questo.
Io non faccio retorica, io parlo di ciclismo.
Re: Giro d'Italia 2022
Ti ho detto che io parlo di ciclismo, non ti ho detto che faccio ciclismo.jumbo ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 13:04Il ciclismo lo fanno quelli che pedalano e fanno fatica per 21 tappe, non quelli che fanno chiacchiere.Primo86 ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 12:56Una volta per tutte.jumbo ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 11:24 Io rovescerei il discorso. Ogni volta che finisce un Giro ho ammirazione per tutti quelli che sono riusciti a portarlo a termine e ancor più per chi lo ha vinto andando più veloce degli altri.
Partendo da questo, ogni GIro ha una sua storia, più o meno spettacolare, ma non è che va sminuito in funzione di questo.
Io non faccio retorica, io parlo di ciclismo.
E ti ho anche detto che non faccio retorica, quindi non insistere con la solfa che fanno fatica.
La fanno perché li guardiamo. E perché ne parliamo.
Quindi per piacere, consentimi di continuare a farlo, e se hai qualcosa da dire in merito a ciò che sostengo accomodati e conversiamo.
Per tutto il resto ci sono un sacco di lacrimari sub forma di carta stampata, canali web e prodotti assortiti.
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Re: Giro d'Italia 2022
mi sembra critiche un pò ingenerose
il giro è stato duro, sicuramente più di quello che sembrava alla partenza con i tre attori principali che si equivalevano
a me è piaciuto molto con tappe intermedie belle e combattute
devo rimarcare che non ho mai visto un giro disegnato da vegni brutto
forse ognuno di noi potrebbe trovare qualche difetto
e in questo caso il difetto che posso evidenziare è la crono l'ultimo giorno, che a me non piace.
(fosse per me ne mettevo una di 20/30 km la prima settimana)
ma sono comunque difetti veniali che sicuramente non giustificano il vostro perentorio giudizio.
si vede che siete giovani e i giri brutti non li avete mai visti
devo ricordarvi il primo giro vinto da saronni
dove la salita più dura era boscochiesanuova
per non parlare del giro delle gallerie (vinto poi da hinault)
Saint Gervais - Sestriere 1992
unforgettable memories
unforgettable memories
Re: Giro d'Italia 2022
Secondo me questo e' un tema dove c'e' una forte componente soggettiva. Io sono allineato con la visione di Jumbo perche' in prima battuta amo la bicicletta e quindi quando guardo il ciclismo vedo solo una parte (piccola parte, molto piccola) che mi fa amare la bici e tutto quello che c'e' intorno,
con questa ottica uno si puo' anche esaltare pensando allo sforzo che stanno facendo e compiacersi della cosa. Per il mio personale punto di vista
preferisco esaltare chi fa una grande prestazione che criticare chi per un motivo o per un altro non ci riesce. Il fatto che questo sia retorico lo ritengo nuovamente soggettivo, ad ogni modo se leggo critiche esagerate ad un ciclista mi dispiace, soprattutto se tendono a sbeffeggiare.
Capisco e rispetto il punto di vista di altri che possono essere poco soddisfatti di una corsa, in un grande giro poi la probabilita' che in molte tappe ci si annoi e' molto alta. Seguendo corse in linea di alto livello la cosa e' diversa, non credo che ci si divertira' piu' di tanto a seguire il tour.
Ripeto questo e' un punto di vista di una persona di parte (di parte verso l'oggetto bici), se vedo una partita di basket, tennis, calcio giocata male, mi annoio e cambio a meno che non sia il tifo a tenerti attaccato alla TV. Il calcio senza il tifo, a mio modesto parere, e' uno degli sport piu' noiosi.
Anche a livello di spettacolo ho trovato molto piu' esaltante lo scatto di sabato di Hindley che la finale di CL giocata la stessa sera
con questa ottica uno si puo' anche esaltare pensando allo sforzo che stanno facendo e compiacersi della cosa. Per il mio personale punto di vista
preferisco esaltare chi fa una grande prestazione che criticare chi per un motivo o per un altro non ci riesce. Il fatto che questo sia retorico lo ritengo nuovamente soggettivo, ad ogni modo se leggo critiche esagerate ad un ciclista mi dispiace, soprattutto se tendono a sbeffeggiare.
Capisco e rispetto il punto di vista di altri che possono essere poco soddisfatti di una corsa, in un grande giro poi la probabilita' che in molte tappe ci si annoi e' molto alta. Seguendo corse in linea di alto livello la cosa e' diversa, non credo che ci si divertira' piu' di tanto a seguire il tour.
Ripeto questo e' un punto di vista di una persona di parte (di parte verso l'oggetto bici), se vedo una partita di basket, tennis, calcio giocata male, mi annoio e cambio a meno che non sia il tifo a tenerti attaccato alla TV. Il calcio senza il tifo, a mio modesto parere, e' uno degli sport piu' noiosi.
Anche a livello di spettacolo ho trovato molto piu' esaltante lo scatto di sabato di Hindley che la finale di CL giocata la stessa sera
Re: Giro d'Italia 2022
Io reputo che il fare sia più importante del parlare.Primo86 ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 13:26Ti ho detto che io parlo di ciclismo, non ti ho detto che faccio ciclismo.
E ti ho anche detto che non faccio retorica, quindi non insistere con la solfa che fanno fatica.
La fanno perché li guardiamo. E perché ne parliamo.
Quindi per piacere, consentimi di continuare a farlo, e se hai qualcosa da dire in merito a ciò che sostengo accomodati e conversiamo.
Per tutto il resto ci sono un sacco di lacrimari sub forma di carta stampata, canali web e prodotti assortiti.
i fatti sono più importanti delle chiacchiere. Quindi quando si parla di qualcosa, bisogna sempre avere rispetto di chi quella cosa la fa. Nel tuo intervento trovo poco rispetto di chi ha portato al termine la corsa.
Questa non è retorica.
Peraltro, non sono certo io a doverti consentire o non consentire di parlare di ciclismo. Tu puoi scrivere quello che vuoi, così come io posso rispondere e dire la mia su quello che tu scrivi.
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Re: Giro d'Italia 2022
Problemi ce ne sono, appeal e spettacolo non sono facili da raggiungere, però alla fine vorrei rendere il giusto merito alla squadra vincitrice, son venuti con uno squadrone, l'unica squadra al pari era la Bahrein, hanno mosso benissimo tutte le pedine, hanno usato alla grande il quinto del Tour dell'anno scorso, hanno recuperato Kamna, hanno vinto sul Blockaus e sul Fedaia, fatto il diavolo a quattro nella tappa più bella del giro a Torino, sarà tutto avvenuto in mezzo alla noia imperante come dite in molti ma dal mio punto di vista tanto di cappello, Giro corso benissimo e vinto meritatamente....
Re: Giro d'Italia 2022
Si ma stai continuando a non dire nulla.jumbo ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 14:20Io reputo che il fare sia più importante del parlare.Primo86 ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 13:26Ti ho detto che io parlo di ciclismo, non ti ho detto che faccio ciclismo.
E ti ho anche detto che non faccio retorica, quindi non insistere con la solfa che fanno fatica.
La fanno perché li guardiamo. E perché ne parliamo.
Quindi per piacere, consentimi di continuare a farlo, e se hai qualcosa da dire in merito a ciò che sostengo accomodati e conversiamo.
Per tutto il resto ci sono un sacco di lacrimari sub forma di carta stampata, canali web e prodotti assortiti.
i fatti sono più importanti delle chiacchiere. Quindi quando si parla di qualcosa, bisogna sempre avere rispetto di chi quella cosa la fa. Nel tuo intervento trovo poco rispetto di chi ha portato al termine la corsa.
Questa non è retorica.
Peraltro, non sono certo io a doverti consentire o non consentire di parlare di ciclismo. Tu puoi scrivere quello che vuoi, così come io posso rispondere e dire la mia su quello che tu scrivi.
A me che mi frega che il signor jumbo ritiene che il fare sia più importante di parlare?
Io sono su cicloweb forum, nella sezione Dite la vostra sul ciclismo, nel topic Giro d'Italia 2022 e ho fatto un riferimento preciso al termine "ribaltamento" che non è un modo corretto di definire l'esito della tappa penultima del Giro in questione.
Perché la situazione era effettivamente così in equilibrio, tra i due principali contendenti, che l'implosione di uno e l'affondo dell'altro non ribaltano nulla, semplicemente, mi ripeto, incrinano quell'equilibrio.
Tu mi quoti perché vedi mancanza di rispetto in quello che dici.
Io ti ripeto che non sto a perdere tempo a spiegare che lo spirito critico non è volonta di sminuire, ma di dare forma a un giudizio su una competizione, esercizio che avviene in tutti i contesti sportivi.
Se, in nome della fatica, dobbiamo definire bella qualsiasi cosa, non faremmo che far torto alla nostra onestà intellettuale.
A te una corsa piace sempre e comunque?
A me no.
- Tranchée d'Arenberg
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Re: Giro d'Italia 2022
Di difetti a questo Giro se ne possono trovare diversi a mio avviso:nurseryman ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 13:41mi sembra critiche un pò ingenerose
il giro è stato duro, sicuramente più di quello che sembrava alla partenza con i tre attori principali che si equivalevano
a me è piaciuto molto con tappe intermedie belle e combattute
devo rimarcare che non ho mai visto un giro disegnato da vegni brutto
forse ognuno di noi potrebbe trovare qualche difetto
e in questo caso il difetto che posso evidenziare è la crono l'ultimo giorno, che a me non piace.
(fosse per me ne mettevo una di 20/30 km la prima settimana)
ma sono comunque difetti veniali che sicuramente non giustificano il vostro perentorio giudizio.
si vede che siete giovani e i giri brutti non li avete mai visti
devo ricordarvi il primo giro vinto da saronni
dove la salita più dura era boscochiesanuova
per non parlare del giro delle gallerie (vinto poi da hinault)
- la mancanza della crono lunga possibilmente messa non all'ultimo giorno
- una seconda settimana leggera
- l'assenza di tappe di montagna over 210/220
- l'assenza di cime over 2200 m
Cobblestone 2012, 2013,2018 & 2021 - 1° Classifica Generale
Re: Giro d'Italia 2022
Non ci siamo capiti.Primo86 ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 15:34Si ma stai continuando a non dire nulla.jumbo ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 14:20Io reputo che il fare sia più importante del parlare.Primo86 ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 13:26
Ti ho detto che io parlo di ciclismo, non ti ho detto che faccio ciclismo.
E ti ho anche detto che non faccio retorica, quindi non insistere con la solfa che fanno fatica.
La fanno perché li guardiamo. E perché ne parliamo.
Quindi per piacere, consentimi di continuare a farlo, e se hai qualcosa da dire in merito a ciò che sostengo accomodati e conversiamo.
Per tutto il resto ci sono un sacco di lacrimari sub forma di carta stampata, canali web e prodotti assortiti.
i fatti sono più importanti delle chiacchiere. Quindi quando si parla di qualcosa, bisogna sempre avere rispetto di chi quella cosa la fa. Nel tuo intervento trovo poco rispetto di chi ha portato al termine la corsa.
Questa non è retorica.
Peraltro, non sono certo io a doverti consentire o non consentire di parlare di ciclismo. Tu puoi scrivere quello che vuoi, così come io posso rispondere e dire la mia su quello che tu scrivi.
A me che mi frega che il signor jumbo ritiene che il fare sia più importante di parlare?
Io sono su cicloweb forum, nella sezione Dite la vostra sul ciclismo, nel topic Giro d'Italia 2022 e ho fatto un riferimento preciso al termine "ribaltamento" che non è un modo corretto di definire l'esito della tappa penultima del Giro in questione.
Perché la situazione era effettivamente così in equilibrio, tra i due principali contendenti, che l'implosione di uno e l'affondo dell'altro non ribaltano nulla, semplicemente, mi ripeto, incrinano quell'equilibrio.
Tu mi quoti perché vedi mancanza di rispetto in quello che dici.
Io ti ripeto che non sto a perdere tempo a spiegare che lo spirito critico non è volonta di sminuire, ma di dare forma a un giudizio su una competizione, esercizio che avviene in tutti i contesti sportivi.
Se, in nome della fatica, dobbiamo definire bella qualsiasi cosa, non faremmo che far torto alla nostra onestà intellettuale.
A te una corsa piace sempre e comunque?
A me no.
Il ribaltone non c'è stato. Tra l'altro chi lo cita nella frase dice che è stato un Giro molto brutto, quindi al di là del termine che ha usato, anche lui è d'accordo con te.
Io mi riferivo a quest'altra frase
che si può leggere come un modo per sminuire la corsa che abbiamo seguito per 3 settimane.Ho come l'impressione che voglia passare per straordinaria la circostanza che questo Giro sia stato vinto da qualcuno!
Io sto dicendo che, a prescindere, non va sminuito un bel niente perché quello che fanno i corridori merita comunque rispetto ed applausi. C'è un valore al di là dello spettacolo più o meno grande.
Poi nello specifico, ho già commentato diverse volte in queste settimane che lo spettacolo è stato ben poco nella lotta per la classifica generale.
Molto spettacolare la tappa di Torino, mentre nelle altre, tolto sabato, ha regnato un grandissimo equilibrio.
Proprio l'equilibrio è stata la causa del poco spettacolo, il percorso che diversi indicano come colpevole è stato solo un "complice"; come carenza importante trovo solo la mancanza di una cronometro nella seconda settimana, crono che probabilmente non avrebbe cambiato quasi niente visto che i primi due si sono praticamente equivalsi nelle due crono disputate.
Altro: diverse tappe interessanti per la vittoria parziale.
Re: Giro d'Italia 2022
E, come ampiamente anticipato, se vuoi parlare di ciclismo le porte sono apertissime.jumbo ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 15:53Non ci siamo capiti.Primo86 ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 15:34Si ma stai continuando a non dire nulla.jumbo ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 14:20
Io reputo che il fare sia più importante del parlare.
i fatti sono più importanti delle chiacchiere. Quindi quando si parla di qualcosa, bisogna sempre avere rispetto di chi quella cosa la fa. Nel tuo intervento trovo poco rispetto di chi ha portato al termine la corsa.
Questa non è retorica.
Peraltro, non sono certo io a doverti consentire o non consentire di parlare di ciclismo. Tu puoi scrivere quello che vuoi, così come io posso rispondere e dire la mia su quello che tu scrivi.
A me che mi frega che il signor jumbo ritiene che il fare sia più importante di parlare?
Io sono su cicloweb forum, nella sezione Dite la vostra sul ciclismo, nel topic Giro d'Italia 2022 e ho fatto un riferimento preciso al termine "ribaltamento" che non è un modo corretto di definire l'esito della tappa penultima del Giro in questione.
Perché la situazione era effettivamente così in equilibrio, tra i due principali contendenti, che l'implosione di uno e l'affondo dell'altro non ribaltano nulla, semplicemente, mi ripeto, incrinano quell'equilibrio.
Tu mi quoti perché vedi mancanza di rispetto in quello che dici.
Io ti ripeto che non sto a perdere tempo a spiegare che lo spirito critico non è volonta di sminuire, ma di dare forma a un giudizio su una competizione, esercizio che avviene in tutti i contesti sportivi.
Se, in nome della fatica, dobbiamo definire bella qualsiasi cosa, non faremmo che far torto alla nostra onestà intellettuale.
A te una corsa piace sempre e comunque?
A me no.
Il ribaltone non c'è stato. Tra l'altro chi lo cita nella frase dice che è stato un Giro molto brutto, quindi al di là del termine che ha usato, anche lui è d'accordo con te.
Io mi riferivo a quest'altra fraseche si può leggere come un modo per sminuire la corsa che abbiamo seguito per 3 settimane.Ho come l'impressione che voglia passare per straordinaria la circostanza che questo Giro sia stato vinto da qualcuno!
Io sto dicendo che, a prescindere, non va sminuito un bel niente perché quello che fanno i corridori merita comunque rispetto ed applausi. C'è un valore al di là dello spettacolo più o meno grande.
Poi nello specifico, ho già commentato diverse volte in queste settimane che lo spettacolo è stato ben poco nella lotta per la classifica generale.
Molto spettacolare la tappa di Torino, mentre nelle altre, tolto sabato, ha regnato un grandissimo equilibrio.
Proprio l'equilibrio è stata la causa del poco spettacolo, il percorso che diversi indicano come colpevole è stato solo un "complice"; come carenza importante trovo solo la mancanza di una cronometro nella seconda settimana, crono che probabilmente non avrebbe cambiato quasi niente visto che i primi due si sono praticamente equivalsi nelle due crono disputate.
Altro: diverse tappe interessanti per la vittoria parziale.
Partiamo da un presupposto: rispetto sempre, applausi non sempre.
Probabilmente, se fossi stato a Verona, avrei applaudito anche io, come ho sempre fatto quando mi è sfilato davanti il gruppo.
Ho sempre applaudito perchè il ciclismo io,semplicemente, lo amo.
Applausi in senso figurato, invece, cioè maturazione di un giudizio necessariamente positivo e "bravi per il solo fatto che fate fatica", anche no.
Ma non per voler fare il villain, per un motivo molto pratico.
Il pubblico del ciclismo ha dimostrato, facciamo negli ultimi due decenni, di aver estrema praticità con due cose: l'applauso e la corda.
La retorica del "bravi sempre e comunque" è sempre stata propria di un pubblico compiaciuto alle volte in modo ebete, e schizofrenico nel buttare all'inferno i propri eroi quando ne hanno visto (o ne hanno solo ritenuto) le mani sporche.
Come se chi si dopa non fa fatica!
Su questa strada si sono solcate due epoche, con una cesura che è stata un capolavoro di ipocrisia, e la (s)vendita da parte del board di questo sport di un repulisti che, di fatto, non c'è mai stato. E' solo stata data forma diversa a contenuti che sono proprii dello sport agonistico.
Quella fatica, che vediamo in corsa, e in nome della quale dobbiamo applaudire sempre e comunque, è la punta dell'iceberg di un'esistenza "poco sostenibile", diciamo così.
Di recente, parlando con un ex professionista (non sono un insider, l'ho conosciuto casualmente),gli ho detto "oh te la spassi". Mi ha risposto che dal momento in cui ha smesso ha iniziato a recuperare la normalità di anni non vissuti.
Ciò che sta in corsa, e ciò che sta fuori corsa, è dannatamente normale, per un atleta.
Il romanticismo con cui si approccia a vita e opere degli atleti non è altro che un paravento morale con cui copriamo la consapevolezza del sacrificio di quelli che ci fanno divertire.
Nel frattempo questo sport si è scollato dal sentimento popolare a cui era legato a doppio filo. Il ciclismo come sport di tutti ha iniziato a disperdersi e l'entusiasmo popolare che ardeva per questo sport ha iniziato a farsi sempre piu flebile.
Orde di parlatori hanno dunque visto in quel romanticismo un modo per reiterare il racconto di questo sport, improntato ad un'accondiscendenza goffa e anacronistica. Sono emersi gli storytellers, i cantastorie, i venditori di fumo lontanissimi dalle dinamiche di questo sport, sempre impegnati nel creare personaggi da fumetto, caricature degli atleti che in realtà i ciclisti sono, macchiette delle imprese sportive che i ciclisti compiono.
Quanto piu è distolto lo sguardo da ciò che il ciclismo è, uno sport con le sue dinamiche, tanto piu ci avviciniamo all'anno zero.
Le condizioni in cui questo sport fuoriusciva dagli anni '10 sono paradigmatiche, in tal senso.
Le dinamiche che hanno reso questo sport popolare, l'endurance, la resistenza, le battaglie, gli scontri, gli attacchi e le difese, i recuperi, le strategie, sono giunte a un livello di così basso appiattimento da provocare un crollo di interesse negato solo da chi vuole nascondere la polvere sotto il tappeto.
Con tappe piu brevi, con piu "equilibrio", con meno salite, la fatica di chi fa questo sport, dentro e fuori la competizione, però, rimane pedissequa.
Anzi, le problematiche alimentari e le conseguenti ricadute nervose mi paiono diretta e paradossale conseguenza di un'opera di alleggerimento che lungi dall'essere salvifica ha complicato ancor piu le cose.
Tornare al passato? Ni.
Fermarsi un attimo e ripensare qualcosa? Sicuramente.
E nel ripensare qualcosa noi appassionati possiamo fare la nostra parte rinegoziando primariamente l'approccio che dobbiamo avere verso questo sport. Un approccio massimamente critico, interessato alle sue dinamiche, colto rispetto la vicenda sportiva, ben piu importante del contorno aneddotico, che è solo sovrabbondanza narrativa.
Da qui l'accusa di sminuire, che chi ha onestà intellettuale respinge perchè ritiene il rispetto PRESUPPOSTO ad ogni analisi che può farsi della competizione sportiva. Analisi che poi può essere spietata , come nel caso di questo Giro. Ma la spietatezza non è reazione allo sbadiglio troppo, ma critica verso l'abbattimento dei profili, verso la dolosa opera d'estinzione dei passisti scalatori, verso la spinta nevrastenica delle medie d'inizio corsa, verso l'opera di omologazione fisica e tecnica di atleti che non possono pensarsi diversi perchè non può essere sconfessata la produzione in serie dei profilati d'alta classifica.
Dobbiamo rimanere sulla corsa, per avere una corsa migliore. E a noi serve una corsa migliore, perchè questo sport possa sopravvivere.
Dobbiamo pensare che gli sport che ancora hanno seguito, fanno passare quel seguito dall'interesse verso l'evento, con studi, analisi, collegamenti, formazioni, pronostici, salotti televisivi in cui quattro o cinque persone parlano con piu o meno costrutto di ciò che è successo e non è successo, di ciò che potrà o non potrà succedere.
Per farlo, dobbiamo maturare o affinare le capacità di lettura della situazione e non perdere la verve nel manifestarle, proporzionalmente ai tempi e agli spazi che abbiamo a disposizione.
Dobbiamo essere furbi nel capire cosa ci vogliono dare a bere, di cosa vogliono convincerci, come pensano di poterci accontentare.
Quando leggo di ribaltamento a Malga Ciapela, prendo fuoco perchè il ribaltamento non c'è stato, c'è stato un fatidico quanto logico mutamento negli equilibri. Se fosse arrivato il giorno dopo Vegni avrebbe potuto dire:"ma vi rendete conto che abbiamo ottenuto lo scopo di lasciare tutto immutato fino alla tappa finale? e guardate che è successo!"
E cos'è successo? E' successo che, molto semplicemente, qualcuno ha vinto. Alla ventunesima. Praticamente viene venduta come straordinaria l'unica certezza che avevamo all'inizio di questo Giro, e cioè che lo vincesse qualcuno!
Non è una presa in Giro?
Non è una presa in Giro parlare dell'equilibrio celando il prezzo che a questo equilibrio abbiamo dovuto pagare?
Non è una presa in Giro celare che questo equilibrio non è stato alterato dal dominio di un fuoriclasse semplicemente perchè il fuoriclasse non c'era?
E che, se ci fosse stato, non si sarebbe potuta pensare situazione per contenere la sua capacità di demolire questo equilibrio?
E che, dati i partenti, a ben vedere si sarebbero potute adottare soluzioni diverse, capaci di creare una corsa piu gagliarda e magari anche equilibrata?
Torniamo con la mente al Giro non in equilibrio dell'anno scorso. L'attesa e la speranza di un possibile ribaltamento (quello si reale) della leadership di un Bernal sofferente, ha destato piu o meno interesse, a posteriori, dell'attesa di Godot dell'edizione appena svoltasi?
Solo se accettiamo che il nostro ruolo di spettatori va ben oltre l'applaudire, solo se accogliamo l'applaudire come presupposto, solo se rimuoviamo queste incrostazioni retoriche sul rispetto della fatica (che tanto la fanno lo stesso), solo se comprendiamo che siamo noi i custodi di questo sport, solo se accettiamo le nostre responsabilità di pubblico interessato ed esigente, e non ebete o forcaiolo, ebbene solo in questi casi questo sport potrà avere un futuro.
Può essere cinico, ma è così.
E apriamoci ad altro. Guardiamo altrove, guardiamo al calcio, invece di colpevolizzarlo.
Guardiamo ciò che non abbiamo, rispetto al calcio.Guardiamo come siamo privi delle appartenenze quasi religiose, delle rivalità campanilistiche, degli interessi fideistici verso un solo team di protagonisti che si estendono fino al punto da amalgamarci con un intero sport, guardandone almeno solo una parte o tutto.
Proprio perchè ne ho rispetto vi dico che quella fatica che fanno è la sola cosa che abbiamo.
E le forme di quella fatica, non i prodotti ma le forme di quella fatica ci permettono di godere di questo sport, perchè sono le forme di quella fatica che ci vengono mostrate.
E solo finchè quella fatica ha forma per essere mostrata verrà diffusa sul segnale internazionale.
La fatica si fa anche in fabbrica, ma quella non la mostra nessuno, perchè nessuno vuole vedere le immagini riprese da una telecamera posta su di una catena di montaggio.
Re: Giro d'Italia 2022
Piu' o meno d'accordo su tutto, ma lascerei stare il confronto col calcio che anche quello ha fatto terra bruciata tra gli appassionati negli ultimi 30 anni... e se ne sta accorgendo ora.
Re: Giro d'Italia 2022
Impressioni sparse dal Giro 2022 "live".
Colle della Maddalena, pendenze notevoli, tanta gente, bella giornata di sole. La più applaudita (dopo VdP che impenna con una mano dietro la schiena e Vincenzo Nibali) una bambina di 4-5 anni in bicicletta, spinta dalla mamma in sella alla e-bike di città con motore al massimo. Chi a casa aveva un capo di abbigliamento di color rosa o simile se l'è sicuramente indossato per l'occorrenza. Spinta per un ragazzo che si era piantato in salita (anni di esperienza a spingere gli ultimi si fanno notare) Trionfo di bici da corsa elettrificate e di sboroni che facevano i buchi nell'asfalto (sempre con le bici da corsa elettrificate). Il Giro-E: una cagata pazzesca. Febbrile ricerca di uno straccio di segnale per seguire la gara su raiplay. La moto con Bradley Wiggins davanti a tutti e Marco Saligari col casco rosa. Pubblico caldissimo, molto composto e che ha tifato tutti. Diego Rosa, sfatto dalla fatica, che salutava il "suo" pubblico con un sorriso continuo. Roger Kluge sempre in testa al gruppo a menare le danze. Notevole il minicannolo del bar di Pecetto.
Partenza di Rivarolo Canevese, tanta gente di tutte le età e di estrazione sociale, il più possibile vestita di rosa. La soddisfazione di Allocchio e degli altri al seguito della corsa per la quantità di gente presente. Tutti i ciclisti disponibili al villaggio di partenza con Vincenzo Nibali che ha fatto il giro di selfie tra il pubblico e "Juanpe" Lopez che rispondeva con un sorriso a tutti. In attesa della conto alla rovescia Nibali, acclamato da tutti, che parla con Valverde e VdP concentrato con la testa sulla spalla. Un coppia di mussulmani che torna a casa con lei che porta il velo rosa in testa. Tifosi di Carapaz pronti a salire in macchina per andare a fare il tifo lungo una salita. Cappa di umidità: sembrava di essere nel mezzo della Pianura Padana e non ai piedi delle Alpi.
Salita del Menador, la novità. Espadrillas nuove per l'occasione (le tacchette Look non sono il massimo per il tifo lungo la strada), che vada a quel paese il lavoro, panino al volo, mi cambio, zainetto da trail, inforco la bicicletta, chissenefrega del tempo che minaccia pioggia, a Passo Vezzena il panino è già digerito. Immediata la differenza col Piemonte: a fianco del GPM gazebo con birra, vino e fila di gente vestita in borghese e non, compresi tifosi già avvinazzati. Tanta gente, però quasi nessuno vestito di rosa, è presente mezza Asiago. Il Giro-E: una cagata pazzesca al quadrato. Febbrile ricerca di uno straccio di segnale per seguire la gara su raiplay. Seconda differenza col Piemonte: molte meno bici da corsa elettrificate (ma lo stesso numero di sboroni che facevano i buchi nell'asfalto). Lo striscione per Pozzovivo, il tifoso boemo per Hirt, i tifosi baschi sempre presenti, il tifo per cesare benedetti. Buitrago che sale come una moto, Vdp con la lingua arrotolata nella ruota anteriore, Landa sublimante con gli occhi chiusi che piazza l'ultimo scatto prima del GPM. Applausi per tutti, Vincenzo Nibali ancora di più. Roger Kluge davanti al Wolfpack per cercare di riprendere Ponomar. Niente pioggia.
Il Giro non tradisce mai.
Colle della Maddalena, pendenze notevoli, tanta gente, bella giornata di sole. La più applaudita (dopo VdP che impenna con una mano dietro la schiena e Vincenzo Nibali) una bambina di 4-5 anni in bicicletta, spinta dalla mamma in sella alla e-bike di città con motore al massimo. Chi a casa aveva un capo di abbigliamento di color rosa o simile se l'è sicuramente indossato per l'occorrenza. Spinta per un ragazzo che si era piantato in salita (anni di esperienza a spingere gli ultimi si fanno notare) Trionfo di bici da corsa elettrificate e di sboroni che facevano i buchi nell'asfalto (sempre con le bici da corsa elettrificate). Il Giro-E: una cagata pazzesca. Febbrile ricerca di uno straccio di segnale per seguire la gara su raiplay. La moto con Bradley Wiggins davanti a tutti e Marco Saligari col casco rosa. Pubblico caldissimo, molto composto e che ha tifato tutti. Diego Rosa, sfatto dalla fatica, che salutava il "suo" pubblico con un sorriso continuo. Roger Kluge sempre in testa al gruppo a menare le danze. Notevole il minicannolo del bar di Pecetto.
Partenza di Rivarolo Canevese, tanta gente di tutte le età e di estrazione sociale, il più possibile vestita di rosa. La soddisfazione di Allocchio e degli altri al seguito della corsa per la quantità di gente presente. Tutti i ciclisti disponibili al villaggio di partenza con Vincenzo Nibali che ha fatto il giro di selfie tra il pubblico e "Juanpe" Lopez che rispondeva con un sorriso a tutti. In attesa della conto alla rovescia Nibali, acclamato da tutti, che parla con Valverde e VdP concentrato con la testa sulla spalla. Un coppia di mussulmani che torna a casa con lei che porta il velo rosa in testa. Tifosi di Carapaz pronti a salire in macchina per andare a fare il tifo lungo una salita. Cappa di umidità: sembrava di essere nel mezzo della Pianura Padana e non ai piedi delle Alpi.
Salita del Menador, la novità. Espadrillas nuove per l'occasione (le tacchette Look non sono il massimo per il tifo lungo la strada), che vada a quel paese il lavoro, panino al volo, mi cambio, zainetto da trail, inforco la bicicletta, chissenefrega del tempo che minaccia pioggia, a Passo Vezzena il panino è già digerito. Immediata la differenza col Piemonte: a fianco del GPM gazebo con birra, vino e fila di gente vestita in borghese e non, compresi tifosi già avvinazzati. Tanta gente, però quasi nessuno vestito di rosa, è presente mezza Asiago. Il Giro-E: una cagata pazzesca al quadrato. Febbrile ricerca di uno straccio di segnale per seguire la gara su raiplay. Seconda differenza col Piemonte: molte meno bici da corsa elettrificate (ma lo stesso numero di sboroni che facevano i buchi nell'asfalto). Lo striscione per Pozzovivo, il tifoso boemo per Hirt, i tifosi baschi sempre presenti, il tifo per cesare benedetti. Buitrago che sale come una moto, Vdp con la lingua arrotolata nella ruota anteriore, Landa sublimante con gli occhi chiusi che piazza l'ultimo scatto prima del GPM. Applausi per tutti, Vincenzo Nibali ancora di più. Roger Kluge davanti al Wolfpack per cercare di riprendere Ponomar. Niente pioggia.
Il Giro non tradisce mai.
Ultima modifica di Slegar il lunedì 30 maggio 2022, 18:37, modificato 2 volte in totale.
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Re: Giro d'Italia 2022
Primo spesso ha un modo terrificante di esprimersi (lo ripeto, non è necessario essere sempre così aggressivi...), ma spesso i concetti di fondo sono buoni.
Però io, Primo, ti chiedo di fare un passo in più: la critica al ciclismo di oggi è stata fatta ed è un'analisi profonda (non sono del tutto d'accordo sullo storytelling, dipende da come è fatto: quello del processo alla tappa, per dire, è fatto male -la telefonata della mamma! Che sorpresona!). Però quali sono le soluzioni pratiche che pensi possano essere messe in campo? Perché nel tuo discorso fatico a vedere misure concrete. Te lo chiedo non tanto perché penso che tu abbia il potere di applicarle (credo che nessuno di noi che scrive lo abbia, magari qualcuno che ce l'ha ci legge), ma perché credo sia utile per alimentare la discussione.
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Re: Giro d'Italia 2022
Complimenti Primo 86 ! Tesi condivisibili espresse in un linguaggio forbito e professionale .
Re: Giro d'Italia 2022
L'analisi di Primo86 e' condivisibile per molti aspetti, capisco la critica a questo giro, solo che personalmente non mi aspettavo molto di piu'
come non mi aspetto molto di piu' dal Tour anche se in quel caso c'e' un fenomeno che puo' alzare il livello. Io non sono giovanissimo e ricordo da
bambino giri con protagonisti Moser e Saronni non troppo entusiasmanti.
Per come la vedo io non e' un problema del ciclismo ma un problema dei grandi giri da 3 settimane. Personalmente mi sono divertito molto a vedere diverse gare in linea quest'anno (anche alcune gare da 1 settimana), sicuramente mi hanno appagato di piu' rispetto alla maggior parte delle tappe di questo giro.
Non prenderei esempio dal calcio, l'ho seguito per una vita e ora non mi interessa quasi piu', il calcio da solo emozioni forti e irrazionali,
non fornisce nessun divertimento reale, serve solo a scaricare rabbia e frustrazione, mi auguro proprio che il ciclismo non diventi mai questo.
Magari per far avvicinare piu' gente al ciclismo si potrebbe uscire dall'idea popolare Ciclismo=Giro (o Tour), vendersi meglio le gare in linea, io ho visto
veramente delle bellissime gare quest'anno. Non e' un caso che le star di questo giro sono stati 2 ciclisti come VDP e Girmay, eppure avevano ben poche
possibilita' di vincere anche una semplice maglia ciclamino
A me piace molto VDP, pero' faccio notare come verso di lui c'e' la massima indulgenza, ogni cosa che fa e' tanto di guadagnato, puo' arrivare a 3 ore e mezza e puo 'dare spettacolo e magari vince solo 1 tappa, ci ricorderemo solo di lui in questo giro e non del povero Carapaz che ha tenuto fino a che ha
potuto.
Il ciclismo non e' messo cosi' male, sono i grandi giri ad esserlo, soprattutto se non ci sono sloveni
come non mi aspetto molto di piu' dal Tour anche se in quel caso c'e' un fenomeno che puo' alzare il livello. Io non sono giovanissimo e ricordo da
bambino giri con protagonisti Moser e Saronni non troppo entusiasmanti.
Per come la vedo io non e' un problema del ciclismo ma un problema dei grandi giri da 3 settimane. Personalmente mi sono divertito molto a vedere diverse gare in linea quest'anno (anche alcune gare da 1 settimana), sicuramente mi hanno appagato di piu' rispetto alla maggior parte delle tappe di questo giro.
Non prenderei esempio dal calcio, l'ho seguito per una vita e ora non mi interessa quasi piu', il calcio da solo emozioni forti e irrazionali,
non fornisce nessun divertimento reale, serve solo a scaricare rabbia e frustrazione, mi auguro proprio che il ciclismo non diventi mai questo.
Magari per far avvicinare piu' gente al ciclismo si potrebbe uscire dall'idea popolare Ciclismo=Giro (o Tour), vendersi meglio le gare in linea, io ho visto
veramente delle bellissime gare quest'anno. Non e' un caso che le star di questo giro sono stati 2 ciclisti come VDP e Girmay, eppure avevano ben poche
possibilita' di vincere anche una semplice maglia ciclamino
A me piace molto VDP, pero' faccio notare come verso di lui c'e' la massima indulgenza, ogni cosa che fa e' tanto di guadagnato, puo' arrivare a 3 ore e mezza e puo 'dare spettacolo e magari vince solo 1 tappa, ci ricorderemo solo di lui in questo giro e non del povero Carapaz che ha tenuto fino a che ha
potuto.
Il ciclismo non e' messo cosi' male, sono i grandi giri ad esserlo, soprattutto se non ci sono sloveni
- Maìno della Spinetta
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Re: Giro d'Italia 2022
Io in questa discussione faccio mio il ragionamento di Zomegnan: "gli amatori sono oggi in grado di fare queste tappe, dobbiamo rendere di nuovo le tappe molto esigenti per proporre gesta straordinarie"
“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
Re: Giro d'Italia 2022
Condivido quasi tutto il pensiero di Primo 86. C'è da dire che gran parte di quel che dice si potrebbe applicare a tutti i grandi giri degli ultimi 10 anni. Negli ultimi anni forse si inizia a vedere qualche segnale di cambiamento. Il fenomeno sloveno, che sarà magro ma ha ancora il visto arrotondato. Al Giro quest'anno ho avuto l'impressione di un minore numero di corridori interessati alla classifica e quindi una riduzione del numero di quelli che accettano di ridursi ad acciughe per fare prestazione (e che perdono la capacità di fare tapponi da 250 km).
Re: Giro d'Italia 2022
Sinceramente mi gira per la testa il fatto che i protagonisti attuali dei gt, tolti gli sloveni e Bernal, non siano né tanto forti, né abbiano tutta questa personalità. Rispetto agli anni 10 (che sono stati abbastanza tremendi di per sé) mi riesce difficile a comporre un pantheon di gente che è favorita in ogni corsa e che se la può giocare alla pari con avversari di pari livello. Oggi come oggi Pogacar >>> Roglic > Bernal (per via dell'incidente) >> Carapaz, Vingegaard, Hindley e compagnia. Cioè sappiamo già che il tour sarà vinto da Pogacar, a meno di sfighe o novità clamorose; sappiamo anche che sul podio è verosimile che ci finisca Roglic, poi è da decidere l'altro posto. C'è stato un periodo in cui a giocarsi i grandi giri c'era il poker composto da Froome -Contador-Nibali-Quintana, gente più o meno allo stesso livello ma con caratteristiche diverse tra loro. Oggi i corridori da GT sono tutti omologati, e l'unico che ha una personalità frizzante è il più forte, tutti gli altri sembrano usciti dall'oratorio. La situazione nelle classiche è del tutto diversa, con WVA, MVDP e Ala che sono lì come livello, Evenepoel non si è ancora capito se è un classicomane o è più completo, di sicuro è comunque fortissimo; tutti e 4, poi, hanno un bel caratterino. E non è che i comprimari siano da meno. Tra gli uomini da gt non vedo la stessa ricchezza e varietà.
Re: Giro d'Italia 2022
Ma ne Nibali, ne contador, ne Quintana sono mai stati in grado di dar fastidio a Froome nei suoi anni migliori.Bomby ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 19:38 Sinceramente mi gira per la testa il fatto che i protagonisti attuali dei gt, tolti gli sloveni e Bernal, non siano né tanto forti, né abbiano tutta questa personalità. Rispetto agli anni 10 (che sono stati abbastanza tremendi di per sé) mi riesce difficile a comporre un pantheon di gente che è favorita in ogni corsa e che se la può giocare alla pari con avversari di pari livello. Oggi come oggi Pogacar >>> Roglic > Bernal (per via dell'incidente) >> Carapaz, Vingegaard, Hindley e compagnia. Cioè sappiamo già che il tour sarà vinto da Pogacar, a meno di sfighe o novità clamorose; sappiamo anche che sul podio è verosimile che ci finisca Roglic, poi è da decidere l'altro posto. C'è stato un periodo in cui a giocarsi i grandi giri c'era il poker composto da Froome -Contador-Nibali-Quintana, gente più o meno allo stesso livello ma con caratteristiche diverse tra loro. Oggi i corridori da GT sono tutti omologati, e l'unico che ha una personalità frizzante è il più forte, tutti gli altri sembrano usciti dall'oratorio. La situazione nelle classiche è del tutto diversa, con WVA, MVDP e Ala che sono lì come livello, Evenepoel non si è ancora capito se è un classicomane o è più completo, di sicuro è comunque fortissimo; tutti e 4, poi, hanno un bel caratterino. E non è che i comprimari siano da meno. Tra gli uomini da gt non vedo la stessa ricchezza e varietà.
Contador é stato allo stesso livello o più forte ma qualche anno prima.
Nibali bravo a far suo il tour in cui Froome é caduto, ma nello scontro frontale al tour le ha sempre prese da Froome e Sky.
Quintana non si é mai avvicinato più di tanto.
Ora con Pogacar la situazione é uguale, forse peggio perché é ancora più forte di Froome e gli avversari sono più scarsi di quelli che aveva Froome.
Vista l'età per vincerne 7-8 di fila deve solo evitare cadute a meno di un improvvisa esplosione di evenepoel.