Fatti di Politica 2021

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nino58
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Re: Fatti di Politica 2021

Messaggio da leggere da nino58 »

jumbo ha scritto: lunedì 19 luglio 2021, 12:48
nino58 ha scritto: lunedì 19 luglio 2021, 12:39 La cifra del capitalismo non è il libero scambio, è l'accumulazione attraverso la vendita delle merci prodotte.
Il comunismo cinese è suddito del capitalismo, non ha nessuna autonomia rispetto ad esso.
il passo è breve perché anche nel comunismo uno dei fondamenti è il monopolio. nel capitalismo ci si tende perché i grandi mangiano i piccoli, nel comunismo è proprio a fondamento del sistema.
nel comunismo, quando la pretesa che il sistema renda tutti i cittadini fratelli e desiderosi di essere uguali agli altri si svela come fallace, il monopolio diventa strumento di potere. la coincidenza tra potere politico e potere economico rende il tutto particolarmente totalitario.

nei sistemi democratici ci sono degli anticorpi contro questa deriva, che a volte funzionano bene, altre volte meno bene.
Finora, ma noi dobbiamo osservare con attenzione la tendenza, altrimenti ci possiamo ritrovare in un mondo completamente soggetto a dittatura, in qualunque modo camuffata o per nulla camuffata.


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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lemond
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Re: Fatti di Politica 2021

Messaggio da leggere da lemond »

a proposito di Cuba, testimonianza di una scrittricew cubana

per quanto riguarda la discussione sul comunismo, si può fare meglio e per far questo, vi invito ad ascoltare le lezioni di marxismo di Adriano Palma. metto la prima poi, a seguire ce ne sono altre tre. :cincin:


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
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lemond
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Re: Fatti di Politica 2021

Messaggio da leggere da lemond »

.


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
Gimbatbu
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Re: Fatti di Politica 2021

Messaggio da leggere da Gimbatbu »

lemond ha scritto: lunedì 19 luglio 2021, 13:48.
:cincin: seguirò tutto attentamente :bici:


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nemecsek.
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Re: Fatti di Politica 2021

Messaggio da leggere da nemecsek. »

lemond ha scritto: lunedì 19 luglio 2021, 13:47 a proposito di Cuba, testimonianza di una scrittrice cubana

"questo paese dove non c'è dignità né deodorante né patate dolci né tenerezza".
nino58 ha scritto: lunedì 19 luglio 2021, 8:58
Senza desiderio di comunismo non c'è comunismo.
Spero che nino non si offenda, perché non è davvero mia intenzione, dunque davvero nulla di personale, ma la prima cosa che mi è venuta in mente quando l'ho letta è stata: Puzzi de vino

:diavoletto:


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PIU' MANGANELLI

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martin eden
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Re: Fatti di Politica 2021

Messaggio da leggere da martin eden »

Intanto tele-Murdoch ne ha combinata un'altra delle sue:

https://contropiano.org/news/internazio ... ba-0140832

E poi uno si chiede come mai la gente si butta su mentecatti cazzari tipo bioblu. Se questa è l'informazione "certificata" e del "fact-checking"...

Roberto Saviano tuttavia riesce a fare una figura perfino peggiore.


Gimbatbu
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Re: Fatti di Politica 2021

Messaggio da leggere da Gimbatbu »

Io aspetto che l' esimio prof. Zanatta risponda a Nem :old:


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nemecsek.
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Re: Fatti di Politica 2021

Messaggio da leggere da nemecsek. »

Gimbatbu ha scritto: lunedì 19 luglio 2021, 21:12 Io aspetto che l' esimio prof. Zanatta risponda a Nem :old:
ad oggi nulla Immagine



però ho reperito il curriculum del Professore


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LORIS ZANATTA
nato a Forlì il 19.09.1962,

residente in via L. Gemito 3

40138 Bologna

[email protected]

TITOLI DI STUDIO E QUALIFICHE

1. Diploma di maturità scientifica conseguito nel 1981 presso il Liceo Scientifico "E.Fermi" di Bologna con punti 60/60.

2. Laurea in Storia contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Bologna, conseguita il 13.11.1987, con punti 110/110 e lode.

3. Titolo di Dottore di Ricerca in Storia delle Americhe, conseguito il 25.05.1992. Coordinatore della ricerca: Prof. Marcello Carmagnani, Università di Torino.

4. Ricercatore in Storia ed Istituzioni dell'America Latina presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Bologna, in ruolo dal 1-01-2000.

5. Professore Associato in Storia dell’America Latina, in servizio presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna, sede di Forlì, dal 7-1-2004.

6. Professore Ordinario di Storia dell’America Latina, in servizio presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, Università di Bologna, dal 15.10.2014.

ATTIVITA' DIDATTICHE
1991-1996: Tutor e Cultore della materia per l'insegnamento di Teoria dello Sviluppo Politico, Università di Bologna.

1996-1997: Modulo dell'insegnamento di Antropologia Politica, Università di Bologna.

1997-2019: Docente di Storia ed Istituzioni dell'America Latina, Università di Bologna.

1998: “La Iglesia Católica y el mito nacional argentino”, Universidad de Buenos Aires.

2000-2011: Storia Internazionale in Master in Relazioni Internazionali, Università di Bologna.

2001-2008: Storia dei Paesi di Lingua Inglese e Storia dei Paesi di Lingua tedesca presso la Scuola di Specializzazione per l’Insegnamento Secondario, Università di Bolzano.

2001-2007: Storia Contemporanea, Università di Bolzano.

2003: Historia política del catolicismo argentino, Universidad Católica de Santiago de Chile.

2004-2019: Relazioni Internazionali dell’America Latina, Università di Bologna.
2003-2005: Storia delle Organizzazioni Internazionali, Master in studi euromediterranei, Cerisdi, Palermo.

2006: Historia de las Relaciones Internacionales de Argentina, FLACSO, Buenos Aires.

2008: La Iglesia y el peronismo, Universidad Nacional de Tucumán, Argentina.

2013: Storia delle relazioni internazionali, Università di Bologna.

2013-2019: Historia internacional de América Latina, Università di Bologna a Buenos Aires.

2018-2019: Storia Internazionale, Università di Bologna

INCARICHI ISTITUZIONALI

2014-2019: Coordinatore della Laurea Magistrale in Scienze Diplomatiche Internazionali, Università di Bologna.

2016-2019: Direttore del Master in Relazioni Internazionali Europa – America Latina, Università di Bologna, Sede di Buenos Aires

ATTIVITA' SCIENTIFICHE, DI RICERCA
1989-1998: Visiting, Instituto de Historia Argentina y Americana Dr. Ravignani, Università di Buenos Aires.

1992-1997: Membro del Centro Studi sulla Democratizzazione, Università di Bologna, Oxford e Varsavia.

1993-1999: Membro del gruppo di ricerca sulla Storia del Concilio Vaticano II, Istituto per le Scienze Religiose di Bologna.

1994-1997: Caporedattore America Latina, Centro Studi sulla Democratizzazione di Bologna.

1998-2008: Redattore della rivista Ricerche di Storia Politica, Il Mulino.

1998-2000: Membro del gruppo di ricerca MIUR Costituzionalismo e Ordine liberale in America latina. 1850-1930, coordinato da Marcello Carmagnani.

1999: Coordinatore del workshop Los fascismos en América latina. Modelos e interpretaciones ad Assemblea AHILA, Porto.

2000-2008: Membro del Comitato di Redazione della rivista di Cultura e Politica “il Mulino”.

2000-2008: Condirettore della collana Storia Politica edita dalla casa editrice Rubbettino.

2001-2002: Membro del gruppo di ricerca MIUR Il conflitto: figure e trasformazioni teoriche, politiche, istituzionali in età moderna e contemporanea, coordinato da Carlo Galli.

2001-2008: Membro del Collegio Docenti del Dottorato di Ricerca in Storia Politica dell’Età Contemporanea, coordinato dalle sedi consorziate di Bologna, Roma-Luiss, Perugia.

2004-2005: Membro del gruppo di ricerca MIUR, Il posto dell’Europa nella storia americana, coordinato da Maurizio Vaudagna.

2012-2014: Membro del gruppo di ricerca PRIN L’Italia nel contesto internazionale, coordinato da Antonio Varsori.

2014-: Membro del Comitato scientifico DiHDiSS, Dictionnaire et Histoire de la Diplomatie du Saint-Siège (1500-2005), coordinato da Université Paris IV.

2014-2017: Membro del collegio docenti del dottorato in Studi Globali e Internazionali, Università di Bologna.

2017-: Membro del collegio docenti del dottorato in Scienze Politiche e Sociali istituito presso il Campus di Forlì del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, Università di Bologna

VARIE

Editorialista de La Nación, Buenos Aires

Editorialista di Clarín, Buenos Aires

Editorialista de Il Foglio, Roma

Editorialista de il Messaggero, Roma

Editorialista de il Mattino, Napoli

Collaboratore de La Lettura, Corriere della Sera, Milano

Editorialista Infolatam, Madrid

Commentatore per Radio Rai, Roma

Commentatore per Radio della Svizzera Italiana, Lugano

Commentatore per Radio Vaticana, Città del Vaticano

Attività di ricerca presso i seguenti archivi storici:

in Argentina: de la Nación, del Ejercito, de la Acción Católica, del Ministerio de Relaciones Exteriores y Culto, delle diocesi di Goya, Morón, Santa Fe, Parana, Mendoza, Tucumán e della Conferencia Episcopal Argentina;
in Brasile: del Centro Alceu Amoroso Lima di Petropolis; del Itamaraty di Rio de Janeiro; del Itamaraty di Brasilia
in Cile: del Ministerio de Relaciones Exteriores;
in Francia: del Centre des archives diplomatiques de Nantes;
in Perù: del Ministerio de Relaciones Exteriores;
in Portogallo: del Ministerio de Negocios Estrangeiros;
in Italia: del Ministero degli Affari Esteri, dell'Azione Cattolica, dell'Ambasciata di Argentina presso la Santa Sede, dell'Ambasciata di Spagna presso la Santa Sede, dell'Istituto per le Scienze Religiose, dei Salesiani, dei Mercedari, dei Domenicani, dei Francescani.
in Spagna: del Ministerio de Asuntos Exteriores; Archivo General de Administración;
ALTRI TITOLI E RICONOSCIMENTI
1993-1994: Borsa postdottorale, Università di Torino.

1997: Borsa di studio del Governo argentino per attività di ricerca.

2002: Nominato “membro ad onore” della Sociedad Científica Argentina

2010: Membro del Comitato Direttivo della sede di Buenos Aires dell’Università di Bologna

2011: Nominato membro corrispondente per l’Italia della Academia Nacional de la Historia della Repubblica Argentina

2013: Abilitazione scientifica al ruolo di Prima Fascia nel settore disciplinare MSTO-04, Storia Contemporanea.

CONVEGNI, CONFERENZE, SEMINARI (Selezione delle presenze come relatore)
1995: II Conferenza Generale di Storia della Chiesa in America Latina, San Paolo, Brasile.

1997: Primeras jornadas internacionales de religiòn, sociedad y derechos humanos, Universidad Nacional de Quilmes (Argentina).

1998: Workshop su Trapianto istituzionale, Università Bocconi di Milano.

1999: El ocaso del liberalismo en la Peninsula Ibérica y en América latina en la epoca de entreguerras, Instituto Universitario Ortega y Gasset, Madrid-Toledo.

2000: Immagine e funzione del nemico interno nei regimi autoritari dell'America latina nel XX secolo, Università Roma III.

2001: Liberalism, Catholicism and Democracy, Liberty Foundation, Buenos Aires.

2002: Il mondo visto dall’Italia, Università Cattolica di Milano.

2006: Nunca Más. Argentina: trent’anni dal golpe, Roma.

2006: Religione e Nazione, Università di Padova.

2006: Encuentro Internacional su Transformación y crisis del Liberalismo: Europa y America Latina (1890-1930), Universidad Complutense, Madrid.

2007. Populismo y Estado en America Latina, Tel Aviv University.

2007. Religions des Amériques du milieu du XXe siècle à nos jours, Toulouse.

2008. Jornadas de Historia de la Iglesia en el Noroeste Argentino, Universidad del Norte Santo Tomás de Aquino, Tucumán, Argentina.

2009. El populismo en América Latina: cultura política e imaginario religioso, Universidad Tres de Febrero, Buenos Aires.

2012. Peronismo y democracia, Museo Mitre, Buenos Aires.

2013. Brasile. Il gigante ha i piedi d’argilla? ISPI, Milano.

2014. Projet Dictionnaire et Histoire de la Diplomatie du Saint-Siège, Ecole française, Roma.

2014. El populismo, Universidad de San Andres, Buenos Aires

2015. Perón in Exile, Stanford University

2015. Il re-engagement di Cuba nel sistema internazionale, Ministero degli Esteri / ISPI, Roma

2015. Il peronismo come religione politica, Università di Padova

2015. Colombia, un nuovo “emergente” in America Latina, Ministero degli Esteri, Roma

2015. La caduta del muro cubano: prospettive di un riavvicinamento fra USA e paesi centro-sudamericani", Scuola di Formazione, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Roma

2015. L’Argentina, verso e oltre le elezioni, Nomisma, Bologna.

2016. El Papa Francisco y la tradición antiliberal del catolicismo latinoamericano, Institut for Latin American Studies, Stokholm, Sweden.

2016. EU Relations with Latin America: From Social Resilience to Global Governance, IAI – Ministero degli Esteri, Roma.

2016. Estado de Derecho y Populismo, Unversidad de Cuyo, Mendoza.

2016. Un mondo in subbuglio. Quali scenari per il 2016, Assolombarda - ISPI, Milano.

2016. El populismo en América Latina, Universidad San Marcos, Lima, Perù

2016. Populismi, Seminario di Teoria Politica, Scuola della Buona Politica, Università di Torino

2016. Evanescenza dei partiti, populismi, mutazioni della democrazia, Rivista Passato e Presente, Firenze.
2016. Le democrazie occidentali alla prova dei radicalismi identitari e dei populismi, Camera dei Deputati, Roma.

2017. El populismo en América Latina, la cara moderna de un imaginario antiguo, Catedra Europa, Uninorte, Barranquilla, Colombia.

2017. Dove va l’America Latina?, Dipartimento di Giurisprudenza, Università di Ferrara.

2017. El populismo en Europa y América Latina, Banco Ciudad, Buenos Aires.

2017. L’America Latina al bivio, Istituto Italo Latinoamericano, Roma.

2017. Venezuela e Brasile, due modelli in crisi, ISPI, Milano.

2017. La era de la posverdad, XVIII Foro Iberoamericano, Buenos Aires

2018. Fidel Castro, l’ultimo Re cattolico, I Volti del Potere, Teatro Verdi, Padova.

2018. Reflexiones sobre el populismo, Harvard Club, Buenos Aires.

2018. Cuba, fin di un’era? ISPI, Milano

2019. Populismo y corrupción en América Latina, XII Foro Atlántico, Casa de América, Madrid.

2019. Il Venezuela siamo noi. L’America Latina degli intellettuali europei, Istituto B.Leoni, Milano.

2019. Fidel Castro, el último Rey católico, Club Político Argentino, Buenos Aires.

2019. Fidel Castro, Perón, Bergoglio: il populismo gesuita, Festival della Storia Laterza, Napoli.

2019. Populismo. La cara moderna de un imaginario antiguo, Palacio de la Madraza, Granada.

2019. Fidel Castro, l’ultimo Re cattolico, Teatro Faraggiana, Novara.

2019. Argentina, quo vadis? ISPI, Milano

2019. Intervista sul populismo, Istituto Parri, Bologna.

2020. Pie XII et l’Amérique Latine, entre “panlatinisme catholique” et “occident chrétien”, Sorbonne, Parigi.

ELENCO DELLE PUBBLICAZIONI
Monografie
1. Dallo Stato liberale alla Nazione Cattolica. Chiesa ed Esercito nelle origini del peronismo. 1930-1943, Francoangeli, Milano, 1996.

2. Del Estado liberal a la Nación católica. Iglesia y Ejercito en los origenes del peronismo. 1930-1943, Editorial de la Universidad de Quilmes, Buenos Aires, 1996.

3. Perón y el mito de la "Nación católica". Iglesia y ejército en los origenes del peronismo. 1943-1946, Sudamericana, Buenos Aires, 1999.

4. Historia de la Iglesia argentina. Desde de la Conquista hasta fines del siglo XX (con R. Di Stefano), Grijalbo-Mondadori, Buenos Aires, 2000.

5. Il Peronismo, Carocci, Roma 2008.

6. Historia de la Iglesia argentina. Desde de la Conquista hasta fines del siglo XX (con R. Di Stefano), Grijalbo-Mondadori, Buenos Aires, 2009, pp. 317-565 (Seconda edizione aggiornata)

7. Breve historia del peronismo clásico, Sudamericana, Buenos Aires, 2009.

8. Eva Perón. Una biografia politica, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2009.

9. Storia dell’America Latina contemporanea, Laterza, Roma-Bari 2010.

10 Eva Perón. Una biografia politica, Sudamericana, Buenos Aires 2011.

11. Historia de América Latina. De la Colonia al siglo XXI, Siglo XXI, Buenos Aires 2012.

12. Perón y el mito de la "Nación católica". Iglesia y ejército en los origenes del peronismo. 1943-1946, Eduntref, Buenos Aires (Seconda edizione aggiornata)

13. La Internacional justicialista. Auge y ocaso de los sueños imperiales de Perón, Sudamericana, Buenos Aires 2013.

14. Il populismo, Carocci, Roma 2013.

15. El Populismo, Katzeditores, Buenos Aires 2014 – Madrid 2015.

16. La nazione cattolica. Chiesa e dittatura nell’Argentina di Bergoglio, Laterza, Roma – Bari, 2014

17. La larga agonía de la nación católica, Sudamericana, Buenos Aires 2015.

18. I sogni imperiali di Perón. Ascesa e crollo della politica estera peronista, Libreria Universitaria, Padova 2016.

19. Storia dell’America Latina contemporanea, (Nuova Edizione aggiornata e ampliata), Laterza, Roma-Bari 2017.

20. Uma Breve Historia da América Latina, Cultrix, Sao Paulo, Brasil 2017.

21. Fidel Castro, l’ultimo “Re cattolico”, Salerno editrice, Roma 2020.

Curatele
1. (Cura di) Il populismo: una moda o un concetto?, Numero monografico, «Ricerche di Storia Politica», a. VII, n. 3, 2004.

2. (Cura di) M.Novaro, La dittatura argentina, Carocci, Roma 2005.

3. (Prefazione e supervisione di) Atlante dell’America Latina. Attori, dinamiche e scenari del XXI secolo, il Ponte, Bologna 2008, pp. 159.

4. (Con A.Mori) Latin America at a Crossroads, ISPI Publ., Milano 2017.

b) Articoli e saggi

1. America Latina, in P. Pombeni (a cura di), Introduzione alla Storia Contemporanea, Il Mulino, Bologna, 1997, pp. 321-330.

2. Religión, nación y derechos humanos. El caso argentino en perspectiva histórica, in "Revista de Ciencias Sociales", Universidad Nacional de Quilmes, abril de 1998, pp. 169-188.

3. Argentine, 1976: généalogie de la répression, in "Historie et Sociétés de l'Amérique latine", n. 7, Premier Semestre 1998, Paris (France), pp. 37-56.

4. Perón e la Santa Sede nella riforma costituzionale del 1949, in "Storia Contemporanea", Bologna, luglio 1998, pp. 473-495.

5. Cultura politica, struttura sociale e trapianto istituzionale. Le Costituzioni dell'America Latina nel XIX secolo, Centro Studi e Ricerche di Politica Comparata, Università Bocconi, Milano, 1998, Quaderno di Ricerca n. 19, pp. 29.

6. Populismo, uno stile politico per l'America latina, in "il Mulino", maggio-giugno 1999, pp. 554-566.

7. Il "mal di Concilio" della Chiesa argentina. Radiografia di un Episcopato al Vaticano II. Prima sessione e intersessione. Ottobre 1962 - Settembre 1963, in M.T. Fattori e A. Melloni, "Experience, organizations and bodies at Vatican II", Leuven, Bibliotheek van de Faculteit Godgeleerdheid 1999, pp. 141-216.

8. "La reforma faltante. Perón, la Iglesia y la Santa Sede en la reforma constitucional de1 1949, Boletin del Instituto de Historia Argentina y Americana "Dr. Emilio Ravignani", n. 20, 1999, pp. 111-130.

9. "De la libertad de culto 'posible' a la libertad de culto 'verdadera'. El catolicismo en la formaciòn del mito nacional argentino. 1880-1910", in "Constitucionalismo y orden liberal. América Latina, 1850-1920" (a cura di: Marcello Carmagnani), pp. 155-199, Otto Editore, Torino, 2000.

10. "Il prezzo della "nazione cattolica". La Santa Sede e il colpo di Stato argentino del 24 marzo 1976", Ricerche di Storia Politica, IV, n. 2/2001, pp. 165-188.

11. “America Latina. Tra crisi di legittimità e populismo”, il Mulino, anno LI, n. 402, 4/2002, pp. 738-746.

12. “Il populismo. Sul nucleo forte di un’ideologia debole”, «Polis», a. XVI, n. 2, agosto 2002, pp. 263-292.

13. “Io, il popolo. Note sulla leadership carismatica nel populismo latinoamericano”, «Ricerche di Storia Politica», n. 3/2002, pp. 431-440.

14. “Il Vaticano II nella storia del Novecento. L'America Latina", «Contemporanea», a. VI, n. 3, 2003, pp. 539-543.

15. "A Cuba qualcuno si oppone", Il Mulino, LII, n. 405, 2003, pp. 150-157.

16. "I Fasci in Argentina negli anni Trenta.", in "Il fascismo e gli emigrati" (a cura di E. Franzina – M. Sanfilippo), pp. 140-151, Laterza, Roma-Bari, 2003.

17. “Lula, un leader per il Sud del mondo?” il Mulino, n. 4, n. 408, 2003, pp. 769-777.

18. “Il populismo come concetto e come categoria storiografica”, in A. Giovagnoli – G. Del Zanna (a cura di), Il mondo visto dall’Italia, Guerini e Associati, Milano, 2004, pp. 195-207.

19. “Accecati dal miraggio del declino. Il dibattito spagnolo sulla guerra civile americana”, in T. Bonazzi – C. Galli (a cura di), La guerra civile americana vista dall’Europa. Con antologia di testi, il Mulino, Bologna, 2004, pp. 261-335.

20. “La sindrome del cavallo di Troia: l’immagine del nemico interno nella storia dell’America Latina”, «Storia e Problemi Contemporanei», n. 35. 2004, pp. 107-135.

21. “Il populismo in America Latina. Il volto moderno di un immaginario antico”, «Filosofia Politica», a. XVIII, n. 3, 2004, pp. 377-389.

22. “La sconfitta del peronismo in America Latina. Bolivia, Argentina e Stati Uniti tra guerra mondiale e guerra fredda”, «Contemporanea», a. VII, n. 4, pp. 579-608.

23. “Il populismo: una moda o un concetto?”, Introduzione a Numero monografico sul populismo a cura di L. Zanatta, «Ricerche di Storia Politica», a. VII, n. 3, 2004, pp. 329-333.

24. “Il consenso autoritario. Democrazia organica e nemico interno in America Latina”, in A.M. Gentili – M. Zamponi, Stato, democrazia e legittimità. Le transizioni politiche in Africa, America Latina, Balcani e Medio Oriente, Roma, Carocci 2005, pp. 155-177.

25. “L’America Latina, cattolica ma non troppo”, «Limes», supplemento al n. 2/2005, pp. 153-160.

26. “Il cattolicesimo in America Latina”, «il Mulino», a. LIV, n. 419, 3/2005, pp. 573-581.

27. “Bolivia, Perón y la Guerra Fria, 1943-1954. Auge y Declinación de la Tercera Posición, «Desarrollo Economico», n. 177, abril-junio 2005, pp. 25-53.

28. "A cincuenta años del derrocamiento de Perón. Una perspectiva internacional", Criterio Nº 2305, junio de 2005, pp. 276-278.

29. “1973. Prima e dopo il settembre cileno”, in P. Pombeni (a cura di), Cesure e tornanti della storia contemporanea, il Mulino, Bologna 2005, pp. 249-256.

30. “La spinta populista: il difficile riformismo dell’America Latina”, «il Mulino», a. LV, n. 423, 1/2006, pp. 169-179.

31. “Chiesa ed eserciti in America Latina: la guerra civile di El Salvador e la crisi dell’unione tra croce e spada”, in M. De Giuseppe (a cura di), Oscar Romero. Storia memoria attualità, EMI, Bologna 2006, pp. 133-153.

32. “Perón e il miraggio del Blocco latino: di come la guerra fredda allargò l’Atlantico Sud”, «Anuario de Estudios Americanos», Sevilla, Año 2006, V. 63, n. 2, pp. 217-260.

33. “Da faro dell’Hispanidad a sentinella dell’Occidente. La Spagna di Franco in America Latina, tra guerra mondiale e guerra fredda, in L’Occidente come forma di Costruzione del Consenso Politico, a cura di S.Cavazza, Rubbettino, Soneria Mannelli 2006, pp. 109-140

34. “Baghdad sul Rio Grande. Gli effetti della guerra irachena sui rapporti tra Stati Uniti e America Latina”, in M.Emiliani (a cura di), Iraq, radiografia del conflitto quattro anni dopo, Clueb, Bologna 2007, pp. 93-108.

35. “La Iglesia a la conquista de la Nación. El desafío católico al liberalismo en America Latina en el período de entreguerras”, in «Bicentenario. Revista de Historia de Chile y de America», Vol 6, n. 1, 2007, pp. 5-37.

36. “The rise and fall of the third position: Bolivia, Perón and the Cold War, 1943-1954”. Translated by Judith Evans. Desarro. econ. (B. Aires), 2006, in Centro Edelstein de Pesquisas Sociais, Rio de Janeiro, Brasil, www.centroedelstein.org.br

37. “Liberales y católicos, populistas y militares. El imaginario organicista y la producción del “enemigo interno” en la historia de América Latina”, in M. García Sebastiani y Fernando Del Rey (eds.), “Los desafíos de la libertad. Transformación y crisis del liberalismo, Europa y América Latina (1890-1930)”, Biblioteca Nueva, Madrid 2008, pp. 320-345. 38. “Se una democrazia si guarda allo specchio”, «il Mulino», n. 3, maggio-giugno 2008, pp.524-527.
39. “El populismo, entre religión y política. Sobre las raíces históricas antiliberalismo en América Latina», «Estudios Interdisciplinarios de America Latina y el Caribe», Tel Aviv, Vol. 19:2, julio-diciembre 2008, pp. 29-44.

40. “El precio de la nación católica. El Vaticano y el golpe de estado de 1976”, «Puentes», La Plata, Argentina, a.8, n.23, pp. 83-98. 41. “L’America Latina tra XXI secolo e «déjà-vu»”, «il Mulino», n. 6, novembre-dicembre 2008, pp.1111-1120.
42. “La dictature argentine, 1976-1983, Une interprétation historique à la lumière du mythe de la nation catholique”, «Vingtième Siècle. Revue d’Histoire», Paris, n. 105, janvier – mars 2010, pp. 145-153.

43. “Perón y la ilusión del bloque latino”, «Revista de Ciencia Politica y Relaciones Internacionales», Universidad de Palermo, Buenos Aires, n. 1, 2010.

44. “De faro de la hispanidad a centinela de Occidente. La España de Franco en América Latina entre la segunda guerra mundial y la guerra fría”, «Anuario IEHS», Universidad Nacional del Centro, Argentina, n. 23, 2009, pp. 47-73.

45. “Politica e sviluppo in America Latina”, in Treccani Terzo Millennio: XXI Secolo, III volume, Il mondo e la storia, Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani., Roma 2010, pp. 341-349.

46. “Hugo Chávez, un monarca chiamato presidente”, il Mulino, n. 443, 3/2009, pp. 442-449.

47. Perón, la Santa Sede e la guerra fredda. Tra “blocco cattolico” e “occidente cristiano”, 1946-1949, «Rivista di Storia del Cristianesimo», n. 2010.

48. “Old West versus New West. Peron's Third Position, Latin America, and the Atlantic Community”, in M.Mariano (eds.), Defining the Atlantic Community, Culture, Intellectuals, and Policies in the Mid-Twentieth Century, Routledge 2010, pp. 191-207.

49. “Che stavolta sia diverso? L’America Latina all’inizio del XXI secolo”, in G.Chiaramonti (a cura di), Tra innovazioni e continuità. L’America Latina nel nuovo millennio, CLEUP, Padova 2009, pp. 35 – 50.

50. “L’America Latina davanti alla crisi”, il Mulino, n. 450, 4/2010, pp. 621-628.

51. “Perón, la Santa Sede y la guerra fría entre “bloque católico” y “occidente cristiano”, 1946 – 1949”, in C.Folquer – S-G-Amenta (eds.), Sociedad, Cristianismo y Política, UNSTA, Tucumán, pp. 33 – 78.

52. “Populismo cubano: storia e bilancio del castrismo”, in Ventunesimo Secolo, n. 27, Anno XI, febbraio 2012, pp. 73 – 92.

53. “Bolívar e l’utopia cristiana di Hugo Chávez”, Limes, settembre 2013, pp. 173 – 179.

54. “Populismo e democrazia in America Latina”, il Mulino, n. 4, 2012, pp. 693 - 702

55. “El peronismo”, in P.Yankelevich (Coordinador), Historia mínima de Argentina, El Colegio de México, Città del Messico 2014, pp. 273 – 302.

56. “L’America Latina, un’area emergente”, in Atlante Geopolitico Treccani, 2015, pp. 114- 122.

57. “Una nuova fase per l’America Latina”, il Mulino, 1/2015, pp. 145 – 153.

58. “Barack Obama e l’America Latina. Il panamericanismo è morto, viva il panamericanismo, in P.Magri (eds.), Il mondo di Obama, Mondadori – ISPI, Milano 2016, pp. 123-148.

59. “Un Papa peronista?”, il Mulino, 2/2016, pp. 240 – 249.

60. “America Latina”, in A. Colombo – P.Magri (eds.), Le nuove crepe della governance mondiale, Rapporto ISPI, ISPI Publ. Milano 2016, pp. 118 – 123.

61. “Un Papa populista”, Criterio, Buenos Aires, abril 2016, pp. 16-22.

62. “Il Presidente che nessuno voleva. L’effetto Trump in America Latina”, in P.Magri (eds.), Il

mondo secondo Trump, Mondadori – ISPI, Milano 2017, pp. 95-108.

63. “The Pink Tide Recedes: Latin America Turns a Page”, in A.Mori – L.Zanatta (eds.), Latin America at a Crossroads, ISPI Publ., Milano 2017, pp. 15-30.

64. “Il populismo in America Latina e l’ossessione della cristianità perduta”, Quaderni di diritto e politica ecclesiastica, v.2, agosto 2017, pp. 299-312.

65. “Populismi di sinistra? Il caso dell’America Latina”, Teoria Politica, Nuova Serie Annali, v. VII, 2017 [https://cris.unibo.it/preview-item/3189 ... ubmissions&], pp.49-64.

66. Discussioni: Evanescenza dei partiti e forza dei populismi: un problema di democrazia? Passato e Presente, v.101, maggio – agosto 2017, pp.17-45. [https://cris.unibo.it/preview-item/3189 ... ubmissions&]

67. “America Latina tra panamericanismo e panlatinismo”, in Dalla caduta del muro ai nuovi muri, UTET, Torino 2018, pp.123-141.

68. La potenza del Messico, Limes, v. 8, 2017, pp.163-170. [https://cris.unibo.it/preview-item/3189 ... ubmissions&]

69. “The Eternal Myth of Latin American Unity and the Global Word”, in A.Mori (eds.), EU and Latin America. A stronger partnership? ISPI Publish., Milano 2018, pp.29-46. [https://cris.unibo.it/preview-item/4001 ... ubmissions&]

70. “Il Papa non va in Argentina perché è il capo dell'opposizione peronista”, Limes, v. 6, 2018, pp.89-95.

71. “Cuba, un caso di ‘populismo reale’”, Il Pensiero Storico, n. 6. 2019, pp. 43-60.

72. “El populismo latino y la nostalgia de unanimidad”, In Anales de la Catedra Francisco Suarez, Universidad de Granada, vol. 5 [https://cris.unibo.it/preview-item/4004 ... ubmissions&], 2019, pp.15-28.


d) Pubblicazioni minori, varie

Dizionario del Comunismo nel XX Secolo (a cura di Silvio Pons e Robert Service), Einaudi, Torino 2007, voci:

Castro, Fidel;

Partito Comunista Cubano;

Rivoluzione Cubana.

La lunga agonia del Venezuela, Il libro dell'anno, Treccani, Roma, 2017, pp.404-407. [https://cris.unibo.it/preview-item/3363 ... ubmissions&]

La sinistra tra falsi miti e sogni perduti dell'America Latina, Italianieuropei, v.5, 2017, pp.113-117. [https://cris.unibo.it/preview-item/3362 ... ubmissions&]


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... e io che pensavo fosse un ex giocatore di basket... :pc:


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:D


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Gimbatbu ha scritto: lunedì 19 luglio 2021, 21:12 Io aspetto che l' esimio prof. Zanatta risponda a Nem :old:
Nell'attesa un mio amico, che ha sempre seguito la politica da sinistra, mi ha mandato questio scritto di Gianni Cuperlo, che non conosco, ma credo sia uno bravo, perché del mio amico mi fido.

Gianni Nardin sollecitava a commento del post di ieri una riflessione su Cuba e quanto sta avvenendo. Per altro sui giornali di stamane compaiono cenni polemici verso una sinistra che vorrebbe silenziare gli eventi perché imbarazzata dalla piega repressiva in atto e troppo attenta ad attaccare la destra su altri terreni in una logica dove i diritti umani verrebbero difesi a intermittenza.
Non credo serva ripercorrere la lunga storia della rivoluzione cubana, del ruolo di Fidel Castro, dell’eredità passata nelle mani di Raul sino all’avvio di una stagione dove per la prima volta col presidente Miguel Diaz-Canel il ruolo della famiglia simbolo dell’isola è cambiato.
Cuba subisce un embargo dal 1962, credo sia il periodo più lungo mai verificatosi nei confronti di un singolo paese. Nel corso del tempo questa pressione economica ha conosciuto stagioni di maggiore rigidità e altre di apparente e parziale distensione.
Dopo la durezza della linea di George Bush Jr. nel 2016 la visita storica a L’Avana di Barak Obama pareva dover segnare un brusco cambio di assetti nelle relazioni tra i due paesi.
L’avvento di Trump ha riportato indietro le lancette del tempo e le centinaia di nuove norme tutte finalizzate a isolare e rendere progressivamente più pesanti le condizioni di importazione di materie prime, alimenti, farmaci (fino alle siringhe necessarie per somministrare il vaccino anti Covid) hanno aggravato drammaticamente il quadro.
Gli effetti di quella politica si sono visti, sono state rese più complesse le regole per le rimesse dei cittadini cubani, si sono introdotte clausole che impediscono a compagnie e marchi che commercino con l’isola di farlo con gli Stati Uniti per i sei mesi successivi, si è creato un sistema di controlli intricati per dissuadere, o comunque rendere complicate, le visite a parenti residenti. Un lungo elenco che la nuova amministrazione Biden non ha sinora mostrato di voler correggere e modificare.
L’irrompere del Covid assieme alla crisi venezuelana hanno peggiorato il quadro d’insieme, reso ancora più difficile la quotidianità, l’acquisto di beni alimentari e di prima necessità, con l’obbligo a prenotare l’accesso ai negozi (spesso previsto per il giorno successivo alla richiesta) salvo, una volta entrati, fare i conti con una carenza sistematica di cibi e servizi.
Sull’insieme ha pesato anche la riforma monetaria in vigore dal primo gennaio di quest’anno che ha eliminato la doppia valuta e tentato di restituire potere di acquisto al peso cubano, ma di fatto ha ulteriormente affamato la popolazione (al cambio ufficiale 1 euro corrisponde a 25 pesos, al cambio nero 1 euro vale 80 pesos).
Le proteste sono la reazione a una condizione che nei fatti è divenuta insostenibile e la prima risposta del neo-presidente si è risolta nell’imputare ogni responsabilità alle politiche di embargo e all’ennesimo tentativo di sobillare una rivolta anti-rivoluzionaria in un paese che, viceversa, da oltre mezzo secolo difende la propria autonomia e indipendenza dal “ricatto” della superpotenza dirimpettaia.
Negli ultimi giorni anche questa narrazione “ufficiale”, però, ha dovuto fare i conti coi limiti e gli errori di un regime che non riesce più a giustificare lo stato di crisi economica e sociale con l’aggressività di chi vorrebbe normalizzare la Cuba di Castro e si è iniziato a riconoscere la necessità di correttivi sinora mancati.
In questo contesto si inserisce il capitolo fondamentale delle libertà e dei diritti umani, almeno se li consideriamo tratti costitutivi di una concezione della dignità umana che non può incrociare relativismi di sorta. Quei diritti debbono essere riconosciuti sempre e ovunque altrimenti, perdendo il loro principio di universalità, smarriscono anche la loro riconosciuta priorità.
Quei diritti il regime cubano ha violato nel tempo e in più occasioni e riconoscerlo rende più forte, non più debole, la richiesta di una sospensione e cancellazione dell’embargo che oggi condanna un popolo intero a una condizione di angoscia e disperazione.
In questo senso la rigidità della posizione statunitense riflette la strategia di una grande nazione che, quanto a rispetto dei diritti umani, ha storicamente privilegiato la cultura della convenienza: invocarne il sacro rispetto laddove quella richiesta soddisfi gli interessi strategici della nazione più ricca e potente del mondo.
L’Europa in questa partita non si sente mentre sarebbe importante che voci come la sua e la stessa iniziativa di mediazione esercitata dal Vaticano potessero alzarsi a difesa della messa in sicurezza di un popolo in difficoltà.
La transizione di Cuba verso un regime dove libertà, pluralismo politico, rispetto pieno dei diritti umani, possa avanzare dipende, soprattutto ora, dalla volontà di soggetti e istituzioni internazionali di non abbandonare quella nazione a un destino che non merita.
Assumere ogni iniziativa a partire da una raccolta di risorse e beni da destinare al popolo cubano va nella direzione di sconfiggere la pratica e cultura dell’isolamento.
Può rendere più forte la richiesta di riforme sul terreno politico e sociale scongiurando anche per questa via l’acuirsi della crisi, delle violenze, della repressione.
La sinistra deve poter parlare la stessa lingua, esprimere gli stessi valori, in ogni angolo della terra perché solo questa coerenza sui principi è garanzia di verità nel denunciare la violazione dei diritti del singolo, quando si verifica, e al contempo contrastare la politica di potenza di chi pensa di poter disporre del destino di paesi e nazioni secondo i propri interessi.
Buona giornata e un abbraccio


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
Gimbatbu
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Re: Fatti di Politica 2021

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:clap: intervento lucido ed esaustivo.


castelli
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Cuperlo omette il casino jugoslavo. I bombardamenti americani del 95 e il kosovo.

Dire che gli usa interengono solo e sempre per interesse dovrebbe ricordare quello che e' succeso ad un metro da venezia senza che nessuno muovesse paglia.

Come sempre si tende ad edulcorare dove conviene.

Che la guerra ex jugoslava abbia avuto una fine non credo lo si debba ai concerti occidentali di meta' anni 90.

Magari a cuperlo non fa differenza ma a quelli che vivono la' si'.

Stessa cosa per l'occhio di riguardo nei confronti del castrismo.


Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC

Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
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Re: Fatti di Politica 2021

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Siccome non voglio appesantire troppo il thread con lunghi copia e incolla, riporto qui un breve stralcio dell'intervista rilasciata da Frei Betto per "il Manifesto" di oggi, 20/07/2021, sempre riguardante Cuba. (Qui trovate la versione integrale, se vi va di leggerla: https://ilmanifesto.it/frei-betto-la-cr ... va-difesa/).

Hai scritto che la resilienza del popolo cubano, nutrita da esempi come Martí, Che Guevara e Fidel, si è dimostrata invincibile. La Rivoluzione ce la farà anche questa volta?

Vivere in un paese socialista è come vivere in quelle micro società socialiste costituite da conventi e monasteri, dove vivo io. Bisogna pensare, in primo luogo, alla collettività. Il che non è facile. Allora è normale che ci sia chi ponga i propri interessi individuali al di sopra di quelli comunitari, gravitando nell’orbita del sogno americano. Ed è qui che, nel caso di Cuba, interviene la controrivoluzione finanziata dagli Stati uniti, le cui imprese e i cui milionari non si sono mai fatti una ragione, fino ad oggi, di aver perso i propri beni con il successo della Rivoluzione. Tutti coloro che lottano per un mondo più giusto devono esprimere solidarietà nei confronti del popolo cubano.


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castelli ha scritto: martedì 20 luglio 2021, 16:50 Cuperlo omette il casino jugoslavo. I bombardamenti americani del 95 e il kosovo.

Dire che gli usa interengono solo e sempre per interesse dovrebbe ricordare quello che e' succeso ad un metro da venezia senza che nessuno muovesse paglia.

Come sempre si tende ad edulcorare dove conviene.

Che la guerra ex jugoslava abbia avuto una fine non credo lo si debba ai concerti occidentali di meta' anni 90.

Magari a cuperlo non fa differenza ma a quelli che vivono la' si'.

Stessa cosa per l'occhio di riguardo nei confronti del castrismo.
Le guerre jugoslave, dal punto di vista strettamente "politico", furono guerre tra elites nazionaliste fascistoidi o fasciste (serbe, croate, kosovare, ecc.) che coinvolsero tutta la popolazione.
Poi, che gli americani possano muoversi non per interesse, chiunque può pensarlo.
Però è altamente improbabile sia così.


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Re: Fatti di Politica 2021

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martin eden ha scritto: martedì 20 luglio 2021, 17:02 Siccome non voglio appesantire troppo il thread con lunghi copia e incolla, riporto qui un breve stralcio dell'intervista rilasciata da Frei Betto per "il Manifesto" di oggi, 20/07/2021, sempre riguardante Cuba. (Qui trovate la versione integrale, se vi va di leggerla: https://ilmanifesto.it/frei-betto-la-cr ... va-difesa/).

Hai scritto che la resilienza del popolo cubano, nutrita da esempi come Martí, Che Guevara e Fidel, si è dimostrata invincibile. La Rivoluzione ce la farà anche questa volta?

Vivere in un paese socialista è come vivere in quelle micro società socialiste costituite da conventi e monasteri, dove vivo io. Bisogna pensare, in primo luogo, alla collettività. Il che non è facile. Allora è normale che ci sia chi ponga i propri interessi individuali al di sopra di quelli comunitari, gravitando nell’orbita del sogno americano. Ed è qui che, nel caso di Cuba, interviene la controrivoluzione finanziata dagli Stati uniti, le cui imprese e i cui milionari non si sono mai fatti una ragione, fino ad oggi, di aver perso i propri beni con il successo della Rivoluzione. Tutti coloro che lottano per un mondo più giusto devono esprimere solidarietà nei confronti del popolo cubano.
Grazie !


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nino58 ha scritto: martedì 20 luglio 2021, 17:09
castelli ha scritto: martedì 20 luglio 2021, 16:50 Cuperlo omette il casino jugoslavo. I bombardamenti americani del 95 e il kosovo.

Dire che gli usa interengono solo e sempre per interesse dovrebbe ricordare quello che e' succeso ad un metro da venezia senza che nessuno muovesse paglia.

Come sempre si tende ad edulcorare dove conviene.

Che la guerra ex jugoslava abbia avuto una fine non credo lo si debba ai concerti occidentali di meta' anni 90.

Magari a cuperlo non fa differenza ma a quelli che vivono la' si'.

Stessa cosa per l'occhio di riguardo nei confronti del castrismo.
Le guerre jugoslave, dal punto di vista strettamente "politico", furono guerre tra elites nazionaliste fascistoidi o fasciste (serbe, croate, kosovare, ecc.) che coinvolsero tutta la popolazione.
Poi, che gli americani possano muoversi non per interesse, chiunque può pensarlo.
Però è altamente improbabile sia così.
Un domanda: come ti spieghi che le stesse persone che fino a pochi mesi prima erano alla guida dei vari partiti comunisti locali, non appena ne hanno avuto la possibilità si sono tramutate in fascisti e nazionalisti?
Mi incuriosisce sapere come la vede uno che scrive quello che scrivi tu.


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nino58 ha scritto: martedì 20 luglio 2021, 17:09
castelli ha scritto: martedì 20 luglio 2021, 16:50 Cuperlo omette il casino jugoslavo. I bombardamenti americani del 95 e il kosovo.

Dire che gli usa interengono solo e sempre per interesse dovrebbe ricordare quello che e' succeso ad un metro da venezia senza che nessuno muovesse paglia.

Come sempre si tende ad edulcorare dove conviene.

Che la guerra ex jugoslava abbia avuto una fine non credo lo si debba ai concerti occidentali di meta' anni 90.

Magari a cuperlo non fa differenza ma a quelli che vivono la' si'.

Stessa cosa per l'occhio di riguardo nei confronti del castrismo.
Le guerre jugoslave, dal punto di vista strettamente "politico", furono guerre tra elites nazionaliste fascistoidi o fasciste (serbe, croate, kosovare, ecc.) che coinvolsero tutta la popolazione.
Poi, che gli americani possano muoversi non per interesse, chiunque può pensarlo.
Però è altamente improbabile sia così.
le guerre jugoslave sono state interrotte dai bombardamenti del 95.
altrimenti per gli appelli in piazza o per rock sotto l'assedio potevano morire tutti ammazzati.
magari per alcuni non fa differenzaper la gente che vive là qualcosina è cambiato.

che siano fasciste comuniste o islamiche le fazioni in campo cambia poco per la gente civile coinvolta.

per i caschi blu olandesi li avrebbero massacrati tutti. dettagli.

magari in jugoslavia c'era il petrolio.


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castelli ha scritto: martedì 20 luglio 2021, 17:24
nino58 ha scritto: martedì 20 luglio 2021, 17:09
castelli ha scritto: martedì 20 luglio 2021, 16:50 Cuperlo omette il casino jugoslavo. I bombardamenti americani del 95 e il kosovo.

Dire che gli usa interengono solo e sempre per interesse dovrebbe ricordare quello che e' succeso ad un metro da venezia senza che nessuno muovesse paglia.

Come sempre si tende ad edulcorare dove conviene.

Che la guerra ex jugoslava abbia avuto una fine non credo lo si debba ai concerti occidentali di meta' anni 90.

Magari a cuperlo non fa differenza ma a quelli che vivono la' si'.

Stessa cosa per l'occhio di riguardo nei confronti del castrismo.
Le guerre jugoslave, dal punto di vista strettamente "politico", furono guerre tra elites nazionaliste fascistoidi o fasciste (serbe, croate, kosovare, ecc.) che coinvolsero tutta la popolazione.
Poi, che gli americani possano muoversi non per interesse, chiunque può pensarlo.
Però è altamente improbabile sia così.
le guerre jugoslave sono state interrotte dai bombardamenti del 95.
altrimenti per gli appelli in piazza o per rock sotto l'assedio potevano morire tutti ammazzati.
magari per alcuni non fa differenzaper la gente che vive là qualcosina è cambiato.

che siano fasciste comuniste o islamiche le fazioni in campo cambia poco per la gente civile coinvolta.

per i caschi blu olandesi li avrebbero massacrati tutti. dettagli.

magari in jugoslavia c'era il petrolio.
Clinton santo subito.


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Re: Fatti di Politica 2021

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jumbo ha scritto: martedì 20 luglio 2021, 17:13
nino58 ha scritto: martedì 20 luglio 2021, 17:09
castelli ha scritto: martedì 20 luglio 2021, 16:50 Cuperlo omette il casino jugoslavo. I bombardamenti americani del 95 e il kosovo.

Dire che gli usa interengono solo e sempre per interesse dovrebbe ricordare quello che e' succeso ad un metro da venezia senza che nessuno muovesse paglia.

Come sempre si tende ad edulcorare dove conviene.

Che la guerra ex jugoslava abbia avuto una fine non credo lo si debba ai concerti occidentali di meta' anni 90.

Magari a cuperlo non fa differenza ma a quelli che vivono la' si'.

Stessa cosa per l'occhio di riguardo nei confronti del castrismo.
Le guerre jugoslave, dal punto di vista strettamente "politico", furono guerre tra elites nazionaliste fascistoidi o fasciste (serbe, croate, kosovare, ecc.) che coinvolsero tutta la popolazione.
Poi, che gli americani possano muoversi non per interesse, chiunque può pensarlo.
Però è altamente improbabile sia così.
Un domanda: come ti spieghi che le stesse persone che fino a pochi mesi prima erano alla guida dei vari partiti comunisti locali, non appena ne hanno avuto la possibilità si sono tramutate in fascisti e nazionalisti?
Mi incuriosisce sapere come la vede uno che scrive quello che scrivi tu.
Perché erano fascisti anche prima.
Mi incuriosisce capire come fai a non capire.


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Re: Fatti di Politica 2021

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nino58 ha scritto: martedì 20 luglio 2021, 17:40
jumbo ha scritto: martedì 20 luglio 2021, 17:13
nino58 ha scritto: martedì 20 luglio 2021, 17:09

Le guerre jugoslave, dal punto di vista strettamente "politico", furono guerre tra elites nazionaliste fascistoidi o fasciste (serbe, croate, kosovare, ecc.) che coinvolsero tutta la popolazione.
Poi, che gli americani possano muoversi non per interesse, chiunque può pensarlo.
Però è altamente improbabile sia così.
Un domanda: come ti spieghi che le stesse persone che fino a pochi mesi prima erano alla guida dei vari partiti comunisti locali, non appena ne hanno avuto la possibilità si sono tramutate in fascisti e nazionalisti?
Mi incuriosisce sapere come la vede uno che scrive quello che scrivi tu.
Perché erano fascisti anche prima.
Mi incuriosisce capire come fai a non capire.
Ok, ma allora secondo te è mai esistito un sedicente comunista che invece sotto sotto non era fascista o capitalista o nazionalista o ...? Perché tra cinesi, russi/sovietici, jugoslavi ecc. ecc. non mi pare che seguendo i tuoi criteri se ne salvino molti.


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Re: Fatti di Politica 2021

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jumbo ha scritto: martedì 20 luglio 2021, 18:01
nino58 ha scritto: martedì 20 luglio 2021, 17:40
jumbo ha scritto: martedì 20 luglio 2021, 17:13
Un domanda: come ti spieghi che le stesse persone che fino a pochi mesi prima erano alla guida dei vari partiti comunisti locali, non appena ne hanno avuto la possibilità si sono tramutate in fascisti e nazionalisti?
Mi incuriosisce sapere come la vede uno che scrive quello che scrivi tu.
Perché erano fascisti anche prima.
Mi incuriosisce capire come fai a non capire.
Ok, ma allora secondo te è mai esistito un sedicente comunista che invece sotto sotto non era fascista o capitalista o nazionalista o ...? Perché tra cinesi, russi/sovietici, jugoslavi ecc. ecc. non mi pare che seguendo i tuoi criteri se ne salvino molti.
Infatti.
Se ne salvano pochissimi, generalmente eliminati.
Ma anche i sostenitori del capitalismo fanno uguale e, in futuro, faranno sempre peggio.


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Re: Fatti di Politica 2021

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nino58 ha scritto: martedì 20 luglio 2021, 17:38
castelli ha scritto: martedì 20 luglio 2021, 17:24
nino58 ha scritto: martedì 20 luglio 2021, 17:09

Le guerre jugoslave, dal punto di vista strettamente "politico", furono guerre tra elites nazionaliste fascistoidi o fasciste (serbe, croate, kosovare, ecc.) che coinvolsero tutta la popolazione.
Poi, che gli americani possano muoversi non per interesse, chiunque può pensarlo.
Però è altamente improbabile sia così.
le guerre jugoslave sono state interrotte dai bombardamenti del 95.
altrimenti per gli appelli in piazza o per rock sotto l'assedio potevano morire tutti ammazzati.
magari per alcuni non fa differenzaper la gente che vive là qualcosina è cambiato.

che siano fasciste comuniste o islamiche le fazioni in campo cambia poco per la gente civile coinvolta.

per i caschi blu olandesi li avrebbero massacrati tutti. dettagli.

magari in jugoslavia c'era il petrolio.
Clinton santo subito.
mah con tutti gli stronzi che facevano i distinguo ha fatto finire la guerra.

quelli dei distinguo al massimo attaccano le caccole al divano del salotto (con libreria alle spalle).


Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC

Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
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Re: Fatti di Politica 2021

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Da: [email protected]
A: [email protected]


Gentile sig. Nemecsek,

adoro il ciclismo, almeno i grandi giri, e prima della pandemia facevo vacanze in bicicletta in giro per l'Europa.
Le rispondo con piacere perché la sua mail è molto cortese ed educata, cosa ormai rara, e visto che mi ha dedicato un po' del suo tempo per scriverla credo corretto dedicarle un po' del mio.
Non me ne voglia, ma rispondere a tutti quelli che mi insultano sarebbe come vuotare il mare con un cucchiaio (bucato). Le parole della persona che lei stima e che non dubito abbia buoni motivi di stimare, sono volgari nel tono e stupide nel contenuto. Cosa vuole che dica? Qual è l'argomento? Non lo vedo. A litigare coi cretini si passa per cretini, diceva mio nonno. Ho avuto molte volte modo di verificarlo nel corso della vita e ormai non ci casco più. "Uno vale uno", si dice oggi, e il primo che apre la bocca su ciò di cui non sa nulla gode della stessa credibilità di chi ha competenze in materia. Amen. Io insegno storia dell'America Latina da trent'anni, a Cuba ho dedicato molti anni di lavoro, la mia biografia di Fidel Castro è diffusa e dibattuta nel mondo di lingua spagnola, scrivo su molti giornali latinoamericani ecc. Suonerà arrogante, ma davvero devo umiliarmi, devo svendere la mia professionalità per spiegare in pillole quello cui ho dedicato anni e sacrifici? Invece di parlare a vanvera, il suo amico cicloamatore farebbe bene a leggere le cose che ho scritto, o almeno ad avere atteggiamenti più modesti e rispettosi. Per imparare l'educazione, temo sia tardi.
Un caro saluto,



Da: [email protected]

A: [email protected]


Gentile Professore,
La ringrazio per la Sua risposta; speravo in un Suo diretto intervento nella discussione in essere, provvederò a riportare la Sua replica sul sito.
Mi fa molto piacere scoprire in Lei un appassionato e praticante ciclista; Le rinnovo l'invito ad iscriversi al forum di cicloweb, il sito ed il forum sono ricchi di contenuti ed interventi interessanti, e la Sua partecipazione sarebbe un importante valore aggiunto.
Voglia gradire i miei più sinceri saluti.

Erno Nemecsek


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Re: Fatti di Politica 2021

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castelli ha scritto: martedì 20 luglio 2021, 16:50 Cuperlo omette il casino jugoslavo. I bombardamenti americani del 95 e il kosovo.

Dire che gli usa interengono solo e sempre per interesse dovrebbe ricordare quello che e' succeso ad un metro da venezia senza che nessuno muovesse paglia.

Come sempre si tende ad edulcorare dove conviene.

Che la guerra ex jugoslava abbia avuto una fine non credo lo si debba ai concerti occidentali di meta' anni 90.

Magari a cuperlo non fa differenza ma a quelli che vivono la' si'.

Stessa cosa per l'occhio di riguardo nei confronti del castrismo.
Manfatti.
La pregevole supercazzola di Cuperlo piacerà ai teorizzatori dei massimi sistemi; teorizzatori che però sbarellano se passano con un quarto d'ora di ritardo dal dentista, o non trovano le stelline nel reparto della pasta.

Cuba oggi è più povera di 60 anni fa, nel 1959 produceva l'80% di quello che consumava, oggi importa l'80% di quello che consuma; l'acqua nelle case è continua per 24 ore solo per il 13% degli abitanti, la vita dei cubani è fatta di interruzioni di servizi. E di attese: si calcola che ogni donna cubana passi in media 7 ore al giorno in fila per il cibo presso i negozi autorizzati.

stacce te a provà se esce l'acqua dal rubbinetto o te devi prenotà pe comprà la carne in scatola cinese, sperando che ci sia,, mannaggiaakrusty, artro che massimi sistemi


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Re: Fatti di Politica 2021

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Gimbatbu ha scritto: martedì 20 luglio 2021, 19:09 Nem ci sono arrivato adesso!
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Re: Fatti di Politica 2021

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Risponderò. Purtroppo a differenza del prof. Zanatta a me me tocca lavora'. D'altronde lui ha scritto 18 libri su Cuba io al massimo ho fumato un Montecristo num. 5...


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lemond ha scritto: martedì 20 luglio 2021, 8:06
Nell'attesa un mio amico, che ha sempre seguito la politica da sinistra, mi ha mandato questio scritto di Gianni Cuperlo, che non conosco, ma credo sia uno bravo, perché del mio amico mi fido.
Gianni Cuperlo è una persona degnissima, molto preparato e acuto:uno dei rari politici che hanno la mia piena fiducia.
Gli ho perdonato volentieri anche il Si al referendum di Renzi (non ci credeva ma lo votò ugualmente)


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Re: Fatti di Politica 2021

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nino58 ha scritto: lunedì 19 luglio 2021, 8:58
castelli ha scritto: lunedì 19 luglio 2021, 8:22
Gimbatbu ha scritto: domenica 18 luglio 2021, 23:38 Oggi ho visto un film, molto bello : Boyhood, lo consiglio a tutti coloro che non lo hanno visto. Beh... a un certo punto fa vedere una normale scuola del Texas dove ogni mattina gli studenti recitano una formuletta di saluto a Stars and Stripes e alla bandiera del Texas! Hasta la victoria siempre! Suppergiu' stiamo da quelle parti.
poi la sera va a vedersi il concerto dei butthole surfers.

qui allo stadio si canta fratelli d'italia in coro ma c'è possibilità di manifestare il dissenso al governo a mezzo stampa.

negare questa cosa è ridicola.

nei paesi comunisti esiste la dittatura a partito unico, il dissenso minimo non è tollerato, etc etc.
tutte cose che si sanno già.

se in un regime ti rifiuti di lodare il governo passi gua.
in una democrazia non passi nessun guaio.
in texas cambi scuola e non gliene fotte niente a nessuno.

del resto i democratici in texas sono al 46 % e dallas è democratica.
Non esistono paesi comunisti.
Senza desiderio di comunismo non c'è comunismo.
Forse esistono comunità comuniste, ma Stati comunisti non ne conosco, oggi.
Cuba potrebbe diventarlo perché parte dal vantaggio di non avere padroni esterni.
Ma mi pare che, per ora, non ci siamo.
Fuori dai monasteri, dove vedi possibile il comunismo (non statale)?


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Re: Fatti di Politica 2021

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nemecsek. ha scritto: martedì 20 luglio 2021, 19:11
Gimbatbu ha scritto: martedì 20 luglio 2021, 19:09 Nem ci sono arrivato adesso!
Non gli piace il Cuba Libre!
no Gimba
sei uno degli utenti che leggo con più piacere, ma stavolta non ci siamo :cincin:
Però la risposta del prof dimostra che non ha minamamente cercato di capire davvero quello che gli era stato chiesto in forma ironica e non offensiva. L'arroganza, se pur superficialie, è il contrario della vera cultura e questo me lo ha insegnato il mio amico Giorgio, che possedeva quella qualità che si dovrebbe apprezzare di più nelle persone famose: la modestia. :clap:


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
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Re: Fatti di Politica 2021

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Dopo la laurea in economia e commercio, dove Marx era del tutto ignorato, mi iscrissi a Filosofia per dare un esame su di lui e mi rammento che la tesi quasi unica delk Nostro, riguardo a uno spettro che si aggirava per l'Europa, era che il comunismo doveva arrivare dal superamento del capitalismo e non di certo in una societa contadina tipo quella russa e men che meno cubana! In Russia, Lenin aggiunse il partito egemonico che, secondo lui, avrebbe sostituito la classe operaia che ivi quasi non esisteva, salvo, in minima parte, a San Pietroburgo. A Cuba Fidel non c'entrava nulla con Lenin, grande studioso, e lui chi fosse Marx nemmeno probabilmente lo sapeva. Ma qualcuno ha voluto pensare che quella ribellione degli straccioni contro il potere autoritario di Batista dovesse essere chiamata in modo diverso per attribuirle qauttro quarti di nobiltà. Vabbè, chiamiamola come vogliamo, ma resta comunque qualcosa che non ha niente da spartire con il marxismo-leninismo, così come, d'altra parte, in nessuna parte del mondo si è mai seguito Marx e, solo un poco Lenin e la sua sovrastruttura, che sostituiva, con l'egemonia del partito la vera struttura (quella economica).


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Re: Fatti di Politica 2021

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20 anni di fatti di Genova.
Il comportamento dei poliziotti arrivò a livelli di disumana bestialità.
Tipi che hanno massacrato persone inermi (rottura di numerose costole e frattura della mano per un giornalista tedesco che era un semplice osservatore) hanno avuto l'impudenza (e l'indecenza) di ricorrere alla Corte di Giustizia.
Due o 3 persone che continuano a prendere a calci e a colpire col manganello uno che è a terra ferito e si dispera per me meriterebbero almeno 12 anni di carcere..


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Re: Fatti di Politica 2021

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https://milano.repubblica.it/cronaca/20 ... 7-P1-S1-T1

La Lega è un partito fascista, xenofobo, violento, barbaro, infame, retogrado, vigliacco.


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Re: Fatti di Politica 2021

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: mercoledì 21 luglio 2021, 12:22 https://milano.repubblica.it/cronaca/20 ... 7-P1-S1-T1

La Lega è un partito fascista, xenofobo, violento, barbaro, infame, retrogrado, vigliacco.
E l'ultima caratteristica che hai elencato è perfino più grave delle altre.


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Re: Fatti di Politica 2021

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nino58 ha scritto: mercoledì 21 luglio 2021, 13:31
Tranchée d'Arenberg ha scritto: mercoledì 21 luglio 2021, 12:22 https://milano.repubblica.it/cronaca/20 ... 7-P1-S1-T1

La Lega è un partito fascista, xenofobo, violento, barbaro, infame, retrogrado, vigliacco.
E l'ultima caratteristica che hai elencato è perfino più grave delle altre.
S.m. avete usato troppe parole. :x


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Re: Fatti di Politica 2021

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Maìno della Spinetta ha scritto: mercoledì 21 luglio 2021, 6:05
nino58 ha scritto: lunedì 19 luglio 2021, 8:58
castelli ha scritto: lunedì 19 luglio 2021, 8:22

poi la sera va a vedersi il concerto dei butthole surfers.

qui allo stadio si canta fratelli d'italia in coro ma c'è possibilità di manifestare il dissenso al governo a mezzo stampa.

negare questa cosa è ridicola.

nei paesi comunisti esiste la dittatura a partito unico, il dissenso minimo non è tollerato, etc etc.
tutte cose che si sanno già.

se in un regime ti rifiuti di lodare il governo passi gua.
in una democrazia non passi nessun guaio.
in texas cambi scuola e non gliene fotte niente a nessuno.

del resto i democratici in texas sono al 46 % e dallas è democratica.
Non esistono paesi comunisti.
Senza desiderio di comunismo non c'è comunismo.
Forse esistono comunità comuniste, ma Stati comunisti non ne conosco, oggi.
Cuba potrebbe diventarlo perché parte dal vantaggio di non avere padroni esterni.
Ma mi pare che, per ora, non ci siamo.
Fuori dai monasteri, dove vedi possibile il comunismo (non statale)?
Ecco, hai colto il punto dei miei ragionamenti.
In primo luogo citando i monasteri che, in alcuni periodi e in alcuni luoghi della storia dell'Occidente, non dappertutto è chiaro, sono stati comunità in odore di comunismo (non comunismo storico, ovviamente). Evito di toccarne l'aspetto religioso, rispetto al quale non ho competenza.
I monasteri, visti come organizzazione di consesso umano, hanno avuto qualcosa di simile ad una società comunista.
Alla tua domanda non ho una risposta però, partendo dal "dove vedi possibile", posso solo provare ad immaginare un "dove non sia più sovrano il modello di produzione capitalista, ne' quello schiavista, ne' quello feudale".
Come si fa ?
Iniziando da comunità necessariamente non grandi, monastiche senza religioni, come esperimento, non come utopia realizzativa.
La vita procede per tentativi, poi la selezione che deriva dall'adattamento tirerà fuori, ci si augura, qualcosa che eviti la distruzione del pianeta da parte dell'attuale modello dominante che, dopo aver fatto fuori il comunismo "storico", è pronto a far fuori le (dal suo punto di vista) fastidiose democrazie e, in ultima battuta, tutta la base materiale del pianeta stesso.
Il mio ragionamento parte da queste ultime osservazioni e mi fa piacere tu abbia posto le domande giuste.
Non è nulla di utopistico, non ho certo caratura per formulare utopie, rappresento solo una necessità di sopravvivenza di specie.


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Re: Fatti di Politica 2021

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lemond ha scritto: mercoledì 21 luglio 2021, 9:55
nemecsek. ha scritto: martedì 20 luglio 2021, 19:11
Gimbatbu ha scritto: martedì 20 luglio 2021, 19:09 Nem ci sono arrivato adesso!
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Però la risposta del prof dimostra che non ha minamamente cercato di capire davvero quello che gli era stato chiesto in forma ironica e non offensiva. L'arroganza, se pur superficialie, è il contrario della vera cultura e questo me lo ha insegnato il mio amico Giorgio, che possedeva quella qualità che si dovrebbe apprezzare di più nelle persone famose: la modestia. :clap:
Carlo, parecchi anni fa, scrissi una cosa simile a Stefano Benni, sicuramente sai chi è, ma se così non fosse si tratta di uno dei migliori scrittori italiani. Con mia grande sorpresa mi rispose usando lo stesso tono che avevo tenuto io con, ovviamente, ben altra capacità rispetto a me. Il professore invece è andato dalle parti del Marchese del Grillo "Io so' io e voi ecc. ecc.", perché se ci mettiamo a fare il gioco delle medaglie, chi si può opporre ad un titolatissimo prof? Ad ogni buon conto mi tengo stretto Cuperlo ;)

P.S. Ti dico grazie e ogni altra parola è superflua! :cincin: :trofeo:


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Re: Fatti di Politica 2021

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Gimbatbu ha scritto: mercoledì 21 luglio 2021, 15:40
lemond ha scritto: mercoledì 21 luglio 2021, 9:55
nemecsek. ha scritto: martedì 20 luglio 2021, 19:11

no Gimba
sei uno degli utenti che leggo con più piacere, ma stavolta non ci siamo :cincin:
Però la risposta del prof dimostra che non ha minamamente cercato di capire davvero quello che gli era stato chiesto in forma ironica e non offensiva. L'arroganza, se pur superficialie, è il contrario della vera cultura e questo me lo ha insegnato il mio amico Giorgio, che possedeva quella qualità che si dovrebbe apprezzare di più nelle persone famose: la modestia. :clap:
Carlo, parecchi anni fa, scrissi una cosa simile a Stefano Benni, sicuramente sai chi è, ma se così non fosse si tratta di uno dei migliori scrittori italiani. Con mia grande sorpresa mi rispose usando lo stesso tono che avevo tenuto io con, ovviamente, ben altra capacità rispetto a me. Il professore invece è andato dalle parti del Marchese del Grillo "Io so' io e voi ecc. ecc.", perché se ci mettiamo a fare il gioco delle medaglie, chi si può opporre ad un titolatissimo prof? Ad ogni buon conto mi tengo stretto Cuperlo ;)

P.S. Ti dico grazie e ogni altra parola è superflua! :cincin: :trofeo:
Ho sbagliato io.
Avrei dovuto limitarmi a segnalare (linkare) la discussione al Prof, ad invitarlo a partecipare sul forum.
Zanatta mi pare coerente nelle sue tesi, e coerente nella risposta a Gimba.
Coerente a un intervento tolto dal contesto della discussione, quindi percepito, a ragione a mio avviso, volgare e vuoto.
Il Prof ha risposto a un intervento povero di contenuti ma avulso dalle dinamiche dialettiche a noi consuete.
Ribadisco, errore mio.
lemond ha scritto: mercoledì 21 luglio 2021, 10:23 Dopo la laurea in economia e commercio, dove Marx era del tutto ignorato, mi iscrissi a Filosofia per dare un esame su di lui e mi rammento che la tesi quasi unica delk Nostro, riguardo a uno spettro che si aggirava per l'Europa, era che il comunismo doveva arrivare dal superamento del capitalismo e non di certo in una societa contadina tipo quella russa e men che meno cubana! In Russia, Lenin aggiunse il partito egemonico che, secondo lui, avrebbe sostituito la classe operaia che ivi quasi non esisteva, salvo, in minima parte, a San Pietroburgo. A Cuba Fidel non c'entrava nulla con Lenin, grande studioso, e lui chi fosse Marx nemmeno probabilmente lo sapeva. Ma qualcuno ha voluto pensare che quella ribellione degli straccioni contro il potere autoritario di Batista dovesse essere chiamata in modo diverso per attribuirle qauttro quarti di nobiltà. Vabbè, chiamiamola come vogliamo, ma resta comunque qualcosa che non ha niente da spartire con il marxismo-leninismo, così come, d'altra parte, in nessuna parte del mondo si è mai seguito Marx e, solo un poco Lenin e la sua sovrastruttura, che sostituiva, con l'egemonia del partito la vera struttura (quella economica).

Zanny mi pare affermi l'esatto contrario.
Non avere con lui un confronto diretto spiaze :)


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Re: Fatti di Politica 2021

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el_condor ha scritto: mercoledì 21 luglio 2021, 11:39 20 anni di fatti di Genova.
Il comportamento dei poliziotti arrivò a livelli di disumana bestialità.
Tipi che hanno massacrato persone inermi (rottura di numerose costole e frattura della mano per un giornalista tedesco che era un semplice osservatore) hanno avuto l'impudenza (e l'indecenza) di ricorrere alla Corte di Giustizia.
Due o 3 persone che continuano a prendere a calci e a colpire col manganello uno che è a terra ferito e si dispera per me meriterebbero almeno 12 anni di carcere..

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Re: Fatti di Politica 2021

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Ce stà sta cosa dee carceri
violenza a freddo dice la Cartabia

“Il grado di civiltà di un Paese si misura osservando la condizione delle sue carceri”

“le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità”

“le pene devono tendere alla rieducazione del condannato”.

ora io non sto nei quartieri ariani e non ho televisione, manco so mai stato in carcere, solo tre giorni in cattività quando ero militare, pe n'erore :angelo:

pe dire che chi sta nei quartieri ariani c'avrà n'idea dei galeotti, vedranno le serie in tv credo

già chi va ar gabbio oggi se non ci ha l'ostativo esce, per piccolo sfortunato e nero che ssia esce

statisticamente se mettemo da parte tutte sta storia etica morale ce sta na percentuale che la rieducazione te magna er core

che no ce alternativa se ci convivi
o domini o te se magnano
con bona pace de zero calcare

larga la foglia stretta la via dite la vostra


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Re: Fatti di Politica 2021

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nino58 ha scritto: mercoledì 21 luglio 2021, 14:43
Maìno della Spinetta ha scritto: mercoledì 21 luglio 2021, 6:05
nino58 ha scritto: lunedì 19 luglio 2021, 8:58

Non esistono paesi comunisti.
Senza desiderio di comunismo non c'è comunismo.
Forse esistono comunità comuniste, ma Stati comunisti non ne conosco, oggi.
Cuba potrebbe diventarlo perché parte dal vantaggio di non avere padroni esterni.
Ma mi pare che, per ora, non ci siamo.
Fuori dai monasteri, dove vedi possibile il comunismo (non statale)?
Ecco, hai colto il punto dei miei ragionamenti.
In primo luogo citando i monasteri che, in alcuni periodi e in alcuni luoghi della storia dell'Occidente, non dappertutto è chiaro, sono stati comunità in odore di comunismo (non comunismo storico, ovviamente). Evito di toccarne l'aspetto religioso, rispetto al quale non ho competenza.
I monasteri, visti come organizzazione di consesso umano, hanno avuto qualcosa di simile ad una società comunista.
Alla tua domanda non ho una risposta però, partendo dal "dove vedi possibile", posso solo provare ad immaginare un "dove non sia più sovrano il modello di produzione capitalista, ne' quello schiavista, ne' quello feudale".
Come si fa ?
Iniziando da comunità necessariamente non grandi, monastiche senza religioni, come esperimento, non come utopia realizzativa.
La vita procede per tentativi, poi la selezione che deriva dall'adattamento tirerà fuori, ci si augura, qualcosa che eviti la distruzione del pianeta da parte dell'attuale modello dominante che, dopo aver fatto fuori il comunismo "storico", è pronto a far fuori le (dal suo punto di vista) fastidiose democrazie e, in ultima battuta, tutta la base materiale del pianeta stesso.
Il mio ragionamento parte da queste ultime osservazioni e mi fa piacere tu abbia posto le domande giuste.
Non è nulla di utopistico, non ho certo caratura per formulare utopie, rappresento solo una necessità di sopravvivenza di specie.
anni fa frequentavo un amico che era stato fondatore di una piccola comunità (laica)
questi erano formidabili pensatori
in una sera mi spiegarono come risolvere fame nel mondo, disuguaglianze sociali, crisi economiche
purtroppo non riuscirono a mettere nulla in atto perché litigarono sulle persiane della sede che occupavano
qualcuno voleva riverniciarle, altri lasciarle come erano, scazzarono alla grande e si sciolsero

pure Enzo Bianchi, il fondatore della comunità di Framingham, nel Massachusetts, pare abbia scazzato alla grande pe na questione terrena
propio di terreni
hai capito i cenobbiti?


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Re: Fatti di Politica 2021

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nino58 ha scritto: mercoledì 21 luglio 2021, 14:43 , posso solo provare ad immaginare un "dove non sia più sovrano il modello di produzione capitalista, ne' quello schiavista, ne' quello feudale".
Come si fa ?
Iniziando da comunità necessariamente non grandi, monastiche senza religioni, come esperimento, non come utopia realizzativa.

Non è nulla di utopistico, non ho certo caratura per formulare utopie, rappresento solo una necessità di sopravvivenza di specie.
grazie ar crotalo Nì
se chiama tribalizzazione
clanizzazione
è quello che avviene ad ogni latitudine attualmente, con la crisi delle ideologie e delle loro strutture centraliste
la famiglia, il quartiere, il dialetto, la chiesa, la squadra, il branco
si cerca lì una rete di supporto
con bona pace del internazionalismo


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lemond
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Re: Fatti di Politica 2021

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nemecsek. ha scritto: mercoledì 21 luglio 2021, 21:28 Zanny mi pare affermi l'esatto contrario.
Non avere con lui un confronto diretto spiaze :)
Pure a me dispiace, perché da lui potremmo di certo imparare cose su Cuba, forse meno sul marxismo-leninisto; per questo credo siano migliori maestri Adriano Palma e Michele Boldrin. :)


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
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matteo.conz
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Re: Fatti di Politica 2021

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Sempre meglio! Tanto in emergenza e Covid sui media H24 si sa che si può far quello che si vuole: https://www.lindipendente.online/2021/0 ... sahariana/


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Svalorizzando gli altri non ti rendi superiore.
C'è sempre una soluzione semplice ad un problema complesso. Ed è quella sbagliata. A. Einstein
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nemecsek.
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Re: Fatti di Politica 2021

Messaggio da leggere da nemecsek. »

Il recente fatto di Voghera mi ha rievocato tre anni fa, nella mia città.


Bamba, Kamal, Stefano; una storia contemporanea.

Il prima.

Bamba è senegalese, è uno stereotipo, come pensi debba essere un senegalese in Italia.
Arriva nel bar della mia amica Grazia, non vende, non cerca, non chiede.
Il suo biglietto da visita è un sorriso che chi spende millini dal dentista gli invidia.
Ascolta la musica, beve analcolico, se c’è da fumare fuma, la vita scorre e lui sorride.

Kamal è marocchino; ha un sorriso che nessuno gli invidia.
Bere è la sua occupazione.
Gli parlai una sera, entrambi non ancora sbronzi.
L’incipit è un chiodo: io ero come voi; avevo una moglie, figli, una casa, un lavoro.
Non so cosa sia gli sia mancato prima, ed abbia annullato il resto.
Beve, fuma, vede poco, i preti dove dorme gli han comprato gli occhiali e li ha persi.

Stefano è italiano, fa il barista, parla poco.
Lavora in un posto atipico, un bar frequentato dall’antagonismo locale, figli ben nati, barbe schife e pantaloni larghi.
Ha comprato con la compagna un casolare, lo sta ristrutturando.

Il durante.

Bamba arriva ciucco, lui che non beve mai, al bar; è un bar strano, in centro, ma non fanno problemi con gli extracomunitari, li servono, gli parlano, si fuma.
Quella sera qualcosa gira storto, i particolari non li conosco, sta il fatto che Bamba fracassa con un pugno la mandibola a Stefano.
Bamba sparisce dalla città, Stefano si fa quattro mesi di mutua e torna al lavoro.
A questo punto arriva Kamal.
E’ al solito sbronzo, al solito non aggressivo, ma vuole bere, non ha soldi.
Stefano lo allontana, lo spinge, Kamal cade, batte la testa.
Muore dopo qualche ora in ospedale.

Il dopo.

Arrivano i famigliari di Kamal dalla Francia, arriva un avvocato.
Lo riportano in Marocco, per la sepoltura.

Stefano lo vedo dopo un paio di mesi, guida un furgone, fa il corriere.
Non ho con lui confidenza tale da chiedergli informazioni.

Bamba lo rivedo a Genova, a Caricamento.
Stava consolando una ragazza italiana sovrappeso che piangeva.
Ci vede, me e la mia compagna, molla la tipa che resta esterrefatta con le lacrime a metà, trentadue denti che ci abbracciano.
Si, ora vive a Genova, da cugini, gli onnipresenti cugini africani.
Si, lavora, nei parcheggi.
Ci tocchiamo le mani, mettiamo in tre tutti i denti disponibili a sorriderci, lui torna ad occuparsi delle lacrime della sua amica.

Ogni riferimento a persone cose fatti è reale.


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lemond
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Re: Fatti di Politica 2021

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Grazie a Maurizio Ferraris e a Karl Wittfogel ho riflettuto sul fatto che la Cina in effetti è un paese dove vige il comunismo, anche se non ha come fondamenti nè il marxismo, né il maxismo-leninismo, dopo che Marx e Lenin avevano abbandonato l'ipotesi che la Russia fosse una società asiatica.
La Cina è uno Stato totale-idraulico e a qualcuno non sembra comunista, perché sono abituare a pensare questi Stati comer paesi poveri, ma in Cina invece il comunismo (produzione e distribuzione in mano allo Stato) funziona. Certo non sono garantiti i diritti individuali, c.d. civili e nemmeno del tutto la proprietà privata dei mezzi non di produzione, ma entrambi questi aspetti non è che abbiamo mai interessato i veri comunisti, semmai i socialdemocratici. :)


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Re: Fatti di Politica 2021

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lemond ha scritto: domenica 25 luglio 2021, 16:23 Grazie a Maurizio Ferraris e a Karl Wittfogel ho riflettuto sul fatto che la Cina in effetti è un paese dove vige il comunismo, anche se non ha come fondamenti nè il marxismo, né il maxismo-leninismo, dopo che Marx e Lenin avevano abbandonato l'ipotesi che la Russia fosse una società asiatica.
La Cina è uno Stato totale-idraulico e a qualcuno non sembra comunista, perché sono abituare a pensare questi Stati comer paesi poveri, ma in Cina invece il comunismo (produzione e distribuzione in mano allo Stato) funziona. Certo non sono garantiti i diritti individuali, c.d. civili e nemmeno del tutto la proprietà privata dei mezzi non di produzione, ma entrambi questi aspetti non è che abbiamo mai interessato i veri comunisti, semmai i socialdemocratici. :)
Come si spiega però l' esistenza di una classe ricchissima? È organica al governo, e questo è abbastanza logico, ma perché gli è stato consentito questo arricchimento notevole?


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lemond
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Re: Fatti di Politica 2021

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Gimbatbu ha scritto: domenica 25 luglio 2021, 16:36
lemond ha scritto: domenica 25 luglio 2021, 16:23 Grazie a Maurizio Ferraris e a Karl Wittfogel ho riflettuto sul fatto che la Cina in effetti è un paese dove vige il comunismo, anche se non ha come fondamenti nè il marxismo, né il maxismo-leninismo, dopo che Marx e Lenin avevano abbandonato l'ipotesi che la Russia fosse una società asiatica.
La Cina è uno Stato totale-idraulico e a qualcuno non sembra comunista, perché sono abituare a pensare questi Stati comer paesi poveri, ma in Cina invece il comunismo (produzione e distribuzione in mano allo Stato) funziona. Certo non sono garantiti i diritti individuali, c.d. civili e nemmeno del tutto la proprietà privata dei mezzi non di produzione, ma entrambi questi aspetti non è che abbiamo mai interessato i veri comunisti, semmai i socialdemocratici. :)
Come si spiega però l' esistenza di una classe ricchissima? È organica al governo, e questo è abbastanza logico, ma perché gli è stato consentito questo arricchimento notevole?
Appunto, come è sempre accaduto nella società asiatica, si facevano arricchire i burocrati, meglio se eunuchi, ma siamo sempre pronti a togliere la ricchezza, finché essa è scollegata dal potere.


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Re: Fatti di Politica 2021

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lemond ha scritto: domenica 25 luglio 2021, 16:43
Gimbatbu ha scritto: domenica 25 luglio 2021, 16:36
lemond ha scritto: domenica 25 luglio 2021, 16:23 Grazie a Maurizio Ferraris e a Karl Wittfogel ho riflettuto sul fatto che la Cina in effetti è un paese dove vige il comunismo, anche se non ha come fondamenti nè il marxismo, né il maxismo-leninismo, dopo che Marx e Lenin avevano abbandonato l'ipotesi che la Russia fosse una società asiatica.
La Cina è uno Stato totale-idraulico e a qualcuno non sembra comunista, perché sono abituare a pensare questi Stati comer paesi poveri, ma in Cina invece il comunismo (produzione e distribuzione in mano allo Stato) funziona. Certo non sono garantiti i diritti individuali, c.d. civili e nemmeno del tutto la proprietà privata dei mezzi non di produzione, ma entrambi questi aspetti non è che abbiamo mai interessato i veri comunisti, semmai i socialdemocratici. :)
Come si spiega però l' esistenza di una classe ricchissima? È organica al governo, e questo è abbastanza logico, ma perché gli è stato consentito questo arricchimento notevole?
Appunto, come è sempre accaduto nella società asiatica, si facevano arricchire i burocrati, meglio se eunuchi, ma siamo sempre pronti a togliere la ricchezza, finché essa è scollegata dal potere.
Ho capito, banalizzando è un po' come la vicenda della famiglia Suning proprietaria dell' Inter e di un impero commerciale in Cina. Improvvisamente, ignoro le ragioni, il potere centrale ha tagliato i viveri e si sono trovati
in immediata crisi di liquidità.


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