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Platini ha scritto: giovedì 18 marzo 2021, 11:20 Akobo secondo, fu un arrivo molto serrato. Agaunar! Grande! Sfortunatissima, appena battuta Roquepine, la Reine, gareggio' l' anno dopo contro Une de Mai e Eileen Eden che erano fortissime guidate da due maestri come Gougeon e Froemming


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da Platini » giovedì 18 marzo 2021, 6:07

udra ha scritto: ↑mercoledì 17 marzo 2021, 16:32
Complimenti a Enrico Bellei per le 10000 vittorie nel trotto.
Non lo sapevo :clap: :clap: , ormai seguo poco. Un traguardo incredibile. Mi ricordo il padre Nello, grandissimo driver anche lui, Enrico saranno 40 anni che gareggia, ha una media quindi di 250 vittorie l' anno: una cosa mostruosa! Grazie ad Udra per averlo postato. [/quote]
lemond ha scritto: giovedì 18 marzo 2021, 8:38 Nello, una delle migliori persone che abbia conosciuto (anche se con Enrico ho avuto maggiori rapporti, quasi di amicizia) e purtroppo sono sempre stato un tifoso accanito di Vivaldo! :x Ma quando il mio tifo cominciò non conoscevo personalmente né l'uno, né l'altro.

P.S. Scusa, ma Gimbatbu da dove viene?
Platini ha scritto: giovedì 18 marzo 2021, 10:02 :D Inorridirai (almeno in parte) Sono le parti iniziali dei cognomi dei ciclisti a cui ero più affezionato (Gimondi, Battaglin, Bugno). Invece Vivaldo l' ho visto per la prima volta, ma stiamo parlando di preistoria e vado a memoria e potrei anche sbagliare qualcosa, quando scese a Tordivalle con un gran cavallo Carosio per il derby che perse di pochissimo contro un altro prima serie dell' epoca Tedo.


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lemond ha scritto: giovedì 18 marzo 2021, 10:49 Da qui in avanti mi riferirò a te come Platini :diavoletto: , per quanto riguarda quel derby (vado a memoria) penso che Carosio, Vivaldo lo avesse solo guidato (mi pare fosse un cavallo di Biasuzzi), mentre c'era anche Nello in quella corsa, se non sbaglio Akobo, che giunse secondo, era nelle sue scuderie. Aveva lasciato la Kyra da poco. E la stupida Salvini affidò i cavalli al peggior guidatore/allenatore del secolo: Sergio Brighenti, che gli distrusse in poco tempo quasi tutti gli effettivi e infatti, dopo qualche tempo dovette ritornare al grande Nello. Per Vivaldo/Tordibvalle ho un'esprienza tutt'altro che simpatica: venni a Roma con la Bianchina acquistata da poco al seguito di Agaunar e persi tutto quello che avevo in tasca (poco), meno male che i miei due amici che avevo portato con me, giocarono Torway e quindi la spedizione fu, tutto sommato, un successo. :D


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Re: Ippica e varie personali

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Ho messo anche varie personali, in ossequio a mio esagerato (ma tendo ad esserlo in tutto) anticonsumismo, perché vorrei rendervi edòtti di un fatto. In questi giorni la mia figlia maggiore aveva comprato una felpa per il Sardino, che a lui non piace, ecco come cambio il guardaroba. :D

https://i.postimg.cc/d1fdnVRw/IMG-20210317-WA0000.jpg

Dalla foto vedo (fidatevi) che i pantaloni della tuta sono anch'essi di Francesca quando era giovane :diavoletto:


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Re: Ippica e varie personali

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A Carlè te annata ancora bene con Sardino

se mio nipote me passa i suoi abiti e accessori posso annà diretto co Pacho ar centro sociale a l'aperitivo antifa....


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Ultima modifica di nemecsek. il giovedì 18 marzo 2021, 13:00, modificato 1 volta in totale.


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lemond ha scritto: giovedì 18 marzo 2021, 10:49 Da qui in avanti mi riferirò a te come Platini
O Carlo il post è monco, chi è il destinatario di tale :vomitino: denominazione, e che ha fatto di male per meritarsela?


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Re: Ippica e varie personali

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nemecsek. ha scritto: giovedì 18 marzo 2021, 12:53
lemond ha scritto: giovedì 18 marzo 2021, 10:49 Da qui in avanti mi riferirò a te come Platini
O Carlo il post è monco, chi è il destinatario di tale :vomitino: denominazione, e che ha fatto di male per meritarsela?
Ci sarà scritto Gimbatbu, ma ormai sono Platini :cake: , provo ad indovinare: come prima cosa a Carlo non deve essere andata molto a genio almeno la parte iniziale del mio nickname :fischio: , su perché abbia optato per Platini, mah... non saprei, però i suoi soprannomi non sono mai a caso, in ogni caso non sono un tifoso quantomeno della Juve, come si dice in questi casi: lo scopriremo solo vivendo... :boing:


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In omaggio alla creazione di questo forum devo andare a riesumare un racconto su Une de Mai, che non poteva che essere una campionessa di epoca sessantottina con un nome del genere. Il problema è ritrovarlo.


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Gimbatbu ha scritto: giovedì 18 marzo 2021, 13:57
nemecsek. ha scritto: giovedì 18 marzo 2021, 12:53
lemond ha scritto: giovedì 18 marzo 2021, 10:49 Da qui in avanti mi riferirò a te come Platini
O Carlo il post è monco, chi è il destinatario di tale :vomitino: denominazione, e che ha fatto di male per meritarsela?
Ci sarà scritto Gimbatbu, ma ormai sono Platini :cake: , provo ad indovinare: come prima cosa a Carlo non deve essere andata molto a genio almeno la parte iniziale del mio nickname :fischio: , su perché abbia optato per Platini, mah... non saprei, però i suoi soprannomi non sono mai a caso, in ogni caso non sono un tifoso quantomeno della Juve, come si dice in questi casi: lo scopriremo solo vivendo... :boing:
Andiamo, l'accostamento al Grande Campione Francese è facile: vi accomuna l'intelligenza (ed è difficile trovare un calciatore dotato) e poi il nome, che spero per entrambi non sia di battesimo. :diavoletto:
:yes: ...


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lemond ha scritto: giovedì 18 marzo 2021, 14:49
Gimbatbu ha scritto: giovedì 18 marzo 2021, 13:57
nemecsek. ha scritto: giovedì 18 marzo 2021, 12:53

O Carlo il post è monco, chi è il destinatario di tale :vomitino: denominazione, e che ha fatto di male per meritarsela?
Ci sarà scritto Gimbatbu, ma ormai sono Platini :cake: , provo ad indovinare: come prima cosa a Carlo non deve essere andata molto a genio almeno la parte iniziale del mio nickname :fischio: , su perché abbia optato per Platini, mah... non saprei, però i suoi soprannomi non sono mai a caso, in ogni caso non sono un tifoso quantomeno della Juve, come si dice in questi casi: lo scopriremo solo vivendo... :boing:
Andiamo, l'accostamento al Grande Campione Francese è facile: vi accomuna l'intelligenza (ed è difficile trovare un calciatore dotato) e poi il nome, che spero per entrambi non sia di battesimo. :diavoletto:
:yes: ...
Non so in Francia, ma da noi all' epoca battezzavano tutti, a mia discolpa posso dire che nella circostanza specifica ero abbastanza inconsapevole...


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Re: Ippica e varie personali

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Gimbatbu ha scritto: giovedì 18 marzo 2021, 14:54 Non so in Francia, ma da noi all' epoca battezzavano tutti, a mia discolpa posso dire che nella circostanza specifica ero abbastanza inconsapevole...
Figurati alla mia, ma ... :)


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Re: Ippica e varie personali

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nemecsek. ha scritto: giovedì 18 marzo 2021, 12:49
A Carlè te annata ancora bene con Sardino

se mio nipote me passa i suoi abiti e accessori posso annà diretto co Pacho ar centro sociale a l'aperitivo antifa....


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Tranchée d'Arenberg ha scritto: venerdì 19 marzo 2021, 10:52

Uno buono in famiglia doveva uscire :diavoletto: :bll:
:muro:

La coltellata a zzio è arrivata quando l'ho visto palleggiare e in cortile co la maglia a strisce... :angry:
Purtroppo mia sorella mi ha impedito qualsiasi intervento pedagogico... Addio educazione siberiana e granata... :grr:


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nemecsek. ha scritto: venerdì 19 marzo 2021, 11:53
Tranchée d'Arenberg ha scritto: venerdì 19 marzo 2021, 10:52

Uno buono in famiglia doveva uscire :diavoletto: :bll:
:muro:

La coltellata a zzio è arrivata quando l'ho visto palleggiare e in cortile co la maglia a strisce... :angry:
Purtroppo mia sorella mi ha impedito qualsiasi intervento pedagogico... Addio educazione siberiana e granata... :grr:
:diavoletto: :D


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Re: Ippica e varie personali

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:diavoletto: :crazy: :diavoletto: per sopra e riporto per l'ippica
Gimbatbu ha scritto: venerdì 19 marzo 2021, 10:33 Magrini è un trottofilo, da quello che ho captato se ne intende pure, mentre per sua stessa ammissione non è molto ferrato (calembour ;) ) nel galoppo. Non so se il detto vale anche dalle parti di Carlo, ma da noi si dice riguardo ai galoppatori : " I cavoli (eufemismo) del galoppo li sanno solo i nani..."
Il Magro è di Montecatini, dove c'è il Sesana e finisce lì e ha corso molte volte come guidatore per le corse giornalisti e similia (una volta anche con un "mio" cavallo. In vita mia avrò visto due corse di galoppo e 10.000 (questa volta lo zero è giusto) al trotto. ;) Non ho mai capito la differenza fra le corse al galoppo e quelle dei cani, a parte i nani sopra. :D

P.S. la metto anche di là :)


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La differenza sostanziale è questa: nel trotto lo scommettitore deluso se la prende equamente con il cavallo e il suo guidatore. Nel galoppo il commento standard dopo una scommessa andata male è : " Sto nano der c....!" Il che la dice lunga su una presunta intolleranza verso coloro che non vantano una statura elevata (cfr. De Andrè).


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Re: Ippica e varie personali

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Gli scommettitori dei cani, che credo ormai in Italia non esistano più dopo la chiusura del cinodromo di Roma, invece instaurano con il cane un rapporto oserei dire transumano. Gli si rivolgono come se il poverino capisse, il che probabilmente è anche vero e penso che tra loro nelle conversazioni canine non possono che avere grande riprovazione nei confronti dei bipedi.


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Re: Ippica e varie personali

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Il cavallo perfetto Quando Varenne nel 2000 vinse il suo primo Lotteria di Agnano, per i meno esperti una specie di campionato del mondo per trottatori che si svolge a Napoli attraverso velocissime batterie e finale, nell' euforia generale qualcuno ricordò che erano passati ben 26 anni dall' ultima volta che un cavallo italiano aveva trionfato al Lotteria. Quel cavallo si chiamava si chiamava Top Hanover, a dire la verità proprio italiano non era essendo nato in America, ma Gerard Kruger un tedesco trapiantato a Roma che all' efficenza teutonica aveva affiancato l' intuito italico, studioso di genealogie aveva spinto i fratelli Santi, titolari della scuderia Santipasta che, nomen omen, faceva intuire il campo lavorativo dei proprietari, ad acquistare il puledro e con abile manovra, sfruttando le pieghe dei regolamenti, lo avevano per così dire "naturalizzato" e reso italiano a tutti gli effetti. Non tutte le ciambelle riescono col buco e gli americani, scippati del promettente talento, avevano però imposto la clausola che le prime gare dovevavno essere quelle del circuito locale, una specie di tonnara luciferina dove attraverso durissime gare di selezione si scelgono gli otto finalisti dell' ambitissimo Hambletonian. Top Hanover si era battuto valorosamente conseguendo anche un prestigioso piazzamento nella finale, ma a Kruger era arrivato in Italia in condizioni talmente precarie da rendere dubbio un suo impiego in gara. Con pazienza certosina il driver tedesco aveva ricostruito il cavallo che messo in pista aveva iniziato a mietere successi in serie. Dopo il Lotteria, a Modena fece il suo record staccando la concorrenza di 40 metri e, come succede spesso in Italia trasformandoci di volta in volta in popolo di sciatori, di velisti, di tennisti quella volta diventammo compattamente ed entusiasticamente ippici. Un immaginifico giornalista coniò per lui un azzeccato riferimento calcistico chiamandolo il Rivera del trotto e a gran voce da più parti si iniziò a caldeggiare l' ipotesi di inviare il cavallo al Gran Prix d' Amerique la più prestigiosa corsa mondiale che si corre a Parigi nel leggendario impianto di Vincennes, alloro stregato per noi italiani, sfuggito di pochissimo anche al mitico Tornese, vinto soltanto in epoche remote da Mistero, ma, guarda caso, nell' unica edizione non disputata a Vincennes. Si sa i francesi da Napoleone in poi, non è che con noi abbiano mai instaurato rapporti idilliaci e, dando retta a Conte, il cantautore sia chiaro, se è vero che ancora sono incazzati per Bartali figuriamoci a toccarli sul trotto dove poi la loro spocchia è ampiamente giustificata avendo da sempre i migliori rappresentanti della razza equina. Fu così che Jean Renè Gougeon leggendario guidatore transalpino, detto Le Pape per sottolineare la sua infallibilità, creatore delle terribili giumente normanne Gelinotte, Roquepine, Une de Mai che avevano spadroneggiato su tutte piste europee e mondiali, affermò che sì Top Hanover era un gran cavallo e proprio per questo avrebbe iscritto il vincitore dell' Amerique Bellino al Gran Premio Lido di Roma e per compagnia avrebbe portato Duc de Vrie un altro fenomeno guidato dal fratello Minou. Kruger che avrebbe desiderato una sfida anticipata con i francesi come una seduta dal dentista a furor di popolo dovette accettare la contesa a cui avrebbero preso parte anche i migliori indigeni e un paio di svedesi per nulla remissivi. Per noi "tordivallini" la fibrillazione era al culmine, e il giorno che dal van scesero i due cavalli francesi eravamo tutti lì schierati per ammirarli. Con grande effetto scenico comparve prima Duc de Vrie un sauro poderoso che trasudava potenza da ogni movimento, ma niente in confronto a Bellino: un colosso, sbuffante dalle narici, con la cuffia in testa sembrava un mostro medievale a cui mancava solo l' armatura. Pensammo immediatamente al nostro eroe e ci rendemmo conto che l' impresa a cui si accingeva più che proibitiva era proprio disperata.
Il giorno della corsa l' ippodromo romano raccolse un impressionante numero di spettatori, le macchine furono parcheggiate anche sulla Via del Mare e i vigili urbani invece di fare le multe si organizzarono a turno per andare a scommettere. Noi avevamo occupato i posti in linea con il traguardo praticamente dalla mattina, bevendoci tutte le sgambate preliminari e cercando in qualche particolare l' appiglio per convincerci di una vittoria del nostro cavallo. Al via Top Hanover, contrariamente alle sue abitudini, si avvio velocissimo conquistando la corda, ma neanche 600 metri che Bellino già gli era addosso con Duc de Vrie in schiena, il ritmo diventò incandescente, in retta Bellino tentava di sfondare, ma Top non mollava di un centimetro, in curva Gougeon allentava un attimo la pressione, ma in retta di nuovo spingeva come un forsennato, all' ultima curva il pubblico già era tutto in piedi urlando ed incitando, appena in dirittura finale anche Duc de Vrie lasciò la schiena di Bellino appaiando i due contendenti, per tutta la retta procedettero allineati piombando simultaneamente sul traguardo in un arrivo impercettibile all' occhio umano, tanto che i clanda di stanza sulla linea stentavano a quotare l' arrivo che non ci avevano capito niente neanche loro. Intanto l' urlo di incitamento per Top Hanover che aveva resistito fino al traguardo all' assalto dei due colossi non accennava a finire, fu strozzato solo dall' arrivo del responso. Primo Bellino, secondo Duc de Vrie, terzo Top Hanover, pochissimi centimetri separavano i tre accomunati alla fine da un' ovazione generale. C' è una foto dell' epoca che mostra come il sediolo di Kruger sia avanti a quello di Gougeon, ma il cavallo francese è talmente grande che col muso precede Top Hanover e l' altro francese. Dopo quella corsa il driver tedesco decise di non portare Top Hanover a Vincennes, per battere i francesi a casa loro ci voleva un cavallo che non fosse solo Rivera, ma anche Riva e Benetti, e sarebbe arrivato solo molto tempo dopo, Top aveva dato tanto ed era giusto che concludesse la carriera in maniera diversa, un mese dopo vinse il Turilli e concluse la sua storia agonistica. Quando a Kruger domandavi un giudizio sul cavallo ti rispondeva: " Freddy era più rapido in partenza, Timothy Ti più potente, Sharif di Jesolo più bello, Delfo più folle, eppure Top Hanover riusciva spesso a batterli perchè correva sapendo di correre. Era il cavallo perfetto!".


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Re: Ippica e varie personali

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Bel racconto, grazie. :clap:


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Re: Ippica e varie personali

Messaggio da leggere da nemecsek. »

lemond ha scritto: martedì 23 marzo 2021, 12:16 Bel racconto, grazie. :clap:


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Re: Ippica e varie personali

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Grazie a voi, come tutti gli sport anche l' ippica è piena di storie umane e, in questo caso, equine ( che sicuramente rappresentano la parte migliore ) , spero di ricordarne qualcun' altra che possa destare interessare.


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Re: Ippica e varie personali

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L'unica corsa vista da me in presenza fu quell'edizione del Gran Premio delle Nazioni in cui si sfidarono Ideal du Gazeau, Jorky ed un cavallo italiano che godeva anch'esso di buon pronostico (non so se fosse Top Hanover ma mi pare di ricordare un nome diverso).
Era o il 1981 o il 1982, in una brumosa domenica da caldarroste.
A pochi metri di distanza si giocava un Inter-Roma, sempre se non ricordo male.
Mi ci portò un collega di lavoro (me e le relative fidanzate) che spesso andava di persona a San Siro a puntare.
Puntammo (io poco) su Jorky ma l'ordine d'arrivo fu quello di cui sopra.
In TV, ricordo, ancora ragazzino, le vittorie di Roquepine e di Une de Mai, poi ricordo (ma non in TV) Delfo e Ourasi.
Poi Varenne, poi più nulla.


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Re: Ippica e varie personali

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:gruppo:
nino58 ha scritto: martedì 23 marzo 2021, 14:49 L'unica corsa vista da me in presenza fu quell'edizione del Gran Premio delle Nazioni in cui si sfidarono Ideal du Gazeau, Jorky ed un cavallo italiano che godeva anch'esso di buon pronostico (non so se fosse Top Hanover ma mi pare di ricordare un nome diverso).
Era o il 1981 o il 1982, in una brumosa domenica da caldarroste.
A pochi metri di distanza si giocava un Inter-Roma, sempre se non ricordo male.
Mi ci portò un collega di lavoro (me e le relative fidanzate) che spesso andava di persona a San Siro a puntare.
Puntammo (io poco) su Jorky ma l'ordine d'arrivo fu quello di cui sopra.
In TV, ricordo, ancora ragazzino, le vittorie di Roquepine e di Une de Mai, poi ricordo (ma non in TV) Delfo e Ourasi.
Poi Varenne, poi più nulla.
I ricordi di accavallano ( in questo topic poi ), Ideal ne vinse due di seguito di Nazioni, quello che dici tu dovrebbe essere l' 81 (vinse anche nell' 82) e il cavallo di scuderia italiana credo fosse Gator Bowl che era un eccellente corridore e nell' occasione arrivò terzo. Su di lui ne dovrebbe sapere di più Carlo perché se non sbaglio gareggiava per i colori di una scuderia toscana e credo lo portasse uno dei tanti Baldi. Parafrasando i protagonisti di Febbre da cavallo ti posso dire che era figlio di Super.Bowl, ma la madre non me la ricordo :D


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Re: Ippica e varie personali

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Non so chi guidava Gator Bowl, anche se quelli erano proprio i miei anni migliori. :x P.S. La madre era Serengeti (trovato sul sito dell'Anact)


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Re: Ippica e varie personali

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Gimbatbu ha scritto: martedì 23 marzo 2021, 17:02 :gruppo:
nino58 ha scritto: martedì 23 marzo 2021, 14:49 L'unica corsa vista da me in presenza fu quell'edizione del Gran Premio delle Nazioni in cui si sfidarono Ideal du Gazeau, Jorky ed un cavallo italiano che godeva anch'esso di buon pronostico (non so se fosse Top Hanover ma mi pare di ricordare un nome diverso).
Era o il 1981 o il 1982, in una brumosa domenica da caldarroste.
A pochi metri di distanza si giocava un Inter-Roma, sempre se non ricordo male.
Mi ci portò un collega di lavoro (me e le relative fidanzate) che spesso andava di persona a San Siro a puntare.
Puntammo (io poco) su Jorky ma l'ordine d'arrivo fu quello di cui sopra.
In TV, ricordo, ancora ragazzino, le vittorie di Roquepine e di Une de Mai, poi ricordo (ma non in TV) Delfo e Ourasi.
Poi Varenne, poi più nulla.
I ricordi di accavallano ( in questo topic poi ), Ideal ne vinse due di seguito di Nazioni, quello che dici tu dovrebbe essere l' 81 (vinse anche nell' 82) e il cavallo di scuderia italiana credo fosse Gator Bowl che era un eccellente corridore e nell' occasione arrivò terzo. Su di lui ne dovrebbe sapere di più Carlo perché se non sbaglio gareggiava per i colori di una scuderia toscana e credo lo portasse uno dei tanti Baldi. Parafrasando i protagonisti di Febbre da cavallo ti posso dire che era figlio di Super.Bowl, ma la madre non me la ricordo :D
Gator Bowl, ecco.
Eravamo indecisi tra lui e Jorky e puntammo su Jorky.
Ideal non lo puntammo perchè favorito.
L'arrivo fu bellissimo: incollatura su incollatura .
Praticamente si vedevano le tre teste.


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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nino58 ha scritto: martedì 23 marzo 2021, 17:21
Gimbatbu ha scritto: martedì 23 marzo 2021, 17:02 :gruppo:
nino58 ha scritto: martedì 23 marzo 2021, 14:49 L'unica corsa vista da me in presenza fu quell'edizione del Gran Premio delle Nazioni in cui si sfidarono Ideal du Gazeau, Jorky ed un cavallo italiano che godeva anch'esso di buon pronostico (non so se fosse Top Hanover ma mi pare di ricordare un nome diverso).
Era o il 1981 o il 1982, in una brumosa domenica da caldarroste.
A pochi metri di distanza si giocava un Inter-Roma, sempre se non ricordo male.
Mi ci portò un collega di lavoro (me e le relative fidanzate) che spesso andava di persona a San Siro a puntare.
Puntammo (io poco) su Jorky ma l'ordine d'arrivo fu quello di cui sopra.
In TV, ricordo, ancora ragazzino, le vittorie di Roquepine e di Une de Mai, poi ricordo (ma non in TV) Delfo e Ourasi.
Poi Varenne, poi più nulla.
I ricordi di accavallano ( in questo topic poi ), Ideal ne vinse due di seguito di Nazioni, quello che dici tu dovrebbe essere l' 81 (vinse anche nell' 82) e il cavallo di scuderia italiana credo fosse Gator Bowl che era un eccellente corridore e nell' occasione arrivò terzo. Su di lui ne dovrebbe sapere di più Carlo perché se non sbaglio gareggiava per i colori di una scuderia toscana e credo lo portasse uno dei tanti Baldi. Parafrasando i protagonisti di Febbre da cavallo ti posso dire che era figlio di Super.Bowl, ma la madre non me la ricordo :D
Gator Bowl, ecco.
Eravamo indecisi tra lui e Jorky e puntammo su Jorky.
Ideal non lo puntammo perchè favorito.
L'arrivo fu bellissimo: incollatura su incollatura .
Praticamente si vedevano le tre teste.
C'è la foto (pinterst) sopra dell'arrivo. ;)


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il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
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lemond ha scritto: martedì 23 marzo 2021, 18:13
nino58 ha scritto: martedì 23 marzo 2021, 17:21
Gimbatbu ha scritto: martedì 23 marzo 2021, 17:02 :gruppo:

I ricordi di accavallano ( in questo topic poi ), Ideal ne vinse due di seguito di Nazioni, quello che dici tu dovrebbe essere l' 81 (vinse anche nell' 82) e il cavallo di scuderia italiana credo fosse Gator Bowl che era un eccellente corridore e nell' occasione arrivò terzo. Su di lui ne dovrebbe sapere di più Carlo perché se non sbaglio gareggiava per i colori di una scuderia toscana e credo lo portasse uno dei tanti Baldi. Parafrasando i protagonisti di Febbre da cavallo ti posso dire che era figlio di Super.Bowl, ma la madre non me la ricordo :D
Gator Bowl, ecco.
Eravamo indecisi tra lui e Jorky e puntammo su Jorky.
Ideal non lo puntammo perchè favorito.
L'arrivo fu bellissimo: incollatura su incollatura .
Praticamente si vedevano le tre teste.
C'è la foto (pinterst) sopra dell'arrivo. ;)
Le trio magique. :cincin:


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lemond ha scritto: martedì 23 marzo 2021, 18:13

C'è la foto (pinterst) sopra dell'arrivo. ;)
Bellissima, :clap: :clap: Le trio magique, i francesi per i cavalli hanno una venerazione e un rispetto incredibile. Un giorno racconterò di quando andammo a Cagnes sur Mere a vedere Ourasi, un divo! Gator Bowl figlio di Super Bowl e Serengeti :cincin: A proposito Carlo, l' ho cercata dappertutto, ma non l' ho scovata, non è che trovi anche la foto dell' arrivo della corsa che ho descritto?


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Gimbatbu ha scritto: martedì 23 marzo 2021, 19:04
lemond ha scritto: martedì 23 marzo 2021, 18:13

C'è la foto (pinterst) sopra dell'arrivo. ;)
Bellissima, :clap: :clap: Le trio magique, i francesi per i cavalli hanno una venerazione e un rispetto incredibile. Un giorno racconterò di quando andammo a Cagnes sur Mere a vedere Ourasi, un divo! Gator Bowl figlio di Super Bowl e Serengeti :cincin: A proposito Carlo, l' ho cercata dappertutto, ma non l' ho scovata, non è che trovi anche la foto dell' arrivo della corsa che ho descritto?
Quella foto l'ò trovata per cao, però quando ho finito il "lavoro" provo. ;)


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Non ho trovato la foto! :x


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lemond ha scritto: mercoledì 24 marzo 2021, 16:59 Non ho trovato la foto! :x
È difficile, la foto me la ricordo in prima pagina sia sul Corriere dello Sport che sulla Gazzetta ( era l' epoca che il calcio ancora non aveva fagocitato tutto ), non so se in tempi di Covid si può andare alla biblioteca Nazionale, lì hanno le annate di tutti i giornali, se mi gira un giorno ci vado non fosse altro che per dimostrare la superiorità della carta stampata sulla telematica. Comunque grazie per il tentativo :cincin:


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Allora mi sposto qui perché nonostante San Fantino ( a proposito bella la storia! Mi ha ricordato il mitico driver Carlo Bottoni detto Il Sorcio per la sua abilità di trovare varchi impossibili) temo che Admin ci espelle dal sito se continuiamo a parlare di cavalli nel thread religioso.
Si parlava di tempi e prestazioni, per fare un parallelo con il ciclismo l' ippica italiana sta vivendo un momento di crisi ormai consolidato, ma l' allevamento produce attualmente i più forti cavalli a livello mondiale. Un po' come se il nostro movimento ciclistico con le difficoltà attuali creasse atleti vincenti al Tour, al Giro, Sanremo, Roubaix e Mondiale. Per esempio Zacon Gio stabilisce il record mondiale per i 4 anni in 1.11.4 ( cancelliere metta a verbale! ) sui 2000 metri del GP Nello Bellei ovviamente al Sesana, non contento sull' anello da 800 metri di Padova stabilisce il record europeo sui 1600 in 1.09.6 battendo dopo 20 anni il record di suo nonno Varenne. Face Time Bourbon ha vinto per due volte consecutive l' Amerique stabilendo quest' anno il record della corsa con uno stratosferico 1.10.8 sull' infernale pista nera di Vincennes con salita e discesa. Per non farci mancare niente il napoletanissimo Vivid Wise As è andato a frantumare i francesi a casa loro a Cagnes con un fantascientifico 1.08.6 che non è record mondiale solo perché un americano aveva ottenuto un tempo inferiore di un decimo, ma non in gara bensì in una prova contro il tempo. Tale americano, di cui non ricordo il nome, è venuto ad ottobre ad Agnano per una stellare edizione del Lotteria in cui erano presenti i nostri tre portacolori. Primo Zacon, secondo Face, terzo Vivid, quarto il malcapitato americano. Che poi ce ne sarebbe pure un quarto, Cockstile che ha un' incredibile storia che solo l' ippica può produrre. Un proprietario italiano decide di acquistare un figlio di un suo cavallo vincitore di un Locatelli del quale si erao perse le tracce, dopo affannose ricerche si scopre che lo stallone è finito in Norvegia in un allevamento ai confini del Circolo Polare Artico. Il proprietario si imbarca arriva dai norvegesi che gentilissimi fanno presente che ci deve essere stato un errore nello scambio di messaggi " Qui non c' è un figlio di Deimos Racing, c'è un figlio di Quick Easy che è figlio di Deimos Racing ( sembra Febbre da cavallo... ) " Il proprietario da buon napoletano pensa: " Sono venuto fino qui per farmi dare una fregatura dai norvegesi?" Poi gli fanno vedere il puledro, è bello, simpatico, non costa neanche tanto e comunque è il nipote di Deimos Racing. Affare fatto, il cavallo viene "italianizzato" allenato qua e dopo due, tre vittorie in corse di preparazione il botto, batte Zacon Gio nel Nazioni, poi va Solvalla e fa sua la "monumento" Elitellopet a tempo di record. Insomma se a maggio ad Agnano partecipassero tutti e quattro al Lotteria avremmo le Guerre Stellari del trotto!


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Gimbatbu ha scritto: sabato 3 aprile 2021, 10:58 Allora mi sposto qui perché nonostante San Fantino ( a proposito bella la storia! Mi ha ricordato il mitico driver Carlo Bottoni detto Il Sorcio per la sua abilità di trovare varchi impossibili) temo che Admin ci espelle dal sito se continuiamo a parlare di cavalli nel thread religioso.
Si parlava di tempi e prestazioni, per fare un parallelo con il ciclismo l' ippica italiana sta vivendo un momento di crisi ormai consolidato, ma l' allevamento produce attualmente i più forti cavalli a livello mondiale. Un po' come se il nostro movimento ciclistico con le difficoltà attuali creasse atleti vincenti al Tour, al Giro, Sanremo, Roubaix e Mondiale. Per esempio Zacon Gio stabilisce il record mondiale per i 4 anni in 1.11.4 ( cancelliere metta a verbale! ) sui 2000 metri del GP Nello Bellei ovviamente al Sesana, non contento sull' anello da 800 metri di Padova stabilisce il record europeo sui 1600 in 1.09.6 battendo dopo 20 anni il record di suo nonno Varenne. Face Time Bourbon ha vinto per due volte consecutive l' Amerique stabilendo quest' anno il record della corsa con uno stratosferico 1.10.8 sull' infernale pista nera di Vincennes con salita e discesa. Per non farci mancare niente il napoletanissimo Vivid Wise As è andato a frantumare i francesi a casa loro a Cagnes con un fantascientifico 1.08.6 che non è record mondiale solo perché un americano aveva ottenuto un tempo inferiore di un decimo, ma non in gara bensì in una prova contro il tempo. Tale americano, di cui non ricordo il nome, è venuto ad ottobre ad Agnano per una stellare edizione del Lotteria in cui erano presenti i nostri tre portacolori. Primo Zacon, secondo Face, terzo Vivid, quarto il malcapitato americano. Che poi ce ne sarebbe pure un quarto, Cockstile che ha un' incredibile storia che solo l' ippica può produrre. Un proprietario italiano decide di acquistare un figlio di un suo cavallo vincitore di un Locatelli del quale si erano perse le tracce, dopo affannose ricerche si scopre che lo stallone è finito in Norvegia in un allevamento ai confini del Circolo Polare Artico. Il proprietario si imbarca arriva dai norvegesi che gentilissimi fanno presente che ci deve essere stato un errore nello scambio di messaggi " Qui non c' è un figlio di Deimos Racing, c'è un figlio di Quick Easy che è figlio di Deimos Racing ( sembra Febbre da cavallo... ) " Il proprietario da buon napoletano pensa: " Sono venuto fino qui per farmi dare una fregatura dai norvegesi?" Poi gli fanno vedere il puledro, è bello, simpatico, non costa neanche tanto e comunque è il nipote di Deimos Racing. Affare fatto, il cavallo viene "italianizzato" allenato qua e dopo due, tre vittorie in corse di preparazione il botto, batte Zacon Gio nel Nazioni, poi va Solvalla e fa sua la "monumento" Elitellopet a tempo di record. Insomma se a maggio ad Agnano partecipassero tutti e quattro al Lotteria avremmo le Guerre Stellari del trotto!
Con codesto nome era più che evidente che fosse conterraneo del mio amico Conte. :diavoletto:


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Gimbatbu ha scritto: venerdì 19 marzo 2021, 18:42 La differenza sostanziale è questa: nel trotto lo scommettitore deluso se la prende equamente con il cavallo e il suo guidatore. Nel galoppo il commento standard dopo una scommessa andata male è : " Sto nano der c....!" Il che la dice lunga su una presunta intolleranza verso coloro che non vantano una statura elevata (cfr. De Andrè).
A parte gli scherzi, almeno a Firenze la differenza era soprattutto di classe sociale.
Nel trotto proprietari, allevatori, allenatori ,addetti ai lavori erano , diciamo, parte di un'umanità varia.
Nel galoppo tutti con la puzzetta sotto il naso.


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lemond ha scritto: sabato 3 aprile 2021, 11:08
Gimbatbu ha scritto: sabato 3 aprile 2021, 10:58 Allora mi sposto qui perché nonostante San Fantino ( a proposito bella la storia! Mi ha ricordato il mitico driver Carlo Bottoni detto Il Sorcio per la sua abilità di trovare varchi impossibili) temo che Admin ci espelle dal sito se continuiamo a parlare di cavalli nel thread religioso.
Si parlava di tempi e prestazioni, per fare un parallelo con il ciclismo l' ippica italiana sta vivendo un momento di crisi ormai consolidato, ma l' allevamento produce attualmente i più forti cavalli a livello mondiale. Un po' come se il nostro movimento ciclistico con le difficoltà attuali creasse atleti vincenti al Tour, al Giro, Sanremo, Roubaix e Mondiale. Per esempio Zacon Gio stabilisce il record mondiale per i 4 anni in 1.11.4 ( cancelliere metta a verbale! ) sui 2000 metri del GP Nello Bellei ovviamente al Sesana, non contento sull' anello da 800 metri di Padova stabilisce il record europeo sui 1600 in 1.09.6 battendo dopo 20 anni il record di suo nonno Varenne. Face Time Bourbon ha vinto per due volte consecutive l' Amerique stabilendo quest' anno il record della corsa con uno stratosferico 1.10.8 sull' infernale pista nera di Vincennes con salita e discesa. Per non farci mancare niente il napoletanissimo Vivid Wise As

Con codesto nome era più che evidente che fosse conterraneo del mio amico Conte. :diavoletto:
Più o meno che suona come Vidi 'o mare quant' è bello? :D


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Cthulhu ha scritto: sabato 3 aprile 2021, 11:16
Gimbatbu ha scritto: venerdì 19 marzo 2021, 18:42 La differenza sostanziale è questa: nel trotto lo scommettitore deluso se la prende equamente con il cavallo e il suo guidatore. Nel galoppo il commento standard dopo una scommessa andata male è : " Sto nano der c....!" Il che la dice lunga su una presunta intolleranza verso coloro che non vantano una statura elevata (cfr. De Andrè).
A parte gli scherzi, almeno a Firenze la differenza era soprattutto di classe sociale.
Nel trotto proprietari, allevatori, allenatori ,addetti ai lavori erano , diciamo, parte di un'umanità varia.
Nel galoppo tutti con la puzzetta sotto il naso.
Uguale a Capannelle, anzi adesso non lo so, ma fino a qualche anno fa c' erano dei palchi riservati a storiche famiglie patrizie capitoline.


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A proposito di aneddoti, vi potrei raccontare di quando un mio amico - un ragazzo come me all'epoca _ entrò in pista per baciare The Last Hurrah che aveva vinto non mi ricordo che corsa, con Decione che gli dava di frustino per levarselo di torno.
Era andata così, il mio amico che in realtà non vedo da anni - un pazzo e purtroppo un vero imbecille, era uno che aveva il record europeo juniores su 3000 metri di corsa e che batteva facilmente Alberto Cova più vecchio di lui di 3 anni e poi rovinò tutto facendosi le pere :grr: - si era inchiodato per 500.000 lire, che all'epoca erano soldi, soprattutto per un ragazzo, con i clandestini. Gli avevano promesso che se non pagava gli rompevano un braccio.
Riuscì non si sa come a farsi prestare da degli strozzini ( che probabilmente se non pagava gli rompevano pure l'altro ) un milione e li giocò tutti su The Last Hurrah che era dato a 1/2 .
Diciamo che era molto contento di essersi salvato le braccia...


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lemond ha scritto: giovedì 18 marzo 2021, 11:49 Ho messo anche varie personali, in ossequio a mio esagerato (ma tendo ad esserlo in tutto) anticonsumismo, perché vorrei rendervi edòtti di un fatto. In questi giorni la mia figlia maggiore aveva comprato una felpa per il Sardino, che a lui non piace, ecco come cambio il guardaroba. :D

https://i.postimg.cc/d1fdnVRw/IMG-20210317-WA0000.jpg

Dalla foto vedo (fidatevi) che i pantaloni della tuta sono anch'essi di Francesca quando era giovane :diavoletto:
Ah, quello sei tu ?
Eh, nonostante la maschera e l'età ti riconosco, sono passati anni ma sei una faccia nota.


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Cthulhu ha scritto: sabato 3 aprile 2021, 11:59
lemond ha scritto: giovedì 18 marzo 2021, 11:49 Ho messo anche varie personali, in ossequio a mio esagerato (ma tendo ad esserlo in tutto) anticonsumismo, perché vorrei rendervi edòtti di un fatto. In questi giorni la mia figlia maggiore aveva comprato una felpa per il Sardino, che a lui non piace, ecco come cambio il guardaroba. :D

https://i.postimg.cc/d1fdnVRw/IMG-20210317-WA0000.jpg

Dalla foto vedo (fidatevi) che i pantaloni della tuta sono anch'essi di Francesca quando era giovane :diavoletto:
Ah, quello sei tu ?
Eh, nonostante la maschera e l'età ti riconosco, sono passati anni ma sei una faccia nota.
Maanfatti, come ti ho detto dovevamo conoscerti per forza. :) :cincin:


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Cthulhu ha scritto: sabato 3 aprile 2021, 11:16
Gimbatbu ha scritto: venerdì 19 marzo 2021, 18:42 La differenza sostanziale è questa: nel trotto lo scommettitore deluso se la prende equamente con il cavallo e il suo guidatore. Nel galoppo il commento standard dopo una scommessa andata male è : " Sto nano der c....!" Il che la dice lunga su una presunta intolleranza verso coloro che non vantano una statura elevata (cfr. De Andrè).
A parte gli scherzi, almeno a Firenze la differenza era soprattutto di classe sociale.
Nel trotto proprietari, allevatori, allenatori ,addetti ai lavori erano , diciamo, parte di un'umanità varia.
Nel galoppo tutti con la puzzetta sotto il naso.
Ma credo che in tutto il mondo sia sempre stato così. :x


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Cthulhu ha scritto: sabato 3 aprile 2021, 11:34 A proposito di aneddoti, vi potrei raccontare di quando un mio amico - un ragazzo come me all'epoca _ entrò in pista per baciare The Last Hurrah che aveva vinto non mi ricordo che corsa, con Decione che gli dava di frustino per levarselo di torno.
Era andata così, il mio amico che in realtà non vedo da anni - un pazzo e purtroppo un vero imbecille, era uno che aveva il record europeo juniores su 3000 metri di corsa e che batteva facilmente Alberto Cova più vecchio di lui di 3 anni e poi rovinò tutto facendosi le pere :grr: - si era inchiodato per 500.000 lire, che all'epoca erano soldi, soprattutto per un ragazzo, con i clandestini. Gli avevano promesso che se non pagava gli rompevano un braccio.
Riuscì non si sa come a farsi prestare da degli strozzini ( che probabilmente se non pagava gli rompevano pure l'altro ) un milione e li giocò tutti su The Last Hurrah che era dato a 1/2 .
Diciamo che era molto contento di essersi salvato le braccia...
A proposito, la conosci la genesi del soprannome? :crazy: P.S. a parte che io ho sempre detto diecione e un ragazzo che veniva spesso, perché ero per Vivaldo, mi chiamava anche lui così e io lui cinque, perché era molto giovane, anche se non aveva la la metà dei miei anni. E quando mi faceva arrabbiare, lo "appiedavo" nel senso che non lo portavo in macchina. :grr:


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lemond ha scritto: sabato 3 aprile 2021, 12:10
Cthulhu ha scritto: sabato 3 aprile 2021, 11:34 A proposito di aneddoti, vi potrei raccontare di quando un mio amico - un ragazzo come me all'epoca _ entrò in pista per baciare The Last Hurrah che aveva vinto non mi ricordo che corsa, con Decione che gli dava di frustino per levarselo di torno.
Era andata così, il mio amico che in realtà non vedo da anni - un pazzo e purtroppo un vero imbecille, era uno che aveva il record europeo juniores su 3000 metri di corsa e che batteva facilmente Alberto Cova più vecchio di lui di 3 anni e poi rovinò tutto facendosi le pere :grr: - si era inchiodato per 500.000 lire, che all'epoca erano soldi, soprattutto per un ragazzo, con i clandestini. Gli avevano promesso che se non pagava gli rompevano un braccio.
Riuscì non si sa come a farsi prestare da degli strozzini ( che probabilmente se non pagava gli rompevano pure l'altro ) un milione e li giocò tutti su The Last Hurrah che era dato a 1/2 .
Diciamo che era molto contento di essersi salvato le braccia...
A proposito, la conosci la genesi del soprannome? :crazy: P.S. a parte che io ho sempre detto diecione e un ragazzo che veniva spesso, perché ero per Vivaldo, mi chiamava anche lui così e io lui cinque, perché era molto giovane, anche se non aveva la la metà dei miei anni. E quando mi faceva arrabbiare, lo "appiedavo" nel senso che non lo portavo in macchina. :grr:
In effetti in origine era diecione, ma poi lo chiamavano più decione
Mi pare era perché il nonno lo pagava 10 lire.


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Cthulhu ha scritto: sabato 3 aprile 2021, 12:15
lemond ha scritto: sabato 3 aprile 2021, 12:10
Cthulhu ha scritto: sabato 3 aprile 2021, 11:34 A proposito di aneddoti, vi potrei raccontare di quando un mio amico - un ragazzo come me all'epoca _ entrò in pista per baciare The Last Hurrah che aveva vinto non mi ricordo che corsa, con Decione che gli dava di frustino per levarselo di torno.
Era andata così, il mio amico che in realtà non vedo da anni - un pazzo e purtroppo un vero imbecille, era uno che aveva il record europeo juniores su 3000 metri di corsa e che batteva facilmente Alberto Cova più vecchio di lui di 3 anni e poi rovinò tutto facendosi le pere :grr: - si era inchiodato per 500.000 lire, che all'epoca erano soldi, soprattutto per un ragazzo, con i clandestini. Gli avevano promesso che se non pagava gli rompevano un braccio.
Riuscì non si sa come a farsi prestare da degli strozzini ( che probabilmente se non pagava gli rompevano pure l'altro ) un milione e li giocò tutti su The Last Hurrah che era dato a 1/2 .
Diciamo che era molto contento di essersi salvato le braccia...
A proposito, la conosci la genesi del soprannome? :crazy: P.S. a parte che io ho sempre detto diecione e un ragazzo che veniva spesso, perché ero per Vivaldo, mi chiamava anche lui così e io lui cinque, perché era molto giovane, anche se non aveva la la metà dei miei anni. E quando mi faceva arrabbiare, lo "appiedavo" nel senso che non lo portavo in macchina. :grr:
In effetti in origine era diecione, ma poi lo chiamavano più decione
Mi pare era perché il nonno lo pagava 10 lire.
Ah. ah non lo sai: una volta a Trieste c'era una corsa sui 3200 metri (ora credo non più) e lui era giovane e, per sbaglio fece l'arrivo un giro prima! Allora Cincerina (suo padre), dopo avergli dato d'imbecille e similia più volte, aggiunse: "L'anno prossimo quando ritorni a fare il G.P. ti metti tre diecioni in tasca e, a ogni giro, ne butti via uno. Quando un tucce n'à' più, sai che puoi prepararti per il finale! :grr:


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"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

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Cthulhu
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Re: Ippica e varie personali

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lemond ha scritto: sabato 3 aprile 2021, 12:22
Cthulhu ha scritto: sabato 3 aprile 2021, 12:15
lemond ha scritto: sabato 3 aprile 2021, 12:10

A proposito, la conosci la genesi del soprannome? :crazy: P.S. a parte che io ho sempre detto diecione e un ragazzo che veniva spesso, perché ero per Vivaldo, mi chiamava anche lui così e io lui cinque, perché era molto giovane, anche se non aveva la la metà dei miei anni. E quando mi faceva arrabbiare, lo "appiedavo" nel senso che non lo portavo in macchina. :grr:
In effetti in origine era diecione, ma poi lo chiamavano più decione
Mi pare era perché il nonno lo pagava 10 lire.
Ah. ah non lo sai: una volta a Trieste c'era una corsa sui 3200 metri (ora credo non più) e lui era giovane e, per sbaglio fece l'arrivo un giro prima! Allora Cincerina (suo padre), dopo avergli dato d'imbecille e similia più volte, aggiunse: "L'anno prossimo quando ritorni a fare il G.P. ti metti tre diecioni in tasca e, a ogni giro, ne butti via uno. Quando un tucce n'à' più, sai che puoi prepararti per il finale! :grr:
No, questa non la sapevo
:champion:


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Re: Ippica e varie personali

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Cthulhu ha scritto: sabato 3 aprile 2021, 12:25
lemond ha scritto: sabato 3 aprile 2021, 12:22
Cthulhu ha scritto: sabato 3 aprile 2021, 12:15
In effetti in origine era diecione, ma poi lo chiamavano più decione
Mi pare era perché il nonno lo pagava 10 lire.
Ah. ah non lo sai: una volta a Trieste c'era una corsa sui 3200 metri (ora credo non più) e lui era giovane e, per sbaglio fece l'arrivo un giro prima! Allora Cincerina (suo padre), dopo avergli dato d'imbecille e similia più volte, aggiunse: "L'anno prossimo quando ritorni a fare il G.P. ti metti tre diecioni in tasca e, a ogni giro, ne butti via uno. Quando un tucce n'à' più, sai che puoi prepararti per il finale! :grr:
No, questa non la sapevo
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Perché un tu n'ài l'età del Fuma. :diavoletto: P.S. Ma tu il mio più grande amico del trotto il Grassone lo conosci? Che è iscritto anche qui, ma non scrive quasi mai, però, ti do un altro indizio, la sua parola d'ingresso è Lusignano. ;)


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Re: Ippica e varie personali

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lemond ha scritto: sabato 3 aprile 2021, 12:22
Cthulhu ha scritto: sabato 3 aprile 2021, 12:15
lemond ha scritto: sabato 3 aprile 2021, 12:10

A proposito, la conosci la genesi del soprannome? :crazy: P.S. a parte che io ho sempre detto diecione e un ragazzo che veniva spesso, perché ero per Vivaldo, mi chiamava anche lui così e io lui cinque, perché era molto giovane, anche se non aveva la la metà dei miei anni. E quando mi faceva arrabbiare, lo "appiedavo" nel senso che non lo portavo in macchina. :grr:
In effetti in origine era diecione, ma poi lo chiamavano più decione
Mi pare era perché il nonno lo pagava 10 lire.
Ah. ah non lo sai: una volta a Trieste c'era una corsa sui 3200 metri (ora credo non più) e lui era giovane e, per sbaglio fece l'arrivo un giro prima! Allora Cincerina (suo padre), dopo avergli dato d'imbecille e similia più volte, aggiunse: "L'anno prossimo quando ritorni a fare il G.P. ti metti tre diecioni in tasca e, a ogni giro, ne butti via uno. Quando un tucce n'à' più, sai che puoi prepararti per il finale! :grr:
Io sapevo la storia dei 10 centesimi a cavallo ! Ma questa è meglio, aderente ai racconti su Cincerina che mi facevano i vecchi cavallari. Ma poi, quanti erano i Baldi? Una dinastia!


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Gimbatbu ha scritto: sabato 3 aprile 2021, 13:27
lemond ha scritto: sabato 3 aprile 2021, 12:22
Cthulhu ha scritto: sabato 3 aprile 2021, 12:15
In effetti in origine era diecione, ma poi lo chiamavano più decione
Mi pare era perché il nonno lo pagava 10 lire.
Ah. ah non lo sai: una volta a Trieste c'era una corsa sui 3200 metri (ora credo non più) e lui era giovane e, per sbaglio fece l'arrivo un giro prima! Allora Cincerina (suo padre), dopo avergli dato d'imbecille e similia più volte, aggiunse: "L'anno prossimo quando ritorni a fare il G.P. ti metti tre diecioni in tasca e, a ogni giro, ne butti via uno. Quando un tucce n'à' più, sai che puoi prepararti per il finale! :grr:
Io sapevo la storia dei 10 centesimi a cavallo ! Ma questa è meglio, aderente ai racconti su Cincerina che mi facevano i vecchi cavallari. Ma poi, quanti erano i Baldi? Una dinastia!
Eh sì e quello che è durato più a lungo è proprio il "romano" Odoardo. Ma non era lui che lo caricavano a farza sul sulky, forse il Bottoni?


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Re: Ippica e varie personali

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Un'altra storia bellina sui Baldi è quella che Pastasciutta vendette a un certo Notaio lo stesso cavallo: prima a 6 mesi e poi a 18. :crazy:


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Re: Ippica e varie personali

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lemond ha scritto: sabato 3 aprile 2021, 14:08
Gimbatbu ha scritto: sabato 3 aprile 2021, 13:27
lemond ha scritto: sabato 3 aprile 2021, 12:22

Ah. ah non lo sai: una volta a Trieste c'era una corsa sui 3200 metri (ora credo non più) e lui era giovane e, per sbaglio fece l'arrivo un giro prima! Allora Cincerina (suo padre), dopo avergli dato d'imbecille e similia più volte, aggiunse: "L'anno prossimo quando ritorni a fare il G.P. ti metti tre diecioni in tasca e, a ogni giro, ne butti via uno. Quando un tucce n'à' più, sai che puoi prepararti per il finale! :grr:
Io sapevo la storia dei 10 centesimi a cavallo ! Ma questa è meglio, aderente ai racconti su Cincerina che mi facevano i vecchi cavallari. Ma poi, quanti erano i Baldi? Una dinastia!
Eh sì e quello che è durato più a lungo è proprio il "romano" Odoardo. Ma non era lui che lo caricavano a farza sul sulky, forse il Bottoni?
Boh, Bottoni sicuramente no, l' ho incontrato qualche mese fa è ancora in piena forma e soprattutto lucidissimo " Aho', me devi ancora paga' 'a cena de Carta Bollata! " ( Carta Bollata era un cavallo dell' allevamento Codice di proprietà di un avvocato che dava ai suoi puledri nomi come Corte Suprema, Fedina Penale, Errore Giudiziario ecc., e Bottoni mi aveva fatto vincere una discreta sommetta dandomi la dritta di Carta Bollata ). Insomma sono passati trent' anni e ancora si ricordava. Quando gli ho detto "Carlo, quando vuoi anche subito" si è messo a ridere e ha risposto " Adesso me ce porti che nun posso magna' più gente? Allora me c'è dovevi porta'! "


Gimbatbu
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Re: Ippica e varie personali

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Odoardo era uno preciso, elegantissimo, mi sembra che non avesse figli maschi e per un po' i suoi cavalli li portò anche la figlia (Paola o Laura? non mi ricordo) poi vendette alla Lazio il centro di Formello dove aveva costruito un bel centro di allenamento. Poi ho cambiato lavoro e non ho seguito più, non so se ha continuato a guidare pure in tarda età.


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