Fatti di Politica 2021

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jumbo
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Re: Fatti di Politica 2021

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nino58 ha scritto: lunedì 8 novembre 2021, 13:37
jumbo ha scritto: lunedì 8 novembre 2021, 13:36
nino58 ha scritto: lunedì 8 novembre 2021, 13:26

Eh sì, caro il mio gnostico.
Sono proprio due identici patatrac.
Per chi sta su quel treno, non cambia molto.
Per chi abita attorno alla centrale, parecchio.
Chissà, magari c'è da qualche parte del mondo qualcuno che abita vicino a una centrale nucleare, che prende pure la metropolitana tutti i giorni!


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nino58
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Re: Fatti di Politica 2021

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jumbo ha scritto: lunedì 8 novembre 2021, 15:35
nino58 ha scritto: lunedì 8 novembre 2021, 13:37
jumbo ha scritto: lunedì 8 novembre 2021, 13:36
Per chi sta su quel treno, non cambia molto.
Per chi abita attorno alla centrale, parecchio.
Chissà, magari c'è da qualche parte del mondo qualcuno che abita vicino a una centrale nucleare, che prende pure la metropolitana tutti i giorni!
Ed alloggia in un seminterrato a fianco dell'argine del Mississippi. :bll:


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matteo.conz
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Re: Fatti di Politica 2021

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Ogni tanto una buona notizia, anzi epocale sperando che rispettino i tempi. 100 Megawatt con un toro di neanche 2 metri.


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Re: Fatti di Politica 2021

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Steven PInker "Illuminismo adesso" XXII

Pace


Per quasi tutta la storia umana la guerra è stata il passatempo normale dei governi e la pace una semplice pausa tra le guerre (al grido di dio è con noi o similia). Dal 1500 al 1953 (guerra di Corea) gli scontri fra grandi potenze diventavano sempre più brevi, meno frequenti, ma anche più letali, fino a culminare nelle due guerre mondiali.
Dagli anni Sessanta in poi i conflitti armati fra eserciti di Stati sembra essere in via di obsolescenza, il che non significa che una guerra più intensa sia impossibile, ma solo che ormai è considerata un fatto straordinario e, al momento in cui scrivo, i conflitti sono concentrati in un'area in cui vive meno di un sesto della popolazione mondiale e per lo più si tratta di guerre civili, vera piaga rimasta in questi anni: 700.000 morti per gli omicidi di massa anticomunisti in Indonesia, 600.000 per la Rivoluzione culturale cinese, 140.000 in Burundi, 1.700.000 in Bangladesh, 500.000 in Sudan, 2.500.000 in Cambogia, 150.000 in Uganda, 500.000 in Vietnam, 225.000 in Bosnia, 700.000 in Ruanda e 370.000 in Darfur.
Per il resto si è avuta la c.d. "lunga pace", favorita anche dal fatto che la massiccia forza distruttiva degli eserciti americano e sovietico fece sì che le grandi potenze ci pensassero due volte prima di confrontarsi sul campo di battaglia.
Tuttavia il principale cambiamento nell'ordine internazionale è rappresentato da un'idea a cui non tutti riconoscono l'importanza dovuta: la guerra è illegale e non è più la continuazione della politica; in altre parole non vige più il diritto di conquista, bensì il divieto di annessioni territoriali. :) Oggi l'idea che sia nobile uccidere le persone, distruggere intiere città ci suona come il delirio di un pazzo. :D (Nota mia, insomma pare proprio che il Dio della Bibbia, comandante di eserciti sia, come ha detto Nietzsche, veramente morto. :clap: )


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Re: Fatti di Politica 2021

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è un problema già risolto da tempo in occidente.
Basta chiamarle missioni di pace e le guerre scompaiono


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Dove ... Non siamo tutti uguali, non tutti abbiamo gli stessi diritti, alcuni hanno diritti e altri no.
Dove questo verbo attecchisce alla fine c'è il lager. (P. Levi)

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Re: Fatti di Politica 2021

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aitutaki1 ha scritto: martedì 9 novembre 2021, 10:49 è un problema già risolto da tempo in occidente.
Basta chiamarle missioni di pace e le guerre scompaiono
Puoi chiamarle come ti pare, ma il numero di morti rimane quello.


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Re: Fatti di Politica 2021

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matteo.conz ha scritto: lunedì 8 novembre 2021, 23:33 Ogni tanto una buona notizia, anzi epocale sperando che rispettino i tempi. 100 Megawatt con un toro di neanche 2 metri.
Però il problema della stabilità del plasma, lo scoglio su cui da più di trent'anni si sta infrancendo la ricerca sulla fusione nucleare per uso civile, mi sembra che non venga toccato dalla spiegazione.


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Re: Fatti di Politica 2021

Messaggio da leggere da aitutaki1 »

lemond ha scritto: martedì 9 novembre 2021, 11:14
aitutaki1 ha scritto: martedì 9 novembre 2021, 10:49 è un problema già risolto da tempo in occidente.
Basta chiamarle missioni di pace e le guerre scompaiono
Puoi chiamarle come ti pare, ma il numero di morti rimane quello.
Il concetto è semplice , non sono necessarie conquiste e annessioni territoriali, è più che sufficiente occupare un paese e instaurare un' amministrazione che persegua gli scopi geopolitici ed economici. Afghanistan docet (ma anche Libia, Iraq etc etc)
Poi ci sarebbe da domandarsi la differenza tra il partecipare attivamente ad una guerra ed assicurare basi aeree, rifornimenti e spazio aereo.
Ma sono sfumature ormai fuori moda dai tempi di D'Alema.
E dei militari esposti all' uranio impoverito.


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Re: Fatti di Politica 2021

Messaggio da leggere da matteo.conz »

Slegar ha scritto: martedì 9 novembre 2021, 11:40
matteo.conz ha scritto: lunedì 8 novembre 2021, 23:33 Ogni tanto una buona notizia, anzi epocale sperando che rispettino i tempi. 100 Megawatt con un toro di neanche 2 metri.
Però il problema della stabilità del plasma, lo scoglio su cui da più di trent'anni si sta infrancendo la ricerca sulla fusione nucleare per uso civile, mi sembra che non venga toccato dalla spiegazione.
Da un'altro video mi pare di aver capito che c'è una nuova tecnologia detta breeding blanket che stabilizza la rotazione del plasma e poi c'è la questione del trizio che è raro ma che han trovato un modo per "riciclarlo".


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Re: Fatti di Politica 2021

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Vent'anni fa un amico lavorava all'INFN di Legnaro e mi raccontava della difficoltà, le stesse di dieci anni prima, di stabilizzare il plasma e le stesse difficoltà ci sono ora, almeno a leggere in giro. Mi sembra che le sperimentazioni debbano ancora partire; poi se sono più bravi degli altri, complimenti a loro.


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Re: Fatti di Politica 2021

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Steven PInker "Illuminismo adesso" XXIII

Terrorismo


Nel 2016 la maggioranza degli americani lo ha menzionato come la principale delle preoccupazioni, per la possibilità di esserne vittime e hanno identificato l'Isis come una minaccia all'esistenza degli S.U.A. Tale paura non riguarda soltanto i più sprovveduti, ma anche intellettuali di vario tipo! :D
In realtà il terrorismo è un rischio particolare: a un grande timore, fa corrispondere un danno limitato e bastano poche cifre per dimostrarlo.
Nell'anno più recente disponibile (a quel momento, il 2015) si aveva questa classificazione di morti:
terrorismo SUA 44 Europa 175 Mondo 38.422
guerra 28 5 97.496
omicidi 15.696 3.962 437.000
inc.stradali 35.398 19.219 1.250.000
altri incid. 136.053 125.482 5.000.000 (fulmine, acqua bollente di rubinetto, puntere di insetti, morsi di mammiferi diversi dai cani, annrgamento e caduta in/da vasca da bagno, accensione di indumenti diversi dal pigiama)
Sebbene costituisca un pericolo minuscolo, il terorismo crea panico e isteria oltremisura, perché questo è precisamente il suo scopo: il terrorismo moderno è un sottoprodotto della vasta influenza dei media. :x


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Re: Fatti di Politica 2021

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Steven PInker "Illuminismo adesso" XXIV

Parità di diritti


Gli esseri umani ha quasi sempre teso a trattare intiere categorie di loro simili come mezzi (al contrario del noto aforisma di Kant) e inoltre molto spesso erano/sono razzisti, sessisti e omofobi! L'opposto di ciò è quel che nell'età moderna ha cominciato a chiamarsi diritti civili o parità di diritti. :)
Il 2017 ha visto il completamento di due mandati del primo presidente nero ed è stato seguito dalla prima candidata donna, che fra l'altro ha ottenuto più voti dell'altro, anche se, poi per la legge elettorale, ha perso. (Solo un ateo dichiarato, fino a oggi non ha mai potuto nemmeno pensare di ...) Nel 2015 la Corte suprema ha assicurato il diritto dio matrimonio alle coppie dello stesso sesso (nota mia, non capisco perché ci si scaldi tanto sul diritto di matrimonio e non si scelga invece la strada migliore e cioè togliere questo negozio giuridico dai codici civili e considertare solo lo stato di fatto :dubbio: )
In una ricerca dello psicologo Abraham Maslow e di altri ci si accorge che le persone cominciano a dare la priorità alla libertà, più che alla sicurezza, alla diversità, all'autonomia, alla creatività e alla individualità, anziche ai rispettivi contrari e nelle nuove generazioni questi aspetti sono ancor più accentuati. :clap:


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Re: Fatti di Politica 2021

Messaggio da leggere da Scattista »

"Lamorgese non ha limitato il diritto di manifestazione ai No Vax, lo ha limitato A TUTTI. PER TUTTO.

Le misure, lo ha detto proprio lei, si possono applicare a proteste "attinenti ad ogni altra tematica". Se vi licenziano, se volete fare una fiaccolata anti-camorra, se il Governo vi sta sul caz*o.

Leggere praticamente OGNI giornale, comprese apparenti oasi felici come Il Post, dire esplicitamente che "ci saranno nuove restrizioni per le manifestazioni No Green Pass" è triste. È triste perché è una bugia detta perché quello che è successo è troppo grave (alcune misure come il divieto di accedere in alcune aree non ha motivazioni sanitarie ma securitarie e repressive). Presentarlo come un contrasto ai No Vax, lo fa sembrare accettabile. Perché i No Vax ci stanno sul caz*o a tutti.

Il processo cognitivo che porta migliaia di persone a gongolare per queste notizie non è meno stupido di quello che porta a un leghista veneto di 54 anni a festeggiare per il blocco di una ONG."


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Re: Fatti di Politica 2021

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Steven PInker "Illuminismo adesso" XXV

Conoscenza

Essa aiuta Homo sapiens a resistere al logorio dell'entropia e ai fardelli dell'evoluzione. La tecnologia lo ha aiutato molto, tanto che si può dire con Maurizio Ferraris che l'uomo è diventato tale solo nel momento in cui ha cominciato ad usare la tecnica, altrimenti è solo un imbecille qualunque (letteralmente: senza bastone). :)
Ma qual è il rapporto fra conoscenza/istruzione e ricchezza della popolazione? Alcuni studi fanno pensare che ci sia una discreta rrelazione, a a patto che l'istruzione sia laica e razionalista. Fino al XX secolo la Spagna era in grande ritardo economico tra i paesi occidentali, perché la scuola era controllata dalla Chiesa Cattolica e le scienze, la storia e l'economia erano considerate materie troppo controverse per lasciarle agli studenti che non fossero teologi. L'ingerenza clercicale è considerata responsabile del ritardo economico anche di altre parti del mondo moderno. :x
Chi conosce, sa ormai che i capi non governano per diritto divino, che le persone che pensano in modo diverso sono qualcosa di meno che esseri umani! E soprattutto impara che le proprie convinzioni, per quanto sincere e diffuse, possono essere sbagliate e che la violenza di solito è l'ultimo rifugio degli ignoranti!
In altre parole possiamo semplificare e sostenere con un certo grado di approssimazione che le persone istruite sono meno razziste, sessiste, xenofobe, omofobe e autoritarie, mentre dànno maggior valore all'immaginazkione, all'indipendenza e alla libertà di parola.
C'è un programma delle Nazioni Unite, ispirato da Amartya Sen, che propone un indice di sviluppo umano basato su tre capisaldi e uno di questi è l'essere bene informati. ;)


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Re: Fatti di Politica 2021

Messaggio da leggere da lemond »

Steven PInker "Illuminismo adesso" XXVI

Conclusione


Le idee degli economisti e dei filosofi politici, così quelle giuste come quelle sbagliate, sono più potenti di quanto comunemente si ritenga. In realtà il mondo è governato da poche cose all'infuori di quelle. Gli uomini della pratica, i quali si credono affatto liberi da ogni influenza intellettuale, sono spesso gli schiavi di qualche economista defunto. Pazzi al potere, i quali odono voci nell'aria, distillano le loro frenesie da qualche scribacchino accademico di pochi anni addietro. Sono sicuro che il potere degli interessi costituiti si esagera di molto, in confronto con l'affermazione progressiva delle idee. J. M. Keynes


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Re: Fatti di Politica 2021

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https://roma.repubblica.it/cronaca/2021 ... 1-P2-S1-T1

io mi chiedo e mi domando
quali garanzie sindacali abbiano i spazzini ad Oslo o a Copenaghen che pure son pulite
qua dovemo chiede a Mendel
dev'esse na cosa genetica
a Mendel per capire
a Pol Pot pe risolve


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cassius
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Re: Fatti di Politica 2021

Messaggio da leggere da cassius »

nemecsek. ha scritto: lunedì 22 novembre 2021, 0:42 https://roma.repubblica.it/cronaca/2021 ... 1-P2-S1-T1

io mi chiedo e mi domando
quali garanzie sindacali abbiano i spazzini ad Oslo o a Copenaghen che pure son pulite
qua dovemo chiede a Mendel
dev'esse na cosa genetica
a Mendel per capire
a Pol Pot pe risolve
Allora, pare che siano 387mila kr/anno cioè 38700 euri/anno (netti o lordi, non è dato di sapere)
https://www.salaryexpert.com/salary/job ... orway/oslo
che però con le schioppettate che costa Oslo, temo non sia un granchè.
Me sa che er potere d'acquisto è simile.
La differenza forse è nel contesto che lo circonda.
A Roma da chiunque, dallo spazzino al pizzardone, dal professore ordinario all'impiegato del TAR Lazzzio, si percepisce la stessa sciatteria, furberia, pigrizia.
E, da come comincia, Gualtieri è una Raggi che sa usare le posate a tavola.


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Re: Fatti di Politica 2021

Messaggio da leggere da nino58 »

cassius ha scritto: lunedì 22 novembre 2021, 8:38
nemecsek. ha scritto: lunedì 22 novembre 2021, 0:42 https://roma.repubblica.it/cronaca/2021 ... 1-P2-S1-T1

io mi chiedo e mi domando
quali garanzie sindacali abbiano i spazzini ad Oslo o a Copenaghen che pure son pulite
qua dovemo chiede a Mendel
dev'esse na cosa genetica
a Mendel per capire
a Pol Pot pe risolve
Allora, pare che siano 387mila kr/anno cioè 38700 euri/anno (netti o lordi, non è dato di sapere)
https://www.salaryexpert.com/salary/job ... orway/oslo
che però con le schioppettate che costa Oslo, temo non sia un granchè.
Me sa che er potere d'acquisto è simile.
La differenza forse è nel contesto che lo circonda.
A Roma da chiunque, dallo spazzino al pizzardone, dal professore ordinario all'impiegato del TAR Lazzzio, si percepisce la stessa sciatteria, furberia, pigrizia.
E, da come comincia, Gualtieri è una Raggi che sa usare le posate a tavola.
Benchè sia meglio assai uscire a cena con Virginia che con lui.


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Re: Fatti di Politica 2021

Messaggio da leggere da aitutaki1 »

nemecsek. ha scritto: lunedì 22 novembre 2021, 0:42 https://roma.repubblica.it/cronaca/2021 ... 1-P2-S1-T1

io mi chiedo e mi domando
quali garanzie sindacali abbiano i spazzini ad Oslo o a Copenaghen che pure son pulite
qua dovemo chiede a Mendel
dev'esse na cosa genetica
a Mendel per capire
a Pol Pot pe risolve
Non serve andare a Copenaghen , cioè si ma non per quello.
Anche nel mio comune , che ha altri problemi e come buche siamo messi peggio che a Roma, la polizia locale ha un livello di preparazione indecente, la gestione immondizia invece funziona e le strade/marciapiedi sono puliti. Anche se in generale noto in questo ultimo decennio un' aumentare preoccupante di vetri rotti e bottiglie in giro, maggiormente a Milano.
Niente DNA a cui dare la colpa.
Domandiamoci invece come sia stata assunta questa gente ,e non solo a Roma, a Napoli sabotavano quotidianamente i mezzi per la pulizia e raccolta dei rifiuti, andavano al bar o fare altro dopo aver timbrato. Ma la colpa non è certo dei napoletani, e situazioni simili magari meno eclatanti ci sono in tutta italia.
Stesso degrado che puoi trovare a macchia di Leopardo in tante realtà statali e parastatali, dai tribunali alle università , uffici tecnici dei comuni, ag. entrate (in cui mi è capitato di metterci 1 ora tra trovare la persona e attendere che finisse di chiacchierare al tel , in un altra "stanza" come vengono chiamati gli uffici nella PA), INPS etc etc , dipendenti assunti con voto di scambio, raccomandati.
Non solo produttività ma a volte professionalità sotto la soglia della decenza.
Non sempre , anzi capita spesso anche di relazionarsi con persone preparate e volenterose.
Quello che è grave sono le misure per "risolvere" il problema, la "cultura" del bonus e dell' aiutino in più legittimando un ricatto invece di retribuire
in maniera adeguata i dipendenti. Si premia il furbo e il disonesto.
Ma ormai è il modus operandi di questa classe politica, marcia fin dalla selezione naturale per emergere.


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Re: Fatti di Politica 2021

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Grazie Draghi...e meno male che eri partito da "keynesiano".
i redditi imponibili fino a 20 mila euro risparmiano 100 euro l’anno;
i redditi fino a 30 mila euro ne risparmiano 320;
la fascia da 40 mila euro risparmia 620 euro netti l’anno;
il reddito imponibile fino a 50 mila euro l’anno risparmia 920 euro l’anno;
la fascia da 60 mila euro ne risparmia 570;
il reddito da 75 mila euro risparmia 270 euro.
Secondo invece la simulazione dei Consulenti del Lavoro citata dall’agenzia di stampa Ansa i vantaggi più significativi riguarderanno a partire dal 2022 chi ha un reddito tra i 30 mila e i 60 mila euro lordi l’anno. I dati del ministero dell’Economia dicono che sono circa 7 milioni di contribuenti. In questa simulazione per la fascia di contribuenti da 20 mila euro l’anno l’Irpef attuale, senza considerare alcun tipo di detrazione, è pari a 4.800 euro. Dal 2022, con il passaggio del secondo scaglione dal 27% al 25%, scenderebbe a 4.700 euro con un beneficio di 100 euro.


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Re: Fatti di Politica 2021

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Yuval Noah Harari "21 lezione per il XXI secolo" I

Il cambiamento climatico può essere una preoccupazione remota per persone che si dibattono fra la vita e la morte, ma potrebbe rendere alla fine inabitabili i bassifondi di Mumbai, spingere enormi ondate di migrazioni attraverso il Mediterraneo e portare alla crisi i sistemi santari in tutto il mondo. Questo è solo un esempio per indicare che la realtà è piena di minacce che ci portano (tutte) alla domanda delle domande: che cosa sta accadendo oggi nel mondo e se ne possiamo capirne il senso?
Per prima cosa dobbiamo dire che, benché si affronti il tema dal punto di vista globale, non sarà trascurato il livello individuale, perché il luogo comune "il personale è politico" forse non è sbagliato come sembra, in un'era in cui gli scienziati, multinazionali e governi stanno imparando a violare il nostro cervello.
Per gran parte del libro esamino i difetti della visione del mondo liberale, non perché creda che non vaba bene, ma proprio per il fatto che la ritengo il modello politico di maggior successo e più versatile che gli umani abbiano sviluppato per affrontare le sfide del mondo moderno. La "democrazia" può non essere appropriata per tutte le società, però, come diceva Winston Winston Churchill, le altre ... Pertanto è necessario comprendere i limiti di questo modello politico ed esplorare il modo di adattarlo al fine del miglioramento delle sue istituzioni. :)


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Re: Fatti di Politica 2021

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Yuval Noah Harari "21 lezione per il XXI secolo" II

Dopo la crisi finanziaria del 2008, quello che sembrava un progresso inarrestabile si è tramutato in una grande delusione e ciò ha in parte prodotto uomini forti in paesi come Turchia e Russia, che sperimentano nuove forme di democrazia illiberale e veri e propri regimi dittatoriali; oggi quasi nessuno potrebbe, con la stessa sicurezza di Clinton, dichiarare che il partito comunista cinese è dalla parte sbagliata della storia.
Il 2016, segnato dal voto sulla Brexit e dall'ascesa di Trump negli S.U.A. ha rappresentato il momento in cui questa ondata di disillusione ha raggiunto il cuore dell'Occidente, dove in molti hanno scoperto di apprezzare i vecchi ordinamenti gerarchici, forse perché semplicemnete non vogliono rinunciare ai loro privilegi di razza, nazionali o di genere. Altri hanno concluso, a torto o a ragione, che la globalizzazione costituisce una sorta di enorme racket che privilegia una ristretta élite a spese delle masse.
Il senso di disorientamento e di catastrofe incombente è acuito dalla velocità con cui le tecnologie stanno stravolgendo il mondo e già oggi i computer hanno reso il sistema finanziario così complesso che solo pochi sono in grado di comprenderlo, perché gli esseri umani sono sempre stati più bravi a inventare strumenti, che a usarli con saggezza! Ad es, in passato abbiamo conquistato il potere di modificare il mondo intorno a noi, ma senza capire a fondo la complessita dell'ecologia globale e ora forse non saremo più in grado di prevenire il collasso ecologico derivante dal riscaldamento globale.
La gente comune può non comprendere tante cose, ma è perfettamente in grado di accorgersi che il futuro la sta travolgendo e quindi la narrazione liberale perde colpi su colpi; riuscirà a reagire?


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Yuval Noah Harari "21 lezione per il XXI secolo" III

Questa non è la prima volta che la narrazione liberale ha affrontato una crisi di fiducia in se stessa: guerre mondiali, nazi-fascismo, Che Guevara (che ancora rimane come icona di non si sa che cosa). ma alla fine è riuscita comunque a resistere e anzi, a imparare ad es. dalle teorie socialiste a valorizzare l'empatia e una certa uguaglianza. I sistemi di "welfare" degli Stati socialdemocratici combinarono democrazia e diritti umani, con servizi educativi e sanitari a carico dello Stato. E perfino i più liberisti hanno capito che la gente che muore di fame non ha alcuna libertà.
Ma la storia non è finita e dopo Francesco Ferdinando, Hitler e Che Guevara, è arrivato Trump! :x
D'altra parte la Cina ci offre un'immagine quasi speculare dell'Occidente: agisce in maniera molto, molto prudente nel liberalizzare la politica interna, ma si è a perta a tutto il resto del mondo e quando si tratta di libero commercio e cooperazione internazionale, Xi Jinping sembra il vero successore di Obama. :)
La Russia offre un modello alternativo alla liberal-democrazia, un modello che però non è supportato da un'ideologia politica coerente e solo grazie al controllo sui media, l'oligarchia al potere può costantemente rimproverare agli altri tutti i propri fallimenti e deviare l'attenzione verso minacce esterne, reali o immaginarie che siano. :x La Russia finge, come tutti i demagoghi, di essere una democrazia e proclama fedeltà ai valori del nazionalismo russo e alla cristianità ortodossa, in altre parole siamo ritornati a Caterina la Grande. :diavoletto: Ma, nonostante ogni sforzo, Putin non attira nessuno e se si fa votare gli uomini con le loro gambe, ditemi quante persone conoscete che vorrebbero emigrare in Russia? :dubbio:
Infine, l'islam radicale attrae solo quelli che sono nati in quella cultura e anche qui la prova è abbastanza facile: per ogni giovane musulmano che ha lasciato la Germania per andare a vivere sotto una teocrazia islamica, ci sono circa cento giovani mediorientali che hanno fatto il percorso inverso.
Ma ad oggi il liberalismo non ha risposte sicure per il collasso ecologico e il cambio di paradigma tecnologico e dobbiamo per forza aspettare che arrivino idee il più possibile innovative e che riescano a creare una narrazione che superi gli antichi dèi e le vecchie nazioni, ma riusciranno a mantenere il fondamento dei valori moderni di libertà e uguaglianza? Il consiglio che potrei dare "in primis" è abbandonare il panico e conservare una buona dose di perplessità e invece di urlare: "L'apocalisse è vicina!" provate a ripetere a voi stessi: "La verità è che non capisco che cosa stia accadendo nel mondo". :dubbio:


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Yuval Noah Harari "21 lezione per il XXI secolo" IV

Quello che ha più probabilità di accadere nei prossimi decenni è che una percentuale significativa della popolazione attiva sarà espulsa dal mercato del lavoro e quindi dovremo esplorare nuovi modelli per le società post-lavoro.
Qualcuno potrebbe pensare di ritornare a un vecchio modello come, ad es. il comunismo, ma esso partiva dal punto centrale del potere alla classe operaia sfruttata; invece si prospetta ormai la sua irrilevanza/scomparsa e come si può organizzare una rivoluzione comunista senza la classe operaia?
Qualcuno pensa che gli umani rimarranno essenziali come consumatori, ma non è chiaro se l'industria del futuro avrà bisogno di noi per questo aspetto., ad es. nel settore pubblicitario il cliente più importante è l'algoritmo di ricerca di Google e quando i designer progettano le pagine web, spesso le elaborano secondo il gusto dell'algoritmo di ricerca di Google e non secondo quello dell'individuo loro cliente. Quando si deve vendere qualsiasi cosa si deve stare atternti a usare una parola, invece che un'altra in modo da ottenere più attenzione dall'algoritmo di Google.
A parere di chi scrive il nuovo modello dovrebbe essere guidato dal principio di protezione delle persone e non dei posti di lavoro e lasciamo perdere tutte le occupazioni banali e noiose, senza rimpianti (fare la dattilografa o il cassiere non è certo il sogno di qualcuno) e fornire invece alle persone i beni e servizi di base e al contempo cercare di proteggere il loso status sociale e l'autostima. :)
Come sostiene M. Ferraris i governi dovrebbero tassare i miliardari e le aziende che controllano gli algoritmi e i robot e usare il denaro per fornire a tutti un generoso stipendio sufficiente per vivere. D'altra parte da sempre prima milioni, poi miliardi persone sono stati genitori che si sono presi cura dei bambini e questo, se svolto con cura non è già un lavoro degno di ricevere un contributo sociale? In questo caso non ci sarebbe penuria di lavoro anche se l'I.A. sostituisse tutti gli autisti, impiegati di banca, avvocati e medici. In poche parole la proposta è un reddito di cittadinanza universale.


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Yuval Noah Harari "21 lezione per il XXI secolo" V

Fino al 2017 il reddito di cittadinanza è stato introdotto solo su scala nazionale, ad es. in Finlandia si è avviata una sperimentazione biennale, con la quale si sono pagati 560€ al mese 2000 disoccupati, assegno non vincolato al fatto che cerchino lavoro; nel 2016 in Svuzzera si è tenuto un referendum su tale oggetto, ma gli elettori hanno respinto la proposta.
Purtroppo non c'è collegamento fra le principali vittime dell'automazione e i Paesi che più sono propensi a instaurare tale forma di sostegno economico, anzi è più probabile che avvenga il contrario, con conseguenze disastrose per i settori più deboli. Quale sarà il destino di chi rimarrà indietro? Gli elettori americani forse potrebbero essere d'accordo sul fatto che le tasse pagate da Amazon e Geogle per i loro affari in America servano per dare stipendi o servizi gratuiti ai minatori disoccupati in Pennsylvania e ai tassisti di New York rimasti senza lavoro, ma non credo che approverebbero di pagare per i disoccupati nei luoghi definiti da Trump "paesi di merda"!
Ma anche se arriveremo a un reddito di cittadinanza globale e non locale non è che avremo un periododi felicità per tutti, perché purtroppo Homo sapiens è sodisfatto meno dalle condizioni oggettive e più da aspettative personali e fra queste c'è anche il rapporto con le condizioni degli altri: se la mia posizione migliora, ma meno di quella generale, non ne sarò per niente contento.
Per indirizzarsi meglio verso le aspettative della quasi totalità, il sostegno minimo universale dovrà essere integrato poi da qualche significativo complemento che "riempia" la vita di coloro che non hanno un preciso compito da svolgere.
Forse l'esperimento di maggior successo di come si può vivere una vita appagante in un mondo post-lavoro è stato condotto in Israele, dove circa il 50% dei maschi ultraortodossi non lavora mai: dedica la vita a studiare la Sacre Scritture e a praticare rituali. Essi non muoiono di fame, in parte perché le mogli lavorano, ma soprattutto perché il governo li assiste con generosi sussidi e servizi gratuiti: un supporto minimo universale "ante litteram".
Gli ebrei laici si lamentano di costoro che "vivono alle spalle degli altri", ma se si pensa che prima o poi forse l'I.A. farà sì che quasi tutti dovremo vivere senza lavorare ... :dubbio:


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Yuval Noah Harari "21 lezione per il XXI secolo" VI

Un errore comune è credere che le scelte elettorali dipendano da che cosa uno/tutti pensano, invece non si vota con la ragione, ma con il sentimento, (nota mia, perché altrimenti come di potrebbe far contare uno sia Einstein che la casalinga di Voghera o il pastore abruzzese? :D )
L'eminente biologo R. Dawkins protesto contro il referendum sulla "Brexit", sostenendo che la maggioranza del popolo inglese non aveva la competenza politico/economica necessaria per la scelta e avrebbe di certo ragione se il voto dipendesse dalla logica individuale, ma così non è e anche una persona non istruita possiede una libera volontà e il giorno delle elezioni i sentimenti di ciascuno contano per uno.
L'"irrazionalità" non guida solo gli elettori, ma anche i "leader", tantè che Michael Gove dichiarò che in ogni momento della sua vita politica si era sempre posto la domanda: "Che cosa mi dice il cuore'?"
Però, a guardare più a fondo, possiamo vedere come si sono formati i sentimenti e allora scopriamo che non c'è poi molta differenza con la ragione, perché quel che sento dentro di me non è altro che un calcolo evolutivo. Quando una scimmia o un essere umano vedono un serpente, scatta la paura, perché milioni di neuroni nel cervello calcolano velocemente i dati e concludono che la probabilità di aggressione è alta, del pari l'attrazione sessuale scatta quando altri algoritmi biochimici calcolano che un individuo vicino a te offre un'alta probabilità di accoppiamento favorevole, legame sociale o qualsiasi altro desiderabile obiettivo, gli atteggiamenti morali e religiosi dervivano da meccanismi neuronali che si sono sviluppati per consentire la collaborazione nei gruppi sociali.
Tutti questi processi biochimici sono il frutto di milioni di anni di evoluzione e se i sentimenti di un gruppo di antenati hanno sbagliato, i geni che li avevano plasmati non sono passati alle generazioni successive! :x Il nostro intimo sentire (il cuore) non è l'opposto della razionalità, ma l'evoluzione.
Presto però gli algoritmi dei computer saranno in grado di dare consigli migliori rispetto al nostro intimo sentire e crollerà la mia illusione di avere una libera volontà. Questo sta già accadendo in medicina, dove in tutti gli ospedali si seguono protoclli calcolati dai computer, che conoscono i nostri corpi molto meglio di noi. E non ci saranno tra poco solo ler statistiche a mettere in relazione il fumo con il cancro ai polmoni, ma anche un sensore biometrico che ad es, ha già individuato 17 cellule cancerose nella parte superiore del tuo polmone sinistro! E se non smetti ... :grr: :grr: :grr:


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Re: Fatti di Politica 2021

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Yuval Noah Harari "21 lezione per il XXI secolo" VII

Quel che accade in medicina potrà (e lo sarà) verificarsi anche in altri settori, vale a dire dove si tratta di prendere le decisioni più o meno importanti della nostra vita. Gli algoritmi non saranno infallibili e commetteranno sempre errori dovuti a carenza di dati e/o a una programmazione difettosa, ma nessuno chiederà la perfezione, basterà loro essere (in media) superiori a noi umani. E questo non è difficile, perché la maggior parte delle persone non conosce se stessa molto bene e commette errori terribili nelle decisioni strategiche della vita. Per i "Big data" vale la stessa definizioni di Churchill sulla democrazia: hanno un sacco di difetti, ma non abbiamo un'alternativa migliore e già oggi la "verità" è definita spesso dal primo risultato di Geogle. :)
Qualcuno potrebbe obiettare che gli algoritmi non saranno mai in grado di prendere decisioni etiche, ma vediamo quest'esempio concreto: esperimento condotto nel dicembre 1970 al Princeston Theologica Seminary su un gruppo di studenti che si stavano preparando a diventare ministri della Chiesa Presbiteriana. Fu fatto ascoltare loro la parabola del "buon smaritano", la cui morale (tutti sanno) è che gli individui dovrebbero essere valutati per quel che fanno e non per come si mostrano o quali idee professano. Gli entusiasti giovani seminaristi dovevano andare a riferire quanto avevano appreso in un'aula alquanto distante da quella della lezione ricevuta e durante il tragitto incontrarono un uomo, vestito di stracci, accasciato e con la testa piegata. Al passaggio di ogni seminarista, l'uomo tossiva e si lamentava, ma la maggior parte dei giovani non si fermò nemmeno a chiedergli che cosa avesse. La preocupazione di arrivare presto all'aula di riferimento aveva fatto dimenticare l'obbligo morale di aiutare uno sconosciuto in difficoltà e si può dire, anche in generale, che molto spesso le preoccupazioni e lo stress fanno dimenticare in molti casi la filosofia, l'etica e la religione.
Rabbia, paura, libidine etc. sono il risultato di milioni di anni nella selezione naturale, sfortunatamente quello che andava bene per la sopravvivenza e riproduzione nella savana africana non è detto che funzioni per avere un comportamento responsabile nella vita del XXI secolo. :dubbio: :dubbio: :dubbio: Gli algoritmi del computer, non essendo così vecchi, potrebbero rispettare regole di comportamento morale molto meglio degli esseri umani, basta trovare un modo per codificare l'etica in numeri e statistiche. :)


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matteo.conz
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Re: Fatti di Politica 2021

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Ma e di B. al Quirinale? Quasi sicuramente non ce la fa, i primi nomi vengono sempre bruciati però è uno sfregio ulteriore alla Costituzione. Lasciamo perdere le leggi incostituzionali, ad personam, i reati ed i processi aggiustati, il l'Italia al default de facto, la coca, ecc che tanto è acqua passata. Però quel figuro ora dovrebbe essere almeno sotto indagine per l'omicidio di Ruby.
A che livelli siamo?!?


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Svalorizzando gli altri non ti rendi superiore.
C'è sempre una soluzione semplice ad un problema complesso. Ed è quella sbagliata. A. Einstein
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Road Runner
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Re: Fatti di Politica 2021

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Se succede, disdico la cittadinanza italiana. (Ma non è Ruby che è morta, è un'altra).


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aitutaki1
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Re: Fatti di Politica 2021

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Da esattamente la cifra del livello parlamentare, oppofinzione compresa che ha gentilmente concesso le leggi per schivare una tonnellata di condanne.
Ma in ogni caso , con sentenza definitiva, è pregiudicato per per frode fiscale, falso in bilancio e appropriazione indebita.
Pena espiata raccontando 4 barzellette alla sacra famiglia.


Uguaglianza, Fratellanza e Tolleranza
.·. Sic Semper Tyrannis .·.

Dove ... Non siamo tutti uguali, non tutti abbiamo gli stessi diritti, alcuni hanno diritti e altri no.
Dove questo verbo attecchisce alla fine c'è il lager. (P. Levi)

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Re: Fatti di Politica 2021

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Yuval Noah Harari "21 lezioni per il XXI secolo" VIII

israele, la mia patria, è soprannominata la nazione "start-up", perché possiede un settore ad alta tecnologia molto attivo e un servizio di sicurezza informatico all'avanguardia. Ogni volta che i palestinesi postano qualcosa su Facebook o viaggiano da una città all'altra, sono controllati da microfoni, telecamere, droni e programmi-spia. Ciò consente alle forze di sicurezza israeliane di individuare potenziali minacce senza dover impiegare ampi contingenti sul terreno. Quello che i palestinesi vivono oggi in Cisgiordania potrebbe essere un'approssimazione di quello che accadrà a miliardi di persone.
L'economia sovietica rimase indietro rispetto all'Occidente perché le informazioni erasno concentrate in un unico luogo e il comitato centrale non aveva la capacità di eleborarle in modo abbastanza veloce da prendere le decisioni giuste, ma l'I.A. permette di analizzare una grande quantità di informazioni in modo centralizzato e se si concentrano in una database, senza preccuparsi della privatezza individuale, si possono istruire algoritmi molto più precisi in funzione diretta del numero degli individui sottoposti a controllo. E, al limite, un potere autoritario avrebbe il controllo assoluto sui cittadini.
Ma anche nei sistemi "democratici" le cose non sembrano andare molto meglio, perchè anche i politici al vertice di uno Stato hanno solo l'illusione di scegliere, ma le decisioni importanti sono già state prese molto prima da economisti, banchieri e uomini d'affari, che hanno plasmato le diverse opzioni possibili e tutto ciò è stato fatto fidandosi di algoritmi ad hoc. Tra un paio di decenni i capi di Stato potrebbero trovarsi a scegliere da un documento scritto direttamente dall'I.A.


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Yuval Noah Harari "21 lezioni per il XXI secolo" IX

La buona notizia è che non c’è nessun timore, tipico delle fantascienza, che l’I.A. possa manipolarci in modo consapevole. ;) Questo perché l’intelligenze e la coscienza sono fenomeni ben distinti: la prima consiste, all’ingrosso, nella capacità di risolvere i pù svariati problemi, mentre la seconda significa provare cose come paura, gioia, amore, rabbia. Tendiamo a confonderle, perché per i mammiferi coscienze e intelligenza sono associate, ma i computer non hanno bisogno di sentimenti per agire. È vero che l’I.A. dovrà analizzare i sentimenti umani per realizzare al meglio i fini preposti, ma può farlo senza dover passare, essa stessa per quei percorsi.
Certo, non possiamo escludere per sempre che un computer possa acquisire la coscienza, ma nel futuro prossimo è molto, molto probabile che l’utilizzo continuerà a dipendere dall’uomo.
A questo proposito dobbiamo dire che facciamo tanti sforzi per migliorare l’I.A. ma non ci interessiamo quasi per niente di migliorare la nostra specie e ad esempio, un impiegato modello non ha nessun incentivo a espandere la compassione o a capire le cause profonde della sofferenza e in questo gli umani sono simili a tanti animali domestici: le mucche, ad es, producono grandissime quantità di latte, ma per il resto sono di gran lunga inferiori alle loro antenate selvatiche: meno agili, curiose, intraprendenti!
Se non stiamo attenti potremmo creare un società in cui ricchezza e potere siano concentrati in una piccola élite, mentre la maggior parte delle persone sarà … irrilevante!


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Re: Fatti di Politica 2021

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Yuval Noah Harari "21 lezioni per il XXI secolo" X

La storia del XX secolo è stata sostanzialmente una riduzione della disuguaglianza fra le classi, razze e generi e si pensava che nel nuovo millennio il processo sarebbe continuato e che anche le popolazioni ad es. in India e d Egitto avrebbero goduto delle stesse possibilità di quelle canadesi e finniche; ma al momento sembra che questo pensiero si stia affievolendo!
Come abbiamo già detto, l'ascesa dell'I.A. potrebbe annullare il valore economico e politico della maggioranza degli esseri umani e se i nuovi trattamenti per allungare la vita o per migliorare le capacità fisiche e cognitive saranno costosi (la cosa è ovvia) l'umanità potrebbe dividersi in caste biologiche.
Durante tutto il corso della storia i ricchi hanno sempre immaginato di avere doti superiori e per questo detenevano il potere; non era vero! Ma nel 2100 se la ricchezza permetterà loro di avere corpi e cervelli migliorati, la divergenza non potra che allargarsi. In paesi come la Francia e la Nuova Zelanda, con una lunga tradizione di "welfare state", forse l'élite continuerà a prendersi cura delle masse, ma negli S.U.A. i repubblicani ... per non parlare poi dei paesi ancora "in via di sviluppo".
Se vogliamo impedire che ogni ricchezza e tutto il potere si concentri è necessario controllare la proprietà dei dati, perché sono questi e non più la terra e le macchine delle fabbriche, la risorsa più importante del pianeta.
Facciamo un esempio, se Google, in base a tutto ciò che sa, potrà rispondere in maniera più che sodisfacente alla nostra domanda qual è l'auto migliore per me, addirittura l'industria publicitaria non avrà più senso, perché si sa che essa è non è affidabile, mentre Google sì.
Come uscirne è difficilissomo da dire, forse, ma solo forse, con una rete di algoritmi si potrebbe creare la struttura per una comunità umana globale che potrebbe possedere in modo collettivo tutti i dati e prevedere lo sviluppo futuro della vita? :dubbio: :dubbio: :dubbio:


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Yuval Noah Harari "21 lezioni per il XXI secolo" XI

La convergenza delle tecnologie informatiche e biologiche minaccia il cuore dei valori moderni di libertà e uguaglianza e l'unica risposta sarebbe la cooperazione globale, ma il nazionalismo, la rerligione e la cultura dividono l'umanità in parti ostili e rendono molto difficile perseguire gli stessi fini. :x
Mark Zuckerberg ha certamente ragione quando deplora la crisi delle comunità umane, ma dopo il noto giuramente di dedicare Facebook alla costruzione di una al di sopra delle parti, si è avuto lo scandalo di Cambridge Analytica: si è scoperto che i dati erano stati utilizzati per manipolare tornate elettorali in giro per il mondo! :x
Una volta garantita la sicurezza, le reti sociali "on line" possono essere d'aiuto nella costruzione di una comunità glovale umana. però è difficile costruire una comunità quando si guadagna catturando l'attenzione della gente per rivenderla agli inserzionisti; nonostante questo, la buona volontà di Zuckerberg merita di essere apprezzata, perché è forse il primo tentativo esplicito di usare l'I.A. per la pianificazione di un'ingegnerizzazione sociale su scala planetaria e se fallisce per risolvere le questioni essenziali dovremmo ancora fare affidamente sui politici e sui sacerdoti! :dunce:
P.S. Oggi Facebook conta oltre due miliardi di utenti attivi online, ma per realizzare il suo programma dovrà costruire un ponte sull'abisso che separa online e offline, perché una comunità non può fare a meno di entrambe, altrimenti se un giorno un dittatore decisdesse di impedire l'accesso a internet nel suo paese, che cosa farebbero le comunità online? Sarebbero capaci di organizzarsi senza la rete? :dubbio:


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Re: Fatti di Politica 2021

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Yuval Noah Harari "21 lezioni per il XXI secolo" XII

Molti c.d. politici sostengono che "lo scontro di civiltà" è ineluttabile, ma questa tesi è fuorviante, ancorché diffusa, perché il fondamentalismo islamico può porre una sfida sovversiva, ma non, come si crede, alla civiltà occidentale, ma a quella globale e infatti la Stato islamico ha cercato alleati contro gli S.U.A, ma anche versus l'Iran.
I gruppi umani sono definiti soprattutto dai loro cambiamenti e non dalla continuità, come ad es. scimmie e gorilla (che non cambiano da migliaia di anni) e se si autodefiniscono in base a matrici identitarie antiche è solo perché possiedono un'enorme fantasia, ad es. il rifarsi alle radici democratiche della grecia antica è di sicuro un *falso storico*, perché. ammesso e non concesso, che la parola *democrazia* suoni allo stesso modo per loro e per noi, dobbiamo aggiungere che la storia dell'uomo si caratterizza negli ultimi 2500 anni per fasi molto diverse e contraddittorie: che c'entrano con la democrazia Sparta, Roma, le Crociate, i conquistatori delle Americhe, l'inquisizione, il commercio degli schiavi, Luigi XIV, Napoleone, Hitler e Stalin? :dubbio: :dubbio: :dubbio:
Ma la gente è affezionata all'idea che i loro valori politici e religiosi siano una preziosa eredità tramandata da antichi nobili predecessori, ma pensiamo un po' ai nobili ebrei ortodossi che hanno come tradizione l'impossibilità di esporre in pubblico immagini femminili! Da questa antica e nobile tradizione ne venne che il giornale HaMevaser espunse Angela Merkel da una foto che la ritraeve mentre partecipava a una dimostrazione contro il massacro della redazione di Charlie Hebdo, per timore che la sua immagine potesse suscitare qualunque pensiero lussurioso nelle menti dei devoti lettori (nota mia, forse fra questi ci sarà pure il BerlusKa che è sempre stato attratto dalle forme di Angela) :crazy:
Per ritornare allo Stati islamico, dobbiamo invece dire che al contrario di quel che sostiene: aver ripristinato l'antica tradizione dell'Islam, ha invece introdotto un'intrerpretazione del tutto nuova, selezionando con gran cura i testi da citare e quelli da ignorare e dandone un'esegesi molto "moderna". ;) Già il "fai da te" per interpretare è una cosa che nei tempi antichi era aborrita e solo alcuni dotti ulama avevano il diritto/dovere di studiare e riferire la parola di Allah. La maggior parte degli ulama autorevoli di oggi hanno denunciato Abu Bkr al Baghdadi e i suoi seguaci come criminali ignoranti! :grr:


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Yuval Noah Harari "21 lezioni per il XXI secolo" XIII

La differenza più marcata che distingue i gruppi umani dalle specie animali è che i primi tendono a fondersi in gruppi sempre più larghi, ad es. i tedeschi attuali sono nati dalla fusione di sassoni, prussiani, svevi e bavaresi. Le fusioni non sempre durano nel tempo, ma nel lungo periodo la direzione della storia è quella. Le divisioni politiche, etniche e culturali perdurano, ma non riescono a compromettere la fondamentale unità della civiltà globale: un paese non può ad es. specializzarsi nella produzione di auto a meno di poter comprare cibo da altri che coltivano grano e riso.
Un migliaio di anni fa la Terra ha ospitato dozzine di distinti modelli politici: in Europa principati feudali e città/stato indipendenti oltre che minuscole teocrazie. Il mondo musulmano aveva il suo califfato che rivendicava la sovranità universale, ma doveva confrontarsi con regni, sultanati ed emirati; in Cina, da nord a sud confederazioni tribali lottavano ferocemente; l'India e il Sud-Est asiatico contenevano un caleidoscopio di regimi e infine i sistemi politici d'America, Africa e Australasia andavano da ridottisime bande di cacciatori/raccoglitori a vasti imperi.
Oggi il pianeta ospita duecento stati sovrani che condividono protocolli diplomatici e regolamenti internazionali, tutti membri dell'ONU. Il mondo può avere ancora vari tipi di "governi indecenti", ma esiste una sola regola per un governo decente. Persino i talebani hanno cercato il riconoscimento internazionale quale governo legittimo dell'Afghanistan e nessun gruppo che non riconosca i princìpi della politica globale ha finora ottenuto il controllo duraturo di un'entità territoriale importante.
P.S. Guardate le OLimpiadi di Tokio, svoltesi nonostante la pandemia, il genere umano è stato capace di organizzare un evento simile; pensate un po' se era minimamente concepibile 1000 anni fa e ripensate al fatto che alle Olimpiadi iniziali potevano partecipare solo i greci. :)


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Re: Fatti di Politica 2021

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Approposito: grazie Carlo per queste interessantissime lezioni.


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matteo.conz ha scritto: venerdì 10 dicembre 2021, 2:11 Approposito: grazie Carlo per queste interessantissime lezioni.
Grazie ad Harari che riesce a spiegarci l'unico tipo di politica che mi interessa (quella teorica). :)


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Yuval Noah Harari "21 lezioni per il XXI secolo" XIV

Dal momento che l'intiero genere umano costituisce un'unica civiltà, dobbiamo chiederci che cosa c'entri il nazionalismo!? :dubbio: Esso non è certo una componente naturale della psiche o della biologia: per migliaia di anni Homo sapiens e prima ancora gli ominidi, hanno vissuto in comunita ristrette, che contavano non più di qualche dozzina di individui e quindi non è per niente consueto provare lealtà per milioni di perfetti estranei (nota mia, diceva Gaber: diffidate sempre di chi dice di aver braccia tanto grandi da abbracciare quasi il mondo, ma non tali da aiutare un amico! :x )
Solo (in termini evoluzionistici) da ieri qualcuno si è preso il disturbo di creare ideali collettivi nazionali, perché talvolta era d'aiuto, per esempio nell'antico Egitto non sarebbe stato possibile controllare il Nilo per intiero e quindi le singole tribù si sono dovute alleare per poter costruire dighe e canali e istituire su tutto il territorio un sistema di trasporto e cmunicazione.
Ma nonostante simili vantaggi, non è mai stato facile trasformare i clan e le tribù in nazione, basti pensare al mio caso: non ho mai incontraro la maggioranza degli otto milioni di isaraeliani (miei connazionali) ed è poco verosimile che qualcosa cambi in futuro. Per convincermi ad essere leale con Israele, il movimento sionista e lo Stato hanno dovuto creare un gigantesco apparato educativo, propagandistico e promotore dell'orgoglio locale, associato a un sistema di sicurezza, sanità e welfare.
Questo non signifia, però, che sia sbagliato un simile sentimento di lealtà nazionale, perché probabilmente senza di esso non vivremmo in un paradiso liberale, ma in un caos tribale; il punto invece è stare attenti a che il patriottismo benevolo non si trasformi in sciovinismo, che è terreno fertile per l'innesco di conflitti violenti e questo si è tradotto in pratica fino alla metà del XX secolo! Poi, grazie anche alle armi nucleari, si è capito che era meglio "fare l'amore e non la guerra" e forse di guerre mondiali non ne vedremo più, ma l'ultra-nazionalismo ha ancora una forte presa in tanta parte del mondo, soprattutto laddove la gente si sente insicura per quanto riguarda le sorti dei sistemi sanitari, di istruzione e di welfare.
Ma quel che dobbiamo sapere è che non esistono risposte nazionalistiche alle minacce più importanti che stanno di fronte all'uomo del XXI secolo: il riscaldamento globale e la rivoluzione tecnologica.
P.S. per la prima vedasi Steven Pinker, per la seconda ...


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Yuval Noah Harari "21 lezioni per il XXI secolo" XV

Per il cambiamento climatico e per la rivoluzione tecnologica lo stato-nazione è semplicemente la cornice sbagliata e per evitare i rischi di una corsa verso l'abisso, l'umanità avrebbe bisogno di qualche forma di identità e lealtà globali. Centinaia di anni fa religioni come il cristianesimo e l'islam pensavano già in termini globali, ma ormai si avviano a non avere rilevanza nel futuro non troppo (ancora) prossimo. Come vedremo in seguito, le religioni tradizionali sono ampiamente irrilevanti negli aspetti di tipo tecnico e politico, mentre sono importanti per quel che riguarda l'identità, ma in moltissimi casi costituiscono la parte principale del problema, invece che una soluzione.
In tempi premoderni i calendari divini stabilivano quando seminare e raccogliere, mentre rituali celebrati nel tempio assicuravano la pioggia e proteggevano contro i parassiti e le cavallette. ;) Giosuè (Gesù) trascorse gran parte del suo tempo a guarire gli ammalati, a restituire la vista ai ciechi, a rinsavire gli indemoniati e perfino a ...
In tempi recenti biologi e chirurghi hanno preso il posto di sacerdoti e santoni e la vittoria della scienza è stata così completa che la nostra stessa idea di religione è cambiata e ora i sacerdoti nemmeno si vogliono ricordare di quando facevano "la danza della pioggia". :D E infatti anche i più osservanti credenti hanno notato che la scienza dà spiegazioni più convincenti della religione e l'autorità di quest'ultima sta diminuendo e forse ciò ci dà la speranza che il mondo continui nel cammino verso un'unica civiltà: quando una cosa funziona, di solito tutti l'adottano. ;)


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Yuval Noah Harari "21 lezioni per il XXI secolo" XVI

Quale contributo potrà portare le religione alle grandi questioni del XXI secolo? Per esempio all'I.A. e al riscaldamento globale, qual è la posizione cristiana, musulmana o ebraica?
Probabilmente nessuna, perché nei loro libri non troveranno risposta, ma ci saranno anche quelli che prenderanno posizione in quanto credenti, legittimando le loro scelte attraverso interpretazioni fantasiose della Bibbia e del Corano. Un esempio particolarmente interessante ci perviene dagli anni '70 del secolo scorso in america latina. laddove i cristiani se ne uscirono con la c.d. "Teologia della liberazione", che faceva sembrare Giosuè (Gesù) un po' come Che Gevara (naturalmente quello idealizzato dalla vulgata di pseudosinistra, non certo quello vero!)
Per il riscaldamento globale c'è già chi si oppone alla regolamentazione ambientale con sermoni di fuoco (pastori evangelici americani), mentre il Papa sostiene che Giosuè fosse un ecologista. Ma sembra chiaro a tutti che, come sosteneva K. Marx, su queste questioni la religione è solo una vernice. :crazy:
Però nel XXI secolo le religioni determinano (ancora) spesso chi siamo noi e chi sono loro, perché, belle o brutte che siano le tradizioni di questo tipo uniscono certi individui, differenziandoli dai vicini. Forse l'esempio migliore del potere dei riti nel mondo moderno viene dal Giappone. Dalla seconda metà del XIX secolo questo Stato cambiò radicalmente, diventando una grande potenza; eppure non copiò del tutto il sistema occidentale e mantenne la nativa religione shintoista come fondamento dell'identità giapponese, modernizzando anche questo, ma non negandolo. Qualsiasi elemento delle religioni vicine potesse essere utile a cementare la lealtà verso lo Stato fu aggiunto alla narrazione e, ciliegina sulla torta, fu consacrata la figura dell'imperagtre come discendente della dea del sole Amaterasu. E funzionò. :crazy:
In alcuni casi in qualche Stato si può creare addirittura una religione nuova e l'esempio più estremo si può vedere nell'ex colonia giapponese della Corea del Nord, dove la gente è indottrinata con una fanatica fede, chiamata juche e anche se nessuno sostiene che Kim discende dalla dea del sole, la sua famiglia è venerata con maggior fervore di qualsiasi altro dio della storia. :clap:
P.S. Lo juche è arrivato ad aggiungere alla mistica di stato anche la bomba atomica!


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Yuval Noah Harari "21 lezioni per il XXI secolo" XVII

L'Unione Europea è stata costruita sull'assunto di superare le differenze culturali tra francesi, tedeschi, spagnoli e greci e paradossalmente potrebbe crollare a causa dell'incapacità di gestire le differenze fra europei e migranti! :x Ed è stato proprio il successo dll'U.E. ada attirare la gente desiderosa di entrare.
Il dibattito sull'immigrazione spesso degenera in uno scontro dai toni violenti in cui le parti (ovviamente) non si ascoltano, perché di solito la gente vuole avere "la botte piena e la moglie ubriaca". Ad es. numerosi paesi "chiudono un occhio" sull'immigrazione illegale, perché vogliono godere del lavoro a basso costo, però poi non vogliono legalizzare la posizione giuridica di tali individui, perché ...
Un secolo fa gli europei davano per scontato che alcune razze fossero per natura superiori. Ora il razzismo è considerato non solo immorale, ma anche scientificamente infondato, pur se le differenze fra gli uomini sono moltissime e, si ritorna lì: la diversità è un bene o un male? Essa può essere splendida quando si tratta di cucina, di musica e/o poesia, ma è tutt'altra faccenda ritenere commendevole il bruciare sul rogo le streghe, l'infanticidio o la schiavitù e quindi cercare di proteggere tutte queste pratiche dal capitalismo globale e dal colonialismo delle multinazionale!
Ma al di là di questi casi particolarmente illuminanti, certe norme e valori possono essere appropriati in un paese, ma non funzionare bene in altri e forse potremmo spiegarci meglio con un esempio fittizio: A e B sono diversi nei rapporti e conflitti interpersonali. in A i ragazzi sono educati fin dall'infanzia a considerare l'autocensura il sistema migliore: non si deve gridare, manifestare rabbia e occorre evitare il più possibile i contatti con le persone antagoniste. In B invece occorre invece esternare i contrasti, perché questo è il solo modo di far funzionare le cose onestamente.
Ciascuno può immaginarsi che cosa possa accadere quando un Aiano e un Biano emigrano rispettivamente in B e A. :muro:
In definitiva si può considerare che quel che chiamiamo razzismo altro non è che culturalismo, anche se la cosa cambia poco!


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Re: Fatti di Politica 2021

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Yuval Noah Harari "21 lezioni per il XXI secolo" XVIII

È ovvio che il culturalismo ha una base scientifica assai più solida del razzismo, però molte affermazioni dei culturalisti soffrono di tre difetti comuni:
a) confondono una superiorità locale, con quella oggettiva, mentre abbiamo già visto come nei paesi A e B quello che funziona in uno non vale per l'altro.
b) di solito le loro affermazioni sono troppo vaghe, come ad es. sostenere che: "la cultura musulmana è davvero intollerente". Che cosa intendiamo per intollerante, e poi verso chi e cosa? E che significa cultura musulmana, perché c'è una discreta differenza fra l'impero ottomano del XVI secolo e il Pakistan agli inizi del XXI.
c) troppo volte le loro affermazioni sono usate per discriminare individui e ad esempio nel dibattito europeo sulla immigrazione si vuol far percepire uno scontro netto fra il bene e il male, mentre si dovrebbe trattare come una discussione politica e la decisione dovrebbe essre presa con le solite procedure "democratiche".
Una cosa che potrebbe aiutare l'Europa e il mondo intiero a migliorare il processo di integrazione e mantenere confini e menti aperte sarebbe controllare le reazioni isteriche al terrorismo. La rabbia non solo realizzerebbe l'obiettivo dei terroristi, ma concederebbe a questo drappello di fanatici un enorme potere per condizionare il futuro del genere umano. Il terrorismo è l'arma di un segmento debole e marginale e non può essre aiutato a dominare la politica golobale! :grr:

P.S. La sfida è ardua e il disaccord profondo, ma possiamo affrontare la situazione se controlliamo la paura e guardiamo al futuro con un po' di modestia. :)


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Yuval Noah Harari "21 lezioni per il XXI secolo" XIX

La maggior parte delle persone ritiene di essere al centro del mondo e ad es, molti greci credono ancora che la storia cominci da Omero, Sofocle e Platone; i nazionalisti cinesi replicano che tutto è cominciato con l'imperatore Giallo e le dinastie Xia e Shang. Gli innanisti indù sostengono che persino gli aerei e le bombe nucleari sono state inventate da antichi saggi del subcontinente indiano. I devoti musulmani ... e poi e poi. (Es. personale una volta sono andato da un insegnante di yoga in Israele, il quale durante la lezione introduttiva, spiegò, tutto serio, che lo yoga era stato inventato da Abramo.) :crazy: :diavoletto: :crazy:
Tutte queste presunzioni sono infondate, perché nessuna delle nazioni attuali esisteva quando i primi uomini colonizzarono il mondo e, siccome sono israeliano, posso aggiungere che il giudaismo ha svolto un ruolo secondario negli annali della nostra specie, a differenza di religioni universali come cristianesimo, islam e buddismo e quindi ha anche minore responsabilità dei numerosi crimini perpetrati in nome del loro Dio!
Le tribù dei cacciatori-raccoglitori dell'Età della pietra possedevano codici morali migliaia di anni prima di Abramo, del Cristianesimo, Islam e Buddismo ed è difficile sostenere che i coloni cristiani, che hanno depredato con la violenza i nativi americani e gli aborigeni australiani avessero un'etica superiore.
Oggi la tesi scientifica dominante è che la morale affonda le radici in un'epoca precedente alla comparsa del genere umano e appartiene a tutti i mammiferi sociali e ci sono molti esempi a confermarlo (nota mia, non ho tempo per trascriverli). La Bibbia non è affatto la sorgente dell'etica, semmai dell'immoralità, viste le posizioni razziste, misogene e omofobiche che contiene! Ed è quindi assolutamente privo di senso attribuire agli uomini "moderni" la fondazione di un qualcosa che invece avevano già da tempo. Forse l'unica caso che si può concedere loro è che hanno fatto nascere, insieme al dio unico, il fanatismo! :grr:


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Yuval Noah Harari "21 lezioni per il XXI secolo" XX

Dio esiste? Dipende da quale dio avete in mente, il mistero cosmico (di Spinoza) o il saggio legislatore? Del primo non conosciamo nulla o quasi, del secondo sappiamo troppo, per esempio che cosa pensa sulla moda, l'alimentazione, il sesso e la politica! Un Dio che si irrita quando le donne indossano camicie a maniche corte, quando due uomini fanno sesso fra loro e "accieca" gli adolescenti se si maturbano. :crazy: :diavoletto: :crazy:
Sono state scritte intiere biblioteche per spiegare nel dettaglio più minuto quello che vuole o no. Ad es, sì alle crociate, no alla parità fra maschio e femmina! :grr: E di tutti questi scritti l'unica cosa che sappiamo per certo è che sono opera di fantasiosi Homo sapiens per legittimare norme sociali e strutture politiche.
Il mistero cosmico invece non ci aiuta a mantenere l'ordine e quindi credere negli dèi è stato fondamentale per lo sviluppo della società, ma ormai la fede religiosa non serve più a comportarsi da buon cittadino, anzi semmai è il contrario, perché dovremmo sapere che moralità significa "ridurre la sofferenza" e se davvere capiamo che un gesto o una parola possa recare inutile sofferenza a noi e agli altri, sarà naturale astenersi. Gli umani sono animali sociali, pertanto la loro felicità dipende in gran parte dalle loro relazioni con gli altri. (nota mia " Qualcuno era comunista perché credeva di poter essere vivo e felice Solo se lo erano anche gli altri")
P.S. Lasciamo quindi perdere Ivan Karamazov e il suo “Se Dio non esistesse, tutto sarebbe permesso” :no: :no: :no: Una vita laicista può gratificarci con tutti i valori di cui abbiamo bisogno.


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Re: Fatti di Politica 2021

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Yuval Noah Harari "21 lezioni per il XXI secolo" XXI

Che cosa significa laicismo? Innanzi tutto che nessuno di loro pretende di avere il monopolio della saggezza e della bontà e dipoi non pensano che la moralità non sia un dono del cielo, bensì insita nella natura stessa degli uomini e vediamo come si può declinare un c.d. ideale laicista.
L'impegno più importante è nei confronti della VERITÀ, vale a dire si deve ricercere attraverso l'osservazione e l'evidenza e non certo con la fede dell'ipse dixit, che sia Aristotele o un qualsiasi libro! La ricerca della verità è la base della scienza moderna, che ha reso possibile dividere l'atomo, decifrare il genoma, tracciare l'evoluzione della vita e comprendere la storia stessa dell'umanità.
L'altro valore fondamentale è la COMPASSIONE, ovvero la comprensione profonda della sofferenza altrui. C'è qualcosa di profondamente pericoloso negli individui che evitano di uccidere solo perché lo comanda Dio e infatti si è visto nella storia come si sono comportati quando il loro Ente supremo gli diceva di mettere al rogo, lapidare o impalare! Stesso discorso vale per lo stupro, ovviamente immorale, ma non per un rapporto d'amore fra due maschi/femmine, perché non danneggia nessuno per cui va benissimo per l'etica laicista.
Verità e compassione producono anche l'impegno per l'UGUAGLIANZA e la LIBERTÀ di pensare. La prima può essere declinata in tantissimi modi e l'unico motivo per scegliene uno, invece che un altro, si basa sul "basta che funzioni"; per la seconda vale sempre il principio del dubbio, perché solo le persone coraggiose e libere possono ammettere di essere ignoranti e pur tuttavia avventurarsi nell'ignoto. Le domande alle quali non si può rispondere sono di certo più interessanti delle risposte senza spiegazioni.
Infine i laicisti apprezzano molto l'idea di responsabilità, dobbiamo sapere che l'homo sapiens ha fatto molti progressi, ma è anche il tramite di fallimenti epocali, ma in ogni caso, invece di invocare un miracolo, dobbiamo chiederci che cosa possiamo fare? Ma prima di andare nel concreto sarà bene chiarire un'ultima questione sul laicismo, perché qualcuno ha posto la domanda: ma Stalin era tale? La risposta, in base a quanto detto fin qui, è ovvia: NO, perché per essere laicista non basta non credere in un Dio, ma rifiutare anche tutti i dogmi che si spacciano per verità! Stesso discorso vale per il capitalismo, quando è inteso come verità assoluta.


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Re: Fatti di Politica 2021

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Yuval Noah Harari "21 lezioni per il XXI secolo" XXII

La maggior parte delle decisioni umane si basa su rerazioni emotive, non razionali e se questo era molto efficiente nell'età della pietra, lo diventa molto meno in quella del silicio! Anche la libertà di scelta individuale probabilmente è un mito e infatti quel che ha dato un immenso vantaggio all' Homo sapiens è stato proprio il pensare collettivamente, in gruppi estesi, anche fra gente che non si conosce di persona e proprio per questo che si è riusciti a costruire cattedrali, areoplani e bombe atomiche. (E ha fatto anche sì miliardi di persone al momento credano in un dio personale!)
A questo proposito S. Sloman e P. Fernbach ci hanno dato una buona definizione della c.d. "illusione della conoscenza": "... pensiamo di sapere un mucchio di cose, perché consideriamo la conoscenza degli altri come se fosse la nostra". :diavoletto:
Questa illusione però ha anche lati negativi, perché ad es. persone come tal Greta, che forse non sa nulla di meteorologia o biologia, propongono tuttavia politiche sul cambiamento climatico o su altre questioni molto, molto specialistiche e al potere nelle "democrazie" non si accede con la propria genialità, bensì attraverso la forza del proprio partito.
Un esempio molto chiarificatore del pensiero collettivo vs individuale si può trovare nel film Brian di Nazaret dei Monty Pyton: una folla enorme di seguaci adoranti scambia Brian per il Messia, ma lui dice loro che non è buona cosa seguire le idee degli altri, invece dovete pensare con la vostra testa! La folla entusiasta allora si mette a cantilenare all'unisono: "Sì, siamo tutti degli individui! Sì ognuno è diverso e pensa con la propria testa!" :diavoletto: :crazy: :diavoletto: Le democrazie moderne sono piene di folle che gridano in coro: "Gli elettori hanno sempre ragione!"
Ma che cosa dire allora della moralità e della giustizia? Come possiamo stabilire la differenza fra il bene e il male? ... continua, ma si può anticipare che il nostro senso di giustizia potrebbe essere datato! :x


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Re: Fatti di Politica 2021

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Yuval Noah Harari "21 lezioni per il XXI secolo" XXIII

Il senso di giustizia dei nostri lontani antenati era strutturato per gestire dilemmi rerlativi a gruppi di poche persone e in un'area limitata, oggi invece la situazione è troppo complessa e i numeri esageratamente grandi per poterne avere il controllo e forse potrò scoprire (dopo) che il partito che ho votato (prima) è favorevole a vendere armi a dittatori e similia! E il rubare di una volta (semplice) non lo è più ora, perché ad esempio come posso considerarmi onesto se investo in una società che produce profitti senza pagare il danno che genera all'ambiente, grazie allo stuolo di avvocati che ha "a libro paga"? Oppure quanti onesti cittadini tedeschi, che lavoravano e basta, sapevano che contribuivano alla morte di non si sa quanti milioni di ebrei, zingari, comunisti etc.?
La maggior parte delle ingiustizie attuali derivano da pregiudizi sociali (non individuali) e i nostri cervelli sono ancora quelli dei cacciatori-raccoglitori e non sono preparati alla società di massa e quindi io stesso mi sono accorto, scrivendo il libro, che sono dominato dal punto di vista dell' élite globale rispetto ai vari gruppi subalterni. Per esempio, non so assolutamente nulla delle difficoltà in cui vivono gli aborigeni della Tasmania e per un certo tempo ho pensato che non esistessero nemmeno più!
Tutte le tribù del pianeta sono oggi intieramente impegnate nel privilegiare i propri interessi e non si occupano affatto della ricerca della verità globale e allora dobbiamo darci per vinti e dichiarare che siamo entrati nell'era della post-verità? :dubbio: :dubbio: :dubbio:


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Yuval Noah Harari "21 lezioni per il XXI secolo" XXIV

Ci viene ripetuto di continuo che viviamo nell'epoca del post-verità, cioè che siamo circondati da menzogne e narrazioni e questo è quasi certamente vero, però una rapida occhiata al corso della storia rivela che la propaganda e la disinformazione non rappresentano affatto una novità, anzi, come specie abbiamo sempre vissuto nell'era della post-verità e infatto Homo sapiens ha conquistato il pianeta grazie alla peculiare abilità di creare e diffondere miti: siamo gli unici mammiferi che possono cooperare con altri mai conosciuti, proprio perché inventiamo storie e riusciasmo a convincere milioni di altri a crederci! Milioni di cristiani si sono infilati da soli in una bolla mitologica autovalidata, senza mai azzardarsi a mettere in dubbio la veridicità fattuale della Bibbia. Non abbiamo nessuna evidenza scientifica che Eva sia stata tentata dal Serpente, che alcune anime bruceranno all'Inferno dopo la morte o che al creatore dell'universo non sia di gradimento il matrimonio tra un bramino e un intoccabile etc. Ma quanto più le notizie sono false, più durano nel tempo! :dunce: :dunce: :dunce:
Qual è la differenza fra la religione e una notizia falsa? Quest'ultima si ha allorché qualche migliaio di individui crede a una storia inventata per qualche tempo, mentre la prima si verifica quando un miliardo di individui ci crede quasi per sempre! :diavoletto: :crazy: :diavoletto:
Vi prego di notare che non voglio negare l'efficacia che ha avuto per l'Homo sapiens la religione: queste false storie hanno comunque rappresentato uno dei più efficaci strumenti di collaborazione su vasta scala. La BIbbia è composta di storie inventate, ma è servita a far crescere l'umanitè, così come Don Chichotte, Guerra e Pace ed Harri Potter. :clap:
Verità e potere difficilmente possono viaggiare insieme: se volete il potere a un certo punto dovrete cominciare a diffondere narrazioni e se volete la verità, capirete che il potere non fa per voi. :)


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la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
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lemond
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Re: Fatti di Politica 2021

Messaggio da leggere da lemond »

Yuval Noah Harari "21 lezioni per il XXI secolo" XXV

Come liberarsi degli strumenti per il lavaggio del cervello? Intanto, dobbiamo premettere che, se anche nessun politico e men che meno sacerdote, dice la verità, potendo scegliere mi affiderei più a Churchill che a Stalin o a un papa. In linea generale la preoccupazione maggiore deve essere il controllo delle fonti di informazione e, in secondo luogo, se qualche tema vi sembra di notevole interesse, fate lo sforzo di leggere la letteratura scientifica rilevante che lo riguarda, perché la comunità scientifica ha costituito la nostra fonte di conoscenza più affidabile per secoli, anche se fino a questo momento, purtroppo gli scienziati non sono riusciti a trasmettere le loro teorie più aggiornate al vasto pubblico, pertanto siamo di fronte a un paradosso: proprio a coloro che occorrerebbe, manca l'arte della narrazione.
E la scuola, come si comporta? Oggi, quasi tutti i sistemi scolastici impostano i loro programmi sull'accumulo di nozioni e ciò è un'eredità del passato, perché allora le informazioni erano scarse. Ma nel XXI secolo siamo travolti da una smisurata quantità di saperi e allora il compito dell'insegnante dovrebbe mutare, perché gli studenti hanno bisogno di strumenti critici per interpretare quelle informazioni, che piovono da tutte le parti. Solo in tal modo potranno distinguere ciò che è importante dall'irrilevante e per poter inquadrare il tutto in un ampio scenario mondiale.
Molti esperti di pedagogia ritengono che le scuole dovrebbero impostare la didattica sulla quattro *C* : critica, comunicazione, collaborazione e creatività. Più in generale le scuole non dovrebbero concentrarsi sulle competenze specifiche e sviluppare invece le abilità utili alla vita in generale, perché forse nel 2050, per rimanere al passo con il mondo, i giovani avranno bisogno non solo di nuove idee, ma di reinventare continuamente loro stessi. Per rimanere rilevanti socialmente a qualsiasi età ci sarà bisogno di continuare ad imparare, perché da qui a trent'anni l'incertezza non sarà un errore del sistema, ma la sua stessa peculiarità e per sopravvivere e prosperare in un mondo del genere occorrerà una flessibilità mentale e cospicue riserve di equilibrio emotivo.
Un consiglio che potrei dare ad un quindicenne incastrato in una scuola antiquata è di non fidarsi troppo degli adulti: sono per la maggior parte animati da buone intenzioni, ma non sono quasi per niente in grado di capire il mondo. :x La tecnologia può essere utile per chi si vorrà affidare per intiero agli algoritmi e non pensare a nulla o quasi, ma chi vorrà avere un minimo di controllo sull'esistenza individuale, dovrà sforzarsi di correre più velocemente di Amazon e del governo e cercare di conoscere se stesso prima di loro e per far questo, penso che sia essenziale non avere troppe illusioni, sono pesantissime! :(


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"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

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