Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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kraus
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Uno dei concerti segreti e meglio riusciti di Mozart:



In realtà noto ai cultori del Salisburghese (anche per il finale ispirato al canto di uno storno), è però meno appariscente rispetto agli ultimi otto concerti da lui composti. L'Andante, segnato dal continuo avvicendarsi di parti cupe e luminose, è letteralmente la perla dentro l'ostrica, già di per sé preziosa, costituita da questa sugosissima opera.


stakia
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Appena scoperto questo topic. Bellissimo! Grazie per queste perle.


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kraus
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Elio e le Storie tese nel '700 erano due uomini: Wolfgang Amadeus Mozart e Joseph Haydn


Consiglio: non fatevi tradurre da un tedesco il testo (peraltro di Mozart stesso), perché mettereste l'amico teutonico nell'imbarazzo. Vi basti la traduzione fornita da Wikipedia.



Qui Haydn sfida e prende un po' in giro l'ascoltatore, con ripetizioni farsesche e scherzi inattesi. Il pubblico pensa che sia finita, e invece...
Per addentrarvi meglio nelle sottigliezze di questo burlesco finale, merita ascoltare la spiegazione del quartetto data da Giovanni Bietti (dal minuto 19): https://www.raiplaysound.it/audio/2017/ ... 395a6.html


Cthulhu
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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I quartetti di Haydn sono migliori di quelli di Mozart.
In generale tutta la musica orchestrale di Haydn vale quella di Mozart, anzi se escludiamo 3 o 4 capolavori è pure meglio, più brillante e meno formulaica. Mozart un po' la tendenza ad allungare il brodo ce l'aveva e si vede anche nei celebri concerti per piano. Il genio assoluto del salisburghese è nel teatro.


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bicycleran
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Io in questi giorni sto ascoltando:



In primavera mi viene voglia di classica propriamente detta e sono grande fan di Antonini e Giardino armonico (che pure danno il meglio nel barocco)


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kraus
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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bicycleran ha scritto: martedì 3 maggio 2022, 4:21 Io in questi giorni sto ascoltando:



In primavera mi viene voglia di classica propriamente detta e sono grande fan di Antonini e Giardino armonico (che pure danno il meglio nel barocco)
Haydn con Antonini? Mi son distratto un attimo, colpa d'Alfredo:



Che poi "il distratto" non è solo il nome delle musiche di scena haydniane per un testo teatrale omonimo, ma anche il carattere della Sinfonia stessa, con temi dimenticati, accordature degli strumenti in mezzo all'esecuzione, ecc.


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kraus
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Forse è davanti a questo miracolo musicale*



che (Franz) Joseph Haydn ha detto a Leopold, padre di Mozart, la frase seguente:

«Vi dico innanzi a Dio, da galantuomo, che vostro figlio è il più grande compositore che io conosca, di nome e di persona. Ha gusto e possiede al sommo grado l'arte del comporre». Poi s'è rivolto agli esimi colleghi nonché ottimi compositori Dittersdorf e Vanhal, che avevano testé eseguito il quartetto con lui: «Better luck next time».

* Per i neofiti: oh, questa è roba finissima. Ci ho messo una decina d'anni se non di più per capirne la bellezza e ravvisare il magistero che si cela dietro a queste variazioni. Forse lo stesso Haydn è riuscito ad avvicinarsi a un livello del genere nel genere con questo fiore qui:



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kraus
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Cthulhu ha scritto: domenica 1 maggio 2022, 23:21 I quartetti di Haydn sono migliori di quelli di Mozart.
In generale tutta la musica orchestrale di Haydn vale quella di Mozart, anzi se escludiamo 3 o 4 capolavori è pure meglio, più brillante e meno formulaica. Mozart un po' la tendenza ad allungare il brodo ce l'aveva e si vede anche nei celebri concerti per piano. Il genio assoluto del salisburghese è nel teatro.
Mi dicono dalla regia che Haydn paga caro il fatto di aver scritto poche melodie memorabili. E a tal proposito mi autocito spudoratamente tirando in ballo un paragone fatto su un mio blog, dedicato alle opere minori mozartiane (questo il motivo del suo nome):

https://mozartminore.wordpress.com/2018 ... aso-haydn/


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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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L’Inghilterra del 1500, pur con un certo ritardo dovuto alla separazione geografica dalle tendenze più attuali, ha comunque prodotto musica di altissimo livello.
Dopo aver citato en passant Christopher Tye ( 1505-1573, musica sacra ), Thomas Morley ( 1557-1602, madrigalista di ispirazione italiana ) e i più tardi John Bull ( 1562-1628 ) e Orlando Gibbons ( 1583-1625 ) autori soprattutto di musica per tastiera già protobarocca “frescobaldiana” ( Gibbons fra l’altro era il compositore preferito di Glenn Gould )
passo ai tre compositori inglesi più importanti del secolo.
Thomas Tallis ( 1505-1585) autore di musica sacra: di solito sue composizioni evitano le eccessive complicazioni polifoniche e melismatiche e sono costruite in maniera da essere comprensibili, con una nota che corrisponde ad una sillaba secondo lo stile della prima .riforma inglese che non era poi così diversa dalla controriforma cattolica.
Un esempio tipico è la sua messa a quattro voci

Tuttavia ogni tanto indulgeva in cose più complesse, come il leggendario mottetto a 40 voci Spem in Alium, uno dei vertici della musica del 500

forse il suo capolavoro sono The Lamentations of Jeremiah, ultima sua composizione dove evidentemente ha messo tutta la sua arte tra splendide melodie, brillantissimo contrappunto e audaci cromatismi


William Byrd ( 1540-1623 ) è considerato il più grande compositore britannico del rinascimento, gli inglesi ( che sono molto patriottici…) lo mettono allo stesso livello se non sopra Lasso e Palestrina.
Va detto che Byrd - un cattolico che doveva barcamenarsi in un epoca molto pericolosa per i “papisti” in Inghilterra - ha ottenuto grandi risultati in campi molto diversi come l’anthem anglicano ( qui in onore della Regina )

il mottetto cattolico - quelli antologizzati nei Gradualia di cui di seguito un breve estratto - sono miracolosi per chiarezza e concisione

la consort music - la prima musica da camera dedicata a nobili amatori che la eseguivano nelle loro dimore -.
Qui delle eccellenti variazioni per un gruppo di 5 viole

chiaramente va fatta un po’ di tara sulla musica strumentale dell’epoca che era ai primordi e non raggiungeva la magnificenza di quella vocale
Comunque Byrd è oggi giustamente ricordato come uno dei primi grandi compositori di musica per clavicembalo ( sull’evoluzione degli strumenti metterò un link, altrimenti non finisco più…) soprattutto con la sua celebre raccolta My Ladye Nevells Booke


Il compositore rinascimentale inglese più popolare al giorno d’oggi è comunque sicuramente
John Dowland ( 1563 - 1626 ) soprattutto perché il suo campo - canzoni e musica per liuto di tono estremamente malinconico e cromatico - che all’epoca era ritenuto marginale è molto vicino alla sensibilità contemporanea.
Per la parte strumentale ecco la celebre Pavana dalla raccolta Lachrimae

Per le canzoni posto le due più famose, in una versione non molto canonica ma secondo me splendida


e quella che nell’introduzione definiscono “ the most perfect song ever written in the English language".


Prossimamente la scuola veneziana e il madrigale


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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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kraus ha scritto: sabato 7 maggio 2022, 15:59
Cthulhu ha scritto: domenica 1 maggio 2022, 23:21 I quartetti di Haydn sono migliori di quelli di Mozart.
In generale tutta la musica orchestrale di Haydn vale quella di Mozart, anzi se escludiamo 3 o 4 capolavori è pure meglio, più brillante e meno formulaica. Mozart un po' la tendenza ad allungare il brodo ce l'aveva e si vede anche nei celebri concerti per piano. Il genio assoluto del salisburghese è nel teatro.
Mi dicono dalla regia che Haydn paga caro il fatto di aver scritto poche melodie memorabili. E a tal proposito mi autocito spudoratamente tirando in ballo un paragone fatto su un mio blog, dedicato alle opere minori mozartiane (questo il motivo del suo nome):

https://mozartminore.wordpress.com/2018 ... aso-haydn/
Questo è vero.
Ma quando a Mozart non viene una delle sue "melodie immortali" le sue opere strumentali un po' perdono
Con questo non voglio dire che lo considero un cattivo compositore e che la sua musica è " an appalling collection of cliches "come diceva Glenn Gould, che da un fondo di verità, come tutti i talebani, giunge a conclusioni folli.


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kraus
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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No, Gould nooo :D

Pensa che per me il miracolo è proprio il fatto che Mozart riesca a comporre capolavori utilizzando luoghi comuni musicali come successioni accordali, formule arcinote che nelle sue mani diventano tormentoni (il Rondò alla turca nasce da un gruppetto reiterato; la Piccola musica notturna parte da un banalissimo accordo di sol che, trattato da un compositore nella media come Dittersdorf, sortisce solo un effetto comico, per quanto voluto):



Insomma, quel che riesce a fare Mozart fa pensare a uno scrittore in grado di creare romanzi eccellenti ricorrendo qua e là a frasi fatte del tipo "Non ci sono più le mezze stagioni", "Nessuno vuol più lavorare la terra, signora mia", ecc. Con tanti saluti a Gould, che non si rende conto di quanto i clichés (bassi albertini inclusi) possano diventare degli ottimi strumenti nelle grinfie di chi sa usarli :P

Tra l'altro avevo letto in una sua intervista che, se Mozart fosse vissuto di più, sarebbe diventato "una sorta di incrocio tra Weber e Spohr" (cfr qui, fine prima colonna di pag. 15). Il che mi induce a una domanda: ma Gould l'ha mai ascoltata la musica dell'ultimo Mozart? Non c'entra niente né con Weber né con Spohr! Orribile, poi, se non altro per una questione di buon gusto, dire che Mozart sia morto piuttosto troppo tardi che troppo presto, manco fosse stato un dittatore. Spero solo sia una frase a lui attribuita, e non autentica...


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kraus ha scritto: domenica 8 maggio 2022, 12:01 No, Gould nooo :D

Pensa che per me il miracolo è proprio il fatto che Mozart riesca a comporre capolavori utilizzando luoghi comuni musicali come successioni accordali, formule arcinote che nelle sue mani diventano tormentoni (il Rondò alla turca nasce da un gruppetto reiterato; la Piccola musica notturna parte da un banalissimo accordo di sol che, trattato da un compositore nella media come Dittersdorf, sortisce solo un effetto comico, per quanto voluto):



Insomma, quel che riesce a fare Mozart fa pensare a uno scrittore in grado di creare romanzi eccellenti ricorrendo qua e là a frasi fatte del tipo "Non ci sono più le mezze stagioni", "Nessuno vuol più lavorare la terra, signora mia", ecc. Con tanti saluti a Gould, che non si rende conto di quanto i clichés (bassi albertini inclusi) possano diventare degli ottimi strumenti nelle grinfie di chi sa usarli :P

Tra l'altro avevo letto in una sua intervista che, se Mozart fosse vissuto di più, sarebbe diventato "una sorta di incrocio tra Weber e Spohr" (cfr qui, fine prima colonna di pag. 15). Il che mi induce a una domanda: ma Gould l'ha mai ascoltata la musica dell'ultimo Mozart? Non c'entra niente né con Weber né con Spohr! Orribile, poi, se non altro per una questione di buon gusto, dire che Mozart sia morto piuttosto troppo tardi che troppo presto, manco fosse stato un dittatore. Spero solo sia una frase a lui attribuita, e non autentica...
Gould è un estremista.
Che Mozart sia un genio non c'è dubbio.
Ma ha composto anche tanta roba dimenticabile: quando non ha l'ispirazione giusta restano i luoghi comuni. Un geniale fantasista che quando non si accende caracolla per il campo e si disinteressa degli schemi di squadra
Spesso si vede che componeva di fretta.
Se uno si ascolta l'edizione integrale delle sue opere si rende conto che l'80% sono cose che poteva comporre qualsiasi altro dell'epoca. Cosa che non è vera per Bach o Beethoven
In generale, se non fosse per le opere liriche, non lo considererei tra i primi 10 compositori di sempre.
Ma basta e avanza il Don Giovanni.


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kraus
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Cthulhu ha scritto: domenica 8 maggio 2022, 12:31
Gould è un estremista.
Che Mozart sia un genio non c'è dubbio.
Ma ha composto anche tanta roba dimenticabile: quando non ha l'ispirazione giusta restano i luoghi comuni. Un geniale fantasista che quando non si accende caracolla per il campo e si disinteressa degli schemi di squadra
Spesso si vede che componeva di fretta.
Se uno si ascolta l'edizione integrale delle sue opere si rende conto che l'80% sono cose che poteva comporre qualsiasi altro dell'epoca. Cosa che non è vera per Bach o Beethoven
In generale, se non fosse per le opere liriche, non lo considererei tra i primi 10 compositori di sempre.

Ma basta e avanza il Don Giovanni.
Sbalorditivo quanto sia giusto il noto detto "tot capita, tot sententiae", perché a me fa lo stesso effetto la musica di Bach (J.S., a scanso di equivoci)... Di lui ho due integrali, una già completata da un po' e l'altra in corso. Sto ascoltando e riascoltando le sue Cantate sacre con varie interpretazioni e pressoché tutte mi annoiano :(


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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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kraus ha scritto: domenica 8 maggio 2022, 18:22
Cthulhu ha scritto: domenica 8 maggio 2022, 12:31
Gould è un estremista.
Che Mozart sia un genio non c'è dubbio.
Ma ha composto anche tanta roba dimenticabile: quando non ha l'ispirazione giusta restano i luoghi comuni. Un geniale fantasista che quando non si accende caracolla per il campo e si disinteressa degli schemi di squadra
Spesso si vede che componeva di fretta.
Se uno si ascolta l'edizione integrale delle sue opere si rende conto che l'80% sono cose che poteva comporre qualsiasi altro dell'epoca. Cosa che non è vera per Bach o Beethoven
In generale, se non fosse per le opere liriche, non lo considererei tra i primi 10 compositori di sempre.

Ma basta e avanza il Don Giovanni.
Sbalorditivo quanto sia giusto il noto detto "tot capita, tot sententiae", perché a me fa lo stesso effetto la musica di Bach (J.S., a scanso di equivoci)... Di lui ho due integrali, una già completata da un po' e l'altra in corso. Sto ascoltando e riascoltando le sue Cantate sacre con varie interpretazioni e pressoché tutte mi annoiano :(
Evidentemente non ti piace la polifonia.
Sono questioni di gusto.
Però tra gli addetti ai lavori ce n'è più di uno che considera Mozart un po' sopravvalutato, Bach non osa toccarlo nessuno.
Anche se è ovvio che su oltre 200 cantate scritte per contratto non tutte sono capolavori e soprattutto c'è parecchio riuso e autoplagio.
Mi rendo comunque conto di fare un po' la Diane Keaton della situazione :)


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kraus
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Cthulhu ha scritto: domenica 8 maggio 2022, 22:58
Evidentemente non ti piace la polifonia.
Sono questioni di gusto.
Però tra gli addetti ai lavori ce n'è più di uno che considera Mozart un po' sopravvalutato, Bach non osa toccarlo nessuno.
Anche se è ovvio che su oltre 200 cantate scritte per contratto non tutte sono capolavori e soprattutto c'è parecchio riuso e autoplagio.
Mi rendo comunque conto di fare un po' la Diane Keaton della situazione :)
Ho riflettuto su questa affermazione, ma devo dire che non è proprio così, perché ad esempio la polifonia del Bach strumentale mi piace e anche parecchio. Forse ho in uggia il sacro (e dire che sono credente).
Ad ogni modo, ora nel mio impianto va in scena questo (dal boxone Bach 333, per la cronaca):



Potrà sembrare incredibile, ma mi lascia quasi indifferente nonostante l'eccellente esecuzione.


Gimbatbu
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Vi leggo e rimango stupefatto dalla vostra competenza. Ne approfitto per porvi una domanda che sarà sicuramente cretina, ma è una mia curiosità mai soddisfatta. All' epoca, riporto quello che mi dissero, era vietato copiare i testi musicali. Mozart andò ad ascoltare una composizione che lo interessava, tornò a casa e la trascrisse integralmente a memoria. È possibile una cosa del genere? Vi risulta?


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Divanista
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Il giovane Mozart avrebbe trascritto "ad orecchio" un brano polifonico complicatissimo, il "Miserere" di Allegri, dopo averlo ascoltato una volta.
https://www.gliscritti.it/blog/entry/1376
La notizia è vera? Si stenta a crederlo, ma stiamo comunque parlando di Mozart, un prodigio della musica che ha imparato a suonare ancora prima di parlare, quindi per lui il linguaggio musicale era qualcosa di innato e naturale. Quindi potrebbe anche essere...


Ecco la mia presentazione. :carta:
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kraus
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Gimbatbu ha scritto: martedì 17 maggio 2022, 0:09 Vi leggo e rimango stupefatto dalla vostra competenza. Ne approfitto per porvi una domanda che sarà sicuramente cretina, ma è una mia curiosità mai soddisfatta. All' epoca, riporto quello che mi dissero, era vietato copiare i testi musicali. Mozart andò ad ascoltare una composizione che lo interessava, tornò a casa e la trascrisse integralmente a memoria. È possibile una cosa del genere? Vi risulta?
Divanista ha scritto: martedì 17 maggio 2022, 7:06 Il giovane Mozart avrebbe trascritto "ad orecchio" un brano polifonico complicatissimo, il "Miserere" di Allegri, dopo averlo ascoltato una volta.
https://www.gliscritti.it/blog/entry/1376
La notizia è vera? Si stenta a crederlo, ma stiamo comunque parlando di Mozart, un prodigio della musica che ha imparato a suonare ancora prima di parlare, quindi per lui il linguaggio musicale era qualcosa di innato e naturale. Quindi potrebbe anche essere...
Sì, conoscendo le capacità miracolose di Mozart in ambito musicale, la notizia è - se non vera - verosimile. Ci sono altre dimostrazioni del suo genio non solo compositivo: per esempio eseguì a memoria la sua Sonata KV* 454 in occasione della prima assoluta di quest'opera, non avendo trovato tempo di trascrivere sullo spartito la parte del piano, ma solo quella del violino che lo accompagnava, completando in seguito la composizione; alcuni suoi spartiti sono prime stesure senza correzioni o quasi, indice del fatto che aveva davvero la musica già pronta in testa prima di metterla sulla carta; cfr. per esempio l'Adagio KV* 540 o il seguente frammento di Sonata a quattro mani:

Immagine

Tanto per fare un confronto con un altro mito musicale, Beethoven era per contro disordinatissimo e avvezzo a correggere più e più volte le proprie composizioni: per fare un esempio, riscrisse una dozzina di volte le ultime quattro battute dell'Andante del Quartetto op. 131.

Tornando al Miserere, la cosa strana è che la copia in questione effettuata da Mozart non è stata inventariata nel catalogo Köchel delle composizioni mozartiane (neppure nelle sue edizioni più recenti). Qui un articolo interessante in proposito. Per intenderci, il Köchel è "il catalogo" per quanto riguarda il genio salisburghese, comprendendo non solo le opere pubblicate o completate, ma anche quelle incompiute, gli abbozzi, le trascrizioni di lavori altrui nonché le composizioni apocrife attribuite in un primo momento a Mozart e quelle di autenticità dubbia.

* KV sta per "Köchel Verzeichniss" (catalogo Köchel) e indica la numerazione cronologica della composizione. Spesso viene abbreviato con "K" o "K.".


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Domani tampone... forse mi rimetto in pari con la lettura, o meglio, l'ascolto:D
P.S. uno choc ritrovarsi con Mozart: ho un arretrato spaventoso (al pari con io lavoro, ma questa è un'altra storia :D )


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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Opera minorissima (non la troverete certo nelle antologie mozartiane), eppure di grande scorrevolezza melodica. Ogni idea musicale segue all'altra come un effetto dalla sua causa:



La naturalezza con cui quest'uomo sapeva scrivere musica continua ad affascinarmi anche trent'anni dopo i primi ascolti.


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Sempre per la serie "perle nascoste" ecco Beethoven che capolavoreggia indisturbato con un Trio di rara delicatezza:


Il finale, in particolare, è/ha qualcosa di dionisiaco.

E qui un'altra gemma ancor meno conosciuta:



Concerto forse incompiuto a causa dell'impossibilità, per l'autore, di eseguire la parte del pianoforte (nel 1815, anno in cui è stato composto il frammento, Beethoven stava diventando ormai completamente sordo).


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so stato fermo per un po' , riprendo tra breve, giuro...


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kraus ha scritto: giovedì 16 giugno 2022, 11:06 Sempre per la serie "perle nascoste" ecco Beethoven che capolavoreggia indisturbato con un Trio di rara delicatezza:


Il finale, in particolare, è/ha qualcosa di dionisiaco.

E qui un'altra gemma ancor meno conosciuta:



Concerto forse incompiuto a causa dell'impossibilità, per l'autore, di eseguire la parte del pianoforte (nel 1815, anno in cui è stato composto il frammento, Beethoven stava diventando ormai completamente sordo).
il concerto ricostruito mi sembra parecchio ricostruito, però. Ha un bell'inizio ma poi segue una serie di cliché e luoghi comuni beethoveniani evidentemente costruiti a tavolino


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Cthulhu ha scritto: venerdì 17 giugno 2022, 8:59
kraus ha scritto: giovedì 16 giugno 2022, 11:06 Sempre per la serie "perle nascoste" ecco Beethoven che capolavoreggia indisturbato con un Trio di rara delicatezza:


Il finale, in particolare, è/ha qualcosa di dionisiaco.

E qui un'altra gemma ancor meno conosciuta:



Concerto forse incompiuto a causa dell'impossibilità, per l'autore, di eseguire la parte del pianoforte (nel 1815, anno in cui è stato composto il frammento, Beethoven stava diventando ormai completamente sordo).
il concerto ricostruito mi sembra parecchio ricostruito, però. Ha un bell'inizio ma poi segue una serie di cliché e luoghi comuni beethoveniani evidentemente costruiti a tavolino
Qualche altra notizia su questo brano: è del 1815 e le prime 182 battute sono tutte beethoveniane. Il completamento, relativamente recente (1987) è a cura di Nicholas Cook. Vedi anche qui e qui.


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Cthulhu ha scritto: venerdì 17 giugno 2022, 8:54 so stato fermo per un po' , riprendo tra breve, giuro...
Bentornato ;)


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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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kraus ha scritto: venerdì 17 giugno 2022, 10:28 Qualche altra notizia su questo brano: è del 1815 e le prime 182 battute sono tutte beethoveniane. Il completamento, relativamente recente (1987) è a cura di Nicholas Cook. Vedi anche qui e qui.
Hai fatto bene a citare il sito lvbeethoven.it: è una miniera di informazioni (scientificamente provate e documentate) sul genio capellone.
Tra l'altro il Centro Studi ha una prevalente anima italiana, è qualcosa di cui esserne veramente fieri :italia:


Ecco la mia presentazione. :carta:
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Divanista ha scritto: venerdì 17 giugno 2022, 12:23
kraus ha scritto: venerdì 17 giugno 2022, 10:28 Qualche altra notizia su questo brano: è del 1815 e le prime 182 battute sono tutte beethoveniane. Il completamento, relativamente recente (1987) è a cura di Nicholas Cook. Vedi anche qui e qui.
Hai fatto bene a citare il sito lvbeethoven.it: è una miniera di informazioni (scientificamente provate e documentate) sul genio capellone.
Tra l'altro il Centro Studi ha una prevalente anima italiana, è qualcosa di cui esserne veramente fieri :italia:
Concordo, quel sito è uno dei migliori tra quelli nostrani che parlano di musica.

Vi saluto nelfrattempamente con le sei Triosonate di Bach (eseguite da Koopman e riunite nella mastodontica integrale Bach 333). Un assaggino acustico tanto per gradire:



Qui tutt'e sei al gran completo:



Pura architettura musicale: forme e idee che s'incastrano mirabilmente formando una sfarzosa cattedrale sonora.
Non so perché, ma il Bach strumentale mi suona da sempre molto molto meglio di quello vocale. Davveramente.
Ultima modifica di kraus il venerdì 17 giugno 2022, 12:51, modificato 1 volta in totale.


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Koopman, che personaggio :D
In merito al Bach vocale: a me bastano tre/quattro corali o arie dalle Passioni per toccare il Paradiso :angelo:


Ecco la mia presentazione. :carta:
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Brakko
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Qua si batte la fiacca! :D
Scherzi a parte, mi mancano i vostri interventi e spero riprendiate, sia sulla storia della musica (aspetto la scuola veneziana) che sul classicismo viennese ;)


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kraus
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Un sindacalista chiamato Joseph Haydn

Ogni tanto, quando il frastuono e il celebre logorio della vita moderna esagerano, rammentandomi che non sempre ciò che è nuovo è necessariamente migliore (anzi...), mi viene istintivo ripararmi dalle parti della bellezza. Il rifugio consiste talvolta, nello specifico, nell'ascolto della Sinfonia n. 45 di Haydn - cosiddetta "degli Addii" - con cui l'autore di Rohrau scrisse un capolavoro e, nel contempo, diede una mano ai primi interpreti di quell'opera. Da parecchie settimane il principe suo datore di lavoro non si decideva a concedere le ferie al compositore e agli orchestrali di Esterháza, impazienti di raggiungere le mogli e prendersi un po' di riposo.

Sapete allora cosa combinò il nostro Haydn? Scrisse una bella Sinfonia tempestosa (a tratti) con sorpresa finale: per quattro movimenti tutto filò regolare e nella norma, benché superbamente composto e nella tonalità inusuale, per l'epoca, di fa diesis minore; poi, quando ci si sarebbe aspettati una coda conclusiva dell'orchestra, partì un quinto movimento, lentissimo, contro ogni convenzione possibile. Un Adagio triste ai limiti della rassegnazione, che al di là del ghiribizzo formale pareva tuttavia anch'esso rispettoso delle regole.

A un bel momento, un gruppo di strumenti terminò la sua parte e se ne andò. Gli altri proseguirono, poi un'altra sezione orchestrale prese e lasciò la sala, e così via ancora, finché non rimasero a suonare due violinisti e il nostro Haydn a dirigerli. Pochi secondi ancora, poi anche i tre "iriducibbili" finirono la loro parte e levarono le tende, chiudendo sommessamente l'opera. Il principe di Esterháza capì l'antifona e soprattutto la Sinfonia, lasciando finalmente che i suoi sottoposti prendessero le agognate ferie.



Ricca di bellezze melodiche e timbriche, questa Sinfonia non si lascia certo pregare per farsi scoprire in tutto il suo fascino; agli empiti battaglieri del 1° e del 4° tempo fanno riscontro e contrappunto le dolcezze inquiete e commoventi del 2° e del 3°, dove un Trio placido e al contempo febbrilmente evocativo funge da ulteriore tesoro nascosto. Nel Finale, in cui vediamo irrompere un aneddoto e una scena di vita musicale di allora, ci pare di trovarci davanti Haydn stesso e i primi esecutori della Sinfonia che procede inesorabilmente verso il proprio esaurimento, in una sorta di dissolvenza.


Curiosità: esiste anche una Sinfonia diametralmente opposta a quella degli Addii, chiamata "Ankunfts-Sinfonie" ("Sinfonia dell'arrivo), con gli strumenti che arrivano a poco a poco e cominciano a suonare un dopo l'altro. L'autore, Johannes Matthias Sperger, è meno noto di Haydn, ma merita la citazione, tanto più che la fattura dell'opera non è malvagia:



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bicycleran
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Mi consigliate qualche disco di classica da portare in vacanza?
Periodo composizione starei su '600-'800 evitando gli estremi.
Cerco però esecuzioni recenti, in modo tale che, se il musicista mi convince, poi lo seguo anche nell'attività live.


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kraus
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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bicycleran ha scritto: martedì 26 luglio 2022, 16:07 Mi consigliate qualche disco di classica da portare in vacanza?
Periodo composizione starei su '600-'800 evitando gli estremi.
Cerco però esecuzioni recenti, in modo tale che, se il musicista mi convince, poi lo seguo anche nell'attività live.
Uhm, sulle esecuzioni non sono in gamba, ma per le composizioni da ascoltare in vacanza posso dare una manina.

Sul Barocco: l'Arte della Fuga di Bach, di cui non mancheranno certo buone interpretazioni moderne; la Suite in la minore per flauto di Telemann, preziosa per la vena melodica e timbrica; ci potrebbero stare bene pure le suite per tastiera di Handel (meglip.il clavicembalo del pianoforte).

Sul Classico: le Sinfonie con soprannome di Haydn (mi pare che siano state incise di recente, ma forse sbaglio), le ultime sei Sinfonie di Mozart (o, per un assaggio, le ultime tre: KV 543, 550 e 551). Per sorprendersi, consiglio anche le Sinfonie del mio omonimo Joseph Martin Kraus, eseguite sicramemte dopo il 2000 (sono state riscoperte negli ultimi vent'anni). Qualche Sonata di Clementi (per fortepiano) potrebbe coronare la silloge, ma per uscire dai sentieri consueti ci potrebbe stare una selezione di sonate di Kozeluch, di cui si sono ultimamente occupati almeno due buoni pianisti.


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kraus
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Capitolo Romanticismo: Beethoven, naturalmente, con l'imbarazzo della scelta (Sonate, Sinfonie o, per un ascolto insolito ma esaltante, le Rovine di Atene); Schubert (ultime Sonate, ultime due Sinfonie, i Lieder del Winterreise o il Trio op. 100 che ispirò Kubrick).


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bicycleran
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Grazie kraus :cincin:


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kraus
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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bicycleran ha scritto: mercoledì 3 agosto 2022, 15:37 Grazie kraus :cincin:
Di nulla :) Se c'è bisogno, ho anche qualche altro ascolto bonus in serbo...


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kraus
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Finisco di ascoltare oggi l'ultimo CD di questo ingombra-stanze blu:

Immagine

Un'impresa che mi ha richiesto quasi due anni.
Niente, Bach proprio non mi sconfinfera. È la sua seconda opera omnia che mi sciroppo nel tentativo di comprenderlo (la prima è stata quella della Brilliant); evidentemente mi manca proprio il senso del sacro. Se ne riparlerà fra vent'anni, a condizione di arrivarci, ma tolta un po' di musica da camera lo trovo addirittura impersonale. Se non ci fosse l'ottima compagnia di Federico Maria Sardelli, sarei l'unico al mondo che non si è appassionato all'opera bachiana.

Per la cronaca, dopo aver dato fondo a tutti i supplementi del catalogo BWV e offerto un assaggio della musica di zii, cugini, cognati e nipoti del compositore nell'ultima sezione della raccolta, Bach333 chiude il cofanone blu con una silloge di rielaborazioni in chiave classic(ist)a, romantica, jazz, moderna e (pfui) contemporanea. Bellino soprattutto il CD "à la jazz", che movimenta un po' il quadro staticissimo.


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